Mauro Restiffe History as landscape Progetto di allestimento / Exhibition design: Metro Arquitetos Coordinamento progetto di allestimento / Exhibition design coordination: Francesco Fassone Progetto luci / Light design: Fernanda Carvalho Allestimento opere / Art handling: Attitudine Forma Cartongessi / Drywalls: Scuriu Dragos Fornitura luci / Light supply: Dada Servizi Musicali Trasporti / Transports: Grupo Alke; ArtinDep Assicurazione / Insurance: Reale Mutua Assicurazioni Condition Report: Francesca Pizzo Supporto per la grafica / Graphic design: Noodles Comunicazione Ufficio Stampa / Press Office: Lara Facco La mostra è resa possibile grazie al supporto di / This exhibition is made possible thanks to the support of: Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro Prestatori / Lenders: Collezione Rodrigo Andrade, Elisa de Arruda Botelho Condê, Collezione Cury-Liran, Alex Gabriel, Alessandra D’Aloia, Marina Rheingantz Un ringraziamento speciale a / Special thanks to: Anna Bergamasco; Banca Popolare, Verona; Biblioteca Civica, Verona; Casa Boschi di Stefano, Milano (Chiara Fabi, Cristina Filippi); Camera di Commercio, Torino; Città di Torino; FAI Fondo Ambiente Italiano; Fondazione Franco Albini, Milano; Fondazione Piero Portaluppi, Milano; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Julia Koropoulos; Museo Casa Mollino, Torino (Fulvio Ferrari); Museo di Castelvecchio, Verona (Alba Di Lieto, Francesca Rossi); Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Genova (Raffaella Besta, Iacopo Baccani); Palazzo del Lavoro, Torino (Stefano Ponchia); Palazzo FATA, Pianezza (Patrizia Giraudo); Palazzo Lancia, Torino (Tiziana Carpinello, Maurizio Gelatti); Teatro Regio, Torino; Andrea Succo; Villa Borsani, Varedo (Federico Borsani, Mariuccia Panigone); Villa Necchi Campiglio, Milano; tutto il team OGR. Società consortile per azioni OGR-CRT Presidente / President: Fulvio Gianaria Consiglio di Amministrazione / Board of Directors: Franco Amato, Luca Angelantoni, Roberto Cena, Anna Beatrice Ferrino, Giulio Pascazio, Paola Porta Direttore Generale / General Manager: Massimo Lapucci Direttore Artistico / Artistic Director: Nicola Ricciardi Con il supporto di / Supported by: Fondazione CRT www.ogrtorino.it #ogrtorino SEGUICI FOLLOW US Corso Castelfidardo, 22 - Torino Nicola Ricciardi, Artistic Director OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino Considerate questa mostra come un romanzo sull’architettura. Un romanzo nell’accezione proustiana (ossia dello scrittore che più di chiunque altro ha voluto far coincidere la propria opera letteraria con un’opera architettonica). In un famoso passaggio de Le Temps retrouvé, Proust sostiene che “la letteratura che si accontenta di ‘descrivere le cose’, di darcene soltanto un miserevole estratto di linee e di superfici, è quella che, pur chiamandosi realistica, è più lontana dalla realtà, quella che più ci immiserisce e ci intristisce, giacché taglia bruscamente ogni comunicazione del nostro ‘io’ presente col passato.” Allo stesso modo le fotografie di Restiffe, in superficie mosse dal desiderio di raccontare l’avventura del modernismo, non descrivono puntualmente i territori dell’architettura ma traducono per noi l’esperienza del vivere quei luoghi. È un gioco di messa a fuoco, in cui la storia dell’Uomo - qui intesa come storia della civilizzazione occidentale - perde sempre più nitidezza facendo al suo posto emergere contorni e dettagli delle tante e minute storie individuali delle persone ritratte e di quelle che le osservano. Per questo le coordinate geografiche del fotografo brasiliano appaiono incerte. Non si tratta tuttavia di leggerezza o superficialità, ma al contrario di una fedele trasposizione di luoghi che originano dalla mente e dal ricordo, e che da essi sono plasmati. Così come il nome Parma in Proust “non designa una città dell’Emilia, situata sul Po, fondata dagli Etruschi” ma la dolcezza stendhaliana e il riflesso delle violette, allo stesso modo negli scatti di Restiffe le città di Torino, Milano, Genova non appaiono per mezzo della loro descrizione ma emergono per via di accenni, situazioni, circostanze. Questi scorci sull’architettura e sul reale, raccolti e ordinati sul grande muro del Binario 2 delle OGR, restituiscono visivamente e idealmente l’immagine di un paesaggio - un paesaggio “letterario”, in cui il visitatore è invitato a far coincidere le linee e le superfici del movimento modernista con il profilo del proprio spazio interiore. In conclusione si potrebbe dire che - come ogni buon romanzo - quel muro non è altro che uno specchio. Consider this exhibition as a novel about architecture - a novel in the sense given by Proust (that is, of the writer who more than anyone else wanted to make his literary work coincide with an architectural work). In a famous passage from Le Temps retrouvé, Proust sustains that “literature that is content with ‘describing things’, to give us only a miserable extract of lines and surfaces, is the one that, although it is called realistic, is further from reality, one that most impedes us and saddens us, since it abruptly cuts all communication between our present ‘I’ and the past”. In a similar fashion, Restiffe - on the surface moved by the desire to recount the adventure of Modernism - do not describe palaces, houses, rooms, but rather translate for us the experience of living inside them, today as yesterday. It is a game of focus, in which the contours of the history of architecture slowly lose clearness while bringing out the details of the many and minute personal histories of the people and object that are pictured in the photographs, as well as of those of the observers. Those portrayed by Restiffe are fleeting geographies: his pictures are not a meticulous and scientific account of the places he visited but rather the transposition of environments that originate from collective memory and that are constantly shaped and re-shaped by personal reminiscences. Just as the name Parma in Proust does not merely designate a city in Emilia, situated on the Po river, founded by the Etruscans, but rather evokes “the essential oil of violets and all the Stendhalian fragrance”, likewise the cities of Turin, Milan, Genoa portrayed by the Brazilian artist do not materialize through their description but emerge due to hints, situations, circumstances. These glimpses of architecture and life, collected and neatly arranged on a large wall inside OGR’s Binario 2, visually and ideally represents the very concept of a landscape - a “literary” landscape, where the visitor is invited to match the lines of modernist structures with the silhouette of his or her own interior space. In the end, one could say that – just like any good novel - Restiffe’s wall is nothing but a mirror. L’architettura, in particolare quella relativa al periodo modernista, è da sempre fonte di ispirazione per il fotografo brasiliano Mauro Restiffe. Nel corso della sua carriera, l’artista ha viaggiato e fotografato le opere di noti architetti in tutto il mondo: da Philip Johnson a Oscar Niemeyer, dalla Russia al Giappone. Nelle foto Restiffe rivela combinazioni inaspettate tra architettura e paesaggio, tra interni ed esterni, focalizzandosi soprattutto su dettagli inosservati e tracce di presenza umana. Un edificio non è mai solo una combinazione di cemento e vetro: l’architettura funge da palcoscenico per la storia, sia essa pubblica o privata. Le immagini di Restiffe, intrise di valore storico, raccontano intime prospettive sulla storia di un Paese, come nel caso delle famose serie Empossamento (2003) e Oscar (2012). Per la sua personale alle OGR di Torino, Restiffe fotografa l’Italia con lo stesso approccio, raccontando alcuni tra i progetti di Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini e Carlo Scarpa. La mostra comprende 78 opere, 26 delle quali sono il risultato del suo viaggio tra Torino, Milano, Genova e Venezia. Restiffe lavora esclusivamente in analogico e conferisce alle immagini, spesso dal taglio molto ravvicinato, una grana che aiuta a narrare il passaggio del tempo. L’installazione progettata meticolosamente dall’artista sottolinea l’importanza che Restiffe attribuisce alla connessione tra fotografia e architettura. Un grande muro collocato trasversalmente nello spazio di Binario 2 presenta da un lato una ritmata successione di immagini di diverse dimensioni, capace di creare la suggestione di un paesaggio delineato da elementi ricorrenti; mentre sulla parete opposta 9 opere di formato più grande svelano il lato monumentale dell’approccio alla fotografia di Restiffe. Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) vive e lavora a San Paolo. Tra le sue recenti mostre personali: San Paolo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (San Paolo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (San Paolo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Mosca, 2016); Obra, MAC-USP (San Paolo, 2013). Tra le principali mostre collettive cui ha partecipato: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Giappone, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); San Paolo Biennial (2006); Panorama de Arte Brasileira (San Paolo, 2013 and 2005). I suoi lavori fanno parte delle seguenti collezioni: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (Londra), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (San Paolo), MAC-USP (San Paolo), MAM (San paolo), Pinacoteca do Estado (San Paolo). Architecture and the modernist period in particular has always been a source of inspiration for Brazilian photographer Mauro Restiffe. Along his career the artist has traveled and captured the oeuvre of well known architects around the world, from Philip Johnson to Oscar Niemeyer, from Russia to Japan. In his photos Restiffe reveals the unexpected combinations between architecture and landscaping, indoors and outdoors and most of all unobserved details and traces of human presence. A building is never just a combination of concrete and glass: architecture serves as stage for history, may it be public or private. Restiffe’s images are often embedded with historical value and present intimate perspectives on a Country’s history, such is the case of his known series Empossamento (2003) and Oscar (2012). For his show at OGR Restiffe has taken his survey to Italy, researching the projects of Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini and Carlo Scarpa among others. The exhibition comprises 78 works 26 of which are the result of his visits between Turin, Milan, Genoa and Venice. Restiffe exclusively works with analogical photographs, granting his often closely cropped images a texture that helps narrating the passage of time. The installation meticulously designed by the artist underlines the importance that Restiffe attributes to the connection between photography and architecture. A close succession of images in different sizes presented on the first side of the wall sets a rhythm, suggesting a landscape where recurring elements reference each other. On the opposite wall 9 larger format works showcase the monumental side of Restiffe’s approach to photography. Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) lives and works in São Paulo. Recent solo shows include: São Paulo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (São Paulo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (São Paulo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Moscow, 2016); and Obra, MAC-USP (São Paulo, 2013). Restiffe participated in major group show such as: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Japan, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); São Paulo Biennial (2006); and Panorama de Arte Brasileira (São Paulo, 2013 and 2005). His work is part of the following collections: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (London), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (São Paulo), MAC-USP (São Paulo), MAM (São Paulo), Pinacoteca do Estado (São Paulo), among others. Mauro Restiffe History as landscape Mostra prodotta da / Exhibition produced by OGR Torino Mauro Restiffe History as landscape 31.10.2019 - 05.01.2020 A cura di / Curated by: Nicola Ricciardi con Giulia Guidi Fotografie / Photos: ©Mauro Restiffe Giovedì - venerdì: 15.00 - 21.00 Sabato - domenica: 11.00 - 19.00 Thursday - Friday: 3 pm - 9 pm Saturday - Sunday: 11 am - 7 pm