Anno IV – Numero 621 Martedì 14 Aprile 2015, S. Abbondio, Ignazio, Lamberto AVVISO Ordine 1. ORDINE: medaglie alla professione e giuramento di galeno 2. ORDINE:Istituito un sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Chi ha paura del cortisone? 4. Tiroide: il gozzo oggi si può «bruciare» erogando calore Prevenzione e Salute 5. La palestra è il luogo preferito dalle infezioni cutanee 6. Il percorso corretto per trattare il male che non passa ORDINE : MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 10 Maggio, ore 18.00 Teatro Auditorium Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una medaglia che rappresenta un riconoscimento della Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti. I Colleghi che hanno svolto 65, 60 e 50 anni di Professione sono definiti “Senatori dell’Ordine”, costituiscono un elenco di autorevoli professionisti, cui si aggiungono i nomi degli altri festeggiati. Quest’anno verranno premiati: 3 Farmacisti per i 65 anni di laurea, 7 per i 60 anni di laurea 4 per i 50 anni di laurea 25 per i 40 anni di laurea 121 per i 25 anni di laurea La cerimonia si svolge con la presenza dei giovani neo iscritti nel 2014 e inizio 2015 che pronunceranno il giuramento professionale di Galeno in osservanza ai principi deontologici. Sarà certamente, per tutti i presenti, un viaggio tra Esperienze e Speranze professionali, un viaggio lungo il quale ci condurranno, in prima persona i Festeggiati, unitamente agli Amici, ai Familiari e ai Colleghi, lieti di testimoniare loro affetto e stima. Nelle pagine finali di questa edizione è riportato l’ELENCO dei Colleghi festeggiati SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected]; [email protected]SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. Quanno 'a gallina scacatea, è signo ca ha fatto l'uovo Quando la gallina fa coccodè vuol dire che ha fatto l'uovo
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Anno IV – Numero 621 Martedì 14 Aprile 2015, S. Abbondio, Ignazio, Lamberto
AVVISO Ordine
1. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
2. ORDINE:Istituito un
sussidio per i Colleghi
Iscritti all’ALBO in
Stato di Disoccupazione
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute 3. Chi ha paura del
cortisone?
4. Tiroide: il gozzo oggi si
può «bruciare»
erogando calore
Prevenzione e Salute
5. La palestra è il luogo
preferito dalle infezioni
cutanee
6. Il percorso corretto per
trattare il male che non
passa
ORDINE: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 10 Maggio, ore 18.00 Teatro Auditorium Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una medaglia che rappresenta un riconoscimento della Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti. I Colleghi che hanno svolto 65, 60 e 50 anni di Professione sono definiti “Senatori dell’Ordine”, costituiscono un elenco di autorevoli professionisti, cui si aggiungono i nomi degli altri festeggiati. Quest’anno verranno premiati: 3 Farmacisti per i 65 anni di laurea, 7 per i 60 anni di laurea 4 per i 50 anni di laurea 25 per i 40 anni di laurea 121 per i 25 anni di laurea
La cerimonia si svolge con la presenza dei giovani neo iscritti nel 2014 e inizio 2015 che pronunceranno il giuramento professionale di Galeno in osservanza ai principi deontologici. Sarà certamente, per tutti i presenti, un viaggio tra Esperienze e Speranze professionali, un viaggio lungo il quale ci condurranno, in prima persona i Festeggiati, unitamente agli Amici, ai Familiari e ai Colleghi, lieti di testimoniare loro affetto e stima.
Nelle pagine finali di questa edizione è riportato
l’ELENCO dei Colleghi festeggiati
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
iBook Farmaday
Proverbio di oggi……….. Quanno 'a gallina scacatea, è signo ca ha fatto l'uovo
Quando la gallina fa coccodè vuol dire che ha fatto l'uovo
PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
SCIENZA E SALUTE
CHI HA PAURA DEL CORTISONE? Spesso la parola “cortisone” provoca preoccupazione. Ma questo farmaco, nelle giuste dosi, può essere un prezioso salva-vita. Cortisone, una parola che fa paura. Nonostante si tratti di un farmaco che ha rivoluzionato la medicina, arrivando a essere un presidio fondamentale e spesso salva-vita per molte malattie, la parola cortisone ancora oggi può generare preoccupazione. Questa eccessiva paura, chiamata “steroidofobia”, in parte è dovuta al timore di effetti collaterali, ma in parte è forse anche da ricercare nel genere di malattie – spesso gravi – per le quali viene usato questo farmaco. «Del cortisone non bisogna avere paura quando somministrato a dosi corrette e sotto controllo medico – precisa la prof. Bianca Marasini, dell’università di Milano e resp. dell’Ambulatorio di Reumatologia di Humanitas Gavazzeni. Come tutti i farmaci, anche il cortisone può avere effetti collaterali. Bisogna però sottolineare che questi non sono necessariamente presenti in tutti i pazienti ma soprattutto, e questo è importante, che gli eventuali effetti avversi sono noti e molto ben controllabili».
Il cortisone, efficace antinfiammatorio e immunodepressivo Il cortisone è stato utilizzato per la prima volta nel 1948 per una paziente con artrite reumatoide ed è stato messo in commercio come medicinale nel 1952. A tutt’oggi è uno dei farmaci più usati nelle malattie reumatiche per le sue azioni anti infiammatorie e immunosoppressive. Non bisogna dunque avere paura del cortisone, purché questo sia utilizzato con il giusto criterio. «La Lega Europea contro il Reumatismo – ha proposto alcune raccomandazioni per l’uso corretto del cortisone. Le più importanti sono: a) spiegare al paziente perché si ricorre al cortisone, e b) informarlo sui possibili ma non obbligatori effetti avversi e sul dosaggio che può variare anche
nell’ambito della stessa malattia, a seconda delle condizioni». In generale i medici tendono a non somministrare cortisone per lunghi periodi. «Per due motivi principali. Il primo è evitare di indebolire l’osso e quindi agevolare l'osteoporosi. Il secondo è evitare di fare “addormentare” le ghiandole surrenali.
Questo può succedere perché il cortisone è un farmaco sintetico simile al cortisolo endogeno, che è un ormone fisiologico indispensabile per la vita, prodotto dalleghiandole surrenali. Queste ghiandole, quando si assume il cortisone, tendono a produrre sempre meno cortisolo avendo l’organismo già in circolo il cortisone, fino ad addormentarsi. Una riduzione programmata lenta e progressiva, sempre sotto controllo medico, è comunque in grado di risvegliare i surreni che riprenderanno a fare il loro mestiere».
Cortisone, un prezioso farmaco salva-vita: Quindi, cortisone amico o cortisone nemico? «Cortisone amico – conclude la prof. Marasini –. Se assunto sotto stretta osservazione medica e nelle giuste dosi, il cortisone può essere veramente un farmaco salva-vita. Noi medici dobbiamo sempre seguire l'insegnamento di Buttgereit che nel 2005 scrisse “dare la dose minima necessaria”». (Salute, Humanitas)
PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
PREVENZIONE E SALUTE
LA PALESTRA È IL LUOGO PREFERITO DALLE INFEZIONI CUTANEE
L’attività fisica è importante per una vita sana, ma i luoghi in cui si pratica spesso facilitano la diffusione delle infezioni cutanee
Con l’arrivo dell’autunno ricomincia l’attività sportiva e tornano le infezioni cutanee.
Rispetto alle altre stagioni, infatti, i medici dermatologi denunciano una maggiore concentrazione di
infezioni della pelle nei mesi autunnali e invernali.
Il principale accusato è la palestra, o meglio, tutti i
luoghi in cui si pratica sport.
Perché accade? Perché i funghi e i batteri che
scatenano le più diffuse e temute infezioni cutanee
proliferano negli ambienti caldo umidi, come sono
per eccellenza piscine, palestre, docce e spogliatoi
condivisi.
Chi pratica attività fisica in aree fitness comuni,
dunque, è molto esposto al rischio di contrarre
verruche, micosi e follicolite, solo per citare alcuni dei disturbi dermatologici più frequenti. Così, i
luoghi simbolo di un sano e corretto stile di vita, diventano il focolaio di molteplici infezioni cutanee.
Funghi e batteri ne sono i principali responsabili, ma bisogna considerare altre cause che concorrono
a determinare la comparsa delle infezioni alla pelle: irritazione dovuta a:
depilazione frequente, shampoo quotidiani che accentuano la debolezza del cuoio capelluto tipica dell’autunno, sudore abbondante, contatto con attrezzi ginnici usati da altre persone, anch’esse sudate.
COME PREVENIRLE: Le terapie di cura delle infezioni cutanee variano in base all’estensione e alla
gravità del contagio, ma sebbene nella maggior parte dei casi non siano fenomeni preoccupanti, è
sempre meglio prevenire le infezioni.
Per farlo, è indispensabile osservare poche e semplici regole di corretta igiene personale. Per esempio:
• indossare le ciabatte sia dentro che fuori la doccia, perché è lì che si annidano i funghi colpevoli delle micosi
• non sedersi a bordo piscina. Oltre alle reazioni da contatto, accomodarsi a bordo piscina può facilitare l’ingresso nelle zone intime – specie femminili – di virus responsabili, per esempio, della vaginite da candida
• non usare asciugamani e biancheria altrui, perché sono effetti strettamente personali • indossare guanti sportivi per usare gli attrezzi della palestra, così si evita il contatto con il sudore
lasciato da chi ha usato quegli stessi attrezzi prima di noi • rispettare una scrupolosa igiene personale: cambiare i calzini dopo l’attività fisica, far arieggiare le
scarpe, non tenere troppo a lungo gli abiti bagnati dal sudore, fare una doccia il prima possibile e asciugarsi con attenzione per evitare che micosi e altre infezioni cutanee si manifestino proprio lì, dove ci si è dimenticati di asciugarsi per bene.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
TIROIDE: IL GOZZO OGGI SI PUÒ «BRUCIARE» EROGANDO CALORE
Il tessuto in eccesso della tiroide viene rimosso grazie all’energia emessa da fibre introdotte attraverso un sottile catetere. Il volume dei noduli diminuisce del 60-70%
Sono circa sei milioni gli italiani con uno o più noduli alla tiroide, dovuti in genere a una carenza di iodio. Questa situazione va sotto il nome comune di “gozzo” e per impedire che ingrossi si possono prendere farmaci, capaci però di tenere solo sotto controllo il problema, ma non di eliminare il tessuto in eccesso. Oggi una soluzione arriva dalla radiologia interventistica, che può combattere “da dentro” i noduli responsabili del gozzo, attraverso sonde che emettono calore da radiofrequenza o da laser tanto da “cuocere” i noduli da togliere.
La tecnica e i casi di successo: Gli interventi sono rapidi, efficaci e mininvasivi, come spiega Luigi
Solbiati, dell’Italian-European Society of Interventional Radiology e direttore della Radiologia Interventistica Oncologica dell’Ospedale di Busto Arsizio: «Una volta accertato che si tratta di noduli benigni, il trattamento è ambulatoriale in anestesia locale: dopo 2-3 ore il paziente può tornare a casa senza disturbi, la complicanza più comune è un’ematoma sul collo nel punto dove viene inserito il catetere. In questo tubicino si fanno passare gli elettrodi o le fibre laser che portano l’energia termica necessaria a distruggere piccole aree di tessuto: la tiroide è un organo delicato, per cui è importante essere rapidi nell’erogare il calore nei diversi punti. Nel giro di alcune settimane, massimo sei mesi, il gozzo viene sostituito da tessuto fibroso: in media il volume dei noduli diminuisce del 60-70%, con punte che vanno oltre l’80%». La tecnica non lascia cicatrici ed è poco costosa, visto che non sono necessari ricoveri o farmaci e la spesa per i materiali è meno di mille euro; in Italia sono una decina i Centri che la utilizzano.
Nuove frontiere degli ultrasuoni e della radiologia interventistica
«La radiologia interventistica si sta occupando sempre più anche di un’altra patologia tiroidea, il tumore papillare: a bassa malignità, colpisce di solito persone giovani e provoca frequenti recidive nei linfonodi del collo, quindi va operato più volte. Con l’interventistica si possono evitare i traumi ai tessuti e le cicatrici da operazioni multiple: attraverso un catetere si inseriscono nei linfonodi fibre laser che possono erogare energia in modo molto preciso, distruggendo il tumore e lasciando intatti i tessuti attorno. Sono già una cinquantina i casi trattati in Italia». L’addio al bisturi sta diventando possibile per un numero sempre maggiore di patologie soprattutto grazie ai progressi delle tecniche di imaging, indispensabili per visualizzare i noduli, benigni o maligni, da eliminare. «Oggi sono sempre più diffusi gli strumenti e i metodi che consentono la fusione delle immagini ottenibili con le diverse tecnologie. La PET ad esempio “vede” benissimo il bersaglio, ma non riesce a localizzarlo con l’accuratezza di una TAC, che tuttavia non è maneggevole o dinamica come un ecografo. La soluzione passa da macchine ibride come le TAC-PET, molto costose e non alla portata della maggioranza dei Centri, oppure dai nuovi software da ecografia che consentono di accoppiare i dati dei vari esami. In sostanza, TAC e PET eseguite separatamente vengono lette dal programma, che le sincronizza con le immagini prodotte dalla sonda ecografica: muovendo quest’ultima, quindi, si sposterà in contemporanea anche la TAC, consentendo un’intervento molto preciso senza neppure sottoporre il paziente a raggi. Oltre a essere un metodo sicuro, è anche economico perché si tratta di aggiungere un semplice software all’attrezzatura per le ecografie». (Saluti, Corriere)
PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
Il percorso corretto per trattare il male che non passa
Quando dura mesi il dolore non è più solo un sintomo, ma è una vera malattia, che può compromettere il buon funzionamento di alcuni organi
Non si fa ancora abbastanza contro il dolore cronico.
Un sintomo che può diventare malattia Vale per gli Usa, ma anche per l’Italia, dove le persone con dolori cronici sono circa 12 milioni. Spiega Marta Gentili, presidente dell’Associazione Vivere Senza Dolore: «Con la Legge 38/2010, che tutela il diritto a ricevere terapie per non soffrire, l’attenzione sul tema è diminuita. Inoltre circolano informazioni che disorientano: una volta si demonizzano gli antinfiammatori, un’altra si sottolineano i possibili effetti collaterali degli oppioidi. Così i malati perdono fiducia, non sono aiutati a capire quale sia il farmaco giusto per loro e soprattutto a non averne paura». Invece curarsi è fondamentale, se il dolore è cronico, dura cioè da più di 3 mesi, facendosi sentire per la maggior parte dei giorni. «Il dolore cronico è una malattia, non più solo un sintomo. Come tale ha conseguenze generali: un dolore neuropatico cronico al torace, ad es., compromette la capacità respiratoria e può aumentare il rischio di polmoniti e cardiopatie. Valutarne entità e cause è fondamentale, oltre che il primo passo per una scelta terapeutica corretta».
Oppioidi ancora poco utilizzati: Purtroppo è esperienza di molti il “pellegrinaggio” da vari medici
prima di trovare sollievo: è possibile andare a colpo sicuro? «Lo sarebbe se la rete per la gestione del dolore funzionasse ovunque. Il medico di base resta comunque il punto di riferimento, perché può fare una prima valutazione e inviare dallo specialista giusto». L’obiettivo è un cura personalizzata sulla base del tipo di dolore, senza preclusioni verso nessun farmaco, perché tutti possono essere utili e tutti possono avere effetti collaterali. Perfino il diffusissimo paracetamolo, messo recentemente “sotto accusa” da una revisione pubblicata perché con l’uso cronico gli eventi avversi sarebbero più frequenti di quanto ipotizzato finora, soprattutto a livello cardiovascolare, gastrointestinale e renale.
Parlando di dolore cronico però il pensiero corre subito agli oppioidi: gli italiani ne hanno meno paura rispetto al passato, ma i timori rimangono. «Gli oppioidi vengono associati alla malattia in stadio terminale, per cui si fa fatica ad accettarli; in più il pericolo della dipendenza, che ha frenato molti medici in passato, è ancora percepito dai pazienti. Antinfiammatori e paracetamolo sono considerati meno pericolosi». Eppure a dosi relativamente basse usate per il dolore non oncologico i rischi a breve e lungo termine degli oppioidi sono accettabili, a fronte di un’ottima efficacia.
Gli antinfiammatori non steroidei sono i farmaci più usati: Nonostante ciò in Italia i FANS sono
i farmaci più usati, anche contro il dolore cronico, perfino quando non c’è più un’infiammazione a determinare il male, mentre le prescrizioni di oppioidi pur essendo in aumento sono ancora limitate. «Tuttavia, negli USA, dove gli oppioidi sono stati più utilizzati negli ultimi anni, ora si sta facendo marcia indietro per richiamare a un impiego più ragionato. Prescrizioni “di manica larga” hanno portato a casi di assuefazione e anche a fenomeni secondari, come le allucinazioni negli anziani. La “giusta via” sta in mezzo: dobbiamo fare tesoro dell’esperienza americana per non ripetere gli eccessi con gli oppioidi, ma non dobbiamo neanche utilizzare troppo e a sproposito i FANS». Indicazioni chiare sulle diverse possibilità terapeutiche si trovano nel Vademecum sul dolore disponibile online: la terapia anti-dolore “ideale” è quella semplice da seguire, da assumere per via orale a orari fissi, con uno schema terapeutico centrato sui bisogni del paziente. «L’essenziale è non credere che esistano farmaci o tecniche miracolose: il dolore cronico si combatte con un percorso di cura personalizzato, senza sperare in una bacchetta magica che dia benefici immediati». (Corriere)
PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
ORDINE: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 10 Maggio, ore 18.00 Teatro Auditorium Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una medaglia che rappresenta un riconoscimento della Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti. Quest’anno verranno premiati: 3 Farmacisti per i 65 anni di laurea, 7 per i 60 anni di laurea 4 per i 50 anni di laurea 25 per i 40 anni di laurea 121 per i 25 anni di laurea
La cerimonia si svolge con la presenza dei giovani neo iscritti nel 2014 e inizio 2015 che pronunceranno il giuramento professionale di Galeno in osservanza ai principi deontologici.
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2015. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti per la partecipazione, l’importo del fondo di solidarietà le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo: 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 10 Maggio, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE Emma FIMIANI Luisa
ALFANI Maurizio FUSCO Aldo
ALDO ARRICHIELLO Giovanni GILIBERTI Giovanni
BERTINI Antonio GIUDICEPIETRO Giampiero
BOSSA Pasquale GRECO Maria
BUONO Catello GRISPELLO Donato
CAIAZZA Anna LOPEZ Ciro
CASTALDO Ersilia PIRAS Ermelinda
CAUTIERO Giuseppe SCHIOPPA Francesco
COZZOLINO Domenica SCOGNAMIGLIO Guido
DE RUGGIERO Ruggiero SIDIROPULOS Nikolaos
DI FRANCO Carmela SPAGNUOLO Maria Rosaria
FERRARA Antonio
PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO Domenica 10 Maggio, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
GIURAMENTO DI GALENO – ELENCO LAUREATI NEL 2014 E INIZIO 2015
ADDEO Emanuela CASORIA Daniela DI MICCO Elena
ADDIO Paola CASSANO Roberta DI NICUOLO Marco
AGLIATA Grazia CASTALDO Angela DI PALMA Nicoletta
AIELLO Daniela CASTALDO Vincenzo DI PALO Aniello
ALBANESE Leandra CATAPANO Alessia M. DIOGUARDI Serena