1 OGGETTI, MATERIALI, PROPRIETÀ SCIENZE IN I CLASSE OBIETTIVI ATTIVITÀ - Acquisire il termine scientifico di “oggetto”; - sviluppare la capacità di osservare ed esplorare; - discriminare forma, colore, dimensioni degli oggetti. - Esplorazioni libere e guidate di oggetti presenti in classe e/o raccolti all’esterno (al tatto, alla vista, al gusto, all’udito, all’olfatto). - Classificazioni spontanee e guidate; ricerca di diversi criteri di classificazione; - evidenziazione di proprietà comuni a più oggetti. - Rappresentazioni iconiche su cartelloni e sul quaderno. - Giochi: 1) è arrivato un bastimento carico di… 2) indovina l’oggetto nascosto (descritto verbalmente) - Capire che ogni oggetto è caratterizzato da proprietà; - capire la necessità di usare strumenti o di operare confronti per - definire alcune caratteristiche; - saper registrare/tabulare dati; - saper inventare e usare segni con valore simbolico. - Ulteriore esplorazione di oggetti per individuarne le proprietà. - Ricerca di un sistema per determinarne il peso e la grandezza (confronto, scelta di un campione). - Distinzione tra proprietà assolute (colore, forma, ecc.) e proprietà relative (peso, altezza, ecc.) - Costruzione di insiemi di oggetti grandi o piccoli, leggeri o pesanti in riferimento al campione scelto. - Giochi: domino di oggetti con proprietà comuni; arriva un bastimento carico di… - Ricerca di gruppo di un sistema veloce e chiaro per tabulare i dati raccolti: analisi delle singole proprietà ed invenzione dei simboli. Uso di tabelle a doppia entrata. Costruzione
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OGGETTI, MATERIALI, PROPRIETÀ
SCIENZE IN I CLASSE
OBIETTIVI ATTIVITÀ - Acquisire il termine scientifico di “oggetto”; - sviluppare la capacità di osservare ed esplorare; - discriminare forma, colore, dimensioni degli oggetti.
- Esplorazioni libere e guidate di oggetti presenti in classe e/o raccolti all’esterno (al tatto, alla vista, al gusto, all’udito, all’olfatto). - Classificazioni spontanee e guidate; ricerca di diversi criteri di classificazione; - evidenziazione di proprietà comuni a più oggetti. - Rappresentazioni iconiche su cartelloni e sul quaderno. - Giochi: 1) è arrivato un bastimento carico di… 2) indovina l’oggetto nascosto (descritto verbalmente)
- Capire che ogni oggetto è caratterizzato da proprietà; - capire la necessità di usare strumenti o di operare confronti per - definire alcune caratteristiche; - saper registrare/tabulare dati; - saper inventare e usare segni con valore simbolico.
- Ulteriore esplorazione di oggetti per individuarne le proprietà. - Ricerca di un sistema per determinarne il peso e la grandezza (confronto, scelta di un campione). - Distinzione tra proprietà assolute (colore, forma, ecc.) e proprietà relative (peso, altezza, ecc.) - Costruzione di insiemi di oggetti grandi o piccoli, leggeri o pesanti in riferimento al campione scelto. - Giochi: domino di oggetti con proprietà comuni; arriva un bastimento carico di… - Ricerca di gruppo di un sistema veloce e chiaro per tabulare i dati raccolti: analisi delle singole proprietà ed invenzione dei simboli. Uso di tabelle a doppia entrata. Costruzione
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di cartelloni di sintesi. - Giochi di individuazione, riconoscimento e utilizzo dei simboli.
- Comprendere che ogni oggetto è costituito da materiali; - saper indagare proprietà e caratteristiche dei materiali; - riconoscere materiali diversi; - capire che la scelta del materiale è funzionale all’uso che dell’oggetto viene fatto.
- Classificazione di oggetti in base al materiale costituente. - Ricerca di materiali presenti in classe e loro riconoscimento. - Esplorazione e raccolta di proprietà (es. freddo, duro, indeformabile = metallo). - Ricerca di come viene utilizzato ogni materiale e del motivo per cui un dato oggetto è costruito con un determinato materiale (es. finestra/vetro, quaderno/carta). - Ipotizzare soluzioni diverse, possibili o assurde. - Giochi di individuazione al tatto; riconoscimento in base a qualità definite.
- Riconoscere la trasparenza e l’opacità dei materiali; - riconoscere le caratteristiche dei materiali indeformabili e deformabili; - riconoscere e distinguere materiali plastici ed elastici.
- Partendo da episodi in classe, fermare l’attenzione sulla trasparenza di alcuni materiali. - Scoperta della regola per stabilire trasparenza e opacità dei materiali. - Manipolazione di materiali e loro classificazione in due fasce distinte: quelli che cambiano forma e quelli che non la cambiano. - Acquisizione di una corretta terminologia al riguardo. - Scoperta di materiali che si lasciano deformare, ma poi tornano alla forma originaria (elastici) e di altri per i quali la trasformazione è duratura (plastici). - Classificazione dei materiali osservati.
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- Scoprire il comportamento dei materiali immersi in un fluido (acqua); - scoprire semplici proprietà dei materiali a contatto col fuoco; - conoscere alcuni materiali conduttori di calore.
- Attività con l’acqua per scoprire il galleggiamento di oggetti e materiali. - Raccolta di ipotesi e prove pratiche per concludere che alcuni materiali galleggiano, altri affondano. - Prove della reazione di alcuni materiali al fuoco; raccolta dei dati in tabella; giochi di previsione. - Scoperta di materiali che “scottano”: mescoliamo la polenta con mestoli di diversi materiali. Osservazione dei materiali costituenti gli utensili da cucina. Ipotesi sui motivi e verifica (prove di conducibilità).
- Capire che la materia si presenta in diversi stati: liquidi, solidi ( e polveri), gassosi.
- Osservazione di materiali solidi e liquidi e individuazione delle differenze. - Ricerca di possibili criteri di classificazione. – Esecuzione di prove pratiche; registrazione dei dati e successiva classificazione in solidi e liquidi. - Presentazione di polveri ed esecuzione delle prove precedenti per stabilire a quale classe esse appartengano. - Sbriciolatura o macinatura di solidi per comprenderne la provenienza. - Domande - stimolo e conversazione guidata per giungere alla conclusione che “l’aria esiste”. - Esperimenti pratici con contenitori, bilance, palloncini, siringhe, … per comprendere che l’aria è un materiale, occupa uno spazio, pesa...
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Anno scolastico ____/____
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classe ____
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SIAMO ANDATI IN PINETA E ABBIAMO RACCOLTO DEGLI OGGETTI.
LI ABBIAMO OSSERVATI, TOCCATI, ANNUSATI, PREMUTI…
FACENDO UN CONFORNTO TRA GLI OGGETTI ABBIAMO SCOPERTO
CHE ERANO DIVERSI PER:
FORMA
COLORE
PESO
DUREZZA
GRANDEZZA
TRASPARENZA / OPACITÀ
TEMPERATURA
OVALE TANTE FORME UNITE MARRONCINA COLORI DIVERSI
DURA MOLLE RESISTENTE FRAGILE
RUVIDA RUVIDA OPACA OPACA
PESANTE LEGGERA PER DETERMINARE LE QUALITÀ DI UN OGGETTO LO DEVO
CONFRONTARE CON UN ALTRO
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DISEGNO
OGGETTI PESANTI
OGGETTI LEGGERI
OGGETTI LISCI
OGGETTI RUVIDI
OGGETTI TRIANGOLARI
OGGETTI OVALI
OGGETTI TRASPARENTI
OGGETTI OPACHI
OGGETTI DURI
OGGETTI MORBIDI
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DISEGNA OGGETTI CHE HANNO QUESTE FORME TRIANGOLO QUADRATO ________________________________________________________________________________ RETTANGOLO CERCHIO
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LA FILASTROCCA DELLE FORME
SON QUADRATO E SON PERFETTO,
ASSOMIGLIO A UN FAZZOLETTO,
SE MI ALLUNGO UN POCHETTINO
FACCIO UN BEL RETTANGOLINO .
TRIANGOLO MI HAN CHIAMATO,
DA TRE PUNTE SON FORMATO,
SONO UN POCO SPIGOLOSO,
MA NON SON PERICOLOSO.
SONO UN CERCHIO E SON ROTONDO,
GIRO SPESSO NEL BEL MONDO,
GIRO IN TONDO IN BICICLETTA
CON L'AUTO O LA MOTOCICLETTA.
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INSERISCI OGNI NOME NELLA GIUSTA COLONNA
CERCHI
TRIANGOLI
RETTANGOLI
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DISEGNA UN OGGETTO PER CIASCUNO DEI COLORI DEI REGOLI
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PIÙ ALTO DI ……………………… PIÙ BASSO DI…………………... -------------------------------------------------------------------------------------------------------
VERO O FALSO? 1. I MATERIALI LIQUIDI POSSONO ESSERE TRASPORTATI
CON LE MANI.
2. I MATERIALI LIQUIDI HANNO UNA FORMA.
3. LE POLVERI SONO DEI SOLIDI SBRICIOLATI.
4. LE POLVERI SONO LIQUIDI.
5. I LIQUIDI PRENDONO LA FORMA DEL CONTENITORE.
6. I MATERIALI SOLIDI NON HANNO FORMA.
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L'ARIA
L'ARIA SI TROVA DAPPERTUTTO E OCCUPA TUTTI GLI SPAZI A DISPOSIZIONE
ESPERIMENTI:
1. In una vaschetta piena d'acqua abbiamo capovolto un bottiglia vuota
per riempirla, ma l'acqua non è entrata. Inclinando la bottiglia, invece,
abbiamo visto uscire l'aria sotto forma di bollicine che ha lasciato il
posto all'acqua.
2. Abbiamo immerso una spugna asciutta nella vaschetta d'acqua e
l'abbiamo strizzata: dalla spugna sono uscite tante bollicine.
Conclusione: gli spazi vuoti della spugna e della bottiglia erano pieni d'aria.
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L'ARIA PESA
ESPERIMENTI:
1. Abbiamo gonfiato due palloncini uguali e li abbiamo
attaccati con del nastro adesivo alle due estremità
dell’appendiabiti, in modo che fossero in equilibrio.
Dopo aver bucato con uno spillo uno dei palloncini,
abbiamo visto la gruccia pendere dalla parte del
palloncino gonfio.
CONCLUSIONE: Il palloncino è più pesante perché contiene l'aria.
Il peso che l'aria esercita sulla terra si chiama PRESSIONE ATMOSFERICA
La pressione atmosferica viene esercitata in tutte le direzioni.
2. Prendiamo un bicchiere pieno d'acqua, appoggiamo sopra un foglio di carta e lo capovolgiamo: il foglio non si stacca.
CONCLUSIONE: la pressione atmosferica lo sostiene come sostiene tutta l'acqua contenuta nel bicchiere.
3. Prendiamo una cannuccia e la riempiamo d'acqua aspirando con la bocca. Tappiamo col dito la cannuccia dalla parte in cui abbiamo aspirato. Dalla cannuccia non esce l'acqua.
CONCLUSIONE: la pressione atmosferica preme anche dal basso verso l'alto.
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L'ARIA SI PUÒ COMPRIMERE
ESPERIMENTI:
1. Prendiamo tre siringhe: una la riempiamo d'acqua, una di sabbia e una
di aria. Tappiamo ogni siringa con un dito e premiamo il pistone.
Vediamo che nelle prime due il pistone non avanza perché i liquidi e i
solidi non sono comprimibili; nella terza, cioè in quella riempita di aria,
il pistone avanza in modo evidente, fino ad un certo punto.
2. Prendiamo un palloncino di quelli lunghi e lo gonfiamo e vediamo che
si comporta come la camera d'aria di una bicicletta. In esso l'aria si
comprime.
CONCLUSIONE: l'aria ha occupato un volume minore rispetto a quello
iniziale, perché si può comprimere.
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L'ARIA CALDA
1. Infiliamo sul collo di una bottiglia vuota un palloncino semisgonfio.
Sistemiamo la bottiglia nella bacinella piena di acqua bollente.
Aspettiamo qualche minuto e il palloncino si gonfia.
In seguito mettiamo la stessa bottiglia col palloncino ad una
temperatura di circa 0° (fuori o in una bacinella c olma di ghiaccio).
Vediamo che il palloncino si sgonfia e poi inizia a contrarsi fino ad
essere risucchiato all'interno della bottiglia. Ecco cosa succede: posta
al freddo, l'aria contenuta nella bottiglia si raffredda e inizia a
contrarsi, diminuendo il proprio volume e così risucchia l'aria contenuta
nel palloncino che, spinto anche dalla pressione esterna
dell'atmosfera, penetra dentro la bottiglia e si gonfia al rovescio
rispetto a quando era sul termosifone.
CONCLUSIONE: L'aria con il calore ha bisogno di spazio perché si
espande, invece, con il freddo l'aria ha bisogno di meno spazio, perché si
contrae.
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2. Si accende una candela e la si pone nella parte alta vicino all'apertura
di una finestra. Si osserva (quando fuori fa freddo) che la fiammella è
rivolta verso l'esterno, mentre se la si pone sul davanzale in basso,
sempre vicino all'apertura di una finestra, la fiammella è rivolta verso
l'interno.
3. Se mettiamo un palloncino sul termosifone caldo vediamo che il palloncino sale.
CONSTATAZIONE: l'aria calda è più leggera di quella fredda, infatti sale e
fuoriesce dalla parte alta della finestra. Invece l'aria fredda dell'esterno, più
pesante, entra nell'aula attraverso la parte bassa della finestra. Questi
esperimenti dimostrano che l'aria non ha un volume e una forma propria e
che è elastica: infatti si dilata se si riscalda e si contrae se si raffredda.
CONCLUSIONE: L'aria calda è più leggera dell'aria fredda, quindi sale verso l'alto.
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VOLARE NELL'ARIA
Se gonfiamo con il fiato un palloncino e lo chiudiamo con un filo il
palloncino, lasciato libero, non vola. Per volare nel cielo, il
palloncino deve essere gonfiato con un gas più leggero dell'aria
che si chiama elio.
Prendiamo un foglio e proviamo a lanciarlo segnando il punto in cui "atterra",
lo stesso facciamo con un foglio appallottolato. Costruiamo un aeroplano di
carta e lo lanciamo. Notiamo che quest'ultimo va più lontano.
CONCLUSIONE: gli aeroplani costruiti con la carta possono volare bene e
andare abbastanza lontano per la loro forma aerodinamica, adatta al