RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE - ANNO XIV N° 27 - LUGLIO 2011 RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE - ANNO XVII N° 33 - LUGLIO 2014 RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE - ANNO XVII N° 33 - LUGLIO 2014 ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLO ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLO Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. postale legge 662/96 - Regime libero - Prov. Me - in caso di mancato recapito restituire al mittente www.comunediantillo.it Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. postale legge 662/96 - Regime libero - Prov. Me - in caso di mancato recapito restituire al mittente www.comunediantillo.it
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ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLO · e-mail: [email protected] Elaborazione grafica, impaginazione e Stampa: A R G di Costa & Trischitta s.n.c. S. Alessio Siculo (Me)
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ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLOORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLO
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Cari concittadini,sono trascorsi tre anni dalle consultazioni elettorali, in questo periodo l'amministrazione che mi onoro di guidare si è impegnata affinché nessun aspetto della gestione amministrativa del nostro comune fosse trascurato.Nei precedenti numeri di “Antillo notizie” mi sono soffermato principalmente sulle progettualità concretamente portate avanti da questa amministrazione, fornendovi informazioni dettagliate sulle opere pubbliche che si stanno realizzando e che si realizzeranno nel nostro centro; non mancherò, nelle prossime edizioni di questo giornale, di tenervi informati riguardo a questo importantissimo aspetto della vita amministrativa.Mi preme però, in questo editoriale, approfondire il tema riguardante il bilancio comunale.Com'è risaputo, in questi ultimi anni, i trasferimenti statali e regionali ai piccoli comuni sono diminuiti drasticamente, generando grandissime difficoltà nella gestione dell'ordinaria amministrazione, in special modo a
un comune come Antillo, che “vive” per lo più di finanza derivata.L'amministrazione comunale ha fatto fronte al calo dei fondi a disposizione, attuando una vera e propria spending review.Il taglio della spesa ha seguito un doppio canale d'attuazione. In primis si è iniziato un percorso di riduzione dei costi per i servizi, in questa prima fase sono state ridotte le utenze (telefoniche, elettriche, assicurative) eliminando quelle inutilizzate; per il futuro si sta già programmando, per quanto concerne il consumo di energia elettrica, un ricorso sempre più massiccio alle fonti rinnovabili, abbinato a un graduale rifacimento dell'impianto di illuminazione pubblica, con l'adozione della tecnologia a led. In secondo luogo sono stati quasi del tutto eliminati i costi per consulenze esterne, che in passato costituivano una voce di spesa consistente per le casse comunali, preferendo servirci delle competenze del nostro personale.Grazie all'oculata gestione finanziaria di questa amministrazione, è stato possibile continuare a garantire l'erogazione di tutti i servizi alla comunità, prestando particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione.
Un ulteriore tema sul quale voglio soffermarmi, è quello riguardante l'annosa questione dei rifiuti. Dopo continue proroghe, al termine del 2014 l'ATO ME 4 dovrebbe finalmente cessare la propria attività, per far posto (in ottemperanza alla Direttiva regionale n. 2 del febbraio 2013 sulla gestione integrata dei rifiuti) all'ARO (Area di Raccolta Ottimale). Il nuovo soggetto interesserà un area limitata rispetto a quella di competenza dell'ATO, questo ci permetterà di ottimizzare il servizio di raccolta realizzando un sistema differenziato; sarà compito della nostra amministrazione avviare una campagna di sensibilizzazione in tale direzione che parta dalle scuole, perché un efficiente servizio di raccolta differenziata è per noi un dovere nei confronti dell'ambiente, e rappresenta anche un'ottima occasione di ottimizzazione e riduzione della spesa per i contribuenti.
Il Sindaco e l'amministrazione comunale tutta, dà il benvenuto alla nuova Segretaria comunale, dott.ssa Valentina Terranova, che già da sei mesi svolge egregiamente il suo lavoro in questo comune, sostituisce la dott.ssa Rosaria Galluzzo, alla quale va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto.
Auguro a tutti gli antillesi di trascorrere una serena pausa estiva e spero di poter incontrare tutti in occasione dei festeggiamenti in onore della Nostra Patrona Maria SS della Provvidenza. Il Sindaco dott. Davide Paratore
Editoriale del Sindaco
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Sommario
Antillo Notizie
Organo ufficiale del Comune di Antillo
RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE
ANNO XVII - N° 33 - LUGLIO 2014
Direttore
Davide Paratore - Sindaco
Direttore Responsabile
Katia Trifirò
Redazione
Luisa Bongiorno Nunzia Gentile
Rita Guanadio Roberta Muscolino
Antonino Palella Janette Palella
Sonia Paratore Rosangela Paratore
Lorena Restifo Andrea Sigillo
Giuseppe Sigillo Santi Smiroldo
Maria Rita Tomasi
Hanno collaborato a questo numero:
Sac. Padre Egidio Mastroeni
Fotografie
Archivio Comunale
Guglielmo Mastroeni
Albino Muscolino
Mirko Mastroieni
Direzione, redazione ed amministrazione:
Sede Municipale di Antillo
Piazza S. Maria della Provvidenza - 98030 Antillo (Me)
Come ogni anno, anche per il “Natale insieme 2013” il calendario delle manifestazioni organizzate dall'amministrazione e dalle associazioni antillesi è stato ricco e variegato.Il primo appuntamento si è svolto il 19 dicembre, Babbo Natale ha fatto “irruzione” durante il pranzo degli alunni delle nostre scuole, al quale hanno partecipato anche gli amministratori.Il 26 dicembre è stato il momento della musica, con i l consueto concer to organizzato dall'Associazione Bandistica “V. Bellini” di Antillo; giunto alla XIX edizione, il concerto si è t enu to per l a p r ima vol ta ne l cen t ro polifunzionale “G. Manzi”, e ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico. Il 28 dicembre, primo appuntamento con il Presepe Vivente, replicato poi il 4 gennaio, anche quest'anno tantissimi nostri concittadini si sono adoperati nell'organizzazione dell'evento, che è ormai divenuto un momento immancabile del Natale antillese.Novità del 2013 è stato il primo torneo di pallavolo femminile, le gare si sono disputate
nella palestra comunale nella giornata del 29 dicembre. Il giorno successivo si è festeggiata al Giardino di Redenzione la giornata dell'anziano, il 31 dicembre, è stato il momento della Supertombolata, anche quest'anno ricca di premi, seguita dal tradizionale brindisi augurale.A chiusura delle manifestazioni natalizie, il consueto appuntamento con la Befana, con l'estrazione dei doni per tutti i nostri bambini.
Gianluca Sturiale
AVVICENDAMENTO NELLA GIUNTA MUNICIPALE
Come previsto, nello scorso mese di gennaio si sono attuati due avvicendamenti concordati nella giunta municipale.
A Giuseppe Santoro e Romualdo Lo Conti subentrano Daniele Lo Giudice, con delega ai lavori pubblici, servizi cimiteriali, autoparco, servizio idrico e verde pubblico, e Simone Bongiorno, con delega al bilancio e all'agricoltura.Ringraziamo gli assessori uscenti per la dedizione e la serietà dimostrate nell'adempimento delle proprie funzioni, ai nuovi membri della giunta auguriamo un proficuo lavoro.
LA REDAZIONE
Presepe vivente Natale 2013
I neo Assessori Daniele Lo Giudice e Simone Bongiorno
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Nel giorno del decimo anniversario della morte del Rag. Natalino Bongiorno, Sindaco di Antillo dall'11 luglio 1983 al 27
maggio 2002, l'Amministrazione Comunale ha voluto rendere un sincero e sentito omaggio alla figura di uomo e personaggio politico di Questo Nostro Illustre Concittadino.
Per l'occasione si è riunito il Consiglio Comunale in una seduta straordinaria tenutasi nei locali della palestra comunale, davanti a un pubblico visibilmente commosso e ad una folta schiera di autorità, tra cui l'Assessore regionale Nino Bartolotta, l'On.le Filippo Panarello e numerosi sindaci e amministratori locali del comprensorio jonico.Dopo gli interventi del Presidente del Consiglio, del Sindaco e dei Consiglieri di opposizione Salvatore Smiroldo e Avv. Salvatore Muscolino, numerose
sono state le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto personalmente, condividendone, in varie occasioni, esperienze di vita politico - ammini-strativa e non solo.Particolarmente toccanti sono state le parole della figlia Angela che, a nome delle famiglie Bongiorno e Santoro, ha rivolto un commosso ringraziamento all'Amministrazione per l'iniziativa promossa, rimarcando con orgoglio il grande senso di umanità del padre e il suo immenso affetto per la famiglia.Ha concluso la serata uno spettacolo musicale offerto dalla “Messina Brass Band” diretta dal M° Giuseppe Paratore e la proiezione di una raccolta di immagini raffiguranti i momenti più significativi della carriera politica di Natalino, allestita per l'occasione dall'Assessore Simone Bongiorno e da altri appartenenti al Circolo del Partito Democratico di Antillo.Oggi, a dieci anni dalla drammatica e prematura scomparsa di Natalino Bongiorno, sintetizzare in poche righe quello che Lui ha rappresentato per la nostra Comunità, senza correre il rischio di cadere in una scontata retorica di facciata, è cosa indubbiamente non semplice, tanto più trattandosi di un Uomo concreto e pragmatico che, magistral-mente e con la giusta autorevolezza, ha saputo reggere le sorti della nostra Comunità per quasi un ventennio.Certo è che la grande passione per la Politica, la sagace e lungimirante azione amministrativa, il rispetto convinto per l'avversario e soprattutto il vivo e attivo interesse per le fasce più deboli della società,
15 febbraio 2014A dieci anni dalla prematura scomparsa, Antillo ricorda
il Sindaco Natalino Bongiorno
è accaduto nel semestre
La cerimonia di commemorazione
Un momento della Messa in suffragio di Natalino Bongiorno
hanno fatto di Lui un personaggio impareggiabile della storia di Antillo.Le doti di Natalino erano riconosciute anche dagli avversari politici, che hanno voluto testimoniare in questa circostanza le sue qualità di uomo e di politico, come si può evincere dai due passaggi tratti dal lungo e commosso intervento della prof.ssa Emilia Palella, che lo ha ricordato soprattutto come presidente del Comitato della Campana per la Pace dedicata ai Dispersi di tutte le Guerre:
«… ci voleva coraggio allora ad assumere certe posizioni, lui, giovane sindaco, quel coraggio dimostrò di averlo.Con l'ideatore della campana furono e rimasero sempre avversari politici, ma furono avversari leali e corretti sempre, ebbero il massimo rispetto l'uno per l'altro, sapevano ascoltare e ascoltarsi, mediare se necessario, e quando si trattava del bene di Antillo non esitavano ad agire di comune accordo e non avevano l'abitudine di offendere o trascendere quando i loro punti di vista non convergevano……. Natalino aveva capito che la vera cultura è superamento, è ricerca, è dialogo, e ha come imprescindibile fondamento l'uomo, non solo come categoria concettuale ma come persona da rispettare nei suoi diritti, nelle sue aspirazioni e nella sua dignità.»
A questo punto mi piace ricordare Natalino insieme a voi mentre, emozionatissimo, rivolge al Consiglio Comunale il suo primo discorso da neosindaco del Comune di Antillo.Era l'11 luglio 1983 e Natalino Bongiorno dava inizio alla sua lunga carriera di amministratore del nostro Paese esprimendosi con queste parole:“Ringrazio i colleghi di questo Consiglio Comunale che con il loro voto mi hanno conferito l'onore di
coprire la carica di primo cittadino del nostro Comune.Ringrazio i cittadini che con il loro voto hanno consentito che il “Blocco Lavoratori Antillesi – Dio e Popolo” potesse democraticamente ritornare, dopo
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è accaduto nel semestre
1997 Festa per la vittoria elettorale
oltre 16 anni, all'amministrazione della cosa pubblica locale.Ringrazio l'amministrazione uscente per l'opera svolta nell'interesse del nostro paese e confermo l'impegno precedentemente assunto di portare avanti tutte le opere pubbliche che essa ha iniziato e che non ha potuto realizzare.Rivolgo un cordiale invito ai colleghi dell'opposizione perché, nel legittimo esercizio del loro insostituibile ruolo, vogliano sentirsi parte integrante ed indispensabile dell'ammini-strazione attiva del Comune, impegno che da tutto questo Consiglio Comunale dovrà essere continuamente espresso per la soluzione dei più urgenti problemi della nostra comunità. A nome di tutto il Consiglio Comunale esprimo un affettuoso saluto a tutti i cittadini antillesi nel nome e per conto dei quali noi tutti dobbiamo impegnarci a operare onestamente e responsabilmente per un intero quinquennio per potere realizzare non soltanto quanto è nei nostri più fermi e convinti propositi, ma anche e soprattutto quanto tutta Antillo da noi a buon diritto si attende”. Grazie Natalino per quello che con grande generosità hai fatto per il tuo Paese! Il Presidente del Consiglio Avv.to Marco Paratore
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è accaduto nel semestre
La famiglia
Salutiamo tutti gli Antillesi nel Mondoribadendo il nostro invito a scriverci
Tramite Lettera all’indirizzoRedazione Antillo Notiziec/o Comune di AntilloPiazza S. Maria della Provvidenza98030 Antillo (Me) - Italy
Tramite Fax al numero+39 0942 723271
alla C. A. della redazione diAntillo NotizieTramite E-Mail
La fierezza, il coraggio, la generosità, la solidarietà e l'amore per la libertà sono da sempre le note caratteristiche del nostro popolo, vissute come assoluta
normalità. Eppure, nella nostra comunità, ci sono stati in ogni tempo dei veri eroi, che non hanno esitato a sacrificare la propria vita per gli altri e per le idee in cui credevano, e non sempre hanno avuto dalla storia il riconoscimento che meritavano.Soltanto ora apprendiamo con emozione e riconoscenza che un nostro concittadino tanti anni fa, esattamente il 4 luglio 1944, immolò la propria vita spontaneamente a Cerreto d'Esi (AN), per proteggere altri e in nome della libertà.Giuseppe Chillemi è il suo nome, era nato ad Antillo il 10 gennaio 1921, primo di sei figli dei coniugi Crisafulli Maria e Chillemi Santi; era un aviere e, come risulta dal foglio matricolare, partecipò a operazioni di guerra in Africa settentrionale dal 23-09-1941 al 20-03-1943, dal 21-03-1943 al 13-07-1943 nel mediterraneo, e dopo in territorio metropolitano. Ci giunge notizia da Cerreto d'Esi delle gesta di questo nostro concittadino, nel paese marchigiano da sempre viene ricordato il suo sacrificio, e quest'anno, in occasione del 25 Aprile si è celebrato il 70° anniversario dell'avvenimento. La seguente comunicazione arriva alla famiglia dall'ANPI di Cerreto d'Esi:
Egr. sig. Vittorio e Maddalena
come Loro sapranno, quest'anno si festeggia il 70esimo della liberazione del nazifascismo. Anche noi di Cerreto d'Esi lo festeggeremo.Lo faremo, con una targa commemorativa, dedicata a Vostro fratello Giuseppe, collocata in un tutt'uno con un murales che simboleggia la resistenza.Il nostro piccolo paese avrà, oltre all'onore di una via a Lui dedicata, una targa che ricorda l'accaduto. Sarà sistemata lungo le mura castellane, nelle vicinanze del luogo dove si consumò l'estremo sacrificio.L'inaugurazione avverrà con la benedizione del vescovo e alla presenza delle autorità locali, dei ragazzi delle scuole e di tanti antifascisti.Il ricordo del Vostro congiunto, la sua tragica fine, celebriamo ogni 25 aprile, e lo portiamo ad esempio alle nuove generazioni, mentre a noi, molto più attempati, il suo sacrificio ci sostiene nella speranza di un mondo migliore, di liberi e giusti.
è accaduto nel semestre
Vescovo Vecerrica
Dettaglio targa
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Con molto rammarico e con dispiacere, dobbiamo ammettere che nonostante il tentetivo di qualche ricerca, non sappiamo molto di Giuseppe, né quando è nato, né in quale corpo era arruolato, né quale era il suo viso. Confidiamo nella Vostra cortesia per avere qualche notizia in più che possa completare la nostra conoscenza.
La targa è fatta in cotto smaltato e porterà la sottostante dicitura scritta a mano:
Qui cadde il 4 luglio 1944 sotto il piombodella mitraglia nazifascista il partigiano
Giuseppe ChillemiA difesa del CLN riunito nel municipio di Cerreto d'Esi.
Nel 70° gli antifascisti cerretesi posero
A cerimonia avvenuta sarà nostra cura e premura inviarvi le fotografie.Con l'occasione, e a disposizione per ogni ragguaglio che vorrete chiederci, mi è molto gradito porgervi i più deferenti ossequi con tutta la nostra associazione partigiana. presidente Anpi Cerreto d'Esi Alberto Biondi
Da successive ricerche abbiamo appreso nei particolari gli avvenimenti di quel 4 luglio 1944 a Cerreto d'Esi, che ebbero a protagonista Giuseppe Chillemi, avvenimenti, che ad Antillo tutti ignoravano.Il 4 luglio 1944 Giuseppe Chillemi, ventitreenne e partigiano da solo 15 giorni, era di guardia nei pressi del municipio di Cerreto d'Esi, nel quale erano riuniti membri del Comitato di Liberazione. All'improvviso sopraggiunsero dei militari nazisti, con i quali Giuseppe ingaggiò un prolungato conflitto a fuoco, dando così agli occupanti il Municipio la possibilità di mettersi in salvo. Fu ferito gravemente, ma i nazisti non lo finirono subito sperando di potere colpire altri partigiani che fossero eventualmente venuti in suo soccorso, la sua agonia durò tutta la notte, Giuseppe Chillemi si spense all'alba del giorno successivo. Queste notizie ci vengono da un testimone oculare, l'onorevole Bartolo Ciccardini che all'epoca dei fatti aveva 16 anni. L'onorevole, venuto a mancare nello scorso mese di giugno, è intervenuto alla commemorazione del 25 aprile 2014 per portare la sua testimonianza diretta di quei giorni e di quei tragici fatti. Alla cerimonia sono intervenuti oltre al presidente dell'Anpi Alberto Biondi, il vescovo Vecerrica, che ha benedetto il murales, il parroco don Gabriele Trombetti, il sindaco di Cerreto d'Esi Alessandrini, tutta l'amministrazione e la banda musicale del comune, Massimo Melchiorri, ideatore del murales, i ragazzi del C.A.G. che guidati da Melchiorri lo hanno realizzato, e la partecipazione massiccia dei cerretesi. Alla cerimonia erano presenti rappresentanti della famiglia, e il discorso conclusivo è stato tenuto dal nipote Daniele Chillemi.Sentiamo il dovere, come antillesi, di rivolgere un sentito grazie a tutti coloro che, da Cerreto d'Esi, con la loro testimonianza hanno reso possibile tributare il giusto riconoscimento al valore di questo figlio della nostra terra. Sarebbe auspicabile che per il futuro la scuola e i giovani studenti antillesi provassero l'interesse per la microstoria, e, partendo da episodi come questo, risalissero a tutti gli eventi che hanno caratterizzato la vita dei propri antenati. Scoprire le proprie radici può aiutare ad avere consapevolezza del presente e sapersi proiettare nel futuro con maggiore sicurezza. Emilia Palella
è accaduto nel semestre
Daniele Chillemi
Il Sindaco Alessandrini
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In Primo Piano
I Giovani Antillesi a BerlinoGioventù equivale ad entusiasmo, ricchezza emotiva, bellezza, spensieratezza, speranza. Questi sentimenti motivano ed ispirano valori altrettanto grandi quali il rispetto per le culture diverse, la curiosità positiva nella scoperta dell'altro, l'attuazione del principio di uguaglianza sostanziale fra i popoli. Queste sono le basi su cui si costruisce l'Europa dei diritti e dei cittadini e sulle quali le Istituzioni Comunitarie vogliono gettare delle solide fondamenta, al fine di costruire una dimensione europea equa, ricca e solidale. Tradurre in concreto questi obiettivi ha significato negli ultimi anni incentivare i programmi di cooperazione interstatale in materia sociale ed in particolare favorire la nascita di progetti che coinvolgano le forze dinamiche della società, cioè i giovani. Probabilmente, di primo acchito, risuonano familiari parole come “Erasmus” o “Programma Leonardo”, che coinvolgono direttamente gli universitari, ma in realtà l'Unione Europea agisce anche e soprattutto attraverso le Istituzioni nazionali, con l'obiettivo di coinvolgere tutte le fasce sociali.In quest'ottica d'insieme va letta la partecipazione del Comune di Antillo ai Programmi di scambio comunitari, insieme ad altri comuni del comprensorio. I nostri giovani hanno infatti la possibilità di uscire dal proprio guscio, scoprire lingue, tradizioni culturali, dimensioni di vita completamente diverse dalla loro, tornando a casa più consapevoli delle loro radici e capaci di aprirsi al mondo senza perderle. Il progetto “Prospects for young people after the current European elections - What brings us the European elections?" è riuscito perfettamente ad incarnare questo obiettivo, dando la possibilità ad alcuni ragazzi di recarsi insieme a me in Germania e più esattamente nella sua capitale, Berlino. È stata un'occasione unica di incontro con la realtà tedesca e con le delegazioni di altri paesi, che ci ha permesso di portare Antillo in Europa e di sentirci finalmente parte di qualcosa di grande e superiore. L'Europa non è infatti solo l'asfittica dimensione dei burocrati e dei conti, ma un macrocosmo di idee e vita pulsante, in cui ci siamo ritrovati insieme per qualche giorno.In occasione del viaggio abbiamo anche avuto l'onore ed il piacere di incontrare i nostri concittadini Renato e Benito Clari, presso il cui ristorante, che porta il nome del nostro amato paese, abbiamo cenato con le altre delegazioni estere del progetto presenti a Berlino e il capo dell'amministrazione distrettuale berlinese. A loro, a Mauro, Pippo e Gianfranco Clari, ad Eleonora e Laura Smiroldo e a tutti i nostri concittadini va un
sentito ringraziamento per la calorosa accoglienza riservataci e per aver ricreato un angolo di casa nel cuore pulsante dell'Europa.Quest'esperienza ha quindi arricchito me in qualità di sindaco poiché ho vissuto a stretto contatto con i giovani, ascoltandone le esigenze, e, sicura-mente, ha lasciato in loro l'impronta indelebile della multiculturalità. Il Sindaco Davide Paratore
Foto di gruppo fuori dal ristorante Antillo
Foto di gruppo
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A te AntilloTra i silenti monti
Ove regna la paceTu riposi, dolce mio paesello
Lontano dai rumori del mondo.
Come perla incastonataSul fianco della montagnaLa rocca è il tuo cappello
Un placido torrente bagna i tuoi piedi.
Come una bella damaTi orni di mille colori
Il tuo viso pulitoSi esalta nel giallo della ginestra.
Con la tua sirenea voceScandisci il tempo che scorre
Di gente operosa e tenaceChe i tuoi campi cura con tanto amore.
In me scorre la tua energiaMi accompagna ovunque vado
Il tuo è il profumo di casaOve ritemprare le membra stanche.
Sei un tesoro di inestimabile valoreNel tuo scrigno i più preziosi gioielli
Visibili solo a chi sa osservareCon gli occhi del cuore, non con la mente.
La tua è una cangiante bellezzaChe muta con il mutare del tempo
Come vanitosa donzellaTi cambi d'abito per l'amor sognato.
In primavera sei attraente e sensualeDi mille fiori la ghirlanda
Che orna il tuo prospero pettoDi vivo verde è la tua chioma.
In estate sei caldo e accoglienteDi un giallo dorato è la tua veste
Dolci frutti pendono dalle tue forti bracciaLa Madre della Provvidenza si delizia del
tuo appassionato canto.
In autunno sei malinconico e generosoDi rosso acceso è la veste che indossi
Di vino e d'olio sei dispensatoreDoni dolce frescura dopo la calura estiva.
In inverno sei misterioso e ombrosoIl vento urlante smuove la tua grigia
chiomaPioggia e nebbia nascondono il tuo etereo
visoE la fantasia del bimbo sogna di paesaggi
ancestrali.
Ma tutto questo non rende giustizia alla tua bellezza
Per me sei pace, amore, gioiaOvunque vado ti porto nel cuore
Di me peregrino per le strade del mondo.
Questo è il canto che ti dono O mio amato paeselloE grato è il mio cuore
Per i valori che mi hai insegnatoChe come semi di un campo di grano
Oggi spargo nel mondo che vado scoprendo.
Claudio Bongiorno
Importante riconoscimentoall’Avv. Claudio Bongiorno
La Redazione di Antillo Notizie si complimenta con il concittadino Avv. Claudio Bongiorno, che ha partecipato ad un concorso letterario indetto dalla Casa Editrice "La Zisa" di Palermo, ed è stato selezionato per la pubblicazione dei suoi scritti da parte del predetto Editore. Attendiamo di poter leggere le sue poesie una volta pubblicato il libro.
In Primo Piano
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Le 100 candeline di Nonna Agata
Non annosa uno quercus deciditur ictu (quercia vecchia non si fa abbattere da un solo colpo)…
Questa la prima frase che raggiunge i nostri pensieri nell'osservare la vita della signora Agata Chillemi.
Di lei a colpire non sono le gesta eroiche o gli sprazzi di improvvisa grandezza ma la costante, ferrea, dignitosa volontà.E' la storia a rendere uomini e donne figli di uno dei secoli più controversi, straordinari nella loro normalità, unici nella loro semplicità.La Signora Chillemi incarna perfettamente questo idealtipo, poiché ha vissuto la propria centenaria vita con resistenza, forza, al servizio della propria famiglia e degli affetti più cari. Il nostro Comune le ha reso omaggio, qualche mese prima che il tempo segnasse la sua ora. Esattamente il 24 gennaio 2014 una delegazione dell'amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Davide Paratore, si è recata a Siracusa dove la nostra concittadina viveva, per poter incontrare lei ed i suoi “cento anni” di ricordi. Commozione ed onore sono stati i sentimenti che hanno contraddistinto l'avvenimento e con i quali tutti noi desideriamo ricordare la Signora Agata. La semplicità è infatti la forma vera della grandezza.
Luisa Bongiorno
In Primo Piano
Foto di gruppo
.....parinu i zii 'da America La Sig. Agata Chillemi
Cultura, Tradizione, Costume
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LA PRIMA TV AD ANTILLO
Il 3 gennaio 1954 la RAI trasmetteva il primo programma televisivo, inizialmente il segnale copriva solo le grandi città, bisognerà attendere qualche anno affinché tutto il territorio nazionale, compreso il nostro piccolo paese, venga raggiunto dalle trasmissioni RAI.Sul finire degli anni cinquanta venne portato ad Antillo uno dei primi apparecchi televisivi di cui si abbia notizia, il televisore fu acquistato da don Carmelo Bongiorno “u barrista”, e installato nel suo bar, che si trovava in via Roma, nella casa del sig. Lettina.L'arrivo di questo nuovo apparecchio destò molta curiosità tra i compaesani del tempo, infatti in moltissimi si riunivano la sera, dopo il lavoro, al bar, per guardare i pochi programmi trasmessi all'epoca dall'unico canale esistente.L'installazione dell'apparecchio televisivo non fu che l'ultima fase di una lunga e laboriosa opera, don Carmelo e altri volenterosi antillesi dovettero prima girare fra i nostri monti alla ricerca del punto più idoneo all'installazione del ripetitore, che necessitava della corrente elettrica per essere alimentato, in tanti si prodigarono per la realizzazione di quell'opera, così il segnale, sia pur molto debole, poté raggiungere Antillo.Negli anni successivi il numero dei televisori aumentò, e il segnale divenne più stabile, la TV cominciò così a perdere quel potere di aggregazione sociale che aveva caratterizzato il primo periodo della sua diffusione.Questo racconto sembrerà quasi surreale ai più giovani, oggi che la televisione è parte integrante della vita di tutti i giorni, ma ricorderà sicuramente ai meno giovani quei momenti trascorsi tutti insieme davanti al televisore, aspettando che venisse trasmesso Lascia o Raddoppia? o Il Musichiere. Momenti che è stato possibile vivere grazie a uomini che, come don Carmelo, hanno cercato di realizzare i propri sogni, grandi o piccoli che fossero, sopperendo alla carenza di mezzi e risorse con una grande forza di volontà e propensione al sacrificio, caratteristiche che da sempre contraddistinguono gli antillesi.
LA REDAZIONE
Don Carmelo Bongiorno nel suo bar
L’Angolo del Micologo
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L’angolo del Micologo di Luigi Lo Giudice
Continuiamo il nostro viaggio nel mondo micologico analizzando le caratteristiche di uno dei funghi maggiormente diffusi nel
territorio antillese, la Lepiota Procera, volgarmente conosciuta come Mazza di tamburo.Il nome volgare deriva dalla particolare forma che assumono gli esemplari giovani di questo fungo, paragonabile a quella di un battente (Mazzuolo da cui Mazza) per tamburo.La Lepiota Procera presenta delle caratteristiche ben definite, che la rendono difficilmente confondibile con altri funghi; il cappello, generalmente biancastro e ricoperto da scaglie brunicce, può raggiungere dimensioni ragguardevoli (da 15 fino a oltre 30 cm di diametro), le lamelle sono fitte e di colore bianco, il gambo, alto e slanciato, è dotato di un caratteristico anello scorrevole, e può superare i 35 cm di altezza, la carne, anch'essa bianca, ha una consistenza abbastanza morbida.
La Mazza di tamburo cresce su tutto il territorio antillese, in particolar modo nel sottobosco dei nostri castagneti, nel periodo che va da fine estate (prime piogge) all'autunno inoltrato, scompare infatti con l'abbassarsi delle temperature.
La Lepiota Procera si presta a svariati usi in cucina, la parte più utilizzata è senz'altro il cappello, mentre i gambi migliori possono essere essiccati e utilizzati in polvere per insaporire sughi, oppure adoperati a mo' di formaggio grattugiato sui primi piatti.Proponiamo di seguito una ricetta semplicissima
La Ricetta:Ingredienti: 5 funghi (solo i cappelli), 3 uova, pane grattugiato, olio extravergine di oliva, latte, sale e pepe q.b.Procedimento: privare i funghi del gambo e ripulire il cappello da eventuali impurità, immergerli poi nel composto preparato con le uova sbattute, un pizzico di sale e pepe, e un goccio di latte. Passare i cappelli nel pangrattato e in una padella riscaldare l'olio, aspettare che sia molto caldo e friggere i funghi, avendo l'accortezza di rigirarli durante la cottura.
Mazza di tamburo lepiota-procera
Mazza di tamburo
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Primo piano Sugli Emigrati
Come diventare un Cittadino degli Stati Uniti d'America:la cittadinanza come tappa fondamentale nel raggiungimento dell'american
dream
La concretizzazione dell'american dream per ciascun immigrato che arrivava negli Stati Uniti nella
prima metà del Novecento aveva come tappa fondamentale il conseguimento della cittadinanza
americana, ovvero di quel processo di naturalizzazione attraverso il quale si otteneva
l'uguaglianza formale di fronte alla legge americana. Visto che i vantaggi derivanti da tale status non
erano pochi, le modalità di ottenimento erano assai complesse e non sempre accessibili per chi,
provenendo da uno stato straniero e spesso semianalfabeta e senza mezzi, doveva divincolarsi in
mezzo a mille primarie difficoltà di sopravvivenza.
Eppure alcuni Antillesi, più coraggiosi o più temerari,
r iusc irono nel l ' intento già a par t i re dagl i anni
immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale,
anzi il primo conflitto del Novecento fu uno strumento
doloroso ma necessario per raggiungere il loro obiettivo.
Chiamati alle armi dalla madrepatria per partecipare alla
Grande Guerra rifiutarono la chiamata, rischiando un
processo per renitenza, e si arruolarono nell'esercito
americano. Lo svolgimento del servizio militare aprì loro la
strada verso la cittadinanza, che poteva essere così
trasmessa ai figli e favoriva il ricongiungimento familiare in
un periodo in cui gli Stati Uniti chiudevano le porte
emorragiche dell'immigrazione e si barricavano in una
politica isolazionistica che tra l'altro molti danni causerà sia
sul fronte interno, in quanto indirettamente getterà il
continente americano nel baratro della crisi, sia sul fronte
internazionale, in quanto rappresenterà una causa indiretta
del Secondo Conflitto Mondiale.
Non ci sono dati definitivi su quanti Antillesi si siano
arruolati nell'esercito degli Stati Uniti, ma, d'altra parte,
esistono storie individuali differenti ed epiloghi altrettanto
opposti.
Agli inizi del 1915, quando in Italia ancora si dibatteva fra
neutralisti e interventisti su una possibile entrata in guerra,
quattro Antillesi in America, amici fra loro, discutevano sulla
necessità di dover tornare in patria per una eventuale partenza per il fronte. Essi erano Giuseppe Di Blasi,
Carmelo Palella, Giuseppe Palella e Carmelo Smiroldo: i primi due già coniugati con figli ad Antillo ad
aspettarli, gli altri ancora giovani scapoli.
Le ragioni familiari, come sempre in questi casi, fanno propendere i primi due a tornare, timorosi di
dover subire in caso contrario un allontanamento definitivo dalle proprie famiglie e dai propri figli. Così
Giuseppe Palella e Carmelo Smiroldo attendono l'esito della guerra e, quando gli Stati Uniti entrano in
Libretto su cui gli Antillesi studiavano per ottenere la cittadinanza
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guerra nel 1917, non indugiano ad arruolarsi nell'esercito
americano, alleato di quello italiano. La partecipazione al conflitto
li pose in condizione, appena finita la guerra, di poter ottenere la
cittadinanza americana dopo aver sostenuto un esame orale che
doveva dimostrare non solo la conoscenza della lingua inglese,
ma anche della storia e delle leggi americane. I principali
argomenti su cui dovevano essere preparati erano: la Costituzione
degli Stati Uniti, la Dichiarazione di Indipendenza, la lista dei
Presidenti, i nomi degli stati con relativa capitale, il Patto di
Alleanza e le più importanti date della storia americana. Una prova
certamente non semplice per chi proveniva da una semplice
istruzione elementare e che per imparare la lingua in modo
corretto aveva dovuto seguire corsi serali a tarda ora dopo una
giornata di lavoro. Eppure seppero affrontare anche questa
difficoltà e superare questo ostacolo sulla strada dell'integrazione
e del pieno riconoscimento del proprio status.
Giuseppe Di Blasi e Carmelo Palella, tornati in Italia, dopo la data
fatidica del 24 maggio, furono coscritti nell'esercito italiano e si
ritrovarono al fronte. Combatterono valorosamente e feriti in
modo serio furono congedati qualche mese prima della fine della
guerra. Per le ferite riportate Carmelo Palella soffrì stoicamente
rifiutando le cure ospedaliere che allora erano tanto temute dai
nostri antenati. Alla fine dovette soccombere alla malattia,
lasciando la propria moglie, Teresa Zizzo, vedova con quattro figli.
Paradossalmente quel distacco tanto temuto avvenne in modo
più cruento e definitivo di quanto avesse immaginato. Vicende
individuali di scelte che ne escludono infinite altre e storie che
riempiono le pagine dei libri rendendo unico il percorso di ogni
singolo essere umano.
Prof. Antonino Palella
Prof.ssa Maria Rita Tomasi
Primo piano Sugli Emigrati
Giuseppe Valerio Palella
Carmelo Smiroldo
Carmelo Palella
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Da Padre Egidio Riceviamo e Pubblichiamo
Notizie del sac. Mastroeni Egidio e del prof. Mario Francesco Muscolino.
l giorno 8 settembre 2013, al Giardino di Redenzione, sono stati ospiti, organizzati dall'avv.to Giovanni
ISterrantino di S. Teresa di Riva, i compagni della classe III B del Liceo Classico di S. Teresa di Riva del
1965, per un incontro di amicizia, quasi annuale; sono i miei compagni di classe, compagni del prof.
Antonino Muscolino e del prof. Mario Francesco Muscolino, residente a Roma. Alle ore 12.00 ho celebrato la S.
Messa, nel Santuario, commemorando i compagni defunti. Poi ci siamo spostati all'agriturismo Bongiorno, in
contrada Silipà e abbiamo consumato il pranzo con tanta affettuosità; abbiamo rievocato eventi scolastici lieti e a
volte non lieti e le frequenti bravate giovanili. Sono state presenti anche le mogli di alcuni colleghi; in tutto siamo
stati in trenta persone, e tutti ormai pensionati. A tavola, il nostro compagno Mario Francesco, che ha insegnato
Lettere ai Licei di Roma, ci ha onorato distribuendo a tutti un suo componimento letterario, “L'incontro”, che
sintetizza emozioni e ricordi scolastici: lo stesso di seguito viene pubblicato e da lui stesso commentato.
Sac. Mastroeni Egidio
08.09.2013-i compagni della V B e V A del 1965
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L'Incontro
Vedersi dopo tanto tempo,per gente, un giorno agile e
scattante,ti può creare un trauma
importante:si rischia, cercando le sembianze,
di vederle sbiaditeo trasformate.
Qualcuno si difende,sarebbe tale e quale,
se non fosse alleggeritonei capelli, canuti,sparuti o colorati.
Per quelli malandatio un po' acciaccati,
c'è il vantaggio che alcuni “timorati”ci chiamano “nonni” anche
se non son nipoti.
Chi non s'è visto più da tanto tempo,
nonostante danni e traversie,certo è contento
di vedersi insieme a genteche le vicende della vita
han “sparpagliato” come foglie al vento.
Ora i ragazzi, un tempospensierati,
pensano ai loro figli:la crisi, la mancanza di lavoroo qualche contrattempo della
vitali rende inquieti, ma
li spinge a non mollare,perché possono essere d'aiuto
per chi il futuro ancoranon è sicuro.
La 3° B ( e A ), di tanti anni fa,racchiude tutti quanti:
chi ancora lotta, sta beneo ha salutato
per preparare un postoriservato a tutti quelliche hanno avuto mododi fare qualche scherzo
ai proff. Difatta, Galletta o alla Farulla.
Certo i nomi sono tanti,
scolpiti in ogni cuore,
e, avendo un “compagno” confessore
abbiamo un fido diretto
col Signore.
S. Teresa di Riva, 31/08/13 Mario Francesco Muscolino
Caro Egidio,
Ti scrivo per evidenziare le motivazioni che mi
hanno indotto a scrivere la poesia
“ L'Incontro” che ho letto quando eravamo a pranzo
presso l'agriturismo.
Negli anni precedenti, non avevo avuto modo, per
vari motivi, di partecipare alla rimpatriata che
Giovanni Sterrantino ha avuto il merito di ideare e di
realizzare brillantemente e pazientemente.
Certamente il Giardino di Redenzione è stato un
punto di riferimento importante. Personalmente, pur
non avendo potuto partecipare le volte precedenti,
mi sono sempre informato sulle situazioni di ognuno
dei nostri compagni del Ginnasio e del Liceo.
Quando Pippo Sturiale mi ha fatto sapere la data
dell'incontro, pur se inizialmente pensavo di non
poter venire, ho sentito il bisogno di esternare ciò
che evidentemente era maturato dentro nel tempo.
Come ho fatto anche prima di leggere la poesia, i
versi sono venuti fuori apparentemente di getto e ho
cercato di riassumere, oltre ad alcuni ricordi legati al
periodo del Liceo, situazioni che hanno coinvolto,
nel bene e nella sofferenza, molti di noi, anzi dire
tutti.
Ovviamente la poesia non può essere un trattato,
sintetizza emozioni, a volte accorate a volte
ironiche, che legano quello splendido gruppo che
siamo stati tutti noi in un periodo abbastanza
importante della vita rappresentato dal Ginnasio e
dal Liceo.
Con affetto
Mario Francesco Muscolino
Da Padre Egidio Riceviamo e Pubblichiamo
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Lo Sport ad Antillo
STAGIONE CALCISTICA 2014/2015:RITORNO AL FUTURO
Egidio Mastroieni e Guglielmo Mastroeni tornano in panchina
L'Antillo Val d'Agrò della presidentessa Sabrina Mastroeni riparte dal campionato di III Categoria. La sfortunata stagione 2013/2014 ha visto la compagine retrocedere, nonostante i valori espressi in campo, soprattutto nel girone d'andata, lasciassero presagire ben altri piazzamenti nella classifica finale. La formazione infatti, ha sempre dimostrato di meritare la categoria, prova ne è stata la presenza in squadra del giovane classe '97 Andrea
De Clò, che disputerà la prossima stagione nelle file del Giarre Calcio.Il campionato che sta per iniziare porterà un profondo rinnovamento di uomini nell'Antillo Val d'Agrò, a cominciare dalla panchina, che sarà occupata dallo storico mister Egidio Mastroieni. La società è peraltro già attivissima sul mercato, si prepara infatti una vera e propria rivoluzione della rosa, che si baserà sugli uomini che rappresentano lo zoccolo duro della squadra.Auguriamo alla società di poter riscattare prontamente la stagione appena trascorsa.
La polisportiva Antillese diventa maggiorenne, la formazione parteciperà per il 18° anno consecutivo ai campionati F.I.G.C.Nella stagione appena conclusa la compagine ha disputato il campionato di seconda categoria, con un gruppo di ragazzi formato per la stragrande maggioranza da antillesi; l'accesso ai play-off è sfuggito per pochissimi punti nonostante la difficoltà del torneo, la squadra infatti è stata inserita nel difficile girone tirrenico. La polisportiva ha vissuto un avvio complicato, ma grazie al sostegno del pubblico sia in casa che in trasferta, al termine del girone d'andata si trovava già a ridosso delle prime posizioni.La squadra, guidata dal presidente Guglielmo Mastroeni e dall'allenatore Carmelo Di Bella, ha poi perso terreno a causa dei continui infortuni che hanno costretto ai box alcuni fra gli uomini migliori. Da rimarcare che nel corso della stagione hanno debuttato in prima squadra alcuni giovani del vivaio, in particolare Giordano Bongiorno, Matteo Palella (autore anche di una rete) e Luca Muscolino.Nel prossimo campionato l'Antillese ripartirà dallo stesso gruppo di calciatori, ma con una grande novità, il ritorno del mister Guglielmo Mastroeni in panchina.La polisportiva ha partecipato, con una formazione di soli antillesi, al campionato allievi provinciale. Inoltre, per la prima volta, ha disputato il campionato di serie D di calcio a 5, mancando l'ingresso ai play-off per due punti.
LA REDAZIONE
Una formazione dell’Antillo Val d’Agrò
Una formazione della Polisportiva Antillese
Una formazione della Categoria Allievi - Polisportiva Antillese
i è svolto presso il campo di calcetto comunale di Antillo, nello scorso mese di giugno, il primo “Torneo di
Scalcio a 5 Bandagrò”. La singolare manifestazione, ideata dal presidente provinciale ANBIMA (Associazione
Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome) Natale Triolo e patrocinata dall'Assessorato allo Sport del
Comune di Antillo, ha visto confrontarsi squadre formate dai musicisti delle bande musicali della nostra vallata.
I ragazzi delle quattro associazioni bandistiche partecipanti (Antillo, Casalvecchio Siculo, Limina, Santa Teresa di
Riva) hanno avuto così la possibilità di “suonarsele” sul campo, in un clima di sana competizione sportiva, dando vita a
degli incontri avvincenti e combattuti.
La vittoria è andata alla formazione di Limina, che annoverava tra le sue fila anche il capocannoniere del torneo,
Sebastiano Saglimbeni.
L'ottima riuscita dell'evento ha spinto, durante la cerimonia di premiazione, il presidente Triolo a rinnovare
l'appuntamento per la seconda edizione, che vedrà la partecipazione di un numero maggiore di associazioni, l'assessore
Sturiale ha poi ribadito la volontà da parte dell'amministrazione comunale di Antillo di ospitare la manifestazione