Giulio Cesare Vanini Liceo Scientifico Linguistico Via Reno,34 -73042 CASARANO Tel.:0833 502219 e-mail:[email protected]Cod. Ist.: LEPS03000X - C. F.: 81001410752 REGOLAMENTO del LABORATORIO di SCIENZE (CHIMICA e BIOLOGIA) Redatto dall’insegnante Responsabile del Laboratorio per l'applicazione del T.U.81/2008 e del D.Lgs 25-02 (Rischio Chimico) INDICE 1. Premessa 2. Procedure standard per l’utilizzo del laboratorio in sicurezza - funzioni del docente - comportamento degli studenti - funzioni del responsabile 3. Norme elementari per l'uso e la manipolazione delle sostanze e dei preparati chimici. 4. Smaltimento dei rifiuti - raccolta e conservazione del materiale in laboratorio
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old.liceovanini.gov.itold.liceovanini.gov.it/allegatiAlboPretorio/REGOLAMEN… · Web viewREGOLAMENTO del LABORATORIO. di. SCIENZE (CHIMICA. e BIOLOGIA) Redatto . d. all’insegnante
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a) assicurarsi di conoscere tutte le caratteristiche e le compatibilità delle sostanze
chimiche utilizzate in modo da prevedere il tipo di rifiuto che sarà prodotto e le
modalità di raccolta del medesimo( vedi allegato);
b) usare adeguate misure di protezione, individuali e collettive (camici, guanti,
mascherine, occhiali), in tutte le fasi della manipolazione del rifiuto;
c) tenere separati i composti alogenati da quelli non alogenati (sono considerati
rifiuti alogenati quelli che contengono una concentrazione di alogeni superiore
allo 0.5%).
4) I contenitori per i rifiuti devono sempre riportare indicato molto chiaramente il
contenuto. E’ vietato aggiungere sostanze in un recipiente di cui non si possa
risalire al contenuto, così come lasciare o mantenere in uso contenitori non
contrassegnati.
5) I rifiuti tossico-nocivi non devono essere tenuti nel laboratorio più del necessario,
per ragioni di sicurezza.
6) La quantità dei rifiuti infiammabili tenuti in laboratorio deve essere comunque
molto limitata.
VALIDITÀ E DURATA
DEL PRESENTE REGOLAMENTO
Il presente regolamento approvato dal Consiglio di Istituto il …………..……… con delibera
n. ……… ha carattere vincolante, per quanto non in contrasto con la normativa vigente.
Esso resterà valido fino a quando non verrà modificato, in ottemperanza a nuove
normative o con delibera presa dal Consiglio di Istituto (a maggioranza assoluta dei
componenti il C. D. I.).
Alla presidenza, al personale docente e non docente, agli alunni, è fatto obbligo di
assicurare l'osservanza.
Il responsabile prof.ssa Baglivo Daniela
1. ALLEGATI
1) SOSTANZE CHIMICHE INCOMPATIBILI2) DISPOSIZIONE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
3) CODICI CER
4) LINEE GUIDA PER LO SMALTIMENTO DEI CONTENITORI IN VETRO E PLASTICA CHE HANNO CONTENUTO SOSTANZE TOSSICHE O NOCIVE
SOSTANZE CHIMICHE INCOMPATIBILI
Molte sostanze chimiche comunemente usate in laboratorio reagiscono in modo pericoloso quando vengono a contatto con altre. Alcune di queste sostanze incompatibili sono qui di seguito elencate, a titolo esemplificativo e NON esaustivo.
SOSTANZE CHIMICHE INCOMPATIBILI
(incompatibilità principali - elenco esemplificativo e non esaustivo)
Acetaldeidecon acidi, basi, alogeni, forti ossidanti, ammine, acido cianidrico, alcoli, chetoni, anidridi. A contatto con l’aria può formare perossidi esplosivi.
Acetilene con rame, cloro, bromo, iodio, argento, fluoro, mercurio e suoi Sali, ammoniaca, solventi alogenati e forti ossidanti.
reagisce violentemente con combustibili e agenti riducenti, idrogeno solforato, acquaragia, ammine e ammoniaca, basi, metalli alcalini, perossidi.
Acido ossalico con forti ossidanti, argento e i suoi composti, metalli alcalini, alcali, ipoclorito di sodio, clorati.
Acido perclorico con acido acetico, anidride acetica, bismuto e le sue leghe, alcol, carta, legno, grassi, basi forti, metalli, acetonitrile, solfossidi, tricloroetilene. Può causare un’esplosione se riscaldato. Il contatto con alcoli, glicoli o composti poliidrossilici genera composti esplosivi.
Acido picricorame, piombo, zinco, reazione violenta con ossidanti (clorati, nitrati) e materiali riducenti. Può esplodere se riscaldato.
Acido solfidrico con acetaldeide, bario pentafluoruro, anidride cromica, rame, ossido di piombo, monossido di cloro, sodio perossido.
Acido solforico con clorati, cloruri, ioduri, perclorati, permanganati , perossidi e acqua, picrati, polvere di metalli, combustibili, ossidi di fosforo (III), aniline.
Alcoli e Polialcoli con acido nitrico, perclorico, cromico, solforico, ammine.Ammoniaca anidra con cloronitrobenzene, mercurio, alogeni, ipocloriti, iodio,
bromo, fluoro e alogenuri. Attacca rame, alluminio, zinco, argento, cadmio, ferro e loro leghe.
Ammonio cloruro con acidi, alcali, argento e suoi sali.
Ammonio idrossidocon forti ossidanti, acidi, alogeni, mercurio, argento, ipocloriti, alcool etilico. Attacca rame, alluminio, zinco e loro leghe.
Anidride aceticacon alcoli, acido cromico, ammine, acidi e basi forti, acqua, perossido d’idrogeno, metalli in polvere, permanganato di potassio, aniline.
Anilina con alogeni, acidi forti, anidride acetica, sodio perossido, metalli alcalini e alcalino-terrosi, sali di ferro, zinco.
Argento e Sali con acetilene, acido ossalico, acido tartarico,ammoniaca, perossido di idrogeno, bromoazide.
Argento nitrato con acetilene, alcali, ammoniaca, perossido di idrogeno, antimonio, alogenuri, alcoli.
Arsenico (materiali che lo contengono)
con acidi, agenti ossidanti (clorati, dicromati, permanganati), argento nitrato, azidi.
Azidi con acqua, acidi, rame, piombo, argento, magnesio, solventi alogenati. Non riscaldare.
Bromo con ammoniaca, acetilene, acetaldeide, acrilonitrile, metalli finemente polverizzati (alluminio, mercurio, titanio, ferro, rame), alcoli.
Calcio con acqua, idrocarburi alogenati, acidi, idrossidi di alcali
(litio, sodio, potassio), piombo cloruro.Carbone attivo con tutti gli agenti ossidanti, ipoclorito di calcio.Carbonio disolfuro con sodio, potassio, zinco, azidi, ammine, alogeni.Cianuri con acidi, alcali, ammine, alcoli, forti ossidanti, glicoli,
Clorati con sali di ammonio, acidi, polveri metalliche, zolfo, sostanze combustibili finemente polverizzati.
Cloro con ammoniaca, acetilene,etere, butadiene, butano, benzene, benzina e altri derivati del petrolio (metano, propano, etano), idrogeno, carburo di sodio, trementina e metalli finemente polverizzati.
Cloroformio con sodio, potassio, magnesio, alluminio, zinco, litio, basi forti e forti ossidanti.
Cloruro di alluminio con acqua, alcol, nitrobenzene, alcheni.Diclorometano con polveri di alluminio e magnesio, basi forti e forti
ossidanti.Diossido di cloro con mercurio, fosforo, zolfo, potassio idrossido.Esano con forti ossidanti, tetraossido di azoto.Fluoro con composti organici, acqua, acido nitrico, agenti
riducenti, ammoniaca.Fluoruro di idrogeno ammoniaca (anidra o in soluzione acquosa), basi, anidride
Idrazina con perossido di idrogeno, acidi, alogeni, ossidi metallici e materiali porosi.
Idrocarburi con fluoro, cloro, bromo, acido formico, acido cromico, perossido di sodio, perossidi, benzene, butano, propano, benzina, trementina.
Iodio con acetilene e ammoniaca (anidra o in soluzione acquosa), altre basi forti, acetaldeide, antimonio, litio, potassio, polveri metalliche, alogenuri, oli. Corrode rapidamente gomma e plastiche.
Ipoclorito di Calcio con acidi, ammine, acetilene, tetracloruro di carbonio, ossido di ferro, metanolo, acido formico, sali di ammonio. Reagisce violentemente con ammoniaca, ammine, composti azotati causando pericolo di esplosione. Attacca molti metalli formando miscele esplosive.
Ipoclorito di Sodio con acidi, ammoniaca, etanolo.Liquidi infiammabili con nitrato di ammonio, acido cromico, perossido di
idrogeno, acido nitrico, perossido di sodio e alogeni.Mercurio con acetilene, azidi, cloro, cloro diossido, idrogeno,
ammoniaca, metalli alcalini, ossido di etilene.Nitriti e Nitrati con materiali combustibili e riducenti.Nitrocellulosa/ Nitroparaffina
con materiali alcalini, acidi forti e forti ossidanti, ammine, metalli.
Calcio diossido con agenti riducenti.
Ossigeno con diversi materiali organici, combustibili e riducenti.Pentossido di fosforo con acqua, basi forti, acido perclorico, acido fluoridrico,
con acido solforico e altri acidi, anidride acetica, bismuto e suoi derivati, alcol, carta, legno, grassi e oli organici.
Permanganato di potassio
con glicerina, glicole etilenico, propilenglicole, acido solforico, idrossilammina, materiali combustibili, metalli in polvere, perossidi, zinco e rame.
Perossidi organici con acidi (organici o minerali), la maggior parte dei metalli e i combustibili (da evitare gli sfregamenti e le alte temperature).
Perossido di idrogeno
con cromo, rame, ferro, la maggior parte degli altri metalli e i loro sali, liquidi infiammabili e altri prodotti combustibili, anilina, nitrometano, alcuni acidi forti come l'acido solforico.
Perossido di sodio con acqua, acidi, metalli in polvere, composti organici, (materiali combustibili e riducenti).
Potassio con acqua, tetracloruro di carbonio, diossido di carbonio, cloroformio, diclorometano.
Rame con acetilene, azide, ossido di etilene, clorati, bromati, iodati.
Rame solfato con acetilene, nitrometano, basi forti, magnesio, sodio, zirconio, idrazina, idrossilammina, metalli in polvere, forti riducenti.
Sodio con acqua, idrocarburi alogenati, fosforo e suoi composti, zolfo e suoi composti.
Sodio azide con piombo, rame, argento e altri metalli, potassio idrossido, benzoile cloruro, acidi, disolfuro di carbonio, bromo. Può esplodere per riscaldamento.
Sodio nitrato con agenti riducenti, polveri di metalli, carbone,ossido di alluminio, fenolo. Può provocare l’accensione di materie combustibili. Non riscaldare le soluzioni con altre sostanze.
Sodio nitrito con alluminio, composti di ammonio, ammine, polveri di metalli. Può provocare l’accensione di materie combustibili.
Selenio e floruri di selenio
con agenti ossidanti, acidi forti, cadmio, acido cromico, fosforo, alcuni metalli(nichel, zinco, sodio, potassio, platino).
Solfuri con acidi.Tellurio e floruri di tellurio con alogeni, acidi, zinco, cadmio.Tetracloruro di carbonio
con sodio, potassio, alluminio, magnesio, bario, alcol allilico, agenti ossidanti in generale.
Zolfo con alogeni, fosforo, sodio, stagno, ammonio nitrato, ammoniaca.
Fonti:
Pohanish R.P. “Toxic and Hazardous Chemicals and Carcinogenes”
William Andrew ed. del 2008.
Merck Chemicals Italy, schede di sicurezza delle sostanze (MSDS).
Sigma-Aldrich, schede di sicurezza delle sostanze (MSDS).
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchè ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
I DPI devono essere prescritti solo quando non sia possibile attuare misure di prevenzione dei rischi (riduzione dei rischi alla fonte, sostituzione di agenti pericolosi con altri meno pericolosi, utilizzo limitato degli stessi), adottare mezzi di protezione collettiva, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
Il lavoratore è obbligato a utilizzare correttamente tali dispositivi, ad averne cura e a non apportarvi modifiche, segnalando difetti o inconvenienti specifici. Per alcuni DPI è fatto obbligo di sottoporsi a programmi di formazione e di addestramento.
L'art. 76 del D.Lgs. n. 81/08 indica le caratteristiche che devono avere i DPI per poter essere utilizzati:
devono essere adeguati ai rischi da prevenire e alla loro entità senza comportare di per sé un rischio maggiore
devono essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro devono essere rispondenti alle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore devono poter essere adattabili all'utilizzatore secondo le sue necessità devono essere in possesso dei requisiti essenziali intrinseci di sicurezza, cioé essere conformi
alle norme di cui al D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 475 (marcatura CE) e sue successive modificazioni.
I DPI sono classificati in base alle parti del corpo che devono proteggere (allegato VIII del D.Lgs. n. 81/08):
dispositivi di protezione della testa dispositivi di protezione dell'udito dispositivi di protezione degli occhi e del viso dispositivi di protezione delle vie respiratorie dispositivi di protezione delle mani e delle braccia dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe
dispositivi di protezione della pelle dispositivi di protezione del tronco e dell'addome dispositivi di protezione dell'intero corpo indumenti di protezione
DOTAZIONE MINIMA DI DPI NEI LABORATORI (da adottare a seconda delle esigenze specifiche)
1. Occhiali: a stanghetta con ripari laterali a mascherina con valvole per protezione chimica per protezione alle alte/basse temperature per raggi UV per raggi laser per raggi X
2. Visiera, maschera facciale per la protezione da schizzi e areosol
3. Maschere protettive: mascherine igieniche per polveri innocue di diametro >=5 micron (non sono considerati
Dispositivi di protezione individuale) FFP1 per la protezione da polveri nocive, aerosol a base acquosa di materiale particellare
(>=0,02 micron) quando la concentrazione di contaminante è al massimo 4, 5 volte il corrispondente TLV (valore limite di soglia)
FFP1 per la protezione da vapori organici e vapori acidi per concentrazione di contaminante inferiore al rispettivo TLV
FFP2 per la protezione da polveri a media tossicità, fibre e areosol a base acquosa di materiale particellare (>= 0,02 micron), fumi metallici per concentrazioni di contaminante fino a 10 volte il valore limite (buona efficienza di filtrazione)
FFP3 per la protezione da polveri tossiche, fumi aerosol a base acquosa di materiale particellare tossico con granulometria >=0,02 micron per concentrazioni di contaminante fino a 50 volte il TLV (ottima efficienza di filtrazione)
maschere con filtri antigas di classe 1, 2, 3, rispettivamente con piccola, media e grande capacità di assorbimento e con colorazioni distinte dei filtri:
marrone per gas e vapori organici grigio per gas e vapori inorganici giallo per anidride solforosa, altri gas e vapori acidi verde per ammoniaca e suoi derivati organici blu/bianco per ossidi di azoto rosso/bianco per mercurio
maschere combinate con filtri in grado di trattenere sia particelle in sospensione solide e/o liquide che gas e vapori
respiratori isolanti. 4. Guanti:
monouso di materiale compatibile con le sostanze manipolate e di materiale anallergico guanti in cotone (sottoguanti) per alte temperature per azoto liquido
5. Grembiule per azoto liquido e visiera per criogeni 6. Copriscarpe 7. Calzature da lavoro a norma
In ogni caso in laboratorio si deve sempre operare con indumenti protettivi (camici) e deve essere valutata la necessità di provvedere a spogliatoi con armadietti doppi per ogni persona.
MATERIALI PER EMERGENZE
1. Cassetta pronto soccorso 2. Vaschette per lavaggi oculari (in alternativa sacche da 500 ml di soluzione fisiologica da
utilizzare con siringhe da 50 ml, seguendo le istruzioni)
CODICI CER
Indicazioni per l'utilizzo della tabella
Individuare il codice corrispondente alla tipologia di rifiuto prodotto. Compilare una scheda per ogni codice CER In caso di miscele, individuare il rifiuto maggiormente rappresentativo e catalogare secondo
questo. Tenere separati i composti alogenati da quelli non alogenati (sono considerati rifiuti alogenati
quelli che contengono una concentrazione di alogeni superiore allo 0.5%). Per quanto riguarda i rifiuti solidi, quali puntali, cuvette, vials e altro, contaminati da sostanze
tossiche, vanno classificati nella categoria corrispondente al codice CER 070710*. L'asterisco che segue il codice CER indica che il rifiuto è pericoloso.
TIPOLOGIA DI RIFIUTO
CODICI CER ESEMPI
Rifiuti chimici inorganiciAcidi di scartoAcido solforoso e solforico 06.01.01* · Compresa miscela
solfocromicaAcido cloridrico 06.01.02*Acido fluoridrico 06.01.03*Acido nitroso e nitrico 06.01.05*Soluzioni alcalineIdrossido di sodio e di potassio
06.02.04*
Ammoniaca e altre basi 06.02.05*Sali e loro soluzioniSali e soluzioni contenenti cianuri
Rifiuti contenenti mercurio 06.04.04*Rifiuti contenenti altri metalli pesanti
06.04.05* · Soluzioni inorganiche per la fissazione dei tessuti
· Bicromato di potassio
· Solfato di rame
· Argento nitratoPesticidi e biocidi 06.13.01*Rifiuti agrochimici 02.01.08* · Terra di scarto
· Piante di scarto
· Semi di scarto
· Altri scarti provenienti dalla serra
Rifiuti chimici organiciAcido acetico e altri acidi organici in soluzione acquosa
07.07.01* · Acido acetico concentrato e altri acidi organici forti in soluzione acquosa
Coloranti, solventi e miscele di solventi alogenati
07.07.03* · Soluzioni contenenti sali di Cloro, Fluoro, Bromo in concentrazione superiore allo 0.5% (fenolo-cloroformio, ecc...)
Coloranti, solventi e miscele di solventi non alogenati
07.07.04* · Soluzioni contenenti Sybr Green
· Soluzioni con etidio bromuro
· Miscele di composti organici utilizzati nelle colorazioni elettroforetiche (Coomassie blu ecc...) e di tessuti
· Miscele di solventi organici, in soluzione acquosa e non
· Miscele utilizzate nella preparazione degli acidi nucleici, fenolo, alcool
isoamilico, etanolo, miscele di eluati cromatografici, glicole etilenico, glicerina, benzene xilene, acetonitrile, miscele derivanti da sintetizzatori, sequenziatori e analizzatori
· Soluzioni per rivelazione anticorpi
· Sodio azide
· Piridina
· Amine aromatiche
Rifiuti chimici solidi e materiali contaminati
07.07.10* · Gel con bromuro di etidio
· Gel di acrilamide
· Puntali
· Provette
· Carta e guanti contaminati da agenti chimici
· Pungenti e taglienti preventivamente raccolti negli appositi contenitori
Oli esauritiOli da motori, trasmissionied ingranaggi
13.02.08*
Emulsioni (olio-acqua) 13.08.02*Contenitori vuoti in vetro o plastica contenenti residui di sostanze chimiche pericolose
15.01.10* · Vedi linee guida contenitori di seguito riportate
Sostanze chimiche di scarto
16.05.06* · Sostanze chimiche varie di scarto (reagentario obsoleto) in confezioni originali per cui occorre
compilare schede apposite (Ufficio Sicurezza)
Rifiuti sanitari a rischio infettivoRifiuti sterilizzati o disinfettati di origine umana
18.01.03* · Pipette, guanti, carta, piastre, fiasche, colture cellulari di linee umane e terreni di coltura. Sono compresi oggetti taglienti e pungenti, posti negli appositi contenitori
Rifiuti sterilizzati o disinfettati di origine animale
18.02.02* · Pipette, vials, guanti, carta, piastre, fiasche, colture batteriche e terreni di coltura. Sono compresi oggetti taglienti e pungenti, posti negli appositi contenitori
Per consultare il Catalogo Europeo dei Rifiuti CER completo clicca qui
LINEE GUIDA PER LO SMALTIMENTO DEI CONTENITORI IN VETRO E PLASTICA CHE HANNO CONTENUTO SOSTANZE TOSSICHE O NOCIVE
In ottemperanza alle disposizioni di legge in materia di rifiuti e sulla spinta di una aumentata sensibilizzazione, promossa dal Comune di Padova, tesa a una sempre più accurata raccolta differenziata dei rifiuti stessi, si intende attivare procedure che prevedano il recupero di un maggior numero di contenitori, in vetro o in plastica, provenienti dai laboratori di ricerca.
Tenendo conto del fatto che tali recipienti hanno contenuto sostanze di diversa natura e pericolosità, si è ritenuto necessario fornire delle linee guida allo scopo di consentire agli operatori di individuare quali contenitori inviare al riciclo e quali, solo nel caso ciò non sia realizzabile, alla termodistruzione, alla stregua dei rifiuti chimici solidi pericolosi.
Modalità di bonifica
Il contenitore deve essere svuotato completamente; gli eventuali residui vanno raccolti e inviati allo smaltimento come rifiuto speciale (pericoloso o non), in base alla loro natura.
Solventi volatili: evaporazione sotto cappa accesa Sostanze non volatili miscibili con acqua: risciacquo iniziale in volume
minimo, che da raccogliere e trattare come rifiuto, ed eventuali altri, successivi, il cui smaltimento potrà avvenire attraverso lo scarico fognario, fino al raggiungimento di un buon livello di bonifica del contenitore
Sostanze non volatili non miscibili con acqua e di non particolare pericolosità: sgocciolare accuratamente
L’etichetta va rimossa oppure, ove ciò fosse difficoltoso, cancellata con un pennarello indelebile.
Esclusioni
Sono esclusi dalla bonifica e successivo invio al riciclo i recipienti che hanno contenuto le seguenti categorie di sostanze, che vanno confezionati e smaltiti in base alle specifiche normative:
confezionati in bidoni gialli o neri e classificati con il codice C.E.R. 150110*
Cancerogeni: R40, R45, R49 Mutageni: R46 Tossici per la riproduzione: da R60 a R64 Possibilità di effetti irreversibili: R68 Sostanze incompatibili con l’acqua: R14, R15 Sostanze molto tossiche: R26, R27, R28 Sostanze tossiche o nocive per inalazione: R20, R23 Sostanze che possono provocare sonnolenza e vertigini: R67 Sostanze maleodoranti Antiblastici Qualsiasi altro contenitore la cui manipolazione possa costituire un rischio per
l’operatore.
confezionati a parte
Esplosivi: da R1 a R6, R9, R16, R18, R19 Sostanze piroforiche: R17
confezionati in bidoni per lo smaltimento delle sostanze radioattive
Sostanze radioattive
Per eventuali chiarimenti o problemi particolari si può fare riferimento al responsabile del laboratorio.