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Transcript
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER LA CAMPANIA – NAPOLI
RICORSO
PER i sigg.ri:
1- VITIELLO GIUSEPPINA, …
2- ASCIONE VIRGINIA,…
3- PANARIELLO SALVATORE,…
4- SESSA OLGA, …
5- TRAVERSA GABRIELE,…
6- CUCINIELLO GIUSEPPINA, …
7- PELLEGRINO FILOMENA,…
8- CUCINIELLO ANNA, …
9- COZZOLINO ENRICO, …
10- BORGENNI MARIA ROSARIA…
11- FUSCO IMMA, ...
12- AGRETTO ROSA, …
13- GIORDANO ORSINI BRUNA, …
14- VITIELLO CONCETTA, ...
15- LANGELLA TERESA, …
16- FRANGIOSO RITA ANNA, …
17- CHIUSEL LUCA, ...
18- ASCIONE CIRO, …
19- MAGLIULO LUCIANO, …
20- COCCOLI ARCHETTA …
21- PANARIELLO CIRO, …
22- RAFFAELE RUSSO, …
23- MICHELE POLESE, …
i quali agiscono in proprio, nonché ex art. 9 del
T.U.E.L. facendo valere nel presente giudizio – in
qualità di elettori -le azioni ed i ricorsi di spettanza
1
del comune di Torre del Greco (e da questo non
esercitate)
- RICORRENTI
NONCHE’ PER l’Unione Nazione Consumatori
(U.N.C.) Comitato territoriale di Torre del Greco in
p.l.r.p.t. avv. Antonio Cardella C.F. 95072900632
- RICORRENTE
tutti rapp.ti e difesi, in virtù di procura a margine al
presente atto, dagli avv.ti Gennaro Torrese, Luigi
Torrese e Raffaele Montefusco, tutti elett.te dom.ti
presso lo studio del primo in Napoli alla via Ugo
Niutta, 36
CONTRO il Ministero della Salute in persona del
Ministro p.t. dom.to ex lege presso l’Avvocatura
Distrettuale dello Stato in Napoli alla via Diaz, 11
- resistente
CONTRO la Presidenza del Consiglio dei Ministri in
persona del Presidente p.t. dom.to ex lege presso
l’Avvocatura Distrettuale dello Stato in Napoli alla
via Diaz, 11
- resistente
NONCHE’ la Regione Campania, in persona del
Presidente p.t. dom.to per la carica presso la sede
dell'ente sita in Napoli alla Via Santa Lucia n. 81
- resistente;
NONCHE’ il Presidente p.t. della Regione Campania
dott. Stefano Caldoro nella qualità di Commissario
ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del
Settore Sanitario, domiciliato per la carica presso la
sede dell'ente sita in Napoli alla Via Santa Lucia n.
2
81, nonchè ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale
dello Stato in Napoli alla via Diaz, 11
- resistente;
NONCHE’ l’Azienda Sanitaria Locale di Napoli 3
SUD, in persona del legale rapp.te p.t. domiciliato
per la carica in Castellammare di Stabia al
C.so A. De Gasperi, 167
- resistente;
NONCHE’, ANCHE AI FINI DELLA INTEGRITA’
DEL CONTRADDITTORIO EX ART. 9 T.U.E.L. il
Comune di Torre del Greco in persona del Sindaco
p.t. dom.to per la carica in Torre del Greco alla p.zza
del Plebiscito, 1;
per l'annullamento
a) del decreto n. 49 del 27.9.2010 a firma del
Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano
di Rientro del Settore Sanitario Dott. Stefano
Caldoro - pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Campania n. 65 del 28.9.2010 - che ha
approvato, quale documento allegato, il Piano di
riassetto della rete ospedaliera e territoriale
(che annulla e sostituisce integralmente i documenti
approvati con i precedenti decreti commissariali n.
29/2010, 42/2010 e 46/2010), nella parte in cui
dispone che il Presidio Ospedaliero di Torre del
Greco “Agostino Maresca” sia “riconvertito”
“riclassificato” e “nuovamente destinato” in
struttura ospedaliera di tipo riabilitativo atto ad
ospitare la struttura polifunzionale per la salute
3
(S.P.S.); e viene, quindi, inserito tra quelli suscettibili
di interventi in termini di
dismissione/riconversione/riorganizzazione in quanto
non in grado di assicurare adeguati profili di
efficienza e di efficacia.
b) per quanto possa occorrere, del precedente
decreto n. 42 del 14.7.2010 a firma del Commissario
ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del
Settore Sanitario Dott. Stefano Caldoro - mai
pubblicato che ha approvato, quale documento
allegato, il Piano di riassetto della rete ospedaliera e
territoriale (poi annullato e sostituito integralmente
per effetto del decreto n. 49/2010) che aveva già
sancito per il Presidio Ospedaliero di T.Greco la
misura di riconversione sopra descritta;
c) della nota del direttore U.O.C. di Pediatria e
Neonatologia degli Ospedali Riuniti del Golfo
Vesuviano del 30.10.2010 con la quale si sospende
il servizio di consulenza pediatria continuo 24h/24h
presso il P.O. A. Maresca di Torre del Greco;
d) della nota prot. 4735 del 18.11.2010 del Direttore
Sanitario degli Ospedali Riuniti “Golfo Vesuviano”
con il quale si dispone il blocco dei ricoveri di
urologia nel P.O. A. Maresca di Torre del Greco;
e) di ogni altro atto, preordinato, connesso e
consequenziale, (tutti non conosciuti nel
contenuto) comunque lesivo dei diritti dell'ente
comunale ricorrente tra cui:
- la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 24
luglio 2009 di commissariamento della Regione
4
Campania ai sensi dell’art. 4 della legge n.
222/2007; e la successiva deliberazione del Cons.
Min. del 24 aprile 2010 di conferimento dei poteri
commissariali al nuovo Presidente della Regione
Campania dr. Stefano Caldoro;
- il definitivo parere del Tavolo Tecnico per la
Verifica degli adempimenti Regionali del 2
settembre 2010;
- e comunque di tutti gli altri atti, ugualmente ignoti
ai ricorrenti, con i quali l’ASL NA3 SUD sta
provvedendo a dare attuazione all’impugnato
provvedimento chiudendo i reparti di pediatria,
ostetricia, ginecologia e urologia,
previa sospensione
dell'efficacia dei citati provvedimenti e contestuale
inibizione a porre in essere azioni ulteriori
relativamente alla procedura de qua.
PREMESSA
• Il Presidio Ospedaliero "Agostino Maresca” di Torre
del Greco è un ospedale pubblico che da quasi 100
anni è situato in Torre del Greco al servizio delle
esigenze dell’intero comprensorio vesuviano.
Esso serve le esigenze di una vasta popolazione,
pari a circa 400.000 abitanti e che parte da San
Giorgio a Cremano e include Portici, Ercolano, San
Sebastiano al Vesuvio, Torre del Greco e Trecase.
Tale nosocomio è sempre stato in grado di fornire
tutti i servizi relativi all'assistenza ed alla cura dei
cittadini, specie il primo soccorso, garantendo un
livello di prestazioni largamente apprezzato
5
dall'utenza.
Occorre infatti evidenziare che il P.O. A. Maresca
costituiva l’unico pronto soccorso e nosocomio
pubblico di riferimento per una zona ad altissima
densità abitativa quale l’area dei comuni vesuviani.
La facile accessibilità del plesso ospedaliero,
l’enorme bacino di utenza, la sua ubicazione al
servizio di un territorio sovraffollato, la vicinanza a
infrastrutture e collegamenti viari come quello del
nastro autostradale NA-SA, ha reso tale nosocomio
un riferimento solido e costante per la tutela della
salute di tutta la popolazione vesuviana.
Prima dell’approvazione degli atti impugnati, il
nosocomio torrese era inoltre dotato delle Unità
Operative Complesse di Medicina, Chirurgia, Salute
Mentale, Lungodegenza e Degenza post-acuzie, con
un totale di 134 posti letto complessivi, come
certificato dalla l.r. 16/2008.
In base agli accordi di programma sottoscritti ai
sensi dell’art. 5/bis del D.Lgs 30.12.1992 n. 502 e
ss. mm. E dell’art. 2 l. 23.12.1996 n. 662 l’Ospedale
Maresca era inoltre destinatario di fondi per €
8.340.778,92 finalizzati alla ristrutturazione delle
degenze chirurgiche, mediche, terapie intensive,
materno infantile, servizi generali e ambulatori.
Fondi, questi ultimi, individuati nella delibera di
Giunta Regionale n. 878 del 23.6.2006; e purtroppo
mai utilizzati (e quindi poi revocati) insieme a molti
altri nella Regione Campania - con decreto del
Ministro della Salute dell’8.7.2010.
6
Orbene la legge regionale n. 16/2008- lungi dal
dimettere il nosocomio - prevedeva solo una
leggera riduzione del numero complessivo dei
posti letto che sarebbero dovuti divenire 115
dai 134 esistenti.
La medesima legge prevedeva il trasferimento di
alcune UU.OO. presenti nel P.O. Maresca
(otorinolaringoiatria e ortopedia) e il potenziamento
di altre – di eccellenza per il nosocomio torrese – con
l’aumento dei posti letto (gastroenterologia,
malattie del fegato, diabetologia).
La norma prevedeva anche il trasferimento del
punto nascita, neonatologia e pediatria presso il P.O.
di Boscotrecase, ma solo al completamento dei
lavori di tale struttura.
Il sistema previsto era quindi quello di un presidio
ospedaliero unico “Ospedali Riuniti del Golfo
Vesuviano” articolato sul plesso di Torre del Greco
“Ospedale A. Maresca” e sul plesso di Boscotrecase
“Ospedale Sant’Anna” come delineato con nota prot.
30738 del 19.5.2008 dell’allora ASL Napoli 5.
Nel 2009 si procedeva – in ossequio alla richiamata
normativa regionale al trasferimento delle UU.OO. di
ortopedia e otorinolaringoiatria.
In conseguenza, il numero dei posti letti del P.O.
Maresca si riduceva a 98 nel mentre si era in attesa
del potenziamento previsto dalla stessa norma
regionale per portare il totale dei posti letto
disponibili a 115.
Nelle more, il piano di riassetto della rete
7
ospedaliera oggi impugnato ha identificato quali
presìdi non in grado di assicurare adeguati profili di
efficienza e di efficacia tutte quelle strutture
pubbliche di ricovero per acuti che non
presentino almeno una dotazione di cento
posti letto .
Sicché, verificato che il P.O. Maresca aveva un
numero di posti letto inferiore a n. 100 (e ciòè n. 98
per i motivi detti innanzi) il nosocomio torrese è
stato destinato, dal Commissario ad Acta, a divenire
un centro di lungodegenza e un cronicario,
escludendolo dalla rete dell’emergenza.
Infatti, il Commissario ad acta per la prosecuzione
del Piano di Rientro del Settore Sanitario Dott.
Stefano Caldoro ha emanato il decreto n. 49 del
27.9.2010, avente a oggetto il riassetto della rete
ospedaliera e territoriale, con il quale ha incluso il
Presidio Ospedaliero Agostino Maresca di Torre del
Greco tra le strutture “riconvertite” “riclassificate” e
“nuovamente destinate” in struttura ospedaliera ad
indirizzo riabilitativo atta ad ospitare la struttura
polifunzionale per la salute (S.P.S.) la cui funzione è
descritta al punto E) del decreto n. 49.
Il punto E), emblematicamente, è intitolato
“ dismissione delle strutture ospedaliere quale
strumento per il potenziamento della rete
territoriale ” . E prosegue: “negli stabilimenti delle
strutture dismesse o riconvertite in ospedali con
funzione riabilitativa… le Aziende Sanitarie Locali
provvedono, utilizzando gli spazi a disposizione, ad
8
offrire ai cittadini adeguate forme di assistenza
extraospedaliera incentrate sui sistemi di “cure
primarie” volte a garantire una più efficace presa in
carico dei nuovi bisogni di salute.
Pertanto – prosegue il decreto n. 49 laddove (come
nel caso del P.O. Maresca n.d.r.) “le condizioni
geografiche di non eccessiva dispersione territoriale
consentano l’aggregazione dei servizi e non
comportino una difficoltà di accesso per i cittadini,
n. 1, pag. 84), è stato parimenti "salvato" dai tagli
del Piano in quanto accorpato a quello di Maddaloni
(cfr. documento allegato n. l,pag. 117).
Si legge, infatti, che "il presidio ospedaliero di
Maddaloni e quello di Marcianise continueranno a
svolgere le loro funzioni fino alla completa
ristrutturazione di quest'ultimo che sarà destinato
ad ospitare anche le unità operative di Maddaloni"
(cfr. documento allegato n. l,pag. 117).
Naturalmente, sul processo di ristrutturazione e sui
suoi tempi di attuazione non è dato leggere nulla di
particolarmente rilevante.
Tutto quindi lascia presagire che, per chissà quanti
60
altri anni ancora, la situazione degli Ospedali di
Maddaloni e Marcianise resterà assolutamente
identica a quella odierna e le sedi dei rispettivi
presidi quelle attuali.
Anche per l'Ospedale di San Felice a Cancello è stato
immotivatamente previsto un aumento dell'attuale
dotazione di posti letto, da sessantaquattro (cfr.
documento allegato n. 1, pag. 85) ad ottanta (cfr.
documento allegato n. 1, pag. 120).
Mentre il P.O. Maresca viene chiuso per
mancanza di 2 posti letto (98 su 100
necessari).
Il presidio di San Felice a Cancello è stato
riconvertito in una struttura ospedaliera ad indirizzo
riabilitativo (cfr. documento allegato n. 1, pag. 117)
e, pur perdendo le unità principali, attraverso tale
operazione ha potuto conservare quelle di Geriatria
e Lungodegenza (cfr. documento allegato n. l,pag.
120).
L'innalzamento di posti letto – negato al Maresca - è
stato decretato anche per i Presidi Ospedalieri "De
Luca e Rossano" di Vico Equense (da ottantasette a
centotre - cfr. documento allegato n. 1, pagg. 98 e
135) e "S.M. della Misericordia" di Sorrento (da
ottantotto a cento - cfr. documento allegato n. 1,
pagg. 99 e 136), che hanno mantenuto le stesse
Unità Operative e sono stati rispettivamente
riconfermati in strutture di I e II livello della rete
dell'emergenza (il Presidio Ospedaliero di Sorrento è
stato individuato anche quale spoke della rete
61
cardiologica) (cfr. documento allegato n. 1, pag.
125).
Si è provveduto a "salvare" anche l'Ospedale di
Gragnano (cfr. documento allegato n. 1, pag. 98)
che, con i suoi attuali sessantasei posti letto
(largamente al di sotto della soglia minima
stabilita), è stato individuato quale plesso del
Presidio Ospedaliero di Castellamare di Stabia,
conservando le Unità Operative di Medicina e
Geriatria (cfr. documento allegato n. l,pagg. 125 e
135).
Mentre anche una tale – ragionevole - soluzione è
stata esclusa per l’Ospedale Maresca che già era un
presidio ospedaliero unico “Ospedali Riuniti del
Golfo Vesuviano” articolato sul plesso di Torre del
Greco “Ospedale A. Maresca” e sul plesso di
Boscotrecase “Ospedale Sant’Anna” come delineato
con nota prot. 30738 del 19.5.2008 dell’allora ASL
Napoli 5.
Non risulta essere stato assoggettato ad alcuna
misura prevista dal Piano di riassetto e
riorganizzazione neanche l'Ospedale "Andrea
Tortora" di Pagani, nonostante la sua attuale
dotazione di quarantacinque posti letto (cfr.
documento allegato n. l,pag. 101).
Per tale struttura è stata infatti prevista
l'annessione, quale plesso, al Presidio Ospedaliero
"Umberto I" di Nocera Inferiore (cfr. documento
allegato n. l,pag. 138).
L'Ospedale di Roccaspide, con i suoi sessantasei
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posti letto (cfr. documento allegato n. 1, pag. 102),
è stato fatto confluire - unitamente ai Presidi
Ospedalieri di Oliveto Citra, Eboli e Battipaglia - in
una unica struttura ospedaliera (che sarà
denominata Presidio Ospedaliero Unico della Valle
del Sele), allo stato però inesistente in quanto la
sua realizzazione è da prevedersi nel programma di
interventi per l'edilizia sanitaria ex art. 20 Legge n.
67/88 (cfr. documento allegato n. l, pagg. 139 e
141).
Ciò vuol significare che, per almeno una decina
d'anni (a voler essere ottimisti), l'Ospedale di
Roccaspide continuerà ad operare nella sua attuale
sede e con l'attuale dotazione di posti letto.
Infine, la dotazione dell'Ospedale "Martiri di Villa
Malto" di Sarno è stata aumentata da novantuno
(cfr. documento allegato n. 1, pag. 103) a centodieci
posti letto (cfr. documento allegato n. 1, pag. 142) e
nella sua struttura sono state fatte confluire le Unità
Operative per acuti del Presidio Ospedaliero "Mauro
Scarlato" di Scafati, riconvertito a sua volta in
Presidio Ospedaliero ad indirizzo riabilitativo (cfr.
documento allegato n. 1, pagg. 103,138 e 142).
Anche in tale situazione è dato registrare un
sensibile innalzamento del totale dei posti letto delle
due strutture, che è passato addirittura da
duecentouno a duecentoquaranta.
Tale excursus dimostra in maniera chiara ed
inequivocabile che il rigido criterio della
congruità dimensionale non è stato applicato
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con uniformità ed equità nei confronti di tutte
le strutture ospedaliere della Regione
Campania e che molte di queste - che, per le
loro specifiche caratteristiche, avrebbero
dovuto subire le misure di dismissione e/o di
riorganizzazione previste - hanno invece
usufruito di inaccettabili ed ingiustificabili
trattamenti di favore (accorpamenti,
annessioni, trasferimenti di sede palesemente
"fittizi", riconversioni in strutture riabilitative
con mantenimento delle specialità ed
innalzamento dei posti letto, addirittura
confluenze in nuovi Presidi Ospedalieri ancora
da realizzare o rectius " la cui realizzazione è
da prevedersi..") , allo scopo precipuo di
evitare i tagli del Piano.
Invece, l’ospedale Maresca che ancora nel novembre
2008 era abbondantemente nella soglia minima
richiesta (ovvero 126 posti letto), è stato spogliato
nel 2009 di due reparti (ortopedia e
otorinolaringoiatria) giungendo a 98 posti letto,
senza però beneficiare dell’implementazione
prevista di nuovi posti letto per i suoi reparti di
eccellenza (primo tra tutti gastroenterologia).
E sulla base di tale depredamento, si è provveduto
alla sua chiusura come ospedale inutile e
antieconomico!
Sicché la legge 16/2008 che intendeva valorizzare le
eccellenze delle strutture del Maresca
aumentandone i posti letto e salvaguardano il
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nosocomio torrese come punto di primo soccorso, si
è rivelato il grimaldello per giungere allo
smantellamento dell’ospedale torrese a vantaggio
del vicino MA INACCESSIBILE nosocomio di
Boscotrecase.
Questa circostanza, che emerge per tabulas,
connota indubbiamente di ulteriori profili di
illegittimità l'intero documento allegato al decreto n.
49/2010.
Tra l'altro, queste soluzioni "di comodo",
artatamente congetturate al fine unico sopra
illustrato, fanno sì che il comportamento della
Regione Campania si ponga in aperto contrasto,
oltre che con il principio di parità di trattamento
(quanto mai basilare in una comunità democratica,
in quanto diretta emanazione delle prescrizioni in
tema di uguaglianza formale e sostanziale sancite
dall'art. 3 della nostra Carta costituzionale), anche
con gli obiettivi cristallizzati nel Piano di rientro dal
disavanzo e con le linee-guida nello stesso illustrate.
Tutte le operazioni descritte, infatti, non sono
sicuramente compatibili con quei principi di
risparmio della spesa e di contenimento dei costi
che il Sistema Sanitario Regionale si trova in questo
momento a dover rispettare in maniera rigorosa e
scrupolosa.
Si è illustrato in precedenza come si sia provveduto
ad incrementare di nuove attività (tra tutte, la
riabilitazione) diverse strutture ospedaliere che si è
voluto "salvare" dalle previsioni del Piano di
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riassetto ospedaliero.
Ebbene, è giusto che si sappia a tal proposito che il
dare avvio ad una attività di riabilitazione in un
vecchio plesso ospedaliero richiede una serie non
indifferente di investimenti, che vanno
dall'adeguamento delle strutture e dall'acquisto di
macchinari nuovi (e il riferimento a questi due
aspetti non si può ignorare l'attuale mancanza di
fondi) all'assunzione di personale specializzato (al
cui riguardo giova ricordare che in questo momento
vige un divieto assoluto di procedervi per tutte le
strutture sanitarie campane).
A maggior ragione, non possono essere ritenuti
rispettosi dei principi di risparmio della spesa e di
contenimento dei costi la ristrutturazione di un
Presidio Ospedaliero, l'accorpamento di un plesso ad
un altro, addirittura la realizzazione di un nuovo
grande Ospedale (come quello previsto "della Valle
del Sele").
Ecco, quindi, la palese contraddittorietà ed
incoerenza del documento impugnato.
Il decreto n. 49/2010, adottato nell'ottica ed in
prosecuzione di un Piano di rientro dal disavanzo,
qualora effettivamente attuato non porterà alcun
risparmio della spesa ospedaliera bensì addirittura
un inevitabile aumento della stessa.
La verità è che mentre si risparmierà qualche
centesimo con la chiusura di alcuni presidi, vi sarà di
contro un innalzamento notevole di costi in
riferimento a quelle strutture che - come visto - per
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essere "salvate" sono state incrementate di attività
sanitarie nuove.
Tutto ciò fa sì che il provvedimento sancito a carico
dell'Ospedale "Agostino Maresca” di Torre del Greco
si manifesti ancor più iniquo e discriminatorio e che
la cittadinanza del comprensorio vesuviano veda in
tal modo aggiungersi al danno la beffa.
In poche parole, sembra proprio che il sacrificio
richiesto all'intero Sistema Sanitario Regionale sia
stato alla fine pagato solo dal Presidio Ospedaliero
di Torre del Greco, meno “politicamente” protetto e
i cui costi tra l'altro sono assolutamente ininfluenti
rispetto a tutta la spesa sanitaria regionale.
Quanto appena esposto dimostra che il Piano di
riassetto della rete ospedaliera e territoriale non è
valido tecnicamente, è illogico ed irrazionale, oltre
che contraddittorio ed incoerente.
Quindi non può non essere considerato
assolutamente illegittimo, anche sulla scorta delle
argomentazioni di cui al presente paragrafo.
9) Violazione e falsa applicazione dell'art. 2
del D. Lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed
integrazioni - Violazione e falsa applicazione
degli artt. 3, 20 e 31 della Legge regionale n.
32 del 3/11/1994 -Violazione e falsa
applicazione delle norme di partecipazione di
cui alla Legge n. 241/90.
Alla luce di quanto illustrato al primo punto del
presente ricorso e della normativa nazionale e
regionale ivi richiamata, si obietta che il
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Commissario ad acta per la Sanità, nel definire il
Piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale
campana, avrebbe dovuto prevedere il
coinvolgimento di tutti quegli enti e soggetti
istituzionali e non (Sindaci delle Aziende Sanitarie
Locali di riferimento, Conferenze dei Sindaci e/o dei
Presidenti delle circoscrizioni di riferimento
territoriale, Conferenza permanente per la
programmazione sanitaria e socio-sanitaria
regionale, organizzazioni sindacali degli operatori
pubblici e privati e delle strutture accreditate dal
Servizio Sanitario Nazionale, formazioni sociali non
aventi scopo di lucro, enti di varia natura impegnati
nel campo dell'assistenza sociale e sanitaria, ecc.)
che avrebbero potuto partecipare in via consultiva al
processo di nuova programmazione ospedaliera
regionale e avrebbero potuto porre in luce elementi
di peculiare rilievo ai fini di una più equa e corretta
riorganizzazione della situazione ospedaliera.
Ma anche sotto questo profilo il provvedimento
impugnato si presenta palesemente contra ius.
In via cautelare
I ricorrenti, in proprio e nella spiegata qualità
chiedono, inoltre, l'adozione di ogni misura cautelare
idonea ad inibire la cessazione dell’attività del P.O.
Maresca di Torre del Greco.
Dette misure sono giustificate, per quanto riguarda
il requisito del fumus boni iuris, dai vizi di legittimità
sopra esposti con i motivi del ricorso. Quanto invece
al requisito del periculum in mora, basti considerare
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gli effetti devastanti che l'eventuale attuazione del
provvedimento regionale avrebbe su tutto il
territorio vesuviano e su Torre del Greco in
particolare.
La popolazione di queste zone si ritroverebbe
improvvisamente priva dell'unica struttura
ospedaliera di riferimento, senza che nel frattempo
sia stata predisposto un altro centro sanitario
attrezzato quantomeno a fronteggiare le richieste di
emergenza e di prime cure.
Si è in particolare evidenziato nel terzo motivo
di ricorso come il P.S.R. preveda ben 167 posti
letto nel territorio vesuviano, mentre ado oggi
con la soppressione del PO Maresca il bacino
di utenza possa contare solo su 98 posti letto
(tanti sono infatti quelli ufficialemte in carico
al presidio ospedaliero di Boscotrecase, (che
nella realtà dei fatti né ha, però, meno di 90).
E’ poi veramente incredibile immaginare di
eliminare un Pronto Soccorso e la unità terapia
intensiva coronaria in una città che da sola presenta
nove Circoli Didattici di Scuola di I e II grado!
Lo stesso personale in servizio presso il plesso
ospedaliero si troverebbe in una situazione di
assoluta incertezza e precarietà anche dal punto di
vista lavorativo e professionale, dal momento che -
come visto - non risulta essere stata adottata dagli
organi preposti alcuna misura a salvaguardia delle
risorse umane attualmente impiegate.
Tali elementi concorrono senza ombra di dubbio a
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configurare il danno grave ed irreparabile che
giustifica la concessione della misura cautelare
idonea ad assicurare in via interinale gli effetti della
decisione sul ricorso ai sensi dell'alt. 55 del D. Lgs.
n. 104 del 2010, quale la sospensione dell'efficacia
del decreto commissariale n. 49/2010.
P. Q. M.
Si conclude per l’integrale accoglimento del ricorso.
Voglia, invero, l'On.le T.A.R adito, accertati i vizi di
legittimità sopra enunciati, accogliere il ricorso e,
per l'effetto annullare il decreto commissariale n.
49/2010 e tutti gli altri provvedimenti impugnati.
In via cautelare, disporre, quale misura interinale più
idonea per la tutela della situazione giuridica
soggettiva fatta valere dall'ente ricorrente, la
sospensione dell'efficacia del decreto regionale
commissariale n. 49/2010 e degli altri
provvedimenti impugnati, nonché la contestuale
inibizione a porre in essere ulteriori azioni attuative
della procedura; ovvero ogni altra misura cautelare
idonea ad inibire la cessazione dell’attività del P.O.
Maresca di Torre del Greco
Con vittoria di spese ed onorari di lite.
Avv. Luigi Torrese
Avv. Raffaele Montefusco
Avv. Gennaro Torrese
70
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Comune di Torre del Greco, in persona del legale rappresentante p.t., presso la sede dell’Ente in Torre del Greco, Piazza del Plebiscito - Pal. Baronale - c.a.p. 80059 - mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190227-8 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Presidenza del Consiglio dei Ministri in persona del Presidente p.t. dom.to ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello
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Stato in Napoli alla via Diaz, 11- mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190225-6 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Ministero della Salute in persona del Ministro p.t. dom.to ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato in Napoli
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alla via Diaz, 11- mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190226-7 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Ministero dell’ Economia e Finanze in persona del Ministro p.t. dom.to ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato in Napoli alla via Diaz, 11- mediante spedizione
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effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190220-0 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso alla Regione Campania, in persona del Presidente p.t. dom.to per la carica presso la sede dell'ente sita in Napoli alla Via Santa Lucia n. 81- mediante spedizione effettuata con
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plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190224-5 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Presidente p.t. della Regione Campania dott. Stefano Caldoro nella qualità di Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario, domiciliato per la carica presso la sede dell'ente sita in
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Napoli alla Via Santa Lucia n. 81- mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190223-3 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Presidente p.t. della Regione Campania dott. Stefano Caldoro nella qualità di Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale
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dello stato in Napoli alla Via A. Diaz n. 11- mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n. 76397190219-8 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco
Relata di Notifica: Io sottoscritto Avv. Raffaele Montefusco, con Studio in Torre del Greco (Na) alla Via Positano n. 5 - c.a.p. 80059 - giusta autorizzazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata di cui alla Legge 21 gennaio 1994 n. 53 deliberata in data 20.03.2006 (delib. 185/2006) ho notificato copia conforme del presente ricorso al Azienda Sanitaria Locale di Napoli 3 SUD, in persona del legale rapp.te p.t. domiciliato per la carica in Castellammare di Stabia alla Corso A. De Gasperi 167 - mediante spedizione effettuata con plico postale racc. a/r atti giudiziari n.
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76397190222-2 il 26.11.2010 dall’Ufficio Postale di Torre del Greco.Numero repertorio notifiche 300Avv. Raffaele Montefusco