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magazine Monferrato Ovadese, un territorio che piace TESORI DA SCOPRIRE Viaggio tra castelli e paesaggi millenari sulle strade del Dolcetto Journey through castles and ancient landscapes on the roads of Dolcetto
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Monferrato Ovadese, un territorio che piace

Mar 22, 2023

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Khang Minh
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Page 1: Monferrato Ovadese, un territorio che piace

magazineMonferrato Ovadese, un territorio che piace

TESORI DA SCOPRIRE

Viaggio tra castelli e paesaggi millenarisulle strade del Dolcetto

Journey through castles and ancient landscapeson the roads of Dolcetto

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ORI MAGAZINE • Monferrato ovadese: un territorio che piace

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Raccontiamo l’ovadeseC

ari lettori,l’obiettivo di questa iniziativadi “ORI magazine” è quello di

accompagnarvi, periodicamente, inun viaggio tra cultura, tradizioni e sa-pori del territorio ovadese. Auspi-chiamo che possiate intraprenderequesta avventura con un forte spiritodi curiosità: potrete scoprire le no-stre bellezze, che meritano di esserericonosciute da chi vive ogni giornola nostra realtà e da chi decide disceglierla come meta del propriotempo libero. Con questa pubblica-zione vogliamo salutare e accoglierei numerosi turisti che stanno arrivan-do anche da fuori i confini italiani,per questo abbiamo deciso di tradur-re tutto il magazine in lingua inglese,per rendere fruibile a un pubblico an-cora più vasto la nostra realtà. L’ova-dese offre occasioni per attivitàsportive emozionanti e varie, luoghidi culto carichi di storia e leggende,paesaggi autentici e incontaminati,prodotti artigianali da assaggiare eammirare e una viticoltura in espan-sione e di grande pregio. Per noi rac-contare un territorio è incasellare lenostre ricchezze in un mosaico, ab-biamo iniziato a raccontarne alcunipezzi, la nostra volontà è di prose-guire con altre pubblicazioni e conti-nuare a narrare le nostre ricchezze.Uno spaccato del Monferrato chesorprende, che si fa vitale e ricco nel-le sue differenze.

Mario Arosio, presidente Enoteca Regionale di Ovada

e del Monferrato

The OvadaterritoryDear readers,the purpose of this initiative by “ORImagazine” is to accompany you, perio-dically, through a journey among cultu-res, traditions and the different flavorsof Ovada’s territory. We hope you willstart this journey with a creative mind:you can find out our beauties deservingto be recognized by whoever lives ourcity every day and whoever chooses itas a destination to visit during theirspare time. With this magazine wewant to welcome the numerous tou-rists coming from outside of Italy aswell. For this reason we have decidedto translate the whole magazine in En-glish, to help a even wider public un-derstanding our reality. The Ovada ter-ritory offers opportunities for variousexciting sports activities, places of wor-ship loaded with stories and myths, pu-re environments, handmade productsready to be tasted and admired and aprestigious expanding viticulture. Tous, describing our land is like puttingtogether pieces of a puzzle. We startedadding some pieces. Our will is to keepgoing, publishing more and narratingabout our treasures. Cross section onthe Monferrato that surprises and co-mes to life in its differences.

Mario Arosio, president of the Regional Wine House

of Ovada and Monferrato.

SUPPLEMENTO AL NUMERODEL 4 E DEL 5 LUGLIO 2019

Redazione di OvadaVia Buffa 39

Tel. e fax 0143 81054

In collaborazione conMedial pubblicità Via Parnisetti 10

Alessandria Tel. 0131 56364Fax 0131 251139

Grafica e impaginazioneNunzia Santomauro

Mattia PapiliMauro Risciglione

StampaItalgrafica

Via Verbano 146Veveri (NO)

Immagini: designed by Freepik

Direttore editorialegruppo So.G.Ed.

Alberto Marello

Il Piccolo:Reg. Trib. di Alessandria n. 5

17/5/1950

Il Novese:Reg. Trib. di Alessandria n. 149

27/8/1963

L’Ovadese:Reg. Trib. di Alessandria n. 485

9/10/1997

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«Come si possono sviluppare tutte leeccellenze di un territorio che offredavvero molto? Per prima cosa biso-gna puntare sui flussi turistici». GianPaolo Coscia, presidente della Came-ra di Commercio di Alessandria, è ot-timista sul futuro dell'Ovadese, chia-mato a compiere il definitivo salto diqualità. «I dati che abbiamo a disposi-zione testimoniano un incremento si-gnificativo per quanto riguarda i ser-vizi di alloggio e di ristorazione. Amio parere è questa la strada da per-correre, cercando di ottimizzare letante risorse a disposizione. L'annodel Dolcetto? Una grande opportuni-tà, ma è necessario compiere unosforzo ulteriore e andare ancora oltre,sfruttando gli strumenti adatti pervincere questa sfida. A cominciareproprio dal turismo e dalla ricezione».Parliamo di un territorio, del resto,che anche a livello logistico può eser-citare un peso strategico notevole.«Quello di Ovada è l'ultimo caselloautostradale prima della Liguria, biso-gna creare i presupposti per invoglia-re le persone a visitare le nostre zone,apprezzandone le straordinarie virtù.Qualità deve essere la parola d'ordi-ne». Puntando molto sul gioco di

squadra, sul concetto di fare rete po-nendosi un obiettivo comune. «Inquesto senso i due consorzi e l'Enote-ca Regionale rappresentano gli stru-menti ideali, ma anche noi come Ca-mera di Commercio rinnoviamo l'im-pegno e siamo in prima linea per vin-cere una partita tanto importante». IlDolcetto è il fiore all'occhiello, simbo-lo di una crescita che negli ultimi anniha raggiunto proporzioni evidenti. «E'vero, e i recenti riconoscimenti delMarengo d'Oro lo testimoniano in ma-niera eloquente. Parliamo di un gran-de vitigno, capace di ristrutturarsi e dievolversi sino a raggiungere risultatidi spessore. Mi piacerebbe che il Dol-cetto, ma anche i castelli e i percorsinaturalistici, diventassero motore diuna realtà ancora più grande, capacedi creare un brand che si inserisca nelMonferrato e nell'Unesco».

Creating a brand«How can you develop the excellencesof a territory that offers many? First ofall, we need to aim at the touristicflows». Gian Paolo Coscia, president ofthe Chamber of Commerce of Alessan-dria, is really positive about the futureof Ovada and its villages, expected todefinitively improve the quality of theirproducts. «The data we own tells usabout a significant growth in terms ofaccommodations and restaurants. Ithink this is the road to follow alwaystrying to optimize the many resourceswe have available. The year of Dolcettois a big opportunity, but we have topush forward, go beyond that, takingadvantage of the tools we have to winthis challenge. Starting from tourismand how to make the public receive usbetter». We are talking about a landthat, logistically, can have a big strate-gic impact. «Ovada’s highway toll is thelast before entering Liguria, we have to

create ways to persuade people to visitour area, to appreciate their extraordi-nary virtues. Quality has to be our codeword». We must also focus on team-work, on the concept of creating a net-work with an identical goal. «With thisin mind, the two consortium and theEnoteca Regionale are the ideal tools,our Chamber of Commerce is on thefront line as well to win such an impor-tant challenge». Dolcetto is our pride,symbol of a growth process that has re-cently seen a significant development.«It is true and the recent recognitionsfrom the Marengo d’Oro are significantwitnesses of it. We are talking about abig vine, able to modify itself and evolveto achieve important results. I would li-ke that Dolcetto and all the naturalisticpaths and various castles as well, beca-me the driving force for an even biggerreality, able to create a brand to add toMonferrato and Unesco».

La creazione di un brand all’insegna del MonferratoGian Paolo Coscia presidente della Camera di Commercio di Alessandria racconta il Monferrato

Gian Paolo Coscia president of the Chamber of Commerce of Alessandria talks about Monferrato brand

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Nel 2014 il regista Luca Ribuoli utiliz-zò gli spazi aperti di piazza Assunta ePiazza Garibaldi per ricavarne un an-golo di Sicilia per la fiction Rai “Que-sto nostro amore”. In realtà le stradestrette, tra via Cairoli e via San Paolo,e i palazzi colorati ricordano uno sce-nario tipico dei borghi della Liguria.«Via Cairoli è così - scrive Mario Cane-pa, voce della cultura locale - un po’grigia, un po’ ocra, un po’ rosa, e contante finestre. Via Cairoli è trecentopassi ed è subito finita. Via Cairoli èuna lunga amicizia». Domina PalazzoMaineri, costruito nella seconda metàdel XVII secolo e attuale sede della bi-blioteca. Al termine il cuore della città,piazza Assunta, che unisce il borgomedievale alle contrade nate fuori lemura. La Chiesa è intitolata a MariaAssunta in cielo e San Gaudenzio: ilsuo interno misura 60 metri di lun-ghezza per 20 di larghezza e l'altezzadal pavimento al sommo della voltadella navata centrale è 19,50 metri.Sullo sfondo piazza Garibaldi, oggi se-de del mercato bisettimanale, “ei Piô-zu” (lo spiazzo), per gli ovadesi. A breve distanza il Borgo Medievale,composto da piazza Mazzini e piazzaCastello, in cui dominano la Loggia diSan Sebastiano e l'Oratorio di SanGiovanni. La prima, oggi contenitoremultimediale destinato agli eventi cul-turali, è stata per secoli la vecchia par-rocchiale di Ovada con il titolo di San-ta Maria. Il secondo è posizionato ac-canto alla Loggia; la Confraternita inti-tolata a San Giovanni Battista o dei“rossi”, per il colore delle cappe indos-sate durante le cerimonie, costruì ilproprio oratorio ristrutturato poi nelSettecento con decorazioni sullo stiledel tempo. All'interno sono custoditele due casse processionali utilizzateogni 24 giugno per la tradizionaleprocessione. La contrada di Sant’Antonio compren-de via San Paolo, con l'Oratorio del-l'Annunziata, sede della Confraternitadei “turchini”, la Chiesa di San Dome-nico, punto di aggregazione della co-munità degli Scolopi, Palazzo Spinola,

la la casa natale di San Paolo dellaCroce e la scuola di musica intitolataal compositore Antonio Rebora.

http://www.archiviostorico.net/guide http://www.iatovada.it/it/

Old TownIn 2014, Luca Ribuoli, a film director, deci-ded to use the open spaces of AssuntaSquare and Garibaldi Square to recreate alittle Sicily for a Rai tv series titled “Questonostro amore”. In reality, the narrow streets around Cairo-li street and San Paolo street and their co-lorful buildings remind us of the typicalvillages in Liguria. «Cairoli street is like this– writes Mario Canepa, voice of the localculture – a little gray, a little ochre, a littlepink and with many windows. Cairoli stre-et is 300 steps long. It is like a long frien-dship». Palazzo Maineri, built in the se-cond half of the XVII Century, now hou-sing the city’s library, overlooks the area.At the end of the street, the heart of thecity, Assunta Square, linking the medievalvillages with the city quarters situatedoutside of the city walls. The Church is na-med after Maria Assunta into heaven andSan Gaudenzio: it is 60 meters long, 20meters wide and 19,50 meters tall, fromthe floor to the highest point of the cen-tral nave. In the background, GaribaldiSquare, now location of the city markettaking place once every two weeks, “eiPiôzu” (lo spiazzo – the open space), as

the Ovada locals call it.Close by we can find the Medieval Village,consisting of Mazzini Square and CastelloSquare, overlooked by San Sebastiano’sLoggia and San Giovanni’s Oratory. TheLoggia, now multimedia center designa-ted for cultural events, has been the oldparish named after Santa Maria. The Ora-tory is right beside the Loggia; the Con-fraternity named after San Giovanni Batti-sta or the color red, because of the colorof the cowls used during services, built itsoratory, renovated later on in 1700 withdecorations characteristic of the time. In-side the oratory the two processional bo-xes, used every 24th of June for the tradi-tional procession, are safely guarded.The city quarter named after Sant’Antonioconsists of San Paolo street, home of theAnnunziata Oratory, headquarter of the“turchini” brotherhood, San Domenico’sChurch, meeting point for the Scolopicommunity, and Palazzo Spagnola, bir-thplace of San Paolo della Croce and mu-sical school named after the famous com-poser, Antonio Rebora.

http://www.archiviostorico.net/guide http://www.iatovada.it/it/

Centro storicoun set che affascinaTra storia, arte e scorci di vita quotidiana

Histories, culture, art in the old streets

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È oramai diventato un appuntamentofisso del Ferragosto ovadese. Dalle pri-me luci dell'alba, e per tutto il giorno,le vie principali del centro storico ospi-tano stand e bancarelle degli esposito-ri provenienti da tutto il nord ovest. È ilMercatino dell'Antiquariato organizza-to dalla Pro Loco dell'Ovadese, un'ini-ziativa creata più di vent'anni fa conl'obiettivo di valorizzare la parte piùcaratteristica della città e cresciuta finoa diventare ogni anno meta di migliaiadi visitatori da Liguria, Piemonte eLombardia. «Selezioniamo da anni gliespositori – spiega Tonino Rasore, pre-sidente dell'associazione organizzatri-ce – Lo scenario della manifestazione èindubbiamente molto suggestivo e af-fascinante e di recente l'area di esposi-zione si è pure ampliata in un percorsoche permette anche di scoprire angolicaratteristici e di pregio architettoni-co». E gli appassionati arrivano pun-tualmente alla ricerca di quel disco divinile diventato quasi introvabile o del-

l'oggetto della memoria che in tantiavevano in casa della nonna, tra libri,mobili di epoche e dimensioni diverse.«Il crescente consenso di pubblico ciha spinto ad aggiungere date al nostrocalendario, fino ad arrivare quasi a unacadenza mensile». Il primo appunta-mento di ogni anno è fissato per il lu-nedì di Pasquetta. Altre date “storiche”sono il 1 maggio e il 2 giugno. Nel pe-riodo autunnale e invernale sono previ-

sti l'1 novembre e l'8 dicembre. Perqueste occasioni, la città si riempie dicolori e iniziative collaterali messe apunto dai commercianti, per una festasempre diversa e accattivante. «L'ideadi fondo è che in questo scenario ogniovadese dev'essere testimonial dellasua città rispetto a chi arriva da fuori».

https://accademiaurbense.it/ http://www.archiviostorico.net/

Mercatino dell’antiquariato, la città si apre al turismo

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Antiques marketIt is already become a regular event onthe 15th of August in Ovada. Fromdawn, throughout the whole day, themain streets of the Old Town are the ho-me of stands of exhibitors coming fromevery part of the North-West. It is theantiques market organized by the Ova-da Pro Loco, an event created morethan twenty years ago with the purposeof promoting the most distinctive partof the city and grown to become, everyyear, the destination of thousands of vi-sitors from Liguria, Piedmont and Lom-bardie. «We have been selecting theexhibitors for years – says Tonino Raso-re, president of the association organi-zing the event. The scenery of the eventis, without a doubt, very appealing andsuggestive. Recently, the space designa-ted for it has been expanded, creating apath to follow to discover distinctivecorners of great architectural value». En-thusiasts always come looking for a real-ly rare vinyl or an object full of memo-ries kept inside their grandmothers’ ho-mes, among which books and vintagefurniture of various sizes. «The growingconsensus from the public has allowedus to add dates to our calendar, at thispoint we could organize the event mon-thly». The first date of every year is onLittle Easter’s Monday. Other “historic”dates are May 1st and June 2nd. Duringfall months, November 1st and Decem-ber 8th. In those days the city is filledwith colors and parallel initiatives orga-nized by merchants to propose an al-ways different and captivating celebra-

tion. «The idea is that every Ovada citi-zen has to be a testimonial for their cityto whoever comes from outside».

https://accademiaurbense.it/ http://www.archiviostorico.net/

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Perimetro ampio

Le bancarelle che si posizionano dapiazza XX Settembre a via Cairoli, viaSan Paolo, fino all'area di piazza Castel-lo con parcheggi comodi e alla portatadi tutti i visitatori

Wide perimeter

Stands situated from XX Settembresquare to Cairoli street, San Paolo stre-et, until Castello square with convenientparking and within every visitor’s reach.

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Un progetto nato per riaffermareun'identità. Il Dolcetto è il Piemonte eil Piemonte è il Dolcetto. Un rosso conuna forte personalità che lega quat-tordici Enoteche Regionali, compresenelle aree di produzione, e sei deno-minazioni tra le provincie di Alessan-dria, Asti, Cuneo con un'incursione inLiguria nell'Imperiese. "L'Anno delDolcetto" proclamato per il 2019 dallaRegione vuole spingere verso la pro-mozione di questo vitigno che rap-presenta un valore identitario. Un pa-trimonio che merita di essere risco-perto da un pubblico di appassionatisempre più ampio e qualificato. Il pro-gramma degli eventi si è aperto loscorso febbraio con una degustazio-ne guidata delle tre DOCG piemonte-si, oltre a Ovada, Diano D'Alba e Do-gliani. Nel corso di questi dodici mesisaranno tantissimi gli appuntamenti. IlDolcetto del territorio ha avuto un

ruolo da protagonista nell’edizionepiù recente del "Vinitaly" e della Gior-nata Nazionale della Cultura del Vinoe dell'Olio, organizzata dall'Associa-zioni Italiana Sommelier a PalazzoReale a Torino. I prossimi mesi saran-no ancora ricchissimi di occasioni perdegustare il frutto di un vitigno cono-sciuto fin dal XVI secolo che sulle no-stre colline ha sempre trovato il suohabitat naturale. L’Anno del Dolcettovede l'Enoteca Regionale e il Consor-zio dell'Ovada DOCG lavorare in si-nergia con il forte obiettivo di valoriz-zare al massimo una rete di piccoli emedi produttori del Dolcetto. Un vinoche racconta come nessun altro il ter-ritorio dal quale proviene e che rap-presenta la chiave di volta per unviaggio attraverso tradizioni e cultureche sorprendono chi vi si immerge.

https://enotecaregionaleovada.com/

Dolcetto: il Piemontecelebra il suo rossoL’Ovada, il Dogliani e il Diano d'Alba: tre DOCG, un anno di grandi eventi

The “year of Dolcetto” by the Piedmont Regionpromoting this wine variety

Ambasciatori d’eccezione

Tra i tanti volti che hanno volutosupportare la campagna a favore delDolcetto il giornalista Rai Giuseppedi Tommaso e il conduttore televisi-vo Marco Berry.

Exceptional Ambassadors

Among the many faces who wantedto support the campaign in favor ofDolcetto, Giuseppe di Tommaso, aRai journalist, and the television an-chor-man Marco Berry.

PROGRAMMA

4:30 - partenza a piedi dal piazzale del cimitero di Rocca Grimalda guidati dal CAI sez. Ovada verso Agriturismo Val del Prato

5:30 - caffè di benvenuto

6:00 - concerto dei Dodecacellos

Al termine, colazione campestre.

INFO Dotazione per la passeggiata: torcia elettrica e scarpe stringate con suola scolpita. È possibile pranzare presso Agriturismo Val del Prato previa prenotazione (0143 873437).EVENTO APERTO RAGGIUNGIBILE ANCHE CON MEZZI PROPRI.PARTECIPAZIONE GRATUITA

#BUONGIORNODOLCETTO

BUONGIORNODOLCETTO15 AGOSTO 2019, ORE 5:30

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AGRITURISMO VAL DEL PRATO, ROCCA GRIMALDA (AL)

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Club Alpino Italiano sez. Ovada0143 [email protected]

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The yearof Dolcetto 2019A project created to assert an identity.Dolcetto is Piedmont and Piedmont isDolcetto. A red wine with a strong per-sonality that combines fourteen Regio-nal Winehouses included in their pro-duction areas and six denominationsamong the provinces of Alessandria,Asti, Cuneo same areas in Liguriaaround Imperia.2019 has been proclaimed the “year ofDolcetto” by the Region wanting topromote this wine variety as it repre-sents an important identity. A heritagethat deserves being rediscovered by amore and more passionate and quali-fied public. The events program started last Februa-ry with a guided tasting of the threePiedmont based DOCG, in addition toOvada, Diano D’Alba and Dogliani.

During these twelve months, the eventswill be many. Our territory’s Dolcetto has been themain character of the latest release of“Vinitaly” and of the National Wine andOil Culture Day organized by the ItalianSommelier Association at Palazzo Realein Turin.The next months will be abundant ofopportunities to taste the product of aWinehouse known since the XVI Centu-ry, our hills being its natural habitat.The year of Dolcetto sees the EnotecaRegionale and the Consorzio dell’OvadaDOCG working together to promote totheir best abilities a network of smalland medium producers who have madeDolcetto their first priority. A wine that represents like no other itsterritory and could be the medium for ajourney through traditions and a culturethat always surprises whoever wants tofully immerse themselves in it.

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Buongiorno Dolcetto! Metti un risveglio in vigna, il sole chesorge alle spalle di un'orchestra classica che suona. La bel-lezza della collina tra Rocca Grimalda e San Giacomo a fa-re da sfondo. Lo scenario incantevole si materializzerà perla prima volta il 15 agosto prossimo, con l'iniziativa ideatadall'Enoteca Regionale, in collaborazione con il Consorziodell'Ovada DOCG, e il Cai di Ovada. A esibirsi saranno iDodecacellos, dodici violoncelli, un pianoforte e percussio-ni, che con arrangiamenti curati dal direttore Andrea Al-bertini, proporranno le più celebri colonne sonore di EnnioMorricone, Nino Rota, John Williams e altri nomi di spicco.Della formazione fa parte anche Arianna Menesini, solistadel Rondò Veneziano. «L'iniziativa – racconta Mario Arosio,presidente di Enoteca Regionale che l'ha curata – vuolesimboleggiare l'inizio di un nuovo periodo per nostro Dol-cetto e dare la possibilità di vivere un'esperienza che coin-volga i sensi principali: la vista, l'olfatto e il gusto. Siamo si-curi diventerà appuntamento fisso dell'estate ovadese». IlCai organizzerà una passeggiata tra le vigne per raggiun-gere il luogo del concerto, l'agriturismo Val Del Prato.«Un'iniziativa diversa – commenta Diego Cartasegna, voltostorico dell'associazione – che rientra alla perfezione tra leattività che il nostro gruppo sviluppa lungo l'arco dell'an-no». «Ci è sembrata – racconta Antonio Facchino, titolaredell'azienda – un'ottima occasione per dialogare con ap-passionati di vino e natura e presentare tutta la bellezzadei paesaggi in cui nascono i nostri prodotti». Alla giornatasi collega anche il concorso fotografico che lo stesso Cai diOvada ha deciso di dedicare al vino locale, celebrandol'anno del Dolcetto.

enotecaregionaleovada.comhttps://www.caiovada.it/

Good morning Dolcetto!Smell, taste and musicGood morning Dolcetto! You wake up in the wine house, witha classic orchestra playing, the sun and rising behind it. Thebeautiful hill between Rocca Grimalda and San Giacomo in thebackground. This beautiful scenario will become real on Au-gust 15th thanks to the initiative organized by Enoteca Regio-nale in collaboration with Consorzio dell’Ovada DOCG and Cai(Club Alpino Italiano – Italian Alpines Club) from Ovada. TheDodecacellos, twelve cellos, one piano and drums will be per-forming. Thanks to the arrangements by the director AndreaAlbertini, they will propose the most famous soundtracks byEnnio Morricone, Nino Rota, John Williams and other famousartists. Arianna Menesini, solo artist from the Rondò Venezia-no, will also take part in the event. «This initiative wants tomark the beginning of a new era for our Dolcetto and give thepossibility of living an experience involving our main senses:sight, smell and taste – says Mario Arioso, president of theEnoteca Regionale responsible for the initiative. We are surethis will become a regular stop in our summer in Ovada». TheCai will plan a walk through the wineries to reach the concertvenue, the Val Del Prato agritourism. «A different initiative that fits perfectly with the differentevents our association plans throughout the year – says DiegoCartasegna, historic member of the association». «We thoughtit would be a great opportunity to communicate with wineand nature enthusiasts and show the beauty of the landscapeswhere all our products come from – comments Antonio Fac-chino, owner of the company». During the day, the Cai isgoing to plan a photography contest dedicated to local wine,celebrating, this way, the year of Dolcetto.

enotecaregionaleovada.comhttps://www.caiovada.it/

Buongiorno Dolcetto!Ferragosto di musica ed emozioniConcerto in vigna alle prime luci del mattino

Mid-august at early morning light, music in the vineyards

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Per diciassette anni è cresciuta tra levigne ovadesi dell'azienda condottadal padre Eugenio. Anita Burnengoha fatto della cultura del vino respira-ta in famiglia fin dalla più giovane etàun progetto di vita. E appena si è pre-sentata la possibilità ha scelto di riab-bracciare la città della sua infanzia.Con il marito Erik Fanelli ha deciso dicreare "Wine&Kitchen", espressionedella gestione del locale commercialedell'Enoteca Regionale situato nellecantine di Palazzo Delfino. «Conoscia-mo bene il territorio – racconta Anitache negli ultimi anni si è occupata peril centro e nord Italia del ramo com-merciale del brand “Signorvino” - eabbiamo scelto di tornarci per la qua-lità della vita che può offrire. Voglia-mo che l’Enoteca diventi il punto diincontro dell’Alto Monferrato, propo-nendoci agli appassionati ma anche achi vuole avvicinarsi al mondo del vi-no». Da qualche mese Wine&Kitchenè al fianco dell'Enoteca nelle attivitàdi promozione del vino e dei prodottidel territorio: eventi, serate a tema, ecorsi si affiancano a un'attività risto-rativa che punta a reinterpretare latradizione con innovazione e creativi-

tà. «Cibo e vino – aggiunge Erik Fa-nelli – sono il miglior biglietto da visi-ta di una zona. Noi vogliamo raccon-tarli con un approccio più semplice eamichevole, alla portata di tutti». Al-l'interno dei locali, aperti dal martedìal sabato, con orari tra le 10.00 e le18.00 e tra le 10.00 e le 24.00, è pos-sibile acquistare a prezzo di cantina ivini dei produttori soci dell'ente. Unambiente caldo e accogliente consen-te di apprezzare a pieno l'eccellenzadel territorio che con frequenza sem-pre maggiore esercita il suo fascinonei confronti di visitatori in cerca diesperienze diverse e turisti.

www.facebook.com/WKwinekitchen/

Wine house managementFor seventeen years she has been livingamong the vineyards of her father Eu-genio's facility. Anita Burengo has tur-ned her family's passion for wine and itsculture into a life project and, as soon asshe could, she went back home to em-

brace her childhood city once again.She has created, together with her hu-sband, Erik Fanelli, “Wine&Kitchen”, ex-pression of the Regional Wine house si-tuated in the cellars of Palazzo Delfino.«We know our area pretty well – saysAnita, manager for the brand “Signorvi-no” commercial branches in the Northand Center of Italy – and we decided tocome back for the quality of life it canoffer. We want our wine house to beco-me a meeting point in the High Monfer-rato, offering our wine to the enthu-siasts but also to anyone who wants toget to know the wine world better».“Wine&Kitchen” has been working withthe Regional Wine house to promotewine and products of the territory for acouple of months now: events, themednights and classes are the right hand ofa catering activity whose goal is to ser-ve traditional products with a hint of in-novation and creativity. «Food and wine– adds Erik Fanelli – make up a region’sbest business card. We want to talkabout them simply and within everyo-ne’s reach». Inside their spaces, openfrom Tuesday to Saturday between10:00 and 18:00 and 10:00 and 24:00, itis possible to buy local wine at a cellarprice. A warm and welcoming environ-ment is ideal to appreciate the excellen-ce of our territory,frequently seducingvisitors looking for new experiences aswell as tourists.

www.facebook.com/WKwinekitchen/

Anita e Erik: le collinecome scelta di vitaWine&Kitchen gestisce l’Enoteca Regionaledi Ovada e del Monferrato

Anita and Erik together at Wine&Kitchen

La coppia del vinoAnita Burnengo e Erik Fanelli

(39 e 38 anni) all'interno di Wine&Kitchen

The wine coupleAnita Burnengo

and Erik Fanelli (39 and 38), inside Wine&Kitchen.

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La ricetta trascritta su un libricino dinorma custodito gelosamente dallamamma, qualche piccola variante in os-sequio alla tradizione famigliare: il ritodella preparazione degli agnolotti, o"anloti" per dirla davvero all'ovadese, èun ponte tra le generazioni e praticaancora molto diffusa. «A casa mia –racconta Paolo Bavazzano, storico delcostume della nostra città – la stagionedei ravioli inizia il 18 ottobre con SanPaolo della Croce: la finestra della cuci-na con i vetri appannati dava il segnaleche l’acqua nella pentola stava bollen-do e i ravioli erano in fase di cottura».Quel giorno niente porzioni. ognuno sisarebbe servito da solo e in proporzio-ne al proprio appetito: ravioli in biancosconditi, nella scodella con il vino in-vecchiato, conditi con "u tucu" tipicosugo di carne genovese, più volte, finoa che ne rimanevano quattro o cinqueisolati sul fondo del grilletto. Da semprel'agnolotto è protagonista della vitapubblica della città. Memorabile è la ra-violata imbandita sulla “Piazza delGiuoco del Pallone”, oggi Piazza Gari-baldi di Ovada, il giovedì grasso del1848, offerta e servita al popolo dallaborghesia e dal ceto commerciale.L’evento è ricordato come il pranzodella fratellanza dopo che le fasce me-no abbienti della popolazione avevanosolo assistito ai festeggiamenti per laconcessione dello Statuto Albertino. Laraviolata in piazza ancora oggi è ripro-

posta dalla Confraternita di San Gio-vanni nell'ambito delle celebrazioni chesi tengono ogni anno al 24 giugno.

paolobavazzano.weebly.comaccademiaurbense.it.

Agnolotti,a family traditionThe recipe written on a booklet jealouslyguarded by his mother, a few little varia-tions according to his family tradition: thepractice of agnolotti making, or “anloti” aspeople from Ovada call them, is still an ut-terly common procedure, as a bridge bet-ween generations. «In my home – PaoloBavazzaro, historian studying the costu-mes of our town, says – ravioli seasonstarts on October 18th with San Paolo del-la Croce: the steam on the kitchens’ win-dows was a clear sign that the water wasboiling and the ravioli were cooking». Thatday there were no set rations. Everyonewould have helped themselves and eatenaccording to their own appetite: plain ra-violi, ravioli in a bowl with aged wine orseasoned with the typical meat sauce fromGenoa, the “u tucu”, refilled over and overagain until only four or five were left onthe bottom of the pot. The agnolotto hasalways been the protagonist of the city’spublic life. Truly memorable is the raviolatain “Piazza del Giuoco del Pallone”, todayGaribaldi Square in Ovada, on Mardis Gras

in 1848, offered and served to the peopleby the bourgeoisie and the merchantclass. The event had been remembered asthe brotherhood meal, as the lower socialclasses had only been witnesses of the ce-lebrations following the granting of the Al-bertine Statute. The raviolata in the mainsquare is still offered today by the brother-hood of San Giovanni during the annualcelebrations taking place on the 24th ofJune.

Agnolotti, tradizione di famiglia

Frazione Albareto 9 - Molare (AL)Telefono 0143 888323

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Chi èPaoloBavazzano66 anni, è un gran-de esperto di storialocale, con partico-lare riferimento acostume e tradizio-ni.

WhoPaoloBavazzano66 years old, he isan expert in localhistory with spe-cial attention tocostumes and tra-ditions.

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Il battesimo ufficiale al grande pubblicodegli appassionati di vino, dopo il rico-noscimento del Ministero delle PoliticheAgricole, è arrivato lo scorso aprile nel-lo stand allestito a Verona per il Vinitaly2019. Una squadra composta da trenta-sei giovani produttori orgogliosi di por-tare in alto la bandiera dell’OvadaDOCG, la produzione di punta del set-tore vitivinicolo del territorio. Per l'oc-casione è stata organizzata una degu-stazione guidata e condotta dai due diDecanter, Fede&Tinto, dove le annate2017, 2016, 2011, 2004, 1998, 1991 sonostate proposte come l'estrema versatili-tà di un rosso, che può essere "pop" maanche longevo sfatando i luoghi comunilegati al passato. «I produttori della no-stra associazione – spiega Italo Danielli,presidente del consorzio – hanno lavo-rato molto, partendo dall'ottenimentodella DOCG nel 2008, con l'obiettivo diinnalzare la qualità. Oggi possiamo direche lo scenario è pronto per un rilanciocomplessivo. Il riconiscimento e l'attivi-tà dell'Enoteca Regionale sono stru-

menti importanti sui quali lavorare». Ildisciplinare prevede che i vini siano ri-cavati esclusivamente da uve di Dolcet-to provenienti da ventiquattro comunidell'Ovadese e delle zone limitrofe daterreni argillosi, tufacei, calcarei e loroeventuali combinazioni, posti esclusiva-mente in zone collinari ad altitudini finoai 600 metri sul livello del mare. Il vinodel 2017 presentato a Verona ha evi-denziato profumi freschi e fragranti difrutti di bosco, ribes rossi, lamponi, se-guiti da sentori minerali. Il gusto è fre-sco e tannico, tipico della sua gioventù,che insieme alla struttura e un adegua-to riposo in bottiglia fanno intuire a unalunga evoluzione. Il grande scrittoreMario Soldati, nel viaggio compiuto perla guida "Vino al vino" testimoniava del"maggior profumo, maggiore gradazio-ne, maggiore densità e una maggiorepossibilità di invecchiamento", rispettoad altri rossi simili del Piemonte.

www.ovada.eu/ www.facebook.com/ovadadocg/

Ovada: il Consorziopunta all’eccellenzaGiovani produttori e voglia di guardare al futuro

The new future for the young wine makers

Chi èItalo Danielli

Produttore di vino presidente delconsorzio dell’Ovada fin dalla suanascita

WhoItalo Danielli

He’s a wine maker and also the pre-sident of the consortium of Ovadasince its launch.

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Ovada DOCGconsortiumThe official inauguration to the public ofwine enthusiasts, after being recognizedby the Ministry of Agricultural Policies,took place last April on its own stand inVerona at Vinitaly 2019. A passionate te-am of thirty-six young wine makers,proudly of representing the OvadaDOCG, the core product of the produc-tion of their wine-making industry. Forthe occasion, a tasting has been plan-ned, guided by the decanter duo Fe-de&Tinto, where the 2017, 2016, 2011,2004, 1998 and 1991 years red winesshow their versatility, they can be “pop”

but also enduring, debunking the com-mon knowledge of the past. «Producersfrom our association – says Italo Danielli,president of the consortium – have wor-ked hard, starting from earning theDOCG title in 2008, their goal being rai-sing their quality. Today, we can safelysay that the scenery is ready for a newlaunch. The recognition and the activi-ties of the Enoteca Regionale are impor-tant aspects to work on». According tothe procedural guidelines, this wine hasto come exclusively from Dolcetto gra-pes coming from twenty-four municipa-lities in the Ovada area and from its nei-ghboring regions of clay-rich, tuff, calca-reous lands and their possible combina-tions, always on uphill areas, at altitudes

not higher than 600 meters above thelevel of the sea. The 2017 wine presen-ted in Verona underlined fresh scentssuch as of berries, red currant, raspber-ries followed by mineral hints. The tasteis fresh and tannic as well, symbol of itsyoung age. Its structure and an adequa-te sitting time already let us foresee animportant evolution. Famous writer Ma-rio Soldati, during his time passed trave-ling for the guide “Vino al vino”, statedthat wine had a “stronger scent, biggerstrength, higher density and a higherchance at aging well”, compared to si-milar Piedmont red wines.

www.ovada.eu/ www.facebook.com/ovadadocg/

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ARTIGIANA CAFFÈ OVADESE Ovada (AL) • Strada Rebba 59Tel. 0143 86169 • Cell. 335 6048218 • www.caffeaco.it

L'aroma rotondo e avvolgente che soloil caffè artigianale può avere. Trentaseianni di esperienza al centro di quellache ha da sempre rappresentatoun'area di passaggio delle materie pri-me tra il vicino porto di Genova e il Pie-monte. ACO (Artigiana Caffè Ovadese)nasce nel 1983 dalla passione per latorrefazione del fondatore Stefano Ca-rosio. Oggi dall'area della Rebba, unabottega che coniuga l'innovazione tec-nologica nel campo e la stessa atten-zione artigiana nella creazione, partonoin direzione dei bar della provinciaquattro miscele particolari e persona-lizzate. «Il caffè – spiega Alberto Caro-sio, prosecutore della tradizione di fa-miglia – arriva qui ogni lunedì, il giornoin cui ci occupiamo della tostatura. Loordiniamo dopo averlo testato secondoi nostri parametri. Sono la base per lapreparazione dei nostri prodotti. Lamia passione per questo lavoro nascedalle ore trascorse con mio papà allascoperta dei segreti di questo mestie-re». All'interno della tostatrice, i chicchi

sottoposti al procedimento fanno il ti-pico rumore delle caldarroste, vedono illoro colore di partenza diventare piùscuro. Il risultato è un sapore comples-so che mette assieme l‘amaro, l‘acidità,la dolcezza che pongono le basi dellastruttura, armonizzata dal fruttato, dalcioccolatato.

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Aco coffeeThe rich and embracing scent that onlyhomemade coffee can have. Thirty-six ye-ars of experience living in what has alwaysbeen considered a passing point for rawmaterials between the close by Port of Ge-noa and Piedmont. ACO (Artigiana CaffèOvadese) sees the light in 1983 from thepassion about roasting and coffee shopsof Stefano Carosio, its founder. Today,around Rebba street, a small shop links te-chnological innovation with handcraft at-tention. Four unique and personalizedblends depart from here to move to theprovince’s bars. «Coffee – says Alberto Ca-

rosio, who has followed his family tra-di-tion for years – arrives here every Monday,the day we decided assigning to toasting.We order it after having it tested accor-ding to our parameters. Those are the ro-ots of the making of our products. My pas-sion for this job has his origin in the hoursspent alongside my dad to the discoveryof its secrets». Inside the toasting machi-ne, the processed beans make the typicalsound of chestnuts being roasted andthey see their original color turning darker.The outcome is complex, a taste linkingtogether bitterness, acidity and sweetness,the bases of its structure, balanced by frui-ty and choco-laty nuances.

https://caffeaco.it/

Aco: arcobaleno di saporiper un buon caffèDa Ovada, un’azienda storica a casa e nei bar

Artisan coffee from Ovada

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La clientela arriva dalla Sicilia comeda Bolzano. Nel 2014 la sua cucinameritò una citazione sul prestigiosoNew York Times per l'attenzione neiriguardi dei clienti con allergia al glu-tine. Sebastiano Papalia è il volto de“L'Archivolto – Osteria Nostrale” davent'anni. Uno spirito imprenditorialeche l'ha portato a mettere a fruttol'esperienza maturata in una gastro-nomia per creare in piazza Garibaldiun angolo che fosse la vetrina deiprodotti del territorio. «In un ristoran-te – racconta – la cucina è la primacosa. Subito dopo viene l'abbinamen-to con il vino. Ovada è cresciuta mol-to in questi anni ed è pronta per fareil definitivo salto di qualità. Io nellaprima pagina della carta dei vini, hoquaranta tipi di Dolcetto». Agnolottialla vecchia maniera, funghi e tartufial culmine della stagione, le grandicarni alla piemontese e un utilizzosapiente della materia prima offertadal mare. «Possiamo attingere ad unpanorama molto ampio – proseguePapalia - dal pesto alla bagna cauda,

tanti clienti vengono qui per questopiatto della tradizione che ormai nonsi fa più. Anche il bollito l'abbiamoinnovato servendolo nella terracotta,così rimane caldo e personalizzato.In cucina con me c'è mio fratello Ro-sario capace di innovare grazie adun lungo percorso fatto con chef di-versi: la cosa più difficile è rimanereaggiornati». La forza di una famiglia che mette

amore nelle cose che fa, l'ambizionedi essere testimonial del territorio incui si vive. «Anche se vengo ricono-sciuto come eccellenza non dormosugli allori. La cucina mi impegnamolto, è la mia passione».

www.archivoltoosterianostrale.it/ www.facebook.com/

Lacantinadellarchivolto/

Cucina: un amore di famiglia«Ovada, un confine da gustare»Sebastiano e Rosario Papalia, due fratelli ai fornelli

Sebastiano and Rosario Papalia, two brothers in the kitchen

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L’Archivolto Osteria NostraleThe clientele comes from Sicily as wellas from Bolzano. In 2014 his cuisineearned a quote on the prestigious NewYork Times for the attention for his ce-liac customers. Sebastiano Papalia hasbeen the face of “L’Archivolto – OsteriaNostrale” for twenty years. His entre-preneurial spirit allowed him to takeadvantage of his experience gained inan eatery to open his personal cornerand make it a window on the productsof his territory. «Cooking is the mostimportant thing in a restaurant – hesays. Wine-pairing comes right after.Ovada has notably grown these pastfew years and it is ready to take thenext step towards a higher quality. Inthe first page of my wine list I have for-ty different kinds of Dolcetto». Old-fa-shioned way agnolotti, ripened mu-shrooms and truffles, great Piedmonte-se meats and an expert employment ofwhat the sea has to offer. «We candraw from a very diverse panorama –says Papalia – from pesto to bagnacauda, many customers come here totry this traditional dish that’s not beingcooked anymore. We innovated ourboiled meat too by serving it in our ter-racotta dinnerware as to keep it warmand personalized. My brother, Rosario,stays in the kitchen with me and hismentality must be one of learning,through a journey, from the professio-nals. The most difficult thing is being

updated». The power of a family wholove what they do, the aspiration andambition of being a testimonial fortheir own territory. «Even if I get reco-gnized as an excellence, I am not slee-ping on my laurels. I busy myself withcooking, it’s my passion».

www.archivoltoosterianostrale.it/ www.facebook.com/

Lacantinadellarchivolto/

L’Archivolto Osteria Nostrale

Foto ristorante

L’Archivolto Osteria Nostrale

Photo of restaurant

Via Martiri della Resistenza, 48 - Fraz. Mantovana - Predosa (AL) Tel. e fax 0131 710131 - www.cantinamantovana.it

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Nasce dalla seconda vita delle vinac-ce utilizzate per la produzione delDolcetto uno dei prodotti più tipici. ASilvano d'Orba la grappa non è soloun distillato ma un percorso fatto dimemoria e innovazione sempre at-tenta alla tradizione. Il "metodo di-scontinuo alla piemontese" racchiudeuna storia e un universo di aromi esapori. Gli studenti dell'Università delgusto di Pollenzo arrivano ogni annoa studiare il segreto di Gino Barile,l'uomo che da più di quarant'anni re-gala agli appasionati grappe d'autore.A breve distanza i fratelli Giorgio eMarcella custodiscono i segreti diun'attività nata nel 1870 che si è tra-mandata, attraverso differenti ramidella famiglia, per sei generazioni.«Nel nostro impianto – spiega GiorgioSoldatini – le vinacce vengono carica-te a mano. La Regione Piemonte conun decreto ha messo nero su biancol'unicità del nostro metodo che con-sente di ricavare un prodotto senzaeguali che si richiama direttamente aciò che nostra nonna Susanna ha

creato per più di trent'anni». A Silva-no la grappa rappresenta ancheun'esperienza. In autunno le portedelle distillerie si aprono per il tradi-zionale festeggiamento legato al ter-mine della produzione. La bottega diGualco, nel centro del paese, rappre-senta un luogo incantato dove assag-giare e vivere a pieno la magia diquesto prodotto. La visita guidataprenotabile è un percorso emoziona-le dal locale dello stoccaggio delle vi-nacce, all'impianto per la distillazione,fino alla cantina per l'invecchiamentodel 1700. Dal lavoro sapiente della di-stilleria prodotti che nel tempo hannoricevuto tanti riconoscimenti a livellointernazionale. Nella recente edizione2019 del Craft Spirit Award di Berlinosono state riconosciute con la meda-glia d'oro la Grappa di Barbera, laGrappa Rubinia e la Grappa Stravec-chia che ha ricevuto anche la menzio-ne come "Best in class".

https://www.distilleriagualco.it/ www.facebook.com/distilleria.gualco/

Silvano d’Orba: borgo e grappe da medaglia

Non solo grappa

Giovani, invecchiate e aromatizzate. Le bottiglie

di Gualco partono da Silvanoper raggiungere anche il Canada, il Giappone,

di recente gli Statu Uniti, e anche la Città del Vaticano

IL NEGOZIOAssaggia, osserva

e sceglila tua grappa dei sogni

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SUPERLALiquore a base di grappaRicetta degli anni ‘30di Bartolomeo Gualco

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DISTILLERIA GUALCO

Distilleria GualcoDAL 1870 GRAPPE, LIQUORI E SPIRITI

I distillati diventano un tratto distinivo del territorio

Silvano d’Orba, special district for distillates

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Silvano d’Orba, the magical “grappa”Grappa comes from the second life ofthe pomaces used to produce Dolcetto,one of our most traditional products. InSilvano D’Orba, grappa is not only a di-stillate, it is a journey through memoryand innovation always respecting tradi-tion. The “Piedmontese discontinuousmethod” holds an universe and a historyof scents and flavors. The students ofthe University of Taste in Pollenzo stu-dy, every year, the secrets of Gino Bari-le, a man who has been producing si-gnature grappa for more than forty ye-ars. Close by, we also find Giorgio andMarcella, siblings who hold the secretsof a company born in 1870, passed onamong family members for six genera-tions. «In our facility the pomaces arehand carried – says Giorgio Soldatini.The Piedmont Region has released a de-cree attesting the uniqueness of ourmethod, thanks to which we producehigh quality products reminiscent ofwhat our Grandmother, Susanna, hasproduced for more than thirty years».In Silvano, grappa is also an experienceto live. In autumn the doors of variousdistilleries open to celebrate the end ofthe year’s production. The Guasco smallshop, situated in the center of the smallvillage, resembles an enchanted worldwhere people can taste and feel the realmagic of this product. People can booka guided visit and go through an emo-tional journey starting from the poma-ces warehouse, moving to the distilleryfacility and proceeding to the aging cel-lar, dated 1700. From the expert workof the distillery come products that ha-ve been repeatedly recognized interna-tionally.In the latest 2019 edition of the CraftSpirit Awards in Berlin, the BarberaGrappa and the Rubinia Grappa havebeen awarded the Gold Medal and theStravecchia Grappa has even broughthome the title of “Best in Class”.

https://www.distilleriagualco.it/ www.facebook.com/distilleria.gualco/

Not just grappa

Young, aged and flavored.Gualco’s bottles leave Silvanoto reach Canada, Japan, more

recently United States andeven the Vatican City.

Tre domandea Giorgio SoldatiniL'aroma inconfondibile accoglie i visi-tatori all'interno del negozio storiconel centro del paese. «Le nostre grap-pe – racconta Giorgio Soldatini – deri-vano dai vitigni di Dolcetto, Barbera,Cortese e Moscato; si dividono in gio-vani, invecchiate dai due ai sei anni, earomatizzate con erbe e frutta. Il se-greto? Il nostro impianto di distillazio-ne discontinuo».

Qual è il funzionamento? Le vinacce vengono inserite nel-l'alambicco con la loro naturale umi-dità. Il nostro metodo discontinuo abagnomaria è completamente arti-gianale. Il caricamento avviene ma-nualmente di volta in volta. Il fornoviene caricato con la legna il lunedìmattina. Per tutto il resto della setti-mana vengono utilizzate le vinaccestesse. Nell'arco di un'ora e venti mi-nuti produciamo tra dodici e quattor-dici litri di grappa da 250 chili di vi-naccia. Noi siamo pienamente con-vinti che questo modo di lavorare diavantaggi a livello qualitativo.

Anche le vostre ricette sono il fruttodella tradizione di famiglia? La Superla è una creazione di Barto-lomeo Gualco ed è un infuso di di-ciassette erbe che coniuga l'amarodel digestivo e il sapore della grappa.La Suavitas è più dolce, per questomia nonna Susanna la definiva lagrappa delle donne per il gusto ca-ratteristico. Entrambi sono marchi re-gistrati. Mia nonna prima e mio papàhanno resto quest'azienda piccolama solida. Noi siamo la sesta genera-zione: per me e mia sorella Marcellala scelta di proseguire su questa stra-da è stata un piacevole omaggio allenostre radici.

Three questions to Giorgio SoldatiniThe unmistakable aroma is welco-ming our guests inside the shop inthe old town part of the village. «Ourgrappa - says Giorgio Soldatini - co-me from the same vine as Dolcetto,Barbera, Cortese and Muscat; theyare divided in young, aged betweentwo and six years and balanced withherbs and fruits. Their secret? Our di-scontinuous distillation system».

How does it work? The pomaces are inserted in a stillwith their natural humidity. Our di-scontinuous double boiler system iscompletely handmade. The pomacesare manually loaded each time. Theoven is filled with firewood everyMonday morning. For the rest of theweek we simply use the pomacesthemselves. In around one hour andtwenty minutes we produce betweentwelve and fourteen liters of grappafrom 250 kilos of pomaces. We areabsolutely certain that this systemgives us higher quality products.

Are your recipes following yourfamily tradition as well? The Superla is a creation of Bartolo-meo Gualco and it consists of an in-fusion of seventeen herbs blendingthe bitter characteristics of the dige-stif with with typical taste of grappa.The Suavitas is sweeter, for this rea-son my grandmother Susanna usedto call it the women grappa for itscharacteristic taste. Both of themare registered brands. My grandmo-ther first, my father then, have madethis small company strong. We arethe sixth generation: for me and mysister Marcella, the choice to followthis path has been a pleasant homa-ge to our roots.

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«La farinata è scolpita nella tradizionedegli ovadesi. In passato l'usanza piùtipica per chi scendeva in città daipaesi per il mercato era quella di ri-partire con un cartoccio di farinatabella calda». Lucia Barba ha affiancatol'insegnamento di materie classichenelle scuole superiori allo studio delpatrimonio storico della gastronomiadel territorio, dedicando all'argomen-to diverse pubblicazioni come “Taglia-telle stese al sole” e “Il re agnolotto eil principe andarino”. «La farinata –racconta - è un viaggio ideale attra-verso diversi paesi. Esistono piatti si-mili in Marocco (calentita), Toscana(cecina), ovviamente Liguria e Franciameridionale (socca)». La ricetta classi-ca prevede una torta salata di minimospessore che ha come ingredienti, ol-tre alla farina di ceci, acqua, sale e oliod’oliva. Preferibilmente cotta in fornoa temperatura molto alta. In dialettoviene chiamata “panissa”. «Si trattadi una variazione semantica quandodel piatto originario si è perso l'uso».L'ingrediente base è lo stesso della fa-rinata, la farina di ceci. Quest'ultima,per la panissa, viene versata in una

pentola con acqua e sale e si fa cuo-cere fino a una morbida consistenza.Quindi si versa in un contenitore cilin-drico o in un piatto, si taglia a fette oa cubetti e si fa friggere o si mangiafredda condita con olio e limone o ci-polla affettata. Questo piatto, che nonha nulla a che fare con l’omonimopiatto vercellese dove ci sono riso, lar-do e fagioli, esiste anche in Spagna, aCadice, con il nome di “paniza”. In unporto di commerci transoceanici co-me Cadice ci devono essere state feli-ci confluenze gastronomiche.

The Farinata«Farinata is etched in Ovada’s tradition.In the past, people who left their villa-ges to visit the city, used to go back totheir homes with a portion of hot fari-nata with them». Lucia Barba has hel-ped teaching classic subjects in varioushigh schools as well as studying the hi-storic heritage of the land’s gastrono-my, object of several of her publica-tions such as “Tagliatelle stese al sole”

and “Il re agnolotto e il principe andari-no”. «Farinata is an ideal trip throughseveral countries – she explains. Thereare similar dishes in Morocco (calenti-ta), Tuscany (cecina), obviously in Ligu-ria and Southern France (socca)». Thetraditional recipe sees a very thin savo-ry pie made of chickpea flour, water,salt and olive oil. Preferably cooked inthe oven at high temperatures. Its dia-lect name is “panissa”. «It is a semanticvariation, opted for when the originaldish lost its purpose».The main ingredient is the same as fari-nata, chickpea flour, that, for the ma-king of panissa, is poured into a potwith water and salt and cooked until itreaches a soft consistency. Then pou-red into a plate or a cylindrical contai-ner, cut into slices or squares. It can beeaten fried as well as cold adding someoil, lemon juice or minced onions. Thisdish, totally different from the one fromVercelli containing rice, lard and peas,can be found in Spain too, in Cadice,with the name “paniza”. In such an im-portant transoceanic commercial portthere must have been gastronomic con-vergences.

La Farinata, un ponte tra le culturePiatto tipico a base di ceci cotti nel forno a legna ad alta temperatura

“Farinata”, typical and traditional recipe in Ovada

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27ORI

Un torchio datato 1716 per la realizza-zione dell'olio di noci. Attorno a essoun museo che racconta della tradizio-ne contadina del luogo in cui è natoed è una testimonianza del tempo an-dato. A Castelletto d'Orba, un tempopaese delle acque minerali, il "Museodel Torchio" rappresenta la chiccadella Bozzolina, una borgata anticanata prima della metà del Settecento,quando due fratelli lasciarono Castel-letto d’Orba per trasferirsi e stabilirsiin questa località. Attorno a questapiccola frazione, che è il punto di par-tenza di diverse piacevoli escursioninella natura, nascono numerose ini-ziative curate dall'associazione nataper preservarne la memoria del nu-cleo originario. Un'anima medievaleche a Castelletto d'Orba si desumeanche dalla conformazione del paesee tante manifestazioni che fondano lebasi su questa suggestione. È di mag-gio "Quattro passi nel medioevo", tregiorni curati da "Fratelli d'Arme" chetrasforma il borgo in uno scenariod'epoca tra rievocazioni, combatti-menti, antichi mestieri. A settembre èinvece la Torniella, altra borgata tipicadel paese che apre le sue porte ai vi-

sitatori trasformandosi in un'esposi-zione a cielo aperto di presepi artisticie artigianali.

www.facebook.com/AmicidiBozzolina/ www.facebook.com/fratellidarme/

Press Museumin Castelletto d’OrbaA 1716 press to make walnut oil. All aroundit, a museum telling the public about a far-mer tradition from the place where it wasborn, a testament of old times gone by. InCastelletto d’Orba, once the village of mi-neral waters, the “Press Museum” repre-sents a treat in Bozzolina, an old villageborn in the first half of 1700, when twobrothers left Castelletto d’Orba to move tothis area. Around this little fraction, star-ting point of many nice excursionsthrough nature, are created several initiati-ves curated by an association whose pur-pose is to preserve the memory of the ori-ginal core. A medieval soul that in Castel-letto d’Orba is presumed from the confor-mation of the village and a lot of eventsthat establish their basis on this idea.“Quattro passi nel medioevo”, a three day

event curated by “Fratelli d’Arme”, takesplace in May and transforms the village in-to a classic scenery with commemorations,battles and old crafts. In September, the“Torniella”, another classic village thatopens its doors to tourists, turning into anoutdoor exhibition of artistic and handma-de Nativity scenes.

Castelletto d’Orba, un tuffo nel medioevoUn antico museo e una borgata che unisce cultura ed escursioni nella natura

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Comune di Trisobbio

visualizza il programma completo sul sito www.comune.trisobbio.al.it

Trisobbio, Montaldo Bormida e Car-peneto. Un meraviglioso triangolo dinatura, borghi medievali e culturacontadina, che trova il suo legamegrazie a sua maestà il tartufo bianco.Una politica attenta e ragionata, cheda più di un decennio punta a fare deltubero veicolo di sviluppo del territo-rio con un occhio alla preservazionedell'ambiente nel quale esso nasce. Èquanto Trisobbio ha saputo sviluppa-re nella “conca” verde accanto al pae-se. I trifolai non vanno solo alla ricercadi tartufi ma lavorano in associazioneper mantenere le condizioni di par-tenza del territorio, tutelare gli spazi.In questo contesto è nato qualche an-no fa il percorso del tartufo, una viatra i pioppi dov'è possibile immerger-si nei profumi della vegetazione piùfavorevole alla nascita dei prodottimigliori. I cercatori del territorio con-

tribuiscono ogni anno al successodella Fiera Nazionale del Tartufo, lamanifestazione che a fine ottobre,con il coordinamento del Comune, ri-chiama migliaia di visitatori a confer-ma dello straordinario indotto turisti-co che il tartufo è in grado di genera-re. Il borgo medievale di Trisobbio di-viene un piccolo spaccato di Medioe-vo con antichi mestieri, artigianato dipregio che il paese può ancora offrire,esibizioni in costume. Il valore aggiun-to sono gli stand rigorosamente localie la possibilità di degustare, unita-mente al vino del territorio, i tartufimigliori tra quelli trovati nei giorniprecedenti. Una festa per i palati piùesigenti, un inno alla riscoperta dellabellezza dei piccoli borghi.

www.facebook.com/fieratartufobiancotrisobbio/

Trisobbio,regno del tartufo bianco

Trisobbio, la tartufaia

Percorso naturalistico del tartufo bianco

Trisobbio’s truffle ground

Natural truffle path immersed in poplars

Dalla ricerca alla Fiera Nazionale, il percorso che racconta e valorizza il tartufo

Trisobbio and the success of the National Truffle Fair

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Truffle and wine in Trisobbio, Montaldo Bormidaand Carpeneto Trisobbio, Montaldo Bormida and Car-peneto are the three sides of a beautifultriangle made of nature, medieval villa-ges and rural culture, all linked togetherby his majesty, the white truffle. Attenti-ve and reasoned politics have beentrying to convey the importance of thetruffle to promote and develop its terri-tory for the last decade, as well as focu-sing on the preservation of the landwhere it grows. This is what Trisobbiohas been able to develop in the green“dip” next to the village. Truffle huntersdo not just go looking for truffles, theyalso work together to maintain the terri-tory as it is and protect its spaces. Kee-ping an eye on this, a couple of yearsago, they created a truffle path, a pathimmersed in poplars where it is possibleto enjoy at its fullest the scents of natu-re and the vegetation responsible forthe growth of their best products. Localresearchers contribute every year to thesuccess of the National Truffle Fair,event coordinated by the city and ta-king place at the end of October gathe-ring thousands of visitors, confirmingthe important flow of tourists that truf-fle can create. The medieval village ofTrisobbio has become a little medievalcorner with old crafts, excellent craft-smanship that the village can still offerand exhibitions with typical costumes.The cherry on top are the local standswhere people can taste local wine andthe best truffles among the ones collec-ted picked in the previous days. A cele-bration for the most demanding palates,a hymn to the beauty of small villages.

www.facebook.com/fieratartufobiancotrisobbio/

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Un filo conduttore che si sviluppa attra-verso diversi paesi del nostro territorioalla ricerca di un elemento comune. Unrichiamo che trova tra Mornese, piccoloborgo dell'Oltregiogo che segna il con-fine con la Liguria, Cremolino, Molare eRocca Grimalda la sua massima espres-sione. È la radice del turismo religiosoche parte dal Collegio di Mornese, chefu la prima casa madre delle Figlie diMaria Ausiliatrice, la congregazione reli-giosa femminile della quale Santa MariaDomenica Mazzarello fu cofondatriceassieme a San Giovanni Bosco. A Cre-molino si perde nella leggenda l'originedel Santuario della Bruceta del IX seco-lo; meta da secoli di numerosi pellegri-naggi, gode, a partire dal 1808, di unaparticolare forma di indulgenza plenariache nel linguaggio popolare vennesommariamente indicata come “giubi-

leo”. Deve la sua origine a una appari-zione della Madonna, avvenuta nel se-colo XVI (1500), il Santuario di Madon-na delle Rocche, a breve distanza dalcomune di Molare. La versione originaledella chiesa, eretta con grandi sacrificidagli abitanti è del 1600, con successi-vo ampliamento a tre navate. L’anno1980 è stato il “primo centenario” dellavenuta dei Passionisti alle Rocche. Sor-ge infine a Rocca Grimalda la chiesa diSanta Limbania, dedicata a Santa Lim-bania, monaca cipriota, oggetto di ve-nerazione a Genova dal XIV secolo co-me patrona dei mulattieri i quali faceva-no la spola tra Rocca Grimalda e Geno-va partendo dall'omonima chiesetta diVoltri.

https://www.parrocchiaovada.it/ www.iatovada.it/

Parrocchia di Ovada

Chiesa di Nostra Signora Assunta, in piazza Assunta a Ovada.

Ovada’s Church

Nostra Signora Assunta’s Church, in Assunta square Ovada

Turismo religiosotra fede e radiciChiese, duomo, monasteri, sentieri antichi e percorsi dei pellegrini

Churches, cathedrals, monasteries,ancient paths and roots of religious tourism

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Religious tourism

A theme developing through se-veral villages in our territory sear-ching for a common ground. Acall that finds among Mornese,small village of the Oltregiogoarea confining with Liguria, Cre-molino and Molare, and Rocca Gri-malda its maximum expression. Itconstitutes the roots of religioustourism starting from the Mornesecollege, the main house of theDaughters of Maria Ausiliatrice,the feminine religious congrega-tion founded by Santa Maria Do-menica Mazzarello and San Gio-vanni Bosco. In Cremolino, the ori-gin of the Bruceta Sanctuary inthe IX century is lost in tales; de-stination of several pilgrimagesthroughout the centuries, it bene-fits of a plenary indulgence called“jubilee” by the people. It is saidthat it was born after an appari-tion of the Virgin Mary, in the XVIcentury (1500), the Sanctuary ofMadonna delle Rocche, close tothe Molare city’s municipality. Theoriginal version of the church,built with people’s efforts, is da-ted 1600, it was later on expan-ded with three new naves. 1980was the “first hundredth anniver-sary” of the coming of the Passio-nist to Rocche. In Rocca Grimaldawe can find the church of SantaLimbania, dedicated to Santa Lim-bania, Cypriot nun venerated inGenoa since the XIV century as

patron of the muleteers alwaystraveling between Rocca Grimaldaand Genoa, departing from thechurch of the same name in Voltri.

http://www.santuariorocche.it/ santuariodellabruceta.blogspot.com/ http://www.santuariorocche.it/

Cremolino

L’antico Santuario della Bruceta

Cremolino

The ancient Bruceta Sanctuary in Cremolino

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«Da bambino accompagnavo mio non-no Giulien in vigna. Spesso capitava ditrovare fossili e conchiglie di chiara pro-venienza marina». Ha una genesi sor-prendente il territorio di Cassinelle, algiorno d'oggi posto a 340 metri di alti-tudine, e l'area che si sviluppa tra Ova-dese e Acquese. Tra 34 e 28 milioni dianni fa c'era un mare che ritirandosi halasciato dietro di sé testimonianze dellasua presenza. Mariano Peruzzo, seguen-do la passione nata di fianco al nonno, èdiventato biologo marino. «Per gli stu-diosi – racconta oggi – quest'area è no-ta come Bacino Terziario Piemontese eha una grande valenza paleontologica.Non a caso, vi si è concentrata l'atten-zione di molti ricercatori e professoriuniversitari, che organizzano tour con iloro allievi». Le "rocce verdi" di Cassinel-le, distribuite nella campagna attorno alpaese, nascondono testimonianze diogni tipo, il fascino di una storia lontanae inimmaginabile. Mariano Peruzzo stalavorando per valorizzarla. Il suo pro-getto prevede la nascita un percorso,da integrare fra quelli già segnati dalCai, con pannelli bilingue con informa-zioni precise e puntuali. Poi la creazionedi un "geotour" per appassionati e sem-plici curiosi. Poi un video da realizzare a

scopi promozionali e un fumetto divul-gativo già in fase di realizzazione.L'idea ha già ottenuto il patrocinio diLegambiente Nazionale e l’avvallo delMuseo Paleontologico Maini che ha or-ganizzato una presentazione ufficiale.«La passione e la voglia di scoprire –conclude Peruzzo – possono fornirel'occasione per dare al territorioun'identità diversa, un tassello in più daaggiungere a un mosaico che dal puntodi vista turistico è già molto ricco».

www.museopaleontologicomaini.it/ www.facebook.com/mariperuvisualarts/

Cassinelle, a verysurprising origin story«When I was a child, I used to accompanymy grandfather to his vineyard. We oftenhappened to find fossils and shells ob-viously coming from the sea». Cassinelle,at 340 meters of altitude between Ovadaand Acqui, has a very surprising originstory. Around 34 and 28 million years agothere was a sea that, receding, left severaltestimonies of its presence. Mariano Pe-ruzzo, following the passion born being at

his grandfather’s side, became a marinebiologist. «Scholars call this area “BacinoTerziario Piemontese” and it has an im-portant paleontologic value. Many resear-chers and University professors organizetours with their students to study thearea». The “green rocks” of Cassinelle,spread in the countryside all around thevillage, hide testimonies of all sorts andthe charm of a far and unconceivablepast. Mariano Peruzzo is working to pro-mote it. His project, to be added to theones already approved by the Cai (ClubAlpino Italiano – Italian Alpines Club), con-sists of a path to follow, with bilingual pa-nels showing precise information. Then,the creation of a “geotour” for enthusiastsas well as whoever is curious about it. Fol-lowing, a promotion video and an educa-tional comic already in the process ofbeing made. The idea has already beenapproved by the National Legambientecommunity as well as being backed up bythe Maini Paleontological Museum, alrea-dy planning an official presentation on it.«Passion and will to learn – finishes Peruz-zo – can help with giving our territory adifferent identity, an extra piece to add toits already very rich puzzle».

www.museopaleontologicomaini.it/ www.facebook.com/mariperuvisualarts/

Le strade del Dolcetto tra i vigneti che sanno di salsedine

The roads of Dolcetto among the vineyards with a special sea taste

Cassinelle: una storia lontana che non ti aspetti

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L’Alto Monferrato in tavolae fuori dalla finestra

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Non è davvero possibile contare quantipiatti sono usciti dalle cucine del Belve-dere dal giorno della nascita della sagrapiù famosa dell'Ovadese, nata più di qua-rant'anni fa. La ricetta è segreta, custodi-ta gelosamente dai volontari della Poli-sportiva del paese. A Rocca Grimalda laPeirbuieira è ben più di piatto, la minestrain cui i fagioli cotti per ore si fondono conle verdure e l'aglio. In paese la ricetta, cheprende il nome dalla pentola tradizionaleutilizzata da sempre dai contadini per lasua preparazione, rappresenta un viag-gio a ritroso verso le radici di una comu-nità antica. «Nei ristoranti – spiega MarcoPernigotti, presidente della Polisportiva –la ricetta tradizionale non viene più pro-posta, è una preparazione troppo lungache non si concilia con i tempi della risto-razione moderna». E per tutelare l'unicitàdel prodotto, il piatto è stato brevettatoin modo che il nome non possa essereutilizzato senza permesso. Una catena dimontaggio particolare, formata dallenonne e dai nipoti, inizia per tempo a ti-rare la pasta per le lasagne che finiscononel brodo. Nei giorni della sagra, l'ultimasettimana di agosto, sono più di quaran-ta le persone che collaborano alle opera-zioni. Alla stessa sagra chi non amal'aglio può buttarsi sull'arrosto del folklo-re, carne di tacchino cotta e addolcita nellatte. Ogni anno sullo splendido Belvede-re del paese, una terrazza panoramicache domina la valle dell'Orba, si alterna-no quasi 3.500 avventori.

Peirbuieira, a secretrecipe in Rocca GrimaldaIt is not possible to precisely know howmany dishes have left the kitchens of Bel-vedere from the day the most famous fe-stival in Ovada opened, more than fortyyears ago. The recipe is a secret, scrupu-lously guarded by the voluntaries of the ci-ty’s Polisportiva. In Rocca Grimalda, thePeirbuieira is more than a simple dish, asoup where beans cooked for hours blendperfectly with vegetables and garlic. Thisrecipe, taking the name from the traditio-nal pot used by farmers, represents a jour-ney into the past, towards the roots of anold community. «In restaurants – says Mar-co Pernigotti, president of the Polisportiva– the traditional recipe is no longer offered,it consists of a too long preparation that isnot in line with the modern restaurant ti-mes». To preserve the authenticity of theproduct, the dish has been patented sothat no one can use its name without ourauthorization. It is a special production line,formed by grandmothers and grandchil-dren, who start preparing the pasta for thelasagna in time, lasagna that, later on, iscooked in a broth. During the festival days,the last week of August, there are morethan forty people helping. Whoever doesnot like garlic can opt for the folklore roa-sted turkey meat softened in milk. Everyyear, on the beautiful Belvedere, a panora-mic terrace overlooking the Orba valley,the city sees almost 3.500 visitors.

Peirbuieira, quel sapore antico

C’era una volta la Peirbuieira

Tutto il paese di Rocca Grimaldapartecipa all'organizzazione dell'appuntamento con la Peir-buieira

Once upone a timethe Peirbuieira

The whole village of Rocca Grimalda takes part in the organization of Peirbuieirarecipe

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SerravalleScrivia Vignole

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ArquataScrivia

Carrosio

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Bosio

ParodiLigure

Mornese

Lerma

TaglioloMonferrato

Montaldeo

Castellettod’Orba

S.Cristoforo

FrancavillaBisio

Silvanod’Orba

Capriatad’Orba

Pasturana

Basaluzzo

PozzoloFormigaro

Fresonara

Molare

Cremolino

Valosio

Cassinelle

Bandita

Grognardo

Morbello

Ponzone

Cimaferle

Pian Castagna Olbicella

Cartosio

MontechiaroD’Acqui

CavatorePonti

Denice

done

MalvicinoSpignoMonferrato

Roboaro

Squaneto

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d’Arazzo

RocchettaTanaro

Castellodi Annone

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Refrancore

Calamandrana

Marzanoveto

NizzaMonferrato

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CortiglioneBergamasco

IncisaScapaccino

Madonna

Vinchio

Fontanile

Bruno

Mombaruzzo

Gamalero

MaranzanaCassine Castelferro

Sezzadio

Castelspina

Rivalta Bormida

Carpeneto RoccaGrimalda

TrisobbioMorsasco

VisoneMelazzo

Bagni

Ricaldone

Alice Bel Colle

Strevi

CastelRoccheroo

Montabonessinasco

Sessameio

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chetta Di Cairo

Giusvalla

Mioglia

Sassello

Pontinvrea

Veirera

Palo

Maddalena

Tiglieto

Masone

Acquasanta

Mele

Voltri

Arenzano

Varazze

Rossiglione

CampoLigure

Molini

Ronco Scrivia

Busalla

Vargo

DerniceMontacuto

Garbagna

Avolasca

Brignano F.CostaVescovato

CerretoGrue

MontemarzinoCarbonara

Scrivia

Berzanodi T.Sarezzano

Viguzzolo

Casalnoceto

Volpedo

Pozzol-Groppo

S.SebastianoCurone Gremiasco

FabbricaCurone

Garadassi

ForotondoCaldirola

BruggiCantalupoLigure

Persi

Albera Ligure

Cabella Ligure

Rocchetta L.

Volpara

Roccaforte L.Grondona

MongiardinoLigure

Casalbusone

Cartasegna

Berga

Carrega Lig.

Montaldodi Cosola

Vobbia

SavignoneValbrevenna

Oviglio Cantalupo

Villa del Foro

Masio

CerroTanaro

Felizzano

QuattordioSolero

Quargnento

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CuccaroMonf.Fubine

Franchini

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Montemagno

CastagnoleMonferrato

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Cioccaro Conzano

Camagna M.Vignale Monf.

MirabelloMonf.

Badoglio

S. SalvatoreMonf.

Castelletto Monf.

ValmadonnaRivarone

ValleS. Bartolomeo

Pietra MarazziMontecastello

Piovera

Sale

BassignanaPecettodi Valenza

CastelnuovoScrivia

Guazzora

Capraglia

IsolaS. Antonio

Molino deiTorti

S. Giuliano

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Marengo

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Montebellod. Batt.

Calvignano

Casteggio

RobeccoPavese

BroniCasatismaLungavilla

Casorzo

S. Giustina

Corona

VaraInferiore

UrbeAcquabianca

Fiorino

MartinaOlba

Bolzaneto

Isoladel Cantone

LIBARNAGavi

Castellania

Pontecurone

F

CarpenetoOrsara B.

Prasco

Bistagno

Terzo

BorgoAdorno

TorreRatti

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Tanaro

Bor

mid

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Orba

Lemm

e Spinti

Borbera

Scrivia

Curone

Tanaro

Orba

CaseiGerola

Nuovo

S. Giuliano

Predosa

Altavilla M. AlluvioniCambiò

Alzano S.

Volpeglino

Monleale

Montegioco

Momperone

Casasco

PadernaSpineto S.

Gavazzana

Fraconalto

CasaleggioBoiro

BelforteMonferrato

Montalto Bormida

Castelleto D’Erro

Pareto

Carentino

Frascaro

CastellarGuidobono

Tassarolo

M. Beigua1287

M. Bastia848

1345

M. R

1640M. Carmo

1700M. Chiappo

M. Gropà1433

1137M. Bossola

M.Cravi

992

M. Tobbio1092

Becca delTesoro 855

M. Procaban946

Parco RegionaleCapanne di Marcarolo

Riserva naturaleTorrente Orba

Grue

Parco Fluvialedel Po

Voghera

TORTONA

ALESSANDRIA

VALENZA

NOVILIGURE

ACQUITERME

OVADA

GENOVA

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ORI MAGAZINE • Monferrato ovadese: un territorio che piace

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#monferratoautenticowww.alexala.it

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36ORI

IL TAMBURELLO

A OVADAA.T.D. Ovada Tamburello “Paolo Campora”Impianti sportivi GeirinoStrada Grillano - OVADA (AL)www.ovadatamburello.it

È lo sport delle piazze dei piccoli paesi.Ne ha scritto Carlo Petrini, il fondatore diSlow food, che ha girato il Monferrato al-la ricerca delle sue radici profonde. Iltamburello è simbolo del Piemonte, ungioco antico per il quale bastano diecipersone (divise in due squadre) e unospiazzo sufficientemente ampio. La va-riante più diffusa prevede che si giochianche con il muro. Negli anni '70 e '80spopolava in tutto l'Ovadese. Ora s'èquasi ritirato a Cremolino, paese dove ladisciplina vanta ancora affezionati esti-matori e la società locale da anni man-tiene la sua formazione nella massimaserie. «La storia del tamburello – spiegaFilippo Piana che a questo sport ha de-dicato un volume ricco di documenti –s'intreccia inevitabilmente con le vicendedei nostri avi. Scrivere di tamburello si-gnifica scrivere di noi». Disposizione sulcampo come la faccia del dado col cin-que. Punteggio come nel tennis, due sete un eventuale spareggio rapido. Il giocolega la nostra regione alla Lombardia, alVeneto e alla Liguria, attraverso la "pallapugno", membro della famiglia allargatadegli sport sferistici, e la Francia. Atleti ingrado di colpire la pallina con violenza eprecisione per traiettorie spesso difficilida leggere. Il campionato accompagna imesi dalla primavera all'estate, come daconsolidata tradizione. Alle spalle deigiocatori principali, non solo a Cremoli-no, tanti praticanti che si cimentano nel-le serie inferiori e riempiono le serate

estive col tipico suono pieno e profondodella pallina colpita dal tamburello.

http://www.tambass.org/

Tamburello, old gamein the villageIt's the sport played in the squares of smallvillages. Carlo Petrini, the founder of "Slowfood" who has traveled the Monferrato loo-king for its deeper roots, has written aboutit. The tamburello is the symbol of Pied-mont, an old game that only requires tenpeople (divided into two teams) and a de-cently wide space. The most popular modi-fication of its rules allows to play with a wallas well. It was really popular in Ovada in the1970s and 1980s. Nowadays, it is locatedmore in Cremolino, village where the gamecan still find many enthusiasts and wheretraining for it is still important. «Tamburel-lo’s history – explains Filippo Piana, authorof a volume and many documents on thissubject – is inevitably linked to the one ofour ancestors. Writing about tamburellomeans writing about us». The dispositionon the field is the same as the one on the 5dots face of a dice. The scoring system isthe same as tennis, two sets and a possiblefast draw. This game links our region toLombardia, Veneto and Liguria thanks tothe “palla pugno” (similar to soccer, butusing fists to throw the ball), family mem-ber of all sports using balls, and France.Athletes are able to hit the ball hard and

fast and create unpredictable trajectories.This sport has its own league taking placeduring spring and summer months, an al-ready solidified tradition. In addition to themain players and not only in Cremolino, wecan find many others learning and playingin the inferior leagues filling summer nightswith the typical full and deep sound of theball hit by the tamburello.

Tamburello, quando lo sport si fa arte

All'ombra del palazzo

Una partita sul campo del Cremolino, sullo sfondo il

castello che domina lo scenario

Under the palace's shades

A match on the Cremolino field,in the background the castle

overlooking the scenery

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ORI MAGAZINE • Monferrato ovadese: un territorio che piace

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Dal 1936

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Nomi suggestivi come “il Roccione”, “leCamminaje” e “lago Tana”. Un torrenteche disegna il suo scorrere delimitandol'antico confine tra Monferrato e Genove-sato. A Molare tutti hanno un legame in-dissolubile con l'Orba, ancora oggi moltofrequentato nei mesi estivi da bagnanti eturisti alla ricerca di una natura vera, po-co modificata dal passaggio dell'uomo.Lago tana è più comunemente chiamato“terzo lago”, quello più frequentato per-ché situato in posizione più decentrata.Attualmente "il Roccione" è raggiungibileda frazione Battagliosi ed è un luogo as-sai tranquillo. Alle Camminaje è presenteuna vecchia briglia dell'acquedotto diCassinelle. A monte di essa un lungo esottile specchio d'acqua è delimitato dadue rive lussureggianti e verdissime divegetazione, che conferiscono al luogouno scenario molto caratteristico. Vitto-rio Bonaria è un geologo molarese cheha riversato tutta la passione per la terradi nascita e gli studi universitari sul sitowww.molare.net, nato inizialmente per ri-costruire in modo puntuale la tragediadella diga del 13 agosto 1935. Successiva-mente, il materiale è stato costantemen-te arricchito con spunti naturalistici, itine-rari e folklore locale. Alle spalle della vec-chia diga si trova la frazione di Olbicella,estremo lembo di terra in cui il Piemontesi fonde con la Liguria di Tiglieto, puntasettetrionale del Parco del Beigua. Inprossimità della frazione si trova il rio Ar-zella e l'area chiamata comunemente “il

canyon” per la caratteristica conforma-zione delle rocce incise e modellate dalloscorrere delle acque.

www.molare.netwww.parcofaunisticoappennino.com

“The Roccione”, “the Camminaje”,“Tana lake” Suggestive names such as “the Roccione”,“the Camminaje”,“Tana lake” and a torrentdelimiting the border between the Monfer-rato and Genova. In Molare, everyone has alasting bond with the Orba, very popularduring summer months among swimmersand tourists looking for intact nature, tou-ched as less as possible by men. Tana lakeis more commonly called “third lake”, themost frequented one thanks to its decen-tralized location. Nowadays, the “Roccio-ne” is accessible from Battagliosi and canbe found in a very quiet location. At the“Camminaje”, people can also see old weirsbelonging to Cassinelle’s aqueduct. Upstre-am we can find a long and narrow glass-li-ke stream with two green and rich shoresat its sides giving the location a very distin-ctive look. Vittorio Bonaria is a geologiststudying the Molare torrent, he has conve-yed all his passion and his university stu-dies on the subject to the public by tellinghis story on the website www.molare.net,

originally created to faithfully describe thetragedy involving its dam that took placeon the 13th of August 1935. The content ofthe website has been always updated ad-ding naturalistic hints, itineraries and localfolklore. Behind the old dam we can findOlbicella, farthest patch of territory wherePiedmont meets Liguria di Tiglieto, nor-thern part of Beigua park. Nearby, the Ar-zella stream shows itself, together with thearea normally called “the canyon” becauseof the form of its rocks, carved and mode-led by the flow of the water.

Torrenti dell’ovadese

Chi èVittorio Bonaria

Ha 45 anni e lavora a Genova, nel2015 ha pubblicato “La storia della di-ga di Molare – Il Vajont dimenticato”.

WhoVittorio Bonaria

He is 45 years old and works in Ge-noa. In 2015 he published “La storiadella diga di Molare – Il Vajont di-menticato”.

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«Ovada? Una bellissima donna che nonsa di esserlo. E questa inconsapevolez-za aumenta il suo fascino». BeppeGambetta, da virtuoso dello strumen-to, ha girato il mondo con la sua chitar-ra. Il suo nome è conosciuto in tutto ilmondo da milioni di appassionati. Daqualche anno la città è diventata il"buen retiro", dove vivere attimi diquotidianità tra un concerto e l'altro ecostruire nuovi percorsi musicali. «Unartista – racconta – ha bisogno di unluogo bello. Mi sono innamorato diquesta zona del Monferrato che nonconoscevo e che rappresenta un pontetra le culture. Ho trovato gli aspetti bel-li della Liguria fusi con forti accenti pie-montesi e con le sue tradizioni. Ci sonocontrasti ma a volte le differenze dan-no una marcia in più». Il centro storicoè diventato il punto di partenza e di ar-rivo delle sue passeggiate. Nello studio

della sua abitazione sono nate le idee ele scalette delle recenti "AcousticNight", l’attesissimo appuntamento de-dicato alla musica acustica che da qua-si vent’anni richiama a Genova pubbli-co da tutta Europa. I suoi polpastrelliscivolano leggeri sulle corde della chi-tarra per "Benedicta 2019", una delleidee nate dalla connessione tra l'artistae il patrimonio culturale della zona.«Abbiamo esplorato il territorio, questecolline incredibili – prosegue - alla Be-nedicta ci sono ancora le vibrazioni le-gate ai fatti storici». Nel 2017 Lerma èstato lo scenario della sua prima esibi-zione. Il 10 agosto Gambetta tornerà,per la rassegna "Musica Estate", nellapiazza principale del paese. «Un luogobellissimo e da valorizzare. Cerchere-mo di farlo con la musica e con sceno-grafie realizzate per l'occasione. Ab-biamo scelto una cadenza biennale per

Gambetta: «La mia chitarra e tutto il fascino dell’ovadese»Il grande musicista genovese vive in luoghiche lo ispirano per le sue composizioni

Beppe Gambetta, expert guitar playerwho feels in love with this area of the Monferrato

Chi èBeppe Gambetta

54 anni, è considerato uno dei mi-gliori interpreti della musica countrye blue glass americana. Ha all'attivododici album in una carriera che l'haportato a esibirsi con i più grandi ar-tisti del genere. Il suo lavoro più re-cente si intitola "Short stories" pub-blicato nel 2017 con la Borealis Re-cords. Per la stessa etichetta l'annoprima è uscito "Round trip"

WhoBeppe Gambetta

Beppe Gambetta (54) is consideredone of the best faces of country andAmerican blue grass music. He hasreleased twelve albums throughouthis career and has had the opportu-nity to perform with the biggest ar-tists of the genre. His most recentrelease is titled "Short stories", pu-blished in 2017 with Borealis Re-cords. With the same label he relea-sed "Round trip" a year before.

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non essere troppo presente e aversempre qualcosa di speciale da dire».

http://www.beppegambetta.com/

Beppe Gambetta, Lerma events«Ovada? Ovada is a beautiful woman whodoes not recognise her beauty. Her una-wareness makes her even more fascina-ting». Beppe Gambetta, expert guitar pla-yer, has traveled the world. His name isworldwide known among millions of hisfans. Recently, the city of Ovada has be-come his hideout where he can live a nor-mal and relaxing life between one concertand the other and create new musicalpaths. «An artist – he says – needs a niceplace. We fell in love with this area of theMonferrato I did not know about and thatrepresents a bridge between cultures. He-re I have found the beautiful characteri-stics of Liguria mixed with heavy Pied-montese nuances and their traditions.There are contrasting features, but, some-times, differences really make the diffe-rence». The Old Town has turned into thestarting and ending point of his walks. Inthe studio built inside his house, he cameup with the ideas for his most recent setlists for “Acoustic Night”, the very antici-pated event dedicated to acoustic musicthat gathers, in Genoa, people from allover Europe. His fingertips move delicate-ly on the cords of his guitar for “Benedic-ta 2019”, one of the idea born from thesynergy between the artist and the cultu-ral heritage of the area.

«We have explored the area, these incre-dibly beautiful hills – he says. The Bene-dicta still incorporates the vibrations cha-racterized by the historical event that to-ok place here». In 2017, Lerma has beenthe scenario of his first performance.Gambetta will be back on August 10th forhis festival “Musica Estate” taking placein the town’s main square. «A beautifulplace to appreciate and promote. We willtry doing so through music and scenicdesigns created for the occasion. We ha-ve opted for a biennial event as not to betoo present and have always somethingspecial to convey».

http://www.beppegambetta.com/

Via Torino 30 • Ovada • tel 014381014www.oravatravel.com

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16-20 OTTOBRETour della Transilvania

14-15 settembrePadova e le Ville Venete

I nostriprossimi

viaggicon partenza da Ovada

Beppe Gambetta

Durante “Musica Estate” a Lerma.

Beppe Gambetta

During “Musica Estate” in Lerma.

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Piemonte, secondo Lonely Planet: èquesta la meta ideale nel 2019. Per ipiemontesi (di natura, si sa, poco fe-staioli), ci sarebbe già da brindare sela gara fosse tra le regioni italiane. Main Lonely Best in Travel 2019, il Pie-monte è la prima destinazione - almondo! - da mettere in carnet. Da-vanti alle Catskills negli Stati Uniti, alPerù, persino ad Ayers Rock in Au-stralia e alle Highlands scozzesi. Nien-temeno. Tutti in Piemonte, dunque. Leresidenze sabaude. Le ville sul LagoMaggiore. Barolo. Tartufo. Per partemia, piemontese nipote di contadina,propongo un'alternativa un po' menoglam. Provincia di Alessandria, auto-strada A26, uscita Ovada e poi su perle colline. Belforte, Tagliolo, Lerma.Tutti borghi col loro bel castello. Laprovincia di Alessandria è la più castel-lata d'Italia, dicono. Segno di un'indolelitigiosa, temo. Prima incontrerete levigne: ordinate, pettinate, Langhe sty-

le. Poi solo castagni, roveri, acacie equalche faggeta. Roba antica, relittimedioevali, viene in mente la “forestaurba” di Paolo Diacono. Seguite le indi-cazioni per “Parco Naturale delle Ca-panne di Marcarolo”. Che, poi, è Piemonte per modo di diree vincolo amministrativo. Queste sonoterre alte, sospese tra Regno di Sar-degna e Repubblica di Genova, la pia-nura padana di qua, il mare di là. Nonci abita più quasi nessuno. Eppure, amettersi in ascolto, è un luogo pienodi storia, di vite. I segni del tempo so-no incisi nei muretti a secco, nella ve-getazione che inghiotte i ruderi, nelreticolo ancora leggibile delle abita-zioni abbandonate. Indovini un passa-to glorioso e vitale, un via vai di gen-te, muli, gabellieri e briganti, quandoqui transitavano merci utili ai Romaniprima, e ai genovesi poi: sale, vino,olio. E i roveri diventavano chiglie, ca-ravelle, velieri, e solcavano gli oceani.

Laghi della Lavagnina

Nei comuni di Casaleggio Boiro, Mornese e Bosio in provincia di Alessandria

Lavagnina lake

In the municipalities of Casaleggio Boiro, Morneseand Bosio in the province of Alessandria, Piedmont Italy

Raffaella Romagnolo«Vi racconto il mioangolo di paradiso»Piemonte meta ideale 2019 per Lonely Planet

Piedmont, according to Lonely Planet, ideal destination in 2019

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Cà Mimia è un agriturismo bio di charme situatonel cuore dell’Alto Monferrato, a circa un’ora didistanza da Genova, Milano e Torino, in un contesto

naturalistico incontaminato, tra le valli del Piota e dell’Orba.L’azienda produce vini biologici tratti da vigneti autoctoniche sono stati recuperati. La cantina sottostante la casa,risale al 1700, è scavata nel tufo e caratterizzata dalle tipichevolte in mattoni. Il ristorante, aperto il sabato sera e la domenica a pranzo e, per eventi, anche in altri giorni, o+re piatti bio, tradizionali e vegetariani, cucinati con i prodotti dell’orto aziendale. A disposizione degli ospiti vi è una piccola struttura autonoma arredata con cura e molto accogliente.

Tel. 0143 89526 • Cell. 340 7889546e-mail: [email protected]

ca’mimia Ca_Mimia

Chi èRaffaella Romagnolo

È insegnante di lettere presso lascuola superiore “Barletti” di Ovadae scrittrice. Nel suo ultimo romanzo“Destino”, edito da Rizzoli, le vicen-de dei protagonisti di fantasia si fon-dono con la realtà storica dell'Ovade-se della prima metà del '900

WhoRaffaella Romagnolo

She is a literature teacher at “Berlet-ti” highschool in Ovada and a wri-ter. In her latest novel “Destino”, pu-blished by Rizzoli, the fictional sto-ries of her characters meet the Ova-da of the first half of 1900 and its hi-storic events.

Potete andare in alto, in cima al Mon-te Tobbio, mille metri circa, e guarda-re sotto quel gran mare che è l'Ap-pennino. Se aguzzate la vista, potre-ste incontrare la Coleophora Marcaro-lensis, farfallina innamorata delle gi-nestre, endemismo del Parco. E pote-te fermarvi qualche minuto al sacrariodella Benedicta. Lì, i ragazzi che nellasettimana santa del '44 sono stati tru-cidati dai nazifascisti, ti sembra disentirli correre nel bosco, cercandouna via di fuga. Piemonte meno glam,insomma. Ma tanta, tanta vita.

Capanne of Marcarolo’snatural parkPiedmont, according to Lonely Planet,is the ideal destination in 2019. Pied-mont people (not known for their partyspirit) would already be happy and ce-lebrating if they were competingagainst the other Italian regions. Howe-ver, in Lonely Best in Travel 2019, Pied-mont is the first destination in the bookof tickets - in the world! Above theAmerican Catskills, Peru, even theAyers Rock in Australia and the ScottishHighlands. Everybody welcome to Pied-mont then. The Savoy residences, themansions around Lago Maggiore, baro-lo, truffle. I, as a Piedmontese woman,niece of a Piedmontese farmer, wouldlike to suggest a less glamorous idea.Alessandria's province, A26 highway,Ovada exit and then up towards thehills. Belforte, Tagliole, Lerma. All villa-ges with their own castle. The Provincewith the highest percent of castles they

say, sign of a belligerent soul, I fear.First thing you are going to see are thevineyards: tidy, combed, Langhe style.Following, chestnut trees, durmasts,acacias and some beechwood. Oldstuff, medieval wreckages that makethe “Foresta urba” by Paolo Diaconocome to mind. Follow the signs leadingto “Parco Naturale delle Capanne diMarcarolo” (Capanne of Marcarolo’s na-tural park), considered Piedmont onlybecause the administrative offices sayso. These are high lands, between theKingdom of Sardinia and the Republicof Genoa, the Po valley on one side, thesea on the other. Barely populated, pla-ce full of history, of life. The signs of ti-me are evident on the dry stone walls,in the vegetation that devours thewreckages, in the still visible lattice ofabandoned houses. You can imagine aglorious and lively past, people comingand going, mules, tax collectors andthieves when here used to pass by go-ods useful to the Romans first, to thepeople from Genoa then: salt, wine, oil.The durmast was turned into keels, ca-ravels, sailing ships that traveled theoceans. You can go even higher, on topof Mount Tobbio, around a 100 metersin altitude, and look down at the seathat’s the Apennines. If you look hardenough, you can even find the Coleo-phora Marcarolensi, little butterfly in lo-ve with brooms, native of the park. Youcan also stop for a little bit at the me-morial monument of the Benedicta.There, you can almost feel and hear themen killed by the Nazis during the Holyweek in 1944 running through the wo-ods looking for an escape route. A lessglamorous Piedmont, but full of life.

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OSTELLO DEL GEIRINOVia Grillano • Impianto Geirino OVADA • TEL. 0143 [email protected]

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Una linea tratteggiata che unisce lebellezze del territorio. Sentieri allaportata di tutti che accompagnanochi ama l'attività all'aria aperta attra-verso i profumi e i colori della natura.La vetrina sono le “Passeggiate sottole stelle”, che la sezione ovadese delCai propone all'inizio di ogni estate.L'edizione 2019 è in corso con altri treappuntamenti tra il 9, il 16 e il 23 lu-glio. «Il bosco – spiega Gian CarloBerchi, uno dei promotori dell'iniziati-va – è uno dei tratti tipici di questoterritorio. Noi proponiamo sentieriche permettono a tutti di scoprire lebellezze di questo paesaggio pocomodificato dalla presenza dell'uomo.Ogni anno c'è chi si sorprende a sco-prire luoghi poco conosciuti e incan-tevoli, che mai avrebbe immaginato

da queste parti. A chi vuole accompa-gnarci in questo viaggio chiediamosolo una minima attrezzatura (scarpecon suola scolpita e pila frontale ndr)e voglia di condividere». Camminatedi un'ora e mezza in cui il punto dipartenza e quello d'arrivo coincidono,da affrontare al tramonto con gli ami-ci; un modo per rigenerarsi, rimanerein forma e socializzare. «Negli ultimianni il passa parola ha fatto crescere ilnumero dei partecipanti». Nei prossi-mi tre appuntamenti le mete sarannogli anelli di Grillano, del Bricco Grossodi Casaleggio e di Costa d'Ovada.Scorci incantevoli che rappresentanouna garanzia.

https://www.caiovada.it/ http://www.gcberchi.it/

Il trekking per tutti,sei itinerari con il CaiA spasso per le colline tra filari sterrati, quando il tramonto si fonde con le stelle

Trekking for everybody, six different pathsby the Ovada section of the Cai

Chi èGiancarlo Berchi

È capospedizione e direttore dellascuola nazionale di Alpinismo giova-nile. Nel 2014 è stato protagonista,con la spedizione da lui coordinata,dell'ascesa al Monte Ararat sulletracce dell'Arca di Noè. Sul tema del-l'alpinismo è autore di diverse pub-blicazioni

WhoGiancarlo Berchi

He is the head of the expedition aswell as director of the NationalYoung Alpines School. In 2014 hehas been the protagonist of the clim-bing of Mount Ararat, searching forNoah’s Arc, expedition coordinatedby him. He has also released severalpublications on mountain-climbing.

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Walks under the starsA dotted line links together the beautiesof our territory. Paths anyone can accessaccompany whoever loves outdoor acti-vities through nature and its scents andcolors. Its showcase is “Passeggiate sot-to alle stelle” (walks under the stars),event planned every year, at the begin-ning of summer, by the Ovada section ofthe Cai (Club Alpino Italiano – Italian Al-pines Club). The 2019 edition is ongoing,the next three events are on July 9th,16th and 13th. <<The woods are one ofthe distinguishing characteristics of thisterritory – Giancarlo Berchi, one of thepromoters of the event, explains. Wesuggest paths that allow everyone to di-scover the beauty of this scenery, barelytouched by men. Every year, people aresurprised to find such hardly known andmagical places they would have neverthought about. To whoever wants to joinus in this journey, we ask basic equip-ment (carved-sole sports shoes and hea-dlamp ndr) and willingness to share>>. 1hour long walks where starting and en-ding points coincide, with friends, atsunset; a way to heal, stay active and so-cialize. <<In the last few years, the num-ber of people involved has grown by toworth of mouth>>. In the next threeevents, our destinations will be the Gril-lano rings, Bricco Grosso in Casaleggioand Costa d’Ovada. Beautiful corners ofhearth, satisfaction guaranteed.

https://www.caiovada.it/ http://www.gcberchi.it/

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“Né forte, né piano ma lontano”. Por-ta con se l'idea di scoprire una dimen-sione diversa del ciclismo. Meno ago-nismo e più voglia di andare alla sco-perta di panorami e luoghi nascosti.E' lo spirito delle Randonnèe, manife-stazioni ciclistiche che affondano leloro radici negli albori della praticaamatoriale. «Noi volevamo fortemen-te un'iniziativa che non fosse una ga-ra». Enrico Ravera è il presidente diUà Cycling, la società che anche nel2019, il prossimo 6 ottobre darà vita a“Ovada in Randonnèe”, una giornatache lega a doppio filo pratica sporti-va, territorio e turismo. «L'organizza-zione – racconta Ravera – è già al la-voro. Il percorso lungo da 200 chilo-metri tocca tre provincie e due regio-ni. E' il bello di essere un'area di confi-ne. Gli scenari sono diversi e sorpren-denti, tra collina, montagna e terrazzesul mare. Ci sono poi due tracciati piùagevoli, un modo per consentire atutti di vivere la loro passione per ilpedale nella giusta dimensione». Die-tro alla Randonnèe c'è un progetto

più ampio di valorizzazione che guar-da a un settore, quello dei viaggi le-gati alla bicicletta, in forte crescita. Leprime quattro edizioni hanno ottenu-to un grande successo di partecipanti,da tutto il nord Italia, e un gradimentodiffuso per la proposta. «Nella nostravisione – conclude Ravera – chi peda-la al tuo fianco non è un avversarioma un compagno di viaggio». Una vi-sione che la Uà sta trasmettendo an-che ai bambini con la Scuola di Cicli-smo Ovadese avviata da qualche an-no. All'edizione 2019 di “Ovada inRandonnèe” sarà possibile ottenere ilBrevet Randonneur Italia e per ilCampionato Italiano Ari.

www.facebook.com/uacyclingteam/

Associazione Uà Cycling

L’associazione Uà Cycling è nata nel2012, per aggregare l'alto numero dipraticanti amatoriali di ciclismo sulterritorio ovadese. Tra gli obiettividell'associazione, oltre all'attivitàgiovanile, l'organizzazione di eventiper coniugare, sport e turismo.

The association Uà Cycling

The association Uà Cycling wascreated in 2012 to gather all theamateur cyclists of the Ovada area.Among its goals, apart from promo-ting the activity for the young peo-ple, the organization of events to puttogether and promote sport andtourism.

Ovada in RandonnèeUna nuova dimensione del ciclismo,sesta edizione 6 ottobre 2019

A different way of seeing cycling,next 6th October 2019

Torrente Le Camminaje

The Camminaje torrent

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45ORI

CASTELFERRO

44 Sagraa

dei Salaminid’Asino

POLISPORTIVA “M. DENEGRI” A.S.D.

DAL 15 AL 22 AGOSTO 2019RISTORAZIONE dalle ore 19 alle ore 23www.castelferro.it

DI PREDOSA (AL)

Ovada in Randonnèe“Neither fast, nor slow, but far”. Thiscarries the idea of a different way of se-eing cycling. Less competition and moredesire to discover hidden landscapesand places. This is the Randonnèe spirit,cycling events staying true to the rootsof this recreational activity. «We reallywanted to organize an event that wasnot a competition». Enrico Ravera is thepresident of Uà Cycling, the associationthat will give life to “Ovada in Randon-

nèe” the next 6th of October. A day thatlinks together sport, territory and tou-rism. «The event’s planning has alreadybegun – says Ravera. It consists of a200 kilometers long road passingthrough three provinces and two re-gions. That is the best about being closeto other borders. Sceneries are all diffe-rent and unexpected, hills, mountainsand terraces overlooking the sea. Thereare also two simpler paths, a way to al-low everyone to live their passion forcycling in the right dimension». Behindthe Randonnèe there is a way broader

project aiming at promoting the field oftraveling by bike, strongly growing. Thefirst four editions were very successful,people from all around the North of Ita-ly joined and appreciated what we hadto offer. «In our vision – finishes Ravera– whoever cycles next to you is not a ri-val but a travel buddy». The Uà is alsopassing his way of thinking to the chil-dren of the Ovada Cycling School, borna couple of years ago. At the 2019 edi-tion of the “Ovada in Randonnèe” it willbe possible to earn the Brevet Randon-neur Italia and for the Italian Ari League.

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ORI MAGAZINE • Monferrato ovadese: un territorio che piace

46ORI

Giovanni GrilloOsteopata D.O.VALUTAZIONE OSTEOPATICA E POSTUROLOGICA

TRATTAMENTO MANIPOLATIVO OSTEOPATICO

RIEQUILIBRIO POSTURALE AD APPROCCIO GLOBALE

PREVENZIONE E TRATTAMENTO

• Disturbi articolari • Cervicalgie • Dorsalgie • Lombalgie • Pubalgie • Sciatalgie• Cruralgie • Colpi di frusta • Nevralgie • Dolori reumatici • Emicrania • Cefalea • Spasmi e crampi muscolari • Squilibri posturali • Asimmetrie • Traumi sportivi• Disturbi collegati al sistema craniale e viscerale

RICEVE SU APPUNTAMENTOSTUDIO MEDICO BENESSERE Via G.A. Chenna 25 - ALESSANDRIALABO CLINIC Via G. Carducci 13/A - OVADAPER INFORMAZIONI E APPUNTAMENTI Tel 333 7717455 - E-mail: [email protected]

Un format diverso. Una visita del centrostorico accompagnati dalla suggestionedella storia e dal fascino dei colori e de-gli aromi. La passeggiata che i volontaridi Les Carrelages proporranno ai visita-tori il 5 luglio prossimo. Lo scenario èquello accattivante del centro storico.«Siamo nati – spiega Gianluigi Robbia-no, fondatore dell'associazione che na-sce come spin off del Corso per Accom-pagnatore Turistico della Casa di Carità"Arti e Mestieri di Ovada” – per raccon-tare il territorio attraverso curiosità eaneddoti poco conosciuti tramandatiaccanto allo storia ufficiale della nostrazona. È un approccio più accattivante erilassato che già lo scorso anno ha otte-nuto un notevole successo». In due oraridifferenti, alle 20 e alle 21.30, partirannoi gruppi coordinati dagli accompagnato-ri. Non è l'unica iniziativa nella quale LesCarrelages si è impegnata per i prossimimesi. Ogni sabato dei prossimi due me-si, i volontari accompagneranno curiosie visitatori alla scoperta dei luoghi piùcaratteristici e dei prodotti locali offertinel mercato "bisettimanale". Il nome

stesso dell'associazione richiama leemozioni. «L’abbiamo scelto – precisaRobbiano – perchè le piastrelle (tradu-zione in italiano del termine ndr) sono dimille forme e colori un po' come la zonain cui viviamo».

A visit throughthe Old Town in OvadaA different format. A visit through theOld Town accompanied by history andthe charm of colors and scents. It con-sists of a walk that voluntaries from LesCarrelages will suggest to visitors on Ju-ly 5th. The scenery is the Old Town. «Weare born to describe our territory, to tellstories and barely known anecdotespassed by generations alongside ourarea’s official history - says GianluigiRobbiano, founder of the associationborn following the steps of the TouristicHelper Class by the Charity House “Artie Mestieri” in Ovada. It is a more invol-ving and relaxing way of talking aboutour land that has already succeeded lastyear». At two different times, at 20:00and 21:30, two guided groups will starttheir walks. This is not the only event LesCarrelages have planned for the nextmonths. Every Saturday for the next twomonths, voluntaries will accompany visi-tors and just curious people to the di-scovery of the most distinctive placesand the local foods offered in our mar-kets taking place twice a week. The na-me of the association itself creates emo-tions. «We chose it - says Robbiano -because the tiles (Italian translation ofthe term ndr) have a million shapes andcolors just like the area we live in».

https://www.iatovada.it facebook: @monferratovadese

Un tourtra storiae racconti

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silenzio

Il silenzio delle cassette Pucci. Il piacere del vostro bagno.

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Quando ricarica, non si sente. Quando c'è, non si vede. Quando è installata, non ha bisogno di nulla. La cassetta Pucci è così, fa il suo lavoro giorno dopo giorno, bene e silenziosamente. La qualità Pucci di cui non vi abbiamo mai parlato:

solo 14 db (-30%)16 db (-20%) di intensità sonora in fase di ricarica, le più silenziose di tutte, e nettamente al di sotto della soglia stabilita dalla norma EN ISO 3822.

cassetta incasso

cassetta esterna

3 bar 5 barSample

AVERAGE

1 0,13 0,1810,0 14,00,14 0,1711,0 14,00,14 0,1810,0 13,00,14 0,1810,0 14,0

23

flow rate[l/s]flow rate[l/s] Lap(dB(A)] Lap[dB(A)]

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3 bar 5 barSample

AVERAGE

1 0,12 0,1512,0 16,00,12 0,1512,0 16,00,12 0,1511,0 15,00,12 0,1512,0 16,0

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VIA TORINO 69, PALAZZO COMUNALE, OVADA

enotecaregionaleovada.com

MONFERRATO Ovadese,a territory that appeals

MONFERRATO Ovadese,un territorio che piace