Top Banner
EXPOART ART.CULTURE AND LIFESTYLE MAGAZINE EXPOART Agosto 2013 # 19 19 Agosto2013
52

magazine ExpoArt # 19

Mar 31, 2016

Download

Documents

expo art

Rivista d'Arte Agosto
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: magazine ExpoArt # 19

1

EXPOARTART.CULTURE AND LIFESTYLE MAGAZINE

EXPO

ART A

gost

o 201

3 #

19 1 9Agosto2013

Page 2: magazine ExpoArt # 19

2

EXPOARTGentile Artista Siamo lieti d’informarLa che dal 15 al 18 novembre 2013 ExpoArt Magazine sarà distribuito presso il nostro lo stand editoriale all’interno di ArtePadova, una delle principali fiere artisti-che a livello europeo. Per consentire agli artisti di usufruire di questa prestigiosa vetrina, abbiamo pensato ad ap-prontare un’imperdibile OFFERTA SPECIALE: ai primi 20 artisti che prenoteranno la pubbli-cazione di una o più pagine sul numero di ottobre.Per ulteriori informazioni scrivi a ; [email protected]

www.expoartcc.info

Page 3: magazine ExpoArt # 19

3

Direttore editoriale: C a r l o C a p o n eDirettore responsabile: Nicola RoselliArt Director: Carmine VerazzoGrafica: CC

Hanno collaborato:Antonio Marino,Carlo Capone, Carmine Verazzo, Marcello Fanali

Editore Expoart Associazione CulturaleIscrizione registro del Tribunale di S.Maria C. Vetere

portarait OF AN ARTIST 6

in M O S T R A 4 7

daVEDERE 31

appunti DI VIAGGIO 38

La direzione non si assume nessuna responsabilità, per articoli, marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti o autori.L’unico responsabile è l’autore che ha fornito dati, materiali ed informazioni. Qualora il lettore riscontri errori o qualche inseattezza, è pregato di rivolgersi al seguente indirizzo: [email protected]. I nostri responsabili si impegneranno a correggere e/o rimuovere tali informazioni. La collaborazione ad Ex-poArt è da considerasi del tutto gratuita e non retribuita.

w w w . e x p o a r t c c . i n f o e x p o a r t @ e m a i l . i tDIST

RIBU

ZIONE

GRA

TUITA

EXPOART19

EXPOART

In copertina Alfonso e Nicola Vaccari Bagnanti al fiume - olio su tela - cm 70x70 2013tel.0543/23455 -mail: [email protected] web: www.anvaccari.sitiwebs.com

EDITORIALEAmici lettoriMentre il nostro portale è in fase di rinnovamento, al fine di poter offrire a chi ci segue anche sul web un servi-zio sempre più innovativo ed al passo coi tempi in continua evoluzione, anche quest’anno, ExpoArt ripropone l’usuale appuntamento con lo speciale numero dedicato all’Estate. Estate, dunque, tempo di vacanze, e di conseguenza, mare, sole e relax, ma non solo. Anche la calda sete di cultura può trovare refrigerio nel torrido caldo d’agosto, grazie ad iniziative promosse dagli enti preposti, atte a mantenere aperti luoghi di cultura e del sapere anche in periodi di ferie. Anche il sottoscritto, approfittando di qualche giorno di calma in redazione,

ha colto al volo l’occasione di fare un’escursione nei luoghi dell’Arte nella stagione estiva. Da tempo coltivavo il desiderio di visitare nuovamente il museo M.A.D.R.E di Napoli, e finalmente, la settimana scorsa ne ho avuto l’opportunità. Nelle pagine che seguono descriverò nel dettaglio le sensazioni che ha suscitato in me questa piacevole riscoperta di una piccola perla di quella culla d’arte e cultura rappresentata dalla città partenopea. In passato, abbiamo narrato l’estate attraverso la pubblica-zione delle opere dei Grandi del passato. Quest’anno, invece, abbiamo voluto mettere le nostre pagine a disposizione di artisti contemporanei, emergenti ed affermati, pubblicando le opere più meritevoli sul tema dell’estate pervenuteci in questi ultimi due mesi. All’interno dello speciale, ampio spazio è dedicato al cinema che tratta il tema della stagione estiva, con aneddoti e notizie su pellicole nazionali e di oltre frontiera. Inoltre, un approfondimento su due intramontabili artisti che hanno saputo raccontare il mare e tutte le sue emozioni in maniera incomparabile: Walter Langley e Ivan Konstantinovich Aivazovsky.Prima dei saluti, ricordiamo a quanti interessati, che sono ancora aperte le selezioni per la Mostra Collettiva d’Arte Contempo-ranea che si terrà presso la Reggia di Caserta dal 19 al 26 ottobre venturo, per l’antologia poetica “Vibrazioni d’autore” e per la Fiera Internazionale ArtePadova che si terrà dal 15 al 18 novembre prossimo.Per ulteriori info non esitate a contattare la Segreteria di ExpoArt: 3397655841 - [email protected] vacanze a tutti.

Presidente Ass.Culturale EXPOARTCarlo Capone

Page 4: magazine ExpoArt # 19

POWERED BY

Page 5: magazine ExpoArt # 19

p o r t r a i t OF AN ARTIST

POWERED BY

Page 6: magazine ExpoArt # 19

6

EXPOART portrait OF AN ARTIST

Tel/Fax 081.8145896 Cell: 338.9660298 mail: [email protected]

www.russofrancesco.it

f r a n c e s c o

R U S S O

In questa pagina La voce del mare 2000; olio su tela cm. 35x50 : Nella pagina accanto: Mareggiata 2001; olio su tela cm

Page 7: magazine ExpoArt # 19

7

EXPOART portrait OF AN ARTIST

Page 8: magazine ExpoArt # 19

8

Alfonso e Nicola VACCARI

EXPOART

www.anvaccar i . s i t iwebs .com

in foto Bagnanti al fiume - olio su tela - cm 70x70 2013

Page 9: magazine ExpoArt # 19

9

portrait OF AN ARTIST

Page 10: magazine ExpoArt # 19

10

EXPOART

Francis DENIS

Baigneuse au soleil rouge 40x503

Page 11: magazine ExpoArt # 19

11

Page 12: magazine ExpoArt # 19

12

EXPOART

Page 13: magazine ExpoArt # 19

13

EXPOART

Francis DENIS24, rue TOULOUSE-LAUTREC

62219 LONGUENESSE - FRANCEmail: [email protected]

Nella pagina accanto: Demain ( huile sur toile by Francis DENIS ) 46 x 55 cm

Page 14: magazine ExpoArt # 19

14

EXPOART

Fabio Guiducci

Page 15: magazine ExpoArt # 19

15

EXPOART

Page 16: magazine ExpoArt # 19

16

Page 17: magazine ExpoArt # 19

17

Page 18: magazine ExpoArt # 19

18

EXPOART

Fabio Guiducci cell:3494965116 mail:[email protected]

web:http://fabioguiducci.wix.com/pittura

Page 19: magazine ExpoArt # 19

19

EXPOART

Page 20: magazine ExpoArt # 19

20

giosuè Mottola

mail: [email protected] www.artesnova.it

Giosuè MOTTOLA nasce a Lusciano (Caserta) nel 1955. Frequenta il Liceo Artistico di Aversa e nel 1978 si iscrive al Corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Allievo del Maestro Armando De Stefano. Ha esposto in numerose personali in Italia e all’estero, sortendo fin dall’inizio ottimi riscontri di pubblico e di critica. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private.L’inizio della sua ascesa artistica avviene nel 1979 con la partecipazione alla Col-lettiva presso Palazzo Reale di Napoli alla quale presero parte: Annigoni, Brindisi, Fiume, Notte, Schifano, Terruso, Treccani, etc. Quello che importa sottolineare di questo artista è la fondamentale indipendenza che si affaccia su paesaggi vibranti, capaci di accensioni ed incupimenti improvvisi, ricreando quell’ atmosfera di com-missione tra sentimento e memorie, alla favola ed al racconto, più che alle analisi formali o alle filosofie estetiche. Tema dominante della sua pittura è l’arte figurativa. Frequenta il Corso di incisione con il Maestro Bruno Starita, ed è proprio in questo periodo che l’artista rileva le sue doti di applicazione e serietà. Ogni quadro risulta così diverso dall’altro, anche se ne rimane riconoscibile la forma di base e il timbro profondo e vivace del colore, traccia evanescente su annotazioni romantiche di una visione sentimentale della realtà con la partecipazione ad un senso poetico e candido di pittore concreto. Attualmente insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Sta-tale “L. Giordano” di Aversa.

TESTO CRITICO

Sapienza tecnica ed un innovativa verve compositiva caratterizza l’operato di Giosuè Mottola. Una pittura dalla calda personalità timbrica che concede alla fruizione irri-petibili trasporti emozionali.La tavolozza squillante e l’ottimale resa scenica conducono l’osservazione verso briosi meandri del nostro essere parte del sublime naturale.

Sandro Serradifalco

Le opere sono composte di tempo, pazienza quotidiana, sensibilità, analisi.Il Maestro opera senza la speranza confusa della gloria o l’ansia del giudizio, ma col profitto dello studio attento e la consapevolezza dell’uomo e dell’artista.

Giuseppe Cicala

Un linguaggio artistico dove traspare la continua ricerca interiore e la carica espres-siva con cui trasmettere le emozioni dei vari stati d’animo, attraverso una valida tecnica personalizzata che ne rende suggestiva la resa tonale.

Prof.ssa Anna Francesca Biondolillo

Page 21: magazine ExpoArt # 19

21

EXPOART

Page 22: magazine ExpoArt # 19

22

EXPOART

WALTER LANGLEY

Page 23: magazine ExpoArt # 19
Page 24: magazine ExpoArt # 19

24

WALTER LANGLEY E IL MARE. Di Carmine T.A. Verazzo

Walter Langley nacque a Birmingham l’8 giugno 1852 fu il fondatore della scuo-la di Newlyn di pittori en plein air. Chiaramente tendente a sinistra (soprattutto per l’epoca in cui visse), divenne famoso per la sua rappresentazione della classe lavoratrice all’interno di un “realismo sociale” che lo portò a narrare su tela le con-dizioni di vita del proletariato, con un occhio particolarmente attento alle vicende dei pescatori e le loro famiglie. Il tema del mare è così ricorrente nelle sue opere, in tutta la sua semplicità e drammaticità. Nonostante fosse stato il primo pittore ad insediarsi nella colonia di artisti di Newlyn, in Cornovaglia, Langley agli inizi non trasse particolare beneficio della fama che stava acquistando. In questo non fu favorito né dalle umili origini, né dall’utilizzo degli acquerelli, la tecnica che preferiva alla più prestigiosa pittura ad olio. Più tardi la sua carriera e la sua fama crebbero. Uno dei dipinti di Langley fu definito da Lev Tolstoj nel suo libro Che cos’è l’arte? come “una bella e sincera opera d’arte”. Nel 1895 fu invitato alla gal-leria degli Uffizi per contribuire con un autoritratto da apperndere vicino a quelli di Raffaello, Rubens e Rembrandt nella collezione di ritratti dei grandi artisti. Oggi il suo lavoro è considerato “vitale per l’immagine della scuola di Newlyn” e “insieme a Stanhope Forbes, il più consistente in stile e sostanza nella produzione. Morì a Penzance, il 21 marzo 1922.

EXPOART

Page 25: magazine ExpoArt # 19

25

EXPOART

Page 26: magazine ExpoArt # 19

26

EXPOART

www.abategiovannienrico.it

Abategiovanni Enrico

Page 27: magazine ExpoArt # 19

27

a p p u n t i d i V I A G G I O

Page 28: magazine ExpoArt # 19

28

EXPOART

Ivan Konstantinovich Ai-vazovsky (1817–1900) nacque a Feodosija, in Crimea, da una famiglia di mercanti armeni ridotti alla povertà. Il cognome originale dei suoi genito-ri era Aivazian, ed alcuni dei suoi dipinti recano la firma in caratteri armeni “Hovhannes Aivazian”.Il suo innato talento in campo artistico gli valse un patrocinio e l’ingres-so al ginnasio di Simfe-ropoli e successivamente all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, alla quale si laureò con la medaglia d’oro nel 1836. Il suo interesse era parti-

colarmente attratto dai paesaggi marini, al punto tale che oltre la metà del-la sua produzione tratta questo tema. Prima di intraprendere il suo lungo viaggio di studio all’estero, l’artista si recò in Crimea per perfezionare la sua tecnica, dipingendo una serie di opere raffiguranti numerose città della costa. Nel periodo che va dal 1840 al 1844, Aivazovsky attraversò larga par-te dell’Europa, trascorrendo del tempo in Italia, Francia, Olanda, Spagna e Germania. Le sue marine divennero ben presto popolari soprattutto in Italia, tra tutte spiccavano: “Il golfo di Napoli al chiaro di luna”, “Seashore, Cal-ma”, e “Malta. Valetto Harbour”. Nel corso del suo lavoro, Aivazovsky ave-va evoluto il suo modo di descrivere il moto del mare, lavorando a memoria, senza schizzi preliminari, limitandosi a definire a matita i contorni ruvidi. La memoria fenomenale e la fantasia romantica gli permisero di fare tutto questo con brillantezza incomparabile. Lo sviluppo di questo nuovo metodo rifletteva lo spirito dei tempi. Quando nel 1844 l’artista tornò a San Pietroburgo, venne insignito del titolo di Accademico, e divenne ospite gradito al Quartier Generale della Marina. Questo gli permise di viaggiare spesso con le spedizioni della flotta russa su diverse missioni, portandolo a visitare la Turchia, la Grecia, l’Egitto, l’Ame-rica. Dal 1846 al 1848 dipinse alcune tele aventi come soggetto la guerra navale, e nel dettaglio, ritrasse battaglie storiche della flotta russa, come ad esempio, “La battaglia di Chesme” e “La battaglia nel canale di Chios. Si può affermare senza timore di smentita che Aivazovsky abbia rappresentato meglio di chiunque altro il mare e l’immensa tragedia che la sua furia, spes-so affine a quella umana, si porta dentro, celata nei meandri oscuri dei suoi profondi abissi. Tra i suoi dipinti più famosi si ricordano: “La nona onda”, “Tempesta”, “The rainbow”, “Naufragio”, “Nuvole sul mare”, “Gesù cam-mina sull’acqua”, “La flotta russa del Mar Nero”.Con i fondi guadagnati durante la sua brillante carriera di artista, aprì una scuola e una galleria nella sua città natale di Feodosija. Nel 1900, alla sua morte, lasciò oltre 6.000 lavori. Eseguì anche molti dipinti per i sultani dell’Impero Ottomano, che sono oggi conservati in musei turchi.

L’UOMO E IL MARE. Ivan Konstantinovich Aivazovsky. Di Carmine T.A. Verazzo

APPUNTI DI VIAGGIO

Page 29: magazine ExpoArt # 19

29

EXPOART APPUNTI DI VIAGGIO

Page 30: magazine ExpoArt # 19

30

EXPOART

Page 31: magazine ExpoArt # 19

31

daV E D E R E

Page 32: magazine ExpoArt # 19

32

SPECIALE MUSEI D’ITALIAFERRAGOSTO D’ARTE. Un ‘estate italiana. A cura della redazione

Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo anche a Ferragosto ha aperto le porte ai visitatori del patrimonio culturale statale.

Musei, gallerie, monumenti, palazzi, ville, castelli, templi, parchi, giardini, aree e siti archeologici sono state fruibili per l’intera gior-nata estiva. Molti dei luoghi d’arte coinvolti, inoltre, sono stati animati da eventi, spettacoli musicali e teatrali, mostre tematiche e suggestive visite guidate. È stata un’occasione privilegiata che ha permesso ai tanti estimatori dell’Arte e della Cultura di trascorrere un Ferragosto speciale, lontano dall’ombrellone, all’insegna della riscoperta delle ricchezze culturali del nostro Paese.

In fase di preparazione, il ministro Massimo Bray aveva dichiarato: “L’impegno per garantire le aperture straordinarie del 15 agosto è stato significativo e importante, ci sarà il nostro massimo impegno affinché, anche nel mese in cui è maggiore la presenza di turisti italiani e stranieri, si possano valorizzare i musei e le aree archeologiche, promuovendone la più ampia e completa fruizione, anche in linea con il decreto ‘Valore Cultura’ varato dal governo”.

Il progetto di aperture speciali proseguirà con la serata di sabato 31 agosto “Una notte al museo”.

Per informazioni sugli orari di apertura è attivo un call center che risponde al numero verde 800991199, gratuito per chiamate da telefonia fissa effettuate dal territorio italiano. Il servizio è accessibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:45.

DAVEDEREEXPOART

Piazzale degli Uffizi, 50122 Firenze

Page 33: magazine ExpoArt # 19

33

Triste ed intensa è stata la vita di Bix. Gli è ba-stato infatti una manciata di anni per creare il suo mito. Siamo negli anni ’20, agli albori del Jazz dove le trombe, che si svilupperanno in seguito sono anticipate dalle cornette; oggi usate per il revival e da alcuni specialisti come Nat Adderley (recentemente scomparso) e Graham Haynes. Leon ‘Bix’ Beiderbecke nasce a Davenport, nel-lo stato dello Iowa il 10 marzo del 1903 in una famiglia alto-borghese a cui ben presto si ribella cercando altri stimoli per vivere la sua vita e per trovare la sua dimensione. Da principio è influen-zato dalla Original Jass Band (originariamente era con due s, solo dopo con le due z) di New Or-leans, tra le cui fila militava il cornettista bianco Nick La Rocca. Bix, facendo studi completamen-te da autodidatta incomincia a suonare la cornetta all’età di 15 anni ed arriva in poco tempo a svi-luppare un sound molto particolare ed espressivo, caratterizzato da un timbro profondo ma anche veloce e da una intonazione impeccabile. Le pri-me mosse da musicista semi-professionista, le muove con i Wolverines (il cui nome era tratto da un classico del pianista Jelly Roll Morton “Wol-verine Blues”) e nel 1924 incide con loro una se-rie di classici tra cui “Tiger Rag”, “Royal Garden Blues”, “Copenaghen” e “Free Wheeling” (prima composizione di Hoaghy Carmichael). Nel 1925 Bix si trasferisce a Chicago dove fa un salto di qualità e comincia a suonare con tutti i grandi musicisti di New Orleans e nel 1926 il passo de-finitivo lo compie entrando in un gruppo diretto dal sassofonista Frankie “Tram” Trumbauer che si esibisce con regolarità all’Arcadia Ballroom di St. Louis. Bix e Tram saranno presto notati e

successivamente ingaggiati dalla Jean Goldkette’s Orchesta ed in seguito da Paul Whiteman che dirige la più famosa orchestra da ballo dell’epoca. Le composizioni più importanti di questo periodo sono “Marie”, “Louisiana”, “Sweet Sue” e “Mississipi Mud” che mettono in evidenza l’intenso lirismo e la fluida improvvisazione di Bix. All’apice della carriera, attorno al 1927-28, Bix é osannato dai suoi amici musicisti, sia bianchi che di colore. Il suo assolo più famoso e ampiamente imitato vede la luce nella registrazione di un piccolo complesso diretto da Trumbauer nel 1927. Si tratta di “Singing The Blues”, che i trombettisti di allora studiano assidua-mente come materiale didattico. Il già famoso Louis Armstrong rifiuta di incidere una sua versione del pezzo, ritendendo che Bix non potesse essere migliorato.Purtroppo, però, anche Bix, come tanti altri musicisti della storia del Jazz, beve molto ed, essendo in pieno proibizionismo, compra l’alcool nel circuito clandestino. Nell’appartamento in cui vive tiene il gin nella vasca da bagno, e per bere attinge con un mestolo. È l’inizio del declino. Già nel 1929 ebbe un esaurimento nervoso. Torna, così, a casa dai suoi dove viene ricoverato in una casa di cura per disintossicarsi. Nello stesso periodo perde i vari ingaggi nelle orchestre dove milita (in questo periodo non riusciva a suonare se prima non beveva). Nell’ultimo periodo cerca di rialzarsi formando alcune formazioni di cui lui è il leader, ma il suo fisico debilitato dalla dipendenza dall’alcool gli causa una forte polmonite che ne causa la morte il 6 agosto 1931.Bix entra subito nel mito e la sua triste vita ispirerà il romanzo di Dorothy Baker “Young Man With A Horn”, da cui fu tratto un omo-nimo film nel 1950 che vede protagonista Kirk Douglas. Di maggior interesse è sicuramente, però, “Bix, un ipotesi leggendaria” del nostro cineasta Pupi Avati. Una pellicola del 1991, completamente girata negli Stati Uniti a Davenport dove Pupi Avati e suo fratello Antonio hanno realmente acquistato e ristrutturato la casa natale di Bix, proprio per rendere l’ambientazione il più possibile fedele agli anni ’20. Da vedere.

Bix Beiderbecke: una cornetta leggendaria di Marcello Fanali

EXPOART DAVEDERE

Page 34: magazine ExpoArt # 19

34

PELLICOLE D’ESTATE. La stagione degli amori. Di Carmine T.A. Verazzo

EXPOART

Gli scorsi anni molta attenzione abbiamo dedicato alla musica e alla pittura che trattavano il tema dell’estate. Quest’anno il nostro Speciale Estate si concentrerà sul cinema, parlando dei film dedicati alla stagione più calda dell’anno. Naturalmente, sole, spiagge e mare saranno il filo conduttore di questo nostro percorso. Non abbiamo la presunzione di poter citare tutte le pellicole girate sull’ar-gomento, né intendiamo definire questo inserto come una sorta di una nostra personale classifica dei film che trattano l’argomento. Molto più semplicemente, abbiamo accarezzato l’idea di presentare una miscellanea di pellicole che parlano dell’estate, facendo qualche accenno alle trame ed alle relative curiosità. Per molti sarà come fare un tuffo nel passato, per altri, più giovani, potrebbe trat-tarsi di un’occasione per conoscere “nuovi” film che, in un certo qual modo, possono aver costituito dei cult per diverse generazioni.

Dirty Dancing (1987)

GENERE: Commedia, RomanticoREGIA: Emile ArdolinoSCENEGGIATURA:Eleanor Berg-steinATTORI: Jennifer Grey, Patrick Swayze, Jerry Orbach, Cynthia Rhodes, Jack Weston, Jane Brucker, Kelly Bishop, Lonny Price, Max Cantor, Wayne Knight, Neal Jones, Paula Trueman

NOTE : Meravigliosa la colonna sonora in cui va sottolineata la melodiosa She’s like the wind, scritta ed interpretata magistralmente dal compianto Patrick Swayze, attore protagonista della storia. Il brano portante della colonna sonora, (I’ve Had) The Time of My Life, vinse l’Oscar ed il Golden Globe, ed i due interpreti, Bill Medley e Jennifer Warnes, si aggiudicarono un Grammy Award come miglior duetto.

TRAMANell’estate del 1963, per una tranquilla vacanza, la famiglia Houseman (composta da padre, madre e due ragazze) si reca nelle Catskill Mountains, presso il villaggio turistico di proprietà dell’anziano Max Kellerman (Jack Weston). La figlia minore Frances “Baby” Houseman (Jennifer Grey) di diciassette anni è tenuta in grande considerazione dai propri genitori, soprattutto dal papà Jake (Jerry Orbach) verso il quale Baby nutre una sincera ammirazione. Frances (dal nome della prima donna all’U.S. Cabinet, Frances Perkins) aspira ad entrare al Mount Holoyoke College per studiare economia con l’obiettivo di accedere al Peace Corps. Nella nuova località di vacanza, Baby si annoia un po’ e, mentre il personale dell’albergo si abbandona alle danze scopre una sera, nella parte del villaggio loro destinata, i loro scatenati balli. Capo e animatore è un bel giovanotto, Johnny Castle (Patrick Swayze), il quale in coppia con la partner Penny Johnson (Cynthia Rhodes) lavora come maestro di ballo per le ospiti dell’Hotel. La giovanissima Baby rimane affascinata dal calore e dai ritmi di quei balli. Frattanto Penny, messa incinta da un cameriere, decide di abortire, ma rischia di morire a seguito del maldestro intervento di un ciarlatano: Baby (che già aveva chiesto al padre di prestarle 250 dollari, senza dirgli a cosa servivano, cioè per aiutare Penny), fa ancora ricorso a lui (che è medico) per salvarla. Così le due ragazze diventano amiche, né vi è gelosia (per Penny il maestro di ballo è solo un affezionato compagno di lavoro) perché tra questi e Baby è nato l’amore. Per di più, dato il guaio capitato a Penny, Baby la sostituisce abbastanza bene nel duo di mambo, nel quale la nuova coppia si esibisce in un numero speciale presso un albergo. Successivamente Johnny, che è sinceramente innamorato di Baby, viene licenziato: i gestori dell’albergo lo accusano ingiustamente di aver rubato i portafogli di alcuni clienti (in realtà si scoprirà che i ladruncoli sono una cop-pia di vecchietti) Il giorno della fine delle vacanze Johnny ritorna in albergo per rivedere Baby; e con lei si esibirà in uno scatenato mambo collettivo.

DAVEDERE

Page 35: magazine ExpoArt # 19

35

EXPOART

La lunga estate calda (1958)GENERE: DrammaticoREGIA: Martin RittSCENEGGIATURA: Irving Ravetch, Harriet Frank Jr.ATTORI: Paul Newman, Joanne Woodward, Anthony Franciosa, Orson Welles, Lee Remick, Angela Lansbury, Richard Anderson, George Dunn, Sarah Marshall, Mabel Albertson, Jess Kirkpatrick, J. Pat O’Malley, William Walker, Steve Widders, Victor Rodman, Ralph Reed, I. Stanford Jolley, Helen Wallace, Byron Foulger, Eugene Jackson

NOTE: ispirato ai racconti “Barn Burning” e “The Spotted Horses” e al romanzo “The Hamlet” di William Faulkner. Premio come migliore attore a Paul Newman al Festival di Cannes.

TRAMA

Ben Quick, un giovane che non trova lavoro per la sua triste, sebbene immeritata, fama d’incendiario, dopo aver lungamente peregri-nato, capita in un grosso centro rurale del Mississipi, dove viene accolto nell’azienda agricola di Willy Varner, grande proprietario, energico e dispotico, abituato a dominare tirannicamente i suoi dipendenti e la sua famiglia. Il suo modo di fare gli ha tolto l’affetto dei figli che ha sempre costretto ad obbedire in tutto ai suoi voleri. Il figlio Jody ha sposato Julia, giovane donna piena di vitalità e perciò gradita al suocero, il quale però rimprovera ai due la mancanza di figlioli, mentre rinfaccia al figlio lo scarso contributo recato alla prosperità dell’azienda familiare. La figlia Clara non è ancora sposata: le sue simpatie vanno ad un giovane nobiluomo del paese, Allan, dominato dalla madre, perennemente indeciso, che l’energico William non può certo vedere di buon occhio. Ben Quick ottiene da Jody un terreno da coltivare; il vecchio William, tornando a casa dopo un lungo periodo di cura, è dapprima preoccupato per la presenza di Quick, del quale gli è nota la triste fama. Ma il fare risoluto di Ben Quick piace al vecchio, il quale gli affida il disbrigo di certi affari non molto puliti; gli dà carta bianca per riassestare un emporio troppo trascurato dal figlio e non nasconde il proposito di dargli sua figlia in sposa. Ma il favore concesso al forestiero dal padre, che glielo propone ad esempio, ed il contegno stesso di Ben, che con la sua astuzia si fa beffe di lui, esasperano Jody, che un giorno, in un accesso di pazzo furore, chiude il padre nella stalla e vi appicca il fuoco. Ma appena compiuto il gesto, si pente e libera il padre, il quale comprende il suo dramma e generosamente lo perdona. Ben, che la folla crede responsabile dell’incendio, corre il pericolo d’essere linciato. Lo salva Clara, che ha capito di amarlo: i due si sposeranno con grande soddisfazione del vecchio Will.

Le pagine della nostra vita (2005)GENERE: Drammatico, RomanticoREGIA: Nick CassavetesSCENEGGIATURA: Jan Sardi, Jeremy LevenATTORI: Ryan Gosling, Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, James Marsden, Sam Shepard, David Thornton, Joan Allen, Kevin Connolly, Tim Ivey, Starletta DuPois, Anthony-Mi-chael Q. Thomas, Ed Grady, Jennifer Echols, Geoffrey Knight, Jamie Brown, Heather Wahlquist, Stephanie Wheeler, Erin Guzowski, Renèe Amber

NOTE: Rachel McAdams e Ryan Gosling, suo partner nel film The Notebook sono nati nello stesso ospedale, lo St. Joseph Hospital di London, in Ontario in Canada dove sono state girate alcune scene di Le pagine della nostra vita. Durante le riprese del film, sembra che il rapporto tra la McAdams e Gosling non fosse idilliaco, anzi, si dice che non si sopprtassero, esasperando il regista del film. Quando si reincontrarono per la promozione del film nel 2005, scattò la scintilla. I due si sono lasciati nei primi mesi del 2007, per tornare insieme ad Agosto del 2008 e lasciarsi nuovamente poche settimane dopo.

DAVEDERE

Page 36: magazine ExpoArt # 19

36

DAVEDEREEXPOART

TRAMA

Negli anni ‘40, una ragazza arriva nella cittadina costiera di Seabrook, nel Nord Carolina, per trascorrervi l’estate con la sua famiglia. Ancora adolescente, Allie Hamilton incontra un ragazzo del posto, Noah Calhoun e immediatamente se ne innamora. Anche Noah sente che lui e Allie sono fatti per stare insieme. Benché lei provenga da una famiglia facoltosa e lui sia un semplice operaio, nel corso di una appassionata e spensierata estate del sud i due diventano inseparabili. Le circostanze - l’improvviso scoppio della seconda guerra mondiale - li dividono, ma entrambi continuano ad essere tormentati dal ricordo l’uno dell’altro. Quando Noah torna a casa dalla guerra, anni dopo, Allie ormai è irrimediabilmente uscita dalla sua vita, ma non dal suo cuore. All’insaputa di Noah, Allie è tor-nata a Seabrook, dove si sono conosciuti e innamorati. Ma ora è fidanzata con Lon, un giovane soldato che ha conosciuto lavorando come volontaria in un ospedale militare

Tutti al mare (2011)

GENERE: CommediaREGIA: Matteo CeramiSCENEGGIATURA: Matteo Cerami, Vincenzo CeramiATTORI: Marco Giallini, Ilaria Occhini, Libero De Rienzo, Francesco Montanari, Anna Bo-naiuto, Ambra Angiolini, Claudia Zanella, Sergio Fiorentini, Ennio Fantastichini, Ninetto Davoli, Gigi Proietti, Rodolfo Laganà, Vincenzo Cerami, Franco Pistoni, Giorgio Gobbi

NOTE: Ninetto Davoli e Gigi Proietti facevano parte anche del cast di Casotto, di Sergio Citti, pellicola del 1977 alla quale il film si ispira chiaramente.

TRAMA

Ogni mattina, spingendo la carrozzella di sua madre, Maurizio percorre la passerella di lego che attraversa la macchia e lo porta all’entrata del suo chiosco sulla spiaggia. Dopo essersi assicurato che i suoi inservienti, Khaled e Omar, abbiano fatto un buon lavoro, va a issare la bandiera italiana, che svetta in cima alla costruzione. E’ tutto pronto, si aspettano i primi clienti...

Page 37: magazine ExpoArt # 19

37

DAVEDERE

GENERE: CommediaREGIA: Carlo VanzinaSCENEGGIATURA: Carlo Vanzina, Enrico VanzinaATTORI: Jerry Calà, Christian De Sica, Virna Lisi, Marina Suma, Angelo Cannavacciuolo, Karina Huff, Isabella Ferrari, Paolo Baroni, Angelo Maggi, Gianni Ansaldi, Giorgia Fiorio, Gior-gio Vignali, Gianfranco Barra, Ennio Antonelli, Enio Drovandi, Rita Forzano, Ugo Bolo-gna, Claudio Caramaschi, Edoardo Vianello, Guido Nicheli

Sapore di mare (1983)

NOTE: Il film si intitola Sapore di mare e non Sapore di sale, perché all’epoca un’altra casa cinematografica aveva messo in cantiere un film con quel titolo da far dirigere a Neri Parenti, registrandone il titolo e ac-quisendo i diritti dell’omonima canzone di Gino Paoli; il film però non fu mai realizzato e nel sequel si poté usare la canzone, inoltre lo stesso Paoli fa una comparsata a fine film cantandola. David di Donatello e Nastro d’argento a Virna Lisi come migliore attrice non protagonista.

TRAMA

Paolo e Marina, due fratelli napoletani in vacanza in Versilia con la famiglia, fanno amicizia con un gruppo di ragazzi anche loro in villeggiatura, i cui ‘capi’ sono Luca e Felicino, ricchi e viziati fratelli milanesi. L’anno è il 1964, l’estate di questi giovani è scandita da bravate, innamoramenti ed avventure amorose più sognate che realmente vissute, le quali però, se non altro, danno il via al prolife-rare di mirabolanti racconti e di pettegolezzi. Nel gioco delle coppie che si instaura, Marina si innamora di Luca, mentre Paolo cerca disperatamente l’amore della bella Susan, che però sta insieme al vuoto Felicino. Il secondo film è il sequel del primo.

Sapore di mare 2 - Un anno dopo (1983)GENERE: CommediaREGIA: Bruno CortiniSCENEGGIATURA: Bruno Cortini, Cesare FrugoniATTORI: Eleonora Giorgi, Mauro Di Francesco, Isabella Ferrari, Massimo Ciavarro, Gianni Ansaldi, Karina Huff, Giorgia Fiorio, Paolo Baroni, Angelo Maggi, Angelo Cannavacciolo, Pascale Reynaud, Anna Pettinelli, Enio Drovandi, Gianfranco Barra, Ennio Antonelli, Ugo Bolo-gna, Giorgio Vignali, Gino Paoli, Little Tony, Annabella Schiavone

NOTE: Il film, uscito al cinema nell’autunno del 1983, fu voluto dalla Medusa per pestare i piedi ai fratelli Vanzina (autori del primo film) che erano passati alla Filmauro per girare Vacanze di Natale e fu affidato a Bruno Cortini, già aiuto regista di Carlo Vanzina nel primo film; tutta-via, poiché furono utilizzati dei pezzi non usati nel primo film, anche i fratelli Vanzina figurano come sceneggiatori del sequel.

Page 38: magazine ExpoArt # 19

38

TRAMA

E’ passato un anno, e il gruppo della Capannina si ritrova sulla spiaggia della Versilia, anni ‘60. Solite avventurette sentimentali, soliti scherzetti da spiaggia, c’è qualche personaggio nuovo e qualcuno dei “vecchi” manca, ma, tutto sommato, le situazioni si ripetono: alcune coppie si cementano e altre si sciolgono; qui si bisticcia, lì ci si riconcilia. In fondo tutti si divertono e anche questa volta, come sempre, l’estate finisce e gli amici si separano: li rivediamo vent’anni dopo. Che tristezza: ora hanno messo giudizio, sono diventati adulti e si salutano e si lasciano con gravità e decoro!

DAVEDEREEXPOART

Dillo con parole mie (2003)

GENERE: CommediaREGIA: Daniele LuchettiSCENEGGIATURA: Ivan Cotroneo, Daniele Luchetti, Stefania MontorsiATTORI: Stefania Montorsi, Giampaolo Morelli, Martina Merlino, Marco Piras, Alberto Cucca

NOTE: In lingua inglese il film è stato tradotto come “Ginger and cinna-mon”, ossia Zenzero e cannella (i due ingredienti segreti della torta ci-tata e mangiata dai protagonisti). Al Festival di Cannes (Francia) è stato presentato in anteprima il 16 maggio 2003, mentre allo European Union Film Festival, in Repubblica Ceca, viene visionato dalla critica il 17 marzo 2004. Nel 2005 ha ricevuto diversi successi durante la premiere ungherese il 18 maggio, mentre il 29 ottobre è stato proiettato al Villerupt Italian Film Festival. Solamente in Canada è stato vietato ai minori di 14 anni.

TRAMA

Che estate terribile quella che si prospetta per Stefania e Megghy, rispettivamente zia e nipote. Stefania, trentenne, è stata appena lasciata dal suo compagno; la sedicenne Megghy, invece, ha appena perso l’occasione per trascorrere le vacanze con i suoi amici. Entrambe sole, decidono di partire per qualche giorno di relax in Grecia. Ma il destino decide di giocare un brutto tiro: sull’isola di Ios, infatti, Stefania incontra il suo ex Andrea mentre Megghy ritrova i suoi amici.

Page 39: magazine ExpoArt # 19

39

Dove vai in vacanza? (1978)GENERE: CommediaREGIA: Mauro Bolognini, Alberto Sordi, Luciano SalceSCENEGGIATURA: Jaja Fiastri, Ruggero Maccari, Rodolfo Sonego, Alberto Sordi, Sil-via Napolitano, Sandro Continenza, Furio ScarpelliATTORI: Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli, Pietro Brambilla, Clara Colosimo, Emilio Lo Curcio, Adriano Amidei Migliano, Elisabetta Pozzi, Paola Orefice, Lorraine De Selle, Ri-cky Tognazzi, Paolo Villaggio, Annamaria Rizzoli, Daniele Vargas, Gigi Reder, Peter Ada-bire, Paola Arduini, Paolo Paoloni, Alberto Sordi, Anna Longhi, Evelina Nazzari, Stefania Spugnini, Alfredo Quadrelli, Filippo Ciro’

NOTE: Sordi, a discapito di Tognazzi e Villaggio, indovina il migliore dei tre episodi.

TRAMA

Dove vai in vacanza? è un film collettivo del 1978, diviso in tre episodi indipendenti. Il primo, Sarò tutta per te è diretto da Mauro Bolognini, il secondo, Sì Buana, da Luciano Salce e il terzo, Le vacanze intelligenti, da Alberto Sordi. Le trame dei 3 episodi:

Sarò tutta per te Enrico decide di passare qualche giorno con la sua ex moglie Giuliana nella villa dell’ex-fidanzato di lei. Enrico contava di trascor-rere un periodo romantico con la sua ex-compagna ma l’imprevisto arrivo di amici e colleghi e persino dell’ex-fidanzato di Giuliana

manda all’aria i suoi piani.

Sì buana Versione caricaturale di Villaggio de “La breve vita felice di Francis Macomber”, primo de “I primi 49 racconti” di Hemingway a più riprese citato e parodiato durante il film, l’episodio racconta di Arturo, improvvisata guida turistica per safari africani organizzati da Paolo Panunti, che si trova suo malgrado coinvolto nel subdolo omicidio del maturo Cavalier Colombi per mano della giovane moglie Margherita. Quando questa riscuote il premio dell’assicurazione Arturo riceve un piccolo insperato risarcimento dalla bella assassina. Purtroppo lo sciagurato Arturo riesce a rovinare tutto il diabolico piano proprio un istante prima di venire a conoscenza del gesto magnanimo di Margherita.

Le vacanze intelligenti Le vacanze estive di Remo (Alberto Sordi) e Augusta Proietti vengono per la prima volta organizzate dai loro figli, ormai quasi tutti prossimi alla laurea che, forti della loro cultura superiore, pongono fine alle vacanze rilassanti dei genitori per rimpiazzarle con visite a musei, città e luoghi di interesse artistico nonché improbabili concerti. Come se non bastasse il figlio (futuro medico) impone loro una dieta ferrea. Remo e Augusta sanno anche che al loro ritorno troveranno un nuovo modernissimo arredamento che sostituirà quello vecchio giudicato obsoleto dai loro figli. Le tensioni createsi tra genitori e figli vengono meno solo davanti ad un copioso piatto di spaghetti, cucinato dai figli e i loro bizzarri amici appositamente per gli anziani genitori al termine delle loro estenuanti vacanze.

DAVEDEREEXPOART

Page 40: magazine ExpoArt # 19

40

EXPOART

Scandalo al sole (1959)GENERE: DrammaticoREGIA: Delmer DavesSCENEGGIATURA: Delmer DavesATTORI: Richard Egan, Dorothy McGuire, Sandra Dee, Arthur Kennedy, Troy Donahue, Constance Ford, Beulah Bondi, Jack Richardson, Martin Eric

NOTE: La pellicola è tratta da un romanzo di Sloan Wilson

TRAMA

A Pine Island, negli Stati Uniti, Bart e Sylvia vivono con il figlio adolescente Johnny e dirigono un albergo. Un giorno arriva il miliar-dario Ken Jorgenson accompagnato dalla moglie Helen e dalla figlia Molly. Mentre fra i due ragazzi scoppia quasi subito una tenera amicizia, le coppie adulte si dividono. Ken e Sylvia, guardando il loro rispettivi figli insieme, in un pomeriggio piovoso ripensano con nostalgia alla loro giovinezza, quando erano amanti e la madre di Sylvia aveva ostacolato il loro amore. Il guardiano notturno, però, li osserva e riferisce ad Helen dei loro incontri...

Vacanze romane (1953)GENERE: Commedia, RomanticoREGIA: William WylerSCENEGGIATURA: Ian McLellan Hunter, John DightonATTORI: Gregory Peck, Audrey Hepburn, Eddie Albert, Hartley Power, Harcourt Williams, Mar-garet Rawlings, Tullio Carminati, Paolo Carlini, Claudio Ermelli, Gorella Gori, Alfredo Rizzo, Laura Solari, Paola Borboni

NOTE: Pellicola vincitrice di 3 Premi Oscar: Miglior soggetto, miglior attrice protagonista e Migliori Costumi.

Page 41: magazine ExpoArt # 19

41

EXPOARTTRAMA

Una bella fiaba dei nostri tempi con una Cenerentola alla rovescia. La giovane principessa Anna (Hepburn) si trova a trascorrere una vacanza con i genitori e il seguito a Roma. Un bel giorno, stanca delle cerimonie e del protocollo, se la svigna e prova a mescolarsi ai comuni mortali. Si innamora di un giornalista americano, Bradley (Peck), che la trova addormentata su un muretto e la porta a casa sua, ignaro della vera identità della ragazza. Lo scopre il giorno dopo dal giornale e, meditando un grosso scoop, si accorda con un amico fotografo per fare un servizio sulla faccenda. In questa tenera commedia sentimentale venne lanciata la giovanissima Hepburn che conquistò subito un premio Oscar. Il regista dirige con eleganza il cast e dipinge una Roma popolata di curiosi personaggi e pun-teggiata da gustose pennellate di costume. Impeccabile e vellutata la fotografia. Un secondo Oscar fu assegnato al film per il soggetto.

TRAMA

Frances è un’ingenua diciassettenne, ed è diversa dalle sue amiche, che pensano soltanto alle avventure sentimentali. Così mentre le altre ragazze sono indispettite per il contegno dei ragazzi che frequentano la loro stessa spiaggia e mostrano per loro uno scarso interesse, a vantaggio del surf, a Frances la cosa non dispiace. Conosce un gruppo di ragazzi che si atteggiano a vagabondi e si dedicano al surf e si avvicina a due di loro: Kahuna, il capo della banda, e Moondoggie, che benché provenga da una famiglia benestante, preferisce una vita indipendente. Un giorno, mentre Frances sta nuotando al largo, resta impigliata tra le alghe ed è Mo-ondoggie a soccorrerla e a salvarle la vita. Frances entra a far parte del gruppo, ma anche loro la trattano come una bambina, e le danno il soprannome di “Bruscolo”. Frances inizia a preoccuparsi e sospetta di essere anormale e troppo diversa dalle altre ragazze. Si confida con la mamma, e questa la rincuora. Dopo qualche tempo il sentimento che prova per Moondoggie diviene sempre più profondo, malgrado lui continui a mantenere un atteggiamento indifferente nei suoi riguardi. A poco a poco Frances fa amicizia con tutta la banda; i ragazzi le si affezionano e la fanno partecipare alle loro scorribande acquatiche con il surf. Per ingelosire Moon-doggie durante una festa gli dice di essere innamorata di Kahuna e per dare scandalo, lo va a trovare di notte, da sola. Moondoggie, che l’ha seguita, interviene e la violenta lotta che si scatena tra i due giovani richiama la polizia che riporta Frances ai genitori preoccupati. L’estate è al termine, è tempo per tutti loro di crescere...

I cavalloni (1959)GENERE: CommediaREGIA: Paul WendkosSCENEGGIATURA: Gabrielle UptonATTORI: Sandra Dee, James Darren, Cliff Robertson, Arthur O’Connell, Bruce Belland, Mary LaRoche, Joby Baker, Sue George, Jo Morrow, Yvonne Craig, Patti Kane, Doug McClure, Glen A. Larson, Ed Cobb, Don Clarke

NOTE: Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Frederick Kohner.

Page 42: magazine ExpoArt # 19

42

Un mercoledì da Leoni (1978)

GENERE: DrammaticoREGIA: John MiliusSCENEGGIATURA: John MiliusATTORI: Jan-Michael Vincent, William Katt, Gary Busey, Patti D’Arbanville, Lee Purcell, Sam Melville, Darrell Fetty, Gray Frederickson, Hank Warden, Joe Spinell, Steve Kanaly, Gerry Lopez

NOTE: Il film diretto da John Milius all’epoca fu un flop totale, in un periodo di contestazione (Apocalys Now, del quele Milius fu sceneggiatore) e Fantascien-za estrema (Guerre Stellari) la pellicola fu considerata banale dalla critica, ma il pubblico sovrano per fortuna decise il contrario: dopo un minimo di riscontro nelle sale, fu con l’avvenire dell’home video e del tamtam degli appassionati di surf che questo film venne riscoperto nella metà degli anni 80, e infatti a suo onore fu imbastita buona parte del film Point Break, tanto che perfino uno dei tre protagonisti, Gary Busey, fu scelto per un ruolo anche nella pellicola con Keanu Reves. Busey era l’unico che non sapeva fare surf quando fece il provino per il “Mercoledì”, ed imparò in poche settimane.

TRAMA

Le spiagge della California sono a volte battute da venti che provocano mareggiate paurose. Sono l’occasione migliore per le esibi-zioni dei vecchi e nuovi campioni del “surf”. Tre di questi - Jack Barlow, Matt Johnson e Leroy - si mettono in luce nell’estate 1962: sono i beniamini dello stravagante Bear, artigiano delle tavole per questo sport, ex campione, filosofo. Negli anni che seguono i tre amici si incamminano per strade che lentamente li separano.

Paradise (1982)

GENERE: RomanticoREGIA: Stuart GillardSCENEGGIATURA: Stuart GillardATTORI: Phoebe Cates, Willie Aames, Neil Vipond, Aviva Marks, Tuvia Tavi, Joseph Shiloach, Itzhak Ne Eman, Richard Eurnock, Ricki Halfron

NOTE: Il Film portò al successo la giovane Phoebe Cates sia come attrice che come cantante, il brano Paradise rimase ai vertici delle classifiche delle Hit Parade in tutto il mondo per lungo tempo, diventando uno dei maggiori successi degli anni ‘80 donando fama al film.

DAVEDEREEXPOART

Page 43: magazine ExpoArt # 19

43

TRAMA

L’avventura dovrebbe svolgersi nel 1823: Sarah, inglesina quattordicenne rimasta orfana del padre medico, trucidato mentre la ra-gazza si trova con lui a Bagdad, dovrebbe rientrare in patria accompagnata dall’unico servo rimastole. Il servo ottiene per sé e per la ragazza di unirsi a una carovana diretta a Damasco, alla quale si accodano - all’ultimo momento - anche un pastore protestante americano, con la moglie e il figlio David adolescente. Sarah è stata, però, adocchiata bramosamente da un arabo mercante di schiavi, che ben presto assale la carovana, decimandola. Sfuggita non si sa come alla cattura, Sarah - sempre tallonata dal predatore - pro-segue il viaggio attraverso il deserto, col servo e con David, rimasto a sua volta orfano. Trucidato dall’arabo anche il servo, durante una uscita di ricognizione, i due adolescenti proseguono alla ventura, con la sola scorta di un paio di scimmie, fra deserti fasulli e oasi - piscina in cui esibirsi in giochini erotici fino a un mare - cartolina, sullo sfondo del quale si delinea una città, che porrà fine al loro banale Paradise.

DAVEDEREEXPOART

Laguna blu (1980)GENERE: AvventuraREGIA: Randal KleiserSCENEGGIATURA: Douglas Day StewartATTORI: Christopher Atkins, William Daniels, Elva Josephson, Leo McKern, Gus Mercurio, Jeffrey Measn, Alan Hopgood, Gleen Kohan, Brooke Shields

NOTE: Nonostante si tratti di un film d’amore, la visione del film per un pubblico minorenne è con l’accompagnamento di un pubblico adulto, a causa delle scene di nudo. Infatti Brooke Shields è stata portata in tribuna-le. Ciò non accade nel sequel, che è visibile a tutti.

TRAMA

Verso la metà dell’Ottocento il veliero Northumberland naufraga in pieno oceano. Al disastro scampano due bambini, Richard ed Emmeline, e l’anziano cuoco di bordo, Paddy Burton. Tutti e tre approdano su un’isoletta sconosciuta, lontana dalla rotta delle navi. Dopo essere stato, per i due bambini, un padre, un amico, un compagno di giochi, un giorno Paddy muore. Addestrati da lui a so-pravvivere, Richard e Emmeline crescono senza correre troppi pericoli: senza essere, soprattutto, scoperti da certi indigeni, che da un’isola vicina vengono di quando in quando sulla loro isola a celebrare sacrifici umani. Divenuti adolescenti, poi adulti, Richard e la sua compagna scoprono l’amore ed hanno uno splendido bambino. Questi, un giorno, mentre la famigliola è in mare su una barca, ingoia certe bacche, che stando al vecchio Paddy provocherebbero un sonno senza risveglio.Disperati i suoi genitori decidono di darsi la morte, mangiando anche loro le bacche. Mentre giacciono, apparentemente senza vita, sul fondo della barca accanto al figlio, li scorgono i marinai di un veliero, che da tempo li andava cercando (a bordo c’è il padre di Richard), i tre sono profondamente ad-dormentati. Si sveglieranno?

Page 44: magazine ExpoArt # 19

44

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di Agosto (1974)DAVEDEREEXPOART

GENERE: CommediaREGIA: Lina WertmüllerSCENEGGIATURA: Lina WertmüllerATTORI: Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Riccardo Salvino, Isa Danieli, Aldo Puglisi, Luis Suarez, Lucrezia De Domizio, Giuseppe Durini, Anna Melita, Eros Pagni

NOTE: Del film è stato realizzato un remake dal titolo Travolti dal destino (titolo originale Swept Away) diretto dal regista Guy Ritchie ed interpretato da Madonna e da Adriano Giannini, figlio di Giancarlo.

TRAMA

Raffaella Pavoni Lanzetti, moglie di un ricchissimo industriale milanese, con alcuni amici si sta godendo una crociera al largo della Sardegna su di una lussuosa barca. Prepotente, snob, piena di sè, non s’avvede quanto il suo atteggiamento e le sue conversazioni contengano d’offensivo nei riguardi della proletaria ciurma in cui a schiumare di rabbia repressa c’è un certo Gennarino Carunchio, siciliano, comunista, caratteraccio. Usciti soli su di un gommone, Raffaella e Gennarino finiscono su di un’isola deserta. La disperata situazione offre al maschio proletario il destro per capovolgere la situazione e vendicare secoli di angherie schiavizzando l’altezzosa industriale, che, passando dalla rabbia alla paura e all’incanto, cade persino nell’amore. Il ritorno al continente ristabilisce le distanze: Raffaella viene fagocitata (con qualche sterile rimpianto) dal sistema; Gennarino tornerà a portare la valigia alla corpulenta madre dei suoi figli.

Vacanze sulla spiaggia – Beach party (1963)GENERE: CommediaREGIA: William AsherSCENEGGIATURA: W. Asher, Robert DillonATTORI: John Ashley, Morey Amsterdam, Frankie Avalon, Robert Cummings, Annette Funicello, Harvey Lembeck, Dorothy Malone, Jody McCrea, Eva Six

NOTE: Vacanze sulla spiaggia è il capostipite di una serie di film, prodotti dalla American International Pictures, che hanno la stessa impostazione e lo stesso target (indirizzati agli adolescenti) e che, anche se non si possono considerare seguiti veri e propri, fanno parte del filone dei beach party movies prodotti dalla stessa compagnia, con gli stessi personaggi o molto simili (giovani in cerca del divertimento), con lo stesso cast (a volte i nomi dei personaggi sono diversi) e con la stessa ambientazione (principalmente la spiaggia e la località balneare ma due film della serie sono ambien-tati in montagna e in una casa infestata dai fantasmi).

TRAMA È un film commedia statunitense con Robert Cummings, Dorothy Malone e Frankie Avalon.

È un film indirizzato ai giovani e ambientato durante l’estate del 1962 su una spiaggia della California, dove un antropologo, il pro-fessor Robert Orville Sutwell, sta segretamente studiando le abitudini amorose dei “selvaggi” adolescenti californiani e il loro strano gergo. Il film è ricordato per la sua colonna sonora originale e vede i cameo di Vincent Price e Elizabeth Montgomery.

Page 45: magazine ExpoArt # 19

45

EXPOART

HOTEL MARINA

HOTEL MARINA - zona centro - Frontemare - Via D. Alighieri 18 - 30016 - Lido di Jesolo (Venezia)Tel: +39 0421 380038 - Fax: +39 0421 93076 - www.hotelmarinajesolo.it - [email protected]

Hotel con piscina a Jesolo in stile mediterraneo ,si trova direttamente sul mare ed e’ situato nella posizione piu’ centrale ed esclusiva del Lido di Jesolo. Questo hotel fronte mare dispone di una grande terrazza con piscina per adulti per bambini. L’ampio parcheggio privato, e l’unico giardino nel cuore el Lido di Jesolo, rendono l’Hotel Marina l’ambiente ideale per le vostre vacanze, Wi-Fi zone gratuita per tutti gli ospiti. Le camere standard, sono arredate con gusto, e dotate di servizi privati con doccia, aria condizionata e cassa-forte digitale. Le camere superior, completamente ristrutturate, sono dotate di bagno privato con asciugacapelli, scaldasal-viette, box doccia, Tv -sat/ Lcd, telefono con linea esterna diretta, aria condizionata, cassaforte digitale e letto sommier. Cucina regionale e internazionale, menu’ a scelta tra 5 primi e 5 secondi, ricco buffet di insalate, colazione a buffet, servizio al tavolo altamente qualificato. La spiaggia privata, l’ombrellone , il lettino e la sedia a sdraio, cosi’ come l’uso del lettino a bordo piscina, sono inclusi nel prezzo di listino. L’Hotel Marina dispone anche di due Residence, il Residence Marina e il Residence Progresso, per usufruire di un vero e proprio appartamento per le vacanze nel parco dell’Hotel. Gli appartamenti sono modernamente arredati, e gli ospiti possono usufruire di tutti i servizi dell’Hotel.

Jesolo Lido (Venezia)

Page 46: magazine ExpoArt # 19

46

SAVERIO FERRANDINO

EXPOART

http://saverioferrandino.wix.com/1#!__home

Page 47: magazine ExpoArt # 19

47

in MOSTRA

Page 48: magazine ExpoArt # 19

48

EXPOART MOSTRA

Una delle caratteristiche più pittoresche del M.A.D.R.E. è sicuramente l’ubicazione: sito in via Luigi Settembrini, in uno dei quartieri più antichi di Napoli, a 15 minuti dalla metro Cavour e a due passi da “Spacca Napoli” (passeggiare per Spaccanapoli è come percorrere mille anni di storia in pochi chilometri, avanzando verso il futuro, spinti dal passato della città.) Il Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina (M.A.D.R.E) è un bello spazio espositivo, all’interno del quale è possibile avvalersi del-la professionalità di guide cordiali. Il museo deve il proprio nome all’edificio che lo ospita, il Palazzo Donnaregina, che sorge vicino al Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato dagli Svevi (XIII seco-lo) e poi ampliato e ricostruito nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò . Il museo ospita al primo piano la collezione Permanente di artisti di fama internazionale quali Koons, Clemente, Kapoor, Kounellis, Paladino, Serra, Paolini, Fabro,Horn Lewitt, Long e Bianco. La biblio-teca e l’archivio multimediale fungono da centro di documentazione sull’arte contemporanea del XX e XXI secolo. Un ponte sospeso in ferro conduce alla caffetteria ed al ristorante. La collezione storica che annovera artisti del calibro di Warhol, Manzoni, Vedova, Mazzei, Pisani, Rauschenberg e molti altri è sita al secondo piano . Il terzo piano è dedicato alle mostre ed agli eventi. Al piano terra vi sono la sala polivalente, il bookshop e la biglietteria. L’opera che mi ha particolarmente colpito è quella di Anish Kapoor, dal titolo Dark Brother. Un rettangolo scuro che apre un nero spazio vuoto sul pavi-mento. L’opera realizzata nel 2005 è ubicata nella Sala Kapoor, al primo piano del Museo. Nel vederla si è colti da una sindrome di Stendhal concettuale. Si rimane ipnotizzati da questo “buco” a tal punto da non poterne più staccare lo sguardo. Kapoor, con un grande effetto di disorientamento, veicola lo sguardo dello spettatore verso l’infinito e verso le viscere della madre terra. La mia giornata al Museo M.A.D.R.E si è conclusa con una romantica passeggiata per i vicoli di Napoli, e ad ogni passo, ad ogni mattone, vi era un pezzetto di storia a catturare la mia attenzione. Napoli è uno scrigno di bellezza che non può essere aperto di fretta ma va gustato e scoperto con calma e passione.

U n g i o r n o a l M . A . D . R . E .Di Carlo Capone

Page 49: magazine ExpoArt # 19

49

EXPOART MOSTRA

Page 50: magazine ExpoArt # 19

50

EXPOART MOSTRA

50

Page 51: magazine ExpoArt # 19

51

Page 52: magazine ExpoArt # 19

52 IL GUSTO é KINGfacebook.it