Ottobre 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A ottobre 2012 gli occupati sono 22 milioni 930 mila, sostanzialmente stabili rispetto a settembre. Su base annua si registra un calo dello 0,2% (-45 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale, invariato rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 870 mila, aumenta del 3,3% rispetto a settembre (+93 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua si registra una crescita del 28,9% (+644 mila unità). Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a settembre e di 2,3 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15- 24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 36,5%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,8 punti nel confronto tendenziale. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,7% rispetto al mese precedente (-95 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,0%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,5 punti su base annua. PROSPETTO 1. TASSI DI OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE E INATTIVITÀ. Ottobre 2012, dati destagionalizzati Valori percentuali Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali in punti percentuali Tasso di occupazione 15-64 anni 56,9 0,1 0,0 Tasso di disoccupazione 11,1 0,3 2,3 Tasso di disoccupazione 15-24 anni 36,5 0,6 5,8 Tasso di inattività 15-64 anni 36,0 -0,2 -1,5 OCCUPATI. Ottobre 2011- ottobre 2012, dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità 22800 22850 22900 22950 23000 23050 23100 O N D G F M A M G L A S O valori assoluti medie mobili a tre termini TASSO DI DISOCCUPAZIONE. Ottobre 2011- ottobre 2012, dati destagionalizzati, valori percentuali 8,7 9,0 9,3 9,6 9,9 10,2 10,5 10,8 11,1 O N D G F M A M G L A S O valori percentuali medie mobili a tre termini INATTIVI 15-64 ANNI. Ottobre 2011- ottobre 2012, dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità 14100 14200 14300 14400 14500 14600 14700 14800 14900 O N D G F M A M G L A S O valori assoluti medie mobili a tre termini 30 novembre 2012 Prossima diffusione: 8 gennaio 2013
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Ottobre 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI - Cliclavoro · 2012. 12. 14. · Ottobre 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori OCCUPAA ottobre 2012 gli occupati sono 22 milioni 930 mila,
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Ottobre 2012
OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori
A ottobre 2012 gli occupati sono 22 milioni 930 mila sostanzialmente stabili rispetto a settembre Su base annua si registra un calo dello 02 (-45 mila unitagrave)
Il tasso di occupazione egrave pari al 569 in aumento di 01 punti percentuali nel confronto congiunturale invariato rispetto a dodici mesi prima
Il numero di disoccupati pari a 2 milioni 870 mila aumenta del 33 rispetto a settembre (+93 mila unitagrave) La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile Su base annua si registra una crescita del 289 (+644 mila unitagrave)
Il tasso di disoccupazione si attesta allrsquo111 in aumento di 03 punti percentuali rispetto a settembre e di 23 punti nei dodici mesi
Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila e rappresentano il 106 della popolazione in questa fascia drsquoetagrave Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni ovvero lrsquoincidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca egrave pari al 365 in aumento di 06 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 58 punti nel confronto tendenziale
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 07 rispetto al mese precedente (-95 mila unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si attesta al 360 in diminuzione di 02 punti percentuali in termini congiunturali e di 15 punti su base annua
PROSPETTO 1 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave Ottobre 2012 dati destagionalizzati
Valori
percentuali
Variazioni congiunturali
Variazioni tendenziali
in punti percentuali
Tasso di occupazione 15-64 anni 569 01 00
Tasso di disoccupazione 111 03 23
Tasso di disoccupazione 15-24 anni 365 06 58
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 360 -02 -15
OCCUPATI Ottobre 2011- ottobre 2012 dati destagionalizzati valori
assoluti in migliaia di unitagrave
22800
22850
22900
22950
23000
23050
23100
O N D G F M A M G L A S O
valori assoluti medie mobili a tre termini
TASSO DI DISOCCUPAZIONE Ottobre 2011- ottobre 2012
dati destagionalizzati valori percentuali
87
90
93
96
99
102
105
108
111
O N D G F M A M G L A S O
valori percentuali medie mobili a tre termini
INATTIVI 15-64 ANNI Ottobre 2011- ottobre 2012 dati
destagionalizzati valori assoluti in migliaia di unitagrave
14100
14200
14300
14400
14500
14600
14700
14800
14900
O N D G F M A M G L A S O
valori assoluti medie mobili a tre termini
30 novembre 2012
Prossima diffusione 8 gennaio 2013
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PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Ottobre 2012 dati destagionalizzati
Valori assoluti
(migliaia di unitagrave)
Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali
assolute percentuali assolute percentuali
MASCHI
Occupati 13405 -3 00 -184 -14
Disoccupati 1556 37 25 356 297
Inattivi 15-64 anni 5080 -44 -09 -190 -36
FEMMINE
Occupati 9525 -5 -01 138 15
Disoccupati 1314 55 44 288 281
Inattivi 15-64 anni 9151 -51 -06 -420 -44
TOTALE
Occupati 22930 -8 00 -45 -02
Disoccupati 2870 93 33 644 289
Inattivi 15-64 anni 14231 -95 -07 -611 -41
Differenze di genere
A ottobre lrsquooccupazione maschile egrave sostanzialmente stabile in termini congiunturali mentre diminuisce su base annua (-14) Lrsquooccupazione femminile cala dello 01 rispetto al mese precedente ma aumenta dellrsquo15 nei dodici mesi
Il tasso di occupazione maschile pari al 665 aumenta rispetto a settembre di 01 punti percentuali ma diminuisce su base annua di 07 punti Quello femminile pari al 475 egrave stabile in termini congiunturali presentando un aumento di 08 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima
In termini congiunturali la disoccupazione aumenta del 25 per la componente maschile e del 44 per quella femminile Anche in termini tendenziali la crescita interessa sia gli uomini (+297) sia le donne (+281)
Il tasso di disoccupazione maschile pari al 104 cresce di 02 punti percentuali rispetto a settembre e di 23 punti nei dodici mesi quello femminile pari al 121 cresce di 05 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 23 punti rispetto a ottobre 2011
Il numero di inattivi diminuisce nel confronto congiunturale per effetto della diminuzione sia della componente maschile (-09) sia di quella femminile (-06) Anche su base annua si osserva un calo sia tra gli uomini (-36) sia tra le donne (-44)
PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Ottobre 2012 dati destagionalizzati
Valori percentuali Variazioni congiunturali
in punti percentuali Variazioni tendenziali
in punti percentuali
MASCHI
Tasso di occupazione 15-64 anni 665 01 -07
Tasso di disoccupazione 104 02 23
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 258 -02 -09
FEMMINE
Tasso di occupazione 15-64 anni 475 00 08
Tasso di disoccupazione 121 05 23
Tasso di inattivitagrave15-64 anni 461 -02 -20
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Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Settembre 2011-settembre 2012 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati
(valore assoluto)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2011 Settembre 00 00 00
Ottobre 00 00 -01
Novembre 00 00 01
Dicembre 00 00 00
2012 Gennaio 00 00 00
Febbraio 00 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 00 00 00
Agosto 00 00 00
Settembre 00 00 00
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2012 (dati grezzi)
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati rimane sostanzialmente stabile su base annua Il risultato sintetizza il nuovo calo dellrsquooccupazione maschile (-149000 unitagrave) a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153000 unitagrave) Lrsquoaumento dellrsquooccupazione piugrave adulta con almeno 50 anni si contrappone al persistente calo di quella piugrave giovane e dei 35-49enni
Al calo tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-70000 unitagrave) si associa la crescita di quella straniera (73000 unitagrave) In confronto al terzo trimestre 2011 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani cresce di 01 punti percentuali mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 625 al 609)
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione avviatasi nel primo trimestre 2012 registrando un calo tendenziale dellrsquo18 (-82000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media dimensione Si accentua la riduzione degli occupati nelle costruzioni (-58 pari a -107000 unitagrave) Il terziario registra una significativa variazione positiva (+15 pari a 230000 unitagrave) dovuta alla crescita delle posizioni lavorative sia dipendenti sia autonome
Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2 pari a -398000 unitagrave) La caduta tendenziale interessa soprattutto lrsquooccupazione dipendente a carattere permanente e il Mezzogiorno Gli occupati a tempo parziale aumentano nuovamente in misura sostenuta (+116 pari a 401000 unitagrave) ma si tratta in gran parte di part-time involontario
Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metagrave dei casi persone con almeno 35 anni La crescita egrave dovuta in un caso su due a quanti hanno perso la precedente occupazione
Il tasso di disoccupazione medio trimestrale (dati grezzi) egrave pari al 98 in crescita di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 67 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 per gli uomini e dal 9 allrsquo11 per le donne Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 265 del terzo trimestre 2011 al 321 con un picco del 432 per le giovani donne del Mezzogiorno
Si riduce la popolazione inattiva (-4 pari a -601000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Allrsquoaumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni presumibilmente rimasti nellrsquooccupazione a seguito dei progressivi maggiori vincoli introdotti per lrsquoaccesso alla pensione
OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2008-2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2008- 2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero di occupati (dati grezzi) rimane sostanzialmente invariato (+3000 unitagrave) rispetto a un anno prima a sintesi di un calo dellrsquooccupazione maschile (-11 pari a -149000 unitagrave) e di un aumento di quella femminile (+16 pari a 153000 unitagrave) A livello territoriale il moderato aumento del Nord (+02 pari a 27000 unitagrave) si associa alla flessione nel Mezzogiorno (-04 pari a 25000 unitagrave)
Nel terzo trimestre 2012 prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-70000 unitagrave) dovuta esclusivamente alla componente maschile (-144000 unitagrave) Anche se con intensitagrave inferiore al recente passato continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (+73000 unitagrave) sostenuta ancora una volta esclusivamente dalle donne
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2012 dopo la flessione dei precedenti trimestri il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) rimane invariato al 569 Lrsquoindicatore stazionario nelle regioni settentrionali e centrali scende lievemente nel Mezzogiorno (-01 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2011) dove si posiziona al 44
Il tasso di occupazione degli uomini scende al 67 (-08 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale interessa con maggiore intensitagrave le regioni meridionali (dal 581 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 568) Il tasso di occupazione femminile sale al 469 (+08 punti percentuali) con incrementi piugrave forti nel Nord e nel Mezzogiorno
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (609 a fronte del 625 nel terzo trimestre 2011) Lrsquoindicatore in forte calo per gli uomini (dal 764 del terzo trimestre 2011 al 724) segnala per il secondo trimestre consecutivo un contenuto accrescimento per le donne (dal 501 al 508)
Continua la discesa del tasso di occupazione giovanile che per i 15-34enni scende dal 447 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 435 (dal 196 al 193 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed egrave diffuso territorialmente
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22951 13535 9416 00 -11 16
Nord 11924 6800 5125 02 -07 15
Centro 4819 2754 2065 00 -05 07
Mezzogiorno 6208 3981 2227 -04 -22 30
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 670 469 00 -08 08
Nord 651 734 567 00 -07 08
Centro 609 699 521 00 -06 05
Mezzogiorno 440 568 314 -01 -13 10
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
| 16
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
| 2
PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Ottobre 2012 dati destagionalizzati
Valori assoluti
(migliaia di unitagrave)
Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali
assolute percentuali assolute percentuali
MASCHI
Occupati 13405 -3 00 -184 -14
Disoccupati 1556 37 25 356 297
Inattivi 15-64 anni 5080 -44 -09 -190 -36
FEMMINE
Occupati 9525 -5 -01 138 15
Disoccupati 1314 55 44 288 281
Inattivi 15-64 anni 9151 -51 -06 -420 -44
TOTALE
Occupati 22930 -8 00 -45 -02
Disoccupati 2870 93 33 644 289
Inattivi 15-64 anni 14231 -95 -07 -611 -41
Differenze di genere
A ottobre lrsquooccupazione maschile egrave sostanzialmente stabile in termini congiunturali mentre diminuisce su base annua (-14) Lrsquooccupazione femminile cala dello 01 rispetto al mese precedente ma aumenta dellrsquo15 nei dodici mesi
Il tasso di occupazione maschile pari al 665 aumenta rispetto a settembre di 01 punti percentuali ma diminuisce su base annua di 07 punti Quello femminile pari al 475 egrave stabile in termini congiunturali presentando un aumento di 08 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima
In termini congiunturali la disoccupazione aumenta del 25 per la componente maschile e del 44 per quella femminile Anche in termini tendenziali la crescita interessa sia gli uomini (+297) sia le donne (+281)
Il tasso di disoccupazione maschile pari al 104 cresce di 02 punti percentuali rispetto a settembre e di 23 punti nei dodici mesi quello femminile pari al 121 cresce di 05 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 23 punti rispetto a ottobre 2011
Il numero di inattivi diminuisce nel confronto congiunturale per effetto della diminuzione sia della componente maschile (-09) sia di quella femminile (-06) Anche su base annua si osserva un calo sia tra gli uomini (-36) sia tra le donne (-44)
PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Ottobre 2012 dati destagionalizzati
Valori percentuali Variazioni congiunturali
in punti percentuali Variazioni tendenziali
in punti percentuali
MASCHI
Tasso di occupazione 15-64 anni 665 01 -07
Tasso di disoccupazione 104 02 23
Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 258 -02 -09
FEMMINE
Tasso di occupazione 15-64 anni 475 00 08
Tasso di disoccupazione 121 05 23
Tasso di inattivitagrave15-64 anni 461 -02 -20
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Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Settembre 2011-settembre 2012 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati
(valore assoluto)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2011 Settembre 00 00 00
Ottobre 00 00 -01
Novembre 00 00 01
Dicembre 00 00 00
2012 Gennaio 00 00 00
Febbraio 00 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 00 00 00
Agosto 00 00 00
Settembre 00 00 00
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2012 (dati grezzi)
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati rimane sostanzialmente stabile su base annua Il risultato sintetizza il nuovo calo dellrsquooccupazione maschile (-149000 unitagrave) a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153000 unitagrave) Lrsquoaumento dellrsquooccupazione piugrave adulta con almeno 50 anni si contrappone al persistente calo di quella piugrave giovane e dei 35-49enni
Al calo tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-70000 unitagrave) si associa la crescita di quella straniera (73000 unitagrave) In confronto al terzo trimestre 2011 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani cresce di 01 punti percentuali mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 625 al 609)
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione avviatasi nel primo trimestre 2012 registrando un calo tendenziale dellrsquo18 (-82000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media dimensione Si accentua la riduzione degli occupati nelle costruzioni (-58 pari a -107000 unitagrave) Il terziario registra una significativa variazione positiva (+15 pari a 230000 unitagrave) dovuta alla crescita delle posizioni lavorative sia dipendenti sia autonome
Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2 pari a -398000 unitagrave) La caduta tendenziale interessa soprattutto lrsquooccupazione dipendente a carattere permanente e il Mezzogiorno Gli occupati a tempo parziale aumentano nuovamente in misura sostenuta (+116 pari a 401000 unitagrave) ma si tratta in gran parte di part-time involontario
Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metagrave dei casi persone con almeno 35 anni La crescita egrave dovuta in un caso su due a quanti hanno perso la precedente occupazione
Il tasso di disoccupazione medio trimestrale (dati grezzi) egrave pari al 98 in crescita di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 67 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 per gli uomini e dal 9 allrsquo11 per le donne Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 265 del terzo trimestre 2011 al 321 con un picco del 432 per le giovani donne del Mezzogiorno
Si riduce la popolazione inattiva (-4 pari a -601000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Allrsquoaumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni presumibilmente rimasti nellrsquooccupazione a seguito dei progressivi maggiori vincoli introdotti per lrsquoaccesso alla pensione
OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2008-2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2008- 2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero di occupati (dati grezzi) rimane sostanzialmente invariato (+3000 unitagrave) rispetto a un anno prima a sintesi di un calo dellrsquooccupazione maschile (-11 pari a -149000 unitagrave) e di un aumento di quella femminile (+16 pari a 153000 unitagrave) A livello territoriale il moderato aumento del Nord (+02 pari a 27000 unitagrave) si associa alla flessione nel Mezzogiorno (-04 pari a 25000 unitagrave)
Nel terzo trimestre 2012 prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-70000 unitagrave) dovuta esclusivamente alla componente maschile (-144000 unitagrave) Anche se con intensitagrave inferiore al recente passato continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (+73000 unitagrave) sostenuta ancora una volta esclusivamente dalle donne
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2012 dopo la flessione dei precedenti trimestri il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) rimane invariato al 569 Lrsquoindicatore stazionario nelle regioni settentrionali e centrali scende lievemente nel Mezzogiorno (-01 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2011) dove si posiziona al 44
Il tasso di occupazione degli uomini scende al 67 (-08 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale interessa con maggiore intensitagrave le regioni meridionali (dal 581 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 568) Il tasso di occupazione femminile sale al 469 (+08 punti percentuali) con incrementi piugrave forti nel Nord e nel Mezzogiorno
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (609 a fronte del 625 nel terzo trimestre 2011) Lrsquoindicatore in forte calo per gli uomini (dal 764 del terzo trimestre 2011 al 724) segnala per il secondo trimestre consecutivo un contenuto accrescimento per le donne (dal 501 al 508)
Continua la discesa del tasso di occupazione giovanile che per i 15-34enni scende dal 447 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 435 (dal 196 al 193 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed egrave diffuso territorialmente
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22951 13535 9416 00 -11 16
Nord 11924 6800 5125 02 -07 15
Centro 4819 2754 2065 00 -05 07
Mezzogiorno 6208 3981 2227 -04 -22 30
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 670 469 00 -08 08
Nord 651 734 567 00 -07 08
Centro 609 699 521 00 -06 05
Mezzogiorno 440 568 314 -01 -13 10
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Revisioni
Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato
precedente
PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Settembre 2011-settembre 2012 revisioni delle variazioni congiunturali
Anno Mese Occupati
(valore assoluto)
Tasso di occupazione (15-64 anni)
Tasso di disoccupazione
2011 Settembre 00 00 00
Ottobre 00 00 -01
Novembre 00 00 01
Dicembre 00 00 00
2012 Gennaio 00 00 00
Febbraio 00 00 00
Marzo 00 00 00
Aprile 00 00 00
Maggio 00 00 00
Giugno 00 00 00
Luglio 00 00 00
Agosto 00 00 00
Settembre 00 00 00
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2012 (dati grezzi)
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati rimane sostanzialmente stabile su base annua Il risultato sintetizza il nuovo calo dellrsquooccupazione maschile (-149000 unitagrave) a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153000 unitagrave) Lrsquoaumento dellrsquooccupazione piugrave adulta con almeno 50 anni si contrappone al persistente calo di quella piugrave giovane e dei 35-49enni
Al calo tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-70000 unitagrave) si associa la crescita di quella straniera (73000 unitagrave) In confronto al terzo trimestre 2011 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani cresce di 01 punti percentuali mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 625 al 609)
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione avviatasi nel primo trimestre 2012 registrando un calo tendenziale dellrsquo18 (-82000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media dimensione Si accentua la riduzione degli occupati nelle costruzioni (-58 pari a -107000 unitagrave) Il terziario registra una significativa variazione positiva (+15 pari a 230000 unitagrave) dovuta alla crescita delle posizioni lavorative sia dipendenti sia autonome
Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2 pari a -398000 unitagrave) La caduta tendenziale interessa soprattutto lrsquooccupazione dipendente a carattere permanente e il Mezzogiorno Gli occupati a tempo parziale aumentano nuovamente in misura sostenuta (+116 pari a 401000 unitagrave) ma si tratta in gran parte di part-time involontario
Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metagrave dei casi persone con almeno 35 anni La crescita egrave dovuta in un caso su due a quanti hanno perso la precedente occupazione
Il tasso di disoccupazione medio trimestrale (dati grezzi) egrave pari al 98 in crescita di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 67 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 per gli uomini e dal 9 allrsquo11 per le donne Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 265 del terzo trimestre 2011 al 321 con un picco del 432 per le giovani donne del Mezzogiorno
Si riduce la popolazione inattiva (-4 pari a -601000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Allrsquoaumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni presumibilmente rimasti nellrsquooccupazione a seguito dei progressivi maggiori vincoli introdotti per lrsquoaccesso alla pensione
OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2008-2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2008- 2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero di occupati (dati grezzi) rimane sostanzialmente invariato (+3000 unitagrave) rispetto a un anno prima a sintesi di un calo dellrsquooccupazione maschile (-11 pari a -149000 unitagrave) e di un aumento di quella femminile (+16 pari a 153000 unitagrave) A livello territoriale il moderato aumento del Nord (+02 pari a 27000 unitagrave) si associa alla flessione nel Mezzogiorno (-04 pari a 25000 unitagrave)
Nel terzo trimestre 2012 prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-70000 unitagrave) dovuta esclusivamente alla componente maschile (-144000 unitagrave) Anche se con intensitagrave inferiore al recente passato continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (+73000 unitagrave) sostenuta ancora una volta esclusivamente dalle donne
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2012 dopo la flessione dei precedenti trimestri il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) rimane invariato al 569 Lrsquoindicatore stazionario nelle regioni settentrionali e centrali scende lievemente nel Mezzogiorno (-01 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2011) dove si posiziona al 44
Il tasso di occupazione degli uomini scende al 67 (-08 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale interessa con maggiore intensitagrave le regioni meridionali (dal 581 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 568) Il tasso di occupazione femminile sale al 469 (+08 punti percentuali) con incrementi piugrave forti nel Nord e nel Mezzogiorno
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (609 a fronte del 625 nel terzo trimestre 2011) Lrsquoindicatore in forte calo per gli uomini (dal 764 del terzo trimestre 2011 al 724) segnala per il secondo trimestre consecutivo un contenuto accrescimento per le donne (dal 501 al 508)
Continua la discesa del tasso di occupazione giovanile che per i 15-34enni scende dal 447 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 435 (dal 196 al 193 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed egrave diffuso territorialmente
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22951 13535 9416 00 -11 16
Nord 11924 6800 5125 02 -07 15
Centro 4819 2754 2065 00 -05 07
Mezzogiorno 6208 3981 2227 -04 -22 30
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 670 469 00 -08 08
Nord 651 734 567 00 -07 08
Centro 609 699 521 00 -06 05
Mezzogiorno 440 568 314 -01 -13 10
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
| 8
I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
| 10
La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
| 11
Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
| 16
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
| 17
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Il mercato del lavoro nel III trimestre 2012 (dati grezzi)
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati rimane sostanzialmente stabile su base annua Il risultato sintetizza il nuovo calo dellrsquooccupazione maschile (-149000 unitagrave) a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153000 unitagrave) Lrsquoaumento dellrsquooccupazione piugrave adulta con almeno 50 anni si contrappone al persistente calo di quella piugrave giovane e dei 35-49enni
Al calo tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-70000 unitagrave) si associa la crescita di quella straniera (73000 unitagrave) In confronto al terzo trimestre 2011 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani cresce di 01 punti percentuali mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 625 al 609)
Lrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione avviatasi nel primo trimestre 2012 registrando un calo tendenziale dellrsquo18 (-82000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media dimensione Si accentua la riduzione degli occupati nelle costruzioni (-58 pari a -107000 unitagrave) Il terziario registra una significativa variazione positiva (+15 pari a 230000 unitagrave) dovuta alla crescita delle posizioni lavorative sia dipendenti sia autonome
Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2 pari a -398000 unitagrave) La caduta tendenziale interessa soprattutto lrsquooccupazione dipendente a carattere permanente e il Mezzogiorno Gli occupati a tempo parziale aumentano nuovamente in misura sostenuta (+116 pari a 401000 unitagrave) ma si tratta in gran parte di part-time involontario
Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metagrave dei casi persone con almeno 35 anni La crescita egrave dovuta in un caso su due a quanti hanno perso la precedente occupazione
Il tasso di disoccupazione medio trimestrale (dati grezzi) egrave pari al 98 in crescita di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima lrsquoindicatore passa dal 67 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 per gli uomini e dal 9 allrsquo11 per le donne Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 265 del terzo trimestre 2011 al 321 con un picco del 432 per le giovani donne del Mezzogiorno
Si riduce la popolazione inattiva (-4 pari a -601000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Allrsquoaumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni presumibilmente rimasti nellrsquooccupazione a seguito dei progressivi maggiori vincoli introdotti per lrsquoaccesso alla pensione
OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2008-2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2008- 2012 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero di occupati (dati grezzi) rimane sostanzialmente invariato (+3000 unitagrave) rispetto a un anno prima a sintesi di un calo dellrsquooccupazione maschile (-11 pari a -149000 unitagrave) e di un aumento di quella femminile (+16 pari a 153000 unitagrave) A livello territoriale il moderato aumento del Nord (+02 pari a 27000 unitagrave) si associa alla flessione nel Mezzogiorno (-04 pari a 25000 unitagrave)
Nel terzo trimestre 2012 prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-70000 unitagrave) dovuta esclusivamente alla componente maschile (-144000 unitagrave) Anche se con intensitagrave inferiore al recente passato continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (+73000 unitagrave) sostenuta ancora una volta esclusivamente dalle donne
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2012 dopo la flessione dei precedenti trimestri il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) rimane invariato al 569 Lrsquoindicatore stazionario nelle regioni settentrionali e centrali scende lievemente nel Mezzogiorno (-01 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2011) dove si posiziona al 44
Il tasso di occupazione degli uomini scende al 67 (-08 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale interessa con maggiore intensitagrave le regioni meridionali (dal 581 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 568) Il tasso di occupazione femminile sale al 469 (+08 punti percentuali) con incrementi piugrave forti nel Nord e nel Mezzogiorno
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (609 a fronte del 625 nel terzo trimestre 2011) Lrsquoindicatore in forte calo per gli uomini (dal 764 del terzo trimestre 2011 al 724) segnala per il secondo trimestre consecutivo un contenuto accrescimento per le donne (dal 501 al 508)
Continua la discesa del tasso di occupazione giovanile che per i 15-34enni scende dal 447 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 435 (dal 196 al 193 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed egrave diffuso territorialmente
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22951 13535 9416 00 -11 16
Nord 11924 6800 5125 02 -07 15
Centro 4819 2754 2065 00 -05 07
Mezzogiorno 6208 3981 2227 -04 -22 30
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 670 469 00 -08 08
Nord 651 734 567 00 -07 08
Centro 609 699 521 00 -06 05
Mezzogiorno 440 568 314 -01 -13 10
| 6
PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
| 7
Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
| 8
I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
| 10
La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Gli occupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero di occupati (dati grezzi) rimane sostanzialmente invariato (+3000 unitagrave) rispetto a un anno prima a sintesi di un calo dellrsquooccupazione maschile (-11 pari a -149000 unitagrave) e di un aumento di quella femminile (+16 pari a 153000 unitagrave) A livello territoriale il moderato aumento del Nord (+02 pari a 27000 unitagrave) si associa alla flessione nel Mezzogiorno (-04 pari a 25000 unitagrave)
Nel terzo trimestre 2012 prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-70000 unitagrave) dovuta esclusivamente alla componente maschile (-144000 unitagrave) Anche se con intensitagrave inferiore al recente passato continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (+73000 unitagrave) sostenuta ancora una volta esclusivamente dalle donne
PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Tasso di occupazione
Nel terzo trimestre 2012 dopo la flessione dei precedenti trimestri il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) rimane invariato al 569 Lrsquoindicatore stazionario nelle regioni settentrionali e centrali scende lievemente nel Mezzogiorno (-01 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2011) dove si posiziona al 44
Il tasso di occupazione degli uomini scende al 67 (-08 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale interessa con maggiore intensitagrave le regioni meridionali (dal 581 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 568) Il tasso di occupazione femminile sale al 469 (+08 punti percentuali) con incrementi piugrave forti nel Nord e nel Mezzogiorno
Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (609 a fronte del 625 nel terzo trimestre 2011) Lrsquoindicatore in forte calo per gli uomini (dal 764 del terzo trimestre 2011 al 724) segnala per il secondo trimestre consecutivo un contenuto accrescimento per le donne (dal 501 al 508)
Continua la discesa del tasso di occupazione giovanile che per i 15-34enni scende dal 447 del terzo trimestre 2011 allrsquoattuale 435 (dal 196 al 193 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed egrave diffuso territorialmente
PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 22951 13535 9416 00 -11 16
Nord 11924 6800 5125 02 -07 15
Centro 4819 2754 2065 00 -05 07
Mezzogiorno 6208 3981 2227 -04 -22 30
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 569 670 469 00 -08 08
Nord 651 734 567 00 -07 08
Centro 609 699 521 00 -06 05
Mezzogiorno 440 568 314 -01 -13 10
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
| 8
I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
| 9
Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
| 10
La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
| 11
Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
| 12
PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
| 13
PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
| 14
PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
| 16
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
| 17
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Pi
Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica
Nel terzo trimestre 2012 al moderato calo dei dipendenti (-01 pari a 24000 unitagrave) si associa la crescita degli indipendenti (+05 pari a 27000 unitagrave) a sintesi della flessione dei lavoratori in proprio e dei coadiuvanti familiari e del significativo aumento dei collaboratori e dei liberi professionisti senza dipendenti
PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale
TOTALE
Totale 17286 5666 22951 -01 05 00
Nord 9121 2804 11924 02 02 02
Centro 3636 1182 4819 -06 20 00
Mezzogiorno 4529 1680 6208 -05 -02 -04
AGRICOLTURA
Totale 458 394 852 11 -98 -43
Nord 108 191 299 -04 -66 -44
Centro 57 61 117 110 -244 -107
Mezzogiorno 294 142 436 00 -66 -22
INDUSTRIA
Totale 5042 1265 6307 -28 -33 -29
Nord 3176 691 3868 -21 -58 -28
Centro 873 266 1139 -40 77 -15
Mezzogiorno 993 308 1300 -40 -60 -45
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO
Totale 4003 578 4580 -13 -46 -18
Nord 2686 328 3015 -13 -91 -22
Centro 652 111 763 -05 -21 -08
Mezzogiorno 665 138 803 -22 57 -10
COSTRUZIONI
Totale 1040 687 1726 -81 -22 -58
Nord 490 363 853 -63 -26 -48
Centro 222 155 376 -128 160 -29
Mezzogiorno 328 169 497 -73 -138 -96
SERVIZI
Totale 11785 4008 15793 10 29 15
Nord 5837 1922 7758 16 33 20
Centro 2706 856 3562 03 29 09
Mezzogiorno 3242 1230 4472 06 22 10
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 193 226 157 -03 -05 -01
Nord 245 283 206 -08 -12 -05
Centro 187 224 149 -10 -08 -12
Mezzogiorno 142 170 112 04 02 06
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Dopo lrsquoincremento del trimestre precedente lrsquoagricoltura registra una flessione su base tendenziale (-43 pari a 38000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli autonomi (-98) Prosegue per il terzo trimestre consecutivo la riduzione del numero di occupati nellrsquoindustria in senso stretto (-18 rispetto a un anno prima pari a -82000 unitagrave) Il risultato riflette la discesa dellrsquooccupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti con lrsquoeccezione del Mezzogiorno dove il calo riguarda esclusivamente i primi
Nelle costruzioni per lrsquoottavo trimestre consecutivo lrsquooccupazione continua a ridursi (-58 pari a -107000 unitagrave) soprattutto quella dipendente la flessione egrave diffusa territorialmente con unrsquoaccentuazione nel Mezzogiorno (-96 pari a -53000 unitagrave)
Il terziario segnala un incremento di rilievo rispetto a un anno prima (+15 pari a 230000 unitagrave) lrsquoaumento riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi Il commercio gli alberghi e ristoranti la sanitagrave e assistenza sociale e i servizi alle famiglie registrano i maggiori incrementi a fronte dei cali nel settore dellrsquoamministrazione pubblica e nellrsquoistruzione
Nel terzo trimestre 2012 259000 occupati (erano 160000 nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni
Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario
Nel terzo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno continuano a mostrare una forte caduta (-20 pari a -398000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) Il risultato riflette soprattutto il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-27 pari a -347000 unitagrave) specie nelle costruzioni e nel settore dellrsquoamministrazione pubblica
Prosegue ininterrotta dal I trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel terzo trimestre 2012 manifesta un incremento su base annua dellrsquo116 (+401000 unitagrave) Lrsquoaumento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e nei valori assoluti soprattutto quelle femminili in tre casi su quattro si tratta di part-time involontario ossia dei lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno
Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+35 pari a 83000 unitagrave) ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale Circa la metagrave dellrsquoincremento del lavoro a termine interessa i giovani di etagrave inferiore a 35 anni e caratterizza soprattutto il commercio e gli alberghi e ristorazione Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati sale cosigrave al 107 Significativo egrave anche lrsquoaumento dei collaboratori (+116 pari a 45000 unitagrave) concentrato nei servizi alle imprese e nellrsquoassistenza sociale
PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione
Valori assoluti (in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
Totale 22951 3 00 1000 1000
a tempo pieno 19105 -398 -20 850 832
a tempo parziale 3847 401 116 150 168
Dipendenti 17286 -24 -01 754 753
Permanenti 14839 -107 -07 651 647
a tempo pieno 12445 -347 -27 557 542
a tempo parziale 2394 240 111 94 104
A termine 2447 83 35 103 107
a tempo pieno 1760 -10 -05 77 77
a tempo parziale 687 93 156 26 30
Indipendenti 5666 27 05 246 247
a tempo pieno 4900 -41 -08 215 213
a tempo parziale 766 68 98 30 33
Indipendenti di cui
Collaboratori 430 45 116 17 19
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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I disoccupati
Nel terzo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un
nuovo considerevole incremento tendenziale (+306 pari a 581000 unitagrave) La crescita coinvolge
sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sullrsquoinsieme del territorio nazionale con una punta
nei valori assoluti nellrsquoarea meridionale (262000 unitagrave in piugrave a fronte di +231000 e +88000 unitagrave
rispettivamente nel Nord e nel Centro)
Lrsquoarea della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere
(+26000 unitagrave su base annua gli uomini e +29000 unitagrave le donne)
Nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione egrave pari a 551000
unitagrave (124000 unitagrave in piugrave in confronto al terzo trimestre 2011) rappresentando il 91 della
popolazione di questa fascia di etagrave
PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 2481 1312 1169 306 330 279
Nord 876 423 453 358 326 389
Centro 464 229 235 233 256 210
Mezzogiorno 1140 660 480 298 361 222
Nel terzo trimestre 2012 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa tutte le
componenti gli ex-occupati (+355 pari a 316000 unitagrave) gli ex-inattivi con precedenti
esperienze lavorative (+288 pari a 129000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego
(+24 pari a 135000 unitagrave in piugrave rispetto al terzo trimestre 2011) Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave
dovuto in quasi la metagrave dei casi ai 45-64enni quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le
donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di prima occupazione riguarda principalmente i
giovani del Mezzogiorno
Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal 526 del terzo
trimestre 2011 allrsquoattuale 535
PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE III trimestre 2012
Tipologia Valori assoluti
(in migliaia)
Variazioni su III trim 2011 Incidenza
Assolute (in migliaia)
Percentuali III trim 2011 III trim 2012
TOTALE
Totale 2481 581 306 1000 1000
Ex-occupati 1206 316 355 468 486
Ex-inattivi 578 129 288 236 233
In cerca di prima occupazione 696 135 240 296 281
MASCHI
Totale 1312 326 330 1000 1000
Ex-occupati 754 202 367 560 575
Ex-inattivi 238 56 306 185 182
In cerca di prima occupazione 319 67 267 255 243
FEMMINE
Totale 1169 255 279 1000 1000
Ex-occupati 452 114 337 370 387
Ex-inattivi 340 73 276 291 291
In cerca di prima occupazione 377 68 218 339 323
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Tasso di disoccupazione
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) egrave pari al 98 con un aumento di 21 punti percentuali rispetto a un anno prima che riguarda con la stessa intensitagrave entrambe le componenti di genere Il tasso di disoccupazione maschile dopo la crescita dei tre precedenti trimestri si porta allrsquo88 quello femminile in aumento per il quinto trimestre consecutivo sale allrsquo11
Nel Nord la crescita tendenziale dellrsquoindicatore (dal 51 al 68) egrave dovuta in misura piugrave ampia alla componente femminile nel Centro il tasso sale dal 72 del terzo trimestre 2011 allrsquo88 a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 155 (era il 124 nel terzo trimestre 2011) Il risultato sconta lrsquoincremento piugrave intenso dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 106 al 142) cui si associa il comunque significativo aumento per le donne (dal 154 allrsquoattuale 174)
Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta dal 104 dellrsquoanno precedente al 12 del terzo trimestre 2012 Lrsquoindicatore continua a crescere sia per gli uomini (dallrsquo89 al 105) sia per le donne (dal 124 al 137)
PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 321 (era il 265 un anno prima) La crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali egrave particolarmente accentuata per la componente femminile nel Nord e per quella maschile nel Mezzogiorno Nelle regioni meridionali lrsquoindicatore raggiunge valori molto elevati pari al 417 per gli uomini tra i 15 e i 24 anni e al 432 per le giovani donne
PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Gli inattivi
Nel terzo trimestre 2012 il numero degli inattivi in etagrave compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi)
registra un ulteriore sostenuto calo su base annua (-4 pari a -601000 unitagrave) La riduzione
diffusa su tutto il territorio egrave consistente soprattutto nel Nord (-42 -239000 unitagrave) e nel
Mezzogiorno (-4 pari a -274000 unitagrave) Il calo riguarda entrambe le componenti di genere con
una riduzione su base annua pari a -167000 unitagrave per gli uomini e -435000 unitagrave per le donne
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 98 88 110 21 21 21
Nord 68 59 81 17 14 21
Centro 88 77 102 15 15 16
Mezzogiorno 155 142 177 32 36 24
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 321 310 338 56 59 53
Nord 248 233 270 58 52 64
Centro 315 294 345 42 48 35
Mezzogiorno 423 417 432 56 66 42
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione
della componente italiana (-689000 unitagrave) diffusa in tutte le classi di etagrave non compensata
dallrsquoulteriore moderato aumento di quella straniera (87000 unitagrave) Il calo della componente italiana
riguarda sia gli uomini (-234000 unitagrave) sia soprattutto le donne (-455000 unitagrave) in particolare nel
Nord e nel Mezzogiorno
PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
Nord 5389 1975 3414 -42 -22 -54
Centro 2566 923 1643 -33 -27 -37
Mezzogiorno 6648 2310 4338 -40 -40 -39
La diminuzione del numero degli inattivi deriva da andamenti differenti per tipologia con il lieve
accrescimento di quanti cercano lavoro non attivamente (9000 unitagrave) e di coloro che pur cercando
lavoro non sono immediatamente disponibili a iniziare a lavorare (25000 unitagrave) cui si
accompagna la contestuale riduzione di coloro che non hanno cercato lavoro ma sarebbero
disponibili a lavorare (-59000 unitagrave) e soprattutto dellrsquoarea dellrsquoinattivitagrave piugrave distante dal mercato
del lavoro (-577000 unitagrave)
Lrsquoulteriore notevole riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare
coinvolge in otto casi su dieci le donne Il calo di questa componente dellrsquoinattivitagrave egrave dovuto in oltre
la metagrave dei casi agli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle mancate
uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per
lrsquoaccesso alla pensione
In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla contenuta crescita dello scoraggiamento
(+14 pari a 23000 unitagrave) e dei motivi familiari (+05 pari a 13000 unitagrave) si contrappone la
riduzione su base annua degli inattivi per motivi di studio (-16 pari a -67000 unitagrave) e soprattutto
il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal lavoro (-141 pari a
-636000 unitagrave)
PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO III trimestre 2012
Caratteristiche
Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 14603 5208 9395 -40 -31 -44
TIPOLOGIA INATTIVITAgrave
Cercano lavoro non attivamente 1715 762 952 05 -14 21
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 345 122 224 78 -42 157
Non cercano ma disponibili a lavorare 1389 448 941 -41 -103 -08
Non cercano e non disponibili a lavorare 11154 3877 7278 -49 -25 -62
MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO
Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1596 518 1078 14 -46 46
Motivi familiari 2521 196 2325 05 322 -15
Studio formazione professionale 4168 2012 2156 -16 -11 -20
Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 664 352 311 -76 -43 -111
Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3883 1341 2542 -141 -106 -158
Altri motivi 1771 789 983 73 10 129
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Tasso di inattivitagrave
Nel terzo trimestre 2012 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 369 in riduzione di 14 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato deriva dalla contenuta discesa tendenziale dellrsquoindicatore per gli uomini (dal 272 al 264) e dal sostenuto calo rilevato per le donne (dal 494 al 473)
Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 313 del terzo trimestre 2011 al 30 nel Centro passa dal 343 al 332 nel Mezzogiorno si riduce dal 496 al 478 del terzo trimestre 2012 In questa ripartizione il risultato riflette la contestuale riduzione del tasso drsquoinattivitagrave maschile (-13 punti percentuali) e per lrsquoottavo consecutivo trimestre di quello femminile (dal 64 del terzo trimestre 2011 al 617)
Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 162 al 191 per gli uomini per le donne lrsquoindicatore scende dal 428 al 411
PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 369 264 473 -14 -08 -21
Nord 300 219 382 -13 -05 -22
Centro 332 241 420 -11 -06 -15
Mezzogiorno 478 336 617 -18 -13 -23
Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 734 del terzo trimestre 2011 al
716 Il calo interessa in particolare le regioni meridionali sia le giovani donne sia soprattutto gli
uomini con riduzioni rispettivamente pari a 23 e a 32 punti percentuali La discesa del numero
dei giovani inattivi egrave dovuta per circa la metagrave dei casi alla contrazione di quanti indicano lo studio
(o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato
del lavoro
PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA III trimestre 2012
Ripartizioni geografiche
Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su III trim 2011
Maschi e femmine
Maschi Femmine Maschi e femmine
Maschi Femmine
Totale 716 672 762 -17 -19 -16
Nord 674 631 718 -13 -09 -17
Centro 726 683 772 -02 -09 05
Mezzogiorno 755 709 802 -28 -32 -23
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
| 16
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE III trimestre 2011 e 2012 migliaia di unitagrave
Regione e ripartizione geografica
Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di
occupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 24848 25432 22948 22951 1900 2481
Piemonte 1986 2009 1837 1836 149 174
ValledrsquoAosta 60 62 57 58 3 4
Lombardia 4459 4585 4243 4277 216 308
TrentinoAA 490 508 473 483 17 25
Bolzano 248 259 240 248 8 11
Trento 242 249 233 234 9 14
Veneto 2248 2282 2147 2139 102 143
FriuliVGiulia 533 545 512 511 22 33
Liguria 690 691 642 639 47 52
EmiliaRomagna 2075 2118 1986 1982 89 136
Toscana 1659 1699 1564 1575 95 124
Umbria 393 401 372 365 21 35
Marche 691 709 645 652 46 57
Lazio 2450 2474 2236 2227 214 247
Abruzzo 553 562 510 508 43 54
Molise 121 124 111 110 10 14
Campania 1834 1926 1572 1584 262 342
Puglia 1418 1460 1237 1258 181 202
Basilicata 211 217 187 188 24 29
Calabria 665 699 594 572 71 126
Sicilia 1618 1656 1408 1385 210 271
Sardegna 693 704 615 602 78 103
NORD 12542 12801 11897 11924 645 876
Nord-ovest 7196 7348 6779 6810 416 538
Nord-est 5347 5453 5118 5115 229 338
CENTRO 5193 5282 4817 4819 376 464
MEZZOGIORNO 7112 7349 6234 6208 878 1140
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
| 16
Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
| 17
Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE III trimestre 2011 e 2012
Regione e ripartizione geografica
Tasso di attivitagrave 15-64 anni
Tasso di occupazione 15-64 anni
Tasso di disoccupazione
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
III trimestre 2011
III trimestre 2012
ITALIA 617 631 569 569 76 98
Piemonte 686 695 634 634 75 86
ValledrsquoAosta 706 727 664 679 57 64
Lombardia 677 694 643 647 49 67
TrentinoAA 715 734 690 697 34 50
Bolzano 737 762 714 729 31 43
Trento 693 707 667 666 37 58
Veneto 684 695 653 651 45 63
FriuliVGiulia 671 685 643 643 41 61
Liguria 678 677 630 625 69 75
EmiliaRomagna 715 727 683 679 43 64
Toscana 679 697 639 645 57 73
Umbria 664 679 628 618 54 88
Marche 668 686 622 629 67 80
Lazio 640 644 583 579 87 100
Abruzzo 621 630 572 569 78 95
Molise 573 590 525 523 84 112
Campania 461 486 395 399 143 177
Puglia 515 532 448 457 128 138
Basilicata 537 550 476 476 112 133
Calabria 490 515 437 421 107 181
Sicilia 479 491 416 410 130 164
Sardegna 601 616 533 525 112 146
NORD 687 700 651 651 51 68
Nord-ovest 680 693 640 642 58 73
Nord-est 697 709 667 665 43 62
CENTRO 657 668 609 609 72 88
MEZZOGIORNO 504 522 441 440 124 155
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE III trimestre 2012
Agricoltura Industria Servizi Totale
Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Glossario
Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate
Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura
hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente
sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi
Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che
hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro
Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione
Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100
Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave
Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente
Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente
Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Nota metodologica
Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma
provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20
mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di ottobre) contestualmente alla diffusione dei
dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero
trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati
mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la
metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento
Nel terzo trimestre 2012 sono state intervistate circa 67 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1678 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di ottobre 2012 va da lunedigrave 1 ottobre a domenica 28 ottobre il terzo trimestre 2012 va dal 2 luglio al 30 settembre A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario
Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna
provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui
popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi
entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un
comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie
La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche
se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i
membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente
comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali
Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della
popolazione e delle abitazioni 2011
Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da
vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi
Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e
Cati (Computer assisted telephone interview)
In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate
I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e
nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle
migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali
lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate
sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate
Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di occupazione egrave pari al 569408 che
arrotondato egrave riportato come 569 Il tasso di occupazione di settembre 2012 egrave pari al 568906 ed egrave
riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 569 (Tabella 1 pag3) La differenza
tra il dato di ottobre 2012 e settembre 2012 egrave pari quindi a 00502 Date le regole dellrsquoarrotondamento
nel prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 01 punti percentuali e non 00 punti
come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati
Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente
anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva
aggiornata una volta lrsquoanno
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli
indicatori sulla popolazione 15-64 anni
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Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza
del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri
nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di
confidenza
A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione
ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente
ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne
consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati
trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle
differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti
I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due
passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-
SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le
informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate
trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di
popolazione e con le serie trimestrali
A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre
2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero
di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il
cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli