aprile 2013 myself 2 Donne al comando Noi andiamo veloce C’è un’Italia che, nella crisi, ce la fa eccome. Innova, esporta, e aumenta il fatturato. 5 imprenditrici (e una manager) spiegano come ci riescono. Prendere esempio Io gioco al rialzo Uscire dalla recessione sarà difficile, ma chi si ferma è perduto. Niente paura, pancia a terra, sguardo a 360 gradi sul mondo. Alla prima contrazione, nel 2008, invece di ripiegare sul sicuro abbiamo rilanciato. Pensando in grande. Produciamo raccordi per acqua e gas, di cui c’è bisogno in tutto il mondo. Obiettivi: diversificare i prodotti, farsi conoscere, continuare ad aprire nuovi mercati. Mezzi: più persone su ricerca, sviluppo, comunicazione, commerciale. Risultati: un catalogo di 4mila pezzi, vendita in 30 paesi e sbarco in Germania, il mercato più grande e più ambito. Lì provano a sbarrarci la strada con norme protezionistiche. Ingaggio una battaglia legale. E la vinco. È un momento complicato. Un management femminile? Fa la differenza: più concrete. Ma i grandi investimenti li abbiamo potuti fare perché siamo la seconda generazione di un’azienda familiare che ha capitalizzato e mai ritirato gli utili. Però oggi cresciamo a 2 cifre: +12,60% di fatturato, l’export è il 56% (46% nel 2011), zero giorni di cassa integrazione. Il nostro raccordo è unico per acqua e gas, abbassa i costi, è pressato cioè non saldato, meno pericoloso. Usiamo energia fotovoltaica, ricicliamo gli scarti e nella produzione non emettiamo CO 2 . Siamo orgogliosi di noi. E ci piace anche essere un esempio. di Alessandra Di Pietro Foto Christian Sinibaldi 1 myself aprile 2013 Manuela Bonetti amministratore delegato Frabo COL SEGNO PIù Manuela Bonetti, 55 anni, negli stabilimenti della Frabo di Quinzano d’Oglio (Brescia), che produce tubi e raccordi. Lei è ad e gestisce l’azienda con le cugine Cinzia e Ornella. Nel 2012 il fatturato ha registrato +12,60% rispetto al 2011. Su 93 dipendenti 45 sono donne.
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aprile 2013 myself 2
Donne al comando
Noi andiamo veloce
C’è un’Italia che, nella crisi, ce la fa eccome. Innova, esporta, e aumenta il fatturato. 5 imprenditrici (e una manager) spiegano come ci riescono.Prendere esempio
Io gioco al rialzoUscire dalla recessione sarà difficile, ma chi si ferma è perduto. Niente paura, pancia a terra, sguardo a 360 gradi sul mondo. Alla prima contrazione, nel 2008, invece di ripiegare sul sicuro abbiamo rilanciato. Pensando in grande. Produciamo raccordi per acqua e gas, di cui c’è bisogno in tutto il mondo. Obiettivi: diversificare i prodotti, farsi conoscere, continuare ad aprire nuovi mercati. Mezzi: più persone su ricerca, sviluppo, comunicazione, commerciale. Risultati: un catalogo di 4mila pezzi, vendita in 30 paesi e sbarco in Germania, il mercato più grande e più ambito. Lì provano a sbarrarci la strada con norme protezionistiche. Ingaggio una battaglia legale. E la vinco. È un momento complicato. Un management femminile? Fa la differenza: più concrete. Ma i grandi investimenti li abbiamo potuti fare perché siamo la seconda generazione di un’azienda familiare che ha capitalizzato e mai ritirato gli utili. Però oggi cresciamo a 2 cifre: +12,60% di fatturato, l’export è il 56% (46% nel 2011), zero giorni di cassa integrazione. Il nostro raccordo è unico per acqua e gas, abbassa i costi, è pressato cioè non saldato, meno pericoloso. Usiamo energia fotovoltaica, ricicliamo gli scarti e nella produzione non emettiamo CO2. Siamo orgogliosi di noi. E ci piace anche essere un esempio.
di Alessandra Di Pietro Foto Christian Sinibaldi
1 myself aprile 2013
Manuela Bonetti amministratore delegato Frabo
Col segno PiùManuela Bonetti, 55 anni, negli stabilimenti della Frabo di Quinzano d’Oglio (Brescia),che produce tubi e raccordi. Lei è ad e gestisce l’azienda con le cugine Cinzia e Ornella. Nel 2012 il fatturato ha registrato +12,60% rispetto al 2011. Su 93 dipendenti 45 sono donne.
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