INDICATORI AUTO NUOVE AUTO USATE MERCATO EUROPEO CONGIUNTURA GIUGNO IN RECUPERO Immatricolazioni Gennaio-Giugno 2014 +3,34% Giugno 2014 +3,81% a pagina 3 A MACCHIA DI LEOPARDO Immatricolazioni Gennaio-Giugno 2014 +6,2% Giugno 2014 +4,3% a pagina 9 a pagina 12 NÉ BENE NÉ MALE Trasferimenti di proprietà Gennaio-Giugno -1,37% Giugno 2014 +0,25% a pagina 6 Variazioni percentuali tendenziali Variazioni percentuali tendenziali Variazioni percentuali tendenziali UE28+EFTA N. 235 AGOSTO-SETTEMBRE 2014 SCRICCHIOLA LA FIDUCIA a pagina 13 Indicatori di fiducia dicembre Operatori auto Consumatori 50 40 30 20 10 0 Clima fiducia CSP Media Mobile 30 20 10 0 -10 -20 -30 Sono ancora in calo in giugno i consumi di benzina e gasolio auto. Secondo i dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Econo- mico, vi è stato infatti un calo sullo stesso mese del 2013 del 3%, mentre il consuntivo dei primo semestre chiude con un calo del 2,2%, dopo cali del 3,3% nel 2013 e del 10,5% nel 2012. Se- condo le elaborazioni del ... (continua a pagina 8) CARBURANTI SEMPRE IN CALO I CONSUMI DI CARBURANTE 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14 25 15 5 -5 -15 -25 INDICE Mercato Italia 3 Inchiesta CSP auto nuove 4 Inchiesta CSP auto usate 6 Carburanti 8 Mercato europeo 9 Veicoli commerciali 11 Congiuntura 12 Indicatori di fiducia 13 CONTINUA LA RIPRESA a pagina 11 Consegne Italia Gennaio-Maggio 2014 +16,1% Maggio 2014 +15,3% VEICOLI COMM.LI 60 40 20 0 -20 -40 -60 Variazioni percentuali tendenziali Anno XXI n. 235 Direttore Responsabile: Gian Primo Quagliano Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6167 del 8/2/93 Editore e redazione: Econometrica Srl Via U. Bassi, 7 - 40121 Bologna Tel. 051/271710 Fax 051/224800 E-mail: [email protected]Dati e Analisi G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14 Mensile del Centro Studi Promotor G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14 ANDAMENTO PIATTO Produzione Industriale Mag ‘14 su Apr ‘14 -1,2% Mag ‘14 su Mag ’13 -1,2% 100 98 96 94 92 90 G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14 Indice destagionalizzato G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14 G M M L S N G M M L S N G M M ‘12 ‘13 ‘14
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N. 235 AGOSTO-SETTEMBRE 2014 - Centro Studi Promotor...MERCATO EUROPEO CONGIUNTURA GIUGNO IN RECUPERO Immatricolazioni Gennaio-Giugno 2014 +3,34% Giugno 2014 +3,81% a pagina 3 A MACCHIA
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GIUGNO IN RECUPEROImmatricolazioniGennaio-Giugno 2014 +3,34%Giugno 2014 +3,81%
a pagina 3
A MACCHIA DI LEOPARDOImmatricolazioniGennaio-Giugno 2014 +6,2%Giugno 2014 +4,3%
a pagina 9
a pagina 12
NÉ BENE NÉ MALETrasferimenti di proprietàGennaio-Giugno -1,37%Giugno 2014 +0,25%
a pagina 6
Variazioni percentuali tendenziali
Variazioni percentuali tendenziali
Variazioni percentuali tendenziali UE28+EFTA
N. 235 AGOSTO-SETTEMBRE 2014
SCRICCHIOLA LA FIDUCIA
a pagina 13
Indicatori di fiducia dicembreOperatori autoConsumatori
50
40
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Clima fiducia CSP Media Mobile30
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Sono ancora in calo in giugno iconsumi di benzina e gasolioauto. Secondo i dati diffusi dalMinistero dello Sviluppo Econo-mico, vi è stato infatti un calosullo stesso mese del 2013 del3%, mentre il consuntivo deiprimo semestre chiude con uncalo del 2,2%, dopo cali del 3,3%nel 2013 e del 10,5% nel 2012. Se-condo le elaborazioni del ...
(continua a pagina 8)
CCAARRBBUURRAANNTTII
SSEEMMPPRREE IINN CCAALLOO II CCOONNSSUUMMII DDII CCAARRBBUURRAANNTTEE
IMMATRICOLAZIONI GIUGNOIn giugno sono state immatricolatein Italia 127.489 autovetture con unacrescita del 3,81% sullo stesso mesedel 2013. Grazie anche a questo ri-sultato il consuntivo del primo se-mestre chiude con 756.818immatricolazioni e un incrementodel 3,34% sul gennaio-giugno 2013.Si tratta sicuramente di un risultatopositivo che va comunque valutatotenendo conto che il confronto si facon un 2013 sceso del 47,7% al disotto dei livelli ante-crisi (2007) eche questo risultato positivo è do-vuto esclusivamente agli acquisti diauto delle aziende perché gli acqui-sti dei privati sono fortemente de-pressi e in giugno toccano unminimo storico con il 57,4% delle im-matricolazioni. Nel considerare leprospettive per i prossimi mesi oc-corre poi tenere conto che dall'in-chiesta congiunturale condotta afine giugno dal Centro Studi Promo-tor emergono elementi che induconoalla cautela. Si registra infatti unpeggioramento sia nell’affluenza divisitatori nelle show room, che nel-l’acquisizioni di ordini, che nelle at-tese degli operatori sull’evoluzionedella domanda a breve. Sulla base diquesti elementi appare sempre piùprobabile che l’andamento positivodel primo semestre 2014 non abbiasegnato l’inizio di una vera e propriaripresa della domanda, ma costitui-sca piuttosto un rimbalzo al termine
di una forte caduta. Lo scenario piùprobabile in questo momento ap-pare dunque quello di una stagna-zione della domanda da cui sipotrebbe uscire o con provvedimentispecifici di rilancio del settore auto ocon l’avvio della ripresa dell’econo-mia che è stato preannunciato giànel 2013, ma che ancora non si deli-nea. Dall'analisi del quadro congiun-turale emerge con chiarezza chepure il sistema economico italiano èin stagnazione, mentre l’Istat nonesclude che per il Pil, dopo la piccolacrescita nel quarto trimestre 2013(+0,1%) e il piccolo calo del primotrimestre 2014 (+0,1%), possa es-servi un ulteriore calo nel secondotrimestre. I dati statistici già dispo-nibili accreditano questa ipotesi,mentre con il tasso di inflazione subase annua sceso in giugno allo 0,3%diventa ancora più concreta la pos-sibilità che il sistema economico ita-liano entri in una situazione dideflazione che avrebbe effetti dram-matici. Per rilanciare il mercatodell’auto occorrerebbero dunqueprovvedimenti specifici. Molto op-portuno sarebbe cominciare ad alli-neare la tassazione sui consumiautomobilistici e sull’auto aziendaleagli standard europei. Un inter-vento di questo tipo potrebbe ridarefiato alla domanda di auto e contri-buire così anche alla ripresa del-l’economia.
GRAZIE AGLI ACQUISTI DELLE AZIENDE CHE COMPENSANO UNA DOMANDA PRIVATA DEBOLE
AUTO: IN CRESCITA IL PRIMO SEMESTRE (+3,34%), INCERTE LE PROSPETTIVE
IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE
Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al giro di boa di metà anno l’inchie-sta congiunturale mensile del Cen-tro Studi Promotor sul mercatodelle auto nuove mette in luce un de-ciso peggioramento delle valutazionidei concessionari sui principaliaspetti oggetto di rilevazione. Ve-diamo qui di seguito le indicazioniche scaturiscono dalla rilevazione.
AAFFFFLLUUEENNZZAA NNEELLLLEE SSHHOOWW RROOOOMM..L’affluenza di potenziali interessatiall'acquisto di auto nei saloni di ven-dita dei concessionari subisce in giu-gno un drastico peggioramento. Laquota degli operatori che giudicanobassa l’affluenza di visitatori passainfatti dal 59% di maggio a ben il90% di giugno. Le indicazioni dinormalità tra i due mesi scendonopoi dal 41% all’8%, mentre i conces-sionari che indicano affluenza ele-vata, che erano lo 0% in maggio,salgono al 2% in giugno. Il saldo travalutazioni negative e positive è paria -88, un valore che non si vedeva dalluglio 2013.
OORRDDIINNII.. Fortemente negativo ancheil quadro che emerge dai giudizisulla raccolta di ordini. Come per
l’affluenza nelle show room ancheper questo aspetto vi è un fortissimoincremento della quota di concessio-nari che indicano un basso livello diattività. Gli operatori che si espri-mono in questo senso passano dal67% di maggio all’88% di giugno.Coloro che invece indicano la rac-colta su livelli normali scendono trai due mesi dal 31% al 10% e restastabile al 2% la quota di operatoriche indicano la raccolta su alti livelli.Il saldo scende a -86 e occorre ritor-nare a maggio 2013 per trovare unvalore analogo.
GGIIAACCEENNZZEE. La situazione delle gia-cenze di auto nuove in attesa di com-pratori resta comunque abbastanzaequilibrata. In maggio il 69% deglioperatori valutava le giacenze nor-mali, mentre il resto del campione sidistribuiva più o meno equamentetra indicazioni di bassi livelli di im-mobilizzo (16%) e indicazioni di altilivelli di immobilizzo (15%). In giu-gno è invece il 50% degli interpellatia indicare le giacenze su livelli nor-mali, mentre il 23% segnala immobi-lizzi alti e il 27% immobilizzi bassi. Ilsaldo di giugno è pari a -4.
RREEDDDDIITTIIVVIITTÀÀ.. Sostanzialmente inva-riata è invece la situazione della red-ditività che resta comunque moltodepressa. Secondo le indagini delCSP sia in maggio che in giugno nonvi era alcun concessionario che valu-tasse la redditività elevata. Quelliche invece dichiaravano una situa-zione di normalità erano il 13% inmaggio e diventano l’11% in giugno.Le dichiarazioni di bassi livelli di re-muneratività erano l’87% in maggioe sono l’89% in giugno. Il saldo digiugno è pari a -89 contro -87 dimaggio.
PPRREEVVIISSIIOONNII. Peggiorano, e non poco,anche le attese per l’evoluzione delladomanda a tre-quattro mesi. Inmaggio il 12% dei concessionari ipo-tizzava un aumento delle vendite abreve. In giugno questa percentualescende al 3%. Le indicazioni di stabi-lità, che in maggio erano il 66%, ingiugno si riducono al 57% e cresconoinvece fortemente le indicazioni ne-gative. In maggio ipotizzava unanuova diminuzione della domanda il22% degli intervistati, in giugno ildato corrispondente sale al 40%. Ilsaldo di giugno è -37 (-10 in maggio).
CCOONNSSEEGGNNEE.. Il livello delle consegne(che hanno uno sfasamento tempo-rale rispetto ai trasferimenti di pro-prietà) è valutato in giugno bassodal 59% dei concessionari. In mag-gio la quota corrispondente era il51%. Sempre in giugno le valuta-zioni di normalità erano il 40% con-tro il 48% di maggio e in entrambi imesi una percentuale infima (1%) haindicato consegne elevate.
AAFFFFLLUUEENNZZAA NNEEGGLLII SSPPAAZZII EESSPPOOSSIITTIIVVII..Anche per l’usato, come per ilnuovo, si registra in giugno un peg-gioramento nell’affluenza di poten-ziali acquirenti agli spazi espositividei concessionari. L’affluenza in giu-gno è infatti bassa per il 62% degliinterpellati contro il 47% di maggio.Indicazioni di normalità vengono in-vece espresse dal 35% dei concessio-nari (47% in maggio) e segnalazionidi alti livelli di affluenza proven-gono, sempre in giugno, dal 3%degli operatori (6% in maggio).
GGIIAACCEENNZZEE.. Continua, come si è ac-cennato in apertura, la situazione dicarenza di prodotto per far frontealla domanda. In giugno soltanto il
9% dei concessionari segnalava unalto livello di immobilizzo (9% anchein maggio), mentre le indicazioni dinormalità erano il 64% (58% in mag-gio) e quelle di bassa disponibilità digiacenze erano il 27% (33%).
RREEDDDDIITTIIVVIITTÀÀ.. In lieve peggiora-mento il quadro della remunerati-vità delle vendite che restacomunque più elevata di quella delleauto nuove. In particolare tra mag-gio e giugno passa dall’1% al 2% laquota di concessionari che indicanola redditività elevata, mentrescende dal 44% al 40% quella delleindicazioni di normalità e passa dal55% al 58% la quota di indicazioni diinsufficiente redditività.
PPRREEVVIISSIIOONNII.. Lieve tendenza al peg-gioramento anche per le attese a 3/4mesi che restano comunque caratte-rizzate da una forte quota di indica-zioni di stabilità. In particolare tramaggio e giugno i concessionari chesi attendo aumento delle venditepassano dal 12% al 10%. Restano in-vece stabili al 65% quelli che ipotiz-zano stabilità e salgono dal 23% al25% i pessimisti.
Continua a mantenersi sostanzial-mente stagnante il mercato delle au-tovetture usate. Dall’inizio del 2013nei bilanci mensili delle vendite sisuccedono in maniera pressochè re-golare segni più e segni meno. Ingiugno, in particolare, vi è stato neitrasferimenti di proprietà al lordodelle minivolture un incrementodello 0,25%. I trasferimenti sonostati 322.909 contro i 322.102 del giu-gno 2013. Il consuntivo del primo se-mestre chiude con 2.110.326trasferimenti lordi contro i 2.139.671trasferimenti dello stesso periododel 2013. Le gravi difficoltà economi-che che ancora caratterizzano l'eco-nomia del paese esercitano una fortepressione sulla domanda di autousate. Tuttavia il livello estrema-mente depresso a cui è sceso il mer-cato del nuovo ha determinatoovviamente anche una contrazionedegli acquisti con permuta con laconseguenza di non far più affluirealle concessionarie un volume diusato sufficiente per far fronte alladomanda. Naturalmente questa si-tuazione incide anche sulle quota-zioni che da tempo tendono acrescere. Vediamo l’inchiesta CSP.
LA CARENZA DI PRODOTTO CONTINUA A PENALIZZARE IL MERCATO
RISTAGNANO SUI LIVELLI DEL 2013 LE VENDITE DI USATO
Dati e Analisi - 8/9.2014
INCHIESTA CSP AUTO USATE
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INCHIESTA CSP AUTO USATE
NORMALE40%
BASSO59%
ALTO1%
LIVELLO CONSEGNEGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
AFFLUENZA NELLE SHOW ROOMGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
LIVELLO GIACENZEGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
GIUG
NO 2014
PREVISIONI PREZZIGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
NORMALE35%
BASSA62%
ALTA3%
GIUG
NO 2014
NORMALE64%
ALTO9%
GIUG
NO 2014
PREVISIONI CONSEGNEGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
STABILITÀ65%
DIMINUZIONE25%
GIUG
NO 2014
GIUG
NO 2014
REDDITIVITÀGIUDIZI DEI CONCESSIONARI
STABILITÀ72%
DIMINUZIONE24%
AUMENTO4%
GIUG
NO 2014
NORMALE40%
BASSA58%
ALTA2%
Dati e Analisi - 8/9.2014
BASSO27%
AUMENTO10%
8Dati e Analisi - 8/9.2014
ANCORA UN SEGNALE NEGATIVO SULLA CONGIUNTURA ECONOMICA ITALIANA
NUOVO CALO IN GIUGNO DEI CONSUMI E DEL GETTITO DEI CARBURANTI AUTO
CARBURANTI
Fonte: elaborazioni Centro Studi Promotor su dati del Ministero dello Sviluppo Economico
BENZINA
GASOLIO
BENZINA E GASOLIO
(segue da pagina 1) Centro StudiPromotor i prezzi nuovamente increscita di benzina e gasolio autohanno fatto si che in giugno il calodella spesa alla pompa (-2,5%) siastato leggermente inferiore allacontrazione dei consumi. In calo,
in giugno, sono anche i due aggre-gati che costituiscono la spesa: lacomponente industriale (cioè laquota che va ad industria petroliferae distributori) che ha accusato unadiminuzione di 89 milioni e il gettitofiscale che è diminuito di 43 milioni.
L’aumento dei prezzi di giugnonon è quindi servito neppure a mi-gliorare i proventi per l’Erariodelle vendite di benzina e gasolio,proventi che, nel consuntivo deiprimi sei mesi, accusano una con-trazione di 227 milioni.
ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LEmiliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. %
2014: gen-giu 18,0 -2,2 (*) 29,9 -3,8 (*) 17,1 -1,3 (*) 12,8 -6,8 (*)(*) variazione percentuale rispetto a giu 2013
(*) variazione percentuale rispetto a gen-giu 2013
9 Dati e Analisi - 8/9.2014
MERCATO EUROPEO
Continua per il decimo mese conse-cutivo il recupero del mercato del-l’auto dell’Unione Europea iniziatonel settembre 2013. In giugno le im-matricolazioni sono state 1.189.143con una crescita sullo stesso mesedel 2013 del 4,5%, mentre il bilanciodel primo semestre chiude a quota6.662.996 con un incremento del6,5% sullo stesso periodo dell’annoprecedente. Il quadro è dunque posi-tivo, ma l’analisi dei dati per paesemette in luce importanti elementi didebolezza. Innanzitutto la serie sto-rica degli incrementi mensili mostrauna tendenza al rallentamento dellacrescita, mentre le vendite in terminiassoluti restano molto lontane dai li-velli ante-crisi. Un altro elemento di debolezza è poicostituito dal fatto che si confermanoandamenti molto differenziati trapaese e paese e tra la zona euro e ilresto dell’Unione. Cominciandodall’aspetto che più da vicino inte-ressa il mercato italiano, differenzenotevoli si notano nei risultati deipaesi della fascia meridionale del-l’Unione fortemente colpiti dall’au-sterity imposta da Bruxelles. Ingiugno il recupero della Grecia è del41%, quello della Spagna è del23,9%, quello del Portogallo è del23,5% e quello di Cipro è del 20,1%.La crescita dell’Italia non va inveceoltre il 3,8%. Anche per il nostroPaese a cavallo tra il 2013 e il 2014 la
tendenza del mercato dell’auto si èinvertita, ma per dar corpo ad un re-cupero significativo sarebbe statanecessaria la ripresa dell’economiache finora è stata soltanto annun-ciata. Molto sensibile è poi la diffe-renza tra il tasso di recuperodell’Eurozona e quello del complessodei paesi della UE che non hannoadottato l’euro. Nei paesi non euro siregistra infatti una crescita del 9,1%in giugno e del 12,7% nel primo se-mestre. Nei paesi della zona euro lacrescita delle immatricolazioni nonva invece oltre il 2,8% in giugno e il4,1% nel primo semestre. Le ragionidi questi andamenti a due velocitàdella zona euro e della zona non eurosono ben note e vanno ricercate nellediverse politiche economiche seguitenelle due aree. Differenze notevoli visono poi tra i cinque maggiori mer-cati. Sempre in giugno la Spagnacresce, come si è detto, del 23,9%, ilRegno Unito cresce del 6,2%, l’Italianon va oltre il 3,8% e in Francia lacrescita si ferma al 2,5%. Il maggiormercato dell’Unione Europea, quellotedesco, è invece addirittura in calodell’1,9%. I dati diffusi dall’Acea ri-guardano anche i tre paesi dell’Efta.L’Islanda cresce del 51,3% in giugnoe del 32,3% nel primo semestre; laNorvegia del 2,7% in giugno e del2,1% nel primo semestre; la Svizzeraè invece in calo del 5,4% in giugno edel 4,2% nel primo semestre.
IMMATRICOLAZIONI GIUGNO
CRESCE POCO E A MACCHIA DI LEOPARDO IL MERCATO DELL’AUTO DELL’UNIONE
AUTO UE: IN GIUGNO DECIMA CRESCITA CONSECUTIVA, MA LA DOMANDA FRENA
CONSEGNE DI VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIAVariazioni percentuali tendenziali
Mentre il mercato italiano delle au-tovetture, dopo il rimbalzo a cavallotra il 2013 e il 2014, sembra aver ti-rato il freno, continua la ripresadelle vendite di camion e bus, cioè diveicoli commerciali, industriali edautobus. Il settore complessiva-mente considerato, dopo una crisiancora più grave di quella che hacolpito le vendite di autovetture, hafatto registrare il primo dato posi-tivo nel dicembre 2013, per mante-nere poi un tasso di crescita a duecifre e mettere a segno un incre-mento del 13,5% in maggio e del14,6% nel periodo gennaio-maggio.Questi dati sono indubbiamente unsegnale positivo anche per l’econo-mia italiana, in cui l’inversione ditendenza della congiuntura econo-mica annunciata per la secondametà del 2013 non si è ancora verifi-cata in quanto la caduta è finita, mail sistema non è in ripresa, ma è instagnazione con possibilità di evolu-zioni sia positive che negative. Analizzando l’andamento del settoredei camion e bus per i tre compartiche lo compongono, emerge che laripresa è trainata dai veicoli com-merciali (portata fino a 3,5 tonnel-late), le cui vendite crescono del15,3% in maggio e del 16,1% nel pe-riodo gennaio-maggio. Pure per iveicoli industriali (portata oltre 3,5ton) la caduta delle immatricolazionisi è arrestata nel quarto trimestre
2013, ma la ripresa appare meno so-stenuta: in maggio le vendite hannosubito per la seconda volta da otto-bre un piccolo calo (-3%) e il consun-tivo del periodo gennaio-maggiochiude con una crescita contenutanel 6%. Il mercato degli autobus, in-fine, ha fatto registrare il primo si-gnificativo segnale positivo nelluglio 2013 e si è mantenuto quindicostantemente in recupero fino agennaio 2014, per accusare poi al-cuni cali e crescere in maggio del30,8%. Il consuntivo del primi cin-que mesi chiude con una piccola per-dita (-1,9%). I dati citati sono tratti da un comu-nicato diffuso dall’Acea, che fa riferi-mento a tutti i paesi della UE edell’EFTA. Anche in quest’area ilmercato di camion e bus complessi-vamente considerato è in crescita efa registrare incrementi del 10,6%in maggio e dell’8,6% nel periodogennaio-maggio. E pure nel com-plesso di quest’area gli andamentiper comparti sono differenziati. De-cisamente in ripresa i veicoli com-merciali fino a 3,5 tonnellate(+13,5% in maggio; +9,7% nel pe-riodo gennaio-maggio). Qualche dif-ficoltà accusano invece i veicoliindustriali (-3% in maggio; +3,3%nel gennaio-maggio) e abbastanzasoddisfacente è l’andamento degliautobus (+9,9% in maggio; +6,8%nel gennaio-maggio).
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IMMATRICOLAZIONI MAGGIO
MENTRE IL RECUPERO DEL MERCATO ITALIANO DELLE AUTOVETTURE SEGNA IL PASSO...
CRESCONO LE VENDITE DI VEICOLI COMMERCIALI IN MAGGIO (+15,3%)
rispetto per l’ambiente, sicurezza, convenienza e nessun compromesso sulle prestazioni. Ecco i motivi per cui scegliere un’auto a metano. L’impiego del metano, come carburante, produce minori emissioni inquinanti dei carburanti tradizionali e ha un impatto inferiore sull’effetto serra, abbattendo sino al 20% le emissioni di C0
2. Oltre alla maggior resa del
carburante (1 kg di metano equivale a circa 1 litro e mezzo di benzina), chi utilizza il metano oggi dispone di veicoli evoluti sia in termini tecnologici che di design e prestazioni. Viaggia di più e risparmia sul pieno! Rispettare l’ambiente con il metano non pone limiti, ma allarga gli orizzonti.
eni.com
metanoil segno di chi non lascia tracce
12
Doccia fredda sulle speranze di ri-presa dell’economia italiana dagli ul-timi dati Istat sulla produzioneindustriale. Appare così sempre piùprobabile che, come anticipato dalCentro Studi Promotor, la primastima sul Pil nel secondo trimestre2014 metterà in luce un nuovo calodopo il modesto recupero del quartotrimestre 2013 e il calo del primo tri-mestre 2014. Nella serie storica deidati trimestrali sul Pil si avrannocosì due segni meno consecutivi, cheindicano l’entrata in recessione delsistema. Le ultime tre variazionicongiunturali sono tuttavia moltomodeste e quindi, più che di unanuova recessione, è probabile che sidelinei uno scenario di stagnazioneda cui naturalmente si potrà uscireverso l’alto, ma anche verso il basso.
PPRROODDUUZZIIOONNEE.. In maggio l’indicedella produzione industriale ha su-bito una contrazione congiunturaledell’1,2%. Sempre in maggio il fattu-rato dell’industria è diminuitodell’1%, mentre per gli ordinativi si èregistrata una flessione del 2,1%.
CCOONNSSUUMMII.. In aprile il commercio aldettaglio, al lordo della dinamica in-flazionistica, ha fatto registrare unacrescita congiunturale dello 0,4% do-vuto a un recupero dell’1,2% dei ge-neri alimentari e dello 0,1% per i nonalimentari.
CCOOMMMMEERRCCIIOO EESSTTEERROO.. Nei primicinque mesi del 2014 le esportazioniitaliane sono cresciute dell’1,3%,mentre le importazioni hanno su-bito un calo del 2,5%. Le dinamicheopposte delle due correnti del no-stro commercio estero mostrano daun lato che l’Italia trae un vantag-gio, peraltro molto contenuto, dallaripresa economica in atto nel restodel mondo e dall’altro che la do-manda interna è ancora molto de-bole sia per i beni di consumo cheper le materie prime che per i pro-dotti energetici.
OOCCCCUUPPAAZZIIOONNEE.. Se l’Istat non modi-ficherà il dato nei prossimi mesi, inmaggio il tasso di disoccupazione èstato pari al 12,6% con un moderatopeggioramento rispetto ad aprile(12,5%) e un modesto migliora-mento rispetto all’inizio dell’anno(12,7%). Sempre elevatissima la di-soccupazione giovanile attestata inmaggio al 43%: praticamente ungiovane su due tra i 15 e i 24 anni èin condizione di inattività.
PPRREEZZZZII.. Continua a puntare decisa-mente verso quota zero il tasso diinflazione in Italia. In giugno l’incre-mento tendenziale dell’indice nazio-nale dei prezzi al consumo perl’intera collettività è sceso allo 0,3%.Lo scenario della deflazione si faquindi sempre più incombente.
CONGIUNTURA
PRODUZIONE INDUSTRIALEVARIAZIONI TENDENZIALI
PREZZI VARIAZIONI TENDENZIALI
Fonte: Istat
Fonte: Istat
COMMERCIO ESTEROVARIAZIONI TENDENZIALI
Fonte: Istat
G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ‘14
DIETRO L’ANGOLO IL PERICOLO DEFLAZIONE
SI ALLONTANA LA PROSPETTIVA DELLA RIPRESA
+40
+30
+20
+10
0
-10
-20
ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI
Dati e Analisi - 8/9.2014
+7,0
+6,0
+5,0
+4,0
+3,0
+2,0
+1,0
0,0
-1,0
-2,0
-3,0
AL CONSUMO ALLA PRODUZIONE DEIPRODOTTI INDUSTRIALI
+10
+5
+0
-5
-10
G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ‘14
G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ‘14
RETRIBUZIONI CONTRATTUALIVARIAZIONI TENDENZIALI
Fonte: Istat
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ‘14
TASSO DI DISOCCUPAZIONEVALORI PERCENTUALI
Fonte: Istat
14,0
13,0
12,0
11,0
10,0
9,0
8,0G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ‘14
COMMERCIO AL DETTAGLIOVARIAZIONI TENDENZIALI
Fonte: Istat
4,0
2,0
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
-8,0G M M L S N G M M L S N G M‘12 ‘13 ‘14
Indice corretto per gli effetti di calendario
13 Dati e Analisi - 8/9.2014
INDICATORI DI FIDUCIA
INDICE FIDUCIA CSP OPERATORI SETTORE AUTO
INDICE FIDUCIA COMMERCIO
INDICE FIDUCIA SERVIZI
INDICE FIDUCIA IMPRESEMANIFATTURIERE
INDICE FIDUCIA IMPRESEINDICE FIDUCIA CONSUMATORI
Fonte: Centro Studi Promotor Fonte: Istat
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Mostrano crescenti segni di incer-tezza gli indicatori di fiducia dei con-sumatori e delle impresedeterminati dall’Istat, mentre l’indi-catore relativo al settore dell’autodeterminato dal CSP in giugno faregistrare un importante arretra-mento. Vediamo qui di seguito, conqualche dettaglio, il quadro.
OOPPEERRAATTOORRII SSEETTTTOORREE AAUUTTOO.. In giu-gno l’indicatore di fiducia degli ope-ratori del settore dell’autodeterminato dal Centro Studi Pro-motor sintetizzando i risultati dellesue inchieste congiunturali mensilifa registrare un calo di ben 6,30punti rispetto a maggio. L’indicescende a quota 24 collocandosi ad unlivello intermedio tra quelli di ago-sto e settembre 2013. La serie sto-rica degli indicatori del 2014 mostrache vi è stato un massimo in gennaioa quota 36,60, seguito da una contra-zione in febbraio, da un recupero amarzo a quota 34,80 e quindi da unadiscesa di 10 punti fino a giugno.
CCOONNSSUUMMAATTOORRII.. In giugno subisceuna battuta d’arresto passando a105,7 da 106,2 di maggio l’indice delclima di fiducia dei consumatori, in-dice che da dicembre 2013 a maggioera aumentato di quasi 10 punti. Se-condo l’Istat il peggioramento del-l’indice in giugno è dovuto ad unaumento delle attese di disoccupa-
zione, a giudizi sulla situazione eco-nomica della famiglia in peggiora-mento ed anche a valutazionisull’opportunità di acquisto di benidurevoli ancor meno favorevoli chein passato.
IIMMPPRREESSEE.. Dopo la battuta di arrestodi maggio recupera prontamente ingiugno il clima di fiducia delle im-prese che si riporta a quota 88,4 equindi a ridosso del livello di 88,8 re-gistrato in aprile. Secondo l’Istat l’in-dice complessivo di giugnorispecchia il miglioramento della fi-ducia delle imprese di tutti i princi-pali settori di attività. Nel commercioal dettaglio l’indice sale in giugno a101,4 da 99,0 di maggio con un mi-glioramento che riguarda sia lagrande distribuzione che quella tra-dizionale. Per le imprese dei servizil’indice sale a giugno a 88 da 87,4 dimaggio sospinto da un migliora-mento di tutte le componenti delclima comprese le aspettative sul-l’andamento dell’economia in gene-rale. Particolarmente significativo èil miglioramento del clima di fiduciadelle imprese di costruzioni che salein giugno a 81,1 da 73,4 di maggio eciò per il miglioramento dei giudizisia sugli ordini, che sui piani di co-struzioni, che sulle attese di occupa-zione. Più modesto è l’incremento delclima delle imprese manifatturiereche sale a 100 da 99,8 di maggio.
Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Media Mobile
Clima di Fiducia Media Mobile
Clima di Fiducia Media Mobile
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DOCCIA SCOZZESE PER LA FIDUCIA
IMPRESE SU, CONSUMATORI GIÙ, MALE L’AUTO
G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ’14
Clima di Fiducia Media Mobile
G M M L S N G M M L S N G M M‘12 ‘13 ’14
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TT Point e Saol: l’unico network nazionale focalizzato nei servizi alla mobilità dedicato