UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA L L i i b b e e r r a a M M e e n n t t e e …notizie dal CInAP maggio 2014
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA
LLiibbeerraaMMeennttee
……nnoottiizziiee ddaall CCIInnAAPP
maggio 2014
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Fotografia in copertina: ““LL’’aabbbbrraacccciioo ddeellllee mmoonnttaaggnnee””,, 22001133..
Le fotografie contenute in questo numero sono state scaricate da google immagini.
Coordinamento
dott. Paolo Donzelli [email protected]
Hanno partecipato con riflessioni, poesie, idee, opere
d’ingegno…
Cuddè Antonio Luca
Florio Martino
Mignemi Camillo
Piazza Salvatore Ottavio
Sinatra Gaetano
Tarascio Antonella
Tricomi Paola
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PPrreesseennttaazziioonnee
Il notiziario è una realtà che, nel tempo, sta sempre più
significando partecipazione attiva tra gli studenti.
Tra le pagine si ritrova il desiderio di una realtà che viene
costruita con il contributo di ognuno e a misura di ciò che
ognuno, liberamente, desidera condividere con gli altri.
Il nostro desiderio è quello di prenderci cura delle opinioni e
delle idee, del potenziale creativo che risiede in ogni persona in
quanto l’unione di tutti i punti di vista crea un più ampio punto
di vista che rappresenta la vita.
Siamo felici di ricevere contributi sempre più ampi, differenti e
significativi. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro i
quali continuano a credere in questa iniziativa.
Paolo Donzelli
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CCoommee ppaarrtteecciippaarree ??
Chi desidera partecipare curando alcune sezioni o ricevere
copia, può inoltrare la richiesta inviando una mail a
[email protected]. A cadenza trimestrale verrà inviato, tramite
posta elettronica, alle 800 persone circa che, con ruoli diversi,
fan parte del CInAP e/o collaborano con noi.
Le aree che vengono trattate di volta in volta sono:
Storie, parole, spunti
Le Leggi
Mi racconto… (testimonianze e condivisione di storie di
vita)
Il territorio che abito (riflessioni, cronaca, difficoltà
incontrate, proposte operative)
Lo Sport
In viaggio (esperienze di viaggio da condividere)
PsicoRubrica: la conoscenza a servizio della persona.
Lo psicologo risponde (raccolta di argomenti di
pertinenza psicologica)
Appunti e libri cerco
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Appunti e libri offro
Bibliografia per tesine e per tesi (richieste e risposte per
argomenti)
La mia laurea (pagina riservata agli studenti laureati e
alla presentazione del proprio lavoro di tesi)
Il territorio si presenta (spazio riservato ad Associazioni
e agli Enti territoriali per favorire conoscenza,
consapevolezza e libera scelta)
La bottega della creatività (raccolta di opere d’ingegno
create dagli studenti: disegni, quadri, recensioni di film,
di cd musicali, di cortometraggi, di lavori teatrali e di
libri, fotografie, ricette, fumetti, racconti, poesie, fiabe,
progetti…)
Spazio-richieste (approfondimenti, proposte… cosa
desideri che venga affrontato nel prossimo numero?
Quale argomento?)
La bacheca del CInAP (aggiornamenti e notizie)
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Dedicato a tutti coloro che trovano il coraggio di
credere in un futuro migliore
e, credendoci, si impegnano a costruirlo, giorno
dopo giorno…
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IILL CCIInnAAPP - Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata -
Università degli Studi di Catania
Il Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata dell’Università
degli Studi di Catania è l’Ufficio dedicato agli studenti
universitari con disabilità e Disturbi Specifici dell’Apprendi-
mento, come previsto dalle Leggi 104/92, 17/99 e successive
modifiche.
L’operatività del Centro è andata via via crescendo negli anni.
Ad inizio anno accademico ogni studente incontra gli psicologi
per elaborare congiuntamente un Piano Formativo
Individualizzato volto a garantire ad ognuno condizioni di pari
opportunità.
Nel 2011-2012, gli studenti che afferiscono al Centro sono
circa 700. Gli interventi proposti si concretizzano, a seconda
del caso, nell’attivazione di alcuni servizi, tra cui: tutor per il
supporto didattico e per l’accompagnamento all’interno delle
strutture universitarie, tutor specializzati nelle dinamiche
relazionali, l’erogazione di un contributo al trasporto, anche
con mezzi attrezzati, da e per le sedi universitarie,
l’interpretariato LIS, il counseling orientativo, psicologico e
sociale, la consulenza informatica e la divulgazione di strategie
didattiche individualizzate (prove d’esame equipollenti anche
in remoto), l’organizzazione di attività atte a favorire
l’inclusione e la partecipazione attiva degli studenti.
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L’obiettivo del Centro diventa così lo sviluppo di una nuova
cultura della disabilità nell’Università e nel territorio.
Figurandosi come un laboratorio permanente, un’officina di
idee e di servizi volti a favorire la partecipazione attiva degli
studenti in condizione di disabilità, in cui i lavori in corso
diventano valori mettendosi quotidianamente in discussione,
aggiornandosi e promuovendo cambiamento, educando e
sensibilizzando attraverso l’attivazione di corsi di formazione,
iniziative, attività laboratoriali, iniziative di sensibilizzazione
sociale, seminari e convegni.
L’idea progettuale di fornire notizie nasce proprio in
quest’ottica di condivisione, di partecipazione, di scambio e di
integrazione.
“Non ci resta che augurare ad ognuno un buon lavoro, nella
direzione di una presenza sempre più attiva e partecipata nella
realtà e nel territorio che abitiamo”.
Il CInAP
Università degli Studi di Catania
CInAP -Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata-
Via A. Di Sangiuliano, 259 - 95131 - Catania
Tel.: 0957307181 - 183 - 189 Fax: 0957307191
sito internet: http://www.cinap.unict.it
indirizzo e-mail: [email protected]
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AAffoorriissmmii,, ppaarroollee,, ssppuunnttii
Le frasi, gli spunti, le parole veloci a volte
fuggono. Tra le righe di ognuna, invece, è
possibile scoprire un mondo di significati
che vengono racchiusi proprio nella loro
brevità e concisione.
Abbiamo così pensato, in questo numero, a
questa raccolta di aforismi su cui
meditare…
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità
e dell'energia atomica: la volontà.
A. Einstein
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Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.
E. Roosevelt
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È più facile disintegrare un atomo che sconfiggere un pregiudizio
A. Einstein
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Quando si va verso un obiettivo è molto
importante prestare attenzione al cammino. È il cammino che ci insegna sempre la maniera
di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.
P. Coelho
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Piccole opportunità sono spesso l'inizio di grandi imprese.
Demostene
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Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni. Ciascuno con il proprio
talento. P. Coelho
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Porsi un obiettivo è la più forte forza umana di auto motivazione.
P. J. Meyer
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Chi sa concentrarsi su qualche cosa e perseguirla ottiene come scopo, alla fine, la
capacità di fare qualsiasi cosa. M. Gandhi
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Non possiamo pretendere che le cose
cambino, se continuiamo a fare le stesse
cose.
La crisi è la più grande benedizione per le
persone e per le nazioni, perché la crisi
porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il
giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l'inventiva, le
scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza
essere "superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e le
sue difficoltà, violenta il suo stesso talento
e dà più valore ai problemi che alle
soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle
Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e
vie d'uscita.
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Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide
la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di
ognuno, perché senza crisi tutti i venti
sono solo lieve brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e
tacere nella crisi è esaltare il conformismo,
invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica
crisi pericolosa, che è la tragedia di non
voler lottare per superarla.
A. Einstein
19
LLee LLeeggggii
ISEE E DISABILITÁ
Entrano nel computo dell'Indicatore della situazione reddituale anche i trattamenti assistenziali,
previdenziali, indennitari
Dopo un iter lungo e tortuoso, la scorsa settimana
è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il
nuovo ISEE, ovvero il "Regolamento concernente
la revisione delle modalità di determinazione e i
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campi di applicazione dell'Indicatore della
situazione economica equivalente".
Il testo approvato entrerà ufficialmente in vigore a
gennaio del prossimo anno, con la pubblicazione
in Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di disposizioni che interessano in larga
parte i cittadini, perché è sulla base dell'ISEE
che si basa l'accesso a prestazioni sociali
agevolate o aiuti economici in caso di
situazioni di necessità. Rientrano in questi
servizi ad esempio l'asilo nido e le rette in
strutture assistenziali in caso di ricovero.
L'ISEE è calcolato, con riferimento al nucleo
familiare di appartenenza del richiedente, come
rapporto tra l'ISE (somma dell'indicatore della
situazione reddituale e del 20% dell'indicatore
della situazione patrimoniale), e il parametro
della scala di equivalenza corrispondente alla
specifica composizione del nucleo familiare.
Per quanto riguarda le novità relative alle persone
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con disabilità, cerchiamo di fare il punto grazie
anche all'analisi del sito specializzato Handylex.
In prima battuta, una cosa da sottolineare è la
novità introdotta per ciò che riguarda la voce
Indicatore della situazione reddituale (ISR),
nel quale vanno computati, ai fini Irpef, anche
trattamenti assistenziali, previdenziali,
indennitari, incluse le carte di debito, a qualsiasi
titolo percepiti da amministrazioni pubbliche (se
non già inclusi nel reddito complessivo dichiarato).
Tradotto: se in un nucleo familiare c'è una
persona con disabilità, oltre ai redditi vanno
sommate anche le altre indennità
eventualmente percepite.
Rientrano in questi trattamenti: tutte le
provvidenze economiche concesse agli invalidi
civili, ciechi civili, sordi, invalidi per lavoro,
servizio e di guerra quali pensioni, assegni,
indennità; la pensione sociale;l'assegno di
maternità; i contributi per prestazioni sociali
(quali, ad esempio, i contributi per la "vita
indipendente"); assegni di cura; contributi per
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l'abbattimento di barriere architettoniche o per
l'acquisto di prodotti tecnologicamente avanzati o
per il trasporto personale sia regionali che
nazionali; ogni altro contributo pubblico.
Dalla somma dei redditi sono detratte le spese o
le franchigie riferite al nucleo familiare. Per quanto
riguarda le detrazioni, se nel nucleo sono
presenti persone con disabilità, si applicano
delle franchigie che variano in relazione all'età
e alla gravità della disabilità, seguendo questa
suddivisione: persone con disabilità media una
franchigia pari a 4.000 euro (che arriva a 5.500
se minorenni); persone con disabilità grave una
franchigia pari a 5.500 euro (7.500 se
minorenni); persone non autosufficienti una
franchigia pari a 7.000 euro (9.500 se
minorenni).
Sarà inoltre possibile detrarre alcune spese
sanitarie per disabili, e quelle per l'acquisto di
cani guida , quelle di interpretariato per sordi e
spese mediche e di assistenza specifica fino ad
un massimo di 5000 euro. A queste si
aggiungono le detrazioni delle spese per
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collaboratori domestici e assistenti personali
assunti (vedi badanti).
Come sottolineato nell'approfondimento di
Handylex, la nuova Isee va applicata a seconda
del tipo di prestazione agevolata. C'è
l'applicazione "classica" per le la generalità
delle prestazioni sociali agevolate, quella "di
favore" per le prestazioni di natura
sociosanitaria, quella "restrittiva" che viene
prevista per le prestazioni di natura residenziale a
ciclo continuativo (es. ricovero in RSA) e quella
"antielusiva" che riguarda il diritto allo studio
universitario.
In generale, la nuova formulazione dell'Isee vede
un aumento del peso della componente
patrimoniale, mentre è riconosciuto un
incremento delle franchigie alle famiglie più
numerose (dal trezo figlio in poi).
Le reazioni del mondo della disabilità alla
approvazione del nuovo Isee non sono
particolarmente buone. In particolare Roberto
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Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus,
sottolinea la contrarietà all'inserimento nel
calcolo dell'Indicatore della Situazione
Reddituale (ISR) degli importi derivanti dalle
provvidenze economiche erogate in favore
della persona con disabilità, trattandosi di
provvidenze di natura meramente risarcitoria. "A
nostro avviso è del tutto mancata la volontà
politica del Governo in carica di riformulare la
norma che ha generato la riforma dell'ISEE per
evitare di inserire nel calcolo dei redditi ciò che
reddito non è e mai potrà esserlo", dichiara
Speziale.
Altro punto debole, secondo Anffas, quello relativo
alla discrezionalità delle Regioni. Ricorda
Speziale come "All'art.2, comma 1, del decreto,
infatti, viene indicata la frase "...fatte salve le
competenze regionali in materia di normazione,
programmazione e gestione delle politiche sociali
e socio-sanitarie e ferme restando le prerogative
dei Comuni.". Questo, oltre ad essere stridente
con il fatto che l'ISEE rappresenta livello
essenziale e quindi dovrebbe essere
25
omogeneamente applicato su tutto il territorio
nazionale, rischia di determinare l'ennesima torre
di Babele e l'innescarsi di inevitabili ricorsi in sede
giudiziaria".
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MMii rraaccccoonnttoo……
Salve a tutti! Sono Antonella, una vostra
collega del Cinap.
Qualche settimana fa ho conseguito la
laurea triennale in Lettere Moderne, presso
il Dipartimento di Scienze Umanistiche di
Catania. Vi racconto in breve la mia
avventura universitaria
≈
Mi sono iscritta nel 2009, spaventata e incerta
come credo sia stato per molti di voi. I miei
anni universitari li ho vissuti intensamente, il
tempo è scivolato velocemente, susseguito da
‘’alti e bassi’’, tra una delusione e una
successiva soddisfazione. La determinazione e
la volontà mi hanno sostenuta, non è stato
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sempre facile, più volte ho dovuto affrontare
diversi ostacoli e ringraziando il buon Dio sono
riuscita a superarli.
Finalmente oggi posso guardare al passato
con un sorriso, senza ripensamenti!
Questi 4 anni sono stati utili per la mia
crescita sia culturale che morale: hanno
forgiato il mio carattere, irrobustendo la mia
personalità. Ricordo benissimo ogni esame,
dal primo all’ultimo, da quel misero 19 a quel
bellissimo 30 finale!
Adesso però BASTA PARLARE DI ME…
condivido l’argomento trattato nella mia tesi.
Ho orientato la mia attenzione su un
argomento di letteratura italiana, esattamente
la poetica di Salvatore Quasimodo.
La tesi, suddivisa in due capitoli, intende
contestualizzare ed analizzare la figura di
Salvatore Quasimodo, dalle prime raccolte
tipicamente ermetiche a quelle della svolta
realistica.
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È stata consuetudine dei critici classificarne la
produzione in tre periodi: il primo, quello
ermetico, comprende le prove poetiche che
vanno dal 1918 sino agli anni ‘30, il successivo
coincide con la traduzione dei Lirici Greci ed è
il punto di raccordo con l’ultimo periodo
caratterizzato da una partecipazione più attiva
alla realtà storica. La traduzione dei lirici greci
avrebbe rivestito un ruolo importante nel
passaggio dalla fase propriamente ermetica a
quella più impegnata del dopoguerra. Peraltro,
la pratica della traduzione conobbe un vero e
proprio boom: Ungaretti tradusse W. Blake e
Shakespeare, Montale tradusse Melville,
Joyce, Yeats. Nei primi anni ‘40, alcuni
compositori italiani decisero di mettere in
musica alcune liriche tratte dalle raccolte
quasimodiane. Nel solo ventennio 1940-1960
le versioni di Quasimodo suscitarono
l’interesse di tanti compositori. Invece, nel
secondo dopoguerra Quasimodo si segnalerà
29
per un attivo impegno politico, la sua poesia
diventerà uno strumento di polemica sociale e
di testimonianza civile. Risalgono a questo
periodo le seguenti raccolte: Giorno dopo
giorno, La vita non è sogno, Il falso e vero
verde, La terra impareggiabile e Dare e avere.
É possibile seguire nella sua produzione
poetica una chiara evoluzione che va dall’Io al
Noi, dall’individualismo alla collettività. Il
poeta crede fermamente alla possibilità di
cambiare l’uomo e il corso dei suoi eventi. Si
tratta di un’illusione alla quale tutti gli uomini
usciti dal secondo conflitto mondiale credono,
e che darà vita alle crisi di coscienza.
Curzia Ferrari, l’ultima donna di Quasimodo
intervistata qualche anno fa in occasione della
pubblicazione del suo libro su S. Quasimodo,
attesta che il suo rapporto con Dio è stato
tormentato, ma Quasimodo non è mai stato
ateo. Nelle sue poesie c’è Dio e c’è la croce
che definisce teneramente gentile.
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Spero di non essere stata pesante, ho
cercato di riassuntarvi il pensiero e la
produzione poetica quasimodiana nel modo
più breve. Vi auguro di terminare gli studi
e di poter realizzare i vostri progetti futuri.
Vi saluto condividendovi questa frase:
Mi piace quella volpe che se non arriva all'uva
prende una scala e se la va a prendere lo stesso.
31
Ragazzi non arrendetevi, il futuro è nelle
nostri mani!
Alle volte bisogna trovare un modo,
un’alternativa, un tassello mancante che
lega le nostre situazioni. La soluzione la si
trova, basta metterci la volontà, sarete
ripagati di ogni vostro sacrificio.
In bocca al lupo a tutti voi!
Un grazie dal profondo del cuore va a tutti
gli operatori del Centro: grazie per avermi
dato l’opportunità di conoscervi e di
ricevere il vostro sostegno in molte
situazioni. Siamo fortunati ad avere un
Centro che funzioni così bene, che sia
sempre disponibile alle nostre necessità
soddisfacendole nei modi più semplici e
veloci.
Antonella
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IIll tteerrrriittoorriioo cchhee aabbiittoo
Dolci storia e tradizioni de
“A festa dei Morti” in Sicilia
di Antonio Luca Cuddè
1974, laurea in Lettere Classiche, direttore di scena,
traduttore e autore teatrale. Rugbista, amante della buona
musica e naturalmente della buona tavola è profondo
conoscitore della cultura legata alla gastronomia (e non) e
delle tradizioni storiche della sua città natale: Catania
http://terredigusto.com/2013/10/26/dolci-storia-e-tradizioni-de-a-
festa-dei-morti-in-sicilia/
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La particolare relazione della Sicilia con il
mondo dei morti ha origini lontane, basta
pensare al ratto di Proserpina presso il lago
di Pergusa, relazione che in una terra degli
estremi come questa diventa tutto il
contrario di tutto, così il mesto ricordo
dell’assenza di un caro estinto diventa
festa della memoria che si fa presenza nei
regali che si fanno ai piccoli.
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Nel corso dei secoli (dal X secolo si ha
notizia di questa “festa”) il popolo siciliano
ha arricchito questa giornata di significati,
in primis il rapporto di continuità vita-
morte-vita, così lo scambio di regali che
nel riflesso cristiano avviene generalmente
a Natale o per l’Epifania (come i Re Magi
portano i doni al Bambino Gesù, così gli
adulti fanno dei regali ai più piccoli), in
Sicilia avviene per la “Festa dei Morti”:
“chistu tu lassaru i motti” (“questo te lo
hanno lasciato i morti”, ovvero i nonni, gli
zii e i parenti defunti).
Usanza che ha testimonianza letteraria con
Giovanni Verga nella sua novella “La festa
dei Morti” del 1887: “…le mamme vanno in
punta di piedi a mettere dolci e giocattoli
nelle piccole scarpe dei loro bimbi, e questi
sognano lunghe file di fantasmi bianchi
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carichi di regali lucenti, e le ragazze
provano sorridendo dinanzi allo specchio
gli orecchini o lo spillone che il fidanzato ha
mandato in dono per i morti.”
Ovviamente nessuno svela il mistero…
Come ogni festa che si rispetti anche la
“Festa dei Morti” ha i suoi dolci:
per la serie dei duri e secchi: ”l’ossi i’
motti” o “crozza di morto” biscotti secchi
con glassa che riproduce un osso o un
teschio;
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i “pupateddi” o “pupatelli” ovvero le
piparelle con le mardole tostate, dolci
tenaci e di grande sapore;
i ” ‘nzuddi“ (ovvero ”i Vincenzi” in quanto
erano dolci preparati dalle suore
Vincenziane) biscotti secchi profumati con
scorza d’arancia e decorati con una
mandorla sopra, l’impasto è fatto di: acqua
– farina – miele – latte e scorza d’arancia,
un concentrato di Sicilia.
37
Per la serie dei dolci “morbidi”: ci sono i
“Totò” o “Tetù” che una pasta morbida
ricoperta di glassa bianca o al cioccolato e
notiamo lo spirito istrionico e sempre in
vena dei scherzi nel dolce chiamato “Rame
di Napoli” che ha origine in un preciso
episodio storico, Re Carlo di Borbone , già
re di Napoli, non potendo emettere monete
di oro e argento come in precedenza visto
il crescere della popolazione, pensò bene di
coniare alcuni tipi di moneta usando la lega
di rame. Tali monete rappresentavano le
monete più povere cioè più piccole nella
scala dei valori dell’allora unità monetaria,
il popolo siciliano riprodusse in cucina le
monete di rame usando, come poteva fare,
materiale povero per la ricetta, che nella
sua formula antica prevedeva: farina,
cacao amaro, zucchero, ammoniaca,
patate, strutto e marmellata o di arance o
38
di fichi; a dispetto del nome del biscotto a
Napoli non si conosce,
ulteriore testimonianza della sua origine
siciliana.
Tutto questo ben di Dio insieme a frutta
secca, cioccolato, frutta fresca come le
arance novelle, viene adagiato e ben
disposto in un canestro (“u Cannistru”) e
messo in bella vista sul tavolo di casa per
dare gioia a grandi e piccini, per i quali “i
morti” hanno lasciato anche qualche
giocattolo.
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Oggi diversi locali anche per turisti e
stranieri vendono vassoi già addobbati di
dolci per la festa dei morti.
Non ci sono particolari pietanze oltre ai
dolci, poiché, secondo tradizione, si passa
buona parte della giornata al cimitero,
oltre ai dolci infatti di particolare
interesse c’è “la muffuletta“, una
pagnotta morbida che viene riempita
appena sfornata di alici e pomodoro secco
o ricotta o formaggio primosale.
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Non è raro imbattersi nei cimiteri giorno 2
novembre e vedere vedove che mangiano
qualche boccone davanti la tomba del
marito defunto o figli e nipoti imbandire
una sorta di pic nic accanto alla tomba dei
nonni.
Quando si dice “la dolcezza del ricordo!”
41
Tradizioni di Catania, “Sangeli e mattruzza”
di Antonio Luca Cuddè
http://terredigusto.com/2013/10/22/tradizioni-di-catania-
sangeli-e-mattruzza/
I “vecchi” dicevano e ancora oggi si ripete
che “del maiale non si butta niente”, così
come del tonno nelle località di pescatori; a
Catania si continua la tradizione culinaria
delle preparazioni a base di sangue suino e
budello o matrice.
Gli artefici di queste prelibatezze
“frattaglie” sono i “sangilari”, ovvero
macellai esperti specializzati nel recupero
di viscere e sangue che, trattato con
“spezie segrete” tramandate da padre in
figlio, viene bollito lentamente una volta
versato dentro il budello.
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In fondo l’Italia intera conosce il
sanguinaccio e in molte ricette di
castagnaccio ho trovato tra gli ingredienti il
sangue suino, ma a Catania diventa arte
nella “mattruzza” (la lettura più vicina
è ”macciuzza”) ovvero la “matrice” della
scrofa svuotata e riempita di sangue con
spezie, bollita con qualche cipolla e aglio,
una volta tagliata la consistenza morbida e
appena tenace della carne lascia il posto al
delicato ripieno che si scioglie velocemente
in bocca, un boccone tira l’altro magari
arricchito di pepe o peperoncino e sale.
Le evoluzioni dell’arte culinaria con
il ”quinto quarto”, cioè le frattaglie, sono
opera solo di artisti e profondi conoscitori
dell’animale e della cucina, d’altronde il
paté di fegato d’oca o i fegatini di pollo non
43
sono cavalli di battaglia della cucina al di là
delle Alpi?
Mani sapienti sanno preparare, cucinare e
tagliare senza sfaldare queste preparazioni
garantendo igiene, sapore e piacere al
palato, nonché una buona dose di sali
minerali, per questo tradizione vuole che
“sangeli e mattruzza” siano accompagnati
da un bicchiere di vino dolce, lo zibibbo.
44
LLoo ssppoorrtt
45
IInn vviiaaggggiioo
Il viaggio rappresenta la dimensione del
crescere. Non sempre è un viaggio verso
qualcosa, spesso diventa un viaggio verso se
stessi, per conoscere meglio i propri desideri, i
propri sentimenti e dare forma a quel libro
46
interiorizzato che ognuno di noi costruisce sin
dai primi giorni di vita in cui viene al mondo.
Mi piace pensare, in questo numero, che il
viaggio sia quel viaggio che ognuno, durante la
propria vita, indirizza verso se stesso. Parlo
del viaggio interiore, ad un livello in cui il
parlare cede il passo all’ascolto, il sentire al
sentirsi. La destinazione non è più il
raggiungere qualcosa al di fuori di noi, ma
diventa il raggiungerci in quello spazio
profondo di pensieri ed emozioni che vivono in
noi.
Giunge una stagione, nella vita di ognuno, in cui
si sente forte il desiderio di ripasseggiare
sulla propria storia, sui passaggi della propria
crescita. È allora che riaffiorano i ricordi,
prendono vita le scene in bianco e nero del
47
nostro passato, sussurrandoci parole e
direzioni nuove.
L’augurio è che ognuno possa compiere un
viaggio, riuscendo a tornare a sé ogni volta in
cui la vita lo spinge ad abitare il giudizio o a
porgere troppa attenzione agli altri, a tal
punto da dimenticare se stessi…
Un buon viaggio a tutti…
48
LLaa mmiiaa LLaauurreeaa
Lo scorso 13 novembre ho conquistato,
dopo anni di studio, sacrifici, rinunce, ma
soprattutto di impegno quotidiano la tappa
della laurea in Scienze della Formazione.
È in momenti piacevoli e particolari, come
la laurea, che affiorano alla mente tutte le
persone che in questi anni in modo
sempre diverso, attraverso una parola e/o
un gesto, hanno contribuito al
raggiungimento di tale risultato… ed è
49
quindi loro, e voi, che non posso che
ringraziare per l'amicizia e la stima
accompagnata da tanta fiducia. Mi avete
sempre sorretto… a voi va un piccolo
pensiero: a voi tutti riserverò una parte del
mio cuore, Grazie dal profondo..
A presto,
Gaetano Sinatra
50
AAppppuunnttii ee lliibbrrii
cceerrccoo//ooffffrroo
Portiamo a conoscenza di tutti gli studenti che
abbiamo predisposto un’area, all’interno della
biblioteca del CInAP, in cui raccogliere appunti
e libri di ogni Facoltà.
Aspettiamo i vostri contributi e le vostre
richieste contattandoci attraverso i seguenti
recapiti:
tel. 095.7307189
Vi attendiamo numerosi!
51
LLaa bbootttteeggaa ddeellllaa
ccrreeaattiivviittàà
52
Felici di essere venuti a conoscenza che
l’opera di poesie di Paola Tricomi ha
trovato spazio nel mondo dell’editoria,
lasciamo che sia lei stessa a presentarla…
Titolo: Il nome del nulla
Editore: A&B (collana Euterpe)
Le parole introduttive al mio libro:
Il nome del Nulla raccoglie le liriche scritte
dal 2007 al 2013 e si presenta come
raccolta di scenari di un cammino, di una
ricerca: ricercare l’essenza, il senso, il
53
seme dell’esistenza e della vita nel tessere
oscuro delle stelle. Vita tratteggiata
appena e sfumata che emerge nell’etereo,
impalpabile e prepotente sentire, dove il
bianco è sempre più parola idonea del cielo
sopra noi e di quello dentro noi. Questo
titolo un po' paradossale e provocatorio
vuole esaltare e riportare a galla, così
come ogni verso al di là del proprio
estrinseco significato, il valore dell'invisibile
o banale, ciò che appare ininfluente per il
fatto che non si può percepire o lo si
percepisce appena attraverso i sensi e
sembri al di fuori del reale, come
l'emozione, l'amore, l'amicizia, il dolore, la
paura, le mille sfumature dell'animo nella
vita e i moti talmente inconoscibili da non
avere nome, che invece sono i pilastri
dell'esistenza, ciò che la fonda. In dedica
un pensiero particolare alla vita nella luce
54
anche della sofferenza. Maurizio Cucchi in
prefazione: "poesia di pensiero". Giuseppe
Savoca in postfazione: "esserci per la vita
(parola a frequenza alta) e non per la
morte (parola a frequenza).
Grazie
55
VOGLIO PARLARE AL TUO CUORE
Voglio parlare al tuo cuore stanotte che pace e silenzio son con noi alcune ore.
A lui racconto la mia vita, che ora nelle tue mani è rifiorita.
Nella mia mente volano mille pensieri, li lascio andare liberi e felici,
sarà il tuo cuore a dir se son veri e sinceri. Tante volte il mio cuore vaga smarrito
avanti e indietro, per la strada incontra il tuo
ed insieme ritrovano ogni metro. Spesso la mia anima è sola e lancia singulti, accostale il tuo cuore e diverranno virgulti.
Quando son lontano il mio cuore batte a vuoto e senza senso
ma si fa più forte se pure il tuo del nostro amore è bello denso.
Davanti alle male lingue il mio cuore è nudo, uniscigli il tuo cosi saranno un grande scudo;
il mondo prova sempre a ridurre il mio cuore in pezzi, prestami il tuo, che della difesa ha i mezzi.
Ho da vivere attimi e momenti di varia natura. Che vengano pure, di viverli non ho paura.
Siano d’ansia o stupore, ne voglio parlare al tuo cuore.
Camillo Mignemi
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SSppaazziioo--pprrooggeettttii
Riportiamo, di seguito, il contributo di tesi di
Salvatore Piazza, laureato il 07 maggio 2014
presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e
Architettura dell’Università di Catania con la
tesi dal titolo “Università, città e TOTAL
QUALITY”.
Lo stesso contributo desidera essere uno
sprone per chi, interessato allo sviluppo della
propria città e alle tematiche della total
quality, dell’accessibilità, del turismo e della
civiltà in generale, possa essere stimolato nel
proseguire tale progetto.
Il docente di riferimento è stato il Prof. Arch.
Maurizio Spina, titolare della Cattedra di
57
Tecnica Urbanistica del Corso di Ingegneria
Edile – Architettura ([email protected] ).
Università, città e TOTAL QUALITY.
a cura di Salvatore Piazza
I soggetti interessati a tale progetto sono
l’Università e la città, mentre la TOTAL
QUALITY è l’obiettivo da perseguire, in
quanto permette la gestione di tutte le
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problematiche che sorgono nella città di
Catania, ed in particolar modo nella II
municipalità, ambito del progetto da me
sviluppato.
L’idea è nata in grembo alla creazione di un
tavolo tecnico, presso la sede del Cinap, con
l’obiettivo di facilitare l’ingresso alle sedi
universitari per le persone con disabilità.
Tale idea si è successivamente modificata
nell’obiettivo di una TOTAL QUALITY,
poiché una progettazione globale, rivolta a
tutti, può permettere il miglioramento della
qualità della vita di ogni cittadino.
L’evoluzione di tale progetto è avvenuta
definendo più fasi, che mi hanno permesso di
avere una conoscenza completa dell’ambito di
interesse.
Le fasi in questione sono state:
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1. La percezione:
Rassegna stampa: ho effettuato un
primo inquadramento individuando 15
luoghi d’interesse urbanistico e 23 sedi
universitarie, per poi definire, attraverso
un’indagine giornalistica, punti di
debolezza, punti di forza e obiettivi.
2. L’acquisizione:
Inquadramento geografico: per
localizzare l’area del progetto.
60
Inquadramento storico: per definire
le direttive e le direzioni di sviluppo
della città alla luce degli eventi sismici
ed eruttivi che hanno caratterizzato il
territorio catanese.
A completamento di tale studio, ho
individuato i plessi universitari di
valore storico della città e della II
municipalità.
Eccellenze UNESCO: tale studio ha
permesso di evidenziare il livello di
eccellenza che Catania esprime nel
mondo.
12 Monumenti che rientrano fra i beni protetti dall’UNESCO, appartenenti:
Le città tardo barocche
della Val di Noto.
49 siti UNESCO in Italia, prima al mondo.
6 siti UNESCO in Sicilia
61
Emergenze: l’obiettivo di questa
tavola è stato “mettere in luce i punti di
forza della città”.
3. L’indagine: tale fase affronta tre tematiche
principali:
L’analisi degli strumenti Urbanistici:
il P.T.P.R a livello regionale, il P.T.P. a
livello provinciale, il P.R.G. a livello
comunale; quindi l’analisi dei
parametri definiti nei primi due piani e
valutazioni sulle linee guida
determinati nel Piano Regolatore
Generale.
L’analisi del sistema dei trasporti: in
particolare del servizio che l’azienda
AMT propone alla nostra città. Questo
studio, effettuato in collaborazione con
due tirocinanti (Carmelo Dinaro e
62
Mariagrazia Messina), ha permesso di
valutare il livello di connessioni tra i
plessi universitari ed i luoghi
d’interesse da cui si proviene. Le
conclusioni hanno permesso di valutare
proprio il servizio AMT sia sulle
singole tratte sia a livello globale.
L’analisi sullo stato di fatto:
permettendo così di approfondire la
tratta tra via V. Giuffrida e la Cittadella
Universitaria.
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I dati tecnici ottenuti sono relativi alle
pendenze, larghezza sezione stradale, larghezza
marciapiede, lunghezza.
PROGETTO VIA V. GIUFFRIDA
SOLUZIONI PROGETTUALI :
Inserimento di 37 sistemi di risalita ai marciapiedi, dette anche "conchiglie”.
Sostituzione dei sistemi dissuasori, con una distanza tra essi opportuna.
Adeguamento dei semafori pedonali, con un sistema di amplificazione.
Aggiunta di 2 sistemi di attraversamento pedonale.
Sistema di pavimentazione differenziato per i percorsi ciclabili, sia nei marciapiedi che nei sistemi di attraversamento. Facendo riferimento al caso di Berlino.
4. La trasformazione: fase conclusiva
del lavoro di tesi, nella quale le conoscenze
globali acquisite mi hanno permesso di
giungere alla determinazione dei percorsi
più conformi al tessuto urbano presente.
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Ciò è stato possibile in funzione dei diversi
parametri, che hanno reso possibile un
confronto tra gli stessi percorsi e, poi,
definire una classifica tra questi per
ciascuno dei seguenti parametri:
- lunghezza;
- pendenza min. e max.;
- pendenza media;,
- larghezza sez. del marciapiede min. e
max.;
- larghezza della sez. stradale min. e
max.;
- luoghi d’interesse intercettati.
65
Le idee progettuali sono state correlate da
alcuni accorgimenti tecnologici,
permettendo di avere una TOTAL
QUALITY e anche di colmare le esigenze
di sostenibilità che le metropoli di nuova
generazione possono e dovrebbero
garantire.
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2 Ecosostenibilità
Innovazioni per la TOTAL QUALITY :
Innovazioni per la TOTAL QUALITY :
3 Progettazione culturale :
Sensibilizzazione verso il rispetto e la cura della propria città
Incentivazione all’utilizzo di mezzi ecologici
Incentivazione all’utilizzo di mezzi pubblici
67
Chiunque desiderasse avere ulteriori
informazioni sul lavoro svolto o visionare il
power point può prenderne visione presso il
CInAP o contattare Salvatore Piazza inviando
una mail a [email protected]
68
Il progetto «Einstein Method»
Albert Einstein da ragazzo ha avuto
problemi di dislessia, ma questo non gli ha
impedito di diventare il grande scienziato
che tutti conoscono. La dislessia è un
problema alquanto diffuso a livello
mondiale ma grazie alla tecnologia è
possibile contribuire ad acquisire al meglio
le strategie utili per potere compensare
alle difficoltà che possono presentarsi. E’
nato così, anche per una esperienza diretta
con dei ragazzi affetti da dislessia, il
progetto «Einstein Method»,
un’applicazione che permette di supportare
l’apprendimento dei bambini dislessici
attraverso giochi, mappe concettuali,
strumenti di calcolo e di lettura semplificati
che sfruttano comandi vocali e font
specifici. E che concorre per rappresentare
69
l’Italia alle finali mondiali dell’Imagine Cup
di Microsoft, la principale competizione
internazionale di information technology
che da 11 anni «laurea» i migliori cervelli
tra gli studenti delle università dei cinque
continenti. La manifestazione quest’anno
avrà il suo clou a Seattle, proprio a «casa»
della compagnia fondata da Bill Gates. Un
ritorno alle origini che coincide anche con
un cambiamento della formula della
competizione, che da quest’anno prevede
una fase intermedia di selezione pan-
europea, con l’obiettivo di fare arrivare al
top soltanto i lavori di eccellenza.
70
«Orgoglio tricolore»
Il team «Reverse»
La partecipazione di una rappresentanza
tricolore, dunque, non è automatica.
«L’Italia, tuttavia, ha sempre saputo farsi
valere in queste competizioni - sottolinea
Carlo Purassanta, da un anno
amministratore delegato di Microsoft Italia
- e nel corso degli anni i riconoscimenti al
nostro Paese non sono mancati». Anche
nell’edizione 2013, le cui finali si sono
71
svolte a San Pietroburgo, un team italiano
era risultato tra i vincitori. E lo stesso era
accaduto l’anno precedente in Australia e
nel 2006 in India. Insomma, malgrado la
gara si sia fatta più competitiva, gli
studenti di casa nostra hanno la tradizione
e un grande potenziale dalla loro parte.
I tre team italiani
«Einstein Method», realizzato dal team
Human Help (Roberto Tacconelli
dell’Università di Pisa e Chiara Aliffi,
Valentina Urso e Daniele Cristaudo
dell’Università di Catania, con Marco
Rinaldi - uno dei vincitori dell’edizione
russa - nel ruolo di mentore) e presentato
nella categoria World Citizenship, dedicata
alle tecnologie che si propongono di
affrontare problematiche di natura sociale,
non sarà l’unico progetto italiano presente
72
alle semifinali continentali. Nella categoria
Innovation gareggia invece «Reverse», un
progetto di carattere storico e turistico che
grazie alla realtà aumentata, alla
geolocalizzazione e alle banche dati del
cloud Azure permette di rivivere attraverso
immagini attuali e d’epoca la storia di un
luogo. «Reverse» è presentato
dall’omonimo team costituito da
Alessandro Pozone e Francesca Guerrera
(Politecnico di Milano il primo e Università
degli Studi la seconda), supportati nel
ruolo di mentore da Matteo Valoriani, uno
dei vincitori di Sydney.
Il terzo progetto rientra nella
categoria Game: si chiama «Bee &
Chupapa» ed è un videogioco per la prima
infanzia pensato soprattutto per i device
touch screen proposto dal team Cokay
Games costituito da tre studenti baresi:
73
Giulio D’Amato e Michele Torriello del
Politecnico e Maria Scinnimanico
dell’Accademia delle Belle Arti.
L’incontro con Bill Gates
Se uno o tutti e tre i semifinalisti italiani
avranno accesso alla finalissima di Seattle
lo si saprà soltanto alla fine di maggio,
quando la giuria intermedia avrà
selezionato i progetti provenienti da tutta
l’Europa. Le finali mondiali si svolgeranno a
luglio e per i team ci sarà anche l’occasione
di condividere la propria esperienza con Bill
Gates in persona. Per il fondatore di
Microsoft gli studenti universitari sono non
a caso un’idea fissa, considerando che lui
stesso era studente quando assieme a Paul
Allen diede vita alla compagnia che tanto
successo avrebbe avuto negli anni e nei
decenni a seguire, prima ancora di arrivare
74
alla laurea e di intraprendere il percorso
«ufficiale» verso il mondo del lavoro.
«Dream big and work hard» è lo spirito che
Gates ha sempre voluto trasmettere ai
giovani e l’Imagine Cup (il nome deriva da
un fortunato slogan della compagnia,
declinato negli anni in varie forme:
«imagine a world where technology helps
solve the thoughest problems») è uno dei
canali privilegiati, assieme a programmi
specifici di affiancamento per quanti
vogliono accettare la sfida di creare nuove
start up digitali.
Una gara senza frontiere
Alla gara prendono parte circa 400 mila
studenti da 190 Paesi di tutto il mondo e
solo i migliori, dopo una serie di selezioni
locali e online, arrivano alla fine. «Negli
ultimi due anni i team italiani hanno
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portato alta la bandiera del nostro Paese
anche alle finali globali - commenta Andres
Nilsson, direttore della divisione developer
e platform evangelism di Microsoft Italia -
ottenendo importanti riconoscimenti e ci
auguriamo che uno dei tre finalisti riesca a
farsi strada a Seattle per mostrare a tutti
quanto brilla il genio creativo italiano».
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UNA APP PER LA DISLESSIA: DAL
CInAP AGLI STATI UNITI, UN FIORE
ALL’OCCHIELLO PER IL NOSTRO
ATENEO.
Il team «Human Help» con l’ad di Microsoft Italia, Carlo
Purassanta
Tre studenti dell’Università degli studi di
Catania, Daniele Cristaudo, Chiara Aliffi e
Valentina Urso, ed uno studente
dell’Università di Pisa, Roberto Tacconelli,
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guidati nel ruolo di mentore da Marco
Rinaldi, anche lui di Catania, in seguito
all’esperienza di tutorato al CInAP per
colleghi con Disturbo dell’Appredimento -
DSA, hanno realizzato un’applicazione
Windows con il futuro intento di distribuirla
gratuitamente. Questa applicazione,
chiamata “Einstein Method”, dopo aver
vinto il titolo italiano per la categoria World
Citizenship, parteciperà alla finale europea
di Microsoft Imagine Cup 2014 dove si
sfiderà per ottenere l'ambitissima
opportunità di partecipare alla
competizione internazionale che a Seattle,
nel mese di Luglio, coinvolgerà studenti da
tutto il mondo. L’app “Einstein Method”
tramite giochi, mappe concettuali e
strumenti di calcolo e lettura semplificati
che sfruttano comandi vocali e font
specifici, si determina di facilitare il
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percorso di studi per gli studenti affetti da
dislessia. Nei giorni scorsi, presso la sede
del CInAP alla presenza del Prof. Salvatore
Massimo Oliveri e del Dott. Antonio Di
Maria rispettivamente Presidente e
Drettore del Centro, i giovani cervelli
hanno testato e presentato l’applicazione
agli psicologi che seguono gli studenti
dislessici.
Tanti auguri al team Human Help.
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LLaa bbaacchheeccaa ddeell CCIInnAAPP
80
XI Palio d’Ateneo
FESTA DELLO SPORT UNIVERSITARIO
Il CUS Catania con la collaborazione dei
rappresentanti degli studenti negli organi collegiali
dell’Università, organizza l’ 11ª edizione del “ Palio
d’Ateneo” che si svolgerà nei giorni 28 e 29
Maggio 2014 presso gli impianti sportivi del CUS
Catania al Circolo Remiero Gino Cutaia (Porto di
Ct) ed alla Città Universitaria.
Alla manifestazione “goliardica sportiva” potranno
partecipare tutti gli studenti universitari,
regolarmente iscritti per l’anno accademico in
corso (per iscriversi alle gare consultare il sito del
CUS)
Il 29 Maggio alle ore 9:00, alla presenza del
Rettore, si esibirà la squadra di basket CUS
CUS composta da atleti con disabilità
motoria.
Vi informiamo che sarà possibile prendere
parte attiva entrando in campo insieme alla
81
squadra, a prescindere dalla tipologia di
disabilità, e contribuire a dare un’immagine
diversa rispetto a quella che i media offrono
quotidianamente: un’immagine di
divertimento, condivisione, grande
determinazione ed impegno per superare i
limiti.
Gli interessati dovranno dare conferma alla dott.sa
Stefania Scaffidi (0957307182 [email protected]) e,
successivamente, verranno contattati dal CUS.
E' possibile usufruire di parcheggi riservati
Buon divertimento a tutti,
lo staff
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Servizio di Counseling Psicologico
Si porta a conoscenza di tutti gli studenti che è attivo
un servizio gratuito di counseling psicologico.
L’esperienza universitaria è un momento di crescita
importante, ricco di esperienze e di opportunità, che vanno
vissute nella pienezza della loro funzione psicopedagogia e
sociale. A volte questo processo può essere disturbato da
fenomeni quali: indecisione, paura degli esami, difficoltà nella
concentrazione, ansie, difficoltà nel comunicare con gli altri,
tristezza, sfiducia, timidezza, solitudine.
Il Servizio è gestito da un’equipe di psicologi.
Chiunque desiderasse può chiedere informazioni
e/o prenotare il proprio colloquio
Sede: via A. Di Sangiuliano n. 259
tel. 095.7307189 e-mail: [email protected]
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II CONVEGNO – AFPCI onlus Associazione Famiglie Bambini con Paralisi Cerebrale Infantile
Paralisi Cerebrale Infantile: aspetti psicologici e possibili interventi
Dipartimento Scienze Umanistiche AULA A1 - MONASTERO DEI BENEDETTINI Piazza Dante, 32 Catania
31 MAGGIO 2014
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Apertura dei Lavori Saluti del Magnifico Rettore, Università degli Studi di Catania, Prof. G. Pignataro Intervento del Delegato del Rettore per le Disabilità e Presidente CInAP, Prof. M. Oliveri Intervento del Presidente AFPCI, sig.ra M. Freti Intervento del Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina Riabilitativa, Prof. M. Cioni
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9.30 La Classificazione ICF: oltre la Disabilità e l’Handicap L'ICF proposto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnato il passaggio dalla logica di 'handicap' e 'disabilita' a quella di attività e partecipazione, distinguendo i deficit fisici o psichici da riabilitare dalle condizioni sociali e culturali che richiedono iniziative e stimoli mirati all'integrazione e l'empowerment. Nella relazione verranno discusse le conseguenze che da questa accezione derivano per i trattamenti riabilitativi e nell'assistenza alle famiglie. Santo Di Nuovo Ordinario di Psicologia - Università degli Studi di Catania
10.00 Il bambino con PCI: nascita e sviluppo delle competenze relazionali e strategie di sintonizzazione Imitazione, sorriso, attaccamento, interesse sociale, riconoscimento degli oggetti e della loro costanza nello spazio e nel tempo, significazione della mente dell’altro e nascita di una teoria della mente, gioco, condivisione dell’intenzionalità propria e altrui, vivere l’emozione dell’incontro, attivare sistemi di autoregolazione e di regolazione diadica, armonizzare gli affetti con l’altro, partecipare alla soluzione degli andamenti disregolativi, sentire di esserci, nell’articolazione forte e viva di una relazionalità primaria che fa da spina dorsale a tutta la crescita. Compiti di vita da ripensare quando i percorsi di esistenza si allontanano dal comune procedere. Maria Luisa Mondello Psicologa-psicoterapeuta bambini, adolescenti e famiglie - Modello Tavistock Presidente del Centro Studi Martha Harris di Palermo
10.30 L’adolescente con PCI: descrizione di personalità e ipotesi di intervento Lo sviluppo della personalità di un individuo è intrinsecamente connesso allo sviluppo del corpo come oggetto di riferimento primario della mente. L’adolescenza è un momento evolutivo particolarmente significativo perché il corpo si dispone a nuove potenzialità che ricercano un’espressione urgente. L’adolescente con
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PCI può manifestare specifiche modalità comportamentali, più o meno adeguate al contesto: perché e quali i possibili interventi. Egle Giardina - Psicologa-psicoterapeuta bambini, adolescenti e famiglie - Modello Tavistock
11.00 Coffee Break 11.15 Il ruolo di genitore: conoscere la mente per non cadere in inganno Come funziona la nostra mente? Quali processi intervengono nell’osservazione, nell’apprendimento e nella modificazione del comportamento? Che ruolo ha la cultura e il contesto di riferimento in cui viviamo? Acquisire delle competenze psicologiche da parte dei genitori risulta necessario per potere diventare strumenti attivi nel processo di crescita dei propri figli e validi punti di riferimento per la loro evoluzione nella relazione con se stessi e con gli altri. Paolo Donzelli - Psicologo-psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
11.45 Genitori, Famiglia e Patologia Il titolo suggerisce un percorso analitico che, partendo dalla funzione genitoriale come soggetto delle relazioni familiari, si colloca come elemento facilitante dei processi interattivi che intercorrono fra i vari membri della famiglia. La presenza di una patologia che colpisce un membro della famiglia, può modificarne il normale funzionamento e causare l’insorgere di fenomeni difensivi, che alterando ruoli e funzioni dei singoli membri del gruppo, rendono più complessa la gestione dei rapporti e i processi comunicativi. Tali modalità, peraltro tutte simili fra di loro, sono riconoscibili in coloro che abbiano un figlio malato a prescindere dalle caratteristiche specifiche delle singole patologie. La comprensione delle dinamiche, che scaturiscono in situazioni del tipo sopra descritto, aiuta a gestire in modo più adeguato emozioni e sentimenti dolorosi e di impotenza che insorgono in presenza di una patologia. Maria Oliveri - Psicologa-psicoterapeuta
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12.15 La nutrizione nel bambino con PCI Dott. Antonino Tedeschi Pediatra e Consulente per problemi gastrointestinali e nutrizionali in bambini con handicap neurocognitivo - Istituto di Riabilitazione Tripepi Mariotti di Reggio Calabria e Istituto Stella Maris di Pisa
12.45 Lunch Pomeriggio
13.45-15.00 Gruppi d’ascolto per genitori I partecipanti potranno iscriversi a uno dei gruppi di ascolto condotti dai relatori, al fine di approfondire le tematiche trattate in mattinata.
15.00-16.00 Sintesi dei lavori pomeridiani e conclusione. L’EVENTO È VALIDO PER IL TIROCINIO INTERNO DEI CORSI DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE E PSICOLOGIA max 50 posti, da prenotare utilizzando apposito MODULO ALLEGATO da inoltrare alla segreteria organizzativa entro il 26 maggio
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Come per ogni numero del notiziario eccoci all’ultima
pagina, quella che in genere riporta il “the end”.
Questa volta desidero sia semplicemente “l’augurio
per un buon inizio” sempre, nella quotidianità,
provando a farci spazio anche quando viviamo in uno
spazio costretto, in un’attesa di risposte, nel mondo
ideale che si scontra con il mondo reale. Perché ciò
che più conta è credere nel proprio essere presenti a
se stessi, consapevolmente attenti alla Vita.
Ringrazio gli occhi e le mani di coloro che attraverso
queste parole scoprono pensieri “altri” rispetto a
quelli dei propri automatismi, pensieri “creativi e
aperti” al dono di ciò che ogni giorno non è scontato,
anche se può apparire tale. Penso al respiro, alla
comunicazione, alla percezione del vento o del canto
di un bambino, al profumo di un fiore, alla notizia di
una nascita, al silenzioso procedere lento di un tempo
in divenire.
Buon allenamento sempre, a tutti…