INDICE SOMMARIO Presentazione ...................................... V Gli autori ........................................ XI Parte Prima IL MATRIMONIO Capitolo I INTRODUZIONE di Flavio Astiggiano 1. Il matrimonio e la famiglia ........................... 3 2. Il matrimonio quale espressione di libertà ................... 6 3. La famiglia ed il matrimonio tra persone dello stesso sesso ......... 8 4. La famiglia e le convivenze more uxorio .................... 9 5. Rinvio ....................................... 12 Capitolo II PARENTELA E AFFINITÀ di Giovanni Maria Uda 1. Pluralità di significati del termine « parentela » ................ 15 2. La parentela secondo il disposto dell’art. 74 c.c.: fattispecie ed effetti .. 19 3. La parentela come « vincolo giuridico » ossia come rapporto giuridico di tipo personale ................................... 21 4. La parentela come fattispecie qualificata.................... 24 5. La certezza legale del rapporto di parentela e l’accertamento della discen- denza biologica .................................. 26 6. La differenza tra status e qualità personale di parente ............ 30 7. La « parentela naturale »: dalla pregressa polisemia del sintagma al supe- ramento attuale della nozione giuridica .................... 33 8. Il fatto della discendenza biologica: la parentela biologica come fatto giuridico ...................................... 37 9. La distinzione tipologica dei rapporti parentali e i relativi caratteri distintivi ...................................... 43 XV
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Matrimonio, separazione, divorzio, negoziazione assistita ...10.il grado della parentela e della discendenza biologica . . . . . . . . 46 Segue: 11. La parentela dopo la legge 219/2012.
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1. Il matrimonio e la famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32. Il matrimonio quale espressione di libertà. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63. La famiglia ed il matrimonio tra persone dello stesso sesso . . . . . . . . . 84. La famiglia e le convivenze more uxorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95. Rinvio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Capitolo II
PARENTELA E AFFINITÀdi Giovanni Maria Uda
1. Pluralità di significati del termine « parentela ». . . . . . . . . . . . . . . . 152. La parentela secondo il disposto dell’art. 74 c.c.: fattispecie ed effetti . . 193. La parentela come « vincolo giuridico » ossia come rapporto giuridico di
tipo personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214. La parentela come fattispecie qualificata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245. La certezza legale del rapporto di parentela e l’accertamento della discen-
denza biologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266. La differenza tra status e qualità personale di parente . . . . . . . . . . . . 307. La « parentela naturale »: dalla pregressa polisemia del sintagma al supe-
ramento attuale della nozione giuridica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338. Il fatto della discendenza biologica: la parentela biologica come fatto
1. La nozione di « matrimonio »: matrimonio-atto e matrimonio-rapporto. . 652. Il matrimonio inteso come atto di autonomia privata . . . . . . . . . . . . 673. Il matrimonio: civile, religioso e concordatario . . . . . . . . . . . . . . . . 684. Il matrimonio di culto diverso da quello cattolico . . . . . . . . . . . . . . 725. Un caso peculiare: la celebrazione del matrimonio all’estero e la sua
nio e libertà matrimoniale. Problemi applicativi posti dall’art. 79 c.c. . . . 803. Doni prenuziali, liberalità d’uso e donazioni obnuziali . . . . . . . . . . . 844. Il nesso tra doni prenuziali e futuro matrimonio . . . . . . . . . . . . . . . 895. L’obbligo di restituzione dei doni prenuziali: fondamento e soggetti . . . 916. L’obbligo di restituzione dei doni prenuziali: oggetto, natura e caratteri-
stiche dell’azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 937. La responsabilità per rottura della promessa di matrimonio come obbliga-
zione ex lege. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 968. Segue. La reale portata della diatriba sulla natura della responsabilità in
discorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1009. La capacità dei soggetti, in relazione alla pretesa risarcitoria . . . . . . . . 10210. La forma degli sponsali e la loro natura vicendevole, in relazione alla
pretesa risarcitoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10311. Il « giusto motivo » di rifiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10512. Il danno risarcibile: limitazioni di tipo qualitativo e quantitativo. . . . . . 10813. Segue. I danni non patrimoniali. Il (distinto) problema del risarcimento del
danno da uccisione del fidanzato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11314. L’azione per il risarcimento dei danni: la legittimazione attiva . . . . . . . 11815. Segue. Il termine di proponibilità della domanda. . . . . . . . . . . . . . . 12116. Rapporti tra gli artt. 81 e 2043 c.c., ovvero dell’impossibilità di configurare
LA DELIBAZIONE DELLA SENTENZA ECCLESIASTICADI NULLITÀ DEL MATRIMONIO CONCORDATARIO
di Alessandra Lanciotti
1. Il nuovo Concordato e il venir meno della riserva di giurisdizione in favoredei tribunali ecclesiastici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
2. I requisiti per l’attribuzione di efficacia civile alla sentenza ecclesiastica . 4183. La competenza giurisdizionale del giudice ecclesiastico . . . . . . . . . . . 4194. Il controllo del rispetto dei diritti della difesa nel processo canonico . . . 4205. Le altre condizioni richieste dalla legge italiana per la dichiarazione di
efficacia delle sentenze straniere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4226. La delibazione delle sentenze ecclesiastiche in base all’art. 797 c.p.c. . . . 4247. Il limite dell’ordine pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4288. Segue: la convivenza coniugale prolungata come limite di ordine pubblico. 4319. Il riconoscimento di effetti civili alle sentenze ecclesiastiche di nullità del
matrimonio nell’Unione europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43510. I motivi ostativi al riconoscimento automatico delle decisioni secondo il
5. L’autonomia negoziale per regolamentare — anche in via anticipata — irapporti conseguenti allo scioglimento del vincolo matrimoniale . . . . . . 570
Capitolo VII
VIOLAZIONE ED INADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI CONIUGALIdi Cristiano Cicero
1. L’illecito endofamiliare. Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5792. I rapporti tra coniugi tra codice civile e costituzione . . . . . . . . . . . . 5833. Violazione dei doveri coniugali e responsabilità ex art. 2043 c.c.. . . . . . 5864. Aree di responsabilità e di irresponsabilità giuridica . . . . . . . . . . . . . 5885. Responsabilità per lesione degli obblighi coniugali come responsabilità per
PERIODO ANTECEDENTE ALLA SEPARAZIONEdi Paolo Gelmetti
1. La crisi della coppia e le cause della separazione. . . . . . . . . . . . . . . 6892. La violazione degli obblighi derivanti dal matrimonio e i rimedi esperibili
nel periodo che precede la separazione: il sequestro dei beni del coniugeallontanatosi dalla residenza coniugale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 696
3. Rapporti tra le parti nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso perseparazione e la comparizione davanti al presidente del tribunale . . . . . 705
4. Mancata comparizione dei coniugi in udienza, conciliazione giudiziale,revoca del consenso alla separazione consensuale e riconciliazione nelperiodo intercorrente tra il deposito del ricorso per separazione e l’udienzapresidenziale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 709
5. Le misure per la repressione della violenza nelle relazioni familiari . . . . 720
Capo I
GLI ACCORDI DI SEPARAZIONE
di Giacomo Oberto
1. Introduzione. Contratto e famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7352. Il superamento della « concezione istituzionale » della famiglia e la teoria
del negozio giuridico familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7413. Tutela dell’individuo e principio dell’accordo nella Costituzione e nella
legislazione ordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7464. Tutela dell’individuo e principio dell’accordo nella riforma del 1975 . . . 7525. Una panoramica della più recente evoluzione dottrinale e giurisprudenziale
sul tema degli accordi di separazione e della negozialità tra coniugi in crisi. 757
INDICE SOMMARIO
XXV
6. Gli accordi di separazione in vista del divorzio. La tesi giurisprudenzialedella nullità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 765
7. Contraddizioni e contorsioni della giurisprudenza italiana . . . . . . . . . 7708. La piena validità delle intese preventive sulla crisi coniugale, anche nel-
6.1. La tesi della irrevocabilità del consenso . . . . . . . . . . . . . . . . 8226.2. La tesi della revocabilità del consenso . . . . . . . . . . . . . . . . . 823
7. Il controllo giurisdizionale sugli accordi di separazione . . . . . . . . . . . 8258. Il procedimento e il decreto di omologazione . . . . . . . . . . . . . . . . 8269. Gli accordi non omologati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 828
Capitolo VI
LA COMPARIZIONE PERSONALE DEI CONIUGIdi Valeria De Vellis
1. Il quadro normativo vigente: la comparizione personale dei coniugi nelgiudizio di separazione personale « con l’assistenza del difensore » . . . . 829
3. L’audizione separata dei coniugi e la presenza dei difensori . . . . . . . . 8424. Il tentativo di conciliazione: rilevanza e conseguenze dell’omissione . . . . 843
Capitolo VII
I PROVVEDIMENTI TEMPORANEI E URGENTIdi Barbara Molaschi
LA PROSECUZIONE DEL GIUDIZIO CONTENZIOSOdi Barbara Molaschi
1. L’ordinanza presidenziale: raccordo tra prima e seconda fase del giudizio. 8871.1. La notifica al convenuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8881.2. La comunicazione al p.m. e la sua partecipazione al procedimento. 890
2. La memoria integrativa e la costituzione del convenuto . . . . . . . . . . . 8913. L’udienza di comparizione e trattazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 894
3. Il diritto di difesa e il diritto alla privacy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9254. Peculiari mezzi di prova nel giudizio di separazione . . . . . . . . . . . . . 929
4.1. Le indagini tributarie e la consulenza tecnica d’ufficio contabile. . 9304.2. La consulenza tecnica d’ufficio in ambito psicologico e la relazione
IL DIRITTO DEL MINORE DI INCONTRARE IL GENITORENON AFFIDATARIO E GLI ALTRI PARENTI
di Denise Amram
1. I principi informatori in materia di affidamento dei figli. Cenni . . . . . . 9872. La violazione del diritto del minore al mantenimento dei rapporti genitore-
5. Validità e limiti degli accordi tra coniugi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10426. L’efficacia esecutiva dei provvedimenti di natura economica a favore dei
figli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10437. Procedimento ex art. 148 c.c. in caso di inadempimento del genitore . . . 10458. Art. 709-ter, 2 co., c.p.c. e misure sanzionatorie in caso di inadempimento. 10479. Strumenti a garanzia dell’assegno per i figli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1050
Capo II
CRITERI DI RIFERIMENTO E QUANTIFICAZIONE DELL’ASSEGNO
di Cristina Rolando
1. Determinazione dell’assegno di mantenimento per i figli. Profili generali . 10522. Singoli criteri di riferimento e accertamento del reddito dei genitori . . . 10533. Spese straordinarie e decisioni di maggior interesse. Definizioni e
disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10584. Corresponsione, decorrenza e adeguamento automatico dell’assegno . . . 10625. Altre modalità di contribuzione al mantenimento dei figli . . . . . . . . . 10646. Revisione dell’assegno di mantenimento. Presupposti e modalità. . . . . . 10667. Cessazione dell’obbligo di mantenimento e condotta colpevole del figlio . 1068
Capitolo XIV
IL CONTRIBUTO DI MANTENIMENTO DEI FIGLIdi Barbara Cusato
1. Le premesse, in generale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10712. Il concetto di mantenimento dei figli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10733. Il mantenimento del figlio minore, ieri e oggi. . . . . . . . . . . . . . . . . 10744. Il mantenimento del figlio maggiorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1076
c.p.c. in caso di inadempimento degli obblighi di carattere economico . . 11237. Cenni alla tutela penale degli obblighi di mantenimento ex art. 570, 2 co.,
2. L’efficacia esecutiva tra principi generali e normativa speciale . . . . . . . 11323. La sentenza non definitiva di separazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11344. Interesse e legittimazione ad impugnare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11405. L’impugnazione della sentenza da parte del Pubblico Ministero . . . . . . 11406. Lo svolgimento del giudizio di appello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1141
Capo I
LO SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE E LA DIVISIONEDEI BENI
di Giacomo Oberto
1. La separazione legale quale causa di scioglimento del regime di comunione
INDICE SOMMARIO
XXXI
legale. Generalità. Il tipo di separazione rilevante ai fini dell’art. 191 c.c.Irrilevanza della separazione di fatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1145
2. Individuazione della decorrenza degli effetti dello scioglimento del regimelegale, in caso di separazione personale. Le varie tesi che si contendono ilcampo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1151
3. Segue. Critica, sul piano delle conseguenze pratiche, della soluzione seguitadalla giurisprudenza di legittimità. La sua correttezza de lege lata . . . . . 1157
4. Segue. I corollari della tesi preferibile in tema di individuazione delladecorrenza degli effetti dello scioglimento del regime legale, in caso diseparazione legale. L’improponibilità della domanda di divisione in pen-denza del giudizio di separazione legale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1164
5. Questioni processuali circa la proponibilità della domanda divisoria neigiudizi di separazione e divorzio. Il caso della separazione o del divorzio traconiugi che si trovano già in regime di separazione dei beni. Il rilievo entrola « prima udienza » dell’inesistenza delle ragioni di connessione . . . . . 1167
6. Il caso della separazione tra coniugi ancora in comunione. Sulla nonproponibilità di domande divisorie nell’ambito del giudizio di separazione,neppure in via condizionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1176
7. Segue. Sulla non proponibilità di domande divisorie nell’ambito del giu-dizio di separazione, neppure in via riconvenzionale. . . . . . . . . . . . . 1185
8. La procedibilità della domanda divisoria proposta in via autonoma, per ilsopraggiungere, durante il relativo procedimento, di una causa di sciogli-mento della comunione. Conclusioni in merito alle ricadute dell’(ipotetica)istituzione di un « Tribunale per la famiglia » . . . . . . . . . . . . . . . . 1187
9. Le novità introdotte nel 2015, con la riforma dell’art. 191 c.c. . . . . . . . 1192
Capitolo XVIII
MODIFICABILITÀ, EX ART. 710 C.P.C., DEI PROVVEDIMENTIRELATIVI ALLA SEPARAZIONE DEI CONIUGI
di Serena Canestrelli
1. Mutamento delle condizioni e presupposti per la modifica delle condizionidi separazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1197
2. La competenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12013. La legittimazione, l’intervento e il ruolo del Pubblico Ministero . . . . . . 12034. Il procedimento di modifica ex art. 710 c.p.c. . . . . . . . . . . . . . . . . 12055. La decisione: efficacia e mezzi di impugnazione . . . . . . . . . . . . . . . 1207
Capitolo XIX
RICONCILIAZIONE: NATURA ED EFFETTI. CONSEGUENZEIN ORDINE AL REGIME PATRIMONIALE DEI CONIUGI
di Giacomo Oberto
1. Generalità. La riconciliazione in corso di giudizio di separazione (ed i suoieffetti sul regime legale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1211
INDICE SOMMARIO
XXXII
2. La riconciliazione successiva alla separazione legale e la relativa natura . . 12153. Riconciliazione successiva alla separazione legale e regime di comunione:
impostazione del problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12194. Riconciliazione, effetti di carattere istantaneo ed effetti di carattere perma-
5. Le varie tesi sugli effetti della riconciliazione e sulla ricostituzione dellacomunione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1226
6. Segue. L’opinione preferibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12327. Individuazione del momento di decorrenza della ricostituzione della
comunione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12368. Ricostituzione automatica della comunione e rapporti con i terzi. Le
posizioni della dottrina e della giurisprudenza . . . . . . . . . . . . . . . . 12389. Ricostituzione automatica della comunione e rapporti con i terzi. Critiche
12.2. La violazione del dovere di assistenza morale e materiale . . . . . . 133912.3. La violazione del dovere di collaborazione . . . . . . . . . . . . . . 134612.4. La violazione del dovere di coabitazione: a) rapporti con l’obbligo
12.5. La violazione del dovere di coabitazione: b) misure coercitive sulpiano assistenziale e responsabilità penale. . . . . . . . . . . . . . . 1355
12.6. La violazione del dovere di contribuzione. . . . . . . . . . . . . . . 135813. Il disconoscimento di paternità e l’inseminazione eterologa ante Corte cost.
n. 162/2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136013.1. Il disconoscimento di paternità e l’inseminazione eterologa post
Corte cost. n. 162/2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136414. L’aborto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136915. Matrimonio nullo e responsabilità del coniuge in mala fede . . . . . . . . 137016. Inconsumazione del matrimonio e lesione del diritto alla sessualità del
coniuge. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137317. Brevi note sulle modifiche apportate in tema di filiazione dal d.lgs. n.
154/2013. Le violazioni ai doveri genitoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . 137818. La responsabilità del genitore non affidatario per mancato esercizio del
diritto-dovere di visita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138219. La responsabilità del genitore affidatario che ostacola i rapporti con l’altro
1. L’evoluzione normativa, i riferimenti storici e terminologici, la naturagiuridica del procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1501
INDICE SOMMARIO
XXXV
2. La competenza per materia e per territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15053. La legittimazione attiva e la capacità processuale. . . . . . . . . . . . . . . 15094. L’intervento dei terzi e del pubblico ministero . . . . . . . . . . . . . . . . 15115. La domanda: forma e contenuto. La sottoscrizione del difensore. Le
dichiarazioni dei redditi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15136. Il deposito del ricorso, il decreto presidenziale e le difese del convenuto. 15167. L’udienza presidenziale: la comparizione delle parti . . . . . . . . . . . . . 1517
7.1. Il tentativo di conciliazione, l’audizione dei minori ed i provvedi-menti presidenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1518
9. L’art. 709-ter c.p.c., la ratio e la natura del procedimento, l’impugnazionedei provvedimenti ivi previsti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1524
10. La memoria integrativa del ricorrente e la costituzione del convenuto . . 152711. La trattazione, l’istruzione della causa e la decisione. La sentenza definitiva
e non definitiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152812. Le impugnazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153013. Il procedimento di divorzio su domanda congiunta: la natura giuridica, il
contenuto della domanda, il difensore, il pubblico ministero, le questionicontroverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1531
3.2. L’impossibilità di procurarsi mezzi adeguati per ragioni oggettive . 15524. I criteri di quantificazione dell’assegno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1554
4.1. Le condizioni e il reddito dei coniugi . . . . . . . . . . . . . . . . . 15564.1.1. La convivenza more uxorio del coniuge beneficiario . . . . . 15584.1.2. La convivenza more uxorio del coniuge obbligato . . . . . . 15614.1.3. La rilevanza delle elargizioni patrimoniali da parte della
famiglia d’origine dei coniugi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15634.1.4. L’incidenza della abitazione familiare nella determinazione
dell’assegno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15654.2. Il contributo personale ed economico dato da ciascun coniuge alla
conduzione familiare e alla formazione del patrimonio di ciascuno odi quello comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1568
6. Gli accordi tra coniugi in vista del divorzio. La disponibilità del dirittoall’assegno. Cenni e rinvio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1585
7. Profili processuali: la domanda e la decorrenza dell’assegno . . . . . . . . 15877.1. L’onere della prova a carico del richiedente e i poteri inquisitori del
MEZZI DI TUTELA DEGLI OBBLIGHI PATRIMONIALIdi Elena Tirrito
1. Gli strumenti di tutela previsti per l’adempimento dell’assegno di divorzio:la prestazione di una garanzia reale o personale . . . . . . . . . . . . . . . 1755
2. Il sequestro previsto dall’art. 8, 7 co., l. 1 dicembre 1970, n. 898 . . . . . 17583. Il versamento diretto dell’assegno da parte del terzo ex art. 8, 3 co., l. div.. 17624. L’iscrizione di ipoteca giudiziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17655. L’ordine di pagamento diretto ex art. 316-bis c.c. in caso di inadempimento
c.p.c. in caso di inadempimento degli obblighi di carattere economico . . 17697. Cenni alla tutela penale degli obblighi di mantenimento . . . . . . . . . . 1770
Capo I
LA REVISIONE DELLE DISPOSIZIONI
di Maria Giulia Salvadori
1. I referenti normativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17772. I presupposti della revisione: la sopravvenienza di giustificati motivi . . . 1778
2.1. La revisione dei provvedimenti relativi ai coniugi. Casi particolari. 17812.2. La revisione dei provvedimenti relativi ai figli. Cenni e rinvio . . . 1784
LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀdi Sara Francesca Simone
1. L’evoluzione normativa dell’art. 9 l. div.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17912. L’attuale disciplina della pensione di reversibilità in caso di divorzio . . . 17923. Presupposti per l’attribuzione della pensione di reversibilità. L’assegno di
LA GIURISDIZIONE ECCLESIASTICA ED I RAPPORTICON LA GIURISDIZIONE CIVILE
di Marco Canonico
1. Il riconoscimento del matrimonio canonico e la relativa giurisdizione . . . 18812. Il rapporto tra il procedimento ecclesiastico di nullità del vincolo ed i
3. Le conseguenze della nullità matrimoniale canonica sui procedimenti diseparazione personale dei coniugi e di divorzio e sui relativi provvedimenti. 1895
4. La mancata riconoscibilità dei provvedimenti canonici di scioglimento delmatrimonio rato e non consumato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1903
5. La sindacabilità penale delle dichiarazioni rese nel processo canonico . . 19056. Il difetto di giurisdizione statale per la cognizione dei danni arrecati alle
2. La trattativa (a forma libera) e la mediazione familiare e le differenze conla procedura di negoziazione assistita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19202.1. La trattativa in forma libera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19202.2. La mediazione familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1921
Capitolo II
L’APPLICAZIONE DELLA NEGOZIAZIONE ASSISTITAALLA CRISI DELLE FAMIGLIE
di Giulia Facchini e Giulia Barbara Provinciali
1. La negoziazione assistita in materia di famiglia: caratteri generali . . . . . 19231.1. Convenzione di negoziazione familiare: convenzione di buona fede
1. La dissolvenza degli status familiari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19712. La disciplina applicabile ai coniugi di fatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19773. Natura e contenuto dei diritti e doveri che nascono dal matrimonio . . . 19804. La libertà responsabile nella convivenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19875. Le questioni irrisolte: prescrizione e permesso di soggiorno . . . . . . . . 1993
Capitolo III
I RAPPORTI TRA FAMIGLIA LEGITTIMA E FAMIGLIA DI FATTOdi Claudio Miglio
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19972. Il rapporto tra gli ex coniugi. La nuova convivenza ed i riflessi sull’obbligo
a corrispondere l’assegno di mantenimento o post-matrimoniale . . . . . . 19983. Segue: la nuova convivenza ed i riflessi sul diritto a percepire l’assegno di
1. Le obbligazioni naturali tra conviventi: ovvero della riscoperta di unprincipio vecchio di secoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2025
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XLI
2. Segue: la giurisprudenza più recente e il criterio di proporzionalità. Ildiscrimen rispetto alle donazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2030
3. I contributi forniti per l’acquisto di beni e l’arduo percorso per il recuperodegli stessi. Impostazione del problema. Esclusione della possibilità diapplicare le norme sulla comunione legale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2034
4. Le principali proposte di legge sul tappeto circa i regimi patrimoniali deiconviventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2042
5. La soluzione proposta e l’applicazione delle norme in tema di ripetizionedell’indebito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2050
6. Il ricorso allo schema causale della donazione (e le relative difficoltà). . . 20547. Il ricorso allo schema causale del mutuo (e le relative difficoltà) . . . . . . 2057
Capitolo V
I CONTRATTI DI CONVIVENZAdi Giacomo Oberto
1. La negozialità dei conviventi tra autonomia privata e modelli legislativi . 20612. La negozialità tra conviventi nella giurisprudenza italiana. . . . . . . . . . 20693. Contratti di convivenza e obbligazioni naturali tra conviventi more uxorio. 20734. Contratti di convivenza e buon costume. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20785. Contratti di convivenza e ordine pubblico: i rapporti di carattere personale. 20806. La manifestazione del consenso. Forma e prova del contratto di convivenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2086
7. Gli accordi relativi alla procreazione e alla prole. Generalità . . . . . . . . 20938. Segue: sull’estensibilità dell’art. 158 c.c. alla separazione della famiglia di
fatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20979. Contribuzione, mantenimento e diritto di abitazione . . . . . . . . . . . . 209910. Il regime comunitario (convenzionale) dei beni nei rapporti tra le parti . 210411. Segue: il regime comunitario (convenzionale) dei beni nei rapporti con i
terzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210712. Il regime separatista dei beni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211013. Spunti in tema di impresa familiare e di fondo patrimoniale. Il trust tra
conviventi. Impostazione del problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211114. Segue: della sostanziale inutilità del trust tra conviventi, se posto a raffronto
con un accorto contratto di convivenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2114
Capitolo VI
IL RAPPORTO DI FILIAZIONE NELLA FAMIGLIA DI FATTOE AFFIDAMENTO CONDIVISO
di Claudio Miglio
1. La presenza di figli nella famiglia di fatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21192. Il progressivo riconoscimento dell’unico status di figlio. Dalla filiazione
4. La nuova famiglia legale non fondata sul matrimonio . . . . . . . . . . . . 21345. L’attuale portata del criterio di “compatibilità” enunciato nell’art. 30, co.
I RAPPORTI LAVORATIVI TRA CONVIVENTIdi Giacomo Oberto
1. La remunerazione delle prestazioni di facere rese dal(la) convivente debole.Impostazione del problema, anche con riguardo all’impresa familiare . . . 2151
2. Il lavoro del convivente tra cortesia e giuridicità . . . . . . . . . . . . . . . 21553. Lavoro del convivente e ingiustificato arricchimento: le esperienze
straniere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21614. Lavoro del convivente e lavoro subordinato . . . . . . . . . . . . . . . . . 21655. Lavoro del convivente, subordinazione e parasubordinazione . . . . . . . 21736. Il problema dell’arricchimento conseguente ad una prestazione volontaria-
sul tema, relativamente alle prestazioni di facere . . . . . . . . . . . . . . . 2188
Capitolo VIII
I PROFILI RISARCITORI PER MORTE DEL CONVIVENTEdi Giacomo Oberto
1. La morte del convivente more uxorio a seguito dell’illecito compiuto da unterzo. L’evoluzione della giurisprudenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2193
2. Le posizioni della dottrina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21943. Il pensiero più recente della Cassazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21964. L’irrilevanza del gender della convivenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21985. La dimostrazione del legame di convivenza e della sua stabilità . . . . . . 22006. Il quantum e il problema del « danno esistenziale » . . . . . . . . . . . . . 2203
Capitolo IX
L’INTERRUZIONE DELLA CONVIVENZAdi Giacomo Oberto
1. Le pattuizioni del contratto di convivenza in vista di un’eventuale rotturadel rapporto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2207
2. Scioglimento del contratto di convivenza e cessazione del ménage di fatto. 2211
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XLIII
3. La rottura in assenza di contratto. Esclusione di pretese risarcitorie per lacessazione della convivenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2214
4. Le conseguenze della rottura in presenza di figli minorenni. Gli accordi trai conviventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2218
Capitolo X
L’ABITAZIONE NEL RAPPORTO DI CONVIVENZAdi Giacomo Oberto
1. L’abitazione della famiglia di fatto nei rapporti con il locatore. Conse-guenze in caso di rottura del ménage . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2225
2. L’abitazione della famiglia di fatto nei rapporti con il comodante « terzo »rispetto alla coppia. Conseguenze in caso di rottura del ménage . . . . . . 2227
3. La casa familiare in proprietà e la relativa sorte in presenza di prole.L’eventuale presenza di accordi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2229
1. La morte del convivente more uxorio: diritto di abitazione, tutela delconvivente e problemi di carattere successorio . . . . . . . . . . . . . . . . 2237
5. Conclusioni sui possibili negozi post mortem . . . . . . . . . . . . . . . . . 2249
Capitolo XII
LA FAMIGLIA DI FATTO NEL PANORAMA COMPARATISTICOE SOVRANAZIONALE EUROPEO
di Giacomo Oberto
1. La famiglia di fatto nei sistemi europei: lineamenti di un quadrocomparatistico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2251
2. La « via negoziale » per la soluzione normativa dei problemi della famigliadi fatto nei sistemi europei. L’« anomalia italiana » . . . . . . . . . . . . . 2256
5. La famiglia di fatto nel diritto sovranazionale del nostro continente. Ildiritto dell’Unione europea e la Corte di giustizia . . . . . . . . . . . . . . 2270
6. Segue: sui limiti della Carta di Nizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22747. Le convivenze omosessuali. Generalità. La posizione del Parlamento eu-
ropeo e gli effetti della Carta di Nizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22808. Segue: la posizione della Corte di giustizia dell’Unione europea sulle unioni
omosessuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22849. La famiglia di fatto di fronte alla C.E.D.U. ed alla Corte di Strasburgo. . 228710. La posizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sulla convivenza
1. Introduzione e oggetto di indagine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22972. Il discorso sulla libertà: il diritto di relazionarsi e i suoi limiti . . . . . . . 23023. Il discorso sulla giustizia: la convivenza omosessuale come vita familiare . 23044. Il discorso sull’uguaglianza: situazioni particolari e giudizio di ragionevo-