- 1. MODELLI DI WELFARE AZIENDALE A BOLOGNA Tavolo Tematico FARE
WEL FARE Matteo Orlandini, Ricercatore Fondazione Alma Mater
Supervisione tecnico-scientifica e coordinamento: Francesco
Bonvicini (Alfa Wassermann), Simona Ferlini (Provincia di Bologna),
Paola Lanzarini (COESIA-GD), Giovanni Mazzanti (Unibo), Riccardo
Prandini (Unibo), Roberto Rizza (Unibo).
2. Modelli di welfare aziendale a BolognaIndice: 1.La ricerca:
obiettivi e metodologia 1.I modelli di welfare aziendale: variabili
e tipologie emergenti 2.Dalle imprese al territorio: potenzialit
dei modelli di welfare aziendale 3.Verso un laboratorio
territoriale di welfare aziendale2 3. Modelli di welfare aziendale
a Bologna1. La ricerca: obiettivi e metodologia3 4. Modelli di
welfare aziendale a BolognaPRESENTAZIONE DELLA RICERCA Obiettivo
della ricerca annuale cogliere le condizioni di possibilit per
lemergere e lo strutturarsi di modelli di welfare territoriale,
attraverso dispositivi di welfare aziendale, che contribuiscano a
creare qualit di vita e garanzie ai diritti di cittadinanza.
Domanda conoscitiva Com possibile estendere a tutto il territorio,
composto soprattutto di piccole-medie imprese, il welfare aziendale
che alcune realt hanno gi positivamente attivato? Questo welfare
del territorio, costruito con dispositivi di welfare aziendale,
come pu coordinarsi con i servizi, pubblici e privati, gi
esistenti? Come realizzare gli obiettivi Seminari di mobilitazione
cognitiva: la finalit stimolare la conoscenza di buone pratiche, la
discussione critica delle stesse e la riflessione sul futuro della
conciliazione territoriale. Il fine individuare modalit innovative
che consentano di creare reti e collaborazioni tra attori di un
territorio. La ricerca empirica: si compone di due parti. La prima
analizza le buone pratiche di welfare aziendale gi presenti sul
territorio di Bologna attraverso studi di caso; la seconda riguarda
lo studio delle modalit di erogazione di servizi di welfare e le
nuove forme di contrattazione che prevedono dispositivi di welfare.
4 5. Modelli di welfare aziendale a BolognaMETODOLOGIA DELLA
RICERCA Prima parte (maggio-ottobre 2013) Analisi dei modelli di
welfare aziendale sul territorio bolognese. Studio e rilevazione
delle esperienze paradigmatiche di welfare aziendale e contrattuale
attive a livello provinciale. Criterio di selezione la ricerca ha
coinvolto 10 imprese dislocate sul territorio di Bologna e
provincia di diversi settori (manifatturiero, assicurativo,
farmaceutico, bancario, assistenziale, dei servizi e del
commercio), con diverse caratteristiche strutturali (da 1 a 9000
dipendenti). Il campione non probabilistico, bens formato tramite i
suggerimenti di testimoni privilegiati. Il campione non
rappresentativo della popolazione di aziende sul territorio perci i
risultati non sono generalizzabili. Metodologia di ricerca
qualitativa, studi di caso, intervista semi-strutturata.5 6.
Modelli di welfare aziendale a Bologna2. I modelli di welfare
aziendale: variabili e tipologie emergenti6 7. Modelli di welfare
aziendale a BolognaVARIABILI PER ANALIZZARE IL WELFARE
AZIENDALECULTURA ORGANIZZATIVALa cultura il significato incorporato
in simboli attraverso i quali gli esseri umani comunicano e
trasmettono sapere e abitudini (Geertz, 1973). La cultura e lo
schema di assunti fondamentali che un certo gruppo ha inventato,
scoperto o sviluppato mentre imparava ad affrontare i problemi
legati al suo adattamento esterno o alla sua integrazione interna,
e che hanno funzionato in modo tale da essere considerati validi e
quindi degni di essere insegnati ai nuovi membri come il modo
corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a tali
problemi (Schein, 1986). Variabile 1 Teoria dichiarata: significato
esplicito del welfare aziendale. Variabile 2 Teoria in uso: assunti
impliciti del welfare aziendale.Che cos il welfare aziendale?
Secondo lei, lazienda deve aiutare i suoi dipendenti ad affrontare
i problemi quotidiani che riguardano la sfera privata e familiare?
Chi se ne dovrebbe occupare? Quali misure di welfare aziendale la
sua azienda ha in atto? 7 8. Modelli di welfare aziendale a
BolognaDISEGNO DI POLICYIl disegno di policy il processo di
costruzione di un progetto organizzativo , fatto di pratiche,
tecniche, strumenti che consentono le soluzioni materiali ed
immateriali immaginate (adattato da Maffei, 2010). Variabile 3
Artefatti: dispositivi attivati dallazienda per i dipendenti e loro
ampiezza. Variabile 4 Strumenti: combinazione di utensili
appropriati per raggiungere gli scopi del welfare aziendale.
Variabile 5 Processi: dimensione dinamica nella formazione delle
decisioni.Griglia con dispositivi di welfare aziendale divisi per
aree. A quali pratiche, non ancora attive, sarebbe interessata la
sua azienda? Qual la storia di ognuna di queste misure? Nascita,
implementazione e sviluppo? Chi si occupa della gestione del
welfare aziendale?8 9. Modelli di welfare aziendale a Bologna9 10.
Modelli di welfare aziendale a BolognaRELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
INTERNIOgni atto di progettazione un processo costruttivo a
carattere negoziale e partecipato, situato allinterno di una
comunit di pratiche (Maffei, 2010). Variabile 6 Rapporti con gli
stakeholder (azienda): relazioni dellimpresa nella gestione del
welfare aziendale con gli stakeholder interni. Variabile 7 Rapporti
con gli stakeholder (sindacato): posizione della rappresentanza dei
lavoratori sul welfare aziendale. Quali rapporti intrattiene la sua
azienda con i propri stakeholders? Dipendenti? Sindacati? Quali
sono stati i rapporti tra lazienda e i suoi portatori di interesse
nella scelta, proposte, implementazione, valutazione ed eventuale
ri-formulazione delle misure di welfare aziendale in atto?10 11.
Modelli di welfare aziendale a Bologna 12. Modelli di welfare
aziendale a BolognaMODELLO INVESTIMENTO SOCIALE Il welfare
aziendale come spinta ideale ed investimento sociale, reputazionale
ed economico.Costruzione di strumenti in house, con rapporti di
networking, per erogare servizi ai dipendenti e al
territorio.Leadership aziendale forte.Servizi (asili nido, centri
educativi, campus estivi, housing sociale); Assicurazioni (cassa
sanitaria, previdenza complementare, copertura per infortuni
professionali); Sanit (fisioterapia, campagna di prevenzione medica
Wellness ed esercizio fisico).12 13. Modelli di welfare aziendale a
BolognaMODELLO CONCERTATIVO Costruzione di strumenti che permettano
uno scambio tra la prestazione lavorativa e lorganizzazione
aziendale .Il welfare aziendale come modalit per organizzare in
maniera flessibile la forza lavoro.Orari e strumenti flessibili
(telelavoro, flessibilit di orario, congedi e permessi volontari
retribuiti, orari personalizzati, banca delle ore); Sostegno al
reddito (carrello della spesa, tariffe agevolate, borse di
studio).Partecipazione a tavoli concertativi ad personam su welfare
aziendale.13 14. Modelli di welfare aziendale a BolognaMODELLO
PERFORMATIVO Il welfare aziendale come riequilibrio delle
condizioni di partenza dei dipendenti per garantire maggiore
produttivit.Costruzione di strumenti in convenzione, per garantire
servizi eccellenti a prezzi agevolati ai lavoratori.Accordo di
gestione aziendale (manageriale-condivisa) tra sindacati e
impresa.Assicurazioni (cassa di assistenza integrativa, polizze
assicurative, previdenza complementare); Formazione (coach
aziendale, consulenza alla carriere, programmi di riqualificazione
professionale); Servizi (convenzioni con centri educativi, baby
sitter, campus estivi, colf, RSA). 14 15. Modelli di welfare
aziendale a BolognaMODELLO APPLICATIVO Il welfare aziendale come
modalit per concedere ai dipendenti opportunit di maggiore
protezione dai rischi sociali .Strumenti di derivazione
contrattuale nazionale o territoriale, erogati a pacchetto.Azione
sindacale su casi puntuali. Direzione manageriale delle risorse
umane.Assicurazioni (cassa di assistenza integrativa, polizze
assicurative, previdenza complementare) Formazione e consulenza
(coach aziendale, consulenza alla carriere, supporto al rientro
dalla maternit, permessi studio)15 16. Modelli di welfare aziendale
a BolognaMODELLO INDIVIDUALIZZATO Il welfare aziendale come
possibilit per concorrere, in modo diffuso, al benessere del
dipendente e della sua famiglia.Costruzione di strumenti ad hoc su
e per la persona, grazie alla conoscenza reciproca, o utilizzo di
strumenti flessibili.Conoscenza della situazione dei lavoratori:
atteggiamento benevolo, indagini di clima, partecipazione dei
sindacati.Sostegno al reddito (contributi per educazione figli,
acquisto libri scolastici, carrello della spesa, borse di studio,
convenzione con marketplace) Child care (asili nido, campus estivi,
convenzioni per servizi alla prima infanzia) Anziani (supporto
anziani, badanti, colf, contributo per assistenza non
autosufficienti)16 17. Modelli di welfare aziendale a Bologna3.
Dalle imprese al territorio: potenzialit dei modelli di welfare
aziendale17 18. Modelli di welfare aziendale a BolognaVETTORI DI
AZIONE TERRITORIALE1. Pagamento di beni/servizi che producano
elevate esternalit : il welfare aziendale valorizza i beni che non
esauriscono i loro effetti esclusivamente sui soggetti beneficiari,
ma producono esternalit positive per il territorio. Esempi:
Contributo per assistenza familiari non autosufficienti; Contributo
per centri estivi; Contributo per iniziative formative per la
ricollocazione.18 19. Modelli di welfare aziendale a Bologna2.
Organizzazione ed acquisto di beni/servizi da OTS in ottica di CSR:
il welfare aziendale contribuisce allo sviluppo
dellimprenditorialit sociale di un territorio. Esempi:
Organizzazione di dopo-scuola e centri estivi con cooperative
sociali; Gestione del servizio nido-aziendale da parte di imprese
sociali; 3. Costruzione di beni/servizi aziendali o interaziendali
aperti alla cittadinanza : le aziende hanno materialmente
costruito, con propri fondi o in project financing, strutture per
garantire ai propri dipendenti o soci laccesso a servizi
sociali-edcativi, aperti alle necessit di altre famiglie del
territorio. Esempi: Asili nidi aziendali o interaziendali; Housing
sociale;19 20. Modelli di welfare aziendale a Bologna4.
Contrattazione territoriale come forma di condivisione delle
pratiche innovative: il welfare aziendale si sta sviluppando anche
tramite contrattazione di secondo livello territoriale. una
possibilit per condividere pratiche innovative e stabilizzarle.
Esempi: Assicurazione sanitaria con mutua territoriale; Check up
aziendali co-organizzati; 5. Bilateralit come gestione del welfare
aziendale: alcune piccole e medie aziende hanno avviato esperienze
pilota per accordi sindacali di gestione congiunta del welfare
aziendale. Esempi: Welfare territoriale degli enti bilaterali;20
21. Modelli di welfare aziendale a Bologna6. Collaborazione con
broker o intermediari per la gestione del welfare aziendale: il
welfare aziendale sta evolvendo verso forme di gestione flessibile
dei benefit. I broker possono diventare catalizzatori di risorse e
di bisogni sullo stesso territorio. Esempi: Flexible benefit; 7.
Costruzione della e sostegno alla mutualit territoriale: alcune
aziende hanno creato una mutua territoriale, inizialmente operante
nel campo assicurativo-sanitario, che incrocia bisogni e offerta di
welfare leggero. Esempi: Mutua territoriale;21 22. Modelli di
welfare aziendale a Bologna4. Verso un laboratorio territoriale di
welfare aziendale22 23. Modelli di welfare aziendale a Bologna23
24. Modelli di welfare aziendale a BolognaI PARTNERS DEL TAVOLO
TEMATICO FAREWELFARE ActionAid, AICCON, AILES, AIDP Emilia-Romagna,
Alfa Wassermann, CADIAI, CESVIP, CNA Imola, COESIA/GD, Comune di
Bologna, Confcooperative Emilia-Romagna, Federsolidariet Bologna,
Consorzio Indaco, Coop Adriatica, Coopselios, CSAPSA, CSV Bologna,
Day Ristoservice, Distretto Pianura Est, Emilbanca, Ente Bilaterale
Artigianato Emilia-Romagna, Federcasse Emilia-Romagna, Federmanager
Bologna, Fondazione ASPHI, Fondazione Augusta Pini, Fondazione Easy
Care, Fondazione Gramsci, Fondazione Rusconi, IKEA, Impronta Etica,
Istituzione per linclusione sociale, Laboratorio Urbano, La Strada,
Legacoop Bologna, Legacoop Generazioni, Legacoop Sociali,
ManagerItalia Bologna, Nordiconad, Opera Padre Marella, Permicro,
Piazza Grande, Prometeia, Provincia di Bologna, Quadrifoglio coop.
soc., Regione Emilia-Romagna, SACMI Imola, Terra dei Colori,
Universit di Pavia.24 25. Modelli di welfare aziendale a
BolognaGrazie Per informazioni e adesioni al Tavolo Tematico
fareWELfare: Eugenia Ferrara Project manager
[email protected] Fondazione Alma Mater Area per la
Ricerca e lInnovazione www.fondazionealmamater.unibo.it25