CHINESITERAPIA DECONGESTIVA E ATTIVITA’ FISICA NEL LINFEDEMA: ESPERIENZE A CONFRONTO TORINO 4-5 MARZO 2011 Problematiche Posturali secondarie al Linfedema Maurizio Garrone
CHINESITERAPIA DECONGESTIVAE
ATTIVITA’ FISICA NEL LINFEDEMA:ESPERIENZE A CONFRONTO
TORINO4-5 MARZO 2011
Problematiche Posturali secondarie al Linfedema
Maurizio Garrone
Definizione di POSTURA
E’ la disposizione delle parti del corpo nello spazio, con atteggiamento somatico caratteristico della specie, CHE COINVOLGE
GLOBALMENTE L’INTERO ORGANISMO, risultante da complessi meccanismi di correlazione ed integrazione degli Apparati
Neuromotorio, Muscolo-scheletrico e Psicomotorio, elaborati ed interpretati dal S.N.C. ed attuati da tutto il corpo.
Il CONTROLLO POSTURALE è riferito all’INSIEME dei PROCESSI che CONDIZIONANO la DISPOSIZIONE del CORPO e delle sue
PARTI MOBILI nello SPAZIO, al fine di mantenere l’equilibrio STATICO e DINAMICO.
Per mantenere il TONO POSTURALE occorre l’integrità della COMPONENTE SPINALE e SOPRASPINALE.
POSTURA IDEALE
In STATICA ERETTA la postura ideale è rappresentata dal PROLUNGAMENTO della LINEA VERTICALE o di GRAVITA’
all’INTERNO del POLIGONO d’APPOGGIO, in modo da far sì che vi sia una DISTRIBUZIONE UNIFORME del PESO CORPOREO ed una
POSIZIONE STABILE di OGNI ARTICOLAZIONE.
La Postura è una FUNZIONE di STABILIZZAZIONE, CONSOLIDAMENTO e MANTENIMENTO dell’EQUILIBRIO, che si
raggiunge quando la linea di gravità CADE all’INTERNO del POLIGONO d’APPOGGIO, delimitato dal margine esterno dei piedi.
Questa condizione è definibile come PENDOLO INVERTITO.
Il perno di oscillazione è posto più in basso della massa oscillante, quindi l’EQUILIBRIO è ESTREMAMENTE
INSTABILE
POSTURA IDEALE
Potremmo pensare che una postura corretta comporti un BUON EQUILIBRIO MUSCOLARE, ARTICOLARE e SCHELETRICO tale da
consentire al CAPO, agli organi TORACICI ed ADDOMINALI di trovarsi in una POSIZIONE OTTIMALE e FUNZIONALE.
La postura corretta è mantenuta attraverso una costante rielaborazione dei parametri dell’attività muscolare, al fine di
mantenere il baricentro all’interno del poligono d’appoggio.
Una postura scorretta invece comporta un SOVVERTIMENTO dei CORRETTI RAPPORTI CORPOREI, tale da indurre una loro
PROGRESSIVA ALTERAZIONE
BASI NEURO-ANATOMO FISIOLOGICHE
Per mantenere un normale atteggiamento posturale occorre una CORRETTA SENSIBILITA’ PROPRIOCETTIVA AFFERENTE ed
un’ADEGUATA RISPOSTA MOTORIA EFFERENTE
Vie SENSITIVE AFFERENTI
- Vie MIDOLLARI 1) Via SPINO TALAMICA LATERALE segnali termici e dolorifici 2) Via SPINO TALAMICA ANTERIORE segnali tattili 3) Via dei CORDONI POSTERIORI segnali tattili discriminativi e
propriocettivi destinati a diventare coscienti 4) Via SPINO-CERVICO-TALAMICA segnali tattili discriminativi e
propriocettivi destinati a diventare coscienti
- Vie TRUNCALI 1) Via TRIGEMINNO-TALAMICA VENTRALE segnali termici, dolorifici
e tattili nonché propriocettivi destinati a diventare coscienti 2) Via TRIGEMINO-TALAMICA DORSALE segnali tattili discriminativi
BASI NEURO-ANATOMO FISIOLOGICHE
- Nucleo VENTRALE POSTERIORE del TALAMO da qui, sede del III neurone, partono fibre TALAMO-CORTICALI , le quali raggiungono
A) L’AREA SOMESTESICA PRIMARIA (Aree 3-1-2 di Brodman) situata nella Circonvoluzione Postcentrale del Lobo PARIETALE, estesa sulla superficie mediale dell’emisfero (Lobulo Paracentrale)
B) AREA SOMESTESICA SECONDARIA situata nelle regioni opercolari dei Lobi FRONTALE e PARIETALE
BASI NEURO-ANATOMO FISIOLOGICHE
Corteccia PARIETALE
- Aree 5 – 7 – 39 – 40 di Brodman - C. Parietale Posteriore di SINISTRA elaborazione informazioni
linguistiche - C. Parietale Posteriore di DESTRA elaborazione informazioni
spaziali - Alle aree 3 – 1 – 2 di Brodman sono preposte al riconoscimento ed
alla consapevolezza della posizione degli arti nello spazio.
La CORTECCIA PARIETALE sembra preposta all’APPRENDIMENTO di COMPITI che RICHIEDONO CONSAPEVOLEZZA della
POSIZIONE del Proprio CORPO nello SPAZIO
POSTURA IDEALE
VEDUTA LATERALE
E’ la linea di gravità che divide ipoteticamente a metà il corpo in una Porzione ANTERIORE ed in una POSTERIORE.
- Parte dal trago – condili occipitali – processo odontoide di C2 con testa eretta
- passa al davanti della colonna dorsale – incrocia la colonna lombare a livello di L3 – passa davanti al sacro
- passa leggermente all’indietro della cavità cotiloidea a coxofemorali né flesse né estese – segue l’asse del femore – passa davanti al ginocchio né flesso né iperesteso – alla tibia – all’articolazione tibio-tarsica davanti il malleolo esterno
- termina a livello dell’articolazione calcaneo-cuboidea
POSTURA IDEALE
VEDUTA POSTERIORE
La linea di gravità passa nel piano antero-posteriore lungo la LINEA MEDIANA di
- Cranio
- Sterno
- Apofisi spinose del Rachide, con spalle né elevate né depresse, margini mediali scapolari paralleli ed equidistanti
- Bacino, che deve rimanere orizzontale con spine iliache postero-superiori omoplanari, arti inferiori senza valgo-varo
- Termina a metà distanza fra i 2 appoggi podalici
POSTURA ALTERATA
POSTURA CIFO-LORDOTICA
- Capo anteposto con tratto cervicale iperesteso
- scapole abdotte
- ipercifosi dorsale
- iperlordosi lombare
- bacino in antiversione con anche lievemente flesse
- ginocchia iperestese
- lieve flessione plantare
POSTURA ALTERATA
POSTURA IPOLORDOTICA
- Capo anteposto con il tratto cervicale in estensione
- Tratto dorsale ipercifotico
- Ipolordosi lombare
- Retroversione del bacino con anche iperestese
- Ginocchia iperestese
- Caviglia neutre
‘Biomechanical evaluation of scapular girdle in patients with chronic arm lymphedema’Balzarini A. e coll.
Lymphology – 2006 sep; 39 (3): 132-40
- Il linfedema dell’arto superiore è in grado di indurre alterazioni delle funzioni motorie e della postura
- L’analisi biomeccanica ha dimostrato una riduzione del R.O.M. dell’arto interessato, riduzione dell’oscillazione
dell’arto durante la marcia, contrazione dei movimenti di retroposizione ed abduzione della spalla, prematura
affaticabilità muscolare
- l’abbassamento della spalla dal lato del linfedema è in grado di concorrere alle alterazioni posturali della
colonna
Perché valutare la Postura nei Pazienti affetti da Linfedema ?
- Valutare quanto il Linfedema interferisca nella corretta postura del paziente e quanto induca asimmetria
Valutare i compensi posturali indotti e le loro potenzialità patologiche correlate (per esempio il peggioramento della Sindrome dello Stretto
Toracico Superiore)
- Quanto le alterazioni posturali indotte dal linfedema condizionino la funzionalità e le corrette prassie della vita quotidiana, ivi compreso il
coinvolgimento dell’arto superiore dominante o la deambulazione
- Quanto la postura scorretta perturbi pattern già alterati, quali lo schema corporeo, la percezione dell’immagine corporea e quella sensitiva
- Quanto tutto ciò influisca sulla qualità della vita, unitamente al dolore connesso al Linfedema, allo stato delle ferite chirurgiche ed alle eventuali
complicanze chirurgiche e radioterapiche.
Perché VALUTARE ?
- Per pesare tutte le capacità motorie, sensitive
e funzionali residue, alterate o perdute, al fine di
- ottimizzare e rendere il progetto – programma riabilitativo individuale il più aderente possibile alle esigenze del Paziente
Sindrome dello Stretto Toracico Superiore: Compressione del Plesso Brachiale, dell’Arteria o vena Succlavia e
Sottoclavicolare
1) Anatomia
- Muscoli SCALENO Anteriore e Medio
- Clavicola
- Prima Costa (con ipertrofria dei Muscoli Succlavio e Piccolo Pettorale)
- Legamento costo clavicolare ed il Processo Coracoideo
- Vena Giugulare Interna
- Nervo Mediano
La zona possiede una larghezza antero-posteriore media di 0,4-3,5 cm
Sindrome dello Stretto Toracico Superiore
2) Clinica
- Forma NEUROLOGICA: disturbi sensitivo motori con parestesie e disestesie, formicolii, crampi o spasmi muscolari, con possibile interessamento del Plesso Superiore (C5, C6, C7 – simula discopatia cervicale con dolore laterale cervicale o pettorale e braccio lateralmente) o Inferiore (C8, T1 – parte mediale del braccio e IV-V dito).
- Forma VASCOLARE: i sintomi Venosi sono più frequenti (edema, ingorgo venoso e cianosi) di quelli Arteriosi (pallore, raffreddamento e paresi dell’arto). L’iperattività del Simpatico può produrre il fenomeno di Raynaud ed ipersensibilità al freddo.
Sindrome dello Stretto Toracico Superiore
3) Diagnosi
- Manovre semeiologiche (Test di Allen, manovre di Adson ed Halstead)
- Ecocolordoppler tronchi sopraaortici ed arto superiore
- Radiologia standard del rachide cervicale, del torace e clavicola
- EMG (per escludere danni radicolari o compressioni in sedi differenti)
Proposta di Programma Riabilitativo
- Trattamento Decongestivo Complesso del Linfedema
- Correzione delle posture e dei compensi indotti dal linfedema
- Rieducazione sensitivo motoria e propriocettiva, per l’equilibrio, per l’arto inferiore in statica eretta (tavolette propriocettive, pedana stabilometrica ecc.)
- Terapia occupazionale per l’arto superiore
- Corretto utilizzo di ortesi e di ausilii, quando necessario
- Trattamento psicologico e dietologico
- Identificazione della migliore attività fisico-sportiva e ludico motoria
GRAZIE
per l’attenzione