OLTRE LE DISCIPLINE PER IL CURRICOLO COMPETENTE Ornella Castellano 29/09/2016
OLTRE LE DISCIPLINEPER IL CURRICOLO COMPETENTE
Ornella Castellano29/09/2016
Il modello è stato pensato e verificato nella complessità di un Istituto Comprensivo.L’applicazione è possibile nelle scuole secondarie di secondo grado.
ABBIAMO POSTO ATTENZIONE A:
▸ stabilità/benessere del personale
▸ incremento/stabilità delle iscrizioni
▸ miglioramento delle performance degli studenti
▸ strumenti per la trasparenza e la valutazione
Piano Integrato
ABBIAMO POSTO ATTENZIONE A:
Learning organization
Analisi di dettagliorisultati INVALSI
Elaborazione di strumenti
e formatObiettivi
misurabili
Nuove conoscenze dei docenti:ContenutiMetodiProgettazioneValutazione
ABBIAMO POSTO ATTENZIONE A:
Nuove conoscenze di gestione:Dematerializzazione delle procedureGestione dei contrattiEmpowerment ATAProgettazione Valutazione
Competenze di lavoro in reteNuove forme di finanziamentoGestione diretta delle risorseRiduzione degli sprechi
LEADERSHIP DISTRIBUITA
▸ che la progettualità generale abbia una coerenza sostanziale rivolta all’apprendimento degli alunni;
▸ che ogni elemento (attività, progetti, iniziativa…) sia volto al miglioramento degli apprendimenti degli studenti;
▸ che la progettualità parta da bisogni rilevati e quantificabili;
▸ che sia coinvolto tutto il personale
▸ la competenza del personale;
▸ l’efficacia dei gruppi di progettazione / verifica;
▸ efficacia del gruppo / team di miglioramento;
La criticità era:▸ I laboratori per la didattica per
competenze erano collocati nell’extracurricolo o riservati a periodi/eventi nel curricolo (fine anno…)
▸ Ciò determinava l’asistematicità delle esperienze
CONTRO L’ESTEMPORANEITÀ, VERSO LA CERTIFICAZIONE SISTEMATICA DELLE COMPETENZE
La nostra "idea" e' il modello organizzativo che permette di avere nell'orario curricolare la didattica disciplinare e i laboratori per la didattica delle competenze, con conseguente ricaduta efficace sulla Valutazione attraverso strumenti e indicatori per la valutazione disciplinare e per la certificazione di competenze.
OLTRE LE DISCIPLINEPER IL CURRICOLO COMPETENTE
Il progetto Oltre le discipline per il curricolo competenteè il framework organizzativo che permette la realizzazione dell’impianto didattico dell’Istituto Comprensivo costruito su tre aree specifiche:▸ didattica per competenze – modello Veliero Parlante▸ didattica per abilità cognitive – So Studiare▸ scansione organizzativa dell’orario curricolare.
Il progetto scaturisce dalla riflessione circa la necessità di definire la funzione della scuola di base rispetto ai nuovi bisogni formativi degli alunni e si articola a partire da tre macro-scansioni.
COMPETENZE ATTESE
Scuola dell’Infanziaautonomia e piena scolarizzazione.
Scuola Primarial’alunno sperimenta e riconosce tutte le modalità
di apprendimento-memorizzazione-riformulazione attraverso l’uso di tutti i mediatori
didattici e riconosce la metodologia specifica delle discipline
Scuola Secondaria di 1° gradolo studente costruisce il metodo di studio
personale ed opera con metodologia specifica in ogni disciplina
SCUOLA DELL’INFANZIACompetenza attesa: autonomia e piena scolarizzazione.Approccio ludico-manipolativo a tutte le aree di sviluppo del bambino. Strumenti: UNITÀ D’APPRENDIMENTOtrasversali ai campi
d’EsperienzaPUER 5-Bilancio psicomotorio-Lateralità-Respirazione-Conoscenza del corpo e
strutturazione dello schema corporeo
-Spazio-Temporalità -Abilità grafiche -Memoria - Espressività-Problem solvingSO STUDIARE
Modulo 0: SONO PRONTO
SCUOLA PRIMARIACompetenza attesa: l’alunno sperimenta e riconosce tutte le modalità di apprendimento - memorizzazione -riformulazione attraverso l’uso di tutti i mediatori didattici e riconosce la metodologia specifica delle disciplineApproccio sperimentazione delle strategie di lettura, memorizzazione, sintesi, schematizzazione, attraverso la blended - learning per promuovere l’autostima e l’autonomia nella logica dell’Orientamento FormativoOrganizzazione laboratoriale a classi aperte e piccolo gruppoMetodologia privilegiata: learning by doing Strumenti:UNITÀ D’APPRENDIMENTOSui nuclei essenziali delle discipline e trasversali (curricolo CIVES)SO STUDIARETutti i moduliLABORATORI VELIEROTutta la programmazione
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOCompetenza attesa: lo studente costruisce il metodo di studio personale ed opera con metodologia specifica in ogni disciplinaApproccio sistematico all’analisi delle abilità cognitive attraverso la blended-learning per promuovere l’Autoefficacia scolastica nella logica dell’Orientamento FormativoOrganizzazione laboratoriale Metodologia privilegiata: copoerative learningStrumenti:UNITÀ D’APPRENDIMENTOSui nuclei essenziali delle discipline e trasversali (curricolo CIVES)SO STUDIAREModuli 1 - 6LABORATORI VELIEROTutta la programmazione
SCUOLA DELL’INFANZIA
Competenza attesaautonomia e piena scolarizzazione.Approccio ludico-manipolativo a tutte le aree di sviluppo del bambino.
PUER 5Bilancio psicomotorioLateralitàRespirazioneConoscenza del corpo e strutturazione dello schema corporeoSpazioTemporalità Abilità grafiche Memoria - EspressivitàProblem solving
SO STUDIAREModulo 0: SONO PRONTO
SCUOLA PRIMARIA
Competenza attesa: l’alunno sperimenta e riconosce tutte le modalità di apprendimento -memorizzazione -riformulazione attraverso l’uso di tutti i mediatori didattici e riconosce la metodologia specifica delle discipline
ApproccioSperimentazione delle strategie di lettura, memorizzazione, sintesi, schematizzazione, attraverso la blended-learning per promuovere l’autostima e l’autonomia nella logica dell’Orientamento FormativoOrganizzazionelaboratoriale a classi aperte e piccolo gruppoMetodologia privilegiata: learning by doing
UNITÀ D’APPRENDIMENTOSui nuclei essenziali delle discipline e trasversali (curricolo CIVES)SO STUDIARETutti i moduliLABORATORI VELIEROTutta la programmazione
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Competenza attesa: lo studente costruisce il metodo di studio personale ed opera con metodologia specifica in ogni disciplina
ApproccioSistematico all’analisi delle abilità cognitive attraverso la blended-learning per promuovere l’Autoefficacia scolastica nella logica dell’Orientamento FormativoOrganizzazionelaboratoriale Metodologia privilegiata: cooperative learning
UNITÀ D’APPRENDIMENTOSui nuclei essenziali delle discipline e trasversali (curricolo CIVES)SO STUDIAREModuli 1 - 6LABORATORI VELIEROTutta la programmazione
1.NEI LABORATORI DEL VELIERO PARLANTE PER…LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
anche ai sensi della CM n.3/2015
IN RETE
Auto-valutazione Valutazione Formazione
Creare ambienti di apprendimento ad alto potenziale motivazionale dove sia possibile acquisire competenze attraverso il learning by doing che rispondano a requisiti di:
Modernità
Gradualità
Trasversalità Polisemanticità
Futuribilità
Rapidità
L’esperienza di Veliero Parlante ci conferma la determinante funzione dei Trainer dirigente e docenti e la potenza formativa della scrittura quale sintesi concettuale.
Noi facciamo libri. Di tutti i tipi.
LibriLibri oggetto
GiocattoliE-bookVideoEcc.
Una classe che lavora per scrivere un libro nella logica di Veliero, deve:
▸ leggere▸ documentarsi▸ acquisire
specifici saperi disciplinari
▸ ideare▸ progettare▸ scrivere
▸ illustrare▸ curare l’editing▸ pubblicare▸ esporre▸ sottoporsi a
valutazione ▸ assumere un
atteggiamento riflessivo
REGIONE
PUGLIA
I PARTNER DI VELIERO
2.DIDATTICA PER ABILITÀ COGNITIVE:SO STUDIARE
OLTRE LE DISCIPLINE
Riferimenti teoriciTeoria delle intelligenzemultipleTeoria degli Stili cognitiviTeoria della Social CognitionTeoria dell’Apprendimentosignificativo
Riferimenti normativiNuove Indicazioni Nazionali 2012Quadro di Riferimento INVALSI per Italiano eMatematicaQuadro delle Competenze Chiave dell'Unione EuropeaQuadri di riferimento OCSE-PISAMateriali trasversali del progetto PQM
Impianto di ricerca
SO STUDIARE
6. SO PROGETTARE
5. SO PRENDERE APPUNTI
4. SO SCHEMATIZZARE
3. SO SINTETIZZARE
2. SO MEMORIZZARE
1. SO LEGGERE
0. SONO PRONTO
Materiali di studio
SO STUDIARE
0-SONO PRONTOPosturaPrensione della matita Lettura di immaginiOrdinare in sequenze verbalizzare1-SAPER LEGGERELettura silenziosa Lettura espressivaLettura collettivaLettura politestuale2- SAPER MEMORIZZAREUtilizzo consapevole delle diverse tecniche di memorizzazioneConservare la traccia mnesticaMemorizzare: poesie –filastroccheTesti nonsense
3. SAPER SINTETIZZAREIndividuare sequenze comunicativeIndividuare paragrafiIndividuare parole chiaveRiassumere verbalmente Riassumere con immaginiRiassumere con paroleRiassumere con un testo4. SAPER SCHEMATIZZARELa sottolineaturaLo schema liberoIl diagramma di flussoLa mappa concettuale 5. SAPER PRENDERE APPUNTISaper ascoltareIsolare i concetti chiaveAscoltare e scrivereLo schema S.W.O.T.Il metodo Cornell 6. PROGETTARE
Lo schema
Il diagramma ad albero
Il diagramma a V
3.SCANSIONE ORGANIZZATIVA DELL’ORARIO CURRICOLARE
PROGETTAZIONE GENERALE
▸ Analisi delle linee progettuali d’istituto (PTOF, Veliero Parlante, Cives)
▸ Analisi impianto Orientamento Formativo (So Studiare)
▸ Ideazione delle progettazioni trasversali di classe (macro progettazioni pluridisciplinari sul lungo periodo: mensili, bimensili, quadrimestrali, annuali che attraversano/intercettano TUTTI i saperi disciplinari-da presentare come mappe nel Patto Formativo)
▸ Pacchettizzazione oraria carico disciplinare (per ogni disciplina destinare il monte ore complessivo alle varie esigenze formative: area tecnica, attività laboratoriali, esercitazioni)
PROGETTAZIONE GENERALE
▸ costruzione delle Unità d’Apprendimento (relative alla specifica disciplina per l’area tecnica e multidisciplinari relativamente alle progettazioni trasversali) Le UdA dovranno riportare, inoltre, le abilità cognitive del So Studiare e l’Obiettivo Formativo (compito di realtà) e il prodotto
▸ strutturazione attività laboratoriali per le diverse UdA▸ organizzazione didattica con attività
d’aula/laboratorio per gruppo classe per l’area tecnica e per classi aperte, piccolo gruppo, gruppi multiclasse per area progettazioni trasversali
▸ definizione degli indicatori di valutazione delle abilità cognitive per le verifiche (da trarre dal So Studiare) delle UdA
Moduli Veliero Attività “So Studiare” Curricolo Cives
Orario settimanale
U.d.A. tecniche
U.d.A. trasversali
PRODOTTO FINALE
NEI LABORATORI DI VELIERO PER…LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
CM n.3 del 13 febbraio 2015
I COMPITI DI REALTÀ
▸ I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica.
▸ Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti.
▸ La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante.
▸ Tali tipologie di prove non risultano completamente estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano in parte già utilizzate nel passato.
▸ È da considerare oltretutto che i vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità.
▸ I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze.
Organizzare ambienti di apprendimento:
PLURALI
FLESSIBILI
FUNZIONALI
ACCATTIVANTI
MOTIVAZIONALI
MULTISENSORIALI
“L’insegnamento multisensoriale consiste nell’utilizzo simultaneo della visione, dell’udito, e del tatto per migliorare la memoria e l’apprendimento.Per l’apprendimento della lettura vengono costantemente effettuati dei collegamenti tra visivo, uditivo e cinestetico-tattile. quello che noi vediamo, quello che sentiamo e quello che noi percepiamo attraverso la sensazione determinata dal movimento muscolare durante l’attività motoria.
Maria Montessori
COSA SUCCEDE IN LABORATORIO?
▸ Il rimando è al LEARNING BY DOING, conoscere attraverso il “fare” per costruire meglio la propria identità di studente.
▸ I ragazzi, in piccoli gruppi, si aiutano reciprocamente e si sentono responsabili del reciproco percorso. L’insegnante, facilitatore ed organizzatore delle attività, struttura un “ambiente di apprendimento”, favorito da un clima relazionale positivo che trasforma ogni attività di apprendimento in un processo di problem solving.
“«Risolvere problemi significa trovare una strada per uscire da una difficoltà, una strada per aggirare un ostacolo, per raggiungere uno scopo che non sia immediatamente raggiungibile. Risolvere problemi è un’impresa specifica dell’intelligenza e l’intelligenza è il dono specifico del genere umano: si può considerare il risolvere problemi come l’attività più caratteristica del genere umano»
Polya, 1983
IL PROBLEM SOLVING
Per comprendere l’importanza del problem solving in una moderna didattica della matematica dovremo presentare brevemente alcuni elementi classici della teoria della didattica. Faremo riferimento a: Vygotskij, D’Amore.
Nella valutazione dei livelli dello sviluppo mentale di un allievo è possibile distinguere tra:▸ Livello di sviluppo effettivo: con tale termine
indicheremo il livello di sviluppo delle funzioni mentali ottenuto da cicli evolutivi già completati.
▸ Livello di sviluppo potenziale: è il livello di sviluppo che potrà essere raggiunto in un futuro più o meno prossimo, evidenziabile dalla proposta di un problema che, pur superando il livello di sviluppo effettivo, può però essere affrontato con un aiuto esterno (ad esempio il suggerimento dell’insegnante).
Dunque, oltre al livello di sviluppo effettivo c’è una zona, ancora non “posseduta” dall’allievo, il cui controllo non è però del tutto impossibile, del tutto irraggiungibile: un problema concepito nell’ambito di questa zona, entro il livello che denominiamo di sviluppo prossimale, può essere affrontato (a volte con successo) grazie ad una… piccola spinta. La nostra esperienza scolastica ci conferma che è talora sufficiente un’indicazione, un suggerimento per “mettere in moto” alcuni allievi di fronte a problemi che, inizialmente, sembrano provocare un vero e proprio blocco nell’allievo, una situazione di incapacità ad impostare la risoluzione.
“La zona di sviluppo prossimale «è la distanza tra il livello di sviluppo così com’è determinato dal problem solving autonomo e il livello di sviluppo potenziale così com’è determinato attraverso il problem solving sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i propri pari più capaci.
L. Vygotskij
Proprio in questo si evidenzia il ruolo del problem solving. Esso ha dunque un campo d’azione ben definito, che chiamiamo zona di sviluppo prossimale.
IL PROBLEM SOLVING GENERA APPRENDIMENTO
Grazie a delle attività di problem solving, infatti, l’allievo può superare significativamente il livello di sviluppo effettivo per addentrarsi nella zona di sviluppo prossimale: quindi, debitamente consolidato, questo processo porta ad innalzare il livello di sviluppo effettivo.
PROBLEM SOLVING E METACOGNIZIONE