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Per quanto riguarda la tecnica, i migliori atleti del mondo sono
quasi tutti allo stesso livello. La vittoria o la sconfitta si
decide nella testa Boris Becker
MISTERIOSO ANTICIPO la teoria ( parte 1 )
Gianluca Giacometti Simonetta Venturi Roberto Sassi "Limitare lo
studio del movimento al solo piano motorio un errore; ci
condurrebbe a considerare la motricit come una funzione solo
strumentale, con valore puramente esecutivo. Oggi si sa che la
questione non in questi termini. Ajuriaguerra,1974
Archiviato lequilibrio, prosegue il viaggio attraverso il
pianeta coordinazione, fondamentale strumento al servizio di
una
SOVRADIMENSIONE TATTICA nel calcio, e non solo della formazione
tecnica come uso comune pensare. Il secondo argomento di confronto
avr come focus unessenziale competenza, annoverata per ordine
mentale tra le capacit coordinative speciali : lANTICIPAZIONE
ideo-motoria. Sarebbe riduttivo e concettualmente fuorviante
classificare esclusivamente come capacit coordinativa una funzione
straordinaria, legata allintuito ma allo stesso tempo alla memoria
e al vissuto, un contenitore abitato da uno spazio e da un tempo,
luogo in cui la nostra mente capace di recuperare ci che aveva
precedentemente provato sperimentato e appreso durante allenamenti
e partite. Laspetto coordinativo la parte esecutiva e conclusiva di
tutto un processo basato su ipotesi, previsioni e intuizione.
Fondamentale quindi per il giocatore sar cogliere lopportunit di
una adeguata esperienza, di un mirato training che lo aiuteranno a
formulare unipotesi modale del movimento pi opportuno e ad
eseguirlo adeguatamente. Di conseguenza: -Quando e dove, in che
contesto allenare tale qualit? Con esercitazioni generali o sport
specifiche? -Quali sessioni di allenamento programmare affinch il
giocatore possa arrivare in anticipo? -Come imparare a leggere la
situazione di gioco ? Su quali dettagli mettere laccento per
intuire le intenzioni dei compagni e degli avversari? E ancora, si
pu imparare a decidere rapidamente? -E quale training dovr
predisporre lallenatore affinch la squadra, in modo corale, possa
di conseguenza migliorare in tali particolari? Potremo partire per
questo itinerario solo se avremo chiari gli obiettivi da
raggiungere attraverso lacquisizione di sotto-qualit che scomposte
e ricomposte aiuteranno ad arrivare prima, ad anticipare.
PREMESSA Vivere limprevisto con disagio o con angoscia quello
che molto spesso accade nelle nostre vite. Al contrario,
esattamente come lerrore, uno scenario inatteso un mezzo
straordinario di crescita, di sviluppo e perfezionamento di
personali potenzialit. LAnticipazione ideo-motoria in tale
accezione rappresenta un eccellente prerequisito per il pensiero
tattico, da allenare, con adeguati tempi e modi, sin dal momento in
cui il piccolo giocatore metter piede in un campo di calcio per
disputare il primo incontro. Infatti, anche giocando a nascondino,
i bambini sono in grado di applicare strategie di gioconel calcio,
per anni, si scelta la strada di approfondire tali aspetti solo a
maturazione avvenuta e comunque in un secondo tempo rispetto ad
esempio ai contenuti tecnici, privando varie generazioni dei
fondamentali allenamenti, volti a sostenere e sviluppare le loro
innate, a volte costruite capacit. Se si svolgono campionati di
piccoli amici, il bambino dovr sin da subito, imparare ad applicare
adeguate strategie. Invece Ragazzi, giochiamo adesso, ma, mi
spiace, il modo migliore per farlo, ve lo insegneranno altri
allenatori in futuro. Gravissimo errore.
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Grazie alla cospicua mole di letteratura relativa allargomento
si sa quanto e come ogni singola azione di gioco sia pi rapida
rispetto al passato; tale evoluzione continuer in questo mondo di
nativi digitali, capaci di far muovere dita e cervello ad una
velocit impensabile per noi adulti immigrati; i ritmi, i contenuti
e le metodologie di allenamento dovranno quindi essere adeguati al
modello prestativo scegliendo la strada adeguata, pur
salvaguardando i presupposti fondamentali della disciplina.
AVERE UN PIN DI SQUADRA
Se ci limitiamo a seguire il nostro ciclo cognitivo individuale
scopriremo che ci sar sempre qualcuno che avr la cassetta degli
attrezzi pi grande e fornita
Il calcio rappresenta una forma di attivit sociale altamente
organizzata (open skill) e si realizza necessariamente in
cooperazione diretta con i compagni di gioco. Affinch questo possa
avvenire, saranno indispensabili rare capacit specifiche e un
confronto tra due logiche: quella di gruppo e quella individuale,
interazione isolamento, sottomesse alle regole del calcio e degli
sport di squadra. Conoscere tali logiche e anticipare mentalmente
ma anche coralmente il contesto, una pressante esigenza del calcio
futuro, che richieder di modificare le linee metodologiche seguite
in molte scuole calcio, pacchetti pre-confezionati spesso tendenti
allomologazione piuttosto che al pensiero divergente, che
anestetizzano lessenza del gioco, vera esperienza estetica in
quanto espressione di istinto e logica al tempo stesso. La carenza
maggiore che si riscontra nei ragazzi che escono dopo anni dalla
scuola calcio, non di tipo tecnico o condizionale ma relativa alla
tattica individuale, e questa inserita in un contesto di squadra.
Sembra che manchino di vissuto. Vivono nel cosiddettosmall world(
piccolo mondo). Il calcio al contrario un sistema di 22 elementi,
due sottoinsiemi di 11 elementi e ancora, sottoinsiemi nellambito
del gruppo. Se si uniscono i pensieri di tutti, se si sommano le
letture di gioco di ciascuno, si avr ununica prospettiva che
favorisce linterazione, la variabilit e la possibilit di azioni
sorprendenti. Il giocatore che avr acquisito un patrimonio di
esperienze, intessuto di fattori quali istantanea lettura di gioco,
consapevolezza, abilit nelloperare adeguate scelte, rapidit, avr
maggiori possibilit di arrivare pi in alto nella scala del proprio
talento; tutto questo insieme, allinterno del contesto squadra.
Prendere una decisione in relazione al proprio team, significher
sottomettere la propria logica a quella di gruppo pur sapendo che
ciascun giocatore porter in quella decisione le proprie tradizioni
culturali, la genetica, l'esperienza, il proprio modo di leggerla,
la situazioneUno dei motivi di insuccesso delle manovre spesso la
mancata coralit.
CAPACITA DI ANTICIPAZIONE IDEO-MOTORIA: COSE?
-E labilit di intuire un movimento partendo dal modus dellazione
che lo precede (Meinel).
-E pronosticare landamento di un gesto tecnico o tattico nella
maniera pi rapida e precisa: linizio, lo sviluppo, levoluzione e la
conclusione nel tempo e nello spazio di unazione motoria o di gioco
anche in contesti non facilmente prevedibili.
-E capacit intuitiva, sapere in un tempo brevissimo dove cadr la
palla o quale gesto tecnico-atletico-tattico far lavversario, ma
allo stesso tempo capacit logica utile in na frazione di secondo ad
organizzare la contromossa nello spazio e nel tempo al fine di
eseguire il gesto pi efficace (capacit coordinativa).
-E capacit fondamentale di affinamento delle percezioni
sensoriali di eventi contemporanei o appena precedenti, e alla loro
continua decodifica ed elaborazione; condizionata dalla presenza di
eventuali elementi di disturbo e da numerose variabili; legata alla
genetica, ma fortemente al bagaglio individuale di esperienze.
- capacit connessa ad un meccanismo di percezione sensoriale e
al flow, stato in cui i due emisferi cerebrali lavorano di concerto
e consentono al calciatore di predisporre mentalmente e allo stesso
tempo praticamente tramite problem solving, le risposte motorie in
successione: le pi adeguate, convenienti ed efficaci alla
perfezione del risultato.
-
-E ci che differenzia il calciatore normodotato dal talento,
colui che capace di eseguire un gesto perfetto, abbinando abilit
tecnica e osservazione di ogni particolare, capace di prevenire con
competenza unazione pericolosa degli avversari, abile nel
decodificare naturalmente e nella maniera pi rapida ed efficace
qualsiasi situazione che si sta predisponendo. Il campione,
geneticamente tale da abbinare in modo ineccepibile e conveniente i
sistemi percettivo e motorio, riuscendo cos a scegliere prima e
meglio degli altri. Ma per i normodotati che affollano le nostre
squadre si stanno aprendo ampi scenari
-E unimportante progresso evolutivo, una componente vitale di
complessi sistemi cognitivi naturali, (Sjolander 1995). Si potrebbe
parlare di sesto senso, o addirittura di settimo senso e
percezione.
-E quella pre-visione che permette, sulla base di un calcolo
probabilistico, di dare la migliore delle risposte allazione
motoria in fieri degli avversari; tutto ci programmando e
ri-programmando tempestivamente le proprie azioni tramite
feed-forward e feed-back FEED-FORWARD MEMORY
Pre-azione: continuo monitoraggio- aggiustamento-rettifica di
una situazione di gioco, attraverso vari atti preventivi, in
risposta alla previsione dello stato futuro probabile e in
relazione ad uno stato futuro preferibile. Tale pre-azione pu
assumere la forma del:
prevedere: discernere futuri probabili, accento su dimensione
cognitiva (azioni di attacco) provvedere: esprimere futuri
possibili, accento su dimensione volitiva (azioni di difesa)
Questo tipo di azione avviene prima e durante il movimento con
le seguenti modalit: Informazioni di partenza:
a) conoscenza della situazione ambientale b) valutazione delle
distanze e della posizione rispetto alloggetto destinatario
dellazione c) conoscenza della posizione del corpo come tensione
muscolare e angoli di articolazione
Informazioni di partenza + Esperienza di situazioni simili =
programmazione del movimento
FEED-BACK MEMORY
la capacit di confrontare il progetto di unazione con il suo
risultato, la perizia dei sistemi dinamici di tenere conto di tutti
i risultati allo scopo di modificare le caratteristiche dellazione,
qualora non rispondente alle aspettative; tale meccanismo agisce in
reazione a stimoli esterni destabilizzanti. Le informazioni
consentono istantaneamente di determinare se il gesto stato
potenzialmente efficace e corretto, oppure se non stato idoneo, non
ha prodotto leffetto sperato ed quindi da modificare.
-Eun processo mentale presupposto di qualsiasi atto motorio,
aspettativa intuitiva, cognitiva e volitiva di un evento futuro.
Non si pu anticipare ci che non si mai conosciuto e di cui non si
fatta esperienza; quindi funzione di memoria tramite cui si
recupera il vissuto rievocato dagli stimoli sensoriali. E la
programmazione del movimento successivo non avverr in seguito allo
stimolo: sarebbe tardiva. Avverr sulla previsione (legata a
esperienza pregressa) dello stimolo stesso e di quando esso avr
luogo.
LANTICIPAZIONE ideo-motoria quindi sottende: - un sistema
percettivo efficiente e specializzato - un sistema di pre-visione
degli stessi stimoli percettivi unistantanea elaborazione degli
input provenienti sia dallesterno inteso come partita (spazi,
compagni, avversari, fasi di gioco, arbitro, tempi), come ambiente
(partite giocate in una giornata di sole, sotto la pioggia, campo
pesante, vento, basse temperature), sia dallinterno del proprio
organismo
-
(affaticamento, condizioni sensibili o momentanee, mancanza di
motivazione, temperatura). Lattenzione assorbita da tali input
impegner una fetta di risorse, a discapito della preparazione e
dellesecuzione del movimento; una fulminea selezione delloutput
(risposta adeguata) per far fronte a tale situazione OPEN
unesperienza pregressa tale da far attivare il potenziale di azione
nella corteccia cerebrale addirittura
prima dellarrivo dello stimolo sensoriale, in modo che poi tutto
avvenga a livello subcorticale allenamenti a livello, di intensit
tale da far attivare potenziale e stimoli allenamenti tecnici
(vasta gamma di gestualit specifica), allenamenti integrati
(muoversi con forza
resistenza fluidit e rapidit in campo con lattrezzo
sport-specifico), allenamenti tattici (automatismi, presa di
decisioni, visione di gioco, consapevolezza, posizione, ) sia
individuali che collettivi, mental training
azioni estremamente rapide. Interpretare quindi velocemente e
adeguatamente i segnali provenienti dal contesto, ci che
comunemente
viene definito lettura della partita, pu significare la
differenza tra la vittoria e la sconfitta. C quindi un continuo
prevenire, riconoscere e tradurre gli stimoli registrati dai
recettori e dagli organi di senso e aggiustare il tiro nellazione
motoria programmata per adeguarla al migliore degli esiti. Sar
favorito il calciatore che disporr di:
qualit genetiche adeguato livello di gioco raggiunto ( step )
capacit di interpretare i cambiamenti capacit di adattamento
allambiente che lo circonda.
Anche per questo motivo, il processo di costruzione del
calciatore - la creazione degli engrammi motori o schemi di
movimento permanenti, dei pattern motori attivanti i sistemi feed
forward (anticipatorio) e feed-back (di controllo) - dovrebbe
iniziare non negli ultimi anni della scuola calcio, ma il prima
possibile, per continuare nel corso della vita agonistica
dellatleta e dotarlo di un vissuto sempre pi significativo.
INFINITE VARIABILI
Se conosci il nemico e conosci te stesso non c bisogno di temere
il risultato della battaglia. Sottometterai il nemico senza
combattere. La gara disputata nel campo inizia nella mente. Tutto
ci che conosci non costituisce pi un problema. Ma non dimenticare
che in ogni storia di successo anche la fortuna gioca
Recentemente, nel tentativo di analizzare alcuni aspetti del
movimento umano, viene utilizzato un modello che si riferisce ai
sistemi dinamici non lineari: molte parti interagiscono in maniera
fluida e flessibile tendendo a modificare il loro stato di
organizzazione. Anche il sistema calcio pu essere considerato un
sistema dinamico, un insieme di azioni sequenziali, condotte con un
livello elevato di economicit e velocit. Di questo sistema dinamico
anche i giocatori fanno parte, costituendo essi stessi un ostacolo
verso lobiettivo. Ogni giocatore infatti pu rappresentare e
modificare la visione della realt per un avversario o per i suoi
stessi compagni, ha la possibilit di essere lui la variabile.
Secondo Kelso, saranno proprio i pattern di instabilit ad essere i
predittivi del movimento: cio sar la stessa situazione di gioco che
sta per sbilanciarsi e per variare a fornire stimoli adeguati per
innescare i meccanismi feed- forward e feed-back e ci avr un
effetto diretto sul gioco: i calciatori saranno costretti ad essere
concentrati, intuire e riorganizzare, in base alle infinite
variabili, il loro comportamento motorio, diverso, nuovo e non
programmato nei dettagli. Naturalmente prima dellavversario.
-
A questo proposito, ruolo rilevante riservato alle capacit
attentive del calciatore, utilizzate come filtro per restringere il
focus: durante lazione infatti alcuni segnali riescono a passare ad
una successiva elaborazione, mentre altri non vengono presi neanche
in considerazione (vedi il prezioso lavoro di studio e ricerca
citato in altri articoli del Prof. Francesco Di Russo e della sua
equipe: di fronte a due oggetti o a due giocatori che si presentano
simultaneamente, il cervello non lavorer in accelerazione, ma
giudicher i fatti, li percepir in sequenza, dando un giudizio
intrinseco: la priorit andr a quello cui si presta maggiore
attenzione per scelta neuronale). Di tale capacit di concentrazione
o meglio di resistere alla distrazione alcuni giocatori sono
naturalmente dotati. Con opportuni training tale qualit,
determinante in tutti i frangenti di gioco, potrebbe migliorare in
tutti. E proprio il filtro attenzione a lasciar passare, previo
processing, esclusivamente linformazione proveniente dal canale sul
quale si sintonizzati (es. attenzione spaziale oppure timing) allo
scopo di scegliere nel pi breve tempo possibile la migliore delle
azioni inerenti loggetto palla: per programmare in anticipo lazione
di gioco si dovr infatti localizzare intuitivamente e
tempestivamente la palla nello spazio, e la sua traiettoria prima
che arrivi nel punto. Ed solo con lattenzione che si percepir
loggetto: prima del focus attentivo infatti la palla non che un
insieme di caratteristiche elementari elaborate in aree separate
del cervello. Allo stesso modo, se non si prester attenzione ad un
compagno o ad un avversario, tali elementi resteranno nel ruolo di
proto-oggetti e non entreranno nella consapevolezza e nella visione
del calciatore. Anche per questo motivo lallenamento dovr includere
esercitazioni per stimolare al massimo, con adeguati esercizi, la
visione di gioco del calciatore (L. Fradua) che particolarmente
nelle situazioni open deve essere ampia ed estesa.
Tra i fattori determinanti i processi di preparazione alla
risposta c il numero di informazioni che latleta in grado di
cogliere ed analizzare. Pi informazioni verranno prese in
considerazione, pi si allungher il tempo necessario alla loro
elaborazione. Attraverso lallenamento latleta potr riuscire a
restringere il campo cognitivo e focalizzare lattenzione soltanto
sulle informazioni rilevanti ai fini della competizione, escludendo
tutti gli stimoli la cui elaborazione porterebbe soltanto ad un
"affaticamento del sistema" con conseguente peggioramento
qualitativo della prestazione motoria. Elevata sar la richiesta di
impegno mentale, il cosiddetto carico cognitivo, che dar lavvio ad
un repentino meccanismo decisionale (decision making) innestato
nella memoria del vissuto motorio dellatleta. Sar il particolare
momento della scelta durante le fasi della gara ad avere un elevato
onere in termini di energia. Spesso sottovalutato nel computo
dellintensit dei costi di una partita in cui si sempre tenuta in
gran conto la spesa energetica condizionale (valori di soglia,
Watt, VO2-max ), il carico cognitivo e la conseguente stanchezza
del SN, difficilmente valutabile se non con strumenti indiretti
tipo Scala di Borg, risulta essere uno dei fattori fortemente
condizionanti la prestazione. Riassumendo, grazie alla qualit ed
alla quantit delle esperienze pregresse, ordinate mnemonicamente in
sequenze, rivisitate e riportate alla luce nelle sedute di
allenamento, alla ricezione di un dato stimolo si prender una
scorciatoia e si andr a richiamare un pattern motorio immagazzinato
a livello subcorticale). Sar cos possibile selezionare rapidamente
i pi opportuni gesti motori e dare loro attuazione, in relazione
allo scopo da raggiungere. Nel calcio muscolare si ragiona in
secondi,in quello mentale in millisecondi.
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MOVIMENTI MEMORY
I movimenti si suddividono in volontari, automatici e riflessi.
In realt sarebbe pi giusto parlare di componenti volontarie,
automatiche e riflesse di uno stesso movimento, perch, in misura
diversa, sono presenti tutte e tre. I movimenti riflessi , di
reazione a uno stimolo, sono determinati dall'attivit delle cellule
del midollo spinale e il percorso dell'impulso quello di un arco:
parte dalla fibra muscolare, dai recettori che hanno registrato lo
stiramento, prosegue lungo la fibra sensitiva che ritorna al
midollo attraverso il nervo spinale, collegandosi con la cellula
sensitiva del corno posteriore, questa poi con un'altra fibra si
collega a una cellula motoria nel corno anteriore e da questa parte
una fibra motoria che percorre lo stesso nervo .Cos l'impulso
giunger allo stesso muscolo da cui era partito. Il muscolo, allo
stiramento iniziale reagisce con una contrazione. Per movimento
volontario si intende quello che viene voluto e regolato nei
dettagli da una rappresentazione mentale cosciente, la quale segue
costantemente le varie fasi, i movimenti frazionati dell'intero
gesto. Il movimento automatico quello che pu essere eseguito con
disinvoltura e perfezione, anche pensando ad altro; inizialmente
volontario, dopo migliaia di ripetizioni si automatizza e viene
immagazzinato stabile nella memoria. Il movimento. volontario parte
dalla corteccia, quello automatico da una zona pi bassa alla base
del cervello, detta dei nuclei grigi centrali, con la
partecipazione del cervelletto. Il gesto sportivo automatizzato
consente di rispondere in meno di 200 millesimi di secondo a
differenza degli atti automatici (riflessi), in esso la volont
sempre vigile e pu intervenire a modificare o ad interrompere.
La scoperta dei neuroni specchio, ci ricorda che ogni azione non
avviene a caso o per caso ma trae origine da un progetto ed ha un
chiaro fine: il calciatore non si muove e soprattutto non si muove
in anticipo se non avr elaborato prima un progetto mentale da
predisporre e realizzare in modo rapido
ANCORA QUALCOSA INTORNO AI NEURONI SPECCHIO MEMORY
Si prende atto continuamente di nuove acquisizioni sui processi
che regolano la maestria nella pratica sportiva e la capacit di
prestazione: la sequenza dei movimenti, nonch ogni singolo atto di
cui essa composta, avviene in modo diverso a seconda dello scopo
finale dell'azione della quale esso contestuale. La localizzazione
di tali neuroni nell'uomo in aree motorie e premotorie, nell'area
di Broca e nella corteccia parietale inferiore dimostra che il
sistema motorio non assolutamente periferico e isolato dal resto
delle attivit cerebrali, anzi consiste in una fitta trama di aree
corticali differenziate per localizzazione e funzioni, in grado di
contribuire a realizzare quelle traduzioni sensori- motorie che
permettono i movimenti. La codifica da parte dei neuroni dellarea
F5 ad esempio, non avviene per singoli movimenti bens per atti
motori, cio movimenti coordinati da un fine specifico; insomma non
ci limitiamo a registrare il movimento di un piede, di una gamba,
del busto, ma eseguiamo un controllo, raggiungiamo, calciamo,
memorizziamo in relazione allo scopo del gesto. Se lazione del
calciatore quindi non ha un fine, non inizia nemmeno, non c
movimento, tantomeno in anticipo. Da qui lidea che larea F5
contenga una sorta di vocabolario di atti motori, le cui parole
sarebbero rappresentate da popolazioni di neuroni. La vista del
pallone, ad esempio, rappresenterebbe un polo datto virtuale, una
sorta di appello ad agire in un dato modo (affordance), e il
calciatore agir selezionando alcune parole del vocabolario, non
casuali. Tutto ci d significato e dignit ad un sistema motorio
relegato al ruolo esclusivo di esecutore; dice molto anche sulla
rapidit della scelta e sulle straordinarie connessioni tra i
processi percettivi, cognitivi e motori: la percezione trova
infatti il suo senso compiuto se immersa nella dinamica dellazione
e il cervello che agisce innanzitutto un cervello che comprende:
traduce pensieri e sensazioni in movimento. Ma quando percezione e
pensiero smettono di essere tali e diventano movimento? Si pu
quantificare la durata temporale di tale sequenza? Le neuroscienze
collegano i neuroni specchio alla comprensione di comportamenti che
manifestano un'intenzione non ancora attuata in pratica, tesa a
risultati futuri, la previsione di un comportamento che sta per
avvenire. Attraverso risonanza magnetica si potuto constatare che i
medesimi neuroni attivati dall'esecutore durante l'azione, vengono
attivati anche nell'osservatore della medesima azione e possono
fornire una base neurale per predire, in un altro individuo, le
azioni susseguenti ad un comportamento dato, nonch l'intenzione che
ne sta all'origine. Il loro ruolo primario insomma quello di farci
comprendere le intenzioni e le conseguenti azioni altrui. Ci
risulta di eccezionale importanza nelle azioni calcistiche, in
particolare nellANTICIPO.
-
ARCHITETTURE CEREBRALI DIFFERENTI
La mia mente la pi grande arma che ho a disposizione. La
psicologia del Golf un insieme di forza danimo, fiducia in se
stessi, gestione delle emozioni, capacit di richiamare
immediatamente i successi passati ed essere in grado di superare i
momenti difficili. un altro gioco allinterno del gioco stesso. Io
ho sviluppato la forza della mia
mente molto presto. Tiger Woods
LANTICIPAZIONE motoria, rappresenta la pi importante fase di
ogni gesto motorio. Come buona parte dei nostri movimenti, anchessa
sottoposta a un tipo di controllo intermittente da parte del SNC,
che utilizza al meglio, alternativamente o contemporaneamente, i
sistemi di FEED-FORWARD e FEED-BACK (Favilla, Pettorassi,
Scarnati2002, vedi diagramma a lato) Questi due sistemi sono
impegnati nel confronto tra linterpretazione degli INPUT afferenti,
la decodifica, lattivit neurale centrale e la gestione delle
risposte efferenti OUTPUT. In particolare:
meccanismo feed-forward anticipatorio, di cui sono dotati i
nostri organi di senso, che concorrono allacquisizione della
percezione, con possibilit di correzione in base alle informazioni
sensitive derivanti da esperienze pregresse. Tale meccanismo
preposto alla programmazione di movimenti responsabili dellattivit
prepara-
SCHEMA CONCETTUALE DELLAPPROCCIO COGNITIVO toria del
muscolo(prima del gesto) ( Schmidt e Wriesberg 2000,
modificato)
meccanismo di feedback , svolge una continua regolazione motoria
mediante vie riflesse e si associa allattivit muscolare reattiva
(durante il gesto). E un meccanismo meno rapido, poich il tempo per
ricevere e analizzare segnali sensori relativamente lungo.
MECCANISMI FEED-BACK e FEED-FORWARD (Favilla, Pettorassi e
Scarnati, 2002)
-
Luso ripetuto ed efficace di questi meccanismi feed-back e
feed-forward che si potr sperimentare grazie agli stimoli
dellallenamento, consentir laffinamento progressivo dei movimenti e
unincrementale rapidit del gesto. Con lesercizio si imparer a non
dipendere o a dipendere sempre meno dai feedback, guadagnando sia
in velocit di esecuzione sia in precisione, ottenendo una
determinante autonomia evolutiva del sistema di anticipazione.
Grazie alla consapevolezza delle opzioni disponibili il giocatore
sapr cosa fare prima di ricevere palla (off the ball) e
successivamente durante lazione (on the ball), prendendo adeguate
decisioni. Inoltre, grazie al migloramento di tale consapevolezza
il giocatore potr determinare la programmazione ideomotoria
dellazione e acquisire un modus vivendi, una propria via,
rispondendo a domande precise: dove si sta svolgendo lazione? che
tipo di giocata si sta facendo? quando la si sta facendo (timing)?
come si sta svolgendo lazione (aspetto coordinativo)? ma
soprattutto perche (aspetto tattico)?
Le memorie sono nuove informazioni che diventano esperienze
pregresse, necessarie per sopravvivere
Ipotesi modale (progetto), rapidit del gesto e comprensione del
momento di gara sono anelli inscindibili di ogni sport di
situazione, in cui lesecuzione deve essere istantaneamente
vincolata alla decisione. Nel calcio, un difensore che sta per
effettuare unazione di salvataggio, non avr tanto tempo per
ragionare, analizzer mentalmente solo alcune tra le tante soluzioni
possibili e dovr decidere in maniera repentina: quale, tra tutte,
la migliore? Il vedere e il sentire, lintuito, unaccurata
conoscenza dellazione da compiere, la memoria puntuale del proprio
vissuto motorio e la coscienza delle proprie capacit, veicoleranno
il giocatore verso la scelta pi appropriata, quella vincente. Studi
sulle modalit di elaborazione delle scelte, sovradimensione tattica
e strategia sono in continua evoluzione. Uno spunto davvero
interessante sar la chiave di lettura fornita dal generale John
Boyd esperto in Strategia Militare, che ha ipotizzato un CICLO
denominato O.O.D.A
Schema di un ciclo decisionale noto come LOOP O.O.D.A.o CICLO
BOYD ( John Boyd,1995 )
-
Quando sarai di fronte a due decisioni lancia una moneta in
aria. Non perch far la scelta giusta al posto tuo ma poich, nel
momento stesso in cui sar in aria, saprai improvvisamente in cosa
stai sperando di pi. Bob Marley
IL CICLO O.O.D.A. MEMORY
Lo schema evidenzia la suddivisione del processo decisionale in
4 fasi: 1)OSSERVAZIONE della situazione che sta evolvendo
(ricognizione delle informazioni grezze): creazione di un'immagine
mentale tramite sintesi dei dati raccolti in informazioni: non
appena si ricevono ulteriori ragguagli le vecchie immagini vengono
decostruite per crearne di nuove. Giocatori diversi coglieranno
diversi dettagli in unazione di gioco; pessimi osservatori
facilmente saranno indotti in errore non riuscendo a distinguere
netti segnali sensoriali dal rumore di fondo. Come collocare le
informazioni adeguate nel posto giusto? Con lORIENTAMENTO, fase 2.
2)ORIENTAMENTO o filtraggio di tutte le informazioni raccolte,
relative alla situazione-problema da affrontare. E la fase in cui
il patrimonio culturale, genetico, le capacit di analisi e sintesi
e le precedenti esperienze del giocatore impattano con il nuovo
scenario; il dispiegamento dellesperienza cognitiva, la fase pi
importante del ciclo OODA, che dar una struttura ben precisa al
modo di osservare, di decidere, di agire del calciatore e faciliter
le decisioni e le azioni successive. E proprio l'orientamento che
aiuter a trasformare l'informazione in conoscenza, quindi il vero
fattore predittivo di buone decisioni. 3)DECISIONE: scelta di una
soluzione dopo aver valutato il peso delle varie opzioni
disponibili, considerando che il calcio succede in un istante.
Unica alternativa al SI il NO. 4)ATTO: esecuzione della decisione
assunta, sintesi di cicli di decisioni prese in serie. Dopo aver
analizzato il risultato dell'azione (feed-back) il ciclo ricomincer
di nuovo da capo. Anche la precedente suddivisione in fasi del
tutto strumentale in quanto il ciclo un processo continuo implicito
e molteplice di riferimenti incrociati propri dellintelligenza
multipla del calciatore
FASI DELLOODA LOOP o CICLO
BOYD (L'essenza della Vincere e perdere (John Boyd,
giugno1995)
Quando calcia il pallone il suono sbagliato (J. Cruyff)
IL CICLO DI LIDA MEMORY Il ciclo di LIDA cognitivo pu essere
suddiviso in tre fasi: 1) la fase di comprensione e la coscienza di
tale fase 2) l'attenzione e la selezione dellazione 3) la fase di
apprendimento:
i sensi riconoscono le cose familiari, le situazioni gi vissute
le cose percepite vengono collegate con i ricordi si decide che
cosa fare (attenzione nella fase di comprensione ) si porta a
coscienza si sceglie una serie di azioni applicabili a quella
attuale si seleziona la migliore soluzione si esegue la
soluzione
La soluzione dovr essere condivisa
FASI DEL PROCESSO
STEP
Esplorare
Identificare la sfida
Raccogliere dati pertinenti
Chiarire i problemi da risolvere per raggiungere l'obiettivo
Generare Idee Trovare lidea per risolvere ciascun
problema
Prepararsi all'azione
Individuare la soluzione
Formulare il piano di azione
-
N.B.Il ciclo OODA in realt un insieme di pi cicli che
interagiscono di continuo durante unazione. Il calciatore deve
ultimarli in modo istantaneo, osservando e reagendo agli eventi pi
rapidamente degli avversari, anticipandone mentalmente la sequenza
della presa di decisione da contrastare, guadagnando il vantaggio.
Il momento della scelta durante la gara avr un altissimo onere in
termini di energia, il cosiddetto carico mentale spesso
sottovalutato come sottolineato pi volte, nel computo dellintensit
di una partita, di cui costituisce poi in termini di affaticamento,
luscita pi cospicua. Boyd a tal proposito suggerisce di acquisire,
tramite impegnative sessioni di allenamento, automatismi di squadra
(che noi chiameremmo schemi) e di effettuare rapide contromosse,
entrando prima nel ciclo osservazione-orientamento-decisione-azione
degli antagonisti. Sappiamo quanto, a questo proposito potr fare
lesperienza, lintuito, o il visionario anticipo proprio di alcuni
giocatori. Lesperienza acquisita tramite un adeguato training, atto
a stimolare nei calciatori lattenzione e la concentrazione sar
indispensabile: solo se la memoria del vissuto ricca si attiver il
potenziale di azione, il giocatore che non possiede adeguata
esperienza non ha relativa memoria e quindi non ha potenziali di
azione tantomeno sapr metterli in campo.
.
I giocatori sono esseri umani e prima o poi commettono qualcosa
di stupido. Sir Alex Ferguson
Anticipare il ciclo dellavversario o degli avversari generer in
essi confusione e disordine. Se a questo si unir la capacit
tecnico-tattica del calciatore di oscurare le proprie intenzioni
cos da renderle imprevedibili (finte, cambi di direzione, no-look),
generando continue soluzioni in mutevoli condizioni e RAPIDA-MENTE,
si verificher unambiguit di gioco che annienter, negli avversari,
consapevolezza, sicurezza, capacit di lettura dell azione. E pi che
nelle altre, nella fase di ORIENTAMENTO che il calciatore si
giocher lazione, la partita, la stagione, la vita. Certo che una
pre-anticipazione comporta dei rischi e potrebbe essere
fallimentare alla stessa stregua di una non-anticipazione. Una non
adeguata interpretazione degli eventi che stanno per avvenire nel
setting di gioco potrebbe compromettere lesito di unazione. Sembra
che la capacit di calciatori professionisti di mantenere lo sguardo
stabile, nel periodo successivo al contatto con la palla, serva
proprio come processo inibitorio, appreso e affinato, per non
cadere in unanticipazione troppo frettolosa dellazione. E come se
nella mente del giocatore si creasse una finestra di opportunit,
aperta ma in stand-by, che permetter di rimandare lanticipazione
allazione
successiva fino a quando il calciatore non avr sufficienti
elementi addizionali per agire.
Quando indossi la maglia e ti allacci gli scarpini, devi
vincere. Se pensi il contrario meglio che vai a fare footing o
rimani a casa a guardare la televisione.
-
ESEMPIO DI CICLO O.O.D.A APPLICATO AL CALCIO: Difensore di
fronte ad attaccante con palla. Prima che il suo diretto avversario
possa entrare nel raggio d'azione e prima di un contatto visivo
diretto, il difensore dovr aver preso in considerazione tutte le
informazioni utili circa l'identit calcistica dellattaccante: le
sue caratteristiche, il livello di formazione, velocit di azione,
colpi preferiti, piede dominante(losservazione diretta avr
naturalmente priorit rispetto alle indicazioni pregresse). Sar
questo il tempo di prendere una prima decisione sulla base delle
informazioni disponibili e di applicare input di controllo sempre
crescenti. Verr utilizzata losservazione: l'attaccante replica alle
contromosse? Reagisce in modo prevedibile o differentemente dal
previsto? Sta per effettuare un dribbling o un passaggio? Veloce o
lento? Di interno o di esterno? Filtrante o ampio? In movimento o
da fermo? Angolato o diritto? Con controllo o di prima? Chiuso o
aperto? A destra o a sinistra? In sicurezza o rischio? Di fronte o
dietro? In pochissimi istanti nella testa del difensore il filtro
lavorer a pieno ritmo. Mentre il contrasto avr inizio, si avr poco
tempo da dedicare alla fase fondamentale, lorientamento della
scelta, a meno che non si aggiungano nuove informazioni in tempo
reale; il difensore reagir in base al proprio livello e al grado di
allenamento; il pensiero cosciente vigiler sul flusso
azione-reazione, continuando a ripetere il ciclo
Osservazione-Orientamento-Decisione-Azione. Contemporaneamente,
l'attaccante star effettuando lo stesso ciclo. Come si potr
interferire e battere in anticipo il ciclo OODA dell avversario?
Una delle principali intuizioni di John Boyd fu suggerire di
cambiare velocit, direzione e senso pi rapidamente dell'avversario,
cosa importante ma non sufficiente. La vera soluzione sar avere un
buon filtro, essere allenato a pensare e ad agire piu velocemente
di quanto possa fare il diretto avversario e inserire lazione di
disturbo nel suo circuito ooda per mandarlo in tilt e indurlo a
reagire in modo inappropriato. Ogni allenatore dovr necessariamente
inserire nella propria programmazione annuale attivit che riescano
a sollecitare e ad innescare un rapido ciclo neuromotorio.
Viceversa, unattaccante in possesso che dovr superare un difensore
pi rapido o di miglior livello tecnico-tattico. Affrontando
direttamente lavversario avr scarse probabilit di successo. Dovr
impegnarsi in una rapida serie di movimenti di corpo, progettati ed
elaborati per ingannarlo e negargli la possibilit di approfittare
della sua superiorit, una serie di finte in modo di indurlo in
errore; se tutto ci non sar sufficiente, si dovr quindi ricorrere
ad un training mentale e pratico che permetter di bruciare i tempi,
entrare nel ciclo OODA dell'avversario e prendere il controllo
della situazione, generando un vantaggio anticipatorio e non solo
una reazione ad un errore. Per chiarire ulteriormente:
COSA CREA INSICUREZZA NEL GIOCATORE MEMORY
non riuscire a leggere la situazione a causa delle sue infinite
variabili
rischi pericoli e insidie proprie della fase di gioco
ritmo di gioco basso inizialmente tale da indurre caos nelle
aspettative
limiti fisici nelle capacit condizionali , coordinative ,
tecniche o tattiche
rapidit dellavversario o della sua azione
limiti nel campo visivo
limiti da sforzo
stanchezza, difficolt di concentrazione, incapacit nel leggere
in tempo le strategie motorie tecniche
balistiche tattiche dellavversario
incertezze o imperfezioni dellinformazione, perdita dell
attenzione nellazione
lacunosa conoscenza della squadra avversaria
resistenze allinterno della propria squadra rapporti difficili,
cattiva comunicazione,
assortimento errato, schemi non collaudati
eventi fortuiti, imprevedibilit propria dei sistemi dinamici
disconnessione tra fini e mezzi (giocatore in posizione
sbagliata per quel tipo di modulo)
carattere fragile, mancanza di iniziativa,difficolt a prendere
decisioni rapide
paura, mancanza di fiducia nel proprio intuito
stati momentanei legati allumore o ad accadimenti personali
consapevolezza della forza della squadra avversaria
asimmetria
fase di transizione
difficolt organizzative
-
Se i dubbi generati da situazioni di insicurezza saranno molti,
decisione e conseguente azione si protrarranno nel tempo. Al
contrario, ridurre a minima percentuale le incertezze sul da farsi,
sulla decisione da prendere, potrebbe
costituire la via breve allazione, lo short time verso lazione
efficace. In fin dei conti anche battere un avversario in dribbling
presuppone rischiare ed azzardare prima di lui, senza
esitazione.
QUALE ALLENAMENTO?
La partita il regno dellincertezza, una nebbia avvolge i due
terzi delle azioni di gioco: solo unintelligenza che si fonde con
lesperienza pu risolvere la questione.
In termini di programmazione, per imparare a giocare danticipo,
bisogner prevedere un training volto allacquisizione, da parte del
giocatore, del pi ampio repertorio di pattern (schemi motori,
configurazioni) e programmi motori nonch alla capacit di variare
tali programmi in tempi brevissimi e in relazione alla
situazione-problema. Tale patrimonio proprio del giocatore verr poi
richiamato e utilizzato alloccorrenza. Il giocatore specializzato,
che avr effettuato un addestramento ripetitivo, godr di un vasto
repertorio automatizzato. Ma nel calcio, come in tutti gli sport di
squadra dove la palla sinonimo di variabilit, tutto questo non
basta. Le esercitazioni dovranno vertere sulla gestione e
risoluzione delle infinite variabili, altrimenti, pur essendo
impeccabili da vari punti di vista, gli allenamenti potrebbero
rivelarsi poco efficaci e ci anche se si parla di coordinazione o
di tecnica calcistica. Se
non si lascer spazio al pensiero divergente e alla funzione
immaginativa indotta dalle situazioni open, alla creativit, alla
ricerca di soluzioni nuove e inaspettate si arriver presto ad una
stagnazione anche malgrado deliziosi esercizietti coordinativi.
Lobiettivo sar quello di creare situazioni intriganti con lo scopo
di trovare molteplici risposte ad una stessa domanda e di
decodificare degli elementi nascosti, di realizzare una propria
strategia in maniera intuitiva, tutti parametri strettamente
collegati allanticipo e allanticipazione motoria. Quindi ampio
spazio agli SMALL SIDED GAMES a tema unico (di cui si parler pi
avanti), ai giochi combinati, agli esercizi problema, ai lavori
sulla fase di transizione, sul timing, sugli spazi, lavori a
pressione, alla massima intensit cognitiva.
LAnticipo una capacit che, come si detto, fa da spartiacque tra
il mediocre giocatore e il giocatore esperto il quale non deve
attendere il completo compiersi dellazione dellavversario per
agire, ma sapr prevedere il gesto. Durante una fase di gioco la
durata dellattivazione dei muscoli di calciatori esperti risulta
significativamente inferiore a quella degli stessi muscoli in
calciatori che lo sono meno, grazie alla loro abilit nel produrre
subito la combinazione utile, non prendendo in considerazione le
inutili, per una sorta di scrematura repentina che induce alla
semplicit intuitiva (Bennett, 1910). Secondo Tyldesley e Whiting
(1975), Van Soest e Beek (1996), gli esecutori esperti, sembrano
saper cogliere la durata precisa dellimpatto del piede sulla palla
o di unazione di intercetto.
Laddove e qualora non esistano doti innate o rilevante
esperienza, sar possibile programmare un ALLENAMENTO volto al
CONDIZIONAMENTO NEUROASSOCIATIVO che stimoler i giocatori
normodotati al perfezionamento degli schemi motori, resi poi
permanenti negli stessi engrammi e pattern. Gli allenamenti mirati,
effettuati in regime di grande variabilit, doteranno i giocatori di
adeguate esperienze e risorse: per questo dovranno esser proposti
fin dai primi anni di scuola calcio, per far sperimentare al meglio
e a lungo lacquisizione di una anticipatoria intelligenza di
gioco.
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CALCIATORI PRINCIPIANTI CALCIATORI DI ALTO LIVELLO
1. La strategia di esplorazione visiva di tipo rigidamente
seriale: gli indizi vengono localizzati e analizzati l'uno dopo
l'altro
1. La strategia di esplorazione visiva di tipo olistico,
globale, viene controllato uno spazio significativo relativamente
ampio
2. La strategia di esplorazione di tipo puntuale:ogni indizio
considerato indipendentemente dal contesto
2. La strategia di esplorazione visiva "inter -evento":
considera le relazioni tra i diversi elementi presenti e tra i
diversi eventi in via di attuazione
3. L'informazione trattata prevalentemente in visione
centrale
3.C' una complementariet funzionale ottimale tra visione
periferica e visione centrale
4. La capacit di previsione delle caratteristiche dell'evento
scarsa o rigida
4. La capacit di previsione delle caratteristiche spazio -
temporali e circostanziali dell'evento elevata
5. La "lettura" degli eventi segue la loro apparizione 5. La
lettura dell'evento prevalentemente anticipata: l'atleta porta lo
sguardo sul punto dove apparir l'indizio
6. Viene analizzato un numero elevato di indizi 6. Vengono
analizzati solo gli indizi pertinenti: il numero di consultazioni
quindi ristretto
7. La scelta dell'indizio spesso determinata dalle
caratteristiche fisiche e configurazionali dell'indizio stesso
7. La ricerca e la scelta dell'indizio strettamente determinata
dal fine da perseguire
8. Il tempo dedicato all'analisi di ogni indizio, anche se non
pertinente, elevato
8. Il tempo di consultazione dedicato all'indizio pertinente
consistente
9. Il tempo totale dell'analisi visiva elevato 9. Il tempo
totale dell'esplorazione visiva ridotto
10. Il ritardo temporale tra la presa di informazione e
l'emissione della risposta consistente
10. la risposta viene iniziata durante l'analisi della
situazione
L'informazione visiva di tipo psicosemantico nello sport (da
Rossi, 1989, modificato).
Sar soltanto grazie a training open loop che ad esempio un
portiere, davanti ad un calcio di rigore, sar in grado di leggere i
segnali: la rincorsa, la direzione dello sguardo, lorientamento del
corpo del suo diretto avversario; sapr intuire ed effettuare una
scelta di natura probabilistica prendendo coscienza, in maniera
istantanea, di determinati elementi come il peso, linerzia, il
punto di caduta della palla, il rumore del piede nellimpatto con la
sfera, un attaccante intuir la miglior posizione per farsi trovare
smarcato e ricevere, un difensore per indietreggiare o avanzare per
coprire lo spazio. Naturalmente la realt sar letta in maniera
soggettiva, perch il cervello intreccia in una propria originale
esperienza, gli eventi, le persone, gli oggetti, le percezioni, i
comportamenti, le emozioni e le risposte in modo non conscio,
imprevedibile e quindi non catalogabile tra le pagine della
programmazione. Fondamentale quindi allenare le CAPACITA
COORDINATIVE applicate al calcio in questi termini. Un allenamento
focalizzato sul come usare capacit e abilit dar lopportunit di
provare il gesto tecnico-tattico scaturito dallintuizione,
comprensione decodifica rapida e precisa della situazione di gioco
e dalla presa di decisione. Se lallenamento al contrario non si
focalizzer su tali aspetti, su alcuni particolari, ben presto, al
pari dei positivi, potrebbero rendersi permanenti e automatizzati
schemi motori rigidi tali da influenzare, nel futuro, la rapidit,
la biomeccanica la fantasia, la prestazione del calciatore.
Prendere per primi il controllo della situazione di gioco risulta
quindi fondamentale. L'applicazione aggressiva e cosciente del
processo feed-forward (monitoraggio-aggiustamento-rettifica) dar un
vantaggio competitivo rispetto ad un avversario che semplicemente
reagisce e non anticipa, o ha scarsa consapevolezza della
situazione. Unesatta lettura della situazione favorir enormemente
la decisione da prendere al fine di una reale efficienza
competitiva.
Il giocatore in ogni azione sar sempre in bilico tra due
comportamenti opposti: adattamento e anticipazione del cambiamento.
Questi si muover continuamente tra il sistema istintivo, automatico
e il sistema razionale. In realt, come detto, non esiste una netta
distinzione cerebrale e neurale tra queste funzioni. Negli sport
open sar preferibile ipotizzare un buon piano, tale da far agire
subito, piuttosto che un piano perfetto ma che si innescher in
ritardo. Giocare alla velocit del pensiero dovr essere il
-
presupposto di ogni azione. Purtroppo non si potr giocare a
lungo ad una simile velocit; quindi le migliori azioni e i gesti di
anticipo scaturiranno dallintegrazione continua dei tre sistemi. Ci
generer effetto FLOW o momento bianco (Csikszentmihaly,1985) rara
sensazione di pieno controllo delle azioni, in cui latleta si sente
totalmente padrone di s stesso e avverte una profonda e preziosa
sensazione di piacere, punto di riferimento per la memoria
successiva, termine di paragone rispetto al come dovrebbe essere
sempre effettuata lazione di gioco. In tale stato si perde parte
della consapevolezza spazio-temporale e si impara a vedere con gli
occhi della mente, in maniera sempre pi nitida e precisa, fino a
sperimentare lesaltante sensazione di osservare la scena in cui si
impegnati; da l che prendono luogo prestazioni eccezionali e
soluzioni geniali, polverizzando il timore di perdere il controllo
e non riuscire (Hedelman, Damasio, 2003).
ELEMENTI DEL FLOW MEMORY
a) equilibrio tra sfida e abilit (challenge - skills
balance)
b) unione tra azione e coscienza (action - awareness
merging)
c) meta chiara (clear goal )
d) feed-back non ambiguo e immediato (unambiguous feedback)
e) concentrazione (concentration on task at hand)
f) senso di controllo (paradox of control)
g) perdita della coscienza di s ma anche piena coscienza di s
(loss of self - consciousness)
h) destrutturazione del tempo (transformation of time)
i) esperienza autotelica (autotelic experience), sfida personale
nei confronti di s stesso)
FLOW, AROUSAL (stato attentivo-cognitivo di vigilanza e di
pronta reazione agli stimoli esterni, allerta sensoriale, prontezza
di riflessi), una LETTURA pi tempestiva della situazione ambientale
e di ci che avviene nel proprio fisico, una REATTIVIT sincronizzata
sulle necessit dellevento agonistico, tale da annullare gli
eventuali pensieri negativi, saranno gli elementi cardine di una
straordinaria capacit di anticipazione ideomotoria. Essenziale
rimane la sostanza metodologica relativa ai giochi di squadra: pi
importante del QUANTO il COME che fa davvero CAMBIARE
PROSPETTIVA!!!!!
ISTINTO, AUTOMATISMI RAZIONALITA, LOGICA rilevare che un
giocatore pi lontano di un altro avvio motivato dell incontro
fa orientare verso la sorgente di un rumore improvviso
individuazione e attenzione focalizzata subito sui giocatori
chiave
controllo vocale della partita memoria di ricerca dei
particolari non ovvii
risposte mnemoniche (2+2?) salto di testa mantenere alta velocit
e intensit
completare ci che manca saggezza
condurre la palla senza avversari farsi notare con qualche
azione chiara
fare un gesto tecnico capacit di confrontare i giocatori
comprendere semplici giocate fare cose innaturali
associazione di idee: area-pericolo focus intenso sul compito da
eseguire
cura nell esecuzione riconoscere e usare modelli noti ma anche
strutture simboliche complesse
previsioni semplici azzeccate sapere che fast and frugal pu
essere una risposta sbagliata
reazioni veloci ed adeguate capacit di innovazione
non si esaurisce prestare massima attenzione
riconosce e usa esclusivamente modelli e soluzioni noti
capacit di grande esperienza
competizione come drill capacit di risolvere problemi in maniera
creativa
perfetto esecutore capacit di profonda intuizione
saltare senza guardare guardare prima di saltare
-
Martin Seligman e Michael Kahana dellUniversity of Pennsylvania
di Filadelfia sostengono che lanticipo pu essere insegnato
ovviamente con lesperienza diretta ma anche con lesperienza
virtuale tramite somministrazione di test e risoluzione di
situazioni di emergenza in tutte le possibili varianti. Sempre pi
si diffonder lutilizzo di dispositivi e mezzi che, sulla linea dei
video-games, sono progettati per catturare lattenzione di questa
generazione di nativi digitali. Luso di nuove tecnologie se utile
allo scopo sar evidentemente esercitato e largamente impiegato
Lanticipo influenza la presa di decisione e la capacita' di
problem-solving.
Il Myers-Briggs Type Indicator Test -MBTI (Myers, 1962)
discrimina soggetti che sono "orientati dalla sensibilit" da coloro
che sono "orientati dallintuizione" per quanto riguarda
l'acquisizione delle informazioni. Ci pu essere determinante nello
stile cognitivo di un giocatore. Un altro strumento per misurare le
differenze negli stili cognitivi connessi alla creativit, problem
solving e presa di decisione il Kirton Adaption Innovation
Inventory - KAI (Kirton, 1976). Kirton suppone che gli individui si
pongano su un continuum che va da uno stile adattivo estremo a uno
stile innovativo estremo, individui con l'abilit a "fare le cose
meglio" (stile adattivo) e individui con l abilit a " fare le cose
in modo differente" (stile innovativo); misura inoltre il grado di
facilit o di difficolt nel mantenere comportamenti adattivi e
innovativi. Gli adattatori e gli "innovatori" hanno naturalmente
differenti punti di vista e dissimili soluzioni dei problemi:
qualunque squadra naturalmente assortita sia degli uni e che degli
altri.
COME SI ACQUISISCE UNA MENTALITA DI ANTICIPO? STUDIO DELLA
CASISTICA: osservare che una data azione di gioco, in analoghe
circostanze, si manifestata con frequenza in passato e continuer a
manifestarsi in futuro (persistenza), talvolta con la stessa
dinamica.
Osservare, significa imparare: o focalizzare l'attenzione su una
data azione o estrarre linformazione da e su quella azione o
effettuare una stima affidabile
IMPARARE A VEDERE: notare con cura, ricordare con precisione e
ripensare con chiarezza dati o fatti concernenti lazione specifica;
discernere(sensazione), interpretare (percezione), rappresentare
(concezione), ricordare (memorizzazione), raccontare
(esposizione)
IMPARARE A MISURARE mezzi, modi e fini dellazione e le necessit
da soddisfare nell'attuazione della soluzione
INVENTARIARE (analisi costi-benefici), scegliere il rapporto pi
soddisfacente tra mezzi-modi da impiegare e fini da conseguire
-
IMPARARE A COORDINARE i vari compiti in una sequenza temporale,
un programma ESSERE CONSAPEVOLI di dove e di come si sta agendo
STESURA DI SCENARI: produrre molti copioni di azioni future,
probabili e possibili selezionando ed
estrapolando dal proprio vissuto dati, fatti, concetti,
effettuando una ricognizione creativa e penetrante del futuro
attraverso una analisi sistematica del passato e del presente
BRAINSTORMING (tempesta di idee) : la squadra viene posta di
fronte a situazioni-problema da risolvere. Si confrontano le
previsioni di tutti i partecipanti, allo scopo di conseguire un
affinamento crescente delle capacit di previsione individuale e
collettiva.
FUTURO VOLUTO: piano di azione che delinei il percorso da
compiere per raggiungere una data futura situazione traducendola in
una strategia di azione; in particolare:
o fare un elenco degli atti necessari per raggiungere lobiettivo
o assegnare una durata temporale a ciascun atto il pi vicina
possibile al reale o produrre i relativi percorsi critici o
ipotizzare una sequenza appropriata degli atti o scegliere il
percorso adeguato.
-PREVEDERE, PREVENIRE e PROV-VEDERE preparano il terreno per il
processo ATTUARE cio dispongono le condizioni appropriate (persone,
strumenti, spazio,tempo) per ESEGUIRE, cio effettuare azioni di
gioco in base al metodo adottato dal team con la massima
efficienza, accuratezza, sicurezza (massima protezione - minimo
pericolo). L'attuazione guidata da una continua VALUT-AZIONE
fondamentale per aggiustare il tiro.
ABOUT MULTILATERALITA
Si insiste molto, in tema di training coordinativo nel periodo
formativo, sul concetto di multilateralit: questo termine si molto
equivocato. Vorremmo chiarire che tale espressione non significa
mettere in condizione il calciatore di provare esercitazioni
generiche, aspecifiche con obiettivi coordinativi non mirati, o
combinazioni anche interessanti di pi capacit coordinative o anche
di tutte le capacit coordinative nel nome della plasticit del SN.
Questa pratica, da alcuni anni largamente utilizzata, non ha
chiaramente controindicazioni, ma lavvenimento sportivo ha bisogno
di avere alla base gesti specifici e per far si che le
esercitazioni coordinative risultino davvero efficaci e utili per
il loro utilizzo durante la partita, dovrebbero essere strutturate
in modo tale da far sperimentare al ragazzo calciatore molteplici
esercizi-problema con infinite variabili, tutti progettati su una
stessa finalit e inerenti obiettivi e sottobiettivi che in questo
caso sviluppano le capacit di anticipo e dellanticipazione
ideo-motoria. Capacit coordinative quindi intese come modello della
diversificazione. La variet da intendersi nel gesto sport-specifico
relativo allobiettivo coordinativo particolare della seduta.
Plasticit significa quindi predisposizione ad apprendere il maggior
numero di diversi esercizi specifici. Lassimilazione graduale di
capacit e poi di abilit coordinative, tecniche e tattiche e la loro
memorizzazione ne consentir lutilizzo, il TRANSFERT in situazioni
simili, mai uguali, durante la partita. Integrare in un meccanismo
cos perfetto, movimento volontario istintivo e automatico
significher avere una centralina (cervello) che invier segnali in
tempi brevi (120 m/s.)
STEP DI ALLENAMENTO
Prima ancora di sapere cosera il cielo io sognavo di volare
Lallenamento risulta quindi indispensabile per sviluppare le
caratteristiche del giocatore e far emergere il suo talento. In
particolare: 1.imparare ad osservare come e da dove sta arrivando
la palla 2.sapere dove sono i compagni di squadra 3.sapere dove
sono gli avversari
4.decidere cosa (what?) fare con la palla: tecnica,enfasi su un
buon primo tocco,controllo orientato, finte 5.osservare dove
(where?) la palla deve essere mossa o passata 6.decidere quando
(when?) la palla deve essere mossa o passata timing della
tecnica
-
7.decidere come (how?) la palla deve essere mossa o passata
8.chiedersi perch (why?) la palla deve essere mossa o passata
tattica. Gli step dall1 al 5 dovrebbero essere completati dal
giocatore prima di prendere la palla .Per quanto riguarda il 6-7-8
sar la situazione contingente che evolve di continuo intorno al
giocatore a determinare la scelta. Per questo egli dovr prendere di
continuo decisioni, le pi rapide e utili. (Wayne Harrison)
La tabella sottostante, cos suddivisa per ordine mentale del
lettore, riassume schematicamente Il bagaglio di cui si dovr dotare
il giocatore nel corso della sua carriera calcistica, relativamente
alla capacit di anticipazione ideomotoria e alla capacit
coordinativa denominata anticipo
ASPETTO TECNICO
PRIMO TOCCO
CONTROLLO ORIENTATO
PASSAGGIO A DESTRA O A SINISTRA
PASSAGGIO LUNGO O CORTO
DRIBBLING
RICEZIONE
NO LOOK (finta di testa/ sguardo)
TURNING (base del dribbling e dei CDD)
GIOCHI COMBINATI
FAST FOOTWORK (lavoro rapido di piede)
COORDINAZIONE CON LA PALLA
ESPERIENZA PRATICA
CAMBIO DI PASSO
CAMBIO DI DIREZIONE
TESTA ALTA
GUARDARE PRIMA DI RICEVERE
POSIZIONE APERTA DEL CORPO
ASPETTO TATTICO SOSTEGNO
SENSO DELLA POSIZIONE
CONSAPEVOLEZZA
NO LOOK
COGLIERE DI SORPRESA
COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE
PRENDERE DECISIONI- IL QUANDO E IL DOVE
CREARE SPAZI
COMPRENDERE LA SITUAZIONE
VISIONE DI GIOCO
TIMING (sincronizzazione sensomotoria)
PRONTEZZA NELLE TRANSIZIONI
DENSITA
FAR FRONTE A VARIAZIONI REPENTINE
ORGANIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE
ELEVATA VARIETA DI PRAXIE
VELOCITA PERCETTIVA
INTUIZIONE, SIXTHSENSE
OSARE
IMPREVEDIBILITA
ASPETTO FISICO VELOCITA
RAPIDITACICLICA E ACICLICA
RAPIDITA DI AZIONE
RAPIDITA DI INTERVENTO
ACCELERAZIONE
FLESSIBILITA
PRONTEZZA DI RIFLESSI
FLUIDITA
FORZA ESPLOSIVA
RESISTENZA ALLA VELOCITA
ABILITA
CONDIZIONE
POSIZIONE APERTA DEL CORPO
ASPETTO MENTALE INTELLIGENZA
CALMA, PADRONANZA
MEMORIA
STATO MENTALE, COSCIENZA
SAPER COMPRENDERE LO SVILUPPO DI 1 AZIONE
ATTEGGIAMENTO
ATTENZIONE
CONCENTRAZIONE
DESIDERIO
COACHABILITY ( saper trascinare )
FIDUCIA
SICUREZZA, CORAGGIO, TEMERARIETA
INTUIZIONE
SIXTHSENSE
THINKQUICKLY (rapidit di pensiero)
FARSI DOMANDE DI CONTINUO
ORGANIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE
FAR FRONTE A VARIAZIONI REPENTINE
SAPER CAPTARE INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE
-
Tale suddivisione appare puramente strumentale in quanto tutte
le capacit elencate potranno trovare adeguato spazio in un
contenitore denominato appunto SOVRADIMENSIONE TATTICA, espressione
propria del tecnico del REAL MADRID Jos Mourinho e di molti altri
addetti ai lavori e ideologi della scuola spagnola, da Damasio a
Rafa Benitez.
VADEMECUM PER IMPARARE A VEDERE E AD AGIRE PRIMA
Considerare assolutamente essenziale laspetto neuro-motorio
dellallenamento 1. Tenere sempre docchio la propria met: agire
sempre in coppia: 1 prende liniziativa,laltro si adegua 2.
Ostacolare linizio della manovra avversaria 3. Tener sempre docchio
e effettuare pressing sul portatore di palla 4. Evitare passaggi
laterali o frontali 5. Calcolare mentalmente il tempo e lo spazio
delle traiettorie 6. Produrre un atteggiamento ingannevole di relax
7. Conoscere in maniera esaustiva la posizione dei compagni e degli
avversari 8. Impedire i passaggi semplici 9 .Il centrocampista
chiama il pressing chiudendo le linee dei passaggi 10. Orientare
lavversario verso le linee laterali 11. Automatizzare i movimenti
corali 12. Cercare appoggio
13. Tenere sempre presente la porta, sia mentalmente che nel
proprio raggio visivo 14. Tenere sempre presenti le coordinate
geografiche della propria posizione, avere coscienza della zona di
campo in cui si sta agendo 15. Sapere in quale direzione andare 16.
Riconoscere gli stimoli fondamento 17. Produrre movimenti sorpresa
18. Usare il retaggio percettivo : capire la situazione da ogni
posizione e in ogni ruolo 19. Tenere come punto di riferimento il
compagno che meglio legge 20. Mettere lavversario in fuorigioco 21.
Non subire il fuorigioco Sar di aiuto utilizzare i mezzi per il
miglioramento funzionale degli analizzatori, in particolare la
psicocinetica. Lallievo, per tentativi ed errori e una sequenza di
percezioni, creer unimmagine ideomotoria che corrisponder
allesecuzione corretta. Nella valutazione delle traiettorie, la
percezione visiva sar fondamentale anche se interverranno anche gli
apparati vestibolari, labirintici e tattili; gli apparati di
previsione, come detto, sono meccanismi istintivi ma anche
cognitivi fondamentali per indurre modificazione; sar
indispensabile prevedere esercitazioni per sollecitarli in maniera
appropriata, cosi da formare una sinergia fisico-cognitiva. Le
pre-visioni svilupperanno scorciatoie per raggiungere il pi
efficace degli obiettivi. I meccanismi predittivi prepareranno il
giocatore allanticipo, in modo tale da rispondere con pi facilit,
efficacia e rapidit al verificarsi di un evento.
-
VADEMECUM e RIFLESSIONI
1. Come capire lintenzione dellavversario e del compagno? 2.
Come captare il maggior numero di azioni? 3. Come trovare la
soluzione ottimale nel modo pi efficace? 4. E importante captare il
maggior numero di azioni o soltanto quella contingente il
giocatore? 5. Tale capacit anticipatoria allenabile? 6. Si prevede
un training individuale o di squadra? 7. Il Training ideato
applicabile al gioco reale? Il training per arrivare a prendere
possesso in anticipo della situazione di gioco, potrebbe includere:
Sessioni per migliorare la comprensione della situazione Sessioni
per migliorare limmagine operativa di squadra Utilizzare ritmi,
tempi, spazi variabili Cicli di transizione pi veloci tra le unit
Utilizzare ritmi, tempi, spazi di gara Sessioni per acquisire e
affinare gli automatismi di squadra Accelerare il trasferimento di
know-how ed esperienza Sessioni per ottimizzare il processo
decisionale Condividere ci che si appreso tra i giocatori del team
Utilizzare ritmi, tempi, spazi di gara Stimolare nei calciatori la
facilitazione del processo di
adattabilit tramite la proposta di infinite variabili
Interrompere la conoscenza asettica o a secco lavorando
in situazione Sessioni di strategia e di studio relative alla
squadra avversaria Sessioni di anticipo in relazione a tattica
individuale, collettiva, in attacco, in difesa Dominare i processi
della visione di gioco (percezione, esperienze pregresse, capacit
coordinative: oculo-podalica,organizzazione spazio-tempo,
attenzione) Training propriocettivo: percezione dellattrezzo
escludendo vari canali sensoriali Captare dettagli senza avere
riferimenti centrocampo Lavorare sul primo tocco e sul controllo
orientato Controllo orientato del portiere: un conto dire:
Allontano il pericolo altro Apro la manovra Allenare il momento
sensibile in cui il giocatore sta per ricevere, perfezionare i
momenti che precedono Percezione di stimoli concreti di gioco
Sapere che c altro oltre a ci che il calciatore vede nel momento
dellazione Riuscire a vedere e riuscire a capire da dove arrivano
gli stimoli interessanti Interpretare in chiave tattica ci che il
giocatore vede Tener testa alle aumentate esigenze tattiche
tramite: automatismi -pallone mosso rapidamente Memorizzazione di
varie strategie -collaborazione maggiore con il reparto e con la
squadra Imparare a stare addosso agli avversari -non lasciare agli
avversari il tempo di pensare Imparare a parlare la stessa lingua
(De Paoli) Adottare gli stessi principi Parametri condivisi
Acquisire un pin di squadra stessa struttura conoscitiva Lavoro di
reparto: interpretazione simile degli eventi Presa di coscienza
delle lacune tecnico-tattiche video: situazioni frazionate Stesura
di un prontuario: la cosa migliore da fare Stesura di un protocollo
di situazioni chiave stimolanti Situazioni frazionate: aumentare
difficolt ogni volta ( 2vs1 3vs 2 4vs3 ) Aggiungere nuove azioni e
nuovi obiettivi Imparare a leggere gli errori degli avversari per
capire da dove potrebbe venire la crepa Graduare le esigenze
tecniche Graduare la difficolt e la complessit della situazione
tattica Variare variare variare: spazi-tempi-angoli rispetto
allattaccante-angoli rispetto al difensore-angoli rispetto alla
porta-difficolt tecniche-posizione-opposizione-numero
giocatori-difficolt-sforzo creare un ampio bagaglio di esperienze
relativamente alla visione di gioco, al prendere decisioni, al
timing
-
Nello specifico le sessioni di lavoro potrebbero essere
orientate a: Condizioni di gioco ridotte o ampliate Controllo
orientato della palla Esecuzione degli esercizi in tempi stabiliti
Modificare le regole di gioco Reagire a stimoli determinanti
Aumentare e variare le difficolt Smarcamento verso zone adeguate
Rsa (repeated sprint ability ) Forza esplosiva Allenamento
ideo-motorio Esercitazioni sugli APPOGGI Training neuromotorio
(imaging, rinforzo) Sincronizzazione senso-motoria e timing
Esercitazioni di psicocinetica in situazione Esercitazioni di
perfezionamento della tecnica Esercizi di gioco ad 1 tocco
Variazione della posizione di partenza e di arrivo Esecuzione
bilaterale Esercitazioni di velocit percettiva Esercitazioni per la
presa di decisione Esercitazioni per la velocit di reazione
Perfezionare la capacit di analisi e lettura della situazione
Variare delle condizioni esterne, stimoli diversi, non specifici
Esercitazioni in situazioni differenziate Combinazione di pi abilit
motorie gi automatizzate Eseguire esercizi in stato di
affaticamento Eseguire esercizi in riposo neurologico o in
stanchezza neurologica Imparare a dialogare con la squadra:
descrivere ci che sta per accadere Imparare a interpretare gli
stimoli e a selezionare quelli di rilievo Esercitazioni per lo
sviluppo del pensiero tattico Sollecitazioni dellintensit durante
le esecuzioni motorie di varia intensit Esercitazioni che
sollecitano gli organi di equilibrio o provocano squilibrio
Esercitazioni con utilizzazioni limitate o intervallate
dellanalizzatore ottico ( occhi bendati ) Allenare linsufficienza
percettiva
Esercizi per imparare ad ampliare il campo visivo Esercitazioni
per acquisire punti di riferimento quando avversari e compagni si
muovono fuori del
campo visivo Esercitazioni in condizioni non abituali, con
aumentata difficolt, o al contrario facilitate Esercitazioni per
imparare a creare spazi con e senza palla Esercitazioni per
imparare a occupare spazi con e senza palla Lavoro cinestesico e
training propriocettivo Attenzione attiva e spazio mentale libero
Esercitazioni sulle variabili: > o < densit, spazio,
possibilit di azione da soli e per reparti Esercizi per la capacit
di inseguimentocalcolare traiettoriecalcolare velocit della palla
Esercizi per allenare lattenzione del momento prima di ricevere
(latenza) Esercitazioni per imparare a captare l informazione
corretta di fronte a stimoli simultanei
-
Esercitazioni per acquisire sistemi automatizzati di tecnica e
tattica Adottare forme di allenamento in situazione per capire
sempre meglio il gioco Esercizi di attenzione per individuare la
migliore tecnica e tattica progettuale Esercitazioni per lo
sviluppo e lacquisizione di capacit coordinative in chiave tattica
Esercitazioni relative alla sovradimensione tattica Esercitazioni
per migliorare la collaborazione di reparto e di squadra
Esercitazioni per imparare a parlare la stessa lingua (De Paoli)
Esercitazioni per condividere stessi principi e parametri Esercizi
per acquisire una stessa struttura conoscitiva, il pin di squadra
Esercitazioni di reparto: intuizione comprensione e interpretazione
simile degli eventi Infinite ripetizioni di infinite situazioni
sempre diverse Esecuzioni facilitate: allenamento con mani
Allenamento integrato in chiave di sovradimensione tattica Esercizi
di attenzione orientata a : 1.pallone 2.avversario 3.porta
4.compagni 5. altri avversari 6. altri
compagni 7.arbitro Movimenti senza palla attaccanti, difensori,
centrocampisti Esercitazioni di strategia : come non far capire i
miei piani alavversario No look, imparare la finta di testa e di
sguardo, ampliamento del campo visivo,es. in tralice Test teorici o
di prontezza di riflessi o simili Esercitazioni per la velocit di
azione e reazione, per la velocit di intervento Esercitazioni sui
cambi di direzione
La valutazione delle attivit sar effettuata tramite test,
osservazione di filmati o anche semplici domande: ad esempio, dopo
unazione determinante chiedere al giocatore cosa lha spinto a fare
quella scelta, cosa ha osservato, cosa ha pensato e valutato. La
coscienza e lautocoscienza, il riflettere sullesperienza fatta,
rimasticarla, risultano elementi preziosi.
Aprire agli occhi del giocatore lo spiraglio di un mondo
incantato nel quale entrare in futuro
Il Mister dovr sostenere il giocatore mentre lavora, aiutarlo a
riflettere su ci che fa, sul perch lo fa e su come lo fa. Quindi
sar chiamato ad effettuare una:
analisi della squadra relativamente alla problematica:
anticipo
analisi di ciascun giocatore relativamente alla problematica:
anticipo
analisi di ciascun reparto relativamente alla problematica:
anticipo
formulare un elenco dei fattori da migliorare in seguito
allanalisi
scegliere dei fattori in cui la squadra risulta essere pi
carente e i nodi da sviluppare (suscitare nel lettore-giocatore la
capacit di decodifica in tempo reale, capacit di guardare oltre la
palla, consapevolezza della situazione, sviluppo del processo
decisionale)
-
passa il tempo sopra il tempo, ma non devi aver paura, sembra
correre come il vento per il tempo non ha premura
Fabrizio De Andr
Il tentativo di ipotizzare esercizi di transfer in ambito
motorio cosa complessa, ma strada obbligata da percorrere per
colmare il gap tuttora esistente tra la ricchezza dei progressi in
ambito di neuroscienze e ricaduta pratica in ambito motorio. Mixare
patrimonio-ricerca & patrimonio-esperienza di campo ci che ci
fornir adeguati input per coltivare il talento dei ragazzi delle
nostre scuole-calcio. Lo dobbiamo alle loro intelligenze. Quando li
guardiamo giocare riusciamo a intuire che c qualcosa che va pi
veloce della palla e del gioco stesso. Un interno che spinge
lesterno. Sappiamo che c, e la nostra passione si gioca tutta l,
nel poter riuscire, un giorno, forse Daltra parte cosa propria
della vita non sapere mai niente con assoluta certezza. Si
ringrazia Filippo Giommetti per la parte grafica.
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