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DAVIDE RAMPELLO e l’archivio del mondo STORIA&LEGGENDA el scior Dondina MARNI P/E 2015 il fascino dell’Oriente Anno 5 - Giugno 2015 • Periodico di Cultura e Società BRERA EXPO WINE TOUR Le vie del Chianti
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Milano 24orenews giugno 2015

Jul 22, 2016

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Milano 24orenews giugno 2015
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DAVIDE RAMPELLOe l’archivio del mondoSTORIA&LEGGENDAel scior DondinaMARNI P/E 2015il fascino dell’Oriente

Anno

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BRERA EXPO WINE TOURLe vie del Chianti

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STORIA & LEGGENDA

l suo vero nome era Carlo Mazza, “Dondi-na” è il soprannome affibbiato dalla ‘ligera’(o ‘lingera’, come veniva chiamata la “ma-la” milanese) a colui che fu il capo dellasquadra mobile della Polizia di Milano negli

ultimi decenni dell’Ottocento. Le cronache del tempolo descrivevano come estremamente ligio al dovere,sempre presente ove sorgessero risse o furti, sempreattivo alla caccia dei “locch”, ossia dei “balordi”,tranne quando si sbronzava. L’ironico soprannomeera proprio dovuto alla sua camminata sbilenca edondolante, accentuata da un eccessivo consumodi alcolici. Analfabeta, violento e un po’ carogna,tartagliava ed era famoso per i metodi che usava,a dir poco singolari, e per la sua straordinaria forzafisica. Abilissimo nell’assicurarsi la complicità di con-fidenti, conosceva a fondo la vita malavitosa dellacittà ed era odiato e temuto dai teppisti per le suemaniere spicce. Li prendeva a scapaccioni (leggen-dario era ‘il pugno del Dondina’), preferiva infatti lapena corporale all’arresto che, secondo lui, avrebbefatalmente condotto i teppistelli direttamente allamalavita organizzata. Aveva ampi poteri ed i supe-riori non gli chiedevano conto del suo operato. Inpochi mesi, intorno al 1870, riuscì a sgominare unabanda di teppisti e ladruncoli che terrorizzavano gliabitanti di via S. Giovanni sul Muro e della zona delCastello Sforzesco. Le indagini del “nostro” com-missario hanno il fascino ingenuo del naif, ma sonolontane anni luce da quelle odierne, dove sembranon si possa incastrare nessuno senza la prova delDNA, o da quelle leggendarie di Sherlock Holmes,fatte di geniale arguzia deduttiva. Qui la gente con-fessava a suon di botte. Quando però ai vertici della

questura vi fu il cambio dei dirigenti, per ‘el SciorDondina’ finì la libertà di movimento: non potendopiù lavorare ‘a suo modo’, chiese a 67 anni di esseremesso a riposo e si ritirò in una squallida soffitta invia dei Borromei, dove visse fino al suo ricovero inospedale. Da questa storia trae origine il detto mi-lanese ‘Fà Dondina’ (Fare Dondina: avere un’anda-tura barcollante; tartagliare).Al scior Dondina, che sembra sia morto in ospedale,dimenticato, solo e in miseria, fu dedicata questacantilena, un elogio ironico ma anche un po’ affet-tuoso dai perseguitati al loro persecutore:

«El Dondina quand l’è ciocchel va intorna a ciappà i locche je mena a San Vittora sentì quant hinn i ôr.E sona la voeuna e sona i dòel Dondina l’è su ancamò;e sona i trii e sona i quatterel Dondina l’è a teater;e sona i cinqu e sona i sesel Dondina l’è adree a bev;e sona i sett e sona i vottel Dondina l’è al casott.»

IEL SCIOR DONDINA

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A cura di PAOLO MINOTTI

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A n n o 5 - N o . 6 G i u g n o 2 0 1 5

Milano24 orenews.it

Periodico di Cultura e Società

In copertina: L’albero della vita

Direttore Responsabile Dario BordetDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboPhoto Editor Nick ZonnaImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoRoberto BernorioCinzia BoschieroMauro CalderaStefano De AngelisJaquelin Lendorf PolancoPaolo MaricontiMarina MazzolariLuca MediciAngela Minutillo BertanzaCamila RodriguesMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboCarlo KauffmannEdizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43telefono: 02.83660842e-mail: [email protected]@24orenews.itonline: www.24orenews.itStampaBieffe Industria Grafica(Recanati - MC)Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sarannoutilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nelpieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni edalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99

Eventuali detentori di copywriting sulle immagini- ai quali non siamo riusciti a risalire - sono in-vitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Giugno

Guarda lenostre gallerycon unsemplice clik

PERSONAGGIO6 Intervista a Davide Rampello

ARTE E CULTURA8 Giugno: i teatri

9 Teatro alla Scala: Lucia di Lammermoor; Cavalleria Rusticana

10 Giugno: le mostre

11 Nuovi arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini

BEAUTY12 I consigli di Marina Mazzolari

FASHION14 Marni: tendenze primavera/estate 2015

MILANO SI RACCONTA17 Milano International Chef Cup 2015

18 Unici per Expo 2015

19 Alveari urbani a milano

20 Design Meets Food

21 Giugno: i concerti

COME STAI?22 I rimedi dell’omeopatia

23 Farmaci e dolore, gli antinfiammatori

IL SESSUOLOGO 24 Utero in affitto, una pratica controversa

EXPOTIME26 Girovagando in Expo

28 I giovani neoArchimede europei a Expo

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avide Rampello, docen-te universitario, regista,scenografo, uomo di te-levisione per Mediaset

e per la RAI. È stato Presidentedella Triennale di Milano, diret-tore e curatore del Padiglione Italiaall’Expo di Shangai 2010 e oggidel Padiglione Zero all’Expo Mi-lano 2015. Ha curato le ultimeedizioni del Carnevale di Venezia;la fondazione Florens, Larte, Al-tagamma lo annoverano nel pro-prio Consiglio direttivo. L’ha in-tervistato per voi Dario Bordet.Prof. Rampello, quando e comeè nata l’idea del Padiglione zero?È nata alla fine del 2011, al ter-mine del mio mandato in Trien-nale. Mi chiamò Giuseppe Sala emi chiese di collaborare con Expoaffidandomi la cura di un Padi-glione che avrebbe dovuto acco-gliere i visitatori dell’Esposizione.Ho cercato di immaginare comeavrei potuto affrontare il tema delcibo. Mi sono messo così nei pan-ni del primo homo sapiens e hopensato che con lui iniziava la sto-ria del cibo, quanto ha fatto persoddisfare la necessità di procu-rarselo, sapendo che - essendo “sa-piens” - la storia del suo desideriodi cibo doveva essere necessaria-mente anche volontà di conoscen-za. Dopo 2 mesi avevo scritto lasceneggiatura e la relativa scritturadel racconto immaginato. Mi sonocosì confrontato con Michele

D EXPO MILANO 2015

IL PADIGLIONE ZERO

UNA “SORTA” DI ARCHIVIO DEL MONDOIntervista a cura di DARIO BORDET

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Tranquillini, un bravissimo dise-gnatore che lavora spesso con ilCorriere della Sera. Abbiamo la-vorato insieme per oltre un mese:è stato un continuo perfezionarel’idea che mi permise di ritrovar-mi, alla fine di questo intensissimomese di lavoro, con il racconto fi-nito. Con questi disegni sono an-dato prima da De Lucchi e poi daBasili che era lo scenografo cheavevo scelto e con il quale avevogià fatto il padiglione Italia a Shan-gai. Da qui sono nate le scenogra-fie ed è nata l’architettura. L’ideaè stata quella di realizzare 12 tappecon 12 sale che con un linguaggiomolto teatrale e cinematograficoraccontassero questa storia del-l’umanità. A fianco allo scenografoc’è stato Aldo Sobbiati, bravissimodirettore della fotografia e, cosapiù importante, abbiamo fatto rea-lizzare tutto questo dai più impor-tanti artigiani italiani, per cui ab-biamo preso scultori, falegnami,pittori, decoratori, compositori,registi… che insieme hanno rea-lizzato delle opere che raccontas-sero sì il percorso dell’uomo, mache avessero già in sé una grandeforza capace di emozionare. Le di-dascalie sono molto brevi, la gentedeve emozionarsi senza bisognodi tante parole. Così è nato il Pa-diglione Zero!Cosa ricorda dell’esperienza del-l’Expo di Shangai?L’idea era di rappresentare il vivere

all’Italiana in una città a misurad’uomo. Di Shangai ricordo la vo-lontà, anche da parte del nostroministero, che ci fosse molta in-terattività grazie all’uso di stru-menti tecnologici. Conoscendoabbastanza la Cina e in particolareShangai, questo modo di comu-nicare ci avrebbe confuso con tuttigli altri Paesi presenti, così decisiinvece di allestire un padiglioneassolutamente “unico” realizzandoaddirittura una sala per ospitare,ogni 15 giorni, il lavoro di tantiartigiani diversi, dai calzolai a chifaceva le cravatte, o le camice, lesedie e cosi via… E questo ebbeun successo impressionante. Il Pa-diglione italiano, dopo quello ci-nese, fu il più visitato all’Esposi-zione di Shangai.Parliamo del Carnevale di Vene-zia, di cui è stato direttore arti-stico. Un grande impegno...Un impegno terminato quest’anno.Sì, è stato un grandissimo impe-gno, soprattutto perché per creareun carnevale a Venezia devi cono-scere la storia della città, devi en-trare nello spirito dei suoi abitanti.L’andare in maschera a Veneziacoincideva con la stagione inaugu-rale teatrale, perciò durava 6 mesi,cominciava a settembre e finiva conl’avvento della quaresima. E se pen-siamo alla Venezia di allora, dellafine del ‘600 fino a tutto il ‘700,pensiamo ad una città con il mag-gior numero di teatri al mondo,

una città che aveva una offerta in-credibilmente elevata di spettacolo,di gioco e di piacere. Una città dovesi erano inventati i Casinò dovegiocare, dove il teatro aveva rag-giunto un livello sofisticatissimo edove ogni giorno cambiava il car-tellone. Era la città delle cortigianepiù raffinate e più colte. A Veneziasi viene a “fare” il Carnevale e “nona vedere” il Carnevale.Cosa l’ha spinta a presentare ilprogramma di Striscia la Notizia“Paesi e Paesaggi?”La volontà di realizzare con An-tonio Ricci e Luca Masia, che neè l’autore insieme a me, una rap-presentazione della eccellenza Ita-liana del paesaggio. Il paesaggiodi una località è la storia dell’uo-mo che la abita che la anima, lasua intelligenza, la sua arte. Io par-lo del formaggio, del vino, parlodel fare i biscotti, la pasta… rac-contando tutto questo con grandesintesi e tenendo presente l’invitoche faccio sempre alla fine di ognipuntata, soprattutto quello di ri-cordarsi di andare in quel dato po-sto non come turista ma comeospite: «Sentitevi a casa, perchéuna persona a casa propria cono-sce tutto ciò che ha». Allora forse“sentirsi a casa” vuol dire conoscerele cose che ci circondano. Questoprogramma vuole essere un invitoalla conoscenza, alla riflessione,all’amore delle cose stesse. Un in-vito a fuggire dai mali peggioridella nostra cultura, la superficia-lità e l’ignoranza.Ci lancia uno spot per Expo?Venite a vedere Expo Milano2015, perché se non venite nonpotete capire la bellezza che tro-verete e lo sforzo di ciò che è statofatto per offrirvela.

PERSONAGGIOA sinistra: Davide Rampello e alcuneimmagini del Padiglione Zero

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CARTELLONE TEATRIPRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO - IL MUSICAL“Regina” indiscussa dei musical delle scorse stagioni, Priscilla, sfa-villante capolavoro firmato dal regista Simon, porta in scena una va-rietà di oltre 500 magnifici costumi che rendono ogni singola scenasimile ad un gran finale; una raffica di battute esilaranti e una splen-dida colonna sonora di 25 intramontabili hit internazionali.27 Maggio - 4 Luglio 2015: Teatro Manzoni

ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONIÈ lo spettacolo “nato” nel 1947, ancor oggi leggero, fresco e impre-vedibile. Il classico di Carlo Goldoni che Giorgio Strehler ha reso im-mortale: una piccola “storia del teatro” vivente che, da più di 60anni, con strepitosa vitalità, conquista spettatori di ogni età e Paese,che condividono con Arlecchino la “fame” di teatro, di vita.3-7 Giugno 2015: Piccolo Teatro Studio Melato

BAGNATILa vita assonnata e piena di privilegi della famiglia Dazeri subisceun brusco scossone quando Guido e Fiamma scoprono che il lorofiglio sedicenne Ludo ha una relazione col figlio della loro colf ru-mena. L’imbarazzo, i segreti inconfessabili, l’educazione sessuale eil rapporto tra istinto e ruolo sociale in una agrodolce e velenosaavventura famigliare.3-15 Giugno 2015: Teatro Libero

JESUS CHRIST SUPERSTAR - XX ANNIVERSARIOTorna a Milano lo spettacolo che nella stagione ha ottenuto il piùimportante successo di pubblico e critica degli ultimi anni. Un eventoper la città e per il suo pubblico internazionale con un protagonistad’eccezione conosciuto in tutto il mondo nel ruolo del titolo: TedNeeley, colui che diede un’impronta mitica e indelebile al ruolo diGesù nello storico film di Norman Jewison del 1973.5-21 Giugno 2015: Teatro Nuovo

TOO LATE! (ANTIGONE) CONTEST #2Un contest - ovvero un confronto/scontro/dialogo fra due soli attori- sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d’oggi.Una performance fisica, complessa e poliedrica, sul conflitto tralegge e sentimento per uno dei gruppi “anni ‘90” (Motus) che piùsi è saputo rinnovare.8-12 Giugno 2015: Teatro Elfo Puccini - Sala Fassbinder

W MOMIX FOREVERIl nuovo entusiasmante spettacolo rappresenta il coronamento di35 anni trascorsi a calcare le scene più importanti di tutto il mondo.Ed è proprio con una spettacolare antologia delle sue più sugge-stive e significative coreografie che Moses Pendleton, carismaticocreatore e ideatore della compagnia, festeggia questo importanteanniversario.10-28 Giugno 2015: Barclays Teatro Nazionale

LA BOTTEGA DEL CAFFÈAl Piccolo Teatro Grassi di Milano Maurizio Scaparro firma la regiadella commedia corale di Carlo Goldoni, La bottega del caffè:punto d’incontro degli intellettuali dell’epoca a Venezia, ma anchesfondo di una vita quotidiana dai risvolti spesso oscuri. Musica diNicola Piovani.16-21 Giugno 2015: Piccolo Teatro Grassi

CERTE NOTTIUno spettacolo evento da non mancare della prestigiosa compagniaAterballetto, con le coreografie di uno dei più grandi artisti contem-poranei Mauro Bigonzetti e la colonna sonora di Luciano Ligabue.L’energia pura e fisica dei concerti rock perfettamente amalgamatacon la vitalità espressiva e corporea della danza, interpretata congrande intensità.16-21 Giugno 2015: Piccolo Teatro Strehler

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ALTRI APPUNTAMENTI DI GIUGNO

uova e antica insieme l’ambientazione diCavalleria, con il bordello, il tronco colossale

di un albero segato alla base, la platea di sediedi una chiesa, luogo di occhiate e sussurri mal-

dicenti. Egualmente toccante la trasposizione dei Pa-gliacci in una squallida periferia moderna, un accam-pamento di girovaghi e giostrai ai margini di una rampaautostradale, forse interrotta. La ripresa del fortunatospettacolo si giova di un cast vocale d’eccezione conElīna Garanča in Cavalleria e con Fiorenza Cedolins eMarco Berti in Pagliacci.

[1] ScalAperta: biglietto sconto 50%[2] Foyer Toscanini: ingresso libero fino a esaurimento posti

opera, che debutta al Teatro San Carlodi Napoli nel 1835, deriva dal romanzo

di Walter Scott “The Bride of Lammer-moor” (1819), che ha un labile fondamento

storico negli eventi accaduti nel tardo ‘600 inScozia, dove le due chiese protestanti, la presbiterianae l’episcopale, vivevano un forte conflitto. In questo con-testo si ambienta la vicenda della protagonista, che Scottaveva sentito narrare con dovizia di particolari leggendari:la giovane ragazza promessa in sposa a un nobile perragioni politiche, ma innamorata di un avversario de-caduto dei suoi familiari, accoltella il marito durante laprima notte di matrimonio e muore in preda al dolore,impazzita per amore. Il librettista di Donizetti trasse lamateria migliore della sua ispirazione poetica e dram-matica dagli ultimi capitoli del romanzo, composti daWalter Scott sotto l’effetto dell’oppio, con il quale curavae leniva il dolore provocato da una calcolosi biliare.

3 4, 6, 9, 13, 16 - ore 20:00 | ‘Carmen’ | Georges Bizet3 4 - ore 18:00 | ‘Cavalleria rusticana - Pagliacci’ - Prima delle prime | Francesco Gala: “Due inseparabili squarci di vita”3 7 - ore 20:00 | Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala3 13 - ore 17:00 | Grandi voci alla Scala | “Mario Del Monaco” in occasione del 100° della nascita[2]

3 14 - ore 20:00 | Filarmonica della Scala - Jonas Kaufmann3 18 - ore 18:00 | ‘Tosca’ - Prima delle prime | Federico Lazzaro: “Le tentazioni della città eterna”3 19 - ore 20:00 | Juan Diego Flórez (Tenore)3 21 - ore 20:00 | Leo Nucci (Baritono)3 25 - ore 21:00; 26 - ore 18:00 | Wiener Philharmoniker | 26: a favore della Croce Rossa italiana3 29 - ore 18:00 | ‘Otello’ - Prima delle prime | Giancarlo Landini: “Il trionfo del tenore”

ARTE E CULTURA

L’

NPietro Mascagni - Ruggero LeoncavalloDirettore Carlo RizziRegia Mario MartoneDal 12 al 23 Giugno 2015Durata spettacolo: 2 ore e 50 minuti incluso intervallo

CAVALLERIA RUSTICANA - PAGLIACCI: APPUNTAMENTI

3Maggio: 16, 19, 22, 27, 29 - ore 20:00; 24[1]- ore 15:00

LUCIA DI LAMMERMOORGaetano DonizettiDirettore Stefano LanzaniRegia Mary ZimmermanDal 28 Maggio all’11 Giugno 2015Durata spettacolo: 3 ore e 15 minuti inclusi intervalli

LUCIA DI LAMMERMOOR: APPUNTAMENTI

3 Giugno: 3, 5, 8, 11[1] - ore 20:00

CAVALLERIA RUSTICANAPAGLIACCI

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CUCINE & ULTRACORPITriennale Design MuseumViale Emilio Alemagna, 6 • Orari: lun-dom 10.00 - 23.00L’ottava edizione del Triennale Design Museum si ispira al tema di Expo Milano 2015: il cibo, il nutrimento.La mostra racconta la lenta quanto inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in macchine eautomi attraverso oggetti di design italiano. Non solo “Bimby”, ma una vera e propria armata di “invasoriautomatizzati” che dalla metà del XIX secolo, con l’avvento dell’industrializzazione, è dilagata arrivandoa sostituire molte pratiche umane dell’Arte culinaria.Fino al 21 febbraio 2016

IL PRINCIPE DEI SOGNIPalazzo RealePiazza Duomo, 12 • Orari: lun 14.30 - 19.30 mar, mer, ven e dom 09.30 - 19.30; gio e sab 09.30 - 22.30Dopo la tappa di Roma la grande mostra, realizzata in occasione di Expo 2015, è approdata Milano. L’espo-sizione raduna, dopo 150 anni, i venti arazzi cinquecenteschi commissionati da Cosimo I de’ Medici cheraffigurano la storia di Giuseppe narrata nella Genesi (37-50). Gli arazzi, divisi per volere dei Savoia nel1882 tra Firenze e il Palazzo del Quirinale, tornano, grazie all’impegno della Presidenza della RepubblicaItaliana e del Comune di Firenze, ad essere esposti insieme in una mostra unica. Fino al 23 Agosto 2015

BRASSAÏ: POUR L’AMOUR DE PARISPalazzo MoriggiaVia Sant’Andrea, 6 • Orari: mar-dom 10.00-19.00Dedicata all’opera intensa e luminosa di uno dei più grandi fotografi del ‘900, la mostra racconta la storiaeccezionale di una passione, quella che ha unito per più di 50 anni il fotografo agli angoli e ai più nascostirecessi della capitale francese, ma anche a tutti quegli intellettuali, artisti, grandi famiglie, prostitute emascalzoni, che hanno contribuito alla leggenda di Parigi. Sarà così l’occasione di conoscere l’intensaattività di questo straordinario autore che approda a Parigi ancora bambino e che per tutta la vita vivràla capitale francese come fonte delle sue riflessioni e fil rouge del suo lavoro.Fino al 28 Giugno 2015

DOUBLE BIND & AROUNDHangar BicoccaVia Chiese, 2 • Orari: gio-dom 11.00-23.00La prima mostra personale in Italia dedicata a Juan Muñoz, artista scomparso nel 2001, uno dei protagonistidella scultura contemporanea degli ultimi due decenni del ‘900. La mostra - che comprende numerose trale opere più significative dell’artista - è un’importante occasione per conoscere il lavoro di un grandeartista che ha saputo reinterpretare la tradizione della scultura classica alla luce delle avanguardie del‘900. Conosciuto soprattutto per le sue sculture in papier maché, resina e bronzo, Juan Muñoz si è spessointeressato anche alla scrittura e alle arti sonore, creando composizioni per la radio e audio pieces. La suaopera più importante, “Double Bind”, fu realizzata nel 2001 per la Turbine Hall della Tate Modern di Londrae mai esposta al pubblico successivamente.Fino al 23 Agosto 2015

LUCIO FONTANAFondazione MarconiVia Tadino, 15 • Orari: mar-sab 10.00-13.00 | 15.00-19.00In collaborazione con la Fondazione Fontana, l’omaggio a Lucio Fontana (1899-1968), grande maestro edinventore dello Spazialismo, vede in mostra alla Fondazione Marconi un importante nucleo di opererealizzate dal 1951 al 1968. Per la prima volta in Europa viene esposta l’opera “Concetto spaziale, Trinità”nell’allestimento che l’artista stesso elaborò in alcuni disegni del 1966, ma che non riuscì mai a vederecompiuto. Fino al 31 Ottobre 2015

GIUGNOCARTELLONE MOSTRE

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ARTE E CULTURA

e si ha la pazienza di leg-gere l’intenso saggio diCristina Baldacci e lachiacchiera sotto forma

di intervista fra Mario Bertolini eDanka Giacon presenti nel cata-logo della mostra “Nuovi Arrivi”(Silvana Editoriale), allora la storiadelle opere esposte rivelerà moltodi più di un amore nato oltre cin-quant’anni fa fra il collezionista diBreno e l’arte d’avanguardia. Intutto 640 lavori che Mario e suasorella Bianca hanno acquistatonel corso degli anni fra dipinti,sculture, fotografie e disegni, perquesti ultimi una vera passione.Oggi tutti donati a Milano e al Mu-seo del Novecento. Per Mario Ber-tolini, che tutti i martedì quandolo studio dentistico era chiuso tra-scorreva la giornata nelle galleriedi Milano, collezionare era diven-tata un’abitudine, una vera e pro-pria droga che lo faceva sentirebene, consapevole di stare facendoqualcosa di importante. In mostraa Milano circa 120 opere distri-buite fra lo spazio mostre a pianoterra con il neoespressionismo ela sala Archivi al quarto piano do-ve si possono ammirare la pop art,l’arte concettuale, la body art e il

minimalismo. Se poi ci si domandaperché mai Mario Bertolini abbiascelto di donare in blocco unospicchio importante della sua vitaalla città di Milano, la risposta ètanto semplice e limpida quantole sue parole e i suoi gesti: “Milanoha significato tutto per me. Qui hostudiato e mi sono affermato pro-fessionalmente, qui ho apprezzatole cose belle e sempre a Milano miè stato curato un problema al cuo-re. Sono i tre motivi per cui saròeternamente grato a Milano”. Leopere collezionate da Mario Ber-tolini tra gli anni sessanta e ottantasono sì il frutto della capacità diseguire i consigli dei tanti galleristiche lo hanno accompagnato in

questa sua avventura come Can-naviello, Marconi, Toselli, ma di-segnano anche le intuizioni privatee soprattutto il cuore di chi ha sa-puto stringere amicizie profondecon molti artisti nel corso della vi-ta, in particolare Rodolfo Aricò,Vincenzo Agnetti, Davide Benati,Agostino Bonalumi. “Nuovi arrivi”è dunque il racconto appassionatoe denso di un sentimento. Che vaascoltato a lungo e a fondo. In mo-stra non solo disegni, non solo di-pinti, non solo fotografie. E il dop-pio tratteggio delle curatrici Cri-stina Baldacci e Danka Giacon èil segreto per poter entrare piena-mente in quegli scatti, in quelletele e in quei colori.

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NUOVI ARRIVI.OPERE DELLA DONAZIONEBIANCA E MARIO BERTOLINIA cura di STEFANO DE ANGELIS

MUSEO DEL NOVECENTOSpazio mostre e Archivi del NovecentoVia Marconi 1, MilanoOrari: lun 14.30-19.30; mar, mer, ven, dom 9.30-19.30; gio, sab 9.30-22.30Sino all’1 novembre 2015

In alto: JannisKounnelis, Rosa bianca, 1967,smalto su tela; a fianco: Rainer Fetting,Steinwefer, 1983,olio su tela

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parabeni aggiunti.

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trizzano l’occhio all’Oriente le propostedella maison Marni per la prossima bellastagione. Sembra infatti ispirata alGiappone la collezione Primavera Estate

2015: abiti che richiamano la forma dei kimono,soprabiti che sembrano delle tuniche monacaliincentrate sul bianco, il beige e il nero, e miselunghe con tessuti organici ma svolazzanti. Marnialterna colori pieni a motivi geometrici, pattern aesplosioni di colore grazie alle stampe: molto bellee particolari quelle con fiori oversize che sono neicodici Marni e che si allargano fino a diventare soloi petali. Ad interrompere i colori sono i dettagli,come le cinture da judo che valorizzando il puntovita contribuiscono ad esaltare la figura di questadonna eterea, che sfiora l’immateriale, o dallemaniche larghe e ampie che confermano le formearmoniche e sinuose.

SA cura di CAMILA RODRIGUES

COLLEZIONE DONNA

IL SOTTILE FASCINO DELL’ORIENTE

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FASHION

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TENDENZE PRIMAVERAESTATE 2015

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MILANO SI RACCONTA

ffacciato sui giardini di Porta Venezia alquarto piano del Centro Svizzero di Milano,il ristorante e location eventi “La Terrazza”di Via Palestro si contraddistingue per l’in-

contro dei più alti sapori della cucina italiana, conuna vista mozzafiato su una delle aree più belle dellacittà. L’Italia e il mondo si incontrano in cucina conuno Show Cooking di Chef Stellati a coppie. La dietamediterranea abbraccia le cucine dei Paesi del mon-do nella competizione culinaria internazionale or-ganizzata da Eatart della scrittrice Rossella Canevari.Otto coppie stellari - e stellate - per otto ricette in-novative, in otto serate che si ispirano al tema cen-trale di Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.L’originale iniziativa ha preso il via lunedì 18 maggiocon un inedito binomio italo-svizzero, composto daIside de Cesare, del ristorante La Parolina di Trevi-

nano (VT) e da Silvio Galizzi del Seven di Lugano,che hanno elaborato il piatto “4 passi con gusto”,un viaggio nei sapori tra Italia e Svizzera. Un percorso“profumato” fra i sapori e gli ingredienti delle duenazioni. Pappardelle, crema di ceci e patate, pappaal pomodoro, trippa verza e carota, formaggio sprinz,crosta di polenta di mais rosso con fiori di sambucoe di acacia, la fanno da padroni. A valutare il piattouna giuria di esperti, composta da tre giudici fissi -la nutrizionista Evelina Flachi, la giornalista CristinaViggè e l’attore e drammaturgo Massimiliano FinazzerFlory, più lo chef vegetariano Pietro Joia e il foodblogger Michael Gardenia. Ingredienti della serata:una giuria d’eccezione, squisiti finger food, ottimivini, assaggi del piatto stellato in una cornice unica.Prossimo appuntamento al 9 giugno.Enjoy your Cooking Show!

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Martedì 9 giugno la seconda coppia in gara: gli chef Stefano Cerveni (a sinistra) e Julien Machet

MILANO INTERNATIONALCHEF CUP 2015

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Gli chef Iside De Cesare e Silvio Galizzi durante il cooking show

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ontinuano gli eventi delFuori Expo firmato CNAMilano Brianza Monza.

Negli spazi del laboratorio crea-tivo di via Savona 52, cuore delquartiere del design milanese, se-rate piene di “sapore” intendonovalorizzare il saper fare artigianoe l’innovazione portata dalle tec-nologie della produzione digitale.CNA Milano ha ideato il progetto“Unici per Expo 2015” creandoun hub per l’incontro, la condivi-sione e lo sharing allo scopo dipromuovere e commercializzaread un pubblico di visitatori mon-

diale le realtà e i prodotti dell’ec-cellenza artigianale italiana. Unmodo per valorizzare l’Italia deiterritori, della cultura e della bio-diversità in un’occasione irripe-tibile quale Expo 2015. Il proget-to mira a superare la difficoltà diaccesso per la piccola impresa alsito espositivo di Expo, ponendosicome valida alternativa e offrendoagli associati la possibilità di ga-rantirsi uno spazio espositivoesclusivo nel cuore del distrettoTortona - Savona, un’area dellacittà che per sua natura e tradi-zione è abituata a fare degli eventicittadini un’occasione di vitalitàe di iniziative che convogliano inquesta zona consistenti flussi dituristi, ma anche di Milanesi.Molto interessanti i due appunta-menti di maggio, due serate condegustazioni gourmand in un per-fetto connubio tra alto artigianatoe tecnologia. Cioccolato 2.0 (pre-sentato il 12 maggio) è un proget-

to innovativo nato per dare atutti la possibilità di creare unatavoletta di cioccolato persona-lizzata, utilizzando come baseun prodotto di altissima qualità,frutto dell’esperienza dei mâitrechocolatier di “Dolci Libertà”, illaboratorio di pasticceria e cioc-colateria creato nel 2010 dentroil carcere di Busto Arsizio. Du-rante l’evento si è spiegato comesi è arrivati ad aggiungere allastampante 3D un inchiostro

prezioso e aromatico: pregiatissi-mo cacao. Una piattaforma on linepermette di disegnare, diretta-mente sul sito, la “tavoletta” deipropri desideri con infinite va-rianti di “personalizzazione” delcioccolato, compresa la possibilitàdi aggiungere scritte e loghi. Altro“sapore” per il secondo appunta-mento (il 14 maggio) è quello di“Opera”, aceto balsamico IGP diModena prodotto da Massimo Ge-lati, imprenditore dell’agroalimen-tare che ha riunito in un gustosolibro le ricette di grandi chef (conprefazione di Gualtiero Marchesi)dedicate al prodotto modenese,frutto di una secolare tradizioneartigiana che si distingue per isuoi profumi, la densità scirop-posa e il colore scuro: l’«oro nero»di Modena.

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MILANO SI RACCONTA

CIl Fuori Expo firmato CNAUNICI PER EXPO 2015

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MILANO SI RACCONTA

importanza delle api nel mondo alimentareè indiscussa: sono indicatori della qualitàdell’ambiente e ricoprono un ruolo fonda-mentale per la continuità delle risorse ali-

mentari del nostro pianeta. Oltre a miele, pappa realee propoli, dalle straordinarie proprietà benefiche,lenitive e rivitalizzanti, sembra che le api ci forni-scano un ottimo ricostituente naturale dalle moltepliciproprietà terapeutiche: il polline. Merito della ric-chezza dei suoi principi nutritivi, quali vitamine,proteine, carboidrati, aminoacidi, enzimi, carotenoidie flavonoidi, il polline è in grado di combattere glistati di carenza vitaminica e di abbassamento delledifese immunitarie, ma è anche un buon antiossi-dante capace di contrastare in maniera efficace l’af-faticamento provocato da stress prolungato dovutoall’inquinamento, a cibi non salutari, al fumo e al-l’assunzione continuata ed eccessiva di farmaci. Inoccasione di Expo, dalla settimana del Design finoa tutto il mese di giugno, il progetto internazionaleGreen Island ha programmato la realizzazione di in-stallazioni, mostre e incontri dedicati al tema dellasostenibilità urbana e della salvaguardia delle api edel miele come alimento completo e naturale. Artistie designer internazionali hanno progettato nuovi pro-totipi di alveari urbani che sono stati realizzati da

artigiani locali in diverse aree verdi di Milano, cre-ando un interessante percorso tra i principali puntidella città: il cortile del Conservatorio di Musica (Zo-na Duomo); giardino dello Spazio Lombardini (zonaPorta Genova); giardino alla Rotonda della Besana(Zona Porta Romana); giardini di via Palestro co/Mu-seo di Storia Naturale (Zona Porta Venezia); giardinodel Terraggio (Zona Cadorna). Nella Milano del-l’Esposizione Universale il ronzio delle api si fasempre più intenso, ma lo sciamare di regine e ope-raie non poteva fermarsi sotto la Madonnina: il pro-getto Green Island Alveari Urbani, a cura di ClaudiaZanfi, è ormai pronto a diventare virale e da settem-bre si diffonderà in varie città d’Italia.

L’A cura di MOMI SYMON

«»

Se le api si estinguessero, all’uomo resterebbero solo 3 anni di vita

(Albert Einstein)

ALVEARI URBANI A MILANO

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MILANO SI RACCONTA

trascorso un mese dall’inaugurazione del-l’attesissima Expo Milano 2015, e tra Expoe Fuori Expo un ricchissimo calendario diappuntamenti continuerà fino a novembre a

puntare i riflettori sulle location più suggestive dellacittà. Mondadori ha avviato “Expo City Events”, unricco calendario di iniziative e appuntamenti che lacasa editrice proporrà nella città di Milano durantei mesi dell’Esposizione Universale. Il programma,realizzato in collaborazione con Expo in Città, coin-volge diversi periodici Mondadori, ‘cavalcando’ quat-tro itinerari tematici: Design, Food, Fashion&Beautye Culture&Innovation. All’interno del magnifico flag-ship store di via Durini 23, Meritalia ha dato il viail 6 maggio a “Design Meets Food. Milano Meets theWorld”, un’iniziativa ideata dal magazine Interni cheha coinvolto alcuni tra gli showroom di design piùprestigiosi di Milano, in un dialogo di volta in voltainedito e sorprendente tra i protagonisti dell’arreda-mento italiano e quelli dell’alta cucina del nostro

Paese. Protagonisti della esclusiva serata andata inscena nello showroom di Meritalia, lo chef stellatoDavide Oldani, ideatore della “cucina pop”, e l’in-dustrial designer Giulio Iacchetti, che insieme hannocatturato l’attenzione degli oltre 700 ospiti con unainteressante discussione sulla “disobbedienza” esulle sue più inconsuete declinazioni. Hanno animatola serata i ritmi travolgenti del dj set dell’ineguaglia-bile Joe T. Vannelli, creando un’atmosfera decisa-mente suggestiva ed elettrizzante.

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DESIGN MEETS FOODA cura di NICK ZONNA

MILANO MEETS THE WORLD

A sinistra: Davide Oldani,Vanna Meroni e GiulioIacchetti; a destra: Joe T Vannellidurante il dj set; sotto: Giulio Iacchettidurante il talk con DavideOldani; in basso: loshowroom di Meritalia

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GIUGNOMETALLICALa band di punta del Sonisphere 2015, di quel-li che sono considerati i massimi esponentidel thrash metal mondiale (tra i Big four as-sieme a Slayer, Anthrax e Megadeth), riper-correrà la loro ampia e storica discografia.2 Assago (Mi) - Mediolanum Forum

DAVID GUETTADa tutti considerato il più famoso dj e pro-duttore del mondo, dopo l’uscita del suo at-tesissimo sesto album “Listen”, David si pre-para ad arrivare all’Assago Summer Arena diMilano per l’unica, imperdibile data italiana.6 Assago (Mi) - Mediolanum Forum

MIKAL’amato cantautore libanese sta tenendo tuttii suoi fan con il fiato sospeso per l’uscita delsuo ultimo album. Nel frattempo Mika conti-nua a farli innamorare della sua musica ripro-ponendo i suoi successi, fra i quali si ricordanoGrace Kelly, Love Today e We are golden.10 - Fabrique

MAROON 5Dischi d’oro, di platino, Grammy Awards,successi mondiali di poco superiori rispettoal numero dei tatuaggi di Levine, per i Ma-roon 5 è tutta un’emozione musicale dopol’altra. Il tour mondiale del nuovo album,“V”, fa tappa anche a Milano.12 - Assago (Mi) - Mediolanum Forum

MARILYN MANSONIn concomitanza con l’uscita del nuovo al-bum “The Pale Emperor” (Cooking Vinyl), iltour europeo del “reverendo” Manson, unodei personaggi più controversi della scenarock americana, giungerà anche in Italia perun’unica data, a Milano.17 - Alcatraz

VASCO ROSSIDopo i 4 sold out della scorsa estate a SanSiro, il Blasco si prepara di nuovo a guidareil suo esercito di musicisti e fan. Il Live Komritorna infatti con un nuovo lavoro discogra-fico, “Sono Innocente”, e con un singolograffiante al top dall’airplay, “Come Vorrei”.17,18 - Stadio Meazza | San Siro

SAM SMITHSoprannominato il Re Mida del pop ingleseper i più di 3 milioni di copie vendute delsuo 1° album, il giovane cantante inglesecontinua a scalare le vette delle classifichedi vendita in tutto il mondo e a conquistareil sold out nelle tappe del suo tour.20 - Alcatraz

FEDEZFederico Lucia, in arte Fedez, è sulla crestadell’onda: quattro album di successo, l’espe-rienza vincente come giudice di X Factor el’etichetta Newtopia fondata insieme al rap-per e amico J-Ax. In Pop-Hoolista, il nuovoalbum, dà ampio spazio alla satira sulla so-cietà italiana a ritmo di rap.23 - Carroponte Sesto San Giovanni

JUDAS PRIESTI capi assoluti ed indiscussi dell’heavy metalinglese, la band guidata da Rob Halford, do-po l’uscita del nuovo album “Redeemer OfSouls” e per celebrare la ‘Defenders Of TheFaith (30th Anniversary Edition)’, saranno aMilano per un’unica data italiana.23 Assago (Mi) - Mediolanum Forum

JOVANOTTIDopo l’uscita in febbraio del suo 13° album,“Lorenzo 2015 CC”, Lorenzo Cherubini tornaa girare gli stadi italiani con il ‘Tour Jovanotti2015’. Tanti pezzi della sua carriera adrena-linica e brani inediti che i fans di Lorenzopotranno ascoltare Live praticamente in tuttaItalia.25, 26, 27 - Stadio Meazza | San Siro

QUEEN MANIAUno spettacolare tributo ai Queen e al leg-gendario leader Freddie Mercury. Un grandeshow, introdotto dalla voce narrante di En-rico Ruggeri, che ripercorre la straordinariacarriera di uno dei più grandi gruppi dellastoria della musica.29 - Teatro Manzoni

FEDEZ

MIKA

JOVANOTTI

METALLICA

MARILYN MANSON

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CARTELLONE CONCERTI

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iei gentili e affe-zionati lettori, an-che questa voltavi racconterò un

caso trattato con l’OmeopatiaUnicista o Costituzionale, lavera Omeopatia ma ancorapoco conosciuta, e rimando inuovi lettori al Piccolo Vade-mecum di Omeopatia sul sitowww.24orenews.it (cliccandosul banner “Omeopatia dallaA alla Z” della sezione “Sa-lute & Benessere”).

POTER TORNARE A CANTAREQualche anno fa venne da mein visita Sara, una bella si-gnora di 39 anni, cantante li-rica. Mi disse che da quattroanni non riusciva più a go-vernare la sua voce in seguitoad una laringite, e quindi dinon essere più in grado dicantare, non riuscendo aprendere certe note se nonaddirittura nessuna. Un veropeccato, perché è dotata pro-prio di una bella voce da te-nore, lo dicono i suoi inse-gnanti, i suoi colleghi e suomarito, un cantante lirico an-che lui. Sara ha fatto del suo

talento la sua professione equesta difficoltà (e a volte ve-ra e propria incapacità) rap-presenta un grosso problemache può compromettere se-riamente la qualità della suavita. A questo grosso disturbose ne aggiungono molti altriquali tachicardie, vertigini,problemi gastrici, oculorinitiallergiche, incubi notturni,ecc. Prima di arrivare nel miostudio Sara aveva consultatomedici e non medici, otorinie altri specialisti senza riu-

scire a risolvere né i suoi pro-blemi generali e né il suoproblema principale. Avevagià assunto altri rimedi omeo-patici senza alcun risultato.Non è stato facile risolvere ilsuo caso: Sara ha una perso-nalità complessa e molti di-sturbi. Le ho prescritto unprimo rimedio e nella visitasuccessiva un secondo rime-dio: con ambedue sono scom-parsi molti sintomi fisici epsicologici, ma la voce è mi-gliorata solo un po’, senza pe-rò tornare alla pienezza delsuo splendore. Alla terza vi-sita è venuta accompagnatada suo marito e, dopo una ul-teriore indagine, le ho pre-scritto “Argentum nitricum”.A distanza di poco più di unmese dall’assunzione del ri-medio e dopo aver trovato lagiusta diluizione, Sara mi hacomunicato di aver ritrovatola sua voce e che… è in ar-rivo un secondo bambino!

Angela Minutillo BertanzaSpecialista in Pediatria Omeopata Unicista

Tel./Fax [email protected]

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I RIMEDI DELL’OMEOPATIA

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COME STAI?

li antinfiammatori si uti-lizzano sia in fase acutasia nelle prime fasi di cu-ra di un dolore che tende

a ripresentarsi. Ostacolano la pro-duzione di prostaglandine, le mo-lecole responsabili del processoinfiammatorio. La sostanza origi-naria è l’acido acetilsalicilico,estratto dalla corteccia di salice,già utilizzata nel V sec. a.C. da Ip-pocrate come analgesico e per ab-bassare la febbre. L’acido acetil-salicilico (ASA) fu sintetizzato nel1899 da un ricercatore tedesco ilcui padre era affetto da artrite reu-matoide ed è ancora oggi uno deifarmaci più venduti nel mondo. Iprincipali effetti collaterali consi-stono in tossicità gastrointestinale,ridotta aggregazione delle piastrinecon conseguente rischio di sangui-namento, e ritenzione idrica. Gliantinfiammatori steroidei come ilcortisone sono simili all’ormonecorticosterone, prodotto nel nostroorganismo in situazioni di stress,e ne possiedono gli effetti metabo-lici e ormonali. Questa classe difarmaci è in grado di far regrediretutte le componenti dell’infiamma-zione: il rossore, il dolore ed il gon-fiore. I corticosteroidi vengono im-piegati anche in presenza di dolorecronico. Gli antinfiammatori pos-

sono essere utilizzati localmente,somministrati per via orale, o me-diante iniezioni. Il cortisone puòessere anche infiltrato nelle arti-colazioni o vicino al sistema ner-voso centrale. Sono farmaci effi-caci, ma se usati a lungo e senzale opportune precauzioni possonoprovocare effetti collaterali. L’usoprolungato degli steroidi a dosielevate può alterare l’equilibrioidro-salino, causare disturbi al si-stema cardiovascolare, favorirel’instaurarsi di osteoporosi, cata-ratta, ulcera gastrica, aumento del-la glicemia e indurre maggiore su-scettibilità alle infezioni. L’assun-

zione di tutti gli antinfiammatori,in particolare quando si tratta ditrattamenti di lunga durata, deveavvenire sotto controllo medico.Utile l’uso concomitante di gastro-protettori, e quando si utilizza ilcortisone è bene controllare fre-quentemente la pressione arteriosae seguire una dieta priva di saleper evitare l’incremento di peso ela comparsa di edemi.

Paolo MaricontiSpecialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del [email protected]

FARMACI E DOLOREGLI ANTINFIAMMATORI

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IL SESSUOLOGO

n gran parte dei Paesi europei,tra cui l’Italia, è vietata la pra-tica dell’«utero in affitto», le-galizzata solo in Grecia, nei

Paesi Bassi, in Gran Bretagna e inRomania. Eppure sempre più don-ne occidentali, quando non riesconoa portare avanti una gravidanza,esaurito ogni altro tentativo, cercanoun utero in affitto all’estero per su-perare questo limite. Questa pro-cedura pone più problemi giuridiciche medici e la legislazione variaa seconda dei Paesi: in America,ad esempio ogni Stato legifera sin-golarmente proibendo o permetten-do questa pratica. Ciò nonostantela domanda di “utero in affitto” èin aumento anche negli Stati Uniti.Ho visto tre casi molto diversi traloro. Il primo era quello di una cop-pia di industriali italiani in cui lamoglie era stata operata di un can-cro all’utero. Un ovulo di lei, pre-levato prima dell’intervento per ilcancro e conservato in un centroper la procreazione medicalmenteassistita, è stato fertilizzato con losperma del marito e poi innestatoin un utero in affitto con le garanziepsicologiche e giuridiche di una cli-nica californiana. I coniugi hannopagato la prestazione e sono rien-

trati con il figlio che da cinque anniè in buona salute. Non pensano didirgli quello che è successo all’ini-zio della sua vita poiché il patrimo-nio genetico è di suo padre e di suamadre. Invece, ho assistito a un al-tro caso in cui la proprietaria del-l’utero in affitto era circondata diogni attenzione durante la gravi-danza, oltre a essere pagata. Ladonna si è ritrovata sola dopo il par-to ed era intenzionata a tenere il fi-glio, pur avendo in precedenza

espressamente rinunciato a ogni di-ritto, di fronte a un avvocato. L’ovuloera suo e rivendicava i suoi diritti.In questo caso però il giudice, pen-sando all’interesse del figlio, lo af-fidò al padre. Secondo uno studiodella Stanford University moltedonne danno l’utero in affitto perchésono povere ed è per loro una ma-niera di sopravvivere. Il terzo casoè quello di una donna sposata e chesta facendo carriera. D’accordo conil marito ha fecondato un suo ovo-cita con lo sperma del marito; poil’uovo fecondato è stato messonell’utero in affitto perché questamoglie dava la priorità alla sua vitaprofessionale. Tutto è andato comeprevisto e il neonato è stato affidatoin parte a una nutrice che abitavain casa. Questi due sposi pensanoche nella vita moderna bisogna ap-profittare delle scoperte della scien-za. Credo che la nascita di un figlioattraverso l’utero “surrogato” possaportare una grande gioia ma anchemolte complicazioni non valutateprima di procedere.

Tratto dal libro“Nuove armi per superarel’infertilità”,

di Willy Pasini e Giuseppe Mori

I UNA PRATICACONTROVERSA

UTERO IN AFFITTO

A cura di WILLY PASINI

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xpo ha compiuto il primo “mese” e a partireda questo numero vi racconteremo moltobrevemente che cosa c’è da vedere nei pa-diglioni delle nazioni presenti e nei Cluster,

una assoluta novità per le Esposizioni Universali,ideata dagli organizzatori italiani per favorire la pre-senza anche di quei Paesi che non hanno la possibilitàdi realizzare un proprio padiglione. I cluster sono no-ve, questi raggruppamenti di prodotti (caffè, cacao,riso, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-Me-diterraneo, isole e zone aride).Padiglione Italia, è l’immagine più articolata possibiledelle bellezze del nostro territorio. C’è molto da sco-prire sull’Italia della bellezza, del patrimonio artisticoed ambientale, sulle tantissime specialità enogastro-nomiche che fanno del nostro un Paese unico.Padiglione Brasile, non poteva essere diversamente,è il padiglione dell’allegria, piace molto ai ragazzi ese ci fosse un premio per le foto ricordo fatte ad Expo,il Brasile sarebbe sicuramente in testa (almeno finoalla fine di questo primo mese di visite). Non mancanoi ritmi e i prodotti tipici.Padiglione Kuwait, forse le poche occasioni che gliitaliani hanno avuto per “vedere” e conoscere questoPaese, hanno determinato un grande afflusso di vi-

sitatori (oltre 50mila nella sola prima settimana diExpo). Il ristorante immerso fra piante e frutti, è moltosuggestivo.Padiglione Olanda, molti lo definiscono una “fiera dipaese” all’aperto con tanto di vendita di hot-dog epancake. La birra è un must soprattutto all’ora chenoi consideriamo dell’aperitivo. In questa “fiera”olandese non manca una mini-ruota panoramica.Padiglione Repubblica Ceca, spiace dirlo ma quasi atutti i visitatori non ha creato emozioni particolari,molte le critiche a quella grande scultura di un’au-tomobile che si trasforma in un uccello. La vera at-trazione è la piscina realizzata all’interno del padi-glione.Padiglione Nepal, siamo convinti che sarebbe statocomunque molto visitato per la curiosità che ha sem-pre suscitato questo “piccolo” Paese, porta di accessoalle vette della catena himalaiana. Dopo il disastrosoterremoto che l’ha colpito, oggi il suo padiglione al-l’Expo è certo il più amato.Padiglione Kazakistan, la sorpresa è la tecnologia totalee l’aspetto futuribile che è molto apprezzato dai suoitantissimi visitatori. Il tema scelto “la terra delle op-portunità” illustra bene questo Paese terra di ospitalità,tutela delle risorse naturali, sviluppo sostenibile.

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TIME

GIROVAGANDO IN EXPO

EPadiglione Kuwait Padiglione Brasile

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uasi freneticamente gli eventi, artistici, con-gressuali, politici, mondani, enogastronomici,futuribili, si susseguono in un incalzare senzatregua. Questo mese vogliamo segnalarvi al-

cune mostre da non perdere. Presso il Padiglione dellaSanta Sede, uno dei più affascinanti dell’EsposizioneMilanese, fa bella mostra di sé l’”Ultima cena”, un as-soluto capolavoro del Tintoretto proveniente dalla Chie-sa di San Trovaso a Venezia. Un’opera da vedere ancheperché potrete notare il taglio diverso che il Tintorettoha dato ad una raffigurazione universalmente cono-sciuta. Cristo e gli Apostoli cenano in una locandadove in una confusione totale emergono elementi pit-torici unici e tanti significativi messaggi evangelici.C’è tempo fino alla fine di luglio per ammirare questaUltima cena, perché dal 1° agosto sarà sostituita daun altro capolavoro di Rubens. Il 22 maggio, presso ilPadiglione di Eataly, si è aperta la grande mostra “Iltesoro d’Italia”, curata da Vittorio Sgarbi. Vi troveretedavanti ad una grandissima esposizione che va dalTrecento al Novecento che come dice con soddisfazioneSgarbi «…è un viaggio attraverso le regioni italianesottolineandone peculiarità spesso sconosciute». Sivedranno centinaia di opere di maestri come FeliceCasorati per il Piemonte, come Carrà per la Lombardia,

come Cosmè per l’Emilia e così via per tutte le regioni.È una mostra imperdibile che durerà fino alla chiusuradi Expo. Nel Padiglione della Spagna vi consigliamodi vedere il “Viaggio del Sapore”, un’installazionedell’artista catalano Antoni Miralda, che utilizza unaventina di valigie per riflettere sul tema del ‘viaggio’degli alimenti. Le immagini sono accompagnate dallamusica del maestro Pablo Salinas. All’interno, il per-corso espositivo de Il linguaggio del sapore guida gliospiti nella mente di uno chef intento a lavorare sullamateria prima alimentare, escamotage che permettedi conoscere i paesaggi spagnoli e le rappresentazionidella produzione agroalimentare del Paese, quella piùrispettosa dell’ambiente e sostenibile. Allo stesso tem-po, il percorso apre una finestra sulla creatività dellagastronomia iberica, e il modo di vivere la cucina e ilcibo che hanno gli spagnoli. Molto coinvolgente l’in-stallazione “Mirroring Baku” da vedere presso il Pa-diglione dell’Azerbaigian. L’opera visiva è connessa

con una installazione identica aBaku per interagire in modo crea-tivo con i passanti dei due luoghi.Si tratta di una vera “chicca” tec-nologica da vedere, non capitatutti i giorni di poter “dialogare”con gli abitanti azerbaigiani...Anche questo è Expo Milano2015.

GIROVAGANDO IN EXPO

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Sopra:“Viaggio

del Sapore”; a destra:

l’”Ultima cena”di Tintoretto

Sopra: “Il tesorod’Italia”; a destra:

“MirroringBaku”

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TIME

al 17 al 22 settembre si svol-gerà in Expo la 27a edizionedel concorso europeo pergiovani scienziati (EUCYS -

European Union Contest for youngscientists). Punta a valorizzare gli stu-denti eccellenti nei settori scientificie tecnologici per preparare i ricercatoridel futuro. È il concorso più prestigiosoperché voluto sia da Commissione eu-ropea, DG Ricerca, che da Parlamentoeuropeo e Consiglio. Vi parteciperannoi finalisti nazionali di tutti e 28 gli Statidell’Unione europea. Per l’Italia sa-ranno presenti Thomas Alt, AlessandroRoccaforte, Sofia Srebotuyak - studentidell’ISIS A. Malignani di Udine con illoro prototipo di boa innovativa intito-lato “BOpHIS: BOa per la misura delpH mediante tecnologia ISFET”; lostudente Alvaro Maggio dell’IIS Q. En-nio di Gallipoli (LE) con il suo studiointitolato “Metals-Catchers” che harealizzato dei dispositivi utili a iden-tificare i metalli tossici e a rendere po-tabili delle acque contaminate; gli stu-denti Davide Carboni e AlessandroCarra dell’IIS Volterra-Elia di Anconacon il loro prototipo di “iBin”, un in-novativo bidone intelligente che diffe-renzia da solo i rifiuti; Fabio Bronzin,Matteo Cividino e Lorenzo Marano del-l’ISIS A. Malignani di Udine per il loroProgetto Expo Food per EUCYS inti-tolato “Partizione degli assimilati e mi-glioramento della qualità della produ-zione delle piante: utilizzo di un trac-ciante fluorescente”. “I migliori pro-getti”, dice il dott. Alberto Pieri, se-gretario generale della FAST, “riguar-dano soluzioni innovative per la tuteladell’ambiente come studi su batterieecologiche, l’indicazione di una nuovatipologia di carta ecologica per il pac-kaging e progetti per evitare lo sprecoalimentare; ma ve ne sono di interes-santi anche relativi ad applicazioni tec-nologiche innovative come soluzionidi domotica e prototipi curiosi quali lo

studio, analisi e l’elaborazione di unnuovo propellente per razzi amatoria-li”. Possono partecipare ogni anno aquesto concorso ragazzi e ragazze dietà compresa tra i 14 e i 21 anni conlavori, ricerche, prototipi in tutti i set-tori e discipline, studi e/o progetti ori-ginali e innovativi in qualsiasi camposcientifico, sociale, culturale e que-st’anno in particolare si sono potutipresentare anche progetti in linea conla tematica di Expo 2015. Vincono finoa 7.000 euro, borse di studio e la par-tecipazione ad altri concorsi interna-zionali. A Milano in occasione propriodi Expo ci sarà la mostra degli stande delle invenzioni dei neoArchimededi tutta Europa, aperta al pubblico(www.fast.mi.it).

D I GIOVANI NEOARCHIMEDE EUROPEI A EXPO A cura di CINZIA BOSCHIERO

Progetto i Bin

Progetto Metal CatchersProgetto BOpHIS

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