28 6 NUVOLE I l calore del Sole, riscaldando la superficie terrestre, fa eva- porare l’acqua contenuta in mari, laghi, fiumi, foreste, terreno, ecc. Quando l’aria si raffredda il vapore acqueo in essa presente si aggrega in tante goccioline d’acqua di di- mensioni maggiori. Tale processo di condensazione necessita però di un aiuto: infatti il vapore acqueo ha bisogno di «qualcosa» attorno al quale formare una gocciolina. Questo «qualcosa» è dato dalla polvere presente nell’aria. Così il 6.1 COME SI FORMANO? vapore acqueo, «aggrappandosi» alla polvere, forma delle goccioli- ne che, salendo nel cielo, incon- trano zone più fredde ove diven- tano visibili. In questo modo si formano le nu- vole che spesso coprono tutto il cielo. Ma le nuvole si formano anche quando l’aria calda risale lungo le pendici delle montagne. L’aria calda, infatti, salendo si raf- fredda. A una certa altitudine si forma una «cintura» di nuvole che solo raramente si dissolve. Proviamo a pensare cosa succede d’estate in montagna. La mattina il cielo è limpido e nulla fa pensare alle nuvole. Poi però, se fa caldo, in tarda mattinata ini- ziano a formarsi dei cumuli che, col passare delle ore, divengono sempre più consistenti fino a co- prire, a volte, tutto il cielo. Poi, verso sera, le nuvole si dissolvo- no permettendoci di godere di un bel tramonto; oppure si evolvono PUNTO DI CONDENSAZIONE VENTO VAPORE ACQUEO ARIA UMIDA NUVOLA PIOGGIA 1 2 3 METGEO_GD.indd 28 01.03.11 15:48
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6NUVOLE
I l calore del Sole, riscaldando la superficie terrestre, fa eva
porare l’acqua contenuta in mari, laghi, fiumi, foreste, terreno, ecc. Quando l’aria si raffredda il vapore acqueo in essa presente si aggrega in tante goccioline d’acqua di dimensioni maggiori. Tale processo di condensazione necessita però di un aiuto: infatti il vapore acqueo ha bisogno di «qualcosa» attorno al quale formare una gocciolina. Questo «qualcosa» è dato dalla polvere presente nell’aria. Così il
6.1 COME SI FORMANO?
vapore acqueo, «aggrappandosi» alla polvere, forma delle goccioline che, salendo nel cielo, incontrano zone più fredde ove diventano visibili.
In questo modo si formano le nuvole che spesso coprono tutto il cielo. Ma le nuvole si formano anche quando l’aria calda risale lungo le pendici delle monta gne. L’aria calda, infatti, salendo si raffredda. A una certa altitudine si forma una «cintura» di nuvole
che solo raramente si dissolve. Proviamo a pensare cosa succede d’estate in montagna.
La mattina il cielo è limpido e nulla fa pensare alle nuvole. Poi però, se fa caldo, in tarda mattinata iniziano a formarsi dei cumuli che, col passare delle ore, divengono sempre più consistenti fino a coprire, a volte, tutto il cielo. Poi, verso sera, le nuvole si dissolvono permettendoci di godere di un bel tramonto; oppure si evolvono
PUNTO DI CONDENSAZIONE
VENTO
VAPORE ACQUEO
ARIAUMIDA
NUVOLAPIOGGIA
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La sera, come per incanto, le nubi si dissolvono in seguito a un tempo
rale; oppure se ne vanno anche senza aver scaricato la loro umidità.
La mattina il cielo è terso. Poi verso le 10.00 il calore del sole provoca una forte evaporazione
che dà origine alle prime nuvole.
Nel pomeriggio le nuvole coprono il cielo, lasciando solo qualche
piccolo sprazzo di cielo sereno.
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in cumulonembi, portatori di forti temporali. Le minuscole goccioline d’acqua presenti nelle nubi riflettono la luce solare apparendo bianche. Ma più la nuvola è spessa, più scura diventa poiché non lascia filtrare la luce del Sole.
Il vapore acqueo presente nell’aria sale
verso l’alto. Quando raggiunge il punto di
condensazione si formano le nuvole che, tra
sportate dai venti, si spostano verso le zone
montuose ove scaricano l’umidità.
6.2 TIPI DI NUVOLE
6000 m
2000 m
CIRRI
CIRROSTRATI
ALTOSTRATI
NEMBOSTRATI
CUMULONEMBO CUMULO
STRATOCUMULI
STRATI
ALTOCUMULI
CIRROCUMULI
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L e nuvole che si muovono nel cielo assumono ogni sorta di
forme, dimensioni e colori. Ne esiste una varietà tale che sarebbe impossibile riuscire a classificarle tutte; nonostante ciò nel 1803 un meteorologo britannico, Luke Howard, identificò dieci diverse categorie di nuvole che provengono tutte da tre forme base. Tale classificazione si è dimostrata talmente valida da essere utilizzata ancora oggi da chi si occupa di meteorologia.
Le tre categorie base sono:
• CIRRI/CIRRUS (dal latino cirrus = ciuffo): sono nuvole bianche, filamentose, che si trovano oltre gli 8000 m dove le temperature sono molto basse; non sono accompagnate da precipitazioni, ma spesso annunciano masse d’aria fredda in avvicinamento. I cirri sono formati da cristalli di ghiaccio che vengono spinti dal vento, formando così dei ciuffi; dalla loro disposizione è possibile capire la direzione del vento in quota.
• CUMULI/CUMULUS (dal latino cumulus = cumulo, mucchio): sono nuvole a gruppi o isolate, di forma e dimensioni variabili, che assomigliano a cavolfiori. Generalmente sono bianche nella parte alta, colpita dalla luce, mentre alla base sono di color grigio. Esse si formano generalmente durante giornate calde e soleggiate e sono segno di bel tempo.
• STRATI/STRATUS (dal latino stratus = strato): sono nuvole di dimensioni molto ampie, ma
poco estese in altezza, basse e opache. Esse si formano quando l’aria umida si muove orizzontalmente tra strati d’aria più fredda. Possono essere portatrici di pioggia.
Ed ora passiamo ad elencare i dieci differenti tipi di nuvole che classificheremo secondo la distanza della loro base dalla superficie terrestre:
Nubi basse (fino 2000 m): in questo gruppo rientrano
• Stratocumuli/Stratocumulus (Sc)
• Strati/Stratus (St)• Nembostrati/Nimbostratus
(Ns)
Stratocumuli
Strati
Nembostrato Nembostrato
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Nubi medie (tra 2.000 m e 8000 m): nel gruppo abbiamo
V i sono nuvole che non rientrano nella classificazione
per altezza in quanto si sviluppano in verticale assumendo enormi dimensioni: esse sono portatrici di precipitazioni e forti temporali spesso accompagnati da grandine. Si tratta dei cumulonembi (dal lati
no nimbus = nube piovosa) che a volte alla sommità assomigliano a un’incudine: essi si sviluppano in altezza poiché vengono alimentati continuamente dalle correnti ascensionali ( ↑ ) che li fanno estendere fino a 12.000 / 15.000 m.
• Cumuli/Cumulus (Cu)• Cumulonembi/Cumulonim
bus (Cb)
La branca della meteorologia che studia le nuvole si chiama NEFOLOGIA.
Cumuli Cumulonembo
Strato di nuvole visto dall’aereo
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Gli aerei che percorrono le rotte intercontinentali, volando ad alte quote lasciano nel cielo scie di condensazione. Il vapore acqueo che fuo
riesce dagli aerei in seguito alla combustione del gasolio condensa in piccole goccioline di acqua scatenando quella reazione a catena che
porta alla formazione delle scie. Maggiore è la quantità di vapore acqueo presente nell’aria e maggiore è la durata delle scie. Con aria secca,
al contrario, esse si dissolvono rapidamente.
Vista dal Passo Gardena verso la Val Badia Vista sul Plan de Corones
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Assieme ai tuoi compagni fotografa tutti i tipi di nuvole che hai studiato e cerca di catalogarli con il relativo nome.
Prepara una tabella con due colonne: da una parte scrivi i nomi delle nuvole in lingua italiana, dall’altra inserisci i corrispondenti nomi in lingua tedesca.
Zeichne die verschiedenen Wolkenarten ins Heft.
Cëlti ala nibles per n valgun dis. Scrite su de ce viers che les va, da ce pert che les vën, de ce sort che les ie, tan debota che les va, tantes che l nen ie y nsci inant. Usservea nce l tëmp n generel scrijan for su: sce l ie mpo plutosc bel, sce l pluev o nëif, sce l ie tume, sce l ie frëit ... Mët śën a cunfront la doi cosses y cëla de te udëi ora sce l ie vel’ culegamënt danter la nibles y la mudazions dl tëmp. Damandeti pona nce a jënt plu de tëmp che te cunësces, sce i sà vel’ regula n cont dla nibles te ti raion. (Saslonch fuma da burt ...)
Chiedi alle persone anziane che conosci il perché del nome tedesco WOLKENSTEIN per Selva di Val Gardena.