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Il diabete mellito una patologiacronica caratterizzata dalla
presenza di valori di glicemia
superiori a quelli fisiologici edovuta ad un difetto di
produzione e/o di azione
dellinsulina.
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Gli Standard italiani per la cura del
diabete mellito nellattuale versione
2009-2010 rappresentano il prodotto
di una precisa volont delle duesociet scientifiche di diabetologia
(lAssociazione Medici Diabetologi e la
Societ Italiana di Diabetologia), che li
propongono e raccomandano come
strumento culturale di lavoro per gli
operatori in diabetologia a tutti i livelli,
oltre che come documento di
riferimento per la gestione integrata.
Gli Standard italiani per la cura del
diabete mellito sono quindi unprodotto di estremo interesse per la
comunit diabetologica, scientifica
e assistenziale del nostro paese.
[Gentile S.,Cavallo Perin P.,Giorda C., Riccardi G. Prefazione alla II ed. Standard italiani
per la cura del diabete mellito 2009-2010]
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Criteri diagnostici (AMD-SID, 2009-2010)
Glicemia a digiuno per almeno 2 volte
consecutive 126 mg/dl (con dosaggio su
prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa,
dopo almeno 8 ore di digiuno)
Glicemia 2 ore dopo OGTT 200 mg/dl(OGTT con 75 g di glucosio)
InASSENZAdisintomatologia
tipica
(poliuria,polidipsiaedimagramento)
Glicemia casuale 200 mg/dl(indipendentemente dallassunzione di cibo)
InPRESENZAdisintomatologia
tipica
(poliuria,polidipsiaedimagramento)
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I valori glicemici considerati meritevoli di
attenzione in quanto identificano soggetti a rischio
di diabete e di malattia cardiovascolare sono:
glicemia a digiuno 100-125 mg/dl (IFG,
alterata glicemia a digiuno)
glicemia 2 ore dopo carico orale di
glucosio 140-199 mg/dl (IGT, ridotta
tolleranza ai carboidrati)
DIAGNOSI, NOSOGRAFIA E FATTORI DI RISCHIO DI DIABETE.
Standard italiani per la cura del DM 2009-2010, pag.12
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Classificazione (AMD-SID, 2009-2010)
- Diabete di tipo 1forma tipicamente autoimmune, anche se esistono forme
idiopatiche, causato da distruzione cellulare e
caratterizzata da assoluta carenza insulinica.
- Diabete di tipo 2
forma pi frequente di diabete, legata ad insulinoresistenza
associata a carenza insulinica relativa che in genere
progredisce nel tempo ma non porta mai a una carenza
assoluta di ormone. Stretta associazione con obesit e altre
malattie metaboliche.
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- Diabete gestazionale (GDM)
forma con insorgenza o primo riscontro in corso digravidanza
Diabete monogenico
causato da difetti genetici che alterano la secrezione e/oazione dellinsulina (es. MODY)
- Diabete secondario
forma secondaria a patologie che alterano la secrezione
e/o azione dellinsulina o allassunzione cronica di
farmaci
DIAGNOSI, NOSOGRAFIA E FATTORI DI RISCHIO DI DIABETE. CLASSIFICAZIONE.
Standard italiani per la cura del DM 2009-2010, pag.13
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Complicanze croniche del DM
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Diabete di tipo 1:Quadro Clinico allesordio
Et in prevalenza giovanile
Spesso presente dimagramento in
soggetto senza precedente sovrappeso o
obesit
Anamnesi positiva per poliuria e
conseguente polidipsia
Sempre iperglicemia, glicosuria e quasi
sempre chetonuria
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Obiettivi
Se il diabete allesordio, non possibile chevi siano complicanze. Tutti gli sforzi devono
tendere a:
- raggiungere un controllo ottimale deivalori glicemici per far scomparire la
chetosi e la glicosuria
- riguadagnare il peso perduto se il paziente sottopeso
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Terapia farmacologica
Il trattamento del diabete di tipo 1 si effettua
mediante la cosiddetta terapia insulinica
ottimizzata, ottenuta con 4 iniezionisottocutanee di insulina, delle quali 3 in
corrispondenza dei 3 pasti principali (ad
azione pronta) e 1 prima di coricarsi (ad
azione prolungata), intorno alle 23.
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Carichi glucidici
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Attivit fisica
Lattivit fisica permette un pi agevole
ingresso del glucosio nelle cellule
muscolari. Ne consegue un minore
fabbisogno insulinico dopo un esercizio
fisico.
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Diabete di tipo 2:Quadro Clinico allesordio
Soggetto quasi sempre in sovrappeso o
obeso (nell85-90% dei casi)
Anamnesi quasi sempre negativa per
poliuria e conseguente polidipsia
Quasi sempre glicosuria e quasi mai
chetonuria
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Obiettivi nel neo-diagnosticato
Non possibile sapere quando il diabete insorto,quindi necessario cercare le complicanze sin dalla
prima visita. Tutti gli sforzi devono tendere a:
- riguadagnare il peso ideale se il paziente sovrappeso o obeso (obiettivo arduo sul qualespesso non si spendono le energie necessarie per
conseguirlo)
- raggiungere un controllo ottimale dei valori
glicemici per far scomparire la glicosuria
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Obiettivi nel gi diagnosticato
Valutare la correttezza della impostazione
terapeutica:
- dietetica
- farmacologica
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Valutazione metabolico-nutrizionale
- Valutazione del peso ideale medio
(BMI=22,5) e massimo (BMI=25)
- Valutazione del metabolismo basale
- Impostazione di un regime ipocalorico (di
circa il 25% in meno del fabbisogno calorico
stimato) per ottenere una lenta maprogressiva riduzione ponderale di almeno
1-2 kg al mese.
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Importanza della riduzione
ponderale - 1
Sovrappeso e obesit sono i fattori che si
associano maggiormente ad aumento dellaresistenza insulinica.
Pertanto si consiglia perdita ponderale che
influisce positivamente nel ridurre la resistenzainsulinica e nel migliorare landamento glicemico
ed il valore dellHbA1C
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Legame fra obesit e diabete di
tipo2: NursesHealth Study
[Colditz GA, et al. Weight gain as a risk factor for clinical diabetes mellitus in women.
Ann Intern Med. 1995;122:481-486]
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Importanza della riduzione
ponderale - 2
Molti diabetici sperimentano il
raggiungimento di un buon controlloglicemico con la semplice riduzione
ponderale, anche senza raggiungere il peso
ideale.
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EBM: riduzione ponderale con
modifiche dello stile di vita
La modifica dello stile di vita in 10 australiani
guarisce il diabete di tipo 2 con obesit in 7
settimane.
[O'Dea K. Marked improvement in carbohydrate and lipid metabolism in diabeticAustralian aborigines after temporary reversion to traditional lifestyle. Diabetes.
1984;33(6):596603]
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Obesit viscerale: significato
Lobesit viscerale (circonferenza vita)
rappresenta un indicatore di resistenza
insulinica pi affidabile del BMI.
In alcuni soggetti si riscontra, infatti, che
nonostante vi sia un BMI
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Obesit viscerale: misureLean M E J et all. Waist circumference as a measure for indicating need for weight management.
BMJ 1995; 311 : 158 (Published 15 July 1995)
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Sedentariet-iperalimentazione
Lassociazione sedentariet-
iperalimentazione alla base della epidemiadella Sindrome Metabolica che interessa
maggiormente i paesi occidentali; anche se,
da qualche tempo, si riscontra insulino-
resistenza nel 25% della popolazione dei paesiin via di sviluppo.
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GLOBAL BURDEN OF DIABETES, 1995-2025Prevalence, numerical estimates and projections.
Kinget al.: DiabetesCare 21: 1414, 1998
Nel trentennio 1995-2025, previsto un aumento
della prevalenza del diabete del 35% (dal 4 al 5,4%)
Paesi in via di sviluppo 3,3->4,95% (+48%)
Paesi sviluppati 6->7,6% (+27%)