ANNO IV, N.15 ANNO IV, N.15 ANNO IV, N.15 TRIMESTRALE RIMESTRALE RIMESTRALE INFORMATIVO NFORMATIVO NFORMATIVO SU SU SU CANALE ANALE ANALE DEI DEI DEI NAVICELLI AVICELLI AVICELLI E NAUTICA AUTICA AUTICA PISANA ISANA ISANA SETTEMBRE 2013 SETTEMBRE 2013 SETTEMBRE 2013 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 N avicelli avicelli avicelli N ews ews ews A A LL LL ’I ’I NTERNO NTERNO NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASA NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI OVERMARINE E CODECASA PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA PORTO DI BOCCADARNO, RUOLO DA PROTAGONISTA RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME RETI DI IMPRESA: DA PICCOLI A GRANDI INSIEME FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO MISSIONE IN TUNISIA E MAROCCO
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Presidente Armella che pro-getti ci sono nel futuro a medio termine di Fiera di Genova? In uno scenario economico in profondo mutamento stiamo ridefinendo la Fiera di Geno-va secondo criteri di qualità, internazionalizzazione e colla-borazioni strategiche con l’obiettivo di realizzare una fiera più snella, capace di cogliere le opportunità del mercato con prontezza e dinamismo. Per quanto riguarda gli spazi punteremo sulle aree e sui volumi più pregiati del nostro quartiere fieristico: il padiglio-ne Blu progettato da Jean Nouvel e le aree a mare. Per l’attività abbiamo individuato uno sviluppo “verticale”, dove sono fondamentali i processi di internazionalizzazione – dalla fine del 2014 saremo a Shangai – e la capacità di modulare format di succes-so, il primo esempio è Euro-flora che ci vedrà nel 2014 alla Fiera del Levante con Flowermed e nel 2015 a Milano per un’anticipazione in occasione dell’Expo. Si parla molto del 53° format espositivo del Salo-
ne Nautico, quali sono le novità sostanziali?
Una nuova calendarizzazione - dal 2 al 6 ottobre 2013 – e un layout rivisitato, interamen-te proiettato sul mare, con il nuovo “Red Wall”, l’elemento architettonico rosso che ca-ratterizza questa edizione. Un Salone che immergerà il visi-tatore in un viaggio esperien-ziale alla scoperta della nauti-ca. Più spazio in acqua per valorizzarne meglio le caratte-ristiche, sei aree espositive tematiche, tutte le tipologie di imbarcazioni esposte, conve-gni e iniziative in città per quella che è da sempre la più completa manifestazione fieri-stica del comparto a livello internazionale. Lei aveva annunciato in con-clusione della scorsa edizio-ne la disponibilità a guidare il cambiamento dei tratti della r a s s e g n a , è s t a t a un’evoluzione difficile? Il cambiamento della manife-stazione nasce dall’ascolto di tutte quelle sollecitazioni sorte da più parti già al termine del-la scorsa manifestazione. È stata data una particolare attenzione ai cantieri e agli espositori da parte di Ucina, mentre Fiera - attraverso una ricerca di Eurisko - ha svolto un approfondimento su visita-tori e operatori. Questi e molti altri input ci hanno condotti a
una rifor-mulazione del Salo-ne, che risponda m e g l i o alle muta-te esigen-ze del mercato, c o n l’obiettivo ultimo di mantene-re inalte-rata la leadership del Salone a Genova. La campagna pubblicitaria e la comunicazione del nuo-vo disegno espositivo come sono state realizzate?
Quest’anno la campagna è stata affidata alla società genovese Meloria, che si è aggiudicata la gara indetta da Fiera di Genova e Ucina, con il claim “Salone Nautico. Dove iniziano le storie da mare”. La nuova campagna pubblicitaria punta a far vive-re la manifestazione per i tutti i 365 giorni l’anno, con-ducendo così idealmente il visitatore all’edizione 2014 del Salone Nautico Interna-zionale.
(continua a pag seguente)
FIERA DI GENOVA, STAGIONE DI CAMBIAMENTO
INTERVISTA AL PRESIDENTE SARA ARMELLA
Qualità e internazionalizzazione ispirano il futuro prossimo del famoso quartiere espositivo del capoluogo ligure. Abbiamo intrapreso una svolta, afferma il presidente Armella, per cogliere con agilità i mutamenti del mercato. Ridisegnato e tutto sul mare il 53° Salone Nautico, con oltre 100 novità dichiarate dagli espositori, sei aree espositive e una campagna pubblicitaria per 365 giorni all’anno.
Sara Armella,
Presidente di Fiera di Genova SpA
da luglio 2011
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Nelle ultime stagioni abbiamo
visto nuove rassegne dedicate
all’impiantistica e al refitting
nautico a tecnologia avanzata.
Fiera di Genova ne sente la
competizione o guarda a que-
ste realtà con qualche interes-
se?
La forza del Salone Nautico di
Genova è da sempre la sua com-
pletezza espositiva che ne fa il
punto di riferimento per appas-
sionati e operatori che qui trova-
no la risposta a una vasta gam-
ma di esigenze: dalle imbarcazio-
ni ai motori, dall’accessoriato
alla componentistica e ai servizi.
Insieme ai nostri partner lavoria-
mo per un costante migliora-
mento.
Oltre al ruolo di presidente di
Fiera di Genova lei svolge da
tempo la professione di avvoca-
to esperto in Diritto e questioni
tributarie; temi di grande at-
t u a l i t à . L e n o r m e e
l’imposizione fiscale riescono
ad appassionarla ancora?
Amo moltissimo la mia profes-
sione. Nonostante l’impegno in
Fiera sia eccezionalmente inten-
so proprio grazie alla Fiera ho
avuto modo di approfondire alcu-
ne tematiche fiscali, la nautica in
primis.
Mara Borsini
(a pag. seguente box informati-
vo sulle attività di “Fiera di Ge-
nova”)
strumento per la ripresa che
verrà.
“Abbiamo lavorato moltissimo
per individuare le opportunità
che la crisi in atto può offrire”;
è una sua affermazione che
colpisce. Dal suo osservatorio
ha, quindi, una visione positiva
dell’esito di questa congiuntu-
ra?
Questa affermazione nasce da
una considerazione più genera-
le. La crisi si subisce oppure
diventa uno stimolo per analiz-
zare nel profondo l’attività di
un’azienda in rapporto al mer-
cato e stabilire nuove priorità.
Ritengo che Fiera di Genova,
insieme a Ucina per quanto
riguarda il Salone, e più in gene-
rale per tutta la sua attività,
abbia intrapreso una svolta,
non sempre facile, per costrui-
re un futuro diverso capace di
cogliere i mutamenti del merca-
to con più agilità.
(continua da pag precedente)
P o s s i a m o a n t i c i p a r e
l’attrazione ammiraglia e le
novità di questa edizione?
L’ammiraglia a motore di
quest’anno è il superyacht
“129 Chopi Chopi” di ben 80
metri dei cantieri CRN, uno dei
più grandi mai prodotti in Italia.
Naturalmente saranno presenti
tutte le tipologie di imbarcazio-
ne - dal motore alla vela, dal
tender al maxi yacht. Su oltre
1000 imbarcazioni presentate
quest’anno al Salone di Genova,
più di 100 sono novità dichia-
rate dagli espositori.
Che tipo di affluenza vi atten-
dete?
I valori del Salone Nautico
2013 sono la qua l i tà
dell’esposizione e la passione. Il
mix di questi due elementi pen-
siamo possa offrire la migliore
risposta alla crisi e il migliore
Sara Armella è presidente di Fiera di Genova SpA da luglio 2011
e nel novembre 2012 è stata eletta nella Giunta di Federturismo-
Confindustria. Avvocato cassazionista svolge attività di consulen-
za e assistenza in sede giudiziale per società italiane e multinazio-
nali nei settori della fiscalità internazionale e nazionale, del diritto
doganale e del diritto delle società e dei gruppi. È delegato italiano
presso la Commission on Customs and trade regulations della
International Chamber of Commerce di Parigi, già indicata tra i
migliori fiscalisti nella selezione mondiale di World Tax. Inoltre
svolge attività didattica e di ricerca presso prestigiose università,
è autore di oltre sessanta pubblicazioni scientifiche e docente in
numerosi convegni e seminari in materia di diritto tributario. Na-
ta a Savona si è laureata con lode e dignità di stampa nel 1993
presso l’Università di Genova.
SARA ARMELLA
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
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Fiera di Genova è una società per azioni a capita-
le pubblico partecipata da Comune di Genova,
Regione Liguria, Provincia, Camera di Commer-
cio e Autorità Portuale di Genova. Il suo quartie-
re espositivo è famoso nel mondo e mantiene
intatto l’appeal di chi è nato e si è sviluppato sul
mare. Gli interventi di riqualificazione più recenti
sono stati finalizzati a sommare l'efficienza di
nuove strutture al fascino di un contesto dalle
grandi potenzialità: l'ampliamento della Marina
ultimato nel settembre 2006 e il nuovo padiglio-
ne B disegnato da Jean Nouvel inaugurato
nell'ottobre 2009. Essa costituisce uno dei principali strumenti di promozione del territorio e genera un indotto
economico di assoluto rilievo. Coerentemente alle vocazioni della Liguria ha sviluppato una forte specializzazio-
ne nel comparto marino-marittimo e nel comparto florovivaistico con manifestazioni di punta a livello internazio-
nale come il Salone Nautico Internazionale, organizzato in partnership con Ucina-Confindustria, e Euroflora, la
più visitata delle floralies europee. Il quadro complessivo dell'attività comprende varie manifestazioni business
to business - appuntamenti riservati agli addetti ai lavori - appuntamenti rivolti al grande pubblico come la sto-
rica campionaria di Primavera e guarda con interesse crescente ai processi di internazionalizzazione e alla defi-
nizione di collaborazioni strategiche come risposta ai mutamenti del mercato fieristico.
LE ATTIVITA’ DI “FIERA DI GENOVA”
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Tutte le novità della 53° edizione del
Salone Nautico Internazionale di Ge-
nova sono state illustrate nel corso di
una conferenza stampa a cui hanno
partecipato il Presidente della Fiera
di Genova Sara Armella con
l’Amministratore Delegato Antonio
Bruzzone, il Presidente di UCINA An-
ton Francesco Albertoni con il Diret-
tore Generale Marina Stella,
l’Assessore alla Cultura e al Turismo
del Comune di Genova Carla Sibilla e
il Presidente della Camera di com-
mercio di Genova Paolo Odone.
“Il Salone Nautico 2013 è molto di-
verso da quelli che l’hanno preceduto
- hanno dichiarato i Presidenti della
Fiera di Genova e di UCINA - Quella
che proponiamo quest’anno è una
formula evoluta di evento a partire
dal suo contenitore, interamente
rivisitato, che invita a una nuova mo-
dalità di visita e di fruizione. Un ap-
puntamento che grazie agli oltre 50
anni di esperienza e all’attento con-
fronto con tutti gli interlocutori coin-
volti risulta oggi più attuale e ritenia-
mo più efficace sia nei suoi allesti-
menti che nella gestione dei tempi e
degli spazi espositivi. L’evoluzione
della manifestazione nasce
dall’ascolto e dall’approfondimento di
tutte quelle istanze che erano emer-
se da più parti già al termi-
ne della scorsa manifesta-
zione. Un ascolto condotto
da Ucina su cantieri ed
espositori e da Fiera di
Genova su visitatori e ope-
ratori attraverso una ri-
cerca di Eurisko. Questi e
molti altri input ci hanno
condotti a una riformula-
zione che risponda meglio
alle mutate esigenze del
mercato, con l’obiettivo
ultimo di mantenere inalterata la
leadership del Salone di Genova”.
Molteplici le novità che interessano la
manifestazione a partire dalla calen-
darizzazione a inizio mese. La durata
del Salone passa da 9 a 5 giorni per
andare incontro alle richieste degli
espositori che preferivano una mag-
giore concentrazione per una più
intensa focalizzazione di inte-
ressi durante la visita. Un
cambiamento che – secondo
gli organizzatori - si allinea
con i più recenti standard
dell’offerta fieristica a livello
internazionale.
Il nuovo layout della manife-
stazione, ideato dallo Studio
Caliari e Associati, quest’anno
darà più spazio alle aree in
acqua per valorizzare la ca-
ratteristica unica del Salone
Nautico di Genova di avere il
“mare dentro”. Tra le novità il
“Red Wall”, l’elemento archi-
tettonico rosso che caratterizza il
Salone, e varie prove interattive. Inol-
tre 6 aree tematiche faciliteranno la
visita dell’esposizione: Power Village
(dedicato ai motori), Boat Discovery
(per i neo-armatori al primo acqui-
sto), Sailing World (il paradiso dei
velisti), Motorboats (dove sono or-
meggiati motoscafi, imbarcazioni a
motore, motoryacht e superyacht) e
Tech Trade (il regno degli accessori).
Infine gli organizzatori puntano sul
“Sea Experience”, definito un coinvol-
gente contesto interattivo di prove
pratiche e offerte inerenti il mare e le
attività a questo legate: dagli sport
nautici, al turismo, ai corsi di apprendi-
mento, all’abbigliamento e all’editoria.
Il “Sea Experience” si trova nella picco-
la darsena in testa al molo che ospita
il Sailing World, dove si svolgono le
prove a mare degli sport acquatici.
Invece il teatro del mare all’interno del
padiglione B, che ospita rappresenta-
zioni e performance a tema, è identifi-
cato come “Sea Experience Stage”. E il
padiglione D è il “Sea Experience
Shopping Center” in cui è possibile
acquistare abbigliamento, accessori e
gadgets.
Quest’anno gli espositori sono oltre
750, suddivisi nelle varie merceologie
presenti alla manifestazione. Saranno
esposte tutte le tipologie di imbarca-
zione - dal motore alla vela, dal tender
al maxi yacht: la barca più grande è il
superyacht “129 Chopi Chopi” 80
metri dei cantieri CRN, uno dei più
grandi mai prodotti in Italia, mentre la
più piccola è il gommone “Roll185” del
cantiere Arimar, di soli 1,85 metri di
lunghezza. In totale sono oltre 1000 le
imbarcazioni che saranno presentate
quest’anno a Genova di cui oltre 100
sono le novità dichiarate dagli esposi-
tori. D.S.
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA E SALONE DI GENOVA
IL SALONE NAUTICO DI GENOVA SI RINNOVA E L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO SARÀ MOLTO DIVERSA RISPETTO AL PASSATO
Una nuova calendarizzazione - dal 2 al 6 ottobre 2013 - 180 mila mq di esposizione di cui 100 mila di solo specchio acqueo, 6 aree espositive tematiche, tutte le tipologie di imbarcazioni esposte - dal motore alla vela, dai tender ai superyacht – con barche da 1,85 a 80 metri di lunghezza.
Il Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni e il
Presidente della Fiera di Genova Sara Armella
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Nel giugno scorso, a poco più di 3
settimane dal varo della prima
unità del nuovo modello Mangusta
94, è stato varato il secondo e-
semplare.
“Il varo di oggi e la soddisfazione
del nostro Armatore – ha com-
mentato il CEO di Overmarine
Group Maurizio Balducci – rappre-
sentano per tutti noi un motivo di
grande orgoglio, il segno tangibile
della capacità del Cantiere di rea-
lizzare dei prodotti sempre unici e
fortemente all'avanguardia. Un'im-
barcazione espressione perfetta
dei valori distintivi del brand, quali
passione, innovazione, performan-
ce, volumi, comfort, design, classe
e dei valori del cliente, quali esclu-
sività, unicità e interni su misura”.
Il Mangusta 94 viene descritto
come un nuovo modello in conti-
nuità con la tradizione Mangusta
di cui mantiene le linee filanti e
sportive e lo stesso linguaggio
estetico, ma arricchito di nuovi
elementi che permettono una
ancora maggiore fruibilità degli
spazi esterni che si trovano sui
modelli più grandi.
Le dimensioni, appena sotto i 30
metri di lunghezza, sono reali e
questo si riscontra nei volumi di
bordo: spazi importanti a prua,
dove, oltre al prendisole, si trova
una zona dining con tavolo e diva-
no, a poppa con una spiaggetta
più grande e sul sundeck con am-
pia cuscineria per momenti di
relax nella massima privacy. Ma
anche nell’agibilità degli spazi, con
l’ampia tuga, i corridoi laterali, le
cabine ospiti e le aree di servizio,
come la grande cucina e la zona
marinai.
Le novità sono anche tecniche: i
motori da
2600 HP
come stan-
dard (lo stes-
so treno pro-
pulsivo di mo-
delli più gran-
di) e
l’installazione
di stabilizzato-
ri giroscopici.
Primaria
l’importanza
della luce
naturale a
bordo attra-
verso le ampie finestrature con
l’aggiunta di quattro lucernai a
soffitto nel salone principale con
un sistema on/off per oscurare
e dalla grande finestra nello sca-
fo, nella zona armatoriale, dove
sono integrati due oblò apribili.
Questa finestratura laterale è
prevista in tutti i futuri modelli
Mangusta.
Il design degli interni, frutto della
sinergia tra i desideri del proprie-
tario e la competenza dell’Ufficio
design di Overmarine Group, è
moderno e attuale, con materiali
molto ricercati: in tutti gli ambien-
ti ci sono wengé, rovere decapé e
pelle bianca a soffitto. Sul ponte
principale, il salone ha grandi
divani in stoffa e una TV di design
a vista. Nel ponte inferiore ci so-
no un salottino privato con an-
nessa zona ufficio e 3 comode
cabine, una suite per l’armatore,
una vip e una twin, tutte con volu-
metrie e altezze dei soffitti impor-
tanti, caratteristiche di tutti i mo-
delli Mangusta.
D.S.
NOVITÀ DAI CANTIERI NAVALI
OVERMARINE: VARATO IL SECONDO MANGUSTA 94
PRINCIPALI DATI TECNICI:
Length (overall): 94,23 FT / 28,72 M
Beam: 21,65 FT / 6,6 M
Max Draft: 5,25 FT / 1,6 M
Displacement half load: 85 Tons
Fuel capacity: 2325 US Gals / 8800 Lt
Water capacity: 370 US Gals / 1400 Lt
Engines: 2 x MTU 16V2000 M94 2600 Hp
each
Transmission: 2 x Kamewa 56 S3
Max speed (half load): approx 38 knots
Range economical cruising speed: approx
280 nm
Exteriors Designer:
Overmarine Group / Stefano Righini
Interiors Designer:
Overmarine Group Design Department
Guests: 3 cabins as per Owner’s request (4 cab-
ins as standard)
Crew: 2 cabins (3/4 people)
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AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515
NOVITÀ DAI CANTIERI NAVALI
CODECASA: VARATO IL NUOVO CODECASA 42 SERIE VINTAGE
Nel giugno scorso i Cantieri Navali
Codecasa di Viareggio hanno orga-
nizzato il varo del nuovo CODECASA
42 - Serie Vintage, Costruzione F75.
Il progetto è stato interamente svi-
luppato dallo staff interno del Cantie-
re in stretta collaborazione con gli
Architetti Anna e Franco Della Role,
sia dal punto di vista tecnico che
architettonico. Si tratta della secon-
da unità di una fortunata serie di
yachts presentata ufficialmente nel
2011, quando la nave gemella, la
Costruzione F73, era stata premiata
con il Nautical Design Awards per il
Best Interior Design.
La nuova imbarcazione è distribuita
su tre ponti con volumi di tutto ri-
spetto, rimanendo di poco inferiore
alle 500 tonnellate di stazza lorda.
Lo yacht è dotato di due motori
Caterpillar 3512C da 1.650 HP
ciascuno e ha una capacità carbu-
rante di 75 mila litri, con
un’autonomia di 4 mila miglia nauti-
che alla velocità di crociera di 11
nodi. La Costruzione F75 è in grado
di effettuare traversate oceaniche
in qualsiasi condizione.
Oltre alla suite dell’Armatore ci so-
no quattro cabine per gli ospiti, una
cabina per il comandante e tre cabi-
ne per l’equipaggio.
D.S.
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Inaugurato da appena tre me-si e con la stagione del mare già iniziata, il nuovo Porto di Pisa a Boccadarno sta riscuo-tendo un successo che va al di là delle previsioni. Ed è anche la dimostrazione che la nauti-ca italiana ha ancora in tasca le carte giuste per uscire dalla crisi e rimettersi in rotta a vele spiegate. Alla vigilia del Salone internazionale della nautica di Genova, il Porto di Pisa si presenta alla ribalta della grande rassegna con tutte le carte in regola per fare la parte del protagonista, forte di alcune caratteristiche che lo rendono pressoché unico nel panorama dei “marina” italiani. Prima fra tutta la posizione al centro della costa toscana, inserito nel più grande parco naturale della regione, e a due passi da un aeroporto internazionale come il “Galilei” collegato con tutte le principali città europe-e. La vicinanza con città come Pisa, Lucca, Livorno e con la Versilia che si allunga poco più a nord della foce dell’Arno, visibile a occhio nudo, sono punti di forza che nessun altra struttura analoga può vanta-re. I primi tre mesi di esercizio del porto hanno dunque confer-mato l’appeal del mare tosca-no in ambito internazionale e l’apprezzamento degli armato-ri per una struttura che si pre-senta all’avanguardia sotto molti punti di vista. Già il gior-no dell’inaugurazione questo era evidente e lo stesso mini-
stro dell’ambiente Andrea Orlando, presente insieme alla collega Maria Chiara Carrozza che non è voluta mancare a un appuntamento importante per la “sua” Pisa, ha avuto modo di osservare che “tecnologia e progetta-zione d’avanguardia possono, se applicate correttamente, dare vita un recupero am-bientale esemplare in un con-testo particolar-mente delicato com’è quello di un parco natura-le”. Significativo an-che il giudizio di Roberto Peroc-chio, presidente di Assomarinas che non ha avuto mezzi termini: “Il nuovo porto di Pisa – ha detto - è uno dei più belli del Mediterraneo e sarà il fiore all’occhiello dell’Italia al pros-simo congresso mondiale della categoria in calendario a Istanbul nel 2014”. Giudizi ampiamente positivi, dunque, quelli espressi dal rappresentante del governo e da un esperto di nautica del calibro di Perocchio, che hanno indubbiamente fatto piacere a Stefano Bottai, am-ministratore delegato della Boccadarno Porto di Pisa spa che, dopo avere acqui-stato l’area di Boccadarno quando la Fiat ebbe dismes-so lo stabilimento industriale
che vi sorgeva, ha realizzato il porto con un investimento che si aggira sui cento milioni di euro. “Il Porto alla foce dell’Arno – ha detto Bottai commentando i positivi risultati dei primi mesi di gestione - essendo l’ultimo arrivato sulle coste italiane, ha avuto il vantaggio di usufruire di tutte le innovazioni tecnologiche e le ricerche più avanzate sui
materiali e gli impianti che han-no consentito di raggiungere il risultato che tutti apprezzano. Inoltre, come ha avuto modo di verificare il ministro per l’ambiente Orlando, l’ essere inserito nei confini del Parco Naturale di San Rossore - Mi-gliarino ha imposto ai progetti-sti l’adozione di tecniche co-struttive d’avanguardia mirate alla tutela ambientale in alcuni casi applicate per la prima volta nella realizzazione di un ‘marina’”.
(Continua a pag. seguente)
PORTO DI BOCCADARNO
AD APPENA TRE MESI DALLA INAUGURAZIONE IL PORTO DI PISA HA GIÀ UN RUOLO DA PROTAGONISTA
La struttura sorta alla foce dell’Arno sta catturando l’attenzione degli armatori italiani e stranieri – Giudizi positivi – Interessanti prospettive di sviluppo – Ora comincia la costruzione delle residenze
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AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515
(continua da pag. preceden-te). A questo punto avviato a re-gime il porto sta per partire nei prossimi la seconda fase dell’”operazione Boccadar-no”, e cioè la costruzione degli immobili che sorgeran-no intorno al bacino. Il pro-getto già approvato, com-prende un limitato sviluppo di fondi commerciali e apparta-menti panoramici affacciati sul porto e sulla foce dell’Arno sulla cui riva destra si estende la tenuta di San Rossore, cuore del Parco Naturale. E fin da ora non sono poche le manifestazioni d’interesse per un comples-so immobiliare di pregio, in una posizione di grande valo-re ambientale e paesaggisti-co. Ma c’è un altro elemento che le verifiche del gradimen-to manifestato dagli utenti del porto hanno messo in luce. E cioè la continuità fra il porto e l’abitato di Marina di Pisa, un paese con una pro-pria storia, che vive tutto l’anno, dotato di tutti i servizi che per gli armatori che han-no la loro barca ormeggiata a Boccadarno sono raggiun-gibili a piedi in pochi minuti. Da questo punto di vista il Porto rappresenta un indub-bio arricchimento delle infra-strutture del litorale pisano e
anche un’occasione di riqua-lificazione per l’intero abitato di Marina di Pisa, e d’altro canto è lo stesso porto ad avvantaggiarsi dall’essere parte integrante di un cen-tro abitato vero e proprio. Oggi il Porto di Pisa offre posti barca in proprietà e-sclusiva che si acquistano come un vero immobile (attualmente ne sono stati venduti poco meno di 90, molto prossimi quindi al nu-mero massimo voluto di 100 dei circa 350-380 di-sponibili, da 10 a 50 metri). Sostenuta fin da subito dopo l’inaugurazione anche la do-manda di posti barca in affit-to temporaneo e per il solo ormeggio invernale riservato agli armatori che non voglio-no mettere la barca a terra e preferiscono lasciarla or-meggiata in acqua in una struttura inserita in un cen-tro abitato. Ma ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori pree-senti al Salone di Genova c’è stato anche un altro elemen-to. Con l’ apertura del Porto di Pisa a Boccadarno viene infatti valorizzato l’intero comprensorio della nautica pisana che vanta un’antica tradizione, soprattutto nella
cantieristica delle imbarca-zioni oltre i 30 metri, che si è sviluppata sulla riva est del canale dei Navicelli, la via d’acqua che collega Pisa e la Darsena pisana al porto di Livorno. Qui sono ormai real-tà alcune importanti struttu-re di service e rimessaggio a terra con capannoni alti ol-tre 20 metri che rappresen-tano il complemento di un’offerta unica per la posi-zione di fronte all’ Arcipelago Toscano e al centro dell’ Eu-ropa, nella regione italiana più ambita dal turismo este-ro per arte, cultura, cibo, ambiente, e con intorno le migliori aziende di costruzio-ne, assistenza e refitting del settore nautico. Inoltre sono appena iniziati i lavori per realizzare un collegamento navigabile fra il canale e l’Arno. Il risultato sarà un circuito nautico sviluppato quasi interamente entro i confini del Parco Naturale che permetterà di collegare il Porto di Pisa a Livorno at-traverso l’Arno e il canale dei Navicelli.
Giuseppe Meucci
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
GAS & HEAT: 24 MESI DI SUCCESSI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
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per il raddrizzamen-to della ben nota
nave da crociera,
Costa Concordia incagliata da più di
un anno all’Isola del Giglio.
La Gas and Heat ha
avuto un ruolo attivo nella realizzazione
della struttura su cui ha fatto perno la
Concordia durante la
manovra di rotazio-ne che l’ha riportata
in asse, realizzando le piattaforme necessarie, lunghe 16 metri per
10 e dotate di “gambe” di differen-
te lunghezza, da 14 a 25 metri, per un peso complessivo di circa
500 tonnellate. Tra le altre attività l’azienda ha collaborato per la
realizzazione del finto fondale su
cui si è adagiata la chiglia della nave, ha effettuato i lavori per
l’allestimento dei cassoni per la dritta della nave, per il montaggio
dei sistemi di ancoraggio e di tiro
e ha costruito i quattro pezzi in lamiera di 600 tonnellate che
sono stati utilizzati per coprire lo squarcio causato dall’impatto con-
tro lo scoglio del Giglio. Un lavoro
ingegneristicamente molto eleva-to per l’elevatissima qualità dei
manufatti richiesta. Tra le altre attività svolte in questi
ultimi anni è sicuramente rilevante
la costruzione della una nave Etile-niera da 9.000 mc denominata
“Besiktas GH”, che è stata costrui-ta in joint venture con il cantiere
turco Besiktas.
Il dinamismo imprenditoriale e una spiccata propensio-
ne ad innovare ha portato la Gas and
Heat ad avvalersi di
una chiatta zavorra-bile, denominata S.
Marco III, con por-tata max di 1.200
tons, per il traspor-
to in coperta di ma-nufatti dal proprio
stabilimento al por-to di destinazione,
raggiungibile con
La Gas and Heat è una realtà azien-dale ormai consolidata ed afferma-
ta dell’area produttiva dei Navicelli.
La principale attività sta nella pro-gettazione, costruzione, fornitura
ed installazione di impianti del cari-co per navi gasiere destinate al
trasporto marittimo di gas liquefat-
ti. Grazie ad un elenco di referenze unico in Italia ed in Europa, Gas and
Heat si propone direttamente agli armatori/noleggiatori per definire
con gli stessi le caratteristiche pe-
culiari dell’impianto del carico, la progettazione e la realizzazione
dell’intera nave. Gas and Heat rap-presenta una eccellenza del “Made
in Italy”, caratterizzata da una strut-
tura particolarmente flessibile, in grado di offrire risposte concrete e
tempestive anche nello sviluppo di Special Projects , come nel caso
delle attività per il ripristino della
Concordia e a tutte le attività ine-renti la costruzione di apparecchi
in pressione, scambiatori di calore, piping per impianti chimici e petrol-
chimici.
Il coinvolgimento diretto nelle opere
navigazione litoranea a rimor-chio. La chiatta è idonea al carico
roll on–roll off, grazie a 15 segre-
gazioni e a un sistema di livella-mento garantito da pompe e relati-
vo sistema di zavorra. La San Marco III è stata successi-
vamente trasformata in bacino
galleggiante che, primo nella storia italiana e del Rina, possiede una
abilitazione a servizio di pontoon e Floating Dock con allestimento
variabile. Grazie infatti ad un set
modulare di 10 casse supplemen-tari, il pontone San Marco III può
assumere la configurazione di Floa-ting Dock e permettere una im-
mersione del piano di imbarco di
3,4 metri, così da consenti-re l’inserimento in acqua (o
l’alaggio) di mezzi che abbiano una linea di galleggiamento fino a 3 mt.
La particolare conformazione ed il
sistema di immersione rendono questo bacino la scelta ideale per il
varo di MegaYachts, il cui pregio e delicatezza delle finiture dello scafo
richiede un’immersione graduale e
priva di carichi concentrati, non-ché un ottima risorsa per l’alaggio
di imbarcazioni di medie e grandi dimensioni che richiedano un suc-
cessivo trasporto su canale e/o
su bassi fondali. In un momento in cui molte azien-
de, specialmente legate al settore navale, brancolano nel buio fa mol-
to piacere poter raccontare espe-
rienze positive, da cui certamente poter prendere spunto, come quel-
la rappresentata dalla Gas and Heat.
Andrea Bruscoli
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515
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RETI DI IMPRESA:
DA PICCOLI A GRANDI INSIEME
socio della società di consulenza e organizzazione aziendale MOO-
RES ROWLAND ASSOCIATI S.r.l.,
esperto di Reti di Imprese.
1. Cos’è una Rete di Imprese? E’ uno strumento contrattuale in
grado di connettere diversi sog-
getti e le loro specifiche compe-tenze per far nascere sinergie e
opportunità di aggregazione. Le imprese aderen-
ti al Contratto
conservano la loro indipenden-
za e autonomia; infatti, con la
“rete” non nasce
un nuovo sog-getto giuridico e
autonomo e distinto rispetto
ai partecipanti,
ma un regola-mento di inte-
ressi, che impli-ca una serie di
diritti e doveri
strumentali all’attuazione del programma di rete.
2. (a) Quale è la funzione che
può svolgere la Rete e chi può
farne parte?
(b) È previsto un numero mini-
mo di aziende per costituirsi in
Rete? (a)La Rete è costituita per perse-
guire “obbiettivi d’importanza strategica” per le imprese ade-
renti, sia dal punto di vista
dell’innovazione che da quello del miglioramento della qualità del
prodotto e/o dei servizi offerti sia della loro collocazione sul
mercato nazionale e/o interna-
zionale. Pertanto la Rete svolgerà la funzione di coordinamento ed
interazione tra i partecipanti mentre l’assunzione delle decisio-
ni operative resterà in capo a
ciascuna impresa. (b) La norma che regolamenta il
contratto di rete precisa che esso può essere stipulato da più
imprenditori. I partecipanti alla
rete devono essere
Il settore delle PMI italiano è il più gran-de dell’UE per numero di imprese, rap-
presenta circa l’80% della forza lavoro
del paese e il 75% del nostro PIL. Que-sti numeri sottolineano l’importanza
che le PMI hanno in Italia, ma eviden-ziano anche la necessità di processi
aggregativi da parte delle piccole im-
prese, tema oggetto di discussione da anni.
Se da una parte la piccola dimensione delle imprese presenta diversi vantag-
gi in termini di flessibilità ed adattabili-
tà all’evoluzione dei mercati, dall’altra pone indubbie difficoltà sul fronte della
capacità di competere in mercati sem-pre più globalizzati, dove la disponibilità
di risorse adeguate rappresenta spes-
so un fattore critico di successo. Ecco dunque che l’istituzione di una
Rete di Imprese, dotata di un’organizzazione snella e di adeguate
risorse, sia umane che finanziarie, po-
trebbe effettivamente costituire una soluzione in grado di superare i limiti
posti dalle piccole dimensioni e diventa-re pertanto uno strumento efficace
per l’innovazione e la crescita delle
aziende. Per capirne di più approfondiamo
l’argomento con il dott. Ezio Vannucci,
“imprenditori”, ovvero devono ri-spondere ai requisiti di cui all’art.
da parte delle istituzioni ma an-che dei privati. A Marina ci sono le sedi giuste come ci sono ai Navicelli, in Gole-na, al Parco basta volerle utiliz-zare concordemente. Non possiamo dimenticarci in-fatti che operiamo nel Santuario dei cetacei, che il parco gestisce la Meloria, che le nostre dune di San Rossore so-no patrimonio dell’umanità ( UNE-SCO).
Oggi non ci sono scuse per nes-
suno per sottrarsi a questo nuo-
vo impegno.
Renzo Moschini - Presidente del
Gruppo di San Rossore
E’ il punto su cui vorrei tornare dopo averne parlato negli incontri di Marina di Pisa e non solo. Ci sono novità innegabili che non metteranno certo fine ai problemi e alle difficoltà ma che aprono indiscutibili nuove prospettive co-me abbiamo già potuto vedere. Un aspetto su tutti non potrà con-tinuare ad essere agitato come si è fatto per troppo tempo e cioè che le politiche di tutela ambienta-le affidate non esclusivamente ma principalmente al Parco complica-no la gestione del nostro litorale penalizzandolo. Non è mai stato vero ma oggi non è proprio più sostenibile neppure a scopo me-ramente propagandistico. In nessun altro territorio toscano e probabilmente nazionale la ge-stione di un patrimonio pubblico tanto straordinario ha consentito realizzazioni di portata nazionale e internazionale come da noi coin-volgendo attivamente anche i pri-vati. In nessuna altra parte della To-scana e del paese è oggi possibile avvalersi di una rete di vie d’acqua come qui dove fiumi, canali, mare consentono una valorizzazione di ambienti e anche di sperimenta-zioni scientifiche tanto variegate. E’ per questo –come ha già scrit-to più volte anche -ma non solo- su questo notiziario che Marina di Pisa e il nostro litorale possono oggi svolgere un ruolo niente af-fatto locale sul piano culturale. A cominciare da iniziative in grado di mettere a frutto esperienze di lungo periodo delle istituzioni ma anche di molti soggetti privati nel campo della comunicazione, della stampa, dell’editoria con mostre, premi. Un impegno –voglio sottoli-nearlo- in un certo senso ‘dovuto’
Navicelli News AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1515
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que o sei persone di cui uno è addetto alla cucina. Ogni settimana passano in mare cinque giorni – e questo succede per 10 mesi l’anno - per poi rivende-re il pesce nei porti di Calasetta e di Carloforte. Gam-beri, scampi, occhioni, scorfani, triglie e capponi fini-scono così sulle tavole dei ristoranti, dei residenti e dei villeggianti. Ma prima di partire è importante provvedere alla cambusa. “A bordo – spiega Antonio Ennas, 27 anni, originario di Carloforte – non devono mai mancare la pasta, i pomodori, la farina, i pelati, l’aglio, la cipolla, il prezzemolo, l’olio d’oliva, l’aceto, il sale e il pepe. Noi ci facciamo anche il pane nel forno elettrico: ha la for-ma del pan carrè, la consistenza del pane casalingo e si mantiene per giorni. Per cucinare utilizziamo il pe-sce che non è destinato alla vendita, come la pesca-trice, fondamentale per tutti i sughi di mare e il tota-naccio che è poco conosciuto dai clienti ma più gu-stoso e meno caro del calamaro, così come accade per i gamberi bianchi a cui vengono preferiti quelli rossi ”.
Trascorrono in mare
quasi tutta le setti-
mana e devono quin-
di provvedere anche
alla cambusa e alla
cucina: Giuseppe e
Antonio Ennas sono
gli armatori del peschereccio di altura più grande
di Carloforte, la città situata nell’Isola di San Pie-
tro, nel sud ovest della Sardegna.
A bordo vengono cucinati tanti piatti a base di pe-sce ma non manca neppure il pane, sfornato nella cucina della grande imbarcazione. Giuseppe e Anto-nio Ennas, padre e figlio, sono gli armatori del “Maleno”, il peschereccio d’altura di 25 metri di lunghezza con cui praticano la pesca tradizionale a strascico nelle 20 miglia dalla costa sud occidenta-le della Sardegna. L’equipaggio è composto da cin-
CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE
A cura di Daniela Salvestroni
LE RICETTE CONSIGLIATE LE RICETTE CONSIGLIATE DIDI ANTONIO ENNASANTONIO ENNAS
SSUGOUGO ALLAALLA PESCATRICEPESCATRICE
Fate un soffritto di cipolla tritata, aglio, olio e poco prezzemolo a cui aggiun-
gerete i pelati con un po’ d’acqua. Dopo 20 minuti circa unite la pescatrice,
fondamentale per tutti i sughi di mare. Per la preparazione occorre in tutto
un’ora circa.
SSUGOUGO VELOCEVELOCE EDED ECONOMICOECONOMICO
In questo caso si utilizzano i gamberi bianchi e il totanaccio che è molto più gustoso del calamaro in genere
più conosciuto e più costoso. Va spellato e tagliato a fettine da aggiungere al soffritto.
AARGENTINIRGENTINI ALAL FORNOFORNO
E’ un tipo di pesce senza sangue. La ricetta è sempli-
ce. Il pesce va messo in una teglia con olio, aglio,
prezzemolo, vino bianco e pan grattato, e poi inforna-