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“La didattica non è riempire un vaso, ma accendere un fuoco”
Teofrasto, filosofo greco(371 aC– 287 aC) La chimica insegnata oggi
negli istituti tecnici si rivolge a ragazzi del biennio che spesso
hanno un atteggiamento non del tutto benevole verso la materia. In
effetti, i media riportano spesso una visione distorta della CHIMI‐
CA collegando ad essa i problemi dell’inquinamento , delle armi
nucleari, della sintesi di sostanze nocive per l’uomo e gli altri
esse‐ re viventi ,degli esplosivi utilizza‐ ti nelle stragi
terroristiche ... Questa disciplina può essere somministrata ai
discenti parlan‐ do di sostanze ,legami, formule, leggi …. ma una
didattica di questo tipo riempie i vasi senza accendere fuochi . La
passione che alimenta il fuoco trae la sua origine da un
insegnamento che identifica la chimica come una scienza calata nei
problemi del quotidiano (salute, alimentazio‐ ne, ambiente,
energia, ecc.). Il chimico che insegna chimica sa che l’interesse
per la materia è incentrato sulle attività pratiche da realizzare
in laboratorio, poi‐ chè con gli allievi non si insegna chimica ma
si “fa chimica”! I ra‐ gazzi coinvolti nelle esperienze
laboratoriali curriculari ed extra curriculari, hanno “viaggiato”
nel mondo che li circonda con spirito critico e consapevole. Gli
insegnanti di chimica, realizzan‐ do percorsi formativi specifici,
hanno svolto la loro “mission” nella speranza di aver acceso nei
loro studenti un fuoco o, nel peggiore dei casi, almeno una
fiammella!
Concetta Gallo Docente di Chimica
ITI “A.MONACO”
COSENZA
DIPARTIMENTO DI CHIMICA
A.S. 2016/17
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA
m i
Paperino Chimico Genio Nel 1944, il grande Carl Barks ‐
disegnatore di Zio Paperone, Paperino, Qui Quo Qua, e scrittore di
memorabili avventure di tutta la famiglia dei paperi- nella storia
Paperino Chimico Genio narrava di come, prendendo una botta in
testa per aiutare i nipotini Qui Quo e Qua con il loro "piccolo
chimico", Pape- rino diventasse "il più grande chimico
dell'Universo".Con un buffo lin guag- gio pseudochimico, pieno di
termini inventati di sana pianta, Paperino inventa la "Paperite",
il più potente esplosivo mai esistito , che sfrutta poi come
carburante per andare con un razzo attorno alla luna. Per produrre
la Paperite, Paperino utilizza il Metilene, CH2, dando così inizio
alla chimica dei Carbeni.
Questa molecola però, sarebbe stata osservata dai chimici
soltanto negli anni cinquanta : il merito a Paperino di aver, non
solo ipotizzato l'esistenza del CH2, ma anche di averlo utilizzato
per una sintesi chimica!
Dario Bressanini (L e Scienze 416, Aprile 2003
Progetti del Dipartimento di Chimica " VIAGGI "NEL MONDO CHE CI
CIRCO N DA
Utilizziamo il fumetto di Carl Barks per introdurre i “ VIAGGI “
NEL MONDO CHE CI CIRCONDA, effettuati dagli allievi delle prime e
seconde classi in que - sto anno scolastico. Lo scopo della chimica
è conoscere le caratteristiche della materia per poi modificarla ;
spesso i nostri allievi ci chiedono esperi menti straordinari ed
eclatanti come quelli che
si trovano in rete, magie spesso pericolose con dotte in
ambienti non sicuri che riempiono gli occhi e non la mente! Noi li
abbiamo guidati a piccoli passi in questo mondo cosi particolare ,
fornendo
idonei strumenti per acquisire conoscenze e competenze
specifiche, con la finalità di farli crescere ed operare
consapevolmente nel rispetto dell’ambiente in cui vivono.
I Docenti di Chimica e Laboratorio di Chimica
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Educare i giovani alla solidarietà: raccolta fondi per TELETHON
2016 Da alcuni anni l’ ITI “A. MONACO”‐ Cosenza partecipa alla
manifestazione organizzata dalla Fondazione TE‐ LETHON ,in
collaborazione con la BNL, per la raccolta di fondi da destinare
alla ricerca sulle MALATTIE GENETI‐ CHE RARE .Anche quest’anno,
nell’ambito del progetto “Telethon 2016” molte classi del biennio,
hanno realiz‐ zato nel Laboratorio di Chimica alcuni prodotti che
sono stati offerti in cambio di piccole donazioni INTERAMENTE
DEVOLUTE alla Fondazione .La partecipazione alla Manifestazione
oltre che appassionare gli alunni verso le Attività Laboratoriali e
a favorire l’interazione tra studenti di classi diverse, è da
considerarsi un’occa‐sione unica per motivare, guidare e sostenere
il percorso formativo attraverso la SENSIBILIZZAZIONE ALLA
SOLI‐DARIETÀ (sviluppata attenzione verso le persone sofferenti),
alla EDUCAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE (utilizzo di contenitori
riciclati), all’EDUCAZIONE ALLA SALUTE (corretto approccio verso
sostanze che creano dipendenza). La realizzazione del “Progetto di
solidarietà: Telethon 2016”- inserito nel POF dell’a.s. 2016/17 ha
previsto l’impegno di docenti, alunni , assistente di lab e
collaboratore scolastico dai primi di ottobre 2016 al 20 dicembre
2016 .Sono stati effettuati lavori nel laboratorio di chimica che
hanno previsto la preparazione di: saponi artigianali ottenuti
dalla lavorazione di 20 KG di strutto che sono stati curati ed
essiccati per circa due mesi ;vasetti di erbe
e piante aromatiche, raccolte da alunni e da tutti i
partecipanti al progetto in boschi ed orti di diverse zone della
provincia di Cosenza che sono state pulite, lavate, essiccate ,
sminuzzate e conservate in vasetti provenienti dagli asili nido
previamente sottoposti a lavaggio, privati delle etichette
incollate sui vetri e sterilizzati ; sacchetti di lavanda
essiccata;liquori ottenuti mediante la tecnica della infusione a
freddo che ha contemplato la cura degli infusi per circa 30 giorni,
la raccolta di bottiglie di succo di frutta presso esercizi
commerciali e il relativo riciclo dopo essere stati lavati, privati
delle etichette incollate sui vetri e sterilizzati ,la preparazione
di sciroppi di zuccheri e cioccolato. Tutti i prodotti ottenuti
sono stati confezionati mediante l’utilizzo di colla a caldo,
carta, stoffe, merletti,paglia ,rafia e altro materiale ;sono stati
realizzati striscioni e lavori di rivestimento di cassette in cui
deporre i manufatti ottenuti . La partecipazione alla maratona
organizzata dalla fondazione Telethon presso la BNL di Cosenza il
16/17 dicembre 2016 è stato il culmine del nostro lavoro ! Al
termine della manifestazione tutto il materiale utilizzato è stato
rimesso a posto, così come i locali che per circa tre mesi hanno
visto il transito quotidiano di numerose persone. Un p l a u s o va
alla signora Iuele che ha messo a disposizione la sua
professionalità e la sua passione per la realizzazione del
progetto.
Concetta Gallo e Stefania Torletti- Docenti di Chimica
Sostanze volatili Punti di ebollizione
Reazioni chimiche Sostanze acide e basi‐ che pH
MANIFESTAZIONE
TELETHON
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
Tappe del progetto e riferimenti agli argomenti di chimica
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
MALVA SALVIA
TE VERDE
ORIGANO FINOCCHIETTO
TE VERDE ‐ FOGLIA
E se le foglie di te verde ricordano la cannabis...
3
ALLORO BASILICO PREZZEMOLO MENTA PEPERONCINO ROSMARI‐ NO 1^
Fase
EDUCAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Raccolta di vasetti di vetro e di bottigliette
Lavaggio e sterilizzazione Differenziazione
EDUCAZIONE ALLA SALUTE La cannabis e i giovani
Le piante ed erbe aromatiche contengono sostanze penetranti che
conferiscono particolari caratteristiche organolettiche; sono
ricche infatti di oli essen‐ ziali ,miscugli oleosi di sostanze
organiche differenti, che posso‐ no essere ottenuti per
distillazio‐ ne o per spremitura
… prima di tutto parliamo di cannabis!
Perché i giovani consumano cannabis? Provare sostanze che
inducono dipendenza è un fenomeno diffuso tra i giovani. Spesso la
cannabis viene consumata insieme agli amici, dando così un senso di
appartenenza al gruppo. Cruciali sono la curiosità e la ricerca del
divertimento e rilassamento. Il consumo di cannabis può diventare
un problema? Il consumo di cannabis tra ragaz‐ zi molto giovani
(sotto i 15 anni) è generalmente problematico e dovrebbe essere
visto dagli educatori come un chiaro segnale d'allarme. Per gli
organi respiratori e il sistema cardiovascolare il fumo di cannabis
è spesso più dannoso del fumo di tabacco perché viene inalato più
profondamente. La dose e così anche l'effetto sono difficil‐ mente
quantificabili Cannabis: cose da sapere. Dosi alte possono
provocare attacchi di panico o stati d'an‐ sia. La memoria e la
capacità di reazione sono ridotte dal consumo di cannabis. Guida‐
re dei mezzi o manovrare delle macchine sotto influsso della
cannabis è pericoloso. La cannabis è illegale Il consumo regolare
di cannabis provoca una diminuzione della capacità di
concentrazione, di attenzione e di apprendimento e alla lunga può
porta‐ re a dipendenza psichica. Nelle persone con problemi
psichici o neurologici, il consu‐ mo di cannabis può portare a
accentuare depressioni o altre malattie psichiche gravi. ALUNNI IIB
el
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
2^ Fase Raccolta erbe: genitori, nonni alunni e
proff!
4
Le erbe e le piante sono state raccolte in varie zone della
provincia di Cosenza. Trattasi di piante ed erbe non trattate o
selvatiche ,portate in laboratorio , lavate ed essiccate
;l’essiccazione è avvenuta per alcune all’aria (alloro, malva,
finoc‐ chietto, menta, te verde) ,per altre in stu‐ fa (basilic0,
prezzemolo, peperoncini , salvia). Successivamente sono state maci‐
nate o sminuzzate, nonché private delle parti inutilizzabili e
messe nei vasetti rici‐ clati. ALUNNI I A INF
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5
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
3^ Fase
ALCOL…. COME RISORSA
L’ingrediente principale è l’alcool alimentare a 95° ,insieme a
sostanze aromatizzante ,erbe aromatiche, frutta , …, zucchero e
acqua. Le combinazioni di frutta, spezie, erbe, con l’alcool e
dell’alcol con lo sciroppo di acqua e zucchero sono tantissime .
Per la prepara‐ zione lavare , asciugare e mondare la frutta o le
erbe …. metterle a macerare con l’alcool in un barattolo di vetro,
con un coperchio o tappo a chiusura ermetica ,pulito e
sterilizzato. In questa fase si pos‐ sono aggiungere degli aromi.
Si possono anche usare solo sostanze aromatizzanti senza frutta o
erbe. Conservare in luoghi bui e freschi Il tempo di macerazione è
di tre /quattro settimane .Si prepara lo
sciroppo e si versa dentro l’estratto alcolico filtrato. Si
filtra il li‐ quore e lo si versa in bottiglie di vetro, pulite e
sterilizzate, con
un imbuto foderato di carta da filtro o un pezzo di garza di
cotone pulita. Si chiudono le bottiglie con dei turaccioli
di sughero e si lascia riposare il liquore almeno un mese prima
di consumarlo. Silvia IIC INF
LIQUORE MOLITERNO ALTO‐ MONTE,è stato il nostro spon‐
PepeCiok :Liquore al cioccolato e peperoncino
Si tagliano in due dei pe‐ peroncini con i semi intat‐ ti e si
mettono in un ba‐ rattolo con chiodi di garo‐ fano,cannella e
vaniglia; si aggiunge l’alcol e si tiene in infusione per un me‐
se.Allo sciroppo di acqua e zucchero si aggiunge cacao in polvere ;
una volta addensato si addi‐ ziona l’estratto alcolico filtrato Si
lascia riposare e si riempiono le bottiglie
Amaro del Cuore : Li‐ quore alle erbe
Abbiamo utilizzato i fusti e le foglie aromatiche di basilico
rosmarino menta salvia finocchietto esclu‐ dendo i semi e ,dopo
averli lavati ed asciugati, li abbiamo messo in infusio‐ ne per 30
gg. Abbiamo preparato lo sciroppo di acqua e zucchero che abbiamo
aggiunto al fil‐ trato alcolico.Dopo aver lasciato riposare abbiamo
riempito le bottiglie
CedroCiok :Liquore al cedro e peperoncino
Abbiamo utilizzato la buc‐ cia del cedro , senza parte bianca
che renderebbe il liquore amaro, e l’abbiamo messa in infusione con
al‐ col, per tre settimane. A questo punto all’acqua calda si è
aggiunto cacao in polvere e zucchero ; una volta addensato si è
aggiun‐ to l’estratto alcolico filtra‐ to.Dopo aver lasciato ripo‐
sare abbiamo riempito le bottiglie
sor . Il dott Giulio Sciarra ci ha fornito preziosi consigli e
pic‐ coli “segreti” per migliorare la qualità dei nostri liquori.
Inol‐ tre ci ha omaggiati di una for‐ nitura di bottigliette per il
nostro amaro. Il LIQUORE MO‐ LITERNO viene da una lunga tradizione
tramandata da ge‐ nerazioni e i prodotti sono i liquori classici
come liquiri‐ zia, caffè, e amaro, e i più mo‐ derni lime,
bergamotto, li‐ metta, fragolino, porcino, finocchietto, olio di
oliva . . Molto carini e ricercati anche il marchio e la forma
della bottiglia. La famiglia Sciarra, oltre alla gestione
dell'azien‐ da, porta avanti un'attrazione d'interesse turistico,
dal mo‐ mento che cura un piccolo museo a tema : anni di pre‐ miata
attività hanno permes‐ so di conservare i vecchi stru‐ menti del
mestiere per l'alle‐ stimento del museo familiare C.Gallo
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
4^ Fase I SAPONI ARTIGIANALI -La chimica in azione Dal punto di
vista chimico il sapone naturale è un composto di sale sodico o
potassico di acidi grassi, unito a glicerina e a tracce di acqua.
Questo sale si ottiene soltanto attraver‐ so una reazione chimi‐
ca, detta saponifica‐
zione, che innesca una vera e propria trasfor‐ mazione della
materia.La reazione che produ‐ ce il sapone avviene ogni qualvolta
una base alcalina (soda caustica NaOH ) viene diluita in un
liquido(acqua) e fatta reagire con un acido debole (i grassi
vegetali o animali).
La trasformazione della materia che noi inneschiamo consente di
partire con grassi, liquido e soda e di finire con un prodotto che
non ha più nul‐ la a che vedere con gli ingredienti che l'hanno
generato (o ne mantiene poche tracce ). La glicerina è un sot‐
toprodotto della reazione chimica che genera il sale‐ sapone e
resta nel prodotto finito dandogli plasticità, morbidezza e ren‐
dendolo più delica‐ to con la pelle. In laboratorio abbia‐ mo
preparato il sapone con il me‐ todo a freddo che sfrutta il calore
naturale prodotto dalla reazione chi‐ mica; fondamenta‐ le è pesare
con molta precisione gli ingredienti. Noi ab‐ biamo utilizzato
strutto, NaOH, ac‐ qua e farina (collante), succes‐ sivamente i
saponi
sono stati curati ed essiccati per circa due mesi .
S.Torletti
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PROGETTO DI SOLIDARIETA' : TEl.ETHON 2016
saponi pronti
per la stagionatura
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
La lavanda è un fiore tra i più pro‐ fumati e può essere usata
per creare dei sacchetti profumati da
mettere negli armadi e nei comodini per aromatizzare i vestiti
(perfetti anche come regalo!) .
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TELETHON 2016
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
INTERVENTO PROF. CARMINE CNR ‐Mangone (CS) La manifestazione
Telethon oltre a sensibilizzare gli studen‐ ti alla solidarietà
verso le persone sofferenti, ci ha dato la possibilità di
affrontare argomenti ad alto carattere scienti‐ fico. In
particolare quest'anno il 9 dicembre 2016 nell'aula magna del
nostro istituto, il professore C. Ungaro ha tenu‐ to, per gli
studenti del biennio coinvolti nel progetto “Telethon 2016‐2017”,
una lezione sulle malattie genetiche. Il Professor Ungaro si è
soffermato sulla descrizione della Ada‐Scid, una rara
immuno‐deficienza, di cui si dispone ormai una terapia genetica
accessibile a tutti i pazienti in Europa, grazie ai ricercatori
Telethon dell'Istituto San Raffaele di Milano. Il prof. Ungaro ha
spiegato i risultati di tanti anni di lavoro che hanno portato alla
Strimvelis, la prima terapia ex vivo con cellule staminali per
trattare i pazienti affetti dalla raris‐ sima malattia ADA‐SCID
(immunodeficienza severa combi‐ nata da deficit di
adenosina‐deaminasi). Inoltre abbiamo avuto modo di conoscere il
lavoro che il prof. Ungaro quotidianamente svolge al CNR di
Mangone, riguardo le malattie genetiche rare più diffuse sul nostro
territorio.
Stefania Torletti‐ Concetta Gallo‐ Docenti di Chimi‐ ca
#presente x….
unprogetto d’amore!
I T I “A.MONACO” ………….
TELETHON 2017
TELETHON 2016- 17Le malattie genetiche rare
ETICHETTE
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016 Esperienza scolastica con il “drone”
La parola “drone” non è altro che il nome comune, e forse
improprio, per definire una speciale categoria di oggetti volanti:
gli Ae‐ romobili a Pilotaggio Remoto (APR). Così come suggerisce la
definizione, si parla di dispositivi di varie dimensioni capaci di
li‐ brarsi in cielo senza necessità di un pilota a bordo, che
rimane a terra – o su un veicolo adiacente – armato di radiocomando
per dirigerne i movimenti. Meglio conosciuti come multirotori, non
sono altro che elicot‐ teri multielica radiocomandati che variano
da 3 a 8 eliche in base ai diversi utilizzi. Il drone può restare
fermo sul posto e/o navi‐ gare in base a una rotta pre‐ impostata.
Per il progetto Telethon hanno lavorato 12 classi del biennio
guidate dalle profsse Gallo C e Torletti S ; tanti sono stati i
ragazzi che han‐ no dato piccoli e/o grandi contributi sia in ore
curriculari che extra curriculari. Come fare per riprenderli tutti
insieme ? …si è pensato a tal proposito di realizzare delle riprese
aeree utilizzando un drone! Il drone per volare e accorgerci che
siamo vera‐ mente piccoli ;nel mondo in cui viviamo solo unendoci
gli uni agli altri possiamo es‐ sere vincenti .Montato il drone
l’abbiamo fatto partire. Abbiamo iniziato con il ripren‐ dere la
parte esterna della scuola e l’istituto vecchio, successivamente ci
siamo sofferma‐ ti sull’istituto nuovo ,sui capannoni ed ab‐ biamo
concluso con le palestre e i campet‐ ti. La scuola dall’alto ci ha
colpito molto per‐ ché è enorme! I nostri compagni radunati nei
campetti sembravano delle formiche. Tutte le persone che abbiamo
ripreso hanno sentito parlare di solidarietà e ci hanno aiu‐ tato
ad aiutare . Partecipare al progetto è stato molto divertente e
coinvolgente, c’è piaciuto molto stare insieme ai ragazzi delle
altre classi, abbiamo fatto nuove amici‐ zie.Ma la cosa più
importante è di aver aiuta‐ to molti bambini in difficoltà che
soffrono per malattie di cui non si conosce la cura. Vendendo, su
Corso Mazzini, i prodotti pre‐ parati e confezionati nel
laboratorio di chi‐ mica con la nostra Professoressa Gallo, la prof
Torletti e la sigra Iuele ci siamo sentiti utili e felici. Inoltre
abbiamo un’altra certez‐ za :oggi abbiamo pilotato un drone, doma‐
ni, con gli studi specifici del triennio, lo progetteremo. Andreoli
Salvatore, Cipolla Pierfrancesco/II B el
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
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LA NOSTRA DONAZIONE A TELETHON: 1657,54 EURO
Manifestazione Telethon BNL – Cosenza, 17 e 18 dicembre2017 Con
molta cautela, abbiamo riempito tutte le cassette di legno, in
precedenza decorate, con i nostri prodotti e le abbiamo portate con
un furgoncino della scuola presso la BNL ”Banca Nazionale del
Lavoro” di Cosenza .Qui ha luogo la Maratona Telethon per la
raccolta fondi da destinare alla ricerca sulle malattie genetiche
rare. Abbiamo indossato subito i camici del lab.di Chimica per
essere “più noi” (del Monaco ); abbiamo riempito le nostre tasche e
dei cestelli con liquori, saponi e spezie e siamo andati in giro,
avanti e indietro, per venderli ,facendo capire alle persone che la
fondazione Telethon ha bisogno di sostegno da parte di tutti .Ci
siamo rimboccate le maniche, ci siamo divisi in piccoli gruppi
e….con un gran colpo di genio siamo entrati nei negozi. I
negozianti del Corso sono stati molto generosi, hanno capito che
stavamo compiendo un’ opera di bene ei in poco tempo ab‐ biamo
venduto molti prodotti. Che bella soddisfazione per me e Vincenzo!
Tutto ciò è continuato fino alla sera del giorno dopo, con momenti
di pausa per consumare i dolci e i rustici preparati dalle proff e
dalla signora Iuele. Abbiamo raccolto circa 1700 euro interamente
devoluti, tramite la banca, alla fondazione Telethon .Nel
laboratorio abbiamo festeggiato questo bel successo con un
prosecco, bevande, panettoni e dolci. Per tutto ciò ringraziamo le
proff che ci hanno guidato passo per passo e ci hanno insegnato che
donare è importante e che la generosità riempie il cuore .
RIFLESSIONE.Dopo tre mesi, con tanta fatica e molto sudore, siamo
giunti al termine del lavoro .In ogni momento ci ha sostenuto il
desiderio di volere aiutare i bimbi che soffrono per patologie
diffici‐ li da curare. La solidarietà è molto importante; è stato
bello aver detto insieme a tanti #PRESENTE
Jason Ruello‐ II A el
4°edizione- ITI “A,Monaco" per TeLethon
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
Grazie per que‐ sta opportunità che mi avete dato per aiutare
gli altri ; le gior‐ nate che siamo state insieme sono state bel‐
lissime
Daniela
Che bella espe‐ rienza... resterà sicuro nella mia mente e nel
mio cuore. Sono felice del risultato pro‐ dotto
Andrea
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA PROGETTO DI SOLIDARIETA’ :
TELETHON 2016
1657 ,54 grazie ... ai nostri alunni
Che hanno partecipato numerosissimi dando ciascuno un apporto
importante alla riuscitadel progetto, lavorando a scuola e
partecipando alla Manifestazione; ringraziamo anchecoloro che, pur
non essendo nostri alunni, durante l’autogestione hanno scelto il
laborato‐ rio di chimica per le loro attività ed hanno aiutato
nella sintesi dei saponi ;grazie in partico‐ lare al gruppo
composto da una ventina di allievi che di pomeriggio ha lavorato
alacremen‐ te e con tanta allegria trasmettendoci il loro
entusiasmo
al DS Giancarlo Florioper aver creduto nel nostro progetto
al DSGA Costantino Pontiper la sua disponibilità
a Patrizia, la nostra A.T.professionista preparata ,generosa e
disponibile, ma soprattutto nostra amica, la cui operaè stata
fondamentale
al prof Remo Scavello e ai suoi ragazziabbiamo partecipato per
quattro anni consecutivi alla manifestazione per la raccoltafondi
organizzata da Telethon e ogni volta insieme a noi è intervenuto il
prof Scavello e/o la profssa Arcuri effettuando attività di
robotica :grazie di cuore!
a chi tra i colleghi e il personale della scuola ci ha sostenuto
contribuendo con l’acqui‐ sto dei prodotti
al sig Carnevale collaboratore scolasticoha lavorato rimettendo
a posto i locali del lab che hanno visto per tre mesi la gioiosa
inva
sione, anche pomeridiana , dei nostri allievi
E infine un Grazie lo diciamo a noi stesse che ancora crediamo
nel nostro lavoro e che da tut‐ to ciò traiamo linfa vitale per
continuare, arricchendo anche la nostra stima ed amicizia
Concetta Gallo e Stefania Torletti
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA I GIOCHI DELLA CHIMICA 2017
Il 29 aprile ho partecipato con altre otto ragazzi di classi
diverse , presso l'Università della Calabria, ai Giochi della
Chimica accompagnati dal professore Marino e dalla professoressa
Gallo.Dopo due mesi di preparazione con le professoresse Stefania
Torletti, Concetta Gallo e Loredana Naccarato, anche noi alunni
dell'I.T.I. 'A. Mo‐ naco' la mattina ci siamo recati, all'UNICAL.
Prima di entrare, nonostante il lavoro svolto nei mesi precedenti,
io e i miei compagni eravamo abbastanza emozionati e ansiosi, chi
era convinto che non sarebbe andata asso‐ lutamente bene, chi
pensava che avrebbe ottenuto il punteggio minimo, chi addirittura
(come me), prevedeva' le risposte, associando al numero del quesito
una lettera a caso. Una volta arrivati quest'ansia si è tramutata
in una specie di collera nei confronti dell'ideatore della sede
dell'UNICAL, date le difficoltà a trovare l'aula in cui si
sarebbero svolte le prove, la quale, nelle nostre menti, sarebbe
stata la causa di un ritardo che ci avrebbe visto esclusi dalle
prove.Entrati nell'aula, però, il pessimismo è scomparso di colpo.
Al suo posto c'era la curiosità di sapere quali quesiti avremmo
affrontato, curiosità durata a lungo dato che eravamo arrivati con
largo anticipo. Nel frattempo vedevamo ragazzi di altre scuole
alzarsi e venirsi a sedere ai banchi più o meno lontani da noi,
cercavamo di familiarizzare, sperando in un aiuto da parte loro.
Purtroppo abbiamo constatato che, ovviamen‐ te, erano anche loro
nella nostra situazione. Verso le 10 hanno dato il via. Non so cosa
sia successo in quel mo‐ mento, ma non c'erano più ne ansia, ne
quella minima certezza di riuscire che alcuni avevano. Tutti gli
aiuti chiesti precedentemente venivano ignorati. Finito di
rispondere ai quesiti , nell'attesa di andarmene, ho inizia‐ to a
leggere e a rileggere ciò che avevo scritto. Non riuscivo più a
ragionare e mi consolavo all'idea che, se fos‐ se andata male,
comunque avrei vissuto un esperienza .Eppure, non so nemmeno come,
mi sono classificata venticinquesima. Ottimo risultato dato che i
partecipanti erano quasi 160 . Credo sia stata un'esperienza molto
interessante, non dico magnifica o stupenda semplicemente perché
ansia e paura hanno sicuramente preso il sopravvento su tutte le
altre emozioni, ma comunque sicuramente costrut‐ tiva e
positiva.
Anna De Angelis II C el
Anche questo anno il dipartimento di chimica ha sollecito
noi studenti alla partecipazione ai giochi della chimica
2017.I nostri docenti di chimica Torletti Gallo Muto hanno
selezionato un gruppo di studenti particolarmente interes‐
santi organizzando un corso pomeridiano dalla durata di
30 ore .Le lezioni sono state tenute dalle profsse Gallo
Tor‐
letti e Naccarato. Le attività realizzate hanno riguardato
importanti argomenti della chimica generale organica ed
inorganica e alcune esercitazioni . Durante il corso l’impe‐
gno maggiore è stato profuso nella modalità di test a scel‐
ta multipla come previsto dalla prova del concorso per noi.
È stato tutto impegnativo ed interessante; abbiamo intera‐
gito con molte persone ed assaporato l’atmosfera dell’am‐
biente universitario .E’ stata un’esperienza molto emozio‐
nante che ci ha avvicinati ancor di più al mondo della
chimi‐
ca. Il nostro compagno Perri Francesco della IIB sez el ha
avuto un ottimo piazzamento: 12.mo su circa 160 parteci‐
panti. Complimenti !
Gli alunni partecipantiProfsse C. Gallo e Torletti Stefania
-
Il laboratorio di Chimica -Promuovere la nostra scuola anche
mediante le attività che si effettuano nel biennio e chesono
proprie di discipline, come la chimica, che non verranno trattate
nel triennio di specializzazione ,non è semplice ...Il nostro
compito è quel‐ lo di traghettare gli allievi dalle scuole medie al
triennio delle superiori cercando di stimolarli e farli maturare,
fornen‐ do loro una base scientifica adeguata .il laboratorio è la
nostra “arma “ più importante per raggiungere tali obietti‐ vi .Il
laboratorio di chimica ha fornito ai ragazzi tutti i mezzi
necessari per osservare e realizzare esperienze studiate per il
loro percorso di formazione permettendo, attraverso gli esperimenti
, di comprendere e verificare la veridicità delle informazioni
apprese con le lezioni teoriche. In laboratorio i ragazzi si sono
interrogati su ciò che hanno visto , aumentando così la motivazione
e accrescendo la capacità di studio e la risoluzione di problemi.
L’importanza, quindi, del laboratorio di chimica è quasi scontata e
sui nostri studenti ha avuto effetti molto positivi, interagendo
sulla capacità di organizzarsi e di mettersi in relazione con gli
altri. Questo si è notato anche partecipando alle varie inizia-
tive istituzionali e non ,alle quali gli studenti hanno partecipato
con molto entusiasmo, creando dei gruppi spontanei e dedicando
tempo ed energie. I ragazzi in laboratorio hanno acquisito
competenze tali da essere in grado di pro- durre prodotti ,che alla
manifestazione Telethon hanno riscosso molto successo.
16 Pasquale Marino–Docente Laboratorio di Chimica
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA OPEN DAY 2016-17
Un piccolo pensiero riguardo all'open day di chimi‐
ca a cui ho avuto l'onore di partecipare.
Vorrei cominciare col dire che mi sono divertita
molto, ho fatto nuove amicizie ed ho rafforzato
quelle che già avevo; ho imparato molto, non solo
in chimica, ma anche con la solidarietà e con il ri‐
spetto verso l'ambiente con il progetto telethon, di
cui ho avuto l'onore di parlarne l'ultimo giorno
dell'open day. In quei giorni io, insieme alla mia
compagna di classe, eravamo addette al "reparto"
'chimica a colori'. Dimostravamo come distinguere
un acido da una base grazie a degli indicatori. Essi
avevano la proprietà di cambiare colore in
presenza di una sostanza acida o basica, tra questi
c'era la fenolftaleina, nome che ho imparato a
pronunciare solo il secondo giorno! Il progetto
teleton ,invece, ci mostrava come si potevano
creare saponi utiliz‐ zando sostanze naturali quali la lisciva
ed, oltre ai saponi, ci mostrava come
potevamo ottenere an‐ che dei liquori! Grazie alla
prof Gallo che mi ha per messo di partecipare e di
vivere queste belle giornate. Gaia Zaffino I A sez el
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17
Il nostro futuro è....anche PLASTICA! E' quello che noi della I
Ainf. e della II A el dell'ITI "Monaco " abbiamo imparato
partecipando quest'anno, su invito e sostegno delle prof.sse
Stefania Torletti e Concetta Gallo nostre docenti di chimica, al
contest che COREPLA (Consorzio Nazionale per la raccolta
,riciclaggio ed il recupero degli imballaggi in plastica) ha or‐
ganizzato per le scuole secondarie. La competizione è un progetto
didattico che permette a noi studenti di comprendere ed elaborare
le tematiche inerenti alla gestione responsabile dei rifiuti degli
imballaggi in plastica. Esperienza entusia‐ smante! Tramite
informazioni, approfondimenti e curiosità abbiamo imparato che il
recupero della plastica ed il suo rici‐ claggio serve a tutelare il
nostro ambiente ma anche a trasformare un rifiuto in materia
prima,pronta ad essere immessa in un nuovo processo
produttivo.Abbiamo partecipato al Contest realizzando 4
missioni:
MISSIONE 1 " IL QUIZ": dopo aver consultato e studiato materiali
inerenti " la storia della plastica, la composi‐ zione chimica
delle materie plastiche, il riciclo e recupero" , abbiamo sostenuto
il QUIZ " RECUPERA LA MENTE"
MISSIONE 2 " SCATTA LA PLASTICA"
Classe IA inf Noi alunni sia‐ mo stati forte‐ mente impres‐
sionati dall' aver scoperto che la plastica riciclata può diventare
car‐ burante!
MISSIONE 3 Storytelling “RACCONTA IL RICICLO”
Classe IIA el Noi alunni ci siamo soffermati sulla soli‐ tudine
e le lacrime di una bottiglia di pla‐ stica ,abbandonata tra i
rifiuti senza pos‐ sibilità di una secon‐ da vita !
Classe IA inf : in questa missione con il prezioso aiuto della
prof.ssa Campolongo nostra insegnante di italiano, abbiamo
realizzato un elaborato originale: “L'ARTISTA RICICLONE”C’era una
volta una pianura coperta da prati fioriti e alberi da frutto. Su
una collinetta, una quer‐ cia rigogliosa. Nessuno ne sapeva
l’esistenza...Segue a pag 30
Classe IIA el :in questa missione ha lavorato il nostro com‐
pagno Jason che ha scritto la “Storia di amore e solitudine” Questa
è la mia storia ,una storia come tante ,la solita routine fra i
rumori, la gente ed il caos .Tutto ha avuto inizio in un
supermercato dove per la prima volta, mi sono sentita … Segue a pag
30
MISSIONE 4 "MANIFESTO PUBBLICITARIO"
Classe IA inf
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA TI SPIEGO CHE COSA È LA
CHIMICA : PLASTICA E RICICLO
Classe IIA el
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L’alcol certamente si presta ad essere studiato in un
laboratorio di chimica perché facilmente collegabile agli argomenti
speci‐ fici della disciplina ,polarità delle sostanze,
solubilità... Dopo aver prodotto i liquori per partecipa‐ re a
TELETHON 2017 , è stato effettuato, nelle classi seconde sez A,B
elet e .A,B,C,D inf il com‐ pletamento del progetto AL‐ COL
:RISORSA E DIPENDENZA facendo soffermare gli alunni su quanto sia
importante preserva‐ re la propria salute evitando di abusare di
alcune sostanze chia‐ ramente nocive per il nostro organismo.
C.Gallo e S .Torletti
L'etanolo è un alcol a catena libera, la cui formula di strut‐
tura condensata è CH3CH2OH. È anche chiamato sempli‐ cemente alcol
essendo alla base di tutte le bevande alcoli‐ che. È noto anche
come alcol etilico e per gli alcolici viene chiamato spirito. A
temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore
dall'odore caratteristico e pun‐ gente, dal gusto leggermente dolce
e bruciante. È ten‐ denzialmente volatile ed estremamente
infiammabile.
ALCOLISMO IN ITALIA Numeri allarmanti ‐ Secondo i dati raccolti
tra il 2010 e il 2013, negli italiani aumentano gli aste‐
C’è troppo alcol nel mondo per essere tristi!
mi, ma anche i bevitori "pesanti". Nel 2013 sono state 34
milioni e 644 mila le persone di oltre 11 anni di età che hanno
con‐ sumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell'anno. Tra
queste, 7 milioni sono considerate a rischio, superando le dosi
giornaliere di 40 grammi per le donne e 60 per gli uomini. Le
differenze di genere sono considerevoli: il 77,5% degli uomini beve
alcol almeno una volta all'anno, contro il 51,2% delle donne.
Giovani a rischio ‐ Le statistiche dell'Alcochol Prevention Day
evidenziano una diffusio‐ ne preoccupante tra giovani e
giovanissimi. Nella fascia d'età che va dagli 11 ai 24 anni il
consumo è occasionale, ma a rischio binge drinking, ovvero
l'assunzione eccessiva nell'arco di una sola serata. Questo genere
di consumo porta i giovani a ubriacarsi, con le conseguenze del
caso:dai ricoveri agli incidenti stradali. 16mila decessi nel 2010
‐ Solo nel 2010, in Italia complessivamente 16.829 persone, di cui
11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni, sono morte
per cause ricon‐ ducibili al consumo di alcol. "Sarebbe importante
investire nella prevenzione e lavora‐ re al meglio per identificare
le persone a rischio, questo farebbe vivere di più e in con‐
dizioni migliori molte persone", dicono dall'Osservatorio nazionale
Alcol dell'Istituto superiore di Sanità. Le regioni ‐ Il numero
delle morti legate all'abuso di alcol è stato suddiviso per
regioni
e province. Valle d’Aosta, Basilicata e Friuli Venezia Giulia,
oltre alle zone di Bolzano di Trento, comandano la classifica. An‐
cora Bolzano, Lazio e Sardegna hanno il primato di cadute, omicidi,
suicidi e altri incidenti legati agli alcolici. Tra le patolo‐ gie
solo parzialmente riconducibili al bere eccessivo, Molise, Valle
d’Aosta, Basilicata, Calabria, Puglia e Veneto sono quelle con la
percentuale più elevata.
Russia e Ucraina la "maglia" nera con oltre
14 litri pro capite di alcol ogni anno Un mare di alcol per
l'Europa. Sono soprat‐ tutto i Paesi del Nord ed Est a lanciare la
Vecchia Europa in cima alla classifica del con‐ sumo di alcol
mondiale elabora‐ ta dall'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms). L'Europa, infatti, doppia il resto del mondo in fatto di
consumo di alcol, 10,9 litri di alcol puro a persona in un anno nel
perio‐ do 2008‐2010. Meno rispetto alla rilevazione precedente
(2003‐2005) in cui era stato regi‐ strato un consumo record di 12,2
litri per persona, ma comunque più di 4 litri sopra la media
mondiale attestata intorno a 6,2 litri di consumo pro capite
nell'ultimo biennio rilevato. Consumi più contenuti in questi
ultimi anni? Il bicchiere è solo mezzo pieno: basti pensare che
considerando il numero di astemi sul pianeta, circa il 38,3% della
po‐ polazione con più di 15 anni è consumatore di alcol; in media i
bevitori consumano anche 17 litri di alcol puro ogni anno.
l'alcol era adorato mentre in altre il suo abuso veniva
condannato. L'uso eccessi‐ vo di alcol e l'ubriachezza sono stati
riconosciuti come causa di problemi sociali già in epoche remo‐ te
.Tuttavia, la definizione di alcolismo cronico e le sue conseguenze
negative me‐ diche, sono state sanciti solo alla fine del 18°
secolo.
Alcolismo nella storia
L’ uso smodato di alcol ha una lunga storia. Fonti bibliche,
egizia‐ ne babilonesi riportano storie di abuso e di di‐ pendenza
da esso. In alcune antiche civiltà
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ALCOL: RISORSA E
DIPENDENZA
A L C O L I S M O : U N P O ’ D I N U M E R I
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G L I E F F E T T I D E L L ’ A L C O L I S M O N E L L A S O C
I E T A ’
I problemi sociali derivanti dall'alcoli‐
ALCOLISMO : TRATTAMENTO I trattamenti per l'alcolismo sono
molteplici. La maggior parte di essi si concentra su come aiutare
le persone ad interrompere l'assunzione di alcol promovendo una
modifica dello stile di vita e praticando sostegno socia‐ le, al
fine di aiutarli a resistere a un ritorno al consumo di prodotti
alcolici. Poiché l'alcolismo dipende da diversi fattori che
inducono una persona nel continuare a bere, si deve effettuare
sempre un’analisi approfondita di ognuno di essi al fine di
prevenire una ricaduta. Un esempio di trattamento di
disintossicazione può essere una combinazione di terapia di
supporto con la partecipazione a gruppi di auto aiuto e il
rafforzamento della forza di volontà. Le comunità di trattamento
per l'alcolismo generalmente sostengono l'astinenza totale con un
approccio di tolleranza zero verso gli alcolici, ma ve ne sono
alcune che promuovono una progressiva ridu‐ zione.
smo sono gravi e causati dalla altera‐ zione patologica del
cervello e dagli effetti inebrianti dell'alcol. L'abuso di alcol è
associato ad un aumentato rischio di commettere reati, compre‐ si
gli abusi sui minori, violenze dome‐ stiche, stupro, furti e
aggressioni. L'alcolismo porta spesso alla perdita del proprio
posto di lavoro, con pos‐ sibili conseguenti problemi finanzia‐ ri.
Bere in momenti inappropriati può portare a conseguenze legali,
come la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza o a sanzioni
civi‐ li per comportamenti illeciti.
A L C O L I S M O : I D A N N I E S T E T I C I
Il governo scozzese in una campagna di sensi‐ bilizzazione
sull'uso dell'alcol , ha promosso la creazione di un soft‐ ware
specializzato nell’evidenziare i danni che un abuso di alcol può
provocare alla pelle. L’app si può scaricare facilmente e cosi con
un semplice click, caricando una foto e descrivendo le proprie
abitudi‐ ni ,ci mostra quella che potrebbe essere la nostra
immagine tra dieci anni facendo abuso di alcol. Le immagini che
sono venute fuori han‐ no davvero spaventato chi l'ha provata tanto
da far ripensare alle proprie abitudini. Le foto che vengono
restituite sono di persone pie‐ ne di rughe con gli occhi pieni di
sangue e le guance cadenti, insom‐ ma mostrano un invecchiamento
più che precoce. Lo scopo dell'app è anche quello di diminuire il
numero di malattie e decessi correlati all'abuso di alcol. P.S. Gli
effetti riportati delle seguenti immagini prevedono cambia‐ menti
molto più evidenziati al fine di incoraggiare gli utenti a smette‐
re.
L’ASTINENZA Come nel caso di sostanze con simili meccanismi
sedativi ‐ ipnotici, come i barbiturici e le benzodiazepine,
l'usci‐ ta dalla dipendenza da alcol può essere fatale se non viene
correttamente ge‐ stita. L'effetto primario dell'alcol è l'au‐
mento della stimolazione del recettore GABAA, promotore della
depressione del sistema nervoso centrale. Con il ripetuto consumo
di alcol, questi recet‐ tori vengono desensibilizzati e ridotti di
numero, con la conseguente tolleranza e dipendenza fisica. Quando
il consumo di alcol viene interrotto troppo brusca‐ mente, il
sistema nervoso della persona soffre. Questo può portare a sintomi
che includono ansia, attacchi epiletti‐ ci, delirium tremens,
allucinazioni e scompensi cardiaci.
L’alcool determina diversi effetti negativi, alcuni dei quali
molto pericolosi per la guida perché impediscono la corretta
visione dei segnali stradali laterali o compromettono le capacità
di valutare le distanze e i movimenti di altri veicoli .
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ALCOL: RISORSA E
DIPENDENZA
EFFETTI DELL’ALCOOL SULL’UOMO
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20
Dott. Whisky
Dott. Whisky
"La mia esperienza personale vissuta al fianco di tanti ragaz-
zi ridotti male per aver bevuto troppo è stata in alcuni casi così
traumatizzante che mi ha fatto capire l'importanza di trasmetterla
ai giovani per farli partecipi dei rischi che si cor- rono quando
si esagera con l'alcol.” Prof. Luigi Rainero Fas- satii
Con l'alcol non si scherza. In questolibro il professor Fassati,
un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da anni impegnato
nelle scuole nella lotta contro l'alcol, racconta due storie
esemplari, schiette e vere ‐
Dott. Whisky
Grazie Dottore per aver chiarito i nostri dubbi che ci
attanagliavano da tempo. Grazie della vostra cordialità e
disponibilità; alla prossima.
Grazie Dottore per aver chiarito uno dei miei più grandi
dubbi.
Io invece le volevo chiedere perché l’alcol fa male e bevuto in
età adolescenziale.
Hai letto il libro “MAL D’ALCOL” del Prof. Luigi Rainero
Fassati? Cosa ne pensi?
LA NOSTRA RICERCA
Si, è un libro che mi ha colpito moltis‐ simo sia per la storia
di Alex che per quella di Viola. E’ un libro che mi ha fatto
comprendere i veri pericoli deri‐ vanti dell’abuso di alcol.
Io invece ho alcune perplessità e alcu‐ ni miti da sfatare che
ho incontrato durante il racconto.
Perché non chiedere al Dottor Whi‐ sky, visto che è un esperto
riguardo le problematiche legate all’alcol? Sicura‐ mente saprà
schiarirci le idee.
Mi fa piacere che abbiate letto questo libro, sono contento che
abbiate dei dubbi riguardo questo problema, tutto ciò mi fa capire
il vostro interesse verso la molteplicità delle cause dell’alcoli‐
smo e il diverso modo di vivere questo problema.
Dottore leggendo il libro mi è capitato di incontrare questo
“mito” ; quindi è vero che quando si beve a stomaco vuoto l’effetto
dell’alcol è maggiore?
Si è vero ragazzi non bisogna mai bere a stomaco vuoto,
soprattutto per voi ragazzi perché voi avete un quantitati‐ vo
ridotto di enzima alcoldeidrogenasi rispetto all’adulto e dunque
non riusci‐ te a smaltire 5 o 6 drink che arrivano in poco tempo al
fegato senza essere di‐ luiti dal cibo.
Mi raccomando! Ricordatevi di non bere mai grandi quantità di
alcol da giovani perché avete un quantitativo di enzima
alcoldeidrogenasi molto inferiore rispetto agli adulti e ricorda‐
tevi anche che l’alcol che non riesce ad essere scisso dall’enzima
determi‐ na la necrosi ossia la morte delle cellu‐ le epatiche e la
morte di più cellule epatiche implica la compromissione della
normale funzione del fegato.
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21
Dott. Whisky
Dottore grazie dell’informazione di sicuro non sarà sprecata;
ab‐ biamo compreso con chiarezza quali sono i rischi legati
all’abuso dell’alcol. Abbiamo raggiunto questo livello grazie alla
vostra di‐ sponibilità e alla vostra preparazione. Cordiali saluti
da parte di Andrea e Francesco.
Aspettate ragazzi… mi ero quasi dimenticato, vi volevo dare
un’ultima infor‐ mazione, questi sono i risultati evidenziati dalle
nostre statistiche riguardando l‘abuso di alcol nel mondo. Bene
questi sono i risultati allarmanti: sommando il danno all’individuo
con il danno sociale, è proprio l’alcol che risulta la “droga” più
pericolosa di tutte; 72 punti su 100 nella classifica contro i 55
dell’eroina, i 54 del crack, i 33 delle droghe sintetiche come
l’ecstasy i 27 della cocaina, i 26 del tabacco, i 24
dell’anfetamina, i 20 della marijuana… Ragazzi grazie della vostra
attenzione e sensibilità all’argomento, grazie di aver ascoltato le
mie “spiegazioni” e spero che ne trarrete dei benefici; inoltre mi
ha fatto molto piacere sapere che le nuove generazioni si
interessino all’argomento. Questo servirà a non farle sbagliare più
perché purtroppo la storia insegna e gli sbagli fatti sono già
abbastanza.
-
Sono da considerare so‐ stanze stupefacenti quel‐ le sostanze
vegetali o sintetiche che agiscono sul sistema nervoso cen‐ trale e
provocano dipen‐ denza fisica o psichica con conseguenze di tol‐
leranza e di dipendenza da più droghe. Si posso‐ no classificare in
naturali e sintetiche o in droghe deprimenti (oppio, mor‐ fina,
eroina), stimolanti (cocaina, anfetamina, nicotina ed ecstasy) e
allucinogene o psichede‐ liche (hashish, marijuana, LSD).
Una delle droghe più antiche e più note è l’op‐ pio. Esso viene
estratto da un tipo di papavero il cui nome scientifico è Papaverum
sonniferum, di cui l’oppio è il lattice condensato della capsu‐ la
dei semi. Dall’oppio derivano gli oppiacei (morfina, codeina,
etc.), che sono pertanto so‐ stanze naturali, distinte dagli
oppioidi (fenilpiperidine, penta‐ zocina, naxolene, etc.), molecole
di sintesi .
OPPIO
MORFINA
COCAINA
La morfina ha attività potente sui recettori di molti sistemi,
fra i quali anche il sistema nervoso centrale. Su di esso, la
morfina induce: analge‐ sia, sonnolenza, variazio‐ ni dell’umore e
anneb‐ biamento mentale; il tutto senza perdita di coscienza. Per
quanto riguarda l’analgesia, la morfina è molto utile per
sconfiggere il dolore insostenibile; in sostanza il paziente sa che
il dolo‐ re c’è, ma è come se non fosse suo.
La cocaina è un deri‐ vato chimico vegeta‐ le che da intense
sen‐ sazioni di piacere ed agisce come un po‐ tente psicostimolan‐
te. Questo aumenta la dopamina e la se‐ rotonina, ma è una droga
molto danno‐ sa. Chi ne è intossica‐ to può diventare vio‐ lento e
aggressivo oltre a correre un alto rischio di morte.
La nicotina è presente in tutti i derivati del tabacco e stimola
i nor‐ mali meccanismi dell’attenzione. Però provoca una forte di‐
pendenza e molti fu‐ matori continuano a soltanto per evitare i
sintomi dell’astinenza. Inoltre il fumo è estre‐ mamente dannoso
per i polmoni e la lunga esposizione ad esso può causare tumori
polmonari
L’ eroina è un compo‐ sto di sintesi derivato dalla morfina,
estratta dall’oppio. Provoca un’immediata sensa‐ zione di piacere
sosti‐ tuita poi dalla necessi‐ tà di assumere la so‐ stanza.
L’eroina è una droga molto dannosa che ha rovinato la vita a molte
persone e che può causare la morte per arresto respirato‐ rio anche
a dosaggi molto modesti.
NICOTINA
22 EROINA
Le amfetamine sono composti di sintesi che comprendono
dexedrina, speed ed ecstasy. Dexedrina e speed provocano un effetto
di allerta e di piacere mentre l’ec‐ stasy provoca un sen‐ so di
benessere ed è responsabile dello stato onirico che può
me ecstasy nel fine settimana. Ogni an‐ no, dozzine di giovani
muoiono dopo aver assunto ecstasy. Do‐ po l’assunzione di dexedrina
e di speed possono verificarsi episodi dissociativi di tipo
schizofrenico. Alcuni assumono speed ritenendo che possa essere
d’aiuto durante un esame ma non è così.
includere fenomeni allucinatori. Studi su animali hanno dimo‐
strato che l’ecstasy può causare una ri‐ duzione prolungata, forse
permanente, delle cellule produt‐ trici di Questo rebbe
serotonina. giustifiche‐
anche la “depressione di metà settimana” speri‐ mentata da chi
assu‐
-
GLI EFFETTI CHE HANNO SUL NOSTRO CORPO
23
Gli effetti della droga non sono altro che il risul‐ tato del
modo in cui una certa sostanza altera il funzionamento del nostro
sistema nervoso cen‐ trale e l’intensità con cui si manifestano è
legata sia alla quantità assunta che al modo in cui se ne fa uso.
Una delle cose sottovalutate è che una persona che assume una
sostanza stupefacente va proprio ala ricerca di certi effetti,
perché gli permette di provare sensazioni piacevoli che col passare
del tempo sono sempre più difficili da provare. Una persona,
infatti, man mano che passa il tempo si ritrova a sviluppare
assuefazio‐ ne e tolleranza agli effetti della droga, ragion per
cui è “costretta” a farne uso più spesso e in quantità
maggiori!
60 minuti dall’ indigestione, rag‐ giungendo il picco in 2 o 3
ore, si estinguono dopo 6—10 ore. Una dose anche nor‐ male di LSD
può provocare disturbi psichici transitori; i disturbi possono
avere anche con‐ seguenze più gra‐ vi e prolungate in alcuni casi.
L’effet‐ to negativo più frequente è l’an‐ sia: il soggetto è
spaventato dalla sensazione di non poter controllare i propri
pensieri.
L’ LSD è un deriva‐ to della segale cornuta e gli effet‐ ti sono
tipicamen‐ te psichedelici. Questo determina un’ alterazione delle
percezioni (immagini distor‐ te, colori più viva‐ ci, fantasie e
allu‐ cinazioni) e gli effetti si manife‐ stano dopo 30—
Contrariamente a quello che si pensi, l’ecstasy è un vec‐ chio
farmaco. Na‐ sce infatti all’inizio del secolo insieme
all’amfetamina, ma viene ritirato dal commercio dopo brevissimo
tempo, a causa di effetti eccessivamente stimolanti come insonnia,
inquietu‐ dine, aggressività. Così come avviene per le altre
sostan‐ ze, l’ecstasy può essere tagliata con altre droghe in fun‐
zione di uno “sballo” difficil‐ mente controllabi‐ le. Per
raccogliere una casistica sugli effetti di questa droga, l’ambiente
non è più l’ospeda‐ le, ma l’uscita delle discoteche. Le ma‐
nifestazioni collate‐ rali sono tanto acu‐ te quanto momen‐ tanee.
In una per‐ sona labile, si pos‐ sono scatenare fenomeni di grave
dissociazione e tur‐ bamenti psichici. Uno dei rischi pro‐ dotti da
questa droga sull’indivi‐ duo che ne abusa è un delirio di onni‐
potenza, per molti aspetti simile a quello determinato dalla
cocaina. Quando l’effetto della droga spari‐ sce, la persona si
sente abulica, de‐ pressa, con stati d’animo ansiosi. Recenti
ricerche hanno dimostrato che l’ecstasy crea danni seri al sistema
nervoso.
Gli autori di tut‐ to il lavoro sull’alcolismo
e le droghe sono Francesco Perri
e Andrea Giglio Classe IIB el Grazie,ragazzi!!! Concetta
Gallo
Stefania Torletti
-
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA
Una scuola che voglia essere al passo con i tempi, deve fornire
ai giovani una cultura capace d’ interpretare la complessa realtà
in cui vivono e di acquisire criticamente le conoscenze necessarie
fondate su una metodologia sperimentale, che deve trovare
attuazione in tutte le discipline, partendo da quelle scientifiche.
E’ vero che il modo e le metodologie d’insegnamento sono cambiate e
dovranno cambiare ancora, i ragazzi non più spettatori devono
essere attori, acquisire competenze, “sporcarsi le mani nelle acque
del fiume” come ormai viene ribadito da più parti nel mondo della
scuola. E noi questo da più tempo l’applichiamo nella nostra
attività didattica quoti‐ diana. Unitamente allo studio delle
discipline, accompagnate da un’intensa attività laboratoriale,
partecipiamo a concorsi e iniziative per confrontarci con altre
realtà, tra le altre quest’anno quella universitaria, partecipando
alla NOTTE DEI RICERCATORI, alla scoperta di novità scientifiche e
tecnologiche, attinenti alle materie, anche d’in‐ dirizzo che
studiano a scuola. Sempre con l’università, i ragazzi delle quarte
e quin‐ te classi sono stati inseriti in un corso P.O.N. promosso
dal dipartimento di fisica e scienze dei materiali con alcuni
ricercatori dell’U.N.I.C.AL. che nella nostra scuola hanno trattato
le celle fotovoltaiche con colorante organico – Celle di Graetzel
in‐ segnando ai nostri alunni a costruirle. In un altro modulo
“Musica e luce” i ricercato‐ ri hanno fatto un excursus di
argomenti oggetto di studio per l’indirizzo meccanico ed elettrico,
che gli alunni avevano trattato in chimica e fisica nel biennio:
luce co‐ me onda elettromagnetica, polarizzazione della luce,
materiali birifrangenti, cri‐ stalli liquidi. Ma grande entusiasmo
quando gli astrofili, sempre nell’ambito di que‐ sto progetto, con
i loro telescopi hanno fatto osservare le macchie solari e le co‐
stellazioni e anche grande soddisfazione è stata quella di poter
adoperare il potente telescopio della nostra scuola. Altra
iniziativa la partecipazione alla giornata Euro‐ pean Biotech Week
, promossa e coordinata da EuropaBio, Associazione Europea delle
Biotecnologie, tenutasi al C.N.R. di Piano Lago ,con l’obiettivo di
accrescere la conoscenza sulle biotecnologie. Gli alunni, che lo
scorso anno avevano partecipato al corso di nano scienze promosso
nell’ambito di un progetto nazionale approvato nella nostra scuola
con il centro di ricerche di Huston, hanno assistito a dimostrazio‐
ni sperimentali sul DNA, la genetica, sui meccanismi molecolari
delle patologie del sistema nervoso e sulle neuroimaging,
verificando inoltre come ormai le nanotecno‐ logie siano diffuse in
qualsiasi tipo di ricerca. Gli alunni si sono appassionati tanto
che quest’anno hanno voluto partecipare alle olimpiadi regionali di
neuroscienze che si sono tenute all’U.N.I.C.A.L. Particolare
attenzione è stata rivolta alla salva‐ guardia dell’ambiente e
della salute per gli alunni. Per questa ragione in occasione della
Settimana Unesco Dess 2016 si è invitato il Servizio telematico
Aria del Diparti‐ mento Arpacal di Cosenza, per un seminario
sull’inquinamento atmosferico, sulla composizione dell’atmosfera e
le alterazioni dovute a ciascun inquinante, compre‐ se le
conseguenze sulla salute dell’uomo, sui filtri per abbattere
l’inquinamento. Gli alunni incuriositi da questo attuale tema,
hanno continuato in classe e a casa a fare ricerche su inquinanti,
polveri sottili e malattie moderne legate all’inquinamento. E di
buona salute ancora si parla, ma questa volta legata a una corretta
alimentazio‐ ne, nel progetto in rete cui la nostra scuola è
capofila, con l’Associazione Nutrizio‐ ne Umana, presentato in un
incontro con i nutrizionisti e prof. Universitari nell’aula magna
del “Monaco”, dove si è evidenziato come gli studenti in sovrappeso
o con errate abitudini alimentari, necessitino di un supporto
educativo nutrizionale e un adeguato percorso di tutela alla
salute. Una corretta alimentazione e il miglioramen‐ to dello stile
di vita sono alla base della riduzione dell'insorgenza del rischio
di pato‐ logie e per questa ragione, i nutrizionisti, hanno
monitorato per un semestre le abi‐ tudini alimentari dei ragazzi
del “Monaco” fornendo suggerimenti per migliorare il proprio stato
di benessere psicofisico, elaborando dei regimi alimentari
personaliz‐ zati e ciò ha riscosso grande interesse nella nostra
scuola. Tra le altre iniziative, una classe del biennio ha
partecipato a un interessante concorso nazionale indetto da
C.O.R.E.P.L.A. sul riciclo della plastica,.nfine anche i ragazzi
della prima F hanno avu‐ to modo di partecipare all’interessante
corso on line promosso da Cisco nell’ambito del progetto Cisco, sul
percorso Get Connected e la stessa classe ha continuato un lavoro,
già iniziato lo scorso anno, sulla storia della chimica legata alla
filosofia e la chimica verde.
Prof.ssa Loredana Naccarato 24
-
25
INQUINANTI I polmoni che permettono lo scambio di gas, anidride
carboni‐ ca‐ossigeno nel sangue, sono anche esposti direttamente a
inquinanti pericolosi per il sistema respiratorio da parte degli
ossidi di azoto, monossido di carbonio, anidride solforosa, ozono,
particolato atmosferico. Anche però un ambiente chiu‐ so può
rilasciare sostanze tossiche: gli ossidi di azoto e il mo‐ nossido
di carbonio o la formaldeide dalle moquettes, dai mobili oppure il
fumo che, per la presenza di sostanze irritanti e cancerogene
danneggia i polmoni. L'ozono o il biossido d'a‐ zoto poco solubili
penetrano nel polmone raggiungendo gli alveoli, dove possono
manifestare la loro azione tossica, in generale i metaboliti non
volatili possono diffondersi nel san‐ gue e quindi nell'organismo,
quelli volatili possono essere rimossi dallo stesso processo
respiratorio. La broncocostrizio‐ ne è una reazione che avviene per
inalazione di sostanze irri‐ tanti come il fumo di sigaretta e
inquinanti aerei, i cui sintomi caratteristici sono: tosse,
sensazione di tensione al torace dispnea. L'inalazione di materiale
particolato, di alcuni gas o di altre sostanze può causare
allergie. Attraverso il sistema respi‐ ratorio l'organismo può
entrare in contatto con sostanze co‐ me spore, muffe, polveri,
contaminanti batterici che possono scatenare reazioni allergiche.
II tumore ai polmoni è correlato al fumo di sigaretta il cui
effetto tossico è superiore di gran lunga rispetto agli altri
cancerogeni chimici quali l'asbesto, l'arsenico, il cromo ed il
nichel, gli IPA, il radon ed altri. Il fumo di sigaretta può
causare anche altri tipi di tumori quali quello all'esofago, alla
laringe, alla cavità orale, al pancreas e alla vescica.
Alessia Arcuri
II A Mecc
I FILTRI Per ridurre le sostanze inquinanti ormai largamente
presenti nell’at‐ mosfera, dovuti sia allo scarico di macchine,
delle industrie, ai prodo tti di combustione sia di origine
minerale, vegetale o animale con dimensioni tra 0,1 e 100 µm,
bisogna utilizzare i filtri per ridurre la concentrazione di
particelle e microrganismi dannosi alla salute.
Le norma EN 779‐2000 classifica i filtri in due gruppi: filtri
per polvere grossa, gruppo G e per polvere fina, gruppo F, mentre
la norma EN 1822 del 1998 definisce la classificazione dei filtri.
La norma UNI 10339 classifica i filtri in base alla loro
efficienza: media (M) i filtri di classe da 1 a 4 e alta efficienza
(A) quelli di classe da 5 a 9, altissima efficienza o filtri
assoluti (AS) quelli da 10 a 17. Essi sono classificati in: filtro
dell'aria che depura l'aria dalle particelle solide in sospensione,
come le polveri e viene impiegato nei motori, compressori,
mascheri‐ ne (maschera antigas) e nell'impianto d'alimentazione dei
motori termici; filtro in spugna utilizzato in ambito
motociclistico e agonisti‐ co come Motocross, Enduro e Trial ,
anche utilizzato per i compres‐ sori; filtro a maglie metalliche il
cui utilizzo è andato in disuso. Per pulire i filtri a magli
metalliche, si usa un solvente e un pennellino per rimuovere lo
sporco che tende ad aderire alle maglie; per il filtro a spugna un
solvente come la benzina e il gasolio, anche se sarebbe preferibile
uno sgrassatore meno corrosivo; il filtro di carta viene pulito con
un semplice getto d’aria, mentre i filtri a cotone possono essere
lavati e riutilizzati una decina di volte, i filtri in polieste‐ re
rispetto al filtro di cotone permette un migliore filtraggio
dell'aria e non necessità di essere oleato. I filtri possono subire
danni quali: rottura o strappo, impedendo di purificare l'aria con
conseguente compromissione del buon funzionamento del motore;
degradazione (decomposizione, polverizzazione o cedimento a blocchi
del filtro) che ne riduce la capacità di passaggio del flusso
fornendo poco aria purificata. Segue a pag 30
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA ARPACAL E INQUINAMENTO
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26
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA CONCORSO COREPLA
MISSIONE 2 " SCATTA LA PLASTICA"
Lampada costruita con pla‐ stica riciclata dai ragazzi
nell’ambito del concorso
MISSIONE 4
"MANIFESTO PUBBLICITARIO"
MISSIONE 3 Storytelling “RACCONTA IL RICICLO”
CONCORSO COREPLA DELLA IIE INF. LA PLASTICA: UN GRANDE MATERIALE
Intervista al prof. CHIDICHIMO, ORDINARIO DI CHIMICA
DELL’U.N.I.C.A.L. Alunni: La plastica è costituita da.. Chidichimo:
E’ vero ciò che dite. I materiali plastici sono anche quelli della
vita, come le proteine che costituiscono le strutture degli
organismi viventi, la cellulosa quelle dei vegetali, la lignina e
gli zuccheri. Intorno agli anni 50’ in Italia si scoprì il
polipropilene isotattico e si registrò un boom del polietile‐ ne,
utilizzati dall’uomo per fabbricare materiali plastici per tutti
gli usi, mai visti prima, partendo principalmente dal petrolio.
..Segue a pag 31
Nutrirsi-----bene Negli ultimi decenni, l’obesità e le patologie
cronico‐degenerative correlate a cattive abitudini alimentari,
stili di vita non salutari, quale scarsa o nulla attività fisica e
sedentarietà, sono divenute un problema emergente e prioritario nei
paesi in‐ dustrializzati, anche in Italia. Pertanto, prendendo in
considerazione l’allarme lanciato dall’OMS, riguardo all’incremento
dei tassi di obesità infantile e adolescenziale, emerge la
necessità di sensibilizzare ed educare le giovani generazioni ad
una sana, corretta ed equilibrata alimentazione, al fine di
prevenire tutte quelle condizioni che rappresentano un fattore di
ri‐ schio per lo sviluppo di gravi patologie in età adulta. Proprio
nel 2015, anno dedicato all’EXPO, con tema “guadagnare in salute”,
il Ministero della Salute si è posto diversi obiettivi da
raggiungere nei prossimi anni, tra cui l’informazione, educa‐ zione
e sensibilizzazione della popolazione, in modo da migliorare il
quadro epidemiologico e lo stato di benessere fisico‐ psichico
della popolazione. (Quaderni Del Ministero 25 ottobre 2015).
Infatti, nei Quaderni del Ministero della Salute del 25 ottobre
2015 viene sottolineata la necessità di divulgare tra gli operatori
ed il “pubblico” corrette abitudini e stili di vita, non guidati da
mode, ma scientificamente inoppugnabili, invitando alla riscoperta
del patrimonio alimentare, di cui il nostro Pae‐ se si è fatto
portatore e promotore per diversi decenni e grazie ai quali è
diventato un esempio di longevità e buona salute. Tuttavia, le
nuove mode, le nuove tendenze alimentari, le “diete” (se così si
possono definire), che circolano nei social net‐ work e nei media,
e la vita frenetica, hanno portato molti italiani, e non solo, ad
abbandonare un regime alimentare basato su cereali integrali,
frutta, verdura, olio d’oliva, pesce o comunque tutti quei prodotti
che la nostra Terra ci offre, a discapito di cibi preconfezionati e
trasformati, che durante la filiera produttiva sono addizionati di
diversi additivi e sostanze chimi‐ che. Ad essere esposti
maggiormente a questa pressione sono i bambini e i giovani
adolescenti, sensibili alle campagne pubblicitarie, spinti dalle
“mode e tendenze alimentari” del momento. .. Segue a pag 31
"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA EDUCAZIONE ALLA SALUTE
COREPLA SCHOOL CONTEST E’ un progetto didattico rivolto alle
scuole, promosso da CORE‐ PLA e patrocinato dal Ministero
dell’Ambiente . La classe ha par‐ tecipato a questo concorso na‐
zionale sul riciclo della plastica, approfondendo sia il tema del
riciclo chee della composizione della plastica. Gli alunni hanno
effettuato numerose consegne, ” 4 missioni”, imparando che bi‐
sogna impegnarsi, con passione e sacrificio, per raggiungere dei
risultati, che sono stati soddisfa‐ centi; infatti, la II E
partecipante si è classificata al settimo posto su 70 scuole
calabresi.
Loredana Naccarato con glialunni II E inf
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI
MONUMENTI ADOTTATI D‐ALLE SCUOLE
Anno scolastico 2016/17 L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI MONUMENTI
ADOTTATI DALLE SCUOLE ITALIANE"
Noi ragazzi abbiamo un ruolo culturale importantissimo per la
nostra città ed è per questa ragione che il nostro progetto Adotta
un monu‐ mento della nostra Italia‐Napoli novantanove‐ non si è
fermato dopo la medaglia d’oro.Durante quest’anno scolastico
abbiamo proseguito con il nuovo concorso l’Atlante dei Monumenti
Adottati, insieme ai ragazzi delle scuole medie, che come noi,
rappresentano il futuro della società e che si sono mostrati fin da
subito curiosi e interessati al nostro percorso. Con le scuole
medie in rete abbiamo svolto un lavoro complesso sia con attività
laboratoriali sia un lavoro culturale e di preparazione per la
prima giornata A.M.A., ma anche ma anche altre hanno voluto
partecipare, con nostro grande piacere, ai lavori laboratoriali
svolti all’interno del museo, con i nostri qualificatissimi
docenti. Inoltre abbiamo realizzato le app con gli alunni
dell’alternanza scuola lavoro nel museo, cosicché tutti, anche da
casa, possano seguire il percorso museale per conoscere le bellezze
della nostra città. La cosa più importante è ciò che questo pro‐
getto ha lasciato dentro di noi, sono state miliardi le emozioni
mescolate a un boom di cultura ed esperienza, permettendoci di
crescere cultural‐ mente sviluppando nuove capacità critiche.
Francesca Maringolo IIB MECC
Il museo diocesano e la Croce Bizantina sono stati affidati
all’istituto “Monaco” per tre anni dall’amministrazione comunale di
Cosenza in una cerimonia ufficiale al Teatro Rendano
Anno scolastico 2015/16— L ’I.T.I. “Monaco” conquista l’unica
medaglia d’oro in Calabria nel concorso che ha visto la
partecipazione di settecento scuole italiane di ogni ordine e grado
“ Adotta un monumento della Nostra Italia” indetto dalla fondazione
Napolinovantanove in collaborazione con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e del‐ la Ricerca e del Ministero
dei Beni e delle atti‐ vità culturale e del Turismo e consegnata ad
alunni, docenti e Dirigente Scolastico Giancar‐ lo Florio nella
premiazione ufficiale in Campi‐ doglio.
Prof.sse L.Naccarato e L.Cosentini
L’I.T.I “Monaco’ ha adottato il Museo Diocesano e la Stauroteca,
la stupenda Croce Bizantina donata da Federico II di Svevia, il 30
gennaio 1222, al Duomo di Cosenza, in occasione della ricostruzione
della Catte‐ drale, dopo il devastante terremoto del 1184.
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI
MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE
Il nuovo progetto L'Archivio Nazionale dei monumenti adottati
dalle scuole italiane fondazione napolinovanta‐ nove è stato
realizzato con l’apporto delle competenze di diversi docenti ed
alunni del biennio e del triennio dell’ITI “A.MONACO”. Certamente
uno degli aspetti più interessanti è stato il PROGETTO MENTEFITNESS
NEL MUSEO DIOCESANO RIVOLTO AGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE MEDIE . I
Lavori Laboratoriali nel Museo sono stati rivolti agli alunni delle
scuole medie, che hanno acquisito, attraverso ricerche storiche e
applicazioni tecnologi‐ che, hanno approfondito le conoscenze del
patrimonio artistico‐culturale della città. Allievi e docenti del
Monaco, nel laboratorio artistico, hanno guidato gli alunni delle
medie nella realizzazione di disegni su particolari della croce,
utilizzando la tecnica dello spolvero e colori ottenuti da pig‐
menti miscelati a leganti opportuni. Recentissime tesi di laurea
sui pig‐ menti, del dipartimento di chimica del prof. Chidichimo,
sono state le fon‐ ti scientifiche utilizzate. Nel laboratorio
d’informatica, attrezzato per la produzione di elaborati
multimediali, è stato dimostrato praticamente co‐ me si realizza un
sito web e una riproduzione 3D di un oggetto. Trasmesso anche il
video della stauroteca, a testimonianza dell’esperienza come cre‐
scita culturale ed educativa. Durante le ricerche nelle biblioteche
dell’arci‐ vescovile, nazionale e civica è stata recuperata
un’interessante raccolta di articoli in portoghese, così da
arricchire di contenuti l’App per dispositivi mobili (Android e
IOS) che è stata realizzata in alternanza scuola‐lavoro con gli
allievi nel museo. Tra le funzionalità offerte dall’app, la
possibilità di registrare appuntamenti per le visite e di navigare
attraverso i contenuti storici delle opere recensite, in italiano e
inglese.
Prof.ssa L.Naccarato
MANIFESTAZIONE 12 MAGGIO 2017 –MUSEO DIOCESANO
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"VIAGGI" NEL MONDO CHE CI CIRCONDA L'ARCHIVIO NAZIONALE DEI
MONUMENTI ADOTTATI DALLE SCUOLE
Gli alunni il 12 maggio hanno presentato l’app dedica‐ ta al
museo diocesano. Ma hanno approfondito le loro conoscenze sui
tesori custoditi nel cuore del centro storico, mettendole a
disposizione di turisti e cosentini alla scoperta della preziosa
stauroteca e delle opere esposte. L’impegno, portato al termine in
alternanza scuola lavoro, nell’ambito del concorso L’Archivio Na‐
zionale dei Monumenti adottati, promosso dalla fonda‐ zione Napoli
Novantanove, è stato presentato a un fol‐ to pubblico di allievi,
insegnanti e genitori. I ragazzi si sono succeduti al microfono
raccontando cosa aveva‐ no fatto, su quale opera s’era concentrata
la loro atten‐ zione, usando i mezzi multimediali positivamente,
schiacciando gli stereotipi legati alla loro generazione spesso
accusata di apatia e di distacco dalla realtà a beneficio del
virtuale. Ad aprire la giornata di festa e di cultura William
Gatto, presidente del Parco Tommaso Campanella, rievocando in
costume d’epoca la dona‐ zione della stauroteca alla città da parte
di Federici II nel 1222. Poi con la moderazione della coordinatrice
del progetto, che ha ringraziato i prof.ri che hanno collabo‐ rato
con dovizia: Cosentini, Currò, Rende, Rosa, Ripoli, Apollaro,
Matondi e l’Istituto Comprensivo Cosenza III via Negroni e San
Pietro e Castiglione, si sono succedu‐ ti gli interventi del
Dirigente Scolastico Giancarlo Florio, dell’assessore alla scuola
Matilde Spadafora e di Don Salvatore Fuscaldo. Non è voluto mancare
l’Arcivesco‐ vo Nolè “ Quando i giovani si interessano di storia,
di arte‐ ha detto il presule‐ c’è speranza per il futuro per‐ ché
la storia e l’arte rappresentano le nostre radici” Tutt’intorno
sorrisi, gioia e musica dal vivo, videoclip dei ragazzi che hanno
partecipato all’iniziativa. Il mo‐ mento finale delle premiazioni
si è chiuso con una rive‐ lazione capace di scaldare i cuori. Una
professoressa ha infatti deciso di rinunciare al suo bonus
investendolo in un pc da regalare a un allievo che aveva realizzato
il video del concorso. E il dono della sua insegnante sa‐ prà
sicuramente come farlo fruttare al meglio
FABIO MELIA - GAZZETTA DEL SUD SABATO 13 MAGGIO
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segue da pag 17 L'ARTISTA RICICLONE”….Un giorno,una famiglia in
gita, si fermò nei pressi per l’auto in panne. Il padre, cercando
di tornare in città, si perse! Cercò di tornare indietro. L’ occhio
cadde su un : “Vietato l’accesso”… Curioso oltrepassò la
staccionata legata col ferro spina‐ to: quel che vide era
bellissimo! Il miglior paesaggio che avesse visto! Volle mostrarlo
alla famiglia. Riuscì a ritrovarla. La moglie rimase incantata, i
bambini correvano sul prato. .. Vollero fare un pic‐nic, all’ombra
della quercia.I bambini buttarono cartacce, involucri, gli adulti
lasciarono bottiglie di plastica e lattine. Tornarono a casa, senza
raccogliere niente. Raccontarono la bellissima giornata agli amici,
ripromettendosi di tornarvi . Così fu. Inutile dire che il luogo fu
sporcato ulteriormente, da fertile e incontaminato cominciò a
infettar‐ si.Negli anni seguenti tante persone andarono nella
pianura Alcune ruppero la staccionata, crearono parcheggi abusivi,
misero tavoli qua e di là. Presto il luogo straordinario divenne un
accumulo di plastica, carta e alluminio.“Questa è la storia mia e
della mia terra‐ disse rassegnata la quercia‐ l’avrai capito! Ora
dovrò persino andarmene... Marco! Mi taglieranno.” Marco ascoltava…
Non accettava quella rassegnazione…Le mostrò una bottiglia e disse
: “ Lei è Sky, è una bottiglia speciale, che porto sempre con me,
anche lei, come te, mi raccontò la sua storia … Fu quando
l’acquistai al supermercato. Mi disse di quando i suoi ex
proprietari l’avevano gettata per strada ed era iniziato un incubo,
consapevole di dover aspettare dieci anni prima di essere smaltita…
Invece degli onesti cittadini la raccolsero, la gettarono nel
cestino del riciclo e fu il momento della svolta! Arrivò in una
fabbrica dove in poche ore fu trasformata in una nuova bottiglia
blu elettrico. Riempita, fu spedita nel supermercato dove l’avevo
acquistata….Stavo per buttarla nel cesto del rici‐ clo, quando mi
parlò. Era triste: che fine avrebbe fatto? Decisi di costruire con
bottiglie simili un vaso dal design particolare e tenni con me Sky,
che mi aveva suggerito un’idea vincente. Il direttore di un famoso
museo acquistò l’opera e la espose. Divenni un artista di
fama….Ehi, coraggio, domani verrò qui, con tanti ragazzi che ormai
mi aiutano a riutilizzare la plastica in forme artistiche!”Marco e
i ragazzi, crearono nella pianura una straordinaria installazione:
un albero gigantesco; radice, fusto, rami, tutto fatto con la
plastica della pianura… Il risultato lasciò a bocca aperta. La
gente accorreva a vedere l’albero di bottiglie. Vennero poi per
chiudere l’ area e tagliare la quercia…La gente si ribellò, la
Soprintendenza dichiarò quella un ’area naturalistica ed artistica
protetta…. Un giorno, un bambino, giocando nel parco finalmente
ripulito, lanciò il pallone che colpì l’albero di bottiglie. Scappò
via pensando di aver rotto l’opera d’ar‐ te…. Si racconta che Marco
fosse lì per caso; si era avvicinato pensando di doverlo restaurare
e vide….L’albero non si era fatto nean‐ che un graffio. Era
diventato un albero vero! Classe 1A inf
segue da pag 17“Storia di amore e solitudine” …. davvero
speciale dal momento in cui una giovane ragazza mi prese fra le
mani e mi strinse a se premurosamente …mi portò nella sua casa, ero
una bottiglia di latte scremato e le facevo molta compagnia ,
addirittura la notte stava‐ mo sempre insieme prima di andare a
dormire mi dava sempre il bacio della buonanotte (mi beveva). Di
sera eravamo noi due sole lei lavorava fino a tardi ed io le tenevo
compagnia.Qualche volta si dimenticava di me per ore a causa della
sua vita sociale stressante , ave‐ va altro per la testa,
oltretutto sono una bottiglia di latte non gliene faccio una colpa,
avrei anche provato ad aiutarla in qualche modo, magari essendole
più utile. Infatti avevo ragione, se mi impegnavo potevo essere
qualcosa di più di un’ imballaggio di plastica usa e get‐ ta.Molte
volte non so come avrebbe fatto senza di me mi utilizzava come
ferma carta , quando in casa c’erano le finestre aperte ed en‐
trava vento, mi utilizzava persino per innaffiare le sue graziose
piantine ma molto altro.Di notte vegliavo su di lei, io dormivo
poco guar‐ davo la tv e la osservavo mentre sognava.Mi faceva
sentire privilegiata, passavamo un sacco di tempo insieme pensavo
che non ci saremo mai divise e invece molti miei simili mi
raccontavano della buia fine che avrei fatto , non potevo pensare
di diventare spazzatura non così presto!Un giorno quando andammo al
parco lei mi abbandonò li senza ricordarsi di me , se ne andò ed
ebbi una brutta sorpresa dei ceffi mi scambiarono per uno di quei
cosi di gomma ma come si erano permessi?In quel momento ero molto
spaventata e triste dopo che mi avevano calciato , facendomi finire
sull’ asfalto .Fortunatamente guardavo sempre il lato positivo
perciò ecco qui che inizia il mio viaggio per il mondo da sola ,
rotolavo per posti molto belli che non avevo mai visitato prima
d’ora e avevo visto pure quell’ azzurro so‐ pra di me che tutti
chiamavano cielo, la vita delle persone girovagavano avanti e
indietro, era tutto cosi bello , ero si un rifiuto ma al cen‐ tro
di un posto fantastico. Vedevo la mia fine arrivare mi colse uno
spazzino e mi buttò nella busta dove incontrai una bella bottiglia
ed era amore a prima vista ora capivo cosa voleva dire quell’ amore
di cui tanto parlavano. Se fossi morta con lui sarebbe stato
romantico , due bottiglie schiacciate sull’ asfalto ma non fu così.
Io la seguivo e la vedevo sempre con il suo ragazzo forse avranno
fatto pace penso io. Così due bambini ci colsero e ci portarono a
casa loro dove eravamo diventati due bei lavoretti per mostrarli a
scuola ne eravamo molto fieri e la maestra li premiò con un bel
voto! Ruello Jason IIA EL
da pag 25 I FILTRI) Il filtro dell'olio è un componente presente
nei motori endotermici; può essere di vario tipo: meccanico (con
funziona‐ mento analogo al filtro dell'aria), magnetico (attrae i
residui metallici magneticamente); l'elemento filtrante è un tipo
speciale di carta o altro materiale sintetico, e la sua funzione è
quella di raccogliere i residui metallici che vanno nell'olio
motore per garantirne un normale funzionamento. Ma come si
producono tali residui? O per normale usura dei vari organi del
motore (pistone, fasce elastiche del pistone, raschiaolio,
cilindro, cuscinetti del banco motore e cuscinetti della biella)
oppure i residui della combustione, soprattutto per le macchi‐ ne
vecchie provocando un eccessivo consumo del motore o nei casi
peggiori il grippaggio. ..FILTRO MECCANICO: I filtri dell'olio sono
in metallo, avvitabili direttamente sul blocco motore e contenenti
l'elemento filtrante di carta, oggi si tende a sostituirli da
filtri olio a im‐ mersione in carta più facilmente smaltibili,
posti in un contenitore a bicchiere collegato al blocco motore.
FILTRO MAGNETICO: con le loro proprietà magnetiche "catturano" i
residui metallici dall'olio, creando però un accumulo di residui
metallici che ne riducono le ca‐ ratteristiche. Bisogna pulire il
filtro con una certa frequenza per evitare di consumare velocemente
gli organi del motore, per cui oggi sono sostituiti dalle case
automobilistiche da filtri meccanici in carta. FILTRI NATURALI Vi
sono piante che hanno la capacità di assorbire le sostanze nocive
accumulatesi dentro le mura di casa nostra, quali: Chamaedorea
elegans, Aloe vera, Aloe Arborescens. Il FILTRO anti‐ particolato
(DPF, dall'inglese Diesel Particulate Filter) è un dispositivo
delle automobili a motori diesel per abbattere le emissioni inqui‐
nanti da polveri sottili, un software di diagnosi e gestione
monitora il funzionamento del filtro. Esso è abbinato a un
precatalizzatore per filtrare fisicamente le polveri sottili.
Esistono modelli dotati anche di un terzo elemento: un sistema che
aggiunge ad‐ ditvo al carburante; per ridurre la temperatura
necessaria per effettuare il sistema di rigenerazione, anche se
appesantiscono il veicolo e sono meno economico . Alcuni vanno
regolarmente sostituiti, altri invece sono progettati per
"rigenerarsi": sotto i 60 km/h (quindi du‐ rante i cicli urbani) il
sistema filtra i gas e trattiene le polveri dentro di sé, superati
i 70 km/h (quindi durante un normale viaggio extraur‐ bano) avviene
la pulizia, la cosiddetta "rigenerazione , una spia avvisa quando è
il momento di pulire il filtro intasato e quindi procedere con il
viaggio extraurbano. Esistono dei sistemi professionali, ovvero da
effettuare presso autofficina, che permettono di ripulire a fon‐ do
il filtro che deve essere pertanto smontato, per diminuire le
emissioni di PM10 di origine carboniosa emesso dai motori diesel,
parti‐ colato pericoloso contenente sostanze fortemente tossiche
come gli idrocarburi policiclici aromatici IVA MECC
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segue da pag26….(LA PLASTICA: UN GRANDE MATERIALEVennero
sintetizzati i poliesteri, cui appartengono i P.E.T. (polietilene
tereftalato) utiliz‐ zati per realizzare le bottiglie in plastica.
Alunni: I tereftalati possono sciogliersi in acqua? CHIDICHIMO:
Certamente no! Derivando da processi chimici, le plastiche sono
sottoposte a test e certificazioni per alimenti, altrimenti
potrebbero inquinare o essere dannosi alla salute. Alunni: E le
conseguenze di una raccolta indifferenziata? Chidichimo:
Porterebbero a un accumulo di plastica che sbilancia l’ambiente, se
non si brucia, chi la distrugge più? Rimane fino alla fine dei
secoli. Se è in accumulo nel terreno, col tempo rimarrà solo
plastica e il fiore dove nascerà, nei sacchetti di plastica? Oggi
il polipropi‐ lene è quasi del tutto sostituito dai poliesteri,
utilizzati per produrre sacchetti di plastica biodegradabile, che
sono distrutti dai batteri e non inquinano l’ambiente. Si ricavano
inoltre in larga misura dalla plastica riciclata che non consuma
petrolio e non va in accumulo, che ha avuto un forte impulso e
utilizzata in molteplici campi. ALUNNI: La plastica può essere
utilizzata a fin di bene? CHIDICHIMO: Se si agisce
disordinatamente, senza eseguire una corretta raccolta
differenziata e non riciclandola, ne saremo tutti dan‐ neggiati. Ci
sono plastiche, come il polistirolo che andando in accumulo crea
danni. La plastica è un grande materiale e dobbiamo avere il senso
etico di saperla utilizzare bene! ALUNNI: Si potranno con la
plastica, anche riciclata, fare materiali resistenti? CHIDICHIMO:
Certamente. I thermoset sono già resine resistentissime Per avere
materiali resistenti, per costruire la casa nuova, dobbia‐ mo
incentivare la bioedilizia, sostituendo il cemento e ferro molto
pesanti (problematici negli eventi sismici!) con materiali bio
derivanti dal biologico ma non biodegradabili “perché in una casa
costruita con materiali biodegradabili grazie tante non ci starei,
non andrei a dormire la sera, poi un batterio di notte la mangia e
domani non l’avrei più addosso.” I nuovi materiali per costruire,
captare l’energia ecc. dovranno avere specifiche proprietà:
resistenti, ignifughi, leggeri. Bisogna utilizzare materie prime
biologiche partendo da zucche‐ ri, lignina e dai vegetali che,
grazie al sole, crescono spontaneamente nei campi. La bioedilizia,
inoltre, utilizza alte percentuali di plastica riciclata per fare
rivestimenti per interno, piastrelle o addirittura case con
bottiglie di plastica, materiali atossici ed ecocompatibili. Basta
con le molecole del petrolio! Servono a preparare cose di qualità,
sono grandi molecole, ma se le bruciamo tutte, ci mancheranno.
Biso‐ gna incentivare la chimica verde e del riciclo sostituendola
a quella del petrolio potenziando la ricerca e la conoscenza dei
nuovi materia‐ li.
A cura di Lorenzo Presta II E inf. PUNTEGGIO ASSEGNATO DALLA
GIURIA ESAMINATRICE PER QUESTA TERZA MISSIONE: 164 PUNTI
da pag 26(Nutrirsi bene ) Da queste considerazioni, il lavoro di
tesi sperimentale ha posto l’attenzione su 90 ragazzi, di
etàcompresa tra i 13 e i 17 anni, ponendosi l’obiettivo di valutare
in un primo momento le abitudini alimentari dei singoli ragaz‐ zi,
attraverso uno studio trasversale, per inserirli successivamente in
un “percorso di educazione alimentare”, durante il quale sono stati
monitorati i parametri antropometrici, la variazione della
composizione corporea (massa magra e massa grassa), sono stati dati
dei consigli nutrizionali, al fine di correggere le abitudini non
“salutari” e garantire l’apporto di fito‐ nutrienti necessari e
fondamentali per l’organismo in fase di crescita e
contemporaneamente prevenire i “non‐ communicable disorders” . La
scelta dei ragazzi adolescenti non è stata casuale, ma basata sulla
crucialità e criticità che questa fase rappresenta nella vita di
ogni individuo, in cui il soggetto è sottoposto ad una serie di
cambiamenti fisici e psi‐ chici e pressioni sociali non
indifferenti. Infatti, durante l’adolescenza si delinea la psiche
del soggetto, la personalità, si acquisisce l’identità sociale, si
fanno le prime esperienze di gruppo e le prime esperienze di
dipendenza economica; queste ultime portano spesso gli adolescenti
a perdere le pratiche sane ricevute dalla famiglia durante i primi
anni di vita. Per una dieta ottimale due sono i binomi da
considerare: il dispendio energetico e l’introito calorico. Il
primo, varia in base all’attivi‐ tà svolta dal soggetto, in base al
sesso, infatti, si parla di “nutrizione di genere”; mentre
l’apporto calorico tende ad incre‐ mentare se l’alimentazione si
basa sui “cibi spazzatura”, che forniscono calorie vuote o su pasti
fugaci, ricchi in grassi e zuccheri semplici. Queste consuetudini
alimentari, spesso, sono associate ad aumento dell’indice
glicemico, fattore di ri‐ schio per l’insulino‐resistenza e le
forme di obesità centrale.
ASSOCIAZIONE NUTRIZIONE UMANA ‐ Operante nell’Istituto
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UN RITORNO DA PROF!
Tornare nella propria scuola superiore in cui per cinque anni si
è stati studenti, nella quale si for‐ mavano nuove amicizie che
rendevano più sop‐ portabile la pesantezza di quelle ore di lezione
che sembravano non finire mai. Mi è sembrato quasi un fantastico
viaggio indietro nel tempo con la differenza che, questa volta ,il
mio posto non era più tra i banchi ,ma seduto alla cattedra a
guardarli ,quei ragazzini, alle prese con tutte le smanie di cui la
loro età è piena. E anche se non si sono impegnati al massimo nello
studio ,anche se qualcuno si è dimostrato più capace ed altri meno,
la loro vivacità, la gioia di vivere che mi trasmettevano, non ha
potuto che allietarmi e farmi star bene. Per non parlare dei miei
colleghi poi , gli altri insegnanti della mia disciplina , ma anche
di discipline diverse, mi hanno accolto a braccia aperte e si sono
dimostrati ottimi amici , oltre che rispettabilissimi colleghi.
Insomma, seb‐ bene io abbia lavorato in altri istituti tecnici ,la
felicità di tornare qui ,nella mia scuola, è stata
ineguagliabile straordinaria.
,senza dubbio un’esperienza Pasquale Muto Docente di Chimica
DIPARTIMENTO DI CHIMICA
A.S. 2016/17
Fanno parte del dipartimento i proff Gallo, Muto, Naccarato e
Torletti ,docenti di chi‐ mica e i proff Marino e Castiglione
docenti di Laboratorio , nonché l’A.T sig ra Iuele Patrizia
.Numerose e diverse sono state le nostre attività ma unico è stato
il nostro scopo : accendere nei nostri allievi un piccolo fuo‐ co
per le materie scientifiche in generale e per la chimica in
particolare .
Concetta Gallo
Buone vacanze
Addio Chimica!Abbiamo studiato Chimica per un biennio ; dal
prossimo anno ci aspettano studi diversi e più specifici ,riferiti
all'elettronica e all'elettrotecnica .Per due anni abbiamo seguito
con interesse questa disciplina e tutte le problematiche ad essa
connesse; partecipare ai vari progetti proposti e alle attività è
stato molto istruttivo e ci ha appassionato tantissimo lavorare
sull'alcolismo e per il progetto Telethon .Non ci dimenticheremo
mai della nostra prof Gallo e ,se ce lo chiederà , il prossimo anno
saremo pronti a indossare nuovamente il camice e lavorare per la 5a
edizione di ITI Monaco per Telethon!
Andrea Giglio e Francesco Perri II B EL
Senza titolo