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Anno 2013-2014 Gennaio/Febbraio 2014 - n. 7/8 Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia
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Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia · Abbiamo fatto formazione rotariana, abbiamo discusso di temi che interessano il nostro territorio anche per le nuove professionalità,

Feb 15, 2019

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Anno 2013-2014

Gennaio/Febbraio 2014 - n. 7/8Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina

Notiziario del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia

Identità visuale e verbale – Linee Guida del Rotary

16 Dicembre 2013 13IL NOSTRO LOOKLogoConfigurazioni

Firma Masterbrand Marchio d’eccellenza

Logo testuale del Rotary Emblema del Rotary

Per tanti anni la ruota del Rotary era l’unico elemento del nostro logo. Sebbene Rotary International era incorporato, era difficile leggerlo a distanza. Di conseguenza, il pubblico esterno non sempre lo notava. Per tale Motivo abbiamo deciso di rinnovare il logo ufficiale per includere la parola “Rotary” che va messa davanti al nostro emblema come nostra firma aziendale. Costituisce la nostra firma masterbrand da usare ovunque possibile.

La ruota del Rotary è il nostro marchio d’eccellenza. Oltre ad essere un elemento del logo ufficiale e sebbene possa stare da solo, deve essere utilizzata in prossimità della firma masterbrand ed essere aggiustata in modo da creare un maggiore impatto.

È cruciale mantenere la coerenza della nostra firma. Posizionamento e proporzione di tutti gli elementi pertinenti alla firma sono fissi e non devono essere mai alterati.

Gli esempi di design a pagina 16, 35 e 40 mostrano alcuni modi facili in cui seguire queste linee guida.

Formato logo da usare per:

Stampa .eps spot o cmyk

Ricamo .eps spot o cmyk

Serigrafia .eps spot o cmyk

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Digitale: Web/Email Tablet/Mobile

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Identità visuale e verbale – Linee Guida del Rotary

16 Dicembre 2013 13IL NOSTRO LOOKLogoConfigurazioni

Firma Masterbrand Marchio d’eccellenza

Logo testuale del Rotary Emblema del Rotary

Per tanti anni la ruota del Rotary era l’unico elemento del nostro logo. Sebbene Rotary International era incorporato, era difficile leggerlo a distanza. Di conseguenza, il pubblico esterno non sempre lo notava. Per tale Motivo abbiamo deciso di rinnovare il logo ufficiale per includere la parola “Rotary” che va messa davanti al nostro emblema come nostra firma aziendale. Costituisce la nostra firma masterbrand da usare ovunque possibile.

La ruota del Rotary è il nostro marchio d’eccellenza. Oltre ad essere un elemento del logo ufficiale e sebbene possa stare da solo, deve essere utilizzata in prossimità della firma masterbrand ed essere aggiustata in modo da creare un maggiore impatto.

È cruciale mantenere la coerenza della nostra firma. Posizionamento e proporzione di tutti gli elementi pertinenti alla firma sono fissi e non devono essere mai alterati.

Gli esempi di design a pagina 16, 35 e 40 mostrano alcuni modi facili in cui seguire queste linee guida.

Formato logo da usare per:

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Identità visuale e verbale – Linee Guida del Rotary

16 Dicembre 2013 13IL NOSTRO LOOKLogoConfigurazioni

Firma Masterbrand Marchio d’eccellenza

Logo testuale del Rotary Emblema del Rotary

Per tanti anni la ruota del Rotary era l’unico elemento del nostro logo. Sebbene Rotary International era incorporato, era difficile leggerlo a distanza. Di conseguenza, il pubblico esterno non sempre lo notava. Per tale Motivo abbiamo deciso di rinnovare il logo ufficiale per includere la parola “Rotary” che va messa davanti al nostro emblema come nostra firma aziendale. Costituisce la nostra firma masterbrand da usare ovunque possibile.

La ruota del Rotary è il nostro marchio d’eccellenza. Oltre ad essere un elemento del logo ufficiale e sebbene possa stare da solo, deve essere utilizzata in prossimità della firma masterbrand ed essere aggiustata in modo da creare un maggiore impatto.

È cruciale mantenere la coerenza della nostra firma. Posizionamento e proporzione di tutti gli elementi pertinenti alla firma sono fissi e non devono essere mai alterati.

Gli esempi di design a pagina 16, 35 e 40 mostrano alcuni modi facili in cui seguire queste linee guida.

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Identità visuale e verbale – Linee Guida del Rotary

16 Dicembre 2013 14IL NOSTRO LOOKLogoVariazioni di colore, Masterbrand

Colore pieno

Logo monocromatico

100% bianco (solo per sfondi scuri)

Positivo (solo per sfondi chiari o bianchi)

100% nero 100% Rotary Azure

Rotary Royal Blue Rotary Gold

La firma Rotary a colori è la nostra versione ufficiale preferita. Occorre usarla sempre nei contesti digitali, e nella forma stampata con almeno due colori. Il nostro emblema deve sempre essere rappresentato usando il colore oro Rotary, a meno che la stampa a due colori non sia possibile.

Sono disponibili variazioni per le firme del Rotary in versione monocromatica in nero, azzurro Rotary e bianco per immagini in negativo. Queste possono essere applicate per la stampa monocromatica o su sfondi molto complessi che possono compromettere la leggibilità o l’aspetto dei colori.

Usare la versione in colore appropriata per mantenere il migliore contrasto e la leggibilità: positivo per sfondi chiari o bianchi e negativo per sfondi scuri.

Si possono usare anche versioni dei colori metallici comparabili illustrati in questa pagina per circostanze speciali. Per maggiori dettagli in merito alla nostra tavolozza colori, vedere le pagine 18-20.

Per altri dettagli sulla tavolozza colori, vedi pagine 23-24.

Negativo (solo per sfondi scuri)

White Rotary Gold

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2 - LA RUOTA

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Presidente Domenico GRANDEVice Presidente Giorgio LODDOPast President Innocenzo D'ERMEPresidente Eletto Gianluca CASSONISegretario Ivan SIMEONETesoriere Attilio V. GISOTTIPrefetto Giuseppe GISOTTIConsiglieri Edy GOVETTO Federico BIZZARRI Renzo CALZATI Giuseppe TITONEAddetto Informatico Attilio V. GISOTTI

Sito intemet: www.rotarylatina.itPosta elettronica: [email protected]

4 Dal Presidente

5 Febbraio di Franco Borretti

6 Consapevolezza del Rotary di Angelo Nicotra

7 Il Rotary Club Latina dona un defibrillatore all'Istituto "San Benedetto" di Alessia Freda

8 Una macchina salva vita a scuola di Gaetano Coppola

9 Un defibrillatore... per una scuola ancora più sicura di Angelo Nicotra

10 Qualche volta... ci vuole un po' di magia

11 Continua l'impegno del Rotary per i figli dei detenuti della Casa Circondariale di Latina di Roberto Micolitti

12 Le mani nel cassetto di Giorgio Loddo

13 "Filo d'Arianna" di Franco Tescione

13 Ansia e stress? No grazie! di Samantha Campolo

14 Ancora successo del Premio Immagine Latina di Giancarlo Lazzarotto

15 Interact scolastico "OHM'S" di Giacomo Bentini

16 Intermodalità: a cosa serve e come farla funzionare di Pino Titone

18 Programma del mese di Febbraio

Pier Giorgio PoddigheGovernatore 2013-2014Distretto 2080

Comitato di RedazioneFranco BORRETTI (Direttore Responsabile)Angelo NICOTRA (Coordinatore Editoriale)Pasquale BOSSAGalileo COSTANZOAlessia FREDAFabrizio GIONADomenico GRANDEGiorgio LODDODomenico PILORUSSO

Registrazione Tribunale di Latinan. 364 del 22‑1‑1983Editore: Rotary Club LatinaRedazione: Via Pontinia, 62 ‑ 04100 LatinaPoste Italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento postale 70%Tassa pagata ‑ DCB LatinaImpaginazione e stampa:CIPES ‑ Via Sabaudia, 63 LatinaTel. e Fax 0773/692708E‑mail: [email protected]

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Fotografiedi Bianca Lupacchini La

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Italia Sommario del n. 7/8 - gennaio/febbraio 2014

Presidenti delle CommissioniEffettivo Francesco ACUTOProgetti Pasquale TARRICONEFondazione Rotary Susanna BUSCOFormazione e Leadership Domenico PILORUSSOPubbliche relazioni Gianluca CARFAGNAAmministrazione del Club Giovanni LUNGARELLANuove Generazioni Roberto MICOLITTIDelegato per il Rotaract Franco BORRETTI

Incarichi: Domenico GRANDE (Supporto informatico)

* * *Club Contatto: ALMADA (Portogallo) ‑ SASSARI NORD

Riunioni Rotariane: Hotel Europa ‑ Via E. Filiberto ‑ Latina Ogni Giovedì alle ore 20.30Segreteria: Cas. Postale 115 ‑ 04100 Latina Tel. 0773/697062

In copertina, un profilo di Latina "sognato" in un acquerello da Galileo

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4 - LA RUOTA

dal PresidenteCare amiche e cari amici,metà anno rotariano se ne è andato, i primi frutti ed i primi risultati di quanto seminato nei mesi precedenti si vedono e si fanno sentire. L’iniziativa con IISS “Galilei - Sani”

continua a riscuotere giustamente apprezza-menti e riconoscimenti, l’Interact scolastico si è

avviato ed i ragazzi stanno attivamente preparando gli elaborati nell’ambito del progetto distrettuale “Etica e legalità”, quest’anno avente come scopo quello dell’immigra-zione ed integrazione fra culture diverse.Il Concerto di musica napoletana, organizzato con maestria e bravura dal socio Marco Picca ha avuto come al solito succes-so e ci ha permesso di raccogliere importanti contributi per le nostre attività e per la Rotary Foundation.Anche quest’anno grazie all’azione indefessa degli amici Graziella, Bruna, Enza, Roberto, Attilio, Peppino, Franco ed Enzo il Club ha fatto dono di numerosi pacchi regalo per i figli dei detenuti della Casa Circondariale di Latina sita in Via Aspromonte, grazie alla preziosa collaborazione della direttri-ce Nadia Fontana.Il progetto wi-fi, grazie al pressing continuo di Gianluca Car-fagna, ha ricevuto anche l’approvazione formale da parte del Comune di Latina (ringrazio per la sensibilità e l’attenzione mostrata l’intera amministrazione), i seminari con l’Università sono oramai in fase avanzata… insomma, di certo per questi primi sei mesi non ci siamo risparmiati! I mesi appena trascor-si possono essere considerati quindi più che positivi, anche se non hanno registrato una elevata presenza dei soci ai vari eventi organizzati.Abbiamo fatto formazione rotariana, abbiamo discusso di temi che interessano il nostro territorio anche per le nuove professionalità, ci siamo divertiti nei vari caminetti raggiun-gendo un buon livello di affiatamento a consolidamento della nostra amicizia, ma forse possiamo fare qualcosa di più… ben vengano i suggerimenti di tutti, nessuna preclusione, anzi! Un grazie ancora a tutti Voi per la partecipazione alla bella serata degli auguri, in Interclub con i cari amici del Rotary Club Monti Lepini e dell’Inner Wheel di Latina; mi ha fatto veramente piacere sentire gli apprezzamenti per gli addobbi, per la qualità del menù, per lo spettacolo di magia che ha allietato la serata.Siamo quindi non ad un punto di arrivo ma ad un punto di partenza: i prossimi mesi saranno all’insegna delle attività progettuali concrete, fattive, cercando anche forme di parte-cipazione diverse rispetto al passato. .Ho il piacere di informare tutti i soci che anche quest’anno il Club avrà il proprio maratoneta alla Maratona di Roma, si chiama Andrea Cacciani ed invito tutti i soci a visitare la pagina: http://www.retedeldono.it/rotary-2080/Latina per supportarlo nell’iniziativa per la raccolta fondi. Una goccia per grandi risultati!Invito tutti a seguire il nostro sito www.rotarylatina.it e ad impiegare lo strumento dei commenti all’articolo in modo da farci pervenire suggerimenti, critiche costruttive, per miglio-rare sempre. Ed ora… buon Rotary a tutti! Domenico

Care amiche e cari amici,Febbraio è il mese che il Rotary dedica alla promozione dell’intesa mondiale, un tema che ogni anno è sempre più sentito visti i tristi panora-mi a cui le cronache ci stanno, ahimé, abituando. Parto proprio da questa parola, “abituando”: personalmente ritengo che il male nasca da questo progressivo abituarsi a situazioni di perenne contrasto e/o conflittualità, di scontro e mai di confronto, di prevaricazione e mai di accettazione dell’altrui pensiero e della diversa opinione. Chi mi è più vicino sa che fra le espressioni che reputo mag-giormente fastidiose si trovano “si è sempre fatto così” oppure “non l’abbiamo fatto mai”, ed ancora “così va il mondo”. NO! Personalmente, come persona prima e come rotariano poi, non voglio, non posso e non devo rassegnarmi allo status quo, anzi la nostra “ruota” deve servire come ingranaggio per avviare questo processo di confronto e di comunione, ovviamente partendo innanzitutto da noi stessi. È dai piccoli gesti che poi spesso partono le rivoluzioni: se una gentile signora di colore in là con gli anni non si fosse rifiutata di sottostare alla legge che prevedeva la discriminazione nei posti a sedere in un autobus, probabilmente staremmo ancora parlando della questione raz-ziale ed in altri termini. Per questo è opportuno che nella nostra vita quotidiana e di club si presti particolare attenzione all’opi-nione altrui, accettandola anche in quanto si tratta sempre di un contributo utile alla crescita complessiva del Club. Per cercare di migliorare l’affiatamento fra noi soci, nei prossimi mesi cerche-remo di organizzare in mode e forme diverse i nostri appunta-menti, valutando se lo strumento migliore di incontro sia effet-tivamente la cena o una riunione per lo scambio di idee, pareri. È vero infatti che ci piace organizzare le cene, ma è anche vero che, estrapolando dalla lettera di Gennaio del Governatore “… incontrarci, conoscerci meglio e quindi affiatarci, ma soprattutto per elaborare e discutere di progetti che stiamo portando avanti o per elaborarne di nuovi, ci serve anche incontrarci per colti-vare meglio l’amicizia tra i soci, in modo che questa si sviluppi e consolidi in una chiara volontà di raggiungere il bene comune.”Tra le attività di questo mese, ricordo la conviviale:Relatore: dott. Stefano Ambrosetti, (Ufficio Studi BNL.)Titolo della serata: “L’ attuale scenario economico naziona-le ed internazionale. Quali prospettive ?”Interverrà anche il dott. Cristiano Sperotti (Direttore BNL Area Lazio Sud, Abruzzo e Molise.)Questa sarà la prima di una serie di conviviali aventi come relatori esponenti di spicco in ambito economico e finanziario, mentre il 20 di Febbraio la socia Susanna Busco, Presidente della Commissione del Club per la Rotary Founda-tion, ci aggiornerà in merito alle attività svolte dalla Com-missione ma soprattutto metterà a disposizione dei soci degli esempi concreti in merito alle diverse opzioni per richiedere sovvenzioni e relative modalità di impiego. Ancora a lungo si potrebbe parlare di amicizia, di tolleranza e di pace che sono beni supremi ed imprescindibili dell’uomo, ma, a questo pun-to, credo sia giusto lasciare lo spazio ai saluti, nella speranza che presto, in questo nostro mondo, si possa vivere in pace la quale sarà anche portatrice di benessere per tutti. Un caro saluto e buon Rotary a tutti, Domenico

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LA RUOTA - 5

FebbraioIl Mese di febbraio è dedicato all’Intesa Mondiale – viene conside-rata l’ occcasione per ogni rotariano di riverberare sul quarto punto dello scopo del Rotary International – quello di “Promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, attraverso un’ associazione internazionale di profes-sionisti ed imprenditori uniti dall’ ideale del servire “.La forza del Rotary è nel proposito e nel convincimento dei soci di oltrepas-sare l’egoismo ed il proprio interesse personale, per servire tutta l’umanità a prescindere dalla razza, cultura e religioni professate. Il Rotary si è prefissato due determi-nanti principi: “la vera pace e l’armo-nia tra tutti i popoli del mondo e la pace attravrso il servizio“.Negli ultimi anni il Rotary Club ha istitui to sette Centri di studi interna-zionali sulla pace e la risoluzione dei conflitti. Ogni anno vengono promossi ed organizzati stages nazionali ed interna-zionali. Attraverso quest’ultimi – vengono formati giovani esperti, mediante la

frequenza di corsi biennali di master in relazioni internazionali e discipline affini. Al fine di intensificare questo “servi-ce“, viene proposto a tutti i rotariani, di sentirsi impegnati in prima persona. Di frequente giungono ai Clubs, solle-citazioni per migliorare la comprensio-ne e quindi abbattere i pregiudizi che dividono le persone ed in particolare le culture. Quindi ogni rotariano, promuovendo contatti con colleghi di altri paesi, può essere riconosciuto“ Ambasciatore dell’Amicizia e della Pace“.Già dal 1921 nell’ambito del Congres-so Internazionale tenuto in Scozia, il perseguire la comprensione interna-zionale si trasformò in un impegno prioritario, rispetto agli altri. Lo scopo del Rotary diventò da quel momento,

l’Azione Internazionale.L’ essere umano ha un sempre mag-gior bisogno, di sentirsi cittadino, di aggregarsi, di associarsi, di ritrovarsi insieme ad altri per parlare, per espri-mere opinioni e quindi per esercitare la propria libertà di pensiero e di parola.Siamo in un stralcio di era, dove occor-re che la società, si deve riconquistare la responsabilità educativa per ridare un senso al contenuto del vivere, dove il protagonismo delle persone sia sempre meno “egoismo, utilitarismo ed egocentrismo“.Le associazioni, la chiesa, la scuola fanno parte di una “via agevolata“ per una coscienza delle comunità, dove gli operatori sociali fanno del tutto per raccordare idee, per favorire l’ integra-zione, per interpretare e dare risoluzio-ni ai disagi in generale. Formare i cittadini e gli ambienti dell’educazione è una delle finalità principali del Rotary. I centri di aggregazione, sono i luoghi dove si inizia a sperimentare la con-vivenza, attraverso un dialogo aperto e nello stesso tempo solidale, dove in modo spontaneo si determinano le condizioni di vita, i comportamenti personali e collettivi delle nuove gene-razioni. Franco Borretti

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6 - LA RUOTA

Consapevolezza del RotaryPrendo spunto dalla lettera mensile del Governatore per esprimere alcune riflessioni sull’argomento della “consa-pevolezza del Rotary”.Non c’è alcuna presunzione nell’af-fermare che il rotariano deve avere consapevolezza del Rotary e che tale consapevolezza deve discendere da una conoscenza, la più ampia possibile, dell’istituzione di cui facciamo parte.Si è sempre cercato di diffondere capil-larmente il concetto che un “buon rota-riano” è formato ed informato, tuttavia ho qualche perplessità a considerare ancora oggi questo assioma come il corollario per la fattiva “militanza” nel nostro sodalizio.Ritengo, infatti, che il concetto di co-noscenza – diretta evoluzione della cu-riosità – faccia parte quasi cromosomica della natura dell’uomo moderno. Non si tratta soltanto di conoscere per sapere, quanto piuttosto di sapere per condi-videre; perché oggi è la condivisione il mezzo indispensabile per la moderna evoluzione della conoscenza umana.Si assiste sempre più di frequente ad un processo di ricerca e di scoperta che condivide più soggetti, che accomuna più persone che hanno – grazie cer-tamente ai mezzi che la tecnologia ci pone a disposizione – la possibilità di interscambio, di travaso di teorie per l’estrapolazione di nuove tesi.Non ci si può esimere da ciò, nemme-no nel Rotary. Sono finiti i tempi della “singola iniziativa”, non è più il caso di agire singolarmente, perché il Rotary ha bisogno di grande condivisione, di universale coinvolgimento perché l’idea del servire si diffonda capillarmente e

sempre più uomini, donne e soprattut-to bambini, possano usufruire dell’im-menso tesoro che l’idea rotariana porta con sé.Non è certo un caso se le iniziative di maggior incisività e diffusione tra la gente abbiano visto una partecipazione universalmente allargata a quanti più rotariani possibile. E non è certo per caso che i nostri Club hanno sempre più sviluppato il concetto della partnership per rendere ancora maggiori le possibili-tà di agire in favore dei meno fortunati.Un milione e duecentomila soci sono certamente un ottimo potenziale, ma questo potenziale potrebbe decuplicarsi se soltanto tutti i soci del Rotary aves-sero la giusta consapevolezza della loro appartenenza.Devo riconoscere che la naturale evolu-zione del Rotary è stata caratterizzata da una sorta di “adeguamento” dei canoni a quelle che sono senza dubbio peculia-rità locali, sociali, umane quali quelle che si possono riscontrare ai quattro angoli del mondo; ma se il Rotary è presente nei cinque continenti, anche presso realtà politiche e sociali che ad un primo acchito potrebbero sembrare lontanis-sime dall’idea principe del nostro stare insieme, ebbene ciò conferma ancora di più che l’uomo è in grado di accettare e fare propria un’idea perché la ritiene valida anche a prescindere dal contesto nel quale si trova.Certo sono finiti i tempi dell’oscuramen-to o quelli della colorazione settorializ-zata dell’idea rotariana; oggi il Rotary è sinonimo di universalità ed in qualche caso è assurto al ruolo di interlocutore privilegiato.

E ciò è conseguenza proprio della con-sapevolezza, cioè della ferma, decisa, granitica condivisione dell’idea del servire al di sopra di qualsiasi inte-resse personale. “Service above self” recita uno dei motti principali del nostro sodalizio; siamo sicuri di avere appieno compreso il concetto fondamentale dell’idea rotariana?Oggi il Rotary si è di molto spogliato della pellicola di “elitarietà” che forse ne ha condizionato i primi anni di vita, soprattutto nel vecchio continente. Oggi il Rotary è “universalità” assai più che prima. Il Rotary vuole portare la propria idea, i propri principi in tutte le fasce della popolazione perché solo dalla capillare diffusione nasce la conoscenza ed attraverso questa, la pace.La leadership è certamente ancora valida ma, lungi dal voler essere una “esclu-siva” è divenuta una qualità da condi-videre. Nel Rotary cerchiamo persone che abbiano le caratteristiche del leader perché in tal modo siamo certi di poter aiutare chi ne ha bisogno ai massimi livelli.Leadership è virtù, non esclusività.Leadership è disponibilità a servire ponendo in gioco le proprie migliori qualità morali, sociali, gestionali, orga-nizzative. Ecco perché avere consapevolezza del Rotary è indispensabile per essere un buon rotariano. Conoscere per essere consapevole è un processo indispen-sabile, un percorso che ciascuno di noi – non conta se di nuova cooptazione o “anziano” – dovrebbe periodicamente fare per confermare le proprie convin-zioni per mantenere l’entusiasmo, anzi per vederlo crescere.L’entusiasmo, infatti, è un altro dei pila-stri dell’appartenenza al Rotary. Bisogna essere soci entusiasti, per collaborare, suggerire, agire, porsi a disposizione del Club e degli altri, come un grande team coordinato e compatto, come un equi-paggio che deve portare la propria barca al traguardo, remando insieme ed all’u-nisono, consapevoli che solo dall’azione comune può nascere una vittoria, ancora una, come tutte le altre che il Rotary ha già raggiunto, consapevolmente. Angelo

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LA RUOTA - 7

Il Rotary Club Latina dona undefibrillatore all'Istituto "San Benedetto"Si è tenuta giovedì 23 gennaio pres-so l’aula magna dell’istituto, alla pre-senza del dirigente scolastico Nicola Di Battista, la cerimonia di consegna del defibrillatore che il Rotary Club Latina ha donato all’I.I.S. “San Benedetto” di Borgo Piave. Lo strumento medica-le, insieme ad altri cinque, rientra tra quelli distribuiti sia in Sardegna che nel Lazio dal Distretto 2080, grazie alla raccolta fondi realizzata nell'ambito della manifestazione “Trenta ore per la vita”, e svoltasi nell’anno sociale del governatore Daniela Tranquilli France-schetti. «Esprimo a nome di tutti i soci – af-ferma il presidente del Rotary Latina, Domenico Grande, sottolineando l’importanza dell’azione di servizio del Club sul territorio - un ringra-ziamento alla sezione di Latina della Croce Rossa, a Pasquale Tarricone e ad Innocenzo D’Erme per aver seguito l’evoluzione del progetto con la fattiva collaborazione dell’appo-sita commissione del Club, ed infine a Silvia Arzano per aver dato il suo sostegno presso il 118 regionale e ovviamente alla past district governor Daniela Tranquilli Franceschetti, per la sensibilità dimostrata nel’individuare nel capoluogo pontino un istituto su-periore al quale donare uno strumen-to medicale così utile».

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8 - LA RUOTA

Una macchina salva vita a scuolaConsegnato dal Rotary Club di Latina all’Istituto Agrario San Benedetto il primo defibrillatore. La cerimonia si è svolta ieri mattina nei locali della scuola di Borgo Piave. Erano presenti il presidente del club, Domenico Gran-de, il past president, Innocenzo D’Er-me, il Past Governatore Distrettuale Silvio Piccioni, l’assessore comunale Angelo Tripodi in rappresentanza del sindaco Di Giorgi, l’assessore provin-ciale Marilena Sisca, il preside del San Benedetto Nicola Di Battista, autorità e soci rotariani.L’iniziativa rientra in un progetto che il Rotary sta portando avanti con l’asso-ciazione onlus “Trenta ore per la vita” e con la Croce Rossa Italiana.Si tratta della prima scuola pontina che viene dotata di una postazione salvavita. “Abbiamo voluto scegliere il San Benedetto – ha detto il presidente del Rotary, Domenico Grande – per-ché è una delle scuole più antiche e una eccellenza, con le sue circa 1.800 presenze. Contiamo in futuro di do-nare altri apparecchi simili e perché no anche un secondo al San Benedetto, sperando che non debba essere mai usato ma con la consapevolezza che,

in caso di necessità potrà salvare una vita. Ci siamo anche preoccupati di formare, tramite Ares 118 e Croce Rossa, alcune figure professionali in grado di utilizzare l’apparecchio. C’è spesso il rischio che donazioni simili risultino vane proprio per la mancanza di chi, all’occorrenza, abbia le capacità di intervenire”.“L’amministrazione provinciale - ha aggiunto nel suo intervento l’assessore

Marilena Sisca che è anche docente della scuola - sta già consegnando alle società sportive i defibrillatori e ha in progetto anche la dotazione di apparecchi salvavita in tutti gli istitu-ti scolastici della provincia. Il Rotary con la sua sensibilità ci ha preceduto e di questo gliene siamo grati, anche perché si è preoccupato di formare il personale ed è auspicabile che altri insegnanti frequentino il corso che è di appena cinque ore”Anche il neo assessore comuna-le Angelo Tripodi ha sottolineato “l’importanza di avere a disposizione quanti più possibile apparecchi de-fibrillatori nei diversi luoghi associa-tivi e aggregativi (palestre, circoli, impianti sportivi) per un tempestivo intervento spesso risolutore, in casi di necessità”Infine è intervenuto il preside Nico-la Di Battista il quale ha ringraziato il Rotary per la donazione. “Il San Benedetto è anche un convitto e molti dei ragazzi vivono nella strut-tura dove si praticano anche attività sportive ad alto livello. Avere un defibrillatore, che speriamo di non dover utilizzare mai, è comunque una garanzia e speriamo anzi di riuscire ad averne un secondo”. Gaetano Coppola "Il Messaggero"

il giovane:

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LA RUOTA - 9

Un defibrillatore...per una scuola ancora più sicuraSi è svolta stamani una breve cerimo-nia presso L’Istituto Agrario S. Bene-detto di Borgo Piave nel corso della quale è stato consegnato ufficialmente alla scuola il defibrillatore che il Past Governor Daniela Tranquilli aveva, nel corso del suo governatorato, deciso di destinare al Rotary Club Latina perché venisse donato ad un istituto scolastico della città al fine di dotare, una struttu-ra che vede giornalmente la presenza di moltissime persone, di uno strumento “salvavita”. La cerimonia costituisce l’ultimo passaggio di un percorso che ha visto, non soltanto la consegna dello strumento alla dirigenza scolastica , ma il coinvolgimento di alcuni operatori scolastici che hanno frequentato un apposito corso di aggiornamento sulle tecniche di rianimazione e di primo soccorso per poter utilizzare al meglio il defibrillatore.Alla cerimonia, oltre all’ingegner Nicola Di Battista, Preside dell’Istituto, hanno partecipato Angelo Tripodi, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Latina, in rappresentanza del Sindaco, la prof.ssa Marilena Sisca, delegata della Provincia di Latina alle Pari Opportunità, una rappresentanza dell’Aeronautica Militare, alcuni rappresentanti della Croce Rossa e di altre Organizzazioni di Volontari del Soccorso.Naturalmente corposo il drappello dei soci rotariani che, guidati dal Presiden-te Domenico Grande, hanno voluto presenziare alla cerimonia per dimo-strare l’attenzione con la quale il Rotary guarda ai fabbisogni della comunità e si adopera concretamente per eliminare o almeno diminuire i pericoli derivanti dalla mancanza di strumenti che, se ado-perati tempestivamente, possono salvare una vita.Ricordiamo che il dono del defibril-latore proviene da un impegno che la Dott.ssa Daniela Tranquilli, Past Governor del nostro Distretto 2080, si era assunta nel corso della sua annata allorché, sotto l’egida della manifesta-zione intitolata “trenta ore per la vita”, supportata dalla testimonial Lorella Cuccarini, aveva deciso di donare un certo numero di defibrillatori a scuole,

impianti sportivi o centri di aggregazio-ne del Distretto Rotary 2080, per far si che si potesse diffondere ancora di più l’idea che “un intervento com-piuto tempestivamente e da persona a ciò preparata, può salvare una vita”, diminuendo quindi le morti per carenza di soccorso immediato.Ciò affianca le altre iniziative per le quali Daniela Tranquilli aveva inteso coinvolgere i Club e cioè insegnare a quante più persone possibili la tecnica per la disostruzione delle vie respiratorie nei bambini per evitare la morte per soffocamento e diffondere la donazione del “cordone ombelicale” da inviare ad apposite “banche” .Dopo brevi cenni di saluto e la consegna ufficiale dello strumento alla scuola, gli intervenuti si sono riuniti presso l’au-ditorium per ascoltare brevi interventi che hanno illustrato la funzionalità e la indispensabilità di questo che può essere senz’altro considerato come uno stru-mento in grado di “salvare una vita”. Certo, è stato sottolineato, non basta usare “bene” il defibrillatore, occorrono altre operazioni da svolgere immedia-tamente, alle quali il personale addetto è stato adeguatamente preparato, ha tenuto a sottolineare il dott. Damo,

cardiologo oltre che socio del Club, ma senza la tempestività e la correttezza dell’intervento, il rischio si innalza in ma-niera esponenziale.I Past Governor Silvio Piccioni, ha ricordato che già in passato il nostro Club si era adoperato per donare alla comunità latinense un defibrillatore ma che, stranamente aveva dovuto constatare allora molte resistenze per un uso responsabile a causa delle tante perplessità che mostravano i potenziali utilizzatori.Oggi, naturalmente c’è stata una notevole evoluzione nello strumento – più moderno e certamente funzionale – e nella disponibilità degli operatori che provengono da appositi corsi di formazione e di preparazione all’u-so del defibrillatore e che mostrano certamente maggiore dimestichezza e pratica anche con le tecniche di primo soccorso. Il nostro Presidente ha tenuto a sotto-lineare che la scelta dell’Istituto quale sede per l’assegnazione del primo defibrillatore non è stata casuale. L’I-stituto Agrario S. Benedetto, oltre che essere uno tra gli istituti di più antica fondazione, è tra quelli più prestigiosi della provincia ed ha un rapporto di particolare amicizia con il Rotary con il quale ha spesso condiviso esperienze ed iniziative. Il Dirigente Scolastico ha ringraziato gli intervenuti ed ha rivolto un particolare ringraziamento al Rotary per l’iniziativa sottolineando ancora una volta l’atten-zione con la quale il nostro sodalizio segue le vicende della comunità in cui opera, ponendosi a servizio degli altri, Un grazie particolare è da riconoscere al nostro socio e past President Innocenzo D’Erme il quale, oltre che essere stato in prima fila quando si è profilata la possi-bilità della donazione dei defibrillatori da parte del Distretto, perorando la causa di Latina, si è assunto personalmente l’onere di seguire passo passo le vicende che hanno accompagnato l’assegnazio-ne, la consegna e la preparazione del personale addetto all’uso del defibrilla-tore. Nicotra

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Il 19 dicembre, come tradizione vuole, si è tenuta nei locali dell’Hotel Europa, la “Conviviale degli Auguri”, consueta riunione annuale nel corso della quale è piacevole consuetu-dine, scambiarsi gli auguri per le festività ormai prossime.Quest’anno, rinver-dendo un’abitudine che da qualche tem-po non veniva ripe-tuta, il Presidente ha voluto che i soci del Club festeggiassero la ricorrenza con la vicinanza degli amici del Club Latina Monti Lepini e le amiche dell’Inner Wheel.La serata, infatti, ha visto una parte-cipazione numerosa di soci dei tre sodalizi e di parenti ed amici oltre che, naturalmente, dei giovani del Rotaract, che hanno dato un soffio di spensieratez-za giovanile all’occa-sione che tradizional-mente vuole essere un momento di gioia e di allegria.Dopo i saluti porti da Giovanna Cosi-gnani, a nome delle amiche innerine e da Vittorio Carlesimo per i soci del Club Latina Monti Lepi-ni, il Presidente ne ha approfittato per tracciare un breve sunto delle attività che il nostro Club ha

già svolto o ha in programma per il prossimo semestre.A dare un tocco di originalità alla sera-ta è stata, però la performance di un mago illusionista che si è divertito, du-rante la conviviale, a coinvolgere i soci e le signore nelle sue prestidigitazioni ,

Qualche volta... ci vuole un po' di magiasuscitando la mera-viglia ed in qualche caso lo sconcerto negli astanti.La serata è dunque trascorsa in allegria e tutti sono stati partecipi di ciò che il bravo artista è stato in grado di proporre, strabi-liandoci per qual-che diavoleria che nessuno è riuscito a smascherare..Accompagnato dalla sua partner, il mago Forest ha snocciolato una

serie di giochi di manipolazione con le carte e di abilità con le monete, affascinando i commensali. A conclu-sione della sua esibizione, ha coinvolto il nostro amico Di Caprio che è stato protagonista, assieme alla partner del mago, di un esperimento di traspo-

sizione materiale, degno dei migliori illusionisti.Naturalmen-te scroscianti gli applausi che hanno accolto l’esibizione dell’artista e favo-revoli i commenti dei convenuti che hanno apprezzato il “tocco di magia” che la serata ha ac-quistato rendendo ancora più sugge-stivo lo scambio di auguri che, alla fine, tutti felici, hanno fatto.

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Anche quest’anno il Rotary Club Latina, in occasione del S. Natale, ha organizzato la distribuzione di pacchi dono per i figli dei detenuti nella Casa Circondariale. I pacchi dono sono de-stinati a bambini e bambine di età da 0 a 12 anni, personalizzati per fasce di età da 0 a 3 anni, da 4 a 6 anni, da 7 a 9 anni e da 10 a 12 anni.. Una delegazione del Club, guidata dal Presidente Domenico Grande, ha consegnato alla Direttrice della Casa Circondariale, D.ssa Nadia Fontana, 80 pacchi coloratissimi, contenenti dolciu-mi, giocattoli e capi di abbigliamento, che, almeno per un giorno, conferiran-no senz’altro una nota di colore e di allegria a un ambiente altrimenti grigio e malinconico. L’iniziativa è stata resa possibile dall’impegno della squadra che si è occupata dell’organizzazione e della realizzazione del progetto (Enza ed Enzo Maio, Graziella Di Girolamo, Bruna e Franco Tescione, Giuseppe e Attilio Gisotti, Gabriella e Roberto Micolitti) e dai fondi raccolti tra i soci in occasione di una recente conviviale, integrati dall’offerta generosa di alcuni sponsor anche rotariani. A tutti va il ringraziamento del Club.L’incontro è stato anche l’occasione di uno scambio di idee sulla situazione delle carceri, in progressivo deterioramento per effetto anche di una crisi economica che non riesce a trovare uno sbocco. La società sembra aver ritrosia ad occuparsi del problema, e volerlo isolare, anche fisicamente, quasi a esorcizzarlo come tutte le cose sgradite. Al di là delle difficoltà quo-tidiane della gestione del sistema carcerario, dovute alla penuria dei mezzi a dispo-sizione, ciò di cui si avverte maggiormente la mancanza è l’assenza di qualsiasi inizia-

tiva volta al reinserimento sociale di coloro che, pur avendo sbagliato, una volta pagato il loro debito si accingo-no a riprendere, con tante speranze, il loro ruolo sociale. Se non sono aiutati in questo, magari iniziando fin dal periodo di espiazione della pena, tutto il sistema diventa inutile, perché, nell’impossibilità di ottenere un lavoro che dia loro dignità sociale, saranno costretti, anche non volendo, a com-piere gli stessi errori. E questo è un problema di tutti.

Continua l’impegno del Rotary per i figli dei detenuti della Casa Circondariale di Latina.

Già lo scorso anno il Club aveva recepito questo input, e ha sondato la possibilità di sostenere, nell’ambito delle proprie risorse, qualche progetto (corsi di addestramento professionale per detenuti e detenute), senza peral-tro riuscire a realizzarlo per mancanza di fondi. Ci auguriamo che in un prossimo futu-ro questa importante manifestazione di solidarietà possa essere integrata da qualche iniziativa in tal senso. Roberto Micolitti

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Le mani nel cassettoQuesta sembra essere la priorità per un gran numero d’italiani che utilizzano per risolvere i loro problemi economici, una fonte per molto tempo sottovaluta-ta e che oggi sta rappresentando l’unico aiuto reale alle nuove generazioni. Si in-dica l’utilizzo dell’oro quale bene rifugio praticato per l’appunto dalle vecchie generazioni e non capito dalle nuove che invece, seguendo le mode hanno speso molto in ferro!Questo metallo impiegato, l’oro, ha da sempre caratterizzato un forte in-teresse nel mercato nazionale, e l’ex-port specialmente nei mercati latini ha rappresentato una delle voci più im-portanti della nostra economia. Oggi l’Italia che non è ancora uscita dalla recessione, stando a tutti i parametri utilizzati per queste verifiche, vede vacillare anche questo comparto che l’ha resa famosa nel mondo: la BCE, il FMI, l’OCSE evidenziano in modo impietoso questa realtà che mette a dura prova anche i più ottimisti; di-venta veramente difficoltoso indicare percorsi che portino ad una inversione di tendenza, quando il debito pub-blico, il tasso di disoccupazione, la pressione fiscale sono una mannaia per chi opera in questo settore.Assistiamo pertanto al fiorire dei cosi

detti ‘’compro oro‘’ circa 30.000 opera-tori nel territorio nazionale che, di fatto, fanno piazza pulita dei famosi oggetti ‘’dentro il cassetto’’.Quale può essere in ultima analisi una prospettiva reale?I brand consolidati hanno ancora capa-cità di attrazione per quello che resta del ceto medio, se non viene fatto sparire a breve; gli alti di gamma trovano una giusta soddisfazione nell’export, il “Made in Italy”, per nostra fortuna è una bandiera che sventola ammirata ancora nel mondo. Il gusto raffinato del mercato nazionale è sinonimo per un ben sperare, perché’ siamo tra le tante incertezze un popolo che rappresenta uno stile apprezzato nella moda e nel

mondo del bello il più competente in assoluto: tutto questo ha un senso in previsione di una realistica ripresa e se avremo mantenuto le nuove leve vicino ai maestri orafi.Si deve pertanto privilegiare una forma di sostegno all’artigianato con una qualificata riorganizzazione dell’appren-distato, senza la quale non potremmo arginare le sfide che ci vengono portate dall’estero dove la mano d’opera costa pochissimo, anche se non è qualificata come la nostra, ma che diventa compe-titiva quando si vogliono fare i grandi numeri.Pertanto bene fa il Rotary che si avvicina al mondo della scuola non limitandosi ad incontri di facciata, ma finalmente, come nel nostro caso, con gli esempi, stimolando l’interesse e la curiosità nei giovani.Può essere curato a tutti i livelli il con-tatto con le scuole d’arte ed investire in sinergia con essa usando tutte quelle forme di incentivazione, concorsi, premi, che ci fanno conoscere nel mondo, e punto chiaro di riferimento di successo delle nostre attività in tutte le nazioni.Questo è un argomento che non può considerarsi esaurito, e purché se ne parli…… Giorgio Loddo

 

  

I:ConcorsoMusicale

1di1 23/01/201409:36

Carissimo Presidente RotarianoRicorderai certamente di aver ricevuto notizia, qualche tempo fa, della seconda edizione del Concorso di Musica da Came-ra per Giovani Musicisti che il Rotary Club Roma Castelli Romani ha organizzato.Si trattava in effetti di un invito a sponso-rizzare l’evento e, soprattutto, a divulgare l’iniziativa fra i giovani musicisti conosciuti dai soci del tuo Club contando anche sul contributo attivo del Rotaract.Adesso il Concorso è ufficialmente “lan-ciato” ed il bando è stato pubblicato sul sito del nostro Club e su una pagina Face Book appositamente approntata. È appe-na il caso di attrarre la tua attenzione sul Premio Speciale Rotaract dato dal Rotary Club Roma Capitale e intitolato a “Carlot-ta Nobile”, giovane musicista rotaractiana immaturamente scomparsa. Caro Presidente sono certo che vorrai dare la più ampia diffusione a questo evento fra i tuoi soci, magari trasmet-

tendo loro copia della presente mail ed invitandoli a diffonderlo fra amici e co-noscenti anche visitando la pagina Face

Book intestata a Rotary Symphony.Grazie per l’attenzione.La Commissione Rotary Symphony

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"Filo d'Arianna"Il Prof. Cuomo dell'Università di Bologna parla al Rotary del suo progetto sui disabiliInteressante e stimolante presenza, quella dell’ospite relatore della convivia-le del 7 novembre scorso:Nicola Cuomo, Professore di Pedagogia Speciale dell’Università di Bologna, che ha dedicato la sua vita alla ricerca di sempre più avanzati approcci e più de-cisive soluzioni al problema dei bambini affetti da deficit intellettivi.Cuomo ha voluto farci innanzitutto conoscere qualcosa della sua storia personale, lui che, discendente da una famiglia di orafi di Rodi Garganico, nelle Puglie, ed inizialmente orafo lui stesso, durante gli studi universitari si accorge di stare perdendo la vista e decide di dare una svolta alla sua vita. Si appassiona ai problemi del-l’”intelligenza emozionale”, inizia a scrivere libri, che vengono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.Questo una trentina d’anni fa, quando per un bambino affetto da deficit intel-lettivo, in particolare per un bambino af-fetto dalla sindrome di Down, la scienza

di svolgere la sua vocazione di servizio, contribuendo ad estendere anche nel nostro territorio il progetto del “Filo d’Arianna”.Ma queste sono prospettive del medio e lungo periodo, che, se riusciranno a con-cretizzarsi, lasceremo alle future Presi-denze, visto che i Progetti per quest’an-no rotariano sono già ben delineati, oltre che numerosi. Per ora è importante aver lanciato questo seme. Il Rotary è sempre alla non facile ricerca di idee da poter realizzare, con le sue potenzialità. Concludiamo ricordando che Cuomo si è dimostrato conversatore brillante, pronto alla polemica e dotato di non comune senso dell’ironia, e di tali qualità ha dato ampiamente mostra anche nel rispondere ai quesiti che gli sono stati posti dai soci, ovviamente numerosi, dato l’interesse rivestito dall’argomento.In definitiva una serata, come dicevamo all’inizio, stimolante e di non comune interesse. Franco Tescione

Ansia e stress?No grazie!Lo scorso 24 Novembre si è tenuto, presso il ristorante Pigreco, il secondo cami-netto targato Rotaract Club Latina. L’ospite della giornata è stato il Dott. Franco Di Nucci, psicologo ed ipnologo di grande stima locale, che ci ha regalato dei momenti di approfondimento riguardo problemi che – oggigiorno – riguardano tutti noi, come ansia e stress, i quali se non gestiti, possono esitare verso condizioni di sofferenza psico-emotiva quali angoscia, panico, tensioni, somatizzazioni, ecc. riducendo nel tempo la qualità della nostra vita.Il Dott. Di Nucci ha toccato tutti questi problemi nella pre-sentazione, indicando il quadro sintomatologico e le più co-muni cause, che investono molti dei suoi pazienti, e non solo. È stato utile scoprire che ciascuno di noi, inevitabilmente, vive con una certa dose di ansia quotidiana. Tuttavia, è

necessario saper gestire in modo razionale alcune circo-stanze di vita, che si presen-tano aldilà del nostro volere.Tra le diverse tipologie di trattamento psicoterapeu-tico di tali problematiche, l’ipnositerapia trova ampia indicazione e di alcuni aspetti di essa, il Dr Di Nucci, ci ha offerto un interessante ed emozionante momento di esemplificazione pratica. Un frangente temporale di pieno coinvolgimento mentale, che ha emozionato e stimolato

tutti gli invitati presenti. “L’approccio terapeutico è finalizza-to non solo alla riduzione e/o eliminazione dei sintomi, ma anche, e direi soprattutto, a determinare una ridefinizione, una ristrutturazione dei significati della realtà personale e relazionale dell’individuo così da favorire cambiamenti com-portamentali, cognitivi ed emozionali”, afferma Di Nucci. Un caminetto di formazione e di pieno coinvolgimento fisico e mentale che speriamo possa essere ripetuto presto. Samantha Campolo

ufficiale emetteva la sentenza definitiva: “Non sarà mai capace di concettualizza-re, né di leggere e scrivere!”Da allora, anche in base al suo studio si-stematico di oltre 10.000 casi (attualmen-te ne ha sotto osservazione circa 2000), molti passi avanti sono stati compiuti.Recentemente Cuomo ha lanciato il progetto “Il filo d’Arianna”, istituendo in alcune città italiane (il cui numero è in aumento) dei piccoli centri commerciali, dove i ragazzi Down, opportunamente guidati e costantemente monitorati, si dedicano con sorprendenti risultati a tutte le attività connesse con l’esercizio di una azienda commerciale. Oltre che all’ovvia aspirazione del nostro club di potersi tenere informato, quando possibile, sui progressi della scienza nei vari suoi campi, la presenza e la rela-zione del professor Cuomo, in questa conviviale del 7 novembre, sono in qualche modo legati anche alla possibi-lità, per ora tutta “in fieri” e certamente di non facile esecuzione, per il Rotary,

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Ancora successo del Premio Immagine LatinaIl Premio Immagine Latina ormai divenu-to un appuntamento fisso ogni seconda domenica di dicembre, ha chiuso i battenti della 16a edizione con un sempre più entusiasmante successo sotto tutti i punti di vista.Com’ è noto l’ideatore ed organizzatore dello stesso, è il nostro socio ed amico Franco Borretti che ormai da anni conduce una scrupolosa ed intensa ricerca di tutti quei personaggi che con la loro attività, in giro per il mondo, danno da sempre enorme lustro a Latina e a tutto il territorio provinciale.Per la cultura è stato premiato l’operatore culturale Scipione Salvagni che sino dal 1955, si prodiga con tantissimo impegno, per “fare e promuovere cultura“ a Bassia-no, Latina ed in provincia.L’ imprenditrice Agricola Roberta Scar-pellini che vediamo condurre con tanta passione l’Azienda Vinicola a Doganella di Ninfa, portata avanti per tanti anni con grande acume dal padre Rino.Il giornalista e scrittore di Latina Gianluca Campagna, noto fra l’altro, per essere l’ editore della rivista “Ego“ ed organizzato-re delle manifestazioni annuali “Giallolati-no“ e “Libri da Scoprire“.Il Jazzista Vittorio Palmacci di Terracina, noto per essersi esibito in varie tournée in giro per l’Europa e per aver costituito le prestigiose“ New Orleans Jazz Band“ e la “Big Band“ composta da 20 musicisti.Il giovane scienziato geologo-geofisico

Mario Trani di Latina. Valido ingegnere che attuamente si occupa di ricerca nel campo petrolifero in Scozia, riscuotendo notevoli apprezzamenti rivolti alla sua particolare dinamica professionale.Il canottiere Romano Battisti nato a Priverno. Campione del Mondo con due medaglie d’oro e una di bronzo. Ha par-tecipato a 4 campionati europei con una medaglia d’oro e due d’argento. Nel 2012 alle Olimpiadi di Londra è salito alla ribalta per la vittoria della medaglia d‘argento.Il colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana Roberto Grasso nato a Priverno. Ha prestato servizio in Kosovo nell’ambito dell’operazione Joint Guardian, nel 2007 in Libano, nel 2012 in missione nell'Afga-nistan.Il marchese Francesco Rappini - giorna-

Mario Trani - Scienziato Geologo-Geofisico

lista, residente a Terracina è l’erede di Giacomo Rappini – studioso Idraulico della Bonifica Pontina.Amedeo Gabrielli – alpino pluridecorato di Sabaudia nato a Bassano del Grappa nel 1922. Ha combattuto sull’Ortigara. Ha partecipato alla Guerra di Liberazione al fianco degli alleati. Ha prestato servizio sull’Appennino Toscano, agli ordini della quinta armata statunitense. Nel 1945 si arruola a Brunico nel Corpo degli Alpini.Il paletnologo Michelangelo La Rosa. È docente di Paleoantropologia, Archeologia e Paletnologia. Ha reso numerose colla-borazioni scientifiche in tutta Italia. Ha tenuto comunicazioni scientifiche durante congressi e forum. È autore e co-autore di pubblicazioni scientifiche.È stata premiata la sezione Comunale di Latina dell’Associazione Volontari Italia-ni del Sangue che nel tempo opera con particolare impegno a favore della nostra città. A ritirare il riconoscimento è stato il presidente pro-tempore Massimiliano Bellizia.I premi sono stati consegnati da Franco Borretti presidente dell’Associazione cul-turale Nuova Immagine organizzatrice del Premio, dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina Patrizia Fanti, dall’on. Federico Fauttilli, Alessandro Rossi pre-sidente della Lilt di Latina, e dal tenente Nicola Corradetti presidente dell’Associa-zione Nazionale Alpini di Latina. Giancarlo Lazzarotto

ripensando a Napoli... una gita !

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Interact scolastico "OHM'S"

COOPERATIVA SOCIALE"SAN BENEDETTO"

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Via Tucci, 40 - 04100 Latina - Fax 0773 69.14.41

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Noi alunni del 3° B, ad indirizzo elet-trotecnica del Galilei-Sani di Latina, abbiamo conosciuto il Rotary in occa-sione della “settimana della formazio-ne”, nel novembre del 2013.In questa circostanza abbiamo avuto modo di viaggiare nel futuro… Lavo-rativo, argomento da noi ancora poco esplorato e molto sognato.Le conferenze ci hanno spiegato termini come Confindustria, Con-fartigianato, Sicurezza, E-Learning, Web Communication , C.V., concetti vagamente sentiti.Abbiamo partecipato con curiosità contenti di questo tempo sottratto ai compiti, ancora non sapevamo che la “formazione” più dura sarebbe arriva-ta nei giorni seguenti.È iniziata con la visita in classe e la rac-comandazione della preside Laura Pa-zienti, a impegnarci tanto nella nostra formazione, in modo da poter cogliere le opportunità offerte dal Rotary e dalle aziende partner. È proseguita con la nostra insegnante Grazia Maddaloni che ci ha fatto fare ricerche sulla storia del Rotary sul ruolo sociale e dell’asso-ciazionismo. Ha sottolineato l’eccezionalità di questo supporto al mondo del lavoro, della risorsa che è questo gemellaggio da parte del club di Latina. Con lei abbiamo ragionato per giungere alla scelta di un nome che identificasse il nostro gruppo: OHM’S, perché indica l’unità di misura della resistenza elet-trica, che è caratteristico della nostra specializzazione.Con il Sig. Micolitti abbiamo chiarito le responsabilità delle cariche che abbia-mo poi designato. Ci ha incoraggiato e illustrato alcune iniziative di solidarietà che sono già state attivate, vorremmo interagire

con la comunità che a Fiuggi lavora con giovani disagiati e alcolisti che vengono aiutati a disintossicarsi.Il presidente Grande invece ci ha supportati riguardo al progetto sulle migrazioni viste come opportunità.Noi stiamo producendo un video, grazie anche all’aiuto di un altro insegnante e della sua classe, 5° A informatica, lavoriamo con il metodo della Peer Education, e i ragazzi del 5° trasformano la nostra idea in comuni-

cazione web, spiegandoci passo per passo come assemblano i documenti da noi trovati e insieme ne valutiamo i risultati e se il messaggio web coincide con i’idea che vogliamo trasmettere.Queste esperienze belle e formative, sono decisamente inaspettate, ora però speriamo di vincere, anzi voglia-mo vincere, ma che dico, abbiamo già vinto! Il Presidente Ohm’s Giacomo Bentini

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Intermodalità: a cosa serve e come farla funzionareSpesso si sente parlare di Logistica, Interporti, Intermodalità, Piattaforme Logistiche ed Intermodali e altro ancora, a volte in modo puntuale ma di fre-quente a sproposito. Ne parlano in tanti: politici, con incarichi istituzionali e non, addetti ai lavori più o meno sedicenti, managers pubblici e privati, comuni cit-tadini (del resto in Italia siamo 60 milioni di commissari tecnici della Nazionale di Calcio) a ondate successive e a seconda della moda del momento. Nel seguito si cercherà di fare un po’ di luce nella speranza di non aggiungere un ulterio-re CT alla Nazionale, ma il giudizio è, naturalmente, demandato alla bontà ed alla pazienza dei (pochi) lettori.Per cominciare occorre dire che la madre di tutti i termini citati è “Logistica” che, come attesta la sua origine dal greco, è qualcosa che ha a che fare con il pen-siero intelligente e con l’ordinato porsi delle cose. Le definizioni di Logistica, date dagli organismi internazionali, dagli studiosi dagli operatori e dai legislatori sono molteplici, ma nella sostanza si può affermare, in generale, che dati dei punti fisici (nodi), che possono essere strutture di qualsiasi tipo, ed una rete di comu-nicazione (di trasmissione, trasporto, etc.) che li interconnette, la Logistica è quell’insieme di strategie, organizzazio-ne, mezzi che consente di trasportare un oggetto (merce, persone, informazio-ni…) da un nodo qualsiasi ad un altro ottimizzando tempi, costi e servizi resi (nei vari nodi); in virtù dei servizi resi (dogana, stoccaggio, movimentazione, informatica etc.) la Logistica diviene Logistica Integrata. È chiaro che nell’ac-cezione suddetta la Logistica (o meglio il sistema logistico) è un essenziale fattore per la competitività e l’efficienza di un sistema produttivo e pertanto in termini di progettazione e di realiz-zazione va usata la massima atten-zione per non incorrere in clamo-rosi e disastrosi (economicamente) fallimenti, anche in considerazione del fatto che gli investimenti da effettuare sono considerevoli.A ben guardare, partendo dalla definizione precedente, sembre-rebbe ovvia l’importanza della Logistica, addirittura qualcosa che attiene al semplice buon senso (e

probabilmente è così); infatti essa ha una origine antichissima: Alessandro Magno e Giulio Cesare ne fecero grande uso per spostare i loro eserciti vittoriosi, con annessi armi, mezzi, vettovaglie e quant’altro necessitava, altrimenti le loro conquiste non sarebbero state possi-bili; e ancora, il grande generale romano aveva addirittura creato delle figure professionali che si occupavano della questione. Questa caratterizzazio-ne militare la Logistica l’ha mantenuta fino alla seconda guerra mondiale, successivamente, anche grazie allo sviluppo di metodologie matematiche di ottimizzazione (costi, tempi ecc.)si è compreso che la si poteva estende-re a settori produttivi e commerciali e industriali in genere. È ancora quindi più stupefacente che vi sia, oggi, confusione e fraintendimento della materia, tale da portare a errori clamorosi con relative perdite finanziarie enormi. Fortunata-mente non sempre e non ovunque è così, ma purtroppo il nostro Paese è, in questo settore tra i fanalini di coda.Focalizziamo ora l’attenzione su un particolare settore: quello del trasporto merci, che come è noto, riveste impor-tanza strategica per qualsiasi sistema paese. Il Sistema Logistico del trasporto merci si compone di:– Nodi, che possono essere i punti di origine della merce: siti produttivi (fabbriche); punti intermedi: i porti, in-terporti, piattaforme logistiche, stazioni

ferroviarie etc.; i punti di destinazione: clienti finali o altro.– Reti di Comunicazione, nel nostro caso: strade, ferrovie, rotte navali o aeree;– Vettori di Trasporto: camion, treni, navi, aerei.– Tecnologia di supporto :meccanica, elettronica, informatica;– Risorse Umane adeguatamente pro-fessionalizzate ai vari livelli.Non ci addentreremo in analisi appro-fondite degli elementi su elencati, ma è immediato comprendere che, trattandosi anche di infrastrutture, gli eventuali investimenti sono considerevoli, tali da dover prevedere l’intervento dello Stato stante anche la valenza pubblica, sociale ed economica, di realizzazioni come strade e ferrovie. Lo Stato, o anche gli Enti Pubblici Territoriali, deve avere la funzione di realizzatore di infrastruttu-re (interessanti la collettività), ma non entrare nella gestione dei servizi che utilizzano tali infrastrutture, riservandosi il ruolo di regolatore del mercato di rife-rimento di detti servizi che dovrebbero essere lasciati alla privata libera concor-

renza. Nella Logistica, oltre che investimenti ingenti, riveste gran-de importanza la massima rapidità nelle realizzazioni, sia per non far esplodere, in modo incontrollabile i costi e sia per evitare che l’intem-pestività vanifichi l’investimento per obsolescenza o per modifiche, oggi sempre più accentuate, nel mercato globalizzato:in sostanza il mondo non aspetta e va da un’al-tra parte. Purtroppo molti esempi di come non fare le cose sono ita-liane: come la “mitica” Direttissi-

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ma Roma-Firenze che è stata ultimata in più di trent’anni, quando già si parlava di Alta Velocità, o ancora il caso della Val di Susa, ove dovrebbe passare l’altret-tanto “mitico”Corridoio 5, che colleghe-rà Lisbona con Kiev, dove il prevalere di localismi (altro difetto nazionale) rischia di comportare lo spostamento dell’opera oltre le Alpi.Veniamo ora all’oggetto vero di questa chiacchierata, che non è la Logistica Integrata globalmente intesa, ma è un elemento di un Sistema Logistico: un Nodo e in particolare quello che viene definito come Interporto. Intanto, in prima approssimazione diciamo che il termine Interporto sta per “porto inter-no”, vale a dire che esso svolge a terra (all’interno) attività analoghe a quelle di un porto marittimo; in modo più rigoroso ci si può riferire al Disegno di Legge A.S. 3257, recante “Legge quadro in materia di Interporti e di Piattaforme Logistiche Territoriali” in corso di approvazione al Senato dopo l’approvazione della Came-ra. Per il Legislatore un Interporto è “il complesso organico di infrastrutture e di servizi integrati di rilevanza nazionale ge-stito da un soggetto imprenditoriale che opera al fine di favorire la mobilità delle merci tra diverse modalità di trasporto, con l’obiettivo di accrescere l’intermo-dalità e l’efficienza dei flussi logistici”. Il Legislatore si spinge oltre e definisce i presupposti e i requisiti che occorrono per realizzare un Interporto. I presupposti sono:disponibilità di un territorio privo di vincoli paesaggistici, naturalistici e urbanistici; collegamenti stradali diretti (ed efficienti) con la viabilità di grande comunicazione; collegamenti ferroviari diretti con la rete ferroviaria prioritaria; adeguati collegamenti stradali e ferro-viari con almeno un porto ovvero un aeroporto; coerenza con i corridoi trans europei di trasporto; i requisiti concer-nono l’esistenza di: un terminale ferro-viario intermodale idoneo a formare o ricevere treni completi, conformemente a standard europei, in grado di operare con un numero non inferiore a dieci coppie di treni settimanali; un’area attrezzata di sosta per i veicoli industriali; un servizio doganale, un centro direzionale; un’area

per i servizi destinati alle persone e una per i servizi destinati ai veicoli industriali; aree diverse destinate, rispettivamente, alle funzioni di trasporto intermodale, di logistica di approvvigionamento, di logi-stica industriale, di logistica distributiva e di logistica distributiva urbana; sistemi che garantiscano la sicurezza delle merci delle aree e degli operatori; interconnes-sioni con piattaforme info-telematiche orientate alla gestione di processi logistici e del trasporto di merci. Nello stesso disegno di Legge sono anche definiti tutti i meccanismi operativi che vanno seguiti dai diversi attori pubblici e privati per realizzare un efficiente sistema Logistico nazionale. C’è voluto l’intervento del Legislatore, ancora non definitivamente concluso ad oggi, per tentare di mettere ordine in un settore ove nell’ultimo ventennio hanno regnato confusione, anarchia e spreco di risorse che renderanno complicato l’adeguamento degli impianti esistenti previsto dalla Legge in cinque anni. La definizione data di Interporto, nella sua puntualità, determina una riclassificazio-ne degli Interporti: non tutti gli impianti definiti o autodefinitesi interporti sono tali. Si parla quindi di Autoporti se man-ca il trasporto ferroviario; di Centri Inter-modali se l’attività prevalente è quella di scambio tra diverse modalità di trasporto (ad esempio treno – camion) e molti dei servizi richiesti ad un Interporto sono as-senti; di scali merci semplicemente se la merce arriva e viene ritirata direttamente dal cliente finale. Nel nostro paese sono presenti svariate tipologie di impianti, anche recenti, realizzati, come accen-nato, in modo anarchico e disarticolato:

spesso con decisione di politici alla ricer-ca del consenso o in ossequio all’innato campanilismo nostrano; oppure da imprenditori dell’autotrasporto convinti della bontà della intermodalità ma delusi dalle lungaggini e dalle inefficienze nelle decisioni da parte della pubblica amministrazione e delle Ferrovie dello Stato; o ancora da gruppi interessati a business immobiliari. Il tratto comune di queste realizzazioni è l’iniziativa isolata, a volte anche lodevole, e non coordinata di soggetti intraprendenti; neppure il Gruppo Ferrovie ha svolto una funzio-ne di coordinamento poiché, essendo proprietario di impianti del tipo di quelli descritti, è uno dei concorrenti in gioco e pertanto si è limitato solo ad autorizzare le connessioni alla Rete Ferroviaria, con, in quest’ultimo caso, possibile conflit-to di interessi. In tale contesto molte realizzazioni sono andate in crisi perché, a fronte di investimenti ingenti, i risultati attesi non si sono verificati; altre iniziati-ve non sono decollate rimanendo a livel-lo di progetto impastoiate in procedure di esproprio dei terreni, di autorizzazioni delle innumerevoli autorità pubbliche e delle Ferrovie dello Stato; altre sono fallite completamente per vizi di origine, errori nella progettazione o incapacità del management, di frequente di deriva-zione politica. Un caso emblematico di insuccesso è l’impianto di Latina Scalo, per il quale si può usare la definizione di Centro Intermodale (e non di Interpor-to), che ha assommato in sé molti degli elementi di rischio che conducono al fallimento. Pino Titone(Continua)

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Nuovi amici fanno parte del nostro club Programma Febbraio 2014

6 Giovedì

Ore 20,30 - Conviviale c/o Hotel Europa di Latina.Ospiti e relatori il dott. Stefano Am-brosetti (Ufficio studi BNL) con il dott. Cristiano Sperotti (Direttore BNL Area Lazio Sud, Abruzzo e Molise) che interverranno su “L’attuale scenario economico nazionale ed internaziona-le. Quali prospettive?”

13 Giovedì

Ore 19.00 - Riunione del Consiglio Direttivoc/o Hotel Europa di Latina

20 Giovedì

Università di Latina: seminario intera giornata sul tema “Project Manage-ment e tutela ambientale”.

27 Giovedì

Ore 20,30 Caminetto c/o “I GIARDINI DI ALICE “ - via del Crocefisso – ex via Furgorcavi Km. 1,9.La socia Susanna Busco condurrà un intervento formativo inerente la Fonda-zione Rotary e le modalità di gestione delle sovvenzioni.

Si prega di confermare la propria adesione alla sig.ra Bianca al n. 0773 697062 entro il lunedì precedente la riunione

Buon compleanno a:Antonio ALFIERO 20 gennaioLuigi DE CAPRIO 20 gennaioGiovanni COSIGNANI 21 gennaioBruno FERDINANDI 27 gennaio

Nazzareno GRAZIOSI 6 febbraioRosario CALABRESE 19 febbraioAngelo GALATÀ 20 febbraio

vai su" rotarylatina.it "

Diamo un cordiale benvenuto ed auguriamo loro di divenire sempre più entusiasti e consapevoli dell’appartenenza ad un sodalizio che pone il servizio verso gli altri come principio fondamentale della sua azione sostenuta dall’impegno che ciascu-no saprà mettere nell’affermazione delle cinque vie d’azione.

Daniela Schiavone ed Alessandro Saieva, hanno ricevuto, dalle mani del Gover-natore Pier giorgio Poddighe, il distintivo che ne sancisce ufficialmente l’ingresso nella grande famiglia rotariana.

Daniela, promotore finanziario del Gruppo Bancario Mediolanum, con la sua gio-vane età, apporterà una ventata di nuovo entusiasmo e, con l’esperienza maturata nel Rotaract, sarà certamente pronta e disponibile a partecipare fattivamente alle attività del Club fornendo il suo contributo concreto alla realizzazione dei progetti e delle iniziative.

Alessandro, avvocato civile penale e tributarista, titolare di uno studio legale, va ad incrementare la nutrita pattuglia di soci giovani ai quali sarà affidato il compito di portare avanti l’idea rotariana con la convinzione e la consapevolezza che saprà mettere a disposizione del Club.

CONGRATULAZIONIApprendiamo che la signorina Chiara Alfiero rotaractiana e, figlia del nostro socio Antonio, si è brillantemente laureata in “Ingegneria dell’ambiente del territorio e delle risorse”. La redazione augura al neo ingegnere una pro-fessione lunga e colma di soddisfazioni ed il raggiungimento di traguardi ancora più prestigiosi.

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S.s. Pontina 148 n.41 – Latina – Tel 0773 26491

Via Nettunense Km 22600 – Aprilia – Tel 06 9281800

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