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e conseguenze di un boom" edilizio
Qualche settimana dopo il terremoto, nel febbraio scorso,
abbiamo parlato di piani regolatori e di nuove aree da reperire per
iniziare a ricostruire quella parte di Sambuca che sulla vecchia
collina non avrebbe potuto trovare pi posto idoneo.
Il tempo non sempre galantuomo. La ragione che d agli uni il
torto degli altri!
In febbraio noi abbiamo previsto la corsa alla casa .Abbiamo
anche affermato che, se non ci fosse stato un inter
vento immediato per trovare un posto da ipotecare per chi non
voleva pi ritornare ad abitare e le autorit non l avrebbero
assolutamente consentito nelle pericolanti abitazioni cittadine, e
dare inizio ad una saggia politica urbanistica, ci saremmo trovati,
in un batter docchio, di fronte allinsorgenza di un fungaio di case
e casette da adibire a civile abitazione mai visto prima dora.
Ora invece la situazione questa: entro la fine dellanno tutta
larea che si estende ai due margini della strada di Adragna, sar
pullulante di casette. Fra non molto tutta la zona da noi indicata
come probabile zona da razionalizzare urbanislicamente sar una
casbah.
Stando al costante ritmo degli atti che si stipulano per
acquisto di spezzoni di terreno, entro i prossimi mesi tutta la
zona che va dalla Conserva verso Adragna, e si estende da contrada
Indovina a contrada Batia, sar polverizzata in ritagli che non
superano i mille, mille e cinquecento metri quadrati, e da
utilizzare per costruende case di immediata realizzazione.
Da sommarie informazioni attinte dalle imprese edili cittadine
si pu dedurre che esistono impegni, per costruzioni di case nelle
zone indicate, per svariate diecine di milioni.
Diecine di migliaia di metri quadrati di terreno risultano gi
sequestrati dalliniziativa privata con atti di compra-vendta.
Conseguenze? Le nuove disposizioni della Legge Regionale, che
prevedono il trasferimento totale o parziale dei comuni
terremotati, dovranno inevitabilmente urtare contro una situazione
di fatto. Eccetto che non si voglia scegliere, per un piano
urbanistico, una delle altre contrade che si trovano attorno a
Sambuca. Ma chi disposto ad andare verso Cellaro oppure verso
Pandolfina, o verso Li Vaddi? O in unaltra zona qualsiasi che non
sia la china di Adragna dove peraltro esistono alcune importanti
infrastrutture?
Ancora una buona occasione perduta per poter fare le cose
secondo una certa civile e ragionevole decenza.LUSO DEL PICCONE
_ Anno X I Luglio 196$ N. 87 MENSILE DI VITA CITTADINA Sped.
Abb. Postale - gruppo IH
I L S E N S O DI U N A P R O T E S T A
li diritto di vivereSambuca paralizzata per 2 4 ore M assiccia
partecipazione della popolazione, che ha sfilato per le vie del
paese, composta e dignitosa
Sambuca, luglioTutta la popolazione di
Sambuca di Sicilia ha partecipato allo sciopero generale di 24
ore, organizzato dalla Camera del Lavoro e condiviso da tutte le
altre organizzazioni sindacali.
Tutti i negozi, gli uffici pubblici, i panifici, le banche sono
rimasti chiusi.
Sin dalle prime ore del mattino, una folla silenziosa di
braccianti, di operai, di piccoli commercianti, di impiegati,
convenuta nella piazza della Vittoria e nelle adiacenze di essa.
Poi, verso |e ore dieci, iniziata la sfilata di un corteo
attraverso le principali vie del paese. Circa duemila e cinquecento
persone, con cartelli e a voce reclamavano le loro
rivendicazioni.
La folla stata sempre composta, dignitosa, ordinata, sotto i
raggi di un sole cocente.
Il corteo convenuto, poi, sotto il sagrato della chiesa
Sono attualmente in corso a Sambuca alcune opere di demolizione.
Si dato inizio a demolire il vecchio edificio delle scuole, lex
convento dei Carmelitani, dove trovarono posto anche gli uffici
della ( d Carmine, dove ii sindaco Caserma dei Carabinieri. . . . S
S fftS S t" .aK
In questi lavon di demolizione non si fa uso come usava
Quattrocchi e lo'n. scaturro anticamente in simili circostanze del
piccone ma di corde dacciaio ld3iSte^?,SIiialoiifeS
rimasta tutto il tempo ad ascoltare nella strada inondata di
sole. Le donne cercavano l'ombra dietro gli ingressi, gli uomini
mettevano in testa fazzoletti o fogli di piornali.
Quali sono state le cause dello sciopero?
Sono tante, ma 31 possono riassumere nella volont del
tirate da potenti trattori. Meno manodopera e pi lucro per gli
appaltanti. Noi diciamo invece: meno si usa il piccone, maggiore il
disastro della demolizione.
A parte sintende un fatto; un fatto strano! Tutti avevano
creduto e c chi lo crede ancora che quelle vecchie carcasse
(Scuole, Ospedale, torre dellorologio, S. Caterina) con un soffio
sa-
(segue in iv pag.) Alfonso Di Giovanna
II viaggio della rinascilaDa Sambuca a Roma
Anche Sambuca stata presente costantemente, a a mezzo del suo
sindaco, sig. Giuseppe Montalbano, nel vari vertici che i sedici
8indaci dei paesi terremotati hanno avuto con le autorit del
Governo Regionale e poi con il Governo Leone a Roma.
Nei giorni otto e nove luglio Il sindaco ha partecipato alla
marcia dei sinistrati che culminata con le manifestazioni di
silensiosa protesta turbata soltanto da elementi inqualificabili
inseritisi tra i dimostranti, tra I protestatari sotto il Palazzo
dei Normanni e con la seduta dei deputati regionali che hanno
votato la Legge in favore delle zone terremotate.
Otto giorni dopo Montai bano a Roma con gli altri slndacl.
Malgrado gli intoppi e le difficolt incontrate nella capitale I
sindaci ftan| no avuto la possibilit di e- sporre un dossier in
quattordici punti contenenti le richiel
no verde II.4) L imedlata liquidazione
del contributi previsti dalla legge in favore dei commercianti e
degli artigiani.
5) Lavvio del lavori della autostrada Punta Raisi Ma- zara del
Vallo; con Inizio dalla parte terminale, avendo cura che essa venga
a lambire I comuni pi duramente colpiti; il completamento della
strada a scorrimento veloce Sclacca - Palermo e la messa In opera
del necessa-
sml (ENEL, ecc.) che Impediscono la soluzione di problemi che
interessano la popolazione.
9) La costruzione di stalle H* es*f nsjcne . dej be- sociali a
spese del Ministero .1J e,lf J ,6*?6dellAgrlcoltura, Ivi comprese ?
, 12^(2-1966 al Slnda quelle riguardanti Nndenniz- cl del c mu" 1
terremotati. In zo per I terreni da e s p r o - 9 ^ , ^ ad
espletare le lo
I m H ilfi/ 'ili l i n i n n n n r n r oprlare. ro difficili
funzioni pur pre
la ripresa economica. E la orotesta del primo luglio va
inquadrata nella necessit di una politica di sviluppo, di
rinascita, di sicurezza.
Si vuole attirare lattenzione del governo regionale e nazionale
perch creino le strutture necessarie per una moderna forma di
vita.
Il contadino ha sentito il bisogno di lasciare il campo;
l'operaio ha sentito il bisogno di chiudere la bottega. Gli stessi
si sono trovati a fianto dell'impiegato, che non andato in ufficio.
Tutti hanno sentito la necessit di protestare democraticamente
verso la lentezza burocratica, verso la insensibilit della classe
dirigente, che non ha trovato ancora la volont di programmare un
piano di rinascita economica che dia alle nostre popolazioni, cosi
duramente colpite, dignit e sicurezza.
Alla fine della manifestazione stato stilato un ordine del
giorno in cui si
chiede:1) la consegna immediata
delle baracche gi costruite;2i limmediato pagamento
del sussidio di L 200.000 a tutte le famiglie aventi
diritto;
3) II pagamento agli artigiani, ai commercianti, ai piccoli
Industriali delle lire 500.000;
4) Lespropriazione e lassegnazione del feudo Misil- besi;
5) la realizzazione dellimpianto di sollevamento delle acque del
lago Carbo] per scopi irrigui;
6) un programma di finanziamento per la trasformazione e II
completamento della viabilit rurale.
Lo.d.g. conclude con la decisione di partecipare il 9 luglio
alla marcia dei terremotati su Palermo per reclamare il. diritto
alla rinascita delle popolazioni della valle del Belice.
Andrea DittaSambuca di Sicilia 1 luglio 1968: il corteo della
popolazione scioperante sfila per
Corso Umberto. La manifestazione si svolta composta e
disciplinata
Prillisi la Sicilia aveva, ballato...Ma ora la terra comincia a
scollare
10) Lesenzione per alme- 8lando aM,v,! lavorativa, no due anni,
delle imposte a 13) La recinzione del paesi qualunque titolo
dovuto, per distrutti al fine di evitare atti I Comuni distrutti e
per quel- di vandalismo e per la inco li che ricadono nella prima 9
iumlt del cittadini, nella seconda scala della si- 14) La visita
nelle zone smlcit. distrutte o danneggiate di u-
11) Maggiore potere deci- na delegazione di parlamen- slonale
alle Amministrazioni tari nazionali per accertare la
rio raccordo tra le due I comunali, spesso costrette a precaria,
difficile situazione61 La creazione nella Val- subire le remore
d'ordine bu- nella quale vivono a sei mesi
le del Belice di idonee Ind- rocratlco da parte di organi-1 dai
terremoto le popolazioni, strie per frenare lesodo delle
popolazioni, gi costrette I Sindaci che sono andati a Romaprima del
sisma ad emigrareper la ricerca di lavoro, In | Ecco I nominativi
del rap- co di Sambuca; Leonardoparticolare le industrie per la
presentanti dei comuni terre-lavorazione, conservazione e motati
che sono andati a Ro-commercializzazione dei pr- ma per portare la
protestadotti agricoli. dei loro amministrati al Go-
7) L'utilizzo Immediato dei verno:15 miliardi che la GESCALha
stanziato sin dal gennaio Vito Petralla di Partannascorso per la
ricostruzione insieme col vice sindaco Pie-dei paesi danneggiati.
tro Mauro; Vito Bellafiore di
8) LImmediato Incarico al Santa Ninfa; Antonino Grillote Chiave
per la rinascita tecniel per la Redazione del di Saleml; Nono
Leone, vicedella Valle del Belice.
Ecco che cosa hanno chie- dej naeS| sto I sindaci, a Roma, a no-
S|ruttlme del loro amministrati col _____ 1____piti dal terremoto
del gen- naio scorso:
1) Costruzione tempestiva di tutti I ricoveri necessari per
togliere da sotto le tende le migliala di famiglie a cui non stato
dato ancora un ricovero.
2) Il coordinamento delle leggi nazionali e regionali e-
sistentl, al fine di dare un pronto avvio alla ricostruzione del
paesi distrutti o danneggiati dal sisma, tenendo presente che In
sede di elaborazione del plani di ricostruzione le Amministrazioni
Comunali debbono essere chiamate ad esprimere II loro parere.
3) || coordinamento delle provvidenze regionali e nazionali nel
settore dell'sgrl- coltura, con particolare riguardo al
rimboschimento, la elettrificazione, lirrigazione, la viabilit, la
ricostru-1 zlone delle case rurali. Il pronto Impiego nel paesi
terremotati del fondi del Pia-
progetti per II trasferimento sindaco di Vita; Nicola
Pace,Interamente di- commissario
Barrile di Montevago; Peninone, vice sindaco di Santa Margherita
Belice; Ravlotta, vice sindaco di Contessa En- tellina; Sclortlno,
Lenza e Modesto In rappresentanza del comune di Camporeale;
Messina, vice sindaco di Roc camena; Mazzara, vice sindaco di
Calafatimi; Forte, assessore al LL.PP. di Castel- vetrano in
rappresentanza del sindaco, e De Slmone, sin
Hanno marciato su Palermo e hanno vinto la battaglia sul governo
regionale e sulla Assemblea. C voluta la cu- ra-choc di quasi
diecimila terremotati piovuti nella capitale dellisola dalla valle
del Belice, da tutti I centri martoriati delle tre province
occidentali, con I camlons, I treni, le auto, le motorette, levando
In alto I cartelli della loro protesta.
Di fronte allimponenza del dolore e dellira, si trovata la
volont unitaria, si ritrovato per una giornata intera il numero
legale, che a Sala drcole non lusso corrente, saltata fuori una
legge che modifica e integra, di fronte alle evidenti lacune
scoperte In questi mesi, Il provvedimento legislativo varato
dall'ARS nel mese di febbraio.
Per lultima spinta decisiva, il pizzico del dramma ha
contribuito a persuadere le ultime resistente che s?i registravano
nella speciale commissione assembleare effida- ta all on. Fasino
per esaminare in tutta fretta la proposta dei deputati comunisti:
nella piazza, davanti a Palazzo dei Normanni, si acceso un
conflitto fra la folla, in snervante attesa da ore e ore e le forze
di polizia. Nessun
Glbelllna; Montalbano, sinda-Idaco di Salaparuta.
d i C A R L O A L B E R T O D E L I A
tanto che gli altri , con i de in testa eccezion fatta per i
soli Mannino e Nicolet- ti dormono sulla polveriera) avevano
esercitato tutta la loro influenza per tranquillizzare la massa
esasperata, sulla quale un gran sole estivo inferociva ogni minuto
in pi.
Chi dice che la scintilla sia stata determinata da un'anguria
lanciata su un agente di P.S. Chi, invece, sostiene che noti
agitatori estremisti della citt si siano infiltrati fra I
terremotati delle province per fare esplodere il fattaccio .
Comunque sia, una anguria o un calcio negli stinchi potevano
suscitare danni peggiori, e hanno finito, comunque, per lasciare
un'altra frattura acre fra que
sti nostri concittadini delusi e la espressione ufficiale del
potere, rappresentato in piazza dalla forza pubblica.
Una provocazione doveva essere nel novero delle cose
prevedibili, una trappola nella quale sarebbe stato intelligente
non cadere.
Adesso, dopo la battaglia di Palazzo dei Normanni, si creer,
verr fatta circolare, una nuova leggenda: quella della lotta fisica
necessaria per strappare ad u- na maggioranza insensibile
l'approvazione di provvedimenti che solo I comunisti e- rano stati
capaci di proporre nell'interesse dei terremotati.
E' indubbio che i comunisti sappiano essere abili e
spregiudicati. Ma altrettanto certo che la concorrenza
democratica non brilla per incisivit e preveggenza, e si lascia
superare tanto dai fatti come dalle iniziative della opposizione di
sinistra Que sti sono I fatti, e tutto il resto rimane sul piano
delle chiacchiere pi o meno pietose.
La nuova legge approvata dall'ARS nelle condiizoni di spirito di
cui abbiamo detto, snellisce alcune procedure per la ricostruzione
e l'assistenza che si erano rivelate lente e confuse, e nello
stesso tempo integra taluni stanziamenti dimostratisi inadeguati
alla bisogna. Vediamo di che cosa si tratta.
Urbanistica Nella prima parte sono fissate precise scadenze (60
giorni, ancora, visto che quattro mesi buoni
I non sono stati finora sufficienti) per la costituzione dei
I consorzi secondo i comoren- sori qi fissati con decreto del
Presidente della Regione. I piani di ricostruzione e sviluppo
dovranno essere redatti entro 10 mesi (troppi I) dall'affidamento
del relativo incarico ai gruppi di esperti urbanistici. Entro
quattro mesi, per, questi gruppi di lavoro dovranno presentare
all'assemblea generale del con* sorzio, nella quale sono
rappresentati tutti i comuni interessati e vari enti, uno schema
preliminare del piano. La Regione si assume io onere della
redazione dei nuovi regolamenti edilizi con i relativi programmi di
fabbricazione e dei piani regolatori generali.
Artigianato e commercio LarL 9 della nuova legge detta
particolari norme per lim-
(segue In II pag.)
Artigiani e IndustriaL'artiglanato siciliano ha
subito in misura pi rilevante gli effetti recessivi determinati
dalla crescente industrializzazione della produ-
ferito grave, per fortuna, an- zlone. che se qualche sparo sem-
Ne, norma,e processo dibra Ci sia stato. Ma uno spettacolo^
egualmente sconsolante, che^si sarebbe dovuto fare l'impossibile
per evitare.
E, per la verit, i sindaci dei centri terremotati e i par*
lamentali nazionali e regionali presenti (il fatto che fossero
quasi tutti comunisti non squalifica la manifestazione sacrosanta,
dice sol
di Gaetano Trincanato
Sambuca di Sicilia 1 luglio 1968: la unanimit della
manifestazione p rote- testata ri a stata totale. In paese sono
state sospese per lintera giornata tutte le attivit commerciali ed
ar tiglanali.
ammodernamento delle strutture produttive Insito che passi a
regimi industriali tutta una serie di attivit per I quali lazienda
artigiana rappresenta uno stadio quantitativo minore: dalla produ
zione di materiale per l'edili z ia ,\ all'abbigliamento, alla
tipografia e simili la dimensione produttiva ottimale quella
propria della azienda industriale. Senonch la ma turazione stessa'
del tessuto economico porta ad individuare i settori produttivi per
i quali, invece, la dimensione artigianale risponde ad esi-1 genze
qualitative che ne caratterizzano la validit.
Sulla base di questi ovvi concetti possibile individuare il
ruolo che alla Regio-1 ne compete di svolgere al fine della
propulsione della e- conomia siciliana. Ed in attesa di
puntualizzare in modo organico i modi di intervento allorch si
determineranno, in sede di piano regionale di sviluppo, le linee di
azione regionale, di tutta evidenza la necessit di approntare dei
mezzi dincentivazione di base. Tra essi indubbiamente si annoverano
lintervento creditizio che sostituisce per limpresa ar- igiana uno
dei maggiori mo- ivl di remora e lInterven- o contributivo.
L'applicazione della legge
27 dicembre 1954, n. 50 ha fornito una precisa esperienza della
utilit dell'intervento regionale nel campo creditizio.
L'integrazione del fondo concorso interessi della Cassa
regionale per il credito alle imprese artigiane (C.R.I.- A.S.),
approvato dalla Assemblea il 13 maggio scorso,
rappresenta un fatto positivo per l'artigianato siciliano, e, al
d fuori del significato proprio dell'atto legislativo, che stanzia
per il 1968 lire 900 milioni, pu rappresentare l'inizio perch in
tale clima altri provvedimenti vengano attuati.
Nel quadro delle richieste del mondo artigiano v inse
rito il disegno di legge n. 124 presentato ' il 5 dicembre 1967,
riguardante provvedimenti in favore delle imprese artigiane. Esso
incoraggia mediante agevoli contributi le aziende artigiane ad una
ristrutturazione dei mezzi tecnici, adeguati alle pi moderne
esigenze di lavorazione .per abbassare I costi di produzione.
Al fine pertanto, di ridare fiducia agli artigiani isolani,
(segue In II pag.)
Sambuca di Sicilia 1 luglio 1968: unimmagine dell'imponente
sciopero cui hanno partecipato tutte le categorie di lavoratori per
protestare contro II Governo ed ottenere
soluzioni concrete ed umane per I loro problemi
-
LA VOCE DI SAMBUCA
NEI GI ORNI D E L L A F I ERA
Sambuca di Sicilia, agosto Si apprende che la Festa
della Madonna dell'Udienza, cne! non ha potuto aver' luogo, come
di consueto, nel mese di maggio, sar cele* b'ata a quanto pare
nel
prossimo mese di settembre.Sempre da indiscrezioni ci
risulta che la data approssimativa. della Festa sar scelta tra
il 21 e 22 di quei mese.
Come abbastanza noto in
settembre, per antica tradizione, si tiene in Sambuca la fiera
di bestiame, attrezzi a- gricoli e masserizie-varie. La Fiera cade
il 21 di settembre; il giorno dopo quest anno domenica.
Dal Canada, con amoredagini, ha constatato che il primo bambino
di nome Salvatore, nato tra li 15 gennaio e il 23 aprile 1968, il
piccolo Salvatore Ciulla che ha visto la luce il 20 marzo
scorso.
Adesso, questo florido bimbo ha circa cinque mesi.
E' il ritratto di suo padre, un bracciante agricolo bruciato dal
sole.
Mamma e pap erano commossi. Ridevano, ma i loro occhi erano
lucidi. Sembrava loro di vivere una favola.
Sambuca, luglio
Oggi, con una simpaticissima cerimonia, il Sindaco ha consegnato
ai genitori del piccolo Salvatore Ciulla 402 dollari canadesi,
raccolti dal giornale Il Mondo , che si pubblica in Canad in
lingua
. italiana.La somma il ricavato di
una edizione straordinaria del giornale uscita in occasione del
sisma.
Il drama che si abbattuto sulla popolazione della Sicilia
occidentale a causa del terremoto del gennaio scorso ha commosso il
mondo. Ha toccato profondamente il I cuore dei nostri emigrati, di
chi in Sicilia ha lasciato il fratello, il padre, la sorella, la
casa, la terra, il cuore.
I siciliani si trovano un po rara, si sono uniti in matrimo-
dovunque, sotto ogni sole e nio la signorina Clelia Canel- un
legame intenso li lega la e il dott. Corado Zaga- sempre alla loro
terra. netti.
I lettori italiani del giorna- La signorina Clelia figlia le
canadese I mondo che del noto Professore Dott. si pubblica ad
Edmonton, ini Carlo e della nostra concitta- una gara di solidariet
urna- dina signora Agata Mauro. La na hanno offerto 402 dollari
famiglia Canella stata sem- da donare al bambino di no- pre tanto
affezionata al nome Salvatore, primo nato a stro giornale, sin dal
suo pri- Sambuca dopo il terremoto, mo apparire, e ne stata an-
La somma, dal direttore che sostenitrice. Con parti- dei
giornale, stata inviata colare piacere quindi ci ali'Ambasciatore
di Italia ad congratuliamo di questo av- Ottawa e da questi rimessa
venimento che corona il 30- al Sindaco di Sambuca. gno di due
giovani vite ma
Lo stesso, dopo rapide in-1 al tempo stesso I sogni e le
Trasognati guardavano tra le mani quei dollari, che uomini e
donne di oltreoceano avevano inviato perch il loro piccolo era nato
in una terra amara, in una zona devastata della profonda
Sicilia
Il piccolo Salvatore mostrava il sorriso dellinnocenza.
Nei suoi vivaci occhi azzurri era limmagine di un mondo
migliore, di un futuro sereno.
Andrea Ditta
Opportunamente quindi verrebbe ad essere scelta u- na tale
data.
La Festa che sar preceduta da un triduo di preparazione,
consister in una manifestazione piuttosto penitenziale e di
ringraziamento per lo scampato pericolo di tutti i sambucesi da pi
gravi conseguenze del terremoto.
Non avranno luogo quindi le tradizionali corse di cavalli, n gli
sfarzosi fuochi pirotecnici.
Ma ora la terra comincia a scottare
Sambuca di Sicilia 1 luglio 1968: lo sciopero si concluso
allaltezza del Circolo G. Guasto. La popolazione stata ferma ad
ascoltare gli oratori (lOn. Scaturro, il
Sindaco Montalbano ed altri) sotto un sole cocente ed
inesorabile
Ieri - oggi - domaniAdragna
Un paio di mesi fa, ip una [notte di panico e di corsa,
un cittadino sambucese stava perdendo la vita, allaltezza del
fondo Campisi. La curva della morte stata port-
Mercoled, 10 luglio, nella I impazienze eh ei genitori all- ta a
largo raggio dalla Ditta Abbazia di Pomposa, a Fer-1 mentano per !
loro figli. | F ^ Ganci
Nozze ZAGANELLi-CANELLALe nozze Zaganella-Canel-1
la sono state benedette nella austerit della famosa Abbazia di
Pomposa in una mistica cornice di raccogli-1 mento.
Ad assistervi erano i genitori e I parenti dei due giovani ed un
coltissimo grupoo di amici.
Dopo gli auguri ricevuti ed i ringraziamenti I due novelli sposi
sono partiti alla volta di una lunga luna di miele.
Alla felice coppia, ai :or- tunati genitori gli auguri pi
fervidi da parte del nostro qlomale.
La conversazione si svolta cordialmente e nella mutua
comprensione per lo avviamento a soluzione del ben noto
problema.
Ancoracommissioni
Per la seconda volta II sindaco ha convocato la com-
T l V p f l n n v n missione composta di tecni- * * v c o u u v
u c|> architettj e funzionari del-a Sambuca la Soprintendenza ai
Monu
menti.... . . . . . La commissione stata in
Venerd, 26 luglio, Mons. Sambucat mercoled, 31Giuseppe Petralia,
Vescovo di Agrigento, ha visitato Sambuca. Ha sostato nella nostra
cittadina per iintero pomeriggio Incontrandosi con il clero, e poi,
successivamente col Sindaco Montalbano, col quale ha parlato circa
la nota vertenza sulla Chiesa di S. Caterina.
luglio.
DemolizioniHanno avuto luogo i lavori
di demolizione dell'Ospedale Pietro Caruso e delle Scuole Medie,
ex Convento Carme
litano, dove era anche ospitata la Caserma dei Carabinieri.
RitornaSchneider
Domenica, 4 agosto, ri- C o r s o U m b e r t o | tornato a
Sambuca con la
sua bella signora, Jene, e con il suo primogenito, Il Prof.
Peter Schneider. Come si ricorder II noto professore americano
stato a Sambuca per circa due anni per condurvi uno studio di
sociologia portato a termine qualche anno fa. Rientrato In A -
merica nel giugno del 67, dopo un anno ritorna con la famigliola a
Sambuca per rivedere gli amici e i tormentati luoghi del
terremoto.
Alla famiglia Schneider, La Voce augura un felice sog-| giorno
sambucese.
sempre come prima
Malgrado siano stati dati in appalto I lavori per la
sistemazione di Corso Umberto I, e sia stata formulata la promessa
di un immediato inizio dei lavori, a tuttoggl ancora resta
Impraticabile come prima.
Una breve visitaIl dott. Gino Ciraulo, gi
segretario al Comune, e attualmente segretario comunale a San
Giorgio di Nogaro (Udine) stato a Sambuca oer una breve visita alla
famiglia.
Modifiche, integrazioni, aggiuntealla Legge Regionale 3 febbraio
1968 n. 1
(continua dalla I pag.)pianto provvisorio di locali per le
attivit commrciali e artigianali e associative, con uno
stanziamento di 100 milioni.
Agricoltura E prevista la predisposizione da parte dellESA dei
piani zonali di
'sviluppo, disancorati dal pia no generale di sviluppo agri colo
della Sicilia (attenderlo significherebbe la morte di questo
settore vitale). Gli stanziamenti ascendono a 25 miliardi, la cifra
maggiore del complesso dei provvedimenti, che ascendono a 30
miliardi in totale. Il termine per lapprontamento di questi piani
stato fissato in 90 giorni, mentre in 30 giorni dovranno essere
nominate le consulte zonali, lorgano di consultazione popolare di
base. Inoltre listituto della Vite e del Vino autorizzato alla
raccolta, conservazione, j lavorazione e vendita dell'u
no classificabili fra il disastro e la truffa.
A proposito delle aziende del gruppo ESPI visto che due ne
abbiamo gi nominate c da registrare lennesima cattiva figura
dellindustria siciliana, addebitabile ad altre aziende del gruppo
siciliano a capitale pubblico. Bench costino pi di quelle che
vengono dal Nord (fino a 45.000 metro quadrato, il che per un
prefabbricato una cifra altissima), spesso non sono state
consegnate entro i termini contrattuali, con lo scatto conseguente
di penali che vanno dalle 400 alle
-
L v o c e d i s a m b u c a
S T O R I A A K T E A T T U A L I T A 'STORIE E LEGGENDE DELLA
NOSTRA TERRA
Cozzo del frumento LOPPI AIVOSi perduto il gusto di ve-
vedere un mucchio di grano sullaia, netto e fulvo come una
comupia d'oro rovesciata sul cuore della terrai
La lenta mietitura, la stra- vuliata dei covoni dal luogo della
mietitura all'aia, pazientemente preparata con pula bagnata, e
pestata con gli scarponi del colono, e poi la pisata, la pestata
delle spighe con i lucenti zoccoli dei muli, che galoppavano
esortati dalle poetiche sgridate del guidatore sommerso, al centro
dell'aia, dal mare di spighe semisgranate, oggi hanno ceduto il
posto alla
-fulmineit dei movimenti meccanici di un mostro che passa e non
ci fa vedere n il grano n la paglia che dalla spiga vanno a finire
rispettivamente in un sacco e tra le stoppie ancora vergini.
- Allora non era cosi. Il grano si vedeva nell'aia e la mezza
luna di paglia candida stava a proteggerlo sino a quando non veniva
misurato e insaccato. Stava sull'aia talvolta unintera giornata. I
muli facevano la spola dall'aia al paese. Il contadino lo
contemplava a lungo, affossava nel mucchio le mani callose, ne
prendeva un pugno e ne guardava i chicchi nella luce folgorante del
sole: Annata magnifica! Ogri chicco sembra uno spicchio di
mandorla! esclamava! Oppure: Quante fatiche sprecate! Non
raccogliamo che paglia! si lamentava addolorato se lannata veniva
magra. O ancora: Non ci possiamo lamentare, poteva andare
peggio!.
La contemplazione del grano! Sogni, speranze, delusioni,
propositi, generosit, felicit o amarezze venivano meditate sullaia,
nel meriggio di fuoco o nelle notti mielate di luna e scandite
dallo zufolo del grillo notturno.
I Quellanno ci raccontano le cronache paesane fu! un anno di
frumento. Un
Racconto di Alfonso Di Giovanna
anno ricco per tutti. Gnuri Paulu Fasesi, la moglie e i cinque
figli cominciarono ili giugno a intrecciare canne per fare cannizzi
e finirono in ottobre. Le tre sorelle Cordaro, gna Cicca, gn Tota e
donna Lia, trovarono cosi magnifici gli steli delle spighe che per
tutto il resto dellanno e sino allaltra primavera non fecero che
intrecciare canestri di tutte le dimensioni che poi vendevano alla
fiera di settembre. I sensali se ne stavano davanti la taverna di
Nardu Catinedda col decalitro sotto il ventitr: travavano le
partitte da vendere per i carrettieri che venivano dalle parti
marine dove a loro volta avevano i loro clienti; e questo dur sino
alla primavera successiva. Ci fu tanto grano raccontava Petru
lAttuppatu che si poteva coprire il letto riarso di Rincione da S.
Giacomo alla Tardara!
Eppure ci fu un avaro che non port a casa neppure un chicco di
tutto il suo frumento.
Terra diventato tutto quel iuo mucchio di granellini di oro!
Potete andarlo a vedere se volete. Andate sino a Mi-
isilbesi e guardate di fronte a Voi: un cocuzzolo perfetto
sullapice d'una collina. Se andate verso S. .Margherita Belice esso
sta alla vostra destra, se scendete verso Sambuca lo avrete alla
vostra sinistra, alto e solenne: Cozzo del Frumento. Filippo
Strazzeri, soprannominato appitignatu , a causa della sua andatura
allampanata che gli derivava dal fatto che aveva le gambe molto
corte in confronto al corpo tozzo e proteso in avanti, era lultimo
d'una famiglia di pidocchiosi. Il padre, con la troupe dei suoi
figli, otto maschi e sei femmine, era riuscito, ad
accumolare terre e case a mai finire che, alla sua morte, i
figli divisero tra loro non senza qualche coltellata con
conseguenti interventi della giustizia che a stento riusc a
dividere quell'asse eredita- tario in cambio di un implacabile odio
che divise per sempre quattordici fratelli. Gl| Strazzeri si
tramandarono l'odio fraterno allo stesso modo che il loro genitore
trasmise ad essi una consistente eredit. Eredit in terren1
specialmente. Essi curavano di persona le loro terre; te nevano dei
coloni a giornata o ad anno, che ricomper savano con una manciata
di frumento o di fave e con altra roba in natura. Servi rie- la
gleba essi stessi asservivano a s stessi e ai loro interessi una
piccola massa di poveri diavoli cui facevano rompere l'osso del
collo e dare sangue in cambio di avere assicurato per un giorno o
per un anno di che non morire di fame.
Di Filippo Appitignatu si dicevano tante cose; la sua avarizia
era proverbiale, la sua sete di terreni era insaziabile. Quando i
sensali gli riferivano che tizio o caio e- ra in brutte acque
finanziarie egli interveniva - per mezzo dei suoi sicari scono-
mici, mezzani e ruffiani che offrivano denaro, non certo per amore
di Dio, perch il denaro cosa rara, ma a lvari , a interesse cio,
ragionevole che si poteva aggirare sul venti o trenta per per
cento. I malcapitati il pi delle volte, per bisogno abboccavano; ma
poi, dopo qualche mese, erano costretti ad alzare le mani. Gli
vendevano i loro terreni per quattro soldi. Ch di terreni Filippu
Strazzeri ne voleva quanti ne vedeva. In questa sete voleva
superare tutti :
PIRANDELLOa BERGAMOSS*:-'.- :
W M
di MARIA ALAJM O
Sapevamo gi che il maestro Michele Lizzi attendeva a comporre
un'opera lirica di Ispirazione pirandelliana, La Sagra del Signore
della Nave, sul testo della commedia omonima, nel clima delle
celebrazioni centenarie.
Apprendiamo, ora, che la opera, ultimata, stata prescelta al
Concorso per le Opere nuove da rappresentare al Teatro Donizzetti
di Bergamo.
Essa andr In iscena in prima assoluta , nella prossima stagione
teatrale di quella citt.
Cosi, anche in questa occasione, Agrigento si lascia sfuggire la
primizia, meglio, il privilegio della rappresentazione di una
composizione musicale su tema pirandelliano; e proprio nel
centenario della nascita del Maestro.
Ma. ad Agrigento, inchiodata com'essa , ormai, alla tragica
Impotenza dei suoi desideri, non resta, purtroppo, come al degenti
cronici, che la rassegnata rinuncia ad ogni realizzazione.
il teatro a s p e t t a una opera musicale di soggetto
pirandelliano. Unico tentativo fin qui, se non erriamo, La fa-
vola del figlio cambiato, diGian Francesco Maiipiero.
Di Michele Lizzi, agrigentino, apprezzato autore di mu-
I sica sinfonica e da carnei a, formatosi alla scuola di
Ildebrando Pizzetti, in atto docente al Conservatorio di musica di
Palermo, , questa, la terza opera lirica.
La precedono, Pantea, premio Napoli del '55, su libretto del
compianto Gerlando Lentini, e L'amore di Galatea, sul testo poetico
di Quasimodo.
Galatea, fu definita dalla critica, a ragione, favola an-
jtica in chiave moderna; nel senso che, poeta e musicista,
seppero trasformare in vicenda psicologica l'irreale
|del mito. E la musica di Lizzi pot felicemente fondere, in
armonia, il fiabesco ed il mostruoso eroico di Polife- mo con la
spiritualit verginale di Galatea, In una gamma di ritmi e di voci
intensamente drammatici ed umani.
Vivissima lattesa della nuova opera lirica. LasciatoII mondo del
mito, Lizzi passato ad Interpeirare quello del'n realt
pirandelliana.
Profonde le differenze. Gi, la tematica che il testo della
Milano Il Maestro Michele Lizzi (a sinistra) a colloquio con
Quasimodo (a destra) durante la preparazione de Lamore di
Galatea
commedia annuncia, diversa da auella, Intimistica ed umanamente
attuale, a cui, in collaborazione con Quasimodo, venne piegata la
nota fiaba ovidiana delle Metamorfosi.
La Sagra del Signore della Nave , in partenza, antieroi- ca;
ribelle ad ogni intimismo che ne attenui I contorni o ne addolcisca
le irruenze, per armonizzare irreale e reale; percorsa da
inquietanti rigurgiti e da crudezze, che vanno dalla beffa al
cinismo, sul fondo di un'umanit aggirata e scomposta.
Tuttavia, Michele Lizzi, come ci ha detto ha voluto cimentarsi
con Pirandello, attingendo allestrosa ballata di temi contrastanti
che il testo teatrale del Signore della Nave gli offriva, oltre che
sviluppando gli elementi corali e spettacolari di cui il testo non
difetta, e che sono, di per s, consoni al suo proprio temperamento
artistico, non che alle sue capacit di orchestrazione.
E* da augurarsi, pertanto, che, accanto ad una musicalit visiva
e corale, la sensibilit umanistica del nostro compositore, traduca
genialmente la drammaticit tesa e scattante che sta al fondo
dellumorismo pirandelliano. E sla, questo, Il miglior titolo al
successo.
fratelli. Del resto gnuri Ca- iicchiu bonanima, il Dadre, era
solito dire: Terri quan- tu vidi e casi quantu stai (terreni tutti
quelli che vedi, di case sole quelle che devi abitare), mettendo in
evidenza la preferenza per ci che pi stabile, ma, al tempo stesso,
per ci che pi lo invaghiva: la terra. Filippo, in questo, gli
rassomigliava pi che non tutti gli altri Strazzeri messi insieme.
Cosi, anche lui, come il padre, era riuscito a mettere insieme
svariati diecine di salme di terre. Il fondo, tra il feudo
Bisilberi, Dragugara e Risinata abbracciava una vallata immensa che
iniziava con la gobba di una collina e andava a rompersi tra i
pioppi di un tortuoso vallone che faceva girare le ritrcini di tre
mulini che a guardarli da lass, dalla gobba della collina, sembrano
tre imbarcazioni, naviganti sulla medesima rotta. La vallata, in
parte ereditata in parte portatagli in dote dalla moglie, gn
Maraciccia Siggla, ed in parte comprata in successivi acquisti,
costituiva lasse principale ' della propriet terriera di Filippu
Appitignatu. Al centro del feudo dominava la roba , un vecchio
fabbricato con magazzini, pagliare, stalle, fienili che si
affacciavano neH'irterno di un cortile. Per mezzo anno intero
Filippu Strazzeri e il suo clan scampagnavano qui; una catena di
muli ben nutriti mantenevano i contatti con paesi vicini dove l
Appitignatu scendeva per vendere o scambiare i suoi prodotti,
seguire i mercanti del grano, delle mandorle e dell'olio, radersi
il che avveniva (dicevano malignamente i coloni) ogni fatta di luna
o tagliarsi i capelli, ordi- nare dal mastrodascia una porta o una
madia, tutte faccende insomma che non potevano assolversi in cam-|
pagna.
Lestate, ra, era nel suo punto trionfale, in giugno e in luglio
tutte le braccia erano state dedicate alla faticaccia della
mietitura; due mesi interminabili; la gente li chiama m esi lunghi:
lunghi perch lunghe sono le giornate che albeggiano alle quattro e
tramontano alle ore venti e passa; lunghe per le fatiche di quei
tempi. La giornata di lavoro del contadino corrispondeva super- gi
alla giornata biologica dell'uomo: dal destarsi al momento in cui
le ombre della notte vengono fugate dal primo albeggiare, sino al
prostrarsi su un letto di foglie secche dopo qualche ora del
tramonto del sole, tutto lo spazio di luce era per luomo di
campagna, preso a giornata, spazio lavorativo. E poi mietere con
una falcia in pugno, chini, come ad annusare lafa che scaturiva
dalle stoppie polverose, per circa sedici ore col sole Inesorabile
sulla nuca e sulla schiena, che sudore! Una intera giornata a
buttare sangue {nanglando solo un tozzo di pane, due patate
bqllite, mezza cipolla e due pomidoro sempre sotto il sole perch
gli alberi erano molto Itonta-
I ni dal luogo della fa tica iAvevano terminato.Lora delle aie
era a rriva tiL'Appitignatu aveva ordina-
| to che, ogni anno, laia grande venisse apprestata sulla cima
della collina pi alta di Belladonna, esposta a tutti i venti; ch il
vento allora, per le aie, era necessario pi che non lo fosse per un
brigantino.
Lultima collina del grande fondo di Strazzeri aveva la forma di
una grasta rovesciata; un vecchio ulivo tutto contorto si
proiettava sul ciglio. Sembrava una radice che dal fondo della
grasta uscisse per esuberanza di vita, invece non era altro che un
ulivo che andava morendo. Accanto al suo tronco venivano ammassate
le bisacce, I sacelli, gli orcioli con lacqua e I fiaschi di vino,
I tecapani,I cordami di agave che orano serviti per unire i
mannelli in covoni ed ogni altro genere di utensile agricolo. Quel
tronco dava (Illusione del fresco e del'riparo, ma il sole vi
picchiava lo stesso come in ogni palmo quadrato di tutta la
collina.
Preparare una grande aia, ogni anno, sulla collina non era
impresa semplicel tuttavia I contadini erano agevolati dal fatto
che quel posto ogni anno serviva da aia.
Bisognava comunque estirpare le spine, riassettare la sponda
circolare che rappresentava come il ciglio dellocchio dell'ala,
ricucire tutto il manto ed indurirlo con pula vecchia ed acqua e
pestarla ripetutamente come quando si plggiava luva nel palmento.
Lacqua veniva portata su
dal vallone doverano allineati i pioppi, e mentre gli uni
accudivano allaia, gli altri trasportavano acqua e abbarcavano
covoni tutt'intorno allaia a forma di piramidi.
I giorni di agosto passavano uno dopo laltro. Ogni sera unaiata
di frumento pulito ed una montagna di paglia erano il frutto di una
fervorosa giornata di lavoro. Sei o sette coppie di muli, appena il
sole sbrogliava le spighe dallumidore notturno, iniziavano la
galoppata sul mare di manipoli discinti. Tre o quattro uomini
attorno allaia con i tridenti di castagno rimescolavano le spighe
spingendo quelle ancora in-1 tatte verso il centro dellaia, tra gli
zoccoli luccicanti dei muli; il pi anziano dei contadini se ne
stava al centro a guidare le pariglie, che tenevano la corsa,
ritmandola al suo grido possente. Massaro Paolo Ingoglia era rioto
per la sua abilit nel dirigere una pesata . Conosceva bene la
cadenza dei canti; si, perch era una specie di canto quella
gridata, un canto dispiegato su poche semplici note ma su una gamma
vastissima di motivi ispirati alla sacralit del lavoro e del pane,
della famiglia e della religione.Filippu Strazzeri se ne stava
tutto il giorno accanto al vecchio ulivo, con un grande cappello di
corda sul capo con le braccia incrociate e appoggiate su un
tridente, ora sgridando, ora sollecitando, ora rimbrottando sempre
con la voce in gola, per non dar tregua ai suoi uomini e con lo
sgurdo nelle orbite per misurare col concetto con la brama la
quantit d ! grano che sarebbe uscito dalle spighe pestate.
(1 - continua)
Alfonso Di Giovanna
la citt deigiowani
Loppiano, una localit sui gralmente, ano lo pa vedere Icolli
della Valdarno a circa 25 chilometri da Firenze, divenuta da
qualche inno il punto su cui converge lattenzione di vasti settori
del mondo cattolico. A Loppiano, infatti, sorta Mariapoli, la citt
in cui giovani di ogni nazionalit si incontrano per conoscersi, per
studiare, per lavorare, per pregare insieme: la < citt dei
giovani , di quelli che vogliono costruire un mondo nuovo, non gi
tutto distruggendo con la rivoluzione, ma tutto riformando a
cominciare da se stessi. Al posto della protesta limpegno
personale; in luogo dellodio verso la societ lamore generoso che
dona e accetta; invece della contestazione globale e sterile lo
sforzo per fondere insieme le energie e le capacit di tutti, senza
distinzioni tra operai e studenti, nella mutua comprensione tra
insegnanti ed allievi, nella comunione delle anime e dei beni.
Alcuni giornalisti hanno raccontato le loro impressioni su
Loppiano. E interessante ed utile ascoltarle, anche perch sono
state espresse su organi di stampa non di ispirazione
cattolica.
Sul Giornale dItalia di Roma, G. Rimbotti scrive: Se sia
veramente realizzabile un mondo in cui la legge della fraternit
cristiana venga applicata concretamente e inte-
qui a Loppiano, dove ogni settimana giungono, da tutte le parti
dItalia e del mondo, migliaia di visitatori: vi vivono, in due
distinti poderi donati da Vincenzo Folonari. un fo- colarino
scomparso anni fa, trecentocinquanta ragazze e giovanotti (e anche
qualche famiglia) di trentacinque differenti Paesi; le donne in un
modernissimo college, gli uomini in diverse casette prefab-1bricate
sparse tra gli olivi__Su questo argomento di Loppiano si scrive a
fatica: uno si domanda spesso se ha capito tutto e se ha capito
bene, tanto fuori si ritrova dal filone corrente-. Abituati come
siamo ad una certa durezza di cuore e a stare sempre con la lancia
in resta pronti a parare le botte del nostro prossimo e, se
necessario, a bucarlo, arrivati in questo inconsueto mondo di gente
che sorrde sempre ed pronta a compatire e ad amare (qualunque cosa
facciate o diciate), e che invece di pestarvi i calli se li fa
acciaccare senza aprir bocca e perfino ringraziando, la sorpresa
diventa sbalordi: mento : sulle prime, dicevo, siete portati pi
alla diffidenza che allentusiasmo >.
E il giornalista, dopo aver tutto visto e tutti interrogato,
riconosce diaver scoperto unautentica testimonianza di vita sociale
secondo il Van-
R I B E R Adi F R A N C E S C O V A L E N T I
E ubicata a circa sette chilometri dalla costa sud-occidentale
della Sicilia, tra le Terme Selinuntine ed Eraclea. Prese questo
nome da Maria Afn de Ribera, moglie di Luigi Moncada, principe di
Paterno.
Patria di Francesco Crispi, lartefice dellUnit dItalia; e di
Vincenzo Navarro, medico, poeta, patriota.
Ridente cittadina di circa 2.0 mila abitanti, in provincia di
Agrigento, fu edificata intorno al 1627 sopra un esteso ripiano a
230 metri sul livello del mare, tra due fiumi, il Verdura e il
Magazzolo.
Ha vie ambie e dritte e offre una bella vista sullazzur- j ro
Mediterraneo. Due vecchi castelli in rovina ci fanno ricordare le
lotte civili che insanguinarono quella parte della Sicilia al
principio dellet moderna >, come il tragico Caso di Sciacca
(1529), che culmin con lassassinio di Giacomo Perollo per
l'egemonia di potere del Conte Sigismondo de Luna. (Cfr. Francesco
Savasta: Il Caso di Sciacca).
Il suo territorio, con lima mite, sub-tropicale, esteso chilom
etri quadrati 118,6 ferii- li^simo, e produce : frumento, v i u k
olio, mandorle, agrumi, frutHL ortaggi, fragole, pomodori,
carciofi, cotone, ed anche piante medicinali specie nella Valle
Niki Fucile.
Durante l dominazione borbonica, lungo, le sponde del fiume
Verdura e presso la sua foce, molto diffusa era la coltivazione del
riso che provocava il ristagno delle acqte e la formazione di
paludi acquK trinose, che davano origine alle larve nere .
Queste larve > che si trasformavano in zanzare, annebbiavano
laere e invadevano il campo trasmettendo la malaria alluomo, con
conseguenze letali in vasti strati della popolazione.
Nella poesia dedicata a Ribera, Vincenzo Navarro lamenta appunto
la formazione di queste larve nere > che annebbiavano lazzurro
cielo di quel territorio, a cusa delle ftide vaste risiere . (Cfr.
Poesie e Prose di V.N., p. 62 Tip. Di Bernardo Virz Palermo,
1844-1859).
Al Generale Parlamento di Sicilia , il 19 loglio 1848, egli
segnal la necessit della soppresisone delle risaie, per togliere
quella piaga sociale che era allora costituita dalla I febbre
perniciosa che falcidia* I va intere famiglie.
Non si conosceva a quellepoca, n il plasmodio, n lazione che
svolgeva neHuomo un certo tipo di zanzara, lanofele, nella
trasmissoine della malaria, per cui le febbri ricorrenti che
conducevano spesso alla morte erano attri* '
buite al fetore delle acque I Che questo tempo chiame- stagnanti
delle risaie che iranno antico >. inondava laere. Questo
programma di svi-
Successivamente, in un arti- luppo agricolo ed economico colo
Intorno a Ribera pub- di Ribera fu redatto nelblicato ne L Arpetta
dellanno 1856 (nn. 18-19, Tip. Francesco Lao, Palermo, 1856),
Vincenzo Navarro consigliava la sostituzione della coltivazione del
rso, con agrumi, cotone, gelsi per bachi da seta, tabacchi, ed
auspicava' la costruzione di un porto o di una cala in riva al
mare, per lo sviluppo del commercio con gli altri paesi rivieraschi
del Mediterraneo.
Egli, infatti, cosi si esprimeva:
Se in Ribera si togliesse-1 ro, s come sacro dovere, le risaie,
Ribera in pochi anni si farebbe assai bella e grande e ricca, poich
nel suo grande e ferace territorio sono tutti gli elementi,
perchella divenga citt fiorente e popolosa .
E un errore quelo di far credere aglillustri Duchi di Verdura e
di Ferrandina, che se si.tolgono le risaie per es- b molto del loro
patrimonio annuo andr perduto. Non vero .
Le terre, che si destinano a riso, sono s feraci, irrgue e
prossime al mare il quale di ogni derrata favorisce limbarco, che
qualunque economia che se ne faccia ben produrr millanta .
0 ad agrumi, o a gelsi per | bachi da seta, od a cotoni, od a
tabacchi, e via discorrendo, esse daranno tantoro .
Aggiungeteci le vie a ruota che il Governo ci d a sperare, e la
costruzione di un porto o di una cala alla riva del mare, che non
dista pi di quattro miglia dallabitato: e| vedrete sorgere unaltra
bellissima e rdente citt della Sicilia . y
E quel >orto o quella cala, sono di facilissima costruzione
al luogo della tp|aia del mare detto Fosso delle Locuste , o Secca
Grande , j oy un braccio ampio di massi, che spiegato a gomito a
guisa di un 7 forma un bel- langolo sul quale facendo un solido
getto vi si potrebbe co-1 struire .
Ed a compirlo non abbisognano pi che onze 1.5001
(millecinquecento). E pi di una fiata se n fatta istanza nel
decurionato di Ribera ; e sarebbe dell'interesse del oG- verno che
ivi le navi da guerra n mercantili che si recan I da Mazara a
Girgenti avessero un ricovero, daogni insulto di venti sicuramente
difeso .
Io scender forse con questi ardenti voti, con questi patriottici
desideri sotterra. Io non vedr forse un tanto bene; ma voglio
tperar che per aver io questo desiderato, sia benedetta almeno la
mia memoria da coloro
1856 da Vincenzo Navarro in Sambuca di Sicilia, ove si era
trasferito sin dal 1837 con la famiglia, in seguito alla morte
della primogenita Domenica Giulietta.
Se le aspirazioni del Navarro fossero state realizzate, Ribera
sarebbe divenuta certamente una fiorente citt marittima del
Mediterraneo.
Un gruppo di Loppiano, vicino a Firenze, ove sorge la
Marianopoli che ospita giovani provenienti da ogni nazione,
desiderosi di studiare, lavorare, pregare, preparandosi cosi a
ricostruire il mondo con il rinnovamento di se stessi. Nella foto,
da sinistra a destra: un negro del Came- roun, un panamense, uno
slavo, uno spagnolo, un italiano, un filippino fanno corona ad una
tailandese di religione
buddista in visita alla cittadella di Loppiano
gelo e secondo lo spirito dei primi cristiani .
La Stampa di Torino pubblica un servizio di Laura Berga- gna, la
quale rimasta colpita dalla atmosfera di serenit e di amicizia che
permea Loppiano una citt nuova ed u- nica al mondo . Gira da una
casetta allaltra, visita laboratori e scuole, parla con i giovani
che non esitano a raccontare le loro esperienze , diverse in
apparenza ma tutte con un 1 oro fondo uguale : Viene il giorno che
uno ei | chiede: perch vivo? A che serve tutto quello che faccio se
poi viene la morte? F il vuoto esistenziale, il senso disperato
dell'inutilit .
Cos, con altre parole dice anche Cyrus Berasi, di Teheran, che
voleva diventare comunista per preparare la ri-1 voluzione , e che
ha trovato la serenit tra i fratelli di Loppiano un filippino, uno
svedese, un congolese, un italiano i quali hanno diviso I con lui
la loro casetta prefab-1 bricata.
Con altri ha parlato Dino Satriano, che ha descrtto sulla
rivista Gente la sua commozione nel trovarsi di fron-1 te a bianchi
e neri e gialli, studenti, operai, intellettuali e artisti,
appartenenti a famiglie I ricche e povere, cresciuti nelle file
dellAzione Cattolica o fra i miscredenti ' tutti uniti | in una
straordinaria comunit, fondata sulla concordia e sullltruismo .
Essi, dice ancora Satriano, hanno lasciato luoghi, persone, e cose
care, hanno rinunciato alle ambizioni e ai programmi di una vita
normale Si potrebbe di-1
re che fanno anchessi la rivoluzione, ma in nome di Cristo :
parlano di doveri e non di diritti, costruiscono invece di
distruggere, danno tutto e non chiedono nulla. Spiegano: la nostra
rivoluzione, se cos possiamo chiamarla, pacifica e silenziosa.
Nasce dal aVn* gelo e si sviluppa nelle coscienze. Trasforma
innanzitutto lanima e la mente di chi vi partecipa, e poi la realt
della vita quotidiana. Se cambiano gli uomini, cambia anche il
mondo. Non ci sono capi, slogan, bandiere; tutti sono accomunati
dalla fede o almeno dalla buona volont, e la loro regola deriva
dallo spirito di carit .
Ma non si creda che questi giovani si sono ritirati a Loppiano
per fuggire il mondo di cui sono rimasti delusi; essi, dopo qualche
anno, ritorneranno alla loro vita normale ma con limpegno, come
dice Satriano, d i portare lo spirito di Loppiano nelle scuole,
nelle fabbriche, negli uffici e nelle famiglie. La fratellanza, che
supera gli egoismi e le differenze di razza, di classe, di
religione e di nazionalit, non rimane chiusa tra le colline di
Incisa, ma si diffonde nel mondo. Per questo i giovani di Loppiano
sono convinti di aver creato qualcosa di pi di una citt
sperimentale, di una affascinante accademia della bont .
E se questo Loppiano, perch non lo segneremmo fra le mete dei
nostri itinerari estivi? .
F. V.
Sinauen - Inc. 1966
Carovaniere - Inc. 1966
Sono portato a fare alcune considerazioni sul senso di ospitalit
del popolo africano e noto la fondamentale differenza con il
nostro. L'ospitalit intesa in senso cosi stretto che rasenta, per
cosi dire, la patologia. E offesa gravissima rifiutare qualcosa se
pur una tazza di th.
La passione vivissima dei colori traspare dal loro artigianato e
dalla loro rudimentale arte. Manifestazione elementare d'una civilt
millenaria, ma che non avverte la pesantezza dei secoli.
I color accesi e in netto contrasto tra loro sono composti da
terre, erbe animali e preparati con metodi rudimentali.
Ritraggo un carovaniere che mi dar delle indicazioni che mi
risulteranno utilissime in sguito per il viaggio nel deserto...
Sinauen comincia ad essere pi vicina.
-
Pag. 4LA VOCE DI SAMBUCA
Siamo giunti nel cuore del* I e chi deve r idursi a pochi
lestate. Le nostre citt hanno giorni di quasi accantonamene assunto
quellaspetto tipico to finisce col mettere in chia- di vuoto che
determinato o- ra evidenza le insufficienze gni anno dallesodo di
mi* ancora in atto nella nostra so- gliaia, milioni di famiglie che
ciet. N vale contrapporre che partono per le ferie estive. in
passato le ferie eranc < co*
ET un fenomeno che anche se da ricchi mentre oggi il noi
italiani stiamo gradata* turismo ha gi assunto il temente
considerando come ov* nomeno di massa. La massa vio, naturale. In
realta non ci si accorge abbastanza di quan*. to il fenomeno sia
ancora ri*stretto alla popolazione eco* nomicamenle pi progredita e
di come le ferie siano costa-
non significa totalit ed il tu* rismo non affatto un feno* meno
generale, a meno che non vi si includano talune scampagnate che
talvolta si
. . concede anche la famiglia del te lunghe e tenaci lotte alla
pi modesio lavoratore, c l u lavoratrice. J Su 11 h i t . eh . ] .
classe l J
Partire per le ferie non voralricc, attraverso trattative ancora
di tutti. Per molte fa* e lotte persino violente, ha miglio si
tratta di un traguar* conquistato gi discreti livel* do ancora
lontano, relegato nei u di rivendicazione sul tempo sogni e nei
programmi che Hbcro. Basti pensare che solo non hanno, ne possono
avere, paio di generazioni ci di*
stanziano dal tempo in cui itraguardo ben determinato. Le ferie
costano troppo per tutta la famiglia: in non pochi casi ci si
accontenta (ci ti deve accontentare) di mandare i figli quelli pi
piccoli sintende
nostri nonni, da poco usciti dai campi o dalla bottega ar*
tigiana, venivano sottoposti a turni di 14 o 16 oro di lavoro
, , , quotidiano. Passi notevoli so* a qua che colonia no stati
da allora compiuti e
di enti assistenziali. pe rmerito dei vari movimen-La
maturazione sociologica, ti di lavoratori,
non soltanto economica, non Sarebbe ora ingiusto dire potr
prescindere da una con-|che pi nalla re8ta da fare. Si siderazione
di fondo: che cio | dovr arrivare a far s che le le ferie si
presentano oggi co* ferie possano essere conce88e me un periodo di
riposo, di distensione indispensabile. La macchina ha quasi ridotto
luo* mo ad una sua appendice. Ma anche chi non lavora precisa*.
mente ad una macchina e lavora in modo diverso o 6tu-1 dia per
lunghi nove mesi di scuola si trova ugualmente nella necessit di
trovare integrazione di s in un perio* do di vacanza.
'Non si vuol negare che da noi esista oggi una maggiore
possibilit di uscire dalla citt, anche solo per qualche giorno. Ci
comporta tuttavia un disagio ancora notevole che pesa su certi
bilanci fa* miliari. Una discriminazione del genere, tra chi pu
conce* dersi la villeggiatura costosa,
a tutti in modo adeguato e, possibilmente, in tempi diver* si.
Chi fornito di maggiori risorse economiche pu anco* ra concedersi
dei periodi di vacanza in diversi periodi del* lanno. Al contrario
per la I gran parte dei lavoratori si assiste ad una concentrazione
delle ferie nel periodo del ferragosto, creando una congestione di
tutte le mete turistiche, intasainento sulle strade, affollamento
sulle spiagge.
Il tempo della distensione finisce molto spesso con lessere il
tempo della, lacerazione dei nervi, venendo meno alla sua funzione
prcipua di | recupero psicologico e di riposo. In fin dei conti si
viene a dire che la macchina prevale ancora sulluomo e che la legge
anche quella del riposo non a servizio delluomo, bens luom a
servizio di quella legge. Ti riposi non quando ne hai bisogno, ma
quando ti impongono di riposare, spesso in base ai ritmi e ai tempi
di produzione. Linflessibile legge, il moloch a cui tutto si deve
sacrificare, in un tempo di profonde aspirazioni alla libert dal
si- sogno.
Carlo Cavfglione
Concessionario - Latte Fiore in bottiglia
Via Monarchia
Una preziosa novit per la sicurezza dei bambiniUno del problemi
che maggiormente angosciano le mamme quello rappresentato dalla
sicurezza dei bambini, soprattutto quando nella buona stagione
balconi e finestre sono generalmente alla portata dei pi
Irrequieti, col risultato di provocare incidenti spesso gravi. Ma
adesso un pericolo del genere non esiste pi. Basta, per prevenirlo,
munirsi di un nuovo ritrovato. Si tratta di una striscia adesiva in
resina espansa, nella quale sono Inserite piccole punte Inoffensive
in materiale plastico. Applicata al davanzale della finestra o del
balcone, costituisce una valida barriera per l'incolumit del pi
piccoli, infatti sufficiente che II bambino appoggi la sua manina
alla striscia per sentire un dolore che sar lieve, ma sufficiente a
togliergli immediatamente il desiderio di accostarsi ancor pi fino
al punto di correre pericolo. Un accorgimento semplice, indi*
spensabile, efficace, e soprattutto economico. Perch detta
striscia, che in commercio
si chiama Striscia salvabeb Chicco *, veramente alla portata di
tutti
Tempo d'estateTempo destate. Vacanze.
Due voci sinonlme nella realt.
Ed ambedue sono sinonimo, oggi, anche di turismo, di bagni, di
villeggiatura. Almeno per la maggioranza degli Italiani. Con uno
sviluppo che talora diventa impressionante. Anche perch non di rado
la gente appare Impreparata a vivere queste clrco-
| stanze con autenticit umana, adulta.
Chi si d al turismo non sempre lo fa Intelligentemente: in
maniera cio da trame, oltre che svago, un arricch mento per la
propria personalit. E un po in tutti c la tendenza al turismo
esteriore, superficiale, di esclusivo spostamento , un tantino
I stereotipato ed ottocentesco;
un turismo di evasione di divertimento, di libert; un turismo di
chi non sa vedere con occhi propri o, meglio, di chi non sembra
avere uno spirito, unanima, una personalit nel proprio sguardo.
Insomma un turismo povero: non di quattrini, ma di umanit, di Idee.
Cieco, superficiale, Infarcito soltanto di esteriorit.
Mietitrebbie telecomandale per i nostri campi tro, frenava,
dirigeva gli organi trebbiatori, regolava la
E c unaltra specie di turismo: attento, intelligente, sensibile
non soltanto alle bellezze della natura o delle opere dell'uomo
(che gi qualcosa di importante) ma pure al linguaggio fatto di
rilievi, sottolineature, ricordi, richiami che si sprigiona dalle
cose.
E il viaggiare di chi sa Interrogare la storia e la vita degli
uomini attraverso I mo-
locit del mezzo e azionava lo sterzo e la barra di taglio. Tutto
con un sincronismo meraviglioso, come se al volante d$lla macchina,
secondo le tecniche tradizionali, ci fosse luomo. Meglio delluomo,
anzi, perch la perfezione tecnica alla quale si giunti, consente di
fare tutta una serio di operazioni con straordinaria
precisione.
( n o s t r o s e r v iz io p a r t ic o l a r e ) la marcia
avanti, quella indie-1 oggi molto meno gravoso che . Attraverso^
questa macchina Monaco acosto1 state, quando sui campi sono nei
passato, grazie all'apporto 81 po gia dare, come diceva*
Gli agricoltori italiani van-1 Pronle Ie essi per il raccol- deU
industria e della chimica; h ? 0 nno s8uardoal { luf o : Verona in
primavera, al- t0- Ne11 3 e nellaltra sede, e lo sar ancora pi in
awe- cnc non
La novit, rivoluzionaria rispetto ai sistemi tradizionali,
presentata recentemente a Monaco: allagricoltore baster premere un
pulsante
per compiere tutte le operazioni di mietitura e di
trebbiatura
numeriti che I nostri fratelli di Ieri ci hanno lasciato. E il
viaggiare di chi sa ripercorrere le fasi di una tradizione,
ricostruire e rivivere dentro di s lo spirito di unepoca o di un
ambiente umano, per mutuarne un imprezloslmen- to interiore.
E il viaggiare di chi sa avvicinare gli uomini di una citt o di
un paese, diverso da quello dal quale proviene, per conoscerne ed
apprezzarne gli immancabili lati positivi del sistema di vita e di
relazioni, per comprendere la psicologia, per assimilarla o
respingerla.
Per fare del turismo, per viaggiare per saperlo fare occorre
pertanto ben
la rassegna specializzata per l'agricoltura, se vogliono
documentarsi sulle novit dellanno in fatto di meccanizzazione; i
tedeschi invece vanno a Monaco allinizio delle*
meno Intelligenti e carini ritrovati della moda, sia maschile
che femminile, sia femminile mascolinizzata che maschile
femminilizzata, oppure per aver pi tempo di frequentare bar,
ritrovi o nigts, evidentemente equivocherebbe su ci che significa a
n dare in montagna o andare in campagna Perch? Che significa?
Non facile dirlo. Comunque per chi arriva dalla citt dovrebbe
rappresentare innanzi tutto la pace, la serenit, la semplicit, la
limpidezza, la purezza, il silenzio, la spontanea ammirazione e
meditazione del creato, della natura.
Altrettanti valori che la vita urbana tende a soffocare, a
reprimere, a far dimenticare, ad annullare. Altrettanti valori che,
riscoperti, riassi- mllati, almeno una volta lanno, permettono
alluomo di r itra rre se stesso, il vero senso della vita, il
genuino rapporto tra s e le cose e gli altri.
E, attraverso II linguaggio silenzioso, semplice, caleidoscopico
della natura, luomo attento ed intelligente qui la natura non
centra sente II richiamo di Dio ed attratto nella sua sfera con un
riscoperto fervore ed entusia-l smo per tutto ci che puro e
semplice.
Tra gli elementi pi valo- In montagna a nostro ! rizzanti
lestate c la possi-
levisori, dalle navi ai trattori. I -FC . * I modo di vedere e
di valutare bllit di prendere contattoI Telecomandata ora anche la
. , rappresenta la migliore e pi i con quella vita semplice eI
agricoltura, tanto che, dinan* . . . * P propizia occasione per una
naturale che abbiamo dlmen-zi a talune novit presentate , . . , p \
_r* ivera, autentica, completa di- Itlcato. Sempre la natura la
proprio a Monaco, e delle qua- . . f gc , _ ie stens!one, fisica e
spirituale, grande figlia di Dio, specchio li diremo, qualcuno ha
deuo vo g. orrjverj Pen 8U a meno che non si abbiano ed Immagine
del Creatore, i che viviamo gi nel duomila; | | per meta certi
centri, nel qua- I suol richiami sono molte-
II c pi folla, pi confuslo- pllcl, ma tra I primi lIn- ne, pi
rumore dauto, pi ur- vlto a tornare verso le forme ! lare del
Juke-box, pi esi- pi genuine del vivere, alles-
Igenze di m oda e di snobi- senzialit. 8mo che In citt. Che
gusto barbaro comDll-
. I Che allora, specie In ferra-1 care le vacanze
soffocandole
p! dellauto o di qualsiasi al-pronte le messi per il raccol* I
dell'industria e della chimica;! 0 uno sguarao ai luturo: e ! ^
m0z2o di locomozione: O C - to. Nelluna e nellaltra sede, e lo sar
ancora pi in awe- non ! ' tra*tl soltanto di corrono occhi, non
solo ca- c sempre qualcosa che ripa- nire con luso (ancora alla fa.
ona attrazione da esposizione, paci di vedere, ma soprattut-ga un
viaggio: un pizzico di se sperimentale) dellenergia I j * to di
guardare; occorre intel-nuovo che segna il progredire nucleare e
dellelettronica che c5 c* * tate for llgenza attenta,
intuizione,dellindustria a servizio del comincia a fare capolino
nelle In S e t sensibilit,lavoro agricolo. Il quale lavo- macchine.
La nostra lera dei Q fatto lavorare meste La ville99laiura In
campa-
agricolo, diciamolo pure, | telecomandi: dagli aerei aiUn
esperimento che ha dato risultati soddisfacenti per po-
iagricoltura allora andrnel duomila; I v0,. 8 arrjy eri
condurre,
- - * sulle grandi superfici, squa-1I dre di macchine di cui
solo la vorare sui campi in camice . , . . . , .i . , ___ . prima
sara guidata e le altrabianco e raccoglier le messi , ., .- . . . .
. lavoreranno automaticamente, premendo i tasti elettronici di
una cassettina che guida a distanza le macchine.
Non fantascienza, di- per lavorare campi non -v i lontano.
Qualcosa ei vede gi I corsi che abbiamo sentito qui adesso.
Domenico Orati
gosto, meglio restarsene a con le nostre mille civili I casa
propria. Chi andasse in pretese, campagna o in montagna
pergareggiare sugli ultimi, pi Giulio Venturini
Dalla prima paginaMonaco non sono affatto
campanti in aria. Ce ne ha dato dimostrazione una grande i casa,
la Claas, che ha presen* tato alla 50 DLG, la grande j Fiera
biennale agricola, la pri* ma mietitrebbia telecomandata. Ha fatto
indubbiamente colpo, la novit, tra i numerosi agricoltori che hanno
vi-j che con un impianto televisi-1 sitato la rassegna ed hanno
assistito alle prove pratiche effettuate in un campo predispo-
chiamano0D