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periodico culturale - enogastronomico - turistico aziendale lemiemarche.it - bar.it GUIDA ALLE ECCELLENZE PRYNGEPS MILANO 1956 PRYN MILAN BEVERAGE CULTURA SPORT ARTIGIANI PRODUTTORI MUSICA MODA INTRATTENIMENTO TECNOLOGIE OSPITALITA’ ENOGASTRONOMIA ATTREZZATURE INTRATTENIMENTO ENIMENTO ATTREZ
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per iodico culturale - enogastronomico - tur ist ico az iendale

lemiemarche. i t - bar. i tG U I D A A L L E E C C E L L E N Z E

PRYNGEPSMILANO 1956

PRYNMILANO

BEVERAGE

CULTURA

SPORT

ARTIGIANI

PRODUTTORI

MUSICA

MODA

INTRATTENIMENTO

TECNOLOGIE

OSPITALITA’

ENOGASTRONOMIAATTREZZATURE

INTRATTENIMENTO

TENIMENTO

ATTREZ

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(limitatamente alla disponibilità dei kit)

Party Tour 2013

Vuoi ospitare un Varnelli Party?

Proposta riservata agli operatori del canale ho.re.ca. - www.varnelli.it

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Redazione:

Readazione

Telefono : 333.3916482

email

Direttore responsabile: Giuliano Rossetti

Hanno collaborato: Peppino Manzi, Benito Striglio,

-

-

Amministrazione:

Amministratore

Amm.re Bar.it

Bar.it club: Presidente Massimo Castignani

Direzione eventi

Concessionaria Pubblicità:

Direttore Commerciale:

Webmaster: Dreamsnet

Stampa

Consulenti:

Partners: -

Artista

sono realizzate dal Maestro Costantino Castorio.

Photo -

PROVINCIA

DI MACERATA

Patrocinio:

EDITORIALIdi Andrea Ercoli

di Fabio Renzetti

Gentili lettori,

--

aperti sulle realtà del nostro territorio:

delle imprese più interessanti ed attive -

re il report del Gran Premio della Pizza,

-

-

-

Cari lettori,

-

Bar.it e rivolta agli operatori del settore -

-

-

--

primo livello per baristi e barmen. Un

sito per rimanere sempre aggiornati.

Dear readers,Even this issue of Il Magazine focuses on the realities of our territory: you will discover hid-den corners and paths of our beautiful Muni-cipalities, watch closely some of the most inte-resting and enterprising !rms (also thanks to the dossier Top Aziende), and read about the

challenge Gran Premio della Pizza. We believe that our contents’ quality is gaining an ever-increasing, thanks to the articles written with passion and precision, the interviews with pe-ople who still make dynamic this time of crisis with their work, and editorials that combine curiosity of journalism and research of quality.

Dear readers,With the new year has started the season of competitions by Bar.it: on February 19 many pizza makers have taken part in the Gran Premio della Pizza in the establishment of the company Lievita. You could visit our website www.bar.it to look at the photos and reports of the day. In April we will realize the chal-

lenge Cappuccino dell’Anno, where many bartenders will perform in the company Pac-caferri. In November then, we will introduce the Happy Hour Festival (in the new Exhibi-tion Centre of Civitanova Marche), which is an event organized entirely by Bar.it de-dicated to the ho.re.ca industry, and to pro-fessionals and fans of eating and drinking.

S-

-

-

di

The !rst issue of Il Magazine 2013 has many news. First of all the deve-lopment of the project Happy Hour Time: many prestigious companies have shared our initiative, giving us the opportunity to make even more visible this brand, through

the creation of di"erent nice products. Insi-de the magazine you will !nd new features that we believe will arouse your interest. Although the situation in our country is not very satis!ed, we’re working hard reali-zing new ideas that we hope you will enjoy.

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BEVERAGE

CULTURA

SPORT

ARTIGIANI

PRODUTTORI

MUSICA

MODA

INTRATTENIMENTO

TECNOLOGIE

OSPITALITA’

ENOGASTRONOMIAATTREZZATURE

G U I D A A L L E E C C E L L E N Z E

INTRATTENIMENTO

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Tel. 3349134426 - 338.4369629 - 333.3916482

[email protected] - [email protected]

INFO PRENOTAZIONI E PREVENTIVI

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Nasce l”Happy Hour Festival”, la prima

Fiera organizzata da Bar.it, un momento di

relax e di lavoro dedicata al mondo del

vivere "fuori casa" con particolare attenzio-

ne alle proposte offerte da validi professio-

nisti nel mondo dell'accoglienza.

Avvalendosi dell'esperienza di studiosi ed

esperti marketing in risposta all'evoluzione

internazionale dei mercati di riferimento;

raccoglie in un format unico innovazioni,

soluzioni e tendenze per tutto il mondo

della ristorazione e dell'ospitalita'.

Happy Hour Festival da' alle aziende un'oc-

casione per presentare in anteprima agli

operatori nuovi modelli di business, format

facilmente replicabili, corsi di gestione

manageriale per affrontare le sfide del

mercato e dare risposte alle esigenze di

consumo dell'immediato futuro.

L'evento si propone di raggruppare azien-

de, produttori, artigiani e professionisti che

dedicano la loro attività alla realizzazione

di tecnologie, derivati, creazioni e servizi

nel mondo dell'ospitalita' fino a quello del

food and beverage, dal mondo dei locali

d'intrattenimento alla ristorazione colletti-

va, dai progettisti dell'ospitalita' e dei

luoghi di consumo fuori casa ai distributori,

con iniziative e proposte mirate per ogni

target.

Il nostro intento è quello d'offrire un'oppor-

tunità d'incontro tra valenti realtà

regionali-nazionali rappresentati dai

professionisti e dagli adetti ai lavori che poi

si propongono con le loro attività alla gente

comune.

Crediamo che in un mondo ormai globaliz-

zato, nel quale ha prevalso la politica del

low cost a scapito della qualità, offrire

l'opportunità di riscoprire validissime realtà

dei nostri territori sia un giusto riconosci-

mento alla nostra bravura e fantasia, per

non dimenticare che nel nostro paese,

quando vogliamo, siamo bravi, molto

bravi!

BAR.IT

1. L’evento sarà organizzato da bar.it e

dalla testata "Il Magazine", marchio e

simbolo che da più di 10 anni è

sinonimo di cultura, enogastonomia e

spettacolo.

ARTIGIANI E

PROFESSIONISTI

5. Artigiani e professionisti occu-

peranno delle speciali aree a loro

dedicate dovo potranno dare prova

della loro perizia e della loro profes-

sionalità.

LE AREE DEL SALONE

4. Il salone sarà articolato tra stands e

aree tematiche per dare l’opportunità

al pubblico di individuare i vari settori

interessati.

SOLUZIONI E TENDENZE

Professionisti, artigiani e produttori

presenteranno le ultime novità tecno-

logiche ed enogastronomiche per dare

nuove idee ed impulso ad un

comparto da sempre ricco di iniziative

e di pubbllico.

UNA NUOVA CONCEZIONE

DI FARE FIERA

2. L’ingresso in !era sarà gratuito.

Per coloro che vorranno fare delle

degustazioni guidate saranno in

vendita dei vaucher ad un prezzo

contenuto.

GLI ESPOSITORI

6. Aziende tecnologiche e commer-

ciali, produttori di bevande e alimenti,

artigiani con le loro specialità enogas-

tronomiche, attività di servizi e

d'intrattenimento.

CULTURA

Fra le altre iniziative nell’area “Read

Wine” si vivranno momenti culturali e

di armonia. Si potrà ascoltare la lettura

di un testo letterario sorseggiando un

calice di vino accompagnato dalla

musica di un pianista.

INTRATTENIMENTO

8. Sul palco e lungo le corsie si alterner-

anno musica e balletti, dimostrazioni

di !tness e animatori con pillole

d’allegria di grandi cabarettisti.

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All'interno dell'esposizione il pubblico

avrà modo di conoscere e dialogare con

esponenti dei più svariati settori. Saranno

presenti aziende tecnologiche e commer-

ciali, produttori di bevande e alimenti,

artigiani con le loro creazioni enogastrono-

miche, attività di servizi e d'intrattenimen-

to, oltre che naturalmente un nutrito stuolo

di professionisti disponibili a dare prova

della loro abilità.

Organizzeremo conferenze, interventi e

mini master inerenti i vari comparti consi-

derati.

Vivremo istanti culturali nel “Read Wine”,

momenti nei quali degustazione e medita-

zione entreranno in simbiosi. Esibizioni

musicali, di cabaret, di magia ci accompa-

gneranno lungo le corsie e sul palco dell'a-

rea eventi. Dimostrazioni di fitness, balletti

e spettacoli faranno da contorno. Espres-

sioni artistiche e flash di moda cattureran-

no i nostri occhi in ulteriori angoli di relax.

Ci sarà l'angolo dei piccoli dove i genitori

potranno affidare i loro cuccioli a premuro-

se ragazze babysitters e ad esperte nutrizio-

niste che daranno ragionevoli consigli sulla

giusta alimentazione dei bambini.

Inviteremo personaggi dello sport, cultura

e spettacolo che gireranno tra di noi, con i

quali potremo scambiare due parole e

magari scattare qualche foto insieme.

Durante lo svolgimento dei lavori l'orga-

nizzazione premierà tutti i titolari d'azien-

da con il primo trofeo "Happy Hour"

realizzato a mano e placcato in argento con

targa in cristallo.

L'ingresso in fiera sarà gratuito e per evita-

re inutili affollamenti negli stand sarà

posto in vendita un vaucher ad un prezzo

modico e valido per 8 consumazioni per

tutti coloro che vorranno degustare le

prelibatezze offerte dagli espositori.

Insomma!...Il nostro intento è quello di

offrire una tre giorni di piacevole armonia,

benessere e cultura che riproduca il neces-

sario momento di ricreazione abbinato ad

uno interscambio di lavoro fra professioni-

sti dell'accoglienza, tutti i produttori e

commerciali che gravitano nel settore

finalizzato a soddisfare il pubblico che ne

apprezzerà la qualità..

Vi terremo costantemente informati

sull'iniziativa mediante le pubblicazioni

del Magazine e consultando la rete :

www.happyhourfestival.it – www.bar.it

Happy Hour Festival, in fiera per gustare,

degustare, vivere.

MODA

9. Aziende sartoriali e stilisti presen-

teranno �ash delle loro creazioni

fashion e le interpretazioni dell’ultima

ora.

OSPITI

11. Interverranno degli ospiti prove-

nientI dai vari settori e discipline che

allieteranno con la loro presenza e con

i loro interventi il pubblico presente.

LA FAMIGLIA

10. Un angolo dei padiglioni sarà

dedicato ai più piccoli che saranno

assistiti da babysitters, professionisti,

animatori e dalla presenza di

nutrizioniste.

RICONOSCIMENTI

12. Tutti i professionisti, artigiani,

produttori ed espositori riceveranno

lo splendido trofeo in argento e

cristallo della prima edizione del

Happy Hour Festival.

la splendida e rinnovata struttura del Fermo Forum

scorcio del salone del Fermo Forum

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30ANNI

Ancona| Ascoli Piceno| Civitanova M. | Foligno | Macerata

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IL MAGAZINE 11

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Vivi le bellezze, i paesaggi, i

centri storici in un percorso

di arte, cultura e tradizioni.

Ritrova il gusto ed i piace-

ri più genuini della tavola.

Scopri l’emozione di uno

shopping di qualità.

SOMMARIO

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Via Statale Adriatica, 104 (Zona Ponte Chienti) - Porto Sant'Elpidio (FM)

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Unica dentro e fuori, non seguire un trend.

Crealo con 61.000 tipi di personalizzazione a tua disposizione...”

É ARRIVATA LA NUOVA OPEL ADAM

Prima di tutto l'ispirazione

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III

IIIADAM JAM

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IL MAGAZINE 15

I l Br ie f ingFRANCO UNCINIcampione del mondoclasse 500 1982responsabile IRTA

a i boxALESSANDRO ANDREOZZIcamp. italiano moto 2 2011 raider camp. mondiale 2012

mmarchemotoristart your engine

i l paddock

CASCIOLI

top aziende

AUTOCLUB MARCHE50 anni di storia della famiglia Grandicellinel settore auto

NARDI’S CARpresentala nuova Opel Adam

ALBERTO BELARDINELLI

racconta

tyresCABIGOMME CABI GOMME

FRANCO UNCINI

A. ANDREOZZI

Page 16: magazine_34

-ta in volta partono da molto lontano.

-

-

moto più bella del mondo. Ci sediamo ad

“ Macchè! Papà è stato sem-pre un grand’appassionato di motori e c’aveva provato a trasmettermi questo suo amore ma, sai com’è, i miei amici giocavano tutti a pallone quindi il mio sport preferito era il calcio. Si, c’ave-vo un “apetto” e uno scooterino con il quale giravo, ma niente di chè. Poi un giorno, avevo 17 anni, ho accompa-gnato un amico a Magione; possedeva un’Aprilia 125 RS con la quale andava a girare e quel giorno gli ho chiesto se me la faceva provare. Giro dopo giro ho cominciato a prenderci gusto e lì è scattato qualcosa. Nelle settimane successive, preso da quella smania, ho provato, di nascosto, a mettere su un

-le. Papà è andato su tutte le furie, non è uno che ama i sotterfugi, e il fatto che avessi creato questa situazione a sua insaputa lo deluse molto. Passarono i giorni e arrivò Natale e sai cosa c’era sotto l’albero? Un’Aprilia 125 RS SP, pronta per correre!” -

-

si stende. “Aoh! Ci credi? Quando mi sono trovato davanti a tutti non sapevo più che fare! Sbagliavo tutto. Ogni cur-

di

Però m’è servito. Ho capito che potevo stare lì.”

-

prototipo Moto 2 proveniente dal Mon-

-

di Sepang. “Stavo indossando la tuta, mezz’ora prima della partenza m’arri-va la notizia: Marco Simoncelli non c’è più. Per alcuni minuti sono rimasto in trance; era il mio idolo. Poi ho abbas-sato la visiera e ho vinto.” Lo guardo attentamente negli occhi, un attimo di silenzio e mi dice: “ Si, sai quante volte c’ho pensato? “ -

-“ Ma che scherzi? Non

chiamava nessuno! Al che, sempre con-fortato e sostenuto dalla mia famiglia e dagli amici del team, m’ero raassegnato a disputare l’Italiano anche nel 2012. Dopo un paio di gare disputate come wilde card un altro miracolo. Vengo ingaggiato dalla SPEED MASTER per disputare, in coppia con Andrea Iannone, il motomondiale e sostituire Di Meglio che era stato allontanato. E’

stata un’esperienza decisamente for-mativa. Essere l’ombra di me stesso e di un pilota su cui è puntata tutta l’at-tenzione della squadra ti assicuro non è stato facile. Poi c’ho parlato con Mike; ha deciso lui di abbandonare il team. L’aspetto positivo? Mi sento più forte! Anche con una moto “ mezza mezza “ ho girato a pochi decimi dei più forti del mondo. Quelle 10 gare sono state l’uni-versità!

-

-“ Ah ah ah...è vero; lì

sono sempre un problema. Se ne becchi uno, e non ti fai male, il giro dopo devi fare zig zag per schivarne a decine che

pista, e spesso accade.” - Non lo scrivere

-“ Le

voglio tanto bene, ma non è sempre fa-cile.”

-

moto e auto o disputando un gigante sugli

Alessandro Andreozzi

Motomondiale Moto 2 2012

The story about a 17 years old boy fro Marche, playing soccer with friends, that one day, quite by chance,

discovers his talent in motors. The begin-nings in secret, then the support of family and friends and finally in 2012 his season

in the Moto 2 championship. Dreams and hopes for the 2013 as Kawasaki’s pilot in the Super Sport world championship.

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IL MAGAZINE 17

CIVITANOVA MARCHE (MC)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)

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la nostra storia per la vostra passione

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e Jeep.

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spinge ogni giorno a migliorare i servi-

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IL MAGAZINE 19

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Un impegno imponente ma doveroso -

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possibile ammirare un numero elevatis-simo di auto, pronte ad esaudire i desi-

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-miazione mondiale del prossimo aprile

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IL MAGAZINE 21

lence in Sales” nella categoria Number One in Customer Satisfaction sono quei concessionari che superano quo-tidianamente le aspettative dei propri Clienti, con passione ed entusiasmo. Tutto questo rende i prodotti ed i mar-chi del BMW Group una realtà che i Clienti possono vivere al meglio. Il

successo della Concessionaria Cascioli S.p.A. è frutto dalla continua attenzio-ne al cliente, della capacità di innova-zione, soprattutto nei servizi. Tra i più originali si annovera il “Service on the Beach” che prevede – durante il perio-do estivo – la fornitura gratuita di un ombrellone in spiaggia ai Clienti del

Service per il tempo necessario alle

periodo invernale – un invito a pranzo presso un ristorante di lusso nelle im-mediate vicinanze della concessionaria. Una iniziativa che ha permesso alla concessionaria Cascioli di distinguersi

Cascioli Group, with the most important premium brands, is a leader in the automotive industry for the province of Teramo, Ascoli Piceno and Macerata. It offers its customers a service of excel-

lence, that has also been recognized by BMW Group with the award “Excellence in Sales 2012: Number One in Customer Satisfaction”. Cascioli knows the needs of its customers better than anyone else,

using the individual customer feedback to constantly improve its services. The success of the dealership Cascioli S.p.A. is the result of the direct attention to costumers and innovation capability.

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il tempo passa, come le mode.quel che resta e il giusto pneumatico !

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IL MAGAZINE 23

Dove osano le aquile

di

“Nella vita l’intelligenza non conosce situazioni senza via d’uscita.”

Franco Uncini campione del mondo Classe 500 nell’ ‘82 e attuale responsabile IRTA, sicurezza circuiti della Moto GP

Voglio dedicare questa breve

e Andrea, con l’auspicio che possa essere un’indicazione anche per tutti i giovani che stanno cercando se stessi. Non so se sono stato fortunato o se ho semplicemente colto le varie opportunità che la vita mi ha presen-tato, è una cosa sulla quale un giorno mi fermerò a pensare, sta di fatto che posso orgogliosamente annovera-re tra le mie conoscenze ed amicizie tanti uomini che hanno fatto della loro esistenza un capolavoro. Per rac-

contarvi questa storia devo spicca-re un salto in dietro di 40 anni esatti. Recanati, un piovoso pomeriggio di

bar davanti al Persiani, luogo di ritrovo dei smanettoni dell’epoca, e saliamo in macchina con Henry, un’AlfaSud pre-parata, assettata e con gomme slick, con la quale era stato a girare a Misano per le prove di Trofeo. Strada bagna-ta e gomme lisce. Tutti di traverso da

-ne che allora era in una perpendicola-re di Via Fiume. In casa ci aspettava

Franco che era partito un po’ prima. Stravaccati tutti e quattro sui diva-ni del salotto, non essendoci ragazze presenti, parlavamo di motori ovvia-mente, tanto pe cambià! Ad un certo punto arriva papà Ennio che ci saluta e si accomoda con noi. Franco gli fa:

“Allora che dici papà, ci andiamo lunedì in concessionaria a vedere la Laverda?” “Senti Franco, lo sai come la penso; le moto sono trop-po pericolose, per quale motivo io e mamma dovremmo stare continua-

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Franco Uncini nel museo dedicatogli dalla città di Recanati

mente in apprensione? Hai 18 anni e c’hai la patente, se vuoi una mac-china ok, ma la moto...” Dopo una serie di imprecazioni rivolte a caso che avrebbe costituito una seria minaccia al rinomato a plomb di Sua Maestà Bri-tannica, Franco scatta in piedi come se il cuscino della poltrona si fosse trasformato nella tavola di un fachiro:

“Allora non hai capito papà! Io la moto la so portare!”

Quella frase fu sentenziata con tale in-cisività che catturò in un istante la mia attenzione di quindicenne in maniera globale. Fu la stessa sensazione che si prova quando sei in alta montagna sot-to un temporale ed un fulmine ti cade a breve distanza; non c’è eco, non c’è rombo di fondo, è una detonazione sec-ca, senza scorie acustiche, perentoria,

e non te la scordi più. Era il 1973. Non sto qui a raccontarvi la cronologia che ha cadenzato la carriera sportiva di un campione, chiunque volesse informarsi sulle sue performance ha a disposizio-ne decine di riviste, libri, video e inter-net (è stato l’ultimo italiano Campione del Mondo della classe regina prima dell’era Valentino Rossi), ma vorrei trasferire alcune situazioni vissute in prima persona a testimonianza che tempra e umanità possono coesistere

loro obbiettivi prossimi alle stelle; vor-rei descrivervi l’uomo Franco Uncini.

La mitologia greca ci narra della capa-cità di un re di Frigia, Re Mida, che gli permetteva di tramutare in oro tutto ciò che toccava. Sembra che Dionisio con-tinui ad accordare questo dono anche ad alcuni uomini a noi contemporanei. Dal 1973 facciamo un salto in avanti di nove anni; l’estate del 1982 è stampato nella mia memoria per due fatti indi-menticabili. In quel periodo frequenta-vo assiduamente Potenza Picena perché in quel paesino abitava una ragazza alla quale ero legato sentimentalmente, e un caro amico che ha abbandonato questo pianeta, un maestro di simpatia e di bi-liardo. Andavamo al mare a Porto Po-tenza e spesso condividevamo gli om-brelloni con altri amici del bagnasciuga.

Uno di questi era Peppe Senerellì, Ce-nerelli francesizzato con la S e l’accen-to sulla i. E si perché partito da giovane da Montesanto alla volta di Parigi ave-va fatto fortuna e costruito un impero nell’edilizia. Appassionato di motori e proprietario di numerose Ferrari ( una volta siamo andati a prendere un gela-to sulla piazzetta di Numana, che era

-to stupido è stato spacciato!) possedeva anche una scuderia di formula 3 ed era

amico di tanti piloti di Formula 1, fran-cesi in special modo. Un sabato sera mi dice: “Domattina parto presto e vado a Zeltweg, dopo la corsa carico Arnoux e torno in serata.” Il pilota della Renault

Ferrari per l’anno successivo e, appro-

che la Formula 1 si concede in estate, decise di trascorrere le vacanze qui da noi, così che ebbi l’occasione di passa-re una decina di giorni con uno dei miei miti giovanili (i due giri di pista a Dijon con Villeneve rimarranno nell’antolo-gia al pari delle opere di Omero). Ma le

-te.Una sera in piazza era stato allestito un palco sotto il palazzo del comune. Senza interessarmi a quale scopo fos-se destinato andai a cena. Intorno alle 22 presi coscienza dell’avvenimento.

La piazza era gremita e sopra il palco c’erano loro, Renè Arnoux, pilota Fer-rari, e Franco Uncini, neo Campione

e una volta arrivato sotto di loro gridai sbracciandomi: “Francoo, Francoo!” Appena mi vide fece un cenno con la mano e due minuti dopo eravamo abbracciati tra un mare di tifosi. “Ce l’hai fatta Franco, ce l’hai fatta Cam-pione!” Per un momento con quell’ab-

braccio plateale ho condiviso la luce di un astro. Eravamo amici, d’accordo, ma non è che ci si frequentasse tutti i giorni. Se fosse stato un altro non so, era il Campione, eppure lui quel gesto l’ha fatto, in un oceano di persone. Per l’anno dopo quell’inconoscibile regista che si chiama Destino gli stava prepa-rando un fatto che per altri si è tradotto in tragedia. Scivola all’uscita della pri-ma curva del Gran Premio di Assen. Si rialza incolume e tenta una corsa verso il bordo pista per non essere investito dai piloti che lo seguono ma l’incolpe-vole W.Gardner lo centra in pieno con la sua moto sulla testa. Ancora oggi ri-

si rimane agghiacciati. Dopo qualche giorno di coma farmacologico si rimet-te perfettamente ma il segnale è stato colto. Gareggia per altre due stagioni ma la voce interna lo chiama altrove. Abbandonate le competizioni si dà all’imprenditoria. Fonda prima una so-cietà di perforazioni petrolifere poi se-gue un’azienda di famiglia. Non è una questione di risultati, le attività vanno bene, ma per chi è vissuto ad una ve-locità media superiore ai 200 all’ora

sono le corse. Parla con i dirigenti di Borgo Panigale per i quali aveva cor-

-

Page 25: magazine_34

IL MAGAZINE 25

Il testo integrale

seguendo il codi-

ce Qr o visitando

il sito blog.bar.it

Franco , la moglie Cinzia e una delle loro !glie all’inaugurazione del museo

Intelligence, willpower and passion have allowed a boy from Recanati to become the No. 1 in the world. Franco Uncini is a friend whose story should be an exam-ple for many young people who dream of a

life at the highest levels: World Champion in 500 in 1982, World Champion as team manager in 1992, from 1993 responsible of IRTA , an association that takes care of the Moto GP and Superbike’s circuits’ safety.

la sua carriera. Conoscendolo bene e

della squadra che disputa il mondiale Superbike 1992, e sapete che fa? In qualità di Team manager della Duca-ti, con Doug Polen come pilota, quel mondiale lo vince, piazzando II° e IV° gli altri due piloti: daje giù! Nel ‘93 si

l’invito che da tempo aleggiava nell’a-ria e votato all’unanimità dai piloti del Mondiale decide di ricoprire la carica di responsabile dell’IRTA, associazio-ne che in accordo con la FIM e la DOR-NA cura la sicurezza dei circuiti della Moto GP e, da quest’anno, anche della SBK. Siamo arrivati ai giorni nostri.

dato che non è facile trovarlo in zona, abbiamo passato insieme un intero po-meriggio, parlando di mille cose. Su-bito dopo pranzo a casa sua seduti su un divano, come 40 anni fa. Abbiamo preso un caffè con Cinzia (non vedevo da tanto anche lei), poi un salto nel suo studio (non sono riuscito a contare tutte

anteprima al museo che la città di Re-canati gli ha dedicato ( l’inaugurazione

questo caso Franco mi ha fatto senti-re importante perché non capita tutti i giorni di poter essere condotto in un museo a porte chiuse ed avere come ci-cerone proprio il personaggio al quale il museo è dedicato. Se Recanati è famosa nel mondo lo deve, oltre che per le pre-stigiose industrie, a tre giganti di questa terra: G.Leopardi, B.Gigli e F.Uncini.

Se all’inizio ho voluto dedicare questo racconto (di aneddoti ne avrei a decine ma ci vorrebbe mezza rivista) ai giova-

le storie come quelle di Franco dovreb-bero far capire tante cose. Personal-mente faccio poco conto sulla fortuna e so che i segreti per ottenere ciò che uno vuole sono racchiusi in un’unica formula: IMPEGNO a volontà! Più alti gli obbiettivi più cruente le battaglie che si devono affrontare, soprattutto con se stessi, e uomini come Franco di-ventano campioni perché non mollano mai! Intelligenza, fermezza, coraggio e una volontà granitica fanno la dif-ferenza, senza mai dimenticare i rap-porti umani che legano gli individui. La sua vita è stata una continua lotta, con alti e bassi come tutti, ma la con-

vinzione nelle proprie idee ha convinto anche chi la pensava diversamente. Ha lottato per il primo motorino (mangia-va cesti di patate bollite per ingrassare un po’ perché a casa gli dicevano che era troppo magro), ha insistito per la prima moto, ha fatto il diavolo a quat-tro per la Laverda SFC: a forza di insi-stere quella volta convinse papà Ennio a fare un salto da Paolo Nardi, che era allora il concessionario della ditta di Breganze. Il modello del’73 era fuori produzione ormai e in giro per i ri-venditori non se ne trovavano più, ma lui quella moto la voleva, quella, non altre. Sapete come l’ha ottenuta? Rac-canttando pezzi di ricambio dai ma-gazzini di moto di tutta Italia. Quella

Quella moto non è stata sfornata dalla

-to il privato più veloce del mondo e quando chiese alla Suzuki di assegnar-

-no perplessi e sulle prime gli dissero che ere un po’ troppo mingherlino per quella moto, al che Franco rispose: “Io la moto la devo guidare, non la devo spezzare in due.” Con quella moto, alla sua prima stagione, è diventato il Campione del Mondo! Il ruolo che svolge attualmente capite cosa vuol

dire? Vuol dire che i cavalieri del-la velocità, i più forti al mondo, quel battaglione costituito da guerrieri che non temono la paura e lo scontro fron-tale hanno delegato quest’uomo come

conoscono le sue doti e lo spessore delle sue qualità. E’ il palese ricono-scimento del valore di un combattente attribuitogli dagli stessi combattenti. Determinazione, volontà e grinta co-stante gli hanno permesso di coniugare i valori sostanziali dei rapporti umani con i successi professionali. L’unico traguardo che probabilmente non può attribuire del tutto a se stesso è il suo matrimonio che dura da trent’anni. E’ fuor di dubbio che metà di questa vit-toria caro Franco la devi spartire con Cinzia, con la quale hai potuto realiz-zare il più alto risultato in assoluto, una famiglia, con le splendide Ve-

proposito!...Quando ci siamo salutati non abbiamo parlato dei tuoi proget-ti futuri. Dato che recentemente Papa Ratzinger ha abdicato e il posto è an-cora vacante...non è che ci stai facen-do un pensierino?...Non mi stupireb-be sai! Però consultati un attimo con Cinzia perché da quello che ho capito in Vaticano il regolamento parla chia-ro...Un abbraccio forte a tutti e due...

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Quando si incontra un uomo di 83 anni, vispo come un quindicen-ne vispo, che in un paio d’ore ti

ti viene voglia di rivederlo per una set-timana intera, farsi raccontare le mille battaglie combattute, e scriverci un libro. L’appuntamento è con Andrea nel suo

AUTOCLUB MARCHE s.r.l., concessio-naria PEUGEOT di Civitanova Marche. Quest’anno tutta la famiglia Grandicelli compie mezzo secolo d’attività nel set-tore auto. Non è soltanto una ricorrenza, ma il riconoscimento di una impresa riu-scita soltanto forse ad altre due famiglie d’imprenditori in tutta la provincia. “Da dove cominciamo?” mi fa Andrea “Bé...direi di raccontare la storia sin dall’inizio” dico io. “Facciamo una cosa” mi rispon-de lui si ricorda tutto.” E’ qui che conosco Elio Grandicelli, un mito nel mondo dei concessionari auto. “Ho iniziato nel ‘44, avevo 14 anni. Ogni giorno, andata e ritorno, percorrevo numerosi chilo-

di Montevidoni, dove lavoravo come apprendista, e all’inizio non percepivo neanche lo stipendio. Vallo a racconta-re ad uno d’ adesso.” e sorride. “Dopo quattro anni d’intenso tirocinio mi sen-tivo pronto per il grande salto. Nel ‘48

in C.so Umberto I°. Il lavoro c’era, la gente aveva voglia di riscatto, di eman-ciparsi, di motorizzarsi (non dimen-tichiamo che la guerra era terminata pochi anni prima) e l’economia girava. E’ in quel periodo che inizio il commer-cio delle prime auto. Dopo due anni, nel ‘50, ho tirato su uno stabile in Via Ci-vitanova dove ho trasferito l’autonoleg-gio e, con un socio, ho anche aperto una carrozzeria, mentre i locali di C.so Um-berto I° rimanevano destinati unica-mente a concessionaria, dal ‘63 al ‘69. Lo spazio era poco, però me lo facevo bastare; quando avevo due macchine,

al marciapiede. Quante soddisfazioni in quei periodi, e quanta fatica! Lavo-ravo tutto il giorno in carrozzeria, poi, alle 20, mi cambiavo, prendevo la vali-

a mezzanotte, spesso senza fare cena. Avevo i miei segnalatori: commercian-

tra uomini e macchinedi

“Se un uomo ama la fatica del proprio mestiere, indipendentemente dal successo o dalla fama, gli Dei lo hanno chiamato.”

ti, barbieri, soprattutto barbieri...e an-che un prete. Terminata l’omelia e data la benedizione consigliava i suoi fedeli di acquistare le auto da me. Uva, pol-lastri, caciotte e montagne di cambiali; che tempi! Però la gente pagava. Nel ‘69, in società con D.Botticelli (allora magnate calzaturiero della zona), na-sce la AUTOMARCHE s.n.c., la prima

aveva sede negli stabili di Via Martiri -

te erano AUDI, NSU, MERCEDES e RENAULT. Il mercato delle auto era in continua espansione e le case madri chiedevano sempre di più. Dietro pres-sione della MERCEDES, che voleva mantenere un alto target di presenta-zione che fosse adeguato alla loro pro-duzione, fummo costretti ad individua-re una nuova sede. Insieme al Cav. A. Pistilli avevo acquistato tempo addietro un’area di 18.300 mq in Via S.Pellico; viste le richieste della casa di Stoccarda cedemmo la proprietà di questo appez-zamento di terra alla AUTOMARCHE snc e qui trasferimmo nell’81 la nuo-va concessionaria. All’epoca i marchi erano MERCEDES, MASERATI e INNOCENTI e, dopo due anni anche PEUGEOT. E’ proprio nell’83 che esce sul mercato la 205, un’auto che ha se-gnato la storia della casa francese.” In quegli anni Andrea ed Emilio avevano fatto il loro ingresso nello staff dirigenzia-le dell’azienda, dando subito prova delle

loro capacità gestionali. Purtroppo, chi si interessa di economie di mercato lo sa bene, gli imperi non durano in eterno. Il sodalizio ultra ventennale con l’industria-le Botticelli giunge ad una scissione. Elio, Andrea ed Emilio fondano una nuova società, la AUTOCLUB MARCHE s.r.l., assorbono il marchio PEUGEOT e ven-gono seguiti dalla gran parte del nucleo tecnico che costituiva la precedente con-cessionaria, nucleo capeggiato dal respon-sabile-service A. Gattafoni. I locali adibiti all’esposizione delle auto rimangono sul-

autosalone, e così arriviamo al 2013. “Di

oggi, ne abbiamo affrontati tanti” mi dice Elio “la crisi petrolifera del’74 che determinò l’austerity, la stretta credi-tizia delle banche nell’82/83, la guerra del Golfo nel ‘92, tutte perturbazioni gravi che però si risolvevano nel giro di qualche mese, un anno al massimo. Quella attuale invece...non lo so. Vuoi la mia previsione? Spero di sbagliarmi ma ci vorranno ancora anni!” “Il no-stro comparto è ritornato ai livelli del 1979” ribatte Andrea mostrandomi un pacco di comunicati stampa provenienti dagli istituti più autorevoli negli studi di settore e cioè quando in Italia si immatri-colavano circa 1.390.000 vetture nuove, parliamo di 33 anni fa! “Tu pensa che gennaio 2013 ha fatto registrare un calo delle immatricolazioni superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del

Inaugurazione della prima concessionaria

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2012 che, ti assicuro, è stato un anno fortemente negativo. In questi mesi molte aziende del settore auto, ma non solo (vedi settore edile e immobiliare) hanno chiuso e assisteremo nel futuro ad una dura selezione tra le aziende che ancora resistono... Dove vogliono arrivare? Penso proprio che siamo dei Don Chisciotte! Ti dico solo questo: no-nostante la situazione generale la Casa madre ci ha “chiesto” di dare un nuovo look ai locali...e noi li abbiamo rinno-vati! Mah...il tempo ci dirà chi siamo...se degli enormi coraggiosi o dei pazzi. Attualmente stiamo puntando su tre tipologie di vetture: è da poco uscita la 208, che ha vinto il premio Auto Eu-ropa 2013. E’ una macchina fantastica e ci auguriamo che possa ricalcare il successo ottenuto dalla mitica 205. Le alimentazioni sono a benzina e metano (per le auto a metano le trasformazioni vengono eseguite da un’azienda specia-lizzata nostra partner) più la versione a gasolio. Altri due modelli di punta sono la 508 e la 3008, un crossover compatto mosso da un motore due o quattro ruo-te motrici S.W.; sono vetture a bassis-simo impatto ambientale e alimentate

con propulsori “Full Hybrid Diesel”, le prime al mondo con queste caratte-

100% elettrica ad emissioni zero; nel 2010 la Peugeot si è guadagnata il pri-mo posto nella graduatoria mondiale dei costruttori di questo tipo di vetture. Purtroppo le nostre zone devono essere ancora adeguate a questo tipo di auto in quanto sono ancora pochi i distri-butori a disposizione per rimetterle in carica. Stiamo offrendo tutte auto da primato, e noi dell’azienda aumentia-mo di continuo i servizi... staremo a

vedere.” Penso che una ditta che ha rag-giunto il mezzo secolo di storia meriti tutti gli onori e gli applausi di questo mondo. Gli antichi Romani premiavano i valo-rosi guerrieri che tornavano a casa dopo trent’anni di combattimenti e credo che l’azienda dei Grandicelli meriti gli stessi onori. Alzandomi dalla poltroncina ab-braccio Andrea, stringo la mano ad Emi-lio, che conosco meno, e salutando sor Elio gli faccio: “Un’altra sigaretta?” “Non dovrei fumare ma” indicando una cioto-la appoggiata sulla scrivania “pensi che tutte ste caramelle me facciano bè?!”

AUTOCLUB MARCHE s.r.l.

Civitanova Marche

La sede di Via Martiri di Bel�ore (1968)

Andrea consegna la I 500 SEC a Franco Uncini (1983)

Grandicelli is the owner of a 50 years old dealership. Through stori-es and anecdotes that shapes cars’ deve-lopment and marketing in the last half century, he observes the present situation and the prospects for �nancial market ac-cording to the interpretation of this man considered a legend in the �eld of cars retail.

Lo Sta!

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Da ragazzo, quando leggevo li-bri, ero solito trascrivere su dei taccuini le frasi che in qualche

modo colpivano la mia attenzione,

era il mio modo di imparare la vita, attingendo dai concetti di chi ne sa-peva più di me. Ancora oggi conservo

le mie carte ho riesumato un pensiero di Walter Chrysler che credo faccia al caso nostro: “Non dimenticate però che la molla segreta si cela nell’entu-siasmo. Un uomo entusiasta dell’arti-colo che vende, comunica il proprio entusiasmo al cliente e lo induce a comprare. Così si fanno gli affari.” Credo proprio che sia così, e penso che entusiasmo e simpatia vadano a braccetto. Alberto Belardinelli è un uomo dotato di queste qualità. Siamo andati a trovarlo nel suo autosalone di Senigallia e, dopo una calorosa stretta di mano, ci siamo accomodati nel suo

-ta. “Ai miei tempi si iniziava presto. Ho cominciato a sedici anni, andavo a scuola e lavoravo. Subito dopo il

“AUDI” et subridedi

“militare” sono tornato a Senigallia e Mengucci, l’allora concessionario di zona dell’Alfa Romeo che colla-

clienti. Presi la palla al balzo e aprii la mia prima attività. Lavoravo per loro e, dopo qualche tempo, per una con-

decisi di essere più autonomo: avevo altre idee. Nel ‘79, tramite Ancona, presi il marchio VOLVO. Tu pensa che in quel periodo qui a Senigallia ce ne erano due. I primi kit di ricam-bio costavano un occhio della testa e qualche collega che mi conosceva mi diceva – Ma chi te l’ha fatto fa!- Io ci credevo, e il tempo mi ha dato ra-gione. Fu una continua escalation e il lavoro aumentava sempre più, anche perché in quegli anni la casa svedese era entrata prepotentemente nel mer-cato italiano con modelli sempre più

al ‘99, quando la VOLVO decise di -

sciare l’assistenza ad appannaggio dei soli concessionari. Non ebbi il tempo

di scoraggiarmi perché poco dopo fui consultato dall’AUDI; sapevo che era

furono loro a cercarmi, vista la buona reputazione che ci eravamo guada-gnata. Seguì un altro lungo periodo

arrivare ai giorni nostri. Adesso la sto-ria si ripete; possiamo fare assistenza e tagliandi di tutte le case automobili-stiche perchè con le nuove normative europee e la liberalizzazione dei mar-chi possiamo curare la manutenzione di auto in garanzia senza che il veicolo perda la garanzia della casa costruttri-ce stessa. Le case madri stanno ridu-cendo drasticamente tutte le spese e far dieci anni scompariranno anche i con-cessionari, se non prima.” Quello che ci raccontaa Alberto non fa che con-fermare il leit motiv che accompagna tutti i titolari di affermati autosaloni: il settore auto sta attraversando un pe-riodo a dir poco drastico. “Noi non ci perdiamo d’animo facilmente e anche se la situazione è quella che è nel frat-tempo ci siamo adeguati alle esigenze. Io continuo a vendere auto e con mio

Concessionaria Belardinelli

Page 29: magazine_34

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AlbertoBelardinelli

centro revisioni che ci sta dando un discreto lavoro. Mantenere una strut-tura di 1600 mq non è uno scherzo e cerchiamo di dare quindi sempre più servizi.” Al di là dell’oggettivo mo-

mento “delicato” che contraddistingue il mercato delle automobili Alberto ci

per i viaggi mostrandoci decine e de-cine di foto di paesi esotici che visita

gruppo di amici. Penso che se questo -

prenoti veniamo con te. L’entusiasmo non ce lo deve togliere nessuno e....le nostre sacche sono sempre pronte!

Alberto Belardinelli (titolare) insieme al �glio

Alberto Belardinelli, leader of the showroom Audi of Senigallia, talks about his life, his passions and the crisis that is facing the auto

industry: “We are not easily getting dishearte-ned and even though the situation is di!cult, in the meantime we are adapting our services

to the needs. I continue selling cars and with my son Claudio we have strengthened the revi-sions’ center that is giving us enough work... “.

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E’ davvero un’esperienza multi-sensoriale l’esposizione della Medusa, di Gian Lorenzo Berni-

ni, nei nuovi spazi espositivi della Pi-nacoteca Podesti di Ancona, inaugurati proprio il 18 febbraio. L’arrivo della scultura è frutto di un’ottima collabora-zione tra istituti dei Beni Culturali ita-liani, e si inserisce nell’ambito del pro-getto Tiziano Grand Tour, per il quale Ancona ha concesso in prestito alle Scuderie del Quirinale due grandi ope-re dello stesso Tiziano: la Pala Gozzi

Medusa è quindi un ringraziamento dei Musei Capitolini ad Ancona e alla sua

28 aprile. La mostra “Medusa tra luce ed emozione” si avvale di un allestimento suggestivo ed innovativo: la scultura è posizionata al centro della sala cir-colare, e illuminata da particolari Led che permettono alla luce di cambiare continuamente, riproducendo il corso

viene abbinata la diffusione di suoni e profumi. Medusa è uno dei capolavori del Bernini: eseguita intorno alla metà degli anni ‘40 del XVII secolo, secondo alcuni presenterebbe somiglianze con Costanza Bonarelli, donna amata dal Bernini. Una storia fatta di tradimenti e

-mortalerebbe la donna in veste di mo-stro. L’opera ha come soggetto il mito che Ovidio cita nelle Metamorfosi, con Medusa (una delle sorelle Gorgone)

La Medusa si veste di luci ed emozioni

di Donato Bevilacqua

Il testo integrale

seguendo il codi-

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catturata nel terribile processo che la trasforma in mostro. I capelli della bella Medusa si stanno trasformando in ser-penti guizzanti, castigo di Minerva per la relazione con Nettuno, dio del mare. Lo sguardo della Gorgone diventa stru-mento di morte, capace di rendere di pietra chiunque lo incroci. Sarà Perseo a vincere la maledizione di Medusa

decapitandola. Nell’opera del Bernini è

evidente l’agonia nel volto della donna, prima della trasformazione. La mostra, ideata da ComunicaMente, è curata da Costanza Costanzi (direttrice della Pi-nacoteca), e corredata da un apparato

somiglianza della Medusa con la Bo-narelli. Un percorso tra storia e mito, arte e passione, che grazie a luce ed emozione permette di riscoprire piccoli e grandi capolavori dell’arte italiana.

La Medusa di Gian Lorenzo Bernini

The exposition of Gian Lo-renzo Bernini’s Medusa, in the new exhi-bition space of the Podesti gallery of Ancona, is result of a good cooperation between institutions of the Italian Cultu-ral Heritage, and it is part of the project

Tiziano Grand Tour. The sculpture will remain on display until April 28. The exhi-bition “Medusa between light and emo-tion” uses an evocative and innovative structure: light is combined with sounds and scents for a multisensory experience.

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Sala corsiMagazzino

Azienda

Esposizione cucine

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IL MAGAZINE 35

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Il locale, però, non si è snaturato, ma è rimasto lo stesso ambiente

giovane, dinamico e in cui sentirsi a casa propria.

Venite a scoprirlo...

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Nell’entroterra di Montepran-done, sulle colline della Con-trada Solagna, dove un tempo

– secondo le leggende popolari – fu

abitata da una nobile casata, Benito Amabili rinvenne, durante i lavori di scasso per l’impianto del vigneto, un fregio in terracotta con impresso un giglio che da allora campeggia nel signacolo dell’Azienda vitivinicola. Nella Tenuta Colle del Giglio, per un’estensione di ottantadue ettari, Be-nito ha impiantato le barbatelle alloc-tone più ricercate oltre all’immancabi-le montepulciano autoctono e produce, coadiuvato dalla consorte Antonietta

-luminato dalla sapienza enologica del

La tenuta di Benito Amabili e i suoi vini dall’indole cosmopolita

Professor Leonardo Valenti, splendidi torchiati dal carattere cosmopolita. All’impianto viticolo di quaranta ettari nel mezzo di un microclima eccellente fa da sfondo una formazione geologica del tutto singolare; una sorta di pizzi argillosi, erosi dall’acqua e dal vento,

raro uccello coloratissimo che depone le uova all’interno delle fessure sca-vate nella docile roccia per covare i piccoli gruccioni che trascorreranno il resto dell’anno nel lontano continente

qui, visto che Benito, appassionato di cinema, ha voluto battezzare uno dei suoi vini con il nome Franconero ad evocare pellicole di culto divenute pie-

virtù dell’amicizia che lo lega da molti anni al celebre, peraltro grande estima-tore del prezioso nettare. Quattordici gradi e mezzo di cabernet sauvignon insieme a syrah e merlot, racchiusi nella elegante bottiglia dal tappo seto-so, dopo aver subito quindici mesi di riposo in barrique incantano l’olfatto e palato. Periodiche azioni di batonnage assicurano un bouquet ricco di sorpren-denti profumi, che ricordano i frutti rossi più maturi e i carezzevoli petali di rose carnose, grazie al sistemati-co rimestamento dei depositi preziosi che, muovendosi in sospensione, non solo arricchiscono di profumi il vino ma lo stabilizzano anche rinforzando-ne la struttura a vantaggio della con-servazione e del godimento palatale.

Il testo integrale

seguendo il codi-

ce Qr o visitando

il sito blog.bar.it

di Eva Kottrova

Franco Nero, Benito Amabili, Eva Kottrova - Foto Ferruccio Ti� - Tenuta Colle Del Giglio

The estate Tenuta Colle del Giglio, is located in the hinterland of Monteprando-ne, in the hills of Contrada Solagna. It has an area of eighty acres and there Benito Amabili produces excellent wines from the cosmopoli-tan character, assisted by his wife Antonietta and by his daughter Maria Angela as well as

by the oenologist Professor Leonardo Valenti. The place is characterized by a perfect micro-climate and by a unique geological forma-tion, where a rare bird nests. But the surprises concern especially wines, such as Franconero whose name evokes cult Italian �lms and whose taste is the result of elaborate cares.

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IL MAGAZINE 39

COLORE. Capi, borse, gioielli, oc-chiali e calzature: il colore è la parola d’ordine per le nuove collezioni! Che sia ancora nostalgia dei Sixties e Se-venties, fascino etnico che si riaffaccia o stile urbano sempre letente, i colori esplodono audaci e invitanti. Inutile ricordare l’asociazione tra tinte acce-se e stati d’animo positivi; non occor-re convincersi, é la primavera stessa che ci spinge ad osare. C’è un limite al colore? No, a giudicare dalle pro-poste. Ma sappiamo che per i comuni mortali il discorso è più articolato: scegliere i colori in base a capelli e incarnato non è una regola inderoga-bile, seppure sia immediato l’impatto quando optiamo per quelli che ci va-lorizzano di più; ecco perché il segre-to, per quanto possa suonare banale, è sentirsi a proprio agio. Non forzate i vostri gusti pur di seguire la moda del

-la varietà che quest’ultima riversa sul mercato per selezionare ciò che vi si addice: così, senza sforzo, risulterete sicuri ma comunque attuali e très chic!MAXI CAPI. Gonne, pantaloni tuniche e maglie. Stanchi dei soliti modelli?! In tal caso li apprezzerete in versione oversize e irregolare. Il vantaggio è che questa variante permette sovrapposizio-ni originali e accostamenti esplosivi in fatto di nuances. Tra i tessuti, è la seta a dare luce alle tinte più disparate e uno stile più glam all’occorrenza. Attenzio-ne però: mai acquistarli alla cieca. Non fatevi ingannare dall’aspetto abbondan-te di questi capi per scegliere taglia e modello...proprio perché non seguono leggi consuete, l’esito è imprevedibile.STAMPE E FANTASIE. Fiori, qua-drettoni, righe, pois. Per le più tra-sgressive è permesso mixare. Ma in generale consentono di spezzare facilmente la monotonia: basta una giacca a righe o una camicia a qua-dri e anche il total black prende vita!SHOCKING MAKE UP. Ombretti dai pigmenti pieni, intensi e metal-lizzati. Turchese, giallo, viola, lime,

Fashion & Colour your Spring... Moda, make up e non solo...colora la tua primavera dentro e fuori! Ecco alcune cose

da fare e avere traendo spunto dalle nuove collezioni e da ciò che vi circonda...

di B.B.

Following the spring-summer collections you will find colorful clothes and accessories, oversize and ir-regular patterns, prints like polka dots, stripes and flowers, also mixed between

them. Also the make up complies withs this course and it is made of colorful and intense eye shadows. Do not forget of your skin’s health, opting for moistu-rizers with sunscreen. Discover the com-

panies in the Marche region for your shopping, because they provide unique items and high quality. Do not neglect your mind too: keep abreast of cultural events to feed your spirit and personality!

arancio...il full-colour non si ferma all’abbigliamento. Anzi, diventa un modo per creare continuità e comple-

-

più economico per variare la vostra gamma di colori. Anche il blush di-venta protagonosta in questa stagione, enfatizzato per un effetto cinemato-

ad occhi e labbra molto naturali. Nel-la scelta de prodotti inoltre, potreste fare un regalo a voi stessi e al mondo, optando per prodotti eco-friendly, ri-gorosamente non testati su animali! SMART BEAUTY. Non dimenticate-

crema idratante o BBcream che sia: un adeguato fattore di protezione nei con-sueti prodotti di bellezza non dovrebbe mancare neanche d’inverno, ma in caso contrario questo è il momento giusto per correre ai ripari e tutelare la vo-stra pelle in vista della bella stagione.SHOPPING LOCALEdegli innumerevoli fashion brand del territorio. Nel caso della regione Mar-

aziende di fama mondiale, ma anche piccole imprese tutte da scoprire. La

scelta di quest’ultime è indicata per chi ama la moda ma è sempre in cerca di pezzi unici e personalizzabili (preroga-tiva che potrebbe sembrare esclusiva-mente dell’alta moda), a prezzi acces-sibili e con la garanzia di alta qualità!MENS SANA(...). In quanto al corpo, ci auguriamo che gli innumerevoli pro-grammi di remise en forme consigliati da palestre, riviste, siti e blog (accom-pagnati naturalmente da costanza e buona volontà) diano i frutti sperati. Ma cosa farete per nutrire lo spirito e la mente? Vi consigliamo di tenere d’oc-chio le proposte di vario genere, che si

di settore, mostre, concerti, ricche pro-

spesso inediti o grandi cult riproposti nei nostalgici cinema all’aperto, presen-tazioni di libri di giovani autori, oltre a convegni e seminari d’interesse pubbli-co organizzati frequentemente nelle cit-tà universitarie (e non solo). Insomma, regalatevi qualcosa di bello da vedere, ascoltare, sentire, in modo che la vo-stra personalità, rinnovata e arricchita, vada di pari passo con il vostro ridon-dante e sempre aggiornato guardaroba!

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La frase che costituisce il titolo di questa breve narrazione l’ho tratta da un opuscolo descrittivo

la sartoria PAOLOROSSI, un depliant promozionale che potete trovare ap-poggiato su uno scaffale dell’ingresso dell’atelier. Si potrebbe pensare che l’uomo che sceglie un simile slogan sia un crudo viver attento unicamen-te a soddisfare quei fugaci piaceri che fanno tanto bohemien: niente di più sbagliato! Luca Paolorossi è ben altro. Quando gli ho chiesto quali foto gradi-va che noi pubblicassimo m’ha detto:

“Guarda, per me la più importante è quella con la mia compagna e mio

-tre realtà. L’uomo che mi ha ospitato

-to il piacere di conversare per un po’ è un dinamico quarantenne ben piantato nelle sue priorità, consapevole del suo ruolo, determinato nell’attuazione dei suoi progetti. Luca nasce nel 1972 a Filottrano, cittadina dell’anconetano, rinomata sede di tante piccole e me-die aziende sartoriali che hanno reso noto questo centro artigianale in tutto

-stia che da più di un secolo taglia, im-bastisce e cuce abiti ad hoc per uomini di buon gusto. L’azienda di famiglia emette i suoi primi vagiti con lo zio Isidoro nei primi anni del secolo scorso e, abito dopo abito, generazione dopo generazione, arriviamo ai giorni nostri, all’atelier di Via Giovanni Di Vittorio n.9. In questo stabile è custodito un te-soro antico di cento anni, ben protetto da uno stuolo di valorosi cavalieri e devote dame di corte che obbediscono

scrigno mantenga intatti i suoi preziosi.

risponde Luca ad una mia curiosità

attraverso una vetrata del suo studio “capisci!? Non c’è un sistema per far le cose fatte bene. Secondo me quello che conta è la voglia, bisogna avere la voglia dentro da quando ti

La vita è bellama la bella vita è meglio

di

svegli e ti alzi dal letto, se no non fun-ziona. Quando c’è una cosa da fare bisogna farla subito; se cominci a dire ma, non so, adesso sono stanco, non ho tempo in questo istante...ti crei una serie di alibi per rimanda-re, e intanto la vita scorre. Poi c’è il rispetto, soprattutto di se stessi...e dunque per il prossimo. Gli abiti che indossiamo, per esempio, devono es-sere la giusta espressione dell’anima che ci muove dentro. Non dico che dobbiamo girare sempre in smoking ma rendersi presentabili si. Se ci ve-stiamo male vuol dire che nel nostro intimo siamo un disastro. Lo stato d’animo del momento centra poco, è la nostra essenza che deve traspari-re. Sai quante volte esco di casa per venire a lavoro sapendo di dover ri-

i cogl...che girano a mille? Allora!? Che vuol dire che mi posso vestire come viene viene? Come mi presento

di essere, deve esistere dentro. Anche se indosso maglione e camicia cerco d’abbinare i colori, di dare un senso

Mentre conversiamo ogni tanto ve-niamo interrotti da qualche telefona-ta di lavoro o da collaboratrici che s’informano sui dettagli degli abiti in lavorazione. Durante queste bre-vi pause sfoglio un album di foto che ritraggono alcuni prestigiosi clienti della sartoria. “Penso che devi esse-re molto orgoglioso del tuo lavoro”

“Ma guarda, per me è importante qualsiasi cliente voglia servirsi da noi; l’impegno che metto nel propor-re, consigliare, nella realizzazione del vestito non è proporzionale alla noto-

abito dal laboratorio è una creazione

“Dalle foto ho visto che sei spesso presente alle feste.”

“Nel nostro mondo, nel mondo della moda le feste sono la routine. A me piace stare tra la gente, confron-tarmi, scambiare opinioni, punti

di vista, emozioni, ma gli eventi ai quali sono invitato o che organizzo io stesso sono la necessaria vetrina per chi fa un mestiere come il mio. Ma non credere, non perdo mai di vista l’essenziale, i fondamentali, le solide basi che mi hanno generato e fatto crescere e progredire lungo la mia strada. Fare moda non vuol dire

fantasia devono convivere con la so-stanza, altrimenti è pazzia. Viviamo in un mondo che troppo spesso di-mentica i basilari ma io alla sostanza delle tradizioni e delle cose vere non ci rinuncio. Il mio lavoro mi porta spesso a fare vita mondana...quan-te ne vedo! Sono tante le cose che

Quando incontro persone come Luca la prima cosa che faccio è guardarle negli occhi. Non è un atteggiamento studia-to, mi viene d’istinto, e ho imparato a

occhi mi trasmettono. C’è tanta energia in quest’uomo, oltre che intelligenza.

“La passione per quello che fai è importante. Senza vigore, senza tra-

inseguire un proprio sogno e tradur-lo nel mondo reale non si attracca in

Lo stilista Luca Paolorossi insieme alla sua famiglia

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nessun porto. A volte sono maniacale nel curare i dettagli ma è l’unico si-stema che conosco per fare il meglio che posso, per essere soddisfatto di ciò che produciamo. Lo so che tutti i collaboratori mi sono molto vicini, a cominciare dalla mia famiglia, però ogni abito lo voglio controllare di per-sona, è una mia prerogativa, è la som-ma dei dettagli che fanno l’insieme.”

I creativi sono fatti così. Vorrebbero

che chi li circonda possedesse la stessa intuizione, la stessa sensibilità, lo stes-so amore viscerale per ciò che fanno e spesso dimenticano che madre Natura non distribuisce con la stessa equanimi-tà, altrimenti ci chiameremmo tutti Raf-faello, Michelangelo, Leonardo. Oltre che essere un valente professionista re-puto Luca un uomo bravo, di sostanza. Prima di conoscerlo di persona un paio di amici che abbiamo in comune me lo avevano descritto come un uomo estre-mamente disponibile, sempre pronto a

dare una mano al prossimo. La confer-ma l’ho avuta quando gli ho prospet-tato una possibile collaborazione con il nostro giornale e lui l’ha subito ac-cettata. Con grande piacere ospiteremo nei prossimi numeri della nostra rivista una rubrica da lui curata, che conterrà i sui pensieri, le sue visioni, le sue inter-pretazioni di quel delicato e fascinoso mondo che gli appartiene. Da un perso-naggio del genere ne avremo delle bel-le. Grazie Luca, un abbraccio e a presto.

Via Giovanni Di Vittorio, 9 - 60024 Filottrano (AN)

Tel. +39 071 7223503 - Fax. +39 071 4606735

[email protected] - www.sartoriapaolorossi.it

WORLDWIDE SHOWROOM

NEW YORK: Soho, 351 West Broadway, First Floor

ABU DHABI: Sheton Hotel

MOSCOW: Puskin, Actor Gallery, Floor 6

I like this style

R e m a r k s a n d i m p r e s s i o n s o f a f a m o u s d e s i g n e r f r o m M a r c h e , l e a d i n g a c o u t u r e w h i c h h a s a c e n -t u r y l o n g e x p e r i e n c e . T h e p a s s i o n

i n h e r i t e d f r o m a f a m i l y t r a d i t i o n a n d p o u r e d b e t w e e n f a s h i o n a n d e n t e r t a i n m e n t , i n c l u d i n g a b e -a u t i f u l l i f e a n d r e a l v a l u e s . L u c a

Pa o l o r o s s i i s a n e c c e n t r i c p r o f e s -s i o n a l p r o j e c t e d o n t h e c r e a t i o n a n d m a i n t e n a n c e o f a s t y l e b a s e d o n t h e f u n d a m e n t a l s o f e x i s t e n c e .

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Qualche elementare nozione di

le mie letture mi inducono ad una analogia. Gli studiosi hanno sta-bilito che quando l’energia raggiunge determinati livelli di concentrazione

luogo alla formazione della materia. Questa materia si presenta dapprima come polvere cosmica che, grazie alle leggi che la natura ha stabilito, ad un certo punto tende all’aggregazione e si formano corpi via via più voluminosi. Se la crescente forza gravitaziona-le permette il raggiungimento di una massa di determinato valore, s’innesca la fusione nucleare e nasce una stella. Su scala terrestre le cose non cambia-no poi molto. Quando quattro amici, ciascuno con la propria energia, si sin-tonizzano sulla stessa frequenza, pos-sono dare libera espressione alle forze fondamentali e, la loro coesione, fa nascere un’azienda. Spinti da un sogno comune, Paolo, Mauro, Ivan e Massi-mo, i quattro elementi costituenti, nel 2012 hanno fuso le loro forze in un’u-nica sorgente ed è nata la INCIPIENS.

“Paradossalmente abbiamo realizzato ciò che era sotto gli occhi di tutti ma nessuno aveva messo in pratica” mi racconta Paolo. “Le PINK PLEASU-

Un astro in formazionedi

Massimo Balducci , Ivan Balducci, Paolo Vescovi e Mauro Allori - Contitolari della INCIPIENS

Valeria Openheimer

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via Brecce, 243 - 60025 Loreto (AN) Tel: +39 071 7501346 - +39 071 977405 - Fax: +39 071 7503362

[email protected] - www.incipiens.it

F o u r y o u n g f r i e n d s e n t r e p r e n e u r s h a v e j o i n e d f o r -c e s c r e a t i n g a n e w r e a l i t y i n t h e

f a s h i o n w o r l d . A “ s i m p l e ” p e r -s p e c t i v e g a m e h a s a l l o w e d t h e m t o d e s i g n a n d i m p l e m e n t t h e

RE, le borse fumetto che noi produ-ciamo, non sono altro che un semplice gioco di assonometria. Disegnare la prospettiva di alcune linee ci ha per-messo di rendere tridimensionale un oggetto di uso comune che normal-mente appare piatto. E’ un po’ come l’uovo di Colombo ma il risultato ci sembra gradevole oltre che origina-le. Dopo non poche peripezie abbia-mo brevettato questa idea ed ora il disegno è registrato con marchio in-ternazionale. Abbiamo presentato le nostre borse al MICAM e al WHITE TRADE SHOW e con enorme soddi-

sfazione sono state subito apprezzate, permettendoci di raccogliere generose commissioni dall’Italia e dall’estero. Ci rende particolarmente orgogliosi anche il largo consenso ricevuto da personaggi appartenenti al mondo della moda e dello spettacolo. Valeria Openheimer, per esempio, modella e conduttrice di un noto programma Web Radio, non ha esitato un istante a sostenere la nostra creazione, ci ha regalato reportage che solo un anno fa ritenevamo impensabili, e come lei hanno posato anche altre note espo-nenti della carta patinata. Realizzia-

mo interamente i nostri prodotti in Italia, concentrando tutti i nostri sfor-zi nella cura della lavorazione, delle

-zi e sappiamo bene che ci attende un cammino fatto d’impegno e di pazien-za ma noi in questa idea ovviamente ci crediamo, e le favorevoli impressioni del debutto ci danno ancora più for-za.” Anche noi del Magazine abbiamo apprezzato l’originalità delle borse fu-metto e intraprenderemo una piacevole collaborazione con la INCIPIENS, con questa giovane stella sorta dall’aggre-gazione di quattro giovani energie.

P I N K P L E A S U R E , a c a r t o o n b a g t h a t g o t t h e i n t e r n a t i o n a l p a -t e n t a n d t h e e x p e r t s ’ a c c l a i m .

Servizio fotogra!co a Londra con Federica Frontini ed Alex Migliardi

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La comodità che indossi è la storia di una tradizione

di Donato Bevilacqua

Quando la tradizione di famiglia incontra l’artigianalità, il risul-tato è sempre affascinante. Gian-

1969, per iniziativa di due coniugi, Ma-riella e Domenico Mecozzi. Due persone che sanno cosa vuol dire la gavetta, e che fanno il grande passo con un laboratorio artigiano tutto loro, aiutati da personale

sposta in una sede più grande e produce

Gianluca e Rosita a portare avanti la tra-dizione di famiglia e a curare il marchio GanRos, anche nel ricordo di Mariella, scomparsa poco tempo fa. I fratelli se-

guono con attenzione ogni fase della lavorazione di un’azienda che conta 20 dipendenti (tra cui lo stesso Domenico). Il lavoro meticoloso e l’artigianalità si fondono oggi con l’innovazione tecno-logica, per dar vita a prodotti che rappre-

con pellami di prima scelta (provenienti dalle più affermate concerie italiane), il taglio e le cuciture eseguite rigorosa-mente a mano. La specialità, nel corso degli anni, è rimasta il mocassino, anche se non si tralasciano altri modelli sia da uomo che da donna. Con la cura minu-ziosa di ogni particolare e l’esperienza di quasi 50 anni di attività, GianRos si

impone oggi nel mercato della calzatu-

arrivando in Germania, Russia, Svezia, Stati Uniti, e, come ci ricorda Gianluca, servendo di tanto in tanto clienti dal-la Cina e dall’Arabia. La collocazione dell’azienda è al centro del prestigioso distretto calzaturiero tra Macerata e Fer-mo: essa è stata tra le prime nel territorio a dotarsi di un punto di vendita diretta e attualmente vanta uno Spaccio Azien-dale affermato dove è possibile trovare mocassini cuciti a mano, oltre a stivali, scarponicini e sneakers. Agli ottimi ma-teriali e ai prezzi di fabbrica, si aggiun-gono cordialità e disponibilità: caratteri-

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Via Enrico Fermi, 204 - 63811 Casette d’Ete (FM)Tel 0734.871606 - Fax [email protected] - www.gianros.it

stiche che da sempre contraddistinguono

un’azienda a carattere familiare. A Mo-sca è presente un altro show room, e i vari agenti sono attivi nella rete com-merciale presentando il marchio nelle

-vole qualità, il comfort e un occhio alle tendenze, fanno delle calzature GianRos scarpe per tutti, tanto che la clientela

comprende sia donna che uomo, fami-glie e giovani. Molti di questi clienti sono dei veri e propri affezionati, e per acquistare questo prodotto si spostano da ogni parte d’Italia. Il futuro si prospetta dei migliori, e Gianluca ci dice che il suo obiettivo sarà quello di rafforzare le reti d’impresa: “Per un’azienda medio-piccola i grandi mercati sono a rischio, e la soluzione è coalizzare più aziende

che creino una sinergia permanente”. In un momento di crisi come questo, in cui il cliente è diventato più esigente, la qualità e l’artigianalità sono elementi su cui puntare, per una scarpa che non è prodotta in serie, ma che viene creata interamente a mano e dà lustro al nostro territorio. “Ogni scarpa ha la sua storia”, dice Gianluca, “ed è fondamentale rico-noscere dove nasce e dove prende vita”.

GianRos is a shoe factory that was founded in 1969, thanks to Mariella and Domenico Mecozzi. Today, their sons Gianlu-ca and Rosita, carry on the family tradition and the brand GanRos. The meticulous wor-kmanship and the handmade production are combined with technological innovation, creating Made in Marche certify products, with leather of !rst quality (from the most renowned Italian tanneries) and handma-de cuts and seams. The company is located in the prestigious shoe district of Macerata and Fermo and has a renowned Factory Outlet where you can !nd hand-sewn moc-casins, as well as boots, sneakers and more.

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IL MAGAZINE 47

Orgoglio di appartenere ad una grande comunità; quelle due paroline magiche, orgoglio e

comunità, che si rinnovano di anno in anno. Perché i tempi cambiano, alcu-

proprio in questi momenti che i valori veri vengono a galla, che si esprimono le virtù migliori e che si gettano le basi per un futuro migliore. I marchigiani sono così, gente semplice che resiste e che fa della quotidianità un valo-re essenziale da porre come base per ogni strada da percorrere. Ogni anno, con la“Giornata delle Marche”, que-sto senso di appartenenza trova nuova linfa e coraggio, passione, energia, in-traprendenza e forza diventano parole di tutti noi. L’8 dicembre scorso, al Teatro della Fortuna di Fano, l’ottava

L’orgoglio di una piccola-grande comunità

edizione di questa manifestazione è stata dedicata all’Impegno per vince-re nella vita”, ed ha visto protagonisti personaggi che con il loro entusiasmo, con la loro voglia di vincere e supe-

possono e devono diventare simbolo

che cammini a testa alta. Sono sta-ti premiati tutti gli atleti, medagliati e non, che hanno tenuto alti i colori della nostra regione alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra del 2012. A loro è andato il Picchio d’Oro, creato appositamente dallo scultore Nazare-no Rocchetti. Lo sport e le storie di questi atleti sono una battaglia aperta

troppo spesso, ci viene riconosciuta da fuori, ma non siamo in gradi di trovar-

la al nostro interno. E’ giunto invece il momento di dare maggiore credito alle nostre capacità, a quello che siamo stati e che vogliamo essere”. Così si è espresso il Presidente della Regione Gian Mario Spacca presentando la se-rata, che ha visto anche la premiazio-

con il concerto del Maestro Giovanni Allevi, che ha poi dichiarato: “Sport e

propri limiti”. La Giornata delle Mar-che è un momento di condivisione e

nostra tradizione. Proprio quella tradi-zione che è diventata marchio distinti-vo della nostra terra, di questa regione “che è passata dal ‘piccolo è bello’ alla globalizzazione riuscendo sempre a trovare il proprio spazio d’eccellenza.

di Donato Bevilacqua

I protagonisti della Giornata delle Marche 2012

Every year the event “Gior-nata delle Marche” tells about courage, passion, energy, initiative and strength of this Region. On December 8, at the Teatro della Fortuna of Fano, the eighth edition of the event has been dedicated to Commit-

ment as winning resource in life. All athle-tes who has represented our region at the Olympics and Paralympics of London 2012 have been awarded. In fact the athlets have won the Golden Woodpecker, specially cre-ated by the sculptor Nazareno Rocchetti.

Il testo integrale

seguendo il codi-

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PicoMega e FraCanappa

F. Buongiorno Pico, scusa il ritardo ma mentre venivo qui, attraversando la piazza, mi sono imbattuto in un gruppo di ragazzi in gita scolastica. Qualcuno di loro mi ha riconosciuto ed ha voluto scattare delle foto insieme, per ricordo. Mi dispiace averti fatto aspettare.

P. Ciao Fraky, nessun problema. Cono-sco bene la tua puntualità e, non veden-doti arrivare, ho subito pensato ad un contrattempo qualsiasi. Inoltre, se fos-se accaduto un impedimento serio, mi

molto nella tua correttezza, hai sempre dimostrato di essere un uomo di paro-la e questo è uno dei tanti aspetti della nostra amicizia: la lealtà. Ne abbiamo parlato tante volte: il valore di un uomo è proporzionale alla capacità di mante-nere la parola data. E poi, in fondo, ciò che ti è accaduto è semplicemente una delle leggi della dinamica, quella scien-za che studia il moto dei corpi; il primo principio infatti suona più o meno così: Un corpo rimane nel suo stato di quie-

tale stato. Per te la causa esterna è stato incontrare quei ragazzi.

F. Grazie Pico. Dovevi vederli; tutti contenti ed entusiasti. Ho pensato che un semplice incontro può cambiare la giornata e questo ha riempito di gioia anche me, perchè vedere dei ragazzi spensierati e felici per quelle che comu-

cose” mi fa sempre tanto piacere. Se fossero stati sui banchi di scuola non credo che avrebbero vissuto le stesse emozioni.

P. Sono d’accordissimo con te Fraky. Spesso ciò che rende lo studio noioso sono due cose. Primo: essere dei buo-

genitori. Prendere per mano un piccolo e condurlo gradatamente a muovere i primi passi sul sentiero della vita non lo può fare chiunque. E’ una missione che soltanto i saggi possono svolgere. Solo coloro che hanno vissuto tanta vita, intensamente, possono indicare i giusti cammini, perchè hanno già bat-tuto quasi tutte le strade e conoscono le trappole disseminate lungo le scorciato-ie. “Vivi come dovessi morire domani e impara come dovessi vivere per sem-

delle nostre azioni può arrivare in qual-siasi istante..e che la conoscenza non deve mai essere abbandonata, anche se si dovesse campare per mille anni. Secondo: a parer mio è sbagliato l’ap-proccio, e mi spiego. L’uomo, in tutte le sue attività, ha prima sperimentato e poi teorizzato. Nella scienza, in parti-colare, prima si osserva lo svolgimen-to dei fenomeni come la natura li ha creati e, solo dopo, si prova a dare una descrizione teorica che spieghi la real-tà. Qualcuno dirà che esistono anche i

-orie di Micro Macro ad esempio, quello di E=mc quadro per intenderci, hanno acquisito validità solo dopo essere state confermate dalla prova dei fatti. Le sue intuizioni scaturirono dopo aver fatta

a quel momento dagli sperimentatori. Se gli eventi non si fossero svolti in accordo con i suoi calcoli, la Relatività sarebbe rimasta una mera ed elegante speculazione matematica, di nessuna utilità pratica. Comunque i geni sono una cosa rara. L’uomo della strda capi-sce meglio con i fatti.

F. Approvo a pieno Pico; anch’io farei così. Insegnerei ad un piccolo i concetti

elementari: leggere, scrivere e contare. Poi per una decina d’anni lo porterei in giro per il mondo alternando natura e società e solo quando avrebbe 17/18 anni lo riporterei sui banchi. Solo allora saprebbe comprendere il valore dei sa-pienti e di ciò che hanno scritto. Se si stimola la curiosità, qualunque sapere è affascinante, oltre che utile per ben vivere. Paragono la mente dell’uomo ad una spugna; s’impregna dei liquidi che noi vi versiamo. Se la immergiamo in uno stagno putrido e maleodorante quando la strizziamo cosa pensiamo che ne venga fuori? Una mente con-taminata intacca anche lo spirito...e il patatrac è fatale! Meglio fare le cose

ripulire quella spugna, conterrà sempre delle scorie, e spesso sarà da buttare. I giovani meritano tutto il meglio dall’e-

-vono essere seguiti e tutelati da uomini saggi, perchè nelle nostre scuole tutto si insegna fuorchè la vita. Per questo è utile circondarsi di esseri dalla co-scienza elevata, di uomini coraggiosi che hanno percorso i camminamenti di questo globo e, grazie anche agli errori commessi e pagati a caro prezzo, hanno ben presente la mappatura dell’insieme. Ogni viandante deve seguire la sua rot-ta ma è importantissima la qualità della guida. Anche un navigato lupo di mare non perde mai di vista le stelle.

P. Coraggio e fede caro Fraky, e tanta pazienza. Mi viene in mente una frase

-nite: l’Universo e la stupidità umana; però sull’Universo qualche dubbio ce l’ho!”

F. Ha ha ha....che tipetto!!!

di

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Da qualche tempo l’Italia ha ri-sposto alla Disney grazie ad

-bow (Loreto). Le Winx, che hanno preso vita nelle Marche, sono ormai di-ventate un fenomeno di livello mondia-le, e vanno in onda nelle tv americane più seguite. Winxs Club non è solo una

La magia targata Marcheconquista Hollywood

Iginio Stra� e le sue creazioni

-colo sul ghiaccio ed eventi dal vivo che non si fermano mai. L’intrattenimento può essere una buona opportunità per l’economia italiana, e l’estero sembra guardare con interesse a questo settore del nostro mercato. Alla vigilia della notte degli Oscar, in occasione dell’an-

no della Cultura italiana, si è svolta l’ottava edizione di “Los Angeles Ita-lia”, manifestazione che promuove il nostro Paese attraverso il meglio della

anche per presentare alla critica ame-ricana e agli operatori di settore, l’an-teprima di “Gladiatori di Roma 3D”,

di Fabio Renzetti

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IL MAGAZINE 51

Il testo integrale

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The Winx, which were created in Marche, have become an international phenomenon, and are now broadcast on American TV. On the Oscars’ eve, took pla-ce the eighth edition of “Los Angeles Ita-lia”, an event that promotes our country

through our best !lms. It has been also an opportunity to present the preview of the cartoon “Gladiators of Rome 3D”. Our sto-ries and our characters, and therefore our ideas, integrate the American system made of organization and precise !nancial rules.

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IL MAGAZINE 53

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IL MAGAZINE 55

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di Marco Leoni

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Monti Sibillini

The Gal (Local Action Group) will be called Gal Piceno referring to the ter-ritory in which it operates, as it pays tribute to the ancient people of Picenti or Piceni. It was founded in 1996 and it has the main purpose to dissuade the abandonment of

mountain areas, supporting the typical lo-cal products. Gal Piceno and the mountains are also connected geographically, in fact the head o!ce of that body is located in Comunanza (AP), while the heart of deci-sions is in the town of Montalto Marche (AP).

Il testo integrale

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ENOLIEXPO_standMarche

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IL MAGAZINE 57

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OlioMonovarietale

CorsoOlio

The success obtained by Eno-liExpo Adriatic, that is a fair organized at Fermo Forum dedicated to wines and olive oils, has con!rmed the e"ectiveness of the agricultural policy of Marche Region in terms

of proposals, concepts and involvement of manufactoring and marketing’s di"erent categories. From Qm products (Quality Gua-ranteed by Marche), to the new certi!cation dedicated to olive oil; from the presentation

and taste itinerary organized by Barbara Alfei of Assam, to the IMT wine tasting (In-stitute for the Protection of Marche wines): this travel made in Marche has convin-ced national and international operators.

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O-

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Jonathan, quando è nata l’idea del Varnelli Party e che tipo di riscontro sta avendo?

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Quali regioni avete toccato con que-sti eventi itineranti?

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Ci spieghi più nel dettaglio come sono strutturati questi eventi?

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Tutti i locali possono ospitare questi eventi o avete un target particolare?

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Puoi farci qualche nome di locale o chalet in cui siete stati protagonisti con il Varnelli Party?

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Un’idea brillante che ha avuto suc-cesso quindi, e in controtendenza rispetto al momento che stiamo vi-vendo...

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Il testo integrale

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Ma�y Dj - Foto di Alessio Matteucci

Varnelli Party is the name of parties and events that the company Varnelli organizes in collaboration with bars, clubs and chalets. We asked some questions to Jonathan Giustozzi, Head of Sales for Varnelli in Italy: we started orga-nizing the first event of this kind in 2009, and since then we have organized with

great success 54 events among Umbria, Emilia Romagna, Campania and Lombar-dy. We usually organize happy hours or after dinner parties in which our products are protagonists. During the event are also offered our gadgets (lighters, T-shirts, bag holders) to the pubblic, and even work kits and other products Varnelli to the owners.

di Fabio Renzetti

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IL MAGAZINE 59

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di Cecco d’Ascoli

(Giuseppe Matteucci)

Pres. Associazione “La Cerqua Sacra”

Cultura Popolare Sibillina [email protected]

Il testo integrale

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Figure tipiche delle tradizioni sibilline

Among Sibillini areas there were, and partly still stand now, educatio-nal methods in addition to traditional ones! For the children was invented “lu marosciu”, a monstrous animal never seen by anyo-ne but always ready to intervene in case of wrong behaviors. For the older ones there

were “mazzamurelli”, that were described like Celtic elves, knocking on doors or windows to announce unpleasant events in case of improper actions. Finally for adults there was “lo tristo”; this wasn’t a well-de"ned character but it was something terrifying, sometimes bright, sometimes noisy, sometimes dark.

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IL MAGAZINE 61

Martedì

7 M A G G I O 2 0 1 3

6° edizione

ar.it

Caffè Romcaffè, prodotti Varnelli, latte, macchine da caffè, tazze, tazzine, turmix e frullatore sono messi a dispo-sizione dall’organizzazione, tutte le altre attrezzature e quant’altro dovranno essere portate dal concorrente (tazze e bicchieri senza sponsor).- Zuccheri particolari, coloranti, decorazioni commestibili, e altri condimenti ed ingredienti, sifoni a protossido d’azoto (N2O) e altre attezzature, bicchieri o tazze particolari sono a carico del concorrente.

- La segreteria di bar.it provvederà a richiamare tutti gli iscritti per l’ora dell’entrata in gara e per la dettatura della ricetta da presentare.

SCHEDA ADESIONE AL CONCORSO (scrivere chiaramente in stampatello)

SELEZIONA UNA CATEGORIA

NOME______________________COGNOME__________________CITTA’______________________________________

MAIL ______________________________@___________________ CELL_________/_____________________________

NOME DEL LUOGO DI LAVORO________________________________________________________________________

INDIRIZZO VIA___________________________________C.A.P. ___________CITTA'____________________________

Sig ___________________________________data __/__/____ "rma______________________________________

L’iscrizione al concorso di Bar.it è

completamente gratuita.Il concorso si terrà martedì 23 Marzo a

Piediripa di Macerata all’interno della sede

dell’azienda Paccaferri (dalle 09:00 della

mattina alle ore 18:00 della sera).

Il tema della gara sarà libero e quindi decorazioni, ingredienti, ricette e il nome del

drink saranno lasciati alla libera fantasia.

Trofei e targhe ai primi 3 classificati,

attestato di partecipazione a tutti i

concorrenti, pubblicità gratuita per il

vincitore e per i tutti i concorrenti sul

Magazine, gadgets delle aziende e

prodotti promozionali.

Trattamento dei dati personali, accettazione del regolamento e del giudizio della commissione giudicante

Il presente concorso è a scopo informativo e promozionale del sito, i premi sono puramente simbolici. In osservanza al disposto ai sensi degli art. 10,11,20,22l. 31 dic. 1996 N° 675. e del D.Lgs.

196/03 e fermi restando i diritti dell'interessato nell'art. 7 del decreto stesso, si informa che i dati sopra riportati verranno registrati in una banca dati, di cui è titolare BAR.IT. dati personali che la

riguardano potranno essere comunicati alle associazioni di categoria, agli organi di informazione e di stampa. e per eventuali comunicazioni mirate. Il trattamento può essere e$ettuato

manualmente o con l'ausilio di strumenti automatizzati, informatici, elettronici, comunque secondo le modalità idonee a garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati ex art. 31 Dlg. 196/03. Il

sottoscritto preso atto di cui sopra autorizza e &rma per consenso.

Il concorrente dovrà presentare la sua creazioneper 3 giurati (la decorazione sarà sufficente farla solo su uno)

Caldo classico con fantasia: questa categoria prevede la preparazione di caffé espressi elabo-rati, conditi, aromatizzati, addizionati e serviti con la tua creatività, nella classica tazzina da caffè. Ingredienti obbligatori: caffè Romcaffè e uno dei prodotti della gamma Varnelli. Entrambi forniti dall’organizzazione.

Cocktails al caffè - Coffee evolution:in questa categoria partecipano tutte quelle ricette fredde o calde a base di caffé, perciò cocktail con qualsiasi ingre-diente si voglia utilizzare con l’ausilio di shaker, frullatore, tour mix, granitore etc... Saranno accettate preparazioni a base di caffè che cambiano consistenza quali solido, cremoso, gelato con.., emulsionato, gelatinoso, spumoso, croccante. Ogni sperimentazione sarà gradita. Ingredienti obbligatori: caffè Romcaffè e uno dei prodotti della gamma Varnelli. Entrambi forniti dall’organizzazione.

Se legati da impegni di lavoro prenotare l’orario per svolgere la gara dalle ore 09.30 alle 18.00. La segreteria provvederà ad informarla ed a organizzare la sua presenzaPer dare l’adesione si può scegliere una delle seguenti modalità:- in busta chiusa all'indirizzo: Bar.it - via Marchetti, 32 62100 Macerata (MC)- via mail: [email protected] o [email protected] dettatura telefonica: 0733.281666 o 334.9134426- consegnare la scheda ai nostri rappresentanti e distributori

Caldo classico con fantasia Cocktails al ca%è - Co%ee Evolution

Page 62: magazine_34

L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di San Benedetto

del Tronto “Filippo Buscemi”, ha mes-so in cantiere un concorso interregio-nale, riservato agli alunni delle Scuole Alberghiere di Marche ed Abruzzo, per ricordare personaggi che hanno fatto la storia dell’istituzione scolastica sam-benedettese. Il Concorso, avallato dal-la direzione dell’Istituto, in particolare dal dirigente scolastico professor Al-fonso Sgattoni ed approvato dal Colle-gio dei Docenti, è stato ideato e propo-sto da Marcello Iezzi, che ha lavorato nei laboratori della stessa scuola per

studenti impegnati nelle Esercitazioni Pratiche, in particolare di Sala Bar.

-

stesso Marcello Iezzi, che ha coinvolto nel progetto anche l’AIAB (Associa-zione Italiana Agricoltura Biologica) e la famiglia del compianto professor Franco Regis: la signora Teresa Car-

L’iniziativa prende il nome di “Grand Prix Filippo Buscemi” in onore del Preside che ha diretto l’Alberghiero dal giorno della fondazione, avvenuta

-tembre del 1990, fatta eccezione l’in-

anni ‘70. All’interno del Grand Prix sono collocati i tre concorsi Memo-rial per ricordare il primo chef, Este-rino Forti, maestro di numerosissimi giovani che ancora oggi lo ricordano con molta stima ed affetto, il profes-

sor Emidio Galiè, insegnante di Sala Bar, vicario del Dirigente ed autore di libri di testo per le Scuole Alberghiere ed il professor Franco Regis, il primo docente di Sala Bar dell’Istituto sam-benedettese, indimenticabile profes-sionista con esperienze internazionali, scomparso l’anno scorso. L’Istituto Alberghiero di San Benedetto, dun-que, vanta un’esperienza di oltre 45 anni e con quello di Senigallia è tra

-che e conosciuti a livello Nazionale ed Europeo, grazie ai numerosi pro-getti internazionali cui partecipa. Nel

2007 l’I.P.S.S.A.R. di San Benedetto

primo preside “Filippo Buscemi” che l’ha diretto per ben 22 anni portandolo alla ribalta internazionale con il primo scambio culturale con l’allora Ceco-slovacchia. Un’impresa memorabile. Oggi l’Istituto accoglie più di mille studenti che frequentano i corsi per addetti di: Sala e vendite, Enogastro-nomia ed Accoglienza turistica, presso la sede centrale in piazza Monsignor Sciocchetti a S. Benedetto del Tronto e presso la sede associata in via Ken-nedi (Hotel Marche) ad Ascoli Piceno.

Il testo integrale

seguendo il codi-

ce Qr o visitando

il sito blog.bar.it

L’ I.P.S.S.A.R. "Filippo Buscemi"

di Marcello Iezzi

Il Professore Marcello IezziIl Dirigente scolastico Alfonso Sgattoni

Cucina L’ingresso della scuola Alcuni alunni

The IPSSAR (Professional Ho-spitality training Institute “Filippo Buscemi”, San Benedetto del Tronto) has organized a competition, for the students of the Ho-spitality Institutes of Marche and Abruzzo, in remembrance of people that gave their

contribution to the Institute. The organiza-tion of the competition is assigned to Bar.it, !anked by the creator Marcello Iezzi that has involved in the project the Italian As-sociation of Biological Agriculture and the family of the late Professor Franco Regis.

Page 63: magazine_34

memorialFranco Regis

F L A M B E E’ C O M P E T I T I O N

PLATINOdiPLATINO

FORCHETTAlaG R A N D P R I X F I L I P P O B U S C E M I

memorial Esterino FortiC A K E S C O M P E T I T I O N

SABATO 9 NOVEMBRE

DOMENICA 10 NOVEMBRE

LUNEDI 11 NOVEMBRE

Una manifestazione per ricordare 3 personaggi

che hanno fatto grande l’IPSSAR “Filippo

Buscemi” di San Benedetto. Nella Fiera Happy

Hour Festival avranno luogo gli eventi riservati

agli Istituti Alberghieri di Marche e Abruzzo,

con la probabile partecipazione dell’Istituto

Alberghiero di Welkè Mezerici (Repubblica

Ceka) per anni gemellata con l’IPSSAR di San

Benedetto.

Il progetto prevede la realizzazione di un

concorso-Memorial denominato “Mastro

Pasticcere” dedicato allo chef Esterino Forti,

con uno show di dolci da portare già pronti in

Fiera e da montare nell'area riservata agli

eventi in concomitanza del concorso “Il

Cappuccino dell'anno” 7° edizione.

Il secondo concorso-Memorial denominato

“Tutti frutti” sarà dedicato al professor Emidio

Galiè, e consiste nella preparazione di uno Spar-

kling ovvero cocktails con base di frutta fresca e

spumante.

Il terzo concorso-Memorial denominato “For-

chetta di Platino” sarà dedicato al professor

Franco Regis, e prevede la realizzazione di un

piatto alla Lampada a base di carne o pasta o

vegetali di origine biologica.

Il Gran Prix “Filippo Buscami” sarà organiz-

zato in collaborazione con l’Associazione

43° Parallelo Italy, di cui è Presidente Marcello

Iezzi, Bar.it, Ipssar di San Benedetto, dirigente

professor Alfonso Sgattoni, Aiab Marche e

Confcommercio di San Benedetto.

Ogni concorso-Memorial avrà la sua giuria

composta da 3 membri (un professionista, un

giornalista e un esponente del pubblico). La

premiazione sarà effettuata dopo ogni mani-

festazione per i primi 3 classificati per ogni

categoria, più il premio speciale del pubblico e

quello della famiglia Buscemi.

Saranno altresì premiati i familiari dei docenti

scomparsi, ospiti, organizzatori ed autorità che

assisteranno alla preparazione dei cocktails, dei

piatti alla lampada, e dei i dolci.

Grand Prix

“Filippo Buscemi”

9-10-11 Novembre - Happyhour Festival

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10.11.12 NOVEMBRE 2013

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IL MAGAZINE 65

4 chiacchiere al bar

dal Blog di

a cura di

Antonella Ciccarelli

GLI ASCIUGAMANI CHE

FANNO LA SPIA

Molti hotels hanno adottato un sistema

-

lare se la biancheria o più frequente-

mente gli asciugamani escono dall’ho-

tel nascosta nelle valigie di viaggiatori

distratti o poco onesti. E’stato calco-

lato che, ogni mese, sparisce dagli

alberghi una percentuale di biancheria

compresa tra il 5 e il 20 per cento.

Il testo integrale

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VANTARSI DI ESSERE UN

“BROCCOLO”

Comunemente usato per indicare

incapacità o persona non sveglia:

è il termine “broccolo” negli ulti-

mi tempi è stato molto rivalutato.

L’ortaggio ha importanti proprietà

trattamento delle malattie respiratorie.

SE SEI UBRIACO

L’AUTO NON VA!

In Olanda è passata la legge che pre-

vede su tutte le automobili di persone

a cui in passato è stata ritirata la pa-

tente per guida in stato d’ebbrezza di

installare un minietilometro che sarà

in grado di bloccare l’auto se chi è alla

guida ha il tasso alcolico superiore

alla norma. Ogni volta che i condu-

centi vorranno far partire l’automobi-

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COL SIFONE...

A TUTTO SELZ!

Il sifone del selz è usato in cucina,

in pasticceria e soprattutto nel bar-

tending. Contenitore, tappo, car-

tucce e becchucci per sostanze e

spume diverse. Il seltz non è altro

-

cialmente con anidride carbonica.

Il nome deriva da Selters, località

tedesca da cui proviene un’acqua

minerale ricca di anidride carbonica.

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LA GRANDE RISTORAZIONE

VA AL “BUSTAURANT”

Causa recessione nasce l’avventura di

Le Truc, il camioncino anglosassone

primo “bustaurant” di San Francisco.

Lo chef Hugh Slick ha deciso di metter-

si in strada. Il servizio è disponibile su

Austin, Boston, Cincinnati, Los Ange-

les, Portland, Seattle, Washington e na-

che del cibo da strada sono le capitali.

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DAL VINO ROSSO L’ELISIR

DI LUNGA VITA

Il resveratrolo sarà il componente

anti-ossidante ricavato dal vino rosso

di lunga vita! «Abbiamo dimostrato

la possibilità di costruire nuove mo-

-

vità e di prevenire le malattie legate

all’invecchiamento», ha commentato

Rafael de Cabo, un gerontologo del

National Institute of Aging americano.

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HEARTBREAK HOTEL PER

RITORNARE SINGLE

In un’atmosfera rilassata e tranquil-

-

nizzata la separazione. Il prezzo per

e due camere singole incluse. Non

c’è nessun tipo di litigio nella hall

dell’albergo e non volano vasi e

quadri nelle stanze. A disposizione

della coppia c’è un’intera squadra

di avvocati, psicologi ed esperti.

CACHACA E CAPIRINHA: IL

MODUS BIBENDI DU BRASIL

Con l’avvento del turismo verso il Bra-

sile si è venuto a conoscere anche l’altra

tradizione del luogo: la “Cachaça” , la be-

vanda dell’agricoltore, e il “Caipira”, che

è la base alcolica del Caipirinha. Schiac-

ciando lime e zucchero direttamente in

un ballon grande da cognac, se si pigiano

gli ingredienti al centro, sopra lo stelo, il

bicchiere non è fragile, ed il risultato è

eccezionale anche nella presentazione.

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SHOTOLOGIST: LA MODA

AMERICANA

Tra i bartendes americani è ormai con-

-

gist, ovvero quell’operatore di bar che

prepara drink che si bevono in un sol

colpo! Due fra gli shotologist più af-

fermati, Robby Waddell e Ryan Jons-

son, hanno raccolto in un volumetto

i drink più richiesti: si tratta di “Mad

about shooters, baby! Guide to sho-

tologist” e contiene oltre 250 ricette.

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CHOIR O SPUTACCHIERA...

Le tantissime rassegne, anteprime,

banchi d’assaggio, concorsi enologici

hanno portato i professionisti e non

solo del mondo del vino a mettere al

-

canter un oggetto meno elegante: la

sputacchiera! Ma “Il vino non è un

collutorio e per giudicarlo davvero

bisogna deglutirlo anche per ap-

prezzarne le sensazioni retrolfattive.

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IL MAGAZINE 69

Sulla via Salaria, a 5 km dal centro abitato di Ascoli Piceno, c’è un pla-tano secolare che nel dialetto locale

viene chiamato “l’albere de Picciò”, l’al-bero del Piccioni. Si eleva verso il cielo con imponenti dimensioni ed ha il tron-co internamente cavo. La circonferenza

ed è alto 24 m, arricchito da un’incante-vole chioma. La denominazione si rifà alla tradizione che perpetua la storia del brigante Piccioni, il famoso personaggio ascolano che fu veramente un fuorilegge perché combatté, anche se gloriosamente, dalla parte sbagliata. Giovanni Piccioni, durante il periodo dell’Annessione al Re-

uomini a lui fedeli, il fenomeno del Bri-

L’albero del Piccioni ad Ascoli Piceno

gantaggio Antiunitario. Piccioni avrebbe utilizzato il tronco vuoto del grande albero come nascondiglio per tendere imboscate ai viandanti. Fu una persona rispettabile e addirittura ricoprì la carica di priore a Rocca di Montecalvo sotto lo Stato Ponti-

-ni per attentato alla sicurezza dello Stato a causa della rivolta antiunitaria che ca-peggiava. L’unico riferimento storico do-cumentato che collega il Piccioni a questo

tra i fedeli del brigante e i soldati repub-blicani del Capitano Colucci. Giovanni Piccioni si mosse a difensore del Papato

-dito dai suoi compagni e catturato presso la stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto mentre tentava di salire su un treno diretto a Roma. Fu processato e con-

dannato a vita ai lavori forzati, morì nel carcere di Forte Malatesta di Ascoli Pice-no. L’Albero del Piccioni, come detto, è un platano (Platanus orientalis L.) che fa parte dell’elenco degli Alberi Monumen-tali Italiani redatto dal Corpo Forestale dello Stato, e risalirebbe all’anno 1000. In un documento del marzo 1109 si legge che Ranieri del fu Ferrone vendeva alla sorella Benedetta delle terre “super infra civitate asculana in locum qui dicitur ip-sum platanum” riferendosi al terreno dei nobili Parisani. Un vero e proprio monu-mento, per di più vivente, che merita il massimo rispetto e la massima considera-zione, anche se ricorda un brigante-priore che si oppose con tutte le sue forze all’U-nità d’Italia. Se l’attuale Papa venisse a conoscenza di questa storia sicuramen-te farebbe un nuovo santo: San Picciò.

Il testo integrale

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di Cecco d’Ascoli

(Giuseppe Matteucci)

Pres. Associazione “La Cerqua Sacra”

Cultura Popolare Sibillina [email protected]

L’albero dei Piccioni - Ascoli Piceno

Along the way of Via Salaria, 5 kilometres far from Ascoli Piceno, there is an old plane tree, which is called Piccioni’s tree in the local dialect. The name originates from the story of the bandit Piccioni: Piccioni was a commander of the Papal auxiliaries who

has organized, together with his sons and other men loyal to him, the phenomenon of brigandage against the italian uni!cation. The tree is a plane tree (Platanus orientalis L.) and is part of the list of Monumental Trees drawn up by the Italian State Forestry Corps.

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IL MAGAZINE 73

Questo è un itinerario un po’ partico-lare, che si snoda attraverso i Monti Sibillini e il loro Parco Nazionale,

e che ci porta tra la Provincia di Macerata e quella di Perugina, attraversando in un

Partendo da Visso (fronte marchigiano), la direzione è quella di Castelluccio di Nor-cia (fronte umbro), attraversando grandi “terrazze” e immensi spazi, di fronte alla

Qui si trovano 3 Piani: il Pian Grande, il

di Donato Bevilacqua

il fondo di un grande bacino prosciugatosi e inghiottito dall’imbottitoio carsico all’ini-

si può attraversare in auto grazie ad una stretta strada, e a metà si trovano piazzo-

nei periodi invernali questi spazi sono poco -

lori lasciano spazio al bianco della neve, e

Posti ideali per gli amanti dello sci di fondo

è ormai famosa in tutta Europa, e i turisti esteri non disdegnano di passarvi belle gior-

naturalistico, anche il versante marchigiano

-mo di fronte ad un angolo di paradiso, che molti chiamano “piccolo Tibet” proprio per quella natura incontaminata che domina l’ambiente, e per quel senso di affascinante

Foto di Claudio Scarponi

Foto di Claudio Scarponi

This is a special itinerary through the Sibillini Mountains and their National Park, that leads us between the region of Marche and that of Umbria: starting from Visso (Marche) the direction is Castelluccio di Norcia. There are

three plains here: the Pian Grande, Pian Piccolo and Pian Perduto. Both in summer and winter, this area is a piece of paradise that many use to call “Little Tibet” because of its uncontaminated nature and for the sense of stillness that spreads.

Il testo integrale

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IL MAGAZINE 81

Divertimento e professionalitàcon gli amici pizzaioli

Si è svolto martedì 19 febbraio presso l’azienda Lievita (ingrosso prodotti

-

da Bar.it e dedicato a tutti i pizzaioli pro-

la grande sala attrezzata messa a disposi--

ioli provenienti da tutta Italia. I concorrenti

-

pizza al piatto rossa. Di fronte ai concor-renti una giuria di esperti formata da Giu-

Settimio Tassotti (Presidente dell’Associa--

-

Paola Sabbatini (titolare della Pizzeria “La -

la presentazione e la tecnica di realizzazio-ne. Assaggi di pizza sono stati poi offerti

-

di Fabio Renzetti

Di seguito i nomi dei vincitori nelle va-rie categorie:

PIZZA AL PIATTO BIANCA: Giulio Bartologal-

lo (Pizza Speed – Benevento) 2°

-to: Stefano Susca (Pizzeria Insieme – Lanciano)

PIZZA AL PIATTO ROSSA:Giovanni Battista Pas-

santino (Tortoreto)

PIZZA ALLA LASTRA BIANCA: Massimiliano Iarossi

-

za – Macerata) Mir-

PIZZA ALLA LASTRA ROSSA: Alessandro di Bonaven-

-frio) Arcobaleno – Porto Potenza Picena) 3°

Stefano Zaccari (Pizzeria

premi speciali:

Miglior tecnica: Davide di Teodoro (Pizzeria La stazione – Teramo) Miglior impasto e lievitazione: Andrea Antoccia

Miglior Decorazione: della Pizza - Macerata) Miglior gusto:

Bar – Monte San Giusto) Miglior cottu-ra: Nazareno Grassetti (Pizzeria Arcoba-leno – Porto Potenza Picena) Premio In-novazione:

Premio Materie prime:

Mister Pizza: Davide di Teodoro ((Pizzeria La stazione – Teramo) Miss Pizza: -le Battellini (Bar-Pizzeria Break Time – Macerata) In più sonostati assegnati: Pre-mio Eleganza ad Alberto Aceto e Premio Simpatia,

Dopo la somma dei punteggi totali è sta-to decretato vincitore assoluto dell’edi-

Giulio Bartologallo (Pizza Speed – Benevento). Ad ogni concor-

simpatico braccialetto realizzato per l’oc-casione da Bar.it e una piccola scultura

di ogni categoria e i premi speciali. Per -

divertimento ponendo l’attenzione sulla

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propone nel suo locale nasce dal-la passione e dalla tradizione di

crescia con la cipolla. Proprio

--

vizio bar. Il segreto della sua piz-

motivi per visitare la sua pizze-

Via Pace 3/B - 62100 Macerata - Tel. 0733.239175

-

--

samico. Un’opportunità di attività -

ingredienti e alla ricerca di nuo-vi gusti. Oltre alla pizza potete

-

-

Andrea Giustozzi e

Pierpaolo Berdini

Stefano Zaccari e

Birra in bottiglia

Birra in bottiglia Tavoli all’aperto

Caffetteria Birra alla spina Servizio bar

Pizza al piatto

Pizza al piatto

Pizza alla lastra

Pizza alla lastra Pizza d'asporto

Via Roma, 23 - 62014 Corridonia - Tel. 0733.434525Martedì Chiuso

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IL MAGAZINE 83

PIZZA ALLA LASTRA ROSSA

1 classificato pizza lastra rossa - Alessandro Pizzeria Arcobaleno - Porto Potenza Picena

PIZZA ALLA LASTRA BIANCA

PIZZA AL PIATTO ROSSA

Giovanni Battista Passantino - Tortoreto

PIZZA AL PIATTO BIANCA

Bartologallo - Pizza Speed - Benevento Stefano Susca - Pizzeria Insieme - Lanciano

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Una professione intrapresa grazie alla passione e a una lunga tradizio-

settore della gastronomia e gestiva una friggitoria. Oggi Giovanni porta avanti il lavoro e le tradizioni di suo

-

ingredienti dal sapore forte e deciso. La sua cucina si rifà alle tradizioni (da non dimenticare le sue origini siciliane) e al lavoro tradizionale:

fatti a mano. Un locale in cui sa-

e i massimi servizi per il cliente.

Giovanni Battista Passantino

Il nonno di Giovanni a lavoro negli anni 40

Via Macerata 306/B - Monte San GiustoTel. 0733.837600 - 333.8528858

Chiuso il LUNEDI SERA e il SABATO A PRANZO

-ne si è trasformata nella voglia di

-

alla Scuola Italiana Pizzaioli. Per lui fare la pizza vuol dire met-

-

seconda di come si modellano. La sua pizza prevede impasti

maturazione dell’impasto. Così --

plici e genuini. Per i condimenti

mozzarella di bufala e speck. Il suo locale è un ambiente gio-

brace e pane o pasta fatti in casa. -

mente e si unisce alla tradizione.

Paolo Arielli

Birra in bottiglia Tavoli all’aperto

Caffetteria

Birra alla spina

Pizza al piatto Pizza d'asporto

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IL MAGAZINE 85

PREMI SPECIALI

Premio speciale migliori materie prime utilizzate - Paolo Arielli

Premio Miglior impasto e lievitazioneAntoccia Andrea Pizzeria Arcobaleno

Porto Potenza Picena

Premio Innovazione Mister Pizza Davide di Teodoro

Pizzeria La Stazione - Teramo

Miss Pizza

Break Time - Macerata

Giulio Bartologallo - Pizza Speed - Benevento

Premio per la Miglior Tecnica Davide di Teodoro

Pizzeria La stazione - Teramo

Premio per la Miglior Cottura Nazareno Grassetti - Pizzeria Arcobaleno

Porto Potenza Picena

Premio per il Miglior Gusto

bar - Monte San Giusto

Premio Eleganza Aceto Alberto

Premio per la Miglior Decorazione - Stefania Coppari

Il testo integrale

seguendo il codi-

ce Qr o visitando

il sito blog.bar.it

On February 19 at the company Lievita (wholesale for Bakery, Pastry Shop and Pizzeria) was held the 8th edition of the Gran Premio della Pizza, which is an event organized, promoted and realized by Bar.

it. The quali!ed jurors have judged cooking, presentation and technique of professionals pizza makers from all over Italy. For the pu-blic there was even a mini-bar o"ering many products, such as Varnelli and Romca"è.

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via Dante Alighieri 207 - Civitanova MarcheTel. 380.5834755

-

-tra alla pizza offre il servizio bar e

-

ottimo prodotto e gustare di un cli-ma di professionalità. La pizza di

-

-gredienti preferiti ci sono i carcio-

Massimo Messi è gelosissimo -

ciale la sua pizza. La soluzione

Oltre alla pizza al piatto Mas-

assolutamente da non perdere.

-ne si unisce l’accoglienza e la professionalità del suo locale.

--

lico è l’ingrediente preferito di Massimo. Il resto sarà una pia-cevolissima sorpresa da scoprire.

Massimo Messi Pizza al piatto Pizza d'asporto

Pizza al piatto Pizza alla lastra Pizza d'asporto

Birra in bottiglia Caffetteria Birra alla spina Servizio bar

Tavoli all’aperto Aria Condizionata

Pizzeria MaxMassimo Messi

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PINK IPA

-

pelavano a mano le mandorle destinate alla produzione artigianale dei confetti

-

-

dove ogni step è svolto manualmente con passione e attenzione ai particolari.La Pink Pepper Italian Pale Ale è uno

-

grande passione.

ANALISI DELLA BIRRA.

-

una delle più innovative e riuscite birre

-zionato.

-terizzato dal particolare amaro dovuto all’eccessivo uso di luppoli. E’ nato

-

--

rivare la birra sana così lontano era il -

tità elevate.

-ratura di servizio per scoprirne tutte le

Esame visivo: birra di color albicocca

Esame olfattivo: emergono profumi di -

da note resinose stuzzicanti.

-

ritornano gli aromi esotici. Il leggero e piacevole “pizzicorìo” sulle gengive ci

di pepe rosa brasiliano. Dolci note di malto lasciano il posto ad un piacevole

ABBINIAMO LA BIRRA.-

maggi semi stagionati e stagionati. Suggerisco di abbinarla ad un buon

Una birra italiana dal sapore inglesedi Fabio Gabrielli

accostarla a frutta candita ricoperta di cioccolato...

CUCINIAMO CON LA BIRRA.-

-

siano in un panino o al piatto.

-

The microbrewery Almond22 was born in 2003 in Spoltore, in the pro-vince of Pescara. It is settled in a building of 1870, where, in 1922, experienced workers peeled the almonds used in the production of handmade confetti. These memories of pure craftsmanship have sti-

mulated the brewer Jurij Ferri to brew a completely handmade beer, where each step is done manually with passion and attention to detail. The Pink Pepper Ita-lian Pale Ale is one of the great master-pieces of this brewery, it is the result of curiosity, meticulousness and passion.

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Ingrosso prodotti per

Qualità e professionalità...

...a vostro servizio

Via delle Maestranze, 1/3/5 - 62014 Corridonia (MC) - Tel. 0733.283698 - Fax. 0733.286642

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La pizza per Alberto Aceto è una

-sato il giorno del Concorso. Alber-

principali per la farcitura. Il locale

--

terni ed esterni). Un ambiente in cui -

ganza è un vero e proprio obiettivo.

Alberto Aceto Pizza al piatto Pizza d'asporto Servizio barCaffetteria

Birra in bottiglia Birra alla spina

Aria Condizionata Tavoli all’aperto

nostro Concorso insieme ad altri

porta avanti il lavoro con passio---

zaiolo diventa un’arte. Impasto e lievitazione sono i veri punti

-

assaggiare panini e primi piatti. Il tutto nella cornice di una città

Pizza al piatto

Pizza alla lastra Pizza d'asporto

Birra in bottiglia

Caffetteria

Granchio RoyalAlberto Aceto

Corrado Brachino

Hana Irina Xaharia

PizzeriaStanlio e Olio

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Pizza alla lastra bianca

-

La gentilezza e la cordialità sono i punti -

no assaggiare pizze preparate con ingre-

e noci. La passione per Mirco diventa

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Il Fiore della Pizza, di Bianchi Luciana, è una bella realtà a Macerata, che offre ai suoi clienti l’assortimento della pizza alla lastra, al piatto, servizio d’asporto e consegna a domicilio. Federico Basilico ha cominciato quasi per gioco e ora ha trovato la passione. Facendo la pizza si sente orgoglioso di essere italiano, e può personalizzare un alimento tipico del no-stro Paese. Proprio la passione è il segre-to della sua pizza, oltre agli ingredienti che piacciono ai bambini (wurstel, sal-siccia...). I pizzaioli del Fiore della Pizza regalano simpatia e l’esperienza di anni di lavoro (che ha fruttato numerosi pre-mi), oltre ad una politica di prezzi con-

SERVIZI

Pizza alla lastra Birra in bottiglia

SERVIZI

Pizza al piatto Pizza alla lastra

Pizza d'asporto Birra in bottiglia Tavoli all’aperto

Consegna a domicilio

Consegna a domicilio

Via Spalato n° 175 - Macerata

Tel. 0733 35644

Viale Trieste n° 12 - Macerata

Tel. 0733 408300

(consegne a domicilio)

Corso Cairoli 117 - Macearta - Tel. 0733.291215

PIZZA AL PIATTO DA ASPORTO

LA CONSEGNA E’ GRATUITA

CON UNA SPESA MINIMA DI € 6.00

DAL MARTEDI ALLA DOMENICA

DALLE 19.00 ALLE 21.30

Nicolò Schiaretti ha iniziato que-sta avventura lo scorso dicembre, dopo aver frequentato l’Accade-mia delle Belle Arti a Macerata. La sua pizzeria, Panzer Pizza, è un luogo in cui la formalità non piace. Arredato come se fosse la sua camera personale, il piccolo locale mostra invece accoglienza e spontaneità, e propone una pizza

che unisce un impasto tradiziona-le ad una lunga lievitazione (10/12 ore). Tra le specialità le pizze pan-zer, la pizza alle erbe, quella al pesto e quella all’amatriciana. Il sabato e la domenica, poi, è pos-sibile assaggiare la pizza alla giu-dia. Previsto il servizio d’asporto e la consegna a domicilio, gratuita con una spesa minima di 6 euro.

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IL MAGAZINE 93

i nostri comuni

lemiemarche.it

PROVINCIA

DI MACERATA

Patrocinio:

In questo spazio ospiteremo alcune comunicazioni dei comuni della no-stra regione. Di volta in volta segna-

leremo i più importanti eventi culturali e le maggiori manifestazioni d’interesse storico, artistico, turistico, enogastrono-mico, sociale; senza dimenticare ricor-renze e rievocazioni. Da sempre siamo

promotori del territorio marchigiano, delle sue qualità e delle sue bellezze,

-ne con la concreta possibilità di emo-zionarsi ancora raccontando la realta che ci circonda. Tutto ciò convinti del fatto che proprio sulla valorizzazione dell’ambiente parta la prima fase per il

rilancio del nostro turismo. Grazie al sito www.lemiemarche.it stiamo riuscendo a proporre le innumerevoli possibilità ed attrazioni che la nostra regione può offrire non solo per un turismo extra regionale, ma per rendere consapevo-li tante persone che ancora non cono-scono a pieno la loro stessa regione.

In this space we have decided to host some of the communications of our parishes. From time to time will signal the most important cultural events and major events of historical, ar-

tistic, touristic, gastronomic, social, not forgetting anniversaries and commemorations. We have always been promoters of the Marche region, its quality and its beauty, opens a window into our

region with a realistic chance to get excited again telling the reality that surrounds us. All this convin-ced that enhancing the environment starts right on the !rst step in the revitalization of our tourism.

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IL MAGAZINE 95

i nostri comuni

Porto Sant’ElpidioVia Umberto I, 485 - 63821 - Tel. 0734-9081 - Fax. 0734-908286 - [email protected] - www.elpinet.it

Gli eventi sportivi saranno i primi protagonisti della stagione 2013: dalla sesta tappa della gara ci-

clistica dei Due Mari, alla Maratona del

Triathlon. Una salutare pedalata in cui sa-liranno in sella i più grandi professionisti italiani nel faticoso tracciato collinare che più distingue la città insieme al sugge-stivo panorama marittimo, sfondo a una corsa dai toni rosa. Le podiste della corsa Donna Rosa percorreranno il lungomare per un tratto di 5 chilometri riapproprian-dosi degli spazi urbani e dimostrando la ferma tenacia delle donne: un’iniziativa

quarta edizione, a cui hanno aderito con entusiasmo l’Assessorato e la Commis-sione Pari Opportunità del Comune. Non sono esclusi i più giovani che avranno oc-casione di misurarsi nella competizione sportiva nazionale di Triathlon, (nuoto, ciclismo e maratona) dopo il grande suc-cesso della stagione passata. L’obiettivo è poter coinvolgere ed unire la cittadinan-za in momenti emozionanti, ludici ma anche di spessore, oltre alla qualità dei servizi. Cultura e formazione rimangono

Aspettando l’estate

di fondamentale rilevanza. Dopo l’avvio al corso gratuito di inglese per operatori turistici, è offerta la possibilità di potersi aggiornare e poter discutere con docenti universitari di “Marketing e Turismo”, due seminari didattici e un convegno

-prenditoriali del settore, presso la presti-giosa e storica Villa Baruchello nei gior-ni 19,20 e 22 marzo 2013. Migliorare e migliorarsi sono le parole chiave di questi eventi per la città di Porto Sant’Elpidio.

-munque il Primo Maggio, festa in grande stile dedicata a tutti i lavoratori, specchio e identità del paese, tra i centri di eccel-lenza della produzione calzaturiera delle Marche. Importanti outlet, spacci azien-dali e factorystores sono infatti meta am-bita di molti italiani che possono godersi non solo il divertimento, ma una ricca e variegata offerta turistica. Simbolo dell’a-pertura della stagione estiva e balneare, questa giornata commemorativa è antici-pata dai festeggiamenti del 30 aprile con una notte di spettacolo e di intrattenimen-to, “Aspettando il Primo Maggio” il gran concerto e le tante attrazioni a cielo aper-

to. Il lungomare e le zone limitrofe acco-glieranno stand gastronomici, deliziosi mercatini, strutture sportive, musicisti, giocolieri, animatori, tutti di alto livello, in collaborazione con gli stabilimenti bal-neari della riviera, a conferma dell’unione della città. È un grazie ai cittadini e al loro impegno, a tutti i visitatori, ma soprattut-to è una grande soddisfazione per l’am-ministrazione comunale , orgogliosa di realizzare eventi di qualità e di attrattiva territoriale. Il calendario prevede, dopo la corsa di ciclismo della Tirreno – Adriati-co dell’11 marzo 2013 , la Corsa Donna Rosa che si terrà sul lungomare elpidien-se il giorno 28 aprile, il Festival Interna-zionale di Teatro per Ragazzi, I Teatri del Mondo dal 12 al 20 luglio 2013, i Cam-pionati Italiani di Triathlon nei giorni 1 e

nazionale di basket giovanile Under 17 dal 10 al 16 giugno, i festeggiamenti per la Bandiera Blu – Notte Blu – Aspet-tando la Bandiera dell’ 8 e 9 giugno, le selezioni di Miss Italia - Miss Deborah del 19 luglio 2013, cui si associa ogni anno il Torneo Internazionale di Beach Soccer nei giorni 20 e 21 luglio 2013.

L’Assessore Milena Sebastiani alla Bit di Milano Porto Sant’Elpidio

Porto Sant’Elpidio o!ers a rich pro-gram of events waiting for the summer: sport, culture, tourism, marketing, and great celebra-tions. Among other things, May Day, dedicated to all workers, will be the beginning symbol of summer events: this feast will begin on April 30

with an evening of show and entertainment. It will continue the next day on the seafront and surroundings with food stalls, delicious open-air markets, sport frameworks, musicians, jug-glers and entertainers, in collaboration with the beach resorts, con"rming the city union.

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i nostri comuni

Porto RecanatiCorso Matteotti, 230 - Tel: 071 759 971 - [email protected] - www.comune.porto-recanati.mc.it

Tra pochi giorni si festeggerà la Pa-squa una festività che tradizional-mente segna per Porto Recanati e

per i Comuni come il nostro a forte con-notazione turistica balneare, il momento dell’anno in cui tutto si “risveglia” dal torpore del periodo invernale. Una gior-nata di sole è certamente quello che si chiedono tutti, gli chalet del lungomare che quest’anno riapriranno in anticipo proprio in concomitanza con questa im-portante festività, i turisti che tradizional-mente scelgono questi giorni di festa per visitare la nostra località e le sue strutture ricettive o le case vacanze, per prenotare il periodo delle proprie vacanze nella im-minente stagione estiva e gli stessi porto-recanatesi desiderosi di tornare a godere di ogni suggestivo angolo della nostra cittadina, e la spiaggia è certamente uno dei luoghi più amati del nostro paese. Alla modernità di oggi, fatta di locali rinnovati e “di tendenza”, di tecnologia e web con i nuovi canali offerti alla promo-zione turistica come internet che facilita comunicazione, scambi d’informazioni e prenotazioni ma soprattutto la possibilità di avere un “assaggio” se pure virtuale di quanto offre Porto Recanati durante la stagione estiva e non solo, questo è il periodo dell’anno in cui rivive una delle nostre usanze più antiche nel rito del Ve-nerdì Santo in cui la tradizione, che trae le sue origini da antichi riti medioevali, assume la forma di una processione chia-mata “La Bara de notte”. La formula con cui si presenta attualmente risale al 1713 e fu istituita dalla Confraternita del Cristo Morto istituita dal Vescovo di Recanati, Mons. Gherardi, per fornire assistenza ai poveri e per organizzare appunto la partecipazione alla ‘Bara de Notte’. La suggestiva Bara, in legno e tela, veniva allestita ogni anno in quattro giorni, dal Lunedì al Giovedì Santo, per essere poi

Alle tradizionali famiglie dei pescatori spetta l’onore e l’onere di sorreggere e

durante la processione che si snoda nella sua Via Crucis per le vie del centro storico a luci spente ed al chiarore delle candele sorrette dai bambini e dai devoti in pro-cessione. Sono ben dodici gli sciabbegotti (termine derivante dal nome della tipica imbarcazione da pesca portorecanatese) che, stretti nel cuore del catafalco, ne sor-reggono il peso lungo tutto il percorso, seguiti dalle loro donne che intonano can-ti tradizionali, particolarmente suggestivi. Altri tre pescatori, scalzi e incappucciati, che indossano due tuniche nere ed una bianca, portano sulle spalle una seconda croce, ai piedi della quale è attorcigliata una catena: essi rappresentano il Cristo ed i due ladroni. Chiudono la processio-

portantina con tre statue rappresentanti la Madonna, San Giovanni e Maria Madda-lena. Il percorso che conduce dalla Chie-

sa di San Giovanni Battista, Patrono di Porto Recanati, alla piazza principale del paese non può essere assolutamente cam-biato, neanche in caso di forte mal tempo: la mancata uscita della Bara dalla chiesa o la riduzione del tradizionale percorso, sono considerati di cattivo auspicio dai portorecanatesi. Una nota di tradizione nella tradizione va riservata alle soste nel-le osterie del paese alcune tuttora presenti magari trasformate in moderni ed acco-glienti bar che, al di fuori o in concomi-tanza alle tappe della Via Crucis, veniva-no “percorse” dagli uomini impegnati nel portare la Bara quale ristoro alle fatiche della celebrazione religiosa in una sorta di parallela processione. Porto Recanati è dunque anche questo, una fusione di modernità e tradizioni, di riti antichi che fondano le loro radici e la loro ragion d’essere nell’animo cristiano della nostra

-ria marinara del nostro Comune mante-nuta e riproposta con orgoglio ogni anno.

Tra novità e tradizione

Processione

According to the tradition of Porto Recanati, Easter introduces the lively season of this seaside resort. Modernity and inno-vations that Porto Recanati o!ers all the year round, are combined with the oldest

traditions during this period, such as the Good Friday’s procession, whose tradition has its origins in the ancient medieval rites. The procession indeed shows the stages and the typical traits of this ancient ritual.

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IL MAGAZINE 97

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i nostri comuni

Monte San GiustoVia Nicolò Bonafede, 28 62015 Monte San Giusto - T. 0733 83901 [email protected]

www.comune.montesangiusto.mc.it

MARZOSabato 23ore 21,00 - Chiesa S.StefanoConcerto Corale S.Cecilia; Domenica 24 (pomeriggio)Stadio Villa San FilippoFesta per il 30°anno di attività dell’Associazio-ne Calcistica “NGS Telusiano” - MemorialGianni Morbidoni;Domenica 24 (pomeriggio)Palestra ComunaleGara Regionale di ginnasticaartistica organizzata dalla Pale-stra Sirius

In occasione della Fiera della Primavera, l’Amministra-zione Comunale organizza visite guidate: da ammirare Palazzo Bonafede, al cui piano terra si trova la “Stanza del Vescovo” con affreschi del bolognese Amico Asper-

-to conservato nella Chiesa di Santa Maria della Pietà.

APRILEDomenica 28 (tutta la giornata)Centro Storico e vie limitrofe :Tradizionale Fiera della Prima-vera MAGGIODomenica 5dalle ore 9.00 alle ore 13.00Piazza A.Moro: Torneo di MiniVolleyDomenica 26Fiera di San Filippo NeriFraz. Villa San Filippo

Chiesa di Santo Stefano

Porta Moscè

Le LoggeGiardini e Mura Cittadine La Croce"ssione di L.Lotto

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IL MAGAZINE 99

i nostri comuni

Piazza Umberto I - 63815 - Tel. 0734 969125 - Fax.0734 969271 - www.comune.montesanpietrangeli.fm.it

DA VEDERE:

1. Chiesa dei SS. Lorenzo e Biagioprogettata dall’ArchitettoGiuseppe Valadier (1799 – 1859)Presenti dipinti di Luigi Fontana2. Paese e Mura castellanea. Torrione a pianta circolareb. Leoni in terracottac. Palazzi Patrizi3. Torre Civicaa. Affresco ‘500 “Annunciazione”b. Cine-teatro Sala Europa4. Palazzo Comunalecostruito nel 1763, rinnovato daLuigi Fontana nel 1898a. Codice pergamenaceodello Statuto Comunale (1483)

b. La danza delle Muse (Nicola Achilli)c. Urna cineraria romana di Caio Vezziod. Icona Bizantina del ‘500,(Madonna “detta di Creta”)5. Complesso Francescanoa. Campanile di S. Francescob. Chiesa di S. Francesco (Arch. Rosati -1683)c. Polittico attribuito a Giuliano da Fanod. Affreschi “Madonna con Bambino” e“Madonna con Bambino e Santo” (fine ‘500)e. Organo del ‘700 realizzato dal veneziano Gaetano Callido6. Chiesa di S. Maria Desolataa. Quadro “Madonna Addolorata”di Alessandro Ricci (1804)b. Dipinti del pittore Oscar Marziali

7. Monumento a Luigi Fontana8. Fra zione di San Rusticocon Chiesa del ‘7009. Chiesa della Madonna del Buon Cuore10. Le fonti11. Natura e Sporta. Area Camperb. Campi da Tennis e calcettoc. Parco Comunaled. Rete Sentieristica

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i nostri comuni

MontecassianoVia Rossini 5 - 62010 Montecassiano Macerata Tel.0733 299811 - www.comune.montecassiano.mc.it

Dal terzo giovedì alla quarta domenica del mese di luglio a Montecassiano si svolge la

rievocazione storica del Palio del Ter-zieri, dal nome degli antichi borghi nei quali era suddiviso il paese durante il Medioevo Ambientata nella metà del 1400, il Palio vuole essere non soltanto un momento di aggregazione popolare, ma soprattutto occasione di riscoperta e di valorizzazione di Montecassiano, del

Il Presidente dell’Associazione Palio dei Terzieri

Mario Capparucci

Il Palio dei Terzieri

territorio e della sua identità storico-culturale. L’avvenimento storico che si celebra risale al 18 ottobre 1418 quan-do Montecassiano elegge dodici uomini appartenenti ai tre terzieri per riformare gli antichi Statuti del Comune, con fa-

controllo dell’autorità ecclesiastica. In realtà l’archivio priorale riferisce di un torneo della balestra disputato in onore di S. Bartolomeo. La fama dell’abilità

dei balestrieri di Montecassiano era assai rinomata e in occasione dei fe-steggiamenti in onore del loro patrono, si svolgeva una gara al termine della quale si assegnava un premio al vinci-tore. Nell’edizione moderna il Palio e le contrade sono state ripartite in funzione di un ‘ideale appartenenza agli antichi terzieri di S. Salvatore (colori bianco/rossi), S. Nicolò (colori giallo/azzur-ro), S. Michele (colori verde/nero).

La Piazza di Montecassiano durante Il Palio

From the third Thursday to the fourth Sunday of the month of July in Mon-tecassiano occurs the commemoration of the Palio dei Terzieri, named after the ancient villages in which the country was divided

during the Middle Ages. The Palio is inten-ded to be not only a moment of gathering, but especially a moment of rediscovery and enhancement of Montecassiano, of the ter-ritory and its historical and cultural identity.

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IL MAGAZINE 101

i nostri comuni

Pievebovigliana

L’amministrazione comunale di Pievebovigliana sta procedendo alla sistemazione e alla riaper-

tura di nuovi sentieri che attraversano le vallate e le colline del suo territorio. Si tratta di antichi sentieri, un tempo percorsi da contadini, pastori, artigiani e boscaioli, resi fruibili per consentire ai turisti che amano la natura di immer-gersi in un contesto di rara bellezza. Percorrendo questi sentieri a piedi o in bicicletta, infatti, non si riscoprono sol-tanto in chiave storica le vie utilizzate nei secoli scorsi per collegare le diver-se frazioni del comune, ma si possono ammirare anche i paesaggi e i panora-mi tipici dell’entroterra marchigiano. Gran parte di questi sentieri sono dotati di muretti a secco, che costituiscono un patrimonio della cultura materiale di questi luoghi di enorme valore e in quanto tali meritevoli di essere valoriz-zati e tutelati. Uno di questi sentieri si snoda intorno al lago di Boccafornace, un vero gioiello naturalistico. Esso con-

-ta, un vero e proprio sifone naturale, che alimenta con le sue acque il lago stesso. Non solo natura e storia. Lungo questi sentieri si possono ammirare anche pic-

-

Natura, arte e storia a Pievebovigliana

sa presenza di opere d’arte poco note, ma di fondamentale importanza per l’identità stessa di questi territori. È il caso dell’edicola votiva di Cacellocco, posta lungo l’omonima strada vicinale, nelle vicinanze della località di Fron-tillo. La struttura a pianta quadrata, di epoca remota (risalente quantomeno al XVIII secolo, senza escludere datazio-ni molto anteriori), è stata recentemente

sottoposta ad un intervento di restauro

dalla Regione Marche e dall’Unione Europea. Questi diversi sentieri non solo mettono in comunicazione il ca-poluogo di Pievebovigliana con le sue frazioni, ma anche con i diversi agritu-rismi della zona, delineando, così, una rete di percorsi facilmente fruibile da tutti i turisti ospitati in queste strutture.

Il Lago di Boccafornace

Edicola di Cacellocco Sifone naturale di Boccafornace

Piazza Vittorio Veneto - Tel: +39 0737 44126 - [email protected] - www.comune.pievebovigliana.mc.it

The administration of Pie-vebovigliana is repairing many trails throu-gh the valleys and hills of its territory. They are ancient paths once traveled by farmers, shepherds, artisans and woodcutters, that are going to be accessible in order to allow

tourists who love nature to experience an environment of rare beauty. Along these paths you can also admire small buildings that testify to the widespread presence of unknown works of art, of fundamental im-portance for the identity of these territories.

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i nostri comuni

SarnanoPiazza Giacomo Leopardi, 1 - Tel.0733 659911 - [email protected] - w ww.comune.sarnano.mc.it

S -no con sei ali, stemma singolare e forse unico nel centro Italia,

sia stato disegnato miracolsamente da Francesco, sulla pergamena, con il cordone del suo saio. Poco importa se fosse per dirimere la querelle dei quat-tro signori, di Brunforte, Poggio, Abba-dia e Castelvecchio, che richiedevano il loro emblema a simbolo distintivo del nascituro paese e per una soluzio-ne indolore scegliessero la mediazio-ne del nostro santo maggiore o per la suggestione profonda e la devozione particolare che gli abitanti dell’epoca avvertivano di fronte alla semplicità in-

che infondeva un sentimento profon-

pace. Il percorso francescano, da Assisi ad Ascoli Piceno, è comprovato stori-camente. Un cammino di preghiera e meditazione dall’Umbria alla Marca bassa attraverso l’Appennino. Varie sono le leggende e i miti che lo suppor-tano. Sembra addirittura che lungo l’ir-to percorso di Valcajano sino alla chie-setta, oggi privata, in cima alla collina, siano stati stilati “I Fioretti”, episodi della vita di San Francesco enunciati in modo ingenuo, composti in uno stile espressivo di una semplicità commo-vente, con uno stato d’animo di grande umiltà e in “perfetta letizia”, in armo-niosa sintonia con la natura, gli uomi-ni e le cose. Le creature e le cose sono fratelli e sorelle. Fratello Sole e Sorella Luna, Fratello Vento e Sorella Acqua, Fratello Fuoco e Sorella Terra. Tra i più belli e poetici ricordiamo Francesco e gli uccelli, Francesco e il lupo, France-sco e il lebbroso, Antonio – il discepolo di Lisbona. Da qui l’urgenza e la deci-sione di ripercorrere un cammino fran-cescano della Marca. A piedi da Assisi ad Ascoli Piceno, dal 24 aprile al primo

Il cammino francescano della marca

maggio: un itinerario storico spirituale ricco di eventi culturali che si svolgerà in 8 tappe, ognuna di una lunghezza dai 18 ai 26 km, per un totale complessivo di 177 chilometri attraverso 2 regioni, 4 province e 15 comuni. Una rivisita-zione di centri storici e luoghi di culto, di parte della lauretana (che collegava Loreto a Roma), in parte segnata dai tratturi delle transumanze appennini-che, attraverso i colori e i suoni di un

Le tappe

1° Assisi - Foligno

4° Pievebovigliana - Castello di Montalto5° Castello di Montalto - Sarnano6° Sarnano - Comunanza7° Comunanza - Venarotta8° Venarotta - Ascoli Piceno

Panorama da Valcajano

The Franciscan path, from Assisi to Ascoli Piceno, is a journey of prayer and meditation from Umbria to Marche across the Apennines by foot. It takes place from April 24 to May 1

and it is a historic and spiritual path, full of cultural events, in eight stages, each with a length of 18-26 km, for a total of 177 km through 2 regions, 4 provinces and 15 municipalities.

...a piedi da Assisi ad Ascoli Piceno

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IL MAGAZINE 103

i nostri comuni

Offida

Grottazzolina

Corso Vittorio Emanuele II, 56 - Tel. 0734.631443 - Fax 0734.632615 - www.comune.grottazzolina.ap.it

Iracchiuso all’interno delle antiche Mura Castellane

(sec. XII), punto di partenza di un itinerario ideale tra le vie e le piazze del paese, un per-corso lungo il quale si trovano monumenti di grande valore storico, artistico ed architet-tonico, testimonianza di un illustre passato. Nella piazza principale si distingue il Palaz-zo Comunale, un elegante edi-

che ancora oggi rappresenta il cuore della vita amministra-

Palazzo Comunale si trova il Teatro Serpente Aureo, un vero gioiello di concezione barocca di tipo a boccasce-na o, come comunemente si suole dire, all’italiana, con schema a “ferro di cavallo”.

A metà strada tra il Mare Adriatico e i Monti Si-billini, su di una lieve

collina, sorge Grottazzolina. I primi insediamenti umani nel territorio risalgono all’ottavo secolo A.C., come testimonia-no gli scavi archeologici ef-fettuati tra il 1948 ed il 1953. Verso la metà del X secolo fu

-fensi il castello: il primo nucleo abitato del paese da essi deno-minato Montebello: poco dopo lo stesso passò sotto la domina-zione dei Canonici della Catte-drale di Fermo, che ne mutarono il nome in Grotta dei Canonici (Cripta Canonicorum). Il castel-lo di Grottazzolina fu ripetuta-mente occupato e saccheggiato nel corso degli anni e solo dopo il 1465 fu riportato l’ordine da parte del Senato Fermano.

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PASTAI DI CAMPOFILONE

Specialità Artigianale di Campofilone

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IL MAGAZINE 105

MARCHE

COPIA GRATUITA - ANNO I n

° I DICEMBRE/MAGGIO

2013

LA PRIMA GUIDA AI MENU’DEI MIGLIORI RISTORANTI DELLE MARCHE

Da settembre proponiamo ai nostri lettori un’ulteriore no-vità, “I menù della Forchetta

di Platino: le eccellenze in cucina. La pubblicazione, con uscita semestra-le, sarà una guida molto speci ca dei migliori ristoranti del nostro territorio, che metteranno in evidenza i loro menù con i relativi prezzi di ogni piatto. E’ un’opportunità sia per gli operatori di settore, che potranno usufruire di una

vetrina quanto mai prestigiosa, sia per i nostri lettori, a cui siamo sicuri di offrire un servizio preciso, puntuale e utile per scegliere dove gustare le mi-gliori eccellenze in cucina. Il somma-rio che sarà riportato all’interno della guida riassumerà in ordine alfabetico i principali ingredienti del piatto ri-cercato dal probabile cliente. Tutto questo per indicare a quest’ultimo un ristorante dove poter mangiare ciò che

si ha voglia in quel determinato mo-mento o in quella serata e scegliere magari preventivamente con gli amici la sequenza delle pietanze. Insomma riassumeremo i migliori 50 menù del nostro territorio scelti in maniera equa tra mare e montagna fra quelli specia-lizzati in pesce o carne ma con il chiaro intento della trasparenza non solo per conoscere cosa andremo a mangiare ma anche quanto andremo a spendere!

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istorante otel

Da oltre 40 anni il mare è la nostra ispirazione

Via iv Novembre 256, Lungomare Nord

62012 Civitanova Marche (MC)

Tel. +39 0733.70113 - Fax + 39 0733.711338

[email protected] - www.ristorantegabbiano.it

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MenùAntipasti Primi Piatti

Secondi Piatti

Contorni

Il Classico ( serie di assaggi 6 freddi e 6 caldi, elaborati con cura dedizione e fantasia)

Gratinati misti

Crudità miste ( ostriche, noci di mare, fasolari, capesante, cannelli, mazzancolle, scampi, panocchie)

Carpaccio di pesce spada, tonno in crosta di sesamo, ricciola, spigola.

Scorfano (in caso di disponibilità)

Pentolaccia ( Misto di crostacei e molluschi in unmido con pomodorini freschi e crostini fragranti.

( Abbinabili alla pasta ). Cozze, scampi, calamari,

vongole, cannelli, granchi, fasolari.)

Sautè di cozze - Sautè di vongole

Insalata di mare - Insalata di polipo

Tagliatelle e Gnocchi fatti in casa

Spaghetti, Risotto, Paccheri azienda DE CECCO

(Tutti i nostri primi sono ESPRESSI niente precotture.Talvolta necessitano di qualche minuto di attesa

a vantaggio della qualità)

Marinara - Vongole veraci

Scampo e pomodorino

Gabbiano - Astice

Le classiche proposte

Grigliata mista - Frittura mista

Brodetto con polenta

Se volete qualcosa di speciale possiamo proporre...Scampi, pauri, gamberi e leoni di mare ( astici)

Alla catalana - All'anansAl vapore - Al forno in crosta di sale

Al vino bianco - Al guazzettoAlla griglia - Al melograno - Allo zenzero

Le nostre verdure sono scelte con cura dai

contadini della campagna circostante

Insalata mistaPatate fritte

Verdure gratin

Altre proposte... Spigola, rombo, passera, coda di rospo

(rana pescatrice), orata, gallinella scorfano, scampi, astici,

pauri, sogliole e calamari, verranno preparati con fantasia ed

attenzione nei seguenti modi:

Al guazzettoIn potacchio In porchettaAl cartoccio

Al sale

Date un osguardo alla vetrina in sala, dove viene esposto tutto il pescato di giornata. Tutto quello che

vedete potrà essere fatto in tutti i modi descritti di seguito. Possiamo adeguarci alle vostre richieste, dato che

anche per i secondi piatti di cottura ESPRESSA è il solo utilizzo

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[email protected]

cell. 348.3234308 - 328.0524373

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IL MAGAZINE 109

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One Global è un’azienda giovane e dinamica, una realtà affermata in Puglia e in tutto il territorio na-

zionale, di cui Pietro Borazio è a capo da tempo. Da quando è nata la sua crescita è stata costante: oggi piò godere di un’ef-

ogni tipo di esigenza in fatto di proget-tazione e arredo. Certo, in un momento come questo non è facile porsi sul mer-cato, ma One Global guarda al futuro, e pensa all’innalzamento dei suoi standard non solo come crescita economica, ma come un doveroso ampiamento di pro-poste e stili, per non deludere gli attori che si aspettano realizzazioni Made in Italy di qualità. L’impegno è quindi un dovere morale, una ricerca per nuovi

proporsi sul mercato come soluzioni

e la realizzazione degli allestimenti e degli arredi per locali pubblici (negozi,

particolare attenzione agli spazi, al loro sfruttamento, alla loro funzionalità, sia per i gestori che per gli avventori. Lo stile di One Global è un percorso da

One Global: la libertà di immaginare il tuo locale

affrontare insieme al cliente, grazie ad un’assistenza professionale e persona-lizzata per ogni aspetto delle attività, garantendo tranquillità dell’investimen-to e modalità personali per svolgere il proprio lavoro. Lo staff segue ogni fase,

caratteristiche su cui puntare come ele-menti per avere successo. La ricerca di mercato è effettuata attentamente, lo spazio ed ogni concept sono studiati

location e l’immagine coordinata. Non vengono mai tralasciati l’addestramen-

gestione, che danno un valore aggiunto a questa azienda. Volta per volta, caso per caso, si affrontano e si approfondi-scono situazioni, senza lasciare mai solo il cliente. Il futuro si costruisce anche attraverso le idee che nascono insieme, e così One Global si avvale oggi della collaborazione di Luca Agostinelli, con il quale è stato possibile pensare e ideare

diventa semplicissimo se, oltre ai servi-zi elencati in precedenza, questo team

completa reperibilità degli assistenti e disbrigo di pratiche sanitarie ed edilizie. Ecco che il sogno diventa realtà: un for-mat nuovo studiato dai migliori designer e consulenti del Food&Beverage, per-sonalizzato per lo spazio di ogni clien-te, aggiornato nei servizi, nei prodotti e nelle novità per intrattenere la clientela, senza perdere mai di vista la moda e lo stile. Un consulente sarà sempre a dispo-sizione, soprattutto nella fase di start-up, per seguire il piano pubblicitario, la re-alizzazione dei menu, la scelta delle at-trezzature e la formazione del personale. Questo percorso professionale diventa un sentiero del gusto. Libertà di poter pensare ad uno spazio in cui assaporare specialità tradizionali, degustare e sor-seggiare in armonia. Desiderio di im-maginare il piacere del gelato, del caffè e del cioccolato in un unico locale, e la serenità di desiderare un ambiente in cui la tranquillità sia di casa, rendendo ogni esperienza unica. Il piacere di rilassarsi con un Happy Hour davvero speciale, e la comodità di avere a disposizione ogni servizio in ogni momento della giornata.

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IL MAGAZINE 111

Pietro Borazio, la sua è una rinomata azienda pugliese che opera a livello na-zionale. Qual è stato il suo percorso professionale, come ha cominciato questo cammino?La scintilla generata dall’incontro del percorso formativo ingegneristico e l’ambiente famigliare, legato al mon-do dell’acqua e farina, ha prodotto una nuova realtà che oggi si chiama One Global. Grazie a questo percorso il mio

-gure chiave del mio lavoro: imprendito-re e commerciante/artigiano, elemento fondamentale per garantire una sinergia tra gli attori del mercato.

aver fatto una scelta vincente, ma come è cambiata nel tempo la sua

Nel tempo, la mia azienda è cresciuta realizzando non soltanto arredi per l’I-talia ma espandendosi anche all’estero portando con me tutto il mio know - how, il made in Italy e la mia creatività unita alla funzionalità, coinvolgendo il

locale come un suo “abito su misura”.

In un momento di crisi come questo, -

li per rimanere competitivi?In questo momento di crisi ciò che mi rende diverso e competitivo è l’offerta di un servizio e non un semplice pro-dotto ad un prezzo conveniente. Ecco perché privilegiamo sempre la qualità nella progettazione funzionale ed este-tica, nel materiale, nelle attrezzature, nei sistemi chiavi in mano. Il portfolio aziendale riporta locali fatti su misura dove lo scopo non è “vendere” arre-damento ma creare spazi di carattere

proprio concept.

Che cosa vuol dire oggi essere a capo di un grande progetto? Quanta pas-sione è necessaria? E quanta profes-sionalità?Un grande progetto è sinonimo di gran-de responsabilità. Ci si confronta quoti-dianamente con equipe di ogni settore che bisogna far convergere verso l’ob-biettivo comune che è quello di con-cretizzare i progetti su carta. La vera scommessa del momento è lo sviluppo dei concept che l’azienda ha allestito

grazie alla collaborazione con tecnici esperti “visionari” del settore.

Se si dovesse descrivere con 3 aggetti-vi, quali sceglierebbe?Professionale e competente: quando intraprendo un lavoro con un nuovo

e professionalità sin da subito. I clien-ti hanno la certezza di raffrontarsi con

consigliare in tutte le scelte, traducen-do le idee in realtà. Passionale e dedito: in ogni nuovo progetto la passione non

viene mai meno. Tutti i locali e gli spazi che progetto li considero come se fos-sero miei, seguendo tutte le fasi dalla progettazione all’esecuzione immede-

esaudire al massimo le sue aspettative. Ambizioso e creativo: sin dalla nasci-ta dell’azienda ciò che mi ha contrad-

nel mio stesso settore sono creatività e ambizione. Tutti i locali vengono pro-gettati su misura per garantire perso-nalità e carattere uniti ad una costante ricerca dell’eleganza e del dettaglio.

The One Global pays par-ticular attention to the spaces, to their exploitation and functionality for the design and construction of stands

and furniture for public places (shops, bakeries, ice cream parlours, restau-rants, etc. ...). One Global’s style is a path to take on together with the cu-

stomer, through professional and cu-stomized assistance for every aspect of the business, ensuring a sure in-vestment and personal solutions.

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La BIT (Borsa Internazionale del Turismo) è una delle più impor-tanti manifestazioni del panora-

ma internazionale, ospitata ormai da anni dalla città di Milano. Concepita in due settori (uno dedicato all’Italia e l’altro al resto del mondo), tra musiche, cibi, suoni e spettacoli, questo evento è un’opportunità per scoprire e mettere in evidenza tendenze e novità dell’econo-mia turistica nelle varie zone del mon-do. Come ogni anno, anche la Regione Marche ha avuto la possibilità di met-tere in mostra prodotti e qualità. Nello stand marchigiano sono stati ospitati due testimonial di eccezione: Massimi-liano Ossini e Giovanni Allevi, intervi-stati poi, nel corso della manifestazio-ne, da Pippo Baudo. Gola del Furlo, Monti Sibillini, la cultura di Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno, la centralità di Ancona; la nostra regione ha molto da offrire, ed alcune di queste possibilità sono state presentate ai numerosi gio-vani provenienti da scolaresche e corsi

di formazione, ai quali è stato lanciato un messaggio fondamentale in questo momento storico: tenere duro e non di-sprezzare la gavetta se si vogliono rag-

duro, concetto ben espresso dalle realtà montane delle Marche che resistono e accomunano intenti (proprio come La Compagnia dei Folli, gruppo nato nel 1984) o dalle nuove forme di promozio-ne come il Festival dell’Appennino, che portano in alta quota letture e musiche a pieno vantaggio dei turisti. Uno spazio importante è stato dedicato al versante delle community web, viste nell’ottica della promozione turistica attenta ai nuovi mercati e alle nuove frontiere del viaggiare. Nell’ambito delle forme di comunicazione alternative sono stati presentati video promozionali, realizza-ti da giovani videomakers, che mettono in evidenza angoli insoliti della nostra regione. Parallelamente prosegue nel suo percorso la comunicazione tradi-zionale: promosso infatti il libro “101

storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato”, di Marina Minelli. Partendo dal testo, l’immaginario si è fatto concreto attraverso percorsi eno-gastronomici, degustazioni e gallerie

attività tradizionali (come la raccolta delle olive), località da riscoprire (Ripa-transone) e paesaggi suggestivi (alcuni interni di grotte). Siamo una terra di tradizioni, e nello stand hanno trovato spazio donne operose che trasmettono sapienze antiche e che custodiscono arti preziose come l’intreccio della paglia (per realizzare oggetti di uso comune, monili e orecchini) e il merletto. Nello stand Marche il fascino della parola si è intrecciato con la manualità dei me-stieri e la cultura veicolata con stampa, foto e new media. I piaceri della gola e il ricordo di personaggi illustri, che non tolgono comunque spazio a quel-li del presente, hanno dimostrato che la pluralità propria del nome Marche, è il nostro biglietto da visita migliore.

Il testo integrale

seguendo il codi-

ce Qr o visitando

il sito blog.bar.it

di Marco Leoni

La pluralità Marche alla Bit 2013

Lo stand delle Marche alla Bit di Milano

The Marche region has par-ticipated in the BIT (International Tourism Exchange), which is one of the most impor-tant events on the international scene that takes place in Milan. BIT is designed in two

areas (one dedicated to Italy and the other to the rest of the world), with music, food and entertainment. This event is an opportunity to discover and highlight trends and innova-tions of the international tourism industry.