Top Banner
OGNI MESE IN TUTTE LE EDICOLE Lo STRILLONE DI VINCENZO MORETTI MENSILE D’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT QUANDO IL PRECARIATO NON È UN’AFFARE ANNO 1° - N. 8 - Agosto 2011 Distribuzione gratuita www.strillonews.it pag. 6 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 3 pag. 7 pag. 14 Via Nazionale Adriatica, 615 - Roseto degli Abruzzi TE RIAPRE IL 1º SETTEMBRE pag. 4 segue a pag. 2 PROVINCIA ARTE E CULTURA Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14) Cadel Evans, trionfatore al Tour de France, avrebbe senza dubbio difficoltà a pedalare sul litorale teramano. Tra piste ciclabili crollate o maltenute e corridoi ciclabili che si interrompono per intere tratte cittadine, il campione australiano sceglierebbe ben altre zone dove allenarsi. In questo numero abbiamo voluto approfondire proprio questo aspetto: una ciclabilità da tanti sbandierata e da pochi real- mente portata avanti. Le tre foto qui sopra vogliono proprio mettere in luce questo aspetto: oltre a Evans, la pista ciclabile a Giulianova crollata durante l’alluvione dello scorso marzo e l’unico tratto di pista ciclabile completo a Roseto degli Abruzzi. Nel secondo numero in cui Lo Strillone esce nella ri- modulata versione da ‘om- brellone’ abbiamo voluto dedicare più che mai spazio a tematiche legate alla bella stagione: le problematiche urbane da superare per of- frire agli ospiti estivi una fruizione piena e funzionale delle città costiere (vedi le piste ciclabili), gli eventi e le iniziative che caratteriz- zano queste giornate nella nostra provincia (vedi le sa- gre e le competizioni spor- tive) e non per ultimo una pagina dedicata alla storia del turismo locale con la presentazione dell’ultimo lavoro di Sandro Galantini. Cambiano infatti i tempi ma l’estate rimane pur sempre la stagione delle vacanze e del divertimento. Abbiamo quindi pensato di sintetiz- zare tali tematiche nella prima pagina attraverso un oggetto che simbolicamente GIULIANOVA ‘L’ASSOCIAZIONISMO IN CITTÀ’ Una realtà in continuo divenire ROSETO DEGLI ABRUZZI ‘IL CORRIDOIO INTERROTTO’ Un viaggio nell’isola non ciclabile della provincia MOSCIANO SANT’ANGELO ‘L’API AI NASTRI DI PARTENZA’ Il coordinatore Angelucci illustra la linea programmatica NOTARESCO MORRO D’ORO ‘LA CARICA DEI TRECENTO’ Ancora un grande successo per le colonie estive VAL VIBRATA ‘21º MEMORIAL MORGAN CAPRETTA: UN’EDIZIONE D’ALTRI TEMPI’ RUBRICHE ‘COME SCRIVERE, COME PARLARE’, DI E. CIBEJ ‘IL LIBRAIO’, DI S. GALANTINI ‘LA SCIENZA…SOFT’, DI M. SANTARELLI Fino al 31 agosto si rinnova la magia della rassegna artistica castelbassese. La CISL Scuola fa i conti al Ministero dell’Istruzione. RENATO GUTTUSO IN MOSTRA A CASTELBASSO EDITORIALE HAI VOLUTO LA BICICLETTA? E MO’ DOVE PEDALI? Sotto questo sole Sarebbe bello pedalare ma da noi bisogna prendere l’auto
16

lo strillone 8

Mar 26, 2016

Download

Documents

mensile d'informazione
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: lo strillone 8

Ogni mese in tutte le edicOle

Lo STRILLONE

diVINCENZO MORETTI

MENSILE d’attuaLItà, POLItICa, CuLtuRa E SPORt

QUANDOIL PRECARIATONON ÈUN’AFFARE

ANNO 1° - N. 8 - Agosto 2011 Distribuzione gratuita www.strillonews.it

edizioneestiva pag. 6

pag. 9

pag. 10

pag. 11

pag. 3

pag. 7

pag. 14

Via Nazionale Adriatica, 615 - Roseto degli Abruzzi TE

RiapRe il 1º settembRe

pag. 4

segue a pag. 2

PROVINCIA ARTE E CULTURA

Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089

www.euromobiliarreda.it

Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089

www.euromobiliarreda.it

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

Cadel Evans, trionfatore al Tour de France, avrebbe senza dubbio difficoltà a pedalare sul litorale teramano. Tra piste ciclabili crollate o maltenute e corridoi ciclabili che si interrompono per intere tratte cittadine, il campione australiano sceglierebbe ben altre zone dove allenarsi. In questo numero abbiamo voluto approfondire proprio

questo aspetto: una ciclabilità da tanti sbandierata e da pochi real-mente portata avanti. Le tre foto qui sopra vogliono proprio mettere in luce questo aspetto: oltre a Evans, la pista ciclabile a Giulianova crollata durante l’alluvione dello scorso marzo e l’unico tratto di pista ciclabile completo a Roseto degli Abruzzi.

Nel secondo numero in cui Lo Strillone esce nella ri-modulata versione da ‘om-brellone’ abbiamo voluto dedicare più che mai spazio a tematiche legate alla bella stagione: le problematiche urbane da superare per of-frire agli ospiti estivi una fruizione piena e funzionale delle città costiere (vedi le piste ciclabili), gli eventi e le iniziative che caratteriz-zano queste giornate nella nostra provincia (vedi le sa-gre e le competizioni spor-tive) e non per ultimo una pagina dedicata alla storia del turismo locale con la presentazione dell’ultimo lavoro di Sandro Galantini. Cambiano infatti i tempi ma l’estate rimane pur sempre la stagione delle vacanze e del divertimento. Abbiamo quindi pensato di sintetiz-zare tali tematiche nella prima pagina attraverso un oggetto che simbolicamente

GIULIANOVA‘L’ASSOCIAZIONISMO

IN CITTÀ’ Una realtà in continuo

divenire

ROSETO DEGLI ABRUZZI

‘IL CORRIDOIO INTERROTTO’ Un viaggio nell’isola

non ciclabile della provincia

MOSCIANOSANT’ANGELO

‘L’API AI NASTRI DI PARTENZA’

Il coordinatore Angelucci illustra la

linea programmatica

NOTARESCOMORRO D’ORO

‘LA CARICA DEI TRECENTO’

Ancora un grande successo per le

colonie estive

VAL VIBRATA‘21º MEMORIAL MORGAN CAPRETTA: UN’EDIZIONE

D’ALTRI TEMPI’

RUBRICHE‘COME SCRIVERE, COME

PARLARE’, DI E. CIBEj

‘IL LIBRAIO’, DI S. GALANTINI

‘LA SCIENZA…SOfT’, DI M. SANTARELLI

Fino al 31 agosto si rinnova la magia della rassegna artistica castelbassese.

La CISL Scuola fa i conti al Ministero dell’Istruzione.

RENATOGUTTUSOIN MOSTRA A CASTELBASSO

EDITORIALE

Hai volutola bicicletta?e mo’ dove pedali? Sotto questo sole

Sarebbe bello pedalare ma da noi bisogna prendere l’auto

Page 2: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected]

segue dalla copertina

diSTEFANIA MUZII

Strillo W rld

le racchiuda tutte e le rappresenti: la bici-cletta. Questa intesa non tanto e non solo nell’accezione prettamente sportivo-ago-nistica (tante sono le corse in program-ma in questo periodo), ma soprattutto in quella disimpegnata di utile passatempo (nonché mezzo di locomozione per i pro-pri spostamenti in città ndr). Sentiamo infatti parlare molto spesso di corridoi

verdi, mezzi di trasporto alternativi alle ingombranti e inquinanti auto e in tal senso guardiamo i modelli offerti dalle città del nord Europa (in qualche caso anche del nord Italia), ma poco o punto facciamo per seguire quegli esempi indi-cati come virtuosi. Nella nostra veste di pubblicazione locale, già nel numero pre-cedente abbiamo voluto segnalare quelle

carenze (tra cui la scarsa ‘ciclabilità’) che non consentono alle località turistiche teramane di presentarsi con un biglietto da visita all’altezza dei centri costieri di altre regioni. Il complesso di inferiorità molto probabilmente potrebbe essere in parte superato mettendosi in linea con quelle che sono le scelte adottate da tali modelli: le piste ciclabili e pedonali sono

di vitale importanza per un miglioramen-to sensibile della viabilità e della vita in città come Roseto, Giulianova, Tortoreto ecc. Far accrescere la propria appetibili-tà di luogo adatto a trascorrere le proprie vacanze passa probabilmente proprio at-traverso queste scelte.

Lo STRILLONE

Il campo scuola FILCA CISL “Fiori dal cemento. Alla conquista del futuro. Un luogo per progettare, condividere, costruire” tenutosi a Castel Volturno (CE), dal 26 giugno al 02 luglio 2011 si è concluso.Non è assolutamente semplice, ma ritengo sia doveroso, raccontare una dura realtà costituita da fatti e persone quando la si incontra da vicino.I fatti accadono nel territorio della nostra Italia, e non solo, mentre le per-sone sono tutti i soggetti in campo, gli italiani.Per quanto si voglia ritenere la camorra un fenomeno sociale isolato, argi-nandola quasi esclusivamente alla regione Campania, nessuno è più dispo-sto a credere che essa sia così poco organizzata.In quest’area parte delle attività gestite dalla malavita risultano fiscal-mente regolari ed assolvono minuziosamente i pagamenti contributivi e salariali, in un territorio dove seicentoventimila giovani non lavorano, né studiano (dati della banca d’Italia), le imprese criminali in molteplici casi sono le sole ad offrire “occupazione”.

campo Scuola ciSl in campania: la testimonianza diretta di un rosetanoemidio poliandri: “solo vivendo certe realtà si può comprendere appieno il fenomeno camorra”

Messico, Guatemala, Capo Verde, Guinea, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Togo, Nigeria, Uganda, Burundi, Tanzania, Zambia, India, Myanmar, Thailandia,

Vietnam, Cina: chi può dire d’aver così girato in lungo e in largo il nostro mondo? E soprattutto chi può dire d’averlo fatto in soli 30 giorni?! Forse un’esagerazione, forse una provocazione, sta di fatto che a queste domande si potrebbe tentare di dar risposta: prima di tutto con una frenetica serie di voli, secondo poi in un tour virtuale per mezzo di Internet, o ancora, per i più tradizionalisti, attraverso i libri. Ma come vivere davvero questi posti in così poco tempo? Si sta parlando non di un viaggio qualsiasi ma di quello che solo può compiersi attraverso le persone. Da due anni avviene proprio questo ad opera del Movimento Giovanile Missionario e dell’Associazione per il Commercio Equo e Solidale “Mondo Tondo” di Roseto degli Abruzzi, in collaborazione con l’Ufficio Missionario Diocesano di Teramo. Si tratta di un viaggio ormai giunto alla sua terza edizione e che per strada ha raccolto entusiasmo e partecipazione da molti fronti, creando comunione e sinergia tra differenti realtà ecclesiastiche e sociali, unite nell’accoglienza di suore e catechiste straniere - 40 per quest’anno - provenienti da tutti i continenti. La ragione della loro presenza sta nel progetto di studi che realizzeranno nella Pontificia Università Urbaniana di Roma a partire da ottobre, prevalentemente presso il Collegio “Mater Ecclesiae” di Castel Gandolfo, dove risiede l’I.S.C.S.M. (l’Istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità Missionaria). Il nostro “viaggio” con loro e attraverso di loro è scandito da tre tappe fondamentali, divise per tre mensilità: nel mese di luglio le studentesse sono arrivate per la prima volta in Italia ed hanno avuto il loro primo difficile approccio

con la lingua italiana, per questo sono state guidate da un gruppo di insegnanti in un corso intensivo d’italiano svoltosi presso la Casa d’accoglienza “Maria Immacolata” di Giulianova; nel mese di agosto si realizzerà il vero momento di integrazione con l’ospitalità nelle famiglie delle diocesi di Teramo e di Termoli, che volontariamente si sono rese disponibili a questa importante esperienza di condivisione; nel mese di settembre un’equipe di insegnanti accompagnerà di nuovo queste speciali studentesse nel consolidamento dell’italiano presso la sede di Castel Gandolfo.Ogni viaggio che si rispetti porta con sé delle scoperte che rompono la nostra ignoranza, i nostri schemi; viaggiare significa incontrare l’Altro, lo Straniero, comprenderlo ma anche lasciarsi spaesare dalla diversità e interrogare da uno sguardo, da un sorriso, dal silenzio. Siamo pronti per questo incontro? Forse non lo siamo mai, ma al di là dell’incertezza, questo nostro “viaggio” ci ha lasciato solo una disarmante empatia, una comunione che non conosce differenze, un dare che si è rivelato un oltremodo ricevere, un Noi reale.

Il gIro del mondo In 30 gIornICome viaggiare attraverso l’Altro

EDITORIALE Hai voluto la bicicletta? e mo’ dove pedali?

Notiamo nel contempo una diffusione altissima di lavoro irregolare, privo di diritti e garanzie.Il sistema clientelare e l’illegalità soffocano ogni buona iniziativa impren-ditoriale.Lo stato non riesce ad esercitare correttamente i suoi poteri istituzionali e spesso l’individuo deve soggiacere ad altre leggi.Grazie all’esperienza vissuta nel campo scuola FILCA CISL abbiamo con-cretamente incontrato questi problemi e tante persone che si adoperano quotidianamente, nelle difficoltà più impensabili, per risolverli.Abbiamo capito che dove c’è coesione sociale, capacità di “FARE RETE” le realtà possono cambiare.Lavorando fisicamente e simbolicamente per poche ore in questi luoghi requisiti alla delinquenza che ricordano Don Peppe Diana, ucciso dalla ca-morra per il suo impegno contro le organizzazioni criminali nel 1994, e le sue parole “PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO’” abbiamo conosciu-to delle realtà diverse, dove ogni singolo uomo volenteroso e coraggioso ma “NON EROE” ha scelto la via della LEGALITÀ, del LAVORO, della CULTURA, della SOLIDARIETÀ e dell’AMICIZIA.Grazie a leggi che permettono la gestione dei beni confiscati alla crimi-nalità organizzata oggi queste persone dispongono di luoghi, un tempo ritrovi della malavita organizzata, per poter aiutare persone sole a svolgere attività terapeutiche e riabilitative. L’esempio incontrato nel comune di san Cipriano d’Aversa dove un uomo dopo aver completato un percorso riabi-litativo ha ricevuto la cittadinanza onoraria nel giugno del 2010 ne è la testimonianza, insieme alle tante altre attività della coop. che attraverso un lavoro onesto e dignitoso permettono ai ragazzi una definitiva integra-zione sociale.

La fondazione ONLUS costituita da Don Luigi Merola, scampato miracolo-samente ad un attentato a Napoli, denominata LA VOCE DE CREATURE ne è un secondo esempio. Da un bene confiscato nasce un luogo che ha come finalità il recupero scolastico, servizi assistenziali e inserimento nel mondo del lavoro.E ancora, in memoria del giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla Camorra, la web RADIO SIANI da Ercolano non abbassa mai la guardia e “COMUNICA, DENUNCIA E PARTECIPA” lotta per un futuro migliore.Un sindacato attento ai problemi del territorio si sente in dovere di incon-trare queste realtà, perché il suo raggio d’azione non è limitato esclusiva-mente ai luoghi di lavoro, ma si estende nel tessuto sociale promuovendo CULTURA DELLA LEGALITÀ e quindi SVILUPPO e attenzione verso la COMU-NITÀ, nel campo scuola ci siamo confrontati e abbiamo dialogato su questi argomenti.Sono emersi “modelli” economici possibili, ma lontani dalla logica del pro-fitto dove la massimizzazione del guadagno sia il fine ultimo. Un’economia giusta dovrebbe porre l’uomo al centro delle sue attività e distribuire equamente servizi e benessere.Oggi passeggiando nella mia città guardavo l’oratorio della chiesa del Sa-cro Cuore di Gesù a Roseto degli Abruzzi e come fosse accogliente, grandi scivoli gonfiabili colorati e altalene.Tra i balconi delle case, da un lato all’altro della strada nastri azzurri attra-versavano il cielo.Forse tutto ciò qualche giorno fa non mi avrebbero emozionato.In questo giorno la mia comunità è riuscita a strapparmi una lacrima.

Emidio Poliandri

Page 3: lo strillone 8

Rubriche 3Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

La pronuncia dei giovani

Come leggere - Come PArlAre

LA SCIENZA... SOFT

Rubrica:

Rubrica:

Rubrica:

Sono due le caratteristiche fondamentali che oggi ca-ratterizzano i giovani, specialmente i giovanissimi:

la gran velocità di articolazione sulle prime sillabe della frase, con rallentamento sulle ultime due, e l’arretramen-to della vocale a.Come esempio del primo caso possiamo prendere la frase “è venuto il professore?”. Se battete la mano due volte sul tavolo noterete che molti ragazzi nella prima battuta (battere e levare) faranno rientrare “è venuto il profe”; nella seconda “ssore”. Si può inoltre rilevare che è in atto un vero e proprio

cambiamento della vocale “a” oggi pronunciata in posizione molto arretrata rispetto al suo naturale luogo di articolazione. In molti casi si avverte anche un forte timbro nasale; il fenomeno interessa principalmente le donne molto giovani ed è purtroppo riscontrabile anche in personaggi dello spettacolo, cosa che contribuisce a stabiliz-zare questa tendenza. È noto che detta vocale, più di altre, subisca l’attrazione della consonante che la precede; di conseguenza, la “a” di “mamma” trovandosi dopo una bilabiale (m) sarà molto più avanzata della “a” di “casa” che viene dopo una velare (c) che, al contrario, è articolata in fondo al palato. Nei casi più estremi questa “a” retroarticolata finisce per somigliare ad una “o” aperta.Si tenga presente che la vocale i è la più alta ed avanzata; poi si scende progres-

sivamente verso il basso arretrando le singole articolazioni fino alla a, per risalire successivamente verso la ò (aperta) fino alla u il cui luogo di articolazione è la parte posteriore della bocca. Per esattezza, le vocali si localizzano su un percorso a “V”: si parte dall’alto a sinistra con la i per scendere con la é chiusa (es.: perché), la è aperta (es.: ecco), quindi la a. Poi si risale con la ò aperta (es.: oggi), la ó chiusa (es.: mostro), la u in alto a destra. Permanendo la tendenza a pronunciare una a molto arretrata, gli stranieri interessati all’apprendimento dell’italiano rischierebbero di uniformarsi al suono così come è diffuso e lo scambierebbero per autentico. Il risultato? Un regalo sgradevole alla qualità “musicale” della nostra lingua accettato nell’indifferenza generale. Gli abusi sempre più frequenti sulla lingua confermano la convinzione che l’argo-mento ortoepia è praticamente sconosciuto alla didattica dell’italiano, sia nelle scuo-le che nelle università. Eppure, senza essere necessariamente eminenti esperti di fo-nologia generale ma possedendo le cognizioni essenziali della materia, gli insegnanti riuscirebbero a fornire ai discenti i giusti suggerimenti per il raggiungimento di una pronuncia adeguata al livello culturale di appartenenza. Naturalmente, nei luoghi di formazione dei futuri docenti bisognerebbe che si dedicasse una adeguata attenzione alla correttezza dei suoni della lingua attraverso una adeguata conoscenza degli stru-menti dai quali essi vengono prodotti, e cioè l’apparato di fonazione. Un po’ come viene fatto nei conservatori: si spiegano le caratteristiche ed il funzionamento di uno strumento, poi si cerca il massimo della precisione nel trarre da esso le note dovute.

Sono cento le splendide, suadenti immagini con le quali Luciano D’Angelo, uno dei più riveriti ed impegnati fotografi abruzzesi, ha voluto consegnare, affidan-

doli ad un volume che è esso stesso opera d’arte, lo stupore meditativo e si direbbe l’intima fascinazione provata nei confronti del suo Abruzzo magnificamente edito da De Siena editore.Una terra che alla ancora virginale bellezza del paesaggio, dalle Gole del Sagittario ai boschi di Pettorano sul Gizio, dai severi ambienti del Gran Sasso alle vette del Velino, aggiunge, e può vantare, emergenze architettoniche e testimonianze d’arte di tale bellezza da stordire, come la quattrocentesca Vergine attribuita ad Andrea De Litio o le preziose ceramiche di San Donato a Castelli.Sembra quasi, scorrendo le raffinate, tipograficamente curatissime pagine di In Abruzzo (Luciano D’Angelo, In Abruzzo, Pescara, De Siena Editore, 2011, pp. 162, € 70), che con le sue fotografie D’Angelo abbia voluto liberare segni al silenzio e all’afonia, e in qualche maniera opporsi, indugiando sulla ricerca di un’immagine in cui ogni dettaglio è importante per lo spettatore, alla verbosità del mondo. Sicché lo sguardo lenticolare di Luciano D’Angelo, che usa il mezzo fotografico come un poe-ta il suo taccuino, si posa garbatamente, ma con forti marcature emozionali, su luo-ghi e monumenti, ma anche sulle persone rispettando sempre l’atmosfera esistente

tra i personaggi e l’ambiente in cui vivono, facendone così, con il soccorso degli illu-minanti testi approntati da Sandra Fiore e Alessandro Ricci, un intrigante viaggio nel tempo e nello spazio. Testi realizzati sia in italiano che in inglese, piccolo particolare di non trascurabile importanza.Ed è, se vogliamo, un viaggio vorace che, nel non trascurare la contemporaneità e l’organizzazione sociale, giunge ad includere le forme della quotidianità, i riti delle feste e, insomma, i particolari cor-porei, gestuali e fenomenologici che D’Angelo, con straordinaria capacità espressiva e congruenza, riesce ad evidenziare sia nei ritmi sia nelle inusuali cadenze, tanto da rendere In Abruzzo non solo la esemplare testimonianza visiva della ricchezza pae-saggistica, artistica, storica e sociale posseduta da una regione forse non ancora suf-ficientemente nota ed apprezzata, ma anche l’atto d’amore di chi volendo ricostruire, attraverso l’immagine, l’identità di vita e di storia della sua terra, pure occasiona un ordito compatto di pensieri, di riflessioni e di emozioni.

di Sandro Galantini

Marco SantarelliOggi si sta riscoprendo un nuovo modo di fare cultura che potremmo chiamare strut-ture di rete. Strutture che per crescere si sono rese consapevoli dell’importanza del dialogo a scapito dell’autoreferenzialità, ancora troppo presente in ambito intellettua-le. La stessa scienza deriva da questioni nate da teorie filosofiche che diventano scientifiche e sperimentali. Quasi una purificazione: un passaggio da una prima fase mitologica a un’altra filosofica in cui figure come Talete e Democrito hanno dato la svolta da sentimento a ragione e, la fase successiva, quella prettamente scienti-fica, dove la razionalità ha dato un vero e proprio aiuto all’essere umano. In questa prospettiva arriviamo al nostro secolo, attraverso l’innovazione tecnologica. Tutti i campi sono investiti, ma è l’informatica quella che più di tutte ci ha dato la possibilità di applicare la mente umana ai fatti della vita. Lo sviluppo di tecnologie informatiche ha dato origine a nuove tecniche di comunicazione che, dalla piazza dei Greci, sono passate attraverso sequenze di immagini che consigliano il prodotto da comprare. Oggi si tende (o si dovrebbe tendere) più che a riflettere sul rapporto della scienza con il suo passato e la sua contemporaneità, a parlare della funzionalità della stessa scienza. Che valore ha? Non possiamo negare che dalla scienza antica, fino al ’600, è nato un senso incessante di più possibilità e opportunità che la ricerca ha tradotto come miglioramento della propria vita. Tutto questo si traduce (o si dovrebbe tradurre) anche in una diversificazione della produzione il cui contenuto non sempre è sinonimo di qualità. Cultura e sviluppo dovrebbero andare di pari passo e innestarsi in un processo globale di sviluppo. Dato però che la situazione è ancora complicata, suggerisco di raccogliere e tramandare un’identità culturale che sia lon-tana da stereotipi o da modelli irrealizzabili nella vita quotidiana. La vera scienza non è ciò che ci propone l’immaginario collettivo con il telefonino alla moda o la scoperta di Facebook o di tv sempre più intelligenti, ma è ciò che sta dietro a questo processo, come un adattamento ai bisogni reali delle persone.

Margherita HackParlare di universo vuol dire ripercorrere tappe nella storia. 13 marzo 1610: Galileo Galilei scrive il Sidereus Nuncius. Da poco aveva scoperto il cannocchiale, strumento che rivoluzionò le conoscenze del cielo e delle persone sulla terra. In Italia, Giovanni Schiaparelli, sul finire dell’800, studiò la superficie di Marte ipotizzando che su di essa fossero presenti dei marziani. Da lui all’attuale programma SETI (Search for Extra–Ter-restrial Intelligence), che ha per oggetto la ricezione e l’invio di segnali elettromagnetici modulati verso stelle simili al Sole, il passo è stato breve. I mezzi in possesso dell’uomo non consentono di scoprire pianeti di piccole dimensioni, e siamo lontani dalla possibi-lità di metterci in contatto con eventuali forme di vita intelligenti. Non incontreremo mai, credo, di persona gli extraterrestri, perché le distanze sarebbero enormi e la velocità della luce costituirebbe un limite insuperabile. Con il passare del tempo, grazie alle scoperte della fisica quantistica, si è capito che il nostro universo è pieno di esplosioni e di vari movimenti gassosi. La cosa più bella, e filo conduttore tra scoperte antiche e quelle contemporanee, è sapere che l’universo non è piatto, calmo, regolato e solo matematico; anzi contro la perfezione si staglia la sua imprevedibilità, cosa che a volte gli antichi non immaginavano. Ad esempio aver studiato l’energia del Sole con nuovi strumenti è servito a capire meglio l’energia elettromagnetica. La scoperta che ci lega di più all’antichità è la possibilità di raggiungere da parte dell’uomo altri pianeti. Il traguardo è stato raggiunto trionfalmente il 20 luglio 1969: l’andata sulla Luna. Molti credono che l’uomo NON sia stato sulla Luna, che sia una bufala come quella della fine del mondo nel 2012. A riprova c’è lo specchio lasciato dagli astronauti verso cui è stato inviato un raggio laser: dalla misura del tempo intercorso fra andata e ritorno si determina con precisione la distanza della Luna. Inoltre i sassi lunari portati a terra dagli astronauti sono una prova: la composizione isotopica è diversa da quella terrestre. Ecco, l’universo non è ciò che sta sopra di noi, ma ciò che sta attorno a noi e noi abbiamo il dovere di capire l’universo come qualcosa di nostro.

Alluvi Editrice consiglia

“La Scienza in parole semplici spiegata da due protagonisti della cultura contemporanea: MARGHERITA HACK E MARCO SANTARELLI”

Dalla vita di tutti i giorni all’universo

Le cento visioni

diEdEN CIbEj

Page 4: lo strillone 8

L’incidenza dei tagli è stata in parte mitigata dal decreto “salvaprecari”, che anche se non ha risolto il problema, è stato un’importante conquista sindacale! Il ministro ha sempre giustificato la sua politica dei tagli adducendo motivazioni di incompatibilità economica e di risparmio.Ma… si tratta veramente di risparmio?Possiamo fare vari esempi per verificare come, in realtà, la stabilizzazione farebbe ri-sparmiare lo Stato.Primo EsempioUn collaboratore scolastico con un contratto fino al 30 giugno costa 21.552 euro (comprensivo di stipendio, 27 giorni di ferie, TFR e disoccupazione per i mesi di luglio e agosto); se ha un contratto fino al 31 agosto viene a costare 21.020 euro. La differenza è di 532 euro. Secondo esempioUn docente di scuola secondaria di primo grado con contratto fino al 30 giugno viene a costare 30.286 euro (comprensivo di stipendio, 27 giorni di ferie, TFR e disoccupazione per i mesi di luglio e agosto) . Lo stesso docente con un contratto fino al 31 agosto costa 29.580 euro: la differenza è di 706 euro.A queste spese (costo vivo) vanno aggiunte le spese di gestione per effettuare le nomine che vanno dal costo del lavoro del personale impegnato nella chiamata dei supplenti a quello relativo alle strumentazioni necessarie e al costo dei telegrammi. Tra le due tipologie di contratto lo Stato risparmierebbe circa il 2,5% con le assunzioni al 31 agosto!Oltre a dimostrare come non ci sia alcuna convenienza economica a tenere in servizio decine di migliaia di docenti e ATA nominati fino al 30 giugno, voglio mostrare come lo Stato risparmierebbe anche nel momento in cui questo personale fosse assunto a tempo indeterminato. Se consideriamo che nei prossimi tre anni andranno in pensione all’in-circa 70.000 docenti con una fascia retributiva media di 28/35 anni e che il loro costo si

aggira sui tre miliardi circa. Se al loro posto fossero assunti un corrispondente numero di docenti con relativa ricostruzione di carriera, il costo sarebbe di 2 miliardi e mezzo con un risparmio di 500 milioni di euro.I sindacati continuano a contestare queste scelte fatte dalla maggioranza, rivendicando risposte chiare e definitive alle legittime aspettative di tutti i lavoratori precari che, con il loro lavoro, contribuiscono al funzionamento del sistema di istruzione. Si tratta di una situazione drammatica, dalla quale non si esce puntando su soluzioni tampone: le scuole hanno bisogno di un organico stabile e pluriennale per essere messe in condizione di funzionare. Sul precariato noi ci siamo sempre spesi e continueremo a farlo in modo serio e respon-sabile, perché ci interessa trovare soluzioni ai problemi, e non solo enunciarli, alimen-tando aspettative illusorie.Abbiamo indicato chiaramente due obiettivi:• stabilizzare il lavoro, attraverso la copertura con personale di ruolo di tutti i posti

vacanti, per accelerare quanto più possibile i tempi di esaurimento delle graduatorie• avviare modalità di reclutamento ordinario, per motivare la scelta nei nuovi percorsi

universitari (è stato di recente pubblicato il Regolamento sulla formazione dei futuri insegnanti, che ha soppiantato le SSIS,abolite con la Legge 133/2008, ma ancora attendiamo i decreti ministeriali attuativi), per ringiovanire il corpo docente, traguar-dando livelli sempre più alti di qualità e competenza.

Detto tra noi… e oltre i puntini di sospensione, si apre un mondo di idee, progetti, sogni coltivati

da un gruppo di amici e rivolti alla città di Teramo e all’intera provincia. Detto tra noi è il nome di una nuova associazione culturale operante nel capoluogo. Nulla di nuovo sotto il sole, apparentemente, ma le espressioni culturali teramane più fervide fanno capo essenzialmente a gruppi giovanili e d’altro canto, le associazioni culturali storiche, le più paludate e ormai istituzionalizzate, perseguono i loro scopi in maniera

egregia, ma appaiono legate a dinamiche consuetudinarie.E quindi, Detto tra noi. «Detto tra noi», ci siamo detti, «dobbiamo fare qualcosa per Teramo, dobbiamo costituire un’associazione nuova, diversa, connessa al tessuto sociale e vigile sul territorio, attenta alle persone e ai loro bisogni».Così è nata l’associazione. Il direttivo è composto da 13 persone, 13 amici che in molti casi hanno vissuto per studio o per lavoro lontano da Teramo e ora, più o meno, si sono ristabiliti in zona. Un viaggio “iniziatico” in Georgia, durante l’estate del 2010, ha permesso la condivisione delle idee programmatiche e la scelta del nome come simbolo di condivisione e familiarità. Infinite riunioni e confronti tra i membri del direttivo, nelle serate d’inverno, hanno dato vita allo statuto, ad un programma culturale in esso contenuto e infine, nel marzo 2011, l’associazione è divenuta realtà.Le finalità di Detto tra noi sono le seguenti: promozione culturale; organizzazio-ne di eventi culturali in genere; condivisone dei saperi; promozione e valoriz-zazione del territorio, creazione di uno spazio aggregativo finalizzato agli scopi dell’associazione, creazione di uno spazio informativo di pubblica utilità.

C’è insomma l’intento di creare un contenitore da riempire di contenuti che possano migliorare la qualità della vita di tutti gli associati. In 4 mesi di vita, i soci sono già una cinquantina e le attività organizzate con successo vanno dalle gite sociali in monta-gna, ai pic knit domenicali presso il parco fluviale, durante i quali vere e proprie maestre dell’uncinetto, del lavoro a maglia, del Pirkka, hanno condiviso con altre socie e soci il loro sapere mentre i meno interessati hanno approfittato per leggere o scambiare un libro con altri.Altro evento che speriamo si trasformi in consuetudine è stato quello dello Scult Film Quiz: una cena a tema in cui i partecipanti, dopo aver visto 5 film scelti in precedenza dagli organizzatori, hanno dovuto rispondere a domande specifiche, dimostrando di aver visto attentamente i film. Ciliegina sulla torta è stata l’ideazione e la realizzazione del primo Shape Mu-sic Fest : dal 4 al 10 luglio 2011 l’associazione ha trasformato Piazza Sant’Ago-stino in un’arena rock per i gruppi locali emergenti. Da segnalare la doppia performance degli Shijo X, di lì a poco protagonisti dell’Italia Wave a Lecce. Tutte le foto delle attività e le informazioni sull’associazione si possono trovare sul sito www.dettotranoi.org.Ma siccome le idee non mancano e le cose da fare sono ancora tante, finito il fe-stival, il direttivo è già al lavoro per organizzare la prima edizione di “Abruzzo on the coast”, un viaggio a piedi, sulle orme del film “Basilicata coast to coast” per ricordare agli abruzzesi quanto sia bello muoversi a piedi, quanto sia bello il litorale abruzzese e in fin dei conti per far soffrire e…divertire i partecipanti! La partenza degli intrepidi pedoni è prevista per Domenica 28 Agosto da Martinsi-curo, arrivo previsto a San Salvo per il 3 o 4 Settembre.

&4 Agosto 2011 e-mail: [email protected] Provincia

www.lavillafiorita.it

Hotel Meetings

Sala Ricevimenti Sala Congressi

[email protected]

Via Ripoli s/n · 64020 Giulianova (TE) · Tel. +39 085 8071902 · Fax +39 085 8072148Via Ripoli s/n · 64020 Giulianova (TE) · Tel. +39 085 8071902 · Fax +39 085 8072148

Lo STRILLONE

diGIUSEPPE TELLONE

IL PRECARIATO: COSTI O RISPARMI?A un mese circa dalle nomine dei nuovi insegnanti, con l’aiuto di Alessandra Del Sordo della Cisl Scuola, abbiamo approfondito uno dei temi caldi della scuola italiana

detto tra Noi, la nuova associazione culturale teramana, si presenta il presidente, collaboratore de “lo Strillone” illustra la sua creatura ai lettori

I PENSIONAMENTI 2011 PERMETTERANNO DI ASSORBIRE ALCUNI ESUBERI

Fortunatamente i dati sono abbastanza confortanti: nella provincia di Teramo le cessazioni sono in tutto 189 per i docenti e 29 per il persona-le ATA, quindi in tutto 218. Analiticamente la situazione è questa:• Scuola dell’infanzia n. 32 docenti• Scuola primaria n. 52 docenti • Scuola secondaria I grado n. 51 docenti• Scuola secondaria II grado n. 54 docenti

Page 5: lo strillone 8

5Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

Proprio nel periodo in cui siamo tutti - o qua-si – intenti a organizzare le ferie e le vacanze

al mare, come per magia, in una notte di mezza estate, una macchina del tempo ci ha riportato indietro di parecchi decenni facendoci rivivere le emozioni di quelli che furono i pionieri del-la balneazione a Giulianova. La macchina del tempo è quella di Sandro Galantini, prolifico autore e storico di casa nostra, che ha presentato qualche giorno fa la sua ultima fatica editoria-le: Giulianova e la “civiltà balneare”. Turismo, ambiente e modificazioni urbane dall’Ottocen-to preunitario al 1940. La cornice della serata non poteva che essere il Kursaal, stori-ca struttura dei primi anni del Novecento, adibita all’intrattenimento di chi, nel mese di agosto, ‘assumeva i bagni’ (come si diceva all’epoca con accezione prettamente medica) nella giovanissima Giulianova Lido. Emozionante è stato quindi il viaggio condotto da Galantini, che, partendo da una descrizione di quella che era Giulianova attorno alla metà del XIX secolo, è giunto al periodo antecedente l’ultimo conflitto mondiale ripercorrendo l’epopea del turismo balneare a Giulianova, mentre questa ‘strana’ consuetudine si diffondeva e affermava anche nelle altre località balneari abruzzesi e italiane. ‘Portare a termine questo lavoro’ – ha affermato l’autore – ‘è

stata un’impresa oltremodo stimolante: ripercorrere quelle che sono state le tappe più importanti dello sviluppo urbano e socio-economico della nostra città, significa infat-ti riscoprire l’operato di chi ne è stato l’artefice. E questi non sono altro che i nostri padri e nonni, i quali ci hanno lasciato in eredità un patrimonio da tutelare e valoriz-zare. Non nascondo l’emozione provata quando, mentre procedevo col mio lavoro, sono riuscito a riposizionare alcuni tasselli mancanti nel mosaico della mia storia familiare. La storia trattata attraverso questo lavoro è quindi quella di tutte le famiglie giuliesi e dobbiamo custodirla gelosamente per ricordare e comprendere il passato e continuare a lavorare nel presente’. Alla manifestazione, a cui hanno preso parte quasi cinquecento persone, è intervenuto anche il Sindaco Mastromauro, il quale ha speso parole di elogio per lo storico giuliese: “La competenza, il lavoro, ma soprat-tutto l’umiltà contraddi-stinguono da anni il lavoro di Galantini. Da Sindaco e da giuliese dico che per Giulianova, Sandro costi-tuisce un patrimonio uni-co e insostituibile. Un rin-graziamento a nome della città quindi, per quello che ha fatto, è d’obbligo”.

Giulianova

VIA NAZIONALE PER TERAMO, 31GIULIANOVA

È un tranquillo pomeriggio giuliese. Ho un appunta-mento con l’assessore ai lavori pubblici, Archime-

de Forcellese, per chiedere notizie sulla pista ciclabile che collega Cologna spiaggia a Giulianova. Ricordate l’articolo sul numero scorso? Quel tratto costruito sul fiume, crollato a causa dell’alluvione del 2 marzo, è an-cora lì, sprofondato nelle acque del Tordino. C’è anche il sindaco Mastromauro nei paraggi, e un dialogo tra me e l’assessore Forcellese si trasforma in una chiac-

chierata tra amici. Mi viene in mente una domanda: “Ma a chi è venuta l’idea di costruire la pista sopra il fiume?”. Mastromauro glissa: “Questa è una bella domanda, dovremmo risalire all’ideatore”. Niente, nessun nome (tranquillo mister “costruzioni sull’acqua”, privacy mantenuta). Andiamo avanti. Interviene Forcel-lese: “L’alluvione dello scorso 2 marzo ha distrutto, purtroppo, una parte di pista ciclabile che costeggia l’area dell’ex depuratore. Purtroppo né la Provincia né la Regione, nonostante sia stato dichiarato lo stato di calamità naturale, hanno dato un solo centesimo per ripristinare il tutto. Tra l’altro quella zona non è neanche in sicurezza perché in una parte manca l’argine del fiume”. Il comune di Giulia-nova, però, si è mosso velocemente creando un’alternativa, come spiega meglio l’assessore Forcellese: “Abbiamo creato una bretella, già asfaltata, prima del tratto crollato. Ora il ciclista davanti a sé trova bloccato, ma può girare subito a sinistra sempre costeggiando l’area a ovest del vecchio depuratore dove stiamo metten-do anche l’illuminazione. La pista ciclabile, per il momento, prosegue passando accanto al centro socio-culturale dell’Annunziata sulla strada principale, via dei

Pioppi, che prosegue fino al lungoma-re. I ciclisti già hanno imparato questo percorso alternativo”. In realtà il pro-getto è un altro: “Noi, però, vogliamo creare un percorso più sicuro. Dobbiamo andare ad occupare l’area tra l’ex depura-tore e il camping Tam Tam - dice Forcelle-se - un’area che, però, non è la nostra. Per realizzare queste opere occorrono decine di migliaia di euro. Comunque noi andia-mo avanti e contiamo di portare a termine quest’opera per settembre”. Tornando alla pista ciclabile, l’assessore parla anche di una pista dentro il porto turistico, un’ipo-tesi affascinante: “All’interno dell’area portuale - precisa Forcellese - già in ac-cordo con la Regione e con la capitaneria di porto, faremo il collegamento del tratto nord della pista ciclabile con il tratto sud, un percorso che passerà sulla banchina di riva. Penso che sarà l’unico porto in Italia ad avere un collegamento ciclo-pedona-le”. Una nuova tappa del tanto sospirato corridoio verde dell’Adriatico.

diLUCA VENANZI

Pedala, pedala! ripristinato il collegamentoColognA-gIulIAnovAForcellese: anche il porto turistico avrà un percorso ciclo-pedonale

Giulianova e la “civiltà balneare”Un vIaggIo nell’epopea del tUrISmo gIUlIeSe

Presentata al Kursaal l’ultima fatica editoriale dello storico Sandro Galantini,un’opera destinata a essere punto di riferimento insostituibile per la storia locale

La pista ciclabile crollata.

L’Assessore ai Lavori PubbliciArchimede Forcellese.

diVINCENZO MORETTI

Page 6: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected] GiulianovaLo STRILLONE

Grazie alle associazioni culturali, negli ultimi anni a Giulianova sono aumentati il luoghi del sapere e quando parlo di salotti della conoscenza, il primo pensiero va al “Nome della Rosa” che da quasi cin-que anni durante l’inverno presenta un variegato programma e d’estate anima il centro storico con le poesie di “Versi Verso il Mare”. Bravi davvero, non è cosa facile resistere tutti questi anni. Anche i ra-

gazzi dell’Officina - L’arte e i Mestieri” stanno dimostrando stoffa allietan-do i pomeriggi domenicali con musica “alternativa” e anche loro d’estate danno vita al centro storico con serate di grande qualità. Stoffa da vendere da almeno quattro anni anche l’as-sociazione “Beat” con i concerti live e le videoproiezioni . Ultimamente vento in poppa anche per la corale “G. Braga” che ha incantato per tre giorni le strade di Giulianova Alta con un successo di pubblico notevole. Se parliamo di vento in poppa é chiaro che dobbiamo citare l’associazione “Il Veliero-Riccardo Cerulli che tra un convegno e un dibattito spesso allieta le persone dall’udito fine grazie ai concerti realizzati al “Palazzo Re”. Dal palazzo “Re” che ospita ogni anno anche “Prometeo” un mix di arte musica e fotografia, ci spostiamo sul ventilato belvedere dove l’associazione “Controcorrente” ogni anno presenta una serata che unisce la cultura e la so-lidarietà. E anche se non è organizzata da una vera e propria associazione, buon compleanno per i sei anni di vita alla rassegna “Simposio” dedica-ta alla scultura. L’associazione culturale “Padre Candido Donatelli” ospita dall’estero decine di bande musicali mentre l’associazione Piazza Dante sta con un piede a Giulianova e con l’altro fuori regione. Infatti, dopo il succes-so ottenuto con la “Street Band Parade” organizzata con l’associazione “Pia-no B”, inaugurerà ad Agosto la mostra di “Andy Warhol” composta da 130

opere presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Dall’arte al teatro. Sapeva-te che Giulianova ha ben quattro associazioni teatra-li? La più attiva è sicura-mente “Terra Teatro” che con il festival “Terre di Te-atri” supera a pieni voti la

terza edizio-ne. Molto interessante il loro labo-ratorio per attori emer-genti ma soprattutto la sezione “Teatro ragazzi” che ha riscos-so un successo di pubblico davvero notevole. C’è anche la “Compagnia dei Merli Bianchi” che oltre al teatro si occupa di didattica e danze popolari. Poi c’è l’associazione del “Te-atro del sì” con la sua scuola di recitazione, e l’associazione “Casa Rocca” che ci prova e riprova. Non abbiamo notizie ultimamente della “Pro-Loco” e dell’associazione “Eidos” speriamo di vederle in forma smagliante al più presto. Tutto

questo cari lettori accade nella nostra piccola Giulianova. Chi si lamenta che nella nostra città non si organizza nulla dovrebbe farsi un giro nella vicina Roseto,che sogna da anni una creatività così intensa e vivace. Un ruolo im-portante in tutto questo meccanismo lo svolge il comune di Giulianova che concede spazi e finanziamenti. L’amministrazione del sindaco Mastromauro punta su questa direzione tutelando l’associazionismo culturale che lui stes-so considera patrimonio indiscusso della nostra città.

diMARCO dI MARTINO

cultuRa e coNoSceNZa SoNooRamai di caSa a GiuliaNovaIl Sindaco Mastromauro: “L’Amministrazione

punta decisamente sull’associazionismoculturale che si sta rivelando patrimonio

indiscusso della nostra città”

Ditta

BRANCIAROLIdi Branciaroli Riccardo

dal 1966 nel MOndOdel PaRQUeT, PITTURe,

COnTROSOFFITTI, MOQUeTTe e CaRTa da PaRaTI

Via Borgo Nuovo, 61 - Mosciano Sant’Angelo (TE)Telefono 347.1506249 - 330.745137

A Giulianovaci sono

ben quattro associazioni

teatrali.Tra le più attive

certamente“Terra Teatro”

Page 7: lo strillone 8

7Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

Come ogni anno, il campo Patrizi è stato a ini-zio estate teatro del “Memorial Roberta Foglia”,

torneo di calcetto, categoria pulcini, che, promosso dall’Associazione ‘Roberta Foglia’ ha raggiunto la nona edizione. Alla competizione hanno partecipa-to 12 squadre che si sono scontrate ad eliminazio-

ne diretta fino alla proclamazione della vincitrice, quest’anno il Cologna Spiaggia. Lo scopo del torneo è quello di far divertire i ragazzi nel rispetto delle re-gole e farli socializzare nel ricordo della giovane ma-dre prematuramente scomparsa. La famiglia Foglia organizza il torneo con scopo benefico e ogni anno vengono fatte donazioni alla Croce Rossa di Roseto con materiali come defibrillatori e altre attrezzature occorenti nell’ambulanza. Quest’anno l’iniziativa ha assunto inoltre un significato particolare in quanto a essa ha fatto seguito un articolato progetto suppor-tato dall’amministrazione comunale di prevenzione su tutto il territorio. Il progetto denominato ‘Estate sicura’, è stato infatti attivato attraverso la conse-gna di tre defibrillatori cardiaci di primo soccorso che saranno utilizzati dai giovani della cooperativa Omnia Servizi, che dal 1998 si occupa di assistenza su spiagge libere e private di Roseto. I defibrillatori sono stati donati proprio dall’Associazione “Roberta Foglia” e dalla Banca dell’Adriatico. Questo è stato il commento del Sindaco Enio Pavone: “Operare a favore degli altri senza scopo di lucro è un valore as-

solutamente positivo. Ringrazio pertanto tutti i pro-tagonisti di questa sperimentazione con l’impegno di vedere presto anche la partecipazione fattiva del Comune per potenziare la sicurezza con defibrillatori da distribuire nei luoghi più frequentati della città”.“Il nostro impegno è quello di sensibilizzare la cit-tadinanza e le istituzioni sui temi della prevenzione per le malattie cardiache – ha detto Stefania Foglia – noi lo facciamo da diversi anni con un torneo di calcetto per la categoria pulcini e con la raccolta di fondi destinati alla locale Croce Rossa. Questo ulte-riore impegno con i defibrillatori nasce dalla volontà di offrire alla collettività un presidio che può salvare la vita in situazioni di emergenza per patologie car-diache”. I defibrillatori saranno posizionati a sud nei pressi del Pontile, al centro in corrispondenza della Pineta Savini e nella zona nord del lungomare una distanza che permette di raggiungere il luogo di una eventuale emergenza in pochissimi secondi. Da segnalare infine il progetto di formazione per l’uti-lizzo dei defibrillatori che sarà curato a breve dal tecnico Emiliano Di Carlo.

Roseto

Roseto, luglio 2011. Alla domanda “Dove vai, bellezza in bicicletta?” la suddetta ciclista non

saprebbe davvero che rispondere, probabilmente:“A prendere l'auto!”. La fanciulla in questione potreb-be essere una turista che ha sentito parlare del lungo tratto di pista ciclabile che collega Grottammare a Silvi, parte di un progetto di più larga scala caldeg-giato dalla stessa comunità europea, ovvero il Corri-doio Verde Adriatico. Ebbene sì, senza troppo sforzo le nostre amene coste abruzzesi attirano turismo, sen-za contare poi un fattore fondamentale ovvero il di-ritto dei residenti, che dovrebbe avere qualche peso, a muoversi liberamente almeno tra i comuni limitrofi in maniera ecologica e senza il rischio di venire inve-stiti. Il Corridoio Verde Adriatico dunque, nella tratta Grottammare-Silvi, ha una sola interruzione:Roseto Degli Abruzzi.Eppure il progetto della pista ciclabile nella cittadina sembra ampiamente condiviso da tutte le ammini-strazioni politiche sin dall'85, quando ha iniziato a fare parte dei programmi delle più diverse campagne elettorali, invece ad oggi, salvo il tratto di poco meno di un chilometro sul lungomare e il ponte in legno sul Tordino, la “Roseto a pedali” risulta bloccata.La provincia di Teramo e, nello specifico la città di Roseto, che aveva movimenti ambientalisti molto

radicati nel territorio, si è sempre dimostrata parti-colarmente sensibile all'argomento, anche conside-rato che il progetto per il CVA è stato presentato in primis proprio a Roseto, Palazzo del Mare, nell'apri-le del '98. Progetto al quale i comuni limitrofi entu-siasti si sono adeguati.Il problema per la tratta rosetana della pista ciclabi-le, risiede in due punti fondamentali:Riserva del Borsacchio e foce del Vomano.Per quanto riguarda la prima area, ormai risolto il problema fondamentale dell'attraversamento del Tordino nel luglio del 2005, con un ponte lamellare ampiamente celebrato dalla amministrazione comu-nale di allora, lascia perplessi vedere che non si possa

proseguire il tratto ciclistico fino al lungomare nord, questo perchè in contrasto con il gli interessi econo-mici e politici di chi vede quelle zone solo dal punto di vista edificatorio. Inoltre, non è stata presa in con-siderazione l'opzione del progetto dell'università La Sapienza di Roma di rientrare con la pista a ridosso della collina, all'altezza del parco Mazzarosa.Per quanto riguarda il tratto sul Vomano, il proble-ma pare essere l'eccessivo costo di realizzazione del progetto di un ponte in legno, magari a campata uni-ca per stare alla “grandeur” di altri progetti naziona-li. In questo caso si è persa l'occasione di approfitta-re dell'adeguamento del ponte stradale esistente per aggiungervi un tratto ciclabile, che sarebbe senza dubbio costato meno. C'è da dire che ultimamen-te c'è stato un incontro dei sindaci dei due comuni frontalieri per un progetto che vedrebbe finanziato il suddetto ponte in legno con un importo di un milio-ne e mezzo di euro.Nella speranza che non si tratti dell'ennesima il-lusione e che ci sia l'opportunità di vedere ancora “bellezze in bicicletta” e un turismo di qualità nel comune delle rose, ci auguriamo che il nuovo che avanza, paventato dall'attuale amministrazione, sia in grado di farci avanzare anche verso uno sviluppo ecosostenibile.

diRUGGERO MAZZONI

ViA P. TOgliATTi, 3764023 MOsciANO sANT’ANgelO

iNfO: 338. 21 39 156

Il CorrIdoIo InTerroTToda Grottammare a silvi un corridoio interamente ciclabile, o quasi…

“memoRial RobeRta FoGlia”: Sport e solidarietà per sensibilizzare la cittàAL TORNEO dI CALCIO quEST’ANNO HA fATTO SEGuITO LA CONSEGNA dI TRE dEfIbRILLATORI ALLA COOPERATIvA dEI bAGNINI

Il Sindaco Enio Pavone e Stefania Foglia alla consegna dei defibrillatori.

Page 8: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected]

È stato attivato a fine luglio il mega parcheggio a sud di Roseto per circa mille posti, nell’area degli impianti sportivi e il relativo collegamento con il centro della città e con

la spiaggia attraverso due pullman che partiranno dal capolinea di Piazza Olimpia ogni venti minuti.Il servizio, predisposto dall’Amministrazione comunale, consentirà di decongestionare il centro e il lungomare offrendo a turisti pendolari la possibilità di avere un luogo sicuro dove lasciare l’auto e di spostarsi gratuitamente in ogni zona della riviera rosetana. Esso è opera-tivo grazie a due pullman, di circa 26 posti, che partono dal capolinea di piazza Olimpia con fermate al Pontile, Piazza Filippone, Piazza Ponno, incrocio lungomare-Via Emilia, Parco Savini, Piazza della Libertà, Via Nazionale (nei pressi della caserma dei Carabinieri). La

navetta è fruibile tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.30, dalle 15.30 alle 19.30 e dalle 21.00 alle 24.00, a eccezione del martedì quando funzionerà solo nel pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30 e dalle 21 alle 24.00. Le corse partiranno ogni venti minuti. “Si tratta di una soluzione sperimentale – ha spiegato il Sindaco Pavone – naturalmente i problemi strutturali legati alla carenza di parcheggi nella nostra città saranno affrontati con una programmazione a lungo periodo. Se l’iniziativa avrà successo potremo pensare di individuare altre aree da predisporre a parcheggio anche nella zona nord di Roseto per l’estate prossima”. “L’apposita piantina con tutte le fermate del bus navetta e tutto il materiale informativo saranno distribuiti presso negozi, alberghi e ristoranti di tutta la città – ha spiegato Gabriele Terramani, collaboratore del Sindaco - Il servizio sarà attivato con la collaborazione dei volontari di Protezione civile di Roseto e dell’Associa-zione Carabinieri in congedo che forniranno informazioni agli utenti che lasceranno l’auto nel parcheggio di Piazza Olimpia.” Attivato inoltre anche il servizio di bike sharing, con tre postazioni, una in Piazza Olimpia, una nell’Arena 4 Palme e la terza nel parcheggio interrato di Piazza della Repubblica.

8 Lo STRILLONE Roseto

diPIERO RICCIUTELLI (con la collaborazione di Aldo Palazzeschi

Le 7 Meraviglie di RosetoLe fontane malate

Fontana #1Clof, Clop, cloch / cloffete, cloppete, / clocchette, chchch......È giu’, / nel cortile, la povera / fontana malata;

C’è o non c’è? Dico, un’Ancora ha una ragion d’essere in mezzo all’acqua! Mentre l’acqua per la povera Ancora della Fontana di Piazza della Stazione oggi c’è e domani no. E si sa, quando l’acqua scarseggia, la papera non gal-leggia. E anche qualora l’acqua ci fosse, la papera farebbe fatica a galleggiare tra le cartacce, i gusci di ovetto kinder, e (ultima moda) i santini elettorali che puntualmente i rosetani distratti amano buttare nel cestino più grande della Piazza: la fontana appunto. E La fontana si ammala.

Fontana #2Si tace,/ non s’ode rumore / di sorta che forse... / che forse sia morta? / Orrore!

Più che malata, la Fontana della Pineta Savini è ormai cadavere. Una vasca prosciugata come lo spirito di iniziativa degli amministratori comunali. E dire che il suo cloffete, cloppete lì, in pineta, non darebbe fastidio a nessuno!

O forse sì probabilmente disturberebbe la nutrita po-polazione di ratti presente nel nostro territorio. E an-che i ratti avranno diritto al riposo notturno, senza che siano disturbati dalla tosse di una fontana ma-lata.

Fontata #3Andate, / correte, chiudete / la fonte, mi uccide / quel suo eterno  tossire!

Uno spasimo difficile da sopportare, per le povere orecchie del nostro ideale compa-tito concittadino che di notte non riesce a chiudere occhio, troppo disturbato dal fragoroso tossire della Fontana del Lungomare che sputa per aria e fa cloppete, clocchete: che spasimo sentirla tossire! Ed è allora giusto che anche per la fontana arrivi l’ora del riposo dopo una giornata di lavoro all’aperto (e che umidità!).Spegniamo le fontane e diamogli un po’ di Vixsinex!! Altrimenti si amma-lano!!!

servizio bus navetta gratuito e mega parcheggio: un’estate sperimentale

Gabriele Terramani con il Sindaco Pavone.

Page 9: lo strillone 8

9Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

Una vera alternativa, un cambio di stagione. Questi i punti centrali del programma nazio-

nale del partito Alleanza per l’Italia, quell’API che Francesco Rutelli ha fondato dopo essere uscito dal Partito Democratico e che in questo periodo inizia il suo radicamento sul territorio nazionale.In provincia di Teramo sono nati vari circoli locali e anche a Mosciano Sant’Angelo si è sviluppata una

sede del partito. Coordinatore dell’API moscianese è Luciano Angelucci, ex vicesindaco e persona molto conosciuta in città per la sua attività politica e per il suo impegno nel sociale.

Angelucci, il suo ritorno in politica dopo quasi due anni di assenza. Cosa l’ha spinta a tornare?Dopo la mia avventura da vicesindaco ho deciso di prendere una pausa di riflessione per capire cosa stava avvenendo a livello politico sulla scena nazionale e locale. La nascita del Partito Democratico, infatti, ha decre-tato a mio avviso la fine della Margherita e ciò è evidente soprattutto a livello locale, dove la fusione tra le due anime del PD probabilmente non è mai avvenuta. Il mio ritorno in politica è spinto proprio da questo: cercare di far riemergere in questa città quell’anima centrista che a me sta tanto a cuore e che vedo pian piano venire meno soprattutto all’interno del PD locale.

Quali gli obiettivi del partito Alleanza per l’Italia?Alla prima convention nazionale che si è tenuta alla fine di luglio a Roma sono stati delineati proprio gli obiettivi politici del partito. Una formazione politica che vuole porsi come alternativa al declino politico dell’Italia. Si punta in particolare a un deciso cambio di stagione che sia soprattutto cam-bio di sistema, di mentalità. La nascita di un Terzo Polo insieme all’UdC, a Futuro e Libertà e al Movimento per l’Autonomia diventa perciò un pre-supposto fondamentale per permettere di far fronte alla nuova crisi del si-stema politico che si sta delineando in questi anni. Questo il primo obietti-vo del partito: creare il Polo dell’unità nazionale, della ricostruzione della Repubblica, di una nuova etica politica dove sia garantita sempre la legalità per far sì che esso divenga una vera alleanza di rinnovamento costituzio-nale, di modernizzazione liberale, di promozione sociale e di ricostruzione morale.

Ultima domanda: come pensa di concretizzare questi obiettivi in ambito locale? Come si muoverà il partito sulla scena politica moscianese?Innanzitutto vogliamo creare un movimento politico solido che divenga un riferimento per quanti vogliano avvicinarsi alla politica e farne esperienza. Un partito aperto a qualsiasi tipo di confronto: all’interno per crescere e ca-pire dove stiamo andando e all’esterno con le altre forze politiche locali.Punto imprescindibile del nostro agire saranno comunque i giovani: loro sono il futuro di questa città e da loro bisogna ripartire per rilanciare politi-camente la nostra Mosciano Sant’Angelo.Infine è necessario dare al clima politico attuale una svolta. Da due anni a questa parte si vive una politica piuttosto aggressiva, fatta di scontri verbali anche duri e proiettati troppo spesso anche ad offendere. Il confronto è ne-cessario ma non si può e non si deve mai travalicare i limiti dell’educazione. Una cosa che in dieci anni di politica non ho mai fatto perché credo che il ri-spetto degli altri sia una prerogativa fondamentale per chiunque e soprattutto per chi fa politica e decide di rappresentare la propria comunità.

Mosciano Sant'Angelo

Raccolta trasportoe smaltimento rifiuti Iscr. Albo AQ 021/S

Opere stradaliMovimento terra

Demolizioni fabbricati

Via E. De Filippo snc – 64023 MOSCI ANO S.A. (TE)TEL. 085 806.10.50 - Sito www.gruppomerlitti.it

Viale I° Maggio - Zona Art.le Ripoli64023 Mosciano S. Angelo (TE)

Tel. 085.8071981 - Fax 085.8072689 [email protected]

La Tercas vendeil suo immobile

in piazza Saliceti

Una notizia che ha fatto molto rumore nella comunità moscianese: la BancaTercas ha ceduto lo stabi-le di piazza Saliceti alla Società Immobiliare Bm, gruppo moscianese che non ha reso noti i termini dell’accordo economico.La notizia, che in questo numero siamo costretti a dare in breve per ragioni di spazio, è in realtà molto interessante perché mostra come alcuni scenari nella ristrutturazione di piazza Saliceti potrebbero cam-biare, dato che il Palazzo Tercas è visto da molti cittadini moscianesi come una cicatrice sul volto della città.Con questo breve articolo vogliamo solo lanciarvi una provocazione: come realizzereste il nuovo palaz-zo? Avete delle idee su come restaurare l’edificio in modo da renderlo più armonico con l’urbanistica del centro?Le vostre idee e opinioni saranno pubblicate sul numero di settembre nel quale daremo senza dubbio più spazio alla notizia.Dite la vostra a: [email protected]

dialoGo e cambiameNto: puNti di FoRZa dell’api a moSciaNoNasce la sezione locale dell’Allenza per l’Italia, il primo passo verso il Terzo Polo in città

Il Gruppo API di Mosciano Sant’Angelo. Nella foto il coordinatore localeLuciano Angelucci e quello provinciale Domenico Di Matteo.

diLUCA LATTANZI

Page 10: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected] Notaresco e Morro D'OroLo STRILLONE

Un servizio positivo, all’avanguardia, apprezzato tanto dalle famiglie e dai giovani fruitori, quanto

da chi si adopera per garantirlo. Si tratta della colonia marina attivata dal Comune di Notaresco in collabo-razione con la PR Tennis School del Presidente Filip-po Recinella che, sperimentata per la prima volta nel 2009, ha riscosso un successo tale da essere riproposta ogni anno, sempre presso il Lido Luigi di Roseto. «In passato, le colonie erano curate dalle cuoche e da altro

personale comunale normalmente in servizio nelle cucine scolastiche e, pertan-to, il livello qualitativo dell’offerta lasciava alquanto a desiderare – spiega Luca Mettimano, consigliere comunale con delega alla pubblica istruzione, che ha sposato in pieno il progetto messo in opera dal maestro Recinella –. Tre anni fa abbiamo introdotto una novità rivoluzionaria, affidando il servizio a un partner privato come la PR Tennis School. Abbiamo rischiato molto, ma lo abbiamo fat-to nella ferma convinzione che saremmo riusciti ad assicurare un miglioramento notevole della prestazione e i fatti ci hanno dato ragione. Ogni anno, la colonia si prende cura di circa 300 ragazzi dai 6 ai 13 anni, raggruppati per fasce di età in modo da favorire la socializzazione e da sradicare il fenomeno del nonnismo, per cui se a volte accadeva che il bambino più grande faceva il prepotente con il più piccolo e debole, ora simili episodi non si verificano più. Inoltre, tramite l’utilizzo di specifici ausili, il servizio è perfettamente fruibile anche dai disa-bili». Grazie alla programmazione funzionale della PR Tennis School, le ore di colonia si caratterizzano per un ricco e divertente susseguirsi di attività, facenti capo a tre grandi settori: l’area ludico-ricreativa, con concorsi di disegno, tiri alla fune, mosca cieca e altri giochi; l’area beach tennis, con allenamenti e tor-

nei sotto la guida esper-ta di maestri qualificati e competenti, visto che l’associazione opera nel settore gestendo anche il PalaBeach sito nell’area sportiva; e l’area beach soccer e beach volley per l’apprendimento e la pra-tica delle due discipline. «Grazie a un generoso contributo del Comune il servizio di colonia, com-prensivo di trasporto, vie-ne assicurato al costo di soli 45 euro per famiglia – aggiunge il consigliere Met-timano -. Per rendersi conto di quanto sia irrisoria tale cifra basta paragonarla a quella richiesta da Comuni vicini, dove si raggiungono anche i 75-80 euro. Siamo estremamente soddisfatti di quanto finora realizzato e abbiamo riscon-trato un analogo livello di apprezzamento anche da parte delle famiglie. Del resto, è significativo che siano proprio i cittadini, ormai, a chiederci ogni anno di replicare la colonia. Alla luce di questo contesto positivo, stiamo progettando di implementare il servizio affiancando alla colonia marina quella montana, che si svolgerebbe sempre in estate subito dopo quella in spiaggia. Anche in que-sto caso, siamo intenzionati ad affidarne la gestione alla PR Tennis School, per l’esperienza e la conoscenza dei ragazzi ormai acquisite e per il proficuo rappor-to di reciproca collaborazione istauratosi con l’amministrazione comunale».

diSARA ROCCHEGIANI

diARIANNA MAZZITTI

FiNe aGoSto Nel SeGNo di S. lucia iN FeStaDalla M’ Better Band a Syria, anche quest’anno il comitato

propone un programma d’eccezione

TRECENTO AL MAREPER LA COLONIA ESTIVAE intanto il Comune e la Pr Tennis School pensano anche alla colonia montana

In un momento in cui internet prende il sopravvento sostituen-

do i vecchi ma preziosissimi libri, un importante obiettivo di promo-zione culturale è stato raggiunto dall’amministrazione comunale di Morro D’Oro: la riapertura del-la biblioteca. Credendo in questo progetto e finanziandone la messa in opera l’attuale amministrazione è riuscita a riorganizzare questo in-

cantevole ambiente-studio. La biblioteca è sita in pieno centro storico, adia-cente al museo e alla Chiesa di S. Salvatore; location ideale per un tranquillo pomeriggio di studio immersi in un panorama di grande rilevanza culturale e artistica. All’interno della struttura sono conservati testi che vanno dal classi-co al contemporaneo spaziando tra i più svariati argomenti. L’orario di apertu-ra è tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00 eccezion fatta per il martedì e il giovedì nei quali la struttura è operativa dalle 8.00 alle 13.00 e dal-le 15.00 alle 17.00. All’interno troverete del personale che vi accompagnerà nella scelta e nell’individuazione del testo richiesto e sarà possibile prendere i libri in prestito per poi restituirli a lettura ultimata. Ora è però importante il contributo di tutti i cittadini che possono donare i propri libri permettendo alla biblioteca di ampliarsi sempre più divenendo, così , fiore all’occhiello della cittadina morrese.

Dopo il grande successo dello scorso anno, Santa Lucia in festa prova a ripetersi. Anche quest’anno infatti l’ulti-

mo fine settimana di agosto, andrà in scena la tradizionale festa patronale in onore di Santa Lucia. Tre giorni di festa per celebrare uno tra i santi più amati d’Italia. Le date con-fermate sono 26, 27 e 28 agosto. Il tutto si svolgerà nella piazza della chiesa “vecchia”, considerando che ogni anno le due piazze (adiacenti alle chiese) si alternano in modo da garantire visibilità ad entrambe le chiese. L’Associazione

Giovani Luciensi, nata quattro anni fa e composta da un gruppo di giovani locali ha voluto rilanciare la festa patronale in modo da renderla un appuntamento unico per tutta la comunità. Il comitato, con il patrocinio dei comuni di Roseto e di Morro D’Oro, ha nuovamente offerto un programma davvero ricco: ad animare la prima serata ci sarà l’orchestra Poker d’assi a cui seguirà l’immancaile spaghettata di mezzanotte. Il giorno successivo, direttamente da Italia’s got Talent, la Mo’ better band con la parteci-pazione del trio blues The Mufflers. Come ogni anno la piccola frazione di Roseto, mette a disposizione il suo palco per un’artista d’eccezione. Quest’anno tocca a Syria, la quale si esibirà domenica 28 alle 21:30. La giovane cantante, vincitrice ne1 996 del Festival di Sanremo giovani con il brano “Non ci sto”, esce nel mese di maggio con il suo nuovo album “Scrivere al Futuro”. Per tutti e tre i giorni di festa non mancheranno poi di certo i giochi: torneo di calcio balilla, prove libere di tiro con l’arco, torneo di bri-scola, giochi popolari, giocolieri e artisti di strada. Grande novità di quest’anno sarà la caccia al tesoro che si svolgerà sabato pomeriggio. Da ricordare infine che, dopo il live di Syria, ci sarà l’estrazione della lotteria con a seguire spettacolo pirotecnico.

APRE LA bIbLIOTECACOMuNALE dE GREGORIIS

Nella foto in alto lo staff dei maestri guidati da F. Recinella.

Page 11: lo strillone 8

11Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONEVal Vibrata

Non è bastato il maltempo, domenica 24 luglio 2011, per rovinare una giornata dal carattere sportivo, densa di forti emozioni, destinata ad essere ricordata,

vuoi per le motivazioni della società organizzatrice, vuoi per la grande risposta degli atleti e degli appassionati presenti, come la giornata “dei record”.Non sono bastati il nubifragio abbattutosi a metà gara, gli smottamenti verifica-tisi lungo il percorso, riducendo la strada in una pericolosa accozzaglia di detriti e il termometro che è improvvisamente precipitato dai 28 ai 16 gradi centigradi, a rovinare un evento che c’è e si sente, forte, in tutta la provincia di Teramo e non solo.Numeri da record, dicevamo, numeri da grande classica del ciclismo potremmo affermare, se non si trattasse di una gara extra-cittadina, che vede coinvolti al-cuni paesi della Val Vibrata, organizzata da un manipolo di “super appassionati” con il vizio di fare le cose “fatte bene”!Al 21° Memorial Morgan Capretta - 4° Trofeo Città di Garrufo si sono presen-tati, provenienti da ogni parte d’Italia, ben 162 partenti che hanno dato vita ad una gara mozzafiato, regalando alla moltitudine di appassionati una giornata di sano sport, dal carattere competitivo ed avvincente.Tra questi spiccano i nomi del tricolore a cronometro Matteo Mammini (Ma-stromarco Chianti Sensi Benedetti) e quelli dei tricolori strada Under 23 Matteo Trentin (Team Brilla Pasta Montegrappa) e Matteo Busato della (Zalf Desiree Fior).Una gara stramaledettamente sofferta che ha visto all’arrivo giusto 25 atleti – molti ritirati per il troppo freddo – coadiuvati in tutto e per tutto dalla splendida Associazione Sportiva Grimpeur, associazione organizzatrice dell’ evento, ca-

pitanata dal suo presidente Mirko Rocchetti che, ad un certo punto, si è riversa d’impegno nella pulizia repentina del percorso di gara, martoriato dagli smot-tamenti causati da un improvviso nubifragio che, con pioggia e grandine, ha spazzato per una buona mezz’ora tutto il tracciato, inasprendo ulteriormente una competizione già per nulla facile.Un intervento provvidenziale, tanto quanto rapido, che ha permesso ai parteci-panti di continuare la gara senza correre troppi rischi.Competizione questa, valevole per la categoria Elite Under 23, conclusasi con la vittoria del colombiano Julian David Aredondo Moreno (SCAP FORESI PREF.EURONICS-MERIDA), davanti ad Alberto Cecchin (Zalf Desiree Fior), secondo a 28” ed a Matteo Trentin (TEAM BRILLA PASTA MONTEGRAP-PA) aggiudicatosi il terzo gradino del podio.Il colombiano, dopo aver gestito gli arrembanti tentativi di distacco degli atleti in fuga con lui per più di metà gara, ha sferrato l’attacco finale a pochi chilome-tri dal traguardo, trovando un ritmo infernale che gli ha permesso di tagliare il traguardo con 28” di vantaggio sul secondo classificato, aggiudicandosi così la gara davanti alla schiera di irriducibili appassionati, rimasti nonostante le avver-se condizioni meteorologiche.Ad Aredondo Moreno vanno anche i premi per la 4ª medaglia d’oro Vincenzo Di Clemente, 4° Trofeo Città di Garrufo e il 1° trofeo Immobiliare Costruzioni.Una giornata dal grande valore sportivo e non solo che, auspicio di tutti gli ap-passionati e addetti ai lavori, possa trovare le medesime motivazioni e risposte nell’edizione del prossimo anno, confidando però nella magnanimità del Dio Apollo.

ORdINE d’ARRIvO:1° Julian David Aredondo Moreno (Scap Foresi)

2° Alberto Cecchin (Zalf)3° Matteo Trentin (TEAM BRILLA PASTA MONTEGRAPPA)

4° Innocenzo Di Lorenzo (Monturano)5° Davide Censori (Monturano)

6° Davide Orrico (Colpack)7° Marco Tapparello (Futura)8° Alex Turrin (Team Brilla)

9° Juan Valencia (Montegranaro)10° Giacomo Michelessi (Marco Pantani)

Tempo: 3h32’00” 141 kmMedia: 39.906 km/h

Ciclismo Elite under 23a Garrufo di Sant’Omero21° MEMoRIAL CAPRETTA: TUonI, FULMInI E SAno AGonISMo,

LA RICETTA VInCEnTE PER UnA STRACITTADInA DA RECoRDdi

OMAR ALGENII

Val Vibrata: sagre, amore...e la fantasia?Gli eventi vibratiani come ogni estate richiamano l’attenzione di migliaia di persone,

ma servirebbe qualcosa di più…

Siamo finalmente nel pieno della stagione

estiva, quella che molti di noi attendono non tanto per la tintarella quanto per gli eventi che d’estate, grazie al turismo e alla volontà di pochi enti locali, offrono per

un mese e poco più l’occasione di mettere il naso fuori casa per qualcosa di diverso dalla passeggiata. Siamo la regione delle rievocazioni storiche, delle sagre, del cibo che unisce e soddisfa l’umore. Ma siamo solo questo? Ѐ la domanda che ci siamo sentiti rivolgere da un nostro lettore della Val Vibrata, il quale analizzando il programma estivo della suo territorio lo ha trovato decisamente scarso di materiale non commestibile… In effetti, senza nulla togliere alle buonissime sagre che rappresentano il fiore all’occhiello di questa

zona, il programma estivo offre ben poco dal punto di vista culturale: rassegne di musica blues, folk, classica e il Festival Internazionale del Teatro Comico di Sant’Omero. Tutte iniziative ottime ma che di certo non attirano la fascia più giovane, quella alla quale si pensa sempre troppo poco. Già i giovani, quelli con le idee, quelli che consumano, quelli del potente passaparola via web. Perchè non si pensa a loro? Si pensa ai sedicenni ma poco alla fascia 20-30, disposta a farsi chilometri per un buon concerto. Sorge spontanea anche un’altra domanda : perché non abbinare le sagre all’esibizione di gruppi teatrali e musicali seri invece che all’imbarazzante staff di “Dante effetto musica” che ha animato, si fa per dire, la sagra di Controguerra? Non sarebbe bello tornare agli antichi banchetti dove la musica non mancava mai e dove tra un boccone e l’altro, si scoprivano l’Iliade e l’Odissea? Forse è chiedere troppo, ma di certo qualcosa si può fare. Basterebbe scorrere l’elenco infinito degli

artisti locali e nazionali, dare loro un po’ di spazio per far si che le nostre fantastiche abbuffate diventino eventi di rilievo. Si dirà che è colpa del budget limitato ma si arriva facilmente alla conclusione che è una questione di volontà: quella di nutrire la mente oltre che il corpo. Ce lo insegnano piccole realtà come Giffoni, che da modesto comune campano è passato ad essere in pochi anni la sede di un festival cinematografico internazionale. Ce lo insegna la nostra Castelbasso con il suo calendario fitto di arte e cultura di rilevanza nazionale. E poi, nel caso in cui fosse davvero solo una questione economica, non sono meglio pochi eventi ma buoni? Forse dobbiamo solo educare noi stessi e chi ci è intorno al “bello” e iniziare a chiedere qualcosa di più. In attesa di questa rivoluzione, possiamo comunque goderci le numerose feste in programma per agosto consultabili sul sito www.valvibrata.it.

diMANUELA COLLEVECCHIO

Page 12: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

racconti... AMO

&Arte Cultura

Siamo ormai nella stagione estiva e la voglia di leggere aumenta. La redazione de LO STRILLONE ha selezionato per voi alcuni racconti d’eccezione, scritti da giovani autori d’eccellenza che esprimono la loro creatività attraverso l’arte della “narrazione”.

BUONA LETTURA!

Quella mattina fui svegliato due volte.La prima verso le dieci, orario improponibile, specialmente in estate, ed era quella un’estate esemplare. Mi destò la fragorosa, inconfondi-bile risata di mio cugino Antonio che, scenden-do in strada per godersi una nuova giornata di mare, passava vicino alla mia finestra. C’è da dire che non potevo arrabbiarmi per quell’in-terruzione, perché la risata di mio cugino era una specie di monumento alla goliardia pres-so il gruppo di post-adolescenti sfaccendati di cui mi onoravo di essere membro; era una vulcanica esplosione di allegria, imprevedibile ed inarrestabile una volta partita e inevitabil-mente contagiosa in seno ad animi ben dispo-sti. Non c’erano regole precise per far ridere Antonio, questo ventenne mammone e piacio-ne che, dopo un’infanzia da bambino grasso, adesso iniziava persino a piacere alle ragaz-ze, dolce e sorridente com’era. Poteva bastare una parola buffa, un accrescitivo o un diminu-tivo a farlo esplodere, così come poteva fallire la più sferzante delle battute; era sufficiente una smorfia ad imitazione della nonna e non una gag studiata nei particolari. In fondo poi le sue esibizioni le alimentava egli stesso ripe-tendo di continuo, balbettando ed ansimando, la parola o la frase che aveva toccato le sue corde risatesche, aumentando di volta in volta il rossore sul viso e l’instabilità delle sue gam-be che lo costringeva ad appoggiarsi a qual-cuno o, nei casi più gravi, a lasciarsi cadere su una sedia, un divano, un gradino qualsiasi, vinto dalla fatica. Il bello era che una stessa battuta o uno stesso siparietto potevano es-sere ripetuti per mesi senza perdere affatto di efficacia, ed anzi in alcuni casi era proprio la ripetizione ad avere gli effetti più divertenti per gli spettatori. Come quella volta, entrata negli annali della nostra letteratura “vitellona”, che attaccato da più parti e a raffica con la stessa battuta, rise talmente a lungo da rimanere in-fine con la mandibola bloccata e per il dolore trasformò il riso in pianto meglio di una ma-schera greca.. Questo era Antonio. Quindi grugnii qualche blando insulto, mi rigirai un paio di volte nel letto e continuai a dormire.La seconda volta fu invece definitiva ed ecce-zionalmente gravida di conseguenze.Fu il familiare, ma pur sempre fastidioso suo-no del citofono a privarmi della mia cara e fertile posizione orizzontale. Alla porta si pre-sentò, insieme ad un sole accecante che mi co-stringeva ad inserrare gli occhi, una figura di giovane donna scompigliata e trafelata in cui i miei sensi annebbiati riuscirono ,con qualche

istante di troppo, a riconoscere Rosa, una mia vicina di casa, anche parente di lontano grado. Trentenne ragioniera, ancora nubile, figlia di Aldo e Maria, nipote di Zio Ferruccio e, natu-ralmente, Zia Rosina. Io dormivo in piedi.“C’è tuo padre?” Mi chiese ansante, mentre mi domandavo cosa potesse volere quel perso-naggio da tavolo a fianco ad un matrimonio e mi rispondevo che senz’altro qualcosa di ur-gente avesse dovuto spingerla a presentarsi così struccata e spettinata.“Ehm…non credo….è uscito presto… puoi dire a me”?“È caduto il nonno!”“Eh…?”“È caduto il nonno, si è sentito male! Aiutami a rialzarlo che da sola non ce la faccio!Non capivo se urlasse per la preoccupazione o per svegliarmi completamente. Fatto sta che mi prese per un braccio e mi trascinò fino al suo portone ,dove mi lasciò e si precipitò per la tromba di scale facendo segno, frenetica, di seguirla.In quel momento potei dirmi finalmente sve-glio. Sbarrai gli occhi, dopo averli tenuti osti-natamente socchiusi nel breve ma assolato tragitto tra i due portoni, distesi i lineamenti in un’espressione quasi interrogativa e timoro-sa, e meccanicamente feci a due a due le scale fino all’ingresso di un appartamento che da bambino avevo forse visitato un paio di volte, ma che in quel momento mi si apriva davanti misterioso.“Vieni al bagno!” Non sapevo dove fosse il ba-gno, ma un segnale inequivocabile stava ad indicare la porta giusta: Zia Rosina, che silen-ziosamente piangeva e aspettava sviluppi. Ri-cordo che rimasi stupito e spaventato da quel-la continenza. Perché, essendo la vecchietta sorda come una campana, era solita usare un tono di voce piuttosto urlato e accompagnare le frasi ad una vistosa gestualità; mi pareva un cattivo auspicio che proprio in quel momento l’istinto le suggerisse quei lamenti sommessi e continui. Sembrava un atteggiamento da veglia funebre, ma non ne era il tempo. Non ancora.Zio Ferruccio era a terra, di fronte alla tazza, con i pantaloni sbottonati, le braccia incrocia-te sul basso ventre a coprirsi le pudende, la testa quasi sulla porta.Si era sentito male andando in bagno ed io avevo paura dell’odore che quella stanza o quel corpo potessero emanare.Dalla bocca, spalancata in mezzo alla faccia bianca, usciva qualcosa di più di un respiro e qualcosa di meno di un lamento. Non portava

la dentiera. Non puzzava. Era vivo.“Prendilo per la testa, io per i piedi ,lo portia-mo sul letto.” disse Rosa senza urlare più.Per qualche istante valutai la possibilità rifiu-tarmi. Mentre valutavo lo tirai su.Potevo portarlo anche da solo, era leggeris-simo. Avrei così evitato di incrociare il mio sguardo con quello di un moribondo e anche di fargli sbattere leggermente il capo contro lo stipite della porta della sua camera; un simbo-lico e personale colpo di grazia. Ma Rosa ordinava ed io eseguivo; d’altra parte aveva cercato mio padre e da lui forse avreb-be preso ordini, da me no. Lo adagiammo sul letto, la moglie si sedette di fianco, la nipote mi ringraziò e chiamò il medico, io tornai a casa. Poi andai al mare.Il giorno dopo morì.

Due giorni dopo mi ritrovai in fila dietro Anto-nio per la visita al morto.Il corridoio era pieno di gente; anzi, tutte le stanze tranne i bagni erano piene di parenti e amici. Zio Ferruccio era molto benvoluto nel quartiere e nessuno voleva privarlo, e privar-si, dell’ultimo saluto. A turni di due o tre si en-trava nella camera , si davano le condoglianze alla vedova, si toccava il morto, ci si segnava cristianamente e si usciva, compiti, nel senso inverso. Era tutto molto automatico , sembrava di essere in coda alla posta o in qualche altro ufficio. Quasi che alla fine della sequenza di teste che avevo davanti potesse aprirsi, invece della camera di Zio Ferruccio, uno sportello completo del suo impiegato.Però era tutto un po’ più silenzioso.La posta…, la coda…Picchiettai con due dita una spalla di Antonio, avvicinai le mie labbra al suo orecchio e gli sussurrai “Scusi, lei che numero ha?”Si girò di scatto. Mi fissò per qualche istan-te con gli occhi sbarrati e i muscoli facciali contratti, come folgorato; poi arrossì, iniziò a gemere di sofferenza a mordersi le labbra e a vacillare.Uscì dalla fila e, urtando due o tre persone, si precipitò per le scale.Lo seguii. Era sulla prima rampa, appoggiato al muro con la testa fra le braccia.“Ah!ah!ah!Aaaaah!….che num…..ah!ah!ah! che numero ha…! Ah!ah!ah!uuuh!”Piangeva. Piangeva dal ridere . Incontenibile. “Ah!ah!ah!…non ce la faccio..!Ah!ah!aaah!”Un’anziana coppia passando gli fece le con-doglianze.

A CURA di

didARIO CAPONI

Le condoglianzeL’omini de sto monno so l’istesso

che vvaghi de caffè nner mascinino c’uno prima, uno doppo e un antro appresso

tutti quanti però vanno a un distino. (G. G. Belli. Er caffettiere fisolofo,)

Lungomare Roma, Pineta Celommi - Roseto degli Abruzzi

CUCINA E PIZZERIA

Page 13: lo strillone 8

PIACE alla gente che PIACE Lo STRILLONE 13Agosto 2011 e-mail: [email protected]

Rubrica: TURISMO

A CURA di

Narramondo Tour Operator: Via G. Galilei 169 - 64021 Giulianova (TE)Tel. 085. 800 14 02 Fax: 085. 802 66 58 www.viagginarramondo.it

ESTATE 2011SPECIALE CORCIERE !!!!

C’era una volta la crociera, vissuta come esperienza della vita o vacanza riservata a pochi. La musica però negli ultimi anni è cambiata , da prodotto d’élite, la crociera si è andata via via trasformando in prodotto Più popolare. Ormai è un prodotto che si vende praticamente da solo

Una trasformazione accompagnata dagli investimenti in pubblicità, dall’arrivo di navi sempre più grandi e moderne e da forti promozioni dedicate a diverse tipologie di clienti.Una vacanza da provare dunque!!! ….che permette ogni mattina di svegliarsi in un posto diverso …senza l'ansia del disfare le valigie.

In collaborazione con

LO STRILLONE PIACE! LO STRILLONE CREA CONSENSI! INFORMA I CITTADINI E DÀ VOCE ALLA GENTE.

LO STRILLONE È…TUO…MIO…NOSTRO…MA SOPRATTUTTO È…VOSTRO!!!Ecco una pagina dedicata alle vostre immagini più belle: quelle dimenticate in un cassetto,

quelle che più vi hanno commosso o strappato un sorriso inaspettato,quelle che mai vi sareste sognati di veder pubblicate su un mensile.

INVIA alla redazione le tue foto più belle: [email protected]

All’asilo nido di Mosciano consegna diplomi per i

bimbi dell’ultimo anno.

Se lavori in proprio, possiamo fare business insieme.

Oggi chi lavora in proprio ha un aiuto in più. È Business Insieme, un’ampia offerta di servizi e prodotti personalizzati per sostenere liberi professionisti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. Vieni in Filiale a parlare con uno dei nostri Gestori. Troverai la soluzione adatta alle tue esigenze.

www.smallbusiness.intesasanpaolo.comBanca del gruppo

Page 14: lo strillone 8

Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE &Arte Cultura

diMARCO dI MARTINO

castelbasso: l’aRte iN uN’atmoSFeRa maGicaVi presentiamo la rassegna castelbassese: un vero must dell’estate in provincia

La mostra castelbassese di quest’anno celebra il centenario della nascita di un artista molto ama-

to dal grande pubblico: Renato Guttuso. L’artista di Bagheria è stato per più di 50 anni uno straordinario testimone dei tempi in grado di rappresentare con le sue opere e con i suoi scritti, il realismo della condi-zione umana con le sue sofferenze, i suoi miti, le sue passioni. Lui che in politica e in amore infuse passio-ne viscerale, offrendo spunti frequenti ai rotocalchi,

al punto da divenire, in vita ancor di più dopo la morte,uno dei personaggi più citati dalla cronaca. Fino al 31 agosto, 20 opere dagli anni ’30 agli anni ’70 cre-eranno il percorso espositivo situato nelle sale del palazzo Clemente che già di per sé è un’opera d’arte a partire dalla straordinaria inferriata posta all’ingresso realizzata dallo scultore Giuseppe Spagnulo. Ritratti, figure, nudi, nature morte, paesaggi, scene di vita sociale e politica mettono a fuoco l’anima più affascinan-te del cosiddetto “stile Guttuso”. La mostra è divisa in 3 periodi: Guttuso espres-sionista, con opere realizzate alla fine degli anni ’30. Guttuso post-cubista, con tele degli anni ’40 e ’50 e infine il periodo successivo, quello più caro e cono-sciuto al grande pubblico riservato all’impegno politico; ma la vera raffinatez-za, a mio parere si trova nei piani inferiori. Quindici fotografie esposte e inedite di Aurelio Amendola, il primo artista ad esporre nel 2007 una mostra fotografica al museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. Le foto, davvero graziose, ripren-dono Guttuso nel suo studio di Velate mentre sta lavorando a un ciclo di dipinti dedicati a Picasso, che era appena scomparso. Usciti dal palazzo Clemente, che prende il nome dai vecchi proprietari del borgo i Monaci di S.Clemente a Casauria, passeggiando nel borgo medievale, troviamo “le interferenze costrut-tive”, una mostra d’arte contemporanea esposta presso il palazzo De Sanctis. Solitamente le interferenze sono l’effetto di sovrapposizione di due fenomeni della stessa natura che si sommano o si annullano. In questo caso si parla di in-terferenze di idee o attività che si intralciano vicendevolmente. Le interferenze costruttive di questo progetto vedono la sovrapposizione tra azienda e artista che dialogano tra loro con tempi diversi e con l’intervento dei due curatori: Giancar-lo Di Pietrantonio e Francesca Referza. Le aziende in questione sono locali e ol-tre a qualificare il loro territorio con la sponsorizzazione oggi necessaria visto i tagli del settore da parte degli enti pubblici, sono diventate “soggetti d’arte”. Tra gli artisti presenti con curriculum eccellenti (Emilio Isgrò, Mario Airò, Paolo Parisi,Cesare Pietroiusti, Paola Pivi, Arcangelo Sassolino, Giuseppe Stampone e Sabrina Torelli) spicca anche l’abruzzese Ettore Spalletti molto schivo a fare mostre nella sua regione. L’artista pescarese, realizza da 40 anni non dei clas-

sici monocromi, ma una pittura tridimensionale fatta di una originale tecnica. Tutto parte dall’impasto di gesso e colla che viene steso caldo sulla superficie da dipingere, il pigmento aggiunto, una volta assorbito, conferisce colore a tutto lo spessore e l’effetto levigato è dovuto all’abrasione successiva che polverizza parte del colore. Castelbasso ogni anno affianca il suo programma culturale con un’iniziativa di valore educativo: corsi di alfabetizzazione dell’arte, tirocini per studenti, formazione per personale mostre, percorsi guidati e laboratori dedicate alle scuole. Chi partecipa a queste attività scopre che la formazione può essere divertente e che l’arte contemporanea stimola il pensiero. Chi partecipa alle mostre scopre che le esperienze fatte al museo si estendono alla vita. Grazie Fondazione Menegaz, ci vediamo a ottobre per attraversare il ’900 italiano con la Pop art, l’arte Povera e le tendenze del contemporaneo.

17/03/1861: ALL’ITALIA UNITAMANCA UN PEZZOLa storia della fortezza di Civitella

ultimo baluardo borbonico ad arrendersi ai piemontesi

Il nostro viaggio alla (ri)scoperta dei protagonisti abruzzesi del Risorgi-mento Italiano fa tappa questa volta in un luogo che troppe volte viene

dimenticato nei libri di storia e che molti di noi, forse, conoscono appena in modo superficiale.La Fortezza di Civitella del Tronto rappresenta una delle più importanti opere di ingegneria militare presenti in Italia e reca con sé tanti di que-gli spunti storici che trascurarla nel nostro percorso dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia sarebbe un vero peccato.Costruita sul finire del XIII secolo la Fortezza fu completamente restaurata dopo il 1559 per volere dell’imperatore Filippo II che si rese conto della grandissima portata strategica che essa aveva nell’intero impianto difensivo del sud Italia. Primo baluardo eretto a difesa tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, la Fortezza è stata, nei secoli, luogo di epiche battaglie, su tutte resta memorabile quella combattuta dal 15 ottobre 1860 al 20 marzo 1861.Minori di numero e peggio equipaggiati rispetto ai soldati dell’esercito sabaudo i soldati borbonici di stanza nella Fortezza difesero l’estremo ba-luardo del territorio delle Due Sicilie con eroico coraggio, tanto che a nul-la servirono i continui rinforzi mandati dal Piemonte alle truppe regolari dell’esercito di Vittorio Emanuele II. Neppure la repressione nei confronti della popolazione civitellese fu d’aiuto ai piemontesi che aumentarono i bombardamenti sulla Fortezza soprattutto dopo la conquista di Gaeta e la deposizione del re Francesco II di Borbone.

Quando il 17 marzo 1861 il parlamento italiano si riunì per la prima sto-rica seduta dell’Italia unita, la Fortezza di Civitella era ancora borbonica e fiera nella sua strenua difesa. Neppure gli emissari del re riuscirono a convincere i soldati ad arrendersi e furono necessari due giorni di terribili e costanti bombardamenti per vedere issata la bandiera bianca della resa da parte degli eroici soldati.Il 20 marzo 1861, ben tre giorni dopo che l’Italia era stata dichiarata unita, la Fortezza di Civitella del Tronto veniva annessa al territorio italiano.Da qui in poi, purtroppo, inizia un vero e proprio oblio per la struttura militare; un oblio per molti versi voluto dai piemontesi che smantellaro-no molte parti della Fortezza. Solo negli anni Sessanta del Novecento la costruzione è stata riscoperta e rivalutata. Grazie all’opera della Soprin-tendenza ai Beni Ambientali, Architettonici e Artistici dell’Aquila è stato possibile il restauro della costruzione che oggi è visitabile ed è meta, ogni anno, di numerosi turisti.Un piccolo gioiello di architettura militare e un pezzo importante della nostra storia che vale senz’altro la pena di riscoprire: a pochi passi dal-le principali località costiere, la Fortezza di Civitella rivela quello che il Risorgimento Italiano fu nelle nostre zone e porta ancora oggi con sé lo spirito e il valore di coloro che sacrificarono se stessi per una causa; giusta o sbagliata che fu non dobbiamo essere di certo noi a dirlo.

di Luca Lattanzi

Page 15: lo strillone 8

15Agosto 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONEa cura di www.rosetosportiva.netSport

Per il settimo anno consecutivo si è svolta, dal 7 al 10 luglio 2011, la mani-festazione di Beach Basket 3 contro 3 organizzata dall’Associazione Rose-

toSportiva, con il consueto mix di sport, spettacolo, divertimento e solidarietà. Novità di quest’edizione dell’RSBB è stata l’ingresso della manifestazione ro-setana nelle neonata Federazione Italiana Street Basket, che aggiunge alla posta in gioco il biglietto di partecipazione alle finali del campionato italiano che si sono svolte a Cesenatico dal 22 al 24 luglio per un posto al Torneo In-ternazionale Moscow Open che vale ben $10.000! Anche quest’anno tanti ragazzi e ragazze si sono sfidati in un doppio torneo maschile e femminile nell’apposito “RS VILLAGE” allestito presso il Lido Azzurra, sul Lungomare Trento di Roseto degli Abruzzi,. con il resoconto multimediale sul portale web www.rosetosportiva.net e sul social network Facebook. Tanto basket, spetta-coli, giochi con il pubblico, musica, bellezza, allegria e divertimento hanno animato le serate rosetane con il patrocinio del Comune di Roseto. Il tutto con una forte componente “solidale” che da sempre caratterizza le iniziati-ve dell’Associazione RosetoSportiva: anche quest’anno infatti si è rinnovata la partnership con la Onlus ActionAid International, che si occupa principalmente di adozione a distan-za e grazie alla quale sono state approfondite le tematiche legate alla povertà, all’esclusione sociale ed al sottosviluppo, con appositi stand, materiale informativo, gadgets, testimonianze e soprattutto con la possibilità di contribuire concretamente al progetto di solidarietà di Ro-setoSportiva. Grazie infatti alla collaborazione tra RosetoSportiva ed ActionAid, sono state attivate nel corso degli anni ben 6 adozioni a

distanza (la prima dal 2004) in varie parti del mondo (Ghana, Brasile, Cambogia, In-dia, Rep. Dominicana, Uganda), grazie alla generosità di Staff, giocatori e pubblico, attraverso il “calendario della solidarietà”, i giochi e la sensibilizzazione svolta durante le manifestazioni. Dal punto di vista prettamente sportivo lo spettacolo è stato assolutamente degno di nota, grazie ad una formula in cui grande agonismo ed ottime individualità si sono esaltate in un mix di competizione e sportività, valorizzato da un regolamento appositamente studiato per equilibrare gli incontri esaltando l’essenza più pura di uno sport che torna ad essere “per tutti” e “di tutti”, in una cornice splendida e con tanta voglia di divertirsi. Tanti gli ospiti ed i personaggi dello sport che hanno partecipato alla manifestazione. Nomi di prestigio del giornalismo e del-lo sport nazionale e internazionale sono già stati membri della giuria tecnica che elegge i migliori giocatori dell’RSBB: Demis Cavina (coach della Na-

zionale Italiana di basket “3contro3”), Michele Martinelli (ex General Manager di Roseto Ba-sket e Fortitudo Bologna), Massimiliano Monti o Diego Grillo, coaches di prestigio come Ne-ven Spahjia (nazionale Croata) o Tony Trullo e ancora vari giornalisti sportivi e personaggi del basket rosetano e non solo. Insomma, grazie al lavoro ed alla passione del team di RS e grazie al supporto di “sponsor-amici” sinceri e coinvolti nel progetto, anche quest’anno l’RSBB 2011 si è rivelato in tutto se stesso: un’occasione da non perdere per gli atleti, per la città di Roseto e per i suoi turisti.

Un torneo di calcetto per ricordare Jessica Tulini la ventenne di Civitella del Tronto prematuramente scomparsa in un tragico incidente lo scorso 31

marzo.Questo è stato il 1º memorial Jessica Tulini organizzato a Selva Piana di Mo-sciano Sant’Angelo dall’Associazione Polisportiva Selva e che si è svolto dal 4 al 23 luglio scorsi. Un torneo a cui hanno partecipato ben 24 squadre di calcio a 5 che si sono sfidate mostrando un alto tasso tecnico e dando vita a partite sempre entusiasmanti.A vincere è stata la formazione della Di Mattia Infissi che ha sconfitto in finale la squadra dell’Urania Inerti con il punteggio di 6 a 3. Un risultato che non deve lasciar pensare a una partita scontata, visto che la compagine dell’Urania Inerti

è stata sul punto di rientrare in gioco almeno fino al goal del 4 a 2 che ha segnato la sfida orientan-dola verso il trionfo della Di Mattia.Resta però da dire che, al di là del mero risultato sportivo, il 1º memorial Jessica Tulini ha mostra-to la forza di un’intera comunità, quella di Selva che ha attinto alle sue forze migliori per realiz-zare in poco tempo una manifestazione di alto profilo. In questo senso gli stessi organi dirigenti

dell’Associazione Polisportiva hanno esaltato il ruolo dei giovani di Selva che tanto si sono spesi per la riuscita dell’evento.Grande soddisfazio-ne è stata espressa da Mauro Geroni, consi-gliere comunale con delega allo sport del comune di Mosciano Sant’Angelo che ha esaltato non soltanto il ruolo dei giovani di Selva, ma ha tenuto a sottolineare la grande partecipazione da parte di tutta la comunità per un evento che ha cer-tamente riscosso suc-cesso e che per circa 20 giorni ha coinvolto così tante persone.

RosetoSportiva Beach Basket 2011!

UN TORNEO PER RICORDARE JESSICA…Si è svolto il 1º memorial Jessica Tulini a Selva Piana: un vero successo di pubblico

Nella foto Jessica Tulini.

Page 16: lo strillone 8

Lo STRILLONE

ALLUVI EdITRICE di Angelucci Alessandra & C.via Mameli 19 · 64026 Roseto degli Abruzzi (TE)

LO STRILLONEMensile d'attualità, politica, cultura e sport.

Registrazione Stampa: n. 642/ Anno 2011 Tribunale di Teramo

Info [email protected] · [email protected]·www.strillonews.it

PER LA TUA PUBBLICITÀ SU LO STRILLONE:[email protected] - 339 3093893 - 333 2045122 - 340 8342246

Direttore ResponsabileAlessandra [email protected]

Direttore EditorialeVincenzo [email protected]

Coordinamento RedazionaleLuca [email protected]

WebmasterAlessandro Di Remigiowww.strillonews.it supplemento on-line

Hanno collaborato Alessandra AngelucciGeneroso D’AgneseAdriana D’Andrea RicchiMario Di Battista

Alessandro Di RemigioPierluigi FilipponiLuca LattanziVincenzo MorettiCristian QuarantaPiero RicciutelliSara RocchegianiDom SerafiniLuca VenanziMarco Di MartinoMassimo FelicioniAndrea SacripanteGiuseppe TelloneAngelo MarchioneAngelo MontebelloPietro SuppaMatteo FanìRuggero MazzoniDomenico SpinaManuela CollevecchioMariaCristina CirioloEden Cibej

Sara De SantisFederica CatarraMarco SantarelliArianna MazzittiCarina Spurio

Si ringrazianoLa redazione diwww.rosetosportiva.netTutti gli sponsor che hanno sostenuto il nostro progetto

Impaginazione e GraficaMatisse Grafichs

StampaDelta Giornali s.r.l.

Tiratura5.000 copie

Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione né l’Editore.Non è consentita la riproduzione, anche solo parziale, sia degli articoli che delle foto. Alcune foto pubblicate potrebbero essere tratte dalla fonte RETI.

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

rocco 328.7496781giuseppe 329.0509186