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Domenica"'""11111
ANNO DC Num. 102
AJ3BITONAMENTI NEL REGNO
O PIAGIORNALE POLITICO
UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVIE PER GLI
ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE
13 Dicembre 1874
ANNUNZI E INSERZIONI
Atti giudIdarl, amministrativi i avvisi particolarimut. 25 per
linea o spazio di linea. Inserzioninel corpo del giornale lire una
per linea o spaziocorrispondente: dopo la tInus del gerente
cent.80per linea o spazio corrispondente.
Parimenti anticipati
Pubblicazione Giovedì • Domenica
Non si assume responsabilità che por le-associazioni fatto all'
uftizio dol giorna le
L 10 anno — 6 semestre — 2, 50 trimestreFuori Stato aumento
spese postali
Uffizi° — LUI*90r110 Me0;ki N.' 1.---
Centesimi 10 il numero — Arretrato
1 pagamenti non sono validi se non fatticontro ricevuta firmata
dal Direttore proprietario
;fel GiOrvielie Avv. Gaetano Frediani.
. . ................ .
:
PI
Pisa, 12 dicembre
PARTE NON UFFICIALE
NOTIZIE PARLAMENTARI.Al principio della seduta pubblica
furono
presentati tre progetti di legge: uno dal-l' onorevole Bonght
per modificare una spesadel bilancio dell' istruzione pubblica; il
se-condo dall' onorevole Sella, riguardante lecasse di risparmio
postali; il terzo dall'ono-revole Pissavini per il miglioramento
deglistipendi dei maestri elementari.
Quindi l'onorevole Do Zerbi domandò d'in-terrogare il ministro
delle finanze sulle vocicorso di fa,lsificazione dei titoli di
rendita
.dello Stato. L'onorevole Minghetti dichiaròdi esser pronto a
rispondere subito, comerispose, dichiarando che dai fatti risulta
chel'alterazione dei titoli deve ritenersi comeavvenuta su
piccolissima scala, e come operadi un solo individuo, essendo state
trovatesolo tre cartelle alterate fra le moltissime'presentate al
cambio.
L'onorevole De Zerbi si dichiarò sodisfattoL'onorevole Friscia
interrogò l'onorevole
guardasigilli sui maltrattamenti e le torturefatte subire a
Sciacca ad un individuo ar-restato per imputazione d'omicidio.
L'onorevole guardasigilli rispose che tantole accuse sono più
gravi tanto più è neces-sario che le informazioni siano esatte;
quin-di non può dare spiegazioni finchè non ab-bia avuto esatto e
particolareggiato rapportodall'autorità giudiziaria competente.
L'onorevole Friscia fece una seconda in-terrogazione a proposito
di una domanda in-viata da alcune signore di Sciaéca, che
pro-testavano contro l'arresto di loro parentimandati al domicilio
coatto, domanda che ilguardasigilli trasmise al ministero dell'
in-terno per ragioni di competenza.
L'onorevole Vigliani rispose che questi in-dividui erano
imputati dei fatti più gravidi brigantaggio e malandrinaggio; e
siccomela procedura si poteva fare difficilmente, ilgoverno ha
creduto di dover ordinare il loroallontanamento.
L'onorevole Friscia rispose che si riservaa cambiare in
interpellanza la sua interroga-zione.
L'onorevole Vigliani, difendendo l'operatodel governo, disse che
fra i nomi degli im-
putati di cui si è parlato, si trova anche ilnome della famiglia
dell'onorevole Friscia.
Il presidente quindi espose alla Camerache, nonostante i suoi
impegni , i membridimissionari della Giunta delle elezioni nonhanno
acconsentito di riprendere i loro la-vori, e ha detto che non resta
che rinnovarele sue preghiere in seduta pubblica.
A queste parole rispose, in nome dei di-missionari, l'onorevole
Depretis, facendo lastoria delle ultime elezioni generali e
dellaagitazione che le ha accompagnate, dicendoche era naturale che
ne seguissero molteproteste.
Dopo la dichiarazione dell'onorevole De-pretis, secondo cui i
dimissionari non posso-no riprendere posto nella Giunta, ed
unabreve replica dell'onorevole Mari, l'onorevolepresidente
dichiarò che essendo rimasti tantimembri della Giunta quanti son
necessariper le operazioni, essa continuerà così i 'suoilavori.
La Camera approvò le altre deliberaziouidella Giunta, e quindi,
datasi lettura delprogetto per la leva marittima, venne ap-provato
senza discussione secondo la propostedella Commissione.
1.1.1■411711.0,
12 dicembre.— La salma del compianto prof. France-
sco Bonaini arriverà in Pisa lunedì 21 cor-rente alle ore 2. 56
pomerid. da Pistoia,dove si porterà per prenderla in consegnauna
Commisione del nostro Municipio.
Alla stazione della ferrovia avrà luogoil solenne ricevimento, e
quindi il traspor-to al Camposanto urbano, dove verrà se-polta.
Il chiarissimo cav. Tribolati leggeràun discorso, di ciò
incaricato dal Municipio.
— Nelle tarde ore pomeridiane del dì10 corrente giungevano in
Pisa sei signoriCòrsi in due separate comitive di tre cia-scuna, e
prendevano alloggio in due diverselocande. Prima dell'albeggiare di
venerdìne uscivano, ed in due carrozze si avvia-
vano all'aperta campagna: giunti pressoi Condotti, fra porta
alle Piagge e porta aLucca, discesero tutti in luogo detto
leTrincere. Due dei nominati signori, appenala luce fu chiara,
spogliato l'abito ed im-pugnate le spade dettero principio aduna
partita d' onore, che terminò in breveavendo uno di essi riportata
una graveferita al fianco destro.
Il ferito venne ricoverato nella casa diun contadino, ed
affidato alle cure me-diche. Gli altri cinque signori si
allon-tanarono.
Più tardi venne arrestato uno dei si-gnori stessi, insieme ad un
altro Còrsoarrivato in Pisa molte ore dopo i primi.Questo però
avendo giustificato di nonavere in alcun modo preso parte al
duello,è stato rimesso in libertà.
Il ferito si ricusa di dare il nome delsuo avversario.
Il duello pare abbia avuto luogo al se-guito di una questione
politica . impegnatain uno dei giornali della Corsica.
Questa sera ancora le condiziolj delferito sono molto gravi.
11.
— Consiglio dell' Ordine delcollegio degli Avvocati di Pisa.
Riunione del 5 dicembre 1874.Il Presidente espone al Consiglio
come
siengli pervenuti da parte di imiti Col-leghi lagnanze e reclami
relativamentealla dura necessità in cui si trovano diprestare il
loro ministero nell' attuale re-sidenza della Corte d'assise non
solo congrave loro disagio, ma col clan'colo eziandio della loro
salute.
Su di che il Consiglio— Ritenuto cheseb-bene il grandioso locale
che va costruen-dosi per la Corte d'assise renda certi chegli
incomodi e i danni notoriamente co-nosciuti e giustamente lamentati
sienoper cessare, tuttavia non poteva astenersidall'esprimere i
suoi voti all'Autorità. am-ministrativa onde i lavori come sopra
in
esecuzione siano condotti al loro terminecolla maggiore
possibile alacrità;
Ritenuto che è superfluo raccomandarein proposito l'adempimento
di questi votiper la fiducia che il Consiglio riponenello
illuminato zelo dell'Autorità. comu.nale, la quale non può restare
indifferenteai gravissimi sconci che tutto di si veri-ficano nel
locale a provvisoria residenzadella Corte d' assise con poco decoro
dellagiustizia che vi si amministra e con sa-crifizio grave e
continuo dei magistrati,dei difensori, e del pubblico;
A - voti unanimi incarica la Presidenzadi officiare in proposito
l' onorevole sig.Cav. Sindaco onde voglia provvedereenergicamente
perchè cessino i lamentatiinconvenienti.
Il PresidenteAvv. GIUSEPPE SBARRA.
Il SegretarioFELICE TRIBOLATI.
— Collegio degli Avvocati dlPisa.
La Presidenza del Consiglio dell'Ordine:Visto l'art. 38 del
regolamento 26 luglio 1874,
Convoca in adunanza generale il Collegioper il giorno di
domenica 20 dicembre an-dante alle ore 11 antimeridiane nella
provvi-soria residenza del detto Consiglio dell'Ordine,palazzo
demaniale di S. Sepolcro, LungarnoGalileo piano terreno, per
l'oggetto designatonegli art. 17 e 21 della legge organica 8giugno
detto anno.
Questo dì 7 dicembre 1874.
Avv. GIUSEPPE SBARRAPresidente.
— Dalla Direzione della Cassa di Rispar-mio della nostra città è
stato pubblicato ilseguente avviso:
«Col giorno 31 del corrente dicembre ces-sando dalle sue
operazioni il Monte Pio diquesta città, e non altro esso facendo,
dopoe lesta epoca, che ritirare nel corso dell'anno1875 gl'
imprestiti sui pegni restati ancoranella sua custodia; la Cassa di
Risparmio
Appendice
Divagazioni a proposito dell'Alcibiadee dei suoi critici.
Io credo che uno studio sulle condizioniattuali della Critica
Drammatica sarebbe perriuscire interessante, ove si trovasse chi
avessela volontà, la pazienza e anche il coraggiod'accingervisi.
Infatti se prendiamo a consi-derare i critici musicali vi troviamo
uominiche all'ingegno uniscono una non comuneattitudine e un lungo
e coscienzioso studiodella loro arte e della storia delle sue
di-verse esplicazioni. Di questi potrei rammen-tare il Filippi
fornito di acume profondissi-mo e di una pronta e sicura
intuizione, ar-tista nell'esprimersi, filosofo nell'analizzare;il
Biaggi meno entusiasta e più antiquatonei gusti, ma nondimeno dotto
e valente,che io chiamerei il Giordani della criticamusicale, come
no chiamerei il Settembrini1' appendicista della Perseveranza, ed
altrimolti fra i quali, per non far lunga la li-sta, il marchese
d'Arcais e Arrigo Boito. Lacritica drammatica invece si crede in
dirittodi farla chiunque frequenta da qualche tem-po il teatro e ha
o crede d'avere un po' dibuon senso, quantunque neppur quello
siasempre adoperato. Ciò è poco, molto poco.Bisognerebbe conoscere
la storia del teatronei secoli passati, la storia, che serve di
ba-
se a molti drammi storici, e non superficial-mente per mezzo
delle Enciclopedie e degliAde-lifémoire, ma a fondo e minutamente,o
allora si risparmierebbero forse le accused'immoralità al teatro
moderno, di falsitàstorica a molti lavori ohe costarono anni
difatiche e di meditazioni. Con questo nonvoglio dire che il campo
della critica dram-matica sia mietuto soltanto in erba, che an-zi
vi raccolgono larghi frutti il mirabile eversatile ingegno
d'Jorick, l'arguta dottrinadel Franchetti, e il neofito Jarro della
Gaz-zetta d'Italia, che per la copia delle cogni-zioni, per la
precisione dei giudizi e per legrazie festevoli dello stile offre
sicure 0. a-branzie d'una brillante carriera. Però di frontea
questo e altri pochi che potrei rammen-tare, quanti pregiudizii
anche in persone chemeno dovrebbero averne! quanti errori
insentenze che dovrebbero citarsi quasi mo-dello d'esattezza e
invece non lo sono, comespero di dimostrare in altra occasione!
È doloroso il dirlo; ma basse invidie, ran-cori non sfogati, una
rapidità nel giudicareche è la più aspra nemica del vero e
perfinolo spirito regionale e politico sono gli ele-menti di molte
fra le appendici drammaticheche si leggono sui giornali. Paro che
la pa-rola d'ordine sia guerra al genio, o (nannaalla mediocrità
vestita in pretensione: perquesta le lodi ampie e gli
incoraggiamentibenevoli, per quello le sottigliezze, i dubbi
e le riserve. Guardate un po' con che soddi-sfazione certuni
numerano gli insuccessi delTonni! con che avidità nel branco dei
lupiaffamati della critica fu accolta la, notiziache amici e rivali
del Ferrari eran trattidal Vero Amico di Goldoni, notizia la
qualeporgeva loro modo di opporsi al bell'effettoprodotto sul
pubblico, e di indirizzare contu-melie villane o consigli non
chiesti all'autorecome se l'uso d'imitare non fosse nel teatrodi
data antichissima! E dopo tutto io ho sen-tito applaudire per
compassione lavori chenon meritavano d'esser presi sul serio, eho
visto questi applausi raccolti dalla stampacangiarsi in vera fama,
momentanea so sivuole, ma nonostante creduta tale dal pub-blico e
dall' autore.
Il signor Cavalletti, a preferenza deglialtri, fin dal principio
servì di bersaglio acritici inopportuni e male ispirati. Egli
inau-gurò la sua carriera drammatica coi Pezzenti,dramma di
molt'effetto, dove la tessitura delverso egregia, l' interesse
abilmente destatoe mantenete, la pittura reale e vera dellepassioni
gli procurarono gli applausi e le sim-patie del pubblico. Non mancò
chi andò aripescate essere il fatto tratto da un cattivoed
incompleto romanzo di Gonzales, lesIconoclastes, o il Torelli
Viollier del Corrieredi Milano, 80 non erro, fece un
confrontominuto fra l'uno e l' altro lavoro. Ma cheprova ciò?
trattandosi di un fatto storico è
forse il fatto quello che costituisce il meritodel dramma, o non
piuttosto la potenzadrammatica che colorisce un' epoca
dimenti-cata, e fa rivivere e parlare persone dalungo rinchiuse
nella tomba? Dipiù un aceti-rate esame dei due lavori ci permettono
d'ac-certare la differenza degli episodii che fancorona al fatto
vero o proprio. No vennedipoi il Guido, mirabile ricostruzione
d'una.fase ignoratissima della nostra storia, con-servata in
cronache polverose scritte in barabaro latino, dalle quali però
l'autore seppetrarre ispirazioni di maschia e stupendapoesia. Qui
non cessaron le critiche, maavendo minor ragione d'essere
riuscironopiù assurde e più ridicole: e chi per persua-dersi di ciò
dia un' occhiata all' appendicedella prefazione nel Guido stampato,
dovein due colonne sono schierati i giudizii fa-vorevoli o contrari
al lavoro, resto garanteche fosse pure il più credulo alla
veracitàdelle lodi del pubblico e della stampa,dopo tal lettura si
modifichorebbo sensibil-mente, tanto o così marchiane e così
stram-palate vi si notano lo contraddizioni! Jorick,por esempio,
dico che Giselda (un personag-gio del Guido ) parla poco, e ciò le
mantieniquel fare da Sibilla assunto in da principio;il critico di
un giornale di Verona o di Man-tova (non saprei determinarlo, ma
questopoco monta) scrive che Gisolda, pare unabotte che abbia perso
il cocchiume. Per
• • • • " • • • • • • • • • • * • • •■• . .... . • . • • . .
......*. • , . • ...... • .
-
col primo - giornosd:i gennajo, attafseassumefimpreea dei
Prestiti su pegno. •
cEesa gara esercitata • nello spabile tueora statuto ígfizi dsr
tist#,i nu yelinapeenti • Clse v9xi'4a#0, 1 01:$0pubblico:" in
dettd erticigo; Per :Ora< tse4e leregole • •si'le forme seguite
db.11',Opera pie, cheva a cessare.
«La Società anonima della Cassa pisana diRisparmio ha deliberató
di così fare perchela Città non manchi dell'opera benefica etuttora
desiderata, che per tanti anni.le haprestato, e che adesso per
mutate condi-zioni -economiche à costretto -a cessare ilMonte
Pio.
«E perciò .elelusingt*3d! aver fatto cosa laquale, secondo , lo,
eisiritoedella propria istieetuzione, è ca4One di reali vantaggi ai
!noiconcittadini. •
«Igll'Uffiz16 della Cassa di Risparmiodi Pisa li 9 dicembre
1874.
a, e IL Direttore, Avv. Tito Tizzoni e.
— Monte Pio di Pisa.La Commissione amministratrice del Monte
Pio di questa città trovatasi nella iinpossi.bilità di
continuare la impegnatura permancanta dei capitali iaecesiari, 'e
per la dif-ficoltà di procuratile; con deliberazione 'dei30 ottobre
antib corrente; determinò di ces-sare ricapegnatura, e di porre in
liquidazioneil motitePio.
Questa deliberazione fu approvata perurgea; 11i Ginnti
Municipale, eH la De-putazione provinciale la sanzionò
autoriz-zando la liquidazione 'con suo deliberato del1.0 dicembre
corrente.
Quindi il sottostritto Presidente di detta .Commissione rende
noto, che èòl' "SI diurni.'bre anno corrente il Monte • Pi e()
inaijriceverpiù pegni nè depositi, e-che nel corso del-l'anno 1875
farà, a forma di legge .e deiregolamenti del MOnte; la restituzione
dei apegni ricevuti nel cadente anno, e la vendita'di quelli che,
trascorso l'anno dalla impegna-tura, non saranno riscossi.
Una Commissione liquidatrice, mano amano che incasserà i
capitali del Monte,procederà riti modi che saranno stabiliti
allarestituzione dei depositi volontari, eseguiràil deposito dei
giudiciali e ci; quelli che nonpessime essere liberamente ritirati
dai de-positanti, nella cassa dei Depositi e Prestitia nome ed in
favore di coloro che gli effet-tuarono;' pagherà tutti i debiti e
soddisfaràtutti gli obbligki che fanno carico al PioIstituto.
Pisa li 9 dicembre 1874..// Presidente — TITO CHIESI.
Sappiamo che il maestro di scherma sig.Cesare Mi l loschi' darà
nella prossima settimana,nella sua sala, un'Accademia la quale
nonpotrà riescire che brillantissima come tuttele altre che ci ha
date questo bravo maestro.Vi prenderanno parte gli allievi del
maestrostesso, fra i qUali alcuni recentemente istruiti.
Cogliamo poi volentieri questa occasioneper annunziare che il
signor Milloschi hagià aperto il suo stabilimento di scherma
eginnastica nel solito locale di via della Sa-pienza, numero 3.
Ia questo stabilimento, che è decentementeaddobbato • corredato
di tutto il necessariosi per 'la sclairma che per 'la ginnastica,
sidanno lezioni; di spada, sciabola e bastone auna e a due Mani, in
ciascun giorno dellasettimana dalle ore 8 antimeridiano a
seraavanzata, eccettuati il giovedì e la domenica,che sono
destinati al riposo.
I brayi allievi che il signor Molloschi hafatto ci fanno sicuri
che non verrà meno al'distinto maestro quella numerosa clientelache
mai gli è mancata.
— La Direzione generale delle strade fer-rate Restane eltiVienè
pubblico che a
, cominciare 10 •'dicembre, e in linead'esperimento, la stazione
di Cecina vieaa,autorizzata alla vendita dei biglietti sii an-data
i e ritkrnis` per Pisa (via OCtle Sal-ritti)
O
-ai prezzi ridotti che appresso, cioè:O Cecihe; a Pisa in 1 '
classe L. i7,70 .%
in .2.* L. 5,2- 5; in ,3.« L. 3,65.Per quanto riguarda le norme,
condizioni ecc.
• timangtmo ferme le kevertenze pubblicatinell'avviso in data 22
luglio 1873.
O
— Alle ore 7 e mezzo pomeridiane delgiorno 3 corrente, Conti
Teresa dicEisa sirecava in via Mercanti in casa di una amicaappena
ivi giunta, presa da colpo apople-atico, cessava immediatamente di
vivere.e,
O
-
Ad opera ignota, ed in epoca non benprecisata, però' certamente
dal' 30 novembreal 4 diceria-bre, furonó ItiVolati diversi oggetti
•di biancheria a dannò di Yaconaelli Giuseppe
--di Chianni; che ne risentì un danno di circalire 343.
— Certo Leopoldo G. -di santa Colomba(Calcinaja) il giorno 29
del perduto novem-bre facevaei lecito di proferire ingiurie con-tro
la guardia campestre Biondi *Ranieri, nonsolo, ma esplodere contro
di essa vari colpidi arma da fioco, dai (inali
fortrinatamente-restòa illeso. L' autorità giudiziaria procede.
— La sera del 5 corrente un ufficiale diP. S. con competente
numero di carabinierie guardie; tentava ima sorpresa in una
notacasa, dove solevasi ricettare una , quantità,d' individui',che
si abbandonava a ruinosigiuochi d' azzardo. Nè la sorpréta fu
inutile,poichè il covo era pieno, e quantunque moltidei convenuti
tentassero darsi alla fuga poitetti furono inseguiti anche colà, ed
arrestatitutti in numero di dodici.
—- La sera del 6 corrente avvenne in
Ponsacco una rissa per gelosia di donne fraO parecchi individui,
dei quali restarono grave-
mente feriti Niccola e Francesco Del Canto,e leggermente Gori
Pietro: furono eseguitidai RR. carabinieri gli opportuni
arresti.
In una fisechetteria dio 3s Marco alle Cap-pelle alcuni
isidividui ebmmisero disordinie violenze. Aticefi.cati d'arresto
sonosi datilatitanti.
— Circa le ore 4 penner. del di 10 certoSettimo Dell'Omodarme,
ealzolajo di S. Marcoalle Cappelle, estiva momentaneamente (adir
suo) dalla propria casa dove dovevasirestituire pel desinare. Non
avendolo la mo-glie veduto ritornare ne faceva tosto ricerca, econ
grande sui sofèresa 'trovò presso l'acquedell'Arno il di lui
cappello e gli zoccoli. Si
O suppone che • questi infelice siasi suicidato=annegandosi; il
cadavere però non è stato ancorarinvenuto. Non si ,conosce per qual
causa'Possa essersi deciso al passo disperato.
—Nella settimana decorsa sono stati ese-guiti i seguenti
arresti: per furto 5, per ap-propriazione indebita 2, per giuoco
clandestino13, per falsa testimonianza 2, per precedentecondanna 3,
per omicidio involontario 1, pereontravvenzione all'ammonizione 2;
per feri-mento 2, per delazione d'arma vietata 1.
— 'Società filar monica pisana. La Bandadi detta Società
eseguirà questidggi a ore12 e mezzo, sulla piazza di S. Niccola,
il
seguente PROGRAMMA
Carlini — Marcia militare.Verdi — Sinfonia Arnoldo.Strenta — Duo
di concerto per tromba e
bombard ino eseguito dai sigg.Nuccorini Alessandro e
TorriLorenzo.
Faust — Le Margherite, valtzer.Verdi Finale 2.° nell'opera
3fachbet.
'Strauss — Dalla Borsa, polka.
— CAFFM L'AMERICANO — Domenica 13dicembre 1874 a ore 7 e mezzo
pont. — Quartaserata musicale.
O
PROGRAMMAO
Parte Prima1. Pellegrini — Il Defilé, marcia Militare.2.
Appollàni -- Romanza nell'opera L'Ebreo
per trombone, eseguita da Olinto Pel-licei (a richiesta).
3. Berni — Aurora, mazurka.4. Misi = Ai Campi Elisi,
valtzer.
Parte Seconda
5. Lauzon — La Vezzosa, polka.6. Verdi_ Scena Od aria nell'opera
Attila
per fliscorno, eseguita dal signor Giu-seppe Cellai.
7. Verdi — Duo nell'opera Nabuccodonosorper clarino e trombone,
eseguito dai
O fratelli Alberto e Olinto Pell•cci (arichiesta).
8. Strauss — Il Lampo, galopp.Il Direttore — G. VINZI.
Il Proprietario — A. PELLICCI.
CAFFÈ IL sVeLAPPONSse—Dossenioa 43 le.cembro 1874. Serata
musicale a ore 6 poni.
PARTE PRIMA.
1. Polka. La Principessa Invisibile.2. Valzer. Un saluto al
Carnevale.3. Potpourri. La figlia di madama Angot.4. Mazurka. Un
sospiro.
PARTE SECONDA.5. Marcia militare.6. Duo per clarino e trombone
nell' opera
' . :'rduer Foscari.7. Valzer. Sopra i motivi dell' Opera il
Trovatore.i 8. Polka, Antonietta.
o , •11 proprietario N. Coltelli.
711 A._ rir rti
— Siamo in grado di pubblicare l'elen-co completo ed esatto dei
principali arti-sti di canto scritturati dall'impresario
sig.Trevisat per la prossima stagione di Car-nevale al R. Teatro
'Nuovo,' per le opereFaust e Ruy-Blas: questo elenco è il
se-guente.
Prime donne assolute signore- earantiMaria, Fochi Adele e
Passaglia Maria.
Primo tenore sig. Carrion Giuseppe.Primo baritono sig. De
Giorgio Raf-
faello.Primo basso sig. Buzzi Attilio.
Jorick, il brillante autore della Festa deiFiori e dei Lunedì
della Nazione che vor-remmo veder raccolte e destinato ad unavita
non effimera, come quella che si riserbaalle appendici dei
giornali, in uno dei ,lunedìdel novembre ora decorso, e per l'
appuntonel terzo, faceva una storia della vita dram-matica del
signor Ulisse Barbieri, narrandoche dalle scapigliature epilettiche
dei drammisociali, dove l' effetto è sempre a scapitodell'-arte, si
fosse ritirato alle ispirazionipure e sobrie dell' arte vera, e
adduceva inprova un dramma non ancor rappresentato,ma sentito da
lui in lettura, Giulio Cesare.Di fronte a quest'asserzione d' un
criticocosì autorevole noi non possiamo che unirela nostra voce per
far plauso a un propositocosì savio e che mostra delicatezza d'
animonell' autore, il quale ai facili applausi del-l' avvinazzato
pubblico domenicale preferiscela lode parca e il giusto biasimo
della cri-tica severa. Ciò diciamo per dispensarci dal-1' esame del
dramma presentato mercoledìsera al pubblico dei Ravvivati. I
lettori checi conoscono innamorati della perfezione ar-tistica dei
lavori del Durnas e d'Aug,ier, chesanno come noi riteniamo per
miracoli del-
giungere a questo punto e per non far tortoall'intelligenza del
critico, bisogna convenirein quello che ho stabilito poco fa, di
am-mettere in qualche caso lo spirito politicocome elemen to della
critica + drammatica. Eciò se è brutto sempre, ò bruttissimo
difronte all'on. Cava,llotti ché, fiero partigianoin alcune liriche
e negli atti della vitaprivata, si mantiene nei suoi drammi
sere-namente tranquillo, e non v'è pericolo cheintroduca personaggi
per fargli interpetridello sue aspirazioni e delle sue credenze,per
quanto l' occasiono e l' opportunità inalcuni punti fossero
manifestissimo e spon-tanee. Non parlerò dell'Agnese, dove
l'effettoa cagione della lunghezza è un po' tenue, madove pur si
nota quella vena lirica e faciledi 'poesia, nella quale il
Cavalletti attual-mente non ha che pochi uguali , in Italia.L'
Alcibiade, so fu l' ultimo cronologicarneutedei suoi lavori, è
senza dubbio il primo perla maestosa vastità del concetto, per
l'am-piezza, del colorito, per l'abbondanza di dot-trina che mette
in rilievo, e per l'eleganzae venustà attica della forma. Qui non
po-tendo attaccare letterariamente o dramma-ticamente un lavoro che
eccitò all'entusiasmoe al delirio tutti i pubblici, si attaccò
stori-camente. Chi l'attaccò in 'generale, dicendoessere affatto
sbagliato il concetto dell'epocapresa a trattare, e su questo fra
gli altri
Scrisse un opuscolo sovraccarico d'erudiziono
indigesta e messa male a proposito il signor
Stuart del Daily News; qualche altro invecesi fermò sui
particolari, o sulle etere dipintetroppo nobili, o sul parassita
riprodotto sottoun lato soverchiamente brutto e non serbatotale
fino a,ll'ultimo; e vi fu chi perfino rim-proverò i baffi all'
autore Emanuel (raranatura d'artista, lo chiama con molto sennol'
autore stesso) dimenticando le prove in con-trario che esistono nel
Museo Vaticano (1).A tutte quest e critiche imprudenti, ingiu-ste,
il Cavalletti ha risposto con uno splen-dido lavoro intorno all'età
d'Alcibiade. Ri-battendo le accuse parziali, e infrangen-dole,
sotto la potenza dei suoi ragionamenti;sotto la veracità delle sue
asserzioui, ha com-posto un saggio di critica storica, quale po-chi
può vantarne la nostra letteratura. Isuoi critici, anche quelli in
buona fede, ave-vari confuso il tempo di Cimona col tempodi
Pericle, o avevan creduto che la raffina-tezza delle arti belle
fosse la manifestazionid'una vita libera e altamente civile. Egliha
rimesso le cose al loro posto; con luci-dezza mirabile ha descritto
le due età, lasevera di Cimone, la, corrotta di Pericle, ene ha
esposto la sostanziale natura, enume-rando le causo della
diversità. Poste le basidi una tal corruzione, messe in chiaro
leestorsioni ai cotsfederati, la guerra del Pe-loponneso appare più
conseguenza degli or-rori d'Atene che delle prepotenze di
Sparta,
e fuori di luogo ne sembrano gli Arcadici einutili lamenti sulle
disgrazie di questa Ateneidealizzata da qualche giornalista. • I
repub-blicani 'Ateniesi difesi da alcuni critici eSinstraordinario
ed incredibile calore, non eranpiù i vincitori di Maratona e di
Platea, mapersone avide di denaro, quali gli avevanresi usi
stabiliti da Pericle, e quindi facilia tutti i peggiori
difetti.
Io non seguirò il Ca,vallotti nello svolgi-mento della sua
argomentazione, ora arguta,ora seria, calzante ed erudita sempre,
sianei ricordi dei fatti antichi, sia nei confrontimaestrevolmente
appropriati della caduta mo-rale d'Atene con due fatti del secol
nostro,colle cadute dei due imperii Napoleonidi;perchè così verrei
a porre un ostacolo a undesiderio che ho vivissimo, quello di
vederquesto libro nelle mani di molti. Lettolo, laprima
osservazione che vien fatta, è d'a,ccu-saris, i critici di
superficialità e di leggerezzase non. d'assoluta e burba-nzes.a
ignoranza.Come scusar lo Stuart che asserisce Tucidideparlar solo
di scaramucce, quando colle ci-fre alla mano si mostra la quantità.
grandedei morti e feriti nelle molteplici battaglieda lui
descritte? come scusare il critico del
Diritto che confonde in un mazzo i parassitiantichi, aintaeteri
dei sacerdoti nei sacrifizii,e quelli contemporanei d'Alcibiade,
quandoabbiamo provo dell'o pposto negli scritti deicomici e degli
oratori, o q uandoShakespear
stesso nel suo dramma Timone in Atene, gliha riprocidtti: 'ben
-formi al Cimoto del no-stro scrittore , senza che nussuno abbiamai
pensato ad •h,ccaSarlo? conta scuíare, ag-giungo, chi rassomiglia
la sensuale Atte,amante non amata dell'ignobile e vigliaccoNerone,
a Tima,ndra sublime speranza e con-forto del magnanimo Alcibiade?
Eppure tuttequeste cose sono state stampate, prese
inconsiderazione, credute forse, e non finireimai se registrassi
tutte le altre che lor so-migliano. Noi fortunati però che grazie
aquesti brontoli, abbiam pististo gustare inappendice il magnifico
dramma, questo me-raviglios o frutto di severi e laboriosi studii,o
crescer e così la singolare benevolenza peril modesto autore.
Questo saggio in forma di lettera i indi-rizzato a Jorick che,
col suo fino criterio,primo, e non dirò unico per onore della
no-stra stampa, seppe indovinare o apprezzareil non comune ingegno
o le rare qualità, delfecondo poeta Lombardo.
Pisa, 24 novembre 1874.A.
(1) I lettori si ricorderanno, o almeno dovrei:11)erricordare,
che quando l'Alcibiade fu dato a Pisa, estupendamente, dalla
Compagnia Bellotti Boa num. 2,chi ne dette un cenno, sebbene non
fosso amico nòpersonale nò politico dell'on. Cavalletti, si sforzò
didifendere la veracità dei fatti storici e la verosimi-glianza del
caratteri.
-
MINS
da deivor-
I unaiserbalunedìipunto
dram-mandorammicapito•azioni?va inn tato,7esare.riticounire
positotnimo
del-'erisce• cri-i dal-coled1ri chete ar-r, chei del-
te, glino-
abbiaag-
Atte,liacco3 con-tutte
lo ininirei✓ so-zie ae in
in e-
t, per
tranti'aria.sa.
.Raf-
elen-
arti-sig.
Car-opere
se-
ira il
4 rigo&
13 oh.
opera
indi-Ario,L no-zzareà del
bbersa, ein. 2,o nè• di■simi-
arte moderna, fra gli altri , i/ signor A /-fondo, Akibiade e il
Peggio Passo, sareb-bero sorpresi giustamente, sentendoci ora
alodare le scene sfacciatamente immorali, lemassime perfide, i
personaggi abietti e ribtilee,tanti e le liriche internazionali
dell'Oggi.'Biasimare ci è tolto dallo scopo della
rap-presentanzione, e clan' autore , stesso che hasolennemente
riprovato il suo passato. Solotina domanda si potrebbe - fare, come
mai eI' autore pentito, sia andato a scegliere ap- •punto uno fra i
drammi suoi più scapigliati,
che sarebbe maggiormente. nell' interessesuo di togliere dalla
memoria dei pubblici,come uno di quei passi; che il bollore
dellagioventù. e la • soverchia fiducia rende, se notidi perdono,
degni almeno di scusa.
— Colla rappresentazione della bella com-media del Ferrati, P
Ridicolo, la. CompagniaCalamai e 'soci giovedì sera dava .
principioal suo corso di recite al R. Teatro dei Rav-vivatie Quella
produzione eseguita da'singoli
•-attori con intelligenza, precisione e verità,valsatper fare
buona impressione nel pub-
il quale eha già :cominciato a dimo-strar» il suc. favore
alle.3ompagnia, con es-serle largo 4i applausi.
La ,Pamela, commedia dell'immortale Gol-doni, in cui. si
svolgono ,.tanti e sì diversisentimenti, e, dove si toccano, molti
pregiu-dizi sociali, e filosoficatnentepiaghe del cuore e -dello
spirito..umano, eTi figurano caratteri veri - e belli (e
perciòdifficiliesimi ad essere rappresentati) fu re-citata Oen
accuratezza e valentia, e nullainvero il omise per mettere in
evidenza itanti e originali effetti proprii di quella ec-cellente
produzione, talmentechè il pubblicoapplaudì ripetutamente e al
genio del grandeVeneziano e alla bravure degli artisti. Per-tanto
l'incontro della Compagnia può dirsiassicurato, e il pubblico ben
farà . ad accor-rere in:bel numero al teatro. E mentre avràmodo di
quivi passar bene il suo teme"profitterà dell' occasione per
incoraggiaremeritamente la Compagnia medesima.
Frattanto ci congratuliamo coli' agenteteatrale sig. Baroni, il
(viale, avendo scrit-turato tal Compagnia è riuscito a far tacereil
lamento del pubblico pisano, che da unbel pezzo era abituato a
veder chiuso ilteatrd suddetto, o, se aperto, a trovarvi
spet-tacoli a mala pena tollerabili.
cm.
STATO CIVILE
Dal dà 21 a/ 25 novembre 1874 inclusive.Nasciti denunziate
Maschi 48 — Femmine 4.Nati morti 4.Matrimoni.
Fontani Giovanni di Vincenzo con Dl Gaddo
. Palmira di Orlando, ambedue celibi, braccianti,di san Giovanni
al Gatano — Giorgi Timoteo Fi-lippò del fu Carlo, ottonaio, con Del
Corso Gratadi Kntorlio, domestica, ambedub celibi, di Pisa—Renai
Francesco di Ranieri, impiegato, con PescioniGiulia di Carlo,
attendente a casa, ambedue celibi,di Pisa — Bucchioni Candido di
Ranieri, celibe,colono, della Madonna dell'Acqua (Pisa), con
Lu-
AVVIS 0.
Il Cancelliere del Tribunale diVolterra
Rende noto che questo tribunaleff. di tribunale di commercio,
consentenza in data dello scorso giornoregistrata con marca da lire
1, 20annullata da questa cancelleriadichiarò il fallimento di
ValerioGiuseppe Melani commerciante digeneri 'coloniali in
Volterra, dele-gando alla procedura del fallimen-to il giudice
Silvio Zatnboni e de-stinando per l' adunanza dei credi-tori di che
nell'art. 567 del codicedi commercio la udienza del vele-tolto
decetnbre 1874 a ore- 10 ant.nella Camera di consiglio del
tri-bunale , e nominando a sindacoprovvisorio il sig. Eaiilio
Barbafieradi questa città.
Dalla cancelleria del Tribunale
di Volterra, li 11 decembre 1874.
(2063)
schVCIementina ded efu Luigi, nubile, (2010ita, di:santo Stefano
extra mo,nia — Barsanti Giuseppedi Pietro, celibe, pastaio, di
Riglione, con CaricaiZeira di Girolamo, nubile, tessitrice, di-san
Marcoalle Cappelle — Montani Angiolo del fu
'lanieri,bracciantn,.con Rosellini Annunziata di
GioVanni,tessitrice", ambedue celibi, di san Marco alle' Cap-pelle
— MerightLuigi ditAngiolo, bracciante, conMicheletti Ersilia di
Giovanni, tessitrice, ambe-due celibi, di san Giovanni al Gatano —
BozziPaolo di Giovacchino, con Filippelli Palmira diSahatino,
ambedue celibi, braccianti, di san Giusto
:Cannicci Allasia Emilio • del -fu Giuseppe,benestante, con
Argini Argia, dei RR. Spediti,attendente a casa, ambedue celibi, di
Pisa —Grassi Antonio del fu Agostino, vedovo, parruc-chiere, con
Torricini Letizia di Riccardo,attendente e casa, ambedue di Pisa —
PieroniTito Augusto del fu Bernardo, celibe, impiegatoferroviario,
di Firenze, con Fontani Zenobia delfu dottor Luigi, nubile,
attendente a casa, diPisa — Pecchia Romualdo di Pietro, celibe,
colono,di santo Stefano extra moenia, con Cassola Isolinadel fu
Luigi, nubile, colona, di Pisa.
Morti.
Davini Uliva del.iu Angiolo, di anni I, di SanMarco,alle
Cappelle — Venturini nei Magnolfi Fi-lornena fu Alessandro 40,
attendente a casa, diPisa — Benvenuti Lodovico fu Ranieri,
vedovo60, colono, di santo. Stefano extra moenia —Degl' Innocenti
nei Dell' Oste Carlotta, dei RR.Spedali di Pisa 40, tessitrice, di
san Michele degliScalzi — Marmottini ..Dino, dei RR. Spedali 4,
diPisa — Della Croce Emilia del fu Giuseppe, nu-bile 23,
tessitrice, di Pisa — Bindi Santi del fuFrancesco, coniugato 37,
bracciante, di Livorno —Marianelli nei Gallori Leonilda fu Gaspero
78, diPisa — Mei Tommaso fu Giovanni, coniugato 36,cavatore, di san
Lorenzo a Vaccoli (Lucca) — Pe-tronici Pilade del fu Luigi 36,
maestro, coniugato,di Pisa — Ficini Luisa del fu Massimo,
nubile,20,attendente a casa, di Pisa Bracci.Giuseppe delfu Ranieri,
celibe 48, di Pisa — Parnpana Mariadel fu Santi, nubile 75,
attendente a casa, di Ri-glione — Rossi Narcisa di Raffaello 3, di
Pisa —.Mugnaini nei Franconi !rene del fu Niccolaattendente a casa,
di Pisa — Benedetti nei LogliMarianna del fu Antonio 63,
bracciante, di sanGiovanni al Gatano — Venturelli nei
VannucciAntonietta del fu Leandro 28, attendente a casa,di Pisa —
Guasta Cesira di Domenico, sarta, nir-bile 21, di Pisa — Roséllini
Alfredo di Ferdinando4, di Pisa — Talini Rósa del fu Valentino,
nubile30, bracciante, di Castagneto — Signorini Cesaredel fu
Agostino, celibe 30, calzolaro, di Firenze.
E più 3 al di sotto di un anno.Cambiamenti di residenza.
Crollalanza Giovan Batta. del fu Pietro, possi-&nte, da
Fermo a Pisa—Borchi Stefano di Antonio,agente di beni, da
Montespertoli a Pisa.
■Nimismill~~1~~~55510MI
CENNO NECROLOGICOLa mattina del 3 andante alle ore 4 e
mezzo antimeridiano cessò di vivere in Pisala giovinetta
ventenne Isolina Somigli. Erada tutti ammirata per la sua. bellezza
e perla sua dolcissima indole; carissima ad ungiovine che doveva
esser suo sposo, e cheora, inconsolabile per tanta perdita,
nontrova come dar sollievo al dolore. PoveraIsolina! in pochi
giorni tu molto soffristi, ele tue pene strappavano le lacrime
dagliocchi della tua carissima madre, e dell' ad_dolorata sorella.,
che incessantemente stavan odintorno al tuo letto, o che la tua
morte ha
lasciate piene di ;desolazione. Ohlese se pre-ghiere Jralessero
per .farti tornare fra noi,cercheremmo ogni,. mezzo sicuramente
perriaverti; nuk Pio vuote ricercarci tanto gaudioqou laonri.do noi
puro verremo dove non sonoci
Un Amico.
(cormuNIcAszioNI)
Sig. Direttore, —gouo talmente assediato dalle lettere ano-
nime (con buon rispetto parlando) che mitrovo costretto di
rispondervi.collettivatnenteper l'organo della pubblicità.
Ella mi dirà che è lo nesso che battersicon la spada di Don
Chischiotte; ma, al con-trario, io penso che l' anonimo il quale
so-vente spettegolezza nei crocchi pubblici eprivati, è bene che
sappia che L' apparentevittintaè all'erta. Fra lo tante carezze
allamaniera del gatto, che. mi fayoriseono, viè quella di
scandalizza,rsi edelle mie preoccu-pazioni drammatiche. Poveretti !
Si vedo cheil loro cervelletto non è suecettibile che
dellapercezione di una idea sola, perciò ,trovanoatrano che altri
ne abbiano diverse.
Sarà un'infermità, ma io credo .di avernetre.,- La prima è
quella che alla meglio mi dàremistenza, teuondomi occupato dalle 9
ani.fino alle 5 pomeridiane.
Alle 6 mi venne sempre l'estro di dedi-carmi all'Unica souela
drammatica che fon-dai e direeei-in•Pisa, riparando a pubbliche
eprivate- indigenze. Più tardi, ,.cioè quandomolti rimano,- mi
provo di fare dei quadrie profili i: mi procurano applausi, ofischi
a seconda' dalla buona o cattiva dige-stione, (come diceva la buon
anima di Ales-sandro Dumas).
Consiglierei questi Prediletti, dell'Ombradi guardarsi dagli
effetti di questa terzaidea che gli potrebbe mettere in vista; enel
tempo stesso gli esorto di pregare illoro Santo Protettore di
nasconder bene la(così dotta) mano di carattere, altrimentimi getto
a nuoto e chi si scotta tiri a sèi piedi. A. me basterà di avere i
miei liberiper non essere obbligato a sporcarmi lemani.
E giacehè sono in ballo pubblico uno frai tanti documenti che ad
ogni buon fine edeffetto posseggo; documento il quale dimo-strerà
che se la Provvidenza mi accordò laconsolazione di avere un
fratello che nonè certo alla moda di Caino, dall'atro latola mia
coscienza mi rivela che non mancaialle leggi del dovere.
Sig. Direttore, Le presento i miei doveri.
•Pisa 20 novembre 1874.V. ANDREI.
« Noi sottoscritti, in nome della verità di-chiariamo quanto
appresso:
« L'anno 1858 Sebastiano Andrei, dentista
dotniciliato a Pisa, veniva colpito da mortoimmatura lasciando
la moglie e quattro fi-gli, note eeelcenella più assoluta deficenza
dibeni di fortitna, possessori solamente di unoscarso mobiliare
nasalipgo, ma alteeeìì afflittida debiti contratti, non per difettò
d'ordinenè di mala condotta, ma per scarsi guada-gni, e sventure .
domestiche.
« Vincenzo Andrei per maggiore età divenneil capo della
fetnigliae così composta. Fortn-nata vedova del 'euddetto fu
Sebastiano
Luisa e Ester ( figlie ) non esercentiueceuna professione. Un
figt.io,.Aclotfo, in det-ta epoca giovinetto, iniziato dal padre
neglistudi medico-chirurgici, novizio della RegiaUniversità. Il
predetto Vincenzo Andreidivise - colla famiglia il , guadagno della
pro-feseione; questa amplificò quanto . lo comportòla deficenza
delle proprie ristrettezze, e con-corse a completare l'educazione
scientifica disuo. fratello. .Concorrendo in questa parte,procarò
al suddetto i mezzi di 'crearsi unabrillante posiziono quale, 0890
dottor Adolfo,gode attualmente.
Pisa, 28 settembre 1874.e PITO CII1E3I già membro del Cons. di
fam.
e GIUSEPPE LECCI ».
11111111~
ESTRAZIONI. DEL R. LOTTODel 12 Dicembre 1874.
Firenze . . • 4 15 68 1 83Roma 49 10i 90 83 85
ALESSANDB» BELLONI Gerente Regi).
3t 18 Mutalo 1575Saremo messe in vendita al pubblico incan-to le
Cave di Ma.rnio di sante.Maria del Giudice e san Lorenzo a
Vaccoli,situate presso' Lucca, con Segheria e utensilirelativi, a
con le concessioni e oneri al com-pratore dei canoni aunui da
pagarsi al Co-mune di Lucca.
I signori attendenti che vorranno visitarele suddette Cave e
Segheria dovranno dirigersiin Livorno al signore A. di G. Enriques,
ViaVittorio Emanuele - 24, p.e p.e, dal quale po-tranno ancora
ottenere tutti gli schiarimentirelativi a quest' affare.
/11•111.11.+M.C1F-
GUARIGIONE DELLA MHZIl Prof. Glier-via, dottore dell'ISTI-
TUTO DEI BALBUZIENTI di Parigi, ria-prirà il 10 dicembre in
Firenze, LungarnoAcciajoli, 14, un nuovo Corso di 20 giorni porla
guarigione della balbuzie.
SUL CANTO DI VIA GAROFANI in Pisa— Deposito di Pannella e Farina
di Linoger l'ingrasso del bestiame, e Risella percavalli ai
seguenti prezzi, pronti contanti.Pennella, ogni 100 chilogr. . . .
L. 24.Farina di Lino, come sopra . . » 25.Risella per cavalli, come
sopra . . » 36.
Il CancelliereFronticelli.
AVVISO.■•■•••■•■■•■•
All' udienza del Tribunale civiledi Pisa del dì undici decembre
1874,attesa la mancanza di offerenti al-l' incanto dei beni che
alle istanzedel signor dottore Giovanni Rossinivengono spropriati a
pregiudizio deisignori Carlo, Virgilio, Lodovicoed altri Leoncini,
è stato ordinatoche l' incanto medesimo sia rinnuo-vato udienza del
. dì ventiduedecernbre 'detto, collo sbaseo deldieci per cento.
E perciò si rende noto che i dettibeni descritti nel bando del
dì ventiottobre 1874 verranno espo,tinuovo incanto, il primo lotto
peril . prezzo di lire 2737,80; il secondolotto per il prezzo di
lire 3887,95;il terzo lotto per il prezzo di lire1189,35; il quarto
lotto per il prezzodi lire 1917,80; il quinto lotto peril prezzo di
lire 9805,27.
Pisa li 12 dicembre 1874.
.Dott. Germano Severini.(2064).
AVVISO.
AVVISO.
Si fa noto che il sig. avvocato Gio-vacchino Malenotti giudice
delegatoal . faliimento di Angiolo Lenzi diCescina, ha destinato la
mattinadel di 7 gennajo 1875 a ore 10 perl' a limanza dei creditori
di dettofallimento, i cui crediti sono stativerificati confermati
con giuramento,all' oggetto di deliberare sulla for-mazione del
concordato, o, in difettodel concordato, per le
deliberazionirelative allo stato d'unione.
Dalla cancelleria del Tribunaledi Pisa, li 11 decembre 1874.
Il Cancelliere(2062) Razzetti.
Il sottoscritto inibisce a chiun-que di introdursi a cacciare
confucile o in qualunque altro sia.simodo nei beui di sua proprietà
de-nominati « di Radicata e Monte Pic-cioee » posti nel popolo di
Filettolecomune di Vecchiano, dichiarandoche invocherà contro i
trasgressoritutte la pene comminate dalle vi-genti leggi sulla
caccia.
Pis t, li 12 dicembre 1874.(2065) Michelangiolo Raimondi.
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senza. — Sir Edwin Pearson (Barone° Wimbledon Sur- Countz Bank e
tutte le sue succursali.rey. — Captain Hamblyn Bent R. A. 12,
Regents Square Consulente Legale della Società. — W. E. Goatly Esq.
primo..London. — William Osborne Amministratore Gerente, 25,
Commissario Regio della Corte Suprema, Stafford Villa,Morgate,
Street London.
Banchieri. — The Bank of England. — The London and Britson Rire,
London.
Portando a conoscenza del PubblicoItaliano questo mezzo unico di
far for-tuna in poco tempo e senza alcun ri-schio, i Direttori
della Società Gene-rale di Assicurazioni contro le perditesul Tref
sono mossi dal desk:‘,:i3 dipropagare in Italia un sistema C',1.0
14- '. èancora sconosciuto, quantunque le corsedi cavalli non
abbiano raggiunto nelRegno d'Italia le proporzioni sonside-revoli
che hanno preso in Inghilterraed in Francia, ed è incontestabile
chealla mancanza di iniziativa da partedegli amatori delle corse è
dovuto ilpoco interesse portato fino ad ora dalPubblico italiano
agli avvenimenti con-cernenti le corse.
La gran distanza che separa il Regnod'Italia da quello .della
Gran Brettagnaha, puù essere, contribuito a questostato di cose, e
la difficoltà di operaresul Turf in tempo opportuno e con
tuttafortuna di beneficio ha probabilmentestornato il Pubblico
Italiano da un pia-cere facile e lucrativo al più alto grado.Da
un'altra parte l'Agente Bookinakerche solo ha interesse alla cosa,
lavoraper sé e non per la sua clientela; noncerca che di realizzare
una gran for-tuna (e vi arriva al 90 per cento) acarico delle
persone che operano conlui. inutile dire che la riuscita, e
percontro la fortuna non può toccare chea quelli al fatto dei più
piccoli dettagliconcernenti i Cavalli da,Corse, i loroproprietari,
i loro traiewure, i itleckeys, la fluttuazione dalla il mo-tivo di
un ,mento o di thi"ribassoprodotto a prefitto od a carico di
unanimale impegnato, la distinzione dafarsi fra il favorito
attuale, e il futurovincitore, in una parola conoscere afondo il
mestiere del Bookntaker è lacondizione sine qua non del successo.Se
non possiede queste informazionil'interessato può dapprima (salvo
uncaso sorprendente) fare il sacrificio delCapitale impiegato. Per
rimediare aquesto inconveniente, che prendeva digiorno in giorno
delle considerevoliproporzioni, certi gentlemen ben cono-sciuti sul
Turf risolvettero, R07.0 eirea10 anni, di mettere un t( r, r. ai gr
1-nopolio di far fortuna in . u 71-taiPe.-acosì rapida e sicura che
p :allora i Bookmakers, e per r.,,gn-gere lo scopo che si
proponevano for-marono la Società Generale Anonima diAssicurazioni
contro le pecdite sul Turf.
Grazie alle informazioni che la So-cietà possedeva fu in grado
dal prin-cipio di garantire le messe che -Ai ve-nivano spedite in
modo che qua:oe ,-:,;eperdita divenne impossibile, ma an-cora
assicurò dapprima a tutti i clientiun benetizio certo, variante ben
intesosecondo l'importanza del capitale spe-dito. La Società
Generale non prele-vava sull' ammontare della messa edegli utili
riuniti che una commissionedi 2 112 010 (commissione assai
minimacome si vede e che è ben lungi da es-sere in proporzione
cogli utili realiz-zati). Dal primo anno i risultati oGe-nuti dagli
interessati furono -così bril-lanti che la Società Generale fu
obbli-gata di estendere dovunque le sue re-lasioni e
ramificazioni.
Sul Turf come alla Borsa, ciò cheinfluenza è il listino (còte)
capitale!Più questo è considerevole più la flut-tuazione del
listino è notevole. Nelcaso che le informazioni che precedononon
Paressero sufficientemente chiareun esempio in appoggio delle
asser-ziorri avanzate dissiperà ogni dubbio.Mettiamo che un cavallo
sia colato(quindici giorni prima della corsa) alventi contro uno.
Col mezzo del capi-tale di cui dispone la Società Generalefa
avanzare la Tariffa al sette controuno; utile netto tredici punti
dei qualiprofittano gli interessati. Avviene lostesso quando si
tratta di un favorito,colla differenza che il movimento èfatto
allora al ribasso.
Ecco d'altronde lecifre in appoggiodi quanto precede, cifre
rilevate dal-l'ultima riunione di ottobre (1(3 otto-bre 1871) al
Newmarket.
Ora queste 400 Lst. sono state pro-dotte senz' altra operazione
trannequella della fluttuazione, ed è conquesto primo beneficio
(che la Societàha quintuplicalo sul campo delle corse)che le
scommesse sono state contrat-tate. Dunque il capitale non è
maiintaccato.
L'unione fa la forza, ed è l'agglome-razione di capitali di
dieci o dodicimilainteressati che permette alla SocietàGenerale di
garantire un utile impor-tante ad ogni persona che gli confidadei
fondi.
Il successo ottenuto dalla SocietàGenerale ha ispirato ad una
quantitàd' individui l'idea di imitare la suamaniera di operare.
Essa non è statastabilita che allo scopo di ,proteggerequelli che
non potendo, o non volendoconsacrarsi a decifrare un enigma
in-comrn asibile, desiderano nondimenoreafl;ir; forti utili, senza
esporsi asubire u:z.a perdita. La Società generalefa. la guerra ai
Bookmakers, gli impe-disce di approfittare del candore delpubblico
poco cognito delle finezzedel mestiere, e mette gli interessatial
coreente del più piccolo mistero delRing.
1. Un cavallo si trova in condizionieccellenti al momento che la
partitaè impegnata, ma diviene la vittimadi un caso oppure è preso
da leggieraindisposizione mentre lo entrainementha luogo.
E così privato dei suoi mezzi con-corre a condizioni
svantaggiose e nonpuò arrivare primo allo scopo. L'inte-ressato che
appraide il fatto, ma trop-po tardi, perde nell'impresa dove siè
impegnato.
2. Certi proprietari di scuderie dacorse hanno l'abitudine di
impegnareapertamente delle minime somme so-pra i loro cavalli allo
scopo di farcredere al pubblico che hanno unapiena ed intera
confidenza nelle for-tune dei loro animali. Gli scommetti-tori (che
non sono al corrente dellemanovre clandestine di questi signori)si
pffrettano di seguire ciò che credo-
...s. ,;ere d'esempio dei proprietari,;nano il loro denaro in
modo az-
ar oso, e comprendono quando nonè più tempo che occorrerebbe
ripa-rare al loro errore, e che sono deru-bati, poichè i cavalli
per i quali hannoscommessq non hanno mai avuto laminima speranza di
sortire vincitoridalla lotta.
3. (E questa si presenta a tutti imeetings). 'Quando il
proprietario diuna scuderia fa correre due o tre ca-valli nella
medesima corsa, impiegaun' infinità di espedienti; (e
disgrazia-tamente questi espedienti riesconosempre) — i quali hanno
lo scopo diingannare gli scommettitori e di faremettere il loro
danaro sopra un ca-vallo il quale non porta nemmeno unfranco del
proprietario, malgrado chequesto cavallo fosse strornbazzato co-me
favorito. Il compagno di scuderiaguadagna la corsa; gli iniziati
incas-sano dei benefizi inauditi, mentre ilfavorito sul quale il
pubblico scom-mette non è nemmeno piazzato; gliscommettitori
perdono la loro messaed hanno la triste soddisfazione di
ap-prendere di essere stati illusi.
Si vedrà qui appresso contro qualiostacoli lo scommettitore
viene ad ur-tarsi, se non fa che seguire la suapersonale
ispirazione, oppure l'avvisodel pubblico, il quale come lui nonè al
corrente delle malignità ed espe-dienti del Betting Ring.
La Società Generale al contrario fadi tutti i suoi clienti un
Bookmakerassicurando a loro dei henefizi consi-derevoli senza
esporli alla più piccolaperdita. Lo scommettente che affida isuoi
fondi *alla Società Generale non hapiù a lottare contro delle
difficoltàinaudite, è perfettamente sicuro cheil cavallo sul quale
sarà messo il suodenaro è in condizioni perfette, nonha più da
occuparsi della cotazione,questa non è più nel cliente una
lot-teria pura e semplice, ma una certezzamorale di incassare un
benefizio più omeno considerevole secondo l'impor-tanza del
capitale impiegato. s
Come prova della sicurezza delleoperazioni della Società
Generale, ba-sta a dire che non soltanto essa garan-tisce contro la
perdita (quanto minimaessa sia) della somma spedita, itin an-che
che essa assicura antkipatamente •tin beneflzio a lutti i suoi
clienti.
I resultati ottenuti lino a questo
giorno dalla Società Generale sono uni-ci negli annali della
finanza. — Inmedia essa realizza ogni mese circaUN MILIONE DI
FRANCHI, questo dàmedio di 400 franchi di benefiizio net-to per
ogni 1000 fr. al mese.
Ecco inoltre il quadro delle opera-zioni della Società Generale
nell'anno1873-74. Questo quadro rappresentauna scommessa di 1000
franchi. Quelladi 5000 ebbe un benetizio di 352,295franchi, e 500
franchi hanno datofranchi 33,229 e 50 centesimi.
Rendiconto estratto dalle operazioni fattenell'anno 1873-74 di
una SCOMMPSSIdi 1000 franchi.
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ci.0092
MESE
Novem. 1873.Dicembre . . .Gennaio 1874.Febbraio . . Mar7oAprile
Maggio . . . Giugno . . . Luglio Agosto . . . Settembre . Ottobre.
. .
66459 fr.
Il pubblico si renderà facilmenteconto del procedere della
Società Gene-rale, e dei beneficii che essa ottienesenza mettere in
rischio la messa. LaSocietà Generale così ha ridotto le in-certezze
del Turf ad una sempliceoperazione commerciale e
finanziaria:facendo a suo piacimento rialzare oribassare la
cotazione di questo o diquell'altro ca /allo, essa acquista pri-ma
della corsa un guadagno il qualele permette di non intaccare il
capi-tale che lo scommettitore li affida.
Così i fondi spediti dai suoi suoiclienti non corrono il minimo
rischio diessere diminuiti, e non servono (comegià fu detto) che ad
influenzare il prez-zo del Betting. Una volta questo risul-ta
immancabilmente ottenuto la Societàopera con questo primo beneficio
enon tarda a quintuplicare, ed anchedecuplicare il primo
capitale.In ogni centro dell' Entrainement (do-
ve i cavalli vengono preparati per lecorse) si trovano due o tre
agenti iquali sono specialmente incaricati disorvegliareil
progresso, per formazioni,galoppodi saggio, attitudini,
resistenza,ecc., dei cavalli destinati al prenderparte alle corse.
Questi agenti, al gior-no da lunghi Ani di tutte le finezze
edespedienti . più maligni del mestiere,comunicano quotidianamente
tre volteper telegrafo colla sede centrale dellaSocietà Generale la
quale riceve inol-tre notizie di tutti i più minuti detta-gli
riguardanti .i cavalli impegnati. Inquesta maniera i clienti della
Societàevitano le trappole che tendono a lorocerte persone poco
scrupolose,e le mac-chine montate divengono impossibili, ela
perdita non esiste AUL' Tutto è previ-sto, non è più l'azzardo al
quale si con-fida, le minime probabilità sono calcora-te con
precisione matematica, di guisache l'esito non può ess .re
dubbioso; si - habeneficii contro e malgrado tidto, e
questibenPficii sono rilevanti.
Si leggerà qui appresso qualche e-stratto dei principali organi
dell'opinio-ne pubblica che daranno meglio di ognialtra cosa il
prospetto della rivoluzioneche ha prodotto in Inghilterra
l'intro-duzione di un sistema tanto ingegnosoche lucrativo.
«Noi abbiamo parlato l'anno passato,« al momento del suo
stabilirsi. dello« scopo che si proponeva la Società gene-« rale di
assicurazioni contro le perdite« sul Tal!; ci resta a registrare
oggi« i resultati straordinari ottenuti da(«mesta Società di un
genere così« nuovo. Abbiamo sotto gli occhi il« bilancio dell'anno
1866-1867, e vi« scorgiamo un utile netto e seguitato« per le
scommesse di circa il mille per« cento. Il metodo rimarchevole
della« Società generale non può risolversi« che in benefìzi, e
diciamo la parola« in benefizi considerevoli;' il capitale
« rimesso dal cliente non è mai in-« taccato, e si trova che il
più piccolo« benefizio realizzato nell'annata (mese« di settembre
1866 ) è stato di lire« sterline 322,100, o per una messa di« 100
lire sterline. Si sarebbe contenti« di meno! Il La Società generale
ha« dunque risoluto uno dei grandi pro-« blemi del secolo; essa ha
trasformato« il rischio della scommessa in una« certezza di
guadagno ».
parlava sul Grani! Stand che dei« A Newmarret quest'anno, non
si
successi non interrotti che ha otte-nuti da otto anni la Società
gene-rale di assicurazioni contro le per-«dite sul Turf. Noi
abbiamo a due«differenti riprese parlato del me-raviglioso sistema
introdotto da que-«sta Società. Noi non aggiungeremo«dunque nulla a
ciò che abbiamo giàscritto su questo soggetto; ma noi«ci
contenteremo di far rimarcare ai«nostri lettori che la Società
generale«ha più che tenuto gli impegni che«aveva contratti verso i
suoi clienti«ai quali essa non garantiva che trevolte l' ammontare
della loro messa«e ai quali essa ha distribuito dei«dividendi
eccedendo cinque volte laloro messa.«
—o-« La Società Generale di assicura-
« zioni contro le perdite sul Turf« viene da pubblicare il suo
bilancio« annuale, dal quale risulta chiara-
mente che i suoi clienti (sottoscrit-« tori di lire st.
100).hanno realizzato
nel corso d' ogni mese dell' anno1872-75 una media di lire
sterline
« 622,15,0 di beneficio netto, indipen-« dentemente dal loro
capitale che
non fu mai rischiato. Il risultato èa tanto più straordinario,
che è stato« sempre eguale sino dalla inaugura-
zione di questo sistema nel 1866,« colla differenza, che i
beneficii ten-
dono ad aumentare d' anno in anno.« Ci siamo sempre opposti alla
pas-« sione del giuoco; ma dobbiamo con-« fessare che la Società
Generale ha« ridotto a nulla i pregiudizi, provan-« do in una
maniera lampante che la« scommessa può farsi in condizioni
assolutamente leali e senza rischioalcuno. In una parola,
affidare i suoi
« capitali alla Società Generale di« Assicurazioni contro le
perdite sul« Turf, è operare a colpo sicuro.
—o-« I numerosi beneficii che la Socie-
« tà Generale di Assicurazioni contro« la perdita sul Turf ha
fatto godere
ai suoi fortunati clienti sono le mi-««
gliori prove che possiamo dare delsuo ammirabile sistema. Quando
sirealizza mensilmente cinque o sei«volte il suo capitale senza
esporlo alminimo rischio durante sette anni;«non si può che
ammirare l' ener-gia e l' umanità dei Gentlemen, iquali hanno
inaugurato un sistema«così ingegnoso e profittabile nell'uni-«co
scopo di proteggere il pubblico«contro gli abusi ai quali
l'esponeva«la sua inesperienza e credulità.«« Il prodigioso
successo che la So-cietà d' Assicurazioni contro le per-«dite sul
Turf, ha ottenuto è dovutounicamente all'integrità, alla fer-«mezza
ed alle stupende informazio-ni che presiedono a tutte le
sue«operazioni. Sino dalla sua installa-«zione nel 1866 la Società
non hacagionata mai nemmeno la più pic-«cola perdita ai suoi
numerosi clienti«e ha fatto mentire il vecchio pro-verbio latino «
Herrare humanumest » dimostrando che non può maiingannarsi ».
Sarebbe troppo lungo di trascriveretutti gli articoli di lode
che i successidella Società Generale hanno ispiratialla stampa
inglese; non diamo qui chequalche estratto dei principali
periodiciche sono egualmente conosciuti in Ita-lia come in
Inghilterra.
Per terminare vogliamo ancora se-gnalare nondimeno un articolo
com-parso nel giornale « Le Gaulois di Pa-« rigi il IO novembre p.
p. e firmato« dal celebre scrittore ALBERT WOLFF,a nel qual
articolo lo scrittore s'indi-« gna contro le agenzie delle così
dette
« scommesse mutue, ( ormai chiuse« per ordine della giustizia
francese e-« dove fa l'. elogio della Società Gene-« rale. Un
tributo simile proveniente« da uno scrittore così distinto, dimo-«
stra chiaramente che i servigi resi« dalla Società Generale sono
apprez-« zati nel giusto valore del pari all'e-« stero come in
Inghilterra ».
La Società generale di AssicurazionLcontro le perdite non
accetta capitaliinferiori ai DUECENTO FRANCHI. Leoperazioni si
fanuo con somme difranchi 200, 500, 1,000, 5,00010,000 e al di là
di questa somma.
I benefici aggiunti al capitale d'ope-razione sono mandati (
accompagnatidal rendiconto delle operazioni fatte ),ogni primo del
mese, semprechè ilcliente non desideri avere il suoestratto di
conto ogni trimestre.
AVVISO ESSENZIALE. — 2 in-dispensabile e di tutta necessità
ondaevitare dei ritardi e perdite di tempoconsiderevoli che ogni
cliente indichiin quale maniera desidera rice-vere il denaro che
gli spetta allafine del mese, se in biglietti diBanca inglesi, o
italiani, mandatidella Posta, Cheques o tratt-_,banchieri.
Questo avviso deve pervenirealla Società insieme ai
capitalesottoscritto.
Cosi il cliente non soffre alcunritardo nella spedizione dei
bene-fizi. Ogni cliente che abbia sottoscrittoCINQUEMILA FRANCHI O
più di questasomma,parteciperà al Meeting specialeche ha luogo una
volta ogni mese incondizioni vantaggiose, cosiechè la So-cietà può
garantire fino d'ora SETTEVOLTE il capitale impiegato; ma n
-.naccetta per queste riunioni str:, .r-narie del Capitale al di
sotto5000 FRANCHI.
Tutti quelli che desiderano par-tecipare ai beneficii che
rappor-teranno le differenti riunioni cheavranno luogo nel Gennaio
devonoregolarsi onde le loro adesioni ar-rivino a Londra non piú
tardi del20 Dicembre. I clienti dei quali leadesioni arrivano il 25
non pos-sono prendere parte che alle riu-nioni delle ultime 3
settimane delmese. Le adesioni arrivate a Lon-dra il 30 non
partecipano che alleriunioni della seconda metà. delmese.
I signori clienti sono pregati di vo-ler indirizzare i loro
inviti al sig.WILLIAM OSBORNE AMMINISTRATORE
GERENTE della SOCIPAA GENERA-LE, 25, Moorgate Street LONDRA,all'
ordine del quale devono ancheessere stillati tutti i Cheques,
tratte,mandati di posta, ecc.
La Società Generale accetta bigliettidi Banche italiane,
inglesi, francesi, cc.spediti in lettere raccomandate.
I signori Clienti sono pregati a scri-vere il loro nome ed
indirizzi collamassima chiarezza e precisione.
Tutte le lettere ed invii di fondisono oggetto di risposta
immediata.
L' anno scorso le differenti riunionitenute in dicembre hanno
realizzato perun Capitale di 1000 franchi la sommadi 5,50 franchi.
Quest' anno, graziead un meeting addizionale, il benefizioletto
sarà di circa 7,000 franchi, su:quali la Società Generale non
prelevache il 2 e 112 per cento.
Per tutte le comunicazioni, lettere edinvii di fondi ecc.
scrivere a
Monsieur WILLIAM OSBORNE.Amministratcre gerenteMoorgate Street
LONDON
N. (3. Non dimenticare l'indicare sottoquale forma si desidera
l' invio del be-nefizio risultato.
Totale benefizio ottenuto in unanno con una scommessa di
1000franchi
1010 fr.1240
93811301042 »865
1530 »1324 »1085117513204750
3542 fr.42603276 »3987 »3683 ,3147 ,5243 »487938554082
»47654375
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4553 fr.550042145117 »468040126773 »62034940 »522760859125 »
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