POZZUOLI (ale.nap.) - La giustizia non si fermerà alla sen- tenza emessa ieri mattina. Il clan Longobardi-Beneduce, infatti, deve ancora passare al giudizio per un altro “ramo” del procedi- mento giudiziario, quello che vede alla sbarra altri 12 imputati che hanno scelto il rito ordinario. Tra di loro c’è il presunto boss Gaetano Beneduce (nella foto a sinistra), 59 anni, in carcere dal settembre del 2009, catturato dopo tre anni di latitanza e anche Gennaro Longobardi (nella foto a destra). Con lui hanno scelto il rito ordinario anche Angelo Carbone, Raffaele De Felice, Giuseppe Del Giudice, Antonio Ferro, Adriano Gau- dino, Armando Loffredo, Gio- vanni Marfella, Marcello Moio, Vincenzo Perillo, Gen- naro Testa e Giampaolo Villa- no. Così come nel processo con rito abbreviato terminato ieri, le accuse per gli imputati sono a vario titolo di associazione di stampo mafioso, spaccio di stu- pefacenti, porto abusivo di armi, estorsione aggravata, ma anche fatti di sangue rimasti per anni senza alcun responsabile. Gam- bizzazioni e tentati omicidi, tutti compiuti in quasi 20 anni di sto- ria criminale, ma che solo ora verranno “procedimentalizzati”, in quanto soltanto di recente sono stati riscontrati gravi ele- menti di prova, grazie anche alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Ma nel processo ordi- nario tutt’ora in corso, figura tra gli imputati anche Giuseppe Del Giudice, detto Peppe del- l’assicurazione. L’uomo è con- siderato un “colletto bianco” del clan, una sorta di anello di con- giunzione tra l’organizzazione criminale e i palazzi della politi- ca locale. Contro di lui diverse dichiarazioni dei pentiti. Tra queste quelle di Carmine Toscanese : “Peppe Del Giudice venne eletto grazie all’interessa- mento di Di Costanzo Giovanni. Da allora, per disobbligarsi, in quanto noi gli procacciavano i voti per farlo eleggere, egli si è sempre messo a disposizione. In particolare, il Del Giudice svol- gevano un’attività di intermedia- zione in relazione a richieste di tangenti nei confronti di cantieri per opere di particolare impor- tanza. In effetti, per le opere svolte direttamente dallo Stato o da altri enti pubblici, noi non andavamo sul cantiere a chiede- re il pizzo perché sapevamo che saremmo stati immediatamente denunciati”. Per un altro colla- boratore di giustizia, Francesco De Felice, Giuseppe Del Giudi- ce “portava a Gaetano Benedu- ce, di cui era molto amico, “ambasciate” relativamente ad operazioni di polizia. Lo stesso era impegnato in politica e riu- sciva a conoscere, tramite i suoi agganci in comune, l’ammonta- re dell’importo dei lavori com- missionati dal comune per comunicarlo al clan che poi faceva le estorsioni. Molti affi- liati erano assicurati con l’agen- zia di Del Giudice”. Per gli uomini dell’Antimafia, inoltre, “non sussistono ragioni per le quali così tanti pentiti avrebbero dovuto accusarlo ingiustamente, visto che le intercettazioni con- ferma la sua massima ed incon- dizionata disponibilità per la risoluzione di qualsiasi tipo di problema e per interventi di ogni genere presso le forze dell’ordi- ne”. Alla sbarra 56 affiliati. Solo nove gli assolti: c’è anche il fratellastro del boss Longobardi-Beneduce, inflitti 435 anni I boss La scelta Sia Longobardi che Bene- duce hanno deciso di affrontare il processo con il procedimento ordinario. Insieme a loro anche le altre trenta persone che sono state coinvolte nell’operazio- ne del giugno dello scorso anno che portò in cella oltre ottanta persone e decine di indagati a piede libero Le accuse La requisitoria Devono rispondere di estorsione, droga, associa- zione mafiosa, omicidi e tentati omicidi. Ieri le richie- ste dei pubblici ministeri. La prossima settimana l’udien- za dove parteciperanno gli avvocati del Comune e di Sos Impresa, entrambi parte civile nel procedimen- to giudiziario di Alessandro Napolitano POZZUOLI - Sono tutte pesanti le condanne arrivate al termine del processo abbreviato contro i 56 imputati ritenuti affiliati all’oramai disciolto clan Longobardi-Beneduce. Il giudi- ce Federica Colucci ha ritenuto tutti i condan- nati colpevoli di associazione di stampo mafioso, oltre che a vario titolo, per spaccio, estorsione e armi. Con 46 condanne e 9 asso- luzioni, la sentenza emessa ieri mattina ha anche un altissimo valore simbolico. Rara- mente, infatti, la macchina della giustizia è stata così rapida. Dal 24 giugno 2010, giorno del blitz dei carabinieri nell’ambito dell’opera- zione Penelope, a ieri sono trascorsi meno di 15 mesi. Dagli arresti alle pesanti condanne un lasso di tempo relativamente breve, dunque. Ad essere ritenuti i veri promotori del clan, seppur intervenuti in una fase successiva dalla nascita del sodalizio, sono i componenti della famiglia Pagliuca. Salvatore Pagliuca, alias Totore ’o biondo e suo figlio Procolo sono stati condannati a 20 anni di carcere, mentre la moglie di Salvatore, Partorina Arcone, ha dovuto ascoltare una condanna a 18 anni di cella. I loro volti erano visibili nell’aula bunker del carcere di Poggioreale attraverso collega- menti in videoconferenza dalle case circonda- riali nelle quali sono detenuti in regime di 41 bis, il “carcere duro”. Meno pesanti le condan- ne per gli altri due figli di Totore ’o Biondo. Cinzia Pagliuca ha rimediato 6 anni, mentre sue fratello Mario 10. Assolto il marito di Cinzia Pagliuca, Salvatore Baldino nei con- fronti del quale i pubblici ministeri Antonello Ardituro e Gloria Sanseverino - titolari del- l’inchiesta che portò al blitz di un anno fa - avevano chiesto 10 anni di carcere. La moglie di Procolo Pagliuca, Francesca Mastantuoni è stata condannata a 6 anni, ma l’accusa ne aveva chiesti 9. Tra le altre condanne spicca per pesantezza quella emessa nei confronti di Ferdinando Aulitto, anch’egli condannato a 20 anni di carcere. Per Leonardo Avallone e per suo fratello Vittorio, considerati tra i più importanti spacciatori di stupefacenti di Mon- terusciello, le condanne sono rispettivamente a 14 anni e 11 anni e 8 mesi di cella. Antonio Luongo, alias Tonino ’o Pazz e su cui già gra- vava una sentenza in Appello a 24 anni di car- cere, è stato condannato ad altri 14 anni. Per uno dei figli del presunto boss Gaetano Bene- duce (imputato in un altro procedimento con rito ordinario) Rosario Beneduce, il giudice ha emesso una condanna a 14 anni, due anni in più rispetto a quanto richiesto dall’accusa. Umberto De Simone, detto ’o storto, è stato condannato a 12 anni. Per quanto riguarda gli appartenenti al gruppo quartese denominato “Quelli del Bivio”, Carmine Riccio e Ferdi- nando Marcellino sono stati condannati entrambi ad 8 anni di carcere, mentre Nicola Palumbo, detto faccia abbuffata, è arrivata una sentenza di assoluzione, ma resta in carce- re in quanto detenuto per altri reati associativi, tra cui quello di estorsione aggravata nell’am- bito del mercato ittico all’ingrosso di Pozzuoli. Come detto sono nove gli assolti: oltre a Nico- la Palumbo e Salvatore Baldino, il giudice ha assolto anche Castrese Attore, Giancarlo Bucci, Sergio Covone, Eugenio Del Giudi- ce, Mario Piscopo, uno dei figli di Beneduce, Massimiliano e di uno dei suoi fratellastri, Gennaro Ferro. Per quest ultimo la richiesta di condanna era stata di 18 anni. E’ senza dub- bio una sentenza storica quella emessa ieri mattina e che potrebbe avere l’effetto di demo- lire del tutto ciò che rimaneva ancora in piedi dell’ex cartello dei Longobardi-Beneduce, nato “ufficialmente” nel 1997 all’indomani del duplice omicidio dei boss Raffaele Bellofiore e Domenico Sebastiano e a cui erano poi subentrati i Pagliuca. I due capicosca Gaetano Beneduce e Gennaro Longobardi sono in attesa della sentenza. Con loro altri dieci componenti della famiglia In dodici hanno scelto il processo con rito ordinario Il procedimento LA CAMORRA POZZUOLI Partorina Arcone Ferdinando Aulitto Leonardo Avallone Vittorio Avallone Massimiliano Beneduce Rosario Beneduce Vincenzo Carnevale Luciano Compagnone Carmine Riccio Salvatore Pagliuca Ferdinando Marcellino Antonio Luongo Antonio Di Roberto Angelo Di Domenico Eugenio Del Giudice Umberto De Simone Arcone Gaetano Quarto 12 anni 7 anni Arcone Partorina Pozzuoli 22 anni 18 anni Attore Castrese Quarto 8 anni Assolto Aulitto Ferdinando Pozzuoli 26 anni 20 anni Avallone Leonardo Pozzuoli 22 anni 14 anni Avallone Vittorio Pozzuoli 12 anni 11 anni e 8 mesi Baldino Salvatore Pozzuoli 10 anni Assolto Beneduce Massimiliano Pozzuoli 8 anni Assolto Beneduce Rosario Pozzuoli 12 anni 14 anni Bucci Giancarlo Pozzuoli 12 anni Assolto Caiazzo Vincenzo Pozzuoli 8 anni 8 anni Carnevale Vincenzo Pozzuoli 24 anni 14 anni Compagnone Luciano Pozzuoli 14 anni 12 anni Covone Sergio Pozzuoli 14 anni Assolto D’Ambrosio Angelo Pozzuoli 8 anni 4 anni De Felice Ciro Pozzuoli 2 anni 2 anni De Simone Alberto Pozzuoli 4 anni 4 anni e 8 mesi De Simone Umberto Pozzuoli 24 anni 12 anni De Vito Gennaro Pozzuoli 22 anni 14 anni e 8 mesi Del Giudice Eugenio Pozzuoli 2 anni Assolto Delos Antonio Pozzuoli 8 anni 8 anni Di Costanzo Francesco S. Pozzuoli 26 anni 11 anni Di Costanzo Giacomo Pozzuoli 10 anni 8 anni Di Domenico Angelo Pozzuoli 8 anni 4 anni Di Domenico Filippo Pozzuoli 6 anni 6 anni Di Francia Raffaele Pozzuoli 20 anni 11 anni Di Roberto Antonio Pozzuoli 8 anni 4 anni Di Roberto Raffaele Pozzuoli 12 anni 8 anni Esposito Gennaro Pozzuoli 8 anni 8 anni Ferro Gennaro Pozzuoli 18 anni Assolto Ferro Salvatore Pozzuoli 8 anni 11 anni Gesso Salvatore Pozzuoli 8 anni 8 anni Grieco Raffaele Pozzuoli 6 anni 2 anni Illiano Giovanni Pozzuoli 10 anni 8 anni Loffredo Giuseppe Pozzuoli 8 anni Assolto Loffredo Paolo Pozzuoli 12 anni 14 anni Luongo Antonio Pozzuoli 18 anni 14 anni Marcellino Ferdinando Pozzuoli 8 anni 8 anni Mastantuoni Francesca Pozzuoli 9 anni 6 anni Pagliuca Cinzia Pozzuoli 6 anni 6 anni Pagliuca Mario Pozzuoli 12 anni 10 anni Pagliuca Procolo Pozzuoli 30 anni 20 anni Pagliuca Salvatore Bacoli 30 anni 20 anni Palumbo Francesco Pozzuoli 8 anni 8 anni Palumbo Nicola Pozzuoli 12 anni Assolto Panarelli Donato Pozzuoli 10 anni 6 anni Pietrangeli Diana Pozzuoli 10 anni 6 anni Piscopo Mario Pozzuoli 10 anni Assolto Riccio Carmine Quarto 18 anni 8 anni Russo Nicola Pozzuoli 18 anni 14 anni Russolillo Giacomo Pozzuoli 16 anni 8 anni Sannino Gennaro Melito 18 anni 8 anni Testa Massimiliano Pozzuoli 13 anni 8 anni Tizzano Saverio Pozzuoli 10 anni 8 anni Trincone Giuseppe Pozzuoli 2 anni 2 anni Volpe Carlo Pozzuoli 8 anni 8 anni LE RICHIESTE DI CONDANNA Nome Residenza Richiesta Condanna In primo piano CRONACHE di NAPOLI 21 Giovedì 22 Settembre 2011