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Mercoledì 25 novembre 2020
SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 25/11/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE INFERMIERI, È ROTTURA "ADESSO LO SCIOPERO" ANAAO ASSOMED FVG
2 25/11/2020 21 MESSAGGERO VENETO PORDENONE DISPUTA SUI TEMPI DEI CONTRATTI A TERMINE È ROTTURA TRA SINDACATI E AZIENDASANITARIA ANAAO ASSOMED FVG
3 25/11/2020 6,7 MESSAGGERO VENETO IN UN MESE 300 MORTI PIÙ COLPITI GLI OVER 80 E LA PROVINCIA DI UDINE SANITÀ LOCALE4 25/11/2020 7 MESSAGGERO VENETO I PRIMI SINTOMI? CONTATTARE SUBITO IL MEDICO DI BASE SANITÀ LOCALE5 25/11/2020 21 MESSAGGERO VENETO IN CITTÀ 707 POSITIVI AL COVID SANITÀ LOCALE6 25/11/2020 29 MESSAGGERO VENETO SI ALLARGA IL FOCOLAIO IN CARCERE I DETENUTI POSITIVI SALGONO A 118 SANITÀ LOCALE7 25/11/2020 31 MESSAGGERO VENETO "LA SANITÀ VERSO IL COLLASSO" LETTERA DEI COMITATI AL MINISTRO SANITÀ LOCALE8 25/11/2020 33 MESSAGGERO VENETO SOTTO ACCUSA I CONTI ALL'ASP MORO IL SINDACO: IMPEGNATI A SISTEMARLI SANITÀ LOCALE9 25/11/2020 37 MESSAGGERO VENETO ECCO PERCHÉ IL MEDICO DI BASE NON ESISTE PIÙ SANITÀ LOCALE10 25/11/2020 22 MESSAGGERO VENETO PORDENONE MEDICI CONTAGIATI: SLITTA LA CONVERSIONE DI SPILIMBERGO IN OSPEDALE COVID SANITÀ LOCALE11 25/11/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE CALANO CASI E RICOVERI, PRIMO SEGNALE. MA ALTRI 26 MORTI SANITÀ LOCALE12 24/11/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE TEST A TAPPETO IN SEI COMUNI MA SI PUNTA AD AREE PIÙ VASTE SANITÀ LOCALE13 25/11/2020 35 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PICCO DI CONTAGI, CRESCE L'INSICUREZZA SANITÀ LOCALE14 25/11/2020 35 IL GAZZETTINO DI PORDENONE MANCANO I TAMPONI, RINVIATA L'APERTURA DEL "DRIVE IN" SANITÀ LOCALE15 25/11/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE COVID, A GENNAIO VACCINO PER 60MILA SANITÀ LOCALE16 25/11/2020 26 IL GAZZETTINO DI UDINE IL 7 DICEMBRE IN COMMISSIONE IL PUNTO SULL'EMERGENZA CONSIGLIO REGIONALE SANITÀ LOCALE
17 25/11/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE LA CONTA DEI MORTI NON SI FERMA, DA MARZO 699 DECESSI DOPO LO SCIOPERO ÈPOLEMICA TRA INFERMIERI E RICCARDI SANITÀ LOCALE
18 25/11/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE OSPEDALI, ARRIVA IL PICCO UNA SETTIMANA DI FUOCO PER NON ESSERE TRAVOLTI SANITÀ LOCALE19 25/11/2020 33 IL GAZZETTINO DI UDINE SOS AI CARABINIERI SBLOCCA IL TAMPONE SANITÀ LOCALE20 25/11/2020 1,2 IL PICCOLO VACCINI, IL PIANO DELLA REGIONE CAOS SULLE REGOLE IMPOSTE AI BAR SANITÀ LOCALE
Infermieri, è rottura"Adesso lo sciopero"`Il prefetto non trova la mediazione
tra sindacato e azienda: venerdì presidioFumata nera. La conciliazionetra le parti sindacali e l'Aziendasanitaria del Friuli Occidentalenon c'è stata. La mediazione tra leparti, affidata al nuovo prefettoDomenico Lione, è saltata. Comedel resto era saltata quella di quest'estate, che poi aveva portato allo sciopero generale della sanitàpubblica. Un muro contro murotra Nursind, Uil, Cgil e Rsu e Asfosui problemi del comparto sanitario, carenza di personale, troppimalati tra i sanitari e turni massacranti. Si avvicina lo sciopero.
A pagina V
Virus, sofferenza in corsiaNeanche il prefettoriesce a conciliaretra sindacati e AsFo`Venerdì presidio in piazzetta del Portello `Alzano la voce anche i dirigenti medici
per ottenere assunzioni e maggior sicurezza Chiesto un confronto con la direzioneSOTTO PRESSIONEPORDENONE Fumata nera. La conciliazione tra le parti sindacali el'Azienda sanitaria del FriuliOccidentale non c'è stata. Lamediazione tra le parti, affidataal nuovo prefetto DomenicoLione, è saltata. Come del resto
Data: 25.11.2020 Pag.: 25,29Size: 530 cm2 AVE: € 68370.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
ANAAO ASSOMED FVG 1
era saltata quella di quest'estate, che poi aveva portato allosciopero generale della sanitàpubblica. Un muro contro muro tra Nursind, Uil, Cgil e Rsu eAsfo sui problemi del compartosanitario, dopo che la settimana scorsa era stato annunciatolo stato di agitazione. Le forzesociali hanno ribadito la richiesta di assunzioni e maggiore sicurezza, visto che il personale èallo stremo da inizio pandemia.PROROGA CONTRATTI"Non siamo giunti a una con
ciliazione e quindi al raffreddamento hanno commentato isindacati . La direzione generale, nonostante la nostra apertura a rivedere anche i numeri delpersonale che abbiamo chiestoin aggiunta, non è stata disponibile al confronto. Noi abbiamoribadito la necessità di prorogadei contratti a tempo determinato in essere e degli interinalialmeno al 30 giugno. Il prefettosu questo ultimo punto più volte ha sollecitato l'amministrazione ad accettare, ma il direttore generale Joseph Polimeni hapreferito non assicurare la sanità ai cittadini". Le preoccupazioni sono molte. "Il rischio reale è di perdere il personale chelavora in questa provincia perché in altre regioni vengono offerti contratti con maggior sicurezza hanno messo in luce isindacati . Polimeni dovrà assumersi le responsabilità diquesta scelta che va contro i lavoratori e i cittadini. A moltedomande non ha dato risposta,come per esempio alle questioni dell'impoverimento della resistenza territoriale e dell'attivi
tà chirurgica oncologica".IL PRESIDIO
Sindacati e Rsu hanno indetto per venerdì un presidio, dalle9.30 alle 11.30 in piazzetta delPortello, sotto la direzionedell'Asfo. Polimeni è stato chiaro: "La gestione ordinaria mostra una sostanziale stabilità. Inquesto momento cerchiamo disuperare le difficoltà insieme.L'AsFo sta lavorando soprattutto sulla gestione dell'emergenza con un piano straordinario".Ieri mattina al prefetto sono stati sviscerati alcuni dati dallostesso direttore generale. Al 31ottobre, confrontando il fabbisogno decretato e i presenti, perquanto riguarda il servizio infermieristico ospedaliero c'erano 64 persone in più rispetto alfabbisogno programmato a settembre. Sul fronte delle assunzioni (approvate con decreto)arriveranno entro il 31 dicembre, tra rapporto a tempo determinato e indeterminato, 105 figure professionali. Tra queste25 operatori sociosanitari, 14 fisioterapisti, altrettanti infermieri e 12 tecnici di laboratorio.LA RABBIA DEI MEDICICapitolo piano assunzioni
straordinarie per l'emergenzaCovid: tra infermieri e oss il piano prevede la contrattualizzazione di 123 operatori. Numeri,tuttavia, che non raffreddanogli animi. E che danno lo spuntoanche ai medici (convocati il 16dicembre a un tavolo "sull'articolazione aziendale dell'orariodi servizio dei dirigenti", temaritenuto inopportuno vista lacarenza di personale), attraver
so le loro sigle sindacali, di alzare i toni: "In un periodo in cui ilpersonale sanitario tutto vienespostato di reparto, rimbalzatoda una sede all'altra, riconvertito nelle mansioni, richiamatoin servizio da ferie e riposi eprogrammato in sovraore, sotto stress e a rischio aumentatoper la salute individuale si legge in una nota ci chiediamopiuttosto perché la direzione generale non abbia mai considerato l'opportunità di sentire o,quanto meno, informare i sindacati dei piani di contrasto allapandemia che coinvolgono i dipendenti dell'Azienda e nostriiscritti. Questo in un'ottica dicollaborazione, rispetto e correttezza che reclamiamo, inascoltati, ormai da tempo".CHIESTO UN TAVOLOAaroiEmac, Anaao, Anpo,
Cgil, Cimo, Cisl, Fesmed,FvmSivemp, Sner e Uil Fplchiedono la convocazione urgente di un tavolo sindacale"per essere informati in maniera puntuale sulla situazione attuale, sulle strategie di contrasto a brevemedio termine rispetto alla pandemia, sui pianidi impiego dei dirigenti area sanità nei vari ambiti e, non ultimo, quale impegno la direzionesi assume rispetto all'attuale carico eccezionale di lavoro".
Alberto Comisso
IL DIRETTORE GENERALEJOSEPH POLIMENI:"LA GESTIONEORDINARIA MOSTRAUNA SOSTANZIALESTABILITÀ"
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ANAAO ASSOMED FVG 2
Disputa sui tempi dei contratti a termineÈ rottura tra sindacati e Azienda sanitariaIl direttore generale Polimeni ha fornito i dati del personale e delle assunzioni, ma nessuna intesa davanti al prefettoDonatella Schettini
Sui numeri qualche spiraglioper raggiungere una intesa c'era, ma a impedirla sono stati itempi dei contratti a termine einterinali per l'emergenza sanitaria. Nuova rottura ieri tra sindacati del comparto e Asfo(Azienda sanitaria Friuli occidentale) davanti al prefetto diPordenone Domenico Lione: isindacati chiedevano di confermare i contratti a tempo determinato sino al 30 giugno,ma su questo aspetto c'è statala chiusura del direttore generale Joseph Polimeni.AZIENDA SANITARIA
Polimeni si è presentato al tavolo con i numeri del personale per l'attività ordinaria e l'emergenza Covid (vedi grafici). Per quel che riguarda la prima, il direttore generale ha illustrato i numeri che derivanodal fabbisogno negoziato con iresponsabili delle diverse piattaforme. "L'Azienda – afferma– ha una gestione ordinariache ha un fabbisogno in ognisingola piattaforma. Dai numeri emerge una sostanzialestabilità". Emerge un saldo positivo di 60 infermieri e operatori sociosanitari per l'ospedale (compresi gli interinali) e diquattro per il territorio. Sempre per l'attività ordinaria, sono state anche indicate le assunzioni dal primo novembreal 31 dicembre con 67 nuovi lavoratori a tempo indeterminato. C'è poi la parte straordinaria legata alla emergenza Covid19. "Andremo ad assumere – prosegue il direttore generale – infermieri e operatori sociosanitari sia per la riorganiz
AZIENDA SANITARIA
Polimeni si è presentato al tavolo con i numeri del personale per l'attività ordinaria e l'emergenza Covid (vedi grafici). Per quel che riguarda la prima, il direttore generale ha illustrato i numeri che derivanodal fabbisogno negoziato con iresponsabili delle diverse piattaforme. "L'Azienda – afferma– ha una gestione ordinariache ha un fabbisogno in ognisingola piattaforma. Dai numeri emerge una sostanzialestabilità". Emerge un saldo positivo di 60 infermieri e operatori sociosanitari per l'ospedale (compresi gli interinali) e diquattro per il territorio. Sempre per l'attività ordinaria, sono state anche indicate le assunzioni dal primo novembreal 31 dicembre con 67 nuovi lavoratori a tempo indeterminato. C'è poi la parte straordinaria legata alla emergenza Covid19. "Andremo ad assumere – prosegue il direttore generale – infermieri e operatori sociosanitari sia per la riorganizzazione dei reparti sia per coprire le assenze per malattie".In totale sono previsti 46 infermieri e 68 Oss per un totale di114 figure, cui si aggiungono9 operatori per il tracciamento. Polimeni rileva anche chel'avviso per infermieri ha portato 58 candidature "e li assumeremo tutti. Molti sono diPordenone. Se noi mettiamoin sicurezza la gestione ordinaria e facciamo un importanteinvestimento per l'emergenzaCovid, credo che sia una grande scelta". Niente proroga al30 giugno per questi lavoratori, ma sino alla fine dell'emergenza.
zazione dei reparti sia per coprire le assenze per malattie".In totale sono previsti 46 infermieri e 68 Oss per un totale di114 figure, cui si aggiungono9 operatori per il tracciamento. Polimeni rileva anche chel'avviso per infermieri ha portato 58 candidature "e li assumeremo tutti. Molti sono diPordenone. Se noi mettiamoin sicurezza la gestione ordinaria e facciamo un importanteinvestimento per l'emergenzaCovid, credo che sia una grande scelta". Niente proroga al30 giugno per questi lavoratori, ma sino alla fine dell'emergenza.PROTESTA
Al tavolo è arrivato il no dai sindacati che hanno proclamatoun presidio, in sicurezza, sottola sede dell'Asfo venerdì dalle9.30 alle 11.30. "Non siamogiunti a una conciliazione – af
fermano Nursind, Cgil, Uil eRsu Asfo –. La direzione generale, nonostante la nostra apertura a rivedere anche i numeridel personale che abbiamochiesto in aggiunta, non è stata disponibile al confronto. Abbiamo ribadito la necessità diproroga dei contratti a tempodeterminato in essere e degliinterinali almeno al 30 giugno. Il prefetto su quest'ultimo punto più volte ha sollecitato l'amministrazione ad accettare, ma il direttore generaleJoseph Polimeni ha preferitonon assicurare la sanità ai cittadini". Secondo i sindacati "il rischio reale è di perdere il personale che lavora in questa provincia perché in altre regionivengono offerti contratti conmaggiore sicurezza. Polimenidovrà assumersi le responsabilità di questa scelta che va contro i lavoratori e i cittadini".
Data: 25.11.2020 Pag.: 21Size: 646 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
ANAAO ASSOMED FVG 3
PIANO ASSUNZIONI ATTIVITÀ ORDINARIE dal 1/11/2020 fino al 31/12/2020già approvate con decreto
PROFILO RAPPORTO LAVORO UNITÀ
collab. prof. san fisioterapisti
collaboratore prof sanitario infermiericollab.prof. san tecnico sanitario biomedioco
collab. prof. san assistente sanitario
collab. prof. san tecnico san. di radiologia medicaoperatori socio sanitari
collab. prof.san ortottista
collab. prof. san dietista
collab. prof. san tecnico della prevenz.67Totale tempi indeterminato
dipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminatodipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminatodipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminato
dipendenti tempo indeterminato
1414121265211
operatori socio sanitari
collaboratore prof amm.vo
collab. prot. san ostetrichecollaboratore prof sanitario infermieri
dipendenti tempo determinato
dipendenti tempo determinato
dipendenti tempo determinatodipendenti tempo determinato
201251
38Totale Tempi determinato
TOTALE COMPLESSIVO 105
Dura presa di posizione dellesigle sindacali dei medici AaroiEmac, Anaao, Anpo, CgilCimo, Cisl Fesmed FvmSivemo Snr e Uil contro la direzione generale dell'Asfo. Contrarietà espressa in una lettera inviata dopo l'invito a unariunione in calendario il 16dicembre per parlare dell'articolazione dell'orario di lavoro dei medici. "La proposta – affermano – cade proprio nel periodo in cui Asfo èin grave crisi per mancanza
medici
Riunione sugli orari"Non è il momento"
di personale dovuta alla cronica carenza, non ancora sanata, cui si aggiunge l'ormaidiffusa infezionedefezionedegli operatori impegnati inprima linea nel contrasto alCovid19. In un momento incui gli stessi rappresentantidelle varie sigle sindacali sono impegnati sul campo perfar fronte al dilagare delSarsCov2 nei reparti di degenza, in cui i colleghi lavorano senza badare alla programmazione oraria, ci chie
diamo a cosa stia pensandouna direzione che ci convocasu tale argomento".Le sigle chiedono anche di
essere informate sulla situazione attuale, "sulle strategie di contrasto a brevemedio termine rispetto alla pandemia, sui piani di impiegodei dirigenti dell'area sanitànei vari ambiti e, non ultimo,quale impegno la direzionesi assume rispetto all'attualecarico eccezionale di lavoro". Alla riunione del 16 dicembre si riservano di decidere se partecipare "non appena avremo chiarito i puntidi cui sopra e dopo che saràformalizzata la natura dellarevisione che la direzione valuta così urgente".
D.S.
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ANAAO ASSOMED FVG 4
In un mese 300 mortiPiù colpiti gli over 80e la provincia di UdineL'età media dei decessi è pari a 84,72 anni, maggiore incidenza tra i maschiQuasi raddoppiati in una settimana i contagi tra gli ospiti delle case di riposoMattia Pertoldi / UDINE
Resta la fascia di popolazione più a rischio per il Covidperchè contrarre il virus,spesso, si traduce, anche invirtù della compresenza quasi sempre di una o più patologie pregresse, nel non riuscire a sopravvivere. Parliamodegli anziani, e in particolaredegli over 80, che pure in questa seconda ondata di coronavirus stanno pagando il prezzo più elevato alla pandemiatanto in Italia quanto in Friuli Venezia Giulia. Attenzione, poi, alla situazione dellecase di riposo dove il contagio continua a diffondersi,nonostante le precauzionimesse in campo da Regione esocietà di gestione, sia tra gliospiti sia tra gli operatori.IL TREND DEI DECESSI
Il conto dei morti, in Friuli Venezia Giulia, continua a salire. Basti pensare, infatti, chenel mese compreso tra il 23ottobre e il 23 novembre, inregione sono scomparse 301persone con una media chesfiora, quindi, le dieci al giorno oltre al picco di 28 mortitoccato venerdì. A differenzadi primavera – ed esattamente al pari dei contagi comesottolineato più volte dai vertici regionali – l'area più colpita, questa volta, è l'ex provincia di Udine e non quellagiuliana: nel periodo considerato hanno perso la vitaper coronavirus 139 residenti nel territorio amministrato, fino al 2018, da palazzoBelgrado. Praticamente il
tici regionali – l'area più colpita, questa volta, è l'ex provincia di Udine e non quellagiuliana: nel periodo considerato hanno perso la vitaper coronavirus 139 residenti nel territorio amministrato, fino al 2018, da palazzoBelgrado. Praticamente il
doppio, in sintesi, di quelloche si è registrato nell'ex provincia di Trieste dove dal 23ottobre a due giorni fa ci sono stati 71 decessi di pazienticon covid. Anche la DestraTagliamento, inoltre, in questo lasso di tempo ha patitoun trend peggiore dell'areagiuliana se pensiamo ai 78decessi accumulati, mentre aGorizia il totale è stato pari a13 persone scomparse con ilvirus. A livello d'incidenza,poi, sono stati colpiti più gliuomini – 167 morti – delledonne – 134 – e in entrambi isessi va registrata un'età media particolarmente elevata.Se è vero, infatti, che si èvista una
Situazionemanciata didecessi an rispetto ache di under quando a50, è altret
soprattutto Triestetanto veroche in questicasi – comecomunicato dalla Regione – guardala concomitanza di altre, e quindi,particolarmente gravi, malattie pregresse pare aver fattola differenza. In lineale, in ogni caso, l'etàdei morti nel meseto in Friuli Venezia Giulia èdi 84,72 anni a dimostrazione di come ilCovid colpisca, letal
Aumentanomente, soprattutto le i casi tra ilfasce d'età sanitario:maggior
del 18% inmente elevate e in particolare gliover 80.
giuliana se pensiamo ai 78decessi accumulati, mentre aGorizia il totale è stato pari a13 personevirus. Apoi, sonouomini – 167donne – 134 – e in entrambi i tre,sessi va registrata un'età me corsodia particolarmente elevata. I casiSe è vero, infatti, che si èvista una
Situazione capovoltamanciata didecessi an rispetto a primaverache di under quando a soffrire era50, è altret
soprattutto Triestetanto veroche in questicasi – comecomunicato dalla Regione – guardala concomitanza di altre, e quindi,particolarmente gravi, malat doppio.tie pregresse pare aver fatto
PERSONALEla differenza. In linea generale, in ogni caso, l'età media Da annotare,dei morti nel mese considera l'andamentoto in Friuli Venezia Giulia èdi 84,72 anni a dimostrazio to,ne di come ilCovid colpisca, letalmente, soprattutto lefasce d'etàmaggiormente elevate e in particolare gliover 80.
LE CASE DI RIPOSO
L'età media così alta si traduce, quasi inevitabilmente,nel fatto che a essere contagiati, e non di rado a perderela vita, sono anche gli ospitidelle case di riposo. Si possono citare, a titolo puramenteesemplificativo, i quattro decessi e le 52 positività all'interno della residenza per anziani "Ianus" di Palmanova,oppure la situazione della casa di riposo "Ettore Tolazzi"di Moggio dove al 23 novembre si erano registrati settemorti accertati dall'inizio della seconda ondata di coronavirus. Il dato dei contagi, inoltre, è stato in aumento nelcorso dell'ultima settimana.I casi nelle case di riposo, nel
dettaglio, sopassati da
324 a 507per quanto riguarda lepersone ospitate nellestrutture eda 104 a 202per quanto ri
operatori con,meno di un rad
Data: 25.11.2020 Pag.: 6,7Size: 674 cm2 AVE: € 20220.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 5
ANDAMENTO CONTAGI CASE DI RIPOSO E SISTEMA SANITARIO REGIONALE I DECESSI IN FRIULI VENEZIA GIULIA DAL 23 OTTOBRE AL 23 NOVEMBRE
SETTIMANA DAL 9 AL 15 NOVEMBRE SETTIMANA DAL 16 AL 22 NOVEMBRE 13 139
Lunedì
MartedìMercoledìGiovedì
VenerdìSabatoDomenicaTotaleVariazione
OSPITICASE DIRIPOSO
89
43485265
1017
324
OPERATORICASE DIRIPOSO
3104
9
26172814
7
OPERATORISAR
4520
339
183
241537
38 9
135 985 3856 7097 3460 3336 9507 202
56,48% 94,23%
OSPITICASE DIRIPOSO
OPERATORICASE DIRIPOSO
OPERATORISAR
13
383437373324216
18,03%
Gorizia
71 78Trieste
301TOTALE
PERSONALE SANITARIO E DATI DI IERIDa annotare, inoltre, anchel'andamento dei contagi delpersonale sanitario cresciuto, nella settimana che si è
chiusa domenica, dai 183accumulati
anche nei sette giorni precedenpersonaleti fino allacresciuti quota di 216
giorni in quelli successivi. Laconferma, in
fine, del fatto che la pandemia colpisca, letalmente, soprattutto la popolazione piùanziana arriva anche dai numeri di ieri che parlano di 26decessi all'interno dei confini del Friuli Venezia Giulia –di cui 12 nell'ex provincia diUdine – per un'età media delle persone scomparse e contagiate dal coronavirus pari a87,48 anni, quindi sulla giornata perfino in crescita.
inoltre, anchecontagi del
cresciuche si è
chiusa domenica, dai 183accumulatinei sette giorni precedenti fino allaquota di 216in quelli successivi. Laconferma, inche la pandeletalmente, sopopolazione piùanche dai nuparlano di 26
dei confiVenezia Giulia –
provincia di'età media del
scomparse e concoronavirus pari a
sulla giorcrescita.
inoltre, anchecontagi del
cresciuche si è
chiusa domenica, dai 183accumulati
anche nei sette giorni precedenpersonaleti fino allacresciuti quota di 216
giorni in quelli successivi. Laconferma, in
fine, del fatto che la pandemia colpisca, letalmente, soprattutto la popolazione piùanziana arriva anche dai numeri di ieri che parlano di 26decessi all'interno dei confini del Friuli Venezia Giulia –di cui 12 nell'ex provincia diUdine – per un'età media delle persone scomparse e contagiate dal coronavirus pari a87,48 anni, quindi sulla giornata perfino in crescita.
Da annotare, inoltre, anchel'andamento dei contagi delpersonale sanitario cresciuto, nella settimana che si è
chiusa domenica, dai 183accumulati
anche nei sette giorni precedenpersonaleti fino allacresciuti quota di 216
giorni in quelli successivi. Laconferma, in
fine, del fatto che la pandemia colpisca, letalmente, soprattutto la popolazione piùanziana arriva anche dai numeri di ieri che parlano di 26decessi all'interno dei confini del Friuli Venezia Giulia –di cui 12 nell'ex provincia diUdine – per un'età media delle persone scomparse e contagiate dal coronavirus pari a87,48 anni, quindi sulla giornata perfino in crescita.
Data: 25.11.2020 Pag.: 6,7Size: 674 cm2 AVE: € 20220.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 6
Alessandro Cesare / UDINE
I primi sintomi?Contattare subitoil medico di base
"La prima cosa da fare nelcaso di una sintomatologiache mi può far pensare alCovid, è contattare il proprio medico di base". Nonha dubbi il presidentedell'Ordine dei medici diUdine, Maurizio Rocco. "Sarà lui a valutare il caso specifico, dando un giudizio diagnostico: febbre, tosse e raffreddore potrebbero ancheessere causati da un'influenza di stagione". In base a come si evolverà la situazione, se il sospetto di Covid diventerà plausibile, sarà necessario sottoporsi a un tampone: "Meglio restare a casa nell'attesa e non recarsiin autonomia ai centri tampone, pubblici e privati, soprattutto se si ha la febbre –aggiunge Rocco –. A intervenire sarà l'azienda sanitaria, che potrà inviare le cosiddette Usca, le unità speciali di continuità assistenziale direttamente a casa".Questo immaginando unacondizione di salute nongrave, con febbre e tossema senza problemi respiratori. Se questi ultimi dovessero insorgere, è consigliato chiamare il 112 e seguireil percorso Covid per un ricovero in ospedale.Con l'aumentare dei casi
anche in Fvg, è sempre piùdiffusa la paura di essere entrati in contatto con un positivo. In questo senso il contagio è più probabile se si èstati almeno 15 minuti inambiente chiuso, a distanza ravvicinata (ad esempioseduti vicini a un tavolo) esenza copertura delle vie aeree (mascherina chirurgicao filtrante) oppure se si ha
Se avete dubbi chiamate subito il vostro medico di famiglia
avuto un contatto fisico diretto (abbracci, strette dimano) o se si è conviventicon un positivo."Chi resta a casa da positi
vo, per il periodo di quarantena o nell'attesa che il virus scompaia, deve isolarsi
da tutto e da tutti, persone eanimali domestici – chiarisce Rocco –. Chiaro che ci sono situazioni in cui mantenere la distanza in un contesto famigliare, magari perchi ha poche stanze a disposizione, può diventare com
plicato. Fortunatamente anche in Fvg stanno per essereattivati i Covidhotel perchi è impossibilitato a svolgere la quarantena tra lemura domestiche".Rocco ricorda come fino
allo scorso anno, in caso diun attacco febbrile, fosse"normale" restarsene a casa un paio di giorni senzagrossi patemi.Oggi invece, per un legge
ro aumento di temperatura, le persone vanno nel panico, pensando di dover ricorrere a cure mediche. Atal proposito è giusto ricordare che l'influenza e il Covid19 sono due virus diversi e il vaccino contro la prima non protegge dal secondo."È corretto prestare atten
zione e riportare le propriecondizioni di salute al medico di base, ma senza perdere la calma – conclude il presidente dei medici friulani–. Serve responsabilità neicomportamenti e un pizzico di sacrificio: se lo facciamo ora la speranza è che cipossa essere un allentamento delle restrizioni per il periodo natalizio".
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Data: 25.11.2020 Pag.: 7Size: 356 cm2 AVE: € 10680.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 7
l'andamento della pandemia
In città 707 positivi al CovidIl sindaco: rispettate le regole. I guariti sono 726, i ricoverati 130. E in ospedale gli infermieri, precettati, protestano: "Siamo pochi"Alessandro CesareCresce il numero di positivial Covid in città (ieri erano707) e il personale sanitarioormai è allo stremo delle forze. Per questo il Nursind, ilsindacato delle professioniinfermieristiche, ha manifestato davanti al Santa Mariadella Misericordia, chiedendo un "intervento alla politica per raddrizzare le cose".Vista la situazione di emer
genza, l'80% del personale èstato precettato dalla prefettura, e quindi non ha avutola possibilità di unirsi allaprotesta. Ma il Nursind assicura che l'adesione, tra chipoteva scendere in piazza, èstata massiccia. La situazione nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale èdefinita "drammatica" dalsindacato, che lamenta "carenza di oltre trecento infermieri, mancanza di programmazione e confusione generalizzata", con il personalesanitario "costretto a turnimassacranti". Anche perchétra gli addetti ai lavori ci sono 200 contagiati, che quin
di non possono essere presenti sul proprio posto di lavoro. La problematica non riguarda soltanto l'ospedaledi Udine, ma tutti i presidi sanitari della regione, come rileva il segretario del Nursind, Afrim Caslli, il quale lamenta carenza delle dotazioni legate ai dispositivi di protezione individuale in diversi Pronto soccorso, oltre chedelle piastre dell'emergenzadegli ospedali friulani, daUdine a Palmanova. Proprioil Pronto soccorso del SantaMaria della Misericordia nelle scorse settimane è statocolpito da una serie di casi dipositività tra il personale medico e infermieristico, che hacostretto la direzione aziendale a rimodulare la distribuzione degli addetti per garantire il servizio. "Quel che temevamo si è puntualmenteverificato: il personale sanitario sta passando, in molticasi, dall'altra parte dellabarricata, dal fornire assistenza all'essere pazienti",sottolinea il segretario pro
vinciale del Nursind udinese.Che la situazione in città
stia diventando preoccupante lo certificano i numeri. Incittà i positivi, a ieri, erano707, con 18 persone decedute e 726 guarite. Il picco diquesta seconda ondata si stadimostrando più aggressivarispetto a quella precedente,quando il numero massimodi positivi al Covid si fermò a114 (il primo aprile)."L'assessore Giovanni Ba
rillari – ha reso noto il sindaco Pietro Fontanini – ci ha relazionato in giunta sulla situazione in città e in ospedale. Purtroppo i numeri nonsono confortanti, con 130 ricoverati totali nel reparto Covid, 55 dei quali in malattieinfettive e 29 in terapia intensiva. Di questi, due, risultano particolarmente gravi. Ciè stato assicurato – ha aggiunto – che tutti i pazientisono curati e che chi entra inospedale a Udine viene assistito a dovere".
Detto questo Fontanininon ha nascosto la sua preoccupazione per l'aumento deicontagi: "Le raccomandazioni ai cittadini di sono semprele stesse – ha insistito –: prestare la massima attenzione,mantenere le distanze interpersonali, indossare la mascherina, fare tutto il necessario, in sostanza, per limitare il contagio. Il consiglio chepossiamo dare noi – ha concluso il sindaco – è di limitare gli spostamenti, perché inattesa che arrivi il vaccino,auspicabilmente a gennaio,questo è l'unico modo perevitare la trasmissione del virus. Teniamo duro ancoraqualche mese". Fontanini: "Teniamoduro ancora un paiodi mesi. Speronel vaccino a gennaio"L'assessore Barillari:"A malattie infettiveci sono 55 persone,29 in terapia intensiva"
Data: 25.11.2020 Pag.: 21Size: 279 cm2 AVE: € 8370.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 8
tolmezzo
Si allarga il focolaio in carcereI detenuti positivi salgono a 118Gli esiti degli ultimi test portano i contagiati complessivi a 127 di cui 19 dipendentiNel capoluogo carnico 235 infettati. L'appello del sindaco: serve più prevenzioneTanja Ariis / TOLMEZZO
Salgono a 127 i contagiati nelcarcere di Tolmezzo: 118 sonodetenuti, mentre altre due positività riguardano il personale che complessivamente,quindi, arriva a 19 persone infettate. È quanto rivelano gliultimi esiti dei tamponi eseguiti nei giorni scorsi e i numeri sono ancora provvisori. È statoavviato, infatti, un nuovoround di tamponi tra personale e popolazione carceraria.A dettare l'agenda delle azio
ni da porre in essere dal puntodi vista sanitario, accanto allemisure anticontagio già in atto all'interno della casa circondariale di Tolmezzo, è in questo momento l'Asufc. "Secondo le indicazioni sanitarie –spiega la direttrice del carcere,Irene Iannucci – abbiamo proceduto a isolare all'interno del
le singole sezioni i positivi, i negativi e i sospetti". Per sospettisi intendono i detenuti che erano in stanza con i positivi finoal momento in cui non si è scoperta la loro positività, ma cheal primo tampone sono risultati negativi. Per precauzione,quindi, i sospetti vengono separati. "Quotidianamente vengono fatte le sanificazioni e l'igienizzazione – prosegue Iannucci – e siamo in attesa tra domani e l'inizio della prossimasettimana di effettuare un secondo giro di tamponi a tutto ilpersonale e a tutti i detenuti". Idetenuti positivi sono per ora118 su 203, mentre tra il personale vi sono 19 positivi tra polizia penitenziaria e amministrativi.Ieri a Tolmezzo, secondo le
ultime comunicazioni giunte
al sindaco, Francesco Brollo,su tutto il territorio sono stateregistrate 235 positività (tre inmeno rispetto a lunedì e 17 inpiù rispetto a domenica), checomprendono anche i clusterin carcere e alla casa di riposo,cioè il grosso dei contagi. Vi sono tuttavia anche altri positividiffusi nel capoluogo carnico."La partita decisiva – dice Brollo – la si gioca sul territorio. Èvero che servono posti letto eun ospedale forte, ma più si riesce ad agire e a prevenire il contagio sul territorio, meno simanda in sofferenza l'ospedale, che sta soffrendo in maniera importantissima, soprattutto al Pronto soccorso. Le falledel sistema e i problemi nascono quando una persona deveattendere tanti giorni per fareil tampone e tantissimi giorni
per avere il risultato. E questosi mescola al fatto che non sempre tutti hanno la dovuta cautela nei comportamenti, perchè, per esempio, se faccio iltampone e mentre attendo l'esito continuo a girare, se sonopositivo rischio di portare in giro il virus. Le persone vanno seguite anche a casa, mentre tante non riescono a essere seguite neanche al telefono. Tutte situazioni che poi si riversanosull'ospedale e il rischio così èdi arrivare troppo tardi o quando la situazione è critica. Se siamo a questo aumento di contagi – conclude Brollo – è perchénon si è riusciti evidentementea tracciare per tempo, a dare irisultati dei tamponi per tempo, a far fare i tamponi per tempo e a seguire le persone ammalate che sono a casa. Concentriamoci sul territorio".
Data: 25.11.2020 Pag.: 29Size: 229 cm2 AVE: € 6870.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 9
cividale
"La sanità verso il collasso"lettera dei comitati al ministroCIVIDALE
Seriamente preoccupati perla situazione sanitaria locale,tanto nell'immediato quantoin un'ottica di prospettiva, iComitati pro ospedali minoridel Friuli Venezia Giulia riunitisi nei giorni scorsi in un coordinamento regionale (guidato, pro tempore, dal cividalese Franco Chiarandini) hanno predisposto una lettera dainoltrare al ministro della salute Roberto Speranza."Scriviamo – esordiscono i
comitati – mossi da un'apprensione crescente per lecondizioni delle strutture sanitarie, sottoposte a una pressione sempre maggiore per effetto della pandemia. La competenza della Regione sullasanità dovrebbe, a nostro avviso, costituire un fattore dimassima responsabilizzazione nella gestione della crisi così come dell'ordinaria amministrazione, a prescinderedalla collocazione politicadella giunta e della maggioranza in consiglio regionale".Sta di fatto che "le notizie
che ci giungono da fonti diverse, incluse quelle di stampa –prosegue la missiva condivisa dai Comitati di Cividale,delle Valli del Natisone, diUdine, Maniago, Gemona ePalmanova –, ritraggono tutte il collasso degli ospedali"."Ci rivolgiamo dunque a
lei, ministro – invocano gli organismi –, per sottoporre alla
Una delle manifestazioni a sostegno della sanità nel Cividalese
sua attenzione i pressochéquotidiani provvedimenticon cui nei nosocomi regionali sono aperti nuovi reparti Covid, mentre il personale è allostremo e mancano garanzie,per le prossime settimane, dipoter proseguire il trattamento delle urgenze legate ad altre patologie, non meno importanti. Auspichiamo dunque che venga avviata la piùefficace interlocuzione e chesi assuma ogni provvedimento utile".E di ospedale si parlerà, an
cora una volta, pure nel consiglio comunale cividalese, convocato in videoconferenza
per lunedì 30 novembre:un'interrogazione firmatadal leader della minoranza,Fabio Manzini, e da tutti i consiglieri dell'opposizione chiede infatti alla giunta Bernardise sia stata analizzata l'ipotesi di realizzare un reparto Covid a lieve entità nel presidiocittadino e richiesta la riapertura del reparto di medicina,oltre che del punto di primointervento. Si domanda, inoltre, se sia stata attuata unacampagna di informazionedella popolazione, in accordo col Distretto sanitario.
L.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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SANITÀ LOCALE 10
codroipo
Sotto accusa i conti all'Asp MoroIl sindaco: impegnati a sistemarliAspro botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul rosso da 307 mila euroPd: mancano idee e capacità di gestione. Il presidente: stiamo riducendo le criticitàPaola Beltrame / CODROIPO
Un aspro faccia a faccia fra ilconsiglio comunale di Codroipo e l'Asp Daniele Moro,incontro sollecitato da tre minoranze e accolto dal sindaco Fabio Marchetti, che haconvocato in audizione il presidente dell'ente, Luciano LaTona.Un fuoco incrociato, dove
non sono mancati però apprezzamenti per l'atteso avvio del dialogo sulla gestionee sui bilanci dell'Asp, oltreall'impegno a ripetere iniziative di confronto. È stato,inoltre, lodato da tutti l'impegno degli operatori nella battaglia contro il Covid. Dopola relazione del presidente, asollecitare chiarezza sulla governance e sui conti dell'azienda sono stati gli autoridella mozione: Giacomo Trevisan (Altre prospettive),Fiammetta Montanari, Alberto Soramel, Gabriele Giavedoni (Pd), Giorgio Turcati(Progetto Codroipo). Sotto
accusa il deficit di bilancio da307 mila euro, il blocco degliinvestimenti, lo stallo del progetto Casa Santina, la perdita patrimoniale da 12 milioni a 8 e mezzo, la ridotta liquidità da 5 milioni del 2009 ai670 mila euro attuali, le ripetute dimissioni dei presidenti. "L'Asp uno strumento spartitorio di gestione del potere", ha tuonato Giavedoni."Sono mancati idee e capacità di gestione", secondo Montanari. "Marchetti è stato divisivo dell'unità nel MedioFriuli; disorganizzazione ebilanci in perdita porterannol'Asp alla bancarotta" (Soramel). Trevisan ha posto poil'accento sulle alienazioni esull'ulteriore perdita prevista. È stato chiesto all'Asp unimpegno sul futuro e nuoveprogettualità visto il progressivo invecchiamento dellapopolazione. La Tona ha spiegato di aver ereditato un bilancio complicato da aspetti
formali, dato che l'Asp gestisce oltre a servizi e patrimonio propri anche il servizio sociale di 11 Comuni. Difficoltà che durano negli anni e acui l'attuale consiglio di amministrazione ha deciso diporre rimedio, chiudendoman mano le criticità e riducendo il deficit attraverso razionalizzazioni mirate. Il presidente Luciano La Tona haparlato anche dei progetti inatto, come per esempio lenuove cucine e la riqualificazione energetica, e di quellifuturi, solo momentaneamente sospesi a causa dellapandemia, come l'avviodell'accoglienza per minori aCamino, la conversione elettrica dei mezzi, i centri per anziani diffusi nei Comuni.Le minoranze hanno chiu
so con auspici di continuareil dialogo, ma dichiarando dinon aver ricevuto sufficientigaranzie per l'inversione dirotta. Li ha ripresi, da capogruppo di maggioranza, Bru
no Di Natale, che ha rimandato al mittente l'accusa di occupazione politica e commistione di interessi nella passata gestione di centrosinistra.Ha concluso Marchetti, rivendicandosi "l'indirizzo di mettere in ordine i conti dell'Asp,dove abbiamo trovato i registri strappati, ma ho tenutodistinte politica e amministrazione dell'ente". Ha ricordato il buon lavoro degli 11sindaci e auspicato dalla Regione una linea unitaria perle Asp.
Data: 25.11.2020 Pag.: 33Size: 240 cm2 AVE: € 7200.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 11
Ecco perché il medico di base non esiste piùsul Messaggero
Veneto l'annuncio inpompa magna dei tamponi rapidi che dovran
no fare i medici di base. Leggoe mi rallegro tristemente (misi passi l'ossimoro) di essere adieci giorni dal mio pensionamento. Stiamo parlando di Medicina del territorio ed io sonoun medico di base ancora peruna manciata di giorni, dunque ormai "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio".Le basi normative che sot
tendono l'iniziativa sono a parer mio sbagliate nel loro fondamento e conosco molto bene i presupposti politicosindacali da cui essa sgorga e non licondivido per niente.La professione di medico di
base ha subìto, nel corsodell'ultimo ventennio, una serie di intrusioni aliene, che nehanno ridotta drammaticamente autonomia, indipendenza, nonchè tempi e modi diesercizio (burocrazia). La professione ne è stata violentataed i medici sono stati trasformati in grigi burocrati, tristiesecutori di ordini altrui, ano
nimi telefonisti, distratti infermieri, ultimamente lettori emittenti compulsivi di quantità industriali di email eWhat'sApp. Insomma, al medico di base sono state attribuitenel tempo mansioni a lui estranee che gli hanno progressivamente sottratto il tempo e lospazio mentale per fare il medico: ascoltare, visitare, ragionare, parlare, spiegare, studiare,decidere, assumersi le responsabilità precipue della sua professione. Fare il medico,nient'altro che fare il medico.Vengo al nocciolo: molte
mansioni burocratiche addossate ai medici di base potrebbero trovare in gran parte soluzione rivedendo le modalitàcon cui in Italia si prescrivono ifarmaci e si certifica, semplicemente adeguandole a quelledel resto d'Europa: nessuno sene occupa. Restano le mansioni infermieristiche che hannonel tempo assunto valenzasempre più "politica": sostenere che un medico non deve sottrarre tempo alla sua professione (e dunque ai pazienti) dedicandolo alla iniezione di dosi
vaccinali al momento non è"politically correct". Ed allostesso modo anche sostenereche un medico ormai ridotto aburocrate, telefonista e passacarte più o meno informatico,non deve sottrarre quell'ormaiminimo, residuale tempo espazio mentale per fare il medico e dedicarlo a fare tamponinasofaringei non è "politically correct".Come rimediare?Mancano infermieri per
mansioni infermieristiche?Vengano finalmente assunti,erano carenti già prima. In Germania, in marzo, si facevanoun milione di tamponi a settimana quando noi ne facevamo troppo pochi, ma nessunoè mai saltato in testa di far farei tamponi ad un medico. Nelmondo si eseguono miliardi ditamponi, ma nessuno si sognadi distrarre un medico dai suoidoveri. Nei Dipartimenti diprevenzione nessun Medicoviene impiegato nella esecuzione materiale dei tamponi. Eperché non si potenziano leUsca, già carenti anche loro rispetto al previsto? Non era più
semplice, veloce ed economico potenziare l'esistente invece di pagare 18 € a tampone unmedico sottratto ai suoi doveriprofessionali?Il cittadino dunque non si la
menti se non trova il medico dibase, se non riesce a telefonargli, se lui non lo visita, se luinon lo ascolta, se lui non gliparla, se lui non gli spiega, selui non studia, se lui non loguarda nemmeno in faccia, segli consegna frettolosamentericette ed impegnative dicendo "avanti il prossimo". Quelcittadino vuole la vaccinazione antinfluenzale? Vuole i tamponi dal suo medico di base?Beh, si rassegni: ha deciso luiche il medico non ce l'ha più.Con buona pace di chi ha bisogno semplicemente di un medico semplicemente perché èmalato. Con buona pace degliospedali, dove finiscono perandare tutti coloro che il medico non lo trovano più e lo vanno a cercare lì. Sempre di più,sempre di più.MEDICO DI BASE
UDINE
RAFFAELE DI CECCO
Data: 25.11.2020 Pag.: 37Size: 221 cm2 AVE: € 6630.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 12
sanità
Medici contagiati:slitta la conversionedi Spilimbergoin ospedale CovidL'apertura prevista per oggi rinviata a data da destinarsiTempi lunghi per potersi sottoporre al test molecolareDonatella SchettiniIeri c'è stato il contrordine: l'ospedale di Spilimbergo, chedoveva essere attivato oggi inmodalità Covid, non aprirà acausa del contagio di alcunimedici che dovevano andarcia lavorare. Intanto sul territorio ci vogliono tempi lunghiper ottenere il tampone molecolare.Dopo il rinvio della settima
na scorsa, causa mancanza dioperatori, l'apertura era statafissata per oggi. Attesa daglistessi sanitari a fronte dell'elevato numero di ricoveri di Pordenone. Ieri, però, in Asfohanno dovuto rivedere i piani: apertura spostata a datada destinarsi, forse nel finesettimana o la settimana prossima.Il motivo è ancora il perso
nale: l'apertura avrebbe dovuto avvenire con i medici provenienti dall'ospedale di Pordenone. Ma ieri alcuni di lorosono risultati positivi al Covid19 e, quindi, senza medici il reparto non si può aprire.
Adesso si attende venerdìquando è previsto un nuovoscreening tra i dottori, con lasperanza che si negativizziqualcuno.Il personale di Spilimber
go, quindi, rimane per ora insupporto a Pordenone per affrontare l'emergenza. Spilimbergo avrebbe dovuto dareuna boccata di ossigeno alSanta Maria degli Angeli alleprese con oltre 160 ricoverati, tra posti letto ordinari e laterapia intensiva. Inizialmente erano previsti 15 posti lettoper poi salire a 35, anche setra chirurgia e medicina l'ospedale periferico può arrivare a 60 letti.Intanto sul territorio c'è il
problema dei tamponi molecolari. Sono quelli effettuatidall'Asfo nei punti di prelievotra cui il drive in del DepositoGiordani e quello all'ospedale di Maniago (dovrebbe essere prossimo all'apertura anche quello a Gleris di San Vito
al Tagliamento). Alcuni medici di medicina generale, infatti, lamentano tempi troppolunghi tra la prescrizione deltampone e la data dell'appuntamento, in alcuni casi anchesei o sette giorni.I medici di medicina gene
rale chiedono il tampone sumoduli specifici: una domanda circostanziata con la descrizione dei sintomi e, nel caso sia stato fatto, l'esito del test rapido. Richiesta che vienemandata in Asfo, ma appuntoin diversi casi capita che dallarichiesta all'appuntamentopassino diversi giorni. Problema giustificato dal sovraccarico di lavoro dovuto all'incremento dei casi che si è registrato nelle ultime settimane.E che potrebbe aumentarequando tutti i medici di medicina generale effettueranno itamponi rapidi, con la possibilità di individuare, e bloccaresubito, eventuali positivi, mache dovranno essere confermati dal test molecolare.
Data: 25.11.2020 Pag.: 22Size: 242 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 13
Calano casi e ricoveri, primo segnale. Ma altri 26 mortiPORDENONE Il dato del contagiodev'essere letto con misura, perché se da un lato un fattore mostra una flessione, dall'altro cen'è uno che resta preoccupantemente alto. Il numero grezzo, invece, è incontestabile: nelle ultime 24 ore, per la prima volta dopo settimane, in Fvg sono diminuiti i ricoveri: ci sono cinquepazienti in meno, uno in Rianimazione e quattro in Area Medica. I due gruppi ora accolgono54 e 561 persone. Significa che leammissioni in ospedale ieri hanno visto un rallentamento significativo. Quanto ai contagi, inuovi casi sono stati 554 su5.864 tamponi, per una percentuale scesa di nuovo al di sottodel 10 per cento, precisamente al9,45. Ma se si considerano solo icasi testati, quindi non i testsvolti periodicamente su alcunecategorie, la percentuale di positivi schizza al 44 per cento, dalmomento che sono state sottoposte per la prima volta al tampone 1.244 persone. Significache quasi un test su due ha datoesito positivo. I contagi, quindi,rappresentano ancora un grosso problema. Va però precisatoche delle nuove positività 117 sono riferite a test pregressi eseguiti in laboratori privati dal 21ottobre al 21 novembre. Quindi ildato va letto nel complesso, e le
percentuali scendono ancora sesi considerano solo i casi rilevatieffettivamente ieri. I totalmenteguariti sono 11.275, i clinicamen
te guariti 268 e le persone in isolamento 12.732.I DECESSI
Un'altra giornata nera perquanto riguarda i decessi. Ierihanno perso la vita (anche) peril Covid altre 26 persone, duedelle quali in provincia. Clautpiange la prima vittima: a 88 anni è morto Federico Di Daniel.Era noto in paese anche per lesue piccole sculture in legno. ACordenons, invece, addio a Pierina Perissinotto. Aveva 95 anni.Gli altri decessi fanno riferimenIN PROVINCIA VITTIMEA CLAUT E CORDENONSIERI 544 CONTAGIINDICE AL 9 PER CENTO
a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883ANCORA INFERMIERIE MEDICI INFETTI
to a una donna di 96 anni di Palmanova, una donna di 94 annidi Ovaro, una donna di 93 annidi Trieste, due donne di 92 annisempre di Trieste, un uomo di89 anni di Udine, un uomo di 89anni di Gorizia, una donna di 89anni di Tarcento, un uomo di 88
anni di San Canzian d'Isonzo, unuomo di 88 anni di Martignacco,una donna di 85 anni di Trieste,un uomo di 84 anni di Trieste,una donna di 84 anni di Trieste,una donna di 83 anni di Resia,una donna di 81 anni di RivignanoTeor, un uomo di 80 anni diMartignacco, un uomo di 80 anni di Romans d'Isonzo, un uomodi 80 anni di Udine, un uomo di79 anni di Trieste, un uomo di 78anni di Castions di Strada, unadonna di 76 anni di Pasian diPrato, un uomo di 76 anni diTrieste, una donna di 73 anni diSan Giovanni al Natisone e unadonna di 68 anni di Gorizia.IL RESOCONTO
Nel settore delle residenze peranziani sono stati rilevati 57 casidi persone ospitate e 21 operatori. Sul fronte del Sistema sanitario regionale da registrarenell'Asufc le positività di 2 medici, 3 infermieri, 6 operatori sociosanitari, un assistente amministrativo, un terapista della riabilitazione e un terapista occupazionale; nell'Asfo di 3 medici aPordenone, 7 infermieri, 5 Oss,un amministrativo, 2 tecnici,uno psicologo e un dirigente incittà; nell'Asugi di 2 medici, 3 infermieri e un tecnico. Positivi unmedico specializzando e un tecnico al Cro di Aviano e 2 medici eun amministrativo a Burlo.
Data: 25.11.2020 Pag.: 26Size: 247 cm2 AVE: € 31863.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 14
Test a tappeto in sei comuniMa si punta ad aree più vaste`Domani via agli esami (non obbligatori) a Castelnovo, Claut, Socchieve, Sutrio
Paularo e Dolegna. Poi si passerà al resto dell'Alta Carnia e a coprire la Valcellina
PORDENONE E UDINE Isolare i cit
tadini positivi al Coronaviruse asintomatici. Scattare una fotografia dell'epidemia in seipiccoli centri (tutti montani,tranne uno) toccati dal contagio in modo particolare. E infine "allenarsi" per esportare ilmodello anche ai territori confinanti. Seguendo questi treobiettivi, da domani in Fvgscatterà l'operazione "tamponi a tappeto" in sei paesi: Castelnovo e Claut in provinciadi Pordenone; Sutrio, Paularoe Socchieve in provincia diUdine e Dolegna del Collio inprovincia di Gorizia. Ma sipensa già all'ampliamento dello screening, che a breve almeno in provincia di Pordenonepotrebbe interessare Cimolais, Andreis, Barcis ed Erto eCasso, ma anche Travesio, Vito d'Asio e Pinzano. Stesso discorso per la Carnia.COME FUNZIONA
L'OPERAZIONE
È il modello Vo' Euganeo(parlando di prima ondata) osu scala locale il "Piano Sappada", dove è già andato in scenaun tracciamento di massa. Dadomani si partirà con l'organizzazione dell'operazione,ma non è detto che scattino subito i tamponi. A Sappada cisono voluti quattro giorni prima di iniziare e si è diviso ilpaese in borgate. Saranno incampo la Protezione civile,con le sue postazioni mobili, iComuni (i sindaci dovrannoorganizzare gli elenchi di cittadini e contattarli) e la Direzione Salute della Regione. Loscreening sarà volontario."Abbiamo fatto questa scelta ha spiegato Fedriga perchénelle aree a maggior incidenza è utile individuare tutti i positivi e provvedere nel più breve tempo possibile alla messain isolamento dei contagiati.Questo porterà in tempi rapidia una maggiore sicurezza. Ciinteressa scovare i positivi per
IL MODELLO Il gazebo della Protezione civile usato per lo screening di massa a Sappada
tutelare il resto della popolazione. A Sappada abbiamoinaugurato questo metodo. Loscreening non deve essere unliberi tutti per chi è negativo, icomportamenti di rigore sonoindispensabili". Ogni Comuneavrà la sua sede per i tamponi:un drivein in centro, un palazzetto o la postazione mobiledella Protezione civile. "Cistiamo organizzando per raggiungere a domicilio i cittadini che non possono muoversi", ha assicurato il vicepresidente della Regione Riccardi.
I PRIMI CITTADINI"L'amore per la comunità è
l'unica via d'uscita, mi augurouna partecipazione in massa.Abbiamo il dovere morale disalvare i più deboli", ha dettoGionata Sturam, sindaco diClaut. Strano il caso di Castelnovo, che ad oggi ha solo cinque contagi attivi. "Ma è giusto aderire all'iniziativa", haspiegato. "A Paularo la situazione è particolarmente critica ha detto invece il sindacoDaniele Di Gleria e accogliamo con favore la possibilità ditracciare una mappa del con
tagio nel nostro comune".D'accordo anche il primo cittadino di Sutrio, Manlio Mattia.Coriglio Zanier, primo cittadino di Socchieve, ha sottolineato: "È una possibilità unica, cifa piacere poter conoscere lareale situazione che stiamo vivendo". Infine il sindaco di Dolegna del Collio, Carlo Comis:"Nel nostro comune non c'èuna scuola e siamo obbligati auscire dal territorio. Mi auguro che lo screening non sia limitato al singolo municipio".
M.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 24.11.2020 Pag.: 27Size: 577 cm2 AVE: € 74433.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 15
Picco di contagi, cresce l'insicurezza` Lunedì c'era stata l'inversione di tendenza che aveva ridato ` Sotto accusa le informazioni schizofreniche, l'Asfo individua
fiducia alla gente: "Ieri la risalita che ha ricreato il panico" le "colpe": "Dai centri privati statistiche aggiornate in ritardo"SACILEEmergenza sanitaria: la situa
zione cambia radicalmente epuò passare da serena a drammatica nel giro di poche ore. Attualmente sono 83 i sacilesi positivi, tutti al proprio domicilio,42 le persone in quarantena fiduciaria. "Sono i numeri spiega il sindaco Carlo Spagnol che ho ricevuto (ieri mattina,ndr) dal Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria. Testimoniano o meglio certificano una situazione che a Sacile cambia radicalmente da ungiorno all'altro. Lunedì c'erano60 positivi e altri 43 in quarantena". Numeri "ballerini" chefanno sorgere qualche interrogativo nell'opinione pubblica."Ma soprattutto precisa Spagnol sconcertano una comunità che ha bisogno di certezze edi mettere all'angolo la paura".L'INFORMAZIONESpagnol, che ogni giorno ha
l'ingrato compito di informarela popolazione sull'evolversidella pandemia, non vuole commentare. Si limita a sottolineare che effettivamente "Vediamo una fluttuazione nei datigiornalieri sui soggetti positivie in quarantena fiduciaria chel'Azienda sanitaria giustifica come la somma dell'incrocio di diverse banche dati. In particolare a causare le fluttuazioni sa
rebbero i dati relativi alla attività dei laboratori privati dai quali non è possibile avere risultatipuntuali, in quanto l'invio deidati non è standardizzato. Pertanto dice ancora dobbiamoconsiderare i rapporti giornalieri che l'Azienda ci comunica come elementi informativi che fotografano la situazione di Sacile".CONTROSENSO
A questo punto però l'interrogativo che pongono i sacilesi èperché l'Azienda ufficializza alComune dati, pur sapendo chesono incompleti e non corrispondono alla reale situazione?Sapendo che tali numeri diventano di dominio pubblico con leconseguenze drammatiche suicittadini, costretti a fare i conticon la morsa di un'emergenzache non cala? A provare a tranquillizzare tutti ci prova il sindaco Spagnol: "Al di là dei dati,bisogna continuare a rispettarele disposizioni per tutelare lapropria salute e non compromettere quella degli altri. Ho visto aggiunge con ottimismo evedo una comunità che si è adeguata alle nuove regole emanate dal Governo e dalla Regione,anche se hanno ulteriormentepenalizzato diverse attività imprenditoriali, vedi pubblici esercizi, bar, ristoranti ecc. Tutti sisono subito adeguati".
IL GRANDE RISCHIO
Spagnol mantiene la calmama non nasconde quello chepuò essere il vero problema cheforse non ancora è ancora entrato nella testa dei cittadini,ma preoccupa gli amministratori pubblici: "Mi chiedo fapresente come potrà reagire iltessuto economico e sociale nelmomento in cui le restrizioniproseguissero o si aggravassero. Un pericolo già fatto balenare dal presidente regionale Massimiliano Fedriga che, giorni fa,temeva il passaggio del Fvg dazona "arancione" a "rossa". Unaretrocessione che aprirebbenuovi drammatici scenari". Purin una situazione complicataSpagnol si spende ancora per isuoi cittadini: "Da parte nostra conclude non mancherà ilsupporto, con gli strumenti chepossiamo mettere in campo, alle attività che maggiormente incrisi a causa dell'epidemia. Miauguro, con i provvedimenti annunciati, che per i primi giornidi dicembre siano possibili allentamenti delle restrizioni checonsentano la ripresa di quelleattività colpite dalla chiusuracosì che riescano a mitigare, anche se solo in parte, una situazione economica che le hannocostrette a pagare un prezzo altissimo".
Michelangelo Sarabellotto
Data: 25.11.2020 Pag.: 35Size: 320 cm2 AVE: € 41280.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 16
Mancano i tamponi, rinviata l'apertura del "drive in"(ms) "Avrebbe dovuto partiredomani il drivein per il testrapido Covid 19, nella casettamessa a disposizione dellaPro Sacile, installata nell'areadel Centro CommercialeSerenissima ma non abbiamoancora la certezza di avere adisposizione i tamponi per iltest rapido e lo screening. Daqui la decisione di prenderetempo. Per r cui il servizioslitterà di qualche giorno". Nedà comunicazione il dottorPlacido Fundarò che assiemeagli altri medici di famiglia,Vincenzo D'Amore, RosaPezzolla e Francesco Rossetti,Giovanni Buttignol, GiovanniMusotto, Cristina De Martin,Anna Casagrande, AntonioCovre, Marco Biscaro,Costantino Sergio eNazzareno Zoi, garantiranno
tale sServizio ."A rendere più efficiente ildrive in mette in chiaroFundarò daranno il propriocontributo anche altri medicidel Distretto dei Comuni diCaneva, Brugnera eFontanafredda. In questomodo potremo allargare ilnumero delle persone dasottoporre al test. Il tamponerapido si svolgerà nell'areadel Centro CommercialeSerenissima. Si resterà abordo della propria auto incompleta sicurezza. Saremoinfatti tutti dotati delmateriale di protezionespecifico anti contagio,camici monouso, mascherinee guanti. Il test rifonaringeodovrà esserepreventivamente prenotato precisa Fundarò da tutti i sei
Comuni del Servizio socialedei Comuni".Per quanto riguarda lemodalità di esecuzione deltest, Fundarò conferma chesarà fatto dal medicoall'utente che rimarrà abordo della propria auto,abbassando solo il finestrinoe poi la mascherina perscoprire il naso. "Dopoventicinque minuti conclude Fundarò si avràl'esito. In caso positività alCovid 19 la proceduraprevede l'intervento direttodelll'Azienda sanitaria cheeseguirà oò tamponemolecolare di conferma. Ilservizio sarà gratuito. In ognicaso l'ultima parola saràquella del tamponemolecolare".
Data: 25.11.2020 Pag.: 35Size: 151 cm2 AVE: € 19479.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 17
Covid, a gennaio vaccino per 60mila`Le dosi della Pfizer saranno somministrate al personale `Regione all'opera per recuperare i congelatori per le dosi
In primavera dovrebbe scattare una seconda campagnasanitario degli ospedali e agli anziani delle case di riposoEdifici ad hoc negli ospedali,unità mobili attrezzate per raggiungere tutte le Rsa. Frigoriferi e stanzecella per conservarele fiale della Pfizer (il primoprodotto che arriverà in Italiasarà quello americano) a meno7080 gradi centigradi. E i primi numeri: sessantamila persone da immunizzare a gennaio. La prima categoria è composta da 48mila persone, il personale sanitario negli ospedali,mentre sono 11 mila gli ospitidelle residenze protette a cuisomministrare le dosi. Entro laprimavera potrebbe partire laseconda campagna, per estendere ancora l'immunizzazionedurante l'estate e l'autunno2021.
Parte la corsa al vaccinoEcco il piano per la svolta`Sessantamila dosi della Pfizer entro gennaio a medici, infermieri e case di riposo
Coinvolti gli ospedali di Udine e Tolmezzo. Riccardi: "Cerchiamo frigoriferi idonei"
L'ANNUNCIOPORDENONE E UDINE Edifici ad hoc
negli ospedali, unità mobili attrezzate per raggiungere tutte leRsa. Frigoriferi e stanzecella perconservare le fiale della Pfizer (ilprimo prodotto che arriverà inItalia sarà quello americano) ameno 7080 gradi centigradi. E iprimi numeri: sessantamila persone da immunizzare a gennaio,per dare la prima botta in testa alCovid19. È il maxipiano per la distribuzione del promettente vaccino della Pfizer, che in Italia arriverà intanto in 3,4 milioni di dosi
(sufficienti, vista la necessità diuna seconda iniezione di rinforzo, per 1,7 milioni di persone) eche sempre a gennaio sbarcheràanche in Friuli Venezia Giulia.LA LOGISTICA
Per quanto riguarda i numeriiniziali, sarà un test. Dal punto divista dell'importanza, il capitolodi svolta della giovane storia dellapandemia in regione. Ma oltreogni altro aspetto, sarà una sfidalogistica. "Il sistema sanitario staavviando le procedure per acquisire, anche attraverso la strutturacommissariale, ulteriori dispositivi di conservazione di modo da
garantire una maggiore capacitàdi stoccaggio dei vaccini". Sono i"famosi" frigoriferi ultra tecnologici in grado di conservare il prodotto a temperature bassissimeper un lungo periodo. Un'azienda, la Desmon, li produce anchein Italia in provincia di Avellino,ma Riccardi assicura che la ricerca sarà più ampia. Parallelamente, la Regione ha individuato i sitida trasformare in centri per la distribuzione del vaccino antiCovid. "È in corso il perfezionamento dell'individuazione delle strutture, definite in base al numero dioperatori e alla prossimità con le
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SANITÀ LOCALE 18
strutture socioassistenziali, chepresumibilmente vedrà coinvoltil'ospedale di Cattinara a Trieste,Santa Maria della Misericordia diUdine, quello di Gorizia, il SantaMaria degli Angeli di Pordenone,San Polo di Monfalcone eSant'Antonio Abate di Tolmezzo", hanno chiarito Fedriga e Riccardi. Ogni provincia avrà almeno un hub per le fiale, mentreUdine e Gorizia avranno due poli,considerando Tolmezzo e Monfalcone. Per la distribuzione delvaccino nelle residenze per anziani, questa avverrà grazie a unitàmobili simili a quelle già utilizzate attualmente per i programmidi screening, dotate di frigoriferidi dimensioni più ridotte, masempre in grado di mantenere latemperatura talmente bassa damantenere stabile il meccanismoa Rna del prodotto Pfizer.I DESTINATARICosì come nel resto d'Italia, an
che in Friuli Venezia Giulia si par
tirà con un primo duplice obiettivo: abbassare la mortalità del Covid e proteggere gli operatori sanitari. Per questo le dosi inizialisaranno riservate a chi lavora nelcomparto ospedaliero e assistenziale ma anche agli anziani nelleRsa e case di riposo. La prima categoria è composta da 48mila persone, mentre sono 11 mila gli ospiti delle residenze protette. "Secondo quanto previsto da Arcurila campagna vaccinale partiràdai luoghi che, nel corso dellapandemia, hanno rappresentatoil principale canale di diffusionedel virus, come ospedali e strutture residenziali per anziani", haconfermato Fedriga.I TEMPI
Le prime dosi di vaccino dovrebbero arrivare in regione a fine gennaio e sarebbero immediatamente somministrabili. Entrola primavera potrebbe partire laseconda campagna, per estende
re ancora l'immunizzazione durante l'estate e l'autunno 2021.Per raggiungere un'immunitàsoddisfacente, si punta a vaccinare almeno il 70% della popolazione. Al momento la scelta resta volontaria. "L'approvvigionamentodei vaccini per il Covid19 è completamente nelle mani della struttura commissariale hanno ribadito Fedriga e Riccardi e il sistema sanitario regionale si occuperà della sua somministrazione. Èquindi molto importante che ilgoverno, attraverso la strutturacommissariale per l'emergenzaCovid, riesca ad assicurare unaquantità sufficiente di vaccini percoprire il fabbisogno del FriuliVenezia Giulia nei tempi previsti.Successivamente il governo daràil via alle ulteriori fasi del piano,per l'estensione della vaccinazione alla più ampia parte di popolazione possibile, a partire dallepersone con maggiori livelli difragilità".
Marco Agrusti
Data: 25.11.2020 Pag.: 25,26Size: 579 cm2 AVE: € 74691.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 19
Il 7 dicembre in commissione il punto sull'emergenzaCONSIGLIO REGIONALE
TRIESTE All'indomani della ri
chiesta di convocazione urgentedella terza commissione consiliare, quella dedicata alle questioni sanitarie, da parte di tuttele opposizioni per poter fare ilpunto sulla situazione pandemica, le criticità e le soluzioni chela Regione sta mettendo in atto,il presidente dell'organismo, illeghista Ivo Moras, ha fissatol'appuntamento per lunedì 7 dicembre. "Prima non c'era la possibilità di trovare un tempo adeguato di mezza giornata, essendo in corso anche l'iter per la legge di stabilità", ha spiegato ieriMoras. "Nella seduta sarà audito l'assessore alla Salute e vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, i direttori delletre aziende territoriali, il direttore dell'Azienda regionale dicoordinamento per la Salute, ildirettore dell'assessorato e ilprofessor Fabio Barbone, cheguida il Comitato tecnico scientifico che affianca il governo regionale nella lettura della pandemia", ha anticipato. "Ritengo siagiusto informare il Consiglio e diconseguenza l'intera comunitàregionale", ha aggiunto il presidente della Commissione, motivando la sua attivazione per dare risposta alla richiesta pervenuta.L'OPPOSIZIONELaconico il primo firmatario
del Patto per l'Autonomia, che siè fatto promotore di una richiesta condivisa della minoranza
per poter dare il proprio contria9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883
buto in questa fase di emergenza sanitaria e socioeconomica."Abbiamo atteso otto mesi – haaffermato Moretuzzo aspetteremo ancora dieci giorni". Piùpungente la reazione della consigliera Pd, Mariagrazia Santoro:"Non è una questione di data madi chi convocare – ha analizzato I convocati sono parziali, chiviene convocato lo deve decidere l'ufficio di presidenza dellacommissione e non il presidentein modo autonomo. Va fatto unprogramma di incontri che contempli tutti i soggetti che possano dare un contributo per la costruzione di un quadro complesso. Mancano, per esempio, i sindacati e le associazioni".
LA MAGGIORANZAIeri sin dalla prima mattinata
si era comunque colta la volontàdi dare risposta positiva alla richiesta giunta dalla minoranza,fin che nel tardo pomeriggio sigiunti anche alla fissazione diuna data, salvo naturalmente accadimenti imprevisti. "Le portenon sono mai state chiuse e l'invito a lavorare insieme non puòessere che accolto positivamente, purché da parte dell'opposizione ci sia una volontà reale dicollaborazione e non attacchi ingiustificati, come non di rado èavvenuto in queste settimane",
considerava infatti di primomattino il capogruppo della Lega in Consiglio, Mauro Bordin."Per la verità – aggiungeva sitratterebbe di continuare a lavorare in collaborazione, perchénelle sedi istituzionali questospirito non è mai venuto meno.È successo, però, che in parallelo vi siano stati attacchi mediatici ingiustificati. Auspichiamoche l'atteggiamento cambi".IL PRESIDENTE ZANIN
Semaforo verde anche da parte del presidente del Consiglioregionale, Piero Mauro Zanin,chiamato dalle minoranze a fareda garante: "In questo momentotutto il sistema è impegnato inuno sforzo titanico per contrastare questa seconda ondata epidemica – ha premesso Zanin Tuttavia, ritengo che un confronto in commissione sia unimportante esercizio democratico fra chi vince e governa e chista all'opposizione e ha il compito di stimolo, controllo e supporto". I sindaci "stanno ricevendoquotidianamente l'informativasull'andamento Covid nel proprio territorio", ha affermato intanto il presidente dell'Anci, Dorino Favot, confermando "l'attenzione dei primi cittadini aoperare in qualsiasi modo possaessere utile per far rientrare i parametri di una pandemia che stafacendo paura dal punto di vistasanitario e socioeconomico".
Antonella Lanfrit
Data: 25.11.2020 Pag.: 26Size: 268 cm2 AVE: € 34572.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 20
La conta dei morti non si ferma, da marzo 699 decessiDopo lo sciopero è polemica tra infermieri e RiccardiNel giorno in cui in FriuliVenezia Giulia per la primavolta da settimane tornano ascendere sia i dati dei ricoveriin terapia intensiva sia quellinegli altri reparti, oltre a unapercentuale dei positivi suitamponi effettuati chetorna ailivelli di sette giorni fa ( 9,45% su5.864 test effettuati), purtropposi registrano altre 26 vittime e ilbilancio complessivo dei mortida covid19 sale a 699. A perderela vita in provincia di Udineancora un'ospite della casa diriposo di Palmanova, unadonna di 96 anni; sempre instrutture per anziani sonomorte una 94enne di Ovaro, un89enne di Udine, una 83enne diResia, un 78enne di Castions diStrada. In ospedale invece cisono stati i decessi di una89enne di Tarcento, un 88ennee un 80enne di Martignacco,una 81enne di RivignanoTeor,un 80enne di Udine, una 76ennedi Pasian di Prato e una 73ennedi San Giovanni al Natisone.Nelle ultime 24 ore sono statirilevati 554 nuovi contagi, diquesti 117 afferiscono a testpregressi eseguiti in laboratoriprivati dal 21 ottobre al 21novembre. Le persone positiveal virus in regione ammontanoa 13.615. Scendono a 54 (1) ipazienti in cura in terapiaintensiva e a 561 (4) i ricoveratiin altri reparti. Nel settore delle
residenze per anziani sono statirilevati 57 casi di personeospitate nelle struttureregionali, mentre gli operatorisanitari risultati contagiatisono 21. Sul fronte del Sistemasanitario regionale (Ssr) daregistrare ben 45 nuovi positivitra medici, infermieri,amministrativi e tecnici delletre aziende sanitarie, del Burloe del Cro. Infine da registrare lepositività al virus di unapersona rientrata dallaRomania. A livello comunale ilsindaco di Tolmezzo FrancescoBrollo ha aggiornato il quadrocon 235 persone positive (13delle quali in isolamentodomiciliare presso la casacircondariale e 27 presso la casadi riposo). Salgono a 28 i casipositivi registrati invece aTorviscosa dove il sindaco hadeciso la sospensione delmercato settimanale, mentreanche a Udine il sindaco PietroFontanini ha raccomandatoprudenza: "In ospedale a Udineci sono 55 persone nelleinfettive e 130 ricoverati percovid di cui due molto gravi" haricordato."Sono oltre 200 i colleghi sinora positivi e tanti idipartimenti dell'azienda indifficoltà con il personale allostremo". Il quadro sullesofferenze del personalesanitario in Friuli lo ha reso
noto ieri Afrim Caslli,segretario provinciale delNursind, nel corso dellosciopero indetto a livello diazienda sanitaria FriuliCentrale: "Chiediamo con forzaanche alla politica regionale diintervenire per fermare questoscempio. Siamo stanchifisicamente e psicologicamentee ogni giorno troviamo ostacolinuovi e maggiori. Dopol'incontro di conciliazionefallito con i vertici dell'Aziendaabbiamo deciso di dire bastafino a quando le condizionilavorative del personalesanitario non sarannomigliorate". Circa il 75% delpersonale infermieristico erastato ieri precettato. La rispostadella Regione è arrivata dalvicegovernatore Riccardi: "Isindacati anche oggi sonoarrivati allo sciopero davantialle proposte di assunzionidell'azienda. A parte l'infelicemomento mi sembra ovvio checontinui ad esserci altro",ricordando che è previsto unpiano assunzioni ordinario al31/12 di 67 nuovi operatori atempo indeterminato e 37co.co.co, ai quali si aggiungonoaltri 123 secondo il pianostraordinario e 58 domandeaccolte per la graduatoria diassunzioni a tempodeterminato.
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Data: 25.11.2020 Pag.: 27Size: 249 cm2 AVE: € 32121.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 21
.90.241 sfoglia.ilgazzettino.itOspedali, arriva il piccoUna settimana di fuocoper non essere travolti`Atteso l'effetto dell'aumento delle infezioni nei giorni scorsi
Si rischia di superare il 50 per cento di letti occupati in regioneL'ALLARMEPORDENONE E UDINE "Il picco non èancora arrivato, ci aspettiamoun incremento per altri seisettegiorni prima di raggiungerel'apice della curva". Parola diMaurizio Ruscio, direttore delcentro di ricerca del Burlo Garofolo di Trieste. E l'occhio clinicodel Coronavirus in Fvg. La curvaa cui si riferisce è quella dei ricoveri, che nonostante il leggerocalo di ieri è destinata ancora asalire e a mettere ulteriore pressione sul sistema sanitario. Perquesto, nei prossimi giorni, incorsia si combatterà la "battaglia degli ospedali". E non c'èlockdown che tenga, perchéqualsiasi misura più restrittivanon manifesterebbe i suoi effettiimmediatamente, ma solo dopodue o tre settimane.L'ONDA D'URTO
Giorni di fuoco, negli ospedali del Friuli Venezia Giulia. Si attende infatti l'impatto generatodai giorni più neri del contagio,cioè i tre consecutivi con i nuovicasi oltre quota mille. La quotadegli asintomatici è rimastasempre alta, ma allargandosi labase dei contagiati c'è il rischioche il sistema sanitario subiscaun'altra spallata a breve. E intutte e tre le Aziende sanitariec'è un dossier pronto ad essereaperto: comprende la chiusuradi tutte le attività extraCovid ancora in piedi, ad eccezione dellachirurgia d'urgenza, posttraumatica e oncologica. Esattamen
te come nei giorni più bui dellaprima ondata. I reparti Covid,ormai al limite, subiranno ulteriori espansioni a discapito delle degenze ordinarie: si cercheràdi non superare una soglia impensabile, quella del 60 per cento dei posti in Area medica. Sì,perché l'occupazione della metàdei letti è ormai vicina.I NUMERIIn Fvg ci sono 561 persone ri
coverate nei reparti Covid ordinari e 54 in Terapia intensiva. Ègià superata la soglia dei 600 letti occupati (per la precisione oggi sono 615) e il conto non include le 40 persone ospitate nelledue Rsa Covid di Sacile e Maniago (ormai piene, tanto che sipensa a un ampliamento nel comune della Pedemontana) enell'unica residenza dedicata inprovincia di Trieste, che a suavolta può accogliere 35 persone.Il totale delle persone che ad oggi hanno ancora bisogno di assistenza sanitaria, quindi, arriva apiù di 700 unità. In più, nel Covid hotel di Udine (alla residenza Zaffiro di via Umago) ci sonoaltre trenta persone in cura intermedia. Le prime due soglieindicate come critiche dal ministero della Salute sono state superate da qualche giorno: la Terapia intensiva non preoccupa,dal momento che il livello è quasi stabile al 31 per cento, quindidi un punto al di sopra del primolimite di sicurezza; il problemaè in Area medica, dove sui 1270posti totali il Covid ne ha divora
ti già 561, cioè il 44 per cento delLE AZIENDE RICORRONOAL DOSSIER "SEGRETO"CHE PREVEDE IL TAGLIODI TUTTE LE ATTIVITÀTRANNE LA CHIRURGIAD'URGENZAtotale. La situazione nel restod'Italia invece è opposta: la curva dei ricoveri è piatta e la percentuale di occupazione è fissaal 51 per cento. A breve, quindi,il Friuli Venezia Giulia potrebbesuperare il dato nazionale.CONFRONTO E FUTURO
Durante la prima ondata, negli ospedali del Friuli VeneziaGiulia erano state ricoverate almassimo 240 persone in Areamedica e 62 in Rianimazione. Sinota quindi un calo dei pazienticritici, mentre le persone bisognose di cure in corsia sono quasi triplicate. Un fattore che stamettendo a dura prova sia la tenuta della risposta al Covid chela necessità di prestare le curenecessarie a tutti gli altri pazienti che continuano ad ammalarsid'altro come e quanto prima. Lospettro è quello di superare gli800 pazienti, includendo anchele Rsa dedicate, mandando difatto in zona rossa non i cittadini, ma gli ospedali. Sarebberoguai. Per evitare questo scenario c'è solo un fattore in cui sperare: la discesa dei contagi.
M.A.
Data: 25.11.2020 Pag.: 27Size: 313 cm2 AVE: € 40377.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 22
Sos ai carabinieri sblocca il tampone` L'odissea di un 94enne con pluripatologie entrato in contatto ` La rabbia della nipote: "Io a Trieste sottoposta a screening
con il badante colpito dal Covid: "Abbandonato a sè stesso" in nemmeno 3 ore, mentre nessuno si è occupato dei nonni"MANIAGOEntra in contatto con badan
te positivo: 94enne attende inutilmente il tampone per 15 giorni. I familiari allertano i carabinieri e la situazione si sblocca.Il nonnino protagonista dellavicenda abita da sempre a Maniago, ha cinque bypass coronarici e un'insufficienza respiratoria cronica. Due settimanefa è entrato in contatto con unbadante che gli ha probabilmente trasmesso il virus (l'uomo lavora anche in altre case,dove si sono verificati casi dicontagio da Covid 19). Da alloraè iniziato il calvario del 94ennee dei suoi familiari: a oggi nessuno lo ha ancora sottoposto ascreening.
GRIDO D'ALLARMEA rendere noto e a racconta
re quanto accaduto è la nipote,che da qualche anno si è trasferita a Trieste. "Per un'interasettimana il suo medico di basesi è rifiutato di andare a visitarlo a domicilio l'accusa dellaparente dell'anziano : secondoil professionista, qualche lineadi febbre persistente non eraun sintomo sufficiente. Febbredi cui, poi, abbiamo iniziato asoffrire anche la mia mamma e
io. Con la piccola differenzache da quando ho informato ilmio medico della situazione, edel contatto con i miei congiunti febbricitanti, a quando sonostata sottoposta a test, sono trascorse soltanto tre ore. Soloche io vivo a Trieste, i miei aManiago: per la cronaca, sonorisultata positiva". In realtà,proprio a Maniago funziona ildrive through, cui accedono daquasi un mese centinaia di persone al giorno. "Proprio perquesto abbiamo sollecitato ilmedico di accertarsi personalmente della situazione, ma èservita una settimana primache visitasse il nonno. Primaha addotto varie giustificazioni, alcune assolutamente plausibili, come il fatto che era oberato di lavoro, altre un po' meno accettabili, come la mancanza di una visiera che mettesse in sicurezza lo scenario.Perché qui c'è un'incongruenza: se pensava che il nonno fosse soltanto raffreddato, perchémai temeva così tanto il contagio da non volerlo nemmenoincontrare?".LA SVOLTAIl repentino cambiamento
c'è stato dopo che la famiglia si
è rivolta ai Carabinieri di Maniago: "Non sappiamo se i militari dell'Arma siano intervenuti d'autorità, intimando al professionista di fare la visita a domicilio, ma resta il fatto che poche ore dopo la nostra accoratarichiesta di aiuto c'è stato l'accesso a domicilio, con la scoperta della saturazione a 86 ela necessità di attaccare immediatamente il nonno alla bombola d'ossigeno". Ieri mattina,l'ennesimo colpo di scena: dopo più di due settimane dallacomparsa della febbre, era inprogramma il tampone, che però è stato misteriosamente annullato. "Per fortuna il casoadesso è in carico al medicodell'Usca Marco Rocchetto,che si è subito attivato per effettuare lo screening con la massima urgenza e seguirà il nonnonel decorso, che sappiamo giàsarà molto difficoltoso. Abbiamo voluto raccontare questastoria per scongiurare il rischio che possa capitare ad altri riferisce la nipote : comprendiamo la situazione diemergenza in cui i medici stanno lavorando, ma è inaccettabile che si lascino le famiglie abbandonate".
Lorenzo Padovan
Data: 25.11.2020 Pag.: 33Size: 298 cm2 AVE: € 38442.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 23
virus / in friuli venezia giulia resta alta l'incidenza dei positivi sul totale dei testati. ieri 26 morti, metà nelle case di riposo. ospedale di gorizia: già occupati 38 letti su 50
Vaccini, il piano della RegioneCaos sulle regole imposte ai barInviati al commissario Arcuri i dettagli della campagna antiCovid: iniettate fino a 15 mila dosi al giorno, si parte a febbraioNon chiara l'ordinanza firmata lunedì da Fedriga su cibi e bevande consumati all'aperto. "Si può". Ma c'è la prima multaInizia a delinearsi il piano per ilvaccino antiCovid in regione, dopo che anche ieri si sono registratiben 26 morti, e oltre 550 positivi.Il Fvg ha inviato al commissario Arcuri i dettagli della campagna dimassa: a febbraio previste 15 miladosi al giorno. Intanto, dopo l'ordinanza di Fedriga scattata ieri, sono risultati dei punti dubbi, in particolare sulle regole per il consumo di bevande e cibo fuori dai locali./ DA PAG. 2 A PAG. 12
Il piano Fvg per il vaccinoDosi a 1015 mila personeal giorno, via da febbraioLa Regione invia al commissario Arcuri il programma della campagna anti Covidsul territorio. Già ordinati quattro freezer ad hoc, appuntamenti in zone fieristiche
Marco Ballico / TRIESTE
Una vaccinazione di massa,da 1015 mila persone algiorno. Convocate nei quartieri fieristici della regione,in una grande operazionedrivein. Poi toccherà agli anziani delle case di riposo.Ma, se le dosi continuerannoad arrivare, il Friuli VeneziaGiulia potrebbe essere immunizzato entro fine primavera. Non solo un auspicio.Adesso c'è il piano vaccinaleantiCovid: il governatore
Massimiliano Fedriga lo hasottoposto al commissarioArcuri e sono ora in corso diindividuazione le struttureospedaliere che per prime andranno coperte con la vaccinazione. Mentre sono in arrivo a Pordenone quattro freezer per conservare le fialette.L'Arcs, Azienda regionale dicoordinamento per la salute, li custodirà nel magazzino dell'Interporto in vistadella campagna che dovreb
be scattare da febbraio, unavolta acquisite sul territoriole scorte.Se a fine gennaio, come an
nunciato, l'Italia conterà 3,4milioni di dosi, sufficientiper 1,7 milioni di persone vista la necessità del richiamodopo la prima iniezione, sipuò ipotizzare che la copertura iniziale in Fvg riguarderà circa 35 mila soggetti. Mala Regione, informano Fedriga e il vicegovernatore con
delega alla Salute RiccardoRiccardi, ha indicato un fabbisogno di partenza per vaccinare poco meno di 60 milapersone, di cui quasi 48 milalegate a vario titolo professionale al sistema sanitario e socioassistenziale e circa 11mila ospiti delle struttureper anziani, la fascia più fragile.I contenuti del progetto so
no in via di costruzione. Il pri
Data: 25.11.2020 Pag.: 1,2Size: 523 cm2 AVE: € 15690.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000
SANITÀ LOCALE 24
mo atto del direttore generale dell'Azienda Giuseppe Tonutti è stato ordinare quattro freezer, del costo di 9 mila euro ciascuno a carico delSsr, in grado di conservare ilvaccino Pfizer a meno 80 gradi, come da precisazionedell'azienda farmaceuticastatunitense. "Abbiamo preferito agire autonomamente– spiega Tonutti – per evitaredi entrare in un circuito nazionale di acquisto che avrebbe potuto allungare le tempistiche". L'investimento, fa sapere ancora il dg di Arcs, verrà poi riutilizzato dalle Aziende sanitarie del Fvg, in particolare dagli istituti di ricer
ca, al termine della campagna di vaccinazione.La consegna dei freezer è
prevista entro Natale, ma l'intenzione è di aggiungerequalche altro apparecchioper questioni logistiche. "Arriveremo a cinque – fa sapere ancora il dg di Arcs –, edeventualmente a sette, in modo da coprire l'intero territorio. Parliamo infatti di un vaccino che dovrà essere inoculato nello stesso luogo dellostoccaggio". I freezer verranno distribuiti verosimilmente in cinque punti della regione, quattro nei capoluoghidelle ex province e uno in Alto Friuli. La decisione finaleè ancora da prendere, ma To
nutti pensa all'area delle Fiere e, in montagna, a uno spazio da individuare all'uscitadall'autostrada al caselloCarnia. Il vaccino Pfizer èpensato per numeri alti, visto che ogni scatola, che contiene 975 dosi, una voltaaperta va completata nell'arco di otto ore. Difficile portare le fialette agli utenti (anche se si pensa a unità mobiliper le residenze per anziani), il procedimento dovrà essere inverso: saranno i cittadini a recarsi nei centri vaccinazione, che dovranno consentire il parcheggio e una rapida circolazione dei veicoli.L'obiettivo di Arcs è di riuscire a mettere in fila ogni gior
no 1015 mila persone e,sempre che arrivino le dosiper tutta la popolazione, avaccinare il Fvg per fine primavera 2021, sfruttando pure un secondo vaccino, l'OxfordIrbmAstraZeneca, chepure sembra essere alle porte, che ha una modalità di utilizzo simile a quello dell'influenza e potrebbe più agevolmente essere usato nellecase di riposo.
Il fabbisogno indicatoin 60 mila unitàfra personale sanitarioe assistenziale e ospitidelle case di riposo
Data: 25.11.2020 Pag.: 1,2Size: 523 cm2 AVE: € 15690.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000
SANITÀ LOCALE 25