News A cura di Lino Calcagno – Genova - Atma-o-Jibon · News A cura di Lino Calcagno – Genova – [email protected] Newsletter N.23 Aprile_Maggio 2013 (esce quando può) ... Mariella

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News A cura di Lino Calcagno – Genova – [email protected]

Newsletter N.23 Aprile_Maggio 2013 (esce quando può)

Sommario: Per la riflessione…pag_1 – Tipologia di icone pag_2_ – Link- note tecniche pag_3 Bibliografia e recensioni: pag_4 - Eventi ed Esperienze1:Non solo icone pag_5_6_7 – Eventi ed Esperienze2 :pag_8_9_10_11_12 Avvertenze_pag_13

Il Tuo Volto Signore io cerco, Signore non nascondermi il Tuo Volto! (Sal.26)

LA SPERANZA IN UN SOSPIRO Quanti cammini tortuosi, quante ombre oscure e quanto silenzio dà la sofferenza. Quanto frastuono tra fruscii di lampi, quanti scogli da frantumare in oceani sempre in tempesta quanta speranza in un sospiro quante illusioni, quanti raggi di sole, e le mani al cielo, lo sguardo a cercar le Tue parole. Mentre farfalle di gioia volteggiano nell’aria cercano petali di rosa tra dolci riposi allietano i pensieri guidano le stelle vivono teneri incanti e dolci magie e il mio cuore canta di Te Nella speranza d’amore. Giacomo Pagano

Lo sgabelletto basso

o il rovescio del ricamo Spesso, nel corso della vita di ognuno di noi, accadono fatti “incomprensibili” che ci lasciato sbigottiti e alla ricerca di una risposta plausibile. Nei giorni scorsi, assistendo alla ‘replica’ dello sceneggiato sulla vita di Padre Pio (interpretato magistralmente da Sergio Castellitto), mi ha colpito questo episodio che propongo alla nostra riflessione nella versione originale di Renzo Allegri (1) “Ad Albenga, in una colonia marina, era accaduta una terribile disgrazia. Più di trenta bambini erano annegati su una barca che si era rovesciata in mare. Fu chiesto a Padre Pio:” Perché il Signore permette questo? Il dolore degli innocenti? Il Padre rimase in silenzio e i suoi occhi si velarono di pianto. Poi disse: “ Una mamma ricama. Il bambino seduto sul suo sgabello basso non vede che il rovescio del ricamo: un confuso intrecciarsi di colori e di fili. Se fosse un pochino più alto, se vedesse il ricamo dalla parte giusta, ne vedrebbe il disegno e i colori al loro post. Ecco figlio mio, noi siamo seduti sullo sgabelletto basso e non vediamo che il rovescio del ricamo”. 1)Renzo Allegri – Padre Pio, un santo tra noi – ed. A Mondadori, 1998

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Icone di Cristo –

Pantocratore Pantokrator (Signore dell'universo) Il Cristo Pantocratore è in genere raffigurato nella cupola o nel registro superiore del catino absidale delle chiese bizantine.

Pantocratore Monastero di Docheiariou

Pantocratore S.Salvatore in Chora Abside di Cefalù

Pantocratore di Cefalù (part) Pantocratore –Duomo di Monreale

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Link utili – Note tecniche

Dipingere l’icona di S.Antonio Abate (tecnica veneto-cretese)

http://www.youtube.com/watch?v=2LJT2ps_B1M http://www.youtube.com/watch?v=K5QGHJPeih0 http://www.youtube.com/watch?v=I-6NvjhinJw http://www.youtube.com/watch?v=epbWsScE2Rg http://www.youtube.com/watch?v=CPjnWdwdbR0 http://www.youtube.com/watch?v=_i-kGxBrDgg

Il Mandylion (tecnica russa)

3 http://www.youtube.com/watch?v=ZIUV0rLlNYE 4 http://www.youtube.com/watch?v=rvppSQByFeY 5 http://www.youtube.com/watch?v=IOlf1sXuLsE 6 http://www.youtube.com/watch?v=jTweAJFs874 7 http://www.youtube.com/watch?v=I5lM8dvt1X0

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BIBLIOGRAFIA E RECENSIONI

Hovsep Achkarian – Il Primato di San Pietro nell’iconografia armena della lavanda dei piedi- Ed. Artis Edizioni di Kerex Kom sas Anche c/o Ed Rubbettino (Na) € 8,50

L’opera analizzata si trova attualmente nella biblioteca nazionale Messrob Mascitoz di Yerevan nella Repubblica Armena. Lo studio dell’iconografia della Chiesa Armena è molto importante non solo dal punto di vista artistico e culturale, ma anche per penetrarne la spiritualità e il pensiero teologico. In particolare, come precisa l’autore, l’iconografia della lavanda dei piedi ha attirato l’interesse dell’autore anche perché è poco studiata dagli iconografi e dagli esperti di arte sacra. Questo studio, come precisato dall’autore nell’introduzione, “ ha come scopo principale, se non unico, quello di far capire come, a partire dal XII secolo, la cultura ecclesiastica armena apostolica concepiva l’insegnamento della lavanda dei piedi e il primato petrino nel collegio degli apostoli. Esso però vuole anche far riflettere sull’atto estremamente significativo della lavanda dei piedi, compiuto da nostro Signore Gesù Cristo:questa immagine esorta a comprendere e a interpretare nella vita di tutti noi l’insegnamento del signoreche, padrone

della storia, sa manifestare l’amore di Dio per gli uomini come servo umile. Hovsep Achkarian – nasce in Libano il 27-5-1969. Dal 1984 in poi comincia a dipingere miniature ed icone partecipando a mostre collettive ed organizzando mostre private in Libano, siria, Cipro, Italia, Inghilterra e Germania. Nel 1995 con una borsa di studio assegnata dall’ufficio di collaborazione per la Cultura della S.Sede e con il contributo della Fondazione Kalust Gulbenkian stud all’Accademia delle Belle Arti di Roma dove consegue la Laurea. Dall’ottobre 2004 è sacerdote della Diocesi di tempio Pausania. Dal 2003 al 2010 ha insegnato iconografia nell’Istituto Euromediterraneo di tempio Pausania. Attualmente è dedicato alla cura delle anime e alla diffusione dell’iconografia armena. In distribuzione presso la Libreria di Russia Ecumenica Borgo Pio 141 Roma

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NON SOLO ICONE … Cronaca da Bikop (Camerun)

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(continua)

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Per facilitare i versamenti (risparmiando anche sulle spese di bonifico) Sr. Francesca ci ha comunicato le nuove coordinate bancarie e l’IBAN

Se vuoi aiutare i bambini di sr. Francesca puoi inviare offerte a:

Banca Popolare di Milano. Ag. N. 0251 Piazzale Flaminio, 1 – 00196 Roma IBAN: IT 64 V 05584 03200 000000016886 BIC: BPMIITMMXXX Beneficiaria: CASA GENERALIZIA DELL’ASSOCIAZIONE RELIGIOSA DELLE ANCELLE DEL SACRO CUORE DI GESÙ’ Direzione: Via Parre, 16 – 00188 ROMA Causale: BIKOP (bambini, dispensario, pastorale ecc. secondo il vostro desiderio

I bambini nella scuola per motivi igienici sono scalzi, Temperatura 38°. quando vanno in bagno mettono le scarpine, poi per rientrare in classe le ritolgono. La scuola è provvista di due bagni, nel villaggio invece i bimbi hanno come toilette, un buco profondo nel terreno vicino alle loro capanne .

Questa bambina ha 7 anni, sta andando in un villaggio vicino (… 7 Km) a portare del cibo ad una parente; rientrerà che sarà buio pesto nella foresta allora porta con se la lampada ad olio. Altre persone invece camminano senza paura nelle piste al buio.

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EVENTI ED ESPERIENZE

CASA S.GIUSEPPE - PIME … ADDIO …

Iconografi S. Franciscus Xavier Ex allievi di P.Fulvio Giuliano

info: 3288731064 (Lino)

... dalla Sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia (Giov.1,16)

Ricordo della casa S. Giuseppe – PIME – di Nervi

Ricordo del nostro laboratorio

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UN FULMINE A CIEL SERENO …

Quel giorno, era il 27 marzo, avevamo da poco dato inizio all’Open Day di Pasqua 2013 ed eravamo in tre nel nostro laboratorio : Mariella Garofano, Lino Antonello ed il sottoscritto. In attesa di qualche visitatore ognuno di noi lavorava alla propria icona scambiando idee ed opinioni con gli altri. L’arrivo di P.Achille non ci meravigliò più di tanto, pensavamo ad una visita per vedere se avevamo avuto visitatori … invece era latore di un messaggio poco piacevole: i Superiori del PIME di Milano avevano deciso di affidare la gestione della struttura ad una società esterna, di conseguenza la scuola di iconografia doveva lasciare il laboratorio fondato da P.Fulvio e, alla sua morte nel 2007, portato avanti da noi con impegno e sacrificio. http://www.atma-o-jibon.org/file_pdf/P_Fulvio3.pdf http://www.atma-o-jibon.org/italiano4/fulvio2.htm

La nostra prima preoccupazione fu quella di avere rassicurazioni circa il proseguimento dell’Open Day previsto fino al 7/4, in secondo luogo la necessità di programmare, alla scadenza, il trasloco del nostro materiale. Ogni tanto ci chiedevamo se quello che stavamo vivendo era un brutto sogno o se era la dura realtà, anche perché da poco avevamo presentato la relazione riguardante le attività della Scuola a partire dalla nascita, agli inizi del 2000, fino ad oggi. In un attimo vedevamo svanire l’impegno e la fatica di P.Fulvio prima e di noi tutti dal momento della sua morte. Io per primo mi chiedevo perché doveva spegnersi “Quella lampada che arde e risplende” come P.Luciano aveva definito P.Fulvio http://www.atma-o-jibon.org/italiano4/fulvio9.htm e ancora oggi non riesco a trovare una risposta. Man mano che procedeva il trasloco cercavamo di trovare consolazione nella preghiera e nelle parole del salmista … qui seminant in lacrimism in exultatione metent… ma quanto è stato difficile accettare la prima parte!

Le fasi del trasloco

Fortunatamente abbiamo trovato comprensione ed aiuto da parte di alcuni amici: in primis dalla Parrocchia di Capolungo nelle persone di Don Amos e di Stefano Crovetto che, oltre ad averci trovato uno spazio dove sistemare una parte nostro materiale, ci ha anche aiutato nel trasloco e da parte della famiglia Calzolari che ha ospitato l’altra parte di materiale. Poi prima di lasciare definitivamente il laboratorio abbiamo invitato P.Achille a celebrare con noi e per noi l’ultima S.Messa degli iconografi al Pime.

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L’ultima S.Messa

Foto di gruppo con P.Achille e Celestino

Abbiamo terminato la celebrazione con parole di speranza e di fiducia nell’aiuto del Signore. Iniziava da quel momento la ricerca di un luogo dove fissare il nostro “ ubi consistam”; dopo aver bussato a diverse porte ottenendo cortesi dinieghi (con le più diverse motivazioni) o inviti a rivolgerci ad altre istituzioni, abbiamo trovato una sistemazione “provvisoria” presso l’Oratorio di S.Erasmo di Quinto. Il giorno in cui accadde questo ‘piccolo miracolo’ ero uscito di casa per fare alcune commissioni e al ritorno avevo deciso di entrare nell’Oratorio pe una visita al Signore Gesù. Stavo terminando le mie preghiere quando mi si avvicinò D.Giuseppe Cavalli il quale, quasi scusandosi, mi invitò cortesemente ad uscire in quanto doveva chiudere l’Oratorio perché impegnato nella riunione vicariale.. Gli dissi della nostra difficoltà e la sua risposta fu immediata: “Perché non venite qui da noi? Ovviamente dopo aver chiesto l’autorizzazione ai Superiori della Confraternita?” Detto fatto telefonai immediatamente alla Priora Dott. Nicoletta Frediani la quale fu ben felice di confermare la disponibilità già manifestata da D.Giuseppe. Così, almeno per ora, abbiamo trovato accoglienza presso la Confraternita di S. Erasmo che di questa “virtù” è sempre stata testimone attiva nel tempo. E per dare un significato alla ripresa dell’attività abbiamo deciso di iniziare questa “nuova vita” con la cerimonia della benedizione delle icone scritte dagli allievi durante l’ultimo corso di ottobre novembre.

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Sia chiaro però, che le radici dell’ albero – che P.Fulvio, eroico missionario aveva piantato e fatto crescere e che noi avevamo/abbiamo curato con amore - non sono state tranciate; l’albero è stato trapiantato altrove e crescendo nel nuovo terreno continuerà, con l’aiuto di Dio, a dare i suoi frutti. Verrà opportunamente “potato”, curato, nutrito e sostenuto con

la preghiera; tornerà a nuova vita non più come Scuola Iconografica del PIME, ma come Associazione Iconografica “P.Fulvio Giuliano “ sotto la protezione di San Francesco Saverio. Questo è il nostro progetto … ci auguriamo che coincida con il progetto che Dio ha per noi.

Per questo Vi chiediamo di ricordarci nelle Vostre preghiere LC

Ultime immagini dal PIME Oratorio di S.Erasmo di Quinto

Foto di gruppo con Don Giuseppe Cavalli dopo la benedizione

Nelle foto: Emanuele Fameli, D.Giusppe Cavalli, Lino Antonello, Assunta Reale, Anna Maria Vaccari, Sara Calzolari, Paola Magillo, Lino Calcagno.

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Le nostre icone

M.di Dio della Tenerezza Sara C

S.Domenico Lino C

Madre di Dio del principe Igor (in lavorazione)

Lino C

M.di Dio del segno D. Paolo Martinelli (PG)

Arc. Gabriele (in lavorazione) Sara C

Santo Mandylion D.Paolo Martinelli (PG)

S.Francesco d’Assisi Lino C

Madre di Dio Odighitria

Francesca Fois (Roma)

Icona realizzata durante il corso

tenuto da Antonio Debenedictis

Arc. Gabriele (in lavorazione) Mariella Garofano (Rapallo)

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Pro memoria “ … sono ancora qui perché lo spirito col quale proseguirò il mio impegno è ben sintetizzato dal monaco Teofilo nel suo “De diversis artibus”. Nel prologo del libro primo, Teofilo ritiene importante sottolineare come l’attività artistica sia insieme un dono ed un’eredità di Dio, del suo spirito creatore.“… nessuno si glorifichi, come se l’avesse ricevuto per proprio merito e

non da altri, ma chieda umilmente grazie a Dio dal Quale e attraverso il Quale tutte le cose esistono e senza il Quale nulla esiste. Né celi (cioè nasconda n.d.r.) ciò che è stato dato

sotto il manto dell’invidia od occulti all’interno di un cuore avido, ma, respingendo tutta la vana gloria, dispensi con cuore gioioso a coloro che cercano con semplicità.”

Questo pro memoria verrà riportato su tutti i prossimi numeri per ricordare agli smemorati le motivazioni del mio impegno

Importante

Eventuali contributi, segnalazioni e proposte vanno inviate a Lino Calcagno (curatore delle news) al seguente indirizzo mail: [email protected]

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