CENTOPERCENTO FOTO FATTE CON IL TELEFONINO NUMERO 1 - OTTOBRE 2003 WWW.MAKADAM.IT >NEWS >OMBELICO DEL MONDO SALSO ROAD NÉ DONNE NÉ MOTORI STATE COMODINI LA VITA IN UN GIORNO UN MOJITO POR FAVOR
CENTOPERCENTO FOTO FATTE CON IL TELEFONINONUMERO 1 - OTTOBRE 2003 WWW.MAKADAM.IT
>NEWS
>OMBELICO DEL MONDO
SALSO ROAD NÉ DONNE NÉ MOTORI
STATE COMODINI LA VITA IN UN GIORNOUN MOJITO POR FAVOR
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ebiti
agg
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ivi.
Il nuovo telefono cellulare MusicNokia 3300 con lettore MP3.Prendi la tua musica preferita e lasciati andare.
Telefono cellulare Music con lettoredi file MP3 e AAC.File musicali da utilizzarecome suonerie.Radio FM stereo.Registratore digitale.MMS.Giochi JavaTM.E nuove suonerie True Tones.
Iscriviti al Club Nokia e ottieniil massimo dal tuo Nokia 3300.Sul sito www.club.nokia.it ovia WAP su mobile.club.nokia.it.
www.nokia.it
Let yourself go
Questo giornale l’avete creato voi lettori. Makadamè il primo magazine al mondo le cui fotografie sonostate interamente realizzate e inviate con i telefoni-ni. La diffusione dei telefonini con fotocamera haaccorciato fino a renderla un sottile territorio diesplorazione la distanza tra evento e racconto, scat-to e pagina, professionisti e consumatori di immagi-ni. Makadam cresce in questo terreno di confine. Cioccupiamo di immagine, giornalismo e comunica-zione da decenni e abbiamo voluto offrire subitouno spazio di visibilità a questa nascente rivoluzio-ne nell’imaging: il grande gioco della creazione edel consumo di immagini alla portata di tutti.Questo giornale si divide in tre sezioni.L’apertura è dedicata all’Attualità.Cerchiamo testimoni dei grandi eventi pubblici che
segnano il Tempo (politici, sociali, legati allo spet-tacolo e alla cultura). Il telefonino con fotocamerapuò arrivare più vicino e prima di tante macchineprofessionali. Ma è anche il compagno curioso di quasi tutti imomenti della vita privata, per questo la secondaparte di Makadam si chiama Ombelico del mondo.Il vostro mondo: del lavoro e degli affetti. Dellanotte, del gioco; in famiglia, in solitudine.Pillole di un diario pubblico; gioco semiserio su chisiete e che cosa ci fate. E poi le Rubriche: anchequeste fatte da voi e dalle vostre fotografie.Tutti critici per un giorno. Non mancheranno lepagine ‘noiose’, con i nuovi cellulari testati daidiversi esperti della fotografia e della comunica-zione e i pareri degli avvocati sulle limitazioniimposte dalla legge.Makadam sarà come lo vorrete voi. Alla redazioneil compito di suggerire temi, provocare il maggiornumero di MMS fotografici e migliorare le vostrecapacità di fotografi. Per pubblicare le vostre fotografie sul giornaleandate all’indirizzo www.makadam.it. È la portad’ingresso del giornale, lasuperficie dove vedere, aggiornate di continuo, levostre istantanee del mondo che cambia.
La redazione di Makadam
Collegatevi al sito www.makadam.it, registratevi e ricordate la password che vi verrà indicata. Da quel momento potrete inviare via MMS gli scatti fatti con il vostro telefonino. Per ottenere la maggiore qualità possibile settate la fotocamera incorporata nel vostro cellulare al massimo della qualità.Anche l’invio dovrà essere fatto scegliendo l’opzione “invia in qualità alta”. Tutte le foto che la redazione giudicherà idoneeverranno pubblicate quotidianamente nel sito. Molte di quelle verranno scelte per essere utilizzate nei prossimi numeri diMakadam. Occorre ricordare che tutte le persone ritratte nelle vostre immagini devono aver dato il loro consenso alla pub-blicazione. Pur esercitando il massimo controllo Makadam non è responsabile di eventuali false dichiarazioni degli autori,che con l’invio dell’immagine si assumono ogni responsabilità sul contenuto della foto stessa.
PER CONOSCERE I TEMI DEL PROSSIMO NUMERO COLLEGATEVI A WWW.MAKADAM.IT
Come pubblicare le vostre fotografie
EDITORIALE
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Telefono cellulare Music con lettoredi file MP3 e AAC.File musicali da utilizzarecome suonerie.Radio FM stereo.Registratore digitale.MMS.Giochi JavaTM.E nuove suonerie True Tones.
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EDITORIALE
5
SOMMARIO
EditoreEMAGE srlvia Maroncelli 1420154 Milano
Direttore responsabileMARCELLO MENCARINI
Direzione e redazioneVia Maroncelli, 14 20154 [email protected]
Progetto graficoMATTEO PETERLINI
Hanno collaborato LUCA BONESCHILIVIA CORBÒMONICA DI GIACINTOFABIO FINAZZIIVANO MANSUETOLORENZO PICCHICRISTIAN POZZERBARBARA SEGHEZZIGAIA TRIPOLIE TUTTI QUELLI CHE HANNO MANDATO LE LORO FOTO
PubblicitàAll Media srl, via Malipiero, 14 20138 MilanoFRANCO PRIMAVESI338 [email protected]
DistribuzioneSpeedy Group srlvia Villa, 1420091 Bresso [email protected]
StampaLa Grafica srlVia Matteotti, 1638065 Mori (TN)
Makadam è un mensile Free PressReg. Trib. Milano n° 550 del 30/09/2003
Responsabile trattamento dati (legge 675/96) Marcello Mencarini
In copertina il cane Makadam
Tutte le immagini pubblicate su questo giornalesono state scattate con i telefonini e non hannosubito particolari alterazioni.
Mensile - Anno 1, Numero 1, Ottobre 2003
Ideatori Michele Neri e Marcello Mencarini
SALSO ROAD >NEWS 6
NÉ DONNE NÉ MOTORI >NEWS 10
IN COMPAGNIA DI GANDALF >NEWS 12
NESSUNO È DITTATORE >NEWS 14
STATE COMODINI >OMBELICODELMONDO 16
TUTTI IN PIEDI >OMBELICODELMONDO 18
LA VITA IN UN GIORNO >OMBELICODELMONDO 21
UN MOJITO POR FAVOR >RUBRICA 22
SCRIPTA VOLANT >RUBRICA 26
PERRY MASON >PAGINE “NOIOSE” 28
SCATTI FACILI >PAGINE “NOIOSE” 29
SOTTO ESAME >PAGINE “NOIOSE” 30
XXprpressess youryour xperiencexperienceXXprpressess youryour xperiencexperienceXpress your xperience
Premium partner
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LA VITA IN UN GIORNO >OMBELICODELMONDO 21
UN MOJITO POR FAVOR >RUBRICA 22
SCRIPTA VOLANT >RUBRICA 26
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SCATTI FACILI >PAGINE “NOIOSE” 29
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7
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISALSO ROAD
A qualcuno sembrerà un fotomontaggio. Ma i Beatles non c’entrano.Scene di straordinaria bellezza da Miss Italia 2003.
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IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISALSO ROAD
A qualcuno sembrerà un fotomontaggio. Ma i Beatles non c’entrano.Scene di straordinaria bellezza da Miss Italia 2003.
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FRANCESCA C
HIL
LEMI: “
MIS
S I
TALIA
2003”,
SALSOMAGGIO
RE (PARMA)
Era iniziato come il concorso delle polemiche e dei pochi ascolti. La vincitrice sembrava decisa in anticipo.Non è stato così. Tre giorni in mezzo alle Miss hanno provato il contrario e con unanovità: alte belle, ma non formose.
13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
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LAURA P
ROSTAMO. DIC
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ACCOMANDATA...
E’ ARRIV
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13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003CARLO CONTI “MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003 SIMONA CARAMANTE CON IL FIDANZATO
13/09/2003AUTORITRATTO
16/09/2003FRANCESCA CHILLEMI: “MISS ITALIA2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
16/09/2003 FRANCESCA CHILLEMI: “MISS ITALIA2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
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Era iniziato come il concorso delle polemiche e dei pochi ascolti. La vincitrice sembrava decisa in anticipo.Non è stato così. Tre giorni in mezzo alle Miss hanno provato il contrario e con unanovità: alte belle, ma non formose.
13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
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13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003CARLO CONTI “MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003“MISS ITALIA 2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
13/09/2003 SIMONA CARAMANTE CON IL FIDANZATO
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16/09/2003FRANCESCA CHILLEMI: “MISS ITALIA2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
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16/09/2003 FRANCESCA CHILLEMI: “MISS ITALIA2003”, SALSOMAGGIORE (PARMA)
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9
Franco, Fabrizio e Marco, tre ragazzi di Paviaappassionati delle due ruote ci hanno manda-to questo mini reportage. Ecco le immaginie i loro commenti.
“Era giovedì e ci siamo meravigliati che non cifosse coda, ma pare che la domenica dopofosse pienissimo.”
“Franco era venuto soprattutto per vedere lemodelle, ma è rimasto deluso. C’erano ragaz-ze belle, ma assolutamente normali. Sembrache oggi le maggiorate non vadano più.”
“Tra le moto le vere novità sono state poche.Vuoi vedere che non ci sono più soldi”
“Contrordine: Franco ha visto la ragazza dellaLaverda e non voleva venire più via.”
“Anche le Harley non sono più esageratecome una volta. Voglio vedere chi dice ancorache non sono moto eleganti”
“C’è un tipo inglese che gira su uno stranooggetto a motore. Se lo porta anche in bagno.Comodo.”
Reportage riuscito, ma la prossima volta fate una foto anche di voi tre.
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EIC
MA. MIL
ANO,
SETTEMBRE 2
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HARLEY D
AVID
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RSCB
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HARLEY D
AVID
SON
NÉ DONNE NÉ MOTOR ISessantunesimo Salone del Ciclo e del Motociclo Milano, settembre 2003
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BR 1000 R
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IREBLADE
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VALENTIN
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Franco, Fabrizio e Marco, tre ragazzi di Paviaappassionati delle due ruote ci hanno manda-to questo mini reportage. Ecco le immaginie i loro commenti.
“Era giovedì e ci siamo meravigliati che non cifosse coda, ma pare che la domenica dopofosse pienissimo.”
“Franco era venuto soprattutto per vedere lemodelle, ma è rimasto deluso. C’erano ragaz-ze belle, ma assolutamente normali. Sembrache oggi le maggiorate non vadano più.”
“Tra le moto le vere novità sono state poche.Vuoi vedere che non ci sono più soldi”
“Contrordine: Franco ha visto la ragazza dellaLaverda e non voleva venire più via.”
“Anche le Harley non sono più esageratecome una volta. Voglio vedere chi dice ancorache non sono moto eleganti”
“C’è un tipo inglese che gira su uno stranooggetto a motore. Se lo porta anche in bagno.Comodo.”
Reportage riuscito, ma la prossima volta fate una foto anche di voi tre.
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12Aspettando il terzo episodio del Signore degli Anelli...
IN COMPAGNIADI GANDALFDice di essere Galadriel, regina degli elfi, ma usa bene i moderni telefonini e ci ha mandato questatestimonianza dal decimo Hobbiton.Per chi non lo sapesse il raduno si è svolto a San Daniele del Friuli in una foresta inventata nel parcocittadino. Duelli, musica medievale, falconieri, elfi, nani e tanti hobbit hanno celebrato in modo fantasti-co i trent’anni dalla morte di Tolkien.
WHO
05/09/2003HOBBITON 2003, NAZGUL
05/09/2003HOBBITON 2003 - IL SIGNORE DEGLIANELLI LOCANDINA
05/09/2003HOBBITON 2003
05/09/2003HOBBITON 2003, SPADA
05/09/2003HOBBITON 2003, BALLO
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12Aspettando il terzo episodio del Signore degli Anelli...
IN COMPAGNIADI GANDALFDice di essere Galadriel, regina degli elfi, ma usa bene i moderni telefonini e ci ha mandato questatestimonianza dal decimo Hobbiton.Per chi non lo sapesse il raduno si è svolto a San Daniele del Friuli in una foresta inventata nel parcocittadino. Duelli, musica medievale, falconieri, elfi, nani e tanti hobbit hanno celebrato in modo fantasti-co i trent’anni dalla morte di Tolkien.
WHO
05/09/2003HOBBITON 2003, NAZGUL
05/09/2003HOBBITON 2003 - IL SIGNORE DEGLIANELLI LOCANDINA
05/09/2003HOBBITON 2003
05/09/2003HOBBITON 2003, SPADA
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05/09/2003HOBBITON 2003, NAZGUL
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Passeggi per i Giardini della Biennale e ti passa a fianco un bimbo su un triciclo. Ha una faccia troppo daadulto per essere vero. Poco più avanti Maurizio Cattelan indica a un suo assistente dotato di radioco-mando come far muovere quell’inquietante bambino, la sua ultima opera. E poi l’inossidabile Carol Rama che con Michelangelo Pistoletto ha preso il Leone d’oro alla carriera.Patrizia Piccinini e i suoi mostri, troppo umanamente teneri per fare paura, L’inquietante muro dello spa-gnolo Santiago Sierra, i palloni colorati dell’artista brasiliano Rivane Neuenschwander. La gondola, unagondola vera, fatta entrare in una gigantesca bottiglia di Absolut.Tante opere come non si erano mai viste alla Mostra. Gli spazi tradizionali non sono bastati e Venezia,tutta Venezia, per cinque mesi, è stata invasa dall’arte contemporanea.Quello che è mancato è stata la possibilità per gli spettatori di essere come recitava il titolo dittatori.Dittatori anche solo per poche ore. O almeno compagni di strada degli artisti. Pochissime le installazioniinterattive. In un inizio secolo caratterizzato dalla cultura multimediale, passeggiare accanto alle operecome si fa al Louvre è frustrante. La voglia di toccare, di provocare, di sporcare e lasciarsi sporcare èirresistibile... Per chi vuole provarci c’è ancora un mese di tempo. La mostra è aperta fino al 2 novembre.
Un nostro collaboratore ci ha mandato questo servizio sulla Biennale Arte.
NESSUNO È DITTATOREVenezia 50ma Esposizione Internazionale d’Arte. Sogni e Conflitti. La dittatura dello spettatore.
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Passeggi per i Giardini della Biennale e ti passa a fianco un bimbo su un triciclo. Ha una faccia troppo daadulto per essere vero. Poco più avanti Maurizio Cattelan indica a un suo assistente dotato di radioco-mando come far muovere quell’inquietante bambino, la sua ultima opera. E poi l’inossidabile Carol Rama che con Michelangelo Pistoletto ha preso il Leone d’oro alla carriera.Patrizia Piccinini e i suoi mostri, troppo umanamente teneri per fare paura, L’inquietante muro dello spa-gnolo Santiago Sierra, i palloni colorati dell’artista brasiliano Rivane Neuenschwander. La gondola, unagondola vera, fatta entrare in una gigantesca bottiglia di Absolut.Tante opere come non si erano mai viste alla Mostra. Gli spazi tradizionali non sono bastati e Venezia,tutta Venezia, per cinque mesi, è stata invasa dall’arte contemporanea.Quello che è mancato è stata la possibilità per gli spettatori di essere come recitava il titolo dittatori.Dittatori anche solo per poche ore. O almeno compagni di strada degli artisti. Pochissime le installazioniinterattive. In un inizio secolo caratterizzato dalla cultura multimediale, passeggiare accanto alle operecome si fa al Louvre è frustrante. La voglia di toccare, di provocare, di sporcare e lasciarsi sporcare èirresistibile... Per chi vuole provarci c’è ancora un mese di tempo. La mostra è aperta fino al 2 novembre.
Un nostro collaboratore ci ha mandato questo servizio sulla Biennale Arte.
NESSUNO È DITTATOREVenezia 50ma Esposizione Internazionale d’Arte. Sogni e Conflitti. La dittatura dello spettatore.
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STATE COMODINI
Ultima sponda prima di perdere coscienza, il comodino è una spia importante della nostra vita.
27/08/2003 00:09:40 COMODINO DI PATTY, STANZA 216
27/08/2003 23:08:55 COMODINO DI IVANO, STANZA 124
27/08/2003 22:06:08 COMODINO DI DIEGO, STANZA 222
27/08/2003 01:41:13 COMODINO DI ROSE, STANZA 210
27/08/2003 23:18:47 COMODINO DI SERGIO, STANZA 218
27/08/2003 02:17:28 COMODINO DI IMMA, STANZA 221
30/09/2003 20:10:24 COMODINO DI MIA ZIA
25/09/2003 22:23:58 COMODINO DELLA SIGNORA FUSCA
28/09/2003 01:57:14 IL MIO COMODINO QUANDO DORMO DA SOLO
29/09/2003 02:01:23 IL COMODINO DI MICHELE
28/09/2003 03:14:51 IL COMODINO DI OLGA
29/09/2003 00:21:15 COMODINO ROSSO
Regolare o invisibile, vuoto o strapieno, tec-nologico o letterario è un piccolo specchiodell’anima. A giudicare dalle fotografie rice-vute, siamo in presenza di anime piuttostomorbide e sensibili. Con qualche letturaimportante, medicine per il naso, gadgets epiccoli compagni dei sogni.
30/09/2003 15:33:54IO IL COMODINO LO PORTO A LETTO
27/08/2003 01:52:53 COMODINO DI SIMONA, STANZA 211
I COMODINI DELLA CASA
DELLO STUDENTEPOLITECNICO
DI MILANO
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STATE COMODINI
Ultima sponda prima di perdere coscienza, il comodino è una spia importante della nostra vita.
27/08/2003 00:09:40 COMODINO DI PATTY, STANZA 216
27/08/2003 23:08:55 COMODINO DI IVANO, STANZA 124
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27/08/2003 01:41:13 COMODINO DI ROSE, STANZA 210
27/08/2003 23:18:47 COMODINO DI SERGIO, STANZA 218
27/08/2003 02:17:28 COMODINO DI IMMA, STANZA 221
30/09/2003 20:10:24 COMODINO DI MIA ZIA
25/09/2003 22:23:58 COMODINO DELLA SIGNORA FUSCA
28/09/2003 01:57:14 IL MIO COMODINO QUANDO DORMO DA SOLO
29/09/2003 02:01:23 IL COMODINO DI MICHELE
28/09/2003 03:14:51 IL COMODINO DI OLGA
29/09/2003 00:21:15 COMODINO ROSSO
Regolare o invisibile, vuoto o strapieno, tec-nologico o letterario è un piccolo specchiodell’anima. A giudicare dalle fotografie rice-vute, siamo in presenza di anime piuttostomorbide e sensibili. Con qualche letturaimportante, medicine per il naso, gadgets epiccoli compagni dei sogni.
30/09/2003 15:33:54IO IL COMODINO LO PORTO A LETTO
27/08/2003 01:52:53 COMODINO DI SIMONA, STANZA 211
I COMODINI DELLA CASA
DELLO STUDENTEPOLITECNICO
DI MILANO
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Sconfitti mocassini e scarpe da gin-nastica. La ciabattina è stata la regi-na dell’estate 2003. Orientali, tecno-logiche, scalcagnate o griffate: dalla
spiaggia all’ufficio. L’importante èlasciar fuori la sabbia. Tra tutti i piediricevuti in risposta al nostro sondag-
gio fotografico i più espressivi sonoquelli che ci ha mandato Alina P.
26/08/2
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SADOMASO O
BEFANA ?
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003 10:4
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SCARPE R
OSSE
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ILIT
ARE
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CIA
BATTIN
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4CIA
BATTE A
FARFALLA
>OMBELICODELMONDO
TUTTI IN PIEDI
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BATTIN
E
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Sconfitti mocassini e scarpe da gin-nastica. La ciabattina è stata la regi-na dell’estate 2003. Orientali, tecno-logiche, scalcagnate o griffate: dalla
spiaggia all’ufficio. L’importante èlasciar fuori la sabbia. Tra tutti i piediricevuti in risposta al nostro sondag-
gio fotografico i più espressivi sonoquelli che ci ha mandato Alina P.
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LA VITA IN UN GIORNO
Mi esaminano, mi sezio-nano, mi scoprono. In unattimo mi ritrovo a rin-correre il tempo, correree non fermarmi di fronteal momento cruciale del-l’esame sospirato e tantoatteso. credo però che lanotte passata mi abbiarallentato. E adesso dovrò correre.Nessuna distrazione...Ma siamo designers amilano!
NERO, FONDO NERO, CAFFÈ FORTE… SE SOLO SERVISSE A QUALCOSA…
CHE VOGLIA DI COLORARE QUESTEBELLE PAGINE…
STORIA DELL’ARTE = ARTISTI?
È TARDI, È ORA DI SVUOTARE IL MIO INTELLETTO…
UN’ESTATE AL MARE O UN ESAME?
50 CENT, PARCHEGGI, MACCHINE,ATM… ODDIO IL BIGLIETTO…
LA FACCIO A PIEDI…CORRI, NON RIPOSARE…
BUIO PESTO NELLA MIA MENTE…
SE QUESTA NOTTE AVESSI DORMITO…
NON MI SENTIREI COSÌ VUOTO…
MEGLIO ESSERE PIÙ COMODI… E ADESSO???????
CI MANCAVA L’IRONIA DI GABBANA & DOLCE…
.…PER FARMI EVITARE L’ESAME EANDARE CONTRO QUESTO BEL “ILOVE YOU”.
L’ESAME di Ivano Mansueto
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LA VITA IN UN GIORNO
Mi esaminano, mi sezio-nano, mi scoprono. In unattimo mi ritrovo a rin-correre il tempo, correree non fermarmi di fronteal momento cruciale del-l’esame sospirato e tantoatteso. credo però che lanotte passata mi abbiarallentato. E adesso dovrò correre.Nessuna distrazione...Ma siamo designers amilano!
NERO, FONDO NERO, CAFFÈ FORTE… SE SOLO SERVISSE A QUALCOSA…
CHE VOGLIA DI COLORARE QUESTEBELLE PAGINE…
STORIA DELL’ARTE = ARTISTI?
È TARDI, È ORA DI SVUOTARE IL MIO INTELLETTO…
UN’ESTATE AL MARE O UN ESAME?
50 CENT, PARCHEGGI, MACCHINE,ATM… ODDIO IL BIGLIETTO…
LA FACCIO A PIEDI…CORRI, NON RIPOSARE…
BUIO PESTO NELLA MIA MENTE…
SE QUESTA NOTTE AVESSI DORMITO…
NON MI SENTIREI COSÌ VUOTO…
MEGLIO ESSERE PIÙ COMODI… E ADESSO???????
CI MANCAVA L’IRONIA DI GABBANA & DOLCE…
.…PER FARMI EVITARE L’ESAME EANDARE CONTRO QUESTO BEL “ILOVE YOU”.
L’ESAME di Ivano Mansueto
UN MOJITO POR FAVOR
Ovvero: ecco a voi il primoMAKADAM TEST.
Lorenzo, il nostro test-man.Lorenzo è appena tornato nella sua Milano dopouna meravigliosa vacanza cubana. Ossessiona tuttii suoi amici con la bellezza dell’Avana e delleragazze, Hemingway, la Bodeguita, il mojito el’hierbabuena. Non se ne esce più. L’unica è farfinta che Milano sia l’Avana e il quartiere Garibaldiil Malecon. E fare di Lorenzo il primo eroe (?) delMakadam Test: qual è il mojito più buono dellacittà? Ecco il suo commento. Sobrio, essenziale…I locali Dalle sei alle ventiquattro di un martedì. Trafficourbano impazzito e le feste chiuse premoda ridu-cono da otto a sei i locali testati. Eccoli in ordine dibevuta: Dynamo, Nordest Cafè, Living, ATM,Nottingham Forest, La Hora Feliz. Caccia all’ingredienteLa ricetta giusta (parola di A.i.b.e.s.) ordina: 2/10lime spremuto 4/10 rum chiaro 4/10 soda water 2cucchiai di zucchero foglie e rametto di hierbabue-na o menta. E già non capiamo più se il ghiacciodeve essere intero, pestato o meglio crushed.
23/09/2003 21:08:15ATM. BASTIONI DI PORTA VOLTA, 15.MILANO
23/09/2003 20:15:02NORDEST CAFÈ. VIA BORSIERI, 35.MILANO
23/09/2003 21:33:52NOTTINGHAM FOREST, VIALE PIAVE,1. MILANO
23/09/2003 22:10:28LA HORA FELIZ, VIA SAN VITO, 5. MILANO - LORENZO CON GIANNI IL PROPRIETARIO DEL LOCALE
UN MOJITO POR FAVOR
Ovvero: ecco a voi il primoMAKADAM TEST.
Lorenzo, il nostro test-man.Lorenzo è appena tornato nella sua Milano dopouna meravigliosa vacanza cubana. Ossessiona tuttii suoi amici con la bellezza dell’Avana e delleragazze, Hemingway, la Bodeguita, il mojito el’hierbabuena. Non se ne esce più. L’unica è farfinta che Milano sia l’Avana e il quartiere Garibaldiil Malecon. E fare di Lorenzo il primo eroe (?) delMakadam Test: qual è il mojito più buono dellacittà? Ecco il suo commento. Sobrio, essenziale…I locali Dalle sei alle ventiquattro di un martedì. Trafficourbano impazzito e le feste chiuse premoda ridu-cono da otto a sei i locali testati. Eccoli in ordine dibevuta: Dynamo, Nordest Cafè, Living, ATM,Nottingham Forest, La Hora Feliz. Caccia all’ingredienteLa ricetta giusta (parola di A.i.b.e.s.) ordina: 2/10lime spremuto 4/10 rum chiaro 4/10 soda water 2cucchiai di zucchero foglie e rametto di hierbabue-na o menta. E già non capiamo più se il ghiacciodeve essere intero, pestato o meglio crushed.
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Quasi tutti seguono questa ricetta, ma soltanto il Nottingham usa l’erbetta. Gli altri menta più omeno profumata. Per il barman del Nordest il mojito deve essere lungo e rinfrescante, quindi unsacco di soda. L’occhio vuole la sua parteLa Hora Feliz per il suo mood e ambiente cubano, l’ATM per le bottiglie di cedrata retroilluminate. IlNottimgham Forest per sentirsi a Manhattan ma anche nel Borneo con efficienza zurighese. AlDynamo per la bella con i capelli rossi, al Nordest perché si può star fuori, il Living… non mi viene inmente niente.E anche la panciaE qui il giudizio è inappellabile: nessuno raggiunge il livello degli spinaci e della salsa speziata alpomodoro del buffet del Dynamo.I prezziIn scala basso-alto: Nordest (4 euro) - Nottingham (4,50) - ATM e Hora Feliz (5) - Living e Dynamo (6)I giudizi (quello che non ha cancellato il rum)Nonostante il mojito si discosti dalla ricetta originale (Dynamo) è buono e non stufa. Il mojito è moltobuono (Nordest), ma viene un po’ troppo diluito per renderlo aperitivo dissetante. Ben preparato eben servito e gli ingredienti sono quelli giusti (Living). Il barista dell’ATM conosce gli ingredienti cheservono ma purtroppo non li ha tutti a disposizione. Se si vuole bere il vero mojito, il Nottingham è ilposto giusto. . Il mojito è buono, ma non ci ha convinti (Hora Feliz).AND THE WINNER IS…Dopo molte esitazioni, perché erano tutti buoni, Dynamo!
23/09/2003 19:15:52DYNAMO, COCKTAIL BAR. PIAZZAGRECO 5. MILANOWWW.DYNAMO.IT
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23/09/2003 20:17:35NORDEST CAFÈ. VIA BORSIERI, 35. MILANO
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Quasi tutti seguono questa ricetta, ma soltanto il Nottingham usa l’erbetta. Gli altri menta più omeno profumata. Per il barman del Nordest il mojito deve essere lungo e rinfrescante, quindi unsacco di soda. L’occhio vuole la sua parteLa Hora Feliz per il suo mood e ambiente cubano, l’ATM per le bottiglie di cedrata retroilluminate. IlNottimgham Forest per sentirsi a Manhattan ma anche nel Borneo con efficienza zurighese. AlDynamo per la bella con i capelli rossi, al Nordest perché si può star fuori, il Living… non mi viene inmente niente.E anche la panciaE qui il giudizio è inappellabile: nessuno raggiunge il livello degli spinaci e della salsa speziata alpomodoro del buffet del Dynamo.I prezziIn scala basso-alto: Nordest (4 euro) - Nottingham (4,50) - ATM e Hora Feliz (5) - Living e Dynamo (6)I giudizi (quello che non ha cancellato il rum)Nonostante il mojito si discosti dalla ricetta originale (Dynamo) è buono e non stufa. Il mojito è moltobuono (Nordest), ma viene un po’ troppo diluito per renderlo aperitivo dissetante. Ben preparato eben servito e gli ingredienti sono quelli giusti (Living). Il barista dell’ATM conosce gli ingredienti cheservono ma purtroppo non li ha tutti a disposizione. Se si vuole bere il vero mojito, il Nottingham è ilposto giusto. . Il mojito è buono, ma non ci ha convinti (Hora Feliz).AND THE WINNER IS…Dopo molte esitazioni, perché erano tutti buoni, Dynamo!
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23/09/2003 20:12:02NORDEST CAFÈ. VIA BORSIERI, 35. MILANO
>RUBRICA
C’è chi scrive con lo spray e chi con ilneon. Mandateci foto di scritte e insegnesurreal-demenzial-artistico-poetico.
>SCRIPTA VOLANT
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5AIO
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CARPONCIN
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ENZA.IT
29/08/2003 12:51:25VENDITORE AMBULANTE
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>RUBRICA
C’è chi scrive con lo spray e chi con ilneon. Mandateci foto di scritte e insegnesurreal-demenzial-artistico-poetico.
>SCRIPTA VOLANT
25
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I nuovi modelli di telefonino sono anche telecamere emacchine fotografiche. Non è una cosa da poco. Il pro-gresso tecnologico e la sua rapidità non stupiscono piùnessuno, ma le conseguenze, l’impatto sulla vita quoti-diana e sul costume sono spesso difficili da valutare: e,in una prospettiva legale, i problemi giuridici che posso-no sorgere sono tanti, e possono essere anche moltocomplessi. Così, per esempio, l’elettronica che tanto ci facilita lavita e fa crescere benessere, occasioni di lavoro e possi-bilità di conoscenza, diminuisce la nostra libertà teoricae aumenta le possibilità di control-lo da parte dello Stato. Sappiamobene, per rimanere nello strettoambito di telefonini e telecamere,come tutti i contatti telefonici sianoregistrati, compresi gli sms, comeil cellulare diventi “un invisibile filoelettronico che permette di seguireogni nostro movimento” (Rodotà,Garante della privacy) o come letelecamere sparse per le città per-mettono di sorvegliare i cittadini. Come sempre, qualunque mezzo ha in sé il positivo e ilnegativo, e nella pratica si tratta di trovare un punto diequilibrio tra progresso tecnologico ed uso dei nuovimezzi da un lato, e diritti delle persone dall’altro. L’usoindiscriminato del nuovo mezzo tecnico, al di fuori di ogniregola e di ogni controllo, potrebbe avere conseguenzegravi sull’assetto e gli equilibri della società. Ecco perché la difesa dei dati personali, non in manieraintegralista ma ragionata, è un’esigenza molto concreta ereale che merita di essere codificata attraverso regoleprecise, che dovranno costituire un vero “habeas corpus”del cittadino del terzo millennio: il quale, munito di tutti isuoi strumenti tecnologici, troverà nel diritto il limite alloro uso e la tutela rispetto all’uso che gli altri cittadinipotranno fare degli stessi strumenti nei suoi confronti. Una prima, buona notizia: il 1° gennaio 2004 entrerà in
vigore, quasi integralmente, il nuovo “Codice della pri-vacy”, recentemente approvato dal Consiglio dei mini-stri: un “testo unico” che riunisce legge sulla privacy,decreti legislativi, regolamenti e codici deontologicisorti dal 1996 (data della legge sulla privacy n. 675) adoggi non senza un po’ di disordine, e che tiene contodell’esperienza di questi primi anni, delle decisioni delGarante, delle direttive dell’Unione Europea, riordinan-do e semplificando una materia che rimane comunquecomplessa. Bisognerà esaminarlo con attenzione, questo codice, e
provare ad applicarlo anche ai tele-fonini/macchine fotografiche/tele-camere per capire in che misura e inquali limiti li possiamo utilizzaresenza “invadere” la privacy altrui, enello stesso tempo senza lasciareche gli altri invadano la nostra (ameno che noi non siamo d’accordo). Perché, non dimentichiamocelo mai,ciascuno di noi è padrone di se stes-so, ed anche della propria immagi-ne: che può voler regalare, esporre
all’attenzione del pubblico, vendere, commercializzare,o negare e difendere. Senza tuttavia incorrere neglieccessi di quel senatore che qualche settimana fa pre-tendeva di impedire ad un fotografo, ufficiale ed accre-ditato, di riprendere la seduta del Senato (pubblica etrasparente per definizione anche se sottoposta a rego-le precise) perché, secondo lui, non abbastanza discretoe troppo invasivo: il fotografo accreditato che “fruga” inuna seduta parlamentare, magari riprendendo i “piani-sti”, non viola nessuna regola e nessuna privacy.
Avvocato Luca Boneschi
>PAGINE “NOIOSE”
TOGLIERE DI MEZZO IL MEZZO:LA FOTOGRAFIA PARLATA
Togliere di mezzo il mezzo: la fotografia parlata Quando, a metà anni novanta, sono arrivate le primemacchine fotografiche con messa a fuoco e esposizioneautomatica molti fotografi professionisti non volevanousarle. Dicevano che era roba da dilettanti. Quasi come sefotografare fosse uno sport e un insieme di virtuosismi:rapidità atletica nella messa a fuoco, agilità nel ruotare laghiera dei diaframmi, forza nel trascinarsi dietro pesantiattrezzature. Ma così come è risaputo che lo sport, quan-do prende in considerazione ed esaspera solo l’aspettoatletico, fa male alla salute, l’eccesso di attenzione per latecnica fa molto male alla fotografia. Oggi le cose stanno cambiando. Anche quelli che maiavrebbero rinunciato a puntigliose misurazioni esposi-metriche e a estenuantitest sui bagni di sviluppo,sono d’accordo, e anche dipiù, nell’affidare quasicompletamente la riuscitatecnica delle loro immagini ai supporti digitali e allefunzioni automatiche delle moderne fotocamere. Quasitutti hanno capito che la fotografia non va ridotta a unapassione per acrobati della pellicola o per feticistiestremi. Quello che conta è il contenuto. Ciò che vogliamo rac-contare. Insomma, se potessimo togliere di mezzo ilmezzo non sarebbe poi così male. Se potessimo fare ameno della fotocamera e di qualsiasi altra cosa perfermare gli attimi decisivi della nostra vita sarebbe atutto vantaggio della comunicazione. L’ideale, fotogra-fare soltanto con l’occhio, resta tale. Impossibile daraggiungere, rimane valido come modello operativo.L’integrazione delle fotocamere con i telefonini rappre-senta un primo passo in questa direzione. Quasi maiabbiamo la macchina fotografica in tasca . Il telefonino sempre. E’ l’unico oggetto che è sempre con noi. In auto, almare, in ufficio. Anche a casa, spesso sostituisce il tele-fono fisso. E non serve più solo per telefonare. Presto
sarà equipaggiato con una tv miniaturizzata, con unnavigatore satellitare, con un miniscanner... intanto ètoccato alla fotocamera. In ogni momento con i moderni cellulari cameraembedded abbiamo con noi un oggetto per riprendereimmagini e per inviarle immediatamente a chi voglia-mo. Tutto senza doverci occupare di regolazioni e di dif-ficili corsi di apprendimento. Basta alzare il telefono,inquadrare, scattare. La qualità è ancora bassa, masapere che ognuno di noi, professionista e no, puòriprendere, quando ne ha voglia, il pezzetto di mondoche lo circonda, ci fa prevedere una descrizione icono-grafica della nostra epoca e delle future, assolutamen-te impensabile negli anni passati.
In questa rubrica ci occu-peremo soprattutto diquesti temi.Ridurremo la tecnica alminimo e come si fa con
le parole proveremo a usare il linguaggio facile e quoti-diano che tutti noi possediamo. La lingua parlata comu-nica in modo più efficace di quella scritta. Mira alla tra-smissione di significato più che al rispetto di elementilinguistici codificati. Nei prossimi numeri cercheremodi fare qualcosa di analogo con le immagini. Una foto-grafia parlata.
TELEFONINI E PRIVACY DOVE COMINCIANO I GUAI
>PAGINE “NOIOSE”
...la difesa dei datipersonali, non in
maniera integralistama ragionata, è
un’esigenza moltoconcreta e reale...
...L’ideale, fotografare soltantocon l’occhio, resta tale...
PERRY MASON #1 SCATTI FACILI #1
I nuovi modelli di telefonino sono anche telecamere emacchine fotografiche. Non è una cosa da poco. Il pro-gresso tecnologico e la sua rapidità non stupiscono piùnessuno, ma le conseguenze, l’impatto sulla vita quoti-diana e sul costume sono spesso difficili da valutare: e,in una prospettiva legale, i problemi giuridici che posso-no sorgere sono tanti, e possono essere anche moltocomplessi. Così, per esempio, l’elettronica che tanto ci facilita lavita e fa crescere benessere, occasioni di lavoro e possi-bilità di conoscenza, diminuisce la nostra libertà teoricae aumenta le possibilità di control-lo da parte dello Stato. Sappiamobene, per rimanere nello strettoambito di telefonini e telecamere,come tutti i contatti telefonici sianoregistrati, compresi gli sms, comeil cellulare diventi “un invisibile filoelettronico che permette di seguireogni nostro movimento” (Rodotà,Garante della privacy) o come letelecamere sparse per le città per-mettono di sorvegliare i cittadini. Come sempre, qualunque mezzo ha in sé il positivo e ilnegativo, e nella pratica si tratta di trovare un punto diequilibrio tra progresso tecnologico ed uso dei nuovimezzi da un lato, e diritti delle persone dall’altro. L’usoindiscriminato del nuovo mezzo tecnico, al di fuori di ogniregola e di ogni controllo, potrebbe avere conseguenzegravi sull’assetto e gli equilibri della società. Ecco perché la difesa dei dati personali, non in manieraintegralista ma ragionata, è un’esigenza molto concreta ereale che merita di essere codificata attraverso regoleprecise, che dovranno costituire un vero “habeas corpus”del cittadino del terzo millennio: il quale, munito di tutti isuoi strumenti tecnologici, troverà nel diritto il limite alloro uso e la tutela rispetto all’uso che gli altri cittadinipotranno fare degli stessi strumenti nei suoi confronti. Una prima, buona notizia: il 1° gennaio 2004 entrerà in
vigore, quasi integralmente, il nuovo “Codice della pri-vacy”, recentemente approvato dal Consiglio dei mini-stri: un “testo unico” che riunisce legge sulla privacy,decreti legislativi, regolamenti e codici deontologicisorti dal 1996 (data della legge sulla privacy n. 675) adoggi non senza un po’ di disordine, e che tiene contodell’esperienza di questi primi anni, delle decisioni delGarante, delle direttive dell’Unione Europea, riordinan-do e semplificando una materia che rimane comunquecomplessa. Bisognerà esaminarlo con attenzione, questo codice, e
provare ad applicarlo anche ai tele-fonini/macchine fotografiche/tele-camere per capire in che misura e inquali limiti li possiamo utilizzaresenza “invadere” la privacy altrui, enello stesso tempo senza lasciareche gli altri invadano la nostra (ameno che noi non siamo d’accordo). Perché, non dimentichiamocelo mai,ciascuno di noi è padrone di se stes-so, ed anche della propria immagi-ne: che può voler regalare, esporre
all’attenzione del pubblico, vendere, commercializzare,o negare e difendere. Senza tuttavia incorrere neglieccessi di quel senatore che qualche settimana fa pre-tendeva di impedire ad un fotografo, ufficiale ed accre-ditato, di riprendere la seduta del Senato (pubblica etrasparente per definizione anche se sottoposta a rego-le precise) perché, secondo lui, non abbastanza discretoe troppo invasivo: il fotografo accreditato che “fruga” inuna seduta parlamentare, magari riprendendo i “piani-sti”, non viola nessuna regola e nessuna privacy.
Avvocato Luca Boneschi
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TOGLIERE DI MEZZO IL MEZZO:LA FOTOGRAFIA PARLATA
Togliere di mezzo il mezzo: la fotografia parlata Quando, a metà anni novanta, sono arrivate le primemacchine fotografiche con messa a fuoco e esposizioneautomatica molti fotografi professionisti non volevanousarle. Dicevano che era roba da dilettanti. Quasi come sefotografare fosse uno sport e un insieme di virtuosismi:rapidità atletica nella messa a fuoco, agilità nel ruotare laghiera dei diaframmi, forza nel trascinarsi dietro pesantiattrezzature. Ma così come è risaputo che lo sport, quan-do prende in considerazione ed esaspera solo l’aspettoatletico, fa male alla salute, l’eccesso di attenzione per latecnica fa molto male alla fotografia. Oggi le cose stanno cambiando. Anche quelli che maiavrebbero rinunciato a puntigliose misurazioni esposi-metriche e a estenuantitest sui bagni di sviluppo,sono d’accordo, e anche dipiù, nell’affidare quasicompletamente la riuscitatecnica delle loro immagini ai supporti digitali e allefunzioni automatiche delle moderne fotocamere. Quasitutti hanno capito che la fotografia non va ridotta a unapassione per acrobati della pellicola o per feticistiestremi. Quello che conta è il contenuto. Ciò che vogliamo rac-contare. Insomma, se potessimo togliere di mezzo ilmezzo non sarebbe poi così male. Se potessimo fare ameno della fotocamera e di qualsiasi altra cosa perfermare gli attimi decisivi della nostra vita sarebbe atutto vantaggio della comunicazione. L’ideale, fotogra-fare soltanto con l’occhio, resta tale. Impossibile daraggiungere, rimane valido come modello operativo.L’integrazione delle fotocamere con i telefonini rappre-senta un primo passo in questa direzione. Quasi maiabbiamo la macchina fotografica in tasca . Il telefonino sempre. E’ l’unico oggetto che è sempre con noi. In auto, almare, in ufficio. Anche a casa, spesso sostituisce il tele-fono fisso. E non serve più solo per telefonare. Presto
sarà equipaggiato con una tv miniaturizzata, con unnavigatore satellitare, con un miniscanner... intanto ètoccato alla fotocamera. In ogni momento con i moderni cellulari cameraembedded abbiamo con noi un oggetto per riprendereimmagini e per inviarle immediatamente a chi voglia-mo. Tutto senza doverci occupare di regolazioni e di dif-ficili corsi di apprendimento. Basta alzare il telefono,inquadrare, scattare. La qualità è ancora bassa, masapere che ognuno di noi, professionista e no, puòriprendere, quando ne ha voglia, il pezzetto di mondoche lo circonda, ci fa prevedere una descrizione icono-grafica della nostra epoca e delle future, assolutamen-te impensabile negli anni passati.
In questa rubrica ci occu-peremo soprattutto diquesti temi.Ridurremo la tecnica alminimo e come si fa con
le parole proveremo a usare il linguaggio facile e quoti-diano che tutti noi possediamo. La lingua parlata comu-nica in modo più efficace di quella scritta. Mira alla tra-smissione di significato più che al rispetto di elementilinguistici codificati. Nei prossimi numeri cercheremodi fare qualcosa di analogo con le immagini. Una foto-grafia parlata.
TELEFONINI E PRIVACY DOVE COMINCIANO I GUAI
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...la difesa dei datipersonali, non in
maniera integralistama ragionata, è
un’esigenza moltoconcreta e reale...
...L’ideale, fotografare soltantocon l’occhio, resta tale...
PERRY MASON #1 SCATTI FACILI #1
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Lo chiamano Nokiondo. Così come il 7650 era statosoprannominato Nokione. Il paragone è inevitabile. Il7650 è stato un grande telefono e secondo noi lo èancora. Ci ha fatto capire che qualcosa stava cambiandonel mondo della comunicazione e che i telefonini nesarebbro stati i protagonisti. Di dimensioni piuttosto abbondanti, il 3650 ti soprendeper la sua leggerezza al punto che le dimensioni, soprala norma, diventano un pregio. Quando si fotografa conil cellulare uno dei maggiori problemi è il “mosso”.Molte immagini che sembrano sfocate sono solo mossee un telefono più grande è sicuramente più stabile.
Tra lo scatto e la cattura dell’immagine c’è un leggero ritardo. E’ fastidioso, ma è tipico del digitale.Succede anche con le fotocamere digitali che costano milioni. Bisogna abituarsi. Anticipare l’evento. La qualità delle foto non è certo quella delle macchine fotografiche tradizionali, ma ha una risoluzionemolto interessante rispetto agli altri concorrenti. Esagerando un po’ e neanche troppo, potremmo pen-sare di utilizzarlo anche in viaggio, per le foto ricordo, al posto delle ingombranti attrezzature che spes-so ci portiamo dietro. Il 3650 è molto facile da usare, completamente automatico e privo di distrazioni tecnologiche da impo-stare prima dello scatto. Il pulsante per il click è in una posizione comoda, anche se era più agile quellodel 7650. Per continuare con l’ossessionante paragone occorre anche dire che, rispetto al Nokione, il3650 incorpora una scheda MMC estraibile dove è possibile memorizzare le immagini e scaricarle poisul computer via Bluetooth, Infrarossi o con un comune lettore USB. Unico neo, ma a tutto vantaggiodella rapidità, è l’assenza di una protezione per l’obiettivo.
Caratteristiche tecniche- Tri-band - Reti GSM 900/1800/1900 - GPRS: 3+1 timeslots - Sistema operativo Symbian - Cattura immagini alla risoluzione 640 x 480 pixel - Registrazione video: H.263 in file formato 3GP - Display a 4096 colori, alta risoluzione 176 x 208 pixel - 3.4 MB memoria interna dinamica estensibile con memory card (MMC) - Peso: 130 g (con batteria al litio) - Dimensioni: 130 x 57 x 26 mm, 139 cc
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NOKIA 3650 Ogni mese un telefonino messo allaprova da un fotografo professionista.
SOTTO ESAME
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Lo chiamano Nokiondo. Così come il 7650 era statosoprannominato Nokione. Il paragone è inevitabile. Il7650 è stato un grande telefono e secondo noi lo èancora. Ci ha fatto capire che qualcosa stava cambiandonel mondo della comunicazione e che i telefonini nesarebbro stati i protagonisti. Di dimensioni piuttosto abbondanti, il 3650 ti soprendeper la sua leggerezza al punto che le dimensioni, soprala norma, diventano un pregio. Quando si fotografa conil cellulare uno dei maggiori problemi è il “mosso”.Molte immagini che sembrano sfocate sono solo mossee un telefono più grande è sicuramente più stabile.
Tra lo scatto e la cattura dell’immagine c’è un leggero ritardo. E’ fastidioso, ma è tipico del digitale.Succede anche con le fotocamere digitali che costano milioni. Bisogna abituarsi. Anticipare l’evento. La qualità delle foto non è certo quella delle macchine fotografiche tradizionali, ma ha una risoluzionemolto interessante rispetto agli altri concorrenti. Esagerando un po’ e neanche troppo, potremmo pen-sare di utilizzarlo anche in viaggio, per le foto ricordo, al posto delle ingombranti attrezzature che spes-so ci portiamo dietro. Il 3650 è molto facile da usare, completamente automatico e privo di distrazioni tecnologiche da impo-stare prima dello scatto. Il pulsante per il click è in una posizione comoda, anche se era più agile quellodel 7650. Per continuare con l’ossessionante paragone occorre anche dire che, rispetto al Nokione, il3650 incorpora una scheda MMC estraibile dove è possibile memorizzare le immagini e scaricarle poisul computer via Bluetooth, Infrarossi o con un comune lettore USB. Unico neo, ma a tutto vantaggiodella rapidità, è l’assenza di una protezione per l’obiettivo.
Caratteristiche tecniche- Tri-band - Reti GSM 900/1800/1900 - GPRS: 3+1 timeslots - Sistema operativo Symbian - Cattura immagini alla risoluzione 640 x 480 pixel - Registrazione video: H.263 in file formato 3GP - Display a 4096 colori, alta risoluzione 176 x 208 pixel - 3.4 MB memoria interna dinamica estensibile con memory card (MMC) - Peso: 130 g (con batteria al litio) - Dimensioni: 130 x 57 x 26 mm, 139 cc
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NOKIA 3650 Ogni mese un telefonino messo allaprova da un fotografo professionista.
SOTTO ESAME
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