Messaggio di Pasqua 2020 P. Giorgio Demetrio, Arcivescovo Eparchia di Piana degli Albanesi Piazza San Nicolò, 1 90037 Piana degli Albanesi, Palermo Internet www.eparchiapiana.org [email protected]Cristo è Risorto, è Veramente Risorto! Χριστός Ανέστη , Αληθώς Ανέστη! Krishti u Ngjall, Vërtet u Ngjall! Immagine di copertina: Piana degli Albanesi, Santuario di Maria SS. Odigitria, Anàstasis
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Messaggio di Pasqua 2020
P. Giorgio Demetrio, Arcivescovo
Eparchia di Piana degli AlbanesiPiazza San Nicolò, 1 90037 Piana degli Albanesi, Palermo
Cristo è Risorto, è Veramente Risorto!Χριστός Ανέστη , Αληθώς Ανέστη!Krishti u Ngjall, Vërtet u Ngjall!
Immagine di copertina:Piana degli Albanesi, Santuario di Maria SS. Odigitria, Anàstasis
Messaggio di Pasqua dell’Arcivescovo
CRISTO È RISORTO!
Proclamiamolo con coraggio, perché la nostra professione di fede cristiana sia limpida e la celebrazione della Pasqua sia vera: Gesù risor-to è la speranza del mondo, è la nostra speranza, il nostro affidamento a Lui è pieno e senza rimpianti!
In questa presa di posizione c’è la convinzione profonda che la risur-rezione di Gesù non è una favola inventata dagli uomini, ma un evento reale, che ha come protagonista lo stesso Gesù di Nazareth. La sua sto-ria non finisce sulla croce; il suo corpo non ha conosciuto la corruzio-ne del sepolcro; la vita di Gesù termina con la glorificazione della sua umanità nella casa del Padre.
A risorgere non è stata la sua causa, per la quale Gesù era vissuto e aveva operato e che, dopo la sua morte i suoi discepoli avrebbero ri-preso e perseguito. A risorgere è lo stesso Gesù che gli uomini avevano crocifisso, ma che il Padre ha risuscitato dalla morte.
Con questo evento cambia in una maniera positiva la storia del mon-do per diversi motivi:
1. perché con la sua risurrezione non solo Gesù ha rivelato piena-mente se stesso, ma ci ha anche introdotti nella comprensione del miste-ro dell’amore di Dio che, in Gesù di Nazareth, si è lasciato crocifiggere dagli uomini, per comunicare ad essi il suo amore;
2. perché con lo Spirito di Gesù risorto noi uomini, abbiamo la pos-sibilità reale di sconfiggere tutte le modalità concrete attraverso le quali la cultura della morte si oppone all’autentico sviluppo della persona umana e della vita della comunità degli uomini. Con la vittoria sulla morte di Gesù, la speranza è entrata nel mondo ed è diventata la mol-la della storia, il dinamismo profondo che consente di superare tutte quelle forme di passiva rassegnazione o quella mentalità fatalistica che alberga talvolta nella vita degli stessi cristiani;
3. perché con lo Spirito del Risorto il vissuto umano, in tutte le sue articolazioni, recupera quella bellezza, verità e bontà che sono iscritte nel progetto di Dio Creatore e che è dato cogliere e ammirare con stupo-re in tutti quei cristiani e comunità che si lasciano plasmare dall’azione vivificatrice dello Spirito di Cristo: “Dio ci chiede di guardare la vita come la guarda Lui, che vede sempre in ciascuno un nucleo insopprimi-bile di bellezza” (Papa Francesco)
4. Gesù risorto è la nostra speranza e la speranza del mondo, perché Egli dona, a quanti si accostano a Lui, la vita eterna che incomincia, in modo germinale, con i sacramenti della Iniziazione cristiana e fiorisce, in modo pieno, nella comunione definitiva con il Risorto dopo la morte. E tale partecipazione alla vita stessa di Dio viene offerta non a persone appartenenti ad un solo gruppo etnico, ma a tutti gli uomini, dal mo-mento che per i peccati di tutti gli uomini Gesù è morto e per dare la vita a tutti gli uomini Gesù è risorto.
Dichiarando che Gesù risorto è la nostra speranza, diciamo impli-citamente che - pur con tutto il rispetto che abbiamo per le capacità intellettuali della nostra ragione - la nostra fiducia ultima, è riposta in Gesù di Nazareth, che risuscitando dalla morte ci ha risuscitati con Lui per condurre una vita da risorti nel tempo e nell’eternità.
Se Gesù risorto è la speranza del mondo, noi cristiani abbiamo la responsabilità, storica, di piantare e coltivare semi di speranza nel con-testo di vita nel quale siamo presenti e operanti. È seme di speranza per il mondo una esistenza umana vissuta nell’amore, nella gioia, nella pace, nella pazienza, nella benevolenza, nella bontà, nella fedeltà, nel dominio di sé (cfr. Gal 6,22). È seme di speranza per il mondo una vita umana aperta alla ricerca di tutto ciò che è vero e nobile, che è giusto e puro, che è amabile e onorato, che è virtù e merita lode.
Gesù risorto è la nostra speranza, perché nel presente è la nostra pace!