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1 Econotizie per gli amanti della natura e del bello Anno 2012 • N. 9 in collaborazione con FAITA natural-mind.it Magazine prodotto con energia certificata Buona stagione del turismo dell’open air RECEPTION I Mercatini di Natale ITINERARI DI Il pan di zenzero A GUSTO MIO
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natural mind n.9 2012

Mar 26, 2016

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Natural Mind

La prima ecorivista online, completamente gratuita, per gli amanti della natura e del bello
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Econotizie per gli amanti della natura e del bello

Anno 2012 • N. 9

in collaborazione con FAITAin collaborazione con FAITA

natural-mind.it

Magazine prodottocon energia certifi cata

Buona stagione del turismo dell’open air

RECEPTION

I Mercatini di NataleITINERARI DI

Il pan di zenzeroA GUSTO MIO

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3GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.

Cari lettori,

si conclude il secondo anno del nostro magazine online natu-ral mind® e, se possiamo dar retta ai commenti dei lettori che hanno seguito fedelmente la testata, ci sembra di poter dire che il nostro lavoro è stato premiato con un successo. Se non altro perché siamo stati capaci di offrire momenti di relax accompa-gnati da spunti di rifl essione, qualche volta purtroppo amari ma necessari, sull’attualità e sul futuro.

Questi due anni sono stati anche utili per mettere a punto i con-tenuti, la veste grafi ca e soprattutto lo stile di natural mind®, per renderli sempre più aderenti ad un magazine online. In base a questo lavoro, possiamo annunciare edizioni 2013 molto friz-zanti ed incisive con cadenza bimestrale, la periodicità migliore in rapporto al mezzo.

Per celebrarci un po’, in questo numero riproponiamo alcuni ar-ticoli che hanno avuto particolare successo dal momento in cui abbiamo cominciato, insieme ad altri, nuovi ed ugualmente in-teressanti.

Il tutto all’insegna delle feste più intime e calde e con la speranza che l’anno 2013 sia migliore di quello che sta passando. Ma con la consapevolezza che, comunque, ci sarà da battagliare e non bisogna perdersi d’animo.

Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti !

La redazione

Buon Natale e Buon 2013

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24RECEPTION• HÔTELLERIE EN PLEN AIR• FAITA HOME BY IRM• BUONA STAGIONE DEL TURISMO OPEN AIR• FIAT DUCATO CAMPER• OASI DEL CAMPING IN ITALIA:

La spiaggia del cavallino• ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE:

Venezia

57IL CLUB NATURAL MINDLA POSTA DEI LETTORI

ITINERARI DI 6

54JUNIOR CLUBIL VOLO DEL CALABRONE

I MERCATINI DI NATALEUna luminosa tradizione che viene dal nord

natural mind®

Econotizie per gli amantidella natura e del belloPeriodico online del Club

‘natural mind’

Anno 2012 • N. 9

REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀDall’esperienza ultraventennale di

marketing, comunicazione ed edizionedi Make Tailored Advertising Srl

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UNA CASCATA DI DIAMANTI PER UN LOOK GIOIELLO

18SALUTE & BELLEZZA

GERUSALEMMECrocevia di religioni

56L’ETA’ DEL NONNOCiao Lorenzo: come nasce un libro

E-SHOPPING

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DESTINATI AL MALGOVERNOUn destino lungo ottocento anni

BISCOTTI DI PAN DI ZENZERO14STILI DI VITA

L’(IN)UTILITA’ DEGLI ARBITRI D’AREAE la crisi di credibilità del calcio

SFIDE & SPORT52BENTLEY E ROLLS AL COSTO DI UN’UTILITARIAClassicare, il mercato dei miracoli

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A GUSTO MIO46

PASSIONI

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ITINERARI DI

6

Non tutti sanno che per l’ico-nografi a cristiana l’immagine e la storia del Babbo Natale

moderno derivano da un personag-gio storico, il vescovo San Nico-la di Mira, antica città dell’odierna Turchia. Di lui si racconta che per diffondere il cristianesimo presso i bambini che non frequentavano la chiesa, anche a causa del freddo invernale, esortasse i parroci ad an-dare a trovarli a casa portando un dono. Quella particolare e gradita

attenzione consentiva di evange-lizzare i bambini, raccontando loro chi era Cristo e cosa aveva fatto per l’umanità. Per ripararsi dal freddo, i parroci indossavano un pesante so-prabito ed un copricapo rosso scuro e viaggiavano su slitte trainate da cani, che sono poi diventati renne nella successiva evoluzione nordi-ca della leggenda di San Nicola nel mito e nel nome di Santa Claus. Da secoli, quindi, per noi europei Bab-bo Natale scende con la sua slitta

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ITINERARI DI

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I MERCATINI DI NATALEUna luminosa tradizione che viene dal nord

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ITINERARI DI

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dal nord, da Rovaniemi in Finlan-dia, il paesino dove la leggenda vuole che sia nato e viva, anche se non ci spiega cosa fa tra un Natale e l’altro. Ci viene a trovare fermandosi sempre più frequen-temente, anche lui, per avere del-le idee nei tipici ed affascinanti mercatini di Natale che, ahimè, gli fanno concorrenza venden-do agli adulti ciò che lui regala ai bambini: dolci e giocattoli, ad-dobbi natalizi, ma anche prodotti artigianali e le più disparate mer-canzie. Nel suo percorso dal nord al sud, sono la Germania, la Sviz-zera e l’Austria i paesi dove più lo attraggono la grazia, l’inventiva, l’eleganza e la quantità di que-sti mercatini allestiti nelle piazze più belle delle città ed addobbati con magia di luci, colori e suoni che si mischiano agli odori spe-ziati del vin brulè e del wurstel. Un’intima e caldissima atmosfe-ra natalizia che ritrovi negli stessi temi ma con varianti regionali, ad

Amburgo, nel mercatino davan-ti al Municipio animato da omini di panpepato ed angioletti natali-zi, nel WeihnachtsZauber (magie Natalizie) della Piazza dei Gen-darmi di Berlino, arena di spetta-coli pirotecnici ed acrobatici, nel tradizionale Mercatino del Bam-bin Gesù di Norimberga, dalle caratteristiche tende di stoffa a strisce bianche e rosse allestite

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ITINERARI DI

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in piazza HauptMarkt, dalla quale si può ammirare la chiesa Frau-kirche assaggiando panpepato e pane nero alla frutta, o presso un altro Mercatino del Bambin Gesù, quello di Monaco a MarienPlatz, il più grande ed antico della Ba-viera, cui fa sponda il Kripperl-Markt, famoso per gli addobbi e le decorazione per il presepe. O, scendendo ancora a sud, il più

grande mercato di Natale al co-perto d’Europa, alloggiato nella ShopVille – RailCity sotto la sta-zione ferroviaria di Zurigo dove, malgrado la sistemazione indoor, troneggia un albero di Natale alto 15 metri, o il Mercatino del Bam-bin Gesù di Vienna dove, ugual-mente in vena di grandezze, si può ammirare una “Corona del Natale” del diametro di 12 metri, oppure, nella DomPlatz di Sali-sburgo, la città di Mozart, il mer-catino forse più vecchio d’Euro-pa, risalente al ‘500.In tempi relativamente più recen-ti, la luminosa tradizione dei mer-catini di Natale ha anche valicato le Alpi, attestandosi in città come Bolzano e Bressanone e, da lì, continua a scendere lungo la pe-nisola, messaggera dell’atmosfe-ra stagionale più calda che l’uo-mo conosca.

Ulisse

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ITINERARI DI

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Gerusalemme crocevia di religioni

Dove s’incontrano nord e sud, est e ovest

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ITINERARI DI

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Gerusalemme crocevia di religioni

Dove s’incontrano nord e sud, est e ovest

Io mi sono rallegrato quando mi dissero: «Andiamo alla casa dell’E-terno». 2 I nostri piedi si sono fermati entro le tue porte, o Gerusa-lemme. 3 Gerusalemme è costruita come una città ben compatta, 4 dove salgono le tribù, le tribù dell’Eterno, per celebrare il nome dell’Eterno. 5 Poiché là sono posti i troni per il giudizio, i troni della casa di Davide.

[CANTO DEI PELLEGRINAGGI DI DAVIDE, SALMO 122,1 - PREGHIERA PER LA PACE DI GERUSALEMME]

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Suona quasi ir-riverente affer-marlo nel pe-

riodo natalizio, quando la tradizione spande deside-

rio di pace, ma dopo tremila anni la preghiera di Davi-

de non è stata an-cora esau-

d i t a . P e r G e r u s a -lemme la pace non è arrivata, anzi la cit-tà si ritrova ancor più divisa nel-lo spirito e nella sostanza. Le tribù alle quali Davide fa riferimento si sono moltiplicate e diversifi cate e, anche nell’impossibilità di un con-creto confronto storico, si può af-fermare che la confl ittualità dovu-ta alla loro convivenza si è acuita.

Strano destino, per la città sim-bolo della pace e per questo proclamata città santa da tutte e tre le principali religioni mono-teistiche della terra: ebrea, cri-stiana e musulmana. Ma, forse,

non così tanto, se si rifl ette sulla collocazione geopolitica di Ge-rusalemme, da sempre croce-via di contrasti fra l’est e l’ovest, fra il nord ed il sud del mondo.

Basta ripercorrerne la storia pre-cristiana, dalla dominazione babi-lonese fi no all’anno mille a.C., al suo riscatto da parte di re Davide e Salomone, alla deportazione in Babilonia da parte di Nabucodo-

nosor nel 587, alla conquista di Alessandro Magno

nel 331, a quel la suc-

cessiva dei Tolomei d’Egitto e poi dei Se-leucidi di Siria, fi no alla con-quista romana da parte di Gneo Pompeo nel 63 a.C., e alla distru-zione da parte di Tito nel 70 d.C.

E la storia successiva non cam-bia, con Gerusalemme domina-ta dai romani fi no al 614, poi dai persiani di Cosroe II, dai califfi , dai turchi, dai sultani, dai crocia-

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ti che nel 1099 ne fecero la ca-pitale del Regno Latino di Geru-salemme, da Saladino e dai suoi musxulmani fi no al 1517, quando subentrarono gli ottomani fi no al 1917. Il resto è la storia recente del confl itto arabo-israeliano resa, se si vuole, ancor più drammati-ca dalle immagini giornaliere di guerra e di morte diffuse dalla TV.

Allora, proprio in omaggio al desiderio di pace che il Nata-le anima, conviene conclude-re con l’esortazione di Davide che completa il salmo 122,1:

Ulisse

“6 Pregate per la pace di Gerusalemme: prosperino quelli che ti amano.

7 Ci sia pace entro le tue mura e prosperità nei tuoi palazzi.

8 Per amore dei miei fratel-li e dei miei amici ora dirò: «Sia pace in te».

9 Per amore della casa dell’Eterno, il nostro Dio, io cercherò il tuo bene.”

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...o possiamo cambiare?

surse ver’ lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!»; e l'un l'altro abbracciava.

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

(Dante: Purgatorio, Canto VI)

Un destino lungo ottocento anni

STILI DI VITA

Destinati al malgoverno...

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STILI DI VITA

È tanto chiedere un Paese moderno, a giusta misura delle

aspettative dei cittadini, rispettoso dei diritti e dei doveri, un Paese gover-nato con serietà e retti-tudine? A giudicare dalle parole rivolte da Sordel-lo al conterraneo Virgilio ottocento anni fa attra-verso la penna di Dante, l’impresa appare dispe-rata, se non impossibile. L’Italia attuale continua ad apparire agli italiani ed agli stranieri la stessa nave senza pilota, in ba-lia di una tempesta tan-to più grave in quanto le sue dimensioni generali oggi sfuggono alla co-gnizione ed al controllo dei marinai di tutto il pia-neta. Ovunque si naviga a vista, cercando di so-pravvivere ai marosi che la tempesta erge ogni

giorno, ogni ora, sempre più alti. L’in-tero occi-dente, Stati Uniti com-presi e con l’eccezione di poche nazioni, combatte una lotta per la sopravvivenza qua e là identifi cata come l’agonia del ca-pitalismo, l’assalto degli speculato-ri fi nanziari, la guerra del d o l -l a r o

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STILI DI VITA

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all’euro ed altre ipotesi di fantasia o, purtroppo, di realtà. Quale che sia il nome, l’origine o la direzione del-la tempesta in atto, sta di fatto che essa ha messo alle strette un sistema mondiale che fi no a poco più di die-ci anni fa sembrava avesse raggiunto uno stabile indirizzo di sviluppo verso la ricchezza globale. Purtroppo, non si erano calcolate due novità fonda-

mentali. Da una parte, l’avvento di in-ternet e l’effetto domino che avrebbe avuto sulle relazioni economiche, ac-celerandone a dismisura i trend fi no a creare bolle speculative che dap-prima hanno gonfi ato l’economia e poi, esplodendo, l’hanno depressa. Dall’altra e nel contesto, l’importan-za che ha assunto la speculazione fi nanziaria planetaria, con il sistema-

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tico gioco in borsa alla ricerca della migliore remunerazione del capitale. Queste novità hanno giocato soprat-tutto a sfavore dei paesi con ecces-so di spesa pubblica e con un grosso buco nei conti dello stato, in sostanza quelli più indebitati. L’Italia, con il suo debito pubblico globale secondo sol-tanto a quello degli Stati Uniti, è pur-troppo alla testa di tale schiera. Ma la constatazione più triste e preoccu-pante è che una spesa pubblica così esorbitante non è andata a migliorare i servizi per i cittadini, anzi. Oltre che la lista degli stati più indebitati, l’Italia comanda anche quelle dei paesi meno effi cienti in tutti i servizi essenziali: scuola, giustizia, sanità, organizzazio-ne della macchina statale, ecc. Né i soldi spesi sono andati a migliorare la competitività del nostro sistema pro-duttivo. Pur avendo la miglior offerta potenziale di turismo nella ineguaglia-bile combinazione di natura e cultura che l’Italia può esibire, siamo scesi dal 1° posto degli anni ’70 come prin-cipale destinazione turistica mondiale al 6° dei giorni odierni. E non è an-

data meglio nei settori universalmen-te riconosciuti come eccellenza del “Made in Italy”, le famose 4F: Food – cucina; Furniture – arredamento e de-sign; Fashion – moda; Ferrari – inteso come tecnologia avanzata. Anche qui abbiamo perso competitività, affari e reddito. Segnati dal destino o sempli-cemente succubi del malgoverno? Se crediamo a certi proverbi che sono la saggezza dei popoli, “Faber est suae quisque fortunae”, ognuno è fabbro della propria sorte. Dunque, più che il destino dobbiamo incolpare i cattivi governanti che abbiamo eletto addirit-tura per secoli, a giudicare dall’invet-tiva di Sordello. Ma, sostanzialmente, dobbiamo incolpare noi stessi che li abbiamo eletti. è quindi tempo, l’ulti-missimo, per cambiare e per eleggere gente nuova, affi dabile, da giudicare in base a ciò che ha saputo fare nel-la vita ed a provate doti morali e civi-li. Basta con le chiacchiere dove, da sempre, primeggiano gli imbonitori.

Tiffany

STILI DI VITA

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1818 Jennifer Lopez, cantante

SALUTE & BELLEZZA

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UNA CASCATA DI DIAMANTI

PER UN LOOK GIOIELLOI dettagli gioiello sono una delle tendenze moda autunno/inverno 2012-13, perfetti per impreziosire ogni look e renderlo sfavillante e principesco.

Anche nel maquillage è possibile indossare tutta la luce del diamante, il gioiello più prezioso, grazie a Diamantissime by Color Riche di L’Oréal Paris, un’esclusiva collezione make-up con polvere di diamante. Giochi di luce, rifl essi multipli e scintillanti in una palette lussuosa come uno scrigno, capace di racchiudere la più inestimabile delle collezioni.

La formula di Diamantissime associa la vera polvere di diamante a una forte concentrazione di perle, per ottenere dei giochi di luce multisfaccettati mai visti prima.

B Y C O L O R R I C H E

SALUTE & BELLEZZA

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SALUTE & BELLEZZA

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I BESTSELLER L’OREAL PARIS

SI VESTONODI DIAMANTIColori incredibili che brillano su occhi, unghie e labbra, racchiusi in un intensomascara in limited edition, tre sfavillanti rossetti, due preziosi smalti,uno smalto top coat scintillante e un gloss top coat luminoso.

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ted edition regala uno sguardo sontuoso, grazie alla texture perlata

e alla polvere di diamanti che sublimano il nero intenso.Volume lussuoso, lunghezza incredibile e defi nizione scolpita su ogni singola ciglia!

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SALUTE & BELLEZZA

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BACI

P R E Z I O S IUn velo di polvere luminosa e di perle preziose per

labbra bijoux.

L’alto potere rifl ettente delle perle contenute nella

formula Diamantissime by Color Riche cattura la

luce e la rifl ette sulle labbra, giocando sull’elevato

indice di rifrazione del diamante.

Tre scintillanti nuance di Color Riche custodite in un

elegantissimo packaging, e un Top Coat Gloss da

usare da solo o per dare un tocco di luce cristallo al

rossetto.

Una manicure lussuosa ed extra brillante: le

due nuove nuance di Color Riche Lo Smal-

to e il Top Coat Smalto sublimano le unghie

grazie all’esclusiva formula con polvere di

diamante e particelle di alluminio in sospen-

sione, che rifl ettono la luce intensamente. Unghie ultra sofi sticate e preziose come un gioiello.

UNGHIE

G I O I E L L O

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SALUTE & BELLEZZA

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SALUTE & BELLEZZA

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RECEPTION

Hôtellerie en plein airLa nuova formula del campingLa defi nizione viene, com’è intuitivo, dalla Francia, il paese europeo con maggior numero di campeggiatori e di campeggi, tanto da rendere que-sto segmento del turismo francese poco meno di un terzo del totale tran-salpino. Per confronto, il segmento italiano, che pur è secondo in Euro-pa, rappresenta poco più della metà.

“Hôtellerie en plein air” signifi ca si-stemazione alberghiera all’aria aper-ta. Che, sostanzialmente, vuol dire offrire al campeggiatore il duplice vantaggio di una nuova, comoda si-stemazione logistica abbinata al tra-dizionale piede nudo sulla sabbia. In breve, una sorta di “formula villag-gio”, un po’ più rustica e fl essibile.

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RECEPTION

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Del villaggio turistico, la nuova sistema-zione in camping offre la possibilità di risiedere in comode strutture fi sse: bun-galow, chalet, maxi caravan e, ultima novità alimentata da una recente norma che esenta i campeggi dalla licenza di costruzione, la c.d. casa mobile. Dove “mobile” sta per “trasportabile”, un ag-gettivo burocratico all’italiana proprio per evitare la licenza di costruzione. Queste strutture modernissime sono in grado di ospitare una famiglia me-dia di quattro persone ed arrivano ad un livello di comfort ed estetico para-gonabile a quello di una camera d’al-bergo a quattro stelle. A ciò, uniscono una effi ciente cucina, comodi bagni e salotti o tinelli come quelli di casa. Le ultime e più sofi sticate versioni di case mobili offrono anche un terrazzo-roof dove prendere il sole o cenare la sera. La tecnologia è essenzialmente prove-niente dalla Francia, dove Beneteau, il più grosso costruttore mondiale di bar-che a vela, si è diversifi cato in questo mercato tecnologicamente comple-mentare, diventando anche il maggior costruttore europeo di case mobili. Di

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fatto, Beneteau è già sbarcato anche in Italia dove già esportava le pro-prie case sotto il marchio “IRM, une génération d’avance” e dove ora, a Bologna, le costruirà direttamente. Dunque, hospitality di tipo alberghie-ro per la vacanza dei campeggiatori anni 2000 e della loro famiglia e for-mula villaggio per intrattenerli felice-mente all’interno del campeggio per tutta la settimana media della loro va-canza. Supermarket per la spesa, ne-gozi, varietà di giochi e sport da pra-ticare, spettacoli serali, baby sitting,

grandi spazi verdi nell’ordine anche di decine di ettari, questo è ciò che offre oggi un campeggio moderno.Tuttavia, con larga concessione alla tradizione. Chi vuole continuare a campeggiare con la tenda o con la roulotte è naturalmente il benvenuto. E ci sono molte strutture, specie quelle vicine alle grandi città, le quali basano una parte importante dei loro affari sul pendolare che affi tta una piazzola per due o tre mesi, ci lascia la famiglia du-rante la settimana e la raggiunge per il week end. Cosa che, peraltro, fanno

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RECEPTION

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a n -che molti dei 100

mila camperisti italiani, nell’in-tervallo fra le loro peregrinazioni.

E qui sta la fl essibilità del cam-ping rispetto alle altre formule hotelliere. La possibilità, cioè, di poter continuare a

scegliere il pro-prio tipo di rapporto con la vacanza all’aria aperta: rustico come un tem-po, in tenda o roulotte, o più soft e più comodo, come parte dei clien-ti desidera oggi, in casa mobile.

Chaperon

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FAITA Home by IRMTecnologia avanzata per un miglior comfort

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In un mondo dove tutto cambia rapidamente, il camping sente la necessità di trasformarsi in quel-

lo che i francesi, leader di questo tipo di turismo in Europa, chiamano “hôtellerie en plein air”. L’albergo all’aria aperta al quale ci si riferisce è sostanzialmente una struttura re-cettiva dove il comfort ed i servi-zi hanno molta più importanza e spazio di quelli che avevano per lo spartano campeggiatore del pas-sato. Oggi il camping è in larga parte turismo familiare, appetibile non solo per il vantaggio di prez-zo che offre, ma soprattutto per il rapporto che il prezzo ha con la qualità del servizio e del comfort, ormai indispensabili anche per chi ama il piede nudo nella sabbia. E le case mobili, insieme all’accre-sciuta capacità di entertainment del camping sul modello dei villaggi turi-stici, rappresentano la chiave di volta rispetto al passato, essendo in grado di offrire a tutta la famiglia spazi mo-dernamente ottimizzati. Per questo FAITA Nazionale, la Federazione che

raggruppa gran parte dei circa 2.500 campeggi italiani, ha fatto un accordo con il gruppo francese Benéteau per la produzione nel nuovo stabilimento di Bologna di quattro modelli di case mobili studiati apposta per le esi-genze del mercato italiano e, perciò, contrassegnati con il marchio “FAITA

RECEPTION

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Mod. Super Mercure, m. 7,50x4, n. 2 camere

Mod. Super Titania, m. 8x4, n. 3 camere

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Home by IRM”. Laddove IRM rappre-senta il marchio del gruppo france-se leader nel mercato europeo delle

case mobili. Le nuove “FAITA Home by IRM” rappresentano l’ultimo gri-do in fatto di tecnologia specifi ca, combinando materiali ecologici e du-raturi con soluzioni abitative di gran-de comfort e praticità per la famiglia ospite. Un motivo in più a favore del turismo all’aria aperta, ormai vicino a rappresentare il 20% della formula di vacanza in Italia.

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Mod. Titania, m. 8x3, n. 2 camere

RECEPTION

Mod. Super Mercure Riviera, m. 7,50x4, n. 2 camere

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RECEPTION

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Nel panorama abbastanza preoccupante espres-so dall’andamento del-

le presenze turistiche in Italia nel 2012, il settore open air, cioè il turismo presso i cam-peggi, registra una decisa ed evidente contro tendenza, con un + 3% di arrivi ed un + 3% di presenze. Le Associazioni re-gionali di FAITA-FederCamping hanno registrato, con accen-ti diversi, alcuni dati comuni: sono molto aumentati gli ospiti stranieri ed anche quelli italia-ni, sebbene in misura minore. Gli ospiti si orientano verso for-mule compatte, con circa 7 gior-ni di permanenza media, anche in periodi di media e bassa sta-

gione. Si assiste dun-que ad una strate-gia della domanda tesa ad ottenere il miglior risul-tato di va-canza con il minimo investi-men-t o

e c o -nomico. Il dato è confer-mato dalla sostan-

Buona stagione del turismo open airIn contro tendenza rispetto al turismo alberghiero

RECEPTION

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ziale tenuta dei fatturati, con ricavi in diminuzione per l’aumento dei co-sti dei servizi e delle forniture, e con la forte contrazio-ne dei fattura-ti da attività commerciali.In termini asso lu t i si tratta di cir-

c a 2 6 7 . 0 0 0

nuovi ospiti (+3% rispetto al 2011), il

55% dei quali stranie-ri, con un incremento di

oltre 2.049.000 presen-ze (+3% rispetto al 2011),

con una media di permanen-

za nelle strutture di poco meno di 7,4 giorni per ospite. La per-

formance del settore avreb-be, dunque, totalizza-

to 9.459.000 arrivi per un totale

di oltre 70 milio-

n i d i

p r e -senze.

Va ricor-dato che

nella sta-gione 2011 si

erano registrati circa 9 milioni di

arrivi e 68 milioni di presenze. Il risul-

tato si deve alla ripresa dei fl ussi di ospiti stranieri pro-venienti principalmente dal nord Europa (Germania e Paesi Bassi) che hanno scelto l’open air ita-

RECEPTION

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RECEPTION

liano come modalità turistica a fronte di un incremento meno che proporzionale degli ospiti italiani. E’ probabile che una parte dei nuovi arrivi sia dovuta alle mi-nori performance registrate dal-le navi da crociera, dagli agritu-rismo e dal turismo alberghiero in genere che, secondo le sti-me, avrebbe sofferto una di-minuzione del 3%, la stessa percentuale con la quale, inve-ce, è cresciuto il turismo open.In particolare, hanno benefi ciato della crescita del settore Veneto, Emilia Romagna e Toscana, le principali regioni di offerta per il turismo open air, insieme a Tren-tino, Lombardia, Piemonte, Mar-che, Abruzzo e Puglia. Ha tenuto sostanzialmente il Lazio mentre le restanti regioni hanno registra-to un calo: Campania, in sensi-bile perdita rispetto alla stagione 2011 già in calo, Sardegna, in ulteriore calo di ospiti italiani per l’improvvido ed elevato rincaro delle tariffe dei trasporti, e Sici-

lia, lontana e costosa da raggiun-gere, visti i prezzi della benzina. I buoni risultati si debbono alle favorevoli condizioni climatiche che hanno prolungato il periodo di vacanza ma anche alla lungi-miranza degli imprenditori del settore che vanno incontro alla crescente domanda di comfort coniugato al contatto con la natura, patrimonio tradiziona-le del turismo all’aria aperta. Le aziende che hanno registrato i risultati più interessanti sono, in-fatti, quelle che hanno investito in centri benessere, installazione di case mobili, in costante aumento soprattutto al centro-nord, servi-zi di kindergarden e babysitting con puericultrici professioniste, bungalows destinati alle coppie, collocati in un ambiente riserva-to e con servizio di mezza pen-sione, postazioni wi-fi e servizi wireless completamente gratuiti.

Chaperon

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RECEPTION

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La presenza del marchio Fiat sulla motorizzazione e sul telaio del pro-prio camper garantisce affi dabili-

tà, competenza e performance, ma an-che prodotti e servizi innovativi. Come il nuovo sito www.fi atcamper.com, un punto di riferimento da salvare tra i preferiti per i camperisti su base Fiat Ducato. Il portale è disponibile in 9 lin-gue e ricco di informazioni tecniche sul prodotto, servizi, ecologia, news ed eventi, FAQ. Utilissime funzionalità aperte a tutti gli utenti, senza registra-zione, sono la “Verifi ca del telaio”, per

controllare con pochi click se è sog-getto ad una campagna di richiamo o di servizio, e il “Trova offi cina”, che offre la possibilità di ricerca rapida per nazione, comodo per chi stia program-mando un viaggio e voglia avere l’elen-co aggiornato, scaricabile e stampabi-le, delle offi cine che potrà trovare lungo il percorso. In più, una Premium Area con applicazioni esclusive per gli uten-ti che si registrano gratuitamente: con il “Check automatico del telaio” sarà il sistema a controllare automaticamente se è presente una campagna di richia-

FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE DEL CLIENTEUn nuovo sito e call center dedicati

RECEPTION

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mo o di servizio, informando via e-mail il cliente interessato; si potrà scegliere, poi, di scaricare manuali e brochure, in-viare osservazioni o domande nell’ap-posita area dedicata “Ask the Expert” e ricevere newsletter periodiche.

Ma non è tutto. C’è un altro servizio riservato ai possessori di camper su base Fiat Ducato: il numero verde gra-tuito 00800 3428 1111, facilmente memorizzabile in quanto le cifre 3428 corrispondono sulla tastiera del telefo-no alle lettere FIAT. Si tratta di un call

center multilingue per richiedere qual-siasi info o mettersi in contatto con Fiat Camper Assistance, la squadra di assi-stenza stradale riservata ai clienti cam-per su base Fiat Ducato, attiva 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24 e presente in 44 paesi europei ed extra.

Insomma, sono molti i vantaggi di pos-sedere un camper su base Fiat Ducato!

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RECEPTION

Le oasi del camping in Italia

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Con questo numero di natural mind® iniziamo una rassegna delle località turistiche italiane

più attrezzate per il camping e più fre-quentate dai campeggiatori italiani e stranieri. Non volendo parteggiare per nessuna di queste località, tutte attra-enti come si conviene ad un compar-to turistico che è secondo in Europa

soltanto a quello francese, comin-ciamo dal nord Italia e, più precisa-mente, dalla Spiaggia del Cavallino.Con questo nome è riconosciuto il tratto di litorale che va dal lido di Ve-nezia a quello di Jesolo, la cui carat-teristica principale dal punto di vista del camping è quella di rappresentare il primo storico affaccio sul mare per i

La Spiaggia del Cavallino

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RECEPTION

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nord europei che valicano le Alpi. Per tale circostanza, il Cavallino rappresenta una realtà turistica pri-vilegiata, sia per l’enorme quantità di turisti stranieri che riceve, sia per le dimensioni e l’organizzazione delle sue strutture e sia, infi ne, per la sua stagione, più lunga di quella di molte altre località italiane, malgrado un cli-ma ed un mare forse meno appetibili. Nel tempo, il Cavallino ha saputo trar-re un eccellente vantaggio dalla gran-de voglia di mare e di sole dell’Europa continentale dopo i suoi lunghi e freddi

i n -verni, al

punto da rappresen-tare, oggi, un prezioso la-

boratorio al quale il turismo di massa si ispira per raggiungere il succes-so. Ad ondate che coincidono con le scadenze locali della scuola e delle

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RECEPTION

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ferie estive, danesi, olandesi, sviz-zeri, austriaci, tedeschi e, più recen-temente, abitanti dell’Est affollano i circa 30 camping del Cavallino con numeri da capogiro, fi no a 7-8.000 turisti al giorno in certe strutture. Lì trovano tutto ciò che serve per una vacanza rilassante, ma anche fornita di quelle iniziative che il turista estivo si aspetta per riempire la propria gior-nata: chilometri di spiagge pettinate e pulite, piscine di varie dimensioni, sport acquatici e non, parchi gioco e baby sitter per i più piccoli, intratteni-menti serali, negozi di ogni tipo, tanto da rendere autosuffi ciente il campeg-gio, ristoranti e pizzerie per tutti i gusti. E poi, tanto verde, ampi parcheg-gi, spazi confortevoli attrezzati per ogni tipo di accommodation scelta

dal campeggiatore: la classica e ru-stica tenda, la tradizionale ma ormai desueta roulotte, le più sofi sticate case mobili, in grado di compete-re con le migliori camere d’alber-go quanto a comfort, il moderno camper, con tutti i servizi necessari.Basta scorrere una guida del turi-smo all’aria aperta, come viene or-mai defi nito il segmento che interes-sa i campeggi ed i villaggi, e cercare la Spiaggia del Cavallino per avere conferma di ciò. Strutture come Ma-rina di Venezia (700M mq per 3.000 piazzole), Union Lido (600M mq per 2.975 piazzole), Camping Ca’ Sa-vio (268M mq per 1.500 piazzole) sono dei veri e propri paesi dise-gnati specifi camente per la vacanza a contatto con la natura e, tuttavia,

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RECEPTION

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ricolmi di attrattive e servizi esclusi-vi, indispensabili per il turista di oggi. E per chi abbia voglia di mettere il naso fuori dal campeggio per una escursione, c’è l’imbarazzo della scelta. Venezia è addirittura raggiun-gibile in battello, mentre con qualche chilometro di macchina si può arriva-re a Treviso, Verona, Padova ed altre località che fanno dell’Italia l’inegua-gliabile “Terra del Sole e dell’Arte”.Per questo e per la sua particolare di-slocazione geografi ca, la Spiaggia del Cavallino è la meta preferita dai turi-sti dell’aria aperta, in particolare da quelli nord europei. Da sola, assorbe circa un quarto di tutto il turismo ita-liano di settore suddiviso, a sua vol-ta, fra un quarto di italiani e tre quar-ti di stranieri, tedeschi innanzitutto. Un degno biglietto da visita per un Paese che vive molto di turismo.

Chaperon

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RECEPTION

Tutte le statistiche più accreditate sono concordi nell’asse-gnare all’Italia la palma del Paese con le maggiori ricchezze artistiche al mondo. Un vanto non da poco, per una nazio-ne che rappresenta meno di un centesimo della popolazio-ne mondiale. Un vanto, ma anche una grande opportunità per il turismo italiano. Per questo, abbiamo deciso di af-fi ancare alla nostra rubrica “Le oasi del camping in Italia” un richiamo alle bellezze artistiche prossime alle località delle quali parliamo.

VENEZIA

Com’è noto, la Serenissima sorge su un arcipelago di 118 isolette in-tersecate da 150 canali e collegate fra loro da più di 400 ponti. E questo, unito alla sua lunga storia e alla ricca offerta di musei, chiese, rasse-gne d’arte d’ogni genere, la rende una tra le città più visitate al mondo.Dall’imbarcadero di Punta Sabbioni, si può raggiungere Vene-zia in circa 40 minuti con una motonave che parte ogni mezz’o-ra. Il viaggio dura circa 40 minuti, durante i quali si passa in prossimità dei Giardini della Biennale e si attraversa il bacino di S. Marco, per sbarcare infi ne a pochi passi da Palazzo Ducale.

Su www.turismovenezia.it sono disponibili molti itinerari tipi-ci e/o tematici alla scoperta di Venezia e del suo territorio ricco di suggestioni, informazioni sugli altri collegamenti da/per la cit-tà, notizie su concerti, mostre, fi ere, mercatini e feste tradizionali.

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Firenze

Perugia

Roma

Bologna

Venezia

Trieste

Trento

MilanoAosta

Torino

Genova

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

Bari

Potenza

Catanzaro

Palermo

Cagliari

VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)

CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)

CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)

CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)

VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)

CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo

HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma

VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)

CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)

CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)

LE PALME VILLAGETerracina (LT)

GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)

RomaRoma

CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)

VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)

PARCO VACANZE RIVAVERDEMarina di Ravenna (RA)

VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)

HOLIDAY VILLAGE FLORENZLido degli Scacchi (FE)

VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)

BolognaBologna

L’AquilaL’Aquila

CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLAMaserno di Montese (MO)

CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)

CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)

MilanoMilano

I campeggi preferiti di

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RECEPTION

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Tipico dell’ Inghilterra, Nord America e paesi del Nord Europa, il pan di zenzero viene preparato in special modo sotto le feste natalizie per confe-zionare omini, casette e soggetti natalizi in genere. I biscotti di pan di zenzero, vengono infi ne decorati con glassa colorata e tradizionalmente appesi al’albero di Natale.

A GUSTO MIO

RICETTE NATALIZIE

46

Nnel vaso del mixer setacciate la farina con lo zucchero, aggiun-gete le spezie e il bicarbonato e

in ultimo anche il burro freddo tagliato a tocchetti. Aggiungete anche il mie-le e azionate a media velocità, fi no a ottenere un composto bricioloso. In ultimo unite anche l’uovo e impastate ancora qualche istante fi no a ottenere una palla. Avvolgete l’impasto di pan di zenzero nella pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per almeno 1 ora. Stendete l’impasto con un matta-rello fi no ad ottenere una sfoglia dello spessore di 4 mm. Ricavate delle sa-gome con dei tagliapasta di diverse

forme natalizie oppure a forma di omi-no, ponete su una teglia coperta con carta forno e passate in forno caldo a 180° per circa 10-12 minuti, fi no a che saranno dorati. Nel frattempo pre-parate la glassa montando a neve fer-ma l’albume e incorporando poco alla volta, sempre sbattendo, lo zucchero al velo. Suddividete la glassa in tante ciotoline quanti sono i colori che vor-rete usare e aggiungete in ognuna un colorante alimentare. Ponetela in una tasca da pasticcere con la bocchetta liscia e molto stretta, e decorate a pia-cere i vostri biscotti di pan di zenzero.

Biscotti di Pan di zenzero (gingerbread)

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RICETTE NATALIZIE

A GUSTO MIO

4747

• Bicarbonato - 1/2 cucchiaino

• Burro - 150 gr

• Cannella in polvere - 2 cucchiaini rasi

• Chiodi di garofano in polvere - 1/2 cucchiaino

• Farina “00” - 350 gr

• Miele (o melassa)- 150 gr

• Noce moscata in polvere - 1/4 di cucchiaino

• Sale - 1 pizzico

• Uova - 1

• Zenzero in polvere - 2 cucchiaini rasi

• Zucchero - 160 gr

Per la glassa colorata

• Coloranti alimentari a piacere

• Uova - 1 albume (circa 30 gr)

• Zucchero a velo - 150 gr

INGREDIENTI PER 30-35 BISCOTTI:

CONSIGLIOL’impasto del pan di zenzero essere lavorato in fretta e posto in frigorifero perché si rassodi per essere maneg-giato agevolmente. ritaglierete le varie sagome di pan di zenzero, lavorate in un ambiente fresco e aiutatevi po-nendo della farina spianatoia dove stenderete la sfoglia, affi nché l’impasto non si appiccichi sul piano di lavoro. Stendete solo l’impasto che vi serve e tenete l’altro in fri-gorifero fi no al momento della stesura della sfoglia.

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PASSIONI

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BENTLEY, ROLLSAL COSTO DI UNA UTILITARIA

Classicare, il mercato dei miracoli

Se c’è un modello di prodotto che più si avvicina all’idea del lusso supremo è senza dub-

bio quello delle luxury car sister che vanno sotto il nome di Rolls-Royce e Bentley. Entrambi i marchi nascono in Inghilterra, più o meno nello stes-so periodo (rispettivamente 1906 e 1921), in località vicine (Derby e Cric-

klewood, a nord di Londra) e svilup-pano il loro impulso creativo verso i motori avanzati, diventando entrambi fornitori d’eccellenza anche dell’indu-stria aeronautica mondiale. La vocazione iniziale di Bentley è spor-tiva, mentre quella di Rolls-Royce è più classica. Dal 1927 al 1930 la Ben-tley vince per quattro anni consecutivi

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PASSIONI

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la 24h di Le Mans, prevalendo sulla prestigiosa Bugatti che la defi nisce “The world’s fastest lorry” (il camion più veloce del mondo), riferendosi alle sue caratteristiche di velocità e sicu-rezza, nonostante la dimensione. Dopo tali fasti, il marchio Bentley è travolto dalla grande crisi e vie-ne acquistato nel 1931 proprio dalla Rolls-Royce che, per molti anni, lo userà per duplicare gli stessi modelli sul mercato del lusso automobilisti-co, nell’intento di allargare le vendite complessive del gruppo. Fino a ché, nel 1998 ed anni seguenti, le due so-relle non si divideranno di nuovo, var-cando entrambe la Manica verso la Germania, la Rolls-Royce con desti-nazione BMW – Monaco e la Bentley con meta Volkswagen – Wolfsburg.Guidare una di queste regine assolute del mondo dell’auto da una sensazio-ne diversa da quella che offre qual-siasi altra marca, Ferrari inclusa. Se chiudi un attimo gli occhi alla strada che scorre, hai l’impressione di esse-re seduto sul più comodo e classico divano di casa, cullato dalla musica

dello stereo e dal leggero rollio delle curve.I rumori dell’esterno ti giungono ovat-tati dal minimo fruscio dell’aria, men-tre l’abitacolo ti conforta con il lusso dei suoi legni pregiati, delle sue cro-mature e delle sue perfette strumenta-zioni, classiche e avanzate allo stesso tempo. La guida, infi ne, ti sorprende per la facilità con la quale riesci a con-durre questi mastodonti delle vetture anche alle velocità elevatissime che consentono i loro motori da oltre 6 mila cm3.Ma la cosa che più sorprende, forse, è l’occhio di chi ti guarda scendere, attento a investigare chi sia il Pape-

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PASSIONI

ron de’ Paperoni appena arrivato. Un occhio che scruta prima te e poi la macchina, sulla quale si sofferma a notare i particolari, partendo invaria-bilmente dal fregio in cima al cofano anteriore, che sia la B alata della Ben-tley o l’angelo della Rolls. Nella vita, qualche volta, i sogni si realizzano a prezzo incredibilmente più basso di quanto si pensi, usando un po’ d’in-gegno e – perché no ? – di protagoni-smo. Ed è proprio il caso in questio-ne, dove apparire in un posto come un nababbo costa più o meno come arrivarci con un’utilitaria. Basta un’i-dea ed un minimo capitale. L’idea è quella di acquistare una Bentley od

una Rolls che abbia almeno venti anni e che possa, quindi, essere immatri-colata in Italia come “auto d’epoca” presso l’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano). A causa della crisi, in Inghil-terra si trovano decine di queste auto al prezzo di un’utilitaria ed in ottimo stato di conservazione, tanto da non doverci mettere le mani sopra. I costi fi ssi d’esercizio si limitano a poco più di un centinaio d’euro all’anno: 25-30 euro per la tassa regionale di circola-zione, che sostituisce il bollo, e più o meno 100 euro per la polizza speciale RCA concessa alle auto storiche. Per il carburante, vista la cilindrata delle auto, sono ovviamente sconsigliabili le lunghe tirate, ma per le escursioni del week end o per un minimo show off il consumo è controllabile. Si può, addirittura, arrivare alla stravaganza di mettere una RR od una Bentley a gas ! Quanto ai rischi meccanici, le luxury car sister sono, ovviamente, le più af-fi dabili al mondo e molto diffi cilmente lasciano a piedi. Forse non è questo il momento economico e sociale per un sogno così arrogante. Ma perché

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PASSIONI

negarci un bel regalo di Natale se ce lo possiamo minimamente permettere? La fortuna aiuta gli audaci ad esorcizzare la crisi.

Leonardo

Chi vuole avvicinarsi ad un’auto d’epoca di prestigio, il cui costo d’acquisto e di gestione è paragonabile a quello di una utilitaria, può rivolgersi a Classicare© Srl, la società italiana più specializzata nel settore, scrivendo a [email protected]

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SFIDE & SPORT

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Secondo l’Osservatorio Virtual-Class® sugli Errori Arbitrali nel Calcio, che da dieci anni studia

questa materia in collaborazione con Adiconsum, appare sostanzialmente priva di effi cacia la sperimentazione di c.d. Additionals, cioè i due arbitri d’a-rea, in atto nel campionato 2012/13 di Serie A. Gli unici risultati fi nora ottenu-ti con certezza da questo test sono la spesa extra a carico della FIGC (circa 1,5 milioni di euro per la stagione) e la moltiplicazione degli errori arbitrali che ha alimentato il dies horribilis di tutti i campionati di Serie A, la 9a giornata del 2012/13. Nei suoi dieci anni di analisi, l’Osserva-torio non aveva mai rilevato in una sola giornata 12 casi da gol/non gol per la moviola, con il conseguente sposta-

mento virtuale di una cifra record di punti/classifi ca: ben 18 ! Il caos arbitra-le e la mancanza di un’analisi puntua-le delle sue conseguenze conduce alla costruzione di tesi utilitaristiche da par-te di tifosi, ma anche di addetti ai lavori, che minano costantemente la credibilità

del calcio.I dati acquisiti dall’Osservato-rio indicano che l’Inter “vinci-

trice” di Calciopoli ha eserci-tato sugli arbitri negli anni

successivi una notevole sudditanza psicologica

che le ha consentito di vincere i campionati 2077/08, virtual-mente a danno della Roma (in quell’anno l’Inter sarebbe stata

L’(in)utilità degli arbitri d’areaE la crisi di credibilità del calcio

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virtualmente terza) e 2008/09, virtual-mente a danno del Milan (in quell’anno l’Inter sarebbe stata addirittura quarta). In totale, nei 6 campionati di Serie A dal 2006/07 a, più o meno, un quarto (10a giornata) 2012/13, gli errori arbitrali in situazioni da gol/non gol hanno virtual-mente causato queste differenze nei punti di classifi ca delle squadre mag-giori:

Stando ai dati, apparirebbe quindi più ragionevole parlare di un persistente negativo rimbalzo di Calciopoli a sfavo-re delle squadre a suo tempo penalizza-

te, più che di una nuova Calciopoli. Sarebbe auspicabile che la FIGC ana-lizzasse bene questi dati, coinvolgen-do l’UEFA e la FIFA per arrivare ad un

nuovo sistema arbitrale (moviola in campo) in grado di salvare l’etica del calcio e di proteggere sia il tifoso che lo scommettitore. Purtroppo i loro interessi sono oggi chiaramente su-bordinati a quelli di chi dirige questo sport ed ha tutto l’interesse a rendere manipolabili i risultati per aggiustare i grandi eventi (v. mano di Henry, Italia-Corea, Spagna-Corea, ecc.).

Olimpia

SFIDE & SPORT

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• Inter: + 42 punti totali, unica squadra con saldo positivo tutti gli anni;

• Milan: - 27 punti;

• Juve: - 16 punti, ma con un campionato in meno ed un record di -14 al suo ritorno in Serie A (2007/8)

• Napoli: -19 punti, un campionato in meno;

• Fiorentina: -18 punti;

• Lazio: -11 punti;

• Roma: - 4 punti.

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JUNIOR CLUB

Edy era un calabrone fem-mina con una bella livrea a strisce gialle e nere.

Per la verità, non era proprio un calabrone, ma un bombo, cioè una specie di calabrone ricoperta da una soffi ce pelu-ria su tutto il corpo per com-battere il freddo e raccogliere il polline. Edy viveva insieme a 50 fratel-li e sorelle in un nido a forma di anfora che aveva costruito sua madre Alina, la regina dei bombi, su un tronco d’albero. Perché nella vita degli ime-notteri, il genere di insetti al

quale ap-partengo-no i bom-bi insieme alle api ed altri animaletti, è la regina che de-pone tutte le uova e che è, quindi, madre di tutto il nido. Il compito di Edy era quello del bombo operaio. Si alzava presto la mattina e volava in giro per trovare fi ori dai qua-li succhiava il nettare, men-tre il suo maglioncino di pelo

quale ap-partengo-no i bom-bi insieme alle api ed altri animaletti, è la regina che de-pone tutte le uova e che è, quindi, madre di tutto il

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Page 55: natural mind n.9 2012

si riempiva di polline. Così, Edy ritornava sempre carica di buone cose da mangiare, che depositava nelle celle del nido. Ma tali leccornie interessavano anche i vicini del bosco, so-prattutto l’orso Brown, molto ghiotto di dolciumi. Brown era un pericolo mortale per i bombo, perché ba-stava un solo suo morso per far sparire tutto il nido, abitanti com-presi. Perciò, fi nito il lavoro giorna-liero, i bombo si allenavano per al-

lontanare l’orso, nel caso dovesse arrivare.

E venne il giorno che Brown si trovò a passare

vicino al nido dei bombo. Il suo formidabile naso sentì su-bito che nei paraggi c’era un pasto appetitoso, e comin-ciò ad avvicinarsi. Ma i bombo l’avevano visto ed erano pronti a difendersi.

Si levarono in volo tutti e 50 insieme, emettendo il loro ca-ratteristico e forte ronzio. Poi cominciarono una strana dan-za fatta di rapide ed improv-vise picchiate, virate, risalite. Lì per lì, l’orso rimase diso-rientato e si fermò. Ma subito rifl etté che quei piccoli insetti non potevano rappresentare un pericolo per lui.E ricominciò ad avanzare ver-so il nido. Ma, a questo pun-to, una pattuglia di 20 bom-bo, Edy in testa, si staccò dal gruppo e andò a confi ccare il pungiglione sul naso di Brown, l’unico punto dell’orso sensibile al loro veleno. Brown si fer-mò di colpo, si alzò in piedi cercando di liberarsi dagli ag-gressori ma, alla fi ne, scappò di volata.Così Edy tornò al suo lavoro, felice di aver contribuito alla difesa del nido dei bombo.

Fedro

JUNIOR CLUB

ghiotto di dolciumi. Brown era un pericolo mortale per i bombo, perché ba-stava un solo suo morso per far sparire tutto

caso dovesse arrivare.E venne il giorno che

Brown si trovò a passare

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L’ETA’ DEL NONNOCome nasce un libro

L’età del nonno, dopo quel-la del fi glio e del padre, è l’e-tà defi nitiva. Un’età che,

molto più delle altre, marca il tem-po e che, al suo inizio, può crea-re sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai len-ti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sem-pre più artifi ciali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in ar-rivo spalanca d’improvviso la pro-spettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamen-te far puntare i piedi nel tentati-vo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda den-tro, si scopre che un nipote rega-la nuovi scopi e traiettorie alla vita,

offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora es-sere. Un fi l rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lo-renzo”, un libro, bello e tenero, ot-timamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da non-no a nipote, dall’ultima generazio-ne della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi impor-tanti diventando, pagina dopo pagi-na, una sorta di vademecum rigoro-so ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo geni-tori o nonni a fornire risposte con-crete ai tanti perché di fi gli e nipoti.

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E-SHOPPING

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“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.

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NE HANNO PARLATO

E-SHOPPING

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LA POSTA DEI LETTORI

IL CLUB NATURAL MIND

L’unione campeggiatori bresciani, di cui faccio parte ha inviato una co-pia della vs. rivista che mi è piaciuta molto.Mi farebbe piacere riceverla regolar-mente on line. Grazie salutiGiulia

La rivista mi piace e poi

essendo gratis è ancora più

interessante.

Dario

Grande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.

59

E’ molto interessante e

piacevoleVincenzo

Molto bella la rivista, grazie!

Sono sempre assetata di ciò

che accade nel momdo e voi mi

aiutate a saperne di più...

Antonella

La rivista mi piace e poi

essendo gratis è ancora più

interessante.

no a migliorare il magazine.

E’ molto interessante e

bella questa iniziativaCarlo

confermo che mi piace e la trovo interessante..a presto per eventuali commentiPaolo

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natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2012 sono stati, infatti, certifi cati con “100% energia pulita Multiutility”.Certifi care i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certifi cazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certifi cati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.

Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che ap-pare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutili-ty S.p.A. registrato a livello europeo e che viene conces-so solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®.

natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente

I certi� cati RECS (Renewable Energy Certi� cate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certi� cati RECS sono distinti dall'erogazione � sica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certi� cati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente � nanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.