Bologna, 16 novembre 2013 [DIS]INFORMAZIONE IN RETE TRA SCIENZA E DIVULGAZIONE: NUOVO RUOLO PER IL BIBLIOTECARIO BIOMEDICO? Orientarsi fra predatory publishers e distorsioni della peer review: il punto di vista dei professionisti Carlo Fraticelli ASST Lariana, Como Milano, 18 marzo 2016
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Orientarsi fra Predatory Publishers e distorsioni della peer review:il punto di vista dei professionisti
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Bologna, 16 novembre 2013[DIS]INFORMAZIONE IN RETE TRA SCIENZA E DIVULGAZIONE:
Internet ha permesso la diffusione di informazioni a altissima velocità
Enormi opportunità di business per editori online, ma non sempre con meccanismi di controllo della qualità adeguati
Molti editori perseguono finalità solo economiche, senza considerazione per le conseguenze
Se l'obiettivo primario è pubblicare il più possibilecaduta della della qualità
Molti editori aprono riviste on-line d’interesse disciplinale e professionale che si sovrappongono(per aumentare il numero di articoli) e assumono giovani “business manager” di scarsa esperienza (scientifIca e editoriale)
Rivoluzione
della
informazione
Refereeing crisis: crisi dell’arbitraggio
Opinion: Reviewing ReviewersScience needs a standard way to evaluate and reward journal reviewers.
Accettare articoli rapidamente (poca o nessuna peer review o controllo di qualità)
Informare di dover pagare solo dopo che l’articolo è stato accettato
Campagna aggressiva perchè siano sottomessi articoli e per far parte di board editoriali
Inserire studiosi/ricercatori come membri di board editoriali senza il loro permesso e rendere difficile la dimissione dal board
Nomina di falsi accademici nei board editoriali
Imitare il nome o lo stile del sito web delle riviste più affermate
Affermazioni fuorvianti riguardo delle procedure editoriali (es location falsa)
Uso improprio dell’ISSN
Impact factor falso e inesistenteMillefori Cucchi
Nonostante la crescente consapevolezza di tali editori "predatori", questi giornali finti continuano a moltiplicarsi
Secondo l’elenco curato dal bibliotecario Jeffrey Beall, della Auraria Library, University of Colorado Denver (vedi "predatori Publishing," The Scientist, Agosto 2012), il numero di possibili predatory journal è cresciuto da 18 nel 2011 a 860 nel 2015
‘ Predatory
Journals ‘
in aumento
18860
2015
2011
Kailash Gupta. Opinion: Pay-to-Play Publishing. Online scientific journals are sacrificing the quality of research articles to make a buck. The Scientist, 2015
Jeffrey Beall. Predatory Publishing. The Scientist, 2012
“ Predatory publishers use deception to appear legitimate, entrapping researchers into submitting their work and then charging them to publish it “
Beall, J. Predatory publishers are corrupting open access. Nature, 2012;Butler D. Investigating journals: The dark side of publishing. Nature, 2013
Beall ha pubblicato il suo primo elenco di predatory publisher nel 2010
John Bohannon (Science magazine) ha condotto ricerche “sul campo” per verificare il sistema di accesso di un certo numero di riviste “sospette”: circa il 60% ha accettato un articolo (del tutto falso) sugli effetti presunti dei licheni
Lista e sito di Beall e il sito web sono diventati punto di riferimento; ampiamente consultati da bibliotecari, ricercatori e e difensori dell’open access