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Le molecole biologiche La dieta mediterranea A cura del prof. Antonio Belardo L’UFM è stata creata per i ragazzi ad integrazione del libro di testo ed inserisce lo studio delle molecole biologiche in un ambito dedicato in modo più specifico all’educazione alimentare. La presentazione si conclude con una proposta di esercitazione che consente loro di calcolare, sulla base di quanto hanno ingerito in una giornata, l’introito calorico oltre che la quantità di zuccheri, grassi e proteine. Ciò consentirà loro di verificare, confrontando i dati con quelli proposti dalla dieta mediterranea, se si sta seguendo un regime alimentare corretto.
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Molecole biologiche e la dieta mediterranea

Aug 11, 2015

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Page 1: Molecole biologiche e la dieta mediterranea

Le molecole biologicheLa dieta mediterranea

A cura del prof. Antonio Belardo

L’UFM è stata creata per i ragazzi ad integrazione del libro di testo ed inserisce lo studio delle molecole biologiche in un ambito dedicato in modo più specifico all’educazione alimentare. La presentazione si conclude con una proposta di esercitazione che consente loro di calcolare, sulla base di quanto hanno ingerito in una giornata, l’introito calorico oltre che la quantità di zuccheri, grassi e proteine. Ciò consentirà loro di verificare, confrontando i dati con quelli proposti dalla dieta mediterranea, se si sta seguendo un regime alimentare corretto.

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LA DIETA MEDITERRANEA

Il termine "DIETA" definisce le abitudini alimentari e l'organizzazione di più razioni alimentari nel tempo. Seguire una dieta significa trarre i massimi vantaggi in salute ed efficienza fisica dal cibo.

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La dieta mediterranea è caratterizzata da alimenti di origine vegetale provenienti da cereali, legumi, frutta ed ortaggi, da alimenti di origine marina quali il pesce e da un tipo di grasso come l’olio d’oliva.

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L'alimentazione di tipo mediterraneo contiene mediamente:

• - 58-65% di Glucidi dei quali l'80% di glucidi complessi (pane integrale, pasta, riso, mais, ecc.) e il 20% di zuccheri semplici

• - 10-15% di Proteine delle quali il 60% di origine animale (carni soprattutto bianche, pesce azzurro, ecc.) e il 40% di origine vegetale (fagioli, ceci, lenticchie e legumi in genere)

• - 25-30% di Grassi (olio di oliva in prevalenza, burro, strutto, ecc.).

• Frutta e verdura di stagione occupano un posto di primo piano per la loro caratteristica di fornire vitamine, minerali, antiossidanti e fibre.La ripartizione dei pasti si articola normalmente su cinque momenti giornalieri, tre principali (prima colazione, pranzo e cena) e due di sostegno (spuntino di metà mattinata e merenda).

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RICORDA!

• 1 grammo di protidi e di glucidi forniscono all’organismo 4 Kcal, mentre 1 grammo di grassi forniscono ben 9Kcalorie;

• una dieta è equilibrata quando l’apporto calorico è dato per il 10-15% dalle proteine (per metà di origine animale e per l’altra metà di origine vegetale),

• lipidi per il 25-30% (per un terzo di origine animale e per due terzi di origine vegetale),

• glucidi per il 58-65%; • devono essere presenti alimenti crudi per

assicurare l’apporto di vitamine.

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I Glucidi o carboidrati

Sono la principale fonte energetica dell'organismo. Partecipano anche alla costituzione di fattori vitaminici, di sistemi enzimatici, nelle strutture cellulari come il DNA e le membrane delle cellule.In base alla facilità di utilizzazione e assimilazione si distinguono in:

• - Monosaccaridi: glucosio, fruttosio, galattosio, ribosio, deossiribosio

• - Disaccaridi: maltosio, lattosio e saccarosio

• - Polisaccaridi: amido, glicogeno, cellulosa.

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I disaccaridi

I disaccaridi , formati da 2 monosaccaridi , sono il saccarosio (glucosio +fruttosio) che è lo zucchero comune, contenuto nella barbabietola o nella canna da zucchero, il maltosio (glucosio +glucosio ) presente nei cereali) , il lattosio (glucosio +galattosio) contenuto nel latte).

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I polisaccaridiL’unione di tante molecole di glucosio a formano l’amido o il glicogeno, l’unione di tante molecole di glucosio formano la cellulosa

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Nei muscoli e nel fegato vengono immagazzinati sotto forma di Glicogeno (associazione di più molecole di glucosio), mentre nelle cellule e nel sangue si trovano sotto forma di Glucosio.Sono di facile digeribilità ed il loro surplus si trasforma in grasso sottocutaneo di riserva.

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Alimenti particolarmente ricchi di glucidi sono il pane, la pasta alimentare, il riso, i legumi, il mais, le patate, lo zucchero, il miele.

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INDICE GLICEMICO

Un aspetto che molti ritengono strettamente legato alla dieta mediterranea è un elevato INDICE GLICEMICO (misura della velocità con la quale un alimento provoca l'aumento della glicemia, quindi l'entità della risposta insulinica).

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I.G. di vari alimenti

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Nella dieta mediterrena l’indice glicemico è tenuto sotto controllo da fattori che riducono la velocità di assorbimento degli zuccheri come la presenza di grassi insaturi o fibre idrosolubili.Nel caso della pasta influisce anche il tempo di cottura, più è al "dente" più si allungano i tempi di digestione e assorbimento, quindi più basso risulta l'indice glicemico.

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Influenza dell’I.G. sul metabolismo

• miglioramento dei lipidi plasmatici e riduzione della massa grassa, mantenendo quella magra, somministrando diete a basso I.G.

• riduzione della potenziale capacità d'utilizzazione lipidica a scopo energetico dopo aver consumato un pasto ricco di carboidrati a elevato I.G.

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I Glucidi e lo sportL'assunzione di carboidrati a basso indice glicemico (I.G.) prima di un impegno muscolare prolungato è capace di esercitare diversi effetti positivi:

• livelli glicemici più stabili per tempi d'esercizio più prolungati;

• risposta insulinica moderata con minor interferenza sul metabolismo lipidico;

• miglioramento della prestazione;• minore produzione di acido lattico

rispetto a un pasto a elevato I.G.;• ritardo nell'insorgenza della “fatica”.

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Le proteine

Le proteine sono polimeri formati da una sequenza di “mattoncini” chiamati amminoacidi. Ogni amminoacido è formato da un atomo di carbonio centrale C circondato da quattro gruppi: un gruppo amminico NH2, un gruppo carbossilico COOH, un atomo di idrogeno H ed un radicale R che varia a seconda dell’amminoacido (ve ne possono essere 20 tipi differenti)

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I 20 amminoacidi che costituiscono le proteine

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Formazione di un dipeptide

L’unione tra due o più amminoacidi forma la proteina. L’unione tra due amminoacidi avviene con l’eliminazione diuna molecola d’acqua

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Struttura delle proteine

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Le proteine

Le unità più semplici che le costituiscono sono gli amminoacidi. Otto di questi sono definiti aminoacidi essenziali, in quanto non sintetizzabili dall'organismo che deve perciò introdurli con l'alimentazione (leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofano, metionina, fenilalanina e treonina).La loro provenienza può essere animale (carni, formaggi, latte, uova, pesci) o vegetale (farinacei, verdure, legumi, frutta)

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Una dieta mediterranea sana ed equilibrata fornisce a sufficienza tutti i nutrienti e gli aminoacidi necessari. Alcuni alimenti come il pesce, le uova, carne, latte e formaggi contengono aminoacidi essenziali in maniera non trascurabile

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L'amminoacido presente in quantità minore nel singolo pasto viene definito "AMMINOACIDO LIMITANTE" in quanto condiziona la sintesi proteica anche degli altri aminoacidi. Ad esempio nei legumi sono la metionina e la cisteina, nei cereali è in genere la lisina, nel mais la lisina e il triptofano, nel riso la lisina e l’isoleucina

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L'unione dei legumi con i cereali permette di aggirare questo ostacolo offrendo un buon bilanciamento di proteine ad alto valore biologico. Fa eccezione l'uovo che si colloca ai primi posti nella scala degli alimenti che valuta la completezza delle proteine assimilabili.

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Accoppiamenti vegetali per un migliore bilanciamento

proteico

• cereali integrali-legumi (ottima)• cereali integrali-latte e derivati

(buona)• semi oleosi-legumi (buona)• legumi-latte e derivati (discreta)• semi oleosi-cereali integrali (discreta)• semi oleosi-latte e derivati (discreta)

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Proteine e sport

• Negli SPORT a forte impegno muscolare vengono metabolizzati soprattutto gli aminoacidi a catena ramificata (leucina, isoleucina e valina) e vengono utilizzate proteine come fonte energetica pari a circa il 5-10% del totale.

• Lo Sportivo necessita giornalmente di proteine in ragione di 1,4-2 g/kg di peso corporeo

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Eccessi di proteineIl surplus proteico • va a costituire il grasso sottocutaneo di riserva • determina la formazione di un eccesso di scorie

azotate che ostacolano la ricostituzione di nuove strutture cellulari (anche muscolari)

• produce ammoniaca, un residuo tossico che, a livello epatico, viene trasformata in urea per essere poi eliminata dai reni

• innalza la colesterolemia, fattore che favorisce l'insorgere dell'arteriosclerosi

• contribuisce a far perdere calcio alle ossa e quindi predispone all'osteoporosi

• aumenta anche la putrefazione intestinale con maggiore possibilità di patologie all'apparato digerente.

Una dieta mediterrenea bilanciata non porta a rischi di questo tipo

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I GRASSIPossono presentarsi come acidi grassi saturi e insaturi:

• gli Acidi grassi saturi presentano un legame molecolare più solido e di difficile scissione nel processo digestivo, quindi di laboriosa digestione ed assorbimento (acido stearico, butirrico, capronico, palmitico, arachico, ecc.). Sono contenuti soprattutto in alimenti come carni, latticini, strutto, ecc… Ne fanno parte anche i grassi idrogenati, spesso di natura vegetale (insaturi), ma artificiosamente resi saturi;

• gli Acidi grassi insaturi hanno un legame chimico più debole, quindi di più facile

digeribilità e assorbimento (acido oleico, linoleico, linolenico e arachidonico). Sono contenuti principalmente nell'olio di oliva, mais, soia e olio di fegato di merluzzo.Possono essere sia origine animale (latte, burro, lardo, strutto, ecc.) che vegetale (olio di oliva e di semi, alcune margarine, ecc.)

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Funzione dei grassi

I grassi in genere, oltre a fornire energia, svolgono funzioni complesse e specializzate a vari livelli cellulari. Sono parte integrante dei fosfolipidi, dei cerebrosidi (glicolipidi), del colesterolo e di alcuni ormoni. Hanno una funzione plastica nelle membrane cellulari. Sono i fondamentali veicoli delle vitamine liposolubili A, D, E, K

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I grassi insaturi

Alcuni acidi grassi insaturi sono definiti essenziali (acido linoleico, acido linolenico e acido arachidonico) in quanto non sono sintetizzabili dall'organismo che deve necessariamente assumerli con l'alimentazione. Importanti acidi grassi insaturi derivanti dall’acido linolenico sono gli omega 3 e gli omega 6 di cui è ricca la dieta mediterranea

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Gli omega 3 e gli omega 6

Oltre alla funzione energetica • contribuiscono alla formazione delle membrane

cellulari• regolano il tono della parete dei vasi sanguigni e

abbassano la capacità di aggregazione delle piastrine

• Agiscono nel contenimento del colesterolo e dell'artrite reumatoide e sono necessari per le funzioni cerebrali e nervose

• Agiscono come antiossidanti sui radicali liberi• intervengono sul sistema di difesa immunitario, nei

processi infiammatori, sulla pressione e la viscosità del sangue.

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Dove trovarli• Fonti primarie degli omega-3 sono i grassi di

pesce soprattutto dell'aringa, sardina, sgombro e salmone. Inoltre l'olio di pesce, l'olio di lino, semi, noci, legumi e foglie verdi.

• Fonti primarie degli omega-6 sono gli olii vegetali spremuti a freddo (soprattutto di oliva, di girasole e mais), vegetali a foglie verdi, cereali, legumi, noci e semi

Tutti alimenti presenti nella dieta mediterranea

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Il colesteroloAlcuni grassi, soprattutto di origine animale, hanno la caratteristica di contenere un elevato tasso di COLESTEROLO che predispone a tutte le malattie legate all'arteriosclerosi.Il colesterolo, comunque, non è sempre da condannare, infatti si distingue in:

• L.D.L.: lipoproteina a bassa densità che ha un ruolo nella distribuzione nelle cellule di grassi e colesterina. È il colesterolo che si accumula nell'apparato cardiocircolatorio;

• H.D.L.: lipoproteina ad alta densità con funzione di salvaguardia e riduzione di colesterolo L.D.L.Una corretta dieta mediterranea tende a limitare l'assunzione di colesterolo, specialmente del tipo L.D.L. poiché dà la preferenza alle verdure, pollame, olio di oliva e comunque oli di origine vegetale, moderate quantità di alcol, tendendo a limitare l'assunzione di uova (il tuorlo), carni ghiandolari, manzo, prosciutto e insaccati, latte e derivati

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LE VITAMINE

Le VITAMINE sono indispensabili al mantenimento delle condizioni fisiologiche ottimali dell'organismo. Agiscono come biocatalizzatori (coenzimi) nei processi metabolici dei nutrienti e nei processi energetici. Sono anche dette "alimenti protettivi" in quanto senza di esse le cellule non riescono a costruire il protoplasma ed a liberare energia

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Classificazione delle vitamine

In relazione alla loro solubilità nei grassi o nell'acqua si suddividono in:

• liposolubili: vitamina A, D, E, K; • idrosolubili: vitamina B1, B2, niacina,

acido pantotenico, B6, biotina, acido folico, B12, C

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Dove trovarlePer garantirsi un apporto ottimale di vitamine vanno privilegiate la frutta e gli ortaggi freschi di stagione molto varia nei paesi mediterranei

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La presenza sul mercato di frutta e verdura fuori stagione solitamente indica che il prodotto ha subito una serie di trattamenti che ne hanno alterato, spesso pesantemente, il ricco patrimonio di principi nutritivi. Lo stesso si può dire per la frutta cosiddetta esotica che viene raccolta molto prima della naturale maturazione. Inoltre, in molti paesi extraeuropei è consentito l'utilizzo non controllato di antiparassitari e fertilizzanti vietati in Europa.I cibi conservati possono perdere fino al 50% e oltre del loro contenuto vitaminico di partenza.

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SALI MINERALI

I SALI MINERALI sono essenziali per lo svolgimento di vari funzioni organiche. Sono costituenti fondamentali delle cellule e dei vari tessuti. Fanno parte di enzimi, della mioglobina ed emoglobina, regolano gli scambi osmotici cellulari e l'eccitabilità nervosa e muscolare. Inoltre garantiscono l'equilibrio acido-base del sangue (pH), regolano il metabolismo idrico generale ed il volume del sangue

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Principali sali mineraliI principali sali sono: calcio, cloro, ferro, fosforo, iodio, magnesio, potassio, rame, selenio, sodio, zinco, zolfo I sali che necessitano in quantità particolarmente bassa, sotto i 100 mg al giorno, sono detti oligoelementi.Gli alimenti che apportano maggiormente i minerali sono l'acqua, la frutta e le verdure.

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Le acque minerali sono una delle fonti di sali.

Si definisce residuo fisso il contenuto solido totale contenuto in 1Kg di acqua in seguito ad evaporazione a 180°C . Il contenuto solido coincide praticamente con la salinità totale (salvo non siano presenti sostanze organiche) e si misura in mg/l.

In base al residuo fisso le acque si classificano in:Oligominerali con residuo fisso <200 mg/lMedio minerali con residuo fisso 200-1000 mg/lMinerali con residuo fisso >1000 mg/l

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Durezza delle acque• Per durezza delle acque si intende la quantità di elementi alcalino

terrosi (Be, Ca, Mg, Sr, Ba) in essa presenti a temperatura normale. Viene in pratica riferita solo ai sali di Ca e Mg in quanto gli altri elementi non sono quasi mai presenti.

• Durezza temporanea: è riferita solo ai soli bicarbonati e scompare con l’ebollizione per precipitazione dei carbonati.

• Durezza permanente è dovuta agli altri ioni (SO4-- ,Cl-) che non si

eliminano con l’ebollizione.• La somma della durezza temporanea e quella permanente

costituisce la durezza totale.• I valori della durezza vengono espressi in mg/l di CaCO3 (°dh) o in

gradi francesi (°F). Un grado francese corrisponde a 10 mg/l di CaCO3.

Acque molto dolci: <7 °FAcque dolci: 7-14 °FAcque poco dure: 15-22 °FAcque mediamente dura: 23-32 °FAcque dure: 33-54 °FAcque molto dure: >54°F

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FIBRE ALIMENTARI

La dieta mediterranea si distingue anche per l'alto contenuto di fibre alimentari che sono componenti di aspetto filamentoso con funzione di "cemento" per i vegetali (verdura, frutta e cibi integrali).L'uomo, al contrario degli animali erbivori (ruminanti), non riesce a utilizzare le fibre a scopo energetico.In base alla loro solubilità in acqua si suddividono in idrosolubili e non idrosolubili.

• Fibre idrosolubili (Pectine, Galattomannani, Gomme, Mucillagini):Vantaggi:- non forniscono calorie- nelle diete dimagranti aumentano il senso di sazietà in quanto, assorbendo acqua, aumentano di volume- catturando parte degli zuccheri, grassi e colesterolo ne rallentano i processi di assorbimento.

• Fibre non idrosolubili (Cellulosa, Emicellulose, Lignine):Vantaggi:- non forniscono calorie- favoriscono lo svuotamento intestinale attivando la peristalsi (motilità)- catturano parte del colesterolo, dei sali prodotti dalla bile e diverse sostanze tossiche.Svantaggi:- sono scarsamente tollerate in presenza di colite ulcerosa- se ingerite in dosi elevate assorbono in parte minerali come il ferro, calcio e zinco

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Benefici della dieta mediterranea

Una caratteristica importante legata agli alimenti ad alto contenuto vitaminico e salino, tipici della dieta mediterranea,  è la capacità di contrastare l'azione negativa dei RADICALI LIBERI. Questi sono prodotti di "scarto" che si formano naturalmente all'interno delle cellule del corpo quando l'ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione)

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Azione dei radicali liberi• L'azione distruttiva dei radicali liberi è indirizzata

soprattutto sulle cellule, in particolare sui grassi che ne formano le membrane (l’iperossidazione), sugli zuccheri e sui fosfati, sulle proteine del loro nucleo centrale, specialmente sul DNA (acido desossiribonucleico) dove alterano le informazioni genetiche, sugli enzimi, ecc.

• L'azione continua dei radicali liberi si evidenzia soprattutto nel precoce invecchiamento delle cellule e nell'insorgere di varie patologie gravi come il cancro, malattie dell'apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti, ecc.

• Gli agenti antiossidanti riportano l'equilibrio chimico nei radicali liberi grazie alla possibilità di fornire loro gli elettroni di cui sono privi

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• L'organismo umano si difende naturalmente dai radicali liberi producendo degli antiossidanti endogeni come la superossido dismutasi, la catalasi e il glutatione. Superata una certa soglia è necessario un apporto esterno di antiossidanti, in particolare:- Pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi- Vitamine: vitamina C, vitamina E, betacaroteni (provitamina A)- Micronutrienti ed enzimi: selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.).

• Gli agenti antiossidanti possono agire singolarmente o interagire, proteggendosi a vicenda nel momento in cui vengono ossidati.

• Va tenuto presente che ciascun antiossidante ha un campo di azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi. Pertanto solo un'alimentazione completa ed equilibrata, come ad esempio quella mediterranea, può garantire un'efficace azione antiossidativa.

• Per garantirsi un sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti, gli esperti consigliano un'alimentazione equilibrata ed un consumo giornaliero di almeno 5-6 etti di frutta e verdura fresche e di stagione (due etti di frutta e tre di verdura)

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E il vino?Nella dieta mediterranea è contemplato un bicchiere di vino rosso a pasto.L'alcol è considerato una minaccia per la salute, ma da tempo si è scoperto che il vino rosso, ovviamente in quantità moderate, protegge in qualche modo dalle malattie cardiovascolari

Il vino rosso blocca un composto cellulare (endotelina-1) che si pensa sia un fattore chiave nel favorire l'accumulo di grassi nei vasi sanguigni. Il merito è dei polifenoli, sostanze presenti nella buccia dell'uva nera che finiscono nel vino rosso. In passato i polifenoli erano già stati tirati in causa per spiegare la salubrità del vino rosso, ma solo in virtù del loro potere antiossidante.

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La pizza un alimento completo tipico della dieta mediterranea

La pizza preparata con gli opportuni accorgimenti e associata ad un regime dietetico equilibrato è in grado di rispondere ai fabbisogni quotidiani di carboidrati, grassi, proteine, fibre, vitamine e minerali e può costituire un' ottima alternativa ad un pasto completo.Le materie prime della guarnizione servono ad arricchire la qualità nutrizionale della pizza, aggiungendo alla base, costituita prevalentemente da carboidrati, quantità adeguate di grassi, proteine e micronutrienti; nel caso della tradizionale pizza margherita, l'olio extravergine di oliva garantirà l'apporto dei benefici grassi vegetali e, insieme ad essi, i preziosi polifenoli, sostanze ad attività antiossidante che hanno la proprietà di contrastare i temibilissimi radicali liberi; inoltre, è ricco di HDL (colesterolo che favorisce la pulizia delle arterie) e di vitamine A,D,E,K.La mozzarella (come tutti i formaggi), ricca di lisina e metionina aggiungerà modiche quantità di proteine e grassi animali. Va sottolineato che i grassi, sia vegetali che animali, non rappresentano solo una fonte calorica, ma sono i principali responsabili della gradevolezza della pizza ed è impossibile farne a meno se si vuole ottenere un buon prodotto.Il pomodoro arricchirà il patrimonio nutrizionale completando la quota di fibre, e, soprattutto, apportando il licopene (un altro prezioso antiossidante) ed i sali minerali (tra cui gli utilissimi potassio, magnesio, zinco e selenio).

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ESERCITAZIONE

• Esercizio: Progettare una razione alimentare giornaliera: Usando i dati riportati nella tabella nutrizionale degli alimenti fornita a lezione, calcola il quantitativo calorico, la quantità di zuccheri, di proteine e grassi ingeriti durante un pasto giornaliero e confrontare i valori con quelli suggeriti dalla dieta mediterranea.