1 Logistica Integrata e Supply Chain Operations Reference Model Ing. Flavio Tonelli, PhD Università degli Studi di Genova E. E. Rullani Rullani (1979) (1979) M. M. Scicutella Scicutella (1993) (1993) A. A. Borghesi Borghesi (1994) (1994) G. G. Cavalieri Cavalieri (1995) (1995) Comitèe Comitèe Europèen Europèen de de Normalization Normalization (1997) (1997) E. E. Rullani Rullani (1979) (1979) •“Definiamo funzione logistica il Definiamo funzione logistica il governo del governo del sistema dei flussi sistema dei flussi di di materiali che l materiali che l’ impresa organizza a impresa organizza a partire da un insieme di fonti, partire da un insieme di fonti, attraverso processi che impiegano attraverso processi che impiegano risorse, fino a collocare i prodotti in risorse, fino a collocare i prodotti in una serie di canali di sbocco. una serie di canali di sbocco.
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Logistica Integrata eSupply Chain Operations
Reference ModelIng. Flavio Tonelli, PhD
Università degli Studi di Genova
E. E. Rullani Rullani (1979)(1979)
M. M. ScicutellaScicutella (1993)(1993)
A.A. Borghesi Borghesi (1994)(1994)
G.G. Cavalieri Cavalieri (1995)(1995)
ComitèeComitèe EuropèenEuropèen
de de NormalizationNormalization
(1997)(1997)
E. E. Rullani Rullani (1979)(1979)•• ““Definiamo funzione logistica ilDefiniamo funzione logistica il
governo del governo del sistema dei flussisistema dei flussi di dimateriali che lmateriali che l’’impresa organizza aimpresa organizza apartire da un insieme di fonti,partire da un insieme di fonti,attraverso processi che impieganoattraverso processi che impieganorisorse, fino a collocare i prodotti inrisorse, fino a collocare i prodotti inuna serie di canali di sbocco.una serie di canali di sbocco.
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•• LL’’interdipendenza di tutti i flussi con leinterdipendenza di tutti i flussi con lerisorse che fanno loro da supporto, dàrisorse che fanno loro da supporto, dàragione ragione delldell’’unitarietà della funzione perunitarietà della funzione pertutto il sistema dtutto il sistema d’’impresaimpresa, per il quale, per il qualedeve essere definito il grado dideve essere definito il grado diintegrazione, il grado di diversificazioneintegrazione, il grado di diversificazionee i processi di adattamento a essie i processi di adattamento a essirelativi.relativi.””
M. M. Scicutella Scicutella (1993)(1993)•• ““La logistica è la funzione aziendaleLa logistica è la funzione aziendale
che si pone lo scopo di che si pone lo scopo di programmareprogrammare,,organizzare organizzare e e controllarecontrollare tutte le tutte leattività di movimentazione e diattività di movimentazione e diimmagazzinaggio immagazzinaggio –– con il correlato con il correlatoflusso di informazioni flusso di informazioni –– che facilitano che facilitanolo scorrimento della produzione dallo scorrimento della produzione dalpunto di acquisto delle materie primepunto di acquisto delle materie primea quello del consumatore finale.a quello del consumatore finale.””
A. Borghesi (1994)A. Borghesi (1994)•• ““La movimentazione dei flussi fisiciLa movimentazione dei flussi fisici
innesca altresì innesca altresì flussi documentaliflussi documentali e eflussi informativiflussi informativi, ognuno dei quali, ognuno dei qualicon percorsi, tempi e mezzi dicon percorsi, tempi e mezzi ditrasporto diversi. Il risultato in terminitrasporto diversi. Il risultato in terminidi costi, tempi ed efficienza derivadi costi, tempi ed efficienza derivadalla capacità di dalla capacità di integrazioneintegrazione e esincronizzazionesincronizzazione di essi di essi””..
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G. Cavalieri (1995)G. Cavalieri (1995)•• ““La gestione della logistica, perLa gestione della logistica, per
ll’’aumentata sensibilità deiaumentata sensibilità deiclienti/consumatori ai problemiclienti/consumatori ai problemiambientali, deve estendersiambientali, deve estendersiallall’’interno del ciclo di vita delinterno del ciclo di vita delprodotto, integrando i prodotto, integrando i processiprocessi non nonsolo del consumo ma anche delsolo del consumo ma anche deldopo consumodopo consumo..
•• È perciò necessario che essaÈ perciò necessario che essaincluda anche la includa anche la ““reverse logisticreverse logistic””,,ossia lossia l’’insieme di tutte le attivitàinsieme di tutte le attivitàcoinvolte nel muovere il prodottocoinvolte nel muovere il prodottodal punto di consumo al punto didal punto di consumo al punto dieliminazione con lo scopo dieliminazione con lo scopo diriutilizzare, riciclare o distruggere.riutilizzare, riciclare o distruggere.””
•• ““La pianificazione, la realizzazione e ilLa pianificazione, la realizzazione e ilcontrollo:controllo:
-- della movimentazione e collocazione didella movimentazione e collocazione dipersone e/o beni,persone e/o beni,
-- e delle relative attività di supporto,e delle relative attività di supporto,allall’’interno di un sistema organizzato perinterno di un sistema organizzato perla realizzazione di obiettivi specifici.la realizzazione di obiettivi specifici.””
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•• AttivitàAttività = = ““gestione e progettazionegestione e progettazione””; ; ““fasciafasciadi attività tecniche organizzative finanziariedi attività tecniche organizzative finanziarie””;;““attività direzionali, organizzative, gestionali,attività direzionali, organizzative, gestionali,finanziarie, strategiche strettamentefinanziarie, strategiche strettamenteintegrateintegrate””; ; ““programmare organizzareprogrammare organizzarecontrollarecontrollare””
•• integrateintegrate = = ““unitarietà della funzione perunitarietà della funzione pertutto il sistema dtutto il sistema d’’impresaimpresa””; ; ““attività sistemaattività sistemache collega unche collega un’’azienda ai propri clienti eazienda ai propri clienti efornitorifornitori””
•• di flussidi flussi = flusso fisico; compensi di flussi di = flusso fisico; compensi di flussi difine vita + flusso informativo + flussofine vita + flusso informativo + flussodocumentale; flusso fisico del valoredocumentale; flusso fisico del valoreaggiunto + flusso informativo sui fabbisogniaggiunto + flusso informativo sui fabbisogni
•• sincronizzati sincronizzati = = ““integrazione eintegrazione esincronizzazione di flussisincronizzazione di flussi””
•• al fine dial fine di = = ““ricerca di efficienza dei flussiricerca di efficienza dei flussi””;;““in relazione alle risorse necessarie perin relazione alle risorse necessarie perobiettivi, piani, operazioniobiettivi, piani, operazioni””; ; ““orientate alorientate alconseguimento di efficacia ed efficienzaconseguimento di efficacia ed efficienza””;;““allo scopo di soddisfare le richieste delallo scopo di soddisfare le richieste delcliente ad un costo accettabilecliente ad un costo accettabile””; offrire il; offrire il““prodotto giusto, al prezzo giusto, nelprodotto giusto, al prezzo giusto, nelmomento giusto, sul luogo giustomomento giusto, sul luogo giusto””;;miglioramento continuo.miglioramento continuo.
La movimentazione delle merci innesca flussi fisici (1), documentali (2), informativi (3): ognuno con percorsi, tempi e mezzi di trasporto diversi. Il risultato, per costi, tempi ed efficienza, deriva dalla capacità di integrazione e sincronizzazione di tali flussi
•• Logistica industriale e commerciale:Logistica industriale e commerciale:ha come obiettivo la gestione fisica,informatica e organizzativa del flussodei prodotti dalle fonti diapprovvigionamento ai clienti finali.
•• Logistica dei grandi volumi:Logistica dei grandi volumi:Riguarda la gestione e lamovimentazione di grandi quantità dimateriali sfusi, generalmente materieprime (petrolio, carbone, cereali).
•• Logistica di progetto:Logistica di progetto: riguarda la gestionee il coordinamento delle operazioni diprogettazione e realizzazione di sistemicomplessi (centrali elettriche, impiantichimici, stabilimenti industriali, grandiinfrastrutture).
•• Logistica di supporto:Logistica di supporto: Riguarda lagestione di prodotti ad alta tecnologia(elicotteri, aerei, macchine e sistemicomplessi) per i quali sono essenzialil’affidabilità, la disponibilità e lamanutentabilità.
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• Complesso delle attività volte all’organizzazionee al coordinamento dello spostamento di uomini,
materiali e mezzi ai fini militari.
• Il termine è largamente diffuso e citato in diverseaccezioni:
Logistica integrataLogistica industrialeLogistica dei materiali
• Che poco hanno a che vedere con l’arte militaree che assumono diversi significati in relazione aivari attributi.
Logistica commercialeLogistica distributivaEd altre ancora
EVOLUZIONE LOGISTICAEVOLUZIONE LOGISTICA•• Lo sviluppo della logistica è avvenuto conLo sviluppo della logistica è avvenuto con
notevole gradualità accompagnata da unnotevole gradualità accompagnata da unprogressivo incremento di attivitàprogressivo incremento di attivitàassegnate a tale funzione. Si possonoassegnate a tale funzione. Si possonopertanto individuare 3 stadi di sviluppo:pertanto individuare 3 stadi di sviluppo:
•• Inizi anni Inizi anni ’’7070 :L’enfasi è posta principalmentesulle operazioni di distribuzione fisica (dalmagazzino di stabilimento al cliente) medianteopportuni interventi di razionalizzazione dellestrutture, di ottimizzazione dei diversi segmentidel ciclo distributivo e revisione organizzativa
EVOLUZIONE LOGISTICAEVOLUZIONE LOGISTICA•• Fine anni Fine anni ’’7070: L’enfasi si sposta
sull’integrazione tra la logistica produttiva edistributiva attraverso lo sviluppo di nuovisistemi gestionali e informativi orientati a talescopo.
•• Inizi anni Inizi anni ’’8080: L’enfasi è posta sullarealizzazione di una logistica integrata(comprendente anche la funzione diapprovvigionamento), sullo sviluppo di supportiinformatici avanzati e sull’impiego di nuovetecniche gestionali (JIT, MRP, etc..)
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EVOLUZIONE LOGISTICAEVOLUZIONE LOGISTICA
• Da quando esistono le produzioniindustriali e le società commerciali vi èla necessità di gestire il flusso dei benidall’acquisizione delle materie prime odei prodotti alla distribuzione aiconsumatori. L’evoluzione delle impreseoperanti nei settori di beni di largoconsumo si individuano in 4 fasi.
• Orientamento alla produzione:• strategia competitiva dell’azienda
concentrata sul prodotto (qualità e prezzo),il comportamento di acquisto deiconsumatori è determinato dallecaratteristiche del prodotto (prestazioni/costo)
• Attenzione posta sulle attività produttive,l’azienda tende a razionalizzare e ridurre icosti di produzione, in quanto ritiene che lamaggior parte dei costi sia di origineproduttiva.
• Orientamento al marketing:• L’azienda deve garantire la soddisfazione del
consumatore con prodotti che migliorino laqualità della vita (salute, ecologia). Leassociazioni di consumatori diventano uninterlocutore decisivo delle aziendeproduttrici.
• Attenzione posta sul soddisfacimento delcliente, ponendo maggiore cura al servizio alcliente (in termini di disponibilità di prodotto,tempi e modalità di consegna).
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• Orientamento all’ambiente:• Attenzione non solo posta su clienti e
concorrenti, ma prevedere qualitrasformazioni subirà l’ambiente politicoe sociale, come cambieranno i gusti deiclienti e quali saranno le innovazionitecnologiche
EVOLUZIONE LOGISTICAEVOLUZIONE LOGISTICA• L’aver posto il cliente al centro
dell’attenzione dell’azienda ha portatonecessariamente al superamento dellavecchia concezione basata su unagestione operativa per centri di costo (itrasporti, i magazzini, le scorte)generalmente indipendenti ancheperché attribuiti a diverse responsabilitàfunzionali.
EVOLUZIONE LOGISTICAEVOLUZIONE LOGISTICA• Ci si è resi conto che senza una visione
globale, o meglio integrata, delle attività delproprio sistema logistico diventa difficileottenere la soddisfazione del cliente a costisostenibili. Si può quindi affermare che lalogistica integrata è figlia naturale delmarketing che ha introdotto nell’area deisistemi operativi una rivoluzione analoga aquella introdotta a suo tempo dal marketingnell’area commerciale.
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LOGISTICA INTEGRATALOGISTICA INTEGRATA
• Integrazione delle attività fisiche,gestionali e organizzative chegovernano il flusso fisico dei beni enecessarie informazionidall’acquisizione delle materie prime edei materiali ausiliari fino alla consegnadei prodotti finiti ai clienti.
LOGISTICA INTEGRATALOGISTICA INTEGRATA• Il concetto di integrazione indica che la
logistica industriale non è la semplice sommadi attività tradizionali (trasporto, stoccaggio,gestione degli ordini, ecc.) ma un diversoconcetto di management, basato sullagestione integrata delle attività, perl’ottimizzazione del sistema globale logisticoe non dei singoli sottosistemi che locompongono.
PIANIFICAZIONE LOGISTICA DELPIANIFICAZIONE LOGISTICA DELCICLO DI VITA DEL PRODOTTOCICLO DI VITA DEL PRODOTTO
• Nella tradizionale visione funzionale dellalogistica, le attività di trasporto,movimentazione e stoccaggio eranoconsiderate come attività di servizio.
• Non si entrava nel merito delle caratteristichedel prodotto, che invece erano definite amonte da altre funzioni (ricerca, marketing,ecc.), ci si preoccupava solo di trasportarlomuoverlo e stoccarlo nel modo più efficientepossibile.
PIANIFICAZIONE LOGISTICA DELPIANIFICAZIONE LOGISTICA DELCICLO DI VITA DEL PRODOTTOCICLO DI VITA DEL PRODOTTO
• Il riconoscimento della logistica (in entrata ein uscita) come uno dei fattori competitivi haportato ad estendere la partecipazione dellalogistica anche alle fasi di progettazione,messa a punto e produzione del prodotto,riconoscendo l’importanza di progettare ocreare un prodotto che abbia tutte lecaratteristiche attese dal consumatore, mache nel contempo presenti caratteristichedimensionali e di forma tali da ridurre i costilogistici.
TIPOLOGIE DI OPERATORI NELSETTORE LOGISTICA E TRASPORTI
•• AutotrasportatoriAutotrasportatori: operatori di trasportoin c/terzi con veicoli di proprietà
•• CorrieriCorrieri: operatori di trasporto per l’Italiaraccoltamerci→smistamento→distribuzioneExpress courier: corriere con reteinternazionale organizzato per piccolepartite (<20 KG)
•• Spedizionieri internazionaliSpedizionieri internazionali: effettuanospedizioni su rotte internazionali
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TIPOLOGIE DI OPERATORI NELSETTORE LOGISTICA E TRASPORTI
•• Spedizionieri industrialiSpedizionieri industriali: si rivolgono a grossiclienti industriali organizzando attività ditrasporto/intermediazione/gestione cliente
•• Operatori Operatori multimodalimultimodali: spedizionieriinternazionali che organizzano l’attività dispedizione assumendosi la responsabilitàdell’intero processo
•• Operatori logisticiOperatori logistici: operatori a cui l’aziendaaffitta tutta o parte della propria attivitàlogistica.
COSTI ASSOCIATI ALLA LOGISTICA
• Lo sviluppo che ha portato alla modernalogistica integrata è stato favorito in mododeterminante dall’importanza dei costi adessa associati.
• L’incidenza dei costi logistici sul fatturatoaziendale assume valori diversi per leaziende industriali e commerciali per i diversisettori merceologici.
COSTI ASSOCIATI ALLA LOGISTICA
• Tali costi in media sono compresi tra il 5% e il 20% delfatturato con punte in casi particolari (acque minerali)che possono toccare il 49/50%.
•• SEGMENTAZIONE DEL COSTO LOGISTICOSEGMENTAZIONE DEL COSTO LOGISTICO• TRASPORTI 30%• MAGAZZINI 23%• COSTO GESTIONE SCORTE 28%• COSTI AMMINISTRATIVI 19%• TOTALE 100%
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INCIDENZA DEI COSTI LOGISTICISUL FATTURATO
Amministrazione
Scorte
Magazzino
Trasporti
1987 1993 1998 2003
14.3%
10.1%7.5% 6.6%
-30%
-25% -12%
INDIPENDENZA DEI COSTI LOGISTICIINDIPENDENZA DEI COSTI LOGISTICI
Livello di servizio al cliente
(Costo delle vendite perse)
Costo delle scorte
Costo del lotto di
produzione
Costo dei trasporti
Costo dei magazzini
Costo della gestione dell’ordine
delle informazioni
PROCESSI DI TERZIARIZZAZIONELOGISTICA (OUTSOURGING)
• Identificazione delle strade checonducono alla terziarizzazione:
Individuazione dell’azienda fornitore diservizi logisticiCessione parte del proprio ramo diaziendaDelega delle attività logistiche,mantenendone il controllo
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BENEFICI DEL PROCESSO DIOUTSOURGING
•• BENEFICI OPERATIVI:BENEFICI OPERATIVI:Aumento della produttivitàFlessibilità operativa (razionalizzazionedelle risorse)Aumento degli standard di servizioMancanza all’interno di know-howspecialistico e di tecnologie innovative
BENEFICI DEL PROCESSO DIOUTSOURGING
•• BENEFICI ECONOMICO-FINANZIARI:BENEFICI ECONOMICO-FINANZIARI:Riduzione dei costi legate alle attività terziarieVariazione dei costi (non sostenendo più i costi fissi dimagazzino, di personale, affetti e oneri finanziariconnessi)Visibilità dei costi (sarà il fornitore a supportarel’azienda con analisi logistiche per prodotto/mercato)
spedizione, trasporti, stoccaggio dei prodotti finiti
Livelli di serizioProcedure contabili
Procedure di programmazioneCosti
Monitoraggio
Ricerca e sviluppoProgettazionee ingegnerizzazioneApprovvigionamentoProduzioneVenditaDistribuzione
gestione degli indicatoridi utilità e di efficienza
ABC, full costing
dei magazzini di previsione,dipartimentali, di dettaglio
gestione dei reclami e delle garanzieCiclo dell’ordine
fatturazione, amministrazione
ATTIVITA’ DIRETTE
ATTIVITA’ INDIRETTE
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Implemen-tare le opportunitàimmediate
Mettere in priorità le azioni e Responsa-bilizzare le risorse
Definire le azioni e valutare la capa-cità di intra-prendere
Creare la visione comples-siva della supply chain
Valutarela com-petitività della supply chain
Disegnare le strutture della supplychain
Reigne-reizzare i processi di supply chain
Rinforzare le basi funzionali
Schema di programma per la gestione Schema di programma per la gestione integrata di una catena di fornituraintegrata di una catena di fornitura
SUPPLY CHAIN REFERENCESUPPLY CHAIN REFERENCE• Propone di includere nel sistema globale di controllo, variabili
collegate al tempo di ciclo dell’impresa, alla qualità, allasoddisfazione del cliente, ai costi sostenuti come:Prestazioni di consegnaIndice di completezza dell’ordinePerfetto adempimento dell’ordineTempo di reazione della catena di fornituraFlessibilità di produzioneCosti totali di gestione della catena di fornituraProduttività del valore aggiuntoCosto di garanzia o costo del processo di riitornoDurata del ciclo monetarioGiorni di magazziino per la fornituraRotazione delle risorse
I principali indicatori di controllo della propriacatena di fornitura: (attuali linee intraprese)
Servizio al cliente Regolarità di produzione Costi totali della catena di
fornitura Regolarità Prezzo Dualità Previsione della domanda Livelli di scorte
Valutazione dei fornitori e deiclienti, efficienza di fornitura(delle materie prime),
Efficienza di produzione(utilizzazione degli impianti),
Distribuzione delprodotto/mercato(ottimizzazione)
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I principali indicatori di controllo della propria catena difornitura: (attuali linee intraprese)
Offrire una totale dei costi alcliente,
Valutazione della localizzazione:costi di fornitura, costi logistici,
Costo unitario, tempo diconsegna, lead time,
Giacenze, prestazioni diconsegna, rapporto tra i giorni deisospesi di vendita e quelli dipagamento,
Misure funzionali odiernequali:costi diretti variabili, costifissi, costi del capitale investito,
Regolarità del servizio Soddisfazione del cliente, Risparmi di
Ing. Flavio Tonelli, PhDUniversità degli Studi di Genova
System Dynamics
System Dynamics was founded in the late 1950s byJay W. Forrester of the MIT Sloan School ofManagement with the establishment of the MITSystem Dynamics Group. System dynamics is verysimilar to systems thinking and constructs the samecausal loop diagrams of systems with feedback.However, system dynamics typically goes further andutilises simulation to study the behaviour of systemsand the impact of alternative policies.
System Dynamics
System Dynamics is an approach to understandingthe behaviour of complex systems over time. It dealswith internal feedback loops and time delays thataffect the behaviour of the entire system. Whatmakes using System Dynamics different from otherapproaches to studying complex systems is the useof feedback loops and stocks and flows. Theseelements help describe how even seemingly simplesystems display baffling nonlinearity
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System Dynamics
Computer software is used to simulatea system dynamics model of thesituation being studied. Running "whatif" simulations to test certain policies onsuch a model can greatly aid inunderstanding how the system changesover time.
SD Model 1 of 2
An abstract model (or conceptual model) is atheoretical construct that represents something, witha set of variables and a set of logical and quantitativerelationships between them. Models in this sense areconstructed to enable reasoning within an idealizedlogical framework about these processes and are animportant component of scientific theories.
SD Model 2 of 2
Idealized here means that the modelmay make explicit assumptions that areknown to be false (or incomplete) insome detail. Such assumptions may bejustified on the grounds that theysimplify the model while, at the sametime, allowing the production ofacceptably accurate solutions.
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SD Conceptual Model
A conceptual model is a representation of somephenomenon, data or theory by logical andmathematical objects such as functions, relations,tables, stochastic processes, formulas, axiomsystems, rules of inference etc. A conceptual modelhas an ontology, that is the set of expressions in themodel which are intended to denote some aspect ofthe modeled object.
SD Ontologies
For example, a stochastic model of stock pricesincludes in its ontology a sample space, randomvariables, the mean and variance of stock prices,various regression coefficients etc. Models ofquantum mechanics in which pure states arerepresented as unit vectors in a Hilbert space includein their ontologies observables, dynamics,measurement operators etc.
SD Modeling
Modeling, especially scientific modeling refersto the process of generating a model as aconceptual representation of somephenomenon as discussed above. Estheticconsiderations that may influence thestructure of a model might be the modeller'spreference for a reduced ontology,preferences regarding probabilistic modelsvis-a-vis deterministic ones, discrete vscontinuous time etc.
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SD Feedback
Feedback is the signal that is loopedback to control a system within itself.This loop is called the feedback loop. Acontrol system usually has input andoutput to the system; when the output ofthe system is fed back into the systemas part of its input, it is called the"feedback."
FB inside Organizations
As an organization seeks to improve itsperformance, feedback helps it to makerequired adjustments.Examples of feedback in organizations:
Stocks and flows are the basic buildingblocks of system dynamics models. JayForrester originally coined them as "levels"(for stocks) and "rates" (for flows).A stock in business and social accountingrefers to the value of an asset at a balancedate (or point in time), while a flow refers tothe total value of transactions (sales orpurchases, incomes or expenditures) duringan accounting period.
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SD Stocks
A stock (or "level variable") in this broader sense issome entity that is accumulated over time by inflowsand/or depleted by outflows. Stocks can only bechanged via flows. Mathematically a stock can beseen as an accumulation or integration of flows overtime - with outflows subtracting from the stock.Stocks typically have a certain value at each momentof time - e.g. the number of population at a certainmoment.
SD Flows
A flow (or "rate") changes a stock overtime. Usually we can clearly distinguishinflows (adding to the stock) andoutflows (subtracting from the stock).Flows typically are measured over acertain interval of time - eg. the numberof births over a day or month.
SD Simulation
Having found a model for some desiredaspect of reality, it can serve as thebasis for simulation, the only way fornon-invasive examination of physicalreality besides real-world experiments.
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SD Methodology
The steps involved in a simulation are:1. Define the problem boundary2. Identify the most important stocks and flows that change
these stock levels3. Identify sources of information that impact the flows4. Identify the main feedback loops5. Draw a causal loop diagram that links the stocks, flows and
sources of information6. Write the equations that determine the flows7. Estimate the parameters and initial conditions8. Simulate the model and analyse results
SD Example
To illustrate the use of system dynamics, imagine anorganisation that plans to introduce an innovativenew durable consumer product. The organisationneeds to understand the possible market dynamics,in order to design marketing plans and productionplans.
SD Example
There are two feedback loops in this diagram. Thepositive reinforcement loop on the right indicates thatthe more people have already adopted the newproduct, the stronger the word-of-mouth impact.There will be more references to the product, moredemonstrations, and more reviews. This positivefeedback should generate sales that continue togrow.
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SD Example
Causal loop diagram of newproduct adoption
SD Example
The second feedback loop on the left is negativereinforcement. Clearly growth can not continueforever, because as more and more people adopt,there remain fewer and fewer potential adopters.Both feedback loops act simultaneously, but atdifferent times they may have different strengths.Thus one would expect expect growing sales in theinitial years, and then declining sales in the lateryears.
SD Example
The next step is to create what istermed a stock and flow diagram. Astock is the term for any entity thataccumulates or depletes over time. Aflow is the rate of change in a stock.A flow changes the rate of accumulationof the stock
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SD Example
In our example, there are two stocks:Potential adopters andAdopters.There is one flow: New adopters.For every new adopter, the stock of potentialadopters declines by one, and the stock ofadopters increases by one.
SD Example
SD Example
The equations for the causal loop example are:
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SD Example
The simulation results show that thebehaviour of the system would be to havegrowth in adopters that follows a classical s-curve shape. The increase in adopters is veryslow initially, then exponential growth for aperiod, followed ultimately by saturation.