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Master Meeting Febbraio 2011

Mar 20, 2016

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Gianluca Costa

Numero di febbraio di Master Meeting
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Il partner nelle scelte progettuali

Pareti manovrabili insonorizzate

Con le pareti manovrabili insonorizzate, le pareti manovrabili residenziali, le paretimanovrabili insonorizzate in vetro, le pareti manovrabili in cristallo e le partizionimobili a pacchetto il progettista ha a disposizione un prodotto flessibile per tutte le solu-zioni di gestione dello spazio congressuale e alberghiero. Lo spazio si trasforma, grazie aun componente d’arredo personalizzabile nelle finiture – legno, laminati, tessuti, specchi,materiali sintetici – e nelle texture, distintivo per qualità e praticità d’uso.

> centri congressuali> banche> uffici> hotel> centri formazione> auditorium> sale polifunzionali> negozi — open-space> residenziale> palestre> scuole di danza

Anaunia srl - Via Barbatorta, 247

47826 Villa Verucchio (Rimini)

Tel. +39 0541 670108 - Fax +39 0541 679709

[email protected] - www.anaunia.it

Roma, Centro Congressi Rome Cavalieri

> > >

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INDICE INSERZIONISTI

4 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Anaunia srl - Villa Verucchio (Rn) Titolare: Enzo Pezzi tel. 0541 670108 - www.anaunia.it pag. 3

Aran Hotels - Roma www.aranhotels.com pag. 175

BTC 2011 - Rimini www.btc.it pag. 12

Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca) Direttore: Raffaele Cani tel. 0781 953007 pag. 159

Carlson Wagonlit Travel - Milano Direzione Commerciale tel. 02 625431 pag. 141

Club Hotel Dante - Cervia (Ra) Direzione tel. 0544 977448www.clubhoteldante.it pag. 91

Covention & Visitors Bureaudella Repubblica di San Marino - San Marino Direttore: Catia Manduchi tel. 0549 888028 pag. 69

Duomo hotel & nomi club & bar - Rimini Direttore: Valeria Bonardi tel. 0541 24215/6 pag. 125

Emirates www.emirates.com/it pag. 9

G&W Hotels - Roma Presidente: Walter Pecoraro tel. 06 99935811 pag. 197

Grand Hotel Des Bains - Riccione (Rn) Direttore: Moris Delprete tel. 0541 601650 pag. 143

Grand Hotel Gardone RivieraGardone Riviera (Bs) Direttore: Luciano Guidetti tel. 0365 20261 pag. 139

Grand Hotel Imperiale - Moltrasio (Co) Direttore: Silvestro De Bolfo tel. 031 346111www.imperialemoltrasio.it pag. 67

Grand Hotel Savoia - Genova Direttore: Walter Pescara tel. 010 27721www.grandhotelsavoiagenova.it pag. 137

Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis tel. 0832 272111 pag. 209

Grand Visconti Palace - Milano Direttore: Claudio Gnoni tel. 02 540341 pag. 117

Hilton Worldwide Italy Sales Office tel. 02 69833000 III cop.

Hotel du Lac et du Parc - Riva del Garda (Tn) Direttore: Piero Brozzi tel. 0464 566600www.dulacetduparc.com pag. 195

Hotel Federico II - Jesi (An) Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli tel. 0731 211079 pag. 123

Hotel La Gradisca - Rimini Direttore: Valeria Bonardi tel. 0541 25200 pag. 127

Hotel Parchi del Garda - Lazise (Vr) Responsabile marketing: Cristina Bussola tel. 045 6499611 pag. 83

Hotel Principe di Savoia - Milano Direttore: Ezio Indiani tel. 02 62307920 IV cop.

Hotel Quirinale - Roma Direttore: Johanna Fragano tel. 06 4707 pag. 7

Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs) Titolare: Silvia Dalla Bona tel. 0365 290588www.savoypalace.it pag. 215

Indel B - Sant'Agata Feltria (Pu) Direttore commerciale: Gerardo Boschi tel. 0541 848711 pag. 163

Inps - Roma www.inps.it pag. 10

Kehre - Roma Titolare: Roberta D'Urso tel. 06 91486394 pag. 135

Le Méridien Rimini - Rimini Direttore: Laura Fanecco tel. 0541 396600 pag. 65

Leardini Group - Riccione Titolare: Rita Leardini tel. 0541 697133 pag. 99

Lunariccione - Riccione General Manager: Michele Passeri tel. 0541 692150 pag. 193

Lungarno Hotels - Firenze, Roma Chief Operating Officer: Valeriano Antonioli www.lungarnohotels.com pag. 121

Masseria Traetta - Ostuni (Br) Direttore: Giuseppe Primicerio www.masseriatraetta.com pag. 201

Meeting Malaspina Centro Congressi - Firenze Direttore: Roberto Norcini tel. 055 215761 pag. 185

MITM 2011 - Lugano (Svizzera) www.mitm.ch pag. 239

Palace Hotel Bari - Bari Direttore: Gabriele Fortunato tel. 080 5216551 pag. 133

Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg) Direttore: Maria Carmela Colaiacovo tel. 075 9234 pag. 79

Pedersoli - Assago (Mi) Titolare: Martino Pedersoli tel. 02 48844854www.pedersoli.com pag. 5

Pullman & Leisure Thalasso Division Italy Responsabile Mice: Carla Cantarella [email protected] II cop.

Ramada Plaza Hotel - Milano Sales&Marketing Manager: Susanna Franz tel. 02 28854831 pag. 131

Robur - Zingonia (Bg) Strategic Technology Alliances Manager:Ferruccio De Paoli tel. 035 888315 pag. 225

RomaEnergie - Roma Amministratore: Roberto Amiconi www.romaenergie.com pag. 129

San Paolo Palace Hotel - Palermo Direttore: Marcello Pizzuto tel. 091 6211112 pag. 85

Simmons - Bovisio Masciago (Mi) Amministratore delegato: Fabio Formenti www.simmons.it pag. 71

Sky TV Numero verde 800 232828 pag. 15

Versilia Meeting - Viareggio (Lu) Presidente: Alessandro Augier tel. 0584 48881 pag. 43

Vestas Hotels&Resorts - Lecce www.vestashotels.it pag. 219

Villa d'Este - Cernobbio (Co) Direttore generale: Danilo Zucchetti tel. 031 3481 - www.villadeste.it pag. 95

Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs) Titolare: Silvia Dalla Bona tel. 0365 22729www.savoypalace.it pag. 215

Ai lettori

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6 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

54 Temporary Management al serviziodell’hotellerie

56 Alex Bellini. Ciascuno ha il proprio oceanoda attraversare

Benessere

60 Curarsi con la macrobiotica. Il mal di testa

62 Kehre. Imprenditori della culturadel benessere

Una metafora per crescere

64 Conquistatori di vette

Il parere del legale

66 La diligenza dell’albergatorenella custodia delle cose del cliente

La parola al fiscalista

68 Trattative con il fisco. L’accertamentocon adesione

Finance Confidential

70 Welfare State. Serve consapevolezza

L’opinione sul mondo del turismo

72 Dal Brasile con amore per il made in Italy

Scenari del turismo

74 Atahotels punta al business e pensaalla natura

76 Scacco alla crisi per Hilton Worldwide Italia

80 Arti di maggio a Salerno

84 4 giorni alla scoperta del mondo con Bit

86 Salerno caput mundi

92 Versilia Meeting

96 Lille. Fascinosa città a misura di Mice

98 L’Europa della meeting industry a Milano

4 Indice inserzionisti

11 Gli argomenti del mese

Novità

14 iExcellent.Soggiorni e meeting a portata di click

Cover story

16 Royal Demeure raddoppia

L’inchiesta

22 Il turismo nel 2011 tra speranze e previsioni

Trend

30 Come e dove si viaggerà nel 2011

38 Nuovi mercati, qualità e made in Italy.Per uscire dalla crisi

L’imprenditore del mese

44 Il Signore nell’anello

Donne al top

48 Francesca Pasinelli. Diamo più trasparenzae meritocrazia alla ricerca

La parola alle aziende

50 Avis Italia. Un red team di grande successo

Risorsa uomo

52 Mindfulness. Esercizi per la mente

SOMMARIO

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SOMMARIO

8 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

184 Masseria Traetta Exclusive

186 Hotel Monaco & Grand Canal

188 Nova Yardinia Resort

190 Grand Hotel Osman

194 Palace Hotel Bari

198 Palazzo Mezzanotte

202 Empire Palace Hotel

Speciale Salento

100 Terra dei mille volti

Tecnologie avanzate per alberghi

114 Swisscom Hospitality Services

Golfmania

118 Questo mese giochiamo al... Rivieragolfresort

Sai l’ultima?

122 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità

Le location di MM

144 AC Hotels

146 Astoria Park Hotel Centro Congressi

148 Il Boscareto Resort

150 Ca’ Sagredo

152 Caesius Hotel Thermae&Spa Resort

156 Hotel Corte Valier di Lazise

160 Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast

164 Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort

166 Galzignano Terme Spa& Golf Resort

168 Hilton Garden Inn Lecce

170 Hilton Garden Inn Matera

172 Hilton Sorrento Palace

174 Hotel Centrale Firenze Dimora Storica

176 Hotel De La Ville Monza

178 Loano2Village

180 Lungarno Hotels

204 Royal Hotel Sanremo

206 Hotel Splendide Royal di Lugano

210 Hotel Terme di AgnanoSpa Resort & Congress

212 Verdura Golf & Spa Resort

216 Vestas Hotels & Resorts

Servizi

220 Olio Novaro

Le vie dell’incentive

226 I due volti di Saint Martin

La mia città. I luoghi dell’anima

236 Et in Arcadia Ego

Inside the Character

238 Brunonia Barry

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GLI ARGOMENTI DEL MESE

1-2 2011 | www.mastermeeting.it 11

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30GIUGNO 1LUGLIOFIERARIMINI 2

011

LA FIERA DEGLI EVENTI

www.btc.it

16 BUONI MOTIVI

PER INCONTRARSI A BTC

BUSINESSNETWORKING

CONTENUTIMARKETPLACECOMMUNITY

EVENTITREND

MARKETINGCONGRESSI

IDEEMEETINGSTRATEGIEINCENTIVE

COMUNICAZIONETURISMO

CONVENTION

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GLI ARGOMENTI DEL MESE

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30

1005438

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Il TMan entra in HotelCon la globalizzazione, la sfida della competitività perl’hotellerie italiana, costituita perlopiù da piccole emedie strutture, è diventata ancora più difficile. Unasoluzione intelligente per recuperare forza sul merca-to, senza il dispiegamento di eccessive risorse econo-miche, è il temporary management, strumento già uti-lizzato con successo dalle grandi aziende che consen-te all’imprenditore di utilizzare competenze di alto li-vello a costi accessibili per razionalizzare gli strumen-ti di gestione, formare le risorse già operative, valuta-re progetti di fattibilità, guidare rilanci, progetti spe-cifici e start up.In pratica il TMan rappresenta per le PMI una validaterza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tra-dizionale, nonché un ragionevole punto di equilibriotra bisogno di managerialità e vincoli economici e cul-turali.

Turismo 2011. Tra speranze e previsioniCome sarà il 2011 per il nostro turismo? Stando agliultimi dati, la vera ripresa ci sarà solo nel 2014 ma lasituazione reale non sembra totalmente negativa. Se èvero che c’è stata una contrazione del potere d’acqui-sto delle famiglie è altrettanto vero che sono stati ot-tomilioni gli italiani che hanno speso, durante le ulti-me festività natalizie, circa 3 miliardi e mezzo di europer i viaggi, una cifra che non si discosta molto daquella registrata nell’anno precedente. E, secondo leprevisioni, il 73% della popolazione continuerà a farevacanze anche quest’anno, con l’arte e il benessere incima alle attrattive, privilegiando sempre le prenota-zioni last minute sul web. Un modello di comporta-mento, quest’ultimo, che attesta un cambiamento or-mai consolidato, a scapito del comparto alberghiero,penalizzato da un effetto dumping del prezzo: nel2010 il dato relativo al ricavo medio per camera è sta-to negativo rispetto al 2009.

Come e dove si viaggerà nel 2011Si torna a viaggiare in giro per il mondo e si torna aspendere, anche se le tendenze chiave continuano adessere viaggi brevi e costi sotto controllo. I risultatipiù positivi, come per molte altre dinamiche econo-miche, sono da attribuirsi al fermento dei mercatiemergenti. Asia, Sud America e Medio Oriente hannosurclassato le performance di Europa e Nord Ameri-ca, con livelli di crescita a due cifre. Risultati eccel-lenti sono stati raggiunti in particolare dalla Coreadel Sud, dove gli arrivi internazionali sono cresciutidel 28%, dalla Cina, e dal Messico, ma anche da Bra-sile e Russia.

Salentoterra dai mille volti

Terra magica, sospesa tra due mari, il Salento è unoscrigno di tesori e tradizioni da riscoprire. Con 97 pae-sini e 39 piccole frazioni tra uliveti secolari, piantagio-ni di tabacco e vigne, le case bianche in pietra leccesee le strade strette e tortuose che si svelano pian pia-no, il territorio è davvero tutto da girare. A partire daBrindisi con il suo porto sull’Adriatico, per poi arriva-re a Taranto e a Lecce straordinariamente ricca di ar-te e storia: la Grecia Salentina è la testimonianza piùvisibile del passaggio degli elleni.

Alla conquista dei nuovi mercatiMotore pulsante e vanto dell’economia italiana, le pic-cole e medie imprese, hanno saputo evolvere - pur contutte le difficoltà derivanti dal confronto con le realtàmultinazionali globalizzate - da una stagione di inter-nazionalismo spontaneo, verso una visione più ampiae strutturata. E ora sono pronte all’esplorazione dinuove frontiere estere attraverso inedite forme di par-tnership che consentono di condividere e limitare ilrischio della diversificazione – geografica o produttiva– e che sono anche un veicolo vero e proprio di diffu-sione del benessere, attraverso la valorizzazione delpatrimonio territoriale.

I due volti di Saint MartinÈ la più piccola isola abitata al mondo ad essere divi-sa in due distinte nazioni, nel mar delle Antille: ilnord francese che ha ereditato dalla madrepatrial’eleganza discreta, lo charme dei resort, il piacereper la cucina d’autore e il raffinato gusto per la moda.E il sud olandese con una bellissima costa dissemina-ta di moderni hotel extra lusso, locali notturni, fast fo-od, negozi di elettronica e moda casual a ottimi prez-zi. La presenza di due anime tanto diverse in pochichilometri rappresenta una ricchezza e una varietà dicui tutti i visitatori possono beneficiare, trovando unequilibrio perfetto tra charme e divertimento, cenegourmet e shopping da occasione, spiagge da sogno edemozioni inattese.

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NOVITÀ

14 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

strutture, più adatte a soddisfare i tuoi bisogni,ordinate in base alla raggiungibilità.Con Vicino a un Punto potrai, invece, inserire illuogo o la zona della città che ti interessa e con-sultare l’elenco delle strutture presenti.Quindi, potrai paragonare e visitare, attraverso la

foto gallery e la descrizione le strutture trovate, escegliere in tutta libertà e comodità dove orga-nizzare un meeting o magari le tue vacanze.Cliccando sull’immagine dell’albergo o del con-gress center scelto, potrai visualizzare la sua po-sizione sulla mappa e contattarlo direttamenteutilizzando la funzione Chiama o Invia Mail. Op-pure potrai scegliere di farti guidare tramite ilGPS, utilizzando il servizio Portami.

Ma non è tutto, infatti, attraverso questa applica-zione, potrai salvarle nell’apposita sezione Pre-feriti, le strutture da te selezionate per creare latua personale top list che potrai utilizzare peruna successiva consultazione, una sorta di GuidaExcellent personalizzata.Perché pianificare prima il dovere e poi il

piacere quando lo si può fare contestual-

mente?

iExcellent:Soggiorni e meeting a portata di clickExcellent, la guida delle migliori location perl’event manager contemporaneo da oggi la troviin Apple Store. Averla è semplicissimo, accedi al-l’Apple Store, cerca iExcellent clicca sull’icona

e scarica gratis la guida che con un semplice clickti permette di scegliere la location più adatta alletue esigenze tra oltre 500 location selezionate.

Potrai scegliere se cercare una location sempli-cemente per categorie: Location Congressi, In-centive, Spa e Benessere, Hotel Golf oppure uti-lizzando i tasti Vicino a te o Vicino a un Puntoche appaiono cliccando sull’icona a forma di len-te di ingrandimento.

Vicino a te ti permette, sulla base della tua posi-zione, calcolata tramite GPS, di identificare le

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COVER STORY

16 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

DOPO IL RECENTE INGRESSO DELLA RESIDENZA DI RIPETTA E VILLA MICHELANGELO,LA CATENA DI LUSSO FONDATA DA LUIGI DE SIMONE NIQUESA SI ARRICCHISCE DI UN ALTROGIOIELLO DELL’OSPITALITÀ ROMANA: IL GRAND HOTEL BEVERLY HILLS DI ROMA.Cristina Chiarotti

Tuttavia le novità non si ferma-no qui, perché a sorpresa dal 1°marzo entrerà a far parte delGruppo Royal Demeure ilGrand Hotel Beverly Hills diRoma, un albergo in una posi-zione strategica a due passi davia Veneto con una forte voca-zione meeting, per il quale ilGruppo ha in mente un forteprogetto di rilancio per arriva-re a creare un importante loca-tion business luxury standard.D’altronde Royal Demeure èforte del 10% di fatturato in piùrispetto all’anno precedente, si-curamente un trend interessan-te visto il periodo di particola-re contingenza ma, si sa, punta-re sul lusso aiuta a superare lacrisi. «Anzi», ci spiega de Simo-ne, «abbiamo un importantepiano di espansione, che nelprossimo triennio potrebbeportarci ad un ulteriore rad-doppio».

Quando si parla di cultu-ra dell’ospitalità italia-na nel mondo si parladel Gruppo Royal De-meure, che ne ha fatto

da tempo la sua mission. IlGruppo Royal Demeure, creatoda Luigi de Simone Niquesa, èdiventato il simbolo di uno sti-le. Uno stile fatto di innata cor-tesia, di servizio impeccabile,di raffinata ospitalità, creatocon l’idea di offrire all’ospitepiù esigente il piacere di sentir-si a casa. Luigi de Simone Ni-quesa lo fonda nel 2000 conl’intento di riunire, sotto ununico marchio, strutture digrande eleganza e storia. Neiprestigiosi alberghi a 5 stelledel gruppo Royal Demeurequesto è il filo che li accomu-na, e sia nell’Hotel d’Inghilterraa Roma, nell’Helvetia & Bristola Firenze, che al Grand HotelContinental di Siena si ritrova

Royal Demeure raddoppia

la stessa atmosfera. Palazzistorici attentamente restauratiper mantenere l’originaria at-mosfera e garantire i più eleva-ti standard in termini di servizi.Sono passate da poco le diecidel mattino e, negli uffici dellaTCL spa di Roma, che gestiscela catena Royal Demeure e rap-presenta anche in Italia laCharming Hotels of the world,incontriamo Luigi e Fabrizio deSimone Niquesa. L’occasione èghiotta perché di novità ce nesono parecchie.Prima fra tutte, la notizia che aitre grandi alberghi del GruppoRoyal Demeure si sono aggiun-te anche la Residenza di Ripet-ta a Roma e Villa Michelangeloa Vicenza, già gestite dalla TCLspa. Un passo importante, cherivela grandi energie e un ac-tion plan aggressivo, ma fortedi grandi e importanti strutturealle spalle.

Royal Demeure raddoppia

Nella foto da sinistra Fabrizioe Luigi de Simone, rispettivamenteConsigliere Delegato e Presidente,Amministratore Delegato TCL

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uno dei più raffinati alberghidella capitale, accoglie l’ospitein una atmosfera intima e dicharme che si respira appenavarcata la soglia: l’Hotel, in sti-le classico con dettagli moder-ni, è situato a pochi passi daPiazza di Spagna e Via Condotticon una vista impareggiabilesulle terrazze romane e sulloshopping di classe di via Bor-gognona. La sua storia si fondecon quella della Roma più ele-gante e blasonata. Teste coro-nate, nobili, artisti di famamondiale, star di Hollywood lohanno eletto a loro dimora du-rante il soggiorno nella capita-

le, proprio per la sua ubicazio-ne e soprattutto per la qualitàdell’accoglienza. Una vera di-mora privata, dove ognuna del-le 89 camere ha la sua identità.Il senso del gusto e la cura deldettaglio parlano dagli arredid’epoca e dai tessuti pregiati,eseguiti con eleganti accosta-menti di disegni e di colori.Fiore all’occhiello dell’Hotel ilristorante Cafè Romano, aper-to anche alla clientela esterna,e, per il meeting due prestigio-se saloni affrescati nel seicen-tesco Palazzo Torlonia – le SalePio IX e Pietro V – attrezzate ditutte le moderne tecnologie.L’Helvetia & Bristol a Firen-

ze, è una splendida “villa di cit-tà” a due passi dal Duomo. Fa-

Location di prestigioGli Hotel del Gruppo Royal De-meure si trovano tutti in loca-tion d’eccezione, in palazzi sto-rici posti nel cuore delle rispet-tive città, a poca distanza daquanto di più bello offre la tra-dizione artistica italiana, e so-no la dimora perfetta per chi ri-cerca un’atmosfera esclusivafatta di charme e di eleganza, eche apprezza la capacità di uni-re cordialità e riservatezza,gentilezza e massimo rispettoper la privacy.A Roma, l’Hotel d’Inghilter-

ra, uno dei gioielli del brand dilusso Royal Demeure, nonché

Helvetia & Bristol di Firenze

Hotel d’Inghilterra, Roma

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mosa già nella seconda metàdell’800, il suo giardino d’inver-no ha visto transitare negli anniregnanti, nobili, premi Nobel,conquistati dal servizio d’eccel-lenza e dalla sua posizione pri-vilegiata. Il meglio dello stilefiorentino è al servizio degliospiti, ogni stanza è una vera epropria residenza privata di lus-so, con splendidi tavoli intarsia-ti, raffinate lampade in porcel-lana cinese e bronzo, quadri an-tichi, seta e broccati contribui-scono all’eleganza del l’insieme.Famoso il bar e ristorantedell’Hotel, l’Hostaria Biben-dum, la cornice ideale per unraffinato pranzo di lavoro, perun cocktail in pieno relax altermine di un pomeriggio dishopping o per una romanticacena a lume di candela. La suaterrazza si affaccia direttamen-te su Piazza Strozzi, mentre gliinterni accolgono gli ospiti tracaldi colori delle spezie, ele-menti d’arredo esotici e detta-gli art nouveau.Il Grand Hotel Continental

di Siena parla invece di unastoria antica. L’Hotel occupa ilpalazzo Gori, fatto realizzarenel Seicento da Papa Alessan-dro VII Chigi per la nipoteOlimpia, in occasione del suomatrimonio con il nobile Giuliode’ Gori. La grandiosità dellesue forme architettoniche, ric-che di volte affrescate originalie la ricchezza delle decorazio-ni, quadri di differenti epoche,pavimenti in cotto, specchi concornici d’argento intarsiato, se-

te delicate, lampade in porcel-lana cinese, bagni in marmo so-no la perfetta testimonianzadel suo splendore artistico. Èanche per questo che il Conti-nental divenne già nell’Otto-cento una tappa obbligata deigiovani aristocratici europei edegli intellettuali impegnati nelGrand Tour. Qui soggiornaronole personalità più famose del-l’epoca, tra cui la Regina Mar-gherita di Savoia insieme alsuo seguito. Il recente restauroha riportato alla luce affreschidi incredibile bellezza ed haevidenziato la torre medievale:ad oggi è l’unico albergo 5 stel-le lusso di Siena. Nel Ristoran-te Sapordivino, nelle accoglien-ti sale del piano terra, l’eccel-lenza del servizio crea un’atmo-sfera di estrema raffinatezza,accompagnata da menù prepa-rati con grande cura e creativi-tà, che comprendono piattiprelibati della tradizione delterritorio. Una nota particolaremerita l’enoteca “ai Banchi”all’interno dell’albergo ma con

Qui sotto, e nella pagina a fianco, la Residenza di Ripetta a Roma

Tre immagini del Grand Hotel Continental di Siena

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Luigi de Simone NiquesaNasce a Roma nel 1962. Inizia la sua carriera nel turismo pressol’Hotel d’Inghilterra di Roma dove arriva a ricoprire in brevetempo la carica di Direttore,che assume nel 1985. Fondanel 1987 il network Char-ming Hotels & Resorts e nel2000 TCL SpA, società dimanagement alberghiero dicui è attualmente Presidenteed Amministratore Delegato.Sempre nello stesso anno av-via il progetto di riunire inun’unica catena alberghiesclusivi sotto il marchio diRoyal Demeure HotelGroup. Docente universita-rio, già presso la facoltà diEconomia dell’Universitàstatale di Perugia, è membro del Consiglio Direttivo del Masterin Economia e Management del Turismo presso la Facoltà di Eco-nomia dell’Università “La Sapienza” di Roma. È autore di nume-rose pubblicazioni e relazioni per il management del settore turi-stico e si dedica anche alla formazione professionale. Attentoall’impegno etico e sociale, è fondatore e presidente della Fon-dazione “Human Life Fund - Fondo per la vita umana”, creatanel 2003, che opera in campo internazionale ed ha come finalitàla difesa ed il recupero della centralità dell’uomo e la lotta con-tro le differenze ed i disagi tra il nord e sud del mondo.Ricopre numerose cariche, anche a livello istituzionale, tra lequali quelle di Presidente di UNICA - Unione Italiana Catene Al-berghiere e di Membro del Consiglio Direttivo e della GiuntaEsecutiva di Federalberghi.Dal 1996 è inoltre Presidente di IRT S.r.l., istituto specializzatonel marketing e nella pianificazione turistica territoriale e nellaconsulenza per l’industria dell’ospitalità, che dallo scorso dicem-bre 2008 è divenuta Horwath HTL Italia, membro dell’importan-te società internazionale di Consulenza e Revisione AziendaleCrowe Horwath International.

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negozio al pubblico, che offreuna vasta selezione di vini pre-giati toscani.Lussuosa ma nel contempo di-screta, la Residenza di Ripet-

ta a Roma, incastonata nelpieno centro storico, nella fa-mosa via di Ripetta che parteda Piazza del Popolo, è un su-perbo complesso architettoni-co del Seicento, un ex conven-to dai tratti sobri ed essenziali,ideale per vivere appieno il fa-scino della capitale e goderecomodamente della sua ampiaofferta culturale e gastronomi-ca. Le 69 suites appartamentodall’atmosfera intima e di gran-de stile, gli alti soffitti, gli spazieleganti sono arricchiti da per-le d’arte classica come gli af-freschi di Giacomo Triga dellaSala Bernini, che si integranoin un perfetto connubio anchecon importanti opere di artecontemporanea come quelle diArnoldo Pomodoro, Carlo Lo-renzetti. Di grande prestigio ilcentro congressi composto da6 sale in grado di accoglierecomplessivamente fino a 560persone, tutte dotate di attrez-zature tecnologiche d’avan-guardia.

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Infine l’Hotel Villa Michelan-

gelo, antica residenza nobilia-re del Settecento nel cuore deiColli Berici, a 6 km da Vicenza,città del Palladio. La Villa è im-mersa in una atmosfera magi-ca, circondata da un parco pri-vato di 11 ettari con alberi cen-tenari e magnifici uliveti, chela rendono ideale anche per

momenti di quiete e relax acontatto con la natura, così co-me per esclusive cerimonieprivate.

Il team crescee guarda al futuroÈ ovvio che un tale sviluppo,nell’unire le eccezionali qualitàdi tutte queste strutture, rende

necessaria una profonda rior-ganizzazione manageriale chesia in grado in tutte le sue for-me di promuovere lo stile dicharme simbolo del GruppoRoyal Demeure. Prima di tutto,si rinforza la squadra di coman-do che vede il recente ingressodi Fabrizio de Simone Ni-

quesa, come Consigliere Dele-

Fabrizio de Simone NiquesaFabrizio de Simone Niquesa nasce a Roma nel1971, già durante gli studi al Liceo, sviluppauna forte passione nelle competizioni sportivedivenendo nel 1986 Campione del mondo diKart formula 100, la sua carriera procede su duedirettrici, da una parte rafforzando le sue profes-

sionali capacità dipilota automobilisti-co che lo vede inuna carriera di suc-cesso in formula 3,poi 3000 per diveni-re poi pilota ufficia-le della Bmw primaed in seguito dellaFerrari e Maserati,collaudatore in for-mula 1.Dall’altra impegnatonelle attività di fa-miglia sviluppandouna consistente pro-

fessionalità nel marketing e nelle vendite, conparticolare attenzione al comparto industriale,della distribuzione del largo consumo, delle ac-que minerali. Oggi Fabrizio de Simone Niquesasiede in diversi Consigli di Amministrazione edè Consigliere Delegato della TCL SpA, la societàche gestisce il marchio Royal Demeure HotelGroup.Vogliamo ricordare i punti di forza del vostrogruppo?«Già nel brand della nostra catena si individua-no alcuni segnali ben precisi se traduciamo let-teralmente il nome Royal Demeure cioè “Dimo-re Reali”. È proprio a questo che ci ispiriamo,considerando i nostri hotels all’altezza di ospita-re gli importanti ed esigenti viaggiatori del mon-do in un contesto degno di un palazzo reale. Ilnome però indica anche che nei nostri alberghiogni ospite è trattato da Re o Regina. Su questedue direttrici si fonda la centralità dell’acco-glienza, fatta dalla somma di piccoli dettagli chepossono essere raccolti nel bagaglio dei ricordi

e delle esperienze personali di ogni viaggiatore,in modo da rappresentare una memoria unica.Non ci vogliamo però dimenticare dell’innova-zione quale punto di forza del nostro gruppoper offrire in aggiunta alle caratteristiche artisti-che e storiche delle nostre residenze, un am-biente altamente tecnologico ed al passo con itempi moderni».Quali saranno le strategie di marketing per ri-spondere alle nuove esigenze del turismo dilusso?«Difficile fare molte anticipazioni, perché comesi sa il marketing è anche sorpresa e unicità, inlinea generale posso sicuramente affermare cheil nostro gruppo è molto attento alle esigenzedel viaggiatore di lusso ed è in questo senso chestiamo preparando risposte al mercato con spe-ciali servizi disegnati intorno ai loro desideri.Consideriamo i nostri hotels come una dellecomponenti che fanno parte dell’intero com-plesso pacchetto di viaggio turistico e ci stiamointeressando, proprio perché il segmento di lus-so lo richiede fortemente, della composizione edella scelta ed aggregazione di qualità di servizicomplementari che compongono il pacchetto diviaggio, quali il transfer, il personal shopper,ecc. In ultimo ritengo fondamentale, ed è lì cheindirizzeremo molte delle nostre energie, unaperfetta distribuzione sui nuovi mezzi, quali in-ternet, che permetta con tutti gli attributi multi-mediali di rappresentare in maniera perfetta lanostra offerta direttamente a casa di ciascunviaggiatore».Quali risultati vi aspettate e quali saranno lenuove sfide?«Siamo tutti in attesa di una ripresa dell’econo-mia mondiale, purtuttavia sono convinto che ilprodotto di qualità trova sempre un estimatoree quindi siamo fiduciosi di ottenere risultati increscita anche nei momenti difficili. Le nuovesfide guardano al consolidamento ed al raffor-zamento degli elementi caratterizzanti la tradi-zione e l’espressione della nostra creatività ita-liana».

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ROYAL DEMEURE LEADER DEL MICE A ROMACon le sue nuove acquisizioni, il Gruppo Royal Demeure ha or-mai tutte le carte in regola per diventare a buon diritto un polodi riferimento nel Mice di Roma. In un momento in cui gli arrivinella capitale sono in costante aumento, grazie anche a grandimostre culturali artistiche e cinematografiche, grazie al via per ilgrande progetto del Secondo Polo Turistico, e soprattutto graziealla Fondazione per Roma in vista delle Olimpiadi del 2020, Ro-yal Demeure si dimostra già pronto a sfide importanti. Con l’Ho-tel d’Inghilterra, la Residenza di Ripetta e il prossimo arrivo delGrand Hotel Beverly Hills, le sue capacità di Mice crescono inmaniera vertiginosa, sempre in punti strategici della città: primadi tutto le splendide Sale Pio IX e Pietro V di Palazzo Torlonia fi-no a 130 persone per eventi o cocktail, le 6 sale della ResidenzaRipetta, in grado di accogliere fino a 560 persone in ambientieleganti e luminosi, cui si aggiungono le 5 sale conferenze delGrand Hotel Beverly Hills, insonorizzate e attrezzate con le piùmoderne tecnologie. Tutte location ideali per la clientela busi-ness che desidera organizzare meeting e congressi nel cuore diRoma.

COVER STORY

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gato per l’area del Marketing &Sales, per contrastare il finaledi un periodo di crisi ma anchee soprattutto per lo sviluppo ele nuove sfide per il futuro. Inpiù, è già stata avviata una rior-ganizzazione manageriale com-pleta, sempre contando su unostaff di grande professionalitàed esperienza, un altro puntodi forza del Gruppo Royal De-meure. Tra questi anche un raf-forzamento dell’area vendita,arricchita da nuove risorseumane di grandi capacità comeSabina Galdiolo e Enrico Co-sta, nuovi Direttori Sales che,con la loro esperienza persona-le maturata da anni nel settoredell’hospitality, arricchisconola squadra di un contributo im-portante. Grande attenzioneanche a soluzioni innovative eal passo con i tempi, affinandole potenzialità del web marke-ting per la fidelizzazione deiclienti e degli operatori.

La filosofiadi Royal DemeureUn action plan aggressivo,quello del Gruppo Royal De-meure, ma di grande qualità,fatto di importanti scelte dimarketing industriale per il tu-rismo, di gestione delle attivitàcorrelate, di campagne pubbli-citarie, di ristrutturazioni, diacquisti ottimizzati di forniture,di costruzione di brand image,un Gruppo che guarda al futu-ro e possibili opportunità dicrescita in due grandi città co-me Milano e Venezia, differen-ziando l’offerta dei servizi, perun risultato finale di maggiorevisibilità internazionale.In questo, ritroviamo le lineeispiratrici di Luigi de SimoneNiquesa: «il soggiorno va vissu-to come momento unico e irri-petibile», «in un contesto al-

trettanto unico e irripetibiledove lo charme, la parola guidadella nostra filosofia, non è ilsemplice servizio di lusso, ben-sì un lifestyle che riguarda ogni

aspetto della vita in albergo, in-cluso un meeting o un eventoaziendale». Questa è la filoso-fia di cui il Gruppo Royal De-meure è davvero un simbolo. ■

L’Hotel Villa Michelangelo, a 6 km da Vicenza

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LA GRANDE CRISI CHE SI È SCATENATA NEL 2008LASCIA ANCORA STRASCICHI NEGATIVI SULL’INDUSTRIATURISTICA ITALIANA. LE RICETTE DEGLI ESPERTI PERUSCIRNE IN FRETTA? FORMAZIONE, INNOVAZIONE E QUALITÀDavide Deponti

Il turismo nel 2011

Panorama di Santa Maria di Leuca, da Villa del Faro, nuova residenza di lussoper vacanze nel Salento: saranno le località di mare italiane, secondo le indaginidi Trademark Italia, la prima attrazione per i viaggi del 2011

speranze e previsioni

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L’ INCHIESTA

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Incertezza economica e poli-tica che caratterizzano datroppo tempo oramai la si-tuazione dell’Italia e dati re-centi che confermano la

contrazione del potere d’acqui-sto delle famiglie del nostropaese: purtroppo le premesseci sono tutte per prevedere an-che per il 2011 budget e duratadei viaggi in calo. Trasferendo-ci un attimo nel paese reale lasituazione sembra leggermentediversa, e sicuramente, piùcomplessa, rispetto a questafotografia totalmente in negati-vo, anche perché, ad esempio,sono stati quasi otto milioni gliitaliani (fonte: Trademark Ita-lia) che hanno approfittato del-le festività natalizie per una mi-ni vacanza, spendendo una ci-fra complessiva compresa tra3,2 e 3,5 miliardi di euro, di po-co inferiore a quella della sta-gione 2009-2010. Che cosa per-ciò ci si deve aspettare nel set-tore turismo per l’anno appenainiziato? Sicuramente la situa-zione non sarà facile per ilcomparto, dato che secondo leprevisioni più ottimistiche persuperare del tutto la crisi e tor-nare ai numeri economici del2007, bisognerà aspettare il2014. «Nell’ultimo biennio l’Ita-lia ha perso il 12% delle presen-ze turistiche e i prezzi, nono-stante tutto, sono aumentatitra il 6 e il 14% nelle località divacanza mentre sono scesi nel-le città d’affari, spiega Aure-

liano Bonini, presidente diTrademark Italia, «continueràla fase critica delle catene al-berghiere, cresceranno i viaggiin treno e aumenterà sensibil-mente il numero dei centri be-nessere d’albergo. E il mare siconfermerà la prima attrazionedi vacanza». Secondo Trade-mark Italia, comunque, non tut-

te le prospettive per il nuovoanno sono negative: nel 2011diminuirà l’overbuilding alber-ghiero, la situazione meteo sa-rà migliore del 2010 e il 73% de-gli italiani continuerà a fare va-canze, con l’arte che resta ilmotore dell’escursionismo.

Il parere degli espertiInsomma i dati sono in chiaro-scuro e i pareri sul breve termi-ne piuttosto discordanti. Perquesto abbiamo chiesto ad al-cuni importanti esponenti del-l’industria turistica italiana diregalarci il loro pensiero e leloro previsioni all’inizio di que-sto nuovo anno. «Quali sono lepiù recenti previsioni per il2011? Secondo quelle del no-stro Osservatorio», ci spiegaElena David, presidente diConfindustria AICA, «nel pros-simo anno, il tasso di occupa-zione dovrebbe guadagnare unaltro punto percentuale e toc-care il 58,5%, il ricavo medio ri-manere sostanzialmente inva-riato e il RevPar crescere del2,1% a 68,1 euro. I trionfalismi,come si vede, restano lontani:a fine 2011, infatti, i valori deitre indicatori saranno comun-que significativamente inferioria quelli del 2008, primo anno dicrisi. Possiamo dire che nonesiste più un problema di com-petitività dei prezzi degli alber-ghi italiani, dal momento cherispetto al 2007 i ricavi medisono scesi quasi del 20%». Bi-sogna capire però come si puòsviluppare la situazione del set-tore alberghiero e vedere se iltrend delle notti trascorse in al-bergo sta finalmente aumen-tando. «I dati in questo mo-mento confermano quelle cheavevamo già anticipato nel cor-so della presentazione del Fo-cus AICA 2010, ovvero che, �

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segnava percentuali estrema-mente pesanti di perdita rispet-to al 2008. Ci troviamo oggi difronte a un’industria i cui mo-delli sono irreversibilmentecambiati: in generale si fanno iconti con una minor capacità

di spesa perché sia sul frontebusiness che sul fronte leisureabbiamo assistito a dei veri epropri cambiamenti culturalinell’approccio alla prenotazio-ne. Da un lato, infatti, alcunepolicy di saving sui budget di

seppur a fronte di un aumentodel numero di notti, l’anno si èchiuso con un dato negativo diricavo medio camera rispettoai dati del 2009. Occorre ricor-dare inoltre», continua ElenaDavid, «che già il dato del 2009

Dall’alto a sinistra: shopping, sport, benessere e relax – in questo caso tutti firmati Trentino (immagini della Fototeca TrentinoSpa) – sono stati tra gli input preferiti per gli otto milioni italiani che, nonostante la crisi, hanno fatto almeno una vacanzadurante il periodo di Natale

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L’ INCHIESTA

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spesa si sono radicate; dall’al-tro, oltre ad una reale minorcapacità di spesa dei cittadini,si aggiunge una tendenza ormairadicata che porta a sceglierela vacanza last minute, preno-tata su internet con tutti gli ef-

fetti di dumping del prezzo chequesto comporta. Il web ha da-to il mercato in mano a pochioperatori che operano da mo-nopolisti, e la frammentazionedel settore alberghiero non per-mette alle catene alberghiere di

far valere la loro forza negozia-le. Queste dinamiche sono ag-gravate dalla mancanza di in-terventi strutturali sul turismoda parte del governo, indispen-sabili per superare crisi comequella attuale». �

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Quale rilancioper il sistema Italia?

Recenti dati del centro studiTecnocasa confermano comelo sviluppo dell’economia glo-bale continuerà a ritmi mode-rati nel 2011, trainata sopratut-to dai paesi in via di sviluppoed emergenti, come Brasile,Cina, India, mentre si stimaper l’Italia una crescita, infe-riore però alla media europea.In questo contesto il mercatosi chiede se le aziende del bel-paese saranno in grado recu-perare posizioni a breve termi-ne, magari facendosi aiutareda due elementi d’impresa im-portanti come ricerca e forma-

zione. «In termini di singoligruppi alberghieri», rilancia lapresidente di AICA, «ovvia-mente ciascuno sta lavorandoa iniziative che possano sup-portare il rilancio. Principal-mente credo che una leva im-portante per recuperare posi-zioni e in cui tutti credono siala disintermediazione attraver-so siti proprietari sempre piùstrutturati e con offerte adhoc. Per quanto riguarda poiricerca e formazione, pensoche siano strumenti indispen-sabili per permettere alle im-prese di uscire dalla crisi. Noiinfatti offriamo un servizio incui è la componente umana, lapreparazione del personale, a

tutti i livelli, a fare la differen-za. Le imprese alberghiere sof-frono per l’inadeguatezza dellaformazione, la distanza realefra scuola e azienda e la man-canza di personale qualificatoa livello di scuola superiore euniversitaria. Per questo moti-vo come AICA abbiamo intra-preso un importante program-ma di formazione, che mira afar comprendere ai giovani cheil settore del turismo offre im-portanti possibilità di crescitae carriera professionale di altolivello. Fra le iniziative più im-portanti ci sono il programmadi Career Day, volto a favorirel’incontro tra domanda e offer-ta di lavoro nell’hotellerie gra-

La qualità è uno dei punti focali su cui basare il rilancio dell’industria turistica: sia che si parli di vacanze di qualità, comequelle dedicate alla riscoperta dell’arte italiana (sopra una sala del Castello del Buonsiglio a Trento, foto di Daniele Liraper Trentino Spa), sia di qualità dell’accoglienza (a destra due immagini dell’AC Hotel di Firenze)

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zie al coinvolgimento dell’indu-stria dell’accoglienza e delleuniversità, l’Executive MBA inHospitality Management che laMIB School of Management diTrieste ha presentato in colla-borazione e con il supporto diConfindustria AICA e Confin-dustria Alberghi, nonché unimportante programma di for-mazione nato dalla collabora-zione tra Confindustria Hospi-tality e Shenker Corporate, te-so proprio a innalzare la quali-tà professionale degli operato-ri e del management del com-parto alberghiero anche trami-te un uso appropriato e ade-guato della lingua inglese. Pernon limitarsi a farsi capire ma �

per tradurre realmente nelleparole e negli atteggiamenti lospirito d’accoglienza del no-stro Paese».

L’interventodelle istituzioniPurtroppo allora, si può direcon certezza che le ripercussio-ni della lunghissima crisi finan-

ziaria fanno ancora danni al tu-rismo in Italia. «La crisi econo-mica», conclude Elena David,«ha indubbiamente aggravatouna situazione già difficile pervia delle nuove dinamichecreate dall’avvento di internet.Sicuramente la miopia delleistituzioni verso il nostro setto-re, la crescita smisurata dell’of-

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ferta che non risponde ad unadomanda reale ma a dinamichelegate ai piani regolatori e alleconcessioni edilizie, la tassa-zione sempre più gravosa a cuisiamo soggetti, la mancanza diuna promozione coordinata estrutturata del nostro paeseall’estero, sono tutti fattori chead oggi continuano a causaredanni». Il malato è ancora piut-tosto grave, insomma. E questaè l’opinione anche di un altroillustre esponente del compar-to turistico italiano, il presiden-te di Federalberghi Bernabò

Bocca. «La situazione attualedel settore alberghiero non ècerto rosea e il trend delle notti

trascorse in hotel non sta anco-ra aumentando in maniera si-gnificativa. Il 2010 si è infattichiuso con un modesto incre-mento dello 0,4% di pernotta-menti, ai quali non è corrispo-sto un incremento del giro d’af-fari delle imprese, che al con-trario ha continuato la sua fasecalante. Di contro non abbia-mo ancora previsioni preciseper il 2011, se non l’auspicioche migliorando la situazioneeconomica a livello mondialeanche l’economia turistica pos-sa ripartire. Certo, va sottoli-neato con forza, che gli alber-ghi italiani, facendo davverograndi sacrifici, hanno in que-

sta congiuntura burrascosamantenuto una linea tariffariain calo. Ciò fa sì che la nostracompetitività sarà ancor piùevidente nel momento in cui ilmercato riprenderà a girare».Ed anche secondo il presidenteBocca, fondamentali per un fu-turo ritorno al segno positivodel mercato saranno le spinteda dare a ricerca e formazione.«È fuor di dubbio che la forma-zione professionale nel nostrocomparto sia l’arma vincente.Senza un elevato livello profes-sionale non saremmo in gradodi accompagnare un adeguatolivello qualitativo indispensabi-le a riconquistare fette di mer-cato nazionale ed internaziona-le. Soprattutto ora che le riper-cussioni della lunghissima crisifinanziaria iniziata nel 2008hanno segnato e stanno se-gnando una stagnazione in ter-mini di pernottamenti ed un ca-lo in termini di fatturati. Segnievidenti, a mio avviso, che lacrisi finanziaria globale vorticaancora nelle tasche dell’econo-mia reale dei cittadini. La situa-zione del congressuale è an-ch’essa poi purtroppo in lineacon questo momento di diffi-coltà che ha investito e conti-

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nua ad investire il resto di tuttii segmenti che compongono ilmagnifico sistema turistico ita-liano». Una speranza? «Ci vor-rebbero un piano comune Sta-to/Regioni e fondi adeguati,che si occupino della comuni-cazione del prodotto Italia:senza di essi è ben difficile»,conclude Bernabò Bocca «pro-muovere un prodotto che inve-ce potrebbe sovvertire la diffi-cile situazione economica delpaese».

Puntare sulla qualitàdei serviziUnica istituzione che sembramuovere qualche passo in aiu-to del settore sembra essereallora l’Enit che, per potenzia-re le attività a supporto dellapromozione dell’immagine del-l’Italia turistica nel mondo, maanche per razionalizzare lapropria azione strategica per il2011, ha messo in campo unaserie di strumenti innovativitra i quali il nuovo regolamen-to per i soci del Club Italia e lanuova Carta dei Servizi. «Tra lenovità individuate per dareuna diversa connotazione adun Club che, da sempre, rap-presenta l’eccellenza e la pro-

fessionalità del turismo nel no-stro Paese, ma anche per mar-carne la personalizzazione», haspiegato recentemente il presi-dente dell’Enit, Matteo Mar-

zotto, «vale la pena ricordarela suddivisione in tre tipologiedi aderenti (standard, gold eplatinum), ma anche l’organiz-zazione di una giornata annua-le del Club Italia e l’istituzionedegli Italian Tourism Awardche verranno assegnati a colo-ro che si distingueranno per laloro attività di promozione. Econ la nuova Carta dei Serviziche abbiamo varato, le presta-zioni tradizionalmente offertedall’agenzia vogliono trasfor-marsi e rinnovarsi per allinear-si alle esigenze del mercato,

puntando sulla qualità». Pro-prio la qualità è uno degli stru-menti fondamentali da giocarsiin questo periodo di crisi, in-sieme a innovazione e forma-zione, secondo il parere di Fe-derturismo Confindustria, laFederazione Nazionale dell’In-dustria dei Viaggi e del Turi-smo del sistema Confindustria.Secondo gli esperti dell’asso-ciazione infatti, poiché i pro-blemi che il settore deve af-frontare sono molti e l’indu-stria turistica italiana difende afatica la sua competitività, èsempre più evidente come siavverta la mancanza di un pia-no strategico che fissi obiettivie strumenti per arrivare a ri-sultati concreti. ■

Un rilancio dell’offerta alberghiera per coadiuvare l’uscita dalla crisi non può prescindere dalla preparazione del personale:la formazione può essere utile sia alle grandi catene come AC Hotels (nella pagina a sinistra la struttura di Bologna), sia allestrutture singole (in questa pagina l’Hotel Rossini di Imperia)

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CONFERMATA LA RIPRESA NEL 2010, IL TURISMO MONDIALE GUARDA ALL’ANNOAPPENA COMINCIATO CON OTTIMISMO. MIGLIORI CONDIZIONI ECONOMICHE E PROPENSIONEALLA SPESA PER I VIAGGI HANNO RISOLLEVATO IL SETTORE NEGLI ULTIMI MESI,SOPRATTUTTO NEI PAESI EMERGENTI, E FANNO PREVEDERE UNA CRESCITA GLOBALEPER IL 2011 TRA IL 3 E IL 5%. BUONE NOTIZIE, MA NON PROPRIO PER TUTTIBarbara Marcelli

Come e dovesi viaggerà nel 2011

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TREND

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Dalla Grande Muraglia cinese alle strade di Lipsia in Germania, il 2010 è stato l’anno della ripresa per il turismointernazionale. Credits turismo Cina. Credits Brzoska, Leipzig tourismus und marketing GmbH

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Nove miliardi e 800 milio-ni di viaggi. Durante il2010 il mondo è tornatoa muoversi da una cittàall’altra, da un Paese

all’altro, segnando una crescitadel 5%, risollevandosi dal calodello scorso anno (–1%) e se-gnando un nuovo record asso-luto. La ripresa dalla crisi èdunque ufficiale e netta a livel-

lo mondiale. È questo il datopiù incoraggiante presentatodal World Travel Trends

2010/2011, commissionato daITB Berlin. Ed è da questopunto, finalmente positivo, og-gettivo e rassicurante, che han-no preso le mosse valutazioni,approfondimenti e previsionidegli esperti di IPK Internatio-

nal, autori del rapporto che sa-rà presentato, con gli aggiorna-menti degli ultimissimi mesi,durante l’ITB Future Day, il 9marzo 2011, nell’ambito dellaprestigiosa fiera del turismo diBerlino.

Around the WorldSi torna a viaggiare in giro peril mondo e si torna a spendere.

Si stima una crescita del 7%nello scorso anno per le speserelative ai viaggi al di fuori deiconfini nazionali, e del 4% perquelle relative al turismo do-mestico (World Travel Moni-

tor, UNWTO gennaio-settem-bre 2010). A conti fatti questepercentuali non permettonoancora di raggiungere i valorieconomici del 2008, ma fannoben sperare nel 2011 comenuovo anno record. In ognimodo, la tendenza indotta dal-la crisi, ossia la rinnovata at-tenzione al risparmio, continuaa dominare le scelte oculatedei viaggiatori: la spesa mediaper notte nel 2010 è stimata in-torno ai 107 euro, mentre laspesa media per viaggio si at-testerebbe su 1.141 euro. E, in-fatti, al netto miglioramentodella situazione per quanto ri-guarda hotel e altre struttured’accoglienza – si parla di unacrescita del volume per un 5%,a fronte del crollo del 7% del2009 – non corrisponde una al-trettanto importante risalita intermini di prezzi, né in terminidi durata del soggiorno. Le ten-denze chiave continuano adessere viaggi brevi e costi sot-to controllo. Buona, infine, laperformance dei viaggi aerei,per i quali è stimata una cresci-

ta nel 2010 del 7%, con unasensibile ripresa del premium

long-haul market.Il rapporto descrive una cresci-ta globale decisamente positi-va, dunque, ma sulla carta geo-grafica del mondo la tanto ago-gnata ripresa nel settore del tu-rismo non si è presentata uni-formemente. I risultati più po-sitivi, come per molte altre di-namiche economiche, sono daattribuirsi al fermento dei mer-cati emergenti. Asia, Sud Ame-rica e Medio Oriente hanno se-gnato un passo notevolmente

Pubblicità per ITB Berlin 2011

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TREND

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migliore rispetto a quello diEuropa e Nord America, con li-velli di crescita a due cifre con-tro i deboli segni positivi deipaesi economicamente più svi-luppati. Risultati eccellenti so-no stati raggiunti in particolare

dalla Corea del Sud, dove gliarrivi internazionali sono cre-sciuti del 28%, dalla Cina, cheha registrato una crescita del23%, e dal Messico, con unacrescita del 5%. Anche in termi-ni di spesa i paesi in crescita

maggiore sono ancora quelliemergenti: Brasile (+54%), Rus-sia (+26%) e Cina (+22%).

In EuropaPer il nostro continente il 2010,più che di ripresa, è stato un �

La Cina apre sempre di più i propri tesori al turismo internazionale. Credits turismo Cina

La Germania è il Paese europeo che meglio ha saputo reagire alla crisi del turismo. Credits Hans Peter Merten, Gntb

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anno di stabilizzazione, duran-te il quale, tra alti e bassi deidiversi paesi, il numero di arri-vi internazionali è cresciuto tral’1 e il 3% (UNWTO), mentre ilvolume dei viaggi effettuati daicittadini europei è cresciutodell’1%. Nonostante questa lie-ve risalita ancora il segno me-no è stato registrato sia in ter-mini di numero di notti (–2%),sia in termini di spesa (–3%,European Travel Monitor, gen-naio-agosto 2010). Dati più in-coraggianti riguardano l’anda-mento dello scorso anno per iviaggi fuori dai confini naziona-li – +5% sul lungo raggio, stabilicorto e medio raggio – e il nu-

mero dei passeggeri delle com-pagnie aeree – +2%, a scapitodei viaggi in auto. Sempre posi-tivo il trend delle navi da cro-ciera e dei traghetti, che hannosegnato nel 2010 un +10%. An-che all’interno della stessa Eu-ropa, però, la situazione ètutt’altro che omogenea. Ci so-no paesi che meglio e primadegli altri hanno saputo torna-re a imporsi come destinazioneturistica internazionale: è il ca-so della Germania, che ha se-gnato nel 2010 una crescita dioltre l’11% negli arrivi interna-zionali, e della Croazia, che loscorso anno ha saputo conqui-stare un +7% (dati European

Travel Commission gennaio-agosto 2010). L’Italia ha ottenu-to una crescita moderata, intor-no al 3,6% (nello stesso perio-do), ma paesi come la Spagna(+0,4%) e la Grecia (–5,4%) nonsi sono ancora lasciati allespalle i momenti difficili. No-nostante le notevoli differenze,comunque, la ripresa globale egli ottimi risultati di alcunimercati europei rappresentanouna potente locomotiva, in gra-do di trainare, nelle previsioniper il prossimo anno, anche ipaesi che più lentamente stan-no uscendo dalla crisi.

Cosa ci aspettaGuardando al 2011, in effetti, lebuone prospettive che si deli-neano nell’orizzonte economi-

Grazie al turismo internazionale la Croazia si impone come unadelle più importanti destinazioni europee. Credits Ivo Pervan, Milo Andric

Dopo un 2009 molto difficile, la Russia torna a viaggiare e a spendere (nelle foto,a sinistra, il Kempinski di Mosca e, a destra quello di San Pietroburgo)

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TREND

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co globale rappresentano unelemento positivo anche per ilprossimo futuro del turismo.Una crescita economica globa-le che nel 2010 è stata del 4,8%e che si prevede potrà esseredel 4,2% nel 2011 e del 4,7% nel2012 (IFO Institute). Una cre-scita ancora una volta trainatada Asia e America Latina, afronte di una più lenta ripresadei paesi europei e nord ameri-cani. Locomotiva d’Europa siconferma essere la Germania,la cui economia è cresciuta nel2010 del 3,7% e si prevede cre-scerà nel 2011 del 2,2%. Sullascorta di queste previsioni, an-che per quanto riguarda il turi-smo, le attese dei tedeschi perl’anno appena iniziato sono de-cisamente positive: elevata ri-presa dei consumi, favorita tral’altro dal basso tasso di disoc-cupazione e di insicurezza eco-nomica e lavorativa. A livelloglobale le previsioni parlano diuna crescita del 3-5% del turi-smo internazionale, secondoIPK World Travel Monitor, edel 4-5%, secondo lo UNWTO.Ancora in crescita nel 2011 siprevede sarà il numero di viag-giatori che daranno la loro pre-ferenza all’aereo come mezzo

di trasporto (+5%, fonte Bo-eing).In Europa le previsioni per

quest’anno parlano di una len-ta, ma continua crescita nelsettore del turismo, individuata �

Lo skyline di Francoforte: la ripresa economica della Germania spinge gli esperti a prevedere una interessante crescitadel turismo per il 2011. Credits Jochen Keute, Deutsche Zentrale für Tourismus e.v.

Benessere e cura di sé: i viaggiatori Lohas promettono di essere i premium customer2011. Credits Guido Werner, Thüringer Tourismus GmbH. Credits Daniel Geiger, Gntb

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dall’IPK Travel Confidence In-

dex tra l’1 e il 2%, mentre fore-cast più ottimistici parlano diprospettive del 2-3%. La crisieconomica continuerà a condi-zionare le abitudini di viaggiodel 65% della popolazione nel2011: nel 44% dei casi i cittadinieuropei programmeranno unnumero di viaggi equivalente aquello dello scorso anno, nel57% pianificheranno una spesaancora identica a quella del2010, mentre sarà il 37% deglieuropei a ridurre ulteriormentequesta spesa. A pesare sulleprevisioni per il turismo euro-peo concorre l’incerta situazio-ne del mercato britannico. Mal’Europa resta comunque la de-stinazione turistica internazio-nale più importante, la cui ri-presa è trainata dal favore rico-nosciuto dai turisti d’oltreocea-no, dal turismo nelle capitali edal business travel.

Macro Trend 2011Social Media e MobileÈ ormai evidente a tutti: il vol-to dell’industria del turismo sa-

rà stravolto dall’ineffabile real-tà 2.0. Una rivoluzione chesconvolge le abitudini e le re-gole del gioco a colpi di re-

views e suggerimenti, sistemionline di gestione delle preno-tazioni, guide turistiche da sfo-gliare su schermi touch. NegliUSA sono 79 milioni, ossia il52% del totale, i viaggiatori lei-

sure che già trovano nei socialmedia uno strumento fonda-mentale per i loro viaggi. Sitratta di un segmento che nelsolo turismo domestico negliStati Uniti spende 102,9 miliar-di di dollari, contro i 69,5 mi-

liardi di dollari della metà noninformatizzata. Viaggiano dipiù, spendono di meno (in pro-porzione) e sono protagonistiattivi dei social network, purbasandosi per le loro scelte diviaggio anche su informazionie canali tradizionali. Eppurel’industria del turismo investeancora solo modeste sommesul marketing attraverso i so-

cial media, senza un’adeguataed efficace attività di report edi misurazione dei risultati ot-tenuti attraverso questi canali.Sul fronte mobile, il 40% deiviaggiatori internazionali pos-siede uno smart phone con ac-cesso a internet. Di questi, ol-tre il 40% utilizza il proprio ter-minale per ricercare informa-zioni sulle destinazioni turisti-che, il 34% dei business travel-

ler e il 26% dei turisti leisure lousano per effettuare e cambia-re prenotazioni durante il viag-gio. L’industria del turismo stacominciando a rispondere aquesta rivoluzione con nume-rosi app legati ai più svariati te-mi di viaggio.L’ultima frontiera? È l’augmen-

ted reality: una combinazionetra GPS e videocamera dellosmart phone che permette diaggiungere nuove informazioniutili alle riprese live dal telefo-nino. Lonely Planet ha già lan-

Uno sguardo verso il futuro: il turismo mondiale crescerà del 3-5% nel 2011,quello europeo difficilmente supererà il +2%. Credits Jochen Keute, Gntb

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ciato le prime city guide mobi-

le basate su questa tecnologia.Il problema più grande? Gli ele-vati costi del roaming interna-zionale.

LOHAS - Lifestyleof Healtand SustainabilityBenestanti, beneducati, attentialla propria salute e a quelladel pianeta. Ecco il ritratto diquelli che potrebbero rivelarsinel prossimo anno i nuovi pre-

mium customer. Si tratta, inbuona sostanza, di persone chevivono e consumano secondouno stile etico, informato e at-tento, specialmente in relazio-ne alla propria salute e al pro-prio benessere, oltre che a temisociali e ambientali, senza tra-scurare spiritualità e nuovetecnologie. Questa categoria diconsumatori, estremamente

critica e composta da vari sot-togruppi, cerca nell’offerta turi-stica eco-sostenibilità ed altistandard etici e di giustizia so-ciale. Negli USA, dove il feno-meno è più radicato, si parladel 19%, ossia di 41 milioni dipersone, per un mercato di be-ni e servizi da 209 miliardi didollari e un giro d’affari del so-lo eco-turismo pari a 42 miliar-di di dollari. Difficile stabilirnei contorni e le dimensioni inEuropa. Le stime vanno dal 5 al30% della popolazione adulta.Ma in Germania, il Paese euro-peo più avanzato (anche) suquesto fronte, ben il 20% dellapopolazione può essere identi-ficato come LOHAS. Questepersone prediligono fortemen-te i viaggi a breve o media di-stanza (un interessante 12%sceglie l’Italia), optando per of-ferte turistiche in base alla eco-

sostenibilità (64%) e al prezzo(77%). Si tratta ancora di unasensibilità elitaria (il 20% deiviaggiatori a livello globale an-noverano l’ecologia tra i primitre elementi di scelta per unviaggio, Lucerne University of

Applied Sciences and Arts),che si sta, però, progressiva-mente diffondendo (negli USAla percentuale sale al 42%).

Hi-tech tourismSi va dall’Hotel Family declina-to ai social network, agli smarthotel e alle stanze automatizza-te, dalla ambience intelligence,fino alle reception robotizzate.Prospettive future o futuribili,tutte vogliono rispondere allenuove esigenze dei clienti-viag-giatori, anticiparle e crearle, sepossibile, ampliando la gammaesperienziale connessa al viag-gio. In questo modo non solo sipotranno offrire servizi innova-tivi, ma si potrà anche benefi-ciare di una maggiore cono-scenza degli interessi della pro-pria clientela, orientando inquesta direzione offerte, pro-mozioni o anche più efficacicampagne pubblicitarie di par-tner commerciali. ■

Interattività e tecnologie nelle stanze del futuro. Credits Philips, care for guests

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MENTRE LA DOMANDA INTERNA FATICA ANCORA A RIPARTIRE,QUELLA ESTERA SEGNA UN PASSO DECISAMENTE PIÙ INCORAGGIANTE.ECCO PERCHÉ LE PICCOLE (GRANDI) IMPRESE DEL NOSTRO PAESE GUARDANOCON SEMPRE MAGGIORE INTERESSE AL DI LÀ DEI NOSTRI CONFINI. PRONTEALLA SFIDA DEI NUOVI MERCATI PER TORNARE A FARE BUSINESSBarbara Ainis

Nuovi mercati,qualità e made in Italyper uscire dalla crisi

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lontani, che oggi si aprono alMade in Italy. Come ogni scom-messa comporta dei rischi, mal’audacia delle avanguardie im-prenditoriali e delle eccellenzeterritoriali viene premiata.Stando almeno a quanto rac-conta il recente Rapporto Uni-credit sulle piccole imprese2010-2011, che quest’anno haindagato proprio il tema dellaricerca di nuovi mercati. Ne èemersa un’evidenza chiara: segià prima della crisi le esporta-zioni erano l’unica componentedinamica della domanda aggre-gata italiana, ora che si comin-ciano a intravedere i primi se-gnali di ripresa, è ancora solodalle esportazioni, e in partico-lare da quelle verso i mercatipiù dinamici dei paesi emer-genti, che potrà arrivare laspinta alla crescita indispensa-bile per la nostra economia.

Internazionalizzazione,reti e “long tail”Le PMI sono state e continua-no ad essere il motore pulsantedell’economia italiana. Pur conle difficoltà derivanti dal con-fronto con grandi realtà multi-nazionali globalizzate, le picco-le e medie imprese – in partico-lare quelle impegnate nella pro-duzione di beni di consumo,giovani designer, subfornitoriiperspecializzati, aziende che

Sembra di fare un saltoindietro nel tempo, finoall’epoca eroica e av-venturosa degli alboridel capitalismo nostra-

no. Piccole aziende familiarisono pronte a grandi sfide escommettono il tutto per tuttosulla qualità dei prodotti e leproprie capacità. Di fronte alle

difficili contingenze che hannomesso tanti in ginocchio, alcu-ni piccoli imprenditori italianisi rimboccano le maniche epreparano la valigia. Non certoper emigrare, ma per partire,forti della qualità dei propriprodotti e dell’unicità dellapropria offerta, alla scoperta dinuovi mercati, di paesi, vicini o �

Paesi emergenti, non solo formidabili competitors ma anche mercatida conquistare con le armi della qualità e della professionalità made in Italy

Rapporto Uni- credit sulle piccoleimprese 2010-2011

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producono beni in conto capi-tale – hanno dimostrato la loroflessibilità e adattabilità aicambiamenti intercorsi. Pronteall’esplorazione di nuove fron-tiere, commerciali o tecnologi-che, hanno saputo evolvere, dauna stagione di internazionali-smo spontaneo e poco struttu-rato, verso una visione più glo-bale nell’organizzazione dellapropria attività. I nuovi mercatidi sbocco sono oggi affrontatie presidiati perciò, anche dallepiccole imprese più virtuose,con la sistematicità dei rappor-ti commerciali, la selezione deipaesi verso i quali indirizzare lapropria offerta, la ricerca diuno specifico target di clientelae l’utilizzo di politiche di mar-keting per aggredire specificimercati esteri.In molti casi, sebbene non intutti, uno degli strumenti al ser-vizio del capitalismo molecola-re italiano per l’internazionaliz-zazione e la globalizzazione delproprio business sono le retilocali. Dalle joint venture allepartnership commerciali, pas-sando per le reti d’impresa e gliaccordi di scambio pluriennali,il fare insieme permette di sin-tetizzare conoscenze e compe-tenze sinergiche o abbattere icosti di transazione legati al-l’ingresso in nuovi mercatiesteri scarsamente conosciuti.Queste forme di partnership,che consentono tra l’altro dicondividere e quindi limitare ilrischio insito nel processo didiversificazione, geografica oproduttiva, diventano, nell’at-tuale contesto economico di fa-ticosa ripresa post-crisi, nonsolo una pratica aziendale, maun veicolo vero e proprio didiffusione del benessere, attra-verso la valorizzazione del pa-trimonio territoriale.

Consorzio TutelaConeglianoValdobbiadeneProsecco SuperioreDocg«Oggi il Consorzio di Tutelariunisce la quasi totalità deiproduttori del territorio, tutteimprese con non più di 50 di-pendenti, orientate a fare dellaqualità un focus importante ecapaci dell’elasticità necessariaper cambiare rotta quando ne-cessario e adattarsi al mutaredegli eventi», ci spiega Gian-carlo Vettorello (foto), diretto-re del Consorzio. «Senza illu-dersi del fatto che il «nuovo»sia la soluzione di ogni proble-ma, i nostri produttori si sonorivolti all’estero in cerca di op-portunità commerciali. La scel-ta di questi mercati è estrema-mente importante, visto che ilvino si consuma in paesi checondividono con il nostro simi-

litudini culturali. Quindi, adesempio, benché in Cina il mer-cato cresca molto, il paese re-sta culturalmente lontano danoi e il loro interesse verso i vi-ni si orienta o su prodotti abassissimo costo o su vini “mi-to”. Il Prosecco di ConeglianoValdobbiadene (che, grazie an-

Dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento, la qualità del Proseccodi Conegliano Valdobbiadene è controllata in tutte le fasi di produzioneper offrire ad oltre 50 paesi nel mondo le bollicine all’italiana

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che al suo lavoro di tutela delConsorzio ha ottenuto la DocgConegliano Valdobbiadenenell’agosto 2010, ndr.) è fortein un rapporto qualità/prezzoed esporta in oltre 50 paesi. In-nanzitutto USA, Germania,Svizzera, Inghilterra e Canada,che rappresentano i nostrigrandi mercati, ma sono in cre-scita le esportazioni verso altripaesi, in particolare Olanda eBelgio, Polonia, RepubblicaCeca e Ungheria. Per quanto ri-guarda i paesi del nord Europa,l’apertura verso i vini italiani èfrutto di una maggiore cono-scenza che li porta a sperimen-tare e apprezzare non solo i vi-ni francesi (come è successo inUK negli ultimi 10 anni), men-tre per i nuovi cittadini europeisi tratta anche di una ricerca diadesione a una identità cultura-le. Da non sottovalutare, inol-tre, sono gli effetti, favorevoliin questo caso, della crisi: ledifficoltà economiche hannospinto questi mercati a cercaree apprezzare prodotti con unmigliore rapporto qualità prez-zo, come le bollicine italiane».In una competizione che nonpuò e non deve basarsi esclusi-vamente sul costo, le produzio-ni italiane di successo trovanola propria dimensione nell’am-bito di quella lunga coda sem-pre più economicamente inte-ressante rappresentata dallenicchie mondiali. Settori tradi-zionali del Made in Italy, comeabbigliamento e industria delbenessere, arredamento, elet-trodomestici e domotica, o set-tori a più alta intensità tecnolo-gica, come la meccatronica, ilbiomedicale o l’indotto dell’au-tomotive e dell’aerospaziale,riescono a cogliere al meglio lasfida dell’internazionalizzazio-ne, puntando non già su una

fallimentare concorrenza di co-sti con i paesi in via di svilup-po, ma sui vantaggi competitividel mantenere collegata la pro-duzione materiale di beni fisicia quella immateriale del servi-zio e del know how.Il Rapporto Unicredit sulle pic-cole imprese 2010-2011 sottoli-nea inoltre la forte e positiva re-lazione tra apertura verso i mer-cati esteri (sia in termini di ex-port che di import), crescita delPIL nazionale, composizioneoccupazionale e produttività.

La Cina e le altreI paesi in via di sviluppo, primafra tutti la Cina, nell’ultimo de-cennio sono stati visti comeuna minaccia per le economienazionali, un concorrente chegioca fuori dalle nostre regole,dal quale è necessario tutelarsi.Eppure proprio la Cina, insie-me all’India, alla Corea e allerepubbliche ex sovietiche e ainuovi paesi europei, rappresen-tano, soprattutto in un’ottica dimedio-lungo periodo, una dellemaggiori opportunità per lepiccole aziende del Made inItaly. E con questo non si inten-de individuare i paesi dove pro-durre con risparmi di costo,

bensì nuovi mercati di sboccoin grado di valorizzare la quali-tà dei prodotti e del servizio edi far ripartire veramente il bu-siness delle nostre PMI facen-dole risollevare dalla crisi. LaCina in particolare è stato l’uni-co Paese ad aver aumentato laquota di beni di consumo ac-quistati in Italia, facendo regi-strare nel periodo gennaio-lu-glio 2010 una crescita delleesportazioni italiane del 26,9%rispetto al primo semestre del2009. Il nostro paese è il terzopartner europeo della Cina, do-po Germania e Francia, pro-prio grazie ai piccoli e medi im-prenditori nostrani, che si sonodimostrati capaci di superare iltimore di confrontarsi con que-sto grande nuovo mercato asia-tico e di coglierne le grandi op-portunità: un mercato internodinamico e in continua espan-sione, estremamente ricettivoper quanto riguarda l’incontrotra cultura urbana e cultura delcontado sul territorio (base delMade in Italy), ma anche ingrado di riconoscere alle PMIitaliane la flessibilità organizza-tiva, produttiva e culturale, laqualità e l’originale utilizzo deisaperi nella fase di design dei �

La crescita dei paesi emergenti rappresenta un’opportunità importanteper le PMI italiane

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prodotti. Proprio in quanto leattività di export delle nostrePMI non si basano sul binomiostandardizzazione/volume, lepiccole aziende sono menoesposte, rispetto alla grandeimpresa, alla concorrenza cine-se sul terreno domestico e pos-sono approfittare sul mercatoestero dei “vuoti” lasciati dalsistema produttivo cinese.

Valtorta Decor(tessuti, arredamenti,imbottiti e nautica)«La nostra attività è fortementeorientata all’internazionalizza-zione, in quanto i nostri prodot-ti, di elevato prezzo e altamen-te customizzati, non trovanomercato in Italia, se non nelsettore nautico (imbarcazioni eyacht da 40 metri in su)», chia-risce Renato Valtorta (foto),proprietario di questa intra-prendente e storica aziendabrianzola specializzata nellaprogettazione e realizzazionedi allestimenti d’interni. «Sia-mo alla continua ricerca dinuovi mercati che siano inte-ressati alla nostra produzione.Anche il mercato europeo èdifficile in questo momento,pertanto ci rivolgiamo soprat-tutto a Russia, Cina, HongKong e Giappone, dove i com-pratori sono disposti a spende-re cifre molto elevate per pro-dotti di assoluta qualità e unservizio altamente professiona-le. Ma non bisogna credere cheil solo fatto di produrre Madein Italy sia sufficiente a garan-tirsi il successo all’estero. Al difuori del settore della moda,dove il marchio Italia ha unvantaggio notevole, ci sonocompetitor altrettanto interes-santi e altrettanto apprezzati.Bisogna abbandonare la pre-sunzione e puntare soprattutto

sulla qualità. I clienti in questipaesi sono molto preparati edesigenti, studiano attentamenteil fornitore, a volte per anni,provano la sua professionalitàe la qualità della produzione. Ilrapporto che si viene a creare èun rapporto diretto basato sulrispetto e sulla fiducia. Perquesto, se si vuole entrare inquesti mercati (costituiti dauna vera e propria rete in cuitutti conoscono tutti), è neces-sario fare esperienza sul cam-po, andare in prima persona aconoscere e a parlare con iclienti e soprattutto mantenereciò che si promettere: perderecredibilità con un cliente vuoldire giocarsi un intero merca-to. Lavorando secondo questafilosofia abbiamo mantenuto ilfatturato costante, anzi in leg-gera crescita, anche durantequesti anni di crisi. Per il futu-ro siamo abbastanza ottimisti e

puntiamo su mercati nuovi o inripresa: India, Corea del Sud,Malesia, Australia, ma ancheArabia Saudita e Kuwait. La sfi-da è quella di giocare d’antici-po per trovarsi al posto giustonel momento giusto».Guardare a questi promettentimercati vuol dire orientarsi indirezione della crescita. Secon-do il Fondo Monetario Interna-zionale (FMI) per il 2010, afronte di una crescita del PILmondiale del 4,8%, si stima unacrescita del 7,1% delle econo-mie dei Paesi emergenti e del2,7% delle economie avanzate.Mentre in Italia si parla dell’1%di crescita, la Cina viaggia sul10,5%, l’India sul 9,7%, il Brasile7,5%, la Russia 4%, solo per fa-re qualche esempio. Questi li-velli di crescita comportano unrapido e progressivo aumentodella classe media nei paesiemergenti: 158 milioni di con-sumatori benestanti, che po-trebbero diventare addirittura571 nel 2030, considerando nonsoltanto il gruppo BRIC, ma an-che paesi come Messico, Tur-chia, Sudafrica, Indonesia, Po-lonia e molti altri. ■

Il made in Italy da solo non basta: per conquistare i clienti esteri Renato Valtortapunta sulla qualità artigianale e la serietà del servizio

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spiega Alberti. Un lavoro che sirivela utilissimo a fargli scopri-re i suoi talenti, «quest’espe-rienza mi ha permesso di cono-scere imprenditori importantidai quali ho imparato molto,dandomi l’opportunità di affi-

Nato 40 anni fa ad An-ghiari, paesino medioe-vale vicino a San Sepol-cro, Michele Alberti finda giovanissimo aveva

un sogno nel cassetto che oggi– possiamo dirlo – ha realizza-

to pienamente: quello di farel’imprenditore, «subito dopo ildiploma, ho preferito la scuolasul campo all’università e hoaperto una società specializza-ta nell’organizzazione di eventie meeting aziendali e privati»,

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Il Signorenell’anello

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no orafo mio amico, che realiz-zava gioielli unici per unaclientela di altissimo livello, michiese di accompagnarlo da unorefice di Loreto al quale vole-va presentare la sua ultima col-lezione. In attesa di essere rice-

nare creatività, intuito e dotirelazionali». La società va bene– «il fatto di lavorare in Tosca-na era già di per sé un grandevantaggio», chiosa Alberti, «do-potutto quale cornice miglioreper feste, presentazioni e mee-

ting aziendali?» – tuttavia nonè ancora la strada del futuro,come lui stesso racconta: «vo-levo sperimentare altre vie, co-sì ho aperto nuove società perpoi trovare un giorno, quasi percaso, la mia strada. Un artigia-

L’ IMPRENDITORE DEL MESE

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SI CHIAMA TUUM L’ANELLO CON LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO CHE STACONQUISTANDO LE GIOIELLERIE DI TUTT’ITALIA. A REALIZZARLO UN GIOVANE IMPRENDITORETOSCANO, MICHELE ALBERTI, CHE HA AVUTO L’INTUIZIONE DI CREARE UN PREZIOSODAL MESSAGGIO IMPERITUROCristina Marina

TUUM in argento brunito e argento bronzato creato ad hoc per i Musei Vaticanicon il Padre Nostro in latino, lingua riservata alle versioni più preziose. Per far starela preghiera in modo armonioso e leggibile in rilievo sulla fascia, Alberti ha studiatoun sistema di fusione a cera persa che rende ogni esemplare unico

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L’ IMPRENDITORE DEL MESE

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vuti, diedi un’occhiata ai gioiel-li esposti, tutti bellissimi ma in-capaci di emozionarmi. Quan-do il proprietario ci accolse, cidisse subito che non volevacomprare niente e che l’unicacosa che avrebbe eventualmen-te comprato era un santino. Ilsuo commento sarcastico fuper me un’illuminazione. Pen-

sai che sarebbe stato bellocreare un gioiello che, oltre al-la preziosità effimera dell’og-getto materiale, avesse anche ilvalore di un messaggio duratu-ro e fosse capace di emoziona-re non solo per la bellezza.Pensai anche al mio percorsospirituale, alla mia amata fami-glia, alla pace di una particola-

re domenica trascorsa in uneremo in mezzo alla campagnatoscana e così mi venne l’ideadi inserire in un anello il PadreNostro, una preghiera bellissi-ma che è anche un ringrazia-mento e una linea guida di vi-ta». L’idea di Michele si concre-tizza dopo un anno di ricerca:«non era facile far stare in mo-do leggibile e armonioso tuttala preghiera in rilievo sulla fa-scia dando la sensazione che la“Parola” scaturisse dalla mate-ria», racconta Alberti, «alla fineperò ci siamo riusciti, utilizzan-do un sistema di fusione a cerapersa che rende ogni esempla-re unico. Possiamo realizzarel’anello nei tre colori dell’oro,in platino, con diamanti, maanche in argento e argentobronzato con la preghiera tra-dotta in sette lingue, incluso illatino per le versioni più pre-ziose».Creato il prototipo, il consensotra gli amici imprenditori è im-mediato, e da lì il passo versol’impresa: «c’era ancora da de-cidere il nome» continua Alber-ti, «all’inizio avevamo pensatoa un termine inglese che espri-messe l’internazionalità delmessaggio, ma non riuscivamoa trovarne uno che ci convin-cesse del tutto. Poi l’illumina-zione. Insieme agli amici An-drea Baudino, esperto di comu-nicazione e allo scrittore Giu-seppe Modica, ci riunimmo inun casale di Sansepolcro im-mersi nella natura e, lì, nellapace e nel silenzio, arrivò il no-me TUUM, dal latino “tuo”, unsegnale forte, a sottolineare ilvalore personale ma al contem-po universale del messaggio».Nel settembre 2009 Michele en-tra nella storica gioielleria diPadova, Roberto Callegari, permostrare l’anello TUUM. Gli

Michele Alberti ha creato un gioiello che, alla bellezza materiale dell’oggetto,unisce il valore spirituale della preghiera del Padre Nostro. Nella foto, l’anelloTUUM Origine con 19 brillanti al posto della lettera “o” disponibile in oro rosa,bianco e giallo

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L’ IMPRENDITORE DEL MESE

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anche uno d’eccezione: lo scor-so 24 novembre Michele vienericevuto in udienza da PapaBenedetto XVI al quale donauna preziosa variante in orodell’anello, che oggi – fa saperel’imprenditore – è distribuitocon una versione ad hoc persi-no nei musei vaticani.Oltre ad occuparsi di TUUM,Michele Alberti, da gennaio2010, dirige la Locanda del San-t’Uffizio, piccolo gioiello dell’-hotellerie di charme a Cioccarodi Penango, in provincia di Astiche, dopo un’importante ri-strutturazione ultimata lo scor-so marzo, il manager ha rilan-ciato con successo sul merca-to, avvalendosi anche dellapreziosa collaborazione del-l’amica pr Carla Nani Moceni-go. Un successo che lui attri-buisce soprattutto a un’acco-glienza, tipicamente toscana,oggi rara, fatta, oltre che di ser-vizio ineccepibile, anche e so-prattutto di calore umano «vor-rei che entrando alla Locanda imiei ospiti si sentissero come acasa di un amico». E, in effetti,parlare con Michele Alberti èproprio come parlare con unamico. Disponibile, sincero egeneroso. ■

viene però detto che il proprie-tario non riceve nessuno e gliconsigliano di mandare unaemail, cosa che Alberti fa im-mediatamente allegando le fo-to del gioiello. Dopo neancheun’ora, Callegari risponde allamail proponendogli un incon-tro. Il suo entusiasmo è taleche ne nasce una collaborazio-ne fatta di esperienza, suggeri-menti e confronto.A contribuire al successo del-l’anello TUUM – ci tiene a pre-cisare Michele – è anche la pre-sentazione realizzata dall’ami-co avvocato e fotografo Riccar-do Lorenzi. «Abbiamo scelto diimmortalare l’anello da solo, e

non indossato, perché il suo te-stimonial ha oltre duemila annied è eterno», racconta l’im-prenditore, sottolineando lascelta di inserire la P maiusco-la del Padre al centro della pre-ghiera». Una curiosità: ad ap-prezzare per primo il TUUM èstato il popolo del web, «siamostati letteralmente subissati darichieste via email di clientiche avevano visto l’anello sulsito», dice Alberti, seguito poidalle gioiellerie di tutt’Italia,«abbiamo aperto concessiona-rie in tutta Italia, addirittura viatelefono, e in Spagna, nelle cit-tà di Barcellona, Madrid e Ter-razza». Tra gli estimatori ce n’è

Il TUUM – dal latino “tuo” ad esprimere il valore strettamente personaledel messaggio – può essere indossato anche come ciondolo.Qui, una versione dell’anello in oro giallo con la sua catena abbinata

Cioccaro di Penango, Asti. Locanda del Sant’Uffizio. Da sin. il direttore Michele Alberti, lo chef Samuele De Mariee il maitre e somellier Bruno Violato «sono le colonne portanti del resort» dice Alberti, mostrando con orgoglio il Tartufo d’Oro,gioiello del palato di 900 grammi che ha vinto la fiera di Moncalvo 2010 ed è stato acquistato, dal quattro stelle piemontese,lo scorso ottobre, per alcuni ospiti russi

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DONNE AL TOP

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DIRETTORE GENERALETELETHON, E PREMIOBELLISARIO 2005,FRANCESCA PASINELLICREDE NEI TALENTI ITALIANIE NEL PROGRESSO DELLAMEDICINA MA NON NELLEPROCEDURE CHEREGOLAMENTANOL’ASSEGNAZIONE DEI FONDI.E AUSPICA CHE SI POSSAIMPARARE DAL MODELLOANGLOSASSONERiccarda Corgnati

non fosse così parcellizzata tra ivari ministeri e regioni».Ma c’è qualcosa di buono inItalia? Le chiediamo. «Sì i ricer-catori. Il nostro Paese si fregiadi cervelli veramente brillanti,il guaio è che sono tutti in fuga.E guaio, forse, ancora più gra-ve, è che da noi non vengononeppure i cervelli stranieri. Co-sa che dovrebbe indurci a farequalche riflessione».Per esempio?

«Dovremmo forse ammettereche Paesi come Gran Bretagnae USA sono molto più avanti dinoi e andrebbero presi a mo-dello. Entrambi hanno adottatoprocedure snelle e sistemi di

valutazione basati esclusiva-mente sul merito che minimiz-zano al massimo gli errori».Cosa ha significato per lei

diventare direttore genera-

le di Telethon?

«Grande orgoglio. Ho iniziatonel 1997 come direttore scienti-fico e, oggi, a coronamento diun impegno di tredici anni, mitrovo alla guida della Onlus, inun ruolo di grande responsabi-lità e in un momento storicodifficile».Quali sono stati i traguardi

più importanti che si è po-

sta a breve termine?

«Innanzitutto l’introduzione disistemi di controllo e valutazio-ne in linea con lo standard ame-ricano. Il mio obiettivo è pro-prio quello di applicare in Tele-thon il modello del National In-stitute of Health, in vigore dallafine degli anni ’90. E poi ovvia-mente la sfida più importante è

«In Italia non si investea sufficienza nella ri-cerca sulle malattierare. Basti pensareche, da sole, Roche e

Novartis superano negli stanzia-menti l’intero settore pubblicoitaliano», esordisce così France-sca Pasinelli (foto in alto), di-rettore generale Telethon, ag-giungendo che ad aggravare ul-teriormente il quadro sono poiuna burocrazia lenta, che rendecomplicato accedere ai fondi, eil clientelismo: «bisognerebbeche i sistemi di assegnazionedei fondi pubblici seguissero lalogica della trasparenza merito-cratica e anche che la spesa

Diamo più trasparenzae meritocrazia alla ricerca

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DONNE AL TOP

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quello di progredire sempre piùnella conoscenza dell’eziologiadelle malattie rare».Negli anni quali sono stati i

più grandi successi raggiunti?

«Quelli ottenuti nella cura delledistrofie muscolari. Oggi in al-cuni casi si può guarire com-pletamente o comunque avereun’aspettativa di vita più lungae migliore. Per esempio, attual-mente si può guarire dall’Ada-Scid, una grave forma di immu-nodeficienza combinata che fi-no a pochi anni fa costringeva ibambini malati a vivere all’in-terno di bolle sterili».La sfida più difficile che ha

dovuto affrontare?

«Quella di sensibilizzare le far-maceutiche a investire nellaproduzione di farmaci destinatia pochi».Nel 2005, ha vinto il Premio

Bellisario come donna ma-

nager dell’anno. Che posto

occupano le quote rosa nel

settore della ricerca, godo-

no dello stesso riconosci-

mento dei colleghi maschi o

sono ancora discriminate?

«Personalmente non ho mai su-bito alcun tipo di discrimina-zione. Il fatto che in Italia cisiano meno donne ai vertici ri-spetto ad altri Paesi e mi riferi-sco in particolare a quelli delNord Europa, credo sia dovutoa una differenza culturale: ledonne italiane si preoccupanoforse eccessivamente dell’edu-cazione dei figli. Nei paesi nor-dici, invece, ci si emancipamolto prima. C’è da aggiungerepoi che, oggi le donne italianetendono a fare figli dopo i tren-ta, in un momento che coincidecon l’apice della carriera e que-sto complica la loro vita pro-fessionale».Lei come riesce a conciliare

vita privata e carriera?

«Mi ritengo fortunata perchénon ho mai avuto grossi pro-blemi a far fronte agli impegnilavorativi senza nulla togliereal mio ruolo di moglie e di ma-dre. La cosa più importante è

sapersi organizzare e impararea gestire i sensi di colpa in mo-do da non farsi sopraffaredall’ansia. Ovviamente aiutaanche avere un marito compli-ce che accetti e condivida iltuo progetto di crescita profes-sionale».La soddisfazione più grande?

«I miei figli Laura e Carlo».Per arrivare a un traguardo

prestigioso come il suo, ol-

tre a grande capacità e in-

telligenza, serve anche mol-

ta determinazione. Qual è la

spinta motivazionale che la

fa andare avanti?

«L’appello straziante dei familia-ri. Cerco di non fare false pro-messe, ma di dare sempre spe-ranza e fiducia nella ricerca». ■

Da sin. Milly Carlucci, Francesca Pasinelli, Renato Dulbecco e Piero Angeladurante la maratona televisiva Telethon 2004. A destra, Francesca Pasinelliriceve il Premio Marisa Bellisario per le donne che si sono distinte nella loroprofessione

Un laboratorio di ricerca sostenutocon i fondi Telethon

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LA PAROLA ALLE AZIENDE

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IN “WE TRY HARDER” LA FILOSOFIA DI UNA AZIENDA, UNA PROMESSA RINNOVATAE MANTENUTA NEGLI ANNIFrancesca Natenne

gio viene aperta nel 1957, pocoprima del grande boom econo-mico italiano. Dagli anni Set-tanta in poi è tutto un susse-guirsi di tappe straordinarie.Tra il 1973 e 1974 Avis diviene

leader di mercato in Eu-ropa e in Italia. Arrivia-mo agli anni Novanta eAvis estende la propriarete in oltre 160 paesi ditutto il mondo, grazie an-che al sistema Wizardche collega in tempo rea-le 54 paesi e dialoga coni computer di prenotazio-ne delle maggiori compa-gnie aeree. In questi an-ni, Avis enfatizza il con-cetto di “speed of servi-ce” (velocità nel servi-zio), che diventa la chia-ve di un grande succes-so, introducendo una se-rie di programmi conl’obiettivo di fare rispar-miare tempo al cliente.Nel 1996 Avis celebra ilsuo cinquantenario ed èla prima compagnia di

autonoleggio a lanciare un sitomondiale su Internet. Dal 1997in poi Avis estende il proprionetwork in 27 Paesi asiatici(tra cui la Cina), conferma lasua leadership in EuropaOrientale e viene quotata allaBorsa di Londra.

Le grandi sfideOggi Avis Italia, parte del grup-po Avis Europe plc, è leader inItalia nel mercato dell’autono-leggio a breve termine, con ol-tre 220 uffici e 12 centri opera-tivi, garantisce ai propri clientiun servizio capillare e puntua-le, e vanta soluzioni affidabili,flessibili e adeguate ad ogniesigenza. Il sito internetwww.avisautonoleggio.it, ol-

Quando si parla di Avissi parla di una grandestoria che attraversacambiamenti epocali.Siamo nel 1946 quando

Warren Avis, classe 1915, inau-gura il primo ufficio di autono-leggio della “Avis Airlines RentA Car System” all’aeroporto diDetroit. Warren Avis ebbel’idea di fondare la sua impresaquando, atterrando con il suoaereo, non trovava un mezzoche lo portasse in città. Un’ideadi portata storica, destinata acambiare le dinamiche di tra-sporto in ogni paese. Già nel1955 Avis conta 196 uffici traStati Uniti, Canada e Messico einizia lo sviluppo in Europa. Lasede italiana di Avis Autonoleg-

Avis Italiaun “Red” Team di grande successo

Francesco Papatolo, Marketing &Intermediary Sales Director di Avis Italia

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LA PAROLA ALLE AZIENDE

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tre a fornire la possibilità diprenotare l’auto per ogni esi-genza, da ogni parte del mon-do, offre una serie di utili infor-mazioni sui singoli uffici (orarie tipologie di auto), sui pac-chetti speciali, sulle tariffe on-line e sulle iniziative del brand.

Corporate bloge social mediaProprio investire nel Web è sta-ta la carta vincente della suascalata. Avis è stata la primasocietà di noleggio in Italia arealizzare un corporate blog

per avvicinare e coinvolgere iclienti. Il blog vanta un layoutgrafico moderno, facilità di ac-cesso ai contenuti, oltre a unamaggiore integrazione con i so-cial network e un potente ser-ver, vista la forte crescita diutenti unici e di pagine visteogni giorno. Avisautonoleg-

gio.it continua a occuparsi ditutto ciò che riguarda le tariffe,offerte e servizi rivolti ai clien-ti; Avisblog.it vuole invece of-frire una panoramica sul mon-do dei motori, propone itinera-ri e consigli di viaggio, pubbli-ca interviste e reportage daiprincipali saloni dell’automobi-le e dalle mete più suggestive.A questo si aggiunge la presen-za di Avis su i maggiori socialmedia: la pagina su Facebook,che riprende le informazioniprovenienti dall’Avis Blog e da-gli altri network; Twitter, cheviene utilizzato per inviare an-che micro-informazioni o sem-plici richiami agli argomentipresenti sul blog; il canale de-

dicato su YouTube che racco-glie interviste e itinerari diviaggio; e Flickr dove sono pre-senti tutte le immagini, dispo-nibili in alta risoluzione, deglieventi e delle manifestazioni al-le quali partecipa Avis.

Strategia e marketing:fidelizzazionee nuovi progettiAvis, attenta da sempre a fide-lizzare i rapporti con i propriclienti, ha di recente avviato ungrande rilancio di Avis Club, ilProgramma con cui offre le mi-gliori condizioni di noleggio:due anni di vantaggi con Avis

Club Business, la carta rivoltaa coloro che hanno l’esigenzadi noleggiare per svolgere lapropria attività professionale, eAvis Club Travel, la carta dedi-cata a chi considera il viaggiouna vacanza o un momento perstaccare dalla routine della vitaquotidiana. Entrambi i Pro-grammi prevedono tariffe dedi-cate, sconti e ulteriori vantaggiper il noleggio di prodotti ac-cessori. Numerose agevolazio-ni anche sul noleggio di furgonie sull’acquisto di usato Avis. Inpiù, Avis ha rilanciato il rappor-to con le Agenzie di Viaggio at-traverso nuove iniziative e unrinnovato impegno nell’assi-stenza a questo canale di ven-dita. Per esempio, con il contri-buto di prestigiosi Partner, Avisha ideato il concorso Rent &

Win 2010 mettendo in palioimportanti premi: una Fiat 500,una crociera Costa Crociereper 2 persone, un soggiorno 5

stelle Boscolo Hotels in Euro-pa, un biglietto aereo Wind Jeta/r. Come ulteriore rafforza-mento del rapporto con leagenzie di viaggio, Avis ha inol-tre creato un portale onlineche contiene promozioni crea-te ad hoc per soddisfare al me-glio le esigenze di questo setto-re. “Avis collaborerà con le piùimportanti agenzie di viaggioper creare insieme delle pro-mozioni che possano soddisfa-re al meglio la clientela di que-sto settore.” dichiara France-sco Papatolo, Marketing & In-

termediary Sales Director.Alla recente Fiera del Turismo“TTG Incontri” di Rimini, loscorso ottobre, è stato inoltrepresentato il nuovo Program-ma Sleep & Drive, ideato e lan-ciato dal Marketing di Avis Ita-lia con lo scopo di rafforzare ilrapporto con gli hotel Italiani.Sono circa 35.000 gli alberghi e30.000 le strutture ricettive dialtre tipologie, numeri da cuiAvis vuole partire per investiresu questo settore. Gli alberghiche aderiranno a questo pro-gramma e che prenoterannoper i propri ospiti vetture Avis,riceveranno una commissionefino al 15% sul totale prenotato.Con questo ulteriore progetto,Avis ribadisce la propria pre-senza in tutti i comparti del tra-vel, posizionandosi con un ser-vizio competitivo ma di altaqualità.L’attenzione e la cura per ilcliente si ritrova sempre nelmotto che accompagna dasempre Avis “We try harder”,

uno slogan che vuole sottoli-neare l’impegno a soddisfare leesigenze dei clienti meglio diqualsiasi altra compagnia. ■

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a cura di Alessandro [email protected]

in collaborazione con Silvia Testisilvia [email protected]

Ogni tanto, anche nellapsicologia, ci si imbattein qualche espressioneinglese dal significatonon immediato: l’ultimache mi è capitato di in-contrare è mindfulness.

Per farmi spiegare meglio il te-ma, mi sono rivolto a StefanoMarchi, psicoterapeuta, co-fon-datore (insieme al dr. Spagnu-lo) dell’Istituto per l’Applica-zione della Mindfulness in me-dicina e psicoterapia«Mindfulness, secondo la defi-nizione di Jon Kabat-Zinn, si-gnifica prestare attenzione de-liberatamente al momento pre-sente in modo non giudicante»,spiega Marchi.Si tratta di una tecnica per ral-lentare e esaminare i propriprocessi di pensiero ed impara-re ad essere nel momento.Prende spunto da principi bud-disti, ma si è poi sviluppata intecnica psicoterapeutica in par-ticolare contro lo stress e la de-pressione. Il richiamo al buddi-smo si ferma solo allo spuntoiniziale: la mindfulness non èuna filosofia di vita né è identi-ficabile con la meditazione: uti-lizza anche pratiche meditativema è una tecnica cognitiva,adottata in particolare dall’ap-proccio psicoterapeutico co-gnitivo-comportamentale.Sviluppatasi in ambito anglo-sassone, da noi è praticamentesconosciuta al pubblico deinon addetti ai lavori. Gli studisulla mindfulness si sono con-centrati inizialmente soprattut-to su aspetti clinici di patologielegate allo stress (come iper-

MINDFULNESSRISORSA UOMO

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tensione e cardiopatie) e alladepressione. A proposito diquest’ultima, le linee guida in-glesi di salute mentale inseri-scono la mindfulness tra le in-dicazioni per la prevenzione diricadute in stati depressivi, maciò non toglie che chiunquepossa trarre beneficio da unamigliore gestione del propriofunzionamento mentale.Innanzitutto la pratica dellamindfulness insegna a liberarsidalla catena di pensieri e emo-zioni che amplificano il disagioe la sofferenza. Un esempio ti-pico è il disturbo di panico incui si registra un circolo vizio-so di ansia che genera altra an-sia: chi ha sperimentato un at-tacco di panico, ha poi spessouna cosiddetta ansia anticipa-toria, cioè la paura continua diavere un nuovo attacco. La pra-tica della mindfulness insegnaa riconoscere i pensieri inquanto tali (in particolare quel-li disfunzionali) e dunque ad al-leggerire la propria esistenzadal loro peso quando vengonoscambiati per la totalità dellapropria realtà. L’esempio forsepiù illuminante di questo aspet-to è la prevenzione delle rica-dute della depressione che siottiene insegnando alle perso-ne a riconoscere la presenza dipensieri negativi, auto-deni-granti, auto-colpevolizzanti, e aconsiderarli solo dei pensieri,disinnescandone gran partedella carica negativa.Pochi studi riguardano applica-zioni legate specificamente almondo del lavoro. Alcune ri-cerche (es. Walach et al 2007)

ESERCIZI PER LA MENTE sembrano indicare come un in-tervento appropriato di min-dfulness in contesti professio-nali altamente stressanti possafavorire strategie positive peraffrontare lo stress. «I suoi be-nefici, continua il dr. Marchi«consistono nell’aumentare lacapacità di dirigere l’attenzionee la concentrazione e, seconda-riamente, nel produrre un sen-so di calma».Visto che lo stress nel lavoro dimolti non manca, non è diffici-le immaginare l’utilità, almeno

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potenziale, di questa tecnicaper chi si trova a vivere un con-testo lavorativo snervante,competitivo e magari accompa-gnato anche da forti incomben-ze extra-lavorative. Oltre al di-pendente stressato, questa tec-nica può aiutare anche il mana-ger che voglia ottimizzare leproprie strategie per affrontaresfide complesse, come già vie-ne utilizzata nel mondo anglo-sassone. Le pratiche di min-dfulness, aiutando la mente aliberarsi dai pensieri automati-ci, compulsivi e ansiosi, e ren-dendola lucida e capace di ac-

cedere alle risorse cognitive edemotive, può essere utile a co-loro che hanno responsabilitàdirigenziali.Anche un team di lavoro puòbeneficiarne: «La pratica dellamindfulness aiuta a sviluppareun atteggiamento meno giudi-cante verso sé e gli altri e que-sto può migliorare il climaaziendale» sottolinea il dr.Marchi.Va però ricordato che si trattadi una tecnica che nasce conun approccio più individualeche sociale: una dimensionesoggettiva della mindfulness

che pur non esclude che possaavere positive ricadute sulleproprie relazioni, personali eprofessionali. «Ma attenzione»mette in guardia Marchi «lamindfulness richiede un impe-gno e una pratica personale:non si impara solo nel momen-to del corso, ma richiede alme-no 15 minuti di esercizio quoti-diano»Non parliamo quindi di ap-procci miracolistici, ma di tec-niche che vanno apprese e pra-ticate con costanza per incide-re effettivamente sul propriobenessere. ■

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RISORSA UOMO

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sferire le competenze per l’au-tonoma gestione a regime al-l’intera struttura, in particolareal manager più junior che ilTMan dovrà affiancare ed “alle-nare”. Per rendere il tutto sin-teticamente in un’immagine: ècome chiamare il conduttore diun treno che, oltre a guidare iltreno che non si può fermare,rispettando orari, stop, scambi,mentre il treno va lo smonta ene costruisce uno nuovo, allostesso tempo insegnando ad unconduttore più junior a guidareil nuovo treno. Il TM rappre-senta quindi per le PMI un ra-gionevole punto di equilibriotra bisogno di managerialità evincoli economici e culturali.Consente di operare con estre-ma efficacia in quanto operacon manager senior, spesso“sovradimensionati” rispetto

all’incarico, lavora su tempibrevi, essendo capace di avereuna presa di contatto immedia-ta con il problema ed è infineuna soluzione a costi certi, co-munque variabili e in buonaparte legati ai risultati e senzaalcuna complicazione ed onerelegato al termine dell’ incarico.Si tratta a tutti gli effetti di unaterza via, accanto alla consu-lenza e alla dirigenza tradizio-nale, attraverso la quale l’azien-da può dotarsi di risorse fina-lizzate a migliorare performan-

ce e capacità di gestione.Il comparto alberghiero italia-no, in buona parte costituito dapiccole e medie strutture dimatrice familiare e imprendito-riale, ha oggi bisogno di recu-perare competitività in un con-testo quale quello del turismo edell’intrattenimento sempre

Il mondo della piccola e me-dia imprenditoria italianaha ormai da tempo scopertoi benefici ricavabili dall’uti-lizzo del temporary mana-

gement (di seguito TM), comelo strumento ideale per portarein casa a costi accessibili com-petenze di alto livello, non al-trimenti disponibili, per accre-scere le competenze delle per-sone già operanti in azienda,che alla fine di un interventosaranno in grado di fare le stes-se cose meglio di prima oppuredi nuove.Un progetto di TM, oltre al rag-giungimento di specifici obiet-tivi gestionali concordati conl’imprenditore, consente di ra-zionalizzare gli strumenti di ge-stione esistenti e introdurne dinuovi; garantire l’efficacia ope-rativa e la messa a regime; tra-

Temporary Managemental servizio dell’hotellerieTemporary Managemental servizio dell’hotellerie

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Cosa è il temporary management (TM)Per TM si intende l’affidamento della gestione di un’ impresa o di

una sua parte a manager altamente qualificati e motivati, al fine di

garantire continuità all’ organizzazione, accrescendone le compe-

tenze manageriali esistenti, e risolvendone al contempo alcuni mo-

menti critici, sia negativi (tagli, riassestamento economico e finan-

ziario) che positivi (crescita, sviluppo di nuovi business). Per il suc-

cesso di un intervento è fondamentale che al manager vengano for-

nite tutte le opportune leve (poteri e deleghe). Per saperne di più

www.temporary-management.com.

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INNOVARE SIGNIFICA INTRODURRE NUOVE COMPETENZEE NUOVI STRUMENTI DI GESTIONE. IL MANAGER A TEMPOÈ LA SOLUZIONE IDEALE PER ACCRESCERE IL KNOW HOWDEI COLLABORATORI GIÀ OPERANTI A COSTI ACCESSIBILI

più affollato ed esposto allaconcorrenza.Il vantaggio principale, ancheper la tipica struttura alber-ghiera di matrice familiare/im-prenditoriale, consiste nel po-ter utilizzare competenze di al-to livello a costi certi e variabi-li, che su base permanente sa-rebbero antieconomiche e nongiustificabili, con l’obiettivo digestire progetti specifici e/o difar crescere l’intera struttura.In primo luogo, un TMan potràaiutare le piccole e mediestrutture nella valutazione diprogetti di fattibilità per nuovestrutture e nel supporto opera-tivo al loro avvio. Ma più anco-ra, potrà essere molto utile nel-la valutazione operativa di unastruttura esistente, identifican-do le aree di possibile migliora-mento, elaborando un piano

specifico per un gruppo di atti-vità o per l’intera struttura erealizzandolo quindi in accordocon la proprietà. Ad esempio,si andranno a valutare: le con-dizioni strutturali dell’albergo,lo stato delle attrezzature e del-le dotazioni, le risorse umane adisposizione, efficacia ed effi-cienza dei diversi reparti, statodelle attività di marketing e co-municazione con particolare ri-guardo alle tematiche di posi-zionamento e di pricing, ge-stione amministrativa.In particolare per quanto ri-guarda l’area marketing/vendi-te, la decisa crescita dell’offer-ta turistica e la grande evolu-zione nell’ambito dei sistemidistributivi generata dal web,moltiplicando a favore del-l’utente le strade per otteneredisponibilità e tariffe da diversicanali, abbinata alla disponibi-lità di strumenti ICT a costicontenuti, ha fatto assumeresempre maggiore rilevanza alletematiche del revenue & yield

management, vero e proprioapproccio specifico per la ge-stione dei ricavi (revenue), chepuò abbinarsi ad una serie dimetodologie e strumenti miratiad elaborare previsioni sulladomanda, con l’obiettivo dellamassimizzazione dei profitti

aziendali attraverso flessibilitàdelle tariffe, della disponibilitàe delle offerte proposte allaclientela in modo da poter por-tare ai livelli più elevati possi-bili il cosiddetto surplus delproduttore. Partendo da questepremesse, Temporary Manage-ment & Capital Advisors, unadelle società più note del setto-re, e EHMA, l’associazione eu-ropea che riunisce direttorid’albergo di alto livelli, hannoavviato un’attività congiunta fi-nalizzata a promuovere lo stru-mento del TM nel mondo alber-ghiero, mettendo a fattor co-mune i reciproci punti di forzadistintivi. Si tratta però di biso-gni ancora latenti nella grandemaggioranza dell’imprenditoriaalberghiera, fatto che richiedeun’intensa attività di informa-zione e di comunicazione rivol-ta, da una parte, alle aziende al-berghiere per far conoscere lostrumento e le corrette modali-tà di utilizzo, dall’altra ai mana-ger alberghieri per diffonderele corrette modalità di gestionedi un progetto, specie in ambitiimprenditoriali e familiari.

Articolo a cura di RobertoCappelletto, Vice PresidenteEHMA e Maurizio Quarta, Ma-naging Partner Temporary Ma-nagement & Capital Advisors

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Aluglio Poste Italiane l’ha voluto come testi-monial per motivaregli sportellisti e LinzElectric l’ha portato in

fabbrica per alzare il moraledegli uomini della produzione.Just, invece, il gruppo svizzeroche vende porta a porta pro-dotti per la persona, a ottobrel’ha coinvolto in un corso diformazione per la forza vendi-ta. Sono solo alcune delle ulti-me apparizioni in azienda di unrematore solitario, Alex Bellini,sposato e padre di una bimba,il quale, dopo aver vinto le pro-prie sfide sugli Oceani, si è sco-perto essere anche un buonmotivatore. Dalla traversatadel Pacifico alle conventionaziendali il passo non sembra

così breve, eppure la ricerca dimetafore ed esempi la-terali, presi da mondidiversi dalla solita vitad’ufficio, è ancora lastrada più battuta da chiprogetta convention eformazione aziendale.Così Alex era già sul pal-co nel 2008 a incoraggia-re niente di meno che glioperai recalcitranti dellaFiat di Pomigliano d’Ar-co e, l’anno dopo, era sulfronte opposto dei giova-ni imprenditori di Con-findustria a Verona, nelcuore del Nord-est pro-duttivo italiano.Ma cosa può accomuna-re, alla fine, le fatiche diuno sportivo estremo che

PAROLA DEL REMATORE SOLITARIO ALEX BELLINI,CHE DALLA TRAVERSATA DEL PACIFICO È PASSATOALLE CONVENTION AZIENDALI. UN PASSO MENO LUNGODI QUANTO SI CREDA. IN ENTRAMBI I CASI CI SI TROVAINFATTI A TU PER TU CON LE PROPRIE TEMPESTE, I PROPRIMOMENTI DI CALMA PIATTA, DI NOIA E DI GIOIA. CIÒ CHECONTA È AVERE SEMPRE LO SPIRITO GIUSTO, IMPARANDOANCHE A SAPER PERDERE. E RICORDANDO CHE SPESSOL’INSUCCESSO RECA IN SÉ IL SEME DEL SUCCESSOGaia Fiertler

CIASCUNOHA IL PROPRIO OCEANODA ATTRAVERSARE

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sembrava di arretrare, ero io adare man forte agli altri! Con ilrisultato che, dopo, mi sentivomeglio, perché ero uscito dalpensiero fisso dei miei proble-mi, l’orizzonte si era allargato ecosì, quando riprendevo a re-mare, l’umore e lo spirito eranodecisamente migliorati».In effetti, a guardare meglio c’èqualche elemento di contattoanche tra mondi così diversi, lavita comune, dentro e fuoril’ufficio ed esperienze per noicosì lontane ed estreme: 294 dasoli in mezzo al mare. Ad esem-pio Alex racconta di aver impa-rato sulla propria pelle che ilfallimento è solo un tentativo

trascorre quasi un anno da soloin mezzo al mare per raggiun-gere l’Australia a remi, con lequestioni di produttività, dedi-zione al lavoro e motivazionedella vita di tutti i giorni inazienda? Secondo Alex ognunoha il proprio oceano da attra-versare, le proprie tempeste ela calma piatta, i momenti dinoia e di gioia, gli alti e i bassi.Ciò che fa la differenza è lo spi-rito con cui affrontiamo e per-corriamo il nostro “oceano” in-teriore. Se la motivazione è for-te, anche lo spirito sarà com-battivo e propositivo.«Il punto è che tante volte nondiamo valore concreto ai nostri

sogni e non ci crediamo fino infondo. Ma quando si ha il co-raggio di inseguire i propri so-gni allora tutto diventa davveropossibile», spiega Alex, chequesta eloquenza l’ha acquisitaquando era ancora in barca. Ilvenerdì si collegava un quartod’ora con la trasmissione Ca-terpillar di Radiodue e migliaiadi ascoltatori lo seguivano nel-la sua avventura e gli chiedeva-no consigli e suggerimenti conmessaggi. «Era incredibile!Benché fossi alle prese con lemie piaghe, la solitudine, la no-ia nelle giornate di brutto tem-po e lo sconforto per l’effettoderiva di tante notti in cui mi

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Alex Bellini. Sullo sfondo, la barca a remi con cui ha solcatoil Pacifico da Lima all’Australia. Sotto, il suo ultimo libro, un diariodi bordo scritto a quattro mani con la moglie Francesca

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non riuscito e che, migliorandola preparazione e l’attenzioneai diversi fattori esterni, con ilcontributo tecnico di un teamdi supporto (dal nutrizionistaall’esperto di condizioni meteo-rologiche) si possono migliora-re le proprie prestazioni. «Inve-ce le persone sono spessobloccate dalla paura di fallire enon si mettono in gioco, nontentano neppure di cambiare lecose. La traversata dell’Atlanti-co nel 2006 è riuscita solo dopoun paio di insuccessi che nonmi hanno scoraggiato, ma mihanno aiutato a migliorare l’ap-proccio complessivo al viaggio.Spesso l’insuccesso contiene ilseme del successo», aggiungeAlex. Ne sa qualcosa con l’ulti-ma traversata, quella del Pacifi-

co nel 2008, 294 giorni in mareaperto, con le sole notizie delleprevisioni atmosferiche. A 60miglia dalla costa (120 chilo-metri), a traversata quasi ulti-mata, la notizia dell’arrivo diun rovescio molto violento lomette di fronte a un bivio: ten-tare comunque di arrivare infondo o fermarsi e farsi venirea prendere. «In quel momentoho sentito il valore della vita eche non volevo rischiare di nonpoter raccontare il viaggio cheavevo compiuto prima di tuttodentro me stesso, oltre che sul-l’oceano. Ciò che conta è infat-ti il percorso che si compie enon tagliare il traguardo a tuttii costi. Mi sono sorpreso dellacalma e consapevolezza concui ho mantenuto la mia deci-

sione nel tempo. Ho imparato asaper rinunciare!».Un altro aspetto di similitudinecon la vita lavorativa è la di-mensione di noia e ripetitivitàdelle azioni che Alex ha vissu-to. Sembra una condizioneestranea al viaggiatore estre-mo, eppure dieci mesi a rema-re in mezzo al nulla, con interegiornate di maroso chiuso incabina, suscitano noia anchenell’avventura più estrema. «Inquei casi, anche se a fatica,cercavo dei diversivi per ritro-vare lo slancio. E allora dise-gnavo, scrivevo, leggevo, inci-devo il legno, scoprendo anchenuove attitudini. Secondo megli stessi direttori del persona-le dovrebbero testare le poten-zialità dei propri collaboratori,dando loro la possibilità di fa-re cose nuove e di variare icompiti», suggerisce Alex. Ilquale doveva combattere an-che con lo sconforto dell’arre-trare per l’effetto della derivanotturna e per l’assenza di rife-rimenti. In realtà, metro dopo

Sydney. Alex Bellini gioisce dopo la traversata del Pacifico nel 2008, e, nella pagina seguente, in un momento di relax.Sopra, con la moglie Francesca

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tornerò. È stata una esperienzamolto formativa, sono matura-to come uomo, ma si è esauritoquel tipo di sfida», concludeAlex. Che ora, a proposito disfide, ha messo a punto unagiornata di formazione per aiu-tare imprenditori, manager elavoratori a chiarirsi i propriobiettivi e a perseguirli passopasso, scomponendoli in scopiintermedi per renderli più facil-mente afferrabili. «Io stesso hoscomposto la mia grande av-ventura in obiettivi più piccoliper renderla più accessibile ame stesso. Prima una grandepreparazione fisica, poi l’orga-nizzazione quindi, una volta inmare, nuove tappe per suddivi-dere il viaggio», spiega Alex. Ilprimo incontro si è svolto a ini-zio dicembre davanti a una pla-tea di una quarantina tra im-prenditori di pmi, impiegati eartigiani della Provincia di Rie-ti, in un centro congressi diMagliano Sabino e, per il 2011,ne ha in previsione altri due inVeneto e in Toscana. «Ho capi-to che non c’è molta differenzatra le mie sfide e quelle delleaziende che devono lottare tut-ti i giorni con l’instabilità deimercati. I miei suggerimentisono di dedicare attenzione al-la progettazione, alla visualiz-zazione degli obiettivi e allaqualità degli stessi, ossia cheabbiano dei tempi precisi, chesiano raggiungibili, ben defini-ti, almeno parzialmente con-trollabili, motivanti, multisen-soriali e coerenti con i proprivalori più profondi. In praticatutte le energie devono essereorientate nella stessa direzio-ne». E Alex li ha messi alla pro-va subito con esercizi di visua-lizzazione, perché la realtà vapreparata con un pensiero coe-rente. ■

fatti, Francesca scrive: «Il miocompito in quel caso sarebbestato quello di lasciarlo anda-re, anche lontano, perché sa-rebbe stato l’unico modo peraverlo accanto come lo avevoconosciuto, assetato di avven-tura e pieno di vita». InfattiAlex prima di affrontare i dueOceani aveva già corso la “Ma-rathon des Sables” in Marocconel 2001, 260 chilometri in au-tosufficienza e, per due volte,aveva attraversato a piedil’Alaska, trainando una slitta.Oggi vola in mongolfiera, chein comune con la barca a remiha la lentezza e richiede capa-cità di attesa e fiducia nelleproprie capacità anche di fron-te all’imponderabile. «Sai dadove parti e non sai dove arri-vi». Un nuovo viaggio dentroun altro elemento della natura,l’aria, alla ricerca di se stesso,che ammette di non aver anco-ra trovato del tutto.La prossima sfida? «Un viaggiosenza muovermi, nel completocontrollo della mente». Nientepiù mare? «Tornerei ma non

metro, avanzava. Ma anche lui,pur avendo chiaro dentro di sél’obiettivo che voleva raggiun-gere, si perdeva d’animo cometutti e allora gli arrivava in soc-corso la moglie Francesca, concui si collegava di tanto in tan-to. «Mi ricordava che ero libe-ro di mollare in qualsiasi mo-mento, che non c’erano aspet-tative su di me e, soprattutto,mi diceva di godermi questaesperienza che avevo volutocon tutto me stesso; di conce-dermi il sano riposo e ancheun po’ di pigrizia di tanto intanto», ricorda Alex. Il ruolofondamentale della giovanemoglie e madre è ora racconta-to nel nuovo libro firmato daAlex Bellini, “Il pacifico a re-mi” (Longanesi), che a buondiritto avrebbe potuto esserefirmato da entrambi, visto chei due diari si alternano, quellodi bordo di Alex e quello di ter-ra di Francesca. Un libro-av-ventura che si legge tutto d’unfiato e che è anche una “sana”storia d’amore. A propositodella decisione di sposarsi, in-

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a cura di Elena [email protected]

suo corpo e lo modifica tantoda cambiarne la vita intera”.In particolare, la macrobioticasi rivela utile per le cefalee va-somotorie da dilatazione deivasi sanguigni del capo (classi-ficate secondo la medicinaorientale come yin) e per le ce-falee da tensione (yang). Peresempio, le prime sono provo-cate da sostanze stimolanti edespansive come zucchero, gela-ti, frutta, alcool, latticini e deri-vati, cibi tropicali, dolcificanti,spezie, alimenti trattati, alcunesostanze chimiche e condimen-ti, mentre le seconde possonoessere causate dall’assunzioneeccessiva di sale, uova, carni,pollami, salumi, alcuni tipi dipesce, oppure dalla carenza dicibo e di liquidi. Esistono an-che i “mal di testa da fegato”,cefalee di tipo contrattivo mol-to forte, dovute all’ingerenza, astomaco vuoto, di un quantita-tivo rilevante di grassi (uovafritte, formaggio a colazione,tofu fritto o tempeh, insalatecondite con olio e tempura). Inquesto caso un rimedio validopotrebbe essere semplicemen-te un te al limone, oppure unsucco d’arancia.Per curarsi con la macrobioti-ca, oltre a possedere una buo-na conoscenza degli alimenti,occorre comprendere l’intera-zione tra le due forze antagoni-ste e complementari Yin eYang. Attraverso la diagnosi –rigorosamente a cura di unprofessionista – è possibile in-dividuare la causa del mal ditesta e quindi stabilire un rime-dio che lo possa alleviare, madi fondamentale importanza è

BENESSERE

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sintomatico per cui, dopo po-co, il mal di testa quasi sempresi ripresenta. Una cura ancorapoco pubblicizzata, ma di sicu-ra efficacia, proviene dalla ma-crobiotica. Cambiando l’ali-mentazione, eliminando cioècerti cibi come per esempio ilatticini si può ottenere un mi-glioramento addirittura del -l’80%. Alla base della cura c’è laconsapevolezza che il corpoumano, dagli organi al sangue,si rigenera attraverso ciò che simangia e si respira. Purtropponon tutti i medici riconosconoil ruolo dell’alimentazione inun percorso terapeutico, anchese già il padre della medicinaoccidentale, Ippocrate, avverti-va che “ogni sostanza inclusanella dieta dell’uomo agisce sul

Curarsi con la macrobiotica

Il mal di testa

Pare che circa il 20% de-gli italiani soffra di maldi testa e che il costosociale di questa patolo-gia superi i duemila mi-

liardi delle vecchie lire l’anno.Sempre secondo le statistichesono ben 34 milioni le confe-zioni di antidolorifici venduteogni anno e circa 20 milioni divisite mediche annuali che in-dicano come il mal di testa siauna vera e propria malattia so-ciale di cui non si conosconoancora a fondo le cause, mache colpisce ad ogni età. Oggisono moltissimi farmaci chevengono somministrati a se-conda della tipologia del dolo-re ma, tutti hanno effetti colla-terali anche gravi e, cosa piùimportante, agiscono in modo

ALLEVIARE I SINTOMI DELLE CEFALEE VASOMOTORIE E MUSCOLO TENSIVE SEGUENDOI PRINCIPI YIN E YANG

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Due ricette anti cefalea

GRATIN DI MIGLIO, ZUCCA E CAVOLFIORI1 T. 1/2 miglio lavato

4 T. Acqua

1/2 cavolfiore piccolo tagliato a piccoli fiori

1 T. zucca a cubetti

1 cipolla tritata

1/2 c. timo o origano

2C. Di tahin

1C. Miso di riso

Q.b. pangrattato

2C. Olio extravergine d’oliva

Q.b. sale

Saltare in pentola con olio caldo e origano la cipolla con poco sale, per

2 minuti quindi aggiungere la zucca, un pizzico di sale e saltare ancora

2 minuti. Aggiungere il cavolfiore, un pizzico di sale e saltare un altro

paio di minuti, quindi aggiungere il miglio, mescolare velocemente e

aggiungere l’acqua. Far prendere il bollore quindi sobbollire coperto e a

fiamma bassa per circa 30 minuti; a fine cottura, mescolare con l’olio e

versare il tutto in una pirofila da forno già unta. Schiacciare con un cuc-

chiaio e versarci sopra una cremina fatta con il tahin, il miso e poca ac-

qua tiepida. Cospargere con un po’ di pangrattato e infornare a 180°

per 20 minuti circa.

STRUDELINI DI VERDUREPer la sfoglia2 tazze di farina integrale di grano tenero

1pizzico di sale marino

1/8 di tazza di olio di mais

1/2 tazza d’acqua

Riunire in una ciotola la farina e il sale, aggiungere l’olio e setacciare

con le mani amalgamando bene gli ingredienti. Incorporare poco per

volta l’acqua, impastare fino a formare una palla. Lavorare per 2-3 mi-

nuti, poi lasciarlo riposare per un paio di minuti in frigorifero. Stendere

quindi l’impasto tirandolo a sfoglia dello spessore di circa ½ cm e ta-

gliare a rettangoli.

Per il ripieno1-2 gocce di olio di sesamo

1/4 di tazza di cipolle tagliate a mezzelune sottili

1/4 di tazza di carote tagliate a fiammifero

1/2 tazza di cimette di broccoli o crauti

Una manciata di germogli di soia tamari

Versare una o due gocce di olio in un tegame preriscaldato, aggiungere

le cipolle e saltarle per uno o due minuti. Poi aggiungere le carote e sal-

tarle per un minuto o due. Unire anche i broccoli e continuare a saltare

per altri uno o due minuti. Versare alcune gocce di tamari e acqua

quanto basta a coprire il fondo della pentola. Portare a bollore, coprire

e abbassare la fiamma al minimo. Cuocere a fuoco lento fino a che le

verdure non siano tenere ma di un colore ancora vivo. Togliere il coper-

chio e continuare a saltare fino a che tutto il liquido non sia evaporato.

Mettere le verdure sui rettangoli di pasta, chiudere gli involtini e infor-

nate a 175° (sono ottimi anche fritti)

BENESSERE

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Associazione macrobiotica Italianatel. 0239443353 - www.lordinedelluniverso.it

cambiare lo stile di vita e di ali-mentazione, inserendo cerealiintegrali, verdure di stagione,prediligendo le proteine vege-tali (legumi e derivati) ed elimi-nando le solanacee, la fruttatropicale e tutte le proteineanimali ad eccezione del pescea carne bianca da consumarefino a tre volte la settimana.Occorre poi abolire gli zucche-ri semplici, imparando a fare idolci senza burro, uova, zuc-chero e latte senza tuttavia perquesto rinunciare al gusto. An-che i grassi vanno drasticamen-te ridotti favorendo l’introdu-zioni di ingredienti come il mi-so, il kuzu, le prugne umebo-shi, queste ultime autentici toc-casana per il mal di testa. ■

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SALOTTO KEHRE E LA PROFESSIONALITÀ DEL MARKETING, OVVERO BENESSERECON GRANDE COMPETENZA Valentina Lotti

essere.” L’innovazione di Ro-berta è quella di aver creato unprodotto “tecnico-sensoriale”di nicchia. La sua linea, la pri-ma dove il concetto estetico in-contra l’interiorità, va oltre ilsemplice brand, perché si ponecome obiettivo non solo di an-dare a curare l’inestetismo, masoprattutto la causa, attraversoun percorso ben preciso vissu-to in un ambiente armonico, ilSalotto Kehre.Questa delicata fase di applica-zione del metodo Kehre, a cuiRoberta tiene in modo partico-lare, viene oggi seguita ancheda Francesco Portolani. Giova-ne ma già con molta esperienzaalle spalle, Francesco si occu-perà di coordinare per l’azien-da l’applicazione del metodoKehre di Roberta e di formarepersonale qualificato non solotecnicamente ma anche nella

filosofia del brand. Questo per-ché è fondamentale per Kehrecontare su uno staff in armoniacon il metodo applicativo delraggiungimento del benessere.Francesco, qual è la sua for-

mazione?

«Ho cominciato avvicinandomiall’estetica attratto dal giocodei colori sulla pelle del visoper scoprirne tutte le possibilicombinazioni armoniche. Que-sta mi sembrava la direzionepiù naturale e ho perseguitoquesto obiettivo con grande ri-gore. Ma attraverso la miaesperienza mi sono reso contoman mano che mancava qual-cosa».Si riferisce ai risultati op-

pure al metodo?

«È proprio questo il punto. So-no due concetti assolutamentediversi. L’estetica, la cui realtàprofessionale sta secondo mecambiando velocemente, per-segue un obiettivo solo esterio-re: un risultato tecnico-esteticoche nasce da una nostra esi-genza personale e che va per-seguito e risolto nel più brevetempo possibile. Il metodo delbenessere è invece qualcosache va a scoprire l’origine dellanostra esigenza».Che cosa intende?

«Nella mia esperienza ormaidecennale nei centri estetici,ho incontrato diversi inesteti-smi, alcuni risolti brillantemen-te. La cliente raggiunge l’obiet-tivo, il risultato esteriore. Manon è quella la reale esigenza,perché spesso capita che sipassi poi all’inestetismo suc-cessivo».Quando ha conosciuto Ro-

berta...

«Mi si è aperto un mondo, anzi,

Abbiamo già incontratoRoberta D’Urso che,con la sua nuova ideadi benessere, il SalottoKehre, ha già avuto un

grande riscontro da struttureluxury importanti. Siamo tor-nati a trovarla per farci spiega-re meglio la sua strategia del-l’accoglienza nell’ambito delbenessere all’interno di grandialberghi o di esclusive realtàprivate, e per conoscere unanuova figura professionale,Francesco Portolani, che colla-borerà con Roberta.Kehre nasce come un’idea diRoberta D’Urso, che ha sceltoquesto nome proprio perché si-gnifica svolta, cambiamento.La svolta è proprio cambiare “ilmodo in cui si vive, perché perarrivare a respirare una situa-zione di equilibrio e di armoniadobbiamo cambiare il nostro

Imprenditori della cultura del benessere

Francesco Portolani si occuperà di coordinare l’applicazione del metododi benessere Kehre, nato da un’idea di Roberta D’Urso

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BENESSERE

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ho trovato il mondo e il meto-do che cercavo, ho capito qua-le era la vera base di una co-smetica moderna, la ricerca delbenessere. Roberta D’Urso conKehre propone un modo diver-so per vivere la cosmetica, as-similando il prodotto in manie-ra armonica e non finalizzatosolo al risultato, ma ad una ri-cerca dell’equilibrio personaleche è il vero obiettivo finale».

Strategie in armoniacon la strutturaOggi Roberta D’Urso, e France-sco Portolani, si propongonocome “imprenditori del benes-sere” nel senso più positivo elargo della definizione. Con laloro esperienza, ognuno nelsuo campo d’elezione, sono ingrado di creare un’area riserva-ta, pensata e sviluppata in ma-niera adatta alla filosofia dellastruttura alberghiera, propriocome se questa fosse nata conla struttura stessa.Il punto di forza imprenditoria-le innovativo di Salotto Kehrenon è solo la creazione di uncentro benessere, ma la capaci-tà di vedere l’area wellness al-berghiera d’elité come una fon-damentale risorsa, in aggiuntae in armonia con gli esclusiviservizi a cui sono abituati iclienti delle strutture luxury.Non il centro benessere di unhotel, ma il centro benessere diquell’hotel in particolare, pen-sato e ideato appositamentecon soluzioni di marketingadatte e ben studiate.

Prima di tutto, infatti, per Ro-berta D’Urso è elemento impre-scindibile pensare il SalottoKehre non in un’area separatada tutto il resto, ma al contra-rio inserita armoniosamentenel contesto dell’Hotel, seguen-done lo stile e il carattere, laqualità, il servizio e la filosofiadell’accoglienza, e promuoven-done le potenzialità di marke-ting insieme agli altri servizi of-ferti nelle strutture luxury. Ec-co perche è fondamentale lapresenza di un “consulente delbenessere”, non semplicemen-te da operatore estetico, in mo-do da poter comprendere, con-dividere e promuovere la realtàimprenditoriale di tutto l’Hotel.Oggi l’imprenditore più esigen-te ed attento sta comprenden-do la necessità di spazi benes-sere di nuova concezione, ingrado di accogliere e accompa-gnare l’ospite in modo coeren-te nel corso di tutta la sua per-manenza, sempre con l’obietti-vo di un servizio completo edaccurato. «Ma questi investi-menti», ci spiega Roberta,«vanno attentamente valutati,proprio per una giusta gestionedelle risorse. Ne vanno pianifi-cate le scelte di marketing, co-me l’accesso privilegiato allaclientela ma anche a clientiesterni selezionati, ne va cura-ta la comunicazione e promo-zione anche in altri spazi del -l’Hotel. A volte la semplicescelta estetica rischia di vanifi-care le vere potenzialità di uncentro benessere».

Una competenzaspecificaÈ chiaro che nel successo diquesta formula è decisiva an-che la qualità dei contenuti ap-plicati. Kehre prevede un atten-to percorso sensoriale fatto di

accoglienza e di adeguati sti-moli olfattivi, visivi e gustativi,con programmi personalizzatida attuare con la linea cosmeti-ca Kehre HBR, caratterizzatada ricette ad altissimo contenu-to di estratti naturali freschi eal passo con la ricerca biologi-ca più avanzata. Ogni prodottodella linea cosmetica Kehre ètestato nelle più esigenti SPA eBeauty e nasce dallo studio ap-profondito dall’esperienza inlocation internazionali presti-

Il punto di forza imprenditorialeinnovativo di Salotto Kehre è lacapacità di vedere l’area benesserealberghiera d’elité come una risorsafondamentale

giose. Roberta D’Urso, e Fran-cesco Portolani, garantisconouna consulenza completa, sianella distribuzione e commer-cializzazione del prodotto co-smetico esclusivo, sia nello svi-luppo del metodo attraverso lacreazione e gestione del Salot-to Kehre, sia al privato che de-sidera ricreare in contesti pri-vè, personali e selettivi il fasci-no di un Salotto benessere conl’inconfondibile atmosfera Ke-hre, sia alle grandi catene al-berghiere e alle strutture luxu-ry. Tutto nella direzione dellaricerca dell’armonia del benes-sere. ■

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a cura di Leonardo [email protected]

ganti della montagna sono sta-te frutto di un lavoro di squa-dra e della condivisione dicompetenze.Le guide conoscono il territo-rio, gli sherpa trasportano i ma-teriali che qualcuno ha proget-tato insieme agli alpinisti. I me-teorologi predispongono cartedi probabilità per trovare il mo-mento giusto per le ascensioni.Poi ci sono i medici, i prepara-tori atletici, a volte scienziati edecologisti. Ci sono i cuochi edanche i ragionieri, perché ognispedizione ha un budget da ri-spettare. L’impresa di conqui-stare una vetta richiede intelli-genze multiple e cuori generosi.Per noi conquistare vette non èun gesto di lussuria, come a vo-ler possedere un’altra cima edun altro record. Per noi è unprogetto che trova la sua ragio-ne di essere nella nostra indivi-duale ragione di essere comeuomini e professionisti. Tuttoquesto non dobbiamo farlo dasoli; basta guardarsi intorno etroveremo i nostri compagni diviaggio nella vita e nella pro-fessione che sono lì pronti adaffrontare la medesima avven-tura, magari con diverse moti-vazioni. Non resta che chiederea loro di condividere energia epensiero per affrontare insie-me la vetta più ostile. Guarda-teli negli occhi e cercate la lorodeterminazione. Offrite loro ilvostro sostegno e chiedete lorol’aiuto di cui avete bisogno. Inquesto modo non ci sarannomontagne troppo alte da scala-re e nessuna sarà comunquecosì difficile come quella costi-tuita dai nostri limiti personalie da ciò che pensiamo di nonpotere o non sapere fare. ■

UNA METAFORA PER CRESCERE

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della vetta la sua leva motiva-zionale.Ma molti di noi fanno della ver-ticalizzazione dell’io il loro mo-do di vivere anche senza averemontagne a disposizione.L’atto metaforico del salirecontraddistingue la nostra vitanella ricerca di sfide quotidianein ambito professionale, ma an-che dal punto di vista delle no-stre emozioni. Ci sono momen-ti in cui ce ne staremmo volen-tieri al calduccio della nostratenda al campo base, grati aquel riparo, lieti di condividereil calore con altri come noi.Ci sono invece momenti in cuidobbiamo necessariamente sa-lire e spesso siamo in competi-zione con altri che hanno le no-stre medesime motivazioni.Che si cerchi il prestigio, unguadagno immediato, il piaceredella scoperta, la sopravviven-za o semplicemente la voglia diesserci, non fa differenza.Dobbiamo salire, andare incon-tro alla montagna , interrompe-re il nostro percorso orizzonta-le per crearci una visione piùampia.In questo percorso non si è so-li. Ci si può sentire soli, nostromalgrado o magari perché sce-gliamo di chiuderci in noi stes-si, ma anche le imprese dei gi-

Conquistatori di vette

Èindubbio il fascino che lealte quote hanno sempreesercitato per l’uomo.Chiunque abbia vissutoin una vallata a ridosso

di alte colline o di montagne hasempre pensato di sbirciaredietro a quel sipario che per ci-tare Leopardi “da tanta partedell’ultimo orizzonte il guardoesclude”.Andare in alto per vedere lon-tano con lo stesso senso del-l’avventura che spinge un bam-bino a salire per la prima voltasulla scala con cui papà sta ri-dipingendo la cucina.Le vette più alte sono quelleconquistate dai piloti di aero-plani, meglio se alianti leggericome l’aria. Per loro salire nonè faticoso, anche se ugualmen-te impegnativo. Ma il vero in-terprete della conquista è l’alpi-nista di cui spesso abbiamol’immagine di un solitario incerca di gloria. Molti di loro di-ventano leggende, alcuni han-no potuto raccontare le lorostorie, molti altri sono stati ri-cordati come sopravvissuti aterribili sciagure.La montagna va rispettata, lamontagna è viva, la montagnati giudica, sono tutte espressio-ni tipiche di chi per professio-ne o diletto fa della conquista

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a cura dell’avvocatoRoberta Borghini

I L PARERE DEL LEGALE

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Si discute anche sulla responsabilità dell’albergatore nel caso in cui ven-gano sottratti dei valori dalla cassetta di sicurezza presente nella stanzadell’ospite. Secondo il Tribunale di Venezia, chiamato a pronunciarsi suuna rapina a mano armata presso un lussuoso hotel del Lido che avevacomportato la forzatura di alcune cassette metalliche e fruttato un so-stanzioso bottino, “l’utilizzazione da parte del cliente della cassetta di si-curezza messagli a disposizione dell’albergatore non realizza un’ipotesi diconsegna in custodia dei valori e quindi esclude la responsabilità illimita-ta di quest’ultimo” (sent. 14.2.1986). Di contrario avviso il Giudice di Pacedi Bologna, per il quale “in caso di furto perpetrato in una cassetta di si-curezza collocata all’interno di una camera d’albergo l’albergatore è re-sponsabile ex contractu illimitatamente per i danni subiti da un turista edil tour operator è responsabile sempre a favore dell’acquirente del pac-chetto turistico per inadempimento dell’albergatore” (sent. 4.3.1999).

sicurezza, l’albergatore ne rispon-de a titolo di colpa e senza limiti,ai sensi dell’art. 1785 bis c.c. Inuna rinomata località montana, ilvisone di una cliente era rimastonel deposito dell’albergo per tut-to il soggiorno; veniva, però, riti-rato la sera prima della partenzae portato in camera, dove venivasottratto nottetempo, alla presen-za degli occupanti addormentati.Investita del caso, la SupremaCorte ha sottolineato l’impruden-te omissione di accorgimenti ido-nei a salvaguardare i beni degliospiti dell’hotel, colpa che ha giu-stificato il risarcimento dell’inte-ro valore della pelliccia: “il servi-

zio di custodia degli oggetti di

valore consegnati dal cliente era

incompleto, in quanto osservava

orari di chiusura ed apertura

che mettevano in difficoltà chi

dovesse o volesse usufruirne nel-

le ore serali o nelle prime ore del

mattino; il servizio di sorve-

glianza notturna, inoltre, era

stato negligentemente svolto, dal

momento che un soggetto ignoto

aveva potuto liberamente aggi-

rarsi per le camere in piena not-

te” (Cass. Civ., sez. III, 7.5.2009,n. 10493). ■

Se volete rivolgere delle domande all’avvocato Roberta Borghini potetescrivere a: [email protected]

18.12.2001-14.1.2002).Di diverso avviso il

giudice del grava-me, che ha con-dannato la societàproprietaria dellastruttura ricettiva

al pagamento diuna somma, anche

se limitata all’equiva-lente di cento volte il

prezzo di locazione del-l’alloggio per giornata.

Secondo quest’ultimo orienta-mento – in seguito condiviso an-che dalla Cassazione – deve rite-nersi raggiunta la prova che igioielli fossero stati collocati dal-la cliente nel cofanetto nascostonella valigia dietro la porta dellacamera da letto; del resto, i turi-sti non avevano alcun obbligo diconsegnare i gioielli in custodiaalla direzione del residence (Cor-te App. Cagliari, sent. 16.12.2003-28.1.2004). Stesso ragionamentoha sviluppato il Giudice di Pacedi Bologna, accogliendo la ri-chiesta danni di un ospite cheaveva subito il furto di un com-

puter portatile all’interno dellahall dell’albergo in cui soggiorna-va (sez. I, sent. 3.1.2008).Se il furto di beni del cliente è do-vuto a carenze organizzative o di

La diligenza dell’albergatorenella custodia delle cose del cliente

Non appena il cliente met-te un piede in albergo,nasce a carico del gesto-re un obbligo di custodiadei suoi beni, che lo ren-

de responsabile degli eventualidanni subiti dall’ospite. Il legisla-tore ha previsto due ipotesi di re-sponsabilità: se le cose sono sta-te solo “introdotte” dal clientenella struttura turistica, la re-sponsabilità dell’albergatore è li-mitata al valore di quanto sia de-teriorato, distrutto o sottratto, si-no all’equivalente di cento volteil prezzo di locazione dell’allog-gio per giornata (art. 1783 c.c.);se, invece, le cose sono state“consegnate” all’albergatore, laresponsabilità è illimitata, cioèconsiste nell’integrale risarci-mento del danno (art. 1784 c.c.).Non è sempre facile collocare gliaccadimenti concreti nell’una onell’altra categoria e ne sonoprova le oscillazioni della giuri-sprudenza. Nella valutazione de-gli stessi fatti, il Tribunale e laCorte d’Appello di Cagliari sonogiunti a conclusioni opposte. Ilgiudice di prime cure ha respintola domanda di due coniugi voltaad ottenere il risarcimento deidanni per la sottrazione di alcunipreziosi, avvenuta nell’alloggioloro assegnato in un noto resi-

dence di Stintino ad opera diignoti, ma probabilmente impu-tabile ad alcuni operai manuten-tori (Trib. Cagliari sent.

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LA PAROLA AL F ISCALISTA

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a cura di Giuseppina Dipierro

Se è l’ufficio a dare impulso alprocedimento, il contribuente sivedrà recapitare, prima dellanotifica dell’avviso di accerta-mento, un invito a comparirecontenente la tipologia d’impo-sta, il periodo di riferimento, glielementi in possesso dell’ufficiorilevanti ai fini dell’accertamen-to (motivazione), il maggior va-lore accertabile e l’eventualemaggior imposta liquidabilenonché il giorno ed il luogo del-la comparizione. Presentandosinel luogo e nella data previstaper il contraddittorio, l’interes-sato potrà tentare la definizionedella propria posizione secondole modalità e le condizioni sudescritte. Diversamente, l’uffi-cio procederà con l’emissionedell’atto.Va rimarcato che, una volta per-fezionata l’adesione, al contri-buente è precluso mettere in di-scussione la pretesa fiscale men-tre l’amministrazione può avan-zare una successiva pretesa nelcaso in cui l’adesione ha riguar-dato accertamenti parziali o se ladefinizione ha riguardato redditiderivanti da partecipazione nellesocietà semplici o aziende coniu-gali ovvero se da elementi so-pravvenuti e prima sconosciutipuò ricostruirsi un maggior red-dito superiore al 50% del redditodefinito e comunque non inferio-re a 77.468,53 euro.Non può tacersi che, tramite l’ac-certamento con adesione, il con-tribuente giochi un ruolo attivonell’attuazione della norma tribu-taria, dialogando su un piano pa-ritario col fisco. evoluzione del-l’istituto in esame sono le adesio-ni all’invito al contraddittorio eal p.v.c. introdotte nel 2008, ri-spetto alle quali, tuttavia, è pre-minente la componente dellapremialità anziché quella dellapartecipazione alla determinazio-ne dell’imposta dovuta. ■

Nei precedenti interventisi è cercato di evidenzia-re come sia possibile ge-stire i conflitti tra contri-buenti e amministrazio-

ne finanziaria in modo meno or-todosso ossia non rimettendosinecessariamente alla magistratu-ra. Si è così indicata un’inversio-ne di tendenza nell’azione ammi-nistrativa, non più connotata dal-l’unilateralità ed imperatività deipropri atti ma dall’apertura alleistanze del contribuente. Talepremessa è tanto più vera con ri-ferimento all’istituto in esame,disciplinato dal d.lgs. 19 giugno1997, n. 218.La peculiarità dell’accertamentocon adesione va individuata nellapartecipazione del contribuentealla formazione dell’atto imposi-tivo. Ciò presuppone che il con-tribuente si interfacci con il fiscoprima che si instauri una contro-versia e, talvolta, ben prima chesi formalizzi un’obbligazione tri-butaria. Ne consegue che l’acces-so a tale procedimento, aventead oggetto l’avviso di accerta-mento o di rettifica, sia auspica-bile in quei casi in cui la fattispe-cie all’esame dell’amministrazio-ne presenti elementi suscettibilidi diverso apprezzamento, percui il confronto tra le parti, ten-dendo ad una soluzione concor-data, eviterebbe sul nascere lun-ghi e difficili contenziosi.Sotto il profilo pratico, il proce-dimento può essere attivato suistanza del contribuente o del-l’ufficio. In entrambi i casi tra i

soggetti si avvia una vera e pro-pria trattativa volta all’accerta-mento della giusta imposta, lad-dove al contribuente competeprovare gli elementi modificatividella pretesa tributaria ipotizzatadall’amministrazione. Come inogni trattativa, il risultato si ot-tiene solo dall’incontro delle re-ciproche posizioni. Dunque se leparti restano ancorate alle pro-prie convinzioni, l’accordo nonviene raggiunto e il procedimen-to amministrativo segue il suoconsueto corso.È previsto che il contribuentepossa presentare l’istanza in se-guito alla notifica di un avviso diaccertamento o di rettifica nonpreceduto da invito dell’ufficio.In questo caso, spetta all’ufficiola convocazione, anche in via in-formale, del contribuente. Sel’adesione si perfeziona, il contri-buente deve effettuare il versa-mento della somma concordata(o della prima rata) entro i suc-cessivi venti giorni e far perveni-re all’ufficio quietanza di avvenu-to pagamento entro dieci giornidal pagamento. A questo puntol’ufficio rilascia al contribuentecopia dell’atto di adesione, otte-nendo una riduzione delle san-zioni nella misura di 1/4 del mini-mo edittale previsto, a condizio-ne che non sia fatto ricorso algiudice tributario. Invece sel’adesione non ha luogo, il contri-buente ha diritto a presentare ri-corso al giudice. Infatti va preci-sato che la presentazione del-l’istanza sospende i termini perimpugnare l’atto onde evitareche l’accesso a tale istituto possarisultare preclusivo di altre for-me di tutela per il contribuente.In sintesi, data la natura deflativadell’istituto, il legislatore ha po-sto a carico del contribuente lascelta tra esperire l’accertamen-to con adesione o ricorrere diret-tamente in giudizio.

Trattative con il fisco:L’ACCERTAMENTO CON ADESIONE

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Provate a pensare ad un luogo dove la storia e la leggenda si fondono, ad un centro storico a misura d�uomo, ad un paesaggio unico ed incantevole, ad un territorio ricco di arte, cultura, gastronomia...

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70 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

a cura di Andrea G. [email protected]

Welfare Stateserve consapevolezza

e quindi aumentano le pensionied ovviamente l’assistenza sa-nitaria, di contro le nascite di-minuiscono anche perché le fa-miglie non sono supportate dalwelfare state che rimane senzafondi, innescando una dinami-ca che è già preoccupante oggi,ma i cui effetti si inizieranno avedere concretamente a partiredal decennio appena iniziato.Diminuendo i cittadini lavora-tori ed aumentando i pensiona-ti e gli assistiti dal welfare sta-te, il peso del fabbisogno persopperire a quanto necessitere-mo in futuro, secondo alcunicalcoli demografici. troverebbeil proprio apice nel 2035, annoin cui i due sistemi pensionisti-ci esistenti, retributivo e con-tributivo assorbiranno la mag-gior parte delle risorse.È quindi ragionevole prevedereche le aspettative di pensioneche oggi hanno i lavoratori atti-vi, non potranno essere mante-nute: non solo, sarà complicatotrovare le risorse finanziarieper sostenere l’esercito dei pen-sionati rispetto a quello dei la-voratori che avendo un futuropensionistico ancora più incer-to inizieranno a chiedersi per-ché sostenere un welfare statenel quale rischiano di arrivaretardi per averne beneficio.Lo scenario riportato è suppor-tato da dati statistici, quindi siache si intervenga con riformestrutturali, sia che si attendal’inevitabile e quindi si interven-ga per urgenza, il risultato noncambia: è consigliabile sin dasubito attivare individualmentepiani pensionistici integrativiprivati con versamenti autono-mi, che consentono di avereuna rendita futura, con indipen-denza di quanto sarà in grado dierogare il welfare state. ■

re rispetto la media europea, equindi deve necessariamentetogliere risorse (sempre conconfronto europeo) alle fami-glie ed ai giovani; le categorieche lavorando, producono ilmaggior reddito e sostengonoil PIL e quindi contribuiscono acreare provvista.Questa distorsione è molto ri-schiosa in generale ma soprat-tutto per il nostro Paese, infattise l’allungarsi della vita media,a cui non ha fatto riscontro l’in-cremento delle nascite, hamandato in crisi il modello diequilibrio tra spesa e provvista,il fattore demografico ha influi-to decisamente sia sulla spesapensionistica che sulla spesasanitaria, drenando risorse adaltre voci.L’invecchiamento della popola-zione ha fatto saltare il sistemapensionistico e fatto crescerenotevolmente la spesa sanitaria.In sintesi l’aspettativa di vita siallunga, gli anziani aumentano

Il welfare state, ossia lo statodi benessere o stato socialesi propone di fornire servizie garantire diritti a favore

dei cittadini, è regolato da unaserie di norme con le quali lostato tende ad eliminare le di-suguaglianze sociali ed econo-miche fra i cittadini. Uno degliobiettivi che si prefigge quindiè quello si sostenere i ceti me-no abbienti.Il welfare state comprende l’as-sistenza sanitaria, l’assistenzadi invalidità e vecchiaia (pen-sioni), la pubblica istruzione,l’indennità di disoccupazione ei sussidi familiari, l’accesso allacultura e la difesa dell’ambien-te naturale.Le risorse finanziarie dedicateall’erogazione dei servizi diquanto sopra derivano princi-palmente dal prelievo fiscale,che, come sappiamo, è collega-to al reddito; ovvero più è altoil reddito e più si generano ri-sorse finanziarie a sostegno delwelfare state.Se consideriamo i servizi sopradescritti e rapportiamo per fa-cilità di calcolo a 100 eurol’ammontare delle risorse fi-nanziarie a sostegno del welfa-re state, in base ad un’analisieffettuata da un’università ita-liana, riferita all’anno 2000, ilnostro Paese destina alle pen-sioni ed alla sanità 61 euro con-tro i 40 euro della Germania e i46 euro del Regno Unito. Dicontro a favore delle famiglieed edilizia abitativa in Italia ri-serviamo 4 euro contro gli 11euro della Germania e gli 8 eu-ro del Regno Unito.In Italia il Welfare state dunquea partire dall’anno 2000 consu-ma risorse finanziarie per so-stenere le pensioni e la sanitàin misura visibilmente maggio-

F INANCE CONFIDENTIAL

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Dedicate la giusta attenzione al valore del riposo: un sonno di qualità, oltre che assicurare un effetto di benessere, è un fattore determinante per la salute che il Vostro ospite sicuramente apprezzerà. Simmons, produttore internazionale di materassi, sommier e accessori per il letto, si distingue per la riconosciuta capacità di soddisfare tutte le esigenze del dormire bene con prodotti dall’elevata qualità e dall’ottimo comfort in grado di assicurare ai Vostri ospiti un riposo impareggiabile.

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Page 71: Master Meeting Febbraio 2011

a cura di Milena MineoA.D. di M.I.L.

L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

72 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Fino a pochi anni fa sembra-va impossibile ma oggi ilBrasile è un mercato emer-gente “verso” l’Italia, poi-

ché sono sempre più i brasilianiche guardano allo stivale comeluogo di vacanza e di svago.I motivi sono economici e an-cor prima sociologici e deriva-no dai profondi cambiamentiche stanno da qualche anno ri-definendo la politica e l’econo-mia mondiale, modificando an-che di conseguenza quelli chesono i costumi e le abitudini dimolte popolazioni, tra le qualiquella brasiliana.E proprio il paese carioca è ununiverso che si sta man manotrasformando: il benessere nonriguarda più solo le elevatissi-me classi sociali, quelle deri-vanti dall’antico potere basatosulle campagne e sul latifondo,

PAESE ENORME, È GRANDE QUASI QUANTO L’EUROPA, SI STA DA TEMPO TRASFORMANDOSOCIOLOGICAMENTE ED ECONOMICAMENTE. NON È PIÙ (SOLO) IL PARADISO PER CHI CERCAVACANZE DA SOGNO MA È ANCHE IL PUNTO DI PROVENIENZA DI UNA SEMPRE PIÙ VASTAMIDDLE CLASS CHE HA A DISPOSIZIONE BUONE CAPACITÀ DI SPESA

Dal Brasile con amoreper il made in Italy

ma sta emergendo anche unamiddle class con ampia capaci-tà di spesa. Lo mostra moltobene una recente ricerca dellaCamera di Commercio di Bari,

redatta in collaborazione conle associazioni “Cultour - Bra-zil” e “Mediterranean Life”, se-condo la quale, nel 2008 i turi-sti brasiliani hanno destinatoad acquisti nel mercato del lus-so 6,23 miliardi di dollari. Cifrache nel 2009 è cresciuta del22%, raggiungendo il totale di7,59 miliardi di dollari.Nella voce, viene specificato,non sono compresi solo benimateriali ma anche viaggi, mol-tissimi dei quali fatti all’estero,in luoghi che da quelle particonsiderano “esotici”. Pochisanno, ad esempio, che i brasi-liani, nonostante soffrano ilfreddo del nostro inverno, loconsiderano molto affascinantee amano in particolare farsi fo-tografare sullo sfondo di inne-vati paesaggi alpini. Insomma

La grande area metropolitana di Rio de Janeiro comprende circa 12 milionidi abitanti ed è il secondo cuore economico del paese dopo San Paulo

Il litorale di Recife, grande metropoli del nordest e sesta città più produttivadel Brasile

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L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

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poiché il Brasile è un paese incorsa – e i segnali positivi ci so-no tutti perché con 109 milionidi abitanti sviluppa la nona eco-nomia al mondo per Pil – i turi-sti brasiliani in uscita sono an-ch’essi sempre in crescita.Un recente rapporto di Abav,associazione brasiliana delleagenzie di viaggio, conta i ca-rioca che fanno le vacanze al-l’estero in 5,1 milioni di perso-ne, che raggiungono destina-zioni in tutto il mondo. In parti-colare, il 6,8 per cento di essiha per meta l’Italia. E si trattadi un dato che può solo cresce-re, soprattutto in riferimento aun target di alto profilo: il mer-cato del lusso brasiliano, infat-ti, sempre secondo i dati Abav,chiede viaggi personalizzati, sumisura, con una media di 4-5vacanze all’anno costruite adpersonam, potendo contare suun’offerta eccellente.

Cosa fanno i cariocain viaggio?A questa crescente, in qualità equantità, domanda va incrociatoun altro dato importante. Èquello che si evince dall’analisiSwot (acronimo per strenghts,weaknesses, opportunities, thre-ats) fatta dall’Enit, agenzia na-zionale italiana per il turismo,secondo la quale i punti di for-za della destinazione Italia peri brasiliani, oltre all’eredità la-sciata dall’immigrazione italia-

vacanza all’estero sono liberiprofessionisti, con un redditomensile medio che supera iduemila euro, un livello diistruzione per lo più di gradosuperiore (75,6 per cento) e dietà adulta fino ai 45 anni (44,8per cento). Quanto allo scopodel viaggio invece, prevale iltempo libero (40,7 per cento)su congressi e affari (34,2). Imesi preferiti sono nell’ordineluglio, tradizionale periodo diferie per tutta la famiglia, set-tembre e maggio. E i loro gusti,un po’ latini e un po’ globalizza-ti come dappertutto oggi nelmondo, sono molto simili ainostri: desiderano conoscere letradizioni e il patrimonio arti-stico del nostro paese, ancheammirandone dal vivo i più fa-mosi e importanti monumenti,dal Colosseo alla Torre di Pisa.Naturalmente, da gourmet qua-li sono, apprezzano il cibo delbelpaese in tutti i suoi aspetti,ma in particolare il vino, i for-maggi e il risotto. E di norma silamentano soprattutto dellachiusura dei negozi all’ora dipranzo oltre che in certi di casidella poca pulizia di molti ba-gni pubblici. Sarebbe propriocosì difficile accontentarli? ■

na – non dimentichiamo chespesso chi ha fatto “fortuna” al-l’estero ama ripercorrere a ri-troso il cammino degli avi emi-grati in Brasile –, sono le bel-lezze, la cultura, la storia, il ca-lore umano del popolo, la ga-stronomia, i costumi, lo stile divita e il folclore. Anche perquesto l’Italia, si scopre dallaricerca Enit, è il terzo Paesepreferito dai turisti brasiliani,dopo Stati Uniti (32 per cento)e la Francia (7,3 per cento) e apari merito (6,8 per cento) conla vicina Argentina. Ma che co-sa si aspetta di ricevere alloradalla “destinazione Italia” ilviaggiatore brasiliano (speciequello di alto livello)? Secondoun recente studio Embratur,l’ente di promozione turisticadel paese sudamericano, lamaggior parte dei carioca in

Primario centro finanziario e produttivo di tutta l’America Latina, San Pauloha un pil di circa 70 miliardi di dollari

Realizzata tra il 1956 e il 1960 per essere la nuova capitale carioca, Brasiliaè l’espressione contemporanea della vita del paese

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SCENARI DEL TURISMO

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DA SEMPRE HA LA VOCAZIONE DI RISPONDERE AI DESIDERI DELLA CLIENTELACONGRESSUALE: ORA LE SUE STRUTTURE ALBERGHIERE ALL’AVANGUARDIA RACCONTANOUNA STORIA FATTA DI TECNOLOGIA A IMPATTO ZERO E SOSTENIBILITÀWalter Darbe

no, Roma, Torino e Varese –, ol-tre a sei resort che fanno capo-lino in alcuni dei più splendidiangoli della penisola, da Taor-mina a Villasimius, da Madonnadi Campiglio a Petriolo. Questapredisposizione “naturale” al-l’accoglienza della clientelad’affari e congressuale è statapoi aumentata grazie al fattoche ATAHOTELS ha dotato tut-te le sue strutture business-oriented di sale meeting e areeespositive attrezzate della mi-gliore tecnologia oltre che dipersonale altamente qualificatoper l’organizzazione di incontriaziendali ed eventi di vario tipo.Senza scordare che proprio aimanager che, anche in viaggiod’affari, avvertono l’esigenza diusufruire in tempi rapidi di unufficio attrezzato e accoglientefuori sede, ATAHOTELS offreuna formula ad hoc: si trattadei Business Center, location

ATAHOTELS punta al businesse pensa alla natura

suo brand a un servizio specia-lizzato nell’ideare e proporresoluzioni su misura per le piùdiverse esigenze del target busi-ness. Naturalmente questa stra-tegia di ATAHOTELS è stata fa-cilitata e implementata dall’in-tuizione della proprietà di pun-tare solo su strutture di alto li-vello, tanto che sono oggi giàotto gli hotel a quattro e cinquestelle che appartengono allacompagnia – e situati tra Mila-

Strategicamente presentenelle più gettonate desti-nazioni italiane storica-mente legate al turismod’affari, da Milano alla

Sardegna, da Roma alla Sicilia,ATAHOTELS conferma ancheper il 2011 la sua dimensione dicompagnia alberghiera busi-ness-oriented. Fino, infatti, dal-la sua fondazione avvenuta nellontano 1967, il gruppo ha avu-to un occhio di riguardo per laclientela executive, legando il

Le immagini pubblicate in questa pagina si riferiscono all’Atahotel Expo Fieradi Rho Pero (Milano). La struttura offre sale congressi di alto livello e spazi internied esterni tutti a impatto zero per unire ecologia e business

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SCENARI DEL TURISMO

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poste all’interno di tutte lestrutture e organizzate per es-sere vere e proprie postazionidi lavoro immediatamente ope-rative.

AccoglienzaecocompatibileE proprio struttura simbolo perl’hospitality a un clientela busi-ness di qualità ed esigenze su-periori è una delle ultime inau-gurate dal gruppo alberghieroitaliano, nel 2008: l’AtahotelExpo Fiera di Pero (Milano).Albergo che fa dell’accoglienzamice uno dei punti di forza del-la sua offerta alla clientela ita-liana e internazionale – grazieanche alla disponibilità di 463camere e 3 meeting rooms –Expo Fiera offre un plus diffi-cilmente eguagliabile pure a li-vello di vivibilità: si tratta di unalbergo a impatto zero. Il nuo-vissimo complesso infatti è sta-to progettato secondo criterimoderni e avanzati e realizzatocon l’utilizzo delle migliori tec-nologie, i migliori materiali eimpianti tecnologici di ultimagenerazione, in modo da poterrealizzare, senza rinunciare anulla in termini di comfort e diesigenze funzionali, una strut-tura attenta al risparmio ener-getico, proprio per mezzodell’adozione di soluzioni tec-niche e architettoniche coeren-ti con l’obiettivo della sosteni-bilità ambientale. Usando avve-niristici metodi di progettazio-ne e costruzione, l’Atahotel Ex-po Fiera quindi si configura co-me un albergo che segue a li-vello avanzato le leggi che re-golano i criteri di ecocompati-bilità, risparmio energetico erispetto dell’ambiente. Grazie aciò la riduzione dei consumi dienergia termica nella struttura,determina una conseguente ri-

duzione di immissioni di anidri-de carbonica nell’atmosfera euna migliore vivibilità tanto peri clienti quanto per gli abitantidell’area metropolitana circo-stante. Soggiornare all’ExpoFiera, insomma, permette digodere della migliore businesshospitality targata ATAHOTELSe nello stesso tempo di avvaler-si di tecnologie ultramoderne,quale ad esempio quella degliimpianti di ventilazione intelli-genti che utilizzano l’aria ester-na solo quando serve e nelleesatte quantità proporzionateagli affollamenti.

Nel cuore verdedella CapitaleUn occhio alle tecnologie, maanche un piede ben piantatonella storia per ATAHOTELSche tra le strutture più amatedalla clientela mice conta l’ele-

gante e raffinato Villa Pamphilidi Roma. Ampiamente e com-pletamente rinnovato secondola logica dell’accoglienza busi-ness-oriented, l’albergo è situa-to in una tranquilla area resi-denziale della capitale posta adue passi dal parco di Villa Do-ria Pamphili e non lontana daimillenari luoghi del Vaticano.Una posizione strategica per laclientela d’affari che dispone diun funzionale centro congressicon diciotto sale adatte per or-ganizzare meeting da 10 fino a550 persone, area espositiva di450 metri quadri e business cen-ter con pc e stampante. E che,nei momenti di svago, può facil-mente – anche e soprattutto poigrazie al servizio di courtesybus ATAHOTELS verso San Pie-tro – raggiungere e visitare il cu-polone, la grande piazza e i fan-tastici Musei Vaticani. ■

In questa pagina, l’AtahotelVilla Pamphili. A due passi dal Vaticanoè la location perfetta per organizzareeventi anche per 550 persone

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SCENARI DEL TURISMO

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POSITIVO IL BILANCIO 2010 GRAZIE ALLA CRESCITADEL TURISMO D’AFFARI, L’APERTURA DI NUOVI HOTELE ALLA FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE CHE VELEGGIAVERSO TRAGUARDI SORPRENDENTI.NE ABBIAMO PARLATO CON FRANCESCO SOSTERO,REGIONAL MARKETING DIRECTOR ITALYLinda Smiderle Barattieri

negli ultimi anni. Ad oggi ab-biamo già eventi prenotati conun anticipo da 6 a 12 mesi. Manon tutto è completamente po-sitivo. Credo sia rimasta la con-vinzione di poter ottenere a po-co prezzo servizi che invecehanno un costo notevole. C’èpoi la ricerca dell’essenziale eun’attenzione al dettaglio cheprima della crisi non esisteva-no, un comportamento post-crisi fisiologico e temporaneo,che, credo, si attenuerà sempredi più con la ripresa».Avete in progetto nuovi in-

vestimenti?

«Siamo cresciuti molto durantela crisi: abbiamo introdotto inItalia quattro brand raddop-

«L’esigenza d’incon-trarsi per motividi lavoro è torna-ta a farsi sentirein maniera prepo-

tente. C’è una corsa al riscattodel tempo perduto e stiamocamminando verso un futuroche sta tornando alla normalitàperché la crisi è stata generatada una economia finanziariavolatile, che nulla ha a che ve-dere con l’economia operativadel mercato di prodotti e servi-zi a cui sono necessari incontritra partner, venditori e clienti».È questa la motivazione per ilbocconiano Francesco Soste-ro, Direttore Marketing di Hil-ton Worldwide Italia (foto),della sorprendente crescita delturismo d’affari nei loro alber-ghi: «Il business-travel è il seg-mento che per noi ha reagitocon più immediatezza alla ri-presa verificatasi nell’ultimo

Scacco alla crisiper Hilton Worldwide Italia

trimestre, unitamente a quellodel Mice e del leisure. Quest’ul-timo, tra l’altro, ha rispostomolto positivamente alle solle-citazioni di marketing da noiproposte nel 2010 con un au-mento di presenze tale da com-pensare la perdita di presenzedegli altri flussi».Cosa prevede per il 2011?

«Oltre a una maggior crescitadel turismo d’affari, ci aspettia-mo un forte incremento delsegmento Mice. Lo dimostranoi numeri degli eventi conferma-ti per il 2011 a riprova anchedel fatto che le aziende stannotornando a programmare conun certo anticipo e non più lastminute come avveniva invece

Hilton Garden Inn Venice Mestre San Giuliano

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SCENARI DEL TURISMO

1-2 2011 | www.mastermeeting.it 77

l’altro, il foyer e il nuovo salo-ne in cornici ideali per eventidi grande lusso».Cosa si aspetta oggi il clien-

te da Hilton Worlwide Italia?

«Questo è un aspetto molto im-portante su cui stiamo lavoran-do perché dobbiamo far capirecon chiarezza la differenza cheesiste tra i nostri brand, HiltonHotels & Resorts, Doubletree

by Hilton e Hilton Garden Innciascuno dedicato a una preci-sa tipologia di ospiti. Capitache chi prenota pensi solo al �

piando il numero degli hotel.Ad oggi, tra Hilton Hotels &Resorts, Doubletree by Hilton,Hilton Garden Inn e WaldorfAstoria Collection, abbiamo già20 strutture per un totale di4.400 camere e 190 sale mee-ting che ora dobbiamo consoli-dare. È evidente che non tuttele realtà alberghiere vivono ilmomento storico nella stessamaniera. Noi siamo stati fortu-nati, abbiamo investito e, orache il business è in ripresa,vantiamo una distribuzione ta-le da poter cogliere tutte le op-portunità che il mercato offre.La prima sfida entusiasmantedi quest’anno sarà, per esem-pio, l’apertura a Siena – nellazona del Chianti, roccafortedell’agriturismo – di un nuovoDoubletree by Hilton, il quartodopo quelli di Milano, Lecce eOlbia».Come si riconosce il vero

lusso in hotel?

«Il lusso è quando perdi la per-cezione del valore economicodi quello che stai comprando infunzione dell’esperienza che vi-vi. Il lusso è uno status. Secompri un paio di scarpe diGucci, non guardi il prezzo.Guardi come gli altri ti potreb-bero vedere e come tu ti vedi.Vale lo stesso per certi hotel,come per esempio il Rome Ca-valieri, il primo hotel in Europaad essere entrato nella War-ldorf Astoria Collection dopola completa operazione di re-branding che ha incluse, tra

Qui sopra, la Maestrale meeting room del Doubletree by Hilton Olbia Sardinia.A destra, la lobby

Una camera dell’Hilton Giardini Naxos

Salone degli Imperatori dell’Hilton Rome Airport

Page 77: Master Meeting Febbraio 2011

Hilton HHonorsHilton HHonors è un pro-

gramma di fidelizzazione che

consente al frequent traveller

di accumulare rapidamente i

punti necessari per ricevere

un premio a scelta. L’iscrizio-

ne al programma HHonors è

gratuita e può essere effet-

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Resorts, Conrad Hotels & Re-

sorts, Hilton Hotels & Re-

sorts, Doubletree, Embassy

Suites Hotels, Hilton Garden

Inn, Hampton Inn & Suites,

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SCENARI DEL TURISMO

78 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

marchio Hilton mentre noi sia-mo Hilton Worldwide, che soloin Italia dispone di un’offerta diquattro brand diversi che spa-ziano da lussuosi hotel a strut-ture di fascia media. La nostraè decisamente una strategiavincente perché i quattro mar-chi in cui ci differenziamo per-mettono di soddisfare ogni esi-genza e capacità di spesa: tuttodipende dal tipo di messaggioche l’ospite vuol comunicareattraverso l’evento».Pensate a speciali strategie

di marketing anche que-

st’anno?

«Continueremo a proporre pro-mozioni e vantaggi perché sisono rivelati vincenti. È da po-co terminata la campagna ri-volta al segmento leisure cheoffre per tutti i week end del2011 uno sconto fino al 50%, seprenotati entro gennaio, e stia-mo rinnovando, con validità a

tutto marzo, Hilton HHonorsEvent Bonus la promozione ri-volta al mondo del Mice che of-fre, su ogni manifestazione pre-notata, la facoltà di ottenereuno sconto sul meeting succes-sivo oppure raddoppiare i pun-ti e le miglia aeree. Non solo,quest’anno la comunicazionesul programma di loyalty HHo-nors sarà improntata sui bene-fici offerti (soggiorni, weekend, viaggi, noleggio macchi-ne) puntando sull’immagineemozionale più che sulla ge-stione dei punti perché il modomigliore per fidelizzare unospite è regalargli un’esperien-za indimenticabile. Il vantaggiomonetario alla base dei pro-grammi di fidelizzazione è mol-to gradito ma in Italia ancorapoco conosciuto perché nel no-stro Paese non ci sono moltihotel di gruppi internazionali.La nostra campagna ha tuttavia

dimostrato che il mercato èpronto per questo tipo di inizia-tive: grazie all’effetto del passa-parola Hilton HHonors Italia hachiuso il 2010 con il numero diassociati programmato per il2012 ricalcando la tendenzamondiale che ha già superato i26 milioni d’iscritti». ■

Una delle sale congressuali dell’Hilton Garden Inn Lecce

Il Salone dei Cavalieri del Rome Cavalieri The Waldorf Astoria Collection

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più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo.

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Page 79: Master Meeting Febbraio 2011

stessi giorni, con la manifesta-zione che rende fruibili chiesee palazzi storici al pubblico neifine settimana, e Arti di Maggioporterà quest’anno la musicatra i vicoli e nelle stradine delcentro antico, come una straor-dinaria colonna sonora del-l’estate che ritorna. L’originali-tà è decisamente la cifra del fe-stival, a cominciare dall’orga-nizzazione: è l’associazione Se-venth Degree dell’Università diSalerno a mettere in campo

Geniale, visionario, misti-co e carnale. Viene defi-nito con questi aggettiviil grande compositoreungherese Franz Liszt,

cui è dedicata la quarta edizio-ne del festival “Arti di Maggio”che si terrà a Salerno dal 14maggio al 2 giugno. E gli stessiaggettivi possono descrivere ilprogetto di un evento che si stacollocando con prepotenza trai più accreditati e attesi nel pa-norama musicale europeo. Li-

bertà e capacità di ascoltaresono le parole d’ordine, bastapensare al motto suggerito daldirettore artistico AntonelloMercurio: “Ognuno, comeArianna, provi a trovare il pro-prio filo”. Sì perché Arti diMaggio fa onore al nome e me-scola, senza mai perdere di vi-sta la musica, le diverse espres-sioni artistiche contempora-nee, legandole ai luoghi, ai per-corsi, alla cultura della città.Salerno apre le sue porte negli

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DAL 14 MAGGIO AL 2 GIUGNO I VICOLI E LE STRADINE DEL CENTRO STORICO DI SALERNOSI ANIMERANNO DI MUSICA, COLORI E LUCE CON LA QUARTA EDIZIONEDEL GRANDE FESTIVAL DELL’ESTATE DEDICATO A FRANZ LISZT. MA SONO PREVISTIANCHE TRIBUTI A FEDERICO FELLINI, LUCHINO VISCONTI E ANDY WARHOLPiera Carlomagno

Arti di Maggio

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tanta energia. A presiederla èun professore di Biochimicapresso la Facoltà di Farmacia,Liberato Marzullo. Intrigante edecisamente sfacciato anche iltema di quest’anno: ZappingNovecento, perché il pubblicoinstauri col festival un rappor-to dinamico, così come fa conla televisione, da fruitore criti-co e attento, ma anche diverti-to con leggerezza, saltellanteda un canale all’altro perchél’offerta è variegata, voluta-mente un blob. Focus semprepiù diretto sulla musica del No-vecento, con attenzione al pas-sato più remoto e contatti deci-sivi con il contemporaneo.L’omaggio ai 150 anni dalla na-scita di Liszt, padre della cultu-ra musicale del Novecento, sa-rà una maratona pianistica di

due giorni con incontri teorici,riflessioni e tanta musica. E ac-canto al genio incompreso, cheha traghettato la musica dal-l’Ottocento al Novecento, ver-so gli altri grandi compositoripiù noti e più apprezzati, Zap-ping Novecento, celebrerà que-st’anno il musicista delle colon-ne sonore, amatissimo da Fe-derico Fellini (indimenticabileil girotondo di Otto e mezzo) eda Luchino Visconti: il grandeNino Rota a cento anni dallasua nascita. Musica, cinema earti figurative: una serata saràinteramente concentrata suAndy Warhol e sulle sue Mary-lin e bottigliette di Coca Cola,la sua passione per la pubblici-tà e l’uso acritico delle immagi-ni più commerciali del Nove-cento.Colore, luce, suoni. Il tutto av-viene in antichi e recuperatiluoghi sacri, oggi i più suggesti-vi siti storici della città di Saler-no: la cappella palatina di SanPietro a Corte, un gioiello incui è stratificata tutta la storiadella città, dalle terme romane,al palazzo principesco di Are-chi II, al cimitero del V secolo,alla chiesa, salendo man manoda sette metri e mezzo di pro-fondità nel sottosuolo; poi lachiesa dell’Addolorata nelcomplesso monumentale diSanta Sofia, che segna il centroesatto della città romana, piaz-za Abate Conforti. Il tutto volu-to fortemente dall’amministra-zione comunale retta dal sinda-

co Vincenzo De Luca. L’asses-sore al Turismo Vincenzo Ma-raio non si è mai sognato di ab-bandonare al suo destino lamanifestazione nata solo quat-tro anni fa e già punto di riferi-mento anche per il grosso lavo-ro di promozione che sta por-tando Salerno alla ribalta na-zionale come una delle realtàpiù interessanti d’Italia, dalpunto di vista culturale per labellezza del suo centro storico,dei suoi palazzi e delle chieseperfettamente conservate; dalpunto di vista paesaggistico,per la meraviglia del lungoma-re e delle colline verdi; dal pun-to di vista strettamente turisti-co, per la posizione strategicatra la Costiera Amalfitana e laCosta Cilentana, circondata co-m’è dalle perle di Amalfi e Po-sitano, ma anche Paestum e Ve-lia, adagiata davanti agli incan-tevoli monti Picentini, accantoalle terre rigogliose del fiumeSele, a poca distanza dalle grot-te carsiche più belle d’Italia,dalla straordinaria Certosa diPadula, da piccole realtà emer-genti come la piccola città diCava de’ Tirreni; dal punto divista architettonico, dal mo-mento che Salerno attrae daqualche anno archistar del cali-bro di Zaha Hadid, David Chip-perfield, Jean Nouvel, SantiagoCalatrava, Ricardo Bofill, Mas-similiano Fuksas e li vede al la-voro per ridisegnare piazze, pa-lazzi, ingressi alla città, incrocistrategici, riempiendo di conte-

SCENARI DEL TURISMO

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Le immagini del servizio siriferiscono alla passata edizionedel festival Arti di Maggio

Antonello Mercurio (primo da destra), direttore artistico del festival

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diretto da Luca Marchetti, checedè il testimone ai Laeti Can-tores, preparati da RobertoMaggio, per chiudere con laformazione ospitante ovverol’Ensemble vocale Principe diSanseverino, dell’ Università diSalerno, diretto da AntonelloMercurio, parte integrantedell’Associazione Seventh De-gree organizzatrice dell’interamanifestazione. Il canto e levoci di uomini e donne, prove-nienti da ogni parte dell’Italia eda oltreoceano, con l’aperturadel Meeting, affidata agli Uni-versity Singers dell’universitàdel Missouri, hanno unificato,sotto il segno della pace, storiee culture differenti. Quest’annohanno aderito alla manifesta-zione anche l’Università di Mi-lano Bicocca e quella di Pavia.«Infine due appuntamenti con

nuti l’idea generale dell’urbani-sta di Barcellona, Oriol Bohi-gas, che ha firmato il Puc, ilpiano urbanistico comunaledella città di Salerno.La vivacità delle manifestazioniculturali che sono appunta-menti annuali e sempre in cre-scita, fa il resto. A fine anno“Luci d’Artista” dà il benvenutoall’inverno illuminandone ilpallore, a maggio e giugno “Artidi Maggio” apre alla stagionebella e alla voglia di scoprireogni angolo della città.Il 27, 28 e 29 maggio, rientranel programma il IV MeetingInternazionale dei Cori Univer-sitari.Tutto avviene in collaborazionecon il ministero Beni Culturalie le Soprintendenze per i B.A.P.e B.S.A.E. di Salerno e Avelli-no, il Conservatorio Statale diMusica “G.Martucci”.E, la sera del 30 maggio delloscorso anno, sul palcoscenicosi alternarono cinque formazio-ni con altrettanti programmi di-versi che spaziavano dalla mu-sica pop, al Rinascimento, dalBarocco alla musica coralecontemporanea: il ConcentusMusicus Patavinus, formazionedell’Università di Padova, diret-ta da Fabio Framba, il salerni-tano “Ad libitum” coro ospiteguidato da Raffaella Scafuri, ilcoro dell’Università di Verona,

la radio e la televisione cheracconteranno aspetti del no-stro Novecento, due serate conospiti e con due gruppi straor-dinari: il Trio di Salerno ed ilduo Dario Deidda e Julian Oli-ver Pazzariello», racconta il di-rettore artistico Antonello Mer-curio, «Per chiudere, due ap-puntamenti per il grande pub-blico, rispettivamente nellepiazze di Sant’Agostino (sabato21 maggio) e Amendola (2 giu-gno). Nel primo caso si tratteràdi un ponte sonoro fra il mon-do e la cultura musulmana edebraica perché avremo sul pal-co due musicisti con band cherappresentano questi mondicontrapposti; per la festa dellaRepubblica un grande grupposalentino che possa dar vocealla nostra indignazione e allenostre speranze». ■

Antonello Mercurio

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LA 31a EDIZIONE DELLABORSA INTERNAZIONALEDEL TURISMORICONFERMA IN ITALIAIL SUO RUOLO DI HUBAL SERVIZIO DEL TURISMO,MANTENENDO INALTERATALA SUA FORMULAMULTITARGET B2B E B2C

prio prodotto in Italia e le mi-gliori modalità di approccio almercato, e l’Italian MarketOverview, documento di mar-ket intelligence che prende inesame caratteristiche e princi-pali trend del panorama turisti-co italiano, fornendo così chia-vi di lettura valide per fare op-portune considerazioni com-merciali e individuare interlo-cutori e partner appropriati sulmercato del nostro Paese. No-vità in vista anche per gli agentidi viaggi che trovano, oltre adofferte speciali per l’ospitalità,un fitto calendario di sessionieducational a loro dedicate eprogrammate nell’area TourismCollection, per affrontare leproblematiche di maggiore in-teresse. Accanto alle tre macro-aree Italy, The World e TourismCollection, affiancate da Bit Te-chnology, che vede esporre tut-ti gli operatori del turismo lega-ti alle nuove tecnologie, ci sonogli storici workshop “Buy Italy”– focalizzato sul prodotto Italia,dove per la prima volta gli ope-

ratori specialisti nel settore in-coming Italia potranno accede-re direttamente – e “Buy Club”,rivolto al mondo dell’associa-zionismo. Bit ha ideato anchenuove isole tematiche dedicateai segmenti di mercato chestanno influenzando i trend tu-ristici: dallo sport ai viaggi dinozze, dal gioco alla montagna.Bit, che da sempre si distingueper la sua vocazione internazio-nale, si prepara a rivolgere par-ticolare attenzione all’intero ba-cino del Mediterraneo, i cuiPaesi sono presenti in modomassiccio: basti pensare adEgitto, Slovenia, Siria e Israele,che proprio per il 2011 guarda-no con interesse crescente almercato italiano. Ma quello diBit 2011 sarà un mondo semprepiù grande, tanto che hanno giàgarantito la loro partecipazioneimportanti new entry come l’In-donesia, l’Oman e il Gambia,accanto a conferme di assolutolivello come India e Giapponeche quest’anno rafforzano la lo-ro presenza. P.T.

L’edizione 2011 punta i ri-flettori su una manifesta-zione maggiormente orien-tata all’ambito b2b e per

la prima volta ci si trova difronte ad una fiera che diventa“consulente”, capace di garanti-re non solo un’infrastruttura dieccellenza ma anche servizi tai-lor-made rivolti agli espositori,con l’obiettivo di massimizzarela validità del momento fieristi-co e fare in modo che la parte-cipazione avvenga nel modopiù efficace possibile dal puntodi vista del business. Gli stessiespositori possono contare sunovità assolute fra cui: un servi-zio mirato di “professional con-cierge”, ovvero un pool di con-sulenti a disposizione per defi-nire il posizionamento del pro-

4 giorni alla scoperta del mondocon

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parte della Basilicata e dellaCalabria. Tra gli obiettivi del-l’amministrazione Cirielli c’è ildecollo del settore del turismo,in un territorio che comprendela Costiera Amalfitana, il Cilen-to con il suo smisurato Parconazionale e il mare cristallino,le grotte carsiche più belled’Italia, i siti archeologici diPaestum e Velia, l’incredibileCertosa di San Lorenzo a Padu-la, solo per citare le emergenzepaesaggistiche e culturali di unterritorio vasto e unico, ma fi-nora difficilmente raggiungibi-le. Lo stesso territorio del-l’odierno comune di Ponteca-

Alle ore 6.45 di mercole-dì primo dicembre, ilvolo Alitalia AZ1011 èdecollato dall’aeropor-to di Salerno-Costa

d’Amalfi diretto all’aeroportodi Milano Malpensa, dando ini-zio alle attività di Alitalia, Com-pagnia Aerea Italiana, sulloscalo. È la nuova era dell’aero-porto di Salerno, fortementevoluta dall’amministrazioneprovinciale e dal presidenteEdmondo Cirielli, che per mesiha lavorato all’accordo con lacompagnia di bandiera italianache trasmette prestigio e credi-bilità allo scalo ultimo arrivatonel panorama infrastrutturalenazionale che guarda al siste-ma dei trasporti ad ampio rag-gio. L’apertura ai voli di lineadell’aeroporto Salerno-Costad’Amalfi consente di individua-re il percorso di sostanziale

cambiamento che interesseràun ampio territorio e contribui-sce a completare un sistema diinfrastrutture adeguato alla po-sizione geografica della provin-cia di Salerno, a un ruolo cen-trale nel Mediterraneo e allafunzione storica di porta delMezzogiorno d’Italia. Il sistemacomplessivamente sviluppatosinegli ultimi anni, comprendel’importante porto della città diSalerno, l’autostrada e i lavoriche ne stanno consentendol’ammodernamento, la costru-zione di un interporto e di unapiattaforma logistica, l’alta ve-locità ferroviaria che compren-de la stazione di Salerno, lametropolitana regionale, i col-legamenti marittimi. Il sistemacomplessivo dei trasporti dellaprovincia di Salerno serve, po-tenzialmente ed effettivamen-te, l’intero territorio, compresa

CON TRE VOLI GIORNALIERI DALL’AEROPORTODI SALERNO-COSTA D’AMALFI, OGGI LA PROVINCIADI SALERNO SI CANDIDA A DIVENIRE METADI UN TURISMO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALEE A CONQUISTARE UN RUOLO CENTRALENEL MEDITERRANEOPiera Carlomagno

Salernocaputmundi

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�Positano

Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi

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plessivamente hanno restituitocirca 9.000 sepolture databili inuna cronologia che va dal 3500a.C. fino all’alto medioevo. Infase preistorica il sito fu abita-to dalle popolazioni della cultu-ra del Gaudo tipiche dellaCampania dell’età del rame.Tre voli giornalieri dal lunedì al

gnano Faiano, dove sorge l’ae-roporto, ha una storia che risa-le all’età del rame (3500-2300a.C.). Gli scavi archeologicihanno documentato l’esistenzadi due santuari, una porzionedel centro abitato (oggi visita-bile presso il Parco Archeologi-co) e due necropoli che com-

venerdì, due per Milano Mal-pensa e uno per Roma Fiumici-no, in coincidenza con i voli in-ternazionali, cominciano a ren-dere la provincia di Salerno ve-ra meta per i flussi turistici daogni parte del mondo.L’aeroporto di Salerno-Costad’Amalfi è stato certificatodall’Ente nazionale per l’Aviazio-ne civile (n. I-34/APT) ed è gesti-to dalla “Aeroporto di SalernoSpa”, società di gestione dei ser-vizi aeroportuali certificata (ido-neità numero 203) ai sensi del-l’articolo 13 del decreto legge18/1999 e del regolamento Enacdel 19 dicembre 2006. I lavori dicompletamento e di collaudosono terminati definitivamentenel mese di dicembre 2007. L’8maggio 2008 l’ENAC ha rilascia-to la concessione per la gestioneventennale.Il 2 agosto 2008 sono iniziati iprimi voli, ma fino al primo di-cembre scorso l’aeroporto nonè riuscito ancora a lavorare apieno regime.

Uno scalo natonel primo NovecentoL’aeroporto Salerno-Costa d’A -malfi in realtà è una strutturaantica: era nato nel 1926 come

Il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, con il presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano e il prefetto di Salerno Sabatino Marchione(dietro)

Amalfi e Atrani

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seguito a stretto giro da unavioraduno a carattere interna-zionale con l’esibizione dellaPattuglia Acrobatica nazionale.Era il 1962 e si diffuse la con-vinzione che l’aeroporto, op-portunamente ammodernato eadeguato, avrebbe potuto rilan-ciare l’economia locale.Solo nel 1989 l’aeroporto fu in-serito fra gli scali di interessenazionale ed internazionale evenne emesso il decreto diapertura al traffico. Ne nacqueun’attività commerciale signifi-

campo di fortuna ed è stato uti-lizzato a lungo come scuola divolo e per fini militari. Lo scalogodé di improvvisa notorietànel settembre del 1943 quando,nell’ambito dell’operazioneAvalance, lo sbarco degli allea-ti a Salerno, diventò primaobiettivo e poi base aerea nellaprima capitale dell’Italia libera.Seguirono vent’anni di abban-dono fino a quando vi atterròun velivolo con a bordo la fa-miglia Kennedy diretta in Co-stiera Amalfitana. L’evento fu

cativa, ma limitata al trasportoaereo non di linea, al lavoro ae-reo e alla scuola di pilotaggio.Gli stakeholder si consorziaro-no per sfruttare al meglio la ri-sorsa e per ottenere fondi eu-ropei. Nel 2003 lo scalo venneinserito nel Sistema Aeropor-tuale della Campania per ilquale è previsto una crescitaenorme della domanda di tra-sporto aereo in regione (daglioltre 5 milioni di passeggeri at-tuali a più di 11,7 milioni del2020). Negli ultimi anni è stato �

La Certosa di Padula

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gnia nata il 16 settembre del1946, campeggia sul sitowww.aeroportosalerno.it e intutte le occasioni di promozio-ne del nuovo punto di arrivo epartenza della nuova compa-gnia Alitalia nata il 13 gennaio2009 grazie all’iniziativa priva-ta, la cui flotta è composta da158 aeromobili, che raggiungo-no oltre 79 destinazioni in Ita-lia e nel mondo, con più di2.200 frequenze settimanali. LaCompagnia Aerea Italiana fa

calcolato, per lo scalo salerni-tano, una volta giunto a regi-me, un traffico di un milione emezzo di passeggeri all’anno eduna capacità di attrazione ver-so Sud con la possibilità di ge-stire meglio le punte stagionalidi traffico per motivi di turi-smo, in particolare proprioquello rivolto alle due fasce co-stiere della provincia (di Amal-fi e del Parco Nazionale del Ci-lento) e alle zone archeologi-che di Paestum e Velia, tuttiterritori dichiarati Patrimoniodell’Umanità.Il presidente del Consorzio chegestisce l’aeroporto è il consi-gliere della Camera di Com-mercio di Salerno Carmine Ma-iese, il presidente della Spa èl’assessore regionale all’Am-biente Giovanni Romano, am-ministratore delegato è l’inge-gnere Maurizio Foschi, mentrevice presidente del Consorzio èAntonio Anastasio.La “Freccia Alata” di Alitalia,prima icona di velocità, oggisimbolo di fedeltà della compa-

parte di SkyTeam, l’alleanzamondiale di compagnie aereeche consente ai clienti dei vet-tori membri l’accesso a una va-sta rete globale con più desti-nazioni, più frequenze e piùconnessioni. I passeggeri pos-sono accumulare e spenderemiglia Frequent Flyer su tuttoil network di SkyTeam. Lecompagnie aeree appartenentia SkyTeam offrono ai clienti ol-tre 420 lounge in tutto il mon-do. I tredici membri sono: Ae-roflot, AeroMexico, Air Euro-pa, Air France, Alitalia, ChinaSouthern, Czech Airlines, DeltaAir Lines, Kenya Airways, KLMRoyal Dutch Airlines, KoreanAir, TAROM Romanian AirTransport e Vietnam Airlines.SkyTeam offre ai suoi 385 mi-lioni di passeggeri all’anno unsistema mondiale di più di12.000 voli giornalieri verso898 destinazioni in 169 paesi. ■

Il Castello di Arechi

Paestum

Palinuro

Il porto di Salerno

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colarmente generoso che offremare, colline, monti e lago, maanche una zona ricca d’arte, distoria e culturalmente vivacetutto l’anno. Oltre a questo,un’innata vocazione all’ospitali-tà che connota fortemente que-sto territorio».E in cosa non lo è?

«La Versilia non ha mai potutocompetere con le più importan-ti mete congressuali italiane,come Roma e Milano, le duecapitali del business, ma anchecon Rimini, per citare una de-stinazione di mare che ha sapu-to sfruttare al meglio la cartadel turismo aggregativo per al-lungare la stagione estiva, o To-rino, città industriale con unaforte vocazione congressuale.Nonostante il suo grande appe-

al, la presenza di strutture di

«Versilia Meetingnasce da un’ideatra colleghi al gri-do: uniti siamopiù forti!». Esor-

disce così Alessandro Augier

(foto), Presidente di VersiliaMeeting e Direttore del GrandHotel Principe di Piemonte diViareggio. «Alla base del Con-sorzio» prosegue Augier «c’èun progetto triennale teso allancio e al consolidamento delterritorio apuo-versiliese comepolo di riferimento anche per ilturismo congressuale. Il nostroobiettivo è la destagionalizza-zione di una destinazione cheha molto, moltissimo da offriree non solo nei mesi estivi».In che cosa l’offerta turisti-

ca versiliese è assolutamen-

te concorrenziale?

«La Versilia è una delle destina-zioni leisure più amate e fre-quentate in Italia. E non a caso:la rendono privilegiata il climafavorevole anche d’inverno, unambiente naturale vario e parti-

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AD UN ANNO DALLA NASCITA, IL CONSORZIO VERSILIA MEETING REGISTRA RISULTATI PIÙCHE POSITIVI, INCASSANDO LA SODDISFAZIONE DI TUTTI I SUOI 26 SOCI. CON ALESSANDROAUGIER, PRESIDENTE DEL CONSORZIO E DIRETTORE DEL GRAND HOTEL PRINCIPE DIPIEMONTE DI VIAREGGIO, PARLIAMO ANCHE DEGLI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO BIENNIOCristina Piccinotti

Versilia MeetingSfilata dei carri a Viareggio, una tradizione che risale al 1873

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alto livello, le numerose possi-bilità per il tempo libero e peril post-congress in Versilia èmancato per molto tempo unsoggetto unico capace di pro-muovere e commercializzare ladestinazione in un’ampia logicadi sistema».Quale era lo scenario prima

della costituzione del con-

sorzio?

«Purtroppo la politica è spessodistante dalle reali esigenzetanto del cittadino quanto dellacategoria che rappresenta.Quando la promozione del si-stema congressuale versilieseera solo di competenza pubbli-ca, molte delle risorse disponi-bili sono state spese male einutilmente e questo a discapi-to del territorio e dei suoi ope-ratori».Cos’è cambiato con la nasci-

ta di Versilia Meeting?

«Con la costituzione di VersiliaMeeting la promozione e com-mercializzazione del sistemacongressuale versiliese è pas-sata sotto il controllo di unastruttura privata, che fa esclu-sivamente gli interessi dei suoisoci e che lavora in totale si-nergia con il nuovo Convention& Visitors Bureau, la contro-parte pubblica che si occupadel supporto logistico e delleattività istituzionali del territo-rio. In una battuta: si tratta diun’esemplare convergenza trapubblico e privato».Versilia Meeting, dunque, è

il braccio operativo del pro-

getto. Quali le azioni fatte

fin’ora per la commercializ-

zazione e la promozione

della destinazione e delle

strutture consorziate?

«Inizialmente, abbiamo lavora-to per creare una banca dati dicontatti attendibili; ci siamopoi iscritti a tutti i social net-

work che possono aiutarci a

farci conoscere e a conoscerepotenziali clienti; è stato creatoun sito web, una brochure, pre-disposto un dvd. Nei primi duemesi di attività abbiamo parte-cipato a seminari, fiere e con-vegni, workshop. Le richiestedei clienti, siano essi potenzialio già acquisiti, arrivano diretta-mente o attraverso il Conven-

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LE STRUTTURE DI VERSILIA MEETINGAlberghi

Carrara Fiere, Marina di Carrara (MS)

Viareggio Versilia Congressi, Viareggio (LU)

Grand Hotel Imperiale, Forte dei Marmi (LU)

Hotel Residence Esplanade, Viareggio (LU)

Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio (LU)

Hotel Villa Undulna Terme della Versilia, Cinquale (MS)

Hotel San Francisco, Viareggio (LU)

UNA Hotel Versilia, Lido di Camaiore (LU)

Mondial Resort & SPA, Marina di Pietrasanta (LU)

Hotel Marchionni, Viareggio (LU)

Hotel Dany, Marina di Massa (MS)

Eden Hotel, Cinquale (MS)

Hotel Excelsior, Marina di Massa (MS)

Best Western Grand Hotel Royal, Viareggio (LU)

Hotel Villa Maremonti, Marina di Massa (MS)

Palace Hotel, Viareggio (LU)

Hotel Astor, Viareggio (LU)

Hotel Michelangelo, Carrara (MS)

Servizi

B&G Ricevimenti, Marina di Massa (MS)

Ideal Party Ricevimenti, Viareggio (LU)

Autonoleggio Montaresi, Viareggio (LU)

Expomeeting, Firenze (FI)

Mondopi, Avenza Carrara (MS)

Thetis, Massa (MS)

Autolinee Lorenzini, La Spezia (SP)

Danae Project, Massa (MS)

Festival di Torre del Lago. Manon Lescaut. A sin. Giorgio Surian nella Tosca

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gressi della complessiva capa-cità di 7500 posti, 6 aziende diservizi specializzate negli alle-stimenti, trasporti, catering egrafica, infrastrutture dell’ac-coglienza come ristoranti e ne-gozi esclusivi, teatri, la possibi-lità di ospitare eventi congres-suali di alto profilo simultanea-mente in location differenti».E poi...?

«A rendere indimenticabile un

tion Bureau negli uffici di Ver-silia Meeting, che le valuta edelabora accuratamente così daproporre per ciascuna di esseuna rosa di soluzioni possibili.Al risultato finale, naturalmen-te, arriviamo grazie al contribu-to prezioso di tutti i soggetticonsorziati e del ConventionBureau».E i progetti per il prossimo

biennio?

«Proseguendo la strada imboc-cata, continueremo a puntarenon solo sui grandi eventi, maanche su medie e piccole ini-ziative come le riunioni azien-dali e di associazioni. Il nostroobiettivo è di fare massa conun calendario fitto di eventi,non importa di quali dimensio-ni. La meeting industry, oggi,funziona così! Continueremo,inoltre, a partecipare a fiere in-ternazionali e nazionali, a fareattività promozionale su mezzistampa e interattivi».Che cosa rende attrattiva

l’offerta congressuale rap-

presentata da Versilia Mee-

ting?

«Offriamo al turismo business

associativo la stessa qualità neiservizi che fa della Versilia unadelle mete più importanti di unturismo estivo elegante: 15strutture alberghiere di alto li-vello che dispongono di ampiesale congressuali, 2 centri con-

soggiorno in Versilia è anchequel complesso di asset intangi-bili che ne fanno una destina-zione unica: l’eleganza, il lussosobrio e non ostentato, lo char-

me, la raffinatezza. Chi viene inVersilia vive un sogno».Concludiamo con uno slo-

gan per promuovere la Ver-

silia?

«Un’emozione per tutte le sta-gioni». ■

Il pontile di Forte dei Marmi

Cave di marmo di Carrara

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Crocevia cosmopolita dal-la vivace identità cultu-rale – è stata eletta capi-tale europea della cultu-ra nel 2004 – Lille rap-

presenta una piacevole alterna-tiva rispetto ad altre città turi-sticamente più note come peresempio Parigi, con numeroseopportunità sia per il viaggiato-re leisure che per quello busi-ness. Cominciamo con il direche è in posizione assoluta-mente strategica: nel nord del-la Francia, al centro dell’Euro-pa, è collegata a Bruxelles eParigi dalla linea ad alta veloci-tà, e altrettanto facilmente rag-giungibile da Colonia, Bruxel-les, Londra, Amsterdam. E poidiciamo che è ricca di museiimportanti, primo tra tutti il Pa-lazzo delle Belle Arti, ma c’èanche un bellissimo museod’arte moderna. Tante sono leattrattive turistiche che si pos-sono ammirare un po’ ovun-que, tra le caratteristiche stra-dine di ciottoli che riservanoangoli e scorci di grande fasci-no. Da vedere la grande citta-della seicentesca edificata suprogetto del maresciallo Vau-ban, la Grand Place dedicata a

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LilleFascinosa cittàa misura di MiceSITUATA NEL CUORE DELL’EUROPA, LILLEÈ UNA INASPETTATA MESCOLANZA DI STIMOLIINTERNAZIONALI CHE HA PERÒ MANTENUTO UNA FORTEIDENTITÀ DI TRADIZIONI E CULTURA. PERFETTAPER IL GLOBE TROTTER DI OGGI, OFFRE INFINITEPOSSIBILITÀ ANCHE AL TURISTA D’AFFARIRiccarda Corgnati

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posti letti, con altri 1475 dispo-nibili a pochi minuti a piedi dalGrand Palais Convention &Exhi bition Centre, a cui si ag-giungono i 4000 dislocati nelleimmediate vicinanze e i 2200 apochi minuti di auto dal centrocongressi. Situato nella nuovaarea degli affari, l’Euralille, ilGrand Palais si estende suun’area di 45mila metri quadra-ti e si articola in tre aree comu-nicanti: l’area espositiva (20mi-la metri quadrati) il conferencespace e lo spazio di intratteni-mento. Complessivamente of-fre 3 auditori da 300 a 1500 po-sti, 25 commission room, diver-si spazi polifunzionali, da 500 a3000 posti, una concert hall ingrado di accogliere fino a 5000persone e 1182 posti auto. Si-tuato di fianco al Lille GrandPalais, c’è il nuovo hotel Casi-no Lucien Barrière, modernocinque stelle con 125 camere e17 magnifiche suite dotate deicomfort e delle tecnologie piùall’avanguardia. ■

ranti stellati, come l’Huitrière,ideale per gli amanti del pesce,Le Sébastopol che propone unacucina tipica rivisitata e La Lai-terie.

Una metaper meetinge incentive d’appealOltre alle numerose attrattiveturistiche, la città offre infra-strutture e alberghi moderni, diottima qualità, rivolti a un tar-get diversificato, in grado disoddisfare appieno le esigenzedel viaggiatore d’affari contem-poraneo. Che la città piaccia alMice, lo dimostrano i numeri: aLille si svolgono in media 126meeting, 10 mila incontri pro-fessionali con oltre 620milapartecipanti, e 900 eventi. Lacapienza ricettiva è pari a 3200

Charles de Gaulle, l’antica Bor-sa – il cui impianto risale al di-ciassettesimo secolo e che nel-le notti d’estate si anima diven-tando una sala da ballo sotto lestelle per i tangheri – la Portede Paris costruita in ricordo diLuigi XIV e il municipio conl’alta torre e la casa natale delpresidente de Gaulle. Per i me-lomani c’è invece il teatro neo-classico dell’Opéra. Come datradizione francese, ogni gior-no della settimana è caratteriz-zato da una varietà di mercati-ni, come il Wazemmes market,tra i più grandi del Paese. Peracquisti vintage l’appuntamen-to fisso è la domenica, al mer-cato del libro usato che si svol-ge nella vecchia sede della Bor-sa. Non mancano infine le oc-casioni di shopping glam tra leboutique firmate e i locali gour-met, nelle specialità gastrono-miche spicca una decisa in-fluenza belga, in particolarenella produzione del cioccolatoe della birra. D’obbligo una so-sta in una delle tante tavolecalde, versione fiamminga deibistrò. In tutto, la città offrepiù di mille caffè e altrettantiristoranti, tra cui raffinati risto-

Le foto dell’articolo sono di Maxime Dufour / Bureau Régional des Congrès duNord-Pas de Calais Northern France Convention Bureau.

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patto scenderebbe dal 20,7 al10,2%. Poiché per le autoritàdell’Ue gli eventi e le fiere so-no servizi culturali, operandosecondo questa logica si po-trebbe ottenere davvero unenorme risparmio per il setto-re». Efapco, in quanto federa-zione della meeting industryeuropea, si è detta impegnata acombattere anche per il 2011 afavore degli associati. Anzi, èstato proprio il presidente incarica, Nicolas Le Brun, a sot-tolineare come «la professio-nalità degli organizzatori dieventi e di tutti coloro che con-tribuiscono al loro lavoro deveessere pienamente attestataanche sul piano legale. Nei pia-ni della nostra associazione eu-ropea», ha poi aggiunto, «inprima fila ci sono pure lo svi-luppo dei servizi formativi e dicomunicazione, oltre che l’au-mento della presenza sui me-dia di tutto il continente percondividere esperienze e losviluppo della membership».Non per nulla, fin dall’iniziodella sua opera nel 2004, Efap-co, per concretizzare i suoiscopi, si avvale di una member-ship particolarmente articola-ta: i soci si dividono infatti infull, associate e supporting.Full members sono le associa-zioni (una per paese), associa-te members sono gli operatoridi settore (se ne contano set-tanta, tra agenzie e alberghi),mentre tra i ventidue suppor-ting members ci sono diparti-menti universitari, case editricied enti fieristici. ■

SCENARI DEL TURISMO

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della filiera e delle professionilegate all’organizzazione dieventi, garantendo un rapportocostante con la Commissioneeuropea. Durante la due giornimeneghina di Efapco, tra gli al-tri argomenti di interesse turi-stico, è stata affrontata anchela questione dell’Iva congres-suale, esposta su input propriodi Federcongressi. La discus-sione è partita da una ricercacondotta dallo stesso ente con-gressuale italiano, nella qualesi è evidenziata la possibilità diusufruire di un regime agevola-to al 10% secondo la norma2006/112/EC dell’Ue. È que-st’ultima una legge che si riferi-sce agli eventi culturali, ma inbase alla quale sembra chiaroche i meeting formativi o, adesempio, i congressi del setto-re medico-scientifico possanoessere sempre categorizzati inquel modo. Il risparmio per ilsettore sarebbe sostanziale e siattesterebbe infatti su una per-centuale del 50%, dato che at-tualmente l’Iva in Italia è al20,7%. «L’impatto dell’Iva sulnostro business è rilevante»,ha chiosato il responsabile fi-scalità di Federcongressi, Mau-ro Zaniboni, «e introducendoquesta nuova logica il suo im-

L’Europa della meeting industrysi ritrova a Milano

Èandata in scena al ParkHyatt Hotel di Milano, trail 9 e il 10 gennaio, la se-sta assemblea di Efapco,

federazione europea della mee-ting industry della quale fannoparte i principali Paesi del vec-chio continente che puntanoforte sul turismo congressuale.All’adunata generale, che per il2011 si è tenuta in Italia, nonmancava naturalmente unarappresentanza tricolore: è in-fatti Federcongressi l’organiz-zazione che siede al tavolo del-l’Efapco, portando avanti leistanze del mondo congressua-le del nostro paese, grazie an-che al lavoro delle sue rappre-sentanti Daniela Serrati e Pao-la Casentini (che ricopre pureil ruolo di responsabile dei rap-porti con le associazioni inter-nazionali). Far parte di Efapco– ente che ha sede a Bruxellese al quale partecipano ancherappresentati di Belgio, Fran-cia, Germania, Grecia, Unghe-ria, Irlanda, Polonia, Portogal-lo, Spagna e Regno Unito – per-mette non solo all’Italia di par-tecipare anche all’opera di pro-mozione dell’Europa come de-stinazione per convegni, masoprattutto di agevolare il pie-no riconoscimento giuridico

L’ASSEMBLEA DI EFAPCO, ACCOLTA DAI SOCI ITALIANI DI FEDERCONGRESSI,HA FATTO IL PUNTO SULLE PROSPETTIVE DEL CONGRESSUALE NEL VECCHIO CONTINENTEClaudio Lanteri

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L’eccellenza è servita.

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Caleidoscopio di tradizioni, paesaggi, emozioni. È il Salento,un territorio dalla forte identità storico-culturale, più chegeografica. Dove, la cosiddetta salentinità, è genius loci,appartenenza, innato spirito di accoglienza. Sentimento unico,da scoprire in tutte le sue espressioni: dall’arte alla natura,dalla storia alla cultura, al folklore... fino alla cucina, poverama bella, autentico paradiso per i gourmetCristina Piccinotti

Salentoterra dai mille volti

secolari, del tabacco e delle vi-gne, con le case bianche inpietra leccese e le strade stret-te e tortuose che si svelanopian piano, un dettaglio allavolta, lentamente e in modoquasi sacro.Non bisogna avere fretta, quag-giù. Le testimonianze storichedisegnano i reali confini dellavecchia, cara, Terra d’Otranto.

Terra magica il Salento,estremo lembo meridio-nale di Puglia. Sospesatra due mari – lo Jonioa ovest, l’Adriatico a est

– ha il cuore pulsante nella cit-tà capoluogo, Lecce, patria delbarocco. È scrigno di simbolie tradizioni, il Tacco d’Italia:97 paesi e 39 piccole frazioniimmerse nel verde degli uliveti

Dall’Unità d’Italia le provincedi Brindisi e Taranto corronoda sole nelle carte geografiche,marcando differenze e direttri-ci ideali dell’antica circoscri-zione del Regno di Sicilia pri-ma; del Regno di Napoli poi.Ma il fulcro della subregioneera e resta la provincia di Lec-ce. Qui, dove l’Italia saluta ilsuo primo sole, non si passa

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l’Africa. Terra che ha visto ilpassaggio di molte civiltà, perquesto si parla di Salento prei-storico e megalitico, messapicoe greco, romano e bizantino,normanno e svevo, aragonese espagnolo. Ma anche turchesco,francesizzante, borbonico, mas-sone e carbonaro. Tutti i popo-li che qui sbarcarono, lasciaro-no, con il loro approdo, un’ine-

vitabile traccia di sé: a partiredai Normanni sino agli Arago-nesi e ai Borboni, ogni dinastiaregnante ha impresso il suomarchio. Furono i Messapi iprimi abitanti della penisolasalentina – anticamente chia-mata dai greci Messapia, ovve-ro “Terra fra due mari”. Questifamosi allevatori di cavalli, ori-ginari dell’Illiria, difesero stre-nuamente la loro autonomiadall’antica città greco-spartanadi Taranto, ma con il tempo fu-rono assorbiti dall’avanzatadei tarantini, che fondarononel vasto territorio una serie diavamposti militari, dettiphroura. L’inimicizia fra le duepopolazioni fu narrata ancheda Erodoto. In seguito ai con-flitti tra Roma e Taranto, co-minciati nel 280 a.C., il Salentosi latinizzò, contribuendo allanascita della letteratura latinacon figure di spicco quali En-nio e Pacuvio.

Cara, vecchia,Terra d’OtrantoRuota intorno alle città di Brin-disi, Taranto e Lecce l’evoluzio-ne politica, culturale, economi-ca e sociale della cosiddettapenisola salentina. Brindisi,con il suo porto sull’Adriatico,fu uno degli scali principali perl’Oriente e la Grecia. Ciceronescrisse le Lettere Brindisine,Marco Pacuvio ambientò inquesta città alcune sue tragediee qui morì Virgilio, mentre tor-nava da un viaggio in Grecia.Taranto, occupata e distruttanel 927 dai Musulmani, fu qua-rant’anni dopo ricostruita intutto il suo splendore dall’im-peratore bizantino Niceforo IIFoca. La provincia di Lecce –città che dette i natali anche aTancredi d’Altavilla, figlio diRuggero III e ultimo re nor- �

per caso, si arriva per scelta. Inun viaggio i cui itinerari sonorilevatori di un Salento che sì,è tutto “da girare”.

Un po’ di StoriaCaleidoscopio di tradizioni,paesaggi ed emozioni in unaterra non più Occidente e nonancora Oriente, non totalmenteEuropa, ma ben distinta dal-

Litorale Ionico di Gallipoli

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manno – dopo essere uscitadalle nebbie del medioevo edalle secolari lotte tra l’imperod’Occidente e d’Oriente, diven-ne il centro principale di quellache, nel XIII secolo, fu ufficial-mente denominata Terrad’Otranto. Una fiorente attivitàartistica tra il XVI e XVIII seco-lo ne fece uno dei centri piùcospicui del barocco e un terri-torio rurale caratterizzato dallalaboriosità delle sue genti edalla capacità imprenditorialedella sua aristocrazia.Una lunga serie di assalti tur-chi e barbareschi si fecero par-ticolarmente intensi nel XVI se-colo, per questo vennero edifi-cate lungo le coste centinaia ditorri da cui poter avvistare intempo le navi corsare. Le suc-cessive dominazioni spagnole e

borboniche ridussero il taccodello stivale ad una regione po-liticamente periferica, ma i se-gni lasciati dalle civiltà che daqui passarono sono rimasti in-delebili. Ne è un chiaro esem-pio la Grecìa Salentina, la te-stimonianza più visibile delpassaggio dei greci in questoterritorio.

I segni delle civiltà:torri e fari sentinelledi luceFari e torri costiere abbarbica-te su spuntoni di roccia a piccosul mare o disseminate sullabassa costa sabbiosa punteg-giano il Salento. Costruite per-lopiù nella prima metà del Cin-quecento, le torri furono pre-ziosissimi avamposti per l’avvi-stamento dei pericoli prove-

nienti dal mare. Per diversi se-coli, furono anche l’unica for-ma di presenza umana a ridos-so del litorale. Alcune di queste– come Torre Lapillo a PortoCesareo e Torre dell’Alto a Por-to Selvaggio – sono oggi visita-bili. Un paesaggio di pietre surocce, testimonianza del durolavoro umano su una naturaavara di vegetazione. Geome-trie semplici e riconoscibili supromontori segnati dalle pietredei muretti a secco e dei minu-scoli trulli.Moderne sentinelle del mare eattuali esempi di archeologiaindustriale, sono anche gli ot-tocenteschi fari: alte e candidecandele di luce notturna nelpaesaggio costiero sempre va-rio e scenograficamente armo-nioso. Dal faro di Punta Pala-

La testimonianza tutt’oggipiù visibile del passaggio deigreci in Salento – presenzache risale ad un’epoca pre-romana e sicuramente anti-chissima – è la Grecìa Salen-

tina, un’isola linguistico-culturale ellenofona che, situata nel cuore della provincia di Lecce, ab-braccia nove comuni: Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano,Melpignano, Soleto, Sternatìa e Zollino, ai quali vanno aggiunti i due centri ellenofoni, Carpignanoe Cutrofiano. Riconosciute vere e proprie enclave etnico-linguistiche, vi si parla un dialetto derivan-te dal greco arcaico, chiamato griko, e sopravvive un retroterra culturale, storico e artistico di tradi-zione ellenica.

La Grecia Salentina

A sinistra, ultimo ordine della gugliadi Soleto. Qui a fianco, Pizzica.Sopra, Balaustra di Casa Pascaa Martignano

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scìa, a Otranto, invisibile dallastrada litoranea ma maestosodalla sottostante Baia delle Or-te, a quello che si eleva sul pro-montorio di Leuca. E ancora, ilfaro sull’isola di Sant’Andrea aGallipoli, vero avamposto get-tato su un basso scoglio nelmare, e quelli installati in anti-che torri costiere come TorreSant’Andrea a Melendugno,Torre San Giovanni a Ugento enella vicina Torre Vado, a Mor-

ciano di Leuca, sullo Jonio.

I castelliVenute meno le principali ra-gioni di pericolo dal mare, lamaggior parte delle opere di-fensive – come castelli, torri,borghi cinti da mura e fossati,masserie fortificate, dissemina-te lungo tutta la costa e nell’en-troterra – sono stati trasforma-

ti, fra ’600 e ’700, in aristocrati-che residenze. Tra queste, fan-no eccezione e si conservanoquasi inalterati, i rinascimentalicastelli di Lecce, Otranto e Gal-lipoli, impressionanti per impo-nenza e dimensioni. Il castello

di Otranto, visitabile anche al-l’interno, regala dalle sue ter-razze una vista emozionantesul paesaggio circostante. Fra ipiù estesi fortilizi dell’Italia me-ridionale è il cinquecentescocastello di Carlo V a Coper-

tino, dotato di quattro possentibastioni angolari e di un fossa-to, di un portale d’accesso ric-co di bassorilievi, maestose sa-le al piano terra, un ampio cor-tile interno e una lunga passeg-giata sugli spalti. Merita una vi-sita anche il castello di Cori-

gliano d’Otranto, singolareesempio di un fortilizio che

mantiene l’impianto di difesacon fossato, torri angolari eponte di accesso, ma ingentili-to nel prospetto da una baroc-ca galleria di statue in pietra,raffiguranti le Virtù.Sono molti in Salento i piccolicentri abitati in cui oggi è anco-ra possibile respirare l’atmo-sfera del borgo fortificato, pie-trificato nella sua inalterabilità:a pochi chilometri da Lecce, lafrazione (aragonese) di Acaya

(Vernole) – situata a 5 km dalmare Adriatico e dalla riservanaturale delle “Cesine” – svelaun magico borgo cinquecente-sco racchiuso dalle mura confossato e difeso da un castello;nel Capo di Leuca i centri diFelline e Castrignano del

Capo conservano l’immagine �

Castrignano del Capo. Faro di Leuca

Vernole. Castello di Acaja Porta del Castello di Copertino

Ugento. Torre San Giovanni Otranto. Torre del Serpe

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di un passato quasi immobile,che in questi luoghi continua avivere nel presente.

Le città del Salento:tra arte,cultura e tradizioniL’antica Terra d’Otranto ricordala tavolozza di un artista. È in-fatti una provincia dai cromati-

smi accesi e differenti, tantiquanti sono i diversi elementidi cui è composta: il bianco ac-cecante delle case dipinte acalce; l’argenteo e cangianteverde delle infinite distese diulivi, alternato ai pomi giallo earancio degli agrumi; l’ocrastinto della terra riarsa; il gri-gio dei muretti a secco, dei

trulli e delle pagghiare; l’omo-geneo tono dorato della leviga-ta pietra leccese e l’arancio-ro-sa granuloso del càrparo inun’ampia serie di centri storici.E, ancora, le nude e scabroserocce a picco sul mare sul bluintenso e senza fondo del-l’Adriatico che incontra lo Jo-nio; il rosso pompeiano degli

Porto Cesareo (Torre Lapillo)L’estrema punta del Salento è segnata da fari e torri costie-re, eccezionali testimonianze architettoniche della sua sto-ria millenaria. Definite sentinelle dell’infinito o minaretisull’acqua, risalgano perlopiù alla metà del Cinquecento ein molte località – Melendugno, Ugento, Porto Selvaggio,Porto Badisco – per molti secoli sono state l’unica forma dipresenza umana a ridosso del litorale

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intonaci di case di campagnadove il colore forte della terrarossa, ricca di bauxite, diventamateria architettonica. Nel Sa-lento il colore è un elementocaratterizzante della sua perso-nalità. Ma non è il solo.A Lecce, ultimo capoluogo delversante adriatico che si pro-ietta verso il misterioso Orien- �

te, a dominare è sua maestà ilbarocco: capriccioso, esube-rante, giocoso, delicato. L’origi-nale arte, grazie alla morbida eplasmabile pietra locale e aitanti scalpellini, ha nel tempoarricchito il volto della città dimascheroni, cariatidi, puttini,canestri ridondanti di fiori efrutta, dando vita ad una città

dal volto sorridente, capace disorprendere chiunque la visiti.Il barocco leccese, un lascitospagnolo, rispetto al baroccodel resto d’Italia si spoglia del-la sovrabbondanza pittoricadegli interni e trasforma le fac-ciate esterne di chiese e palazziin veri arazzi scolpiti. Con il go-verno dei Normanni Lecce di-viene capoluogo di contea eospita personaggi amanti dellelettere e delle arti, oltre cheprofondamente devoti. Archi-viato il pericolo turco, e procla-mata nel 1539 dall’imperatoreasburgico capoluogo della Pu-glia, con gli spagnoli Lecce di-viene sede di importanti ufficiperiferici dello Stato, nonchéresidenza di funzionari, profes-sionisti e aristocratici, abbel-lendosi e arricchendosi di pa-lazzi e di edifici laici e religiosiunicamente decorati.Otranto, la città più a Oriented’Italia, è dominata dalle vesti-gia del suo passato bizantino earagonese e dall’indelebile ri-cordo dell’eccidio degli 800martiri cristiani avvenuto nel1480 ad opera dei turchi. Affac-ciata sull’Adriatico, Otrantoconserva straordinari monu-menti, simboli della cristianità:la cattedrale, con il suo splen-dido mosaico dell’XI secolo; labasilica bizantina di San Pietro;il castello rinascimentale... epoi santuari, cappelle, cripte,monasteri, musei e biblioteche.Da Otranto passarono messapi,greci, romani e fu centro goti-co, normanno, svevo, angioino.Lungo la costa, alta e rocciosao sabbiosa, è tutto un susse-guirsi di spiagge e calette diunica bellezza: Baia dei Turchi,Punta Palascìa, Porto Badisco,Conca Specchiulla.A Gallipoli – cittadina sullasponda jonica detta anche la

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“Città bella”, dal greco Kalé

Polis – le atmosfere sonoorientaleggianti. Sottomessa al-l’Impero Romano e ai Bizanti-ni, Gallipoli è un dedalo di stra-dine strette e tortuose che di-segnano percorsi sui quali si af-facciano a sorpresa raffinati

palazzi seicenteschi e settecen-teschi, chiese maiolicate, anti-che case a corte in un vivace ecolorato abitato ancora oggiracchiuso da mura fortificate.Su una piccola isola, a presidiodella quale svetta l’imponenteCastello Angioino, sorge il nu-

cleo storico con i suoi monu-menti più rappresentativi.Nardò. Scoperta dai messapiintorno al VII secolo a.C., la cit-tà è ricca di raffinati edifici sei-settecenteschi che fanno da co-rollario alla splendida e baroc-ca piazza Salandra. Fu sede di

La fontana rinascimentale con figure scultoree allegoriche e mitologi-che; la cattedrale di Sant’Agata (1629-1696) con il caratteristico pro-spetto in tufo càrparo, l’attiguo palazzo vescovile; la chiesa di SanFrancesco d’Assisi con la nota statua denominata Malladrone e le innu-merevoli chiese delle Confraternite dagli interni pregevoli per le opered’arte. Visitabile, tra i tanti presenti, il frantoio ipogeo nei pressi delMuseo Civico E. Barba.

Gallipoli

A sinistra, la fontanarinascimentale.Sopra, la Cattedraledi Sant’Agata.A destra, Malladrone

Qui a fianco,Piazza Salandra.A destra, la Gugliadell'Immacolata in piazzaSalandra

Vero teatro barocco di Nardò è piazza Salandra, dominatadalla slanciata guglia dell’Immacolata, con il cinquecente-sco Sedile, le chiese di San Trifone e San Domenico, il suoricco apparato scultoreo e il porticato della Pretura. Stradi-ne e vicoli sono fonte di continue sorprese architettonichee decorative, ma è lungo la costa che sono custodite le ve-re e antiche radici: nelle grotte della Baia di Uluzzu, graffi-ti e reperti archeologici – considerati le prime espressionidi arti figurative in Europa – ci riportano al Paleolitico.

Nardò

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un’importante e colta corte du-cale.Castro, nota come l’antica Ca-

strum Minervae, si affacciasulle cristalline acque del-l’Adriatico e fa parte del Parconaturale d’Otranto-Santa Mariadi Leuca. Recenti scoperte ar-cheologiche hanno inseritoquesta località sospesa tra terrae mare nell’èpos virgiliano. Nelcentro storico, abbarbicato suun poggio, si erge un castellodel XIII secolo, la cattedrale incui si riconoscono i segni dellaprimitiva chiesa bizantina data-ta X secolo, di quella romanicadel XII secolo e barocca. E poigli ulivi secolari, il Parco delleQuerce, la grotta Zinzulusa chesi apre sul mare, gli antichi sen-tieri, l’area archeologica.Galatina, da contea nel me-dioevo, divenne ducato nel1485 e Città d’arte dal 1995. Ab-bracciata da una cinta murariache conserva ancora tre delleoriginarie cinque antiche porte,il piccolo centro storico ospitadecine di palazzi nobiliari dallafacciata vivace e civettuola per

le decorazioni barocche e lesovrastrutture.Maglie è il centro che, nellesale del suo Museo Civico diPaleontologia e Paletnologia,l’Alca, custodisce i misteri del-la preistoria e del Salento so-

pravvissuto all’ultimo periododell’era glaciale. La parte anti-ca di Maglie ospita animatechiese barocche e severe fac-ciate ottocentesche, angusti vi-coli dai quali si accede magica-mente a slarghi con tipiche ca-se a corte, costruzioni diverseper epoca e stile rese omoge-nee dall’impiego della biancapietra leccese estratta da cavedi cui la zona è ricca.Nel centro storico di Galato-

ne, tempio del barocco, la pa-rola va alle chiese. Nella perife-ria dell’abitato fioriscono, inve-ce, le ville eclettiche, fruttodella tendenza che si diffusenell’alta società dopo l’Unitàd’Italia a trascorrere la lungaestate del sud in ville costruitein prossimità del mare. Si trattadi ville signorili erette negli sti-li architettonici più diversi, fan-tasiosi, specchio della necessi-tà di auto-rappresentazionedella vecchia aristocrazia e del-la nuova borghesia post-unita-

Castro. Tempio dedicato alla Dea Minerva

Abbelliscono la città di Galatina importanti monumenti come lachiesa Matrice del XVIII secolo, dedicata a San Pietro e a SanPaolo, caratterizzata da tre finestre a brise-soleil chiuse da unagrata di pietra, con la porta maggiore incorniciata da una archi-trave scolpita con bassorilievi raffiguranti il ciclo cristologia; lapiccola chiesa barocca di San Paolo del XVIII secolo, che ricordale lontane manifestazioni delle tarantate; la basilica di Santa Ca-terina d’Alessandria, uno dei più insigni compromessi nel Salen-to tra lo schema gotico e il romanico locale.

Galatina

La Chiesa di Santa Caterina e, a destra, il pozzo delle Tarantate

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Lecce, Piazza DuomoPer le strade del centro storico di Lecce, capo-luogo della penisola salentina, si svelano le bel-lezze del barocco e dei suoi monumenti. Natoalla fine del XVI secolo, nel clima della Contro-riforma, il barocco leccese si protrae fino allaprima metà del ’700, presentandosi come unodei modelli artistico-architettonici più particola-ri d’Italia. L’eredità architettonica e stilistica delbarocco a Lecce è ricchissima. In particolarespicca la scenografica Piazza Duomo con i suoiedifici, disposti uno accanto all’altro – il Duo-mo, il Campanile, il Palazzo del Vescovo e ilPalazzo del Seminario – che richiama unaquinta teatrale.

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ria, che in questo modo intendedimostrare il proprio spiritoaperto e moderno. Una formadi manierismo architettonicodiffuso durante il periodo dellabelle epoque, le cui testimo-nianze si trovano anche a Leu-ca, Santa Caterina di Nardò eLecce.Poggiardo vanta un centrostorico elegante, chiuso su unintero lato dal complesso diedifici che raggruppano il Pa-lazzo ducale Guarini – un excastello con fossato e giardinoche ospita oggi il Museo dellaciviltà messapica – l’antico Pa-lazzo vescovile e la settecente-sca Parrocchiale. Molte sono lecase a corte e i palazzi baroc-chi che animano le stradine di

questo piccolo centro. Da visi-tare, la cripta di Santa Mariadegli Angeli e il Museo degli af-freschi bizantini. Nella frazionepoco distante di Vaste, sorgeuna vasta area archeologicache comprende una delle piùgrandi città messapiche, Basa-te, e interessanti insediamentirupestri, fra i quali la cripta delSS. Stefani con affreschi bizan-tini.A Ugento – Ozan in epocamessapica e Ausentum nel pe-riodo romano – è conservata lastatua bronzea di Zeus, protet-tore della città, e i resti deltempio a lui dedicato. Tra glialtri edifici degni di nota: il ca-stello medievale del XIV seco-lo, nei cui sotterranei è ospita-

to il Museo Diocesano; il Palaz-zo vescovile e la chiesa dei SS.Medici, entrambi del XVIII se-colo; numerosi palazzi nobilia-ri. Poco distante dal centro ur-bano si trova, scavata nellaroccia, la cripta del Crocifissoche custodisce affreschi dei se-coli XIII, XIV e XV riproducentifigure sacre.Tra i più raffinati del Capo diLeuca, il centro storico di Tri-

case vanta una scenograficapiazza in cui domina l’impo-nente Palazzo dei Principi Gal-lone, che rivela nelle torri lasua origine di roccaforte. La

A Galatone, tempio del barocco, merita una visita il santuariodel SS. Crocifisso della Pietà, con finestre intagliate nella pietraleccese, l’alta cupola, il soffitto a cassettoni lignei con dorature,le preziose tele e le statue. Da vedere anche l’imponente torrio-ne del castello di Fulminano, realizzato tra il XII e il XIV secolodai Normanni, la chiesa di San Sebastiano del XVI secolo conl’adiacente ex convento dei Domenicani e il chiostro affrescato,la Collegiata dell’Assunta, edificata tra il 1591 e il 1595, il Palaz-zo marchesale Belmonte-Pignatelli, realizzato accanto a una tor-re di epoca angioina e l’extra urbano santuario della Madonnadelle Grazie del XVI-XVII secolo.

Galatone

Porta di SanSebastiano aGalatone

A Maglie dominano la sei-centesca colonna votiva del-la Madonna delle Grazie,l’elaborato campanile dellaCollegiata, gli antichi negozicon tettoie liberty in ferrobattuto. E ancora la Villa co-munale Achille Tamborinodel XIX secolo con i suoicinque ettari di alberi seco-lari, la più grande testimo-nianza di giardino storicopubblico.

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tardo-barocca chiesa Parroc-chiale conserva stucchi, arredie tele dell’epoca, mentre nellachiesa di S. Antonio da Padoval’altare maggiore è in legno in-tarsiato. Nella campagna versoil mare, il cui litorale è di circa9 mila metri, un bosco di quer-ce Vallone e un maestosoesemplare del XII secolo. Svet-tano nelle frazioni di Capraricadel Capo, Depressa, Lucugna-no e Tutino i castelli risalenti alXV e XVIII secolo.

Specchia, borgo rurale d’ec-cellenza arroccato in posizionepanoramica sull’altura di unaserra, risale all’anno mille e faparte della rete dei borghi piùbelli d’Italia. Il suo centro stori-co, tra i più visitati nel Salento,offre la visita a Palazzo Baro-nale, numerose chiese di etàbarocca e deliziose case a cor-te racchiuse in contorte stradi-ne. Campi Salentina, semprepiù conosciuta come la “Cittàdel libro”, dal nome della fiera

letteraria che, dal 1995, si tienenell’ultima settimana di novem-bre. La rassegna prevede nu-merosi eventi collaterali e rap-presenta una vetrina di spiccodell’editoria nazionale.

Itinerari SalentiniSeguendo la via dei tanti itine-rari artistici, naturalistici e cul-turali, il Salento si rivela, ognivolta, diverso. Il piccolo borgoche il tempo non ha scalfito, gliulivi incardinati nella terra ros-sa, le lunghe distese di viti: quiè d’obbligo organizzare un tour

tra i frantoi e le fornaci o nei

Nel 2007 la Commissione europea ha premiato Specchia comedestinazione turistica italiana d’eccellenza del turismo rurale.Specchia fa inoltre parte della rete dei borghi più belli d’Italia.

La Grotta Zinzulusa è il più significativo esempio delle formazio-ni carsiche che si trovano lungo tutta la costa orientale della pe-nisola salentina: al suo interno sono stati rinvenuti pittogrammi evari reperti paleontologici, custoditi oggi nel Museo di Maglie.

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luoghi dove avvengono le pro-duzioni artigianali di prodottitipici locali. Parlando di mare –cristallino, con spiagge candi-de battute dal vento e illumina-te da un sole abbacinante – lascelta è sempre doppia: sabbiao scogli, mar Adriatico o marJonio, spiaggia libera o attrez-zata. E poi le chiese, i centristorici sbiancati dal sole, le vil-le aristocratiche, i paesaggi ru-rali miracolosamente preserva-ti dalla modernità, le misterio-se pre-esistenze archeologiche.La ricchezza storico-artisticadella vecchia Terra d’Otranto

offre agli appassionati un ven-taglio di itinerari tematici unicie di rara bellezza: viaggio nelSalento spirituale di chiese ecattedrali, il tour alla scopertadei misteri delle Grecia Salen-tina, l’itinerario archeologicotra reperti preistorici (“spec-chie”, “menhir” e “dolmen”).Ma Salento è anche architettu-ra del verde e giardini di pietra:affascinante la visita degli anti-chi giardini di proprietà di ari-stocratiche famiglie o del ba-

zar di stili, forme e colori of-ferto dalla visita delle villeeclettiche. Tradizioni e folklore

Palazzo moresco a Santa Cesarea

�Lecce. Festeggiamenti durantela festa patronale di Sant’Oronzo

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✔ Tra frantoi e fornaci, i luoghi della produzione artigianale

✔ Le Chiese e le Cattedrali, un viaggio nel Salento spirituale

✔ Lecce e la Grecia Salentina, alla scoperta dei misteri del Sa-lento

✔ Tour tra le masserie del Salento

✔ Salento tra terra e mare

✔ Parco marino di Porto Cesareo

✔ In barca a vela da Otranto a Tricase

✔ Itinerario archeologico tra i reperti preistorici del Salento:specchie, menhir e dolmen

✔ Architettura del verde e giardini di pietra

✔ Tour tra le Ville Eclettiche

✔ Viaggio nelle città del silenzio. L’architettura funeraria salentina

✔ Profumo di Mediterraneo. Itinerario tra parchi naturali e riser-ve marine protette

✔ Itinerari sportivi: snorkeling, diving, equitazione, golf, nuoto, surf,bicicletta, tennis, pesca, canoa, vela, trekking e free climbing

✔ Le terme di Santa Cesarea

✔ Salento, paradiso dei gourmet

✔ Feste e sagre popolari

✔ La materia si fa arte: viaggio alla scoperta dell’artigianato lo-cale

Itinerari in pilloleSPECIALE SALENTO

112 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Carnevale di Gallipoli

Minervino. Dolmen Scusi

Ceramica salentina

Cutrofiano. Artigianato Figulo

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SPECIALE SALENTO

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sono invece il punto da cui par-tire alla scoperta delle botte-ghe artigianali dove, ogni gior-no, va in scena la secolareesperienza manuale che dà vitae forma all’umile carta, allacreta pastosa, al vigoroso le-gno d’ulivo, al ferro che si faopera d’arte. E poi, soprattuttoin estate, le feste patronali, lapoesia di una religiosità mai difacciata, i concerti, le serateletterarie. Salento, in più, è na-tura vibrante di mille colori di-versi, mille profumi, milleespressioni: dal Parco marinodi Porto Cesareo, alla riservadi Porto Selvaggio, gli itinerariche hanno il profumo dellamacchia mediterranea si svela-no attraverso i parchi naturali,le riserve, le aree marine pro-tette e le zone di protezionespeciale. E poi snorkeling, di-

ving, equitazione, golf, nuoto,surf, bicicletta, tennis, pesca,canoa, vela, trekking e free

climbing per chi vuole trascor-rere un soggiorno sportivo. An-che i desideri degli amanti delbenessere saranno soddisfatticon una sosta a Santa CesareaTerme, località situata sul ca-nale d’Otranto, in un piccolocomune dove, tra storia e leg-genda, la mano divina della na-tura si incrocia con l’ingegnodei popoli che nei secoli hannocolonizzata l’area. Chiude laserie di itinerari nel Salento,l’immancabile tour alla scoper-ta dei sapori e delle tradizionieno-gastronomiche. Un ineditoviaggio capace di solleticare esoddisfare anche i palati piùesigenti, perché in Terrad’Otranto, il ristoro ha la fra-granza del pane cotto nei fornidi pietra, la sacralità della pa-sta fatta in casa, l’esuberanzadelle verdure maturate dal so-le, la freschezza del pesce, il vi-gore salutare dell’olio extraver-gine di oliva e dei vini locali. ■

Prodotti del Salento Maglie. Li Campaneddhi Leuca. Villa Mellacqua

Novoli. Costruzione della Focara

Esibizione della banda

Lecce. Pastori in terracotta alla Fieradi Santa Lucia

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TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI

114 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Swisscom Hospitality collabo-ra con più di 2000 hotel – ap-partenenti tutti a importanti ca-tene come Hilton, NH, Mar-riott, Kempinski, MandarinOriental, IHG – in Europa, Me-dio Oriente e Nord America.Ma la società è anche partnerdi prestigiose realtà indipen-denti, come l’Iles de Borrome-és e il Principe di Savoia».Come si posiziona oggi il

Gruppo sul mercato italiano?

«Swisscom è riconosciuta intutto il mondo per l’alto stan-

Presente nell’hotelleriedal 2002, Swisscom Ho-spitality Services è unasocietà appartenente aSwisscom – gruppo el-

vetico leader nel settore delletelecomunicazioni e proprieta-rio di Fastweb – specializzatanella progettazione e gestionedi infrastrutture IT destinateagli alberghi. «Un campo, quel-lo tecnologico, in continua evo-luzione che sarà – come sotto-linea il Ceo Leo Brand (foto adestra) – sempre più preponde-

rante nell’industria turistico al-berghiera di domani. «Le ricer-che di mercato evidenzianoche l’inadeguatezza tecnologi-ca di un albergo ha un pessimoimpatto sul giudizio globale delcliente. Quindi questa è un’areadove gli albergatori non voglio-no e non possono assolutamen-te fare la scelta sbagliata»,spiega Brand, «Il nostro collau-dato know how nelle telecomu-nicazioni ci consente di offrireun’ampia gamma di servizi highquality a costi ridotti. Oggi

COME RIDURRE I COSTI OPERATIVI E ALLO STESSO TEMPO MIGLIORARE IL SERVIZIOPER UNA CLIENTELA TECNOLOGICAMENTE SEMPRE PIÙ ESIGENTE? LA CHIAVE SI TROVANEL DISEGNO DI UNA RETE CONVERGENTE E UNA GESTIONE UNICA DELL’INFRASTRUTTURATECNOLOGICA DEL HOTEL. LEO BRAND, CEO DI SWISSCOM HOSPITALITY SPIEGAI BENEFICI DEL SUO APPROCCIO OLISTICO ALLA TECNOLOGIA IN ALBERGOGiorgia Mantegazza

SwisscomHospitality Services

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dard di servizi e per l’affidabili-tà svizzera. In Italia lavoriamocon alberghi del calibro di Wal-dorf Cavalieri, Sheraton Roma,Hilton Rome Airport e HiltonMolino Stucky. Ci tengo a pre-cisare che siamo l’unica socie-tà con capo gruppo quotata inborsa a fornire soluzioni esclu-sivamente studiate per l’hotel-lerie. La stabilità finanziaria è

TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI

1-2 2011 | www.mastermeeting.it 115

za di queste ultime. Questo haportato gli alberghi a riconside-rare le procedure di back office.Negli ultimi anni, le grandi cate-ne alberghiere hanno investitomoltissimo in questi sistemi,consapevoli dei vantaggi: il fat-to che tutti gli affiliati abbianola possibilità di condividere si-stemi e software consente unnotevole risparmio. Ma questaesigenza è sempre più sentitaanche dalle realtà più piccole eindipendenti, perché sono cam-biate le abitudini dei viaggiatori:oggi i clienti vogliono connetter-si alle proprie applicazioni pre-ferite ovunque siano, utilizzareskype tramite la TV, ascoltaremusica sull’Ipod, stampare do-cumenti via wireless, connetter-si alla propria VPN aziendale ogestire in completa sicurezza ilproprio conto online dalla ca-

un fattore chiave in un’econo-mia estremamente dinamica espesso imprevedibile, dove ifornitori appaiono e scompaio-no a volte in maniera inaspetta-ta. Beneficiamo delle ricerchee dei metodi di sviluppo dellacasa madre, dove disponiamodi una squadra di 120 ingegneriche sviluppano e testano conti-nuamente soluzioni innovative.Inoltre tutto il nostro staff tec-nico proviene dal settore alber-ghiero. Avendo poi sede sia Mi-lano che a Roma riusciamo afornire un supporto rapido intutta Italia».Come è cambiata negli ulti-

mi anni la domanda tecnolo-

gica da parte degli hotel?

«Grazie a Internet si è creato unmercato sempre più dinamicoche riduce i tempi delle preno-tazioni aumentando la frequen-

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La prima «Connected TV» per alberghiConnectedHotel TV, sviluppata in collaborazione con LG, è la prima

soluzione completamente dedicata al settore alberghiero che offre

servizi televisivi, tecnologia video-on-demand e collegamento ad

Internet via cavo o wireless attraverso un’unica rete e un unico di-

spositivo. Premiato con il Star Award tedesco 2010, questa soluzio-

ne permette agli albergatori di fare risparmi maggiori paragonati ai

costi di installazione tradizionale, liberando la camera dei clienti da

inutili dispositivi. www.connectedhotel.tv.

TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI

116 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

mette di offrire una banda a fi-bra ottica adeguata fino all’ho-tel, che garantisce un’ottimaqualità di tutti i servizi digitalisia per i clienti sia per il perso-nale. All’interno dell’hotel la fi-bra si dirama in tre reti, una perciascuna area dell’hotel (stan-ze, sala meeting e back office).In questo modo possiamo con-trollare tutte le necessità dibanda e distribuire quest’ultimaal meglio in base alle varie ne-cessità. Per esempio, le stanzericeveranno più banda nelle oreserali mentre invece il back-of-fice e le sale meeting ne riceve-ranno di più durante il giorno».E quali sono i vantaggi per

la clientela dell’albergo?

«L’ospite potrà usufruire di ser-vizi sempre più personalizzati.Immagini la sorpresa di ritrova-re nella propria camera le stes-se preferenze impostate in unprecedente soggiorno come adesempio la lista dei canali TV...L’utilizzo diventa molto più in-tuitivo per il cliente. Nell’hotelCitizenM, si può poi utilizzare,per esempio, un unico stru-mento per gestire luci, musica,TV e aria condizionata».Quali pensa che saranno gli

step futuri dell’evoluzione

tecnologica applicata all’ho-

tel?

«Il mercato è in piena evoluzio-ne. Sempre la catena CitizenM,ad esempio, utilizza un sistemagestionale interamente basatosu web, una soluzione di pre-notazioni centralizzata e CRM,e una soluzione voce basata suIP. È importante ribadire chequesto tipo di servizi non sonoriservati solo alle catene o agruppi. Oggi qualsiasi albergoindipendente può ottimizzare icosti scegliendo di gestire tuttele applicazioni con softwaregestiti da una terza parte». ■

investimento che di manuten-zione».Cosa include la vostra offer-

ta di servizi di rete?

«Consulenza, realizzazionedella rete, integrazione dei si-stemi e gestione di tutta l’in-frastruttura. La consulenza èuna componente importantedella nostra offerta, conside-rando che il concetto di unarete IP è relativamente nuovoa molti albergatori. In hotelgià esistenti il processo di con-sulenza parte da una site sur-vey e da una valutazione sulposizionamento dell’hotel sulmercato. Questo ci permettedi proporre soluzioni su misu-ra. Infine, una volta che l’infra-struttura IP è stata creata,Swisscom la gestisce per con-to dell’hotel, ottimizzando leapplicazioni esistenti e sugge-rendo all’hotel aggiornamentie nuovi prodotti. Anche se nonsi ha la possibilità di ricostrui-re l’infrastruttura completa-mente, è possibile, in manieramolto semplice, migliorarequella già esistente».E grazie a Fastweb l’albergo

beneficia di un’infrastruttu-

ra di ultima generazione...

«Giusto. Infatti la nostra par-tnership con Fastweb ci per-

mera. Si aspettano insommache l’albergo sia multifunziona-le e di poter utilizzare le stesseapplicazioni che utilizzano a ca-sa e in ufficio.Come l’albergatore può te-

nere il passo?

È proprio questa la sfida chegli albergatori sono chiamatiad affrontare e che possonovincere con un’unica infrastrut-tura di rete scalabile, come lanostra, basata su tecnologiestandard e interfacce in gradodi facilitare l’integrazione e lacondivisione della piattaforma:per decenni l’intrattenimentoin stanza, l’High Speed inter-net, il PBX, il mini bar, l’ariacondizionata sono stati gestitida sistemi indipendenti, che ri-chiedevano una manutenzionee sistemi di monitoraggio spe-cifici gestiti da diversi fornito-ri. Negli anni, con l’aumentodelle applicazioni, la necessitàdi interfacciare queste ultime èaumentata a livello esponenzia-le, facendo aumentare notevol-mente anche i costi e la diffi-coltà di gestione del network.Swisscom, gestendo non solol’intera infrastruttura IP del -l’hotel, ma anche i tablet nellestanze, consente un considere-vole risparmio in termini sia di

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GOLFMANIA

118 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

tico fiore all’occhiello del re-sort. È proprio di quest’ultimoche parliamo con il direttoreSpanò: «È un campo a manu-tenzione biologica», spiega ildirettore, «che si snoda, per laprima parte, disegnata da LuigiRota Caremoli, lungo il Parcodel Conca, oasi del WWF, nelpieno rispetto dei dolci pendiidel paesaggio, mentre la se-conda parte, firmata da Gra-ham Cooke, prevede un per-

ta di architetti, ingegneri e pae-saggisti che schiude all’ospitele porte di un’autentica oasi dipace e relax con 32 elegantisuite, tutte diverse l’una dal-l’altra, tanto che il direttore Fi-lippo Spanò dice sempre che«per conoscere veramente ilresort, l’ospite dovrebbe torna-re almeno 32 volte», un centrobenessere e un magnifico cam-po da golf 18 buche, aperto aicircuiti internazionali e auten-

Al Rivieragolfresortil soggiorno èun’esperienza davivere fulltime,sia che lo si scel-

ga come location di vacanza esport sia che lo si viva comesede per un evento aziendaledi altissimo livello. Ci trovia-mo nel verde cuore della Rivie-ra romagnola, a Cattolica, inun gioiello design ecofriendly,frutto della creatività congiun-

RESORT DESIGN IMMERSO NELL’OASI VERDE DEL PARCO DEL CONCA,CON 18 BUCHE DA CHAMPIONSHIP CHE DIVENTERANNO PRESTO 27. DA SFRUTTAREANCHE PER TEAM BUILDING E POST CONGRESSFiorina Bellotto

Questo mese giochiamo al...Rivieragolfresort

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corso con ampi e lunghi fair-ways».Perfetto per il golfista esperto,il campo da golf è una interes-sante opportunità anche per gliorganizzatori di team buildingche volessero utilizzare questadisciplina come strumento ag-gregativo e motivazionale. Lastruttura offre infatti tutti i ser-vizi per l’apprendimento o ilperfezionamento del gioco: tea-tri tecnici adeguati ad accoglie-re le golf clinics (corsi di avvi-cinamento al golf per neofiti)della scuola interna RivieragolfAcademy, curata da maestri in-ternazionali, driving range, 10postazioni coperte, riscaldate eilluminate, 20 postazioni sco-

GOLFMANIA

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perte con battitori in erba, 2bunkers, chipping green, pit-ching green e due ampi puttinggreen a 18 buche completa-mente illuminati. Per gli appas-sionati del golf c’è anche un’al-tra importante novità, comeannuncia Filippo Spanò «in pri-

mavera il campo diventerà a 27buche – stiamo attualmentecompletando le nove bucheexecutive – e verrà ampliatoanche il driving range».

Meeting sul greenAlle aziende, il resort propone �

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GOLFMANIA

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pacchetti ad hoc che dannol’opportunità di sfruttare ilcampo da golf per team buil-ding e gare aziendali. «Lavoria-mo da anni con grandi aziende,come Ferrari, Porsche, Aprilia,Ducati», racconta il direttore,«Per esempio, lo scorso anno,abbiamo ospitato un eventoAudi di grande successo cheprevedeva oltre alla presenta-zione di sette nuovi modelli,anche una gara di golf. Dopo lapremiazione – a consegnare lecoppe c’erano Nina Senicar eSergio Muniz – si è svolta la sfi-lata dei costumi da bagno dise-gnati dalla Senicar, a cui hannofatto seguito la cena di gala e ilnight party».

Un’oasi di wellnesse relaxE dopo le fatiche sul green, cisi rigenera nel moderno centrobenessere del resort che com-prende piscina coperta e al-l’aperto percorso idromassag-gio e defaticante, nuoto controcorrente, grotta con cascata,poltroncine e lettini idromas-saggio, sauna, bagno turco (ri-servabili in esclusiva), palestracardio-fitness con gli ultimimacchinari Technogym Kinesise servizio di personal trainer.Per le aziende c’è poi la possi-bilità di usufruire, oltre che deinormali trattamenti, anche disoluzioni personalizzate per“assaggiare” piccoli momentidi relax (brevi massaggi rilas-santi, foot massage, massaggi

viso distensivi) tra una worksession e l’altra.

Un Resortaperto al territorioDa aprile a ottobre, il resort sianima di glam, diventando unalocation di charme per eventimondani e aziendali. «Nel 2009abbiamo inaugurato il nuovospazio dedicato agli eventi e aimatrimoni in grande stile»,spiega Spanò, «si tratta diun’area coperta di 250 metriquadrati che si estende nel par-co, dove c’è anche la piscina di82 metri, orlata in pietra di No-to, in cui ci si immerge scen-dendo da una scalinata, sem-pre in candida pietra, con uneffetto scenografico molto bel-lo». Un effetto scenograficoampliato dal ponticello che so-vrasta la piscina arrivando finoal campo da golf e che, all’oc-correnza, può trasformarsi in

passerella esclusiva per sfilateed eventi. Tra questi ultimi, cen’è uno che da due anni è ilmust dell’estate: il “Sunday po-ol party”, una festa in perfettoMiami style, di grande elegan-za, aperta alla città, con 400ospiti e la partecipazione di djdi fama internazionale. «Dalle19.30 alle 24 il prato si trasfor-ma in un salotto a cielo apertocon divani, chaise longue, tavo-li, e una ricca e raffinata areabuffet», spiega Spanò, aggiun-gendo che l’idea fa parte di unpiù ampio progetto, che poi staalla base della filosofia del Ri-vieraGolf, ovvero quello di pro-muovere l’intero territorio at-traverso le iniziative del resortstesso. «Io sono di Milano, edell’Emilia Romagna avevoun’idea stereotipata», dice Spa-nò, «poi, invece, arrivando qui,ho scoperto un territorio moltointeressante con un patrimoniostorico e culturale fantastico,ricco di magnifici borghi comeMontegridolfo, Montefiore,Mondaino, Urbino e San Leo emi sono reso conto che sareb-be stato un peccato non sfrut-tare simili ricchezze per valo-rizzare anche il resort». ■

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SAI L’ULTIMA?

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Tree Al Wadi sarà così il primoresort degli Emirati Arabi a of-frire diverse esperienze di viag-gio in un unico soggiorno: lamagnifica riserva naturale, ledune del deserto, le montagnee le sue nuove ville affacciatesul Mar Arabico. Ciascuna villadispone di un accesso direttoalla spiaggia privata, alla ter-razza, alla piscina e al gazeboesterno. Per gli appassionati digolf il vicino Al Hamra Golf

Club offre un attrezzato campoa 18 buche.A disposizione degli ospiti an-che una Spa con 6 padiglioniper trattamenti e il ristorantesulla spiaggia Sands, che pro-pone light snack e una selezio-ne di specialità gourmet. Info:www.banyantree.com

Riunirsi con stileall’Hassler RomaRaffinate sale riunioni, piattida gourmet al ristorante Imàgoe viste mozzafiato sulla cittàeterna, sono solo una parte diciò che l’Hassler Roma e il Pre-sidente e Direttore GeneraleRoberto Wirth offrono a tutticoloro che desiderano organiz-zare una riunione di lavoro,con la tranquillità di avere a di-sposizione il massimo dell’ele-ganza e della raffinatezza, sen-za rinunciare alla praticità diattrezzature avanzate e moder-ne. La proposta include siste-mazione in stanza singola odoppia, prima colazione e con-nessione internet gratuita, l’usodella sala conferenze per mez-za giornata con tutto il materia-le tecnico necessario a disposi-zione, coffee break, pranzo alristorante Imàgo, una stella Mi-chelin. Prezzi a partire da 95euro. C’è anche la possibilità diprenotare la sala conferenzeper l’intera giornata, con servi-

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventiNOTIZIE DAL MONDO DEI VIAGGI E DELL’OSPITALITÀ

Wi-fi gratuitoin tutti i Bettoja HotelsPer lavoro o per divertimento,per cercare informazioni o pervedere Facebook, connettersicon Internet è oggi un must pertutti. Consapevole di questaesigenze Bettoja Hotels – unodei pochi esempi di catena to-talmente privata presente sullascena da cinque generazioni –da gennaio, offre gratuitamenteil servizio WI-FI in tutti i suoialberghi romani: Hotel Massi-mo d’Azeglio, Hotel Atlantico,Hotel Mediterraneo e NordNuova Roma.Un’attenzione in più verso gli

ospiti che si inserisce in unapolitica di customer satisfac-tion accorta e premiante: nono-stante la congiuntura economi-ca, il gruppo ha registrato nel2010 un trend positivo, senzascendere a compromessi, mi-gliorando anzi la qualità deiservizi. www.bettojahotels.it.

Le nuove 32 villedel Banyan TreeIl nuovo desert-resort del por-tfolio di Banyan Tree Hotels si-tuato nell’Emirato di Ras AlKhaimah, ha inaugurato loscorso mese le sue 32 nuoveBeachfront Pool Villa. Banyan

Medaglia d’oro La Torretta a Ezio IndianiEzio Indiani, Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia, hachiuso il proprio Annus Mirabilis con un altro prestigioso ricono-scimento: la medaglia d’oro del premio nazionale “La Torretta”d’Argento, istituito grazie al patrocinio della Presidente delle Re-pubblica e del Presidente della Camera dei Deputati, per celebrarele personalità che nella Nazione si sono distinte in attività crucialiin materia di professioni, sport, cultura e solidarietà. «Questa rico-noscenza mi onora particolarmente – ha affermato Ezio Indiani –perché afferma l’impegno mio e altri paladini del bon ton a me caridi diffondere la cultura del galateo e di portarla a nuovi ineditisplendori».Ezio Indiani, già Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoiadal 2005, ha visto nell’anno che si conclude un susseguirsi di suc-cessi. Inaugurando una nuova era per il più celebre hotel meneghi-no, grazie ai lavori di rinnovo, ha dato il via a un’era aurea in cuil’EHMA ha scelto di eleggerlo come Delegato Nazionale per rap-presentare l’Italia.

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News da Emirates

Nuova tratta Dubai-BassoraDal 2 febbraio il nuovo collegamento Dubai-Bassora (Iraq) èoperativo quattro volte a settimana: si vola a bordo del A330, ilmercoledì, giovedì e sabato in First, Business ed Economy,mentre il lunedì in Business e Economy. «Bassora è un merca-to importante per Emirates, la recente crescita della città ha da-to la possibilità a numerose aziende multinazionali e industrie diinvestire nelle infrastrutture e abbiamo visto un forte potenzialeper alcuni dei nostri mercati», ha dichiarato Sua Altezza loSceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, Chairman e Chief Exe-cutive, Emirates Airline & Group.

Oltre 60 accordi di aviazioneAd oggi gli Emirati Arabi Uniti, Dubai e Emirates Airline hannosiglato oltre 60 accordi di aviazione particolarmente importanti,a seguito della recente liberalizzazione dei cieli in America Lati-na, Africa ed Europa. Il 60° e 61° accordo, con il Brasile e Pana-ma di cui l’ultimo concluso il mese scorso, sono i negoziati piùrecenti siglati nel 2010, che permettono ai vettori di ciascunpaese partner di offrire servizi sempre più aperti tra i mercaticoinvolti.

Partnership con DHLEmirates SkyCargo, la divisione cargo della compagnia aereaEmirates, e DHL Global Forwarding, società di consegne e tra-sporti in tutto il mondo via aria e mare di Deutsche Post DHL,saranno partner per il programma di e-freight attraverso i loronetwork, pronte a diventare leader di settore.

SAI L’ULTIMA?

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nuova responsabile Guest Re-lation. Anima internazionale eallegra, Silvia deve i suoi natalialla bellissima Como, da sem-pre meta di un raffinato turi-smo internazionale. Amantedei viaggi e delle lingue stranie-re – ha studiato a Cambridge elavorato su navi da crociera –comincia la sua carriera nell’-hotellerie, come addetta al ri-cevimento, in un albergo sim-bolo, l’Hotel Villa d’Este di Cer-nobbio. Successivamente si ci-menta in altre esperienze sia inItalia che all’estero, mettendosialla prova come imprenditricenel settore commerciale dellusso e, responsabile acco-glienza per una celebre Spa diMiami, e come organizzatricedi eventi nel comasco. È conquesta esperienza poliedrica eprofonda che approda infine al-l’Hotel Principe di Savoia.

La magia della SuiteSegreta... al Grand HotelSavoia di GenovaStorico e blasonato hotel dal-l’allure ricercata e le atmosfereseducenti, il Grand Hotel Savo-ia di Genova riserva ai suoiospiti più esigenti la Suite Se-

greta, una camera esclusiva eromantica, davvero unica nelpanorama dell’hotellerie, dalleforti suggestioni che rievocanoantichi rituali orientali con to-

zi aggiuntivi. Info: [email protected] www.hotelha-sslerroma.com.

New entryal Principe di SavoiaC’è una nuovo volto sorridentead accogliere gli ospiti dell’Ho-tel Principe di Savoia, il gioiel-lo italiano della DorchesterCollection: è Silvia de Siena,

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Grimaldi Forum. Ultima oraMICS continua sulla strada del successoDopo il successo del MICS 2010, lo staff del Monaco Interna-tional Clubbing Show è lieta di annunciare la nuova edizioneche si terrà a Monaco nel Grimaldi Forum, i 9, 10 e 11 novem-bre 2011.Nel 2010, i professionisti del mondo della notte e visitatori han-no scoperto più di 10.000 m2 di attività, manifestazioni, confe-renze e discussioni che hanno contribuito alla piattaformaMICS per soddisfare tutti gli operatori del settore del clubbingInternational.

40 anni di graffiti: l’avvento del PressionismoDal 21 luglio al 19 agosto, Grimaldi Forum Monaco celebrerà i40 anni del Pressionismo (pressione della bomboletta aerosol edella strada), espressione artistica riconosciuta come l’ultimomovimento pittorico della fine del xx secolo. L’esposizione mo-negasca sarà l’occasione per presentare in anteprima al pubbli-co 400 opere. Tre saranno le raccolte presentate: una collezio-ne rarissima di rappresentazioni degli anni 70 e 80 provenientidall’Europa e dagli Stati Uniti; una rassegna di oltre 300 opererealizzate dai più grandi artisti internazionali, e presentate alGrand Palais di Parigi nel 2009 e una serie inedita di opere diRammel-ZEE, grande maestro americano morto nel 2010.

SAI L’ULTIMA?

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tradizione gastronomica arti-gianale fiorentina. Conservatanei secoli la vocazione di spa-zio aperto per la città, l’Audito-rium al Duomo è oggi sede diincontri e manifestazioni, conospiti come il leggendario vio-loncellista M. Rostropovich, ilgrande direttore d’orchestra G.Kuhn o l’attore Paolo Poli.

Riconoscimentoa Wolgan Valley perla sostenibilità ambientaleWolgan Valley Resort & Spaconferma la sua posizione dipunto di riferimento a livellomondiale come struttura con-servation-based, ricevendo ilCommitment to ExcellenceAward ai prestigiosi LeadingHotels of the World Awards.

Birra artigianale e altacucina All’Eden di RomaPer tutto il mese di aprile, al ri-storante La Terrazza dell’HotelEden, si svolgerà la manifesta-zione “Birra artigianale ed altacucina” con lo chef Fabio

nalità calde e avvolgenti e deli-cati decori giapponesi. Il piace-re continua nella Spiaggia Se-greta, la magnifica spa dell’ho-tel: graniglia, scintillanti picco-le pietre, sassi candidamentebianchi o dalle mille sfumatureimpreziositi da vetri colorati,anfore e meravigliose conchi-glie. Qui si trovano calidarium,biosauna, panca calda, docciaemozionale ed idropiscina perpurificarsi e rigenerarsi. www.hotelsavoiagenova.it.

Uno spazioper incontri e dialogorestituito a FirenzeIn pieno centro storico a Firen-ze, l’Auditorium al Duomo èuno spazio polifunzionale, natodalla ristrutturazione di una sa-la cinematografica. Particolar-mente richiesta per eventi da100 a 250 persone, la strutturapuò ospitare fino a 435 personein videoconferenza interna, ol-tre ai collegamenti diretti au-dio-video con le camere del-l’adiacente Hotel Laurus alDuomo. E vanta un’eccellenteacustica, luce naturale, e un’ot-tima visibilità da ogni puntodella sala. A disposizione degli

organizzatori di eventi una salaregia, salette per traduzioni si-multanee, tre schermi, illumi-nazione versatile e una riccagamma di soluzioni scenografi-che. Le sale al piano terra, mo-dulabili, possono ospitare sot-tosessioni congressuali, pre-sentazioni culturali o banchet-ti. I servizi catering sono gestitiin collaborazione con Convi-vium Firenze all’insegna della

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SAI L’ULTIMA?

128 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Ciervo che realizzerà un menua base di cinque portate sa-pientemente abbinate a cinquebirre artigianali italiane, tra lemigliori in Italia. Alla kermesseparteciperanno cinque birrificiartigianali, tra i più rappresen-tativi d’Italia con le loro pluri-premiate birre: l’Admiral delbirrificio 32 via dei birrai,Porpora del birrificio Lambra-

te, Re Hop del birrificio Toccal-

matto, Contessa di Birra

Amiata e Noscia di Maltovivo.Il menu è offerto al prezzo di140 euro a persona. Info:www.edenroma.com; LaTerraz-zadel lEden.Roma@lemeri -dien.com.

Il carnevale di Viareggioin festa all’Hotel Plazae de RussieIl Carnevale di Viareggio que-st’anno celebra i 150 anni del-l’Unita d’Italia con una straordi-naria festa di apertura che si ètenuta sabato 19 febbraio, du-rante la quale hanno sfilato perla città tutte le maschere italia-ne che continueranno a sfilarefino al 13 marzo. Lo storico Ho-tel Plaza e de Russie, situato sullungomare di Viareggio, di fron-te ai locali storici e alle elegantiboutique della passeggiata, pro-pone dei pacchetti speciali – neigiorni 20-27 febbraio, 6-8-13marzo – comprendenti i bigliettidi ingresso ai “Corsi maschera-ti” e alle le varie manifestazionia partire da 210,50 euro. Nelpacchetto sono inclusi anche: 2pernottamenti in camera matri-moniale superior; prima cola-zione (con possibilità di servizioin camera); un aperitivo pre-dinner, una cena di 4 portate(bevande incluse); possibilità dicenare la seconda sera con losconto del 10% sulla grand cartee carta dei vini, il quotidiano

preferito al mattino; omaggio dibenvenuto; parcheggio pubbli-co per tutta la durata del sog-giorno. Per il programma delCarnevale visitare il sito:www.viareggio.ilcarnevale.com;[email protected]; www.plazaederussie.com.

Art & ProfessionIl partner tecnicoper eventi di successoin Costiera SorrentinaVideoproiezione, impianti d’am-plificazione hi-tech, servizio vi-deo e luci in linea con le ultimetendenze, oltre a servizi di tra-duzione simultanea, tele e vi-deo conferenze, insieme all’af-fidabilità di uno staff tecnicoprofessionale e pronto a risol-vere qualsiasi evenienza. Ecco �

Soggiorno regalato al Doubletree by Hilton Olbia SardiniaL’hotel offre un soggiorno gratuito di una settimana, incluso il no-leggio di una macchina a chi organizzerà un evento entro il 30 apri-le 2011, per un minimo di 10 camere o per 15 persone. Il voucher èvalido per 12 mesi a partire dalla data dell’evento e dà diritto a unasettimana di vacanze (7 giorni/6 notti) in un periodo qualsiasi del-l’anno per un massimo di 4 persone nella stessa camera o suite, in-clusa la prima colazione. Inoltre, comprende il noleggio gratuito diuna macchina per tutta la durata del soggiorno.Il Doubletree by Hilton Olbia Sardinia, di nuova costruzione, situa-to a poche centinaia di metri dal centro di Olbia e a soli 5 chilome-tri dall’aeroporto di Olbia - Costa Smeralda, dispone di 124 spazio-se camere e suite e di 4 sale meeting flessibili, dotate di tecnologiaall’avanguardia e illuminate con luce naturale, che possono acco-gliere da 15 a 150 delegati su uno spazio complessivo di 300 metriquadrati. Completano l’offerta ulteriori spazi per eventi al chiuso eall’aperto e un ricercato assortimento di opzioni di ristorazione. In-fo: [email protected].

alcuni degli ingredienti giustiper il successo di ogni evento.Art & Profession, leader delsettore e partner d’eccellenzadi alcune delle migliori struttu-re ricettive, presenti in Costie-ra Sorrentina, con oltre 20 annid’esperienza, offre il megliodella tecnologia d’avanguardia,per ogni tipologia di evento dalmeeting alla convention La Art& Profession collabora inoltrecon la “Città del Sapere e delturismo” per l’organizzazione,in esclusiva, di tour guidati alMAV (Museo archeologico vir-tuale). Un vero e proprio tuffonel passato, attraverso un’espe-rienza multisensoriale, per co-noscere e scoprire le realtà sto-riche di Ercolano e Pompei pri-ma dell’eruzione vesuviana del

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sarà infatti inaugurato la PianaGolf, un campo a 18 buche asoli 5 minuti dal VolturnoGolf,l’attuale percorso golfistico a18 buche dell’Holiday Inn Re-sort. Il nuovo campo, disegnatodall’architetto David Mezzaca-ne, è un par 71 di oltre 6.000metri che si snoda su un terre-no pianeggiante animato da du-ne, laghi e canali disposti tragli ulivi e la macchia mediterra-nea. Gli ampi green consento-no svariate posizioni di bandie-ra e ogni buca è dotata di cin-que differenti tee. La PianaGolf offre anche un campo pra-tica fornito di 30 posizioni co-perte che si affaccia su un lagolungo 250 metri e largo 80. L’hotel riserverà ai suoi ospitianche un’altra sorpresa: unanuova Spa di oltre 750 metriquadrati, “La “Spa di Seta”, tar-gata Algotherm, che offriràsauna, hammam, bio sauna, ba-gno turco, piscina idrotonicacon idromassaggio, dry floatingbed, docce Vichy e cabine mul-tifunzionali per trattamenti.Completerà l’offerta un centroestetico con servizi di coiffure,manicure e cosmetica.

Il Roxy Bar di Milanotorna a riviveregrazie a Alessandro RossoDopo l’Icebar, le 7stelle e Din-ner in the Sky, il vulcanicoAlessandro Rosso, Presidentedi Alessandro Rosso Group, hariportato il Roxy Bar a Milano,

’79 d.C. Tel. e fax: +39 0818782788 - +39 3349107569 - +393920456934; [email protected] - www.artprofession.it

Nuovi riconoscimenti alVerdura Golf & Spa ResortIl Verdura Golf & Spa Resortdella Rocco Forte Collection, ilpiù esclusivo resort del Medi-terraneo, è stato insignitodel Premio “Progresso Econo-mico - Edizione 2010”, istituitodalla Camera di Commercio diAgrigento. Il prestigioso rico-noscimento è stato assegnatoper il significativo contributoche l’albergo ha fornito allacrescita economica e all’imma-gine della provincia di Agrigen-to e di tutta la Sicilia, attraver-so una costante attenzione alletradizioni locali e a un rappor-to continuo e proficuo di colla-borazione con le attività econo-miche del territorio. Sir RoccoForte, presidente del gruppo,così commenta la notizia: «So-no orgoglioso che al VerduraGolf & Spa Resort sia statoconferito il Premio per il Pro-gresso Economico 2010. Hosempre voluto che il primo re-sort della collezione fosse in

Italia e la bellezza della Siciliada lungo tempo mi affascinava.Considero questo premio untraguardo non solo per il Ver-dura e per la Rocco Forte Col-lection, ma anche e soprattuttoper lo sviluppo di questa ma-gnifica terra». A questo presti-gioso riconoscimento se ne ag-giunge un altro: il primo pre-mio per la categoria “NuovaSpa 2010” agli Italian SpaAwards che si sono svolto du-rante la fiera internazionaleExpo Sud Hotel a Napoli. La Spa del Verdura Golf & SpaResort, fiore all’occhiello delgruppo in Sicilia, si estende suun’area di 4000 metri quadri, edoffre una vasta scelta di tratta-menti che prevedono l’utilizzodi prodotti tipici del territorio.

Nuovo campo da golf enuova spa per l’Holiday InnResort Naples-CastelvolturnoL’Holiday Inn Resort Naples-Castelvolturno, resort a quattrostelle in provincia di Casertaimmerso in oltre 50 ettari di pi-neta di fronte al mare, arricchi-sce la sua offerta 2011 con duenovità. La prossima primavera

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Turro

Gorla

Piazzale Loreto

Stazione Centrale

Viale Brianza

Viale Abruzzi

Corso

Buenos Aire

s

Viale Monza

Via PalmaVia Padova

Via Stamiea

d’Ancona

Via Lombardia

Via Porpora

Viale Monza

Via

Rancati

Via

Giacosa

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e Comunicazione, alla presenzadei Premi Nobel per l’Econo-mia Prof. Prescott, Prof.Mcfadden e Prof. Maskin e diprofessori emeriti quali il Prof.Spendolini, oltre a circa 200ospiti tra personalità del setto-re turistico, culturale e con-gressuale e ai principali rappre-sentanti delle istituzioni politi-che e amministrative. Nato nel2005 da un’idea di Renato Ca-ruti, titolare di ENDAR per cele-brare i primi cinquant’anni diattività della storica società ve-neziana con il supporto del Ve-nezia Convention Bureau, ilpremio promuove il turismo in-ternazionale di qualità, in parti-colare a Venezia e nel Veneto,soprattutto in relazione al set-tore congressuale. Quest’annohanno ricevuto il riconosci-mento: Bullo Tecnologie e Ser-vizi, GVST Event Management,Luciano Marsilli, e VeneziaMarketing & Eventi. Il PremioRenato Caruti è stato attribuitoa Nino Vermicelli.

Mercedessceglie CastelBrandoPer il lancio sul mercato dellanuova Classe CLS, la prestigio-sa casa automobilistica Merce-

per festeggiare un 25 gennaiospeciale in puro stile anni 90,con la partecipazione di RedRonnie che ha coinvolto oltre200 ospiti in uno show esplosi-vo dei DiscoInferno.Negli oltre 1.000 metri quadratidel T35, in via Tortona 35 a Mi-lano, l’evento si è svolto suidue livelli della location enell’ampia terrazza con il giar-dino d’inverno. Arredamenti didesign e atmosfere lounge ren-dono il T35 uno spazio polifun-zionale di grande impatto.QCnarebere Banqueting haproposto un menù dai tradizio-nali sapori italiani con isole te-matiche ricche di delizie e pre-libatezze: finger food innovati-vo, burratine nostrane, tirami-sù tradizionale, e l’immancabi-le Panettone Brand Milano. El’esclusivo American Bar diQCnarebere.Con 30 anni di presenza sulmercato, 7 sedi nel mondo, 250professionisti, 1500 iniziativegestite ogni anno, 500 clientiattivi, Alessandro Rosso Groupè oggi leader sul mercato deglieventi di alto livello. www.arossoincentive.it.

Malmaison sceglieMagellan come partnerIl Gruppo alberghiero anglo-sassone Malmaison guidato daRobert Barclay Cook, che con-ta oggi 12 alberghi di cui 8 inInghilterra, 3 in Scozia e unonell’ Irlanda del Nord, ha firma-to un accordo con la MagellanManagement Srl , di cui è Am-ministratore Delegato MorenoOcchiolini già COO del GruppoRocco Forte Collection, perl’apertura di nuovi alberghi delbrand nelle principali città eu-ropee: le prime tappe sarannoVenezia, Roma, Parigi, Amster-dam , Barcellona.

la Magellan Management Srl èuna società di alto livello spe-cializzata nella apertura e ge-stione di alberghi. Accanto adOcchiolini, operano 3 soci,esperti conoscitori dell’hotelle-rie internazionale, tutit con ec-cellente know how in finanza,marketing e servizi tecnici. In-fo: [email protected].

Nuova partnership traHotelplan Incentive e CleisÈ diventato operativo, a partireda fine anno 2010, l’accordo traHotelplan Incentive e Cleis,agenzia di comunicazione diImpresa specializzata nell’orga-nizzazione di eventi aziendali.La partnership nasce dall’esi-genza di offrire al mercato e,soprattutto al cliente, una con-sulenza a 360 gradi dando, inol-tre, l’opportunità di interloqui-re con un unico referente.www.hotelplanincentive.itwww.cleis.it

Premio Turismoe ComunicazioneLo scorso 4 dicembre, pressola Scuola Grande San GiovanniEvangelista, si è svolta la quin-ta edizione del Premio Turismo �

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P e r n o i o g n i vo s t ro in con t ro è u n ’op e ra d ’a r t e , u neven t o u n ic o p e r i l q u a le m e t t iam o a d is p os iz ion et u t t a la n os t ra c rea t iv it à e t u t t e le n os t re s t ru t t u re .Da l le 16 s a le r iu n ion i , a t t r e z z a t e n e i m in im id e t t a g l i , a l la g ran d e s a la c on veg n i d a 550 p os t i p e ro s p it a re e ven t i im p or t an t i .Da l le s a le t t e d i s o l i c in q u e p os t i , c re a t e p e r p ic co l iin c on t r i e p re s e n t a z ion i , a l le 195 c am e re acom p le t a d is p os iz ion e d e i c on g re s s is t i .Se a t u t t o q u e s t o a g g iu n g e t e u n a co rn ic e ra f f in a t ae s p e t t a co la re e la p a s s ion e d i u n o s t a f f a l t am en t es p ec ia l iz z a t o c h e v i s e g u e p a s s o a p a s s o , c ap ire t ep e rc h é d a n o i og n i vo s t ro m ee t in g s i t r a s f o rm a inu n e ven t o a c in q u e s t e l le .

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in Francia, MediterraneoOrientale e Penisola Iberica(FEMIP). Sarà responsabile di30 hotel di proprietà o in ge-stione che fanno riferimento asei brand (Waldorf Astoria Ho-tel & Resorts, Conrad Hotels &Resorts, Hilton Hotels & Re-sorts, Doubletree by Hilton,Hilton Garden Inn, Hamptonby Hilton) in 10 Paesi (Belgio,Cipro, Francia, Grecia, Italia,Portogallo, Malta, Spagna, Lus-semburgo e Paesi Bassi).

Edward Leendersnuovo General Managerdell’Hotel Savoy, Firenze Con 14 anni di esperienza nelsettore dell’ospitalità, l’olande-se Leenders si unisce al teamdel Savoy avendo già ricopertola posizione di Brand SupportDirector a livello centrale. Mar-tin Elsner, Director of Opera-tions del gruppo, così commen-ta la nomina: «Siamo molto fe-lici che Edward abbia preso iltimone dell’Hotel Savoy: siamocerti che apporterà l’adeguatacombinazione di ospitalità emanagement. Siamo inoltremolto soddisfatti di aver trova-

des-Benz ha selezionato alcunipartner esclusivi tra cui Castel-Brando.Ai clienti Mercedes è riservatoun esclusivo servizio concier-ge, PLCA Exclusive Service,che li guiderà alla ricerca diemozioni nel percorso polisen-soriale “I cinque sensi” – in cuisaranno coinvolti vista, udito,gusto, tatto e olfatto – attraver-so la scoperta di esclusivi ser-vizi luxury. Per questa ragionenel network di professionistiselezionati non poteva manca-re CastelBrando, uno dei piùgrandi e antichi castelli d’Euro-pa, che sorge nel cuore delleColline del Prosecco tra Vene-zia e le Dolomiti e racchiude alsuo interno un hotel & spa, ri-storanti e bar, un contro con-gressi, diverse aree museali te-matiche e una boutique. Per iclienti Mercedes a disposizionespeciali pacchetti soggiorno,con due o più notti in castello,percorsi benessere, menu ricer-cati e molti altri servizi perso-nalizzabili.

Borsa di studio “RobertoWirth” alla GallaudetUniversityLa Roberto Wirth Fund Onlusanche quest’anno promuove,sul territorio nazionale, la bor-sa di studio “Roberto Wirth”per studenti sordi, amministra-ta dall’associazione in collabo-razione con la CommissioneFulbright per gli scambi cultu-rali tra l’Italia e gli Stati Uniti.L’obiettivo è formare professio-nisti altamente specializzatipresso la Gallaudet University,Washington D.C., che al rientroin Italia possano lavorare conbambini sordi in età evolutiva,dalla nascita al momento delladiagnosi e dall’inizio del per-corso abilitativo o riabilitativo

agli anni della scuola. Tutti icittadini italiani sordi, laureatio che hanno sostenuto almenotre esami universitari, possonopartecipare alle selezioni perl’assegnazione della borsa distudio “Roberto Wirth” perl’anno accademico 2011-2012.Il vincitore avrà l’opportunitàdi accedere a corsi di specializ-zazione in Educazione, Psicolo-gia e Counseling nell’ambitodella sordità infantile, per unperiodo di 5 o 9 mesi. Il bandoe la domanda di candidaturasono scaricabili online dal sitointernet www.robertowir-thfund.net. La domanda di par-tecipazione va compilata e in-viata entro e non oltre il 15marzo 2011. Info: Dott.sa Stefa-nia Fadda Tel. 0689561038; cell.3318520534; [email protected]

Jean Faivre nuovo areavice president, Westernand Southern EuropeJean Faivre (foto) è il nuovoarea vice president Westernand Southern Europe di HiltonWorldwide. Dal 2007 Faivre èanche a capo delle operations �

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Arcimboldo a Palazzo RealeFino al 22 maggio al Palazzo Reale di Milano, per la prima voltaverrà indagata nella mostra Arcimboldo. Artista milanese traLeonardo e Caravaggio tutta la produzione di Arcimboldo, pitto-re milanese e poi per venticinque anni pittore di corte a Vienna:

dalle vetrate per il Duomo di Milano ai disegni naturalistici co-piati in tutto il mondo; dalle celeberrime teste composte ai di-segni di costumi e attrezzature per le feste alla corte asburgica;dalla pittura ridicola alle famose nature morte che hanno ispira-to Caravaggio. Nella foto: Vertunno (Ritratto di Rodolfo II),1590, olio su tavola; 68x56 cm, Castello di Skokloster, Svezia.

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all’Amigo di Bruxelles. Primadi unirsi alla Rocco Forte Col-lection, Leenders era Direttoredel Food&Beverage al ParkHyatt di Amburgo, oltre a esse-re General Manager di due Re-sort privati alle Seychelles.

600mila camereper Hilton WorldwideHilton Worldwide si è ulterior-mente avvicinata alla concre-tizzazione delle propria missio-ne consistente nell’affermarsiquale leader globale del settoredella ricezione alberghiera rag-giungendo nel 2010 diversi im-portanti traguardi, tra cui unnumero totale di camere daprimato. L’anno scorso HiltonWorldwide si è affermata qualela maggiore catena alberghieradegli Stati Uniti in termini dinumero di camere – con 600mi-la stanza, e ha inaugurato lasua seicento millesima camerad’albergo divenendo una delledue sole catene alberghiereche abbiano mai raggiunto que-sto traguardo. Tra le pietre mi-liari raggiunte da Hilton Wor-ldwide nel 2010 meritano men-zione: lo sviluppo di un porta-foglio globale che a fine eserci-zio includeva 868 hotel e più di138.000 camere; l’apertura di178 hotel con più di 24.000 ca-mere e il perfezionamento dicontratti di gestione o franchi-sing per più di 230 hotel conpiù di 44.000 camere, nono-stante la crisi economica; l’in-cremento della percentuale sulnumero totale di camere al difuori degli Stati Uniti dal 15 percento nel 2007 al 50 per centocirca alla fine del 2010, e l’au-mento della percentuale di ca-mere in corso di costruzione aldi fuori degli Stati Uniti dall’11per cento nel 2007 al 73 percento alla fine del 2010; il rag- �

to questa figura all’interno del-la nostra società, sottolineandocosì la propensione nel far cre-scere i nostri collaboratori».Nel suo nuovo ruolo Leenderssupervisionerà tutti gli aspettidell’albergo, icona delle città, esarà responsabile di tutte le at-tività e le strategie che porte-

ranno alla continua crescitadell’hotel, del rinomato risto-rante L’Incontro, così come delBar e delle strutture Mice.Fluente in molte lingue, Leen-ders ha svolto diverse mansio-ni all’interno della Rocco ForteCollection, ricoprendo caricheanche al Brown’s di Londra e

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sere, nella quale è stata inaugu-rata la nuova Tiberio SPA.

Italia meta turisticaprivilegiata nel 2011Il monitoraggio condotto suiprincipali mercati dell’inco-ming italiano dalla rete esteradell’ ENIT-Agenzia, fotografauna generale tenuta della desti-nazione Italia sui mercati inter-nazionali, con un andamentopositivo per le scorse festivitànatalizie e buone prospettiveper il 2011. I segnali più confor-tanti provengono dai mercatioltreoceano: in USA e in Cana-da i T.O. contattati registranoun aumento di vendite (+25%)in favore delle grandi città d’ar-te italiane e della montagna; inCina oltre alla richiesta di turi-smo culturale e leisure, in que-sto periodo sono privilegiati ilturismo business e Mice; otti-

giungimento di un numero re-cord di membri del programmadi fidelizzazione HHonors paria 27 milioni, di cui 2,5 milionivi hanno aderito nel 2010. Lasocietà inoltre si è contraddi-stinta quale la prima grande ca-tena alberghiera ad implemen-tare un sistema di valutazionedella sostenibilità quale stan-dard del marchio con Li-ghtStay, che misura il consumoelettrico e idrico, nonché laproduzione di rifiuti e le emis-sioni di anidride carbonicapresso tutti gli alberghi facentiparte della catena a livellomondiale. Info: www.hilton-worldwide.com.

Alla scoperta delle Langhepartendodall’Hotel NapoleonNel cuore di Cherasco, nellaterra delle Langhe, c’è un trestelle che è un’autentica sorpre-sa: il Napoleon (foto in basso).Modernissima struttura supertecnologica con 22 camere dasogno, ampie e luminose, conpavimenti in legno, mobili coloravorio e beige e tecnologiatouch screen che consente diregolare anche comodamente

dal letto, luce, tv, riscaldamen-to, sveglia e chiamate alla re-ception. Molto bella anchel’area wellness e fitness, consauna, bagno turco, docce emo-zionali, Lama d’acqua. Per imeeting c’è anche una sala at-trezzata per ogni tipo di eventoin grado di accogliere fino a 100ospiti. Info: tel. 0172489674;www.napoleoncherasco.com

Nuovo look per il CapriTiberio PalaceRiaprirà il primo aprile con unanuova immagine il Capri Tibe-rio Palace (in alto), boutiquehotel simbolo dell’ospitalità ca-prese a due passi della celebrePiazzetta, Dopo il restyling, le60 camere di cui 13 suites, tuttecon terrazze o balconi privati,saranno ancora più confortevo-li. Uno degli ambienti più sug-gestivi dell’hotel è l’area benes- �

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Grand Hotel Gardone - Proprietà Famiglia Mizzarovia Zanardelli, 84 - 25083 Gardone Riviera (Bs) - Lago di Garda - Italytel +39 (0) 365 20261 fax +39 (0) 365 22695WWW.GRANDHOTELGARDONE . ITINFO@GRANDHOTELGARDONE . IT

167 camere e Jr. suites con balcone vista lago, ristoranti a bordo lago e veranda, Winnie’s piano bar, terrazza solarium con attracco barche, giardino a lago, parcheggio privato, piscina riscaldata e idromassaggio esterno, sauna, bagno turco e zona massaggi. Sale riunioni da 20 a 300 posti.

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140 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

tore Food & Beverage, uno de-gli 11 ristoranti è premiato daGrumpy Gourmet come “beststeak restaurant” negli EmiratiArabi per due anni di seguito,oltre a ottenere il punteggio piùalto per lo standard di serviziodal Grumpy Gourmet Magazine,e il ristorante Prime Rib vienegiudicato uno dei 10 migliori ri-storanti degli Emirati.Dopo l’esperienza di Dubai,Daniele lavora come Direttoredel Food & Beverage al leggen-dario Badrutt’s Palace Hotel diSt. Moritz, il 5 stelle LeadingHotels of the World, per poi ap-prodare con il ruolo di Diretto-re F&B al One & Only ReethiRah Maldives, l’hotel baluardodell’esclusiva catena One &Only, che lascia per affrontareil nuovo incarico nell’hotel Mo-lino Stucky di Venezia.Al Molino Stucky, Daniele avràla responsabilità della gestionedei reparti nevralgici dell’hotelcome il ricevimento, housekee-ping oltre a tutto il food & be-verage. Info: www.molinostuc-kyhilton.it

me le performance anche dal-l’India (+29%) con grande ri-chiesta dell’offerta laghi, mon-tagna, città d’arte minori e bu-siness. In Asia, il Giappone haavuto nel 2010 una netta ripre-sa dei viaggi all’estero, dovel’Italia si è ritagliata una posi-zione importante. Sul fronteeuropeo i mercati di area tede-sca – Germania, Austria e Sviz-zera – mostrano un andamentostabile o in crescita presso glioperatori che trattano l’Italia.

Daniele Botta è il nuovodirettore operativodel Molino Stucky HiltonVeniceIl 5 stelle Molino Stucky HiltonVenice, tra “le punte di diaman-te” della catena alberghiera inItalia, annuncia la nomina di Da-niele Botta (foto) come nuovoDirettore Operativo dell’Hotel.Con più di 15 anni di lavoro allespalle nel settore dell’hôtellerie,Daniele arricchisce la propriaesperienza nell’area Food & Be-verage in alcuni dei più presti-giosi hotel del mondo. Inizia ilsuo percorso professionale alCrown Plaza London Heathrowin Inghilterra e al Crown PlazaCologne in Germania, appro-

dando nel 2002 al lussuoso eimponente Royal Meridien Be-ach Resort di Dubai, in cui lavo-ra come assistente Food & Be-verage manager per circa 3 anniper poi coprire la carica di Fo-od and Beverage Manager pe irestanti 4 anni, contribuendo aincrementare l’eccellenza del-l’offerta ristorativa dell’Hotel.Sotto la guida di Daniele Botta,l’Hotel infatti viene nominatoper 4 anni consecutivi il miglio-re della catena Meridien nel set-

Più vantaggi per chi prenota prima con Swan TourLa Swan Tour propone, nelle migliori agenzie di viaggio, “SuperPrenota Prima”, una formula di grandi vantaggi per chi decide su-bito di partire per Sharm el Sheikh alloggiando presso i cinque stel-le Melia Sharm Swan Club oppure Melia Sinai Swan. Partenze pre-viste da Roma, Pisa, Bologna, Bergamo, Milano, Verona, Venezia,Catania, Bari e Napoli. Le tariffe sono all inclusive: al Melià Sharm,dal 19 al 28 febbraio, 679 euro a persona e 629 euro presso il MeliàSinai; dal 05 al 27 Marzo 2011, le tariffe vanno dai 719 euro ai 689. Ibambini sono gratis fino a 12 anni in camera con gli adulti.Info:www.swantour.it.

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142 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

lusso, e sempre più complessoanche nell’utilizzo delle nuovetecnologie per le esigenze di unposizionamento ottimale sulweb e la richiesta di una flessi-bilità commerciale, business eleisure, sempre più articolata edi qualità. Roma sarà poiquest’anno sotto i riflettorimondiali per i festeggiamentidei 150 anni dell’Unità d’Italia econtinuerà ad esserlo anchenei prossimi anni in vista deipreparativi per l’Expo 2015. Enoi terremo il passo”, concludeVerrocchi.

La nuova squadra dell’Inter-Continental De La Ville lavore-rà, in particolare, all’incremen-to della clientela corporate inun momento di ripresa del seg-mento Mice e Business Travele al potenziamento della fascialeisure, nazionale e internazio-nale, orientandosi ai mercatiemergenti dell’area BRIC, Bra-sile in testa, e consolidando imercati chiave, U.S.A, Russia eItalia.

Dopo importanti esperienze in-ternazionali nell’hotellerie dilusso – è stato, tra i vari incari-chi, direttore vendite del Mil-lennium Mayfair di Londra edell’Hotel Principe di SavoiaMilano – Antonio Tagliabue(foto sopra) è approdato all’In-terContinental De La Ville diRoma come nuovo direttore sa-les & marketing. «È stato mol-to stimolante lavorare per ungruppo come Dorchester Col-lection, cui fa capo l’HotelPrincipe di Savoia, ma l’oppor-tunità di crescita professionalee di sviluppo offertami da unplayer di estensione mondialecome InterContinental HotelsGroup, all’interno di uno degli

alberghi italiani più affascinan-ti, quale è l’IC De La Ville, èuna lusinga alla quale non hopotuto sottrarmi» ha dichiaratoTagliabue che guiderà un teamaffiatato di cinque collaborato-ri. La scelta di Tagliabue comeguida del team rientra nel pro-getto strategico dell’hotel di ot-timizzare ulteriormente il pro-prio posizionamento sul mer-cato: «la squadra di managerche ho voluto per l’InterConti-nental De La Ville Roma», spie-ga il general manager dell’al-bergo Ciro Verrocchi (a de-stra), «saprà rispondere alleevoluzioni gestionali di un mer-cato fortemente competitivo,quale quello dell’hotellerie di

Completata la squadra del Top Managementall’InterContinental De La Ville Roma

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LE LOCATION DI MM

144 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Della Catena di Antonio Cata-

lán fanno parte il brand “AC

Hotels” con strutture di alto

livello rivolte alla clientela co-

smopolita e situate nei punti

strategici delle principali città

e “AC Selection” con alberghi

prestigiosi, ricavati in palazzi

storici.

91 URBAN LOCATION SPECIALI PER PCO. ALTA TECNOLOGIA, DESIGN MODERNO. E UN NUOVOCONCEPT DI MEETING ROOM POLIFUNZIONALE PER EVENTI DI MEDIA GRANDEZZA

servizio è il tratto distintivoche rende la Compagnia unpunto di riferimento ideale peri PCO che spesso non hanno iltempo di visitare tutti gli alber-ghi prescelti prima di deciderela location migliore per unevento o per un roadshow: sce-gliendo una delle 91 strutturedel Gruppo si va infatti a colposicuro: basta visionare peresempio l’AC di Milano per sa-pere perfettamente cosa aspet-

Catena giovane e dinami-ca, fondata in Spagnanel 1999 da Antonio Ca-talán, AC Hotels è oggiuna realtà sempre più

consolidata e apprezzata anchein Italia dove conta 10 strutturetutte strategicamente ubicatein città chiave come Milano,Brescia, Genova, Bologna, Fi-renze, Torino, Vicenza, Padova,Pisa e Arezzo.A contraddistinguere il brand èun concept moderno dell’acco-glienza che si ispira al metro-

politan style e propone unequilibrato mix tra design, in-novazione tecnologica e com-fort, garantendo lo stesso stan-dard di qualità in tutte le strut-ture. Proprio l’omogeneità del

AC HOTELS

Una camera dell’AC Arezzo. In alto, una sala congressi dell’AC Firenze

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tarsi dall’AC di Firenze o diBarcellona. Vale a dire: ampiesale meeting attrezzate con lu-ce naturale in grado di acco-gliere fino a 150 delegati, dota-te delle migliori tecnologie, in-cluso il wi-fi, e l’assistenza diuna persona dedicata pronta afar fronte a qualsiasi necessità.In modo da garantire un servi-zio tailor made. Negli AC gliospiti troveranno inoltre, oltrealle business facilities, diversedotazioni tra cui fitness centre,bar e ristoranti dove organizza-re pranzi di lavoro, cene di galeed eventi personalizzati.Per il 2011 la catena ha decisodi puntare ancora di più sul tar-get dei PCO, aprendosi aglieventi di medie dimensioni. So-no in programma infatti impor-tanti lavori in tutti gli hotel perintrodurre, in aggiunta alle salepreesistenti, il nuovo conceptdi Sala AC che prevede spazipolifunzionali di design utiliz-zabili sia per lavorare sia perun welcome cocktail o per uncoffee break.

AC Genovae AC Bologna:una scelta vincenteper gli eventiSituato in posizione strategicacon facile accesso al centrodella città e alla riviera ligurel’Hotel AC Genova offre 139 ca-mere, 6 sale riunioni all’ultimopiano dell’hotel con luce natu-rale, spazi dedicati per coffee

break e possibilità di accoglie-re da 15 a 130 persone.Anche l’hotel AC Bologna si ri-vela un’ottima scelta in terminidi cost saving rispetto a cittàpiù frequentate e garantisceun’ottima location, a due passidal centro, dalla stazione e dal-la Fiera con 121 camere e duesale meeting dotate di luce na-

turale per un massimo di 140persone, una zona bar ed un fo-yer in grado di ospitare eventinumerosi e tutta la qualità deiservizi AC Hotels. P.T.

Qui sopra tre immagini dell’AC Genova. In basso, la hall e una camera dell’AC Bologna

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Bolgan, fanno a gara per il nuo-vo centro congressi. La faccia-ta ovest è la più interessante, èinclinata rispetto alle pareti pe-rimetrali e introduce al cuoredella sala conferenze, dove unaparete tutta in vetro incorniciale montagne e garantisce la lu-ce, importante per l’inserimen-to del complesso nel paesag-gio, infatti nelle intenzioni de-gli architetti e della proprietàc’era sin dall’inizio la volontàdi privilegiare le viste naturali.La Sala conferenze offre 300posti, una Sala regia controllasuoni, video, registrazioni, tra-duzioni.La sala può essere suddivisa,grazie a pareti mobili in tre sot-tosale, autonome, ma collega-bili tra loro con un corridoio.Lungo il perimetro della Salaconferenze si sviluppa un am-pio deposito, che serve la salastessa e la Hall, con la recep-

Il Lago di Garda ha tre spon-de e tre anime, quella bre-sciana, quella veronese equella trentina. Riva delGarda è la regina della

sponda trentina, vista dall’altodelle vette del Monte Baldo ap-pare in tutta la sua bellezza,unacittadina immersa nel verde,con un lungolago piacevole dapercorrere, dal quale si ammi-rano le onde, punteggiate dallevele dei surfisti e delle barcheche navigano con soddisfazio-ne, spinte da un vento robusto,delizia degli appassionati.La cittadina è protetta dallemontagne, alta barriera che leha regalato un clima davveromite e che nel corso dei secoliha attirato molti popoli, ognu-no dei quali ha lasciato un se-gno della propria civiltà. Lostesso clima ha in passato invi-tato re, principi, scrittori ed ar-tisti a soggiornare in questi luo-ghi per ritrovare salute e ispira-zione, grazie ad un ambientepiacevole, dove la flora è quasimediterranea e le palme si me-scolano agli olivi, alle coniferee alle piante mediterranee.A poche centinaia di metri dalcentro e dal terminal dei bus,

altrettanto strategico rispettoagli edifici della Fiera di Rivadel Garda, sorge Astoria ParkHotel. La struttura architettoni-ca è molto interessante, ha unaforma irregolare, anomala,sembra un essere zoomorfo ac-covacciato su una distesa diverde, rivestito di una copertu-ra di rame zincato ed apertoverso l’esterno, si colloca pro-prio su un prato all’inglese, do-ve le palme creano un giardinoun po’ esotico che fa da con-traltare alle montagne. Archi-tettura naturale ed architetturaopera dell’uomo – gli architettisono Mariano Zanon e Alessio

FARE CONGRESSI IN UN CENTRO ALL’AVANGUARDIA, APPROFITTANDO DI UNA SOCIAL SPA,NEL RISPETTO DELLE NORME ECOLABEL. A RIVA DEL GARDA

Astoria Park Hotel Centro Congressi

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tion, che all’occorrenza fungeda caffetteria.Sui lati opposti trovano postole camere, degli ospiti e delpersonale dell’Hotel. Le 118 ca-mere, in particolare la bellasuite, sono spaziose, hanno ac-cesso wireless e uno stile con-temporaneo molto piacevole,dove il bianco si alterna col ne-ro e col panna.Gli spazi comuni, la spaziosaHall di fronte al Ricevimento,dove sono situate comode pol-trone di fianco alla parete a ve-tri, la Sala banchetti (150 posti)e la Sala Ristorante (250 posti)sono luoghi altrettanto raziona-li e accoglienti come del restol’area elegante del bar.L’Hotel Astoria riserva ancheun’altra sorpresa, l’edificio rac-chiude una Social Spa, un cen-tro benessere dove rilassarsi,fare due chiacchiere, leggere,bere le squisite tisane, nuotaree dove prenotare consulenzecon specialisti nutrizionisti,personal trainer, per una valu-tazione delle caratteristichecorporee e delle abitudini ali-mentari, finalizzate alla predi-sposizione di consigli nutrizio-nali ed alla personalizzazionedi un programma alimentare.Dal 2008 Astoria Park Hotel haconseguito la certificazione eu-ropea Ecolabel, una certifica-zione ad adesione volontaria,concessa a quei prodotti e ser-vizi che rispettano criteri eco-logici e prestazionali stabiliti a

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livello europeo. L’ottenimentodel marchio (un fiore), avvienetramite un Ente Certificatore, ilquale attesta in azienda una si-tuazione di basso impatto am-bientale, nel pieno rispetto deicriteri prestabiliti ed un impe-gno per un continuo migliora-mento futuro. Il Direttore, Do-natella Marchioro coordinacon passione un prezioso staffquasi tutto al femminile, perquanto riguarda il mondo even-ti, la responsabile é FrancescaTosi la referente unica che se-gue il cliente dal preventivo al-la gestione dei servizi diretta-mente in hotel, con il supportodi Alessandra Michelotti che sioccupa del marketing e dellacomunicazione. L’organizzatorecongressuale potrà rivolgersi alei anche per scoprire le con-venzioni e riduzioni riservate atutti gli ospiti di Astoria Park

Hotel. Grazie alle speciali Pro-motions Card è previsto l’in-gresso ridotto per le maggioriattrazioni del lago e parchi: Fu-nivia del Monte Baldo, ParcoGiardino Sigurtà, Parco NaturaViva, il Vittoriale di Salò, Gar-daland, Canevaworld Aqua Pa-radise e molti altri. L.S.

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UN EDEN A CINQUE STELLE DI RAFFINATI PIACERI. A COMINCIARE DA QUELLI DELLA TAVOLACON UNA CUCINA PLURIPREMIATA A CUI FA DA DEGNO CONTRALTARE UN’ECCELLENTE CARTADEI VINI. NELLA TERRA DEL TARTUFO BIANCO DI ALBA E DEL BAROLO

Dogliani. Quella che si assapo-ra al Boscareto Resort & Spa èun’autentica immersione deisensi: design, eleganza essen-ziale, sport & relax, ed enoga-stronomia con due ristoranti:La Rei Ristorante Gourmet eLa Briccolina Vineria. È pro-prio sulla ristorazione che pun-ta il Boscareto, con una brigatadi oltre 15 giovani motivati da-gli eccellenti curriculum che apoco più di un anno dall‘inau-gurazione – 18 ottobre del 2009– hanno già ricevuto illustripremi: “Premio Golosaria 2010”come miglior ospitalità italiana

nella categoria ristoranti dicharme; “Premio Novità del-l’Anno” Guida L’ESPRESSO2011, con la segnalazione nellacategoria giovani dello ChefChen Shiqin; “Miglior Ristoran-te 2011” Guida Critica GolosaPiemonte 2011; “Miglior Risto-rante del Piemonte Guida i Ri-storanti di Bibenda 2011”.Professionalità, amore per latradizione e ricerca della quali-tà sono alla base della filosofiagastronomica. Chef Executivedella cucina è Shiqin Chen, ori-ginario di Shangai e grandeesperto della cucina italiana epiemontese, grazie alle sue col-laborazioni stellate, tra cuiemerge quella decennale conGian Piero Vivalda, attualeconsulente del Ristorante LaRei. Concedersi un momentogourmet al Ristorante La Reisignifica lasciarsi sedurre dalgusto. Freschi Ingredienti distagione, e rispetto per la tradi-zione sono un imperativo nellacucina del Ristorante che puòaccogliere fino a 70 ospiti trasala da pranzo e sala privata,dove degustare pregiati rhum,accompagnati dall’aroma deipiù esclusivi sigari. La sala ri-

Immerso in 32 ettari di vi-gneti di Moscato e Nebbioloda Barolo, l’esclusivo hotel5 stelle lusso sorge sul-l’omonima collina di Serra-

lunga d’Alba, regno del TartufoBianco d’Alba e di numerosiprodotti enogastronomici d’ec-cellenza. A poco più di un’orada Torino, a meno di due daMilano e Genova e a due passidalla città di Alba, Il BoscaretoResort & Spa dispone di 38 ca-mere e 9 suite. L’idea di un Re-sort dall’architettura contem-poranea, terra dalle forti tradi-zioni, è opera della famiglia

Il Boscareto Resort

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cevimenti ospita fino a 130 in-vitati e incornicia un patio veroe proprio salotto all’aperto mi-nimal con bonsai di oltre 50 an-ni. L’ultima novità firmata Bo-scareto è la Vineria La Briccoli-na che offre un ambiente viva-ce, giovane e dall’improntahigh tech, ideale per una clien-tela informale. Menu semplici,di qualità, ottimo vino anche abicchiere; il cuoco della vineriaè il giovane Vincenzo La Corteche propone anche simpatichee originali serate a tema.A contraddistinguere i plus deIl Boscareto Resort & Spa nonpossono mancare le sue 1200etichette custodite nella canti-

na: dai vini delle Langhe a quel-li del Roero e Monferrato, dellaBorgogna senza rinunciare a

Sepertuscan, i bianchi d’Alsaziaall’immancabile Champagne. Illounge bar Sunsì, poi è luogoperfetto per intrattenersi conun aperitivo gustando originalicocktail, long drink alcolici eanalcolici, con oltre 200 refe-renze. All’interno del Resort so-no presenti due sale congressi,da 70 e 110 posti a sedere, col-legate in videoconferenza e mu-nite dei più sofisticati impiantitecnologici. Per riunioni più ri-servate è a disposizione la “SalaBoscareto”. Tutto è studiatoper rendere gradevoli gli incon-tri, anche la costruzione deimenù: gusto e leggerezza pertornare con dinamicità al lavo-ro, dopo il break del pranzo.Dulcis in fundo, la Spa del Re-sort La Sovrana, rifugio dovesapienza olistica, elementi na-turali e professionalità si riuni-scono per ridonare equilibriopsico-fisico. La Sovrana è unAVEDA Destination Spa con sa-

la delle acque, piscina, vascaidromassaggio e palestra Te-chnogym, suite per massaggi etrattamenti, sala make up, hair-style, sauna, bagno turco e doc-ce emozionali. Per concludereil soggiorno al Resort, l’ultimatappa è La Boutique dove con-cedersi l’acquisto di uno specia-le cadeau. Una galleria d’eccel-lenza che spazia dai prodottiAVEDA ai manufatti artigianalifino alle golose prelibatezze delterritorio langarolo.

Gianna Bellotto Rosa

foto di Le foto di Marzo

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IERI COME OGGI IL CINQUE STELLE LUSSO CONFERMA IL CULTO DELL’OSPITALITÀ VENEZIANA

entrando presto a far parte delGran Consiglio nel 1100 peraver riportato la città di Sebe-nico sotto la dominazione dellaSerenissima.Nell’acquistare il palazzo il Pro-curatore di San Marco Gherar-do Sagredo lo fece ristrutturareper renderlo adeguato alla po-sizione sociale della famiglia,commissionando all’architettoAndrea Tirali il progetto di una

Chi ama Venezia sa che laparte più autentica, più“veneziana” e vivace del-la città si trova lungo laStrada Nova, tra San

Stae, dove c’è la fermata delCasinò Ca’ Vendramin Calergi ela magnifica Ca’ d’Oro. In cam-po Santa Sofia, adiacente allaCa’ d’Oro, si affaccia un anticoPalazzo nobiliare veneziano, lastruttura del quale, tipicamentetrecentesca, fu eretta per manodella gloriosa famiglia Morosi-ni per passare dalla metà del‘600 alla famiglia Sagredo. Al-l’antica corte del palazzo corri-sponde oggi la hall di Ca’ Sa-gredo, un affascinante hotelcinque stelle lusso affidato allaclasse ed esperienza di LorenzaLain e dichiarato da CondéNast Johansen “Most Excellent

Hotel of the Year 2011”. I lavo-ri di restauro, durati più di set-te anni e curati dalla Sovrinten-denza alle Belle Arti di Venezia,hanno restituito al Palazzo lasua antica bellezza: i Sagredoerano infatti collezionisti d’arte

Ca’ Sagredoe la loro dimora rimane ancoraoggi una splendida testimo-nianza dell’importanza del lorocasato.Il cognome Sagredo deriva dal-la parola “segreto”, poiché sidiceva che questa famiglia dal-le lontane origini romane fossesegretamente consigliera del-l’Imperatore; governatori dellaDalmazia, pare fossero arrivatia Venezia intorno al IX secolo,

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grandiosa scalinata coperta persostituire la scalinata esternagià demolita. Le pareti dellanuova scala furono decorate daPietro Longhi nel 1734 con unaffresco raffigurante “La cadu-ta dei Giganti”, ispirato alla“Battaglia dei Giganti” di GiulioRomano presente nel PalazzoTè di Mantova. Altri artisti rico-prirono lussuosamente l’inter-no delle stanze con stucchi,gran parte dei quali sono anco-ra nel Palazzo.

Molte delle 42 camere e suitesdell’hotel Ca’ Sagredo godonodi una splendida vista sul Ca-nal Grande. Le camere sonoun’accattivante espressione diromantico stile veneziano checonvive con il comfort di ulti-ma generazione.Sulla terrazza panoramica delristorante “L’Alcova” gli ospitipossono gustare i migliori piat-ti della tradizione gastronomi-ca veneziana, sapientementere-interpretati dallo chef Josef

Klostermaier che, surichiesta degli ospitipiù curiosi e a cacciadi sensazioni, puòsvelare i segreti del-l’antico Mercato diRialto che sorge giu-sto di fronte all’hotel,oppure invitare ad unpic-nic in gondola. IlBar “L’Incontro” è in-vece diventato unpunto di ritrovo per

Veneziani ed ospiti dell’albergoche qui amano intrattenersi perun aperitivo o in rilassanti con-versazioni dopo cena.Le sale dell’antico palazzo oggioffrono un’esclusiva locationper eventi di prestigio: spazi didiverse dimensioni possonoospitare complessivamente fi-no a 250 persone in un conte-sto di grande fascino. Sala delTiepolo, Sala del Doge, SalaAmigoni, Sala della Musica edil Portego, sono i nomi delle sa-le dove si tengono ricevimenti,convegni, riunioni di lavoro,matrimoni ed eventi speciali.Ca’ Sagredo era ed è ancorauna “casa” prima che essere unhotel. L’accoglienza, gli am-bienti, la struttura del Palazzo,le attenzioni che si ricevonodurante il soggiorno fanno ca-pire all’ospite che la sua per-manenza diventerà un’espe-rienza da ricordare e da ripete-re. Ca’ Sagredo dà il meglio disé soprattutto in occasione diricevimenti di nozze, durante leserate di Carnevale o in occa-sione di incentive, offrendo sa-le ove organizzare una riunioneo allestire servizi ristorativi,ma il plus da annotare è la cen-tralità del Palazzo: da Ca’ Sa-gredo si possono raggiungere,seguendo “calli” e “campi”, iluoghi più celebri della città: imusei, Piazza San Marco, lestrade delle prestigiose bouti-que, le caratteristiche bottegheartigianali. Anche questo è Ve-nezia. L.S.

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A BARDOLINO, COCCOLE PIACEVOLI E SCIENTIFICHE IN UN HOTEL CHE SI OCCUPADEL BENESSERE GLOBALE DEI SUOI OSPITI

Bardolino, una struttura sor-prendente, per la ricchezza evalidità della sua offerta.Nato cinque anni fa, come ho-tel ad apertura annuale, è unvero caleidoscopio di spunti esfaccettature e per non fare untorto a nessuna di queste ac-compagno il lettore per un tourvirtuale.Arrivando la prima sorpresa èdata dal fatto che anche in pie-na stagione non c’è alcun pro-blema di parcheggio, perchésia quello esterno che il garageinterno permettono di “archi-viare” lo stress da auto e di di-menticarsi dell’auto, se lo si de-sidera, anche per tutto il sog-

La sponda veronese del la-go di Garda, offre sem-pre una vista gradevole,qui non ci sono ecomo-stri o cementificazioni

selvagge, la natura è in armo-nia con l’ambiente umano etutta la Gardesana orientale fi-no al confine col Trentino è unsusseguirsi di piccoli borghicome Cisano o cittadine comeLazise, Bardolino, Garda, Torri,Malcesine, con un cuore anticoma modernamente organizzatead accogliere nelle loro struttu-re ricettive i turisti che da sem-pre, sulle tracce del GrandTour percorso da illustri viag-giatori come Kafka, Goethe,

Caesius Hotel

Mann, hanno apprezzato il cli-ma salubre, le stagioni miti, ilpaesaggio romantico, punteg-giato di cipressi, oleandri, ulivi,limoni, piante aromatiche cheben hanno attecchito grazie alclima quasi mediterraneo. Ingenere la grande stagione iniziaa primavera per concludersi al-le prime brume di novembre, inquesto lungo arco di tempo, ilLago è frequentato in prevalen-za da turisti di lingua tedesca oinglese, ma anche da italianiche cercano un paesaggio ordi-nato e rassicurante.Fa eccezione alla “regola”dell’apertura stagionale, il Cae-sius Thermae & SPA Resort di

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giorno, cosa non da poco inuna località turistica dove illungolago non permette di par-cheggiare con facilità.L’area del ricevimento e la lob-by danno il benvenuto con per-sonale sorridente e gentilissi-mo, e sia all’arrivo che alla par-tenza ci si sente davvero deglispecial guest da red carpet.La ricettività è straordinaria,infatti le camere sono 185, lesuite 27, le executive 3, ma nonci si rende subito conto che lastruttura sia così generosa, per-ché è stata pensata per essereaccogliente, ricca di angolini esalotti come una casa. Tutte lecamere si affacciano sul giardi-ni, sulle piscine e sulle colline,dalla maggior parte si contem-pla la luce del lago che regalaalbe e tramonti da cartolina equel che conta tutte sono gran-di, eleganti, arredate con coloritenui, con materassi e cusciniindimenticabili.La qualità delle camere è impor-tante sia per il cliente business, �

che per il cliente leisure che tra-scorre un week end o una va-canza, sia per il cliente congres-suale/incentive che deve ricor-dare un’esperienza piacevole.Nato per il turismo estivo, l’ho-tel ha esercitato la sua vocazio-ne di servizio alla persona an-che alla clientela congressualee business, soprattutto nellestagioni autunno/inverno,e aquella orientata al benessere,che non conosce stagionalità.In ogni caso c’è la cura delcliente, della persona, a qua-lunque delle quattro categorieappartenga.Dalla primavera / estate 2011l’ospite avrà a disposizione ol-tre alle piscine esterne, al par-co di 40.000 mq, fragrante di

piante aromatiche, nel qualesoggiornare in relax, anche unnuovo gazebo che permetteràdi fare colazione o pranzare inmodo informale e godere ap-pieno i servizi dell’Hotel. Il Ga-zebo non sarà l’unico nuovo in-vestimento, vista l’importanzache sta assumendo la presenzadella famiglia, verrà varatal’iniziativa “Hallo Doctor”, cisarà la collaborazione esternadi un quarto medico, un pedia-tra, oltre ai tre medici già pre-senti nell’hotel che si occupanodi benessere, salute, riequili-brio. La presenza saltuaria delpediatra rassicurerà i genitori esi aggiungerà al servizio del Mi-niclub, attivo tutto l’anno. Lospirito ludico e la sorveglianza

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continua da parte dei collabo-ratori assicureranno agli adultiil meritato riposo...Ma il Caesius ha un altro tipodi clientela che d’estate o d’in-

verno viene per ritrovare l’equi-librio psico-fisico, e ce lo ram-menta la scritta “Salus perAquam...” che ci saluta nellalobby.

All’interno del parco ci sonopozzi che raccolgono l’acquatermale, potabile e ricca di ca-ratteristiche organolettichecon proprietà benefiche per ilfegato. L’acqua sgorga fredda,una volta riscaldata viene uti-lizzata nelle 4 vasche termali,oppure la ritroviamo fresca ezampillante all’interno del Cen-tro Benessere. Il cliente e fre-quentatore “termale” non cono-sce stagioni, viene per il longweeks, per il week end, per lasettimana, per il pacchetto cu-rioso, ma in pratica è il clienteabituale del Caesius, magari af-fezionato cliente del CentroAyurvedico, fiore all’occhiellodell’Hotel, famoso in Italia e al-l’Estero. Pressoché unico inItalia, l’hotel ha fatto una sceltadi “servizio” alla persona chenon è esagerato definire filoso-fica. In giro per l’Italia ci sonotanti wellness center, tanteSPA, tanti beauty center, tuttihanno in catalogo massaggi etrattamenti, ma appunto si trat-ta di cataloghi, solo al Caesiusc’è la pratica supportata dallafilosofia, solo qui teoria e prati-ca si trasformano in stile di vi-ta. Qui le coccole sono scienti-fiche oltre che piacevoli, per-ché attraverso un percorso per-sonalizzato portano al riequili-brio, al benessere.Dopo un’attenta diagnosi delpolso, eseguita dallo speciali-sta ayurvedico dottor SilvanoPomari, vengono indicati imassaggi, i trattamenti e la die-ta adeguata al dosha, cioè aitre tipi base di energia biologi-ca che determina la costituzio-ne individuale.Gli chef del Caesius offronouna perfetta cucina ayurvedica,i piatti sono elegantissimi, sa-zianti, i vari componenti sapo-riti e profumati di spezie, mai

In alto da sin., Silvano Pomari, Luigi Cremona, e il direttore Giuseppe Sarnataro. Alcentro, Sarnataro, Cremona e lo Chef Emanuele Selvi. In basso, il pollo ai semi di lino

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vizio ristorativo ma anche laclassica festa con animazione.Anche per questo settore si èandati oltre il solito trinomiosala/coffee break/lunch, i servi-zi vanno oltre grazie alla creati-vità ed attenzione del persona-le che ha ricercato il meglio diquanto si possa trovare nel ter-ritorio. Wine ed oil tasting,escursioni in bicicletta, visiteai parchi tematici, visite allecittà d’arte come Verona eMantova, per completare l’of-ferta congressuale. L.S.

banali, perché devono accon-tentare l’occhio ed il palato, an-cora più critico ed esigentequando si avventura in territorisconosciuti.Ovviamente gli chef del Cae-sius fanno anche altri tipi dicucina, messi a punto anchecon la consulenza del famosogastronomo Luigi Cremona,non per niente recentementel’hotel ha avuto un ambito ri-conoscimento dal GamberoRosso: il direttore GiacomoSarnataro proviene da case eda esperienze molto importan-ti (per esempio con GualtieroMarchesi, al Erbusco, Mosca eParigi) e ha nel DNA il piaceredella cucina, che fa gustareagli ospiti sia nel ristorante Be-nacus con menu à la carte, siail quello dedicato agli ospiti re-sidenti con formula mezza opensione completa. Questapassione comprende anche laricerca della qualità delle ma-terie prime che si trovano so-prattutto nelle zone limitrofe eche nelle mani sapienti deglichef si trasformano in cucinadel territorio e del ben-essere.Tutto questo presuppone unagrande responsabilità del di-rettore, dei capi servizio e del-le varie figure di collaboratoriche sono a contatto col pubbli-co. Molte di queste figure sonoandate scomparendo e si tro-vano ormai solo nell’hotelleriea cinque stelle, il Caesius,★★★★L, invece ha voluto inve-stire nel fattore umano, comevalore aggiunto dei servizi perfidelizzare il cliente e farlosentire ospite gradito. Passatoil periodo natalizio sono partitii “pacchetti” del Caesius, chesfruttano le stagioni e i lorodoni: l’olio del Garda, il vinoBardolino, le mele, la zucca,sono i principali protagonisti.

Molte aziende sono già venuteper un convegno al Caesius mavi ritornano per un altro mee-ting, un evento, un incentive.Le 7 sale, da 10 a 350 posti, so-no grandi, ben attrezzate, glispazi ben distribuiti, accessibilianche dal garage (200 posti,senza contare quelli esterni),una comodità unica per chi de-ve scaricare del materiale. Sela grande sala Gardenia è occu-pata dalle sedie del congresso,il grande foyer permette di or-ganizzare qualunque tipo di ser-

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mesi di ottobre e maggio l’ho-tel ha lavorato molto con grup-pi e MICE.Si arriva da Peschiera o da Bar-dolino e ci si innamora subitodi questo hotel elegante, dovegli spazi interni ed esterni fan-no a gara per sottolineare l’al-lure un po’ francese dell’insie-me. Oltre il giardino ed oltre laterrazza, tra le chiome dei pinimarittimi che svettano controil lungolago, si intravvedono levele e i traghetti che solcano leacque del Lago di Garda, gran-de come un mare, luminoso emutevole come un caleidosco-

Aria frizzante all’HotelCorte Valier e non soloperché c’è in atto una“tempesta di creativi-tà” portata dal nuovo

corso del general manager, Do-menico Esposito (foto a sin.),ma anche perché dopo qualchemese dall’apertura è stata mes-sa a fuoco la vera vocazionedell’hotel, un riuscito mix diprodotto, adatto sia all’ospiteindividuale che al gruppo di unincentive esclusivo: da giugnoa settembre 2010 la clientelaindividuale leisure è stata ilsegmento di riferimento, nei

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A POCHI MESI DALL’APERTURA IL QUATTRO STELLE HOTEL CORTE VALIERDI LAZISE CONFERMA D’ESSERE UNA DELLE STRUTTURE PIÙ ELEGANTI E COMPLETEDEL GARDA VERONESE

Hotel Corte Valier di Lazise

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pio, per effetto di giochi dellaluce che si riflette sulla superfi-cie del lago, onnipresente daqualunque angolatura. Non perniente il logo dell’Hotel è unagoccia d’acqua di lago. Il payoff Garda, lake no other, formasincopata di Garda lake, like

no other, che possiamo tradur-re con “Il lago di Garda comenessun altro” gioca con like elake, per rafforzare ulterior-mente l’unicità della struttura edei suoi servizi sul lago.Il nome dell’hotel è storico erievoca un evento di fine ’500quando ci fu l’incontro tra ilVescovo di Verona AgostinoValier e il padre carmelitanoGiovanni Anselmo da Vicenza,proprio sul terreno dove sorgel’hotel, che una volta facevaparte della Villa Pergolana, il

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parco della quale confina conl’albergo. Una fortuna non dapoco il verde della Villa, pre-zioso come quello, curato be-nissimo, del giardino e del ver-de pensile, che un po’ alla vol-ta tappezzerà le pareti dell’ho-tel dove si aprono le finestredelle camere.Le stanze sono 84, delle quali 6suite offrono oltre 45 mq, altre6 sono state concepite per dareil massimo comfort ai diversa-mente abili. Tutte indistinta-mente guardano il Lago. Nessu-no è privilegiato rispetto aglialtri, tutti possono contempla-re i mille colori del lago, all’al-ba e al tramonto.L’Hotel offre un business cen-ter eccezionale, con 300 mq dispazi modulari, in grado diospitare fino a 190 persone. Leeleganti sale riunioni sono per-fettamente equipaggiate, sia didotazioni tecnologiche sia pre-disposte per i servizi che su ri-chiesta possono essere offerti.I servizi congressuali, gli even-ti, sono valorizzati al massimodagli spazi consacrati alla risto-razione: pranzi e cene azienda-li, cene di gala, ricevimenti dinozze, trovano una cornice aquattro stelle nel ristorante pa-noramico Dome. DomenicoEsposito, la cui crescita profes-sionale è avvenuta all’internodel Gruppo Boscolo e successi-vamente in hotel indipendenti,sorride e si entusiasma perquesto hotel: è entusiasta delfatto che, vista l’enorme richie-sta di camere anche per i perio-di invernali, l’hotel avrà da finefebbraio 2011 un’apertura an-nuale. Sarà aperto infatti ancheper coloro che nei mesi di no-vembre e dicembre o nelle fe-stività natalizie del 2011 vor-ranno dedicarsi al benessere eal relax al lago.

La novità più grande però èl’ampio spazio che sarà dato al-la cucina, con l’aiuto e il coor-dinamento dello chef stellatoMichelin, Peter Brunel e deisuoi collaboratori che dovran-no dare un carattere, una per-sonalità all’offerta ristorativacon delle proposte à la Carteintriganti ed accattivanti e deimenu versione Gourmet perpochi intimi, da degustare nellaspettacolare terrazza vista la-go. L’ambizione è quella di fardiventare Hotel Corte Valier,nel giro di pochi anni, una dellestrutture più affascinanti e im-portanti di tutto il Lago di Gar-da sia dal punto di vista dell’ac-coglienza,che per l’ospitalità eil benessere. Un punto di riferi-mento sia per i turisti che vo-gliano trascorrere una vacanzaindimenticabile sul lago ma an-che per chi volesse organizzaredelle convention o degli eventispeciali di una certa importan-za in una location spettacolaree suggestiva.La modernissima SPA di circa450 mq attrezzata con Saunafinlandese e vasca di reazione,bagno turco o calidarium, ba-gno di vapore mediterraneo,percorso Kneipp e ampie zonerelax si integra con la piscinainterna, l’area Fitness e il sola-rium con lettino. Per completa-re l’offerta, il beauty Center,che mette a disposizione deiclienti le migliori tecnicheorientali e occidentali per rivi-talizzare corpo ed anima.Esposito ha lavorato duramen-te per tutta l’estate - autunno2010 e gli chiedo qualche dato:che occupazione si è avuta?«L’occupazione è stata da giu-gno ad ottobre dell’88%, i prin-cipali paesi di provenienza de-gli ospiti? 45% Tedeschi; 14%Italiani; 12% Austriaci; poi Sviz- �

Inquadra il Qr e scoprile proposte Hotel Corte Valier

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zeri e Olandesi (circa 4%)».Considerazioni sul primo annod’apertura? «Considerando cheè stato il primo anno direi chela struttura ha avuto un succes-so eccezionale e sono sicuroche l’anno prossimo le cose an-dranno ancora meglio con l’in-serimento e l’aumento di figureprofessionali di primo piano ela crescita degli standard quali-tativi e di accoglienza che sa-

ranno portati ad un livello mol-to più alto».I Veronesi e le aziende hannotrovato un luogo dove fare unsalto la sera per una cena ro-mantica, o dove lavorare sen-tendosi dei privilegiati. Ecco ilpacchetto Full day meeting 215euro comprensivo di: soggior-no in camera doppia, colazionea buffet, utilizzo sala meetingcon attrezzature di base, 2 cof-

fee break, light lunch a buffet,aperitivo, cena a 4 portate. Nelpacchetto è compreso: l’acces-so all’area Wellness attrezzatacon sauna finlandese, bagnoturco, sauna mediterranea, per-corso Kneipp, ampie zone re-lax e tisaneria, piscina internaed esterna con idromassaggio,fitness center, deposito baga-gli, garage interno, internet wifinelle aree comuni. L.S.

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UNA STRUTTURA GIOVANE CHE NASCE DALLA RIQUALIFICAZIONE DIUN EX CEMENTIFICIO E CHE HA SAPUTO RIPORTARE IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀIL TURISMO D’ALTO LIVELLO SULLA COSTIERA SORRENTINA

tuita alla città di Castellamma-re di Stabia ed è diventata lacornice di una delle strutturepiù interessanti per l’ospitalitàsulla costa di Sorrento. IlCrowne Plaza Stabiae SorrentoCoast, quattro stelle categoriasuperiore, si trova in una posi-zione strategica, all’incrociodegli itinerari turistici più notidella regione. È, infatti, facil-mente raggiungibile sia via ter-ra da Napoli, Sorrento e dal-l’aeroporto di Capodichino, siavia mare, grazie al molo privatoin cui attraccare le imbarcazio-ni, collegato all’hotel dalla pas-seggiata lungo la costa, e dalquale partono le escursioni inbarca verso le isole del Golfodi Napoli (Capri, Ischia, Proci-da) e la Costiera Amalfitana.Per qualificarsi come una dellestrutture d’eccellenza del terri-torio, oltre allo scenario natu-

Immaginate un vecchio ce-mentificio, accanto a unacava ormai in disuso, sullacostiera sorrentina, uno diquesti mostri che abbonda-

no sui litorali italiani. Niente dipiù lontano, parrebbe, dal-l’ospitalità di alto livello pro-mossa da una grande catena al-berghiera internazionale comeIntercontinental Hotels Group.Eppure quella struttura fati-scente, dopo cinque anni di la-vori di riqualificazione, si è tra-sformata in uno degli hotel di

Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast

punta dell’offerta ricettiva delSud Italia, il Crowne Plaza Sta-biae Sorrento Coast, inaugura-to nel 2004 e frutto di un pode-roso progetto di recupero nonsolo della fabbrica, ma anchedell’area circostante, oggetto diinterventi come il consolida-mento della parete rocciosa re-trostante l’edificio e la realizza-zione della scogliera frangiflut-ti che oggi ripara la lunga pas-seggiata, 300 metri, a fiancodell’albergo.L’intera zona è stata così resti-

Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast

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rale, l’hotel può contare sullaqualità e l’ampiezza dei serviziofferti. Il design moderno, lostile minimalista, all white perrichiamare le caratteristichedell’edificio industriale da cuideriva, caratterizzano l’albergoe le sue 150 camere, di cui 8suite, dotate di controllo indivi-duale della temperatura, televi-sore con accesso ai canali sa-tellitari e copertura di rete percollegamento internet wi-fi altavelocità. Tra le facilities offertela piscina, la terrazza con sola-rium, la spiaggia privata e ilcentro benessere Spamarine,800 metri quadrati con cabineper i trattamenti, tre vasche,sauna, bagno turco, tisaneria ezona relax.Il Sorrento Coast inizia il 2011all’insegna delle novità nel set-tore congressuale, come ci rac-conta il Sales and MarketingManager Antonino Russo (fotoa sinistra). «Innanzitutto daquest’anno la Spamarine, che èuno dei più grandi centri be-nessere in albergo della Cam-pania, si apre anche all’esterno.Forti del successo registratocon i nostri ospiti, infatti, ab-biamo deciso di consentire

l’accesso a questo serviziod’eccellenza anche alla cliente-la business, indipendentemen-te dal fatto che abbia prenotatopresso di noi eventi o conven-tion. Abbiamo realizzato unaparticolare offerta, per una oper due persone, un voucherper una giornata alla Spa che leaziende possono regalare aipropri clienti o dipendenti».«Inoltre», continua Russo, «ab-biamo allestito una nuova loca-tion per banchetti, cene di gala,cocktail e feste aziendali, “Con-vivio ricevimenti”. Una vera epropria villa sul mare, dalle cuivetrate si gode della vista sulGolfo di Napoli e il Vesuvio,per 200 posti a sedere, la cuicucina è preparata con ingre-dienti di produttori locali e cherispetta il territorio non soloperché ispirata alle ricette me-diterranee, ma anche per la

scelta di prodotti a chilometrizero. Alle sue spalle la pareterocciosa che domina la struttu-ra, in grado di trasformarsi inuna superficie di proiezioneper video o loghi aziendali».Particolare attenzione nell’or-ganizzazione degli eventi, «lecui prenotazioni sono semprepiù a breve termine, quasi lastminute», ci racconta Russo, èdedicata alla costruzione dimomenti di intrattenimento erelax da accompagnare al lavo-ro. «Ci troviamo in un territo-rio ricco di attrattive, naturali,artistiche ed enogastronomi-che. Puntiamo, quindi, partedella nostra offerta proprio sul-la scoperta delle bellezze e del-le eccellenze locali. Per esem-pio, da quest’anno, abbiamopotenziato la scelta di itinerariculinari proponendo visite acaseifici locali in cui non solo

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assaggiare le specialità, ma an-che apprendere le tecniche del-la lavorazione dei prodotti,mentre alle tradizionali visitealle rovine di Pompei abbiamodeciso di sostituire un modonuovo di scoprire la città, tra-mite il Museo archeologico vir-tuale di Ercolano, che, tra rico-struzioni animate, installazionie video, permette di accederealla Pompei ricostruita».E, per quanto riguarda l’anda-mento del settore, il managerintravede segnali positivi, chetestimoniano come il grossodella crisi sia ormai alle spalle.«Il Crowne Plaza Stabiae Sor-rento Coast è una struttura rela-tivamente giovane, aperta solosette anni fa. Il fatto che sia unadestinazione ancora nuova ècertamente un punto a suo fa-

vore: in questo breve periodoabbiamo intrecciato rapportistretti con moltissime aziendeitaliane e non solo, che in questianni sono state nostre ospiti per

viaggi incentive, meeting e teambuilding. E per il 2011 abbiamogià un buon riscontro e contia-mo di registrare un andamentopositivo fino a fine anno».Il centro congressi, tre sale didiverse metrature ulteriormen-te divisibili in salette per le sot-tocommissioni, può ospitareeventi da pochi partecipanti apiù di 200 persone e dispone dicabina di regia per la gestionedegli impianti audio-video e co-pertura internet wi-fi. Al quartopiano dell’hotel la Sala Palizzi,di medie dimensioni (massimo100 persone) ma spettacolareper la vista sul Golfo di Napolie il Vesuvio, allestita per ospi-tare eventi quali meeting politi-ci, conferenze stampa, ma an-che banchetti e cerimonie, gra-zie alla cucina adiacente.

Monica Foglia

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A RIVA DEL GARDAUN AUTENTICO REGNODELLE VACANZECON QUATTRO MAGNIFICHESTRUTTURERAPPRESENTATIVEDI ALTRETTANTI MODIDI VIVERE LA LOCATION

rence on timber engineering,), il30esimo Sunbelt (internationalnetwork for social network ana-lysis), la 66esima Conferenzanazionale dell’ACI sul traffico ela circolazione, il quarto Con-gresso Nazionale Federserd(servizi per le dipendenze).Ma naturalmente l’Hotel è pri-ma di tutto un fantastico giar-dino, un’oasi di verde che offresoggiorni piacevoli dalla prima-vera all’autunno e proprio pen-sando di rendere il soggiornosempre più piacevole, sono sta-ti decisi dei miglioramenti checoccoleranno ancora di più gliospiti:per la primavera sarannorinnovate le 50 camere Classicche avranno soffici piumini ecuscini; 15 bungalows subiran-no un restyling e la loro totalità– 33 in tutto – sarà dotata diaria condizionata; tutte le ca-mere avranno grandi televisorifino a 32”, Sky con pacchetto

Hotel Du Lac et Du ParcGrand Resort in ognistagione appare comeuno scenario da favola,ma la Bella Addormen-

tata oltre che dormire e sogna-re, alla riapertura primaveriledella stagione 2011, avrebbel’imbarazzo della scelta su co-me passare il tempo, in qualestruttura e in quale camerasoggiornare, dove pranzare,che trattamenti fare alla SPA...A partire dalla prossima prima-vera infatti ci saranno moltenovità, sia strutturali che dicontenuto. All’interno del Re-sort ci sono quattro struttureche offrono quattro “modi distare”, corrispondenti a quattrofilosofie di vita: l’Hotel Du Lac,La Villa Suites, le Murialdo Sui-tes, i Bungalows.Questo ventaglio di offerte hapermesso nel corso del 2010 diospitare eventi prestigiosi:Giorgio Robustelli cita il ritiroestivo del Bayern Monaco, lapresentazione dei nuovi model-li di autotreni Scania alle dele-gazioni delle filiali Scania ditutto il mondo ed i numerosiautoraduni (Porsche, Ferrari,BMW, Oldtimers) per i quali

Hotel Du Lac et Du ParcGrand Resort

l’Hotel rappresenta la locationideale in quanto offre garagegrandi e sicuri, spazi all’apertoper ricevimenti e cene, pro-grammi sportivi collaterali; al-tre aziende prestigiose comePirelli, Vodafone, Sandoz,Schering Plough, Generali, Ar-ca Etichette, Sorin, hanno scel-to il Du Lac per i servizi con-gressuali.Il Du Lac ha ospitato anche ipartecipanti a importanti conve-gni, fra i quali quello dell’Acca-demia Italiana di Conservativa,il 34esimo Simposio Internazio-nale di Cromatografia Capillare,l’11esimo WCTE (World confe-

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Gold e la connessione internetgratuita in tutto il Resort,escluso l’internet point dellalobby.Tra le novità il nuovo mini clubnel parco, con kids care 6 gior-ni alla settimana, da Pasqua afine ottobre.Dal 2011 il resort disporrà diun’imbarcazione prestigiosa, laBeneteau Oceanis 46, barca avela dotata di sistemi di pro-pulsione ibrida, rispettosadell’ambiente: la barca, gover-nata da uno skipper, potrà es-sere noleggiata per escursionicon 8-10 partecipanti.Hotel Du Lac ha aderito adun’iniziativa promossa da In-garda Trentino, che ha creatoun nuovo club di prodotto con-gressuale a Riva del Garda. Giàin passato l’Hotel e il Palazzodei congressi avevano dato ilvia ad un’operazione analoga,coinvolgendo alcuni altri alber-ghi a vocazione congressuale,ma non c’era stato il risultatoche ci si attendeva. Ora la par-tecipazione sembra essere piùentusiastica ed attiva. Riva delGarda MICE, sotto l’egida diTrentino SpA, Riva del GardaFierecongressi e Ingarda Tren-tino, circa una ventina di strut-ture alberghiere hanno sceltodi far proprio un disciplinareche garantisca, pur nella diver-sità delle stesse, standard co-muni nei confronti della clien-tela congressuale, di misurarsicongiuntamente in materia dicustomer satisfaction, di avvia-re una formazione su diversi li-

velli, di sfruttare la forza delgruppo ed i canali degli entipromotori per la promo-com-mercializzazione e presentarsiquindi uniti sul mercato.Il Resort si distingue anche perla sua partecipazione attiva aglieventi che avvengono a Rivadel Garda è sempre molto sen-sibile infatti alle iniziative dicarattere culturale. I legami, gliaccordi più importanti sonocon il MART di Rovereto, dovedal 19 marzo al 24 luglio ci saràla mostra Capolavori dal Mu-seo d’Orsay; con Garda JazzFestival (24 giugno – 10 luglio)di cui il Resort ospiterà un con-certo di grande livello il 29 giu-gno. Al Resort non manca nem-meno la mondanità, quella deipersonaggi del mondo della TV,anche la prossima estate alcunipersonaggi del jet set garegge-ranno in alcune discipline spor-tive: è la cosiddetta VIP compe-tition, che animerà come nel2010 una “notte bianca” nelcentro di Riva. Per chi stesseprogettando un evento o unavacanza, si consiglia di visitareil sito www.dulacetduparc.com,

tra i plus del Resort ci sono iprogrammi wellness, con im-perdibili trattamenti da prova-re nella Spa&Fitness Armoniae il Gourmet Service che si de-clina nei diversi momenti dellagiornata, dalla prima colazioneservita nel Roof Garden o nellaVeranda, al pranzo che offreben tre scenografie, alla cenache viene servita nel Main Re-staurant o alla Capannina bynight, e che può prolungarsinella Lounge bar e Pool BarCapannina, in ognuna di questesituazioni, i sensi vengono ac-carezzati dall’alto livello dellacucina, nazionale ed interna-zionale. Oltre a tutto questo c’èil Lago di Garda, c’è la monta-gna, ci sono scenari dove prati-care molti sport e mettersi allaprova per una vacanza o un in-centive esclusivi. L.S.

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tutte le facilities che rendono illavoro più piacevole e produtti-vo se svolto in ambiente ener-gizzante, piacevole e rilassantenei momenti di pausa.Il restauro dello Sporting non silimita alle camere, anche glispazi esterni saranno completa-mente rinnovati, per offrire unpiacevole senso di nuovo, all’al-tezza della prima struttura.In concomitanza con la “verni-ce” del centro congressi apriràanche il nuovo reparto termaledel Radisson Blu Majestic, peroffrire agli ospiti pause di be-nessere in ambienti di grandecharme. Qui a lavori finiti, sem-brerà di stare in un giardinod’inverno e se pensate che an-dare alle terme sia un’esperien-za “grigia” ebbene cambieretepresto opinione, andare allaTerme al Resort di Galzignanosignificherà fare le cure in unambiente luminoso, pieno diverde, piacevole.Il compito di traghettare dalvecchio al nuovo l’immagine ela sostanza dell’Hotel è stataaffidato a Michele Zanconato(foto in alto a destra) e sotto lasua direzione sta prendendoforma un hotel completamenterinnovato nella forma e nellospirito: conscio che i miracolisuccedono solo nella 42th Stra-da, il G.M. si è circondato dellacompetenza ed esperienza dipersone chiave della preceden-te gestione ed ha introdotto al-

D’accordo, è invernoma guardando la ne-ve, che comunqueamiamo, ci piacepensare alle gemme

che si schiuderanno in prima-vera, in un luogo che di gemmee verde se ne intende: Galzi-gnano Terme la cittadina ada-giata ai piedi dei Colli Euganei,in provincia di Padova.Nel cuore di 350.000 mq di ver-de inebriante, in primavera,nel Galzignano Terme SPA&Golf Resort, sboccerà la gem-ma del nuovo Centro Congres-si Palladio.Uno spazio importante, di 320mq, dotato di un foyer ampio,sarà il cuore, con luce naturale,assolutamente rara e non scon-tata in strutture congressuali,che lo faranno diventare unodei luoghi più pregiati a livellonazionale, perfetto per cene di

gala, meeting, banchetti, rap-presentazioni teatrali, musicali,fino a 300 posti a sedere.Il Resort dall’estate del 2010 haintrapreso un importante pro-cesso di rinnovamento, inaugu-rando il Radisson Blu MajesticResort, un hotel di charme, conun’anima ecofriendley, dove tut-to, colori, tessuti, materiali con-ferma l’anima green del Resort.Le magnifiche camere del Ra-disson Blu Majestic, insiemecon le 110 camere dell’HotelSporting, dal prossimo aprileRadisson Blu come il “fratello”Majestic, completamente rin-novate da un attento “lifting”,permetteranno insieme con ilnuovo Centro Congressi Palla-dio, di ospitare meeting impor-tanti, anche dal punto di vistanumerico, in sintonia con la ri-chiesta del mercato di organiz-zare meeting nel benessere con

A PRIMAVERA IL RESORT DI PADOVA PRESENTERÀ LA SUA GRANDE NOVITÀ:IL CENTRO CONGRESSI PALLADIO

Galzignano Terme Spa & Golf Resort

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tri validi collaboratori, comeMarino Visentin, Director of sa-les & marketing che lo affian-cano nell’operazione di rinno-vamento e trasformazione diuna struttura dove l’anima con-gressuale non sarà un optional,ma un segmento di mercatomolto importante.Il Resort ha sempre avuto fortilegami col mercato austriaco etedesco, ma anche con clientiitaliani, imprenditori per esem-pio che dopo aver scelto il Re-sort per lavoro, ritornano conla loro famiglia, con la quale ri-trovano benessere e trattamen-ti di cura allo stress che si ac-cumula durante la vita quoti-diana; l’hotel vive ovviamenteuna sua stagione termale, du-rante la quale offre al clienteindividuale e ai gruppi molteoccasioni di svago e benessere,all’interno ed all’esterno.Il singolo potrà naturalmenteprogrammare tutte le cure ter-mali facendo un’impegnativamedica, sapendo che il suosoggiorno sarà pieno di atten-zioni da parte dello staff dell’-hotel e delle terme.Ma è proprio all’esterno, in tut-te le stagioni che il cliente indi-viduale o gli ospiti di un incen-tive possono trovare molti

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spunti divertenti. Le grandi cit-tà d’arte come Venezia, Verona,Padova, Vicenza ma anche lepiccole, come Este e Ferrara,con i loro Musei e tesori artisti-ci, riconosciuti patrimonioUNESCO, sono raggiungibili inun arco di tempo che va damezz’ora a un’ora, con comodeautostrade. Ovviamente nonesiste solo l’arte, la cucina,quella tradizionale a km zero oi presidi eno gastronomici delterritorio sono pronti per esse-re conosciuti.La posizione del Resort, a po-chi minuti dal casello di TermeEuganee, sull’A13, la vicinanzaall’A14, agli aeroporti di Vene-zia, Verona, Bologna, permette-ranno a tutti gli organizzatoricongressuali di progettaremeeting medico-scientifici,presentazioni di prodotto, in-centive di pregio in un ambien-te colto (castelli e ville venete,immersi in parchi e giardinistorici fanno da corona al re-sort) e soprattutto verde. Inprimavera da queste parti il

verde esplode e si declina inmille sfumature che si alterna-no ai colori degli alberi di albi-cocche, ciliegie, pesche. Que-sto per il verde spontaneo, mal’ambiente che circonda il Re-sort è un campo da golf, infattiil 3 dicembre, una conferenzastampa ha annunciato unanews molto importante: Galzi-gnano Terme è stato denomina-to dal Comune e dalla Regioneil “Paese del golf” e da questotraspare la filosofia green edecofriendly che sta alla base diogni intervento. L’idea è quelladi rispettare la tradizione delluogo: Galzignano Terme è im-merso in un parco naturale di350 mila metri quadrati circon-dato dal Parco Regionale deiColli Euganei e nasce sulla sor-gente delle acque termali checonfluiscono direttamente den-tro il resort. Il campo da golfsuggerisce l’idea di una tran-quilla serenità, tra acqua e la-ghetti dove divertirsi tra put-ting, pitching & chipping greene driving range, che ospita inol-tre strutture adeguate per at-trezzature e maestri dello sportper allenarsi da campioni. Aquesto è da aggiungere e dasottolineare la presenza all’in-terno del resort di Alain Messe-gué che propone i suoi tratta-menti giustamente famosi nelmondo. Per conoscere le strut-ture, scegliere le soluzioni piùfavorevoli, è bene visitare il si-to, dove sono descritti tantipacchetti ed opportunità. L.S.

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UNICA STRUTTURA RICETTIVA DI RESPIRO INTERNAZIONALE NEL CENTRO DI LECCE,HA RAFFORZATO LA SUA OFFERTA PER IL SETTORE MICE CON INVESTIMENTI IN TECNOLOGIAE SPIRITO INNOVATIVO

Garden Inn Lecce, con più di1.500 mq di superficie, all’inter-no dell’albergo, ma in posizio-ne riservata, si articola su duepiani. Al piano interrato si apresu un foyer, da cui si accede al-le cinque delle otto sale mee-ting presenti. La più capiente,la Sala Carlo V, è in grado di ac-cogliere fino a 500 partecipan-ti, con disposizione a platea.Collegata con un piccolo foyeralla Sala Ipogeo può ospitarefino a 900 persone. Dotate diluce naturale grazie alle ampievetrate, altre tre salette al pia-no superiore, cui si aggiungono3.600 mq di aree espositive, frainterne ed esterne, pensate peraccogliere mostre, presentazio-ni e sfilate di moda.Lo spirito innovativo che carat-terizza i servizi e le strutture diquesto hotel di casa Hilton na-sce anche dalla giovane età delsuo staff, a partire da quella deldirettore, Giancarlo De Venuto,

Nel cuore della città piùautentica e affascinan-te del Salento, unicastruttura affiliata a unagrande catena alber-

ghiera internazionale presentenel centro, l’Hilton Garden InnLecce gode di una posizioneprivilegiata e di un clima mitetutto l’anno. Peculiarità del-l’area è infatti un particolare

Hilton Garden Inn Lecce

microclima, che si traduce ininverni dalle temperature pri-maverili. Tale caratteristica fa-vorisce la vocazione congres-suale dell’hotel, aperto tuttol’anno, che può così abbinare ameeting e convention momentidi svago e attività post-con-gress, e non solo durante labella stagione.Il Centro Congressi dell’Hilton

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44 anni, che ha le idee moltochiare sul tema dell’ospitalità esu come gestire un hotel in mo-do che sia sempre aggiornato ecompetitivo: «in questi anni ab-biamo puntato in modo decisosull’innovazione, dotando il no-stro business center di un si-stema a elevata tecnologia, chesi sperimenta sia nelle attrezza-ture delle sale sia nelle dotazio-ni delle aree comuni. L’HiltonGarden Inn Lecce, a oggi, siqualifica come una delle strut-tura ricettive del Sud Italia conil più alto grado di tecnologia,anche grazie alla recente instal-lazione di pannelli digitali cheoffrono informazioni relativeagli eventi in corso, permetto-no di segnalare orari e luoghidegli incontri e di dare visibili-tà agli sponsor. All’interno deinostri spazi, poi, si trovano tut-ti gli strumenti necessari perogni tipologia di evento, tra im-pianti di videoproiezione,

schermi elettrici a scomparsa esistema di amplificazione di ul-tima generazione».L’altro spazio dedicato dall’ho-tel al mice è il business centre,aperto 24 ore su 24 e situatonella lobby. Oltre all’internetpoint e al collegamento alla re-te wireless qui è possibile acce-dere a una workstation percomputer portabile, una stam-pante e una fotocopiatrice acolori e un fax. Inoltre, e gra-tuitamente, l’hotel mette a di-sposizione un servizio di stam-pa in remoto PrinterOn, checonsente di stampare docu-menti, messaggi e-mail, allega-ti, da computer o smart phone,da qualunque punto dell’hotelpresso lo stesso business cen-tre. In questo modo è possibilericreare una postazione lavora-tiva funzionale anche quando siè lontani dall’ufficio.A latere delle attività congres-suali, l’albergo propone molte-

plici possibilità di svago, chepossono trasformarsi in per-corsi personalizzati di teambuilding, calibrati sulle peculia-rità e le attrattive di Lecce edel Salento: visite guidate, wi-ne tasting, corsi di cucina e dipizzica, gare con go kart, corsidi guida, spy-game, e ancorapasseggiate a cavallo o gare digolf. All’interno della strutturaanche una palestra Precor car-

dio-fitness, una piscina sul ro-of garden, un centro benesseree Spa con area umida e cabinetrattamenti, che riserva pac-chetti speciali dedicati esclusi-vamente ai manager, per alle-viare la fatica e lo stress da la-voro.Per l’ospitalità l’hotel disponedi 143 camere, delle quali diecidi categoria superiore, Suite eJunior Suite, mentre la ristora-zione, curata dallo chef LuigiPerrone, fa leva sulla genuinitàdegli ingredienti locali per pro-porre piatti salentini reinter-pretati in chiave creativa nelThe Cube Bar & Restaurant.

G.G.

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UNA STRUTTURA ELEGANTEE FULL-COMFORT CHE VANTA UN BUSINESSCENTRE APERTO 24 ORE AL GIORNO E UNA SPATRA LE PIÙ ATTREZZATE DELLA BASILICATA

Elisabetta Dottorini, Sales Ma-nager dell’hotel, coadiuvati dal-la direzione commerciale delNicolaus Group, la società digestione alberghiera multi fran-chising di cui fa parte la strut-tura.L’offerta congressuale si artico-la in un’ampia e innovativaarea business attrezzata concinque diverse sale, di cui una

Nel cuore delle collinelucane, a quattro chilo-metri dal centro stori-co di Matera e da unadelle località archeolo-

giche più famose d’Italia, i Sas-si, dichiarati dall’Unesco patri-monio dell’umanità e set dimolte recenti pellicole di famainternazionale, l’Hilton Gardenlnn Matera si trova all’internodi un ampio parco da cinque et-tari. Una posizione che garanti-sce tranquillità, senza allonta-narsi troppo dalla attrattive na-turalistiche e culturali del ca-poluogo regionale.La struttura, nata a dicembre2007 e superata la prima fase dilancio, punta ora in modo deci-so al rafforzamento della suaofferta mice a livello nazionale,con l’obiettivo di attirare eventie ospiti. Forte di un centrocongressi in grado di accoglie-re numeri elevati, unico a Ma-tera, la presenza di servizi co-

HiltonGarden InnMatera

me la Spa, da abbinare aglieventi per la creazione di pac-chetti completi che coinvolga-no anche il momento post-con-gress e la vicinanza a una cittàricca di attrattive per i visitato-ri, a cominciare dai Sassi, la sfi-da per il 2011 è il consolida-mento del turismo business.Questo l’obiettivo di DonatoSpinelli, General Manager, e di

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al servizio della Spa. Le diffe-renti metrature, dai 40 ai 400metri quadrati, permettono didiversificare gli eventi, ospitan-do congressi, riunioni azienda-li, workshop e incontri mana-geriali da poche persone fino a700 partecipanti. Un’eleganteboardroom connette tra loro ivari spazi, mentre è a disposi-zione degli ospiti il BusinessCentre gratuito e aperto 24 oreal giorno, in cui trovare inter-net point, collegamento alla re-te wireless e una workstationcompleta di stampante, fotoco-piatrice e fax per ricreare unpostazione lavorativa funziona-le anche lontani dal proprio uf-ficio.L’Hilton Garden Inn Matera rap-presenta per il territorio unastruttura ricettiva unica, sia perl’adeguamento agli alti stan-dard qualitativi della catena in-ternazione cui è affiliata, siaper l’ampiezza degli spazi di cuidispone. Per l’ospitalità l’hoteloffre 125 camere, di cui unabuona metà con terrazzo pano-ramico o patio nel parco, tuttedotate di letto king size o queensize con sistema di regolazionebrevettato, e postazione di la-voro con scrivania e sedia ergo-nomica Mirra® disegnata daHerman Miller, oltre a connes-sione gratuita a internet alta ve-locità e TV a schermo piatto,canali SKY e possibilità di acce-dere al sistema pay-per-view.Fiore all’occhiello del’HiltonGarden Inn Matera il suo cen-

tro benessere e spa, ampiastruttura per il relax e il benes-sere. Venus Spa & Fitness è unoriginale concept di casa Hil-ton, che offre ai suoi ospiti lapossibilità di usufruire diun’oasi in cui rilassarsi e ritem-prarsi e che comprende una sa-la fitness di 380 metri quadratiattrezzata con macchinari di ul-tima generazione Technogym,e con ampie vetrate panorami-che per godere della vista sulparco tropicale, una piscinaesterna di 220 metri quadricompleta di idromassaggio, let-tini relax, bar e palmeto; unapiscina interna accanto al VitalBar, infine, la vera e propriaSpa, un’area che offre biosau-na, hammam, percorso docceemozionali e zona relax. Cro-mo e aromoterapia, trattamentie massaggi estetici e rigeneran-ti completano il quadro dei ser-vizi offerti.Per quanto riguarda la ristora-zione l’albergo mette a disposi-

zione il ristorante La Piazzetta

nella lobby centrale, apertosette giorni su sette, che offrecucina locale e internazionalerivisitata dalla creatività deglichef. In occasione di pranzi ocene di lavoro, si aprono duegrandi saloni per i banchetti, ingrado di ospitare fino a 700persone o il grande terrazzopanoramico, all’esterno, an-ch’esso abbastanza ampio pereventi dai grandi numeri (il sitodi riferimento è www.giardini-venusio.it)Tra le facilities presenti un pic-colo store, il Pavilion Pantry,aperto 24 ore al giorno, per ac-quistare spuntini, snack, be-vande o articoli da viaggio, unalavanderia riservata agli ospiti,e aperta giorno e notte, oltrealla possibilità di andare como-damente a visitare il centrostorico di Matera tramite il ser-vizio gratuito di navetta messoa disposizione dall’albergo.

Giovanna Sartirana

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IL QUATTRO STELLE SORRENTINO, CON UN CENTRO CONGRESSI TRA I PIÙ ALL’AVANGUARDIADEL MEDITERRANEO, DA APRILE SARÀ ANCORA PIÙ VICINO E COMODO DA RAGGIUNGERE.GRAZIE A NUOVI COLLEGAMENTI AEREI CON LE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE ED EUROPEEE ALLA RIAPERTURA DEL TUNNEL A VICO EQUENSE

na, tecnologia e comfort medi-terraneo. L’atmosfera che ac-coglie l’ospite ha il sapore tipi-co della tradizione sorrentina,fatto di spontaneità e calore.Confortevolissime le 377 ca-mere, tra single, guest, execu-tive, executive suite e family(per quattro persone) dovenon mancano le dotazioni piùattuali. In particolare le Execu-tive Top Floor con vista splen-dida sul mare e sul Vesuvio, of-frono uno spazio doppio ri-spetto alle altre camere (55mq) con parquet in quercia, eun’elegante zona bagno condoccia idromassaggio e vasca.Molto belle e luminosissimeanche le Executive Suite di 87metri quadrati composte da sa-lone, zona relax e area busi-

Il 2011 per l’Hilton SorrentoPalace si preannuncia unanno di traguardi e impor-tanti novità. A cominciaredall’anniversario: il quattro

stelle a due passi dal centrostorico e affacciato sul Golfodi Napoli con vista incantevolesul Vesuvio, festeggia infatti isuoi primi 30 anni (di cui 10con Hilton) di accoglienza eservizio esclusivi, conferman-dosi cool spot business apertoalla città tutto l’anno, nonchépunto di partenza privilegiatoper andare alla scoperta dellemeraviglie del territorio. Tan-tissime sono infatti le attratti-ve turistiche nelle immediatevicinanze, come le isole di Ca-pri, Ischia e Procida, la Costie-ra Amalfitana, Pompei ed Er-

Hilton Sorrento Palace

colano, che ne fanno la sedeideale per soggiorni di culturae relax ma anche di lavoro:l’albergo ospita uno dei piùgrandi e attrezzati centro con-gressi del Mediterraneo. E daaprile ci saranno due appeal inpiù che renderanno Sorrento, eil quattro stelle ancora più fa-cili da raggiungere: la riapertu-ra del tunnel che collega VicoEquense a Castellammare diStabia e nuovi collegamenti ae-rei con le principali città italia-ne ed europee.

Designcontemporaneo.Calore mediterraneoImmerso in un profumatoagrumeto, l’hotel è un feliceconnubio di eleganza moder-

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ness. Sul rooftop, dalle ore 7 al-le 23 è aperta l’Executive Loun-ge con magnifica terrazza, pi-scina privata e solarium, dovesi possono gustare un ottimaprima colazione, snack e cock-tail.

Dal piccoloal grande eventoArticolato in 24 sale per un to-tale di 8800 metri quadrati, ilcentro congressi è la locationperfetta per ogni tipo di incon-tro, dal meeting alla conven-tion, e comprende 3 audito-rium – da 1500, 290 e 170 posti– a cui si aggiungono ben 3450metri quadrati di spazi espositi-vi. Gli ambienti sono estrema-mente flessibili grazie anche al-la presenza di pannelli divisori

che consentono di razio-nalizzare lo spazio, fra-zionandolo in più sale, aseconda delle esigenze.Per cocktail, pranzi ocene di classe sono a di-sposizione la sala Pom-pei, in grado di accoglie-re fino a 150 persone, lascenografica sala Le Gi-nestre, quest’ultima consplendidi affreschi, roc-ce naturali, cascated’acqua che può acco-gliere fino a 400 ospiti.Per uno standing lunchraffinato (fino a 1500persone) o una cena digala (fino a 1000 ospiti)è ideale la sala Sant’An-tonio con una magnifica

vetrata panoramica di 45 metriquadrati sull’incantevole Golfodi Napoli e sul Vesuvio.Per party a tema, barbecue egalà all’aperto ci sono poi

l’Agrumeto, la piscina esterna ela Pagoda.A disposizione degli uominid’affari un business centreaperto dalle 8 alle 22 attrezzatocon le ultime tecnologie tra cuiil wi fi. Non mancano neppurele opportunità per team buil-ding – all’interno dell’hotel sipossono organizzare cookingclass, gare di pizza napoletana,di limoncello e di spaghetti – eper post congress come, peresempio, battute di pesca suitipici pescherecci sorrentini.Tra le dotazioni complessivesegnaliamo 6 piscine, una co-perta molto bella, circondatada affreschi, campo da tennistrasformabile in campo da cal-cetto, palestra con macchinariTechnogym e parcheggio ester-no per 300 auto.

Maria Teresa Nicolello

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junior suite di 30 metri quadra-ti con una magnifica vascaidromassaggio, e ancora un’ele-gante e confortevole zona li-ving e un soppalco molto bellodove si possono anche organiz-zare cene intime».Di uguale fascino sono gli spazidedicati agli eventi, come la sa-la Malaspina, in grado di acco-gliere fino a 60 persone. Com-pletamente affrescata è un ele-gante mix tra antico e modernoed è dotata di tutte le tecnolo-gie necessarie. Molto bella an-che la sala degli affreschi cheaccoglie il ricco buffet del mat-tino. Mentre per pranzare e ce-nare, a pochi passi dall’albergo,si trova un ottimo ristorante ti-pico, convenzionato, in cui gu-stare il meglio della tradizionetoscana. Nelle immediate vici-nanze c’è anche la Fortezza daBasso, sede delle più importan-ti manifestazioni fieristichedella città. Completano l’offer-ta uno staff dedicato all’orga-nizzazione di eventi e tour del-la città e dintorni e un parcheg-gio convenzionato.

Gianna Bellotto Rosa

Lo charme di un’antica di-mora, con servizio impec-cabile, nel cuore di Firen-ze. È ciò che l’ospite trova

all’Hotel Centrale Dimora Stori-ca, la “Casa” di Roberto Norci-ni, general manager che ha fat-to dell’accoglienza una missiondi vita. Solo ascoltandolo si per-cepisce il suo amore per questogioiello dell’ospitalità situato al-l’interno dell’antico PalazzoMalaspina divenuto poi Palazzode’ Conti, che emana un alluredi raffinatezza tutta speciale.«Mi piace che i miei ospiti sisentano come a casa e che quitrovino tutto quello che deside-rano», racconta Norcini, «misento soddisfatto solo quandocapisco che, per loro, il soggior-no si è trasformato in una emo-tional experience e questo èpossibile unicamente se l’hotelsi dimostra all’altezza delleaspettative. Proprio per questoinvestiamo continuamente nelmiglioramento di servizio estruttura». Dopo la completa ri-strutturazione avvenuta pochianni fa, la Dimora sta affrontan-do nuovi lavori che dovrebberoterminare entro ottobre, come

spiega Norcini, «stiamo rifacen-do la hall di 200 metri quadratidove ci sarà un’area vetrina de-dicata a prodotti di eccellenza,a presentazioni e mostre d’arte,un internet point, un angolo li-breria con una ricca bibliotecain cui figurano prestigiosi volu-mi sulle opere d’arte e i monu-menti che hanno fatto grandeFirenze e una zona relax dovegustare un te o un aperitivomagari mentre si legge un li-bro. Ci saranno poi nuove ca-mere superior e deluxe e una

NEL CENTRO DI FIRENZE, A DUE PASSI DAL DUOMO E DALLA FORTEZZA DA BASSO,UNA RESIDENZA DAL FASCINO ANTICO CHE ACCOGLIE L’OSPITE CON LA MASSIMA CURA

Hotel Centrale Firenze Dimora Storica

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UN GUSTO PARTICOLARE PER IL LUSSO E IL COLLEZIONISMO. E UNA PREDILEZIONEPER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. È L’HOTEL DE LA VILLE DI MONZA, UNA SPLENDIDARESIDENZA DI “CHARME” DOVE TRADIZIONE E MODERNITÀ SI COMBINANO AD ARTE

di specchiere dorate dell’Otto-cento e le sedie intarsiate inavorio dei maestri lombardi...Sono tanti i dettagli, e nessunolasciato al caso, che conferisco-no agli ambienti dell’hotel quelcalore e quel fascino esclusividi una residenza privata. La ri-cercatezza dell’arredo, che uni-sce con raro buon gusto pezzidi design e mobili in stile, è incompleta sintonia con ognicomplemento e suppellettile:lampadari, tappeti, soprammo-

Eredi di una delle più im-portanti famiglie dellastoria dell’hôtellerie italia-na, i fratelli Nardi gesti-scono l’Hotel De La Ville

come due veri anfitrioni. Unpiccolo, grande albergo, dove aspiccare sono lo stile discreta-mente inglese degli ambienti ela ricercatezza degli arredi, tuttiscelti, acquistati e posizionaticon cura da Arcangelo, dettoTany, e Luigi, due inguaribilicollezionisti. È merito, infatti,

Hotel De La Ville

del loro buongusto se oggi, dal-la reception fino al più nascostoangolo dell’albergo, sembra diessere in una grand house: leboiseries di rovere o mogano, ipreziosi tappeti persiani, i libriantichi rilegati in pelle cheriempiono la libreria, la varietàdei pezzi d’antiquariato – dallecassepanche dell’Ottocento, al-le pendole del Seicento e Sette-cento, ai cassettoni dei primidel Novecento, o la credenzaBoulle del Settecento – le gran-

Qui sopra, un angolo della splendida hall. A destra, in alto, particolaredella Sala Reale. In basso, la collezione di specchiere in cirmolo

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Hotel De La Ville. Una location invidiabileSplendidamente posizionato di fronte al Parco di Monza, con vistasulla neoclassica Villa Reale, ma a pochi passi dal centro storicopedonale, l’Hotel De La Ville è ormai un punto d’incontro per VIPdella Formula Uno, personaggi pubblici in cerca di privacy, cele-brità del jet-set, ma non solo. Indirizzo di lusso anche e soprattuttoper il segmento business, l’hotel dispone infatti di 5 sale di variedimensioni, attrezzate con tutti i comfort tecnologici, dove orga-nizzare incontri di lavoro, seminari, corsi di formazione professio-nale, ricevimenti d’alta classe. Sono 70 le camere, ripartite tra ilcorpo centrale, la nuova Ala DeLuxe – recentemente ricavata dallosplendido attiguo edificio di fine ‘800 – e l’esclusiva adiacente de-pendance La Villa, che testimonia la classe e la personalità delledimore aristocratiche d’altri tempi. Da non dimenticare infine ilDerby Grill, il rinomato ristorante dell’albergo, elegantemente arre-dato con boiseries in rovere e oggetti di antiquariato, segnalatodalle più qualificate guide di settore tra i migliori ristoranti di Mila-no e provincia per la sua delicata cucina, la pregiata carta dei vinie il professionale servizio, sempre attento e cortese.

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bili, tendaggi, porcellane e an-che oggetti di bizzarra curiositàcome i witch mirrors – queglispecchi convessi deformantiche facevano ridere, ma spessoanche svenire, le gentildonnedell’età vittoriana – o di nobiltàstorica, come gli astrolabi delleantiche marinerie. E ancora lestampe, le tele e le preziose cor-nici d’epoca, più di 1000 e tutteposizionate ad arte nelle stanzee nelle parti comuni dell’alber-go. Tra le collezioni che neglianni hanno appassionato di piùi fratelli Nardi primeggiano gliorologi a pendolo gustaviani obritannici in legno massiccio, iventagli del Settecento e Otto-cento, i medaglioni in gesso obiscuit dell’Ottocento, gli anti-chi tappeti persiani, le prezioseceramiche cinesi del Settecentoed Ottocento in sangue di bue oceladon, gli argenti di famiglia.Una passione, quella per il col-lezionismo e l’antiquariato, con-divisa da Tany e Luigi Nardi cheogni anno visitano, spesso e vo-lentieri insieme, le principaliFiere di arredo e i mercati di an-tiquariato, sia in Italia che a Pa-rigi, Londra, New York, ma an-che i mercatini e le botteghe,sempre alla ricerca di nuovipezzi e complementi d’arredoche contribuiscano ad accresce-re quello charme, la classe e ilsapore di vissuto che caratteriz-zano tutto l’albergo.Lo stile di gestione dei fratelliNardi, che affonda le sue basinei più tradizionali concetti diospitalità, si è arricchito nel

tempo di quel quid in più chescaturisce da uno spirito inno-vativo e da una particolare pre-dilezione per tutto ciò che ètecnologico: l’albergo, infatti, èstato tra i primi in Italia adaver dotato i suoi spazi e lestanze di connessione internet

hi-speed e wi-fi e televisori alplasma ed Lcd, un dettaglio im-portante che l’ha promosso tragli Italian Best Business Ho-

tel. La ricerca e l’evoluzionecontinua, questi i tratti distinti-vi del management firmato Ho-tel De La Ville. C.P.

I fratelli Nardi: Tany (a sin.) e Luigi. Sotto, l’American Bar

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mere, di varie dimensioni, e ingrado di ospitare fino a sei per-sone, sono tutte dotate di bal-cone, mentre a richiesta, pervenire incontro alle esigenzedelle famiglie, si può usufruiredi culle e kit bebè e di angolicottura attrezzati in alcune diesse. Gli appartamenti, rinno-vati di recente, sono mono, bi etrilocali, per accogliere da duea sei ospiti, all’interno di picco-le palazzine a tre piani, inseritenel verde.Tutti con angolo cottura e ter-razzo, offrono, tra i servizi, in-ternet point gratuito e WI FI di-sponibile nelle aree pubbliche(bar e reception), anch’essagratuita, per rispondere alle ne-cessità di chi desideri conti-

Non un semplice resi-dence per le vacanzeestive, e nemmeno ilsolito albergo, anchese quattro stelle, sulla

Riviera di Ponente. Il Loa -no2Village è una struttura inno-vativa, che abbina la formuladel villaggio vacanze per fami-glie, soprattutto durante la sta-gione estiva quando il turismoè per lo più di carattere leisure,ai servizi e agli spazi per ospi-

tare meeting, incentive edeventi. Una formula vincente,dato che ogni anno consentealla struttura di annoverare ol-tre 180 mila presenze.Situata a Loano, nella zona re-sidenziale, ma a cinque minutidalle spiagge, la struttura si svi-luppa su una superficie di 4 et-tari, circondato dal verde deigiardini che gli permettono digarantire la quiete e la tranquil-lità anche nei periodi più affol-lati.Il Loano2Village propone duediverse soluzioni residenziali:la tradizionale camera d’alber-go e il mini appartamento perchi desideri una maggiore indi-pendenza, per un totale di 360possibili sistemazioni. Le ca-

DIMENTICATEVI IL TRADIZIONALE ALBERGO IN RIVIERA LIGURE, AL SUO POSTO LA NUOVAFORMULA, TRA HOTEL E RESORT, CHE ABBINA COMODITÀ, SERVIZI E INDIPENDENZA

Loano2Village

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nuare a lavorare anche dopo ilcongresso o l’evento.Aperto tutto l’anno, e grazie al-le favorevoli condizioni clima-tiche di cui gode la Liguria, ilVillage è in grado di ospitareeventi e convegni anche duran-te l’inverno, proponendo inogni stagione un’ampia gammadi servizi e facilities.Meeting, convegni, congressi,convention, corsi di formazio-ne, workshop ed eventi di varietipologie trovano la loro collo-cazione nel centro congressi,che dispone di diversi spazi, tracui il maggiore è la sala plena-ria Portofino, da 100 a 500 po-sti, con disposizione a platea,in grado di trasformarsi inun’area espositiva di quasi 700metri quadrati. Accanto a essaaltri sei ambienti più riservati,in grado di ospitare da 20 a 120persone, e una saletta con fun-zioni di accoglienza e segrete-ria. L’attrezzatura di base previ-sta prevede videoproiettore,schermo, lavagna a fogli mobi-li, impianto audio, impianto lu-ci e podio, cui è possibile ope-rare delle aggiunte a secondadelle necessità.

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cetto a cinque, oltre a quelloper le bocce e una postazioneper il tiro con l’arco.Inoltre, a partire da marzo finoa settembre, la vita del Loa-no2Village si anima, offrendo lapossibilità di sfruttare gli spaziall’esterno, tra cui le due pisci-ne presenti nel complesso, e diessere coinvolti dallo staffdell’animazione sia durante lagiornata sia dopo cena.Destinazioni tra le più comple-te per il mice in Liguria, lastruttura è molto apprezzataanche per il più tradizionale tu-rismo estivo, destinato soprat-tutto alle famiglie con bambini,per cui sono pensati servizi ap-positi, tra cui il mini e il juniorclub, alle coppie in cerca diuna rilassante vacanza al mare,ma con tutti i confort e il diver-timento del villaggio turistico,e per chi desidera un soggiornoall’insegna dello svago e del be-nessere in un ambiente al con-tempo attrezzato e non disper-sivo. Giovanna Ambrosoli

Il momento congressuale è poiaccompagnato dalla possibilitàdi inserire l’evento in un conte-sto più ampio, mediante lacreazione di percorsi incentiveo di team building per l’azien-da e i suoi collaboratori. Oltrealle numerose opportunità of-ferte dal ricco territorio ligure,in ambito enogastronomico,culturale e paesaggistico, lastessa struttura mette a dispo-sizione dei suoi ospiti tre am-pie e luminose sale ristorantee una terrazza panoramica, dacui si gode la vista dall’IsolaGallinara fino al promontoriodi Varigotti, per completarel’organizzazione dell’eventocon la degustazione di un ape-ritivo, di un coffee break, o dipranzi di lavoro, cene di gala edopocena personalizzati. Inte-ressanti da sfruttare anche leopportunità di continuare apraticare sport anche se in in-verno, sia nella piscina al co-perto, riscaldata, sia nel cam-po da tennis e nei due da cal-

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questa intenzione, pianificatada tempo con mia moglie, cheho cominciato a vagliare le di-verse possibilità. E, alla fine,ho accettato quella per me piùintrigante».Un italiano impeccabile – macon un accento che tradisce gliultimi anni trascorsi in Arizonae l’abitudine a parlare corren-temente il tedesco e l’inglesein famiglia – modi di fare genti-li e concilianti, sorriso sponta-neo. È con l’abilità di un verostory teller che Valeriano Anto-nioli, incontrato all’ora del bre-

akfast al Gallery Hotel Art, ciracconta di sé, delle sue espe-

La compagnia di gestionealberghiera facente capoalla famiglia Ferragamo,Lungarno Hotels, ha an-nunciato lo scorso di-

cembre la nomina di ValerianoAntonioli a nuovo COO. Unalunga serie di incarichi alla di-rezione di alberghi e resort dilusso in tutto il mondo – inGermania, Russia, Italia, Inghil-terra e Stati Uniti – e una parti-colare propensione a “sognarein grande”, supportata da un’al-trettanto proverbiale abilità neltrasformare semplici intuizioni

in piani di successo. Questo,insieme ad una grande determi-nazione a raggiungere gli obiet-tivi, hanno contribuito ad arric-chire il curriculum di ValerianoAntonioli di esperienze profes-sionali e avventure personalinon propriamente ordinarie.«Sono onorato di entrare a farparte di Lungarno Hotels e dicontribuire con la mia espe-rienza al suo sviluppo», affer-ma Valeriano Antonioli (foto),che aggiunge, «ho sempre sa-puto che sarei tornato in Italia,amo questo Paese e volevo cheanche le mie figlie vi si affezio-nassero. È stato a fronte di

OLTRE VENTISETTE ANNI DI ESPERIENZA ALLA DIREZIONE DI ALBERGHI E RESORT DI LUSSOIN TUTTO IL MONDO E L’ENTUSIASMO DI UN NEOFITA CHE NON TEME LE SFIDE PIÙ DIFFICILI.VALERIANO ANTONIOLI È IL NUOVO CHIEF OPERATING OFFICER DI LUNGARNO HOTELS

Lungarno Hotels

Vista su Ponte Vecchioda Borgo San Jacopo ristorante

del Gallery Hotel Art

Una camera dell’Hotel Lungarno

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fare e di riuscire, all’età di 18anni mi sono ripromesso che,in 15 anni, sarei riuscito a di-ventare direttore di un grandealbergo in una grande città. Edè andata in questo modo: hostudiato l’inglese e il tedesco,frequentato, non senza difficol-tà, la facoltà di economiaaziendale alla VWA GoetheUniversity di Francoforte, nelfrattempo ho accumulato quan-te più esperienze possibili intutti i reparti d’albergo. E que-sto senza perdere mai di vista ilmio goal. Perché solo se si haun piano ben definito, e si fatutto il necessario per raggiun-gerlo, prima o poi si raggiungeil successo. Da qui il mio mot-to: always have a plan, give

your best and never give up!».Ha accennato al primo goal

raggiunto...

«Mi riferisco all’indimenticabi-le esperienza come gm del Dia-

na Majestic di Milano, un alber-go storico che in poco meno diun anno è diventato l’hotel di

moda e della moda in città.Con il Diana abbiamo cambiatoil life-style di Milano, portandoin Italia l’idea che un albergopuò essere vissuto anche senzavaligia e dagli stessi cittadini».Qual è stata l’intuizione

vincente?

«È bastato sfruttare le opportu-nità offerte da una location giàdi per sé fantastica: una serami trovavo con un amico a be-re un drink in un piccolo localenon lontano dal Diana. Per evi-tare la calca, ad un certo pun-to, ci spostammo all’esterno,praticamente a ridosso dellastrada trafficata. È stato in quelmomento, mentre ero in piedistretto tra altre persone e a po-chissima distanza da macchinee tram, che ho realizzato che alDiana avevamo a disposizioneun giardino interno da sogno. Ilproblema era soltanto che finoad allora nessuno l’aveva sfrut-tato! Così, con la creazione delDiana Garden e la trasforma-zione dell’abitudine tutta mila-nese dell’aperitivo serale in unvero e proprio evento, il Dianaè diventato uno degli alberghipiù trendy d’Europa». Prima del Diana, il Principe

di Savoia, l’Hotel Duca di Mi- �

rienze, dei suoi successi e pas-sioni.Quasi vent’anni trascorsi al-

l’estero, tanti successi, ma a

guardare all’entusiasmo e

alla voglia di fare sembra

solo all’inizio della sua car-

riera...

«Sono un ottimista, per natura,e affronto ogni cambiamentocon energia ed entusiasmo. Secosì non fosse, non avrei potu-to sopportare i tanti traslochi,almeno 14 in trent’anni su e giùper il mondo, e tutte le trasfor-mazioni che hanno costellatola mia vita».Qual è stata la spinta pro-

pulsiva che l’ha portata a

spostarsi in giro per il mon-

do: Inghilterra, Germania,

Russia, Italia, Stati Uniti?

«È stata semplicemente la mes-sa in pratica di un’aspirazioneche coltivavo da sempre: da ra-gazzo di Bormio, desideroso di

Gallery Hotel Art. Terrazza della Penthouse Suite. A destra, la library, spaziomultifunzionale per incontri, meeting informali, mostre

Continentale. A sinistra, lo Sky Lounge con vista mozzafiato sulla città.A destra, vista sull’Arno da una delle suite

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tels: accolta questa nuova

sfida, qual è il suo obiettivo?

«Ciascuno dei LH ha una per-sonalità distinta e originale,ma tutti hanno in comunecreatività, attenzione per lapersona, uno stile che li con-traddistingue per eleganza,emozione e cultura. Si tratta di5 alberghi, 4 a Firenze e uno aRoma, che rappresentano 4 di-versi life-style: il Continentaleè sexy; l’Hotel Lungarno, con ilBorgo San Jacopo Ristorante,è uno dei ritrovi più glamour diFirenze; il Gallery Hotel Art,moderna galleria d’arte in con-tinua evoluzione, è meta obbli-gata dei fiorentini più trendygrazie anche al The Fusion Bar& Restaurant; il Lungarno Sui-tes, con le sue luminose suitedalle ampie vetrate affacciatesul fiume Arno; il Portrait Sui-tes a Roma, nel cuore delloshopping più esclusivo, soprail negozio Salvatore FerragamoUomo, con una terrazza pano-ramica sui tetti della città. Iltutto, firmato dall’architettoMichele Bonan. Ho trovato cu-rioso e geniale che gli oggetti egli arredi delle stanze siano di-sponibili presso il negozio Lun-garno Details. Il mio impegnosarà continuare ad esprimerelo spirito al tempo stesso clas-sico e innovatore del Gruppo,contribuendo alla crescita delbrand, in Italia e nel mondo, edelle persone che vi lavorano».Cosa l’ha colpita degli al-

berghi?

«Oltre alle persone, molto at-

lano, il Grand Hotel Europe

di San Pietroburgo e l’Ara-

bella Grand Hotel di Franco-

forte. C’è un filo conduttore

in tutti questi spostamenti in

giro per il mondo?

«Alla base delle mie scelte c’èsempre stato il bisogno costan-te di arricchire la mia vita diesperienze nuove, nazionali einternazionali, che sono statefondamentali per la mia forma-zione. Le persone che ho in-contrato, in tutto il mondo,quelle con le quali ho stabilitouna connection professionale opiù intima e personale, hannocontribuito a fare di me quelloche sono adesso».Continuando il nostro ex-

cursus sulla sua carriera,

parliamo del W Hotel di Los

Angeles. Un altro successo...

«In breve siamo riusciti a tra-sformare questo hotel inun’oasi metropolitan-chic: lariorganizzazione degli outlet èstata la mossa vincente che l’-ha reso all’altezza dei migliorialberghi del mondo; poi l’aper-tura del Whiskey Blue, divenu-to in pochissimo tempo il barpiù alla moda di Los Angeles;l’apertura di NineThirty, un ri-storante molto apprezzato dal-la critica enogastronomia e se-lezionato come Best Restau-

rant dal Los Angeles Times

nel 2006; l’apertura del Bac-

kyard Restaurant; l’introdu-zione della SPA newyorkese ditendenza Bliss».Negli ultimi 4 anni è stato

Managing Director dell’In-

terContinental Montelucia

Resort & Spa a Scottsdale,

in Arizona. Un resort di lus-

so: 293 camere, SPA di

3.100 mq, spazi favolosi per

riunioni, banchetti, matri-

moni, 6 tra bar e ristoranti,

5 piscine, 3 negozi, 34 ville

indipendenti. Un paradiso...

«Un paradiso nel deserto! Trat-tandosi di una nuova apertura,il goal era riuscire a posizionar-lo sin da subito tra le destina-zioni privilegiate sia dalla clien-tela locale che dal turismo dilusso e alta gamma. Questo, inun momento di pesante crisieconomica globale. Ed è anda-ta bene: dopo un anno dal-l’apertura è stato pubblicato daTravel&Leisure come 13° mi-glior hotel negli USA e Canada,e da Condé Nast Traveler tra imigliori nuovi alberghi a livellomondiale».Dall’Arizona a Firenze. Qua-

li le sue impressioni a tre

mesi dall’arrivo?

«Ho scoperto Firenze una do-menica: è una città piena di vi-ta, con un patrimonio artisticoe culturale che non è soltantoquello custodito nei musei, nel-le chieste, nelle gallerie. La ric-chezza di Firenze sono anchele botteghe artigiane, i vicoli ele piazze, le bancarelle e i tantiartisti che animano le sue stra-de: statue viventi, musicanti,giullari, pittori... Per la sua vita-lità e vivacità Firenze mi ricor-da San Pietroburgo».Veniamo al suo incarico co-

me COO della Lungarno Ho-

Qui sopra, e a destra, salotto e zona living con cucina di una stanza del LungarnoSuites, una sorta di casa privata con i migliori servizi di un albergo

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Lungarno Hotels - Il GruppoFondata nel 1995, Lungarno Hotels è la compagnia di gestionealberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, che ha volutotrasferire nel settore alberghiero gli stessi principi di qualità e sti-le che hanno distinto nel mondo la casa di moda Salvatore Ferra-gamo. Lungarno Hotels, il cui Presidente è Leonardo Ferragamo,è proprietaria e gestore di 5 alberghi, 4 a Firenze intorno a PonteVecchio e uno a Roma in via Condotti. Gestisce inoltre 2 risto-ranti – Borgo San Jacopo e The Fusion Bar & Restaurant – e hadifferenziato la sua attività anche nel settore retail con LungarnoDetails, negozio di home design e complementi di arredo.

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tente e preparate, e al design,che lascia a bocca aperta, mihanno colpito i nostri bar e ri-storanti. Al Borgo San JacopoRistorante la chef Beatrice Se-goni, una delle poche donneche fanno questo mestiere adalti livelli, attinge dalla tradizio-ne regionale italiana e preparatutto in casa, dal pane alla pa-sta ai dolci. Al The Fusion Bar& Restaurant lo chef EmanueleCappellini, dopo avere impara-to il mestiere in 24 paesi in giroper il mondo, ne ha trasferito isapori all’interno della propriacucina. Lo stesso barman Kare-em Bennett, italo-americanonato in Arabia Saudita, rappre-senta al meglio lo spirito inter-nazionale di questo locale. Unodegli aspetti ancora poco esplo-rati sono le location per mee-ting ed eventi: quattro sale ban-chetti e due cucine, tutte nelcuore di Firenze».Da veterano dell’industria

dell’ospitalità, quali sono le

maggiori fonti di ispirazione

del suo lavoro?

«La mia attività è da semprestata ispirata dalla passioneper il lusso e l’innovazione, dal-l’attenzione ai dettagli e dallacapacità di reinventare struttu-

re tradizionali trasformandolein vibranti destinazioni di life-style. Penso, e ho avuto espe-rienza di questo nel corso dellamia vita, che un’idea vincente,unica e originale possa avereun potere dirompente sulla so-cietà. Il concept inventato peril Diana, ad esempio, non soloha trasformato l’albergo in unesclusivo meeting point a Mila-no, ma è diventato anche unasorta di history case dal qualemolti altri locali hanno presospunto».“Passione e cucina - Eating,

drinking, Flirting” nella li-

sta dei suoi successi anche

un libro pubblicato con

Mondadori...

«Si tratta di un libro illustrato,di grande formato, dedicato aun pubblico amante dei saporiinsoliti: 50 ricette di cucinacreativa, elaborate da MatteoVigotti appositamente per que-sto volume, che esplorano ledifferenti tendenze internazio-

nali e propongono una cucinache solletichi i sensi, oltre cheil palato. Oltre a questo ho pub-blicato anche The Joy of Di-

scovery, che racconta con stilesuggestivo ed emozionale tuttociò che si può sperimentare alMontelucia Resort & Spa».A parte il suo lavoro e

l’amore per la scrittura,

quali altre passioni coltiva

nel privato?

«Naturalmente le mie due fi-glie, Jane e Julia; mia moglie,che mi ha sempre supportato;il Taekwondo, di cui sono cin-tura nera, e tutti gli sport al-l’aperto, tra cui sci, arrampica-ta, golf e tennis. Recentementeho anche scoperto la passioneper lo yoga. E infine il ciocco-lato, al quale non posso resiste-re: il mio preferito è lo svizzeroCailler Frigor, a seguire ilGuylian Belgian chocolate. Trai migliori e più facilmente repe-ribili in commercio consiglio ilLindt». Cristina Piccinotti

Due scatti del Portrait Suites, la townhouse composta da 14 suite in via Condottia Roma

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ambienti sono collegati da unvasto salone centrale, o arealounge, quale anticamera confunzioni di accoglienza e segre-teria, fino a 100 posti.«Oltre a questi spazi tradiziona-li», continua la responsabiledel centro congressi «la masse-ria dispone di un’elegante saladelle feste, luogo ideale per ce-ne di gala e pranzi di lavoro,mentre la piscina esterna el’ampia terrazza panoramica,grazie al clima mite di cui go-diamo tutto l’anno, si possonoutilizzare in ogni stagione perorganizzare un cocktail di ben-venuto o un aperitivo post-meeting».Da quest’anno un’altra impor-tante novità: Masseria Traettaamplia la sua struttura graziealla creazione di due nuove sa-le congressi, altre 40 camere e,completamente ex novo, il cen-tro benessere e spa che andràad arricchire i suoi servizi. P.T.

Un’antica masseria che ri-sale alla fine del XIX se-colo, immersa in un va-sto parco di oltre 40 etta-

ri. Tra boschi, macchia medi-terranea e uliveti, la struttura sipropone oggi come una dellelocation più esclusive per il tu-rismo luxury sulla costa puglie-se. Infatti, acquisita dalla fami-glia D’Agosto-Cioffi, l’attualeMasseria Traetta è stata ogget-to di un importante lavoro direstauro, che ha permesso diriportare alla luce le caratteri-stiche originarie dell’edificio,abbinandole a un’opera di ri-conversione dei locali per rica-vare quattro suite esclusive.Intima e raccolta, questa strut-tura 5 stelle categoria lussolancia con l’inizio del nuovoanno la sua offerta congressua-le. Già nota al pubblico come

cornice elegante e raffinata perla celebrazione di cerimonieesclusive, destinate a pochi eselezionati ospiti, oggi Masse-ria Traetta, guidata dalla strate-gia del direttore Giuseppe Pri-micerio vuole qualificarsi comelocation per meeting ed eventidi livello. Come ci racconta lanuova responsabile del centrocongressi, Serena Lobbene: «lastruttura ha saputo posizionar-si tra le più raffinate ambienta-zioni per banchetti e cerimoniein Puglia. Da quest’anno voglia-mo ampliare il nostro business,puntando con forza verso ilsettore congressuale. Mettiamoa disposizione dei nostri ospitiun’atmosfera di quiete in cui la-vorare, avvalendoci di un teamaltamente qualificato, abbinataa sale di gran pregio, dall’archi-tettura elegante e l’arredamen-to raffinato».I tre spazi destinati a riunionied eventi possono contenere fi-no a 200 persone. La più ca-piente è la sala Bianca, con di-sposizione a platea o a banchidi scuola. Accanto a questa lasala Rossa, da 24 partecipantimassimo, quindi la sala con ca-mino, in grado di ospitare datre a sette persone. Tutti gli

UN’ANTICA MASSERIA VICINO A UNA DELLE LOCALITÀ DELLA PUGLIA PREFERITE DALTURISMO, OSTUNI, RIADATTATA PER CREARE UNA LOCATION ESCLUSIVA A CINQUE STELLE

Masseria Traetta Exclusive

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Se Giacomo Casanovatornasse, come nei mi-gliori film, a rivivere unagiornata nella sua Vene-zia, sicuramente non fa-

rebbe fatica a riambientarsinelle sale dell’Hotel Monaco &Grand Canal. Poco è cambiatoda quando Casanova era unfrequentatore assiduo delle Sa-le del Ridotto, oggi cuore con-gressuale dell’Hotel e un tem-po – dal 1638 al 1774 – il primoCasinò voluto dalla Serenissi-ma per regolamentare il giocod’azzardo.Giacomo arrivava con la gon-dola, dove oggi c’è la Lobby, ri-saliva per la stretta scala sim-metrica che dal piano terraconduce direttamente al Salo-ne centrale: qui trovava i tavolidella Bassetta, del Faraone, delBackgammon, attorno ai qualire, principi, cortigiane e sem-plici popolani si riunivano, colvolto protetto da una mascherache regalava l’anonimato perperdere o vincere i “bezzi” chela capricciosa dea bendata di-spensava o toglieva democrati-camente.Queste scene si ritrovano in 27tele dei grandi pittori, comeGuardi, Longhi, Bella, venezia-ni e non, che sono custoditenel museo del ’700 e in altrimusei europei.La vocazione turistica del Mo-naco quindi ha storia antica, datutta Europa infatti si veniva alRidotto per giocare, oggi si vie-ne al Monaco perché è il croce-via, il meeting point del jet setmondiale.Siamo in Calle Vallaresso, a po-chi metri da Piazza San Marco,dalla terrazza, al livello dell’ac-qua, si gusta lo spettacolo diVenezia, lo sciabordio dellegondole dell’acqua, il chiacchie-riccio dei gondolieri, siamo al-

Hotel Monaco& Grand CanalANTICO E CONTEMPORANEO A VENEZIA

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Hotel Monaco& Grand Canal

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l’incrocio del Canale della Giu-decca col Canal Grande, sullerive dei quali si riflettono lapunta della Dogana, la Basilicadella Salute, l’Isola di San Gior-gio, la Chiesa del Redentore.L’aria che si respira nella lobby,al ricevimento, nel ristorante,nel bar, sulla terrazza è energiz-zante, ci si rende conto di esse-re protagonisti e non semplicituristi.Certo il General Manager Ga-briele Marchiori, il Front Desk& Reservation Manager Danie-le il Maitre Guido, lo Chef San-dro e l’affiatatissima brigade, ilresponsabile eventi Tommasofanno di tutto perché l’ospitediventi protagonista, a volteproteggendo la sua privacy, avolte dandogli i consigli per vi-vere una o più sfaccettaturedell’offerta veneziana.L’Hotel si presta sia per i sog-giorni individuali, sia per pre-stigiosi meeting o eventi o cenedi gala.Le Sale del Ridotto sono 9, pos-

sono ospitare 700 persone perun servizio a buffet, 600 peruna cena di gala servita al tavo-lo, 250 nel Salone centrale(adatto sia a convegni che a ce-ne) dominato da una elegantebalconata, impreziosito da stuc-chi, trompe-l’oeil e specchi.Le camere sono di due tipolo-gie: di stile veneziano quelle sulcanale, di stile contemporaneoquelle dette del Ridotto, in en-trambi i casi sono eleganti, beninsonorizzate, con tutti i servizidi un Hotel moderno, anche dalpunto di vista tecnologico.La cucina merita un’attenzionea parte: l’Hotel Monaco è statoed è un tempio della tradizioneveneziana, qui si degustanopiatti come zuppa di pesce, bi-goli in salsa, risotti all’onda conpesce o verdure di stagione,fritture croccanti, dolci vene-ziani introvabili in altri luoghi.Qui, contrariamente a quelloche si pensa della cucina degli

hotels, si viene proprio per lacucina, per ritrovare antichi sa-pori e per lasciarsi catturaredall’aria internazionale che sirespira seduti ad un tavolo dellaterrazza. Qui come un tempo sidanno appuntamento politici,attori, scrittori, artisti, manager,qui trovano una naturale collo-cazione eventi della Biennale,del Festival del Cinema, del Pre-mio Campiello, del Carnevale,qui avvengono ricevimenti dinozze da favola, qui trova il mo-mento clou la serata sociale diun importante convegno.Tradizione ed innovative cifrestilistiche, storia antica e con-temporaneità, sapori antichi ecreative reinterpretazioni dipiatti, le due anime dell’HotelMonaco & Grand Canal a cin-que anni dall’intelligente re-stauro continuano a catturarel’attenzione di chi cerca unadestinazione non una semplicelocation. L.S.

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ospiti in alta stagione, 30 salemeeting, 7.800 metri quadri dispazi congressuali e aree espo-sitive, oltre a 3.500 di ThalassoSPA e centro benessere, negliultimi tre anni di attività è statoin grado di imporsi come unadelle strutture di punta per ilmice nell’intero bacino del Me-diterraneo. Dal 2007 a oggi, in-fatti, il Nova Yardinia Resort haregistrato un incremento espo-nenziale delle presenze e unaumento costante del fatturato.Un successo importante che havisto una crescita del 50% in treanni, con il conseguente mi-glioramento dei risultati, piùche raddoppiati, nonostante lacrisi economica che ha penaliz-zato il settore. Nel settore con-vention e meeting gli ingenti in-

Il complesso Nova YardiniaResort, a ridosso della riser-va naturale protetta dellaStornara, a Castellaneta Ma-rina, nella Puglia jonico sa-

lentina, non ha bisogno di pre-sentazioni. Noto oramai a livel-lo nazionale, negli ultimi tre an-ni ha saputo qualificarsi comeuna delle sue eccellenze a livel-lo ricettivo, sia leisure sia busi-ness, fino a conquistare nel2010 il Premio Ospitalità Italia-na per la categoria StruttureRicettive a 5 stelle, concessodall’Istituto Nazionale delle Ri-cerche Turistiche (ISNART),con il Grand Hotel Kalidria, lastruttura di punta del Resort.Ampi spazi, il panorama dellacostiera pugliese, un’offerta ri-cettiva d’alto livello e articolata

in alberghi e soluzioni residen-ziali individuali, amenities e fa-cilities che la configurano co-me un microcosmo indipen-dente, in grado di soddisfaretutte le esigenze di intratteni-mento e lavoro degli ospiti:questi gli elementi cardine at-torno a cui si costruisce il suc-cesso del Resort. Senza dimen-ticare l’anima green della strut-tura, sorta a fianco della Riser-va Naturale Stornara per laconservazione del pino d’Alep-po curato dal Corpo Forestaledello Stato, che si traduce in ri-gorosa disciplina di rispetto esostenibilità ambientale.Il complesso, quattro strutturea quattro e cinque stelle per untotale di quasi 800 camere, ingrado di accogliere fino a 2.500

NEGLI ULTIMI TRE ANNI DI ATTIVITÀ IL RESORT DI CASTELLANETA MARINA SI È IMPOSTOCOME IL MAGGIORE CONVENTION & SPA RESORT DELL’ITALIA MERIDIONALE,GRAZIE A UNA POLITICA CHE CONIUGA IL RADICAMENTO NEL TERRITORIO CON IL RESPIROINTERNAZIONALE DEI SERVIZI E DEGLI SPAZI

Nova Yardinia Resort

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vestimenti nelle infrastrutturee l’attenzione nei confronti del-la crescita dei servizi offertihanno permesso un aumentodel 10% solo nello scorso anno.Gli ingredienti per questa asce-sa nascono dal sapiente coniu-garsi tra i grandi numeri e l’ele-vata qualità, che hanno collo-cato il Resort in una fascia dimercato medio-alta, ma senzamai perdere di vista il rapportoqualità-prezzo. Complice anchela terra scelta per posizionareil complesso, la Puglia jonico-salentina, location amata sia inpatria sia all’estero come metadel turismo estivo e non solo,grazie all’ottima reputazione inambito nazionale e credenzialiin ascesa anche all’estero. Il ra-dicamento nel territorio, che sitraduce nella scelta di persona-le rigorosamente locale e, danon sottovalutare, una cucinatutta creata a partire dai pro-dotti e dai sapori del territorio,gioca anch’esso un ruolo im-portante, insieme alla lungimi-ranza del management che hacreduto in questa regione evuole contribuire a consolidar-ne l’immagine internazionale,impegnandosi per far crescereil comparto alberghiero ancheal Sud.Il 2011 si apre per il Resort No-

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va Yardinia con la stipula diuna partnership commercialetra una delle sue strutture euna nota catena internazionale.L’accordo sarà ufficializzato a

breve e costituirà un importan-te valore aggiunto per il Resortche continua così la propriapolitica di rafforzamento edespansione. Carla Pitto

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l’albergo offre due piscine, uncentro benessere, sale riunioni,due ristoranti e spazi espositivied è un punto di riferimentoper l’intera Regione».Il complesso, rivolto sia allaclientela leisure che a quellabusiness, si sviluppa in perfettaarmonia con il contesto natura-listico su 8mila metri quadrati

di verde, tra ulivi e meravigliosigiardini e offre il massimo delcomfort, grazie anche ad accor-gimenti green come l’utilizzo dipannelli fotovoltaici, di un im-pianto di areazione che eliminal’aria “usata” e di un sistema didepurazione delle acque che,oltre a separare quelle grasseed oleose per il deposito negli

Incastonato in una cornice distraordinaria bellezza –quella del Vallo di Diano edel Parco del Cilento – ilGrand Hotel Osman, ultima

impresa della Cimino Hotels,spicca nel firmamento dell’ho-tellerie campana di alta qualità,distinguendosi per la sua filo-sofia a basso impatto ambien-tale e per l’eccellenza del servi-zio. «Il Grand Hotel Osman, na-to per un sogno, è il nostro fio-re all’occhiello con un partico-lare valore affettivo, in quantodedicato a mio fratello Osmanprematuramente scomparso»,dice il general manager Dome-nico Cimino. «Volevamo chefosse il più bello e che rappre-sentasse con stile moderno ilturismo campano. Proprio perquesto vi abbiamo concentratotutti i nostri sforzi senza bada-re a spese, ampliando notevol-mente il progetto iniziale. Oggi

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QUATTRO STELLE LUSSO NEL CUORE DEL VALLO DI DIANO, ALL’INTERNODEL PARCO DEL CILENTO, È UN’OASI ECOFRIENDLY CHE OFFRE UN ALTO STANDARDDI SERVIZIO, COMFORT E TECNOLOGIE

Grand Hotel

OSMANGrand Hotel

OSMAN

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a 500 persone, adattandosi adogni tipo di evento.A disposizione due ristoranti,uno al pian terreno che si af-faccia sulla piscina del giardinoe si sviluppa nell’ampia corteinterna delimitata da colonne evolte, al cui centro spicca unabella fontana, e l’altro al primopiano, circondato da ampie ve-trate con vista sul monte Cer-vati. Ottima la cucina che pro-pone sapori e profumi del terri-torio abbinati con estro creati-vo e un’eccellente carta dei vi-

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ni e delle acque minerali. Chivuole può inoltre scegliere tramenu vegetariani, macrobioticie Kousmine.All’altezza delle aspettative, in-fine, l’offerta benessere con unsuggestivo wellness center – laBaia degli Angeli – che ricordale vicine grotte di Pertosa, com-posto da una vasca idromassag-gio calda con cascata e vascafredda, una zona massaggi, fan-ghi, sauna, bagno turco, pale-stra, solarium, circuito di idro earomaterapia e zona relax. E.G.

Per 23 anni sindaco di Sassano, Gaetano Arenare èun autorevole e fiero testimonial del Vallo di Dianoe Parco del Cilento, territorio dalla forte identitàmontana dichiarato Patrimonio dell’Unesco per viadella sua straordinaria biodiversità: «Si contano cir-ca 350 aree protette e diverse culture tipiche», spie-ga Arenare, «senza contare i suoi numerosi borghi emonumenti antichi, al centro di un’attenta politica

di salvaguardia da parte delle istituzioni». Una ric-chezza di cui andare orgogliosi ma che, fa notareArenare, «andrebbe promossa di più e resa più facil-mente accessibile, anche per un turismo long week -end, potenziando innanzitutto le infrastrutture».A incorniciare questo incredibile habitat naturale cisono 14 comuni, «ciascuno con proprie specificitàben definite», sottolinea Arenare, «dove si tengono

I tesori del Vallo di Diano raccontati da Gaetano Arenare

appositi stoccaggi, le recuperatotalmente attraverso un tratta-mento specifico.Molto belle la hall di 400 metriquadrati e le 52 camere tra cuifigurano anche le presidential ele royal suite, tutte con ampievetrate scorrevoli e balconi pa-noramici, bagni con vasca idro-massaggio, e un sistema dibuilding automation.Moderno e dotato di ottime at-trezzature tecnologiche, il cen-tro congressi è articolato sudue piani e può accogliere fino

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sagre ed eventi di richiamo nazionale tutto l’anno.Un appuntamento di grande suggestione è, senz’al-tro, la fioritura delle orchidee che si svolge a Sassa-no nel mese di maggio: lungo un percorso di 13 chi-lometri, si possono ammirare oltre 160 specie selva-tiche dall’incredibile varietà di forme e sfumature,che, nell’area protetta del Parco Nazionale del Ci-

lento e Vallo di Diano, arrivano addirittura a 254,con esemplari che fioriscono fino a luglio. Altra me-raviglia del territorio», continua Arenare, «è la tre-centesca Certosa di Padula, uno dei monasteri piùgrandi del mondo, affidata nel 1982 alla Soprinten-denza dei Beni Ambientali, Architettonici, Artistici eStorici di Salerno, che ne ha sovvenzionato i lavoridi restauro e le iniziative di promozione. Oggi laCertosa ospita il Museo Archeologico della LucaniaOccidentale e alcuni laboratori di restauro altamen-te qualificati». A Teggiano, il più bel centro storicodel Vallo del Diano, si trova, invece, il Castello deiPrincipi Sanseverino, «costruito in epoca norman-na», spiega Arenare, «ha affrontato il primo impor-tante restyling nei primi del Quattrocento ad operadei conti Sanseverino, ai quali si deve l’attualeaspetto della dimora. Qui in agosto si tiene l’evento“Alla tavola della Principessa Costanza”, che rievo-ca le fastose nozze avvenute nel 1480 di AntonelloSanseverino, Principe di Salerno e Signore di Diano,con Costanza, figlia di Federico da Montefeltro, granDuca di Urbino. Durante la rievocazione si svolgeanche il palio dei sei casali, una kermesse moltosuggestiva in abiti d’epoca». Meritano una visita an-che le Grotte di Pertosa, (la denominazione ufficialeè “Grotte dell’Angelo di Pertosa”), la cui origine vie-ne fatta risalire a ben 35 milioni di anni fa. Si tratta

delle grotte più importanti dell’Italia del sud, le uni-che ad essere attraversate da un fiume sotterraneo, ilTanagro. «In un anfratto della grotta del pipistrello»,continua Arenare, «Dario Argento ha girato una sce-na del Fantasma dell’Opera. Nelle grotte si entra at-traverso suggestive piccole imbarcazioni e si assisteallo spettacolo dell’inferno di Dante: un affascinantegioco di luci e suoni con video istallazioni d’artecontemporanea che si snoda per circa un chilome-tro e coinvolge oltre 30 attori e ballerini». Non sipuò dimenticare infine la grande tradizione gastro-nomica ricca di prodotti tipici quali il caciocavallodell’emigrante, di cui Arenare ci racconta la storia«si chiama così perché durante la grande emigrazio-ne del primo Novecento le donne nascondevano,pressandoli, i salami – la cui esportazione era proi-bita – all’interno del caciocavallo per mandarli ai lo-ro uomini in America. Una tradizione, quella di ab-binare il salame al caciocavallo, che continua anco-ra oggi». Altri prodotti introvabili altrove sono il car-ciofo bianco di Pertosa – una coltivazione, rigorosa-mente biologica e di produzione limitata come tuttele altre della zona – la patata di montagna di Padulae le fragole di montagna di Petina, a cui è dedicataanche una sagra durante l’ultima domenica di giu-gno. Ma, durante l’anno, ci sono tante altre sagreche celebrano la tradizione gastronomica del Vallodi Diano, come quella del cinghiale e della cipolladolce di San Pietro. «Nella certosa di Padula», con-clude Arenare, «ogni anno si commemora anche lavisita di Carlo V, reduce dalla battaglia di Tunisi, conuna mega frittata di 1000 uova in ricordo di quellapreparata il 10 agosto del 1535 per il sovrano e isuoi uomini dai monaci benedettini». Giulia Broggi

Particolare delle Grotte di Pertosa

La Certosa di Padula

Vista dall’alto della Reggia di Persano

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NEL CUORE DI BARI, UN QUATTRO STELLE CHE HA TUTTO CIÒ CHE SERVEAL CONGRESSISTA: LA COMODITÀ DELLA LOCATION, UN MODERNISSIMO CONFERENCECENTER CHE È IL PIÙ GRANDE DELLA CITTÀ E UNA RISTORAZIONE GOURMET

tutti gli impianti termici e in-stallati nuovi infissi che con-sentono maggior comfort e unrisparmio energetico. Le came-re sono state dotate di letti am-pi e confortevoli e di Tv lcd40”, mentre, entro il 2011, sonopreviste la realizzazione di unanuova suite presidenziale e laristrutturazione completa didue piani, della hall, del risto-rante e del bar».Costruito alla fine degli annicinquanta, successivamenteampliato negli anni Settanta, ilquattro stelle, nel 2000, è statosottoposto a un nuovo resty-ling a cura dell’architetto Gior-gio Pes che ne ha ricalcato lostile classico originario dovepredominano le nuances delrosso del verde e del beige.Le camere, tecnologicamenteattrezzate, sono tutte moltoampie (da 30 a 57 metri quadra-ti) e arredate in stili differentiche spaziano dal classico alcontemporaneo. Comprendono

Palace Hotel

196eleganti cameree un modernocentro congres-si in grado di ac-

cogliere fino a 1500 persone. ilPalace Hotel è il più grande al-bergo business oriented di Ba-ri. Situato nel cuore della città,a due passi dal grand boule-vard murattiano Corso Vittorio

Emanuele, vicino al teatro Pe-truzzelli e alla cattedrale diSan Nicola, il quattro stelle hainiziato lo scorso anno un im-portante processo di rinnova-mento in concomitanza con ilpassaggio della proprietà aFrancois Droulers. «Ad oggi»,fa sapere il direttore GabrieleFortunato, «sono stati rifatti

Palace Hotel

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suite, junior suite, executive,superior e camere dedicate,quest’ultime rivolte a donnemanager, amici a quattro zam-pe, bambini, fumatori e appas-sionati di musica.Articolato in 16 meeting room,disposte su più piani, il centrocongressi si adatta ad ogni tipodi evento. Tutte le sale dispon-gono di collegamento wi fi edelle attrezzature più moderne.Il Salone degli Specchi, senzacolonne e con luce naturale, ètra le sale congressi più grandidella città, in grado di accoglie-re fino a 500 persone. A dispo-sizione anche ampi spazi espo-sitivi e uno staff dedicato. Pereventi speciali, feste e ricevi-menti, a pochi chilometri dal-l’albergo, si trova inoltre l’otto-centesca Villa Palace, restaura-ta dall’architetto Renzo Mon-giardino.

Completano l’offerta i ristorantiSan Nicola e Murat. Il primo,con accesso diretto dalla hall,decorato in stile inglese, offre,dalle 7 alle 10,30, un’eccellenteprima colazione con dolci ebrioche di ogni tipo ma anchecon l’english breakfast. Il Mu-rat, regno dello chef puglieseVito Paradiso si trova, invece,

al settimo piano e ha una splen-dida terrazza vista mare. Arre-dato con mobili e quadri d’epo-ca, propone piatti del territorioche seguono la stagionalità eprivilegiano cotture e prepara-zioni povere di grassi, disponi-bili sia a la carte che a buffet.Per brunch e spuntini c’è infinel’elegante sala lounge. G.T.

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C’è sempre un buon motivo perlasciarsi tentare da G&W Hotels. Per vivere le atmosfere incantevoli di cittàricche di arte e cultura, profumi e sapori.Per un viaggio d’affari senza stress,grazie alla comoda posizione dei nostrialberghi e alle nostre attenzioni raffinate.Per sentirsi protagonisti di un’arte dell’ospitalitàcapace sempre di emozionare.

Milan

Via Santa Eufemia, 500187 RomaTel. +39 06 99 70 71Fax +39 06 99 707 707

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riore ampio spazio circostan-te per esposizioni ed incontri.La conformazione “open” sipresta molto bene ad ospita-re in particolare sfilate di mo-da ma anche cene di galaesclusive. Ad arricchire lospazio contribuisce poi labalconata (500 metri quadra-ti) sovrastante la sala chepuò essere utilizzata comearea espositiva originale oper riunioni al vertice o anco-ra per coffe break, aperitivi elunch buffet.

• La Sala Convegni. Situatanell’Underground di PalazzoMezzanotte – zona con areecomuni di particolare fascinostorico ed artistico – è adatta-bile a qualsiasi manifestazio-

Nel cuore della Milano fi-nanziaria, a due passidalla Madonnina, si tro-va un’autentica chiccache forse non tutti gli

organizzatori di eventi ancoraconoscono. Stiamo parlando diPalazzo Mezzanotte, il Con-gress Centre and Service diBorsa Italiana. Uno spazio uni-co, sia per il prestigio storico -il parterre è l’originale “Saladelle Grida” di Borsa Italiana –sia per il livello dei servizi eper la progettazione polifunzio-nale degli ambienti. L’estremaversatilità delle aree è l’atoutche rende la struttura adatta adogni tipo di evento, dalla cenadi gala, al convegno, dall’espo-sizione al corso di formazione

o al meeting. Tutte le sale sonodotate di tecnologie all’avan-guardia e di servizi di alto livel-lo tra cui audio controllato dasistema computerizzato inte-grato, regia di controllo im-pianti multimediali e luci, regi-strazione partecipanti, serviziodi catering, banqueting, inter-pretariato, allestimenti fiere,hostess, security. A richiestasono disponibili poi web strea-ming, sistemi di video confe-renza, uplink e downlink satel-litare, connessioni internet wi-fi e controllo accessi.

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NEL PIENO CENTRO DI MILANO, UNA LOCATION DI CHARME PER EVENTI AL TOP. STORIA,ARTE, TECNOLOGIA E SERVIZIO: TUTTO AI MASSIMI LIVELLI

Palazzo MezzanotteCongress Centre and Services

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ne grazie anche alla notevoleflessibilità operativa: può ac-cogliere 130 ospiti disposti aplatea ed è divisibile in duesale – le Sale Blu – da 70 e 60posti, ciascuna dotata di untavolo relatori e di autonomisistemi multimediali.

• La Sala Gialla. Dedicata adincontri più ristretti, è dispo-nibile sia con la configurazio-ne a platea (50 posti) sia perattività didattiche e operativecon l’allestimento di 35 desk.

• L’Aula Training. Dedicataalla formazione, è un’aula at-trezzata con moderni sistemidi didattica interattiva e 21postazioni PC

• L’Area Scavi. Affascinante edi grande effetto, è circonda-ta da colonne di maiolicheideate e disegnate dall’archi-tetto Giò Ponti, ed è perfettaper cene, buffet, esposizionie sfilate. Suggestiva la pavi-

Qui sopra il Parterre. Tutte le altre immagini del serviziosi riferiscono ad eventi realizzati negli spazi di Palazzo Mezzanotte

Costruito nel 1932 dall’architettoPaolo Mezzanotte, il Palazzo delleBorse, nel corso del tempo hasubito diverse ristrutturazioni.È possibile ripercorre la storiadell’edificio attraverso un excursusdi testi e fotografie allestitonell’Underground

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mentazione in vetro che per-mette di vedere le vestigia diun antico edificio di epocaromana risalente al II secolod.C. e i resti di un teatrodell’età imperiale.

Sempre nell’Underground GiòPonti, direttore artistico dellaRichard Ginori nel 1931, ha di-segnato in particolare la deco-razione delle pareti proponen-do un rivestimento in cerami-ca, materiale resistente e bril-lante che aveva già utilizzatoper la finitura di diversi am-bienti di rappresentanza, comel’atrio del Ministero delle Cor-porazioni a Roma. In origine illocale era illuminato da lunghetubature di vetro diffusorestriate di rosso ametista cheesaltavano la policronia e l’orodei rivestimenti, ed era com-

pletato da pavimenti in legnoad intarsio geometrico. La par-titura delle decorazioni dellospazio cavo, reca tutt’ora sullecolonne sei figure femminili al-legoriche che richiamano i sim-

boli dell’antico mercato deigrani e dei cereali. Le altre co-lonne sono impreziosite inveceda alberi stilizzati da cui ger-mogliano fiori, pesci e volatili,simboli di abbondanza. A que-ste decorazioni se ne alternanoaltre meno fitte, a frecce, spa-de e bastoni con bandiere e fio-ri in policromia – tipiche dellaproduzioni di Ponti – che con-feriscono gaiezza all’ambiente.Per le pareti della galleria so-praelevata – che ancora oggicirconda completamente lospazio cavo al centro del sot-terraneo e comprende la caffet-teria e la club house – l’artistaaveva pensato invece a giocoserappresentazioni arabescate disport e giochi: dal tennis algolf, dai tarocchi al domino,dagli scacchi al gioco dell’oca,dalle automobili ai giochi in-fantili. Gianna Bellotto Rosa

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UN HOTEL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL GRUPPO PALENCA, ATTENTO ALLO STILE E AI GRANDIINVESTIMENTI NELL’AREA MEETING

sformato in una area meetingscegliendo una soluzione inno-vativa, adatto sia a ospitare ce-rimonie e banchetti che riunio-ni congressuali, presentazionidi eventi o seminari di forma-zione, essendo tutte le sale do-tate di impianti tecnologici al-l’avanguardia. «Questo per-ché», ci spiega Katia, «il gruppo

Il gruppo Palenca LuxuryHotels è una realtà impren-ditoriale con una lunga sto-ria alle spalle, che inizia nel1999 con l’Empire Palace

Hotel in via Aureliana, unatranquilla strada del centro ro-mano, a due passi da via Nazio-nale e da via Veneto. Qui incon-triamo la Direttrice Commer-ciale, Katia Toscano, cortese eaffabile, che ci accompagna avisitare le ultime novità dellastruttura. L’albergo è dotato di110 camere di cui 10 suites ed èospitato in un prestigioso pa-lazzo fatto costruire a fine Ot-tocento dalla nobile famigliaveneziana Mocenigo, che ne fe-ce la propria residenza romana.Lo stile neogotico dell’esterno,con le sue ogive e bifore, fa tor-nare alla mente i palazzi sui ca-nali veneziani e si distingue da-gli altri edifici di stile umberti-no. Mentre siamo nella acco-gliente sala d’attesa, approfit-tiamo per apprezzare l’eleganzadella ristrutturazione che ben-ché sia ovviamente indirizzataad ambienti di grande eleganzae modernità, non ha voluto ri-nunciare a particolari tipici ve-neziani, dai ricchi stucchi aidettagli in oro, sia come fogliesugli archi che come arredi allepareti. Ma è nel suo Roof, dove

ci accompagna Katia Toscano,che si manifesta anche la gran-de capacità di ospitalità e dimeeting dell’Empire Palace Ho-tel, e in generale i punti di forzadel gruppo Palenca. Il Roof,tutto in luce naturale a vetratecon una splendida vista sulleterrazze romane, in una posi-zione privilegiata, è stato tra-

Empire Palace Hotel

In questa pagina, l’Empire Palace Hotel di Roma, con il suo splendido cortilee l’accogliente hall. In basso, il Roof, tutto in luce naturale a vetrate, trasformatoin una area meeting d’avanguardia

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Palenca si distingue per la scel-ta di strutture eleganti e diver-se, in grado di abbracciare va-rie possibilità di mercato, dalmice, al leisure al business».

Un piccolo grandegruppoEd in effetti questo “piccologrande gruppo” come ama defi-nirsi, attento alle location in se-di prestigiose e strategiche, maanche al servizio, alla qualità eallo stile, ha al suo attivo altrestruttura d’eccezione che se-guono questa filosofia. Tre annidopo l’Empire Palace Hotel na-sce il Castello della Castelluc-cia, che comprende 23 camereda letto, tutte in stile settecen-tesco come tutto il castello.Nel 2003 si inaugurano l’HotelArt in via Margutta, una veraperla artistica: nel cercarlo,non aspettatevi grandi insegneperché l’ingresso è un passag-gio mimetizzato tra le tante gal-lerie d’arte che costeggiano la

via degli artisti, con pareti rive-stite di lucido marmo bianco eilluminato da una creazionedell’artista Enzo Catellani, chedà accesso alla Hall. Poco vici-no, a due passi da Piazza diSpagna, è posizionato RomaEventi - Piazza di Spagna, natonel 2005 con l’intento di offrirealla città un punto d’incontrocongressuale di fondamentaleimportanza, soprattutto per lagrande che versatilità e l’altatecnologia delle 7 sale che pos-sono accogliere qualsiasi tipodi evento, dal convegno, allesfilate di moda, alle esposizionie alle rappresentazioni teatrali.A questo si aggiunge, recentis-simo, il Centro Congressi Ro-ma Eventi - Fontana di Trevi.Situato nello splendido palazzoneoclassico sede dell’Universi-tà Gregoriana, il Centro Con-gressi si sviluppa su 1500 mq

ed è composto da 15 sale mee-ting in grado di accogliere oltre1000 persone. Tutte le sale so-no polivalenti e dotate di sup-porti audiovisivi all’avanguar-dia. Anche qui, le sale, alcunedelle quali a luce naturale, pos-sono essere allestite secondole esigenze organizzative e logi-stiche più diverse.Nella filosofia di investire nellestrutture d’eccezione e presti-gio, nel 2007, invece, è nato unhotel a cinque stelle nel centrostorico di Innsbruck, il GrandHotel Europa, 122 camere esuite all’insegna del lusso a po-chi passi dal centro storico. Ec-co quindi confermati i punti diforza di un grande gruppo: lo-cation in sedi di prestigio, ser-vizio e qualità, ma anche gran-de capacità d’investimento innuove strutture.

Cristina Chiarotti

In alto, il Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi che si sviluppa su1500 mq ed è composto da 15 sale meeting in grado di accogliere oltre 1000 persone. In basso, l’Hotel Art, una vera perla artistica, inaugurato nel 2003

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IN ATTESA DELLA RIAPERTURA FISSATA PER IL 10 FEBBRAIO, LA STRUTTURA CINQUE STELLELUSSO DELLA RIVIERA DEI FIORI PRESENTA LE NOVITÀ PER IL 2011

materiali pregiati. Firmati dallaprestigiosa azienda Le Fablier,armadi e boiserie su misura siispirano all’800 francese conlaccatura bianca pennellata amano, mentre scrittoi, sedie epoltroncine sono in finituraclassica e marchiati a fuoco.Per il comfort degli ospiti sonostati scelti i materassi di nuovaconcezione Memoform prodot-ti da Flou, la cui particolarità èquella di adattarsi e modellarsia seconda delle diverse postureche si assumono durante ilsonno, riducendo drasticamen-te le tensioni e lo stress sul cor-po. Particolare attenzione è

Membro cinque stellelusso di The Lea-

ding Hotels of the

World, il Royal HotelSanremo riaprirà

per la stagione 2011 il 10 feb-braio. In attesa di questo mo-mento presentiamo le novità sucui la struttura punta per laprossimo anno.Innanzitutto, procedono i lavo-ri di rinnovamento dell’albergoche, pur rimanendo fedele alsuo stile originario dalla forteimpronta Belle Epoque, si ar-ricchisce di nuovi arredi e am-plia l’uso delle tecnologie al

Royal Hotel Sanremo

servizio degli ospiti. Fondatonel 1872, infatti, il Royal Hotelappartiene da cinque genera-zioni alla famiglia Bertolini chenel tempo ha valorizzato lo sto-rico palazzo circondandolo conun parco subtropicale di 16.000metri quadrati, una piscinad’acqua di mare progettata daGiò Ponti, spaziosi saloni edeleganti arredi. L’ultimo inter-vento riguarda il restyling di 40camere. Il progetto è stato affi-dato allo studio Erre Design,che ha accostato nelle nuovecamere eleganza e tecnologia,tessuti di nuova generazione e

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stata posta anche alla domoti-ca, che garantirà all’internodelle camere un controllo co-stante della temperatura edell’illuminazione.Nella stessa direzione di rinno-vamento degli spazi vanno an-che i recenti lavori nell’areacongressuale. La Sala Palme, inparticolare, che con i suoi 210metri quadrati è il più grandespazio espositivo presentenell’hotel per mostre, presenta-zioni e lanci di prodotto, è sta-ta oggetto di un’opera di mi-glioramento. La Sala è stata do-tata di tecnologia all’avanguar-dia con un particolare studiodel sistema di trattamentodell’aria, finalizzato al manteni-mento costante del microclimaideale, oltre a una sala regia. Ilrisultato è un ambiente funzio-nale, modulabile in due areeseparate, con un’ampia e versa-tile anticamera utilizzabile co-me segreteria. Il décor è classi-co, con lampadari in cristallo eun sistema di lampade fluore-

scenti a luce indiretta che, gra-zie a un programma gestitoelettronicamente, adatta l’in-tensità luminosa in base alla lu-ce esterna, mantenendo sem-pre un adeguato standard di lu-ce all’interno della sala.«Il nostro obiettivo è quello dioffrire ai nostri ospiti un sog-giorno sempre più confortevo-le» commenta l’Amministrato-re Delegato, Ing. Edoardo Vare-se. «Il Royal Hotel Sanremo èun albergo dall’eleganza senzatempo, che offre lusso, comforte intimità. Con questo ulteriorerinnovamento, sono certo chepotremo accontentare davverotutta la nostra clientela che giàci conosce da tempo e acco-gliere i nuovi ospiti con la sicu-rezza di non deluderli».L’altra grande novità per il 2011riguarda il Royal Wellness. L’of-ferta benessere, infatti, sarà ar-ricchita con l’introduzione ditrattamenti personalizzati. Traquesti, sarà anche riproposto iltrattamento all’insegna della

fragranza del vino Tauleto.Creata da Giuliana Cesari diCastel San Pietro Terme, Bolo-gna, Tauleto Spa è una lineacompleta di profumi, fragranzeper l’ambiente e prodotti per ilcorpo, a base di polifenoli diuva rossa. Tutti i trattamentirievocano le note olfattive delvigneto: dal peeling esfoliantecon gli acidi, ai massaggi “In Vi-gna” e “Nettare Divino” ricchidi antiossidanti, fino ai pro-grammi pensati per la coppia,al trattamento piedi “Danza tragli Acini” per finire con il Tau-leto “Take Care”, uno specialescrub con relax in vasca Nuvo-la, massaggio rilassante e trat-tamento viso.Inoltre, saranno proposte nuo-ve offerte weekend a tutto re-lax, pacchetti all’insegna deisapori liguri attraverso specialimenu a base di olio extravergi-ne di oliva e soggiorni di benes-sere e remise en forme pressoil Royal Wellness. Tutte le pro-poste sono prenotabili diretta-mente su www.royalhotelsan-remo.com alla sezione “OfferteSpeciali”. Ida Gatta

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yal sempre a Roma situato aPorta Pinciana, tra via Veneto epiazza di Spagna con una vistaimpareggiabile sulla città.Lo Splendide Royal di Lugano,inaugurato nel 1888 con il no-me di Splendide sul terreno do-ve sorgeva Villa Merlina, hauna storia lontana di prestigioe di eleganza, di storia familia-re e tradizione portate con laleggerezza che la nobiltà esige.Riccardo Fedele senior, discen-dente da una nobile famiglia diBellinzona e proprietario del-l’albergo, decide di ingrandirel’edificio esistente trasforman-dolo in una struttura di lusso.Negli anni, la fama e l’eccezio-nale rinomanza dell’HotelSplendide Royal passano con

Entrare all’Hotel Splendi-de Royal di Lugano è co-me mettere una magnifi-ca cornice ad uno splen-dido paesaggio. Posizio-

nato in maniera regale ed ele-gante sul lungolago, si affacciamaestoso sulle sponde del La-go Ceresio, guardando diretta-mente da un punto incantevoleprima la rotondità delle collinefino ai profili dei Monti SanSalvatore e Brè.Oggi è una perla del gruppoRoberto Naldi Collection. Nal-di, imprenditore di successo ederede di una lunga tradizione

alberghiera, è infatti proprieta-rio di un gruppo di alberghi acinque stelle esclusivo, che ol-tre allo Splendide Royal di Lu-gano annovera: il Grand HotelEden, sempre a Lugano in unadelle zone più belle e soleggia-te del Canton Ticino, il Parcodei Principi Grand Hotel & SPAdi Roma con la recente apertu-ra della nuova Prince SPA chefa dell’albergo un vero e pro-prio urban resort, posizionatodi una location privilegiata a ri-dosso di Villa Borghese, circon-dato da un meraviglioso giardi-no botanico, e lo Splendide Ro-

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UNA DIMORA LA CUI REGALE RAFFINATEZZA, QUALITÀ E TRADIZIONE DELL’OSPITALITÀDURANO NEL TEMPO

Hotel Splendide Royal di Lugano

Lo Splendide Royal si affaccia inmaniera regale ed elegante sulle spondedel Lago Ceresio. All’interno gli arrediantichi sono in costante restyling

UNA DIMORA LA CUI REGALE RAFFINATEZZA, QUALITÀ E TRADIZIONE DELL’OSPITALITÀDURANO NEL TEMPO

Hotel Splendide Royal di Lugano

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rinnovata raffinatezza e qualitàattraverso i soggiorni di unaclientela europea e internazio-nale di alto rango, di famigliereali, di personaggi illustri, dipolitici e artisti famosi chescelgono lo Splendide Royalcome oasi di tranquillità e ri-servatezza, lontana dai rifletto-ri della mondanità, come ricor-da il Libro d’Oro dell’Hotel.

Tradizionee rinnovamentoDal 1977 l’albergo diventa per-manentemente una dimora dilusso in un punto di riferimen-to simbolo, acquisito semprecome proprietà di una famigliada Giovanni Naldi che rileva l’-hotel, ne amplia la struttura ri-cettiva e ne affida la direzioneal giovane e brillante AnielloLauro. Lauro, con le sue rim-piante doti di grande comuni-catore e di uomo affabile, inpiù di trent’anni di direzionerende lo Splendide Royal famo-so nel mondo.Con la stessa passione di Lau-ro, c’è oggi l’attuale direttoreGiuseppe Rossi (foto), perfettonel suo ruolo di guida di un ho-tel che rappresenta qualcosa diunico, la cui carriera si è piùvolte ispirata a quella del gran-de mentore e maestro Lauro,con la volontà di continuarnela missione. Persona squisita edi grande esperienza, Rossi halavorato presso prestigiosigruppi alberghieri come Inter-continental Hotel & Resort eKempinski, è stato direttorecommerciale Sud Europa di In-tercontinental Hotel & Resort aParigi e ha diretto per quattroanni il raffinato ed esclusivoGrand Hotel Quisisana di Ca-pri. Per sei anni ha diretto ilGrand Hotel Eden di Lugano,sempre del gruppo Roberto

Naldi Collection, sino a quan-do, nel 2008, è diventato diret-tore dello Splendide Royal,quasi un erede naturale diAniello Lauro, al quale lo ha le-gato un rapporto trentennale distima e rispetto reciproci.Come descriverebbe Aniello

Lauro?

«Lauro è stato una figura moltoimportante nella mia vita, unpadre potrei dire. Ho sentitouna forte responsabilità nel di-ventare suo successore insie-me alla necessità di continuareil suo operato di rendere indi-menticabile il soggiorno di ogninostro ospite. Una persona ge-nerosa, umana, disponibile cheaveva il dono di insegnare, ditrasmettere i suoi valori equando si accorgeva che un

giovane assorbiva il mestierene era felice, era fonte per luidi energia e appagamento».Solo cinque direttori in più

di 120 anni di attività: come

possiamo definire la sua ge-

stione?

«Lo Splendide Royal continuaa distinguersi per la sua capaci-tà di sapere personalizzare ilservizio. Da noi l’ospite saràsempre accolto in manierasquisita, al centro di ogni no-stra attenzione, come se arri-vasse in casa propria. Ma ab-biamo anche l’ambizione di di-ventare un punto di riferimentoper il territorio, affinché le per-sone vedano lo Splendide Ro-yal anche come un luogo moltopiacevole da frequentare perun aperitivo, una cena d’affari,

La Prince SPA del Parco dei Principi Grand Hotel & SPA di Roma

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Splendide Meeting sul LagoLo Splendide Royal di Lugano

propone anche uno speciale

pacchetto valido fino al 24 di-

cembre 2011 (escluso 14-19

giugno 2011) a partire da un

costo giornaliero di CHF

299.00 (viene applicato un

supplemento in alta stagione),

minimo di 10 partecipanti, ta-

riffe iva e servizi incluse che

comprende: pernottamento in

camera doppia executive su-

perior uso singola, ricco buffet

prima colazione, uso gratuito

fitness corner, accesso inter-

net Adsl, due coffè break,

pranzo di 3 portate, servizio

accoglienza e assistenza.

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con gli amici, o magari per unweek-end speciale».Vivere l’hotel, la filosofia di

Aniello Lauro...

«Certamente, io vivo l’hotel.Sono sempre a contatto con imiei ospiti. Ed è anche moltoimportante che faccia sentirela mia presenza ai miei collabo-ratori verso i quali provo unprofondo senso di responsabi-lità. Le mie decisioni influisco-no sulla giornata di cento per-sone per questo è importante ilmio esempio. Certo è necessa-rio prendere decisioni, ma an-che essere in armonia, avere ri-spetto e fiducia reciproca, con-sapevoli che l’ospite è al centrodella nostra attenzione. ComeLauro, che gioiva della soddi-sfazione dell’ospite, anch’io miritengo felice quando un clien-te mi confida che il suo sog-giorno è stato ottimo».All’interno dell’hotel il passato

si mescola al futuro, gli arrediantichi alle innovazioni tecno-logiche e al costante restyling eammodernamento nei servizi, ilcalore del personale nell’im-peccabile accoglienza rivela unimpegno preciso nel avvicinar-si all’eccellenza nel servizio.L’Hotel dispone di 93 camere dicui 4 Junior Suite e 3 Suites,con connessione veloce a Inter-net LAN gratuita, e di 3 ecce-zionali sale convegni, tutte inluce naturale: la Sala Blu, idea-le per eventi esclusivi, la Sala

Azalea, recentemente ristruttu-rata, sempre nella filosofia del-la tradizione dell’ospitalità, an-che nella sua parte esterna conla creazione di una splendidaterrazza giardino diventandocosì uno spazio eccezionaleadatto a grandi cerimonie o ri-correnze speciali e la Sala La-

go, per piccoli meeting o riu-nioni. Tutte le sale sono dotate

di luce naturale e insieme sonoil luogo ideale per ospitare finoa 250 persone.Imperdibile il ristorante “La Ve-randa” con una splendida vistasul Lago, specialità gastrono-miche italiane, rassegne stagio-nali e servizio alla fiamma, re-centemente inserito nella piùprestigiosa guida gastronomicasvizzera. La raffinata cucinaproposta dallo Splendide Royalcompleta l’offerta per i vostrieventi, con la possibilità di or-ganizzare anche serate a temao cooking lessons.

Carla Rovere

Lo Splendide Royal di Lugano disponedi 3 eccezionali sale convegni in gradodi ospitare fino a 250 persone, tuttein luce naturale, tra cui la Sala Azalea,recentemente ristrutturata

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IL NOME DELL’OSPITALITÀ ALL’INTERNO DEL COMPLESSO DELLE RINOMATE TERMEDELLA CITTÀ PARTENOPEA

un’energica azione disintossi-cante per l’intero organismo,benefica per i dolori reumatici,per le patologie respiratorie ele imperfezioni cutanee. Unicoesempio di saune a calore sec-co naturale presenti in Europa,sono denominate “Stufe di SanGermano”, dal nome del vesco-vo di Capua che, nel 1600, gra-zie a esse curò un’artrite.L’albergo gode di una posizioneprivilegiata, a pochi minuti dalcentro storico di Napoli ma fa-cilmente raggiungibile dallatangenziale che collega le auto-strade al tessuto urbano e ne fala base ideale per le escursioniai maggiori centri turisticidell’area, Pompei, Ercolano e ilVesuvio. Chi viaggia per lavoropuò, invece, trovare nella strut-tura un punto d’appoggio co-modo per raggiungere i mag-giori siti commerciali e indu-striali come il Centro Direzio-nale di Napoli, l’interporto e ilCIS di Nola, la Fiat di Pomiglia-no d’Arco, i cantieri navali diPozzuoli e Baia, il polo dellaqualità e il Tarì di Caserta, gliinsediamenti Finmeccanica, il

Ad Agnano, polmoneverde della città di Na-poli, alle pendici di unvulcano ormai inattivoe all’interno di un par-

co secolare, si trovano le omo-nime Terme, antiche strutturedi origine romana, frequentategià dall’aristocrazia dell’Impe-ro, che offrono cure e tratta-menti per la salute e il benesse-re grazie alle sorgenti di acquedalle proprietà curative e allaparticolare conformazione geo-logica dell’area in cui si trova-no le rinomate “Stufe di SanGermano”. Accanto ad esse, e

Hotel Terme di Agnano

parte integrante del complesso,l’Hotel Terme di Agnano, quat-tro stelle, affiliato alla catenaCharme&Relax.Le terme si sviluppano attornoa delle piccole grotte di tufocomunicanti tra loro, dalletemperature variabili tra i 40° ei 70°C, il cui microclima è do-vuto alla bassa presenza di va-pore d’acqua e all’alta compo-nente di idrogeno solforato esali minerali, un fenomeno geo-fisico alimentato dai soffionivulcanici della conca di Agna-no. Grazie a queste caratteristi-che le saune favoriscono

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comprensorio Olivetti con Vo-dafone e Wind, il quartier gene-rale della base Nato di Agnanoe Bagnoli e il polo fieristicodella Mostra D’Oltremare.L’Hotel Terme di Agnano è unastruttura di medie dimensioni,che dispone di 62 camere, tuttedotate di Tv LCD, Sky, oltre al-la copertura internet wi-fi of-ferta gratuitamente e, in buonametà delle sistemazioni, vistasul parco. La cucina serve lemigliori ricette delle tradizionemediterranea: la sala principalesi trova all’ultimo piano delcomplesso, affacciata sul parcoe la verde conca, ideale per ce-ne di gala e banchetti mentre lasala Pavillion Bleu dispone dispazio riservato per pranzi dilavoro e piccoli eventi.Per quanto riguarda l’offertabusiness, essa si articola in uncentro congressi da dieci sale,in grado di ospitare meeting,convention e congressi fino a300 partecipanti in sala plena-ria. In tutta l’area è disponibilela connessione internet wi-fi.L’ampio parcheggio all’aperto,interno alla struttura, permettedi accogliere bus turistici e ol-tre 250 auto. Sono previsti pac-chetti speciali per piccole riu-nioni di lavoro e per frequentusers, che, raggiunto un certonumero di prenotazioni, po-tranno usufruire dei servizi edei trattamenti della Spa trami-te offerte omaggio.La struttura, infatti, disponeanche di un Spa termale che si

estende per oltre 1.000 metriquadrati, cui si può accederesia in qualità di ospiti (gratuita-mente) sia dall’esterno per unagiornata all’insegna del benes-sere. Oltre alle proprietà cura-tive, le acque termali di originevulcanica sono un rimedio na-turale contro lo stress psicofi-sico e l’affaticamento e, per po-tenziarne gli effetti e i benefici,sono abbinate a trattamenti emassaggi, al solarium con letti-ni e all’angolo relax e tisaneria.La presenza della Spa permet-te di estendere l’evento busi-ness, associandolo a momentipost-congress e a pacchetti sa-lute e benessere ideati inesclusiva per i manager. Peresempio, prolungando il pro-prio soggiorno nel fine setti-mana, è possibile aderire a unprogramma dedicato che si ar-ticola tra venerdì e domenica,una breve vacanza di benesse-re termale che include, oltre adue pernottamenti, l’uso dellaSpa per l’intero periodo di sog-giorno, cui abbinare un mas-saggio specialistico, da sceglie-

re tra l’hot stone totale, l’ayur-vedico, il californiano, il cine-se, il tailandese e molti altri,un trattamento viso anti-impu-rità e idratante e manicure.Prima della partenza un’ultimacoccola: la maschera viso e ilmassaggio corpo Relax.Gianmarco Nasti(foto), dal 2007General Managerdell’Hotel Termedi Agnano SPA Re-sort & Congress,ci conferma infineche «entro la pri-mavera del 2011 èprevista l’aperturadi nuove piscinetermali che completerannoquello che sarà il parco olisticodelle Terme di Agnano: due pi-scine termali scoperte per oltre400 metri quadrati, quattro pi-scine termali coperte con idro-massaggi, oltre 6000 mq di areeesterne a prato attrezzate conlettini prendisole, comodi diva-ni ed eleganti gazebo, sale mas-saggi e una bouvette con pro-dotti bio.Ciò che caratterizzerà la nuovaarea benessere sarà la possibi-lità di sostare presso le antichesorgenti termali recuperate alpubblico nel relax più totale, inuno scenario di eccezionale va-lenza storico-archeologica apochi passi dal centro della cit-tà. Sarà inoltre ripristinato ilvecchio percorso pedonale perconsentire agli ospiti di passeg-giare lungo le sponde del vec-chio lago di Agnano, tra una vi-sita alla “grotta del cane” e laricca vegetazione boschiva».

Adriana Balegno

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Situato lungo la costa me-ridionale della Sicilia, al-le porte della caratteri-stica città di Sciacca, ilVerdura Golf & Spa Re-

sort è la perla tra i nuovi resorteuropei e soprattutto una loca-tion d’eccezione, come semprequando si parla delle struttureluxury della Rocco Forte Col-lection. Discretamente posizio-nato su 230 ettari di splendidopaesaggio, il Resort si affacciasu circa 2 km di costa orlatadallo scintillante mare turche-se. Sciacca è a soli 40 chilome-tri dalla maestosa Valle deiTempli agrigentina, dove si er-gono non solo le bellezze deisiti archeologici ma anche gliambienti più caratteristici delmondo siciliano, per i quali ilVerdura vanta una posizioneprivilegiata.

Ambienti modernicon dettagli originalie ricercatiIl Verdura Golf & Spa Resort èun luogo incantevole e di di-

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LA NUOVA META, IL PERFETTO EQUILIBRIO TRA ELEGANZA, TRADIZIONE E DESIGN

Verdura Golf & Spa Resort

Gli interni sono firmati da Olga Polizzi, sorella di Sir Rocco Forte e responsabile deldesign per il gruppo Rocco Forte Collection

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e privacy. Gli interni firmati Ol-ga Polizzi, sorella di Sir RoccoForte e responsabile del designper il gruppo Rocco Forte Col-lection, sono una naturalecombinazione di eleganza econtemporaneità e riprendonole linee e le forme del paesag-gio a volte duro, aspro, delleterre siciliane. Gli autentici etradizionali decori artigianaliesaltano la struttura, ideatadall’architetto italiano FlavioAlbanese che si ispira alle lineedello spagnolo Luis Barragan.Gli edifici preesistenti sonostati ristrutturati utilizzandomateriali originali, come la pie-

screta eleganza dove potersi ri-lassare, rigenerare e praticaresport, il golf soprattutto, in ma-niera esclusiva. Recentementeselezionato da Condè Nast Tra-veller e inserito nella loro HotList 2010, il Resort si componedi 203 camere con splendida vi-sta sul mare, suddivise in duediverse tipologie: le Courtyarde le Landscape. In tutto il Ver-dura dispone di 47 suite, dueampie Ambassador Suite (169mq) e una Presidential Suite(175 mq) con piscina privata, lapossibilità di cenare all’apertoe tre terrazze. In ogni camera sirespira un reale senso di spazio

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tra vulcanica, il legno e il giun-co, creando una perfetta armo-nia con il territorio circostante.L’utilizzo della terracotta e delcolor ocra per gli esterni offro-no particolari effetti visivi. Ol-ga Polizzi, ha aggiunto il suotocco per ricreare un tangibilee semplice senso del territoriounito all’inconfondibile perce-zione del lusso. Le maiolichedipinte a mano, per esempio,sono una caratteristica ricor-rente nelle case e nelle ville si-ciliane: Olga le ha rese un ele-mento chiave per il design delVerdura.

Meeting e incentiveLa bellezza della costa meridio-nale della Sicilia e gli splendidispazi del Verdura Golf & SpaResort rendono la location spe-ciale e ideale per l’organizzazio-ne di meeting, conferenze eprogrammi incentive. Un luogoideale dove poter combinare inmaniera ottimale lavoro e pia-cere, tenendo riunioni mentresi gioca una partita di golf suuno dei tre spettacolari campidel Resort, oltre alla possibilitàdi gustare pranzi e cene in saleprivate con una splendida vi-suale sugli uliveti circostanti.Le sale meeting sono state alle-stite rispettando gli stessi ele-vati standard che caratterizza-no ogni ambiente del Resort,tutte spaziose e con grandi fine-stre che usufruiscono di lucenaturale e dalle quali si apprez-za la vista dei giardini. Dieci so-no le sale meeting disponibili,sette delle quali misurano dai43 ai 112 metri quadri, una salada ballo a doppia altezza in gra-do di ospitare sino a 300 invitatie divisibile in tre distinte sale,due ampie sale in grado di ospi- �

Discretamente posizionato su 230 ettari di splendidopaesaggio siciliano, il Verdura Golf & Spa Resort si affacciasu circa 2 km di costa orlata dallo scintillante mare turchese

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The Rocco Forte CollectionNata nel 1996, la The Rocco Forte Collection, propone una collezio-

ne di 13 alberghi di lusso e resort in tutta Europa. Ogni albergo ri-

flette lo stile e il design del luogo in cui si trova e garantisce i più al-

ti livelli di qualità, eccellenza nel servizio e particolare attenzione ai

dettagli. The Rocco Forte Collection comprende: Hotel de Russie,

Roma, Hotel Savoy, Firenze, The Balmoral, Edimburgo, The Lowry

Hotel, Manchester, Hotel Astoria, San Pietroburgo, Hotel Amigo,

Bruxelles, Brown’s Hotel, Londra, Villa Kennedy, Francoforte, Hotel

de Rome, Berlino, Le Richemond, Ginevra, The Charles Hotel, Mo-

naco, The Augustine, Praga, Verdura Golf & Spa Resort, Sicilia.

Prossime aperture: Abu Dhabi 2011; Marrakesh 2012; Jeddah 2012;

Cairo 2013.

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tare ognuna sino a 150 invitati eun anfiteatro all’aperto di 1.000metri quadri da utilizzare per leproiezioni. Business centreoperativo 24 ore su 24, wi-finelle sale meeting, sistema divideoconferenza, servizio di se-greteria completano la tecnolo-gia e l’offerta dei servizi.

Verdura: una metamondiale del GolfMa il Verdura Resort è anche lanuova destinazione mondialeper il golf: tre spettacolari cam-pi da golf internazionali, duecampi da 18 buche e uno da 9-par 3, disegnati con grandeestro dell’architetto california-no Kyle Phillips, un capolavorodestinato a diventare l’imperdi-bile meta per gli amanti di que-sto gioco. Il Verdura ha avutol’onore di ricevere il punteggiopiù alto in Italia per uno deisuoi due campi da golf dall’au-torevole guida Rolex World’s

Top 1.000 Golf Courses. Se-condo Sir Rocco Forte, nessunaltro Golf Resort in Europapuò essere paragonato al Ver-dura. Sei campi da tennis interra battuta, un campo da cal-cio, una magnifica piscina asfioro di 60 metri, una palestraattrezzata e piste da jogging sisnodano tra uliveti e agrumeti.La Spa del Verdura è un rifugiodi relax e benessere: uno spa-

zio di 4.000 metri quadri che of-fre quattro piscine per la talas-soterapia, una ricca propostadi trattamenti e programmi be-nessere personalizzati, una pi-scina interna, sauna, hammam

Dieci sono le sale meeting disponibili del Verdura Golf & Spa Resort, sette dellequali misurano dai 43 ai 112 metri quadri

e centro yoga. Il Verdura Golf& Spa Resort è pensato persoggiorni adatti a tutta fami-glia, con un Kids’ Club (4-12anni) ed un Teen’s Club (dai 12anni in poi) che propone ai gio-vani ospiti del Resort un pro-gramma ricco di attività. Il Ver-dura si è aggiudicato il premio“Best family program” – asse-gnato dal Virtuoso Network e ilBest of the Best Hotel Awards’Best Family Escape’ al ForthAnnual Tatler Spa Award. Il Re-sort è stato anche vincitore delPremio Progresso Economico2010 – Agrigento – e dell’ItalianSpa Award 2010 – 1a edizione.

Giovanna Pitto

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HOTEL SAVOY PALACEUfficio PrenotazioniTel. 0365 290588Fax 0365 290556Via Zanardelli, 2/425083 Gardone [email protected]

VILLA SOFIAUfficio PrenotazioniTel. 0365 22729Fax 0365 22369Via Cornella, 925083 Gardone [email protected]

L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi,seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill eDuse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un in-contro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago conuna pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazionidi lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attentosaranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipodi evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con pale-stra, sauna e bagno turco.

Villa Sofia, dimora storica in stile liberty,completa l’ospitalità alberghiera per un totaledi 95 camere.

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greto sta nel trasformare le po-tenzialità di una regione – o,com’è il Salento rispetto allaPuglia, di una porzione impor-tante di essa – nel valore ag-giunto di un’offerta turisticaunica e di qualità». È un nuovomarketing turistico quello dicui ci parla il g.m. degli alber-ghi firmati Vestas Hotels & Re-

veramente competitivi. «Noicrediamo» racconta GiuseppeMariano, g.m. dei tre hotel chefanno parte del gruppo VestasHotels & Resorts «che la ricer-ca delle specificità dei luoghi ela riappropriazione geograficadel territorio possano suppor-tare la competitività di un si-stema turistico. Come? Il se-

Autenticità, universalità,creatività e qualità so-no i valori che costitui-scono l’eredità cultura-le e identitaria di un

luogo. Tanto più in un mondoglobalizzato e omologato dovesaper utilizzare, capitalizzando-le, le risorse specifiche di unterritorio può aiutare ad essere

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CAPACE DI RACCONTARE LA SALENTINITÀ CON UN LINGUAGGIO INEDITO, IL GRUPPO VESTASHOTELS & RESORTS PUNTA SULL’IDENTITÀ GEOGRAFICA E SULLA CULTURA DEL LUOGOCOME LEVA DI SUCCESSO. TRE ALBERGHI NEL CUORE DI LECCE, UN’OFFERTA CAPACEDI SODDISFARE LE RICHIESTE DI TUTTI I SEGMENTI DI MERCATO, CHE HA CONQUISTATOANCHE REGISTI AFFERMATI E CELEBRITIES

Vestas Hotels & Resorts

Ingresso del Risorgimento Resort, 5 stellelusso nel cuore di Lecce riaperto nel 2007dopo un restauro che ha restituito allafacciata l’abbagliante eleganza eimpreziosito gli interni con tratti decisidi design contemporaneo

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Vestas Hotels & ResortsAttivo fin dagli anni ’50 nel settore dell’edilizia residenziale epubblica, il Gruppo Montinari alla fine degli anni ’60 intra-prende una diversificazione produttiva espandendosi sia insettori complementari all’edilizia sia in settori diversi qualimetalmeccanica, finanza e turismo. Il marchio alberghieroVestas Hotels & Resorts, forte della consolidata esperienza ac-quisita in quasi 40 anni di gestione dell’Hotel President, si èarricchito negli ultimi anni di altre due strutture pensate persegmenti di clientela diversi: il Risorgimento Resort★★★★★L el’Eos Hotel★★★. Un’ambiziosa hotel management companyche, avvalendosi di un team giovane e dinamico, conta sullaguida del direttore Giuseppe Mariano e di tutta la sua espe-rienza, maturata nella pluriennale direzione alberghiera pres-so rinomate catene nazionali e internazionali.

sorts, tre strutture nel cuore diLecce appartenenti a tre diffe-renti segmenti di mercato: ilRisorgimento Resort, cinquestelle lusso nel centro storicodella città barocca; l’Hotel Pre-

sident, quattro stelle superior avocazione prevalentemente bu-

siness; l’Eos, il tre stelle designultimo entrato nella famiglia.«Affonda le basi in un’offertache è espressione dell’ampiouniverso di elementi sociali,geografici, artistici e culturalilocali la strategia di lungo pe-

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riodo del gruppo VestasHotels & Resorts, tesasempre più allo sviluppoqualificato e durevoledel sistema turistico sa-lentino. La stessa pro-prietà» prosegue Maria-no «crede fortementenell’importanza di stabi-lire un profondo legame

con il territorio. Per questo mo-tivo coinvolgiamo continua-mente personale selentino nel-la gestione degli hotel e spon-sorizziamo, in collaborazionecon le istituzioni locali e regio-nali, percorsi formativi chespesso sfociano in stage pressole nostre strutture, nonché inimportanti esperienze lavorati-ve all’estero». L’idea, dunque, ècreare una vera e propria basedi professionisti qualificati e direspiro internazionale su cuicostruire un’offerta locale d’ec-

cellenza: «Per una catena dimedio-piccole dimensioni co-me la nostra, uno dei piccolisegreti per battere la concor-renza dei grandi brand interna-zionali» chiosa Mariano «è da-re una forte identità territorialealla nostra offerta. Nei nostrialberghi, infatti, gli ospiti siconfrontano con personale delposto, tanto più che i salentinisono molto orgogliosi dellapropria terra e spesso generosinel raccontare e consigliareagli ospiti i prodotti e i luoghimigliori da provare e visitare».Come vere e proprie gallerie diidentità territoriale, tutto all’in-terno delle strutture del gruppoVestas Hotels & Resorts rac-conta, attraverso una trama dimateriali tipici, cultura, prodot-ti e mood della gente del posto,la storia locale. Con la passio-ne e il carattere di chi ha inna-ta in sé l’essenza della pura ac-coglienza, come indicato anchenel nome del marchio alber-ghiero che deriva da Vesta, ladea latina del focolare e del-l’ospitalità e ai valori che que-sta simboleggia.

Il fascino senza tempo di un’elegante dimora storicaarricchito dai tratti caldi e decisi dei linguaggi este-tici più moderni, una galleria di atmosfere suggesti-ve, frutto dell’incontro fra tradizione e contempora-neità. Il Risorgimento Resort è un albergo sorpren-dente, che ha conquistato registi, attori, critici e po-litici... Una Lecce comoda, accogliente, uguale, pre-vedibile e allo stesso tempo ricca di suspence e col-pi di scena, quella che ha fatto da sfondo all’ultimo

Risorgimento Resortl’essenza del lusso nel cuore di Lecce

lavoro del regista Ferzan Ozpetek, “Mine Vaganti”.«Nel corso del suo soggiorno da noi», racconta Ma-riano, «Ozpetek non ha mai nascosto il suo amoreper il Salento, per Lecce e per la meravigliosa ospi-talità della sua gente, che ha letteralmente adottatol’intera troupe nelle otto settimane e mezzo di lavo-ro. Ozpetek» prosegue Mariano, «prima di lasciareil Risorgimento Resort mi ha detto che avrebbe cer-tamente sofferto il mal di Lecce».

Hotel President

Eos Hotel

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Nella hall del Risorgimento Resort, durante il G8 Meetingof Finance Ministers che si è tenuto il 12 e 13 giugno2009, stretta di mano tra Timothy Geithner, United StatesSecretary of the Treasury, e Giuseppe Mariano.

Photo-gallery di celebrities

Risorgimento Resort. Da sinistra Andrea Montinari, Presi-dente Vestas Hotels & Resorts, Ferzan Ozpetek, regista delfilm Mine Vaganti e Laura Panzera, moglie di Andrea Mon-tinari

Al centro Anna Falchi, nell’American Bar Janet Ross del Ri-sorgimento Resort durante il Festival del Cinema Europeo.

Roof garden restaurant Altavilla del Risorgimento Resort,durante il Festival del Cinema Europeo. Da sinistra CristianDe Sica, Federico Zampaglione e Carlo Verdone.

Ristorante Myosotis dell’Hotel President, durante il Festivaldel Cinema Europeo, da sinistra: Carlo Verdone, AntonioCarbone, maitre del ristorante, Cosimo Simmini, chef, eCristian De Sica.

Risorgimento Resort. Da sinistra Vittorio Sgarbi, Lino Banfie Giuseppe Mariano.

Federico Zampaglio-ne, cantautore, regi-sta e frontman delgruppo Tiromancino,al Risorgimento Re-sort durante il Festi-val del Cinema Euro-peo tenutosi lo scor-so aprile a Lecce.

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SERVIZ I

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famiglia Novaro s’è sempre oc-cupata in prima persona dellasocietà, che deve la sua fortunaanche al virgulto da cui siestrae l’olio Novaro, nato da unantico e più che centenarioceppo di ulivo delle terre del

Il marchio Olio Novaro traele sue origini a Oneglia, nelponente ligure, dove Agosti-no Novaro nel 1860 fondòl’omonima ditta olearia. Il

successo ottenuto lo incorag-giò ad investire con energia ed

entusiasmo in quella che, inbreve tempo, diventò una so-cietà di fama mondiale: la Pao-lina Sasso e Figli, in onore del-la moglie e della sua famiglia.Da allora, nel corso di questi150 anni di costante attività, la

EREDE DI UNA CONOSCENZA SPECIFICA NEL SETTORE OLEARIO, GIORGIO NOVARO GUIDAUN’AZIENDA CHE AFFONDA LE SUE RADICI IN UN PASSATO LONTANO. IN QUEST’INTERVISTACI SPIEGA COM’È RIUSCITO A RAGGIUNGERE IL SUCCESSO, FORNENDOCI ANCHE PREZIOSEINFORMAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELL’OLIOCristina Piccinotti

OlioNovaro

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SERVIZ I

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Ponente Ligure, precisamentea Imperia-Oneglia. Nel 2001Giorgio Novaro fonda la G.

Novaro & C, una società nuo-va nel panorama oleario, maricca di tradizione e cultura.Erede di una secolare cono-scenza specifica nel settore,Giorgio Novaro guida la suaazienda facendo tesoro degliinsegnamenti del bisnonnoAgostino, ma con una visionemoderna e un’attenzione sem-pre costante alla soddisfazionedella clientela di oggi. Le com-petenze e le conoscenze tecni-che di Giorgio Novaro, risulta-to di un mix perfetto tra pas-sione per il suo lavoro e retag-gio familiare, gli hanno per-messo di muoversi con succes-so in un mercato estremamen-te variegato, per qualità ed of-

un’alimentazione sana, l’olio

di oliva e sua maestà l’olio

extravergine di oliva.

«L’olio extra-vergine di oliva èun alimento che possiede ca-ratteristiche nutrizionali e me-taboliche che lo rendono unicoper sapore, aroma e fragranza.Le scienze mediche e nutrizio-nali hanno analizzato questepeculiarità dimostrando che èun condimento sano e genuino,che riesce ad arricchire la dietadi grassi essenziali e di vitami-ne particolari. L’analisi delleabitudini alimentari dei consu-matori rivela che, negli ultimianni, si è sviluppata una sem-pre maggiore sensibilità e at-tenzione nella scelta di prodot-ti genuini, certificati, in una pa-rola, di qualità. Questo trend

vale anche per la scelta del-l’olio extra-vergine di oliva, cheoccupa oggi un ruolo di primopiano sulle tavole di molte fa-miglie e si è guadagnato lo sta-

tus di ingrediente principe del-le migliori ricette della cucinaitaliana, tradizionale e non. Perquesta ragione, accanto all’uti-lizzo di materie prime semprepiù ricercate, chef stellati egrandi cuochi di tutto il mondonon possono più, oggi, rinun- �

ferta: «Rispondiamo alle richie-ste della clientela puntandosulla qualità del nostro prodot-to, sempre alta e costante, suun servizio di consegna pun-tuale, una distribuzione capilla-re e sull’estrema serietà nellascelta di fornitori, confeziona-tori e distributori» raccontasoddisfatto e con il piglio di chisa di aver tra le mani un’azien-da solida, Giorgio Novaro (fo-to), che aggiunge: «Le nostrecompetenze nella selezionedella materia prima, tutta ita-liana, e nei processi di lavora-zione sono alla base del suc-cesso della nostra attività. Nelcorso della mia esperienza qua-rantennale nel campo indu-striale oleario ho sempre indi-rizzato le mie scelte di mana-

gement seguendo quelli checonsidero anche i punti di for-za della G. Novaro & C.: un ec-cezionale rapporto qualità-prezzo, la massima puntualitànelle consegne e l’indiscutibilecapacità di assicurare unaquantità di prodotto pari alle ri-chieste».Rispondendo alle nostre do-

mande, Giorgio Novaro ci

aiuta a conoscere meglio

l’ingrediente principe di

In piedi, da sinistra Enrico,Daniela e Silvio, i figli e la mogliedi Giorgio Novaro (seduto inpoltrona) nel salotto della lorocasa a Imperia

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vergine sono molti altri fattori(varietà delle olive, grado dimaturazione, prevalenza di al-cune sostanze quali clorofille ecaroteni in esse contenute).L’olio può assumere, quindi,una varietà infinita di gradazio-ni di colore, dal verde brillanteal dorato intenso al verde in-tenso».

Per produrre 1 litro di olio

serve 1 kg di olive?

«Per produrre un litro di olio dioliva sono necessari circa 5 kgdi olive. Incidono molto sullaresa delle olive, oltre che sullaqualità dell’olio, il tipo di culti-

var, le condizioni delle olive, ilmodo in cui viene effettuata laspremitura e la temperatura diestrazione».Qual è la differenza sostan-

ziale tra olio di oliva e olio

di semi?

«L’olio d’oliva si estrae diretta-mente dal frutto, e non dai se-mi, e conserva intatte tutte lecaratteristiche antiossidanti esalutari. Gli oli di semi, invece,vengono sottoposti a processichimici di raffinazione, attra-verso l’estrazione con solventi,che li rendono privi di odore esapore in quanto perdono, du-rante la lavorazione, caroteni,tocoferoli e altre sostanze».Da cosa dipende la qualità

di un olio di oliva?

«Da numerosi fattori: determi-nante è la varietà delle olive, lazona di produzione, il clima ela composizione del terreno inbase al quale l’oliva acquista unsapore e un odore caratteristi-

ciare a quest’ingrediente, unotra i migliori che il territorioitaliano sia in grado di offrire».Tecnicamente cos’è l’olio

extravergine di oliva?

«L’olio extravergine di oliva siottiene dalla prima spremituradi olive fresche di prima qualità(senza la cosiddetta “puntura dimosca”), colte, spremute, e sol-tanto precedentemente lavate eseparate da rametti e foglie. Laspremitura avviene attraversoprocessi meccanici, quindi sen-za il ricorso a sostanze chimi-che e in condizioni che non cau-sino alterazioni dell’olio. Primadi essere imbottigliato l’olio vie-ne filtrato. L’acidità libera del-l’extravergine di oliva, espressain acido oleico, non deve risul-tare superiore all’0,8%».Quale deve essere il colore

dell’olio?

«Innanzi tutto il colore dell’olionon è un indice esclusivo dellasua qualità. A determinare laqualità di un ottimo olio extra-

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SERVIZ I

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co. Difetti e pregi dipendonodalla maturazione delle olive,dalle modalità di raccolta edestrazione e dai metodi di con-servazione. Non sono da esclu-dere i trattamenti della piantad’ulivo e del terreno di coltiva-zione».Come dovrebbe essere la

bottiglia che conserva l’olio

di oliva?

«I nemici principali dell’oliod’oliva sono: luce, calore, ossi-geno e odori. I migliori reci-

pienti per conservarlo sono icontenitori in vetro scuro e icontenitori serbatoi in acciaioinox. L’olio extra-vergine d’oli-va va conservato in luoghi fre-schi e asciutti, in ambienti conescursioni termiche non ecces-sive, va assolutamente protettodalla luce diretta, dall’aria e dalcalore. Il freddo non provocaalterazioni nella struttura delprodotto e nella sua conserva-bilità».L’olio di oliva è più digeribi-

le rispetto all’olio di semi o

a altri grassi alternativi?

«Numerosi studi scientificihanno dimostrato l’alta digeri-bilità dell’olio di oliva rispettoad altri oli. L’olio di oliva pre-senta una digeribilità più eleva-ta rispetto a qualsiasi altro con-dimento. Altra caratteristicaimportante è che l’olio di olivanon è ingrassante più degli altrigrassi ed oli, non solo è ancheun naturale rimedio per abbas-sare il colesterolo. Quindi nes-sun vantaggio per la linea usan-do oli di semi».Qual è la durata di un olio

extra-vergine di oliva?

«Il consiglio dei maggioriesperti è quello di consumarel’olio extravergine d’oliva nellastessa annata di produzione,anche se generalmente si con-sidera che il prodotto può esse-re consumato fino a 20 mesi �

Uliveto di proprietà della famiglia Novaro nell’entroterra di Imperia

Imperia. Giorgio Novaro nel suo studio

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A TAVOLA CON OLIO NOVAROL’Olio di oliva Novaro si ottiene aggiungendo dell’olio extraver-gine di oliva ad alta acidità (3/5°), opportunamente neutralizzato,ad una selezione accuratamente scelta di oli extravergini a bassis-sima acidità (0,2/0,5°). È una miscela di circa 0,3° di acidità, dalprofumo e dal sapore particolarmente delicati, adatti anche persquisite e fragranti fritture.L’Olio Extravergine di Oliva Novaro è ricavato da un’attentaselezione dei migliori oli extravergini reperibili sul mercato italia-no. La qualità di questo prodotto ne consente l’utilizzo sia per lacottura dei cibi, sia per il condimento di piatti crudi.L’Olio Extravergine di Oliva Novaro Selezione Speciale è al100% un prodotto italiano. Top di gamma della famiglia Novaro,è ottenuto da un’accurata selezione di oli provenienti prevalente-mente dalla Liguria di Ponente. Non filtrato, l’extravergine Sele-zione Speciale viene imbottigliato in bottiglie scure per preservar-ne più a lungo l’originaria fragranza.L’Olio Extravergine di Oliva Novaro Mosto è 100% prodottoitaliano ottenuto dall’unione di diversi tipi di oli selezionati tra imigliori presenti in Italia.L’Olio Extravergine di Oliva Novaro da olive Taggiasche pro-viene dalle migliori olive taggiasche nate da piante secolari radica-te sulle colline della Riviera Ligure di Ponente. Dalla frangitura afreddo si ottiene un ottimo olio extravergine di oliva da olive tag-giasche a bassa acidità, fragrante e genuino. Ottimo con il pescee favolose insalate, quest’olio è conservato in bottiglie fasciate inlamina dorata.Arricchiscono la gamma dei prodotti Novaro l’Aceto balsamicodi Modena Novaro, ottenuto da vini italiani mediante un siste-ma di fermentazione naturale; la Crema Balsamica a base diAceto Balsamico di Modena, un prodotto pronto da usare, checonserva l’equilibrio del gusto dolce-acido tipico del migliore Ace-to Balsamico, con una consistenza particolare, risultato della mi-scelazione del mosto con l’Aceto Balsamico invecchiato, cui fa se-guito un processo speciale di filtrazione; la linea delle Conserve,che comprende Olive in salamoia taggiasche, Olive denocciolatetaggiasche in olio extra vergine di oliva, Patè di olive taggiasche,Pesto alla genovese.

SERVIZ I

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dalla spremitura. Gli oli DOPdevono obbligatoriamente indi-care la data di scadenza entro i18 mesi».Se si sente un “pizzicore”

alla gola, significa che l’olio

non è di buona qualità?

«Il pizzicore e il gusto amaroche si avvertono nell’assaggia-re l’olio extravergine d’oliva,non sono da considerarsi difet-ti. Rappresentano, infatti, le ca-ratteristiche distintive di un ot-timo prodotto naturale».Per una buona frittura è

meglio utilizzare l’olio di

oliva o l’olio di semi?

«L’olio di oliva è il miglior gras-so da frittura in assoluto. Laprima importante caratteristi-ca di un grasso per frittura è lastabilità: è importante chel’olio non raggiunga mai il pun-to di fumo, ovvero non avven-ga il fenomeno chiamato piro-lisi, che consiste nella rotturadelle molecole dovute per ef-fetto del calore. Dalla pirolisisi originano sostanze volatili diodore e sapore acri che sonodannose per il fegato. L’olio disemi, l’olio più utilizzato in frit-tura, è molto in basso nellaclassifica della stabilità, tantoche in alcuni paesi europei èobbligatoria l’indicazione sul-l’etichetta di olio non adattoper friggere». ■

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LE VIE DELL’ INCENTIVE

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Una piccola e bellissima isola delle Antille, divisada un confine reale e immaginario. Esprit francese,lusso ed eleganza al nord. Divertimento, shopping e fortiemozioni nel sud olandese. Praticamente tuttoe il contrario di tutto, stretto tra l’Oceano Atlanticoe il Mar dei CarabiTesto e foto di Barbara Ainis

I due voltidi Saint MartinI due voltidi Saint Martin

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LE VIE DELL’ INCENTIVE

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�I toni caldi del tramonto rivelano tutta la bellezza della Baìe Rouge

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LE VIE DELL’ INCENTIVE

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la colpa fu del maggior tenorealcolico della bevanda a basedi ginepro o forse no, ma quan-do i due si incontrarono, decre-tando finalmente la divisionepolitica dell’isola, fu il francesead avere la meglio, guadagnan-do per il suo re la metà piùgrande (e molte delle spiaggepiù belle).Che la leggenda abbia o menoun fondo di verità, sta di fattoche Saint Martin è tutt’oggi lapiù piccola isola abitata almondo ad essere politicamentedivisa in due distinte nazioni

La leggenda racconta didue uomini, uno francesee l’altro olandese, rappre-sentanti ognuno le rispet-tive potenze coloniali,

che, nel 1817, per spartirsi lapiccola e incantevole isola diSaint Martin senza spargimentodi sangue, dopo quasi duecentoanni di litigi, battaglie e conte-se, decisero di cimentarsi inuna curiosa sfida di resistenzaalle fatiche e all’alcol. Schienacontro schiena nel punto dellacosta atlantica che oggi cono-sciamo come Oyster Pond, si

incamminarono l’uno verso ilnord (il francese) e l’altro ver-so il sud (l’olandese), seguendoil profilo dell’affascinante e va-riegata costa e conquistandopasso dopo passo il dominio suquelle spiagge, quelle colline,quelle scogliere e quelle lagu-ne. Non più di 68 chilometri dapercorrere in tutto non eranopoi molti (l’isola nel suo puntopiù largo non raggiunge i 16chilometri di diametro) e i duecontendenti si dice potesserocontare sul conforto di birrafrancese e gin olandese. Forse

Il magnifico panorama della Anse Marcel

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LE VIE DELL’ INCENTIVE

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(una Collettività d’Oltremarefrancese e una Nazione Costi-tutiva del Regno dei Paesi Bas-si). Non si tratta solamente diuna semplice curiosità per ap-passionati di geopolitica. La di-visione quasi invisibile in quan-to a controlli e segnalazioni èassolutamente evidente e sor-prendente dal punto di vistaculturale, architettonico e so-ciale. In altre parole, se voglia-mo, di stile. Il nord francese haereditato dalla madrepatrial’eleganza discreta, lo charmedegli hotel e dei resort, il piace-

re per la cucina d’autore, il raf-finato gusto per la moda e gliaccessori. D’altro canto, il sudolandese, in realtà, ha ben po-co a che fare con i Paesi Bassi.Più che altro il suo stile rispon-de al gusto e alle esigenze di unpubblico nord americano e del-le migliaia di turisti di tutto ilmondo che arrivano nel portodi Philipsburg a bordo delle na-vi da crociera per una visitamordi e fuggi. Così ecco chesull’altrettanto bella costa delsud si affacciano grandi condo-mini multiproprietà, hotel ex-

tra lusso in alti e imponentiedifici di cemento e vetro (conle dovute, poche, ma eccellen-ti, eccezioni di charme), localinotturni, fast food made inUSA (vietati nel nord france-se), negozi di elettronica e mo-da casual a ottimi prezzi (oltreche Tax free come in tutta l’iso-la). La presenza di due animetanto diverse nel volgere di po-chi chilometri rappresenta unaricchezza e una varietà di cuitutti i visitatori possono benefi-ciare, trovando un equilibrioperfetto tra charme e diverti- �

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mento, cene gourmet e shop-ping da occasione, spiagge dasogno ed emozioni inattese.Come quella di vedersi atterra-re sulla testa un boeing 747mentre si prende il sole nellaspiaggia di Maho Beach nel suddell’isola, praticamente attac-cata all’aeroporto Princess Ju-liana International. Quale chesia la vostra idea di stile, nonpotete perdervi questo spetta-colo unico al mondoProprio dall’aeroporto della ca-pitale di Sint Maarten, questo ilnome della metà olandese, hainizio per tutti la visita all’isola.Il consiglio quasi obbligato, vi-sta la scarsità di mezzi di tra-sporto pubblici, è quello di no-leggiare un’auto per potersimuovere liberamente tra le ol-tre 30 spiagge e le piccole egraziose città dell’isola (atten-zione però a non lasciare maioggetti personali nell’auto par-cheggiata). Per alloggiare nelnord la scelta è varia e interes-sante tra boutique hotel dicharme, resort eleganti e ma-gnifiche ville presenti lungotutta la costa, sia su quellaatlantica sia su quella caraibi-ca. Particolarmente scenografi-ca è la baia Ance Marcel sullaquale si affacciano diversi ho-tel tra cui l’elegante e recenteSemplicità e sapori locali in uno dei lolo dell’isola, i tipici barbecue caraibici

Grand Case è considerata la capitale gastronomica del Caribe, per la qualità e la varietà dei suoi ristoranti

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Radisson resort, marina & SPA,in perfetto stile coloniale carai-bico, e, su di una alta collina al-le sue spalle, il colorato bouti-que hotel Marquis.Nella piccola cittadina diGrand Case, considerata la ca-

pitale gastronomica dei Caraibiper la varietà e la qualità dellasua offerta di ristoranti, daisemplici e tipici barbecue ca-raibici Lolo, all’alta cucinafrancese ed internazionale, sitrova il delizioso Le Petit Hotel,

10 studios e una suite in ele-gante e raffinato stile colonia-le, affacciate direttamente sullaspiaggia dorata e il mare tur-chese. Per chi voglia spazio eintimità le ville più belle del-l’isola (molte si possono affitta- �

Colorata e divertente, la spiaggia di Friar’s Bay è il paradiso della musica reggae

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re attraverso agenzie di RealEstate) si trovano sulla collinache sovrasta la splendida BaìeOrientale (Orient Bay) e nelleTerres Basses, all’estremo op-posto, di fronte a indimentica-bili tramonti sul Mar dei Carai-bi. Un altro luogo assolutamen-te unico dove soggiornare sitrova, invece nella metà olan-dese (una magnifica eccezionedi charme), sulla costa caraibi-ca. Si tratta del lussuoso La Sa-manna, del gruppo Orient-Ex-press, affacciato sull’incante-vole e tranquilla Baìe Longue(Long Bay).

Atterrano quasi sulla spiaggia di Maho Beach gli aeroplani diretti all’aeroportoPrincess Juliana International

Drink e ottima cucina al Waikiki Beach, uno dei molti piacevoli bar-ristorantisulla lunga spiaggia della Baìe Orientale

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Le spiagge sono certo una delleprincipali attrazioni dell’isola.Quello che rende unica SaintMartin è, in particolare, la va-rietà dei suoi litorali. Si pensaai Caraibi e si immaginano sololunghe e meravigliose spiaggebianche, palme da cocco e ma-re trasparente. E certo la pic-cola enclave franco-olandesenon si fa mancare questi magi-ci panorami, come nel casodella appena menzionata BaìeLongue (Long Bay), selvaggia epoco frequentata, della roman-tica Baìe aux Prunes (PlumBay), indimenticabile al tra-

monto, o della Simpson Bay,nel cuore della metà olandese.Ma allo stesso tempo, nel vol-gere di pochi chilometri, l’isolapermette di scoprire piccolecalette di sabbia dorata strettetra rosse scogliere, come la Ba-ìe Rouge, con splendidi fondaliper gli amanti dello snorkelinge due deliziosi ristorantini sullaspiaggia; o spiagge colorate edivertenti, come Friar’s Bay iltranquillo regno della grandecomunità Rasta presente sul-l’isola, dove si trova il bellissi-mo e mitico Kali’s Beach Bar edove ad ogni notte di luna pie-

na si organizza una animata fe-sta in stile Reggae; o, ancora,lunghe spiagge bagnate dalledivertenti onde dell’OceanoAtlantico, come la Baìe Orien-tale (Orient Bay), una lunghis-sima distesa di sabbia bianca,piena di bar, ristorantini (simangiano eccellenti piatti dipesce e di carne) e baracchinidove noleggiare moto d’acqua,enclave, nel suo estremo meri-dionale, degli amanti del nudointegrale. Pochi minuti di barca(con partenze frequenti dallabaia di Cul de Sac, a nord est)sono sufficienti per raggiunge- �

Arrivo nella marina protetta e sicura del Radisson nella bella Anse Marcel

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re la bellissima Ilet Pinel. Sitratta di una piccola isola ver-de, cinta da una spiaggia disabbia bianca, costellata di ele-ganti e piacevoli bar-ristorantie bagnata da un mare traspa-rente con bellissimi fondali dascoprire. Affacciata com’è ad

ovest, verso l’isola più grande,regala il tramonto più bello chesi possa godere dal lato orien-tale di Saint Martin. Chi vogliaspingersi un po’ più lontanoper mare può raggiungere l’Ilede Tintamarre, riserva protettae SPA naturale per le proprietà

dei suoi fanghi d’argilla, o arri-vare fino alle esclusive e ma-gnifiche Anguilla (20 minuti) eSaint Barth (45 minuti).E infine qualche consiglio perlo shopping e le spese. Le oc-casioni per fare compere sonomoltissime. Nella metà france-

Ampie e luminose le suite in stile coloniale del Radisson

Una magnifica vista sulla spiaggia di Baìe Longue, dalla terrazza del resortLa Samanna

Il ristorante Le Marché del Radisson

Cromoterapia nella SPAdel Radisson

Romantico crepuscolo sullaspiaggia della Baìe aux Prunes

La natura intatta dell’isola offre riparoa farfalle di ogni forma e colore

Relax al Karibuni bar sulla spiaggiadell’Ilet Pinel

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se e, in particolare, nella bellacapitale di Marigot, si trovanoboutique di abbigliamento, ac-cessori, profumi e cosmeticidelle migliori marche europeee statunitensi a prezzi non bas-si, ma comunque interessanti

vista l’opportunità offerta dalTax Free. La capitale della me-tà olandese, invece, è conside-rata una vera e propria Meccadello shopping: per le vie diPhilipsburg le vetrine attirano iclienti con prezzi imbattibili su

computer ed elettronica, foto-grafia, gioielleria e abbiglia-mento casual. Un’ultima racco-mandazione: fate scorta di dol-lari americani. Infatti, sebbenela moneta ufficiale al nord sial’euro, mentre al sud il fiorinodelle Antille Olandesi, in en-trambi i casi è assolutamenteconveniente pagare sempre indollari. Nella metà olandeseperché è di fatto la valuta cor-rentemente utilizzata (qui sipuò prelevare direttamente indollari), mentre in quella fran-cese perché in molti esercizicommerciali, per contrastarela concorrenza del ben piùeconomico sud, si applica unconveniente cambio euro/dol-laro 1 a 1. ■

Dove DormireRadisson Blu Resort Marina & SpaAnce Marcel

Saint Martin

Tel: +590 590 87 67 00

www.radissonblu.com/resort-stmartin

Marquis Boutique Hotel et SpaAnse Marcel, Pigeon Pea Hill

Saint Martin

Tel: +590 590 29 42 30

www.saintmartinhotelmarquis.com

Le Petit Hotel248 Boulevard de Grand Case

Saint Martin

Tel: + 590 590 29 09 65

www.lepetithotel.com

La Samanna Resort & Spa - Orient-ExpressBaìe Longue

Sint Maarten

Tel: + 590 590 87 64 00

www.lasamanna.com

Come raggiungere Saint MartinVoli dall’Italia con KLM e Air France (1 solo scalo) a

partire da 870 euro A/R

Informazioniwww.st-martin.org

Eccellenti aragoste e pesce squisito si possono gustare nei ristoranti dei resort,nel paesino di Grand Case, ma anche sulle spiagge più belle dell’isola

Il ristorante C Le Restaurant dell’elegante resort Radisson

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LA MIA C ITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

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In “Controfigura”, lo scrittore Luigi Fontanellatorna nella Roma dei suoi anni giovanili, alla ricercadi un se stesso mai dimenticatoManuela Mancini

del passato si intrecciano aquelli del presente in una flâne-rie che ha il gusto vago e strug-gente dei sogni mai del tuttoabbandonati. Questa in nuce latrama di “Controfigura” (edi-zione Marsilio, 15 euro), l’ulti-mo romanzo di Luigi Fontanel-la, scrittore, poeta e critico let-terario che si divide tra Roma,la sua città natale, e New York,la sua patria d’adozione, doveattualmente insegna italianisti-ca alla State University. Abbia-mo incontrato l’autore duranteun suo recente soggiorno inItalia.Il romanzo ha il sapore di

una biografia. Quanto c’è di

Luigi Fontanella nel prota-

gonista Lucio Grimaldi?

«Molto. Una volta Fellini disse“se anche dovessi fare un filmsu una mosca, questo film par-

lerebbe di me”. Da parte miavorrei aggiungere che Contro-

figura è sì, in parte, un roman-zo autobiografico, ma anche unromanzo dell’immaginazione,nel senso che, mentre lo scrive-vo, i ricordi si andavano, percosì dire, ricreando in modoinedito e mi inventavo di sanapianta personaggi e situazioni».Gli appunti che Lucio ritro-

va nel suo vecchio taccuino

gli restituiscono istantanee

di vita in cui personaggi e

luoghi rappresentano un

mondo affettivo che non c’è

più. Da qui un’acuta nostal-

gia che si sovrappone alla

trepidazione giovanile che

si prova quando si ha anco-

ra tutta la vita davanti...

Cosa rimpiange di più Lucio

del suo passato?

«Tutto ciò che non potrà più ri-

Un uomo trova casual-mente un vecchio tac-cuino su cui aveva co-minciato a scrivere unastoria. All’improvviso

riemergono alla memoria ricor-di ed emozioni che lo spingonoa tornare nella Roma della suagiovinezza, sulle tracce di quel-la storia lasciata incompleta.Inizia così un viaggio nostalgi-co nel cuore della Capitale, incui il confine tra realtà e imma-ginazione si assottiglia sempredi più e in cui fatti e personaggi

Et in arcadia ego

Il mercato di Porta Portese

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po. Quali di questi luoghi le

sono rimasti più nel cuore e

perché?

«Per me Roma è la città italia-na più magmatica e derisoria,più creativa e seducente. È lamamma Roma pasoliniana, maanche la Roma petroliniana efelliniana, città contraddittoriae feconda, puttana e generosa,traditrice e fedelissima, piagno-na e godereccia. Sono tanti,troppi i luoghi che di questacittà mi sono rimasti nel cuore,ma se proprio dovessi sceglier-ne qualcuno, direi le sue ville,in particolare Villa Celimonta-na e Villa Pamphili, le sue piaz-ze dechirichiane, tutta la zonadi Campo de’ Fiori, alcuneviuzze del centro storico e diTrastevere, viuzze dove puoiinventarti un’infanzia».In un capitolo, Lucio ricorda

alcuni passaggi del racconto

“La passeggiata” di Robert

Walser. In particolare cita le

parole “Quello che noi com-

prendiamo e amiamo com-

prende e ama noi pure. Io

non ero più io, ero un altro,

ma appunto perciò più che

mai me stesso”. Che valore

LA MIA C ITTÀ

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hanno, per lei, le parole

“identità” e “mistero”?

«Identità e mistero sono le dueparole-chiave della vita: con laprima, cerchiamo di dare unaconfigurazione al nostro esse-re, alla nostra personalità. Conla seconda, ci interroghiamo sunoi stessi pur sapendo che nonesiste una risposta certa: in re-altà non sapremo mai chi vera-mente siamo. Forse, solo chi cista accanto può saperlo, anchese in modo parziale».Cosa rappresenta per lei la

città di New York?

«Il ventre culturale del mondo.Oggi New York è come la Pari-gi degli anni Dieci e Venti, annid’oro in cui nacquero le avan-guardie storiche del futurismo,dadaismo e surrealismo. Non èun caso che Marinetti decise dilanciare il primo manifesto fu-turista proprio dalle colonnedel Figaro».Che posto occupa la scrittu-

ra nella sua vita?

La scrittura è la mia secondavita, la vita dell’immaginazio-ne. Una vita seconda ma nonsecondaria, perché, se non cifosse, non ci sarebbe neppurequella dell’altro Luigi Fonta-nella». ■

petersi. La vita è in fondo comeuna passeggiata. Fa bene, forse,ripercorrere i luoghi e rincon-trare le persone che l’hanno re-sa degna di essere vissuta. Matutto questo occorre farlo congioia e speranza, credendo checiò che abbiamo amato conti-nuerà ad esistere anche dopo eoltre di noi».Nel romanzo, a un certo

punto, Lucio, imbattendosi

in una sua vecchia fiamma e

rimanendone fortemente

deluso, pensa che, forse, le

cose dovrebbero essere la-

sciate al proprio posto, nel

tempo e nei luoghi in cui so-

no state vissute. Come vive

lei il confronto tra passato

e presente?

«È un confronto inutile. Siache lo si dimentichi, o lo si co-lori magicamente, è sempre ilpassato a vincere».In questa sorta di itinerario

dell’anima, la città di Roma

è come se vivesse di emozio-

ni proprie: Lucio si ritrova

in quartieri che rievocano

drammi passionali, coinci-

denze inaspettate, ma anche

dolci atmosfere senza tem-

Lucio Grimaldi, il protagonista di Controfigura, osservala vita con lo sguardo schietto e curioso dell’artista:cammina tra le strade di Roma alla ricerca del tempoperduto, ma è pronto a cogliere, in uno in un incontroinatteso, stimoli sempre nuovi. E mentre il quotidianocontinua a sorprenderlo con la sua imprevedibilità, laletteratura si fonde con la vita, in una passeggiata cheha il passo leggiadro di un sogno

I giardini di Villa Borghese.In alto Castel Sant’angelo

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INSIDE THE CHARACTER

238 1-2 2011 | www.mastermeeting.it

Sta passeggiando lungo la banchina del porto di Salem quando nota un riggerche si arrampica agilmente sull’albero maestro di un antico veliero. Alla mentele affiorarono due immagini: quella di un ballerino, e quella di un ragno, di cuiBrunonia Barry confessa, ha sempre avuto un innato terrore. Le viene così l’ideade “La ragazza che rubava le stelle” (Garzanti, 18,60 euro) l’ultimo suo fortuna-to romanzo, una storia dove ciò che è non è ciò che sembra e dove la ricercadella verità, al pari di un cielo stellato, diventa un faro guida per ritrovare lastrada di casa e dunque una propria collocazione all’interno del caos della vita.Un caos che, se lo si sa decifrare, non è poi così cattivo, neppure quando fa ma-le, poiché, in un modo o nell’altro e con i suoi tempi, restituisce sempre quelloche toglie. Ma “La ragazza che rubava le stelle” è anche una grande storiad’amore che si dipana su diversi piani e che, attraversando il tempo, lo spazio el’immaginazione, giunge al cuore del lettore come una di quelle care e vecchiestorie universali che, in fondo e nel profondo, appartengono un po’ a tutti.

di Red PenugoLiberamente ispirato al questionario di Bernard Pivotrivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

Il tuo rifugio?La mia casa estiva in riva al lagonel New HampshireIl vizio capitale in cui ti ricono-sci?La rabbiaIl regalo che vorresti ricevere?Il tempo

Brunonia Barry

La parola che ami di più?PersonaggioLa parola che ti piace di meno?RagnoLa paura più grande?CadereLo scrittore che più ammiri?James JoyceIl libro da portare sull’isola de-serta?Il buio oltre la siepeOttimista o pessimista?OttimistaDare o ricevere?DareLa tua stella polare?La veritàLa qualità che ammiri di più ne-gli altri?L’affidabilitàIl personaggio del passato cheavresti voluto essere?Jane Austin

La cosa a cui non puoi rinun -ciare?Mio maritoIl sogno che non hai ancora rea-lizzato?Lo sto vivendoIl viaggio più bello?In Italia. A Positano, Matera e RomaLa tua risorsa interiore?La logicaL’amore più grande?Quello che non ti aspettiSe guardi in cielo cosa vedi?Da dove veniamo e quanto siamopiccoli e irrilevantiIl mistero più affascinante?Il cervello umanoIl tuo epitaffio?Alla fine lo scrisseCosa vorresti che Dio ti dicesseuna volta arrivata in paradiso?BenvenutaE chi vorresti incontrare perprimo?Mia madre

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Emilia Romagna e MarcheElisabetta Grimaldi c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - [email protected]

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LazioCarla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. e Fax 068103883 - 3355249624 - [email protected]

CampaniaLina Cappiello - Via degli Aranci 155 - 80067 Sorrento - Tel. 0818073559 - Fax 0818782023 - [email protected]

Altre RegioniA cura del coordinamento Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856

AustriaDr. Roberta Rio - Tel. 0043 680 1344594 - [email protected]

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al RegolamentoCSST Certificazione Stampa Specializzata e Tecnica • Per il periodo 1.1.2009-31.12.2009 - Tiraturamedia: 7.333 - Diffusione media: 7.326 - Certificato CSST n. 2009-1938 del 26.02.10 - Società di revi-sione: RSM RIA & PARTNERS - Tiratura del presente numero: 8.000 copie

Da sempre il partner di fiducia della vostra comunicazioneDirettore responsabileManuela Mancini - Tel. 02862327 int. 113 - 3382884281 - [email protected]

CaporedattoreCristina Marina - Tel. 02862327 int. 211 - 3332473731 - [email protected]

CoordinamentoElisabetta Grimaldi - Tel. 02862327 int. 102 - 3803074565 - [email protected]

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Grafica Gianluca Ubezzi

Stampa 2esse Pubblicità srl - Borgosesia (Vc)

Servizi Speciali Linda Smiderle Barattieri

Direzione, redazione, amministrazioneVia San Simpliciano, 4 - 20121 MilanoTel. 02862327 - Fax 02863856 - [email protected] - www.communicationagency.it

EditoreCommunication Agency Int. srl

A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO

Cristina Chiarotti, Davide Deponti, Barbara Marcelli, Barbara Ainis, Riccarda Corgnati, Alessandro Lazzaroni,Roberto Cappelletto, Maurizio Quarta, Gaia Fiertler, Elena Alquanti, Leonardo Frontani, Roberta Borghini,Giuseppina Dipierro, Andrea Moscatelli, Milena Mineo, Linda Smiderle Barattieri, Piera Carlomagno, Cristina Piccinotti,Gianna Bellotto Rosa, Giulia Gagliardi, Luciana Sidari

A.N.E.S.

Associato a

Gli articoli firmati esprimono unicamente il pensiero degli autori. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.© by Communication Agency, Milano 2002 · È VIETATA LA RIPRODUZIONE DEGLI ARTICOLI.

Reg. Trib. Milano n. 447 del 09/8/95.

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Palenca Luxury HotelsVia Aureliana 25 - 00187 RomaTel. 0648907503 - fax 0642013558www.plh.it - [email protected]

Palace HotelVia Francesco Lombardi 13 - 70122 BariTel. 0805216551www.palacehotelbari.it

Hotel Monaco & Grand CanalSan Marco 1332 Calle Vallaresso30124 VeneziaTel. 041520 0211www.hotelmonaco.it - [email protected]

Ca’ Sagredo HotelCampo Santa Sofia 4198/99Ca’ D’Oro - 30121 VeneziaTel. 0412413111 - fax 0412413521www.casagredohotel.com [email protected]

Galzignano Terme Spa & Golf ResortViale delle Terme 8235030 Galzignano Terme (Padova)Tel. 0499195667/8/9 - fax 0499195250www.galzignano.it - [email protected]

Grand Hotel OsmanV. Nazionale San Giuseppe 2584030 Atena Lucana (Salerno)Tel. 0975511164 - fax 0975779129www.grandhotelosman.comwww.ciminohotels.it

Il Boscareto Resort & SpaVia Rodino 21 - 12050 Serralunga d’Alba (Cuneo)Tel. 0173613036 - fax 0173613041www.ilboscaretoresort.it

Hotel Corte ValierVia della Pergolana 9 - 37017 Lazise (Verona)Tel. 0456471210 - fax 0456471223www.cortevalier.com - [email protected]

AC Hotelswww.ac-hotels.comInformazioni e prenotazioni tel. 840110012

Hotel Splendide RoyalVia Riva A. Caccia 7 - 6900 Lugano - SvizzeraTel. (+41) 91 9857711 - fax (+41) 919857722www.splendide.ch - [email protected]

Vestas Hotels & ResortsVia Assisi 1 - 73100 LecceTel. 0832452447 - fax [email protected]

Olio NovaroVia XXV Aprile 77 - 18100 ImperiaTel. 0183272195 - fax 0183766106www.olio-novaro.com - [email protected]

Hotel De La Ville MonzaViale Regina Margherita di Savoia 1520052 MonzaTel. 03939421 - fax. 039367647www.hoteldelaville.com [email protected]

Astoria Park HotelViale Trento 9 - 38066 Riva del Garda (Trento)Tel. 0464576657 - fax 0464521222www.astoriaparkhotel.it [email protected]

Hotel Caesius Thermae & Spa ResortVia Peschiera 3 - 37011 Bardolino (Verona)Tel.0457219100 - fax [email protected] -www.hotelcaesiusterme.com

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