ALLEGATO “A” MODALITA’ COSTRUTTIVA -ALCA sas- Steel Engeneering
ALLEGATO “A”
MODALITA’ COSTRUTTIVA -ALCA sas- Steel Engeneering
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L’ELEVATO STANDARD DEGLI EDIFICI REALIZZATI IN ACCIAIO E STRATIFICAZIONE DI
PANNELLI ISOLANTI INTEGRATI A GARANZIA DEL MAX CONFORT DELLA VIVIBILITA’
Aziende partner nella fornitura dei materiali
Realizzazione Alba Looc. Altavilla
Per una azienda assecondare il cambiamento è il principale fattore di continuità e significa rivolgere
l’attenzione alle esigenze del mercato in continua evoluzione e proprio in questa realtà abbiamo ritenuto
di cambiare il nostro metodo di fare costruzioni scegliendo l’EDILIZIA A SECCO che vede protagonista
l’ACCIAIO ( la scelta deriva da attente valutazioni e approfonditi studi delle diverse metodologie edili
messe a confronto in considerazione della migliore soluzione oggi utilizzabile sul mercato ) altresì, dato il
momento che stà passando il settore edile, abbiamo cercato di ottimizzare ogni aspetto volto alla
realizzazione di impresa (la porgettazione interna, sviluppo in joint venture con aziende del settore,
individuati fornitori unici per facilitare la gestione e la logistica di cantiere, per la riduzione degli interlocutori
e l’acqusito diretto delle furniture, etc.)
2 Titolo
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I VANTAGGI CHE NE DERIVANO
© SEMPLICITA’ NELLA PROGETTAZIONE E NELLA REALIZZAZIONE (gestione di cantiere e logistica semplificata
costi di trasporto in sito ridotti, riduzione delle tempistiche di realizzo, di manodopera e dell’impiego dei mezzi, fondamenta
ridimensionate e conseguente impiego ridotto di cls)
© RISULTATI E STANDARD DECISAMENTE ELEVATI
© INNOVAZIONE
© MIGLIORE AFFIDABILITA’ ED ANTISISMICA MIGLIORATA, OMEOGENEITA’ ED ISOTROPIA (una struttura
in acciaio essendo costituita dal solo materiale stesso, presenta una migliorata omogeneità, rispondendo alle sollecitazioni
in modo completo ed uguale con una elevata elasticità)
© MIGLIORE EFFICIENZA, SOLIDITA’ E SICUREZZA pur avendo una LEGGEREZZA RIDOTTA DEL 50 % rispetto ad una
struttura in c.a.
© MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI VOLTE AL RISPARMIO ENERGETICO, ACUSTICA E
COIBENTAZIONE TERMICA (grazie alla composizione dell’involucro data da una stratigrafia della materiali
decisamente efficiente)
© AMBIENTE SALUBRE ED ASSENZA DI MUFFE (grado di assorbimento e trasferibilità dell’umidità pari a 0 )
© ELEVATA RESISTENZA AL FUOCO 4 H.
© MIGLIORAMENTO NEL MANTENIMENTO DELLA VETUSTA’ DEI MATERIALI E DEL FABBRICATO
© MAGGIORE TENUTA DEL VALORE IMMOBILIARE essendo un sistema costruttivo d’avanguardia e conseguente
riparo da cambiamento e dall’evoluzione costruttiva dei prossimi decenni
… ed ancora, rispetto a fattori di carattere tecnico e di gestione:
© DUTTILITA’ DEL MATERIALE ED ADEGUAMENTO ALL’IMPIEGO DEI MATERIALI COIBENTANTI
© ADEGUAMENTO
© EFFICIENZA, CONSUMI RIDOTTI E MINORI COSTI DI APPROVIGIONAMENTO DELLE UTENZE
© MAGGIORE RISPETTO AMBIENTALE E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
© MATERIALI RICICLABILI ( la struttura in acciaio è riciclabile al 95 %)
© RISPETTO DELLE PIU’ SEVERE NORMATIVE TECNICHE IN MATERIA DI COSTRUZIONI ( normative Europee
in materia di edilizia recepite recentemente anche dall’Italia)
© RIDUZIONE DELLA SLP ( fuori dal conteggio lo spessore dei pannelli per la realizzazione dello strato di coibentazione
termica con conseguente apporto di superficie utile abitabile)
Gli ACCIAI impiegati ( struttura principale profili HE, IPE, IPN e la secondaria quali profili alleggeriti
acciaio a freddo ) vengono tutti trattati con ZINCATURA A CALDO oppure verniciati Primer e
vernici antiossidanti, al fine di prevenire qualsiasi eventuale inizio di deterioramento.
3 Titolo
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TRA LEGGEREZZA E SOSTENIBILITÀ
L’attuale richiesta del mercato delle costruzioni ruota intorno al concetto di casa sicura, efficiente e
confortevole.
In seguito all’avvicendarsi di eventi naturali straordinari è andata sviluppandosi una maggior sensibilità
rispetto al tema della sicurezza strutturale. Per questo il comportamento della struttura specie nei confronti
dei carichi orizzontali ed in particolare del sisma è materia di ricerca sia in campo industriale che
accademico.
La sinergia tra questi due settori permette di sviluppare nuove tecnologie. Su questa linea si porgono
soluzioni costruttive innovative come l’impiego strutturale di profili in acciaio formati a freddo (CFS).
I vantaggi offerti dall’utilizzo di questa tipologia di elementi quali la leggerezza, l’elevata efficienza
strutturale, la durabilità, la rapidità e la semplicità di montaggio si traducono nell’offerta di un sistema
costruttivo estremamente competitivo e versatile. Ne risulta una tecnologia costruttiva che consente la
costruzione di fabbricati di piccole-medie dimensioni e la realizzazione di sopraelevazioni ed ampliamenti.
La massima integrabilità dei profili in cold-formed con i prodotti dell’edilizia “a secco” permette inoltre di
realizzare involucri altamente prestazionali ed energeticamente efficienti (v.si a seguire le Immagini relative alle
murature in genere)
LA DUTTILITA’ CHE NON SI TROVA NEL CLS
…. SIGNIFICA PROGETTARE IN COMPLETA LIBERTA’
STRUTTURA PRINCIPALE (TRAVI E COLONNE) I profili IPE e HE - UPE adoperati per le travi e le colonne degli
edifici multipiano, in qualità e sezione nominata da Ingegnere strutturale, corredo di piastre di giunzione,
rinforzi e squadrette, forature per passaggio delle tubazioni tecniche, altresì per la bordatura delle
finestrature (telai e falsi telai in tubolare o profilo aperto tipo UPN) e creazione di cavedio per sostegno
della scala di collegamento dei piani. I profili sono trattati con sabbiatura e verniciatura a spruzzo di
primer antiruggine e doppia applicazione di verniciatura (min. 80 micron), diversamente con trattamento
di zincatura;
Immagini tipo di struttura in Acciaio con profili HE – IPE
4 Titolo
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STRUTTURA SECONDARIA -Struttura di sostegno dei rivestimenti-
Si rimanda alla voce a seguito relativa alle “Pareti di tamponamento ed tramezzature interne”
Elementi aventi spessori “t” compresi fra 0,5 e 3,0 mm, prodotti formati a caldo (laminati mercantili), piccoli
angolari (“L”), “T”, “U”, profilati speciali (ad esempio: profilati a “Z”, profilati a “T” con ali disuguali, ecc.) e/o
profili sottili (formati a freddo) hanno il compito di reggere le lamiere i pannelli di tamponamento,
rivestimento e/o copertura.
UPE: Una soluzione diversa, una gamma per alleggerire le vostre strutture e
facilitare gli assemblaggi
Si presentano come un’alternativa migliore rispetto alla gamma completa di profilati UPN. UPE è sinonimo
di leggerezza, resistenza, risparmio e prestazioni.
Le altezze dei profilati UPE corrispondono a quelle della gamma delle putrelle I europee IPE. Questo è un
vantaggio rispetto agli UPN per quanto riguarda i collegamenti con i profilati IPE in caso di costruzioni con
profilati diversi.
Fig.1: UPE e UPN
Le ali parallele dei profilati UPE facilitano la semplificazione dei principali tipi di collegamenti rispetto ai
profilati ad ali inclinate UPN.
Nei collegamenti con bulloni, spesso vengono utilizzati degli spessori o degli smussi per compensare
l’inclinazione delle ali dei profilati UPN, rendendo quindi il montaggio di questi ultimi più complicato e
meno rapido
Fig. 2: Connessioni di profili UPN
Fig.3: Connessioni con UPE
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Più leggeri
Essendo più leggeri, i profilati UPE riducono il peso delle costruzioni. Inoltre, vi permettono di aumentare i
profitti e di ridurre i costi di costruzione e mantenimento.
I profilati UPE presentano degli spessori anima/ali inferiori alla gamma UPN, offrendo quindi un vantaggio
in termini di peso fino all’11% (Tab. 2).
Più resistenti e performanti: aumentate la resistenza fino a un 42%
I profilati UPE hanno un rapporto capacità portante / peso metrico (W/G) migliore rispetto ai profilati UPN.
Questi incrementi di resistenza oscillano tra il 9% e il 34% a seconda dell’applicazione.
I SOLAI TRA I PIANI
I SOLAI COLLABORANTI VENGONO IMPIEGATI IN TAL CASO PER CONSEGUIRE IL MIGLIOR RISULTATO IN
MATERIA ANTISISMICA ( le immagini a seguito raffigurano la possibilità di adeguare questa modalità
costruttiva a qualsivoglia materiale di finitura a modifica dell’aspetto estetico desiderato, ovviamente
anche il classic soffitto rasato e tinteggiato od ancora, a nostro aviso esteticamente interessante,
l’impiego di moderne controsoffittature.
LA STRATIFICAZIONE RELATIVA ALLA COIBENTAZIONE TERMICO-ACUSTICA VIENE ILLUSTRATA A SEGUITO.
I solai
6 Titolo
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Tipologia delle lamiere impiegate: le lamiere grecate da getto A 55 P 600 vengono migliorate
dell’aderenza e sono di spessore 10/10 conforme alle normative vigenti di carico.
MURATURA DI TAMPONAMENTO
( l’immagine a seguire raffigura la tipologia del metodo “FERMACELL” ) con struttura autoportante
Le Pareti e gli isolanti
7 Titolo
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+ Elenco dei materiali impiegati per la realizzazione delle pareti
* le voci evidenziate stanno ad individuare
i profili in acciaio impiegati
TUTTI GLI IMMOBILI REALIZZATI CON QUESTA MODALITA’ HANNO CARATTERISTICHE TECNICHE NECESSARIE
AL RAGGIUNGIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI “CLASSE A” per l’osservanza di tutte le
prescrizioni acustiche dettate dal DPCM 05/12/97 e dei parametri previsti dalle leggi vigenti, come
descritte, nella relazione tecnica della L.10/91
Caratteristiche Fisiche di isolamento:
Ogni sistema di isolamento termico frena il flusso di calore che attraversa gli edifici. La capacità di
trasmettere il calore viene calcolata per i materiali omogenei attraverso la conducibilità termica, espressa
in W/mK, divisa per lo spessore del materiale, espresso in m.
PRODOTTO U.M.
Lastre Fermacell 2000x1200x12,5 mq
Lastre Fermacell 2000x1200x10 mq
Lastre Fermacell Vapor 2000x1200x12,5 mq
Lastre FermacellPowerpanel x1200x12,5 mq
Montanti sp. alta 'C' Rigips 100x 0,6 ml
Guida a 'U' Rigips 100x 0,6 ml
Montanti sp. alta 'C' Rigips 75x 0,6 ml
Guida a 'U' Rigips 75x 0,6 ml
Nastro monoadesivo 7cmx20ml ml
Tasselli 6X38 cad
Viti autof. Fermacell 3,9X 30 scat.1000pz scat
Viti autof. Powerpanel scat.500pz scat
Adesivo per giunti Fermacell 310ml pz
Stucco per giunti Fermacell 20 kg sac.
Lana di roccia spess.80mm/dens.100 Kg/mc mq
Lana di roccia spess.40mm/dens.40 Kg/mc mq
Sika Thermocoat 1/3 (rasante) kg
Polistirene estruso mq
Caratteristiche
8 Titolo
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Il valore della trasmittanza U (W/m2K), fornisce la dispersione di calore di un metro quadrato di un
elemento costruttivo per una differenza di temperatura di un grado. Più piccolo è il valore U, più basso è il
passaggio di calore e minore è il fabbisogno di energia (per compensare le dispersioni).
Traspirazione dei muri:
I muri non possono da soli smaltire l’umidità degli ambienti (diffusione).
Al massimo il 3 % dell’umidità interna può passare attraverso le pareti, il restante (dal 97 % al 100 %) deve
essere smaltito da una idonea ventilazione. Dove è presente vapore acqueo, può verificarsi la sua
condensazione al di sotto di una data temperatura che dipende dalla pressione del vapore (punto di
rugiada). La condensazione avviene quando, a causa di basse temperature esterne, la muratura si
raffredda in alcune zone a tal punto che l’umidità presente nell’aria non può più esservi contenuta in
forma di vapore, e si trasforma in acqua. Attraverso l’utilizzo del sistema a cappotto la muratura rimane
calda, e il punto di rugiada viene eliminato ( sistema di risanamento dell’umidità )
Ponti termici
I ponti termici estraggono calore dagli ambienti interni e lo portano all’esterno. Si formano dove vengono
utilizzati uno accanto all’altro materiali con differente trasmittanza termica, in special modo dove un
elemento ad alta trasmittanza (per es. un pilastro in c.a.) è inserito in una parete con strato isolante. Esempi
classici sono le zone muro-soletta o muro-pilastro/trave. Mediante un isolamento termico dall’esterno i
ponti termici vengono corretti e pertanto eliminati.
Il comfort negli ambienti abitati dipende principalmente dalla differenza di temperatura tra l’aria e le
superfici delle pareti. Se la differenza è troppo elevata, possono verificarsi moti convettivi dell’aria interna.
9 Titolo
Data
DESCRIZIONE DELLA LASTRA CEMENTIZIA SULLA PARTE ESTERNA DELLE PARETI INTERNE
Tipologia ad esempio: RYGIDUR
NB. principale fattore che ne determina l’impiego da parte della nostra impresa è “L’ELEVATA RESISTENZA
ALL’IMPATTO” in sostituzione delle comuni lastre di cartongesso !
IMPIEGO NEI MASSETTI
PANNELLO IN LAMBDAPOR per cappotto protetto da isoform ventilato anticondenza, marcato CE
Rigidur e Lambdapor
10 Titolo
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Tuttavia la novità e la complessità d’utilizzo di elementi in ambito strutturale richiede un’esaustiva
caratterizzazione del comportamento meccanico del sistema ottenibile solo mediante prove
sperimentali.
Per questo motivo l’Università degli Studi di Trento, in collaborazione con il produttore*, sta conducendo
da alcuni anni delle campagne sperimentali che interessano le diverse componenti di questa tipologia
strutturale.
In particolare le fasi della ricerca hanno riguardato:
lo studio della geometria del profilo al fine di indagare le problematiche relative ai fenomeni di
instabilità e pervenire alla definizione della sezione ottimale;
le prove a compressione (Fig. 3) condotte su profili singoli di diverse altezze per poter caratterizzare il
comportamento degli elementi verticali sottoposti a carico di punta;
le prove a flessione su quattro punti su profili singoli e binati per determinare l’inerzia della sezione;
le prove condotte sui pannelli di parete (Fig. 4) per poter analizzare la risposta del sistema nei confronti
dei carichi verticali e orizzontali sia in campo statico che ciclico;
le prove a flessione su quattro punti su travi reticolari;
le prove a taglio sulle lastre di rivestimento per poter definire le caratteristiche meccaniche dei
materiali componenti le stesse;
le prove a taglio sulle connessioni lastra-ossatura metallica al fine di determinare la rigidezza dei
connettori in funzione del passo di fissaggio;
le prove a trazione sui dispositivi anti-ribaltamento (hold-down) per conoscerne la rigidezza e il carico
di collasso.
La progettazione nei confronti dell’azione orizzontale (sismica e vento) è un aspetto molto importante. Si
è quindi ritenuto opportuno studiare diverse configurazioni di pannelli di parete.
Lo studio ha riguardato sistemi di controvento
realizzati sia con travature reticolari di acciaio, sia
mediante elementi diagonali a croce, ma anche il
contributo di tipologie differenti di lastre di
rivestimento a base di fibro-cemento e di gesso-
fibrato.
L’interazione lastra-ossatura metallica fornisce un
notevole incremento alla capacità della parete di
resistere all’azione orizzontale agente.
Proprio per quantificare questo contributo ciascuna
prova di parete è stata condotta sia sulla sola
intelaiatura metallica, sia sul sistema lastra-ossatura.
Prove
11 Titolo
Data
La tecnologia strutturale presa in esame consente di essere agevolmente completata con tutti i sistemi di
coibentazione termica e acustica forniti dal mondo dell’edilizia “a secco”. Il prodotto di questa interazione
è un sistema stratificato complesso in cui ciascuno strato assolve a una specifica funzione.
La scelta dei materiali e la loro giustapposizione è tuttavia determinante al fine del raggiungimento di alti
standard energetico-ambientali. Per tale motivo il produttore* ha approfondito questa tematica in
collaborazione con l’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e
Meccanica.
In una prima fase, l’attività di ricerca ha riguardato la definizione di opportuni pacchetti di parete e di
solaio considerando due differenti aspetti: da un lato la prestazione energetica in esercizio, dall’altro la
sostenibilità in termini di impatto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita.
Sono state quindi studiate le prestazioni degli elementi in regime stazionario sia invernale, con la definizione
del valore di trasmittanza termica, sia estivo, considerando la trasmittanza termica periodica, lo
sfasamento orario e l’attenuazione dell’onda termica (Fig. 6).
STUDIO DELLE SUPERFICI OPACHE
Fig. 6 - Calcolo delle prestazioni in regime stazionario
In questo modo è stato possibile mettere a confronto le prestazioni in termini di sostenibilità ambientale di
pacchetti di parete e di solaio realizzati con materiali differenti, pur mantenendo costante il loro valore di
trasmittanza termica, ossia a parità di prestazione energetica (Fig. 7). Il fine è stato quello di pervenire
all’ottimizzazione delle varie soluzioni proposte sia dal punto di vista energetico sia di impatto ambientale.
ANALISI LCA
Fig. 1 - Il profilo utilizzato per la realizzazione dei componenti struttural
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DIRETTIVA EUROPEA 31/2010/UE Articolo 2: Definizioni «edificio a energia quasi zero»: edificio ad altissima prestazione energetica, determinata conformemente all’allegato I. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze «prestazione energetica di un edificio»: quantità di energia, calcolata o misurata, necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico
connesso ad un uso normale dell’edificio, compresa, in particolare, l’energia utilizzata per il riscaldamento, il rinfrescamento, la
ventilazione, la produzione di acqua calda e l’illuminazione.
Articolo 9: Edifici a energia quasi zero
Gli Stati membri provvedono affinché:
a. entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero
b. entro il 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a
energia quasi zero 2. Gli Stati membri procedono inoltre, sulla scorta dell’esempio del settore pubblico, alla definizione di politiche
e all’adozione di misure, quali la fissazione di obiettivi, finalizzate a incentivare la trasformazione degli edifici ristrutturati in
edifici a energia quasi zero e ne informano la Commissione nei piani nazionali di cui al paragrafo 1.
ALLEGATO I
1.La prestazione energetica di un edificio è determinata sulla base della quantità di energia, reale o calcolata, consumata
annualmente per soddisfare le varie esigenze legate ad un uso normale dell’edificio […]
2.La prestazione energetica di un edificio è espressa in modo chiaro e comprende anche un indicatore di prestazione energetica
e un indicatore numerico del consumo di energia primaria basato su fattori di energia primaria per vettore energetico,
eventualmente basati su medie ponderate annuali nazionali o regionali o un valore specifico per la produzione in loco. [...]
La situazione italiana è, allo stato attuale, abbastanza variegata. Coesistono, infatti, diversi modelli di certificazione
ambientale. Gli obblighi di legge, comunque, sono ristretti esclusivamente a certificazioni di tipo energetico (di
derivazione della Legge 10/91). Ogni volta che si realizza una nuova costruzione o che un immobile viene venduto
o dato in locazione, è necessario allegare un attestato di certificazione energetica, redatto da un tecnico abilitato.
Va evidenziato che, purtroppo, le modalità di presentazione di tali certificati variano da regione a regione.
Le certificazioni ambientali, invece, sono tutte su base volontaria. Nonostante ciò, sempre un maggior numero di
nuove costruzioni viene certificato. Il rispondere a requisiti di tipo ambientale, infatti, serve anche a evidenziare le
caratteristiche di risparmio energetico dell'edificio nel tempo, rendendolo di fatto più appetibile rispetto a costruzioni
non certificate.
I più diffusi sistemi di certificazione volontaria italiani
1) CasaClima
E' una certificazione energetica introdotta dalla Provincia Autonoma di Bolzano (che l'ha resa obbligatoria a partire
dal 2005), avente l'obiettivo di classificare un edificio in base al consumo energetico annuo.
Direttive e Certificazioni
13 Titolo
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2) Certificazione LEED
E' di fatto analoga a quella sviluppata negli Stati Uniti e, anche in Italia, viene effettuata su base volontaria, senza
alcun obbligo di legge.
3) Protocollo ITACA *
E' un sistema di valutazione della sostenibilità di un edificio. Si basa su un protocollo condiviso tra le regioni
italiane che consente di attribuire un punteggio di eco-sostenibilità agli edifici, mediante un sistema di schede basate
su un insieme di regole e di requisiti di tipo prestazionale. Attualmente il protocollo, facoltativo e pertanto non
cogente, può essere applicato a edifici residenziali e ad uffici pubblici e privati (con due distinti percorsi di
valutazione). A breve queste procedure verranno estese a scuole, aree industriali ed edifici commerciali. C'è da
segnalare che, ad oggi, non tutte le regioni italiane hanno aderito al protocollo ITACA.