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MITI CIVILT SCOMPARSE ENIGMI MISTERI ARCHEOLOGICI
Periodico online bimestrale - Anno II - n 5 - marzo 2015
LA QUESTIONE CATARA
IL PROFETA REN GUNON
INTRODUZIONE ALLA SCIENZA DEI MUDRA
IL LIBRO "MASSONI" DI GIOELE MAGALDI
CODICI PROFETICI Illustrazione di copertina d
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E siamo al quinto numero di Orione Magazine. Un numero molto
impor-tante e diverse sono le novit. Innanzitutto uscito il mio
libro Codici Profetici di cui trovate un estratto anche nel focus
dedicato appunto a Nostradamus. Il libro affronta a tutto tondo le
pro-fezie del passato e fa parte di una Trilogia. Questo numero
dedicato a Nostradamus che con estrema lu-cidit ripercorre tutte le
tappe che
ci porteranno dopo una tremenda pandemia, alla terza ed alla
quarta guerra mondiale sotto il governo planetario nel regno dell
Anticristo. Il secondo libro sar dedicato al codice biblico detto
appunto Codice Bibbia e il terzo sar dedicato all Apo-calisse di
Giovanni. E poi questo numero importante perch segna una
demarcazione importante. Orione Magazine diventa anche rivista
cartacea ed ordinabile. Stiamo organizzando la rete di vendita in
questi giorni. Come vedete grandi manovre!Virtute Siderum Tenus
(Con valore verso le stelle)Alfredo Benni
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La tragica ed inattesa scomparsa di Ade Capone non pu non
colpire e rattristare. Giornalista, scrittore, sceneggiato-re, uomo
di spettacolo, fumettaro, Ade era tante cose, e a dispetto di certe
apparenze, con lui ci siamo sempre con-frontati lealmente, fin
dallinizio. Quando MISTERO della Quadrio nacque e si present su
ItaliaUno, molti, e anche noi, gridarono allo scandalo, perch
furono televisivamente affrontati, strillandoli oltre misura,
contenuti sensazionali-stici e anche fasulli imbeccati da ambienti
ufologicamente squalificanti che il neonato programma televisivo
decise nondimeno di cavalcare. Che vuoi, avevamo la necessit di
stupire con affermazioni di rottura per fare audience e poter
competere con laffermato VOYAGER di Roberto Giacobbo ci disse poi
di persona, giustificandosi. Ma noi sottoline dobbiamo collaborare
Migliorate certi standards qualitativi! suggerii io. E da allora fu
un continuo sentirsi. Cos alla fine, cercando di mettere in pratica
i miei consigli e migliorando gradatamente la trasmissione Ade mi
convinse infine a scrivere anche per ledizio-ne cartacea di
MISTERO, che era in buona misura sulle sue spalle. E ci torn sopra
anche dopo, quando ai convegni ufologici di Torriglia prima, e al
MISTERO IN FESTIVAL di Salsomaggiore al quale volle invitarmi a
parlare dopo, continu a farmi una corte spietata. Dobbiamo
lasciarci dietro le cialtro-nerie e fare un salto di qualit,
diceva. E con lui e con gli organizzatori del pro-gramma avremmo
dovuto vederci per parlarne proprio nel febbraio 2015. Ma le cose
sono andate diversamente, purtroppo. Francamente, quello che ci
dispiace di pi la mancanza delluomo, che non solo aveva inserito
una mia lunga intervista nel nuovo libro che stava scrivendo (e che
non sappiamo se ap-parir postumo), ma ci aveva anche aperto lanimo.
E lultimo Ade Capone era un po diverso da quello che poteva
sembrare. S, perch poco importa che nella sua vita di curioso
indagatore dellinsolito ne avesse viste di tutti i colori, dallo
spiritismo alloccultismo, dalla magia rituale al satanismo, dalle
abductions al cospirazionismo pi becero. Sai, mi diceva, qualcuno
guarda a me in negativo solo perch il mio nome, Ade, evoca il nome
classico dellInferno e ci ride-va sopra. Infatti Ade era anche un
misurato e competente osservatore in campo ufologico,
parapsicologico, religioso ed esoterico. Perch tutti possiamo avere
accesso alla Forza, il quid che sottende lintera saga di GUERRE
STELLA-RI, capolavoro di fantascienza iniziatica. E, come alcuni
fanno, si pu dunque essere asserviti al Lato Oscuro della Forza da
cui facile essere sedotti. E Ade vi si era confrontato, pur non
soggiacendovi. Bisogna saper guardare verso lalto, Roberto diceva.
E aveva perfettamente ragione. Non a caso il Vangelo dice che molti
sono i chiamati, pochi gli eletti. Ora che non c pi, che il suo
percorso lungo il proprio sentiero esistenzia-le si bruscamente
concluso, non possiamo dunque che augurarci e augu-rargli di
continuare a guardare verso lalto, come diceva, ringraziandolo per
quello che di buono ha fatto. E unultima cosa. Che nessun seguace
del Lato Oscuro della Forza si arroghi comunque il diritto di
strumentaliz-zarne la memoria o leredit giornalistica. Ade non
apparteneva che a se stesso e a pochi veri amici. Il resto, con il
futuro di MISTERO, compete solo alle oculate scelte di chi, ci
auguriamo, non vorr affossare il suo positivo lavoro solo perch Ade
ha cambiato piano di esistenza. La trasmissione e la rivista non
vanno certo archiviate per questo. A lui, che andato ormai oltre il
mistero, non farebbe certo piacere. Per cui continua a guardare in
alto, Ade! Da lass ti sar pi facile che a noi
Roberto Pinotti
EditorialeDirettore ResponsabileRoberto Pinotti
Direttore EditorialeGianfranco Pecoraro
Direttore GeneraleAlfredo Benni
Impaginazione e progetto graficoValentina Longhi
Hanno collaborato:Alfredo Benni,G. F. Carpeoro, Michele
Manher,Maria Benedetta Errigo,Ferruccio Santulli, Michele
Perrotta,Giovanna Garbuio,Fabio Frabetti, Michele Proclamato,Paolo
Franceschetti, Stefania Nicoletti, Danika Kemi,Maura Musi.
Illustrazione di copertina: Gloria Miri
EditoreAssociazione Culturale FCOIAA
Sede LegaleViale del Lavoro, 2124050 Spirano (BG)
Sede RedazioneVia Bernardo Rucellai, 1220126 MilanoTel
3482409194
Per iscrizioni:Associazione Culturale Fcoiaa tramite sito
www.fcoiaa.com
Rivista on-line gratuita
Registrazione al Tribunale di Milano n 201 del 22/05/2014
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Un tributo e un saluto ad un amico
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EDITORIALE di Roberto Pinotti3CHIOSE di G.F. Carpeoro5
N. 5 - marzo 2015
FOCUSdi Alfredo Benni
CODICI PROFETICI
NOSTRADAMUS VITA E OPERE
CHIAVI E INTERPRETI
LETTERA AD ENRICO II
LE CENTURIE
UN MONITO IMPORTANTE
BACK COVER di G.F. Carpeoro
SOM
MAR
IO
4
282418141286
3242
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ENIGMI: LA QUESTIONE CATARA di Michele Manher MAGHI E STREGHE:
GIOVANNA BONANNO Uno degli ultimi processi per stregoneria.. di
Maria Benedetta Errigo L OSSIMORO: IL PROFETA REN GUNON? di
Ferruccio Santulli ESOTERISMO: IL SAOYANT E LA NASCITA DEL MESSIA
DI BETLEMME di Michele Perrotta NUOVE FRONTIERE: IL POTERE
VIBRAZIONALE DELLA PAROLA di Giovanna Garbuio RADIO IN PAGINA:
BORDER NIGHT di Fabio Frabetti METASTORIA: LA GEOMETRIA EMOZIONALE
VENERE O AMORE di Michele Proclamato LA ROSA GIALLA di Paolo
Franceschetti L'OMBRA di Stefania Nicoletti CARTA CANTA di Giovanna
Garbuio GUARIGIONI di Danika Kemi
MULTIMEDIA di Maura Musi
52
60
6670
74829094
100
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G.F. Carpeoro
5
Questo un numero fortunato: bagna lesordio del nostro editore
Alfredo Benni, come ricercatore del focus su No-stradamus, nonch
lapparire quasi magico, come lei del resto, di Gloria Miri come
disegnatrice dellimmagine di copertina e della back cover. Li
salutiamo con tutto laffetto che possiamo e ci accingiamo a varare
il numero della quin-ta essenza, il numero 5. Abbiamo in serbo
delle belle novit per voi, oltre alla, gi annunciata sul web,
futura disponi-bilit delle copie cartacee della rivista on demand
presso di noi o presso un discreto numero di librerie localizzate
in tutta Italia delle quali pubblicheremo lelenco dettagliato. Per
il resto Carnevale, antica festa di Saturno, e siccome ogni tanto
bisogna capovolgere tutto perch tutto si rinnovi proviamo a
capovolgerci pure noi nel nostro specchio ini-ziaticoBuona
rinascita e buona lettura, amici del dubbio e della verit.
in questo numeroAlfredo Benni ci introduce nel mondo profetico
di Nostradamus, in Enigmi, Michele Manher ricostruisce la tragica
vicenda dei Catari, in Maghi e Streghe, Maria Benedetta Errigo ci
racconta la storia di Giovanna Bonanno, Ferruccio Santulli, nella
rubrica lOssimoro ievoca il personaggio e lopera del padre della
simbologia, Ren Gunon. In Esoterismo Michele Perrotta tratta dello
del Saoyant avestico e della nascita del Messia di Betlemme, mentre
in Nuove
Frontiere, Giovanna Garbuio tratta del Potere Vibrazionale della
Parola. Per Radio in Pagina, dalla trasmissione Border Night, Fabio
Frabetti ci racconta della puntata che vide ospite Corrado Malanga,
poi, in Metastoria Michele Proclamato si occupa della Geometria
Emozionale. In Rosa Gialla, Paolo Franceschetti ci introduce nel
mondo dei Mudra, mentre Stefania Nicoletti ne LOmbra ci racconta i
clamorosi riscontri del libro MASSONI di Gioele Magaldi. In Carta
Canta per le recensioni librarie di Giovanna Garbuio, si parler del
Il Quinto accordo di Don Miguel Rui. In Guarigioni Danika Kemi
parla dei campi bioenergetici della dott.ssa Valerie Hunt, e,
infine, in Multimedia, Maura Musi, ci introduce nel mondo del pi
famoso gruppo musicale tra i giovanissimi, i DEAR JACK.
C hiose
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FOCUS CODICI PROFETICI
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7COMPLICI TUTTA UNA SERIE DI EVENTI, HO FINALMENTE DECISO DI
SCRIVERE UNA TRILOGIA DOVE ANDR AD ANALIZZARE NEL DETTAGLIO I
CODICI PROFETICI DEL PASSATO. ESISTE INFATTI UN FILO CONDUTTORE
NELLE PROFEZIE CHE SONO ANDATO AD ANALIZZARE. UN FILO CONDUTTORE
CHE DICE SEMPRE LA MEDESIMA COSA: LUMANIT NON CONDANNATA; MA SE
CONTINUER SULLA STRADA INTRAPRESA ORA, UNA TERRIBILE SCIAGURA SI
ABBATTER SU TUTTI NOI. QUESTO FILO CONDUTTORE IN TUTTE LE PROFEZIE
CHE HO ANALIZZATO E STUDIATO. IN NOSTRADAMUS CHE OGGI UNA CERTA
CULTURA SCIENTISTA VUOL FAR PASSARE PER UN VECCHIO MEDICO PAZZO E
FALLITO E CHE INVECE ERA AL SUO TEMPO ONORATO DA RE E REGINE,
MEDICO AFFERMATO E PERSONAGGIO MOLTO COLTO. IN "CODICE BIBBIA" CHE
SEMBRA UN CODICE CABLATO E CRIPTATO NELLA BIBBIA EBRAICA ED
POSSIBILE DA ANALIZZARE SOLO CON UN COMPUTER. ED NELLAPOCALISSE, LA
PARTE PI OSCURA ED IGNOTA DELLA BIBBIA. UN FILO CONDUTTORE CHE
RACCONTA DI AVVENIMENTI TECNOLOGICI CHIARI ED INEQUIVOCABILI CHE
SOLO ORA INIZIAMO A COMPRENDERE. UN FILO TECNOLOGICO E NARRATIVO
CHE MOLTO AL DI L DELLA CULTURA MEDIA DELLE PERSONE E PERTANTO AI
PI DI SOLITO RISULTA INCOMPRENSIBILE E SENZA SENSO.
Alfredo Benni
CODICI PROFETICI
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Nostradamus
Vita e opere
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In una trilogia che analizza le profezie compa-randole, il primo
volume non poteva non essere dedicato al veggente per eccellenza:
Michel de Nostredame detto anche Nostradamus. Michel nasce a
Saint-Rmy il 14 dicembre 1503 da Jacques De Nostredame, notaio e da
Rene di Saint-Rmy. Di origine ebraica, viene inizia-to dal bisnonno
Jean alla tradizione ebraica, alla scienza degli astri, alle
concezioni matematiche ed esoteriche. interessante notare che in
quel tempo lastrologia diviene scienza complemen-tare alla medicina
grazie a Carlo V re di Francia che crea a Parigi una universit dove
con la me-dicina si insegna lastrologia: un medico senza astrologa
come un occhio che non vede. A Bordeaux nel 1528 si trover in piena
epide-mia di peste, portata dall Italia dai soldati di Luigi XII. L
resister in un inferno grazie ai consigli medici del suo longevo
bisnonno e ma-turer la convinzione di voler diventare medico. Dopo
essersi diplomato ad Avignone nel 1520, conoscendo latino, greco e
lebraico, nomina-to Maitre dei arts, pu insegnare belle lettere e
filosofia. Frequenta nel 1526 luniversit di Monpellier, ma deve
abbandonare gli studi poi-ch per disordini i corsi vengono sospesi.
Si reiscrive a Monpellier nel 1529 e studier fianco a fianco a
Antoine Saporeta, Balthasr No-yer, Franois Rabelais e altri che in
futuro di-venteranno famosi. Si laurea nel 1532. A trent anni
modifica il nome latinizzandolo in Nostradamus e si converte al
cattolicesimo. Di carattere schivo e taciturno si interessa di
me-dicina e alle opere letterarie di Franois Rabe-lais. Ad Agen si
sposa nel 1533 ed ha due figli. Ottiene una discreta fama
preparando sue pozio-ni ed elisir grazie alle sue conoscenze di
botani-ca. Accusato di praticare arti oscure, pensa bene di
abbandonare la citt in cui ritorner solo per assistere alla morte
della moglie e dei suoi figli falciati dallepidemia di peste del
1535. Questo un periodo abbastanza nebuloso nella vita di
Nostradamus. Viaggia per tutta la Francia e sicuramente stato in
Lorena, in Alsazia, in Italia (Savona), a Vienna. Nell opera Sufi
dIran, lEmiro Nostrateddine Ghaffary, sostiene che Nostradamus
visse in Persia a Ispahan. Nel suo peregrinare probabil-mente
conosce Agrippa di Nettesheim medico,
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FOCUSNostradamus
Vita e opere
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scrittore, filosofo, astrologo tedesco condan-nato dalla chiesa
per le sue opere De Occulta Philosophia e del De Incertitudine et
Vanitate Scientiarum. Quasi sicuramente incontr anche Paracelso,
medico, filosofo, astrologo, padre del-la moderna farmacologia in
antitesi alle cure di origine vegetale. Altro personaggio che pu
aver conosciuto il dottor Iohannes Faust, personag-gio storicamente
esistito, mago e negromante del Wurttemberg, detentore di tecniche
alchimisti-che, esperto di demonologia e tecniche di
ringio-vanimento. Erede di grossa fortuna, studia giu-risprudenza,
astronomia e teologia a Ingolstadt in Baviera (G. Wiedmann). Nel
1542 si da per scontato il suo soggiorno al monastero di Orval,
dove verr alla luce la profezia di Orval nel 1793 redatta da un
certo monaco Olivarius (che altro non sarebbe che Nostradamus) con
il suo testo Livres des Propheties compos par Philippe-Diendonn
Noel Olivarius, docteur en mdecine, chirurgien et astrologue -
1542. Dopo aver scrit-to Interpretation des Hiroglyphes de
Horapollo in 86 fogli manoscritti di provata autenticit, vie-ne
supplicato di recarsi a Aix nel 1546 per fron-teggiare una epidemia
di peste nera. Nostradamus accetta e con coraggio porta conforto
nelle case e ordina di sgomberare le strade, di pulire le fogne, di
disinfettare le case ed i servizi igienici. Tutti devono masticare
aglio. Con laiuto di un farmaci-sta locale, Joseph Turrell prepara
composti cura-tivi a base di aglio, aloe,
cipresso, ambra, muschio, garofano, essenza di iris e di rose.
Dopo nove mesi la peste vinta. Nostradamus si reca poi a Lione per
una epide-mia di ipertosse maligna. Infine a Salon dove si accasa e
si sposa nel 1547 con Anne Ponsard, ricca e piacente vedova da cui
avr 8 figli. Nella sua casa di quattro piani disporr di sala di
medi-tazione, di osservatorio astronomico e biblioteca personale.
Viene descritto dal suo apprendista Jean-Ayme de Chavigny come uomo
con fol-ta barba, sguardo dolce, abbastanza volubile di
temperamento, dallironia sottile. Dal 1547 si dedica alle
previsioni astrologiche che esegue con molta cura secondo le
tecniche del tempo. Dal 1555 al 1566 completa la sua opera
profetica che gli dar celebrit in vita ed ancor pi dopo la sua
morte. Muore il 2 luglio 1566. Osannato dalla popolazione e
interrogato per i suoi vaticini da Re e regine conoscer ed
in-contrer pi volte Caterina de Medici. In parti-colare Caterina de
Medici il 17 ottobre 1564, si recher, con suo figlio Carlo IX e con
un lungo corteo di servitori e dame, a Salon per omaggia-re il
profeta. Nostradamus nei suoi scritti spiega dettagliatamente la
tecnica per ottenere queste visioni. Dopo tre giorni di digiuno, si
sedeva in meditazione su un tripode bronzeo toccando o una verga
metallica o lacqua. Per aumentare la concentrazione usava o specchi
(Catoptroman-zia) o il fuoco di una fiamma (Piromanzia).
FOCUS
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Chiavi e interpreti
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FOCUS
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Nostradamus con tutta probabilit ha scritto le sue previsioni in
chiaro e poi le ha mescolate se-condo un codice o chiave che gli
hanno permes-so di occultare il significato delle sue previsioni. I
tentativi di decifrazione sono stati i pi svariati e ingegnosi.
Molti studiosi hanno tentato di de-cifrare gli scritti di
Nostrdamus, una inarrivabile alchimia di linguaggio simbolico,
codici ma-tematici, linguaggio Verde: il linguaggio degli
alchimisti iniziati. E non poteva essere diversa-mente poich
Nostradamus era stato iniziato alla confraternita dei Rosa-Croce. I
testi di Nostradamus sono infatti intrisi di anagrammi, doppi
sensi, sottrazioni letterarie, scomposizione dei periodi e
spostamento delle singole proposizioni nel testo. Innumerevoli sono
gli studiosi che hanno passato fin dal 1600 notti insonni cercando
la chiave che avrebbe permesso il riordinamento e la lettura in
chiaro delle quartine. Uno dei pi promettenti stato Frontenac ex
ufficiale di marina addet-to ai cifrari militari. Inutile dire che
purtroppo la chiave di Nostradamus resiste tuttora oggi.
Curiosamente gli scritti di Nostradamus furono studiati
segretamente anche da diversi nazisti fra cui Goebbels nel
tentativo di accreditarsi la vit-toria. Un bizzarro quanto
ambizioso astrologo svizzero, Karl Ernst Krafft scrisse alla
cancelle-ria preannunciando un attentato a Hitler. Quando
lattentato si verific Goebbels e gli in-glesi pensarono di usare le
centurie di Nostra-damus opportunamente adattate come arma
psi-cologica per fiaccare reciprocamente il morale avversario. La
Gestapo per tacitare le previsioni nefaste sullimpero tedesco,
giunse perfino nel giugno del 1941 a requisire tutti i libri di
Nostra-damus. Dopo la fuga in Scozia di Rudolf Hess, ministro del
Reich e secondo solo a Goering, con un decreto di Martin Borman,
venivano ar-restati e mandati in campo di sterminio tutti gli
astrologhi ed interpreti di Nostradamus, Krafft compreso. Laccusa
quella di turbare gli animi con le loro avvelenate profezie; Krafft
era in-fatti un amico di Hess.
Chiavi e interpreti
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La lettera ad
Enrico II
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FOCUSLa lettera ad Enrico II uno dei documenti profeti-ci pi
interessanti che ci siano stati mai tramandati. Narra di una guerra
fra Occidente e Oriente. Loccidente verr invaso prima dai popoli
arabi e poi da quelli cinesi. Non possiamo qui analizza-re tutta la
lettera come ho fatto nel mio libro, ma vediamo nel dettaglio
alcuni brani che ho scelto e che sono il periodo di transizione tra
il passato ed il futuro. (L) Una eclissi solare preceder e sar la
pi oscura e tenebrosa che vi sia stata dopo la cre-azione del
mondo, fino alla morte ed alla passione di Ges Cristo, (LI) e da
quel tempo fino ad ora, ed avverr nel mese di ottobre, che qualche
gran-de cambiamento sar fatto, tale che si creder che la terra
abbia perduto il suo naturale movimento e si stia inabissando nelle
tenebre eterne; il tempo invernale avanzer e seguiranno estremi
cambia-menti, mutazioni di regni, grandi terremoti, pullu-lazione
della nuova Babilonia, miserabile figlia, in-grandita dalla
abominazione del primo olocausto. Avverr una grande eclisse che
sem-brer molto lunga. Leclisse avverr in ottobre. E da quel momento
ci sar una accele-razione di mutamenti climati-ci, cambieranno
regni, quindi ci saranno guerre e disastri. E vi saranno grandi
terremoti. Io credo di aver identifica-to l eclisse descritta come
quella del 24 ottobre 1995. Infatti una eclisse totale che avvenne
su met del pianeta e attravers Europa, Asia ed Oceania; durata 2
minuti e 10 secondi, (LII) e durer sol-tanto 73 anni e 7 mesi,
(LIII) poi uscir dallo stelo quella che era stata cos a lungo
sterile, proceden-do dal cinquantesimo grado, che rinnoveller tutta
la Chiesa Cristiana. E questo periodo del pullula-re della nuova
Babilonia durer soltanto 73 anni. Quindi dal 1995 al 2068. Con
Nuova Babilonia si intende un periodo molto problematico. Poi - con
questo poi Nostradamus riprende il discorso prece-dente in cui
troviamo riassunti gli eventi principali fin dalla Prima Guerra
mondiale - uscir dallo stelo (la forma arcaica di tige capostipite
pi che ste-lo) una personalit, un capo appunto, che rinnover tutta
la Chiesa Cattolica. Questo personaggio ver-r dal 50 meridiano e
secondo me identificabile con Karol Jzef Wojtya. Infatti Papa
Wojtyla nasce a sud di Varsavia che posta al 52 grado. (LIV) Sar
fatta una grande
Pace, unione e concordia tra uno dei fanciulli dei fronti
sconvolti e separati dei diversi regni; (LV) e sar fatta una tale
pace che rimarr appeso al pi profondo baratro il suscitatore e
promotore della fazione di guerra per la diversit delle religioni e
sar riunito il regno del Rabbioso che imiter il saggio. E verr
fatta una gran pace unione e con-cordia. Ma il rabbioso imiter il
saggio e si riuni-r sotto differenze religiose. In pratica vi
saranno guerre di religione. E da notare che dal 1990 in avanti c
stato un susseguirsi ed intensificarsi di guerre anche di religione
ad iniziare dalla prima guerra del Golfo. (LVI) E le contrade,
citt, paesi, regni, e province che avranno per prime le vie per
salvarsi, rendendosi ancor pi prigioniere, saran-no segretamente
private della loro libert e, per-
duta la perfetta religione, cominceranno a colpire a sinistra,
per ritornare a de-stra, (LVII) ristabilendo la santit sconfitta da
lungo tempo con la loro antica scrittura, cos che dopo il grande
cane, sorger il pi grosso mastino che tutto distrugger, anche ci
che prima era stato perpetrato, verranno ricostruiti i tem-pli come
nei tempi remo-ti, e sar restituito il clero al suo primitivo
stato, (LVIII) e ricomincer la prostituzione, la lussuria, il fare
e commettere mil-
le misfatti. Gli stati ridurranno gradatamente ma segretamente
la libert dei propri cittadini e poco a poco sorger il grosso
mastino che tutto distrug-ger. E la chiesa ritorner al primitivo
stato e sar investita da scandali di lussuria, prostituzione e
mille misfatti. (LIX) Ed essendo prossima un'altra desolazione,
allorch essa sar al vertice della sua dignit, si innalzeranno dei
potenti e delle forze militari, (LX) e gli saranno tolte le due
spade, e non gli resteranno che le insegne, (LXI) delle qua-li, per
mezzo della curvatura che le attira, il popolo le far proseguire
diritto, e non vorr concedersi ad essi per lo scopo opposto alla
tagliante autori-t, toccando terra, volendo stimolare fino ci che
nascer da un ramo della da lungo tempo Sterile, che liberer tutti i
popoli dell'universo da quella schiavit benigna e volontaria
rimettendosi alla
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La lettera ad
Enrico II
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protezione di Marte, spogliando Giove di tutti i suoi onori e
dignit, per la citt libera, fondata e situata in un'altra esigua
Mesopotamia. (LXII) E saranno il capo ed il governatore gettati dal
centro e messi in aria, ignorando la cospirazio-ne dei congiurati
con il secondo Trasibulo, che da molto tempo aveva manipolato tutto
ci. (LXIII) Allora le sozzure, le abominazioni, saran-no con grande
disonore obbiettate, e manifestate alle tenebre della offuscata
luce, e cesser verso la fine del cambiamento del suo regno, (LXIV)
e i capi della Chiesa saranno in difetto dell'amore di Dio, (LXV) e
parecchi di essi rinnegheranno la vera Fede, (LXVI) e delle tre
sette, quella di mez-zo, per i suoi cultori, sar un poco messa in
mino-ranza. (LXVII) La prima interamente dallEuropa, la maggior
parte dell'Africa sterminata dalla ter-za, grazie ai poveri di
spirito, che adultereranno
per errata educazione, e per libidinosa lussuria. (LXVIII) Il
popolo si sollever, caccer i seguaci dei legislatori e sembrer che
i regni siano stati indeboliti dagli Orientali, che Dio Creatore
abbia slegato Satana dalle prigioni infernali, per far na-scere il
grande Gog e Magog, che provocheranno una cos abominevole frattura
alle Chiese, che n i rossi n i bianchi senza occhi e senza mani non
potranno pi giudicare, e sar loro negata ogni po-tenza. Non si
potrebbe descrivere pi fedelmente la situazione attuale nel 2014.
Le forze militari si innalzeranno potenti. Nostradamus mette in
guar-dia da una cospirazione che nessuno n capi n governatori
(quindi potere politico) riesce a com-prendere. Ci si affider alla
protezione di Marte (Dio della guerra) e i capi della chiesa
saranno in difetto dell amore di Dio e arriveranno perfino a
rinnegare la vera fede. La mente corre sicuramente
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FOCUS
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FOCUS
ai tanti scandali per pedofilia che hanno coinvolto alti
prelati. Il popolo si ribeller a questo stato di cose e sembrer che
Satana sia stato slegato dalle prigioni infernali. Frase
sicuramente evocativa di guerre e distruzioni. Come non pensare
alla barba-rie di Isis? Secondo questa interpretazione a breve ci
dovrebbe essere una frattura fra i diversi tipi di fedi cristiane:
copta, romana e anglicana. (LXIX) Allora vi sar la pi grande
persecuzione alle Chiese di quanta ne sia mai stata fatta. (LXX) E
durante questi avvenimenti sorger una epide-mia cos vasta che due
terzi del mondo periranno, (LXXI) tanto che non si riconosceranno
gli appar-tenenti ai campi o alle case, e l'erba crescer pi alta
delle ginocchia per le vie delle citt. Siamo giunti nel futuro. La
chiesa verr perseguitata (come ve-dremo abbondantemente anche nelle
quartine), e durante questo periodo vi sar una epidemia de-
vastante. La mente corre alla epidemia africana di ebola ma
probabilmente si tratta di una nuova epidemia, una pandemia forse
causata da un vi-rus o batterio temutissimo. O forse si tratta di
una nuova entit geneticamente creata o modificata in un laboratorio
oppure di unarma biologica o di una entit risvegliatasi dopo secoli
di ibernazione fra i ghiacci. Quel che certo che questa cosa mieter
la popolazione mondiale e che, inarresta-bile, in barba a tutti i
controlli sanitari arriver in Europa e negli Stati Uniti d America.
L epidemia sar talmente vasta che due terzi del-la popolazione
mondiale perir. Ebola ha curio-samente una percentuale di mortalit
che oscilla tra il 40 e il 60%. Ma il candidato pi probabile una
nuova forma di influenza derivata dall in-fluenza aviaria che
potrebbe generare una nuova devastante pandemia.
FOCUS
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Nostradamus ha scritto 10 centurie ognuna con 100 quartine,
eccetto la centuria 7 che ne con-tiene 40. Nostradamus adotta un
linguaggio che fa riferimento a avvenimenti mitologici,
astro-nomici, temporali, zodiacali, storici. Tutto amalgamato
insieme e presentato in maniera sottile e precisa. Una volta capito
il ri-ferimento le sue quartine sono molto chiare ed esplicite.
Lunico criterio che ho seguito nell interpretazione delle quar-tine
la logica. Una quartina a volte pu avere diverse inter-pretazioni
ma solo una logica; limportante analizzare tutte le possibilit. In
questo ambito il mio lavoro di programmatore professionista mi ha
abituato alla logica e quindi in un certo senso mi ha favorito in
questa analisi. Ci non toglie che questo primo libro sia stata una
di una fatica estenuante.
Cos quando, per fare un esempio del lavoro svolto, nella
quartina XI (11) della centuria 5 leggiamo:
Ceux de Venus tiendront toute l'Affrique: Leur regne plus
Saturne n'occupera,
Tutta lAfrica sar dominata dai popoli di Ve-nere E il loro regno
pi Saturno non occuper
la frase quelli di Venere pu essere interpretata in molti modi;
pu essere:Mitologica: Venere madre di Enea, che dopo la
distruzio-ne di Troia e lungo peregrinare approder nel Lazio e col
suo matrimonio con la principessa Lavinia dar il via al popolo dei
Romani. Comportamentale: Venere la dea dell amore
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Le Centurie
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Astronomica: il pianeta Venere, visibile al mattino ad est e al
tramonto ad ovestMentre Saturno ha tre interpretazioni:Mitologica:
il dio dell abbondanza; Saturno o Crono nella mitologia Greca, fu
spodestato da GiovePosizionale: il Dio Saturno in esilio si stabil
ad Ausonia nel Lazio.Astronomica: il pianeta SaturnoIn questo caso,
linterpretazione corretta ov-viamente quella astronomica, ma
rimaneva una ambivalenza: quelli di Venere sono quelli dell est o
quelli dellovest? La spiegazione ci viene data dall ultima frase
della quartina:
Et changera la part Asiatique.
Mentre lAsiatica parte cambier
E quindi ci viene spiegato che saranno i popoli dell est ad
occupare lAfrica. E la occuperanno poich il loro territorio muter.
Saturno ancora elemento astronomico ma questa volta indica un
periodo temporale. Saturno infatti compie un orbita attorno al Sole
in circa 29 anni. E questo il lasso di tempo in cui la Cina occuper
lAfrica. E questa cosa non solo ha senso in quanto la Cina se si
alzassero i mari verrebbe sommersa ma sta anche avvenendo in quanto
in Africa da parte di imprese cinesi sono state costruite vere e
proprie citt ora fantasma, costruite e mai abitate. E Nostradamus
ci dice il perch.
Le Centurie
FOCUS
-
Ma vediamo qualche altra quartina.
Centuria 1 - Q XXII (22)Ce que vivra & n'ayant aucun sens,
Viendront leser mort son artifice: Autun, Chalon, Langres, &
les deux Sens, La gresle & glace fera grand malefice.
Ci che vivr senso alcuno non avrAlla morte il suo sotterfugio
lascerAutun, Chalon, Langres, & le due SensGrande danno
grandine e ghiaccio faranno
Quartina che identifica la possibilit che il trans umanesimo
possa far sfuggire luomo alla mor-te. Ci che vivr non avr senso ma
lascer alla morte un inganno. Il trans umanesimo preve-de
levoluzione del genere umano dentro una macchina. possibile che il
cervello sia imitato da una macchina. Molte sono gli sforzi a
capire il funzionamento del cervello e a costruire sue repliche
sintetiche. Ma possibile trasferire una
coscienza umana dentro un simulacro compute-rizzato e ingannare
la morte? Quanto di umano rester in un essere cos? Ed infatti se lo
chiede perfino Nostradamus. Ha senso vivere cos? Sar una cosa per
pochi eletti o una evoluzione per tutti? Nessuno oggi sa dare una
risposta concreta a queste domande. In quel tempo grande danno di
grandine e ghiaccio si abbatter su citt della Francia.
Centuria 3 - Q. XXXIV (34)Quand le deffaut du Soleil lors sera
Sur le plein iour le mon-stre sera veu: Tout autrement on
l'interpretera, Chert n'a garde nul n'y aura pourveu.
Quando leclissi del sole avve-r In pieno giorno sar visto il
prodigio: Ben altrimenti lo si interpreter, Preziosit non
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-
FOCUS
21
badata nessuno vi avr provveduto.
Vi sar una eclissi di Sole e in pieno giorno vi sar un prodigio
nellindifferenza generale. Anzi lo si interpreter diversamente. Una
grande preziosit passer nel disinteresse generale. Potrebbe essere
riferita allavvista-mento di UFO durante leclisse dell11 luglio
1991 su Citt del Messico.
Centuria 3 - Q. XCV (95)La loy Moricque on verra deffaillir.
Apres une autre beaucoup plus seductive: Boristhenes premier
viendra faillir. Par dons & langue une plus attractive.
La legge Morica si vedr sostituita.Da un altra assai pi
seducente:Ai Boristhenes per prima mancher.(Perch la seconda) con
la sua dialettica e vir-t sar pi attraente.
La legge di Tommaso Moro (fautore di una dottrina molto simile
al marxismo) verr so-stituita dai Boristhenes (termine con cui si
in-dica i territori dello Dnieper, fiume designante i popoli
russi). Quindi i popoli russi abbando-
neranno il marxismo e abbrac-ceranno una dottrina pi sedu-cente
e virtuosa.
Centuria 2 - Q. V (5)Qu'en dans poisson, fer & let-tre
enfermee, Hors sortira, qui puis fera la guerre, Aura par mer sa
classe bien ramee, Ap-paroissant pres de Latine terre.
Quando il ferreo pesce con sigillata lettera Fuori uscir chi poi
far la guerra Avr nel mare ben armata la sua flotta,Ed apparir
presso le terre italiane.
Emerge un sommergibile che porta ordini sigil-lati da diffondere
a soldati gi presenti sul terri-torio e porta chi condurr (i capi
militari) guerra in Europa. Avr al seguito una flotta ben armata e
apparir presso le terre Italiane (forse nel La-
zio). Niente male per un medico fallito mezzo pazzo come viene
oggi da noi etichettato.
Centuria 6 - Q. LIV (54)Au poinct du iour au second chant du
coq, Ceux de Tunes, de Fez, & de Begie, Par les Arabes, captif
le Roy Maroq, L'an mil six cens & sept, de Liturgie.
Allalba (spuntar del giorno) al secondo canto del galloQuelli di
Tunisi, di Fez e di Bugie:Dagli Arabi catturato re del MaroccoLanno
1607 della Liturgia
Allalba al secondo canto del gallo, quelli di Tunisi, di Fez
(citt del Marocco) e di Beja (cit-t della Tunisia)
(avranno/vedranno) dagli ara-bi catturato il re del Marocco. Nell
anno 1607 della Liturgia.Da notare che Fez e Tunisi distano 1400
chilo-metri di distanza, quindi si presuppone che ci
-
dio di una sinagoga da parte di alcuni cristiani nella citt di
Callinico, limperatore decise di punire severamente i responsabili
ed in parti-colare il vescovo che aveva istigato la popola-zione.
Saputo questo, Ambrogio intervenne e minacci Teodosio di escluderlo
dai sacri riti e invitando limperatore a fare atto di penitenza
pubblica. Teodosio accetto di sottoporsi alla volont del Vescovo e
fece atto di penitenza nella notte di Natale del 390. Dopo
quellepisodio la politica religiosa di Te-odosio si irrigid
notevolmente tanto che tra il 391 e il 392 furono emanati una serie
di decre-ti (noti come decreti teodosiani) che attuavano in pieno l
editto di Tessalonica: laccesso ai templi era interdetto ai pagani,
era ribadita il divieto di paganesimo e di adorazione di sta-tue,
furono inasprite le pene amministrative per i cristiani convertiti
di nuovo al pagane-simo e con editto del 392 da Costantinopoli
venne imposto che l immolazione di vittime e la consultazione delle
viscere erano delitti
sar una azione che interesser tutta lAfrica del nord per
migliaia di chilometri. In effetti le armate arabe dovrebbero
puntare a passare lo stretto di Gibilterra in una manovra a
tenaglia. Una parte dovrebbe risalire lEuro-pa passando dalla
Grecia, un altro tronco inva-der prima la Spagna e poi la
Francia.Con la frase 1607 della Liturgia si intende 1607 anni dopo
la Liturgia. Su questo parame-tro si sono spesi fiumi di
inchiostro. Per Luciano Sampietro si tratta della data del 392. Io
credo che questa data sia invece il 422. Per nascita della Liturgia
si intende infatti la data in cui la liturgia come oggi conosciamo
venne codificata. Per capire un p di cose dob-biamo risalire a
Aurelio Ambrogio detto anche Ambrogio da Milano o Sant Ambrogio uno
dei pi importanti vescovi della Chiesa del IV se-colo. Ormai
vescovo Ambrogio aveva rapporti stretti con la corte imperiale;
fedele allimpero ebbe stretti rapporti epistolari con limperato-re
Teodosio I. Nel 388 a seguito dellincen-
La cartina programmatica dell' invasione dell' Europa
pianificata dall'ISIS su tre direttrici. Estratto da ebook
dell'ISIS "The Islam State 2015"
-
equiparati a lesa maest e quindi punibili con la morte. Ma solo
nel 422 con l ascesa al papato da parte di Celestino I che si
completa questa opera. Celestino I infatti si dice abbia convissuto
per un certo periodo a Milano con SantAmbrogio. Fermo sostenitore
delle tradizioni e deciso ad estirpare l eresia da tutta Europa,
era grande amico di Ambrogio e ne ri-conobbe la sua santit. Sotto
il suo pontificato nel 431 si tenne il Concilio di Efeso dove
Ma-ria veniva definita madre di Dio (Theotokos) e non madre di uomo
Cristo come sosteneva il patriarca di Costantinopoli, Nestorio.
Veniva quindi unificata e resa inseparabile la natura umana e
divina di Ges. Pertanto le due date possibili per la nascita della
Liturgia sono il 422, anno della salita al papato di Celestino I,
anno in cui la dottrina ambrosiana trovava totale compimento o il
431 anno della accettazione divina di Cristo. Pertanto il 1607 pu
divenire il 2029 o il 2038 a seconda che si sommi al 1607 il 422 o
il 431.
23
FOCUSPersonalmente ritengo che la data pi interes-sante nello
scenario complessivo sia quella del 2029 che prima della data di
invasione dell europa (2036) e dopo la distruzione di Israele
(2019-2020).
Q. LXXX (80)De Fez le regne parviendra ceux d'Europe,Feu leur
cit & lame tranchera.Le grand d'Asie terre & mer grand
troupe,Que bleux, pers, croix, mort chassera. Da Fez a quelli dell
Europa si estender il regnoIncendi sulle loro citt e lama trancer
(le teste degli abitanti)La grande Asia (mander) grandi eserciti di
terra e grandi flotteChe condanner a morte militari, occhi chiari e
croci
Dal Marocco allEuropa si estender il regno. Incendi dovunque e
teste mozzate. La grande Asia invier grandi e potenti armate per
terra e mare che distrugger i blu (bleux), quelli dagli occhi
chiari tra il verde e il blu (pers aggettivo usato da Verne, Le
Chteau des Carpathes, page 5, 1892) e le croci. interessante notare
che il simbolo della nato proprio in colore blu. Con la frase
quelli dagli occhi chiari, si intende ovviamente i popoli
oc-cidentali. Il rifermento alle croci infine un ri-ferimento
diretto alla cristianit. Probabilmente
questa quartina relativa al IV conflitto mondiale in cui l
Asia dopo il nel 2070 dovrebbe invadere
lEuropa e sotto il comando del terzo Anticristo (i primi due
sono stati Na-poleone e Hit-ler) sbaraglier
la Nato e pren-der possesso di
tutto il pianeta.
-
Un monito importante
-
Nostradamus e le altre profezie ci parlano di profezie che
possono accadere, non che devono accadere. Cercare di cambiare il
corso delle pro-fezie corretto, ma cercare di forzare la mano al
destino sbagliato. Lo sa bene Erode il Grande che nel Vangelo
secondo Matteo, avvisato che sarebbe nato il Messia a Betlemme fece
uccidere tutti i bambini sotto ai due anni, ma non riusc nel suo
intento di cambiare il corso del destino. E se invece di uccidere
tutti i bambini si fosse comportato diversamente? Avrebbe avuto
possi-bilit di successo?La domanda non assurda, esiste il principio
di azione e retroazione. Non che tentando in tutti i modi di
evitare il compimento di una profezia, in verit la avveriamo? Se
Erode non avesse sterminato tutti i maschi inferiori ai due anni,
la famiglia di Ges non si sarebbe mai spostata in Egitto e non si
sarebbe trovata in esilio. Quanto nel compimento della profezia
compito degli eventi narrati nella pro-fezia e quanto accaduto nel
vano tentativo di evitare che avvenisse?E forse per questo che le
profezie sono occultate in maniera cos criptica e oscura? Si vuole
evitare che vi sia una caccia agli eventi citati nella profezia o
interpretati dagli studiosi rendendo la profezia auto
avverante?
25
Un monito importante FOCUS
-
Grande quindi la responsabilit di chi si cimen-ta nella
traduzione ed interpretazione delle pro-fezie, ma altrettanto
grande la responsabilit di chi legge a desidera fare in modo che la
profezia non si avveri.Sempre che la profezia sia stata
interpretata cor-rettamente, una volta identificato un problema o
un nemico, citato nelle profezie, giusto avere un atteggiamento di
chiusura? O forse sarebbe meglio aprirsi e dialogare ma ben sapendo
chi o cosa si ha di fronte? Credo che la seconda ipotesi sia
preferibile alla prima. Mentre infatti con la chiusura si rende la
profezia auto-avverante, scavando un vero solco fra i due
contendenti, il dialogo guardingo po-trebbe smontare lavverarsi
della profezia e far giocare i contendenti a carte scoperte. Una
specie di Io so che tu sai che io so che se non collabori accadr
questo; ti va di evitarlo?.Insomma estote parati!
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G.F. Carpeoro
NOSTRADAMUSChe Nostradamus ci abbia lasciato un enigma grande e
spinoso inconfutabile. Certo ci sono gli scettici che sottolineano
la genericit delle previsioni contenute nelle quarti-ne,
caratteristica che permette di adattarle a qualunque cosa accada, a
tutto e al contrario di tutto. Altri sottolineano che, il
linguaggio oscuro e misterioso, altro non sia stato che un
espe-diente, sicuramente ingegnoso, per circondare di un alone di
mistero e impenetrabilit quanto scritto dal nostro veggente
francese. Ma a costoro ci viene spontaneo chiedere: perch? Perch
mai un colto signore francese avrebbe mai dovuto spendere ore per
scrivere fiumi di versi in modo tale che nessuno li potesse mai
successivamente comprendere? Perch i casi sono due: o le
composizioni di Nostradamus non hanno senso, visto come sono
scritte, o ne hanno uno nascosto e anche molto bene. Ma questa
seconda ipotesi gli scettici non vogliono considerarla,
preferiscono ritenere probabile o possibile o vero che un tizio
sano di mente scriva per anni un diluvio di quartine tutte
rigorosamente senza alcun significato im-mediatamente desumibile.
Complimenti a costoro per il rigore scientifico e la razionalit! La
verit che il percorso scelto da Alfredo Benni, di risalire, con
deduzioni attendibili, dalle quartine ad avvenimenti storici
precisi lunico che restituisca un senso allintera esistenza di
Nostradamus. Forse non tutte le deduzioni sono giuste, questo non
possiamo saperlo, ma il procedimento sicuramente giusto, perch
lunico suggerito dalla logica e dal buon senso. Ma proviamo ad
allargare il tiro del nostro ragionamento. Sicuramente lattivit
profetica, cio il futuro che entra nella visione prospettica di un
individuo, cio nel suo presente, qualcosa fuori dalle ordinarie
strade della nostra comprensione e dei nostri strumenti logici.
Certamente sono affascinanti tutte quelle teorie ispirate alle
conclusioni di Einstein, seppur, per certi aspetti distanti, che
concepiscono presente, passato e futuro non in consecutio ma in
parallelo. Si rischia di andare in confusione nel considerare che
tuttavia esistono nessi di causalit tra gli eventi che collegano le
tre dimensioni che mal si conciliano con un presunto parallelismo.
In altri tempi tutto diverrebbe un enorme ossimoro, come quello
inventato da Aldo Moro negli anni 60, che definiva il rapporto
teoricamente impossibile e invece sostan-zialmente continuativo tra
la componente politica moderata e quella di sinistra, come
conver-genze parallele, con grande brivido dei professori di
matematica. Forse dovremmo cominciare a distinguere tra realt e
manifestazione, ridurre tutte le nostre percezioni alla seconda
definizione e quindi aprirci allimmaginazione-comprensione di una
dimensione unificata che partorisce tante forme, in potenza o in
atto. Bisognerebbe quindi porsi la domanda fin troppo famosa del
grande Pedro Caldern de la Barca (Madrid, 17 gen-naio 1600 Madrid,
25 maggio 1681), drammaturgo e religioso spagnolo, che nel suo
capo-lavoro, La vita un sogno, lascia il protagonista nel travaglio
del dubbio se, effettivamente, la vita sia un sogno, e,
conseguentemente, la morte il risveglio. Una sorta di grande
matrioska senza fine, e senza inizio, ma solo per noi, perch per
Chi la tiene in mano e lha fabbricata invece, a nostro avviso, un
inizio e una fine ce lha. Mi chiederete: e limmagine della back
cover cosa centra in tutto questo? Lha disegnata una cara amica,
Gloria Miri, cantante, ricercatrice Artista nel senso alto del
termine. una civetta, uccello sacro alla dea Atena, e simbolo della
mente delluomo uscita dal cranio di Zeus. E proprio se ognuno di
noi assume la forma simbolica di una civetta, allora diventa
possibile immaginare come si sia dispiegato il genio di Michele
Nostradamus
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30
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31
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LA QUESTIONE CATARA
-
Enigmidi Michele Manher
Quando il cardinale Lotario, della famiglia dei Conti di
Segni,fu incoronato papacol nome dInnocenzo III, la Chiesa doveva
fronteggiare i Saraceni in Terrasanta, gli Hohenstaufen in
Italia
e leresia catara in tutta Europa. Questultima, presente anche
nei territori della Santa Sede, era particolarmente attiva nella
citt dOrvieto, dove il papa fu costretto a ritirare il vescovo e
proclamare linterdizione da ogni funzione religiosa.La popolazione
dOrvieto, tuttavia, soffrendo per lesclusione dalle feste
religiose, chiese che fosse tolto linterdetto e fu cos che
Innocenzo III, ripristinata lautorit papale, invi in quella citt un
nobile romano, un tal Pietro Parenzo, per eseguire le disposizioni
previste dalla bolla papale nei confronti degli eretici, vale a
dire la confisca dei loro beni. Ad un certo punto per i Catari
catturarono il giovane, che si era insediato con la carica di
podest, e lo sottoposero ad umiliazioni e torture per costringerlo
a ritirare i provvedimenti di confisca. Non essendoci riusciti lo
uccisero.Innocenzo III sub il dolore per la perdita di un suo
protetto, ma vide anche la sfida allautorit della Chiesa.
33
Michele ManherMichele Manher, dopo aver lavorato come re-dattore
in una rivista di informazione medica, inizia, alla fine degli anni
novanta, a scrivere saggi ed articoli per riviste di settore (Hera
ed Archeomisteri in italia, Migration & Diffu-sion allestero)
sui misteri della storia, dellar-cheologia e della filologia. Per i
tipi della Phasar (Firenze) ha pubblicato i libri Storia misteriosa
della Terra (2008), Esodo la storia segreta (2012) e Il codice
atlantico di Giza (2013).
La confisca dei beni degli eretici, infatti, era una procedura
che doveva essere adottata non solo nelle terre sottoposte al
potere temporale del papato, ma ovunque in Europa si fosse
presentato il problema delleresia, dallUngheria alla Francia
Meridionale. In Italia, per, cera una difficolt: una simile
politica era offuscata dalle rivendicazioni territoriali che da
secoli la Chiesa esigeva un po ovunque sullintera penisola. Gi nel
1207, quando a Viterbo si presentarono gli stessi problemi
dOrvieto, per non offrire il fianco a questa critica il papa attenu
le misure antiereticali, eliminando la clausola della
diseredazione; una politica troppo rigida rischiava di creare
contraccolpi (rivendicazioni laiche) sulle propriet delle diocesi
nelle citt italiane. Innocenzo III, peraltro, era consapevole del
fatto che i sacerdoti sabbandonavano non di rado a comportamenti
riprovevoli. Il medievalista inglese Malcom Lambert cita a questo
proposito una lettera scritta dal papa alla citt di Treviso, in cui
si lamenta degli eccessi del clero, il cui esempio malvagio vi
offende. Il papa si rendeva conto della fondatezza dei malumori
contro la Chiesa e del fatto che erano proprio questi il terreno di
coltura del catarismo. Certo la predicazione catara richiamava alla
povert evangelica, allascolto della parola di Cristo e al rifiuto
del dio di Mos che i Catari
LA QUESTIONE CATARA
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dicevano didentificare, in accordo con le parole di Ges
riportate nel Vangelo di Giovanni, col diavolo, ma questo modo di
presentarsi era del tutto ipocrita e strumentale, perch i Catari si
comportavano nella realt da criminali [celebre quello che era
avvenuto sotto il pontificato di Lucio III (1181-1185), quando i
Catari indipendentisti avevano strappato gli occhi a sacerdoti
rastrellati a caso nelle campagne e, avendone salvato solo uno, gli
comandarono di portare dal papa tutti gli altri. Questi, ricevuto
il macabro messaggio, fugg ingloriosamente da Roma e rimase a
Verona fino alla sua morte], praticando lomicidio, la devastazione
di chiese ed altari e rinnegando, spesso con modi barbari e
violenti, i sacramenti, cio la vita e la Parola di Cristo. Se
lalbero si riconosce dai suoi frutti ... evidente che predicare la
parola di Cristo e allo stesso tempo odiare i riti fatti in sua
memoria e, con essi, il mondo, non rappresentava qualcosa di
particolarmente angelico; i Catari in pratica avevano avuto la
geniale idea di usare in un certo modo la parola di Cristo per
distruggere il cristianesimo. Aveva certo ragione santa Ildegarda
di Bingen quando scrisse che i Catari
erano stati vomitati dalla bocca della bestia nera per provocare
terribili distruzioni, riferendosi probabilmente allarrivo dei
Catari in Renania intorno al 1140, che lei vide come lo scatenarsi
del diavolo in persona. La capacit dei Catari, tuttavia, di
fingersi, con i loro predicatori itineranti, persone umili, amanti
della verit e dello spirito di povert evangelica, faceva breccia
nei cuori della gente, stanca del comportamento materiale dei
preti. Non cera, allinterno della Chiesa, chi sapesse davvero cosa
fare, ma Innocenzo III ricevette un vero dono dal cielo quando nel
1210 un piccolo gruppo di mendicanti, guidati da un certo Francesco
dAssisi, chiese di poter conferire con
lui. Francesco volle andare dal papa per chiedere lapprovazione
della Regola, su cui aveva fondato la sua comunit, ispirata al
racconto di Mt 10, 7 sgg., dove Ges invita i suoi seguaci a
predicare senza portare nulla con s, in assoluta povert.
Esattamente come facevano i Catari. Francesco apparteneva alla
variegata categoria delle persone contro-corrente presenti nel
mondo laico della cristianit; non cera nessuno, tra preti e uomini
di Chiesa, che potesse anche solo farsi passare per la testa lidea
di perseguire un proposito di vita cos esigente come
34
-
quello che si prefiggevano Francesco e i suoi seguaci. I Catari
erano gli unici a manifestare un simile spirito di sacrificio, ed
era proprio questo a renderli vincenti nella predicazione.La Chiesa
alla fine cap che era quella la vera mossa risolutiva contro gli
eretici, perch permetteva di usare le loro stesse armi per
combatterli, cio la predicazione secondo i dettami della povert
evangelica. Non per nulla sotto Onorio III, fedele continuatore
della politica dInnocenzo III, gli ordini mendicanti vissero una
stagione di grande sviluppo e diffusione. Ad Innocenzo III era
toccato invece lingrato compito di dover fronteggiare la virulenta
aggressivit religiosa, politica e sociale dei Catari. Nella Francia
meridionale i Conti di Tolosa avevano dato ampio spazio alla
predicazione catara, che sera saldamente impiantata in quel
territorio. Sotto Raimondo VI, conte di Tolosa e marchese di
Provenza, la situazione aveva preso una brutta china. Raimondo VI
non solo rifiut daderire ai tentativi dei legati papali di
convenire ad
un chiarimento ed una pacificazione, ma continu ad assoldare
mercenari che saccheggiavano e usurpavano i patrimoni della Chiesa
di Roma. Innocenzo mand varie lettere al re francese Filippo II
Augusto, figlio di terzo letto di Luigi VII, per chiedergli
dintervenire contro Raimondo. Filippo
tuttavia non gli rispose mai. Una delle ragioni del suo rifiuto
fu certamente lappoggio che in quel periodo il papa dava agli
Inglesi nella lotta che vedeva contrapposti Capetingi e
Plantageneti, e forse anche il fatto che una sorella di suo padre,
Costanza, era moglie proprio di Raimondo VI.
Fu cos che gli eventi precipitarono.Larcidiacono cistercense di
Maguelonne, Pietro di Castelnau, scomunic nel 1207 il conte di
Tolosa e Innocenzo formalizz quella decisione nella bolla del
maggio di quello stesso anno.Raimondo decise allora dentrare in
trattative con i legati del papa, ma Pietro di Castelnau era un
tipo molto litigioso e larte della diplomazia non era per lui. A
gennaio dellanno dopo Pietro fu ucciso da un uomo alle dipendenze
di Raimondo. Stava per scatenarsi la crociata. Raimondo vide la sua
rovina e non esit un istante a sottoporsi ad ogni genere
dumiliazione pur di scongiurare il pericolo incombente: attravers
nudo, davanti al suo popolo, il sagrato della cattedrale di Tolosa,
entr in chiesa, giur ubbidienza e ricevette lassoluzione dal legato
del papa. Il visconte di Beziers, invece, rifiut di sottoporsi a
quellumiliazione. Inizi la crociata. Il 21 luglio del 1209
arrivarono a Beziers gli sterminatori dellapocalisse agli
ordini
35
Enigmi
-
del delegato papale Arnaud Amaury, rimasto celebre per la
terribile frase che avrebbe (il condizionale dobbligo) pronunciato
a chi gli chiedeva cosa si doveva fare con gli abitanti della citt:
Caedite eos. Novit enim Dominus qui sunt eius, avrebbe risposto il
legato. Fu uno dei massacri pi allucinanti della pur sanguinosa
storia dEuropa.
Gli eretici nella citt non arrivavano al 10% di tutti gli
abitanti, ma l'intera popolazione fu completamente sterminata,
compresi i neonati. Il visconte di Beziers, Raimondo Ruggero di
Trencavel, tent dorganizzare una difesa a Carcassonne, ma prefer
consegnarsi ai crociati in cambio dellimpegno solenne a risparmiare
gli abitanti. Il barone dellIle de France Simone di Monfort, un
mese dopo, accett di guidare lesercito crociato, ma in quanto a
crudelt non aveva nulla da invidiare ad Arnaud Amaury. Nel 1211,
dopo aver espugnato la fortezza di Lavaur, fece bruciare vivi tutti
i suoi occupanti, 400 persone, e fece impiccare il comandante della
guarnigione Amalrico di Montreal, ma la sorte
37
Enigmi
-
pi orribile la destin alla di lui sorella, Giraude de Lavaur: la
ragazza fu consegnata alla truppa che abus di lei in tutti i modi
possibili e immaginabili, poi fu gettata in un pozzo e gli stessi
soldati che lavevano stuprata luccisero a sassate. Il papa rest
allibito e disgustato per le atrocit commesse dai soldati e dal
comandante della spedizione. Sia Innocenzo sia il re francese,
peraltro, erano convinti che lazione militare, il cui carattere
avrebbe dovuto essere dimostrativo, non doveva durare pi di qualche
settimana al massimo: dur invece 20 anni. Innocenzo III ruppe sia
con Arnaud Amaury (che disubbid persino al suo ordine di cessare la
crociata) sia con Simone di Monfort, non solo a causa delle
gratuite crudelt ma anche perch quei due volevano per s le terre
conquistate.Innocenzo III si dovette rendere conto che la
situazione gli era ormai sfuggita di mano e che aveva scatenato dei
mostri. A questo punto il papa cambi completamente rotta e salle
con Raimondo VI, non opponendosi a che giungesse in suo aiuto il re
dAragona Pietro II, un eroe della cristianit perch aveva fermato
gli Arabi a Las Navas de Tolosa. Amaury tuttavia non voleva
sentirne di dirottare la crociata contro gli Arabi e minacci
addirittura di scomunica Pietro II perch era intervenuto a favore
di Raimondo VI. Nellestate del 1213 purtroppo, mentre era in corso
lassedio della citt di Muret, dove si trovavano asserragliati i
crociati, il re dAragona rimase ucciso durante un assalto. La
sconfitta dInnocenzo fu completa quando si conclusero, il 30
novembre 1215, i lavori del
Enigmi
-
concilio Lateranense IV. Il papa non riusc a far accettare la
sua proposta, vale a dire che le terre di Roger de Trencavel
passassero al barone di Monfort ed il resto della Linguadoca
rimanesse invece a Raimondo VI. Proprio i vescovi insediati da
Innocenzo in Linguadoca sostennero con animosit il barone di
Monfort e cos il concilio decret che anche le terre di Raimondo
diventassero propriet del barone dellIle de France. Il 16 luglio
1216 Innocenzo III moriva a Perugia. Ad agosto di quello stesso
anno, tuttavia, il figlio di Raimondo, inaspettatamente, espugnava
la citt di Beaucaire e riapriva cos le sorti del conflitto. Simone
di Monfort cinse allora dassedio, nel 1217, la citt di Tolosa, ma
dopo un anno, mentre era ancora sotto le mura della citt, una donna
gli scagli una pietra che luccise allistante. Fu un evento
stupefacente, quasi una maledizione perch quella stessa morte era
toccata sette anni
prima alla giovane contessa Giraude de Lavaur, che i soldati di
Simone avevano ucciso a sassate. Divenuto Amalrico di Montfort,
figlio di Simone, il capo della crociata, i successi militari per i
cosiddetti crociati finirono per dissolversi. Nel 1225 il nuovo re
di Francia Luigi VIII, con la benedizione del papa Onorio III,
scese in campo per dare la spallata finale a quella guerra ormai
senza senso; il papa impose allora ad Amaury la consegna al regno
di Francia delle terre conquistate, mentre i Conti di Tolosa
riuscivano a conservare parte dei loro possedimenti. Sul finire del
1229 la regina francese Bianca di Castiglia, vedova di Luigi VIII,
riusc a far firmare la pace alle parti in causa. Molti e gravi
errori
erano stati commessi, ma alla fine il movimento cataro era stato
stroncato. I catari odiavano lEuropa che li aveva partoriti, ma
applaudivano al fatto che i loro capi, o protettori, amassero il
potere, la propriet feudale e le ricchezze che essi, invece,
detestavano nei loro nemici. Pur se dopo venti anni di atroci
sofferenze patite da entrambe le parti alla fine il mondo, avendoli
riconosciuti, riusc a liberarsi delle loro
provocazioni e della loro ipocrisia.
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41
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Giovanna Bonanno
Uno degli ultimi processi per stregoneria in Italia
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Maghie Streghedi Maria Benedetta Errigo
Maria Benedetta ErrigoGiornalista, laureata in scienze delle
comunica-zioni, da diversi anni studia le pi diverse tema-tiche
mistico-esoteriche come le vicende stori-che legate all'Ordine dei
Cavalieri Templari e le tradizioni legate al culto della Maddalena
nel Sud della Francia. In particolare si concentra-ta sul mondo
della stregoneria e della cultura popolare, esaminati sotto
l'aspetto antropolo-gico e storico, focalizzando le sue ricerche
sul mondo della Wicca e delle religioni neo pagane. Su tali temi ha
pubblicato articoli su web e rivi-ste di settore, tra cui la
rivista Hera. Attualmente Direttore Responsabile del sito www.ilpor
taledelmistero.net
E' automatico. Se si pensa ai processi per stregoneria la mente
associa queste immagini a un periodo di tempo ben preciso: il
Medioevo, quando in quei secoli bui moltissime donne vennero uccise
per ignoranza e superstizione.Ma davvero cos?Non proprio, visto che
in Italia uno degli ultimi processi per stregoneria si tenne in un
tempo relativamente vicino al nostro: nel 1789 e la protagonista fu
la palermitana Giovanna Bonanno, conosciuta anche come la vecchia
dell'aceto. Il fatto che la data del suo processo e della sua
conseguente condanna a morte siano cos vicine a noi deve far
riflettere come la superstizione sia sempre molto presente nella
nostra societ e che comunque, anche questa volta, ci si accan
contro una donna povera e sola. Esattamente come i processi alle
streghe nel Medioevo. Giovanna Bonanno, indicata anche in alcuni
documenti come Anna Pant, era nata a Palermo nel 1713. Non ebbe
vita facile: povera popolana, viveva mendicando e accontentandosi
di quel che riusciva a raccattare di qua e di l.
E cos trascorse la maggior parte della sua vita fino al 1786. Un
giorno non ben definito di quell'anno, Giovanna si trovava da uno
speziale quando vide entrare di corsa nella bottega una mamma
disperata che teneva tra le braccia la piccola figlia, esanime.
Cosa era successo?
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Giovanna Bonanno
Uno degli ultimi processi per stregoneria in Italia
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La bambina aveva bevuto dell'aceto per pidocchi, aceto tagliato
con arsenico, e ora era in fin di vita. Fortunatamente lo speziale
fece ingoiare alla piccola un boccale di olio che le provoc il
vomito e le salv la vita. Giovanna l, osserva tutta la scena e
riflette. Capisce che questo aceto per pidocchi pu essere un'ottima
arma per chi vuole avvelenare qualcuno senza lasciare traccia.
Infatti la bambina era sofferente, ma non c'era nessuna traccia di
quel che aveva bevuto. Se non fosse stata la sua mamma a dire che
si trattava di aceto per
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pidocchi forse non si sarebbe stati in grado di salvarla.Le
vengono un paio di idee in testa, ma decide prima di sperimentarle.
Riesce a racimolare qualche soldo per acquistare un paio di pozioni
di aceto e le prova sugli animali. Quando si accorge che gli
animali muoiono senza lasciare tracce e far capire che sono stati
avvelenati decide di passare all'azione.Giovanna inizia cos la sua
carriera da strega, dicendo in giro che lei era detentrice di un
liquido magico, qualcosa che poteva aiutare le mogli
infelici.Attenzione, questo non voleva dire che poteva risanare
matrimoni, tutt'altro! Tra le righe era un invito alle mogli
infelici a rivolgersi a lei che poteva sistemare le situazioni,
diciamo cos, permettendo a quelle donne di poter vivere felici con
il loro vero amore. Pochi soldi per raggiungere la felicit,
insomma.E la storia inizi a girare nel quartiere palermitano della
Zisa, dove Giovanna
viveva. E iniziarono ad arrivare le prime clienti. La prima era
una popolana che non aveva molti soldi, dunque compr la pozione
arcana a pi riprese. E il marito inizi ad accusare forti dolori di
stomaco che lo costrinsero a letto. Dopo altre due somministrazioni
di questo veleno, l'uomo esal l'ultimo respiro con il medico al suo
capezzale che non pot fare altro che decretare una morte per cause
naturali. Inizia cos la carriera di Giovanna che da quel momento
venne chiamata la vecchia dell'aceto.Dapprima furono principalmente
donne
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a rivolgersi a lei, poi anche qualche uomo convinto del
tradimento della moglie.E la popolana non faceva distinzioni:
consegnava la pozione e si presentava poi a casa a riscuotere la
parcella ad avvenuta dipartita.
Le cose andarono avanti tranquillamente per un paio di anni,
fino al 1788 quando i sospetti delle famiglie dei defunti presero
corpo.Giovanna Lombardo, madre della vittima, nutriva dei sospetti
sul comportamento della nuora, fresca vedova, soprattutto per il
fatto che stava organizzando in fretta e furia le nuove
nozze.Sapendo che la nuora si era rivolta alla Bonanno per
l'acquisto dell'aceto, finse di voler comprare anche lei la
pozione, ma arriv con quattro testimoni all'appuntamento con la
vecchia dell'aceto, che fu cos arrestata e processata per
stregoneria e veneficio. E da questo momento inizia la lunga corsa
verso la morte. Il processo corposo, va avanti per quasi un anno,
vengono sentiti testimoni e si pu risalire almeno a sei omicidi.Non
si conoscono le reazioni di Giovanna che, ricordiamo, a quel tempo
aveva gi ottant'anni. La sentenza gi sottintesa: il 30 luglio 1789
Giovanna viene condannata a morte. Si racconta che fin dalle prime
luci dell'alba le carrozze dei ricchi affollassero la piazza per
non perdersi l'avvenimento.La donna viene condotta alla forza e
impiccata senza troppe cerimonie: era una storia che si voleva
dimenticare, questa.Si racconta anche che, al momento della morte
della strega, la folla che assisteva alla scena venne presa da una
sorta di follia collettiva e si gett sul patibolo togliendole lembi
di vestito della morta, strappandole denti e unghie.Ma la forza
della superstizione dura da debellare: il 5 settembre dello stesso
anno si poteva assistere gi a una rappresentazione della vicenda.
Rappresentazione seguitissima dal popolino tutto. Ancora oggi si
racconta che l'anima di Giovanna vaghi per le stradine del
quartiere della Zisa, impossibilitata ad avere pace vista la morte
violenta di cui stata protagonista. E questo viene raccontato da
tutte quelle donne che comunque contribuiscono a tenere viva la
leggenda di questa strega quasi dei tempi moderni.
Maghie Streghe
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Il profetaRen Gunon?
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Ferruccio SantulliFerruccio Santulli (pseudonimo di Sante
Fer-rulli, oltre che con lalias Sante Asse collabo-ratore del sito
http://www storiamedievale.net) nasce nel 1961 in Puglia, in
settembre, ovvero la SEZIONE AUREA del secolo: in-fatti se
dividessimo i 100 anni di un secolo per il NUMERO DORO (cio il
rapporto au-reo 1,618) otterremmo il numero decimale
61,8046971569839307787391841779 pi altri numeretti che per lasciamo
nel se-greto. Dal 1994, ottocentenario della nascita dellImperatore
del Sacro Romano Impero Fe-derico II, si occupa di materie
tradizionali, ha collaborato con Hera allepoca del direttore
editoriale Carpeoro.
Negli ambienti massonici europei la figura di Ren Gunon ha
pesato molto, nel dibattito interno come nella pubblicistica, a
cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80 del secolo scorso,
prevalentemente poich in quegli anni la massoneria europea si era
ormai avvitata in un gioco pericoloso: quello di fare da filtro tra
il potere politico-economico e la classe intellettuale borghese. Un
ostacolo deciso alla diffusione del-le idee guenoniane anche fuori
dal dibattito strettamente riservato delle logge fu credo non tanto
il suo tradi-zionalismo intransigente quanto il fat-to che negli
ultimi anni della sua vita, dal 1929 al 1951, si fosse trasferito
da Parigi a Il Cairo e prendesse ad osser-vare i precetti del
Corano. Nei venti e pi anni di studio sulla fi-gura del pensatore
esoterico Gunon siamo arrivati alla conclusione che la sua
discretamente voluminosa opera debba configurarsi come
fondamental-mente profetica, ma fino ad oggi ancora po-
LOssimoro
di Ferruccio Santulli
Ren Gunon?
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chi erano i fatti accaduti a supporto di questa forse ardita
tesi e tali da poterne fare materia di dibattito culturale; oggi
gli eventi del quindi-cennio iniziale del terzo millennio lo
impongo-no. Lincipit a questa linea interpretativa sort a seguito
dei noti eventi dell11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York:
tornava allora prepotente e nel modo pi deflagrante il tema dello
scontro di civilt tra lIslam e il Cri-stianesimo e suoi derivati,
protestantesimo in-cluso. Anni addietro, nella gloriosa testata
Hera diretta da Gianfranco Carpeoro sviluppai una analisi
guenoniana di quegli avvenimenti in un articolo che poneva in
evidenza clamorosi parallelismi tra i fatti della distruzione delle
torri gemelle e quel che da quasi due millenni possiamo leggere nel
diciottesimo capitolo del libro dellApocalisse. Invito ognuno a
leggere detto capitolo e men-talmete far riferimento a quei giorni:
a tutti ri-sulter fin troppo evidenziato il fatto accadu-to nella
realt coi riferimenti dellevangelista di Patmos. Orbene, da allora
in poi divennero sempre pi evidenti gli aspetti profetici degli
scritti guenoniani e la sua visione del futuro dellumanit, in
chiave proprio di scontro tra un Oriente islamico testardemente
legato alla tradizione religiosa (che per loro inevitabil-
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mente diviene anche sociale e politica) e un Occidente alla
deriva spirituale; dove la reli-gione in primis (ma anche le
massoneria a ruo-ta nella critica dellautore) stessero divenendo
sempre pi preda del caos intellettuale materia-lista e scientista.
Sin dalle prime opere Gunon poneva laccento sugli sviluppi che tale
deriva occidentale avrebbe provocato ma allepoca leuforia liberista
e industrialista imped di co-glierle in pieno. Oggi la situazione
notevolmente cambiata: le nazioni islamiche, sentendo la fine forse
dei privilegi derivanti dallo sfruttamento del petro-lio e del
benessere che per loro ne conseguiva, stanno irrigidendosi sino
allesplosione delle attuali forme militari e terroristiche di chi
vede nella costruzione del nuovo califfato lunica salvezza della
loro civilt che conta ormai qua-si 1500 anni, e che raggiunse
specie durante il medioevo vette culturali e intellettuali che
nulla hanno da invidiare rispetto a quelle della civilt
greco-romana cui limpero americano di oggi deriva e sostanzialmente
si ispir. In particolare, in testi quali la crisi del mondo
moderno, il re del mondo e lultimo redatto, Il regno della quantit
e i segni dei tempi, Gu-non esprime pi volte lidea che lIslam non
sa-rebbe stato fermo immobile a subire il vorace espansionismo
della logica tecnologica e indu-striale del mondo occidentale.
Perfino il salto di qualit dallindustria dei beni di consumo alla
finanziarizzazione delle attivit speculative venne puntualmente
analiz-zata nel capitolo 16 dal titolo la degenerazione della
moneta de Il regno della quantit e i segni dei tempi (stampato nel
1945) in cui si eviden-ziava come il denaro stesse divenendo
essen-zialmente un dio pagano; leggiamone lultimo capoverso, in cui
pare proprio analizzare ci che sarebbe avvenuto nelle Borse
mondiali dal 2008 in poi, dopo il default dei cosidetti sub-prime
del mercato immobiliare statunitense:Per ritornare alla specifica
questione della moneta, dobbiamo ancora aggiungere come a questo
riguardo si sia prodotto un fenomeno veramente degno di nota: la
moneta, dopo aver perduto ogni garanzia di ordine superiore, ha
vi-sto il suo stesso valore quantitativo, cio quello che nel gergo
degli economisti viene chia-mato potere dacquisto, ridursi senza
posa, sicch si pu immaginare un punto limite, al quale ci si
avvicina sempre pi, in cui essa avr perduto ogni ragion dessere,
anche semplice-mente pratica o materiale, e dovr sparire quasi da
sola dallesistenza umana.
Si dovr convenire che si in presenza di uno strano ricorso delle
cose, di non difficile com-prensione del resto date le nostre
precedenti spiegazioni: poich la quantit pura si tro-va
propriamente al di sotto di ogni esistenza, quando si spinge la
riduzione alle sue estreme conseguenze, come nel caso della moneta
(caso pi eclatante di molti altri perch con esso si quasi arrivati
al limite), non ci si pu che trovar di fronte ad una vera
dissoluzione. Ci pu gi servire a mostrare che, come dice-vamo
prima, la sicurezza della vita ordinaria in realt qualcosa di molto
precario, e non solo a questo riguardo come vedremo in segui-to; ma
la conclusione che se ne potr trarre sar in definitiva sempre la
stessa: il termine reale della tendenza che conduce gli uomini e le
cose verso la quantit pura non pu essere che la dis-soluzione
finale del mondo attuale. E la logica di una apocalissi rivelazione
ma an-che trasformazione-distruzione di un mondo la lente
attraverso la quale rileggere e approfon-dire lopera del grande
pensatore tradizionale francese? Vi saranno occasioni, a Dio
piacen-do, di continuare per questa via su Orione Ma-gazine o
ovunque se ne presenti lopportunit.
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da oggi
contattaci alla mail: [email protected]
Orione Magazine anche rivista cartacea. Stiamo cercando Librerie
ed Edicole che vogliano venderla direttamente
Per inciso concludiamo solo col notare come attraverso la Rete
sempre pi linteresse pro-fano sui massoni, chi sarebbero e cosa
fanno, e sullesoterismo in genere, si sia reso pratica-mente
parossistico, oggetto non di elevato in-
teresse culturale ma di mere ansie di classe, quella degli
internauti complottisti e defrau-dati di una sana responsabile
partecipazione alle sorti delle loro comunit.
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IL SAOYANT AVESTICOe la nascita del Messia
di Betlemme
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Esoterismodi Michele Perrotta
Michele PerrottaNasce a Firenze il 30/7/1978, ricercatore
autodidatta, sin da bambino stato affasci-nato dal mistero e dalla
spiritualit cristia-na e ind. Lautore del saggio RIVELAZIONI
SULL'INCARNAZIONE - VERITA', SIMBOLI E ARCHETIPI DAI REGNI
SUPERIORI si dichia-ra innamorato eternamente del Vangelo e della
Bhagavad Gita, testi sacri per eccel-lenza che congiungono lIo con
Dio. La sua passione lo ha por tato dopo anni di studi e ricerche
personali a scrivere questo trattato che racchiude molto del suo
pensiero filoso-fico e teologico sul concetto del Divino.
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IL SAOYANT AVESTICO
Questo articolo tratto dal saggio La Bibbia Rivelata - le
quattro chiavi di lettura, i Rosa+Croce, e il Corpo di Gloria di
Michele Perrotta che sar pubblicato nel 2015 dalla XPublishing srl.
Per maggiori info. potete contattare lautore al seguenti indirizzo:
lamisticadellanima.blogspot.com/
Tratto dal capitolo Mos e la scienza dei Magi:
I Magi, coloro che, attraverso il loro simbolismo, portano
lEpifana (epiphana, dal greco festa dellapparizione o
manifestazione della divinit visibile, giunsero in Giudea dalla
Persia per onorare la venuta del Messia, ritenuta analoga all
apparizione del Saoyant avestico Il liberatore:
Ges nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni
Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov' il re
dei Giudei che nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo
venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode rest
turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi
sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in
cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perch cos scritto per
mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero
il pi piccolo capoluogo di Giuda: da te uscir infatti un capo che
pascer il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente
i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era
apparsa la stella e li invi a Betlemme esortandoli: "Andate e
informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato,
fatemelo sapere, perch anch'io venga ad adorarlo". Udite le parole
del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel
suo sorgere, li precedeva, finch giunse e si ferm sopra il luogo
dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una
grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria
sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni
e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in
sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno
al loro paese. Essi erano appena partiti, quando un angelo del
Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi
con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta l finch
non ti avvertir, perch Erode sta cercando il bambino per
ucciderlo". Giuseppe, destatosi, prese con s il
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bambino e sua madre nella notte e fugg in Egitto, dove rimase
fino alla morte di Erode, perch si adempisse ci che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio
figlio.Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui,
s'infuri e mand ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo
territorio dai due anni in gi, corrispondenti al tempo su cui era
stato informato dai Magi. Allora si ademp quel che era stato detto
per mezzo del profeta Geremia: Un grido stato udito in Rama, un
pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole
essere consolata, perch non sono pi. Morto Erode, un angelo del
Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: "Alzati,
prendi con te il bambino e sua madre e v nel paese d'Israele; perch
sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino.(MATTEO
2:1-20)
In uno degli importantissimi libri dello Zend-Avest troviamo le
seguenti informazioni:
Zarathustra rispose ad Angra Mainyu: O malefico Agra Mainyu, io
abbatter la creazio del Dava (male); abbatter il Pairika Knathaiti,
fino a quando non verr vittorioso il Saoyant (soccorritore,
salvatore) a prendere vita dal lago Kasava, dalla regione
dellaurora, dalle regione dellaurora. (AVEST VID. FARGARD 19:5)
Del Saoyant, il liberatore destinato ad annunciare la vittoria
del bene sul male, si parla in altri testi sacri del Madzeismo o
Zoroastrismo che fanno sempre parte dello Zend-Avest (Yn. 12:7, Yt.
13:17); per alcuni teologi uno dei primi salvatori fu lo stesso
Zarathustra, il quale, dal suo seme
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Esoterismo
conservato, avranno origine i due messia successivi. Il
Cristianesimo, e i magi ne sono un fattore primario nella Fabula
della nativit di Cristo, ha senzombra di dubbi unorigine mazdea,
altrimenti non avrebbe avuto senso inserire nel Vangelo di Matteo
questo simbolismo inerente allarcana scienza dei Magi: i sapienti
che, attraverso gli astri, consacrano i Re.
Il termine originale (Magi), da dove deriva il nome di Magi, in
realt inerente ad una forma di magia naturale che nel Vangelo viene
presentata anche sotto forma di astrologia: i Magi sono
sacerdoti-astronomi che, guidati dalla stella di Betlemme, hanno il
compito di riconoscere la regalit del bimbo santo: il salvatore
consacrato all Eterno. La Magia sostanzialmente conoscenza- una
conoscenza derivante da altri piani di realt - I Magi erano dotti
conoscitori della salvezza germogliata dal Cristo nella citt di
Betlemme, terra del
Re Davide dove ebbe origine la Stirpe di Giuda - la Radix
Davidis: il Germoglio di Davide. I Magi persiani sono descritti da
Erodoto come una trib meda e come sapienti dellarte sacra, maestri
del rito religioso al servizio dellimpero e della dinastia
achemenide. Tra le loro mansioni vi era il rituale delle libagioni
(bevande sacre) e dei sacrifici e si dice presso altre fonti che
sono loro a celebrare la cerimonia di iniziazione al trono del
sovrano. I Magi avevano inoltre lincarico di salmodiare
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delle teogonie, recitando i testi sacri e gli inniavestici
(spesso inni rivolti al Sole nascente), anche praticando
lesposizione dei cadaveri di animali impuri (usanze usate sia nel
mazdeismo che nellebraismo). I Magi offrivano libagioni anche agli
eroi (choas de hoi magoi toisi hersi echeanto), gli artvandei
persiani (gli artaioi), i guerrieri dei quali erano venerate le
fravai: le anime immortali. Questa magia ritualistica mirava a
rendere di nuovo in comunione il simbolismo essenziale della
dimensione interiore, condizione di altissima elevazione
spirituale: quella del simbolismo inerente al sacerdote-guerriero o
Re-Sacerdote. Tale dimensione mistica, che possiamo anche indicare
come una gnosi magia sapienziale celeste viene conservata e
preservata anche dalla Radix Davidis e, di conseguenza dai
Rosa+Croce; non a caso il maestro rosacroce viene indicato con il
nome di Ormus, un termine che indica la divinit principale del
Mazdeismo: Ahura Mazd. Nella Buona Novella (Vangelo) i Magi
riconoscono la regalit di Ges bambino durante la nativit del Cristo
(lEletto/il Re unto); questo
racconto ha una valenza spirituale non di poco conto: lo
zoroastrismo riconosce e glorifica, attraverso la figura dei Magi
che venerano il Messia Ges di Nazaret, il nascente cristianesimo
(pi correttamente quella corrente del cristianesimo esoterica che
ha una valenza simbolica pi che storica che nel sedicesimo secolo
prender il nome di rosicrucianesimo). I magi da quel segno celeste,
conosciuto come la stella di Betlemme, consacrano la loro sapienza
allAltissimo in terra di Giuda. Anche i sacerdoti Caldei di
Babilonia, che spesso vengono confusi con i Magi persiani,
praticavano lastrologia ed erano interessati alle questioni
riguardanti il Messia dIsraele.
Per tanto il Signore stesso vi dar un segno. Ecco: la vergine
concepir e partorir un figlio, che chiamer Emmanuele (Dio con noi)
. (ISAIA 7:14)
Dov il re dei Giudei che nato? Abbiamo visto sorgere la sua
stella, e siamo venuti per adorarlo. (MATTEO 2:2)
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Esoterismo
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ANNUNCIO ETICO RIVOLTO AD AZIENDE ED IMPRENDITORI
LE IRREGOLARIT NELLA DOCUMENTAZIONE BANCARIASAI CHE OLTRE IL 90%
DELLE BANCHE PRATICANO NON SOLO ANATOCISMO,OVVERO IL CALCOLO DEGLI
INTERESSI SUGLI INTERESSI, MA ANCHE LUSURA(OGGETTIVA E SOGGETTIVA)
IN CONTI CORRENTI, MUTUI E LEASING?
SAI CHE SE LA TUA BANCA HA PRATICATO USURA, PUOI OTTENERE IL
RIMBORSO DI TUTTI GLI INTERESSI PASSIVI DI CONTO CORRENTE PAGATI
NEGLI ANNI FINO AD ORA?
SAI CHE SE LA BANCA TI HA CHIESTO UN RIENTRO DEL FIDO, IL
CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE POTREBBE PORTARTI A CHIEDERE TU I
SOLDI ALLA BANCA?
SAI CHE SE LA BANCA TI HA INVITATO AD ACQUISTARE DEI TITOLI
DERIVATI POTRESTI RECUPERARE TUTTO QUELLO CHE HAI PAGATO?
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LE IRREGOLARIT NELLA DOCUMENTAZIONE BANCARIA
FAREMO L ANALISI DELLA TUA DOCUMENTAZIONE BANCARIA GRATUITAMENTE
E POI TI DIREMO DOVE E COME SI PU INTERVENIRE AFFIANCANDOTI CON
TUTELA LEGALE E GIUDIZIARIA FINO AL RECUPERO.DOVE STA IL NOSTRO
GUADAGNO? NOI GUADAGNIAMO IN PERCENTUALE SUL RECUPERATO E QUINDI
NOSTRO INTERESSE SEGUIRTI E TUTELARTI PER RECUPERARE. HAI LETTO I
GIORNALI? HAI VISTO STRISCIA LA NOTIZIA? MOLTE AZIENDE SONO STATE
RIMBORSATE DALLE BANCHE NELLA FASE DI MEDIAZIONE E MIGLIAIA DI
CAUSE SONO IN ATTESA DI GIUDIZIO.CONTROLLA I DOCUMENTI, NON TI
COSTA NULLA, POTRESTI AVERE IN TASCA UN GRATTA E VINCI E NON LO
SAIRIFERIMENTO ANNUNCIO: XABP
SE TI ABBIAMO INCURIOSITO E VUOI VERIFICARE,CONTATTACI:GE.SE.FIN
di LORENA MAZZOLAmail: [email protected]: 041.5442754
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Il PotereVibrazionaledellaParola
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NuoveFrontieredi Giovanna Garbuio
Giovanna GarbuioNata a Trieste, vive in Veneto da quando aveva
tre mesi e oggi risiede nella provincia di Trevi-so. Architetto dal
1993, ricercatrice spirituale da sempre. Dal 2009 scrive e lavora
con i suoi due compagni di viaggio Sandro Flora e Silvia Paola
Mussini con i quali scrive come Josaya (pseudonimo ricavato dai
loro nomi). Ad oggi ha pubblicato
[http://giovannagarbuio.com/giolibri/] 6 titoli di carta e molti
testi digitali [http://wwwjosaya.com/prodotti/] soprattutto a firma
Josaya. Scrive su www.giovannagarbuio.com, wwwjosaya.com,
www.hp-oponopono.info.Con Josaya maggiori esperti in Italia della
fi-losofia Ho-oponopono con diffusa Seminari in Italia
[http://wwwhooponoponooccidentale.com/eventi/]. Afferma:
Ho-oponopoono fa parte della Verit! E uno strumento grandioso che
ci stato consegnato per realizzare il no-stro progetto di vita!
Ah dimenticavo: a 46 anni suonati il mio eroe preferito sem-pre
Paperinik; credo ancora fermamente nellesistenza di Babbo Natale e
quel che pi bello sono ancora sicura della buona fede dellumanit e
che in fondo tutto sia possibile. Soprattutto resto convintissima
che ridere... fa buon sangue (come il vino rosso!) e fa venire meno
rughe del broncio!
In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio. E il Verbo
era Dio. E il Verbo si fece carne.
Vangelo di Giovanni
Ogni parola ha un campo, chiamiamolo aureo, una frequenza
vibratoria, che sono delineati dalluso che ne stato fatto della
stessa parola dalla notte dei tempi.Questo un ragionamento che vale
per una stessa parola pronunciata in qualsiasi lingua del mondo
perch il suo campo dipende dal suo significato e quindi dalle
sensazioni, dalle emozioni che il suo utilizzo ha circoscritto da
quando si cominciato a pronunciarla. Tuttavia, la parte pi
complessa di tutto il fatto che tutta la tua struttura fisica ed
ener-getica disegnata per contenere linfinito ed per questo che
ogni parola amorosa rivolta a te si espande attraverso il tuo
Essere o la tua coscienza per penetrare gli altri esseri o
co-scienze che si trovano dentro di te, nei tuoi pen-
61
Il PotereVibrazionaleParola
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sieri, nella tua immaginazione, nel tuo mondo sensoriale.
Vivi Cervera
Del resto questo comprensibile anche osser-vando la nostra vita
quotidiana: Se io uso paro-le negative per descrivere unaltra
persona, la mia antipatia e il mio astio nei suoi confronti si
consolider ancor di pi, solo per il fatto che lo sto dichiarando.
Certo la stessa cosa vale se ne parlo con benevolenza e con
simpatia. Allo stesso modo se dichiaro e sottolineo le mie
ca-ratteristiche negative, mi convincer sempre pi profondamente
della loro veridicit anche
riguardo a me stesso.Se noi utilizziamo parole legate a
sentimenti di Amore, di gratitudine, di benevolenza, di be-nessere,
evochiamo lo stesso tipo di sentimenti. La stessa cosa vale
utilizzando parole di rabbia, rancore, astio, intolleranza.Le
parole che noi utilizziamo sono le stesse, nelle loro varie forme e
sinonimi, che sono uti-lizzate e sono state usate in qualsiasi
lingua co-nosciuta o sconosciuta nonch in qualsiasi epo-ca o tempo
dellumanit; da quando luomo, appunto, usa il linguaggio per
comunicare.Il fatto che luso di queste parole abbia contri-buito in
un certo tempo, in un certo luogo, in
62
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una certa situazione e in milioni di altre allo stesso modo, a
fare stare bene e a rendere felice qualcuno o a fare stare male e a
rendere infelice qualcun altro, ha creato unenergia, un campo
aurico, una vibrazione globale e un significa-to universale che
sono rimasti registrati nella cosiddetta Matrix o nellinconscio
collettivo o nelletere come preferiamo chiamarlo.Ogni volta, che
questEnergia viene evocata si associa a tutta lenergia di quella
parola.Quando pronunciamo una specifica parola, non solo evochiamo
le emozioni legate a tutte le memorie di avvenimenti in cui ci
siamo senti-ti personalmente in quel modo, ma quello che
grandioso che pronunciando questa stes-sa parole richiamiamo a
noi tutte le memorie delluniverso di cui siamo notoriamente parte
olografia. C unaltra peculiarit da sottolinea-re: la parola il
tramite attraverso cui il pensiero (il cui potere creativo immenso
fuori discus-sione) viene espresso, avvicinandone il livello
vibratorio a quello della realt manifestata. Il Logos (parola) si
concretizza tramite il Nos (ragione), senza la cui mediazione
perderebbe ogni senso. Ogni parola la connessione diret-ta tra
lEnergia del pensiero e lEnergia della materia. Parlando
trasportiamo i pensieri a li-vello fisico e permettiamo allEnergia
eterea di vibrare a livello materiale.La mente crea e d forma alle
idee, la parola le rende vive e in grado di interagire con la
realt.Eraclito usava lo stesso termine (Logos) per in-dicare la
parola, la ragione (pensiero) e la realt o armonia dellUniverso.
Direi che questo da parecchio da pensare.
Nuove Frontiere
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Quello che entrer nella vostra bocca non vi pu contaminare, ci
che esce dalla vostra bocca vi contamina. GesVi sembra poco? Ed
ecco spiegato limmenso
potere del Verbo. Attraverso la ripetizione, poi, ci si pone
sulla stessa frequenza della parola pronunciata senza che sia
necessario uno sfor-zo consapevole da parte della nostra
mente.Tutte le parole pronunciate con la ferma inten-
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Nuove Frontiere
Larma di ogni essere umano la parola. Gli animali hanno zampe
agili, artigli affilati, zanne, corna, denti velenosi, becchi, ecc.
mentre gli esseri umani sono dotati della parola come loro
armamento. Per un aspirante spirituale, la prima lezione in
assoluto dellabecedario il Controllo della parola. Tramite la
dolcezza del vostro modo di parla-re, voi potete disarmare ogni
antagonismo e sconfiggere ogni progetto di odio. La dolcezza vi fa
divini mentre lasprezza vi rende bestiali. La mera gentilezza o
amabilit formale ipocrisia; il parlare sincero deve sgorgare dalla
dolcezza vera del cuore, di un cuore colmo damore. Eliminate tutta
la malvagit dal lago limpido della mente e fatene una re-sidenza
adatta al Divino.Sai Baba
zione di provocare un cambiamento interiore, aumentano il loro
potere anche grazie alla ripe-tizione che aiuta a dissolvere i
modelli mentali ormai obsoleti che tuttavia continuano a gene-rare
disagi. Questo perch le parole possiedono la qualit dellintenzione
creativa.La parola, solo per il fatto di pronunciarla, caricata di
tutto il potere che deriva dallinten-zione e che c ovviamente in
tutto ci che di-ciamo. Il nostro intento si manifesta attraverso la
parola. Ecco perch tutti gli esperti di LOA consigliano di parlare
dei propri obiettivi, di farli oggetto delle nostre
conversazioni.
Sii impeccabile nella parola recita uno dei quattro accordi di
Miguel Ruiz, Sciamano Tol-teca.
Benedite tutti, e tutto ci, che rappresenta quello che
desiderate. raccomanda raccoman-dano i Kahuna Hawaiani.Il potere
della parola nel mondo indiano (Veda) era tenuto in altissima
considerazione e attra-verso la recitazione di mantra se ne
manifesta-va e controllava il potere. Attraverso la ripeti-zione
delle parole luomo mette in risonanza il
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proprio livello vibratorio con quello intrinseco delle parole
stesse, come abbiamo visto.Anche nella tradizione cristiana stato
raccolto questo modo di utilizzare il potere delle parole.
Possiamo, infatti, assimilare al mantra la giacu-latoria delle
nostre chiese. Cos il rosario se non unincessante ripe-tizione
delle stesse parole? Quando ripetiamo delle parole potenzialmente
positive, senza riferirle a qualcosa di specifico che vogliamo
manifestare o che desideriamo provare, rendia-mo il processo ancora
pi potente.Perch, essendo quelle che pronunciamo parole associate
ad accadimenti positivi e potenzial-mente piacevoli, il processo
messo in atto di-viene un processo di valore assoluto, non
riferi-to a nulla di