Città di Città di Città di Città di _______________________________________ CENTRO URBANO – AREA ARCHEOLOGICA FASCIA COSTIERA – S. PIETRO n° progetto DATA settembre 2011 aggiornamenti Redazione: arch. Lorenzo Prete – RUP ing. Antonio Pescatore NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO – PRG vigente Redatto ai sensi della legge regionale n.3 del 09.03.2009 (Gazzetta regionale 13.03.2009 n°40)
bozza del nuovo regolamento edilizio Per giorni sessanta chiunque abbia interesse può presentare proprie osservazioni e/o controdeduzioni che devono essere indirizzate al Diri- gente dell’area tecnica dott. Ing. Antonio Pescatore, in base alla legge 241/90, art.9
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CENTRO URBANO – AREA ARCHEOLOGICA
FASCIA COSTIERA – S. PIETRO
n° progetto DATA settembre 2011 aggiornamenti Redazione: arch. Lorenzo Prete – RUP ing. Antonio Pescatore
NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO – PRG vigente Redatto ai sensi della legge regionale n.3 del 09.03.2009 (Gazzetta regionale 13.03.2009 n°40)
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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Indice
TITOLO I – NORME GENERALI E PROCEDURALI 4 CAPO 1 – NORME GENERALI 4 Articolo 1 – Contenuto e limiti del Regolamento Edilizio 4 CAPO 2 – INTERVENTI EDILIZI 4 Articolo 2 – Definizione degli interventi edilizi 4 Articolo 3 – Manutenzione ordinaria 5 Articolo 4 – Manutenzione straordinaria 5 Articolo 5 – Restauro scientifico, restauro e risanamento conservativo, adeguam. igien.-funzionale 6 Articolo 6 – Ristrutturazione edilizia 7 Articolo 7 – Nuova costruzione 8 Articolo 8 – Ristrutturazione urbanistica 8 Articolo 9 – Opere interne 9 Articolo 10 – Cambio della destinazione d’uso 9 Articolo 11 – Destinazioni ammissibili nelle zone residenziali 9 Articolo 12 – Ampliamenti 10 Articolo 13 – Sopraelevazione 10 Articolo 14 – Depositi di materiali a cielo aperto 10 Articolo 15 – Scavi e rinterri 10 Articolo 16 – Demolizioni 10 Articolo 17 – Demolizione e ricostruzione 10 CAPO 3 – MODALITA’ DEGLI INTERVENTI EDILIZI 11 Articolo 18 – Opere soggette a Permesso di Costruire 11 Articolo 19 – Opere soggette a Denuncia Inizio Attività (D.I.A.) 12 Articolo 20 – Opere non soggette a titolo abilitativo 14 Articolo 21 – Interventi per manufatti temporanei stagionali 15 Articolo 22 – Interventi relativi all’arredo urbano e alle opere minori soggette a procedure particolari 16 Articolo 23 – Intervento urgenti 16 Articolo 24 – Opere comunali 17 Articolo 25 - Attività edilizia delle pubbliche amministrazioni 17 Articolo 26 – Normative per opere esterne e a verde 18 Articolo 27 – Interventi relativi ai parchi e ai giardini1 18 CAPO 4 – CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI ATTI E PROG ETTI DA ALLEGARE ALLE DOMANDE DI PERMESSO DI COSTRUIRE O D.I.A. 18 Articolo 28 – Domanda di Permesso di Costruire o D.I.A.) 18 Articolo 29 – Certificazioni da presentare a corredo dell’istanza di Permesso di Costruire 21 Articolo 30 – Documentazione necessaria per la richiesta di Permesso di Costruire 22 Articolo 31 – Interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento igienico, tecnologico e funzionale, consolidamento 31 Articolo 32 – Interventi di risanamento igienico, restauro, risanamento conservativo 31 Articolo 33 – Interventi di ristrutturazione edilizia ed ampliamento 32 Articolo 34 – Interventi di cambio di destinazione d’uso e trasformazione tipologica 32 Articolo 35 – Interventi di demolizione 32 Articolo 36 – Opere interne 33 Articolo 37 – Interventi per formazione e modifica di giardini 33 Articolo 38 – Progetti di variante, Variante in corso d’opera 34 Articolo 39 – Documentaz. e disciplina D.I.A. 34 Articolo 40 - S.C.I.A. 35 Articolo 41 – Progetto Planivolumetrico Preliminare 36 CAPO 5 – CARATTERISTICHE DELL’ATTO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE
PROCEDIMENTI PER IL RILASCIO DEI PERMESSI 37 Articolo 42 - Sportello unico per l'edilizia 37 Articolo 43 - Procedimento per il rilascio del permesso di costruire 38 Articolo 44 - Intervento sostitutivo regionale 40 Articolo 45 - Caratteristiche dell'atto del Permesso di Costruire 41 Articolo 46 - Presupposti per il rilascio del permesso di costruire 42 Articolo 47 - Competenza al rilascio del permesso di costruire 42 Articolo 48 – Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici 43 Articolo 49 – Efficacia temporale e decadenza del permesso di costruire 43
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Articolo 50 – Contributo per il rilascio del permesso di costruire 44 Articolo 51 – Riduzione o esonero dal contributo di costruzione 45 Articolo 52 – Convenzione-tipo per gli interventi di edilizia convenzionata 46 Articolo 53 – Contributo di costruzione per opere o impianti non destinati alla residenza 47 Articolo 54 – Progettista, Direttore dei Lavori e Costruttore. 48 CAPO 6 – ESECUZIONE E CONTROLLO DELLE OPERE 48 Articolo 55 – Richiesta e consegna di punti fissi. Verifica del perimetro delle costruzioni 48 Articolo 56 – Organizzazione del Cantiere 49 Articolo 57 – Cautele per la salvaguardia di ritrovamenti archeologici, storici e artistici 50 Articolo 58 – Obblighi da osservare in caso di interruzione dei lavori o di sopraelevazione 51 delle costruzioni Articolo 59 – Occupazione e manomissione di suolo pubblico 51 Articolo 60 – Visite di controllo 52 Articolo 61 – Ultimazione dei lavori 52 Articolo 62 – Opere soggette ad Agibilità 52 Articolo 63 - Procedimento di rilascio del certificato di agibilità 53 Articolo 64 - Dichiarazione di inabitabilità, sgombero 54 Articolo 65- Applicazione delle norme di carattere particolare per la presentazione dei progetti 55 Articolo 66- Applicazione delle norme per impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili 56 Articolo 67 - Applicazione norme del Testo Unico in materia Edilizia – D.P.R. n.380/2001 e s.m.i. 57 CAPO 7 – STRUMENTI URBANISTICI ESECUTIVI 57 Articolo 68 – Strumenti urbanistici esecutivi 57 Articolo 69 – Caratteristiche degli atti e progetti urbanistici, di iniziativa privata 58 Articolo 70 - Progetto di massima dei Piani Esecutivi 62 Articolo 71 - Schema di convenzione tipo 63 Articolo 72 - Schema di convenzione tipo con l’applicazione della perequazione urbanistica 66 TITOLO II – PARAMETRI EDILIZI 69 CAPO UNICO – 69 Articolo 73 – Definizione e Applicazione dei Parametri Edilizi 69 TITOLO III – NORME IGIENICO-SANITARIE 80 Articolo 74 – Norme igienico-sanitarie edilizie per le civili abitazioni 80 TITOLO IV – MODALITA’ COSTRUTTIVE 83 CAPO 1 – ASPETTO DEI FABBRICATI ED ARREDO URBANO 83 Articolo 75 – Campionatura 83 Articolo 76 – Aspetto e manutenzione degli edifici 83 Articolo 77 – Aggetti, sporgenze e balconi 85 Articolo 78 – Zoccolature, intercapedini, recinzioni 85 Articolo 79 – Apposizione di cartelli ed oggetti di pubblicità 86 Articolo 80 – Vetrine, insegne, marciapiedi 86 Articolo 81 – Ingressi carrai 87 Articolo 82 – Tabelle stradali, numeri civici, indicatori stradali, autorimesse 87 Articolo 83 – Soffitti inclinati, sottotetti 89 Articolo 84 – Lavori privati su spazi o strade pubbliche o vicinali 89 Articolo 85 – Forni, focolai, camini, condotti di calore, canne fumarie 89 CAPO 2 – NORME TECNOLOGICHE 91 Articolo 86 – Requisiti di carattere termico 91 Articolo 87 – Requisiti di carattere acustico 91 Articolo 88 – Requisiti illuminotecnici 92 Articolo 89 – Requisiti relativi alla aerazione e dimensionamento dei locali 93 Articolo 90 – Requisiti relativi alla sicurezza 93 Articolo 91 – Requisiti relativi all’accessibilità ed uso 93 Articolo 92 – Rifornimento idrico 94 Articolo 93 – Impianti igienici e di smaltimento delle acque reflue 95 Articolo 94 – Impianto di smaltimento dei fumi 95 Articolo 95 – Impianti di smaltimento delle acque piovane 96 Articolo 96 – Scarichi industriali 96 Articolo 97 – Abbattimento dell’inquinamento atmosferico per impianti industriali 96 Articolo 98 – Impianti di aerazione 97 Articolo 99 – Caratteristiche dei fabbricati ai fini della prevenzione incendi 97 Articolo 100 – Centrali termiche 97
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Articolo 101 – Barriere architettoniche 97 TITOLO V – DISPOSIZIONI TRANSITORIE 98 CAPO UNICO 98 Articolo 102 - Risparmio energetico, fonti rinnovabili, edilizia sostenibile , uso efficiente dell’energia. Precisazione dei principi di progettazione integrata e di regolamentazioni già esplicitate. 98 Articolo 103 - La progettazione integrata 99 Articolo 104 – Incentivi 112 Articolo 105 - Valorizzazione delle corti, cortili ed aree di pertinenza 113 Articolo 106 - Riqualificazione e riordino degli immobili esistenti 113 CAPO 2 - Disposizioni generali 113 Articolo 107 - Manufatti oggetto di condono edilizio 113 Articolo 108 - Edifici esistenti adibiti a funzioni non più ammissibili 113 Articolo 109 – Disposizioni transitorie 114 Articolo 110 - Disposizioni finali 114 Articolo 111 - Abrogazione del precedente Regolamento edilizio 114 Articolo 112 - Abrogazione di disposizioni in contrasto 114 Articolo 113 - Entrata in vigore 114 _____________________________________________________________________________________ ALLEGATI: MODULISTICA PER PERMESSI DI COSTRUIRE E D.I.A.
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NUOVO RENUOVO RENUOVO RENUOVO REGOLAMENTO EDILIZIOGOLAMENTO EDILIZIOGOLAMENTO EDILIZIOGOLAMENTO EDILIZIO
Redatto ai sensi della Legge Regionale n. 3 del 9 marzo 2009 (Gazzetta Regionale 13.03.2009 n. 40)
4. Il responsabile del procedimento, qualora ritenga che ai fini del rilascio del permesso
di costruire sia necessario apportare modifiche di modesta entità rispetto al progetto
originario, può, nello stesso termine di cui al comma 3, richiedere tali modifiche,
illustrandone le ragioni. L'interessato si pronuncia sulla richiesta di modifica entro il termine
fissato e, in caso di adesione, e' tenuto ad integrare la documentazione nei successivi
quindici giorni.
La richiesta di cui al presente comma sospende, fino al relativo esito, il decorso del
termine di cui al comma 3.
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5. Il termine di cui al comma 3 può essere interrotto una sola volta dal responsabile del
procedimento, entro trenta giorni dalla presentazione della domanda, esclusivamente per
la motivata richiesta di documenti che integrino o completino la documentazione presentata
e che non siano già nella disponibilità' dell'amministrazione o che questa non possa
acquisire autonomamente. In tal caso, il termine ricomincia a decorrere dalla data di
ricezione della documentazione integrativa.
6. Il provvedimento finale, che lo sportello unico provvede a notificare all'interessato, e'
adottato dal dirigente o dal responsabile dell'ufficio, entro il termine di trenta giorni
dalla proposta di cui al comma 3, ovvero dall'esito della conferenza di servizi di cui
all'articolo 5, comma 4. Il termine di cui al primo periodo del presente comma e' fissato in
quaranta giorni con la medesima decorrenza qualora il dirigente o il responsabile del
procedimento abbia comunicato all'istante i motivi che ostano all'accoglimento della
domanda, ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modificazioni. Dell'avvenuto rilascio del permesso di costruire e' data notizia al pubblico
mediante affissione all'albo pretorio. Gli estremi del permesso di costruire sono indicati nel
cartello esposto presso il cantiere, secondo le modalità stabilite dal regolamento edilizio.
7. I termini di cui ai commi 3 e 5 sono raddoppiati per i progetti particolarmente complessi
secondo la motivata risoluzione del responsabile del procedimento.
8. Decorso inutilmente il termine per l'adozione del provvedimento conclusivo,ove il
dirigente o il responsabile dell'ufficio non abbia opposto motivato diniego, sulla domanda di
permesso di costruire si intende formato il silenzio-assenso, fatti salvi i casi in cui
sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali, per i quali si applicano le disposizioni
di cui ai commi 9 e 10.
9. Qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela
compete, anche in via di delega, alla stessa amministrazione comunale, il termine di cui al
comma 6 decorre dal rilascio del relativo atto di assenso. Ove tale atto non sia
favorevole, decorso il termine per l'adozione del provvedimento conclusivo, sulla
domanda di permesso di costruire si intende formato il silenzio-rifiuto.
10. Qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela non
compete all'amministrazione comunale, ove il parere favorevole del soggetto preposto
alla tutela non sia prodotto dall'interessato, il competente ufficio comunale acquisisce il
relativo assenso nell'ambito della conferenza di servizi di cui all'articolo 5, comma 4. Il
termine di cui al comma 6 decorre dall'esito della conferenza. In caso di esito non
favorevole, decorso il termine per l'adozione del provvedimento conclusivo, sulla domanda di
permesso di costruire si intende formato il silenzio-rifiuto.
11. Il termine per il rilascio del permesso di costruire per gli interventi di cui all'articolo 22,
comma 7, e' di settantacinque giorni dalla data di presentazione della domanda.
12. Fermo restando quanto previsto dalla vigente normativa in relazione agli
adempimenti di competenza delle amministrazioni statali coinvolte, sono fatte salve le
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disposizioni contenute nelle leggi regionali che prevedano misure di ulteriore
semplificazione e ulteriori riduzioni di termini procedimentali.
13. Ove il fatto non costituisca più' grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni
o asseverazioni di cui al comma 1, dichiara o attesta falsamente l'esistenza dei
requisiti o dei presupposti di cui al medesimo comma e' punito con la reclusione da uno a
tre anni. In tali casi, il responsabile del procedimento informa il competente ordine
professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari.";
14. Ai fini dell'applicazione del presente articolo, non si ha parziale difformità del titolo
abilitativo in presenza di violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che
non eccedano per singola unità' immobiliare il 2 per cento delle misure progettuali.
15. Il procedimento previsto dal presente articolo si applica anche al procedimento per il
rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici.
16. Per la D.I.A. l’attività oggetto della segnalazione può essere iniziata dopo trenta giorni
dalla presentazione della denuncia all’amministrazione competente.
17. Per i casi per i quali il soggetto richiedente si avvale della la S.C.I.A. di cui all’art. 49,
comma 4-bis del decreto legge 31 maggio 2010, n.78, convertito dalla legge 30 luglio 2010,
n.122, l’attività oggetto della segnalazione può essere iniziata dalla data della presentazione
della segnalazione all’amministrazione competente nel rispetto della disciplina di riferimento.
18. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta giorni di cui al primo periodo
del comma 3 dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e' ridotto a trenta giorni.
Fatta salva l'applicazione delle disposizioni di cui al comma 6, restano altresì ferme le
disposizioni relative alla vigilanza sull'attività' urbanistico-edilizia, alle responsabilità' e
alle sanzioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380, e
dalle leggi regionali.
Articolo 44 - Intervento sostitutivo regionale
1. In caso di mancata adozione, entro i termini previsti dall'articolo 43, del provvedimento
conclusivo del procedimento per il rilascio del permesso di costruire, l'interessato può, con
atto notificato o trasmesso in piego raccomandato con avviso di ricevimento, richiedere allo
sportello unico che il dirigente o il responsabile dell'ufficio, si pronunci entro quindici giorni
dalla ricezione dell'istanza. Di tale istanza viene data notizia al sindaco a cura del
responsabile del procedimento. Resta comunque ferma la facoltà di impugnare in sede
giurisdizionale il silenzio-rifiuto formatosi sulla domanda di permesso di costruire.
2. Decorso inutilmente anche il termine di cui al comma precedente l'interessato può
inoltrare richiesta di intervento sostitutivo al competente organo regionale, il quale, nei
successivi quindici giorni, nomina un commissario ad acta che provvede nel termine di
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sessanta giorni. Trascorso inutilmente anche quest'ultimo termine, sulla domanda di
intervento sostitutivo si intende formato il silenzio-rifiuto.
Articolo 45 - Caratteristiche dell'atto del Permess o di Costruire
Il documento con il quale il Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia rilascia il
Permesso di Costruire deve contenere:
1) le generalità ed il codice fiscale del titolare della Permesso;
2) il tipo di intervento con succinta descrizione delle opere per le quali si rilascia il Permesso
con riferimento agli elaborati tecnici che fanno parte integrante della medesimo;
3) l'esatta ubicazione e identificazione catastale dell'immobile o dell'area oggetto
dell'intervento;
4) gli estremi del documento attestante il titolo a richiedere il Permesso;
5) gli estremi dei pareri espressi;
6) gli estremi delle altre autorizzazioni richieste per legge per l'intervento in oggetto (per i
casi in cui necessita l’autorizzazione paesaggistica da rilasciare con i poteri di sub-delega
di cui alla l.r. n.8/95 e s.m.i., l’autorizzazione sarà rilasciata previo esame della
documentazione da parte della Commissione preposta ed istituita ai sensi della normativa
vigente ed il parere della Soprintendenza Beni Culturali alla quale la pratica sarà inviata
ai sensi del Nuovo Codice di cui al D. Leg.vo n.42/2004 ); Nei casi non elencati dal
comma 1 dell’Art. 7 della L.R. n. 20 del 7 ottobre 2009 (Autorizzazione paesaggistica per
la trasformazione degli immobili soggetti a tutela paesaggistica) nei termini previsti
dall’articolo 146 del d.lgs. 42/2004, a far data dal 1° luglio 2009, il rilascio
dell’autorizzazione paesaggistica è delegato al comune associato a norma del comma 2
dell’articolo 33 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
7) la data entro la quale debbono essere iniziati i lavori (compresa entro un anno dal rilascio
del Permesso) e la data entro la quale debbano essere ultimati (compresa entro tre anni
dalla data del rilascio del Permesso);
8) l'entità del contributo commisurato al costo di costruzione ai sensi dell'art. 3 della Legge
10/1977 e s.m.i.;
9) l'entità del contributo per gli oneri di urbanizzazione da corrispondere ai sensi dell'art. 3
della Legge 10/1977 oppure la descrizione delle opere da realizzarsi in via sostitutiva
totale o parziale con il progetto relativo se trattasi di opere di urbanizzazione di modesta
entità, essendo prevista uno specifico Permesso per opere di maggiore rilevanza;
10)la dimensione e l'identificazione catastale delle aree e dei manufatti eventualmente da
cedere al Comune per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria;
11)gli estremi dell'atto d'obbligo relativo all'asservimento, al manufatto consentito, dell'area
che ha espresso la relativa volumetria, ai sensi dell’art. 29 della Legge Regionale 56/80 e
dell’area destinata a parcheggio;
12)gli estremi del D.U.R.C. prodotto dal costruttore incaricato dal committente (anche
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posteriormente al rilascio del P.d.C. ma comunque prima dell’inizio dei lavori);
13)ogni altro elemento necessario ed utile, che possa essere incluso dall'Amministrazione
Comunale, in ottemperanza delle disposizioni della legislazione vigente nazionale,
regionale, e delle norme e regolamenti in quanto applicabili.
Il Permesso di Costruire, con allegata una copia degli elaborati grafici con gli estremi dei
pareri, deve essere restituita all'interessato e da questi tenuta a disposizione per i controlli
Comunali; un'altra copia analogamente vistata deve essere conservata presso l'Ufficio
Tecnico Comunale. Dell’avvenuto rilascio del Permesso di Costruire è data notizia al
pubblico mediante affissione all’Albo Pretorio. I pareri favorevoli con riserve e prescrizioni
diventano definitivi quando le parti abbiano accettato le condizioni suggerite introducendole
in rosso negli atti progettuali.
Articolo 46 - Presupposti per il rilascio del perme sso di costruire
1. Il permesso di costruire é rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici,
del presente regolamento edilizio, della disciplina urbanistico-edilizia del PRG vigente e
delle leggi statali e regionali in vigore con particolare riferimento alle normative relative
all’abitare sostenibile, alla rigenerazione urbana, all’uso di energie alternative, al
contenimento dei consumi energetici degli edifici, alla tutela dell’ambiente.
2. Il permesso di costruire é comunque subordinato alla esistenza delle opere di
urbanizzazione primaria o alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle stesse
nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle
medesime contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
3. In caso di contrasto dell'intervento oggetto della domanda di permesso di costruire con le
previsioni di strumenti urbanistici adottati, é sospesa ogni determinazione in ordine alla
domanda. La misura di salvaguardia non ha efficacia decorsi tre anni dalla data di adozione
dello strumento urbanistico, ovvero cinque anni nell'ipotesi in cui lo strumento urbanistico sia
stato sottoposto all'amministrazione competente all'approvazione entro un anno dalla
conclusione della fase di pubblicazione.
4. A richiesta del sindaco, e per lo stesso periodo, il presidente della giunta regionale, con
provvedimento motivato da notificare all'interessato, può ordinare la sospensione di
interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio che siano tali da
compromettere o rendere più onerosa l'attuazione degli strumenti urbanistici.
Articolo 47 - Competenza al rilascio del permesso d i costruire
1. Il permesso di costruire é rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio
comunale nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e degli strumenti urbanistici.
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Articolo 48 - Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici
Il permesso di costruire in deroga al P.R.G. é rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti
pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale, nel rispetto
comunque delle disposizioni contenute nel Nuovo Codice dei Beni Culturali D. Leg.vo n.42
del 22.01.2004, nel PUTT/P0 e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla
disciplina dell'attività edilizia.
Dell'avvio del procedimento viene data comunicazione agli interessati ai sensi dell'articolo 7
della legge 7 agosto 1990, n. 241.
La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, può riguardare
esclusivamente i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati di cui alle
norme di attuazione degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi, fermo restando in ogni
caso il rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto ministeriale 2 aprile
1968, n. 1444.
Articolo 49 - Efficacia temporale e decadenza del p ermesso di costruire
Nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori.
Il termine per l'inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo;
quello di ultimazione, entro il quale l'opera deve essere completata non può superare i tre
anni dall'inizio dei lavori. Entrambi i termini possono essere prorogati, con provvedimento
motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsi tali
termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla
scadenza venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con
provvedimento motivato, esclusivamente in considerazione della mole dell'opera da
realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti di
opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari.
La realizzazione della parte dell'intervento non ultimata nel termine stabilito é subordinata al
rilascio di nuovo permesso per le opere ancora da eseguire, salvo che le stesse non
rientrino tra quelle realizzabili mediante denuncia di inizio attività. Si procede altresì, ove
necessario, al ricalcolo del contributo di costruzione.
Il permesso decade con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i
lavori siano già iniziati e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio.
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Articolo 50 - Contributo per il rilascio del permes so di costruire
1. Salvo quanto disposto dal successivo articolo 51, comma 3, il rilascio del permesso di
costruire comporta la corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza degli oneri
di urbanizzazione nonché al costo di costruzione, secondo le modalità indicate nel presente
articolo.
2. La quota di contributo relativa agli oneri di urbanizzazione è corrisposta al comune all'atto
del rilascio del permesso di costruire e, su richiesta dell'interessato, può essere rateizzata. A
scomputo totale o parziale della quota dovuta, il titolare del permesso può obbligarsi a
realizzare direttamente le opere di urbanizzazione, nel rispetto dell'articolo 2, comma 5, della
legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, con le modalità e le garanzie
stabilite dal comune, con conseguente acquisizione delle opere realizzate al patrimonio
indisponibile del comune.
3. La quota di contributo relativa al costo di costruzione, determinata all'atto del rilascio, é
corrisposta in corso d'opera, con le modalità e le garanzie stabilite dal comune, non oltre
sessanta giorni dalla ultimazione della costruzione.
4. L'incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria é stabilita con
deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche che la regione
definisce per classi di comuni in relazione:
a) all'ampiezza ed all'andamento demografico dei comuni;
b) alle caratteristiche geografiche dei comuni;
c) alle destinazioni di zona previste negli strumenti urbanistici vigenti;
d) ai limiti e rapporti minimi inderogabili fissati in applicazione dall'articolo 41-quinquies,
penultimo e ultimo comma, della legge 17 agosto 1942, n. 1150, e successive modifiche e
integrazioni, nonché della vigente legge regionale.
5. Nel caso di mancata definizione delle tabelle parametriche da parte della regione e fino
alla definizione delle tabelle stesse, i comuni provvedono, in via provvisoria, con
deliberazione del consiglio comunale.
6. Ogni cinque anni il comune provvederà ad aggiornare gli oneri di urbanizzazione primaria
e secondaria, in conformità alle relative disposizioni regionali, in relazione ai riscontri e
prevedibili costi delle opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale.
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7. Gli oneri di urbanizzazione primaria sono relativi ai seguenti interventi: strade residenziali,
spazi di sosta o di parcheggio, fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell'energia
elettrica e del gas, pubblica illuminazione, spazi di verde attrezzato.
7-bis. Tra gli interventi di urbanizzazione primaria di cui al comma 7 rientrano i cavedi
multiservizi e i cavidotti per il passaggio di reti di telecomunicazioni, salvo nelle aree
individuate dai comuni sulla base dei criteri definiti dalle regioni.
8. Gli oneri di urbanizzazione secondaria sono relativi ai seguenti interventi: asili nido e
scuole materne, scuole dell'obbligo nonché strutture e complessi per l'istruzione superiore
all'obbligo, mercati, delegazioni comunali, chiese e altri edifici religiosi, impianti sportivi di
quartiere, aree verdi di quartiere, centri sociali e attrezzature culturali e sanitarie. Nelle
attrezzature sanitarie sono ricomprese le opere, le costruzioni e gli impianti destinati allo
smaltimento, al riciclaggio o alla distruzione dei rifiuti urbani, speciali, pericolosi, solidi e
liquidi, alla bonifica di aree inquinate.
9. Il costo di costruzione per i nuovi edifici sarà commisurato alle determinazioni periodiche
regionali con riferimento ai costi massimi ammissibili per l'edilizia agevolata, definiti dalla
stessa R.P. a norma della lettera g) del primo comma dell'articolo 4 della legge 5 agosto
1978, n. 457 ed alle maggiorazioni del costo determinato dalla stessa regione per le classi di
edifici con caratteristiche superiori . Nei periodi intercorrenti tra le determinazioni regionali,
ovvero in eventuale assenza di tali determinazioni, il costo di costruzione é adeguato
annualmente, ed autonomamente, in ragione dell'intervenuta variazione dei costi di
costruzione accertata dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT)
10. Nel caso di interventi su edifici esistenti il costo di costruzione é determinato in relazione
al costo degli interventi stessi, così come individuati dal comune in base ai progetti
presentati per ottenere il permesso di costruire. Al fine di incentivare il recupero del
patrimonio edilizio esistente, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, il comune ha la
facoltà di deliberare che i costi di costruzione ad essi relativi non superino i valori determinati
per le nuove costruzioni ai sensi del precedente comma 6.
Articolo 51 - Riduzione o esonero dal contributo di costruzione
1. Nei casi di edilizia abitativa convenzionata, relativa anche ad edifici esistenti, il contributo
afferente al permesso di costruire é ridotto alla sola quota degli oneri di urbanizzazione
qualora il titolare del permesso si impegni, a mezzo di una convenzione con il comune, ad
applicare prezzi di vendita e canoni di locazione determinati ai sensi della convenzione-tipo
prevista dalla regione.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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2. Il contributo per la realizzazione della prima abitazione é pari a quanto stabilito per la
corrispondente edilizia residenziale pubblica, purché sussistano i requisiti indicati dalla
normativa di settore.
3. Il contributo di costruzione non é dovuto:
a) per gli interventi da realizzare nelle zone agricole, ivi comprese le residenze, in funzione
della conduzione del fondo e delle esigenze dell'imprenditore agricolo a titolo principale, ai
sensi dell'articolo 12 della legge 9 maggio 1975, n. 153;
b) per gli interventi di ristrutturazione e di ampliamento, in misura non superiore al 20%, di
edifici unifamiliari;
c) per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli
enti istituzionalmente competenti nonché per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da
privati, in attuazione di strumenti urbanistici;
d) per gli interventi da realizzare in attuazione di norme o di provvedimenti emanati a seguito
di pubbliche calamità;
e) per i nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di
energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell'energia, nel rispetto delle
norme urbanistiche, di tutela artistico-storica e ambientale.
4. Per gli interventi da realizzare su immobili di proprietà dello Stato il contributo di
costruzione é commisurato alla incidenza delle sole opere di urbanizzazione.
Articolo 52 - Convenzione-tipo per gli interventi d i Edilizia Convenzionata
1. Ai fini del rilascio del permesso di costruire relativo agli interventi di edilizia abitativa
convenzionata cui all'articolo 50, comma 1, le convenzioni comunali nonché gli atti di obbligo
debbono uniformarsi alla convenzione-tipo che la regione approva, con la quale sono stabiliti
i criteri nonché i parametri, definiti con meccanismi tabellari per classi di comuni in ordine
essenzialmente a:
a) l'indicazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive degli alloggi;
b) la determinazione dei prezzi di cessione degli alloggi, sulla base del costo delle aree, così
come definito dal comma successivo, della costruzione e delle opere di urbanizzazione,
nonché delle spese generali, comprese quelle per la progettazione e degli oneri di
preammortamento e di finanziamento;
c) la determinazione dei canoni di locazione in percentuale del valore desunto dai prezzi
fissati per la cessione degli alloggi;
d) la durata di validità della convenzione non superiore a trenta e non inferiore a venti anni.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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2. La regione stabilisce criteri e parametri per la determinazione del costo delle aree, in
misura tale che la sua incidenza non superi il 20 per cento del costo di costruzione come
definito ai sensi dell’art. 50.
3. Il titolare del permesso può chiedere che il costo delle aree, ai fini della convenzione, sia
determinato in misura pari al valore definito in occasione di trasferimenti di proprietà avvenuti
nel quinquennio anteriore alla data della convenzione.
4. I prezzi di cessione ed i canoni di locazione determinati nelle convenzioni stipulate con il
comune sono suscettibili di periodiche variazioni, con frequenza non inferiore al biennio, in
relazione agli indici ufficiali ISTAT dei costi di costruzione intervenuti dopo la stipula delle
convenzioni medesime.
5. Ogni pattuizione stipulata in violazione dei prezzi di cessione e dei canoni di locazione é
nulla per la parte eccedente.
Articolo 53 - Contributo di costruzione per opere o impianti non destinati alla
residenza
1. Il permesso di costruire relativo a costruzioni o impianti destinati ad attività industriali o
artigianali dirette alla trasformazione di beni ed alla prestazione di servizi comporta la
corresponsione di un contributo pari alla incidenza delle opere di urbanizzazione, di quelle
necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi e di quelle
necessarie alla sistemazione dei luoghi ove ne siano alterate le caratteristiche. La incidenza
di tali opere é stabilita con deliberazione del consiglio comunale in base ai parametri definiti
dalla regione in relazione ai tipi di attività produttiva.
2. Il permesso di costruire relativo a costruzioni o impianti destinati ad attività turistiche,
commerciali e direzionali o allo svolgimento di servizi comporta la corresponsione di un
contributo pari all'incidenza delle opere di urbanizzazione, determinata ai sensi dell'articolo
50, nonché una quota non superiore al 10 per cento del costo documentato di costruzione
da stabilirsi, in relazione ai diversi tipi di attività, con deliberazione del consiglio comunale.
3. Qualora la destinazione d'uso delle opere prima indicate, nonché di quelle nelle zone
agricole previste dall'articolo 51, venga comunque modificata nei dieci anni successivi
all'ultimazione dei lavori, il contributo di costruzione é dovuto nella misura massima
corrispondente alla nuova destinazione, determinata con riferimento al momento
dell'intervenuta variazione, con frequenza non inferiore al biennio, in relazione agli indici
ufficiali ISTAT dei costi di costruzione intervenuti dopo la stipula delle convenzioni
medesime.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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Articolo 54 - Progettista, Direttore dei Lavori e C ostruttore.
La progettazione delle opere edilizie deve essere firmata da tecnici abilitati in materia, iscritti
ai rispettivi albi professionali e ciascuno nell'ambito delle competenze fissate dalla legge.
Il titolare del Permesso di Costruire o D.I.A., insieme alla comunicazione di inizio dei lavori,
deve comunicare al Sindaco il nominativo e la residenza del costruttore, quello del Direttore
dei Lavori (quando previsto dalla legge), nonché‚ gli atti di cui alla legge 5.11.1971 n. 1086
(quando previsto dalla legge), e quelli previsti dalla Legge 494/1996 sulla sicurezza nei
cantieri, in quanto applicabile.
Prima dell’inizio dei lavori si deve altresì comunicare le modalità di smaltimento dei materiali
rivenienti da scavi, demolizioni, scarti di lavorazione, ecc. ed il nome della ditta regolarmente
autorizzata o il sito del conferimento. ai sensi del Reg.to Reg.le 12.06.06 pubbl. sul B.U.R.P.
n° 74 del 16.06.06.
Il Direttore dei Lavori ed il costruttore a loro volta, anche mediante atti separati, devono
comunicare al Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia l'accettazione dell'incarico
prima dell'inizio delle rispettive attività. Ogni e qualsiasi variazione successiva deve essere
preventivamente comunicata al Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia con le
modalità di cui sopra. Il titolare del Permesso di Costruire o D.I.A., il committente, il Direttore
dei Lavori e l'Assuntore dei lavori, sono responsabili di ogni inosservanza così delle norme
generali di legge e di regolamento, come delle modalità esecutive fissate nell'atto di
Concessione ai sensi dell'Art. 6 della legge 47/85. Le presenti norme valgono, in quanto
applicabili, anche per le Autorizzazioni.
C A P O 6 - ESECUZIONE E CONTROLLO DELLE OPERE
Articolo 55 - Richiesta e consegna di pun ti fissi - Verifica del perimetro delle costruzioni
Prima di iniziare i lavori per interventi di nuova costruzione o di recinzione il concessionario è
tenuto a richiedere al Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia la ricognizione della
linea di confine con gli spazi pubblici dell’area di pertinenza della costruzione oggetto di
concessione, precisando nella richiesta il nominativo del Direttore dei Lavori responsabile.
Nell’esecuzione dell’opera il concessionario deve attenersi ai punti fissi di linea e di quota
che gli sono comunicati entro quindici giorni dalla presentazione della domanda suddetta.
Le operazioni di cui sopra sono eseguite da personale messo a disposizione dal
concessionario e dall’assuntore dei lavori sotto la direzione del personale preposto. Delle
operazioni di cui al primo comma è redatto apposito verbale dal rappresentante dell’Ufficio
tecnico comunale che viene sottoscritto anche dalle parti private per presa d’atto: una copia
deve rimanere in cantiere.
La mancata effettuazione della visita, da parte dei tecnici comunali, entro il termine di
quindici giorni dalla data della richiesta, esime il richiedente da eventuali responsabilità circa
l'ubicazione dell'opera, che comunque deve essere conforme al progetto approvato, ma non
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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per eventuali altre inosservanze rispetto al progetto approvato; in caso di inizio lavori le
responsabilità di eventuali violazioni ricadono anche sul Direttore dei Lavori.
Le costruzioni private non devono invadere con le proprie fondazioni il suolo pubblico, salvo
formale concessione. Dette costruzioni devono essere progettate e costruite in modo da non
trasmettere spinte orizzontali verso il suolo pubblico.
Articolo 56 - Organizzazione del cantiere
In tutti i cantieri che si eseguono lavori di costruzione, manutenzione, riparazione o
demolizione di opere edilizie, vanno rispettate le norme vigenti relative alla prevenzione
degli infortuni sul lavoro, quelle riguardanti la prevenzione incendi, l'obbligo a termine di
legge della denuncia di eventuali ritrovamenti, ogni cautela atta ad evitare danni e molestie a
persone e cose pubbliche e private.
Tutte le strutture provvisionali del cantiere (ponti di servizio, impalcature, rampe, scale,
parapetti o simili) devono avere i requisiti di resistenza e di stabilità ed essere dotate di
protezione per garantire l’incolumità delle persone e l’integrità delle cose; esse dovranno
altresì conformarsi alle vigenti disposizioni di legge per la prevenzione degli infortuni sul
lavoro.
Il titolare del Permesso di Costruire deve presentare obbligatoriamente domanda di
allacciamento all'acquedotto ed alla pubblica fognatura, qualora tali servizi siano esistenti,
secondo le modalità stabilite dai rispettivi regolamenti comunali.
In mancanza di fogna bisognerà garantire un sistema di smaltimento così come previsto
dalla normativa nazionale e regionale.
In sede progettuale dovrà essere richiesta l’autorizzazione allo scarico dei reflui
accompagnata dalla descrizione dello scarico che si intende realizzare.
Qualora, nella organizzazione del cantiere, sia prevista la installazione di gru per il
sollevamento dei materiali che, col loro raggio di azione, potrebbero interessare aree esterne
al cantiere, dovrà essere ottenuto il nullaosta preventivo da parte del Comune, sentito il
servizio S.P.E.S.A.L.. (Servizio Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro)
competente.
Sono tenuti all'osservanza di tali norme tutti coloro che esercitano le attività di cui sopra e
per quanto loro spetti e competa i dirigenti, i preposti ed i singoli lavoratori, in conformità a
quanto previsto, nei limiti delle singole responsabilità, della normativa vigente.
Per tutta la durata dei lavori il cantiere deve essere cintato e, se ubicato in zona cittadina,
prospiciente o comunque visibile da spazi pubblici, deve essere organizzato in modo da
essere libero da materiali inutili, dannosi o che producano inquinamento per polveri, cattivi
odori, liquami ecc. Deve essere provvisto di segnalazioni di ingombro e di pericolo diurne
(bande bianche e rosse), dispositivi rifrangenti ed integrazione dell'illuminazione stradale.
L'assuntore dei lavori responsabile del cantiere dovrà provvedere alla messa in opera,
gestione e manutenzione di queste segnalazioni.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
50
Il responsabile di cui al comma precedente dovrà inoltre provvedere a che l'accesso al
cantiere non costituisca pericolo per la circolazione stradale e comunque per la pubblica
incolumità.
Il cantiere deve essere provvisto di una tabella decorosa delle dimensioni non inferiori a
50x70cm ben visibile all'esterno e perfettamente leggibile con l'indicazione:
• degli estremi del Permesso di Costruire o D.I.A. o S.C.I.A.;
• del tipo e titolo dell'opera in corso di realizzazione;
• del nominativo del titolare del Permesso di Costruire o D.I.A. o S.C.I.A.;
• del Progettista e del Direttore dei Lavori;
• del Progettista, eventuale, delle strutture;
• del Coordinatore per la Progettazione ove previsto;
• del Coordinatore per l’Esecuzione ove previsto;
• del Costruttore e dell'eventuale Assistente di cantiere.
In cantiere devono essere conservati a disposizione delle autorità competenti:
a) il Permesso di Costruire o D.I.A. o S.C.I.A. ed i relativi elaborati di progetto;
b) nel caso di opere che interessino le strutture, copia del progetto depositato al genio civile,
ai sensi delle leggi vigenti;
c) il giornale dei lavori, periodicamente vistato dal Direttore dei Lavori;
d) il progetto degli impianti e la documentazione relativa allo isolamento termico;
e) ogni ulteriore autorizzazione eventualmente necessaria in relazione alle modalità del
progetto o alle caratteristiche ambientali del luogo dove si interviene, incluso l'obbligo
della denuncia di eventuali ritrovamenti archeologici.
f) Il Piano per la Sicurezza nel Cantiere ove previsto e il conseguente Piano Operativo per
la Sicurezza.
In caso di opere soggette a D.I.A. o S.C.I.A., dovrà pure essere posto all'esterno
dell'immobile interessato un cartello indicante il tipo di opere da eseguire e la data di
presentazione al Comune della denuncia.
Copia della documentazione suddetta dovrà inoltre essere conservata in cantiere.
Articolo 57 - Cautele per la salvaguardia di ritrov amenti archeologici, storici e artistici
I ritrovamenti di presumibile interesse archeologico, storico e artistico devono essere
immediatamente posti a disposizione degli Enti competenti, dandone immediata
comunicazione al Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia, che a sua volta richiede
l’intervento degli Enti nel più breve tempo possibile.
I lavori, per la parte interessata dai ritrovamenti, devono essere sospesi per lasciare intatte
le cose ritrovate, fermo restando l’obbligo di osservare le prescrizioni delle leggi speciali
vigenti in materia.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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Articolo 58 - Obblighi da osservare in ca so di interruzione dei lavori o di
sopraelevazione delle costruzioni
In caso di interruzione dei lavori devono essere eseguite le opere necessarie a garanzia
della sicurezza, dell’igiene e del decoro. In difetto, il Responsabile dello Sportello Unico per
l’Edilizia ingiunge gli opportuni provvedimenti, salva la facoltà di intervento sostitutivo a
spese dell’inadempiente.
Nel corso dei lavori di sopraelevazione devono essere messe in atto tutte le misure idonee a
tutelare gli eventuali occupanti della parte sottostante dell’edificio.
Articolo 59 - Occupazione e manomissione di suolo p ubblico
Nel caso che, durante la esecuzione dell'intervento, si renda necessario occupare il suolo
pubblico o manomettere opere pubbliche per consentire l'accesso al cantiere, deve essere
fatta apposita domanda al Sindaco. Detta domanda deve contenere le generalità e la firma
del richiedente, gli estremi del provvedimento abilitativo all'intervento edilizio o il preciso
riferimento alla data di presentazione della relazione di asseveramento, la esatta
individuazione dell'area oggetto della domanda, con la precisazione della superficie che
dovrà essere occupata o delle opere pubbliche che dovranno essere manomesse, i motivi
che rendano necessarie tali operazioni. Dovrà, inoltre, essere indicata la presumibile durata
dell'occupazione del suolo pubblico o dell'accesso al cantiere.
L’autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico e autorizzazione a manomettere l'opera
pubblica sono subordinate al sopralluogo sull'area richiesta da parte dei Vigili Urbani e/o
dell'Ufficio Tecnico che verificheranno l'ammissibilità della richiesta alle proprietà limitrofe
all'area oggetto della richiesta ed ai requisiti richiesti dalla legge e dai regolamenti di settore.
Per l'uso del suolo pubblico deve essere pagata una tassa di occupazione. A garanzia di
eventuali danni che potrebbero essere arrecati alle opere pubbliche, nonché‚ per il ripristino
a regola d'arte di quelle manomesse deve essere versata una congrua cauzione,
dell'ammontare non inferiore a quanto stabilisce l'Ufficio Tecnico Comunale.
La durata della concessione stabilita in un massimo di cinque mesi consecutivi, può essere
prorogata di cinque mesi in cinque mesi. La rimessa in ripristino deve essere effettuata allo
scadere della concessione per l'occupazione del suolo o allo scadere del termine concesso
per la manomissione dell'opera pubblica; il Comune può richiedere la rimessa in pristino
anche nel caso di prolungata sospensione dei lavori. La cauzione versata verrà restituita
entro 90 giorni dall'eventuale ripristino delle aree pubbliche manomesse e potrà essere
decurtata in relazione alla completezza dei lavori in ripristino.
La spesa relativa allo spostamento di manufatti esistenti sulla sede stradale o del
marciapiede (pali di pubblica illuminazione, armadi, alberi ecc.) deve essere a carico del
richiedente.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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Articolo 60 - Visite di controllo
E’ fatto obbligo al Committente e al Direttore dei lavori di dare congiuntamente apposita
comunicazione scritta della data di inizio e di fine dei lavori, citando i dati dell’atto abilitativo
rilasciato o assentito o asseverato. A seguito delle predette comunicazioni il Responsabile
dello Sportello Unico per l’Edilizia può disporre opportuni sopralluoghi in cantiere.
Il Costruttore deve sempre lasciare libero accesso in cantiere ai Vigili Urbani, agli incaricati
dell'Ufficio Tecnico comunale e al personale addetto della ASL per i controlli di loro
competenza ai sensi dell'Art. 27 del D.P.R. 380/2001.
Le presenti norme valgono, in quanto ammissibili, per le opere oggetto di relazione di
asseveramento e per gli interventi soggetti alla D.I.A. o Segnalazione Certificata di Inizio
Attività.
Nei casi di richiesta del certificato di agibilità di cui ai successivo articoli 62 e 63, verificata la
documentazione di cui all’articolo 63, la visita di controllo deve essere predisposta dal
Responsabile dello Sportello Unico ed effettuata dall’Ufficio, almeno una volta ogni dieci
istanze presentate dai soggetti titolari del permesso di costruire o della D.I.A.
Articolo 61 - Ultimazione dei lavori
I lavori si considerano ultimati quando l'opera soddisfa le condizioni per il rilascio del
Certificato di Agibilità (qualora sia richiesta).
Al termine dei lavori deve essere data comunicazione al Responsabile dello Sportello Unico
per l’Edilizia richiedendo gli eventuali controlli dell'Ufficio in merito alla conformità dell'edificio
alle prescrizioni del Permesso di Costruire o della D.I.A. o della S.C.I.A. in merito al rispetto
della data di ultimazione lavori ed infine alla conformità dell'isolamento termico alle
prescrizioni di legge.
Al termine dei lavori il titolare del Permesso di Costruire o della D.I.A. o S.C.I.A., il Direttore
dei Lavori ed il Progettista devono depositare gli atti di legge relativi ad autorizzazioni, visti e
nulla osta che sono indispensabili prima dell'effettivo utilizzo delle opere realizzate.
Immediatamente dopo il compimento dei lavori il Costruttore deve provvedere alla rimozione
dei fronti a barriere o recinzioni fatti per il servizio dei medesimi, restituendo alla circolazione
il suolo pubblico libero da ogni ingombro e impedimento.
In ogni caso, trascorso un mese dall'ultimazione delle opere, deve cessare ogni occupazione
di suolo pubblico con materiali, ponti e puntellature. In caso di inadempienza il Sindaco potrà
ordinare l'esecuzione d'ufficio a tutte spese del proprietario e salve le sanzioni previste dalle
norme vigenti.
Art. 62 - Opere soggette ad Agibilità - Certificato di agibilità
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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1. Il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene,
salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate
secondo quanto dispone la normativa vigente.
2. Il certificato di agibilità viene rilasciato dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale con
riferimento ai seguenti interventi:
a) nuove costruzioni;
b) ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
c) interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di cui al comma 1.
3. Con riferimento a tali interventi, il soggetto titolare del permesso di costruire o il soggetto
che ha presentato la denuncia di inizio attività, o i loro successori o aventi causa, sono tenuti
a chiedere il rilascio del certificato di agibilità. La mancata presentazione della domanda
comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dalla normativa in
vigore.
4. Alla domanda per il rilascio del certificato di agibilità deve essere allegata copia della
dichiarazione presentata per la iscrizione all’ Agenzia del Territorio di Taranto, redatta in
conformità alle disposizioni dell'articolo 6 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, e
successive modificazioni e integrazioni.
Art. 63 - Procedimento di rilascio del certificato di agibilità
1. Entro quindici giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura dell'intervento, il soggetto titolare
del permesso di costruire o della D.I.A. o S.C.I.A. , é tenuto a presentare allo sportello unico
la domanda di rilascio del certificato di agibilità, corredata della seguente documentazione:
a) richiesta di accatastamento dell'edificio, sottoscritta dallo stesso richiedente il certificato di
agibilità, che lo stesso titolare del permesso deposita presso l’Agenzia del Territorio o
l’accatastamento dell’edificio se già accatastato;
b) dichiarazione sottoscritta dallo stesso richiedente il certificato di agibilità di conformità
dell'opera rispetto al progetto approvato, nonché in ordine alla avvenuta prosciugatura dei
muri e della salubrità degli ambienti;
c) dichiarazione dell'impresa installatrice che attesta la conformità degli impianti installati
negli edifici adibiti ad uso civile alle prescrizioni di cui agli articoli 113 e 127 del DPR 380/01,
nonché all'articolo 1 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero certificato di collaudo degli
stessi, ove previsto, ovvero ancora certificazione di conformità degli impianti prevista dagli
articoli 111 e 126 del DPR 380/01.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
54
2. Lo sportello unico comunica al richiedente, entro dieci giorni dalla ricezione della
domanda di cui al comma 1, il nominativo del responsabile del procedimento ai sensi degli
articoli 4 e 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241.
3. Entro trenta giorni dalla ricezione della domanda di cui al comma 1, il dirigente o il
responsabile del competente ufficio comunale, previa eventuale ispezione dell'edificio nei
termini indicati all’ultimo comma dell’articolo 60, rilascia il certificato di agibilità verificata la
seguente documentazione:
a) certificato di collaudo statico;
b) certificato del competente Ufficio Struttura Tecnica Periferica di Taranto - Assessorato alle
Opere Pubbliche della Regione Puglia (ex Ufficio del Genio Civile), attestante la conformità
delle opere eseguite nelle zone sismiche di cui al capo IV della parte II del DPR 380/01;
c) la documentazione indicata al comma 1;
d) dichiarazione di conformità delle opere realizzate alla normativa vigente in materia di
accessibilità e superamento delle barriere architettoniche di cui al regolamento di attuazione
di cui al D.M. 14.06.89 n. 236 – legge 13/89.
4. Trascorso inutilmente il termine di cui al comma 3, l'agibilità si intende attestata nel caso
sia stato rilasciato il parere dell'A.S.L. In caso di autodichiarazione, il termine per la
formazione del silenzio assenso é di sessanta giorni.
5. Il termine di cui al comma 3 può essere interrotto una sola volta dal responsabile del
procedimento, entro quindici giorni dalla domanda, esclusivamente per la richiesta di
documentazione integrativa, che non sia già nella disponibilità dell'amministrazione o che
non possa essere acquisita autonomamente. In tal caso, il termine di trenta giorni ricomincia
a decorrere dalla data di ricezione della documentazione integrativa.
Articolo 64 - Dichiarazione di inabitabilità, sgomb ero
Quando ricorrono motivate ragioni di ordine igienico, il Responsabile dello Sportello Unico
per l’Edilizia, sentito il Servizio di Igiene Pubblica dell’ASL competente, può dichiarare
inabitabile o non usabile una costruzione o parte di essa a norma dell’art. 222 del TU leggi
sanitarie 27 luglio 1934, n. 1265.
E’ vietata la concessione in affitto o comunque l’uso di locali dichiarati inabitabili.
Nei casi in cui possa esserci pregiudizio per la salute e la incolumità degli occupanti,
l’organo competente, su proposta del Servizio di Igiene Pubblica dell’ASL competente o di
altri uffici, per quanto di rispettiva competenza, ordinerà lo sgombero della costruzione e ne
impedirà l’uso attraverso opportune misure tecnico-edilizie.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
55
Articolo 65 – Applicazione delle norme di caratter e particolare per la presentazione
dei progetti
a – progetti sottoposti a V.I.A. ai sensi della l.r. n.11 del 12.04.2001 e s.m.i.:
1. Sono assoggettati alla procedura di VIA di cui all'articolo 5 della l.r. n 11/2001 e s.m.i., i
progetti per la realizzazione di interventi e di opere identificati nell'allegato A della legge
regionale, ripartito negli elenchi A1, A2 e A3.
2. Sono assoggettati alla procedura di verifica di cui all'articolo 16 della l.r. n 11/2001 e
s.m.i., i progetti per la realizzazione di interventi e di opere identificati nell'allegato B, ripartito
negli elenchi B1, B2 e B3.
3. Sono assoggettati altresì alla procedura di VIA i progetti per la realizzazione di interventi e
di opere identificati nell'allegato B, ripartito negli elenchi B1, B2, B3, qualora ciò si renda
necessario in esito alla procedura di verifica di cui all'articolo 16 della legge reg.le o qualora
gli interventi e le opere ricadano anche parzialmente all'interno di aree naturali protette.
4. I progetti per la realizzazione di interventi e di opere identificati nell'allegato B, ripartito
negli elenchi B1, B2 e B3, non sottoposti a procedura di VIA, se ricadenti in zone di
protezione speciale o in siti di importanza comunitaria di cui alle direttive 79/409/CEE e
92/43/CEE, sono soggetti alla valutazione di incidenza ambientale ai sensi dell'articolo 5 del
dpr 357/1997.
5. Sono assoggettati alle procedure di VIA o di verifica anche i progetti di trasformazione o
ampliamento dai quali derivano interventi od opere con caratteristica e dimensioni rientranti
fra quelli previsti negli allegati.
6. Sono sottoposti alle procedure di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) i progetti ed i
piani e programmi previsti dal D lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e dal DRAG della R.P. con
esclusione della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso di strumenti
attuativi di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica;
b - i progetti su aree sottoposte a vincoli e/o tutele devono acquisire il preventivo parere o
nulla osta da parte degli uffici regionali competenti e/o dalle Soprintendenze con particolare
riferimento alle aree e/o immobili:
- di cui al D.Lgs. 42/2004 - D.P.C.M. 12.12.2005,,
- ai Decreti Galasso,
- PUTT/P,
- Istituzione Riserve naturali l.r.n. 24 del 23.12.2002,
- Aree perimetrale dal P.A.I. approvato il 30.11.2005,
- Aree di cui alla Istituzione Riserve naturali di cui l.r.n. 24 del 23.12.2002,
- Aree ricadenti nelle aree SIC/ZPS, Aree sottoposte a tutela archeologica,
- etc.
C – progetti per la realizzazione di strutture ricettive: i progetti devono essere redatti ai sensi
della L.R. 11 febbraio 1999, n. 11 e s.m.i. “Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
56
della legge 17 maggio 1983, n. 217, delle attività turistiche ad uso pubblico” ;- le attività
ricettive tipo “bed & breakfast (affittacamere) regolate ai sensi della l.r. nr. 17/2001; - le
strutture ricettive con il recupero e riutilizzo di vecchi fabbricati esistenti in zona agricola
(masserie) devono essere redatti in applicazione della delibera consiliare n. 18 del 05 marzo
2007.
D – i progetti per impianti produttivi in aree P.I.P devono essere redatti ai sensi delle norme
di attuazione allegate al Piano per Impianti Produttivi approvato con delibera consiliare.
E - i progetti per la installazione stazioni carburanti devono essere localizzati e redatti in
applicazione della legge 6.08.2008, L.R. n 23 del 13.12.2004 - Regolamento di attuazione
n.2 del 10.01.2006.
F – i progetti di apertura nuove cave devono essere conformi alle norme di attuazione del
PRG ed al Piano Regionale Attività Estrattive (P.R.A.E.) di cui alla Delibera G.R. n.580 del
15.05.2007 in applicazione della L.R. n.37/85 con acquisizione dei relativi pareri da parte
degli uffici competenti.
G – i progetti di apertura discariche per quel che concerne l’individuazione dei “Criteri per la
localizzazione” degli impianti di smaltimento [art. 22 comma 3 lettera e) del d. lgs. n. 22/97
e succ. mod.], secondo le previsione della strumentazione urbanistica generale ed il piano
regionale di gestione dei rifiuti, approvato con decreto n. 41/2001 del Commissario delegato
per l’emergenza rifiuti nella Regione Puglia (pubblicato in BUR Puglia n. 60 suppl. del
19.4.2001, consultabile anche attraverso internet nel sito della Regione Puglia) e s.m.i..
H – i piani e programmi che interessano il territorio comunale.
Articolo 66 – Applicazione delle norme per impiant i per la produzione di energia da
fonti rinnovabili
I progetti in genere di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili devono essere
redatti in conformità delle norme statali e regionali vigenti in materia.
a) Ad integrazione delle norme generali, è fatto divieto di installare collettori solari e/o pannelli
fotovoltaici sulle facciate degli edifici nel centro storico e nella zona ambientale.
b) Gli elementi installati sulle coperture degli edifici esistenti nell’intero territorio, non devono
essere visibili dalle strade; i bordi superiori dei pannelli non devono superare l’altezza dei
parapetti d’attico.
c) E’ fatto divieto di utilizzare i pannelli come copertura di gazébi realizzati sulle coperture degli
edifici esistenti.
d) I collettori solari ed i pannelli fotovoltaici nei fabbricati di nuova costruzione, devono essere
integrati nell’architettura degli elementi costruttivi che compongono l’organismo.
e) Gli indirizzi per la installazione dei collettori solari e pannelli fotovoltaici sono integrati con le
disposizioni esplicate nei punti 12-13-14-15 del successivo art. 103 (Progettazione Integrata)
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
57
Articolo 67 – Applicazione de lle norme del Testo Unico in materia Edilizia –
D.P.R. n.380/2001 e s.m.i.
Si devono intendere riportate tutte le altre norme del DPR n. 380/2001 e s.m.i. e del D.L.
n.70 del 13.05.2011 ad integrazione degli articoli del presente Regolamento ed in modo
particolare:
Parte I – Attività Edilizia:
- Tit. III - Agibilità degli edifici
- Tit. IV - Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia, responsabilità e sanzioni
Parte II – Normativa Tecnica per l’edilizia:
- Capo I
- Disposizioni di carattere generale
- Normativa tecnica per l’edilizia
- Capo II
- Disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica
- Capo III
- Disposizioni per favorire il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico
- Capo IV
- Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche
- Capo V
- Norme per la sicurezza degli impianti
- Capo VI
- Norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici
- Parte III - Disposizioni finali __________________________________________________
C A P O 7 - STRUMENTI URBANISTICI ESECUTIVI
Articolo 68 - Strumenti urbanistici esecutivi.
Gli Strumenti Urbanistici Esecutivi del Piano Regolatore Generale sono quelli indicati da
specifiche Leggi Nazionali e delle leggi Regionali in materia con particolare riferimento agli
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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artt. 15 – 16 – 17 – 18 della vigente L.R. n. 20/2001 e s.m.i . e dello schema del
DOCUMENTO REGIONALE DI ASSETTO GENERALE (DRAG) - CRITERI PER LA
FORMAZIONE E LA LOCALIZZAZIONE DEI PIANI URBANISTICI ESECUTIVI (PUE) di cui
alla Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. b e art. 5, comma 10 bis.
Articolo 69 - Caratteristiche degli atti e progetti urbanistici di iniziativa privata.
I proprietari, singoli o riuniti in consorzio, che intendono lottizzare aree a scopo edificatorio,
nel rispetto dello strumento urbanistico vigente, devono presentare al Settore Urbanistico del
Comune la relativa domanda unitamente al progetto di piano esecutivo convenzionato
redatto da un tecnico abilitato, iscritto al relativo albo professionale, con l’impegno
dell’attuazione secondo gli obblighi espressamente previsti dalla convenzione.
A corredo della domanda, alla quale va allegata documentazione attestante il titolo del/i
richiedente/i, deve essere presentato il progetto, in numero minimo di tre copie in formato
cartaceo , anche in formato digitale nei formati dwg, dxf e, possibilmente quelli planimetrici
anche in formato shp, georiferiti in WGS84/UTM e composto dai seguenti elaborati tecnici:
1. Relazione tecnica illustrativa delle caratteristiche del progetto, contenente indicazioni
circa:
● la zona omogenea di riferimento e relative norme tecniche di attuazione del piano
urbanistico generale;
● la destinazione d’uso dell’intervento;
● l’inserimento funzionale e formale del progetto nel contesto urbano e territoriale sulla base
dei criteri di sostenibilità e di compatibilità ambientale;
● i criteri ispiratori delle scelte progettuali (schema della viabilità, tipologie edilizie,
qualità dei servizi ecc.);
● la specificazione delle aree per destinazione pubblica e di uso pubblico (aree per
opere di urbanizzazione primaria e secondaria);
● i programmi di attuazione (metodologie, tecniche, tempi e fasi di esecuzione);
la stima sommaria degli oneri di urbanizzazione delle aree e la loro ripartizione tra il Comune
e ● i privati, secondo gli obblighi stabiliti nella convenzione.
2. Stralcio dello strumento urbanistico generale e del relativo eventuale programma
pluriennale di attuazione relativo alla zona in cui è compreso lo strumento urbanistico
esecutivo, con l’indicazione degli estremi di adozione e di approvazione e l’evidenziazione
grafica delle aree oggetto di intervento, in scala non inferiore a 1:5000.
3. Estratto originale della mappa catastale con indicazione delle particelle e delle
superfici relative alle aree oggetto dell'intervento con gli elenchi catastali delle proprietà
ricadenti nel piano esecutivo e le relative caratteristiche di superficie e di estimo.
4. Il piano quotato dell'area oggetto dell'intervento in scala 1:1000/1:500 con curve di livello
non superiore a m. 1, e profili altimetrici nella scala 1:500;
5. Indicazione delle piantumazioni esistenti;
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
59
6. Planimetria in scala 1:1000/1:500 estesa a tutta l’area d’intervento del PUE e ai terreni
limitrofi per un intorno significativo; in essa devono essere indicati:
● i fabbricati esistenti, con le relative altezze e caratteristiche;
● vincoli e tutele interessanti l’intero territorio comunale (archeologico, idrogeologici,
ambientali, paesaggistici e culturali ai sensi del D.Lgs. 42/04 e s.m.i., servitù, fasce di rispetto,
SIC/ZPS, ecc.);
● vincoli specifici dell’area oggetto di intervento;
● la toponomastica e l’orientamento;
● le quote altimetriche e planimetriche del terreno;
● la viabilità esistente e le attrezzature e opere di urbanizzazione esistenti;
● la vegetazione esistente.
7. Planimetrie di progetto, quotate, in scala non inferiore 1:1000/1:500 contenente i seguenti
elementi:
● le strade e gli spazi riservati alla viabilità e ai parcheggi, con precisazione delle
caratteristiche tecniche delle sedi stradali, relative quote altimetriche, fasce di rispetto e
distacchi degli edifici dalle sedi stradali;
● localizzazione della superficie fondiaria, suddivisa in lotti numerati, per ciascuno dei quali va
indicato il carico volumetrico, la superficie coperta e l’altezza dei manufatti che vi insistono,
risultanti dall’applicazione di disposizione di legge, di piano urbanistico e di regolamento
edilizio;
● indicazione di distacchi dei manufatti da realizzare da strade, confini di lotto, metanodotti,
elettrodotti ecc.;
● le aree e le opere da destinare all'urbanizzazione primaria;
● le aree e le opere da destinare all'urbanizzazione e secondaria;
● ubicazione e dimensionamento degli spazi destinati a verde (privato, condominiale,
pubblico);
● ubicazione e dimensionamento delle aree per spazi pubblici, distinte in relazione alla
specifica destinazione d’uso e graficizzate con opportuna simbologia;
● le sagome di massimo ingombro degli edifici da realizzare.
1. Una tabella dimostrativa del rispetto degli standards urbanistici;
2. Planimetrie ed altimetrie, in scala 1:500 degli edifici da realizzare con la relativa
destinazione d'uso;
3. Profili longitudinali e sezioni con gli edifici, in scala 1:500;
4. Planimetrie in scala 1:500 ove siano riportati i progetti schematici delle opere di
urbanizzazione primaria da realizzare con la specifica puntualizzazione degli allacciamenti alle
reti principali esistenti;
5. Planimetrie dello strumento esecutivo ridotti alla scala delle tavole di piano urbanistico
generale;
6. Studi compositivi e tipologici con profili e sezioni in scala tecnicamente adeguati;
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
60
suddivisione in unità d'intervento minimo delle aree edificabili; specificazioni in ordine
all'arredo urbano;
7. “Rendering” dell’intervento di trasformazione urbanistica;
8. Norme urbanistico-edilizie del piano esecutivo confrontate con le norme d’attuazione del
PRG;
9. Relazione finanziaria con determinazione dei costi insediativi degli oneri da ripartire tra
Comune e privati;
10. Una planimetria in scala 1:500 con l'indicazione delle soluzioni proposte per la
sistemazione del terreno scoperto e per le opere di urbanizzazione;
11. Quanto altro previsto nella Struttura e contenuti del PUE di cui allo schema del DOCUMENTO REGIONALE DI ASSETTO GENERALE (DRAG) - CRITERI PER LA
FORMAZIONE E LA LOCALIZZAZIONE DEI PIANI URBANISTICI ESECUTIVI (PUE) di cui
alla Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. b e art. 5, comma 10 bis
relativamente all’analisi del sito e del contesto:
L’analisi dell’area di intervento soggetta a PUE dovrà quindi intrecciare analisi morfologiche e
ambientali e tenere conto delle invarianti paesaggistico-ambientali, storico-culturali e del
sistema della mobilità e reti tecnologiche individuate dal PRG. L’analisi dovrà essere effettuata
con un riguardo particolare agli aspetti qualitativi e prestazionali degli elementi analizzati, al
fine di individuare problemi, criticità e potenzialità dell’area.
Proprio in virtù di tutte le riflessioni effettuate in precedenza, l‘analisi di contesto non potrà
essere limitata al perimetro del PUE, ma dovrà esaminare ed evidenziare un intorno
sufficiente a considerare adeguatamente la rilevanza delle invarianti strutturali, dei caratteri
insediativi e ambientali del contesto interessato dal’intervento e dei contesti adiacenti, anche
facendo riferimento alla intera città o a una sua parte significativa (quartiere o settore urbano),
secondo le seguenti articolazioni e redigendo elaborati grafici e schemi relativi a:
1. Qualità ambientale del contesto:
□ Caratteri geo-morfologici: orografia, pendenze, punti panoramici;
□ Analisi del verde e della naturalità: superfici verdi, densità della vegetazione, specie arboree
autoctone presenti, fauna, flora, specie protette;
□ Analisi delle risorse ambientali e delle relative criticità : individuazione delle fonti di
inquinamento atmosferico, elettromagnetico, dei suoli e acustico, disponibilità della radiazione
solare diretta e di fonti energetiche rinnovabili.
2. Qualità insediativa del contesto:
□ Analisi morfo-tipologica dell’insediamento: morfologie, densità urbana, altezze, tipologie
edilizie;
□ Analisi morfologica dello spazio pubblico e delle attrezzature di interesse collettivo: usi e
funzioni, spazi verdi, servizi pubblici, accessibilità, bilancio degli standard urbanistici;
□ Analisi del patrimonio culturale: elementi di rilevante valore per la memoria e ’identità
collettiva, monumenti, beni vincolati e segnalazioni, giardini storici;
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
61
□ Analisi della viabilità: tipologia e gerarchia della rete stradale, servizi collettivi di trasporto
pubblico e in sede propria, rete ciclabile e pedonale, intensità del traffico;
□ Analisi delle reti tecnologiche: reti e risorse idriche (reti di approvigionamento,smaltimento,
raccolta, trattamento delle acque), reti di pubblica illuminazione, rete di distribuzione del gas
metano, gestione dei rifiuti (punti per la raccolta differenziata, impianti per il riciclaggio-
recupero-smaltimento dei rifiuti, impianti di depurazione dei reflui).
3. Quadri di sintesi
□ Quadro di sintesi 1: evidenziazione delle qualità ambientali del contesto, dei fattori di rischio
e le opportunità;
□ Quadro di sintesi 2: evidenziazione delle qualità del sistema insediativo, delle reti e della
mobilità esistenti e previste dal PRG;
□ Quadro di sintesi 3: lettura degli esiti delle analisi e individuazione di eventuali “invarianti”
alla scala del PUE, ovvero di elementi e sistemi che, sebbene non siano censiti tra le invarianti
strutturali del PUG, ne acquisiscano localmente il significato e l’importanza.
12. Una relazione illustrativa dalla quale risulti quale sarà la destinazione dell'opera, quali le
caratteristiche alle quali si intenda informare il progetto definitivo; nonché‚ tutti gli elementi di
verifica circa la conformità dell'intervento alle norme di piano.
13. All’istanza di approvazione del progetto devono essere allegati i preventivi pareri degli
Enti competenti in materia sanitaria e di sicurezza e, ove sussistano vincoli e forme di tutela
ambientale e/o paesaggistica del territorio interessato dal PUE, devono essere
preventivamente acquisite le autorizzazioni della Soprintendenza e/o della Regione o Ente
delegato dalla regione stessa.
14. Ai sensi della Del. Reg.le 15.09.09 n. 1626 – D.M. 14.01.2008 e art. 93 e 94 del DPR
380/2001 e s.m.i., deve essere acquisito il parere del Servizio Lavori Pubblici della R.P. –
Ufficio di coordinamento Strutture Tecniche Provinciali BR/LE/TA.
15. I progetti (PUE) di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superfici
superiori a 40 ha ed i progetti di sviluppo urbano all'interno di aree urbane esistenti che
interessano superficie superiori a 10 ha, sono assoggettati alla procedura di verifica di cui
all'articolo 16 della legge regionale n 11 del 11.05.2001 e s.m.i. – V.I.A.
16. Per i piani attuativi è esclusa la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) nel
caso di strumenti attuativi di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale
strategica;
17. Nel caso di applicazione della equa ripartizione dei diritti e degli oneri di cui all’art 14
della l.r. n.20/01, sarà predisposto apposito piano tabellare di ripartizione tra i vari proprietari
dei suoli su base percentuale da derivare dalle incidenze delle aree fondiarie, viabilità, opere
di urbanizzazione, etc., applicate all’intero Comparto di riferimento, per la determinazione delle
aree fondiarie in diritto e in esubero da cedere, delle aree per viabilità ed opere di
urbanizzazione da cedere e degli oneri finanziari a loro carico relativi alla realizzazione delle
opere.
Per le opere di urbanizzazione primaria, i relativi progetti devono essere redatti di concerto
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
62
con gli uffici competenti preposti dalla realizzazione delle opere stesse.
Nell'ambito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenti comunque denominati,
l'esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione primaria di cui al comma 7 dell’art 16 del
DPR 380/01, funzionali all'intervento di trasformazione urbanistica del territorio, e' a carico
del titolare del permesso di costruire e non trova applicazione l'articolo 122, comma 8,
del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163."
In ogni caso, per la realizzazione delle opere, a cura dei richiedenti dovrà essere acquisito il
parere favorevole degli Enti Concessionari sul progetto delle opere stesse.
Alla domanda va inoltre allegato lo schema della convenzione, che deve essere stipulata tra il
Comune e il/i lottizzante/i della quale fanno parte integrante gli elaborati precedentemente
elencati.
Qualora l’area oggetto di piano di lottizzazione convenzionato appartenga a più proprietari,
oltre ai documenti di cui sopra, occorre produrre un atto nel quale gli stessi dichiarano il loro
consenso alla lottizzazione e si impegnano a sostenere gli oneri in solido tra loro ai sensi
dell’Art. 16 della L.R. n° 20/01.
La convenzione deve prevedere essenzialmente:
a) la cessione gratuita, entro i limiti stabiliti, delle aree necessarie per le opere di
urbanizzazione primaria e secondaria;
b) le opere di urbanizzazione che devono essere eseguite a cura e spese del/i lottizzante/i;
c) le garanzie finanziarie che il/i lottizzante/i devono prestare al Comune, in esecuzione degli
obblighi assunti con la stipula della convenzione;
d) le modalità di controllo sull’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e
secondaria, da effettuarsi a cura degli uffici-tecnici comunali;
e) le modalità per lo scomputo totale o parziale della quota dovuta a norma delle leggi vigenti
e le modalità per il trasferimento delle opere al Comune;
f) le sanzioni a carico dei privati stipulanti per la inosservanza delle norme del piano.
Articolo 70 - Progetto di massima dei Piani Esecuti vi
Il progetto di massima del P.U.E. deve contenere tutti gli elementi descrittivi o di calcolo
necessari perché possa essere verificata la conformità dell'intervento alla normativa vigente
nonché alle previsioni ed alle prescrizioni del P.R.G.. Devono, inoltre, specificare l'idoneità
delle opere di urbanizzazione esistenti nella zona, in rapporto all'intervento proposto. Inoltre,
devono contenere indicazioni circa:
a) il tipo e la qualità dell'intervento in relazione all'ambiente;
b) la soluzione planovolumetrica proposta e l'inquadramento ambientale degli edifici previsti;
c) le destinazioni d'uso e le caratteristiche tipologiche delle unità immobiliari;
d) l'indicazione sommaria, ai fini della destinazione dei costi insediativi degli oneri di
urbanizzazione, della volumetria prevista per ciascun edificio residenziale e/o della superficie
lorda di Piano prevista per ciascun edificio od impianto destinato ad usi non residenziali.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
63
e) le soluzioni proposte per la sistemazione del terreno scoperto e per le opere di
urbanizzazione;
f) gli schemi di accesso e di allacciamento alle infrastrutture tecnologiche e di viabilità;
g) devono essere allegati gli schemi delle convenzioni correlati con i modi di attivazione degli
stessi ai sensi della legislazione nazionale e regionale vigente.
In caso di insediamenti produttivi, dovrà essere allegata una dettagliata relazione relativa
all'attività che si intende esercitare, nonché‚ gli elaborati grafici, i documenti e quanto altro
richiesto dalle vigenti disposizioni di legge per gli scarichi solidi, liquidi ed aeriformi.
Art 71 - Schema di Convenzione tipo
Di seguito si riporta uno schema di convenzione per l’attuazione di un piano esecutivo di iniziativa privata.: SCHEMA DI CONVENZIONE L'anno ……, addì :………………………………………..del mese di……………..tra il Dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Manduria in persona dell’ Ing……………….. che rappresenta il Comune ed i Sigg………………………………………………. che nell'ulteriore corso del presente atto saranno designati come proprietari lottizzanti. PREMESSO - che i Sigg.ri ……………………………………………sono proprietari dei terreni in località ……………… censiti in Catasto al foglio n° …. , p.lle n° ………… ………………. - che tale area ricade nella Zona………………………………… del Piano Regolatore Generale adottato dal Comune di Manduria ed approvato dalla Regione Puglia con D.P.R. n° 207 del 29/0111977 e nella Variante al P.R.G. approvata con Delibera di GR. n° 7 989 e n° 11811/83; - che la normativa del predetto strumento urbanistico generale prevede per tale zona la necessità di strumento urbanistico esecutivo (P.U.E.); - che il terreno di che trattasi è inserito nella perimetrazione riportata nella Cartografia allegata alla Delibera CC n° 68198 integrativa della Delibera CC n° 14195 che prevede, per detto terreno, la redazione di piano attuativo; - che i proprietari lottizzanti hanno presentato un piano urbanistico esecutivo delle aree di propria proprietà incluse nella perimetrazione della cartografia sopra citata; - che la lottizzazione è stata esaminata con parere favorevole dall’Area Tecnica – Settore Urbanistica in data……………………e dal Dirigente dell'U.T.C.; - che il P.U.E. è stato adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n°…..in data …………. - che è stato successivamente approvato in via definitiva dal C.C. con deliberazione n°…..in data …………… - che gli elaborati del piano esecutivo in tal modo adottato ed approvato sono costituiti: Allegati: ……………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………….. ………………………………………….. SI CONVIENE Quanto segue: Art.1 - La presente convenzione urbanistica ha per oggetto il regolamento dei rapporti tra l’Amministrazione Comunale ed i proprietari degli immobili compresi nel P.U.E. di cui in premessa, al fine della realizzazione degli impianti e degli edifici previsti nell'anzidetto progetto pianivolumetrico ed è pertanto redatta e stipulata ai sensi dell'art. 28 legge Urbanistica e dell’art.16 comma 1b della L.R.n° 20del 27.07.2001. Art.2
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
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- I proprietari lottizzanti in relazione al combinato disposto di cui all'art.8 Legge 6/8/1961, n.765 e art.16 L.R. 27.07.01 n.20, cedono gratuitamente all'atto della firma della presente convenzione, al Comune di MANDURIA, che accetta, tutte le aree che nella Tavola n° ………del progetto urbanistico sono individuate come ricadenti all'interno del piano e destinate ad opere di Urbanizzazione primaria e secondaria contrassegnate con apposita legenda e simbologia nella Tavola n° ….; I terrení e le aree di cui al precedente comma sono trasferite al Comune liberi da persone e cose, da liti pendenti e da trascrizioni pregiudizievoli, con le più ampie garanzie per evasioni. Art.3 - ATTO DI IMPEGNO - REALIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE(a cura e spese dei proprietari): I proprietari lottizzanti si impegnano per sé e per i propri aventi causa a realizzare a proprie cure e spese tutte le sistemazioni viarie, parcheggi, aiuole e verde di arredo urbano, marciapiedi, impianto di depurazione previsti dal PUE e secondo i progetti esecutivi da presentare all'approvazione del Comune. I proprietari lottizzanti per sé e per i propri aventi cause si impegnano ad eseguire a proprie cure e spese l’Impianto elettrico di pubblica illuminazione giusto quanto previsto.dalla Tav. … deI P.U.E. indicato in premessa, e secondo progetti esecutivi da presentare all'approvazione del Comune. I proprietari lottizzanti per sé e per i propri aventi causa, si impegnano ad eseguire gli impianti fognanti e idrici, giusto quanto previsto dalla Tav ….. del PUE indicata in premessa e secondo progetti esecutivi da presentare all'approvazione del Comune. (Alternativa) Art.3.1 ATTO DI IMPEGNO – MONETIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE DA REALIZZARE I proprietari, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, si obbligano per sé, loro successori ed aventi causa a qualsivoglia titolo a monetizzare le opere di urbanizzazione primarie da realizzare per una spesa presunta di € ........... così suddivisi: VIABILITA’ * Strada via ......................di mq. .......... di € ............... * Marciapiede Via .............di mq. .......... di € ............... Per le opere di urbanizzazione da realizzare da parte del Comune ed indicate nel presente articolo l’incidenza al mc. è di € ......... (............. al netto di quelli inizialmente previsti su area comunale). (Alternativa) Art.3.2 ATTO DI IMPEGNO – MONETIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE ESISTENTI. I proprietari, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, si obbligano per sé, loro successori ed aventi causa a qualsivoglia titolo a rimborsare le somme spese dal Comune per le opere di urbanizzazione primarie esistenti quantificate in complessivi € ............. così distinti: − per le sedi stradali: Via ............ mq ...................... Via ............ mq ...................... Per un totale di mq. ........... dell’importo stimato di € ....................... − marciapiedi: Via ............ mq ...................... Via ............ mq ...................... Per un totale di mq. ........... dell’importo stimato di € ....................... Per gli impianti − Pubblica illuminazione esistente del valore di € .................. − Rete fognante ml 1.350 del valore presunto di € .................. − Rete idrica ml. 1.100 del valore presunto di € .................. − Rete metano ml. 1.100 del valore presunto di € .................. Per le opere di urbanizzazione primarie esistenti l’incidenza al mc. è di € ........... Art.4 CONTRIBUTO DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA I proprietari si impegnano a versare al Comune all’atto del rilascio dei permessi a costruire un contributo pari a quello fissato per le opere di urbanizzazione secondaria dalle tabelle parametriche redatte per la zona B di completamento ai sensi delle L.R. n° 6/79, 66/79 e 53/85 ed approvate dal Consiglio comunale con delibera n....................... Detto contributo, aggiornato alla data della presente convenzione in base agli indici ISTAT relativi al costo di costruzione di un fabbricato residenziale, viene fissato in € ......... al mq di superficie complessiva da realizzare.
REGOLAMENTO EDILIZIO – Città di MANDURIA
65
Art.5 I proprietari lottizzanti si impegnano per sé e per i propri aventi causa a qualsiasi titolo o ragione, ad edificare i singoli lotti secondo le previsioni tipologiche e planivolumetriche di cui agli elaborati grafici del P.U.E. e le opere di urbanizzazione primarie (solo nel caso di realizzazione da parte dei proprietari), così come indicate nell'allegata lottizzazione e conformemente a quanto previsto nei progetti esecutivi da sottoporre all'approvazione del Comune, dovranno essere realizzate di pari passo con il rilascio dei singoli permessi di costruire e la realizzazione dell'intervento abitativo. In ogni caso non potrà essere rilasciato il certificato di abitabilità, se non quando la costruzione eseguita sia completamente servita dalle opere di urbanizzazione primarie innanzi indicate. In ragione delle concessioni gratuite operate dal proprietari lottizzanti e dagli oneri urbanizzativi dagli stessi assunti, i permessi di costruire saranno gravate dal contributo parametrato al solo costo di costruzione. Art.6 - Sono a carico dei lottizzanti le spese occorrenti all'allacciamento delle reti idriche ed elettriche e le spese per la realizzazione dei tronchi in sede di viabilità comunale esistente che costeggia l’intervento, sino al punto idrico dell’AQP esistente su via…………………. Sono a carico dei lottizzanti le spese occorrenti all'allacciamento della rete elettrica e le spese per la realizzazione dei tronchi in sede di viabilità comunale esistente che costeggia l’intervento. Art. 7 A garanzia degli obblighi assunti i proprietari lottizzanti hanno ottenuto il rilascio di fideiussione da parte …………………………..in favore del Comune di Manduria della somma di € ……………. stimata in misura pari al 60% della spesa relativa all'adempimento degli obblighi predetti. Art.8 - Il termine finale per la ultimazione degli edifici e delle opere di urbanizzazione è fissato in 10 anni salvo eventuali proroghe previste dalla legge. Scaduto tale termine finale, l'A.C. diffiderà i proprietari lottizzanti e suoi aventi causa al completamento delle opere di urbanizzazione primaria ancora, eventualmente, mancanti entro termine congruo; in caso di inottemperanza l'A.C. sospenderà l'esecuzione dei lavori ed il rilascio delle singole concessioni edilizie fino a quando l'A.C. , esercitando le facoltà di eseguire le opere di urbanizzazione carente, attingendo dalla fideiussione prestata dal lottizzanti tali opere non saranno state completamente eseguite; a tal fine, oltre che per le ulteriori ipotesi di inadempimento alla presente convenzione, i lottizzanti autorizzeranno il Comune di Manduria a disporre della fideiussione stessa nel modo più ampio con rinuncia espressa ad ogni opposizione giudiziaria e stragiudiziale. Al fine di garantire l'esatta rispondenza della somma prestata in garanzia delle opere da eseguire, la cauzione dì cui all'art.8, sarà proporzionalmente aumentata, in conseguenza degli aggiornamenti annuali automatici secondo gli indici ufficiali ISTAT e proporzionalmente redatti man mano che saranno effettuate le opere di urbanizzazione secondo quanto previsto dai progetti esecutivi delle stesse e previa verifica di collaudo ad accettazione dell'A.C. sentito il parere del Comune. Art.9 – I lottizzanti si impegnano nel corso di trasferimento anche parziale delle aree comprese nel P.L. di porre a carico anche degli aventi causa, tutti gli obblighi derivanti dalla presente convenzione; mediante specifica clausola da inserire nei contratti e da riportare nella nota di trascrizione, la cui copia autenticata dovrà essere inviata al Comune mediante lettera raccomandata. Gli impegni dovranno essere specificatamente approvati dall'acquirente ai sensi dell'art.1341 C.C. Art.10 - Per eventuali contestazioni che dovessero sorgere in merito alla presente convenzione, le parti stipulanti ricorreranno ad un collegio arbitrale composto da un Magistrato con funzioni di Presidente , nominato dal Presidente del Tribunale di Taranto e da due arbitri nominati rispettivamente dal Comune e dal lottizzanti. Art. 11 -La presente convenzione verrà integralmente trascritta nel PP.RR.II. Tutte le spese relative comprese quelle di tutti gli atti formali di cessione previsti dalla convenzione medesima, saranno a totale carico dei lottizzanti e i suoi aventi causa a qualsiasi titolo. Art.12 - Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione, le parti fanno espresso riferimento alle leggi Statali del 17.08.1942, n°1150; L. 05.08. 1967, n.10, Leggi Regionali 1979, n.6; 31.10.1979, n.66, 31.5.1980, n.56, n° 20, 27.07.2001. I Lottizzanti Proprietari Il Dirigente dell’UTC
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Art 72 - Schema di convenzione tipo con l’applicazi one della perequazione urbanistica Di seguito si riporta uno schema di convenzione per l’attuazione di un piano esecutivo in applicazione del principio della perequazione urbanistica: SCHEMA DI CONVENZIONE disciplinante i rapporti tra il Comune di Manduria ed i proprietari delle aree ubicate nella zona di completamento Bc1 per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria previste dal Piano Particolareggiato. L’anno, il giorno………….del mese di……………. In e presso la sede municipale, innanzi a me Notaio…………………, senza assistenza dei testimoni, avendovi i componenti rinunciato di comune accordo, si sono costituiti: - da una parte ; - dall’altra Dell’identità personale dei comparenti io Notaio sono personalmente certo. PREMESSO che i sigg.ri suddetti risultano rispettivamente proprietari dei seguenti appezzamenti di terreno ubicati nel Comune di Lizzano e contraddistinti in catasto come segue: Che il Consiglio Comunale con delibera n. .......... del ............. , depositata – unitamente agli atti tecnici – il ................ nell’ufficio Segreteria del Comune e pubblicata, ai sensi e per gli effetti di quanto stabilito dalla LR. 56/80 e successive modifiche ed integrazioni nel BURP n°............. del ........., ha appro vato in via definitiva il P.P. , composto dai seguenti atti: seguono gli elaborati che faranno parte del contratto: ………………………………………………………….. Detto piano prevede la seguente utilizzazione delle aree: - superficie totale di piano risultante dagli elaborati mq. ............... - superficie lotti da edificare mq. .............. -superficie strade di nuova costruzione ESISTENTI - superficie aree da cedere gratuitamente ai sensi del D.M. 1444 mq. ............. - volume totale da realizzare mc. ............... che, ai fini della esecutività del piano, è necessario sottoscrivere la convenzione urbanistica e di comparto, con l’assunzione da parte degli interessati degli oneri relativi alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, al rimborso delle somme spese dal Comune per le opere di urbanizzazione già realizzate, nonché cedere, gratuitamente, al Comune le aree che nel suddetto piano sono destinate ad opere di urbanizzazione primaria e standards urbanistici, TANTO PREMESSO Allo scopo di dare attuazione a quanto in premessa enunciato da considerarsi parte integrante e sostanziale del presente atto i proprietari lottizzanti interessati al Comparto, con l’intervento del Comune come sopra rappresentato e costituito, addivengono e stipulano la presente convenzione che costituisce atto d’obbligo tra gli stessi e nei confronti del Comune per tutto quanto innanzi indicato e stabilito 1. OBBLIGHI DEI LOTTIZZANTI. I proprietari Sigg. ...............cedono gratuitamente al Comune di Manduria per il quale accetta il suo legale rappresentante, le aree nelle quote previste dal piano dal Piano Particolareggiato per la realizzazione della viabilità di piano e per il reperimento degli standards catastalmente così individuate: 1. fg. ............. p.lla .......... di mq ............... 2. ........................... 2. COMPARTO. Art.1 Con questo stesso atto i signori ................. così come costituiti e rappresentati, ciascuno per i diritti di pertinenza, assegnano, trasferiscono e riconoscono di proprietà esclusiva dei signori ....................che accettano (in comune, pro-indiviso e a parti uguali) tra loro i lotti sottoindicati ricompresi nel P.P. in questione, come da prospetto predisposto dal tecnico. ...................... che si riporta integralmente: ....................................... Art. 2 Tutti gli interessati al Comparto dichiarano di aver ricevuto quanto ad essi spettante, in base alla equa ripartizione, si immettono nel possesso esclusivo dei lotti a ciascuno attribuiti e si garantiscono la piena
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proprietà e disponibilità dei lotti stessi dichiarandosi pienamente soddisfatti della realizzazione del comparto rinunciando ad ogni futura azione ed eccezione 3. ATTO DI IMPEGNO – MONETIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE DA REALIZZARE I proprietari, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, si obbligano per sé, loro successori ed aventi causa a qualsivoglia titolo a monetizzare le opere di urbanizzazione primarie da realizzare per una spesa presunta di € ........... così suddivisi: VIABILITA’ * Strada via ......................di mq. .......... di € ............... * Marciapiede Via .............di mq. .......... di € ............... Per le opere di urbanizzazione da realizzare da parte del Comune ed indicate nel presente articolo l’incidenza al mc. è di € ......... (............. al netto di quelli inizialmente previsti su area comunale). 4. ATTO DI IMPEGNO – MONETIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE ESISTENTI. I proprietari, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, si obbligano per sé, loro successori ed aventi causa a qualsivoglia titolo a rimborsare le somme spese dal Comune per le opere di urbanizzazione primarie esistenti quantificate in complessivi € ............. così distinti: − per le sedi stradali: Via ............ mq ...................... Via ............ mq ...................... Per un totale di mq. ........... dell’importo stimato di € ....................... − marciapiedi: Via ............ mq ...................... Via ............ mq ...................... Per un totale di mq. ........... dell’importo stimato di € ....................... Per gli impianti − Pubblica illuminazione esistente del valore di € .................. − Rete fognante ml 1.350 del valore presunto di € .................. − Rete idrica ml. 1.100 del valore presunto di € .................. − Rete metano ml. 1.100 del valore presunto di € .................. Per le opere di urbanizzazione primarie esistenti l’incidenza al mc. è di € ........... 5. CONTRIBUTO DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA I proprietari si impegnano a versare al Comune all’atto del rilascio dei permessi a costruire un contributo pari a quello fissato per le opere di urbanizzazione secondaria dalle tabelle parametriche redatte per la zona B di completamento ai sensi delle L.R. n° 6/79, 66/79 e 53/85 ed approvate dal Consiglio comunale con delibera n....................... Detto contributo, aggiornato alla data della presente convenzione in base agli indici ISTAT relativi al costo di costruzione di un fabbricato residenziale, viene fissato in € ......... al mq di superficie complessiva da realizzare. 6. CONTRIBUTO PER ONERI MONETIZZATI L'obbligo del pagamento da parte dei proprietari al Comune dei contributi monetizzati di cui ai precedenti punti 3 – 4 – 5 relativi alle opere di urbanizzazione primarie realizzate e da realizzare, alle opere di urbanizzazione secondaria, potrà essere trasferito ai richiedenti il permesso a costruire per ogni singolo lotto. Le somme da versarsi all’atto del rilascio dei permessi dovranno essere rapportate all’area fondiaria del lotto indipendentemente dall’entità di quello richiesto ed autorizzato con la Concessione Edilizia L’ammontare dei contributi fissati nel presente atto, nel periodo di validità della convenzione, saranno rivalutati annualmente a partire dalla data del ......... sulla base degli indici ISTAT. Il rilascio delle Concessioni/Permessi è subordinato, inoltre, al pagamento del contributo sul costo di costruzione da determinarsi secondo le modalità di legge, all'atto del rilascio delle singole concessioni edilizie. Si fa presente che le spese per gli allacciamenti dei fabbricati alle reti fognante - idrica – metano saranno direttamente eseguiti e a proprie spese dai richiedenti la concessione/permesso. 7. VALIDITA’ DELLA CONVENZIONE La presente convenzione scadrà al termine di 10 (dieci) anni decorrenti dalla data odierna salvo che le parti, in qualunque momento prima della scadenza, non si accordino di prorogarla o rinnovarla, con eventuali modifiche e integrazioni, per un ulteriore periodo di tempo.
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Alla scadenza della convenzione, nel caso in cui questa non fosse prorogata o rinnovata per la parte del comprensorio nella quale non fosse eventualmente completata la edificazione, restano in vigore le previsioni del progetto urbanistico allegato alla presente convenzione, fino a quando l’Amministrazione Comunale non dovesse adottare ed approvare una variante al piano stesso. 8. INADEMPIENZE - CLAUSOLA COMPROMISSORIA Tutte le controversie sulla interpretazione ed esecuzione della presente convenzione saranno risolte a mezzo di Collegio di tre arbitri, da nominarsi uno per parte ed il terzo con funzioni di presidente del collegio arbitrale con le modalità di cui all'art.150 D.P.R. 21.12.1999 n°554 e successive modificazion i e/o integrazioni. Tra le controversie deferibili al collegio arbitrale rientrano anche quelle relative all'entità, alla realizzazione e alla esecuzione alla mancata o parziale esecuzione, nel termine stabilito, da parte dei lottizzanti o loro successori e/o aventi causa a qualsiasi titolo, delle opere di urbanizzazione primaria, ferma restando la facoltà della Amministrazione comunale di sostituirsi nella esecuzione utilizzando la fideiussione prestata dai lottizzanti, con diritto di rivalsa per gli eventuali maggiori costi e con interessi eventualmente maturati. Il collegio arbitrale giudicherà secondo diritto e anche in merito alle spese del giudizio arbitrale e del funzionamento del collegio arbitrale. Le parti hanno facoltà di escludere la competenza arbitrale: la parte attrice mediante domanda diretta alla Autorità Giudiziaria competente; la parte convenuta nel giudizio arbitrale mediante notifica di atto di rifiuto della competenza arbitrale che deve essere notificato a mezzo ufficiale giudiziario alla parte attrice entro 15 giorni dalla notificazione della domanda di arbitrato. 9. OBBLIGHI DEL COMUNE. Il Comune si impegna a realizzare le opere di urbanizzazione previste all’art.3 con le somme che incasserà dal rilascio dei permessi ai sensi della LS n°10/77 e L.R. nn°6/79 e 53/85 entro il termine di validità della convenzione. 10. ALIENAZIONE DEI LOTTI. Qualora i lottizzanti procedano alla alienazione della proprietà dei lotti edificabili compresi nel presente P.P. i medesimi dovranno trasmettere ai soggetti che subentrano nel diritto di proprietà, gli obblighi e gli oneri previsti dalla presente convenzione, riportandone negli atti di compravendita i relativi contenuti. In caso diverso o nel caso di trasferimento solo parziale degli oneri suddetti, i lottizzanti restano solidalmente responsabili verso il Comune di tutti gli oneri non trasferiti agli acquirenti. 11. SPESE. Le spese dell’atto sono a carico dei lottizzanti e del Comune. La quote a carico del Comune sarà rapportata alla estensione delle aree destinate ad urbanizzazione secondaria. Le parti chiedono le agevolazioni fiscali previste dalla L. n°10/1977 e successive modificazioni. I Lottizzanti Proprietari Il Dirigente dell’UTC
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TITOLO II - PARAMETRI EDILIZI
CAPO UNICO
Articolo 73 - Definizione e Applicazione dei Parame tri Edilizi
ll processo edilizio è regolato dai seguenti parametri:
1. Indici e parametri
L'utilizzazione delle aree, ai fini dell’edificazione consentita dallo strumento urbanistico, anche
in relazione alle destinazioni d'uso, è regolata dagli indici e dai parametri riferiti ai tipi edílizi
descritti nello strumento urbanistico stesso.
2. Definizioni degli indici e dei parametri
l. Indice di fabbricabilità territoriale. E' il rapporto (mc/mq) fra il volume, come
successivamente, realizzabile in una zona omogenea che lo strumento urbanistico vigente
destina ad insediamento abitativo o produttivo, e la superficie complessiva della zona
tipizzata.
Si applica soltanto in sede di attuazione dello strumento urbanistico, nell'ambito degli
insediamenti unitari da esso definiti.
2.1 - Attrezzature. Le aree per l'istruzione, le attrezzature d'interesse comune, gli spazi
pubblici attrezzati e i parcheggi pubblici debbono, essere riservati in sede di attuazione dello
strumento urbanistico, nell'ambito degli insediamenti unitari dallo stesso previsti.
2.2 – Destinazioni d'uso. Per ogni zona sono stabilite, dal PRG, una o più destinazioni d'uso
specifiche. Non possono essere consentite altre destinazioni.
2.3 - Indice di fabbricabilità fondiaria. E' il rapporto (mc/mq) fra volume realizzabile e l'area da
edificare, escluso le sedi viarie, anche private o da cedere al Comune.
2.3 - Superficie minima del lotto. Dove è stabilito questo parametro si intende per superficie
del lotto quella di cui all'indice di fabbricabilità fondiaria.
2.4 - Indice di copertura. E' il rapporto tra la superficie copribile e la superficie del lotto. Deve
essere misurato considerando per superficie del lotto quella di cui all'indice di fabbricabilità
fondiaria, e per superficie copribile la proiezione sul terreno della superficie lorda del piano di
maggiore estensione, con esclusione dei soli aggetti costituiti da balconi e da pensiline.
2.5 - Altezze. L'altezza delle pareti di un edificio non può superare i limiti fissati per le singole
zone tipizzate dallo strumento urbanistico o da particolari norme vigenti, ad eccezione dei soli
volumi tecnici, purché siano contenuti nei limiti strettamente indispensabili e costituiscano una
soluzione architettonicamente compiuta. Si intende per parete esterna ogni superficie esterna
con inclinazione superiore al 100%. L'altezza di una parete esterna è la distanza verticale
misurata dalla linea di terra definita dal piano stradale o di sistemazione esterna dell’edificio
alla linea di copertura (definita dal coronamento del parapetto pieno del terrazzo di copertura,
o, in mancanza, dal piano del medesimo terrazzo; per gli edifici coperti a tetto, dalla linea di
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gronda del tetto, o. se questo ha pendenza superiore al 35%, dai due terzi della proiezione
verticale del tetto.
Quando le due linee suddette non siano orizzontali si considera la parete scomposta in
elementi quadrangolari e triangolari, o mistilinei, e per ogni elemento si considera la media
delle altezze; la maggiore di tali altezze, non potrà però superare del 20%, né di due metri,
l'altezza massima consentita. L'altezza di una parete in ritiro è misurata dalla linea di corda
ideale che si ottiene collegando i due punti nei quali il piano della parete incontra il perimetro
esterno dell'edificio in corrispondenza del piano stradale o di sistemazione esterna, o, in
mancanza, di piano di raccordo fra le due strade o sistemazioni esterne più vicine.
2.6 - Volume. E' quello del manufatto edilizio o dei manufatti edilizi che emergono dal terreno
sistemato secondo il progetto approvato, con esclusione dei volumi porticati se destinati ad
uso collettivo -E' compreso, però, il volume relativo al parcheggio obbligatorio ai sensi delle
leggi vigenti, se coperto.
2.7 - Numero dei piani. Dove esiste questo parametro si intende il numero dei piani fuori terra,
compreso l'eventuale piano in ritiro ed il seminterrato, se abitabile ai sensi dei successivi
articoli.
2.8 - Distacco fra gli edifici. E' la distanza minima fra le proiezioni verticali dei fabbricati,
misurata nei punti di massima sporgenza.
E' stabilito in rapporto all'altezza degli edifici, ed è fissato altresì un minimo assoluto.
Le norme relative si distacchi fra gli edifici si applicano anche alle pareti di un medesimo
edificio non prospicienti spazi interni.
2.9 - Distacco dai confini. E' la distanza fra la protezione del fabbricato, misurata nel punti di
massima sporgenza, e la linea di confine.
E' stabilito in rapporto all'altezza degli edifici, ed è fissato altresì un minimo assoluto.
2.10 - Accessori. Dove consentiti saranno ad un solo piano, ed adibiti al servizio dell'edificio
principale. La cubatura degli accessori sarà conteggiata ai fini del volume massimo
realizzabile e non dovrà superare la percentuale, in rapporto al predetto volume, stabilita nella
tabella dei tipi edilizi.
2.11 - Lunghezza massima dei prospetti. E' la più lunga delle proiezioni di un prospetto
continuo, anche se a pianta spezzata o mistilinea.
2.12 - Spazi interni agli edifici. Si intendono per spazi interni le aree scoperte circondate da
edifici per una lunghezza superiore ai 3/4 del perimetro.
Sono classificati nei seguenti tipi:
a) Ampio cortile. Si intende per ampio cortile uno spazio interno nel quale la normale minima
libera davanti ad ogni finestra è superiore a tre volte l'altezza della parete antistante, con un
minimo assoluto di m. 25,00.
b) Patio. Si intende per patio lo spazio interno di un edificio ad un solo piano, o all'ultimo piano
di un edificio a più piani, con normali minime non inferiori a m. 6,00, e pareti circostanti di
altezza non superiore a m. 4,00.
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c) Cortile. Si intende per cortile uno spazio interno nel quale la normale libera davanti ad ogni
finestra è superiore a m. 8,00 e la superficie del pavimento superiore a 1/5 di quella delle
pareti che la circondano.
d) Chiostrina. Si intende per chiostrina uno spazio interno di superficie minima superiore a 1/8
di quella delle pareti che la circondano le quali non abbiano altezza superiore a m. 20,00 e con
una normale minima davanti ad ogni finestra non inferiore a m. 3,00.
3 - Indice di piantumazione. Indica il numero di piante d'alto fusto (n/ha) prescritto per ogni
ettaro nelle singole zone, con l'eventuale specificazione delle essenze.
4. DEFINIZIONE DI PARAMETRI URBANISTICI
Superficie territoriale (St): per superficie territoriale si intende una porzione di territorio
comprendente le aree per urbanizzazione primaria e secondaria e la superficie fondiaria.
Superficie fondiaria (Sf): per superficie fondiaria si intende quella parte di area residua
edificatoria che risulterà dalla superficie territoriale deducendo le superfici per opere di
urbanizzazione primaria e secondaria.
Superficie minima di intervento (Sm): per superficie minima di intervento si intende l'area
minima richiesta per poter attuare un intervento edilizio diretto.
5. SUPERFICIE UTILE (Su) E SUPERFICIE ACCESSORIA (Sa)
Le definizioni di Su e Sa di cui ai punti successivi valgono ai fini del calcolo dell'indice di
utilizzazione e, per le nuove costruzioni, della verifica della potenzialità edificatoria di un lotto
per interventi di demolizione e ricostruzione, nonché per gli interventi sull'esistente.
La Su si calcola in modo diverso a seconda dell'intervento:
• per gli interventi di nuova costruzione e ampliamenti vedi successivo punto 3;
• per gli interventi di demolizione e ricostruzione vedi punto 4.5.
Il calcolo della Sa si articola invece secondo le funzioni d'uso seguenti:
a) funzione abitativa;
b) funzione produttiva;
c) altre funzioni d'uso.
Quando non diversamente indicato, le superfici di Su e Sa vengono misurate al netto di
murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre (D.M. n° 801 del 20.05.1977).
6. SUPERFICIE UTILE (Su) PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PE R GLI AMPLIAMENTI
La Su comprende in generale le parti degli edifici utilizzate per le funzioni fondamentali
dell'attività che si svolge (lavorare, abitare, ecc.). Si definisce Su la superficie di pavimento di
tutti i piani di un organismo edilizio, misurata come sopra e al netto delle superfici accessorie,
così come di seguito definite. Per manufatti funzionali all'attività produttiva costituiti dalla sola
copertura e privi di chiusure perimetrali almeno su tre lati (tettoie e similari) viene
convenzionalmente considerato Su il 40% della superficie coperta (Sc). Per i depositi chiusi di
materiali (silos, bunker, ecc.) realizzati fuori terra, la Su coincide con la superficie coperta (Sc).
7. SUPERFICIE ACCESSORIA (Sa) o non residenziale ( Snr)
La Sa è data, per le varie categorie di usi, in funzione della quantità di Su ammessa.
8. FUNZIONE ABITATIVA
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8.1 Si definisce Sa la superficie di pavimento delle seguenti parti dell'edificio, destinate ad
COMUNE DI MANDURIA URBANISTICA Edilità RICHIESTA PERMESSO DI COSTRUIRE
Marca da bollo da euro 14,62
ALLA DIREZIONE URBANISTICA EDILITA’ SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA Piazza Garibaldi – 74023 Manduria (TA) Il/ La sottoscritto/a ____________________________________________________________ codice fiscale _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ nato/a a ___________________________________ Prov. ____ il _______ Residente/Domiciliato Comune di: _____________________ Prov. ____ C.A.P. ______ Indirizzo ________________________________________ n. ______ tel. ____/_______ e-mail ____________________________________ fax ____/_______ in qualità di _____________________ della Società ___________________________________ CHIEDE il rilascio, ai sensi del D.P.R. n. 380/2001, del : ■ permesso di costruire (art.10) ■ di permesso di costruire in sanatoria (art.36) ■ permesso di costruire per variante per l’esecuzione dei lavori di: ____________________________________________________________ in località ____________________________________________________________ A tal fine dichiara : 1. che il progettista delle opere è ___________________________________ con studio in _____________________ via ___________________________________nr. ____ Iscritto all’albo de_____________________della Provincia di_____________________ al n. ______Codice Fiscale ___________________________________ Partita I.V.A. ___________________________________Tel. _____________________ Fax n_____________________ e-mail _____________________; 2. che il Direttore dei lavori è ___________________________________ con studio in _____________________ via ___________________________________nr. ____ Iscritto all’albo de_____________________della Provincia di_____________________ al n. ______Codice Fiscale ___________________________________ Partita I.V.A. ___________________________________Tel. _____________________ Fax n_____________________ e-mail _____________________; 3. che la Ditta esecutrice delle opere è ___________________________________ con sede in _____________________ via ___________________________________nr. ____ Partita I.V.A. ___________________________________Tel. _____________________ Fax n_____________________ e-mail _____________________. ( Firma della Ditta ) ( Firma del richiedente ) ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, Informativa ai sensi dell’art. 13 del Decreto Leg.vo 30/6/2003 n.196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) : I dati personali riportati sono prescritti dalle vigenti disposizioni ai
COMUNE DI MANDURIA Sportello Unico per l’Edilizia DICHIARAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE Il/La sottoscritto/a: Cognome e nome _____________________________________________________________________________ Iscritto al Collegio/Ordine dei/degli __________________ della Provincia di __________________ Numero ______ Nato/a a ___________________________________________________________ il ________________________ Cod. fiscale / p.iva _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ e mail Con studio in _________________________ via __________________________________________ n. ________ Tel. ____/__________ Fax ____/__________ e-mail _________________________________________ in qualità di tecnico incaricato della progettazione delle opere di cui al permesso di costruire presentato congiuntamente alla
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presente, DICHIARA - che le opere, come individuate negli allegati elaborati progettuali, vengono dettagliatamente descritte nella relazione tecnica allegata, che fa parte integrante e sostanziale della presente asseverazione, - che l’immobile oggetto di intervento è assoggettato ai seguenti strumenti urbanistici: DESTINAZIONE DI P.R.G.: _________________________________________________________________ Norme Tecniche di Attuazione ART. ___________ DICHIARA INOLTRE • Che lo stato dei luoghi (per gli interventi su immo bili esistenti), come da rilievo di cui agli elabor ati relativi allo stato di fatto, è conforme ai seguent i atti abilitativi, come dichiarati, nella parte di competenza, dal proprietario o avente titolo: □Licenza/Concessione/Autorizzazione edilizia n. __________ rilasciata il _____________;
□Denuncia Inizio Attività prot. _________ presentata in data ___________;
□Condono Edilizio (L. 47/85 e/o L. 724/94 o L. 326/03) n. __________ rilasciato il ___________;
□Permesso di costruire n. __________ rilasciato il ___________;
□Domanda di condono edilizio presentata in data ___________, prot. n. __________ non ancora rilasciato, per il quale è stata versata oblazione, prodotta la documentazione prescritta dalla legge e non sussistono le esclusioni di cui agli art. 32 e 33 della legge 47/85 (area sottoposta a vincoli), pertanto sulla domanda di condono si è formalizzato il silenzio assenso; □Domanda di condono edilizio presentata in data ___________, prot. n. __________ non ancora rilasciato (le opere non modificano/non riguardano l’oggetto della domanda di condono edilizio); Essendo assente o indeterminato il titolo abilitativo si è fatto riferimento alla documentazione catastale originaria • Con riferimento alla destinazione d’uso dell’immobi le (per gli interventi su immobili esistenti) che: □L’intervento in oggetto non modifica la destinazione d’uso esistente dell’immobile che è la seguente: ____________________________________________________________________________________
□L’intervento in oggetto comporta il cambio di destinazione d’uso esistente dell’immobile da _____________________________________ a __________________________________________ • Con riferimento alle norme per il superamento delle barriere architettoniche di cui agli articoli da 7 7 a 82 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed int. e alla L egge 5 febbraio 1992, n. 104 (per edifici pubblici o privati aperti al pubblico), che: □le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa;
□le opere previste sono conformi al requisito di adattabilità ai sensi di legge;
□le opere previste sono conformi al requisito di visitabilità ai sensi di legge;
□le opere previste sono conformi al requisito di accessibilità ai sensi di legge. • Con riferimento al vincolo ai sensi degli artt. 10- 11-12 e 13 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (già L. 1089/39) che: □l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
□l’immobile è assoggettato a tale vincolo ed è stata acquisita l’autorizzazione della competente Soprintendenza n. ___________ del ______________; □l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma poiché gli interventi non prevedono modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, non è dovuto il preventivo parere della Soprintendenza. • Con riferimento al vincolo paesaggistico ai sensi d egli artt. 134 e 142 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n . 42 (già L. 1497/39) che: □l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
□l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma non sono previste modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, pertanto ai sensi dell’art. 149 c. 1 lettera a) del D. Lgs. 42/2004 non è richiesta l’Autorizzazione Paesaggistica; □l’immobile è assoggettato a tale vincolo e gli interventi prevedono modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, pertanto si presenta la contestuale domanda di Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 159 D. Lgs. 42/2004;
□l’immobile ricade nell’Ambito Territoriale Esteso del P.U.T.T./P Puglia_____________ e nei seguenti ambiti territoriali distinti_______________________________________________________________. • Con riferimento al vincolo idrogeologico che: □l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
□l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma non sono previste opere che richiedono il preventivo parere della Forestale; □l’immobile è assoggettato a tale vincolo e sono previste opere che richiedono il preventivo parere della Forestale, pertanto in data _____________ è stato richiesto/acquisito il relativo parere. • Con riferimento al rispetto delle norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi che: □la costruzione, gli impianti e le attività previsti non sono soggetti a certificato di prevenzione incendi da Parte del
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Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in quanto non rientrano tra quelli elencati dal D.M. 16 febbraio 1982 e sono stati comunque progettati nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi; la costruzione, gli impianti e le attività previsti sono soggetti a certificato di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, in quanto rientrano tra le attività elencate dal D.M. 16 febbraio 1982 e che è stato rilasciato in data _____________, prot. n. ____________, pratica n. ____________ il parere di conformità di cui all’art. 2 comma 2 del D.P.R. n. 37/98. • Con riferimento alla Legge 5 marzo 1990, n. 46, e a l relativo Regolamento di Attuazione D.P.R. n. 447 d el 06/12/1991 e s.m.i. che: □le opere previste non richiedono il progetto dell’impianto;
□le opere previste richiedono il progetto dell’impianto e lo stesso viene presentato contestualmente alla presente o prima dell’inizio dei lavori. • Con riferimento alle disposizioni di cui agli artic oli da 64 a 76 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed in t. che: □le opere previste non riguardano opere in cemento armato o a struttura metallica;
□le opere previste riguardano opere in cemento armato o a struttura metallica e la relativa denuncia viene depositata contestualmente alla presente o prima dell’inizio dei lavori. • Con riferimento alle disposizioni di cui agli artic oli da 122 a 135 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed i nt. che: □l’intervento previsto non è assoggettato alle stesse;
□l’intervento previsto è assoggettato ed i relativi elaborati vengono presentati contestualmente alla presente o prima dell’inizio dei lavori. • Con riferimento allo smaltimento dell’amianto di cu i all’art. 34 del D. Lgs. 277/91: □che le opere previste non comportano smaltimento di strutture o parti di esse in amianto (es. eternit);
□che le opere previste comportano smaltimento di strutture o parti di esse in amianto (es. eternit) ed è stata acquisita l’autorizzazione A.S.L. n. __________ del ______________ che si allega in copia alla presente. • Con riferimento agli interventi interni alle zone i ndividuate dal D.M. Ambiente 10/01/2000 SIN (siti inquinanti): □che le opere previste ricadono in ambito esterno alla perimetrazione dei siti inquinanti;
□che le opere previste ricadono in ambito interno alla perimetrazione dei siti inquinanti ma non prevedono interventi che interessano il terreno; □che le opere previste ricadono in ambito interno alla perimetrazione dei siti inquinanti e si allega l’analisi della qualità dei terreni ai sensi del D.M. Ambiente 471 del 25/10/1999, corredata da dichiarazione da parte di professionista abilitato che il sito in oggetto non è inquinato. • Con riferimento ai Siti di Importanza Comunitaria (S. I.C.) e/o Zone di Protezione Sociale (Z.P.S.) come individuati e definiti, ai sensi delle diretti ve 79/409/CEE e 92/43/CEE, dal D.P.R. 357/97 come modificato dal D.P.R. 120/2003, dal D.M. 3 aprile 20 00: □che le opere previste non ricadono in ambito S.I.C. e/o Z.P.S.;
□che le opere previste ricadono nella perimetrazione dei S.I.C. e/o Z.P.S., si allega la valutazione d’incidenza. • Con riferimento al piano di bacino stralcio per l’a ssetto idrogeologico (PAI) approvato il 30 novembre 2005 dalla AdB Puglia: □che l’immobile in oggetto non ricade in alcuna perimetrazione;
□che l’immobile in oggetto ricade in area _____________________del piano, si allega autorizzazione AdB/ Puglia. • Con riferimento alla Legge-quadro in materia di inc endi boschivi del 21 novembre 2000, n. 353: □che l’immobile in oggetto non ricade in aree percorse dal fuoco; • Con riferimento Legge Regionale n. 14 del 04-06-200 7 (Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia): □che non vi sono ulivi plurisecolari rispondenti a una delle caratteristiche indicate nell’articolo 2 della L.R. 14/07;
□che vi sono ulivi plurisecolari rispondenti a una delle caratteristiche indicate nell’articolo 2 della L.R. 14/07 e, pertanto si richiede l’autorizzazione paesaggistica. • Con riferimento all’art. 55 del Codice della Naviga zione: □la costruzione/il terreno non è confinante con il demanio marittimo; si allega autorizzazione dell’autorità competente. • Con riferimento all’art. 19 del Decreto Legislativo 8/11/1990 n. 374: □la costruzione/il terreno non ricade in prossimità della linea doganale e nel mare territoriale; si allega autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale. • Con riferimento alla gestione dei rifiuti derivanti da attività edilizia (terre e rocce da scavo, iner ti da costruzione e demolizione), ai sensi del Regolament o Regione Puglia n° 6 del 12/06/2006 □che il progetto non prevede l’esecuzione di scavi e/o movimenti di terra o produzione di materiali di risulta da smaltire;
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□che le opere in progetto comportano le previsione di produzione dei materiali di risulta da attività di demolizione e costruzione pari a mc. _______ (con allegata attestazione vengono descritti e quantizzati i rifiuti). • Con riferimento alle norme civilistiche e alla disc iplina dei rapporti di vicinato, l’intervento è conforme alle norme del Codice Civile e alle norme integrative dello stesso e non lede alcun diritto di terzi; è stato ottenuto l’allegato assenso del terzo controinteressato; • Con riferimento al contributo di costruzione dovuto ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. 380/01 e ss. mm. ed int.: □non sono dovuti;
□sono dovuti € ______________ per oneri di urbanizzazione primaria;
□sono dovuti € ______________ per oneri di urbanizzazione secondaria;
□sono dovuti € ______________ per il contributo proporzionale al costo di costruzione;
□Si richiede la rateizzazione in 4 rate semestrali (solo quando l’importo è superiore ad € 2.000). • Con riferimento allo stato dei lavori: □Sono in corso di realizzazione e, pertanto, è dovuta la sanzione;
□Che le opere risultano realizzate e l’incremento del valore dell’immobile, a seguito dei lavori, è pari ad € _____________; tanto si comunica per l’applicazione della sanzione dovuta. Tutto ciò premesso, il sottoscritto tecnico, consapevole delle conseguenze penali che possono de rivargli da dichiarazioni mendaci , ai sensi dell’art. 76 del DPR 28.12.2000, n. 445, DICHIARA la veridicità, la esattezza e la completezza degli elaborati tecnici allegati Data ____________ IL PROGETTISTA __________________________ (timbro e firma) Avvertenze:
Il presente modello va compilato in ogni sua parte, pena la sospensione del procedimento
____________________________________________________________________________ ALLO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA DEL COMUNE DI MANDURIA
Oggetto:DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA’ (D.I.A.) ai sensi e per gli effetti degli art. 22, 23 del
D.P.R. n. 380 del 6.06.2001 e s.m.i.
relativa : all’unità immobiliare / alle unità immobiliari / all’intero edificio sito in via/ località …………………………………………. . n. ………………. piano ………………………. ad uso …………………………………………………………………………………………………………. costruito con licenza/C.E. /Permesso di costruire n. ………………. . del ……………………………. ed identificata catastalmente NCT/NCEU al Foglio …………. part . ………. sub. ….. ctg. …….… di proprietà di ( 2 ) ……………………………………………………………………………………………. IL SOTTOSCRITTO …………………………………. . (codice fi scale ) ……………………………. residente in …………………………………… in qualità di ( 3 ) ………………………………………….. DENUNCIA ai sensi e per gli effett i dell’art. 22 e 23 del D.P.R. 380/2001 che darà inizio alla esecuzione delle opere edilizie illustrate nella relazione tecnica e negli elaborati progettuali a far data del deposito della presente denuncia; □ CERTIFICA , come da asseverazione allegata, che sull’immobile non sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali □ COMUNICA che sull’immobile sussiste vincolo ambientale,… paesaggistico, … culturale ed allega alla presente D.I.A., l’Atto Autorizzativo rilasciato dalla Soprintendenza, ….dalla Regione, … dal Comune. NOMINA quale Tecnico Progettista : ………………………………………………C.F. …………………………… quale Direttore dei Lavori :…………………………………………. .…C.F. …. .………………………. . Quale Impresa Esecutrice : ……………………………………………. .C.F. …………………………… (timbro e firma) SI IMPEGNA a provvedere allo sgombero ed al trasporto dei materiali negli appositi luoghi di scarico autorizzati Manduria ………………… Il Dichiarante ……………………………………..
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______________________________________________________________________________________ COMUNE DI MANDURIA Sportello Unico per l’Edilizia ASSEVERAZIONE ALLEGATA ALLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA’ (D.I.A.) ai sensi e per gli effetti degli art. 22, 23 del D.P.R. n. 380 del 6.06.2001 e s.m.i (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia Edilizia come modificato dal D. Lgs. 301/02) Il/La sottoscritto/a: Cognome e nome _____________________________________________________________________________ Iscritto al Collegio/Ordine dei/degli __________________ della Provincia di __________________ Numero ______ Nato/a a ___________________________________________________________ il ________________________ Cod. fiscale / p.iva _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ e mail Con studio in _________________________ via __________________________________________ n. ________ Tel. ____/__________ Fax ____/__________ e-mail _________________________________________ in qualità di tecnico incaricato della progettazione delle opere di cui alla D.I.A. presentata congiuntamente alla presente (vedi modello A compilato dal dichiarante), consapevole di assumere la qualità di persona che esercita un servizio di pubblica necessità ai sensi degli artt. 359 e 481 del Codice Penale, visto il comma 6 dell’art. 49-bis della legge 30 luglio 2010, n.122 ACCERTATO che l’intervento risulta assoggettabile alla disciplina di cui alla legge sopracitata, DICHIARA - che le opere, come individuate negli allegati elaborati progettuali, vengono dettagliatamente descritte nella relazione tecnica allegata, che fa parte integrante e sostanziale della presente asseverazione, - che l’immobile oggetto di intervento è assoggettato ai seguenti strumenti urbanistici: DESTINAZIONE DI P.R.G.: _________________________________________________________________ Norme Tecniche di Attuazione ART. ___________ DICHIARA INOLTRE □ Che lo stato dei luoghi, come da rilievo di cui agl i elaborati relativi allo stato di fatto, è conform e ai seguenti atti abilitativi, come dichiarati, nella p arte di competenza, dal proprietario o avente titol o: □ Licenza/Concessione/Autorizzazione edilizia n. __________ rilasciata il _____________;
□ Denuncia Inizio Attività prot. _________ presentata in data ___________;
□ Segnalazione certificata inizio attività prot ________ presentata il ____________;
□ Condono Edilizio (L. 47/85 e/o L. 724/94 o L. 326/03) n. __________ rilasciato il ___________;
□ Permesso di costruire n. __________ rilasciato il ___________;
□ Domanda di condono edilizio presentata in data ___________, prot. n. __________ non ancora rilasciato, per il quale è stata versata oblazione, prodotta la documentazione prescritta dalla legge e non sussistono le esclusioni di cui agli art. 32 e 33 della legge 47/85 (area sottoposta a vincoli), pertanto sulla domanda di condono si è formalizzato il silenzio assenso; □ Domanda di condono edilizio presentata in data ___________, prot. n. __________ non ancora rilasciato (le opere non modificano/non riguardano l’oggetto della domanda di condono edilizio); Essendo assente o indeterminato il titolo abilitativo si è fatto riferimento alla documentazione catastale originaria □ Con riferimento alla destinazione d’uso dell’immobi le che:
□ L’intervento in oggetto non modifica la destinazione d’uso esistente dell’immobile che è la seguente: ____________________________________________________________________________________ □ L’intervento in oggetto comporta il cambio di destinazione d’uso esistente dell’immobile da _____________________________________ a __________________________________________
□ Con riferimento alle norme per il superamento delle barriere architettoniche di cui agli articoli da 7 7 a 82 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed int. e alla L egge 5 febbraio 1992, n. 104 (per edifici pubblici o privati aperti al pubblico), che: □ le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa;
□ le opere previste sono conformi al requisito di adattabilità ai sensi di legge;
□ le opere previste sono conformi al requisito di visitabilità ai sensi di legge;
□ le opere previste sono conformi al requisito di accessibilità ai sensi di legge.
□ Con riferimento al vincolo ai sensi degli artt. 10- 11-12 e 13 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (già L. 1089/39) che: □ l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
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□ l’immobile è assoggettato a tale vincolo ed è stata acquisita l’autorizzazione della competente Soprintendenza n. ___________ del ______________; □ l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma poiché gli interventi non prevedono modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, non è dovuto il preventivo parere della Soprintendenza. □ Con riferimento al vincolo paesaggistico ai sensi d egli artt. 134 e 142 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n . 42 (già L. 1497/39) che: □ l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
□ l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma non sono previste modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, pertanto ai sensi dell’art. 149 c. 1 lettera a) del D. Lgs. 42/2004 non è richiesta l’Autorizzazione Paesaggistica; l’immobile è assoggettato a tale vincolo e gli interventi prevedono modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio, pertanto alla presente S.C.I.A. si allega contestualmente l’ Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 159 D. Lgs. 42/2004;
□ l’immobile ricade nell’Ambito Territoriale Esteso del P.U.T.T./P Puglia_____________ e nei seguenti ambiti territoriali distinti_______________________________________________________________ e, pertanto, SI DEPOSITA l’Autorizzazione Paesaggistica già acquisita, rilasciata dalla Regione, … dal Comune. □ Con riferimento al vincolo idrogeologico che:
□ l’immobile non è assoggettato a tale vincolo;
□ l’immobile è assoggettato a tale vincolo ma non sono previste opere che richiedono il preventivo parere della Regione Puglia Ispettorato Ripartimentale delle Foreste; □ l’immobile è assoggettato a tale vincolo e sono previste opere che richiedono il preventivo parere della Regione Puglia Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, pertanto SI DEPOSITA il relativo parere già acquisito.
□ Con riferimento al rispetto delle norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi che:
□ gli impianti e le attività previsti non sono soggetti a certificato di prevenzione incendi da Parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in quanto non rientrano tra quelli elencati dal D.M. 16 febbraio 1982 e sono stati comunque progettati nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi; □ gli impianti e le attività previsti sono soggetti a certificato di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, in quanto rientrano tra le attività elencate dal D.M. 16 febbraio 1982 e che è stato rilasciato in data _____________, prot. n. ____________, pratica n. ____________ il parere di conformità di cui all’art. 2 comma 2 del D.P.R. n. 37/98 che SI DEPOSITA. □ Con riferimento al Nuovo decreto legge 22 gennaio 2 008 n.37 (ex legge 46/90) - attività di installazio ne degli impianti all’interno degli edifici, che: □ le opere previste non richiedono il progetto dell’impianto;
□ le opere previste richiedono il progetto dell’impianto e lo stesso viene presentato contestualmente alla presente SCIA. □ Con riferimento alle disposizioni di cui agli artic oli da 64 a 76 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed int . che: □ le opere previste non riguardano opere in cemento armato o a struttura metallica;
□ le opere previste riguardano opere in cemento armato o a struttura metallica e la relativa denuncia viene depositata contestualmente alla presente DIA. · Con riferimento alle disposizioni di cui agli artic oli da 122 a 135 del D.P.R. 380/01 e succ. mod. ed i nt. che: □ l’intervento previsto non è assoggettato alle stesse;
□ l’intervento previsto è assoggettato ed i relativi elaborati vengono presentati contestualmente alla presente SCIA. □ Con riferimento allo smaltimento dell’amianto di cu i all’art. 34 del D. Lgs. 277/91:
□ che le opere previste non comportano smaltimento di strutture o parti di esse in amianto (es. eternit);
□ che le opere previste comportano smaltimento di strutture o parti di esse in amianto (es. eternit) ed è stata acquisita l’autorizzazione A.S.L. n. __________ del ______________ che si allega in copia alla presente. □ Con riferimento agli interventi interni alle zone i ndividuate dal D.M. Ambiente 10/01/2000 SIN (siti inquinanti): □ che le opere previste ricadono in ambito esterno alla perimetrazione dei siti inquinanti;
□ che le opere previste ricadono in ambito interno alla perimetrazione dei siti inquinanti ma non prevedono interventi che interessano il terreno; □ che le opere previste ricadono in ambito interno alla perimetrazione dei siti inquinanti e si allega l’analisi della qualità dei terreni ai sensi del D.M. Ambiente 471 del 25/10/1999, corredata da dichiarazione da parte di professionista abilitato che il sito in oggetto non è inquinato. □ Con riferimento ai Siti di Importanza Comunitaria (S. I.C.) e/o Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.)
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come individuati e definiti, ai sensi delle diretti ve 79/409/CEE e 92/43/CEE, dal D.P.R. 357/97 come modificato dal D.P.R. 120/2003, dal D.M. 3 aprile 20 00: □ che le opere previste non ricadono in ambito S.I.C. e/o Z.P.S.;
□ che le opere previste ricadono nella perimetrazione dei S.I.C. e/o Z.P.S., si allega la valutazione d’incidenza già acquisita.
□ Con riferimento al piano di bacino stralcio per l’a ssetto idrogeologico (PAI) approvato il 30 novembre 2005 dalla AdB Puglia: □ che l’immobile in oggetto non ricade in alcuna perimetrazione;
□ che l’immobile in oggetto ricade in area _____________________del piano, si allega autorizzazione AdB/ Puglia.
□ Con riferimento alla Legge-quadro in materia di inc endi boschivi del 21 novembre 2000, n. 353:
□ che l’immobile in oggetto non ricade in aree percorse dal fuoco;
□ Con riferimento Legge Regionale n. 14 del 04-06-200 7 (Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia): □ che non vi sono ulivi plurisecolari rispondenti a una delle caratteristiche indicate nell’articolo 2 della L.R. 14/07;
□ che vi sono ulivi plurisecolari rispondenti a una delle caratteristiche indicate nell’articolo 2 della L.R. 14/07 e, pertanto si allega l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione, … dal Comune. □ Con riferimento alla gestione dei rifiuti derivanti da attività edilizia (terre e rocce da scavo, iner ti da costruzione e demolizione), ai sensi del Regolament o Regione Puglia n° 6 del 12/06/2006: □ che il progetto non prevede l’esecuzione di scavi e/o movimenti di terra o produzione di materiali di risulta da smaltire; □ che le opere in progetto comportano le previsione di produzione dei materiali di risulta da attività di demolizione e costruzione pari a mc. _______ (con allegata attestazione vengono descritti e quantizzati i rifiuti). □ Con riferimento alle norme civilistiche e alla disc iplina dei rapporti di vicinato, l’intervento è conforme alle norme del Codice Civile e alle norme integrative dello stesso e non lede alcun diritto di terzi; è stato ottenuto l’allegato assenso del terzo controinteressato;
□ Con riferimento all’art. 55 del Codice della Naviga zione:
□ la costruzione/il terreno non è confinante con il demanio marittimo;
□ si allega autorizzazione dell’autorità competente.
□ Con riferimento all’art. 19 del Decreto Legislativo 8/11/1990 n. 374:
□ la costruzione/il terreno non ricade in prossimità della linea doganale e nel mare territoriale;
□ si allega autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale.
□ Con riferimento al contributo di costruzione dovuto ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. 380/01 e ss. mm. ed int.: □ non sono dovuti;
□ sono dovuti € ______________ per oneri di urbanizzazione primaria;
□ sono dovuti € ______________ per oneri di urbanizzazione secondaria;
□ sono dovuti € ______________ per il contributo proporzionale al costo di costruzione.
□ Con riferimento allo stato dei lavori:
□ Avranno inizio dopo trenta giorni dalla presentazione della DIA;
□ Sono in corso di realizzazione e, pertanto, è dovuta la sanzione nella misura di € 516,00;
□ Che le opere risultano realizzate e l’incremento del valore dell’immobile, a seguito dei lavori, è pari ad € _____________; tanto si comunica per l’applicazione della sanzione dovuta. Tutto ciò premesso, il sottoscritto tecnico
A S S E V E R A La conformità delle opere, come individuate negli allegati elaborati progettuali, agli strumenti urbanistici adottati e approvati, nonché il rispetto delle norme di sicurezza, di quelle igienico-sanitarie, del Regolamento Edilizio vigente, del codice della strada e delle norme tecniche vigenti in materia, in relazione alla tipologia di intervento proposto, anche se non espressamente indicate nell’elenco sopra riportato. Ultimato l’intervento, si impegna a emettere certificato di collaudo finale che attesti la conformità dell’opera al progetto presentato e a presentare la ricevuta dell’avvenuta variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. Data ____________ IL PROGETTISTA __________________________ (timbro e firma)
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TABELLA Allegati progettuali Gli allegati ai quali fa riferimento la presente segnalazione accertata di inizio attività sono i seguenti: Relazione tecnica dettagliata dell’intervento
allegati non necessari
Titolo di proprietà o altra documentazione in ordine al titolo
□ □
Relazione geologica e/o geotecnica
□ □
Fotografie
□ □
Scheda urbanistica
□ □
Estratto catastale autentico e tipo di frazionamento
□ □
Certificato della conservatoria delle ipoteche
□ □
Elaborati grafici costituiti da n. ……… tavole, come segue:
□ □
Tavola contenuto allegati non necessari
Estratto di P.R.G. “cartaceo” - mappa catastale aggiornata, orientata, indicante i numeri delle particelle interessate dall'intervento – Stralcio aerofotogrammetrico Planimetria 1:500
□ □
Planimetria 1:200 □ □ Piante in scala 1:100 □ □ Prospetti in scala 1:100 □ □ Sezioni in scala 1:100 □ □ Dettagli costruttivi in scala 1:20 □ □ Modifiche/varianti in scala 1:100 □ □ Elaborato/Schema calcolo copertura e volumetria □ □
d.m. 236/89 Relazione tecnica superamento barriere architettoniche □ □ “ Dichiarazione di conformità e responsabilità □ □ “ Elaborati grafici alternativi per l’adattabilità □ □
art.2 DPR 37/1998 Parere di conformità dei Vigili del Fuoco
□ □
Art. 5 T.U.E. Parere igienico sanitario della A.S.L.
□ □
Art. 20 T.U.E. Autocertificazione conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie
□ □
d.lgs. 42/2004
Autorizzazione soprintendenza vincolo storico architettonico ex art. 21
□ □
d.lgs. 42/2004-PUTT/P
Autorizzazione paesaggistica relativa alla compatibilità paesaggistica (d.p.c.m. 12 dicembre 2005)
ASSEVERAZIONE Il sottoscritto ................................................................................., progettista/rilevatore dell’intervento, titolare della redazione degli elaborati tecnici e grafici allegati,
DICHIARA la veridicità, la esattezza e la completezza degli elaborati tecnici allegati.
COMUNE DI MANDURIA URBANISTICA - EDILITA’ ASSEVERAZIONE ESENZIONE AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTIC A ALLEGATO □ PERMESSO DI COSTRUIRE
□ D.I.A. ALLA DIREZIONE URBANISTICA EDILITA’ SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA Piazza Garibaldi – 74023 - Manduria Il/ La sottoscritto/a __________________________________________________ codice fiscale/partita IVA con studio in ____________________________ via ____________________________ n. _____ CAP _____ tel. ____/_________ con domicilio in _____ presso ______________________________ via ____________________________ CAP _____ tel. ____/_________ fax ____/_________ e-mail ___________________________________ iscritto all’Albo/Ordine professionale _____________ n°_____________ della Prov. ______ In qualità di: ___________________________________ In merito alla seguente richiesta/comunicazione:
□ Permesso di Costruire
□ Denuncia Inizio Attività presentata dal Sig. __________________________________________________ in qualità di ____________________________ della Società____________________________ per i lavori ____________________________________________________________ in località ____________________________________________________________ consapevole della propria responsabilità civile e penale
DICHIARA
che l’intervento è esentato dall’AUTORIZZAZIONE PASEGGISTICA per i seguenti motivi: ____________________________________________________________ Manduria, timbro e firma