Documento del Consiglio di Classe Classe V sez. C a.s. 2015-2016 1 LICEO SCIENTIFICO STATALE " A. Einstein" - MOLFETTA - Documento del Consiglio di Classe CLASSE V SEZ. C A.S. 2015/2016 Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Margherita Anna Bufi) Affisso all’albo con prot. n° 4237/05-11 del 16/05/2016 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE LICEO SCIENTIFICO ALBERT EINSTEIN LICEO GINNASIO LEONARDO DA VINCI Sede Amministrativa: Corso Umberto I 70056 - MOLFETTA (BA) Tel.:0803971671 – Fax: 0803971726 C.F.: 83004590721 – C.M. BAIS01100A
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LICEO SCIENTIFICO STATALE A. Einstein - MOLFETTA · Incontro con lo scrittore Daniele Biella, autore del libro “Nawal l’angelo dei profughi”. Partecipazione alla Marcia Nazionale
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Documento del Consiglio di Classe Classe V sez. C a.s. 2015-2016
1
LICEO SCIENTIFICO STATALE
" A. Einstein"
- MOLFETTA -
Documento del Consiglio di Classe
CLASSE V SEZ. C
A.S. 2015/2016
Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Margherita Anna Bufi)
Affisso all’albo con prot. n° 4237/05-11 del 16/05/2016
Incontro informativo al Politecnico di Bari (facoltà Ingegneria e Architettura)
Partecipazione al P.N.L.S. (Biologia e Biotecnologia) attraverso una attività
laboratoriale con la prof.ssa M.T.Volpicella e la partecipazione al concorso “Un
giorno da ricercatore” al LABOBIOTECH .
Partecipazione in sede alla conferenza di orientamento universitario promossa da
INFO-BASIC.
Incontro al Campus Universitario di via Orbona a Bari, per le facoltà Scientifiche in
generale.
Incontro in Istituto con l’ex alunno del Liceo Scientifico, F.Pisani, laureando in
medicina per informazioni sulle facoltà di Medicina e Professioni Sanitarie.
La scuola inoltre ha invitato costantemente gli alunni a partecipare a incontri formativi di
preparazione ai test di accesso alle varie facoltà universitarie a cui gli studenti hanno
aderito in maniera autonoma.
METODOLOGIE DIDATTICHE, STRUMENTI, SPAZI E TEMPI
Le programmazioni didattiche disciplinari sono state elaborate sulla base di una
costante condivisione di intenti e finalità da parte del Consiglio di classe e di una
adeguata selezione dei contenuti da parte dei docenti, nell’intento di costruire saperi
organici e competenze solide. Nell’ottica di una didattica quanto più possibile
individualizzata, si è cercato di ampliare al massimo il ventaglio delle metodologie
utilizzate, in questo andando incontro alle esigenze ed alle caratteristiche nel metodo di
studio di tutti gli alunni.
Nel rispetto delle scelte di ogni docente e della specificità delle singole discipline, si è
fatto ricorso alla sempre valida lezione frontale, alla discussione guidata, alla analisi di
testi, ad attività di gruppo, attività laboratoriale, a costruzione di mappe concettuali,
ricerche ed approfondimenti, ad esercitazioni guidate in classe.
Ogni strategia tesa a suscitare interesse, gusto della ricerca, volontà di ampliare le
proprie conoscenze è stata adottata nella convinzione che le metodologie utilizzabili nei
vari percorsi formativi sono molteplici, in relazione alle differenti situazioni che si
possono verificare nel processo di insegnamento-apprendimento.
Infine, i docenti si sono avvalsi nel loro insegnamento di ogni possibilità offerta dalle
attrezzature presenti, in particolar modo della LIM. I docenti di Inglese, Fisica e Scienze
naturali hanno utilizzato nella prassi didattica i laboratori linguistico e scientifico. Inoltre
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nella discussione dei vari argomenti di studio non sono mancati opportuni
riferimenti interdisciplinari.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Si sono intese le verifiche nel loro valore formativo, ossia come strumento di
accertamento non solo dei livelli di conoscenza conseguiti dagli alunni, ma anche della
validità del metodo seguito, al fine di apportare gli opportuni correttivi, individuare le
difficoltà, conoscerne le motivazioni. Le verifiche sono state effettuate mediante ampia e
diversificata gamma di strumenti, quali l’interrogazione dialogata, interventi brevi,
esercitazioni di verifica, approfondimenti individuali, relazioni, questionari, elaborati
scritti e prove grafiche.
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del corrente anno scolastico si procederà alla certificazione delle
competenze degli alunni liceali, ottemperando alla disposizione espressa dal Legislatore
nel comma 3 dell’art. 11 del DPR 89/2010. E’ affidata alle singole scuole la definizione
delle procedure e la scelta degli strumenti attraverso cui valutare le competenze per poi
certificarle.
L’attività didattico-educativa è stata finalizzata alla realizzazione delle
competenze generali formative ed educative e di quelle specifiche per ogni singola
disciplina. Per quanto riguarda gli obiettivi formativi ed educativi, i docenti hanno
centrato l’azione didattica finalizzandola al conseguimento di competenze trasversali
quali:
imparare ad imparare
progettare
collaborare e partecipare
comunicare
agire in modo autonomo e responsabile
risolvere i problemi
individuare collegamenti e relazioni
acquisire e interpretare informazioni
Dette competenze hanno consentito individuare e sviluppare con la dovuta
attenzione la capacità di apprendimento di ciascun allievo; favorendo l’elaborazione
critica ed analitica dei contenuti; sviluppando la capacità di problematizzare gli
argomenti di studio ed elaborarli in maniera personale e critica; sviluppando la capacità
creativa ed intuitiva e il bisogno di arricchimento culturale.
Si riportano qui di seguito le competenze previste dal Profilo Educativo
Culturale e Professionale (PECUP) e stabilite dalle indicazioni nazionali per il riordino
dei cicli scolastici.
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PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE
PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE
LICEO SCIENTIFICO “A. Einstein” - Molfetta PROFILO DELLE COMPETENZE D’USCITA COMPETENZE LIVELLI AREA METODOLOGICA BASE INTERMEDIO AVANZATO
Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che permetta la prosecuzione degli studi superiori e l’aggiornamento permanente.
Saper compiere le necessarie connessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
Imparare ad imparare Consapevolezza metacognitiva
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA Saper sostenere una propria tesi,
interagendo positivamente in diversi contesti comunicativi.
Aver acquisito l'abitudine a ragionare con rigore logico, identificando problemi e individuando possibili soluzioni.
Competenze sociali e civiche
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA Saper padroneggiare la lingua italiana:
dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, declinandola correttamente in relazione alle diverse tipologie testuali;
saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura;
saper curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi registri linguistici.
Aver acquisito, in una lingua straniera, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 dell’ CEFR.
Saper utilizzare le tecnologie della comunicazione per fini conoscitivi e comunicativi.
Comunicazione nella lingua madre Comunicazione nelle lingue straniere Competenze digitali
AREA STORICO-UMANISTICA Saper riconoscere la natura delle
istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche con particolare riferimento all’Italia e all’Europa, alla luce della storia nazionale e internazionale
Comprendere i diritti e i doveri di cittadinanza.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi.
Aver acquisito gli elementi essenziali e distintivi della cultura, della civiltà, della tradizione filosofica, artistica e religiosa, oltre che del nostro paese, di
Consapevolezza ed espressione culturale
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quelli di cui si studiano le lingue. AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA
Essere in grado di operare con il linguaggio specifico della matematica.
Aver acquisito le procedure di indagine specifiche delle scienze fisiche e naturali.
Competenze matematiche e tecnico-scientifiche
COMPETENZE DI INDIRIZZO Comprendere le strutture portanti dei
procedimenti argomentativi e dimostrativi e saperli utilizzare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
Saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e risoluzione dei problemi;
Saper cogliere le potenzialità delle applicazioni e dei risultati delle scoperte scientifiche nella vita quotidiana.
LEGENDA
LIVELLI INDICATORI ESPLICATIVI
BASE L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare le regole e le procedure di base.
INTERMEDIO L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note; compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
AVANZATO L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo di responsabile decisioni consapevoli.
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PROGETTAZIONE DI MODULI INTERDISCIPLINARI CON
METODOLOGIA C.L.I.L.
In questo anno scolastico il Consiglio di classe ha realizzato un modulo
secondo la didattica CLIL, abbinando una disciplina non linguistica, Fisica, all’Inglese.
Le attività CLIL, realizzate in aula dagli studenti con le prof.sse de Ceglia
Anna Maria e Jane Sabini, rispettivamente in fisica e inglese, in orario curriculare, sulla
induzione elettromagnetica e le sue innumerevoli applicazioni nella realtà quotidiana,
hanno rappresentato una opportunità per sperimentare, anche questo anno scolastico, un
approccio metodologico innovativo in cui la costruzione di competenze linguistiche e di
abilità comunicative in lingua inglese si sono accompagnate contestualmente allo
sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari in fisica. L'approccio CLIL ha
avuto quindi il duplice obiettivo di prestare contemporaneamente attenzione sia alla
Fisica che alla lingua target veicolare (Inglese) attraverso un approccio integrato di
insegnamento-apprendimento con un'attenzione speciale al processo educativo più
generale.
CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di Classe ha fatto propri i criteri deliberati dal Collegio dei docenti e
registrati nel P.O.F. di Istituto, per l’attribuzione del secondo punteggio relativo alla
banda di oscillazione stabilita dalla media dei voti:
Assiduità della frequenza: attribuzione di punti 0,40 per gli studenti e per le
studentesse che non abbiano superato le 20 assenze giornaliere annue, di punti 0
(zero) per gli studenti e le studentesse che non possiedono tale requisito;
Interesse e partecipazione alla vita scolastica: attribuzione di punti 0,20 per ogni
banda di oscillazione per gli studenti e per le studentesse che abbiano partecipato
ad almeno un progetto approvato dal POF con certificazione del docente referente
del progetto e/o ad una attività funzionale alla vita della scuola (es. collaborazione
con un docente per la realizzazione di un evento, attività o manifestazione…) con
certificazione del docente coordinatore di classe o che abbiano evidenziato
significativo impegno, assiduità e costanza nello studio;
Crediti formativi: attribuzione di punti 0,20 per ogni banda di oscillazione per gli
studenti e le studentesse che risultano in possesso di valida certificazione.
Il punteggio espresso in decimi da 0,50 si arrotonda all’unità superiore.
CREDITO FORMATIVO
Il Consiglio di classe attribuisce il Credito Formativo in presenza di esperienze
acquisite al di fuori della scuola in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale, secondo quanto
previsto dal D. M. 452 del 12 novembre 1998, che individua la tipologia di esperienze,
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coerenti con il corso di studio, in ambiti e settori relativi ad attività culturali, artistiche
e ricreative: formazione professionale, lavoro, ambiente, volontariato, solidarietà,
cooperazione, sport.
VOTO DI CONDOTTA
Il Consiglio di Classe, in merito alla attribuzione del voto di condotta, ha fatto propri i
criteri decisi dal Collegio docenti e registrati nel P.O.F. di Istituto per l’.a.s. 2015/2016 e
qui riportati:
Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
5
In presenza di seri provvedimenti disciplinari e/o di ripetute ammonizioni per gravi
infrazioni al regolamento, atti di vandalismo, intolleranza, e più in generale mancanza
di rispetto nei confronti di persone o ambienti
6 In presenza di richiami o provvedimenti disciplinari non riferibili ad atti di
vandalismo o bullismo, oppure (in questi casi) a seguito di significativi miglioramenti.
7
In presenza di un comportamento non sempre corretto rispetto alle norme di
convivenza e del regolamento ovvero di una partecipazione al dialogo educativo poco
attiva o poco controllata
8 Quando si registrano sostanziale regolarità nella frequenza e nell’impegno, rispetto
per le norme di convivenza e del regolamento, collaborazione al dialogo educativo
9
Se si evidenzia senso di responsabilità nei comportamenti individuali e nei rapporti
con i coetanei e con gli adulti, accompagnato da costante disponibilità al dialogo e
alla collaborazione
10
Se si è manifestato nello studente un approccio responsabile e consapevole al proprio
processo di crescita e formazione a livello individuale e relazionale e si è fatta
apprezzare l’attiva e costruttiva partecipazione al dialogo educativo e alla vita della
classe e della scuola
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA D'ESAME
In accordo con la nota ministeriale prot.n.981 del 05.02.2015, con la quale la
Direzione Generale degli ordinamenti scolastici proponeva ai Licei scientifici due prove
simulate di Fisica e Matematica, materia oggetto della 2^ prova scritta, il Dipartimento di
Matematica e Fisica ha accolto favorevolmente l’iniziativa adattando i tempi alle diverse
esigenze scolastiche:
- 1ª simulazione seconda prova d’esame (FISICA):
10/12/2015 - ore 9.00/12.00;
- 2ª simulazione seconda prova d’esame(MATEMATICA):
29/04/2016 - ore 9.00/13.00.
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
CRITERI RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE
Il Consiglio di Classe, tenuto conto che la terza prova prevista dalla normativa
coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso, ha predisposto due
simulazioni scritte di terza prova; ha ritenuto opportuno proporre agli studenti la tipologia
A per entrambe le prove, ciascuna della durata di tre ore, perché la suddetta modalità -
trattazione sintetica degli argomenti - risulta più funzionale per la rilevazione sia delle
conoscenze che delle capacità di analisi e di sintesi degli alunni.
Durante le prove è stato consentito l’uso dei dizionari monolingua e bilingue.
Durante le esercitazioni è stato assegnato un numero massimo di 15 righe per
ciascun quesito proposto.
I criteri seguiti dai docenti per la valutazione delle terze prove sono riferibili a
globalità, completezza, organicità, padronanza espressiva e capacità di esporre
in modo articolato e correlato.
SIMULAZIONI SVOLTE
1ª simulazione di terza prova: 15 aprile 2016 (ore 9:00-12:00).
Quesiti
Storia: Sintetizza gli avvenimenti relativi alla storia italiana dalle elezioni del 1921,
anno in cui entrano nel Parlamento italiano trentacinque deputati fascisti, alla
“marcia su Roma” 28 ottobre 1922.
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Fisica: Quali sono i cambiamenti fondamentali che la teoria della relatività di
Einstein ha apportato a concetti e formule della meccanica classica?
Latino: La definizione catoniana del “vir bonus dicendi peritus” viene ripresa da
Quintiliano e calata in una realtà socio-politica profondamente diversa. Chiarisci i
termini di tale evoluzione, il profilo e il ruolo dell’oratore secondo Quintiliano.
Inglese: The Edwardian Age represented a moment of transition from the
optimistic Victorian outlook to a new, different mood. Explain why, by making
reference to events or issues, trends and cultural movements which marked the age.
Scienze: Aldeidi e chetoni caratteristiche e applicazioni.
2ª simulazione di terza prova: 9 maggio 2016 (ore 8:00-11:00).
Quesiti
Filosofia: K. Marx nel “Capitale” basa la propria analisi dell’economia
capitalistica sul concetto di plusvalore; spiega l’origine del plusvalore e definisci i
concetti di “capitale variabile”, “capitale costante”, “saggio del plusvalore”, “saggio
del profitto”.
Inglese: Depict the Victorian Age explaining the reasons for its greatness,
complexity and contradictions
Storia dell’arte: Spiega , attraverso l’analisi del quadro “ Al Moulin Rouge”, come
l’artista oltrepassi l’Impressionismo, non per superarlo, ma per trarne le
conseguenze.
Fisica: Descrivi l’effetto fotoelettrico nella fisica quantistica.
Educazione Fisica: L’apparato scheletrico: ossa che lo compongono (partendo dal
cranio) e relativa classificazione e composizione.
Le rubriche di valutazione utilizzate per le simulazioni di terza prova vengono
riportate nell’allegato B.
Nell’allegato A si espongono le relazioni delle singole discipline inerenti
competenze, conoscenze, abilità, strategie metodologiche adottate e i macro temi desunti
dai programmi svolti.
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RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA STORICO – TIPOLOGIA C
Indicatori Descrittori Voti in 10”
Punti in 15”
Valutazione Finale
Capacità di esprimersi in
modo corretto e
coeso (rispetto
della
morfosintassi e
della proprietà
lessicale )
eccellente rigorosa
appropriata
corretta
non sempre accurata
imprecisa
scorretta
gravemente scorretta
10 9
8
7
6
5
4
3
15 13-14
12
11
10
8-9
6-7
5
____________
Capacità di
formulare una
tesi e/o di
sviluppare le
proprie
argomentazioni
eccellente
efficace
puntuale
discreta
essenziale
parziale
carente inadeguata
10
9
8
7
6
5
4 3
15
13-14
12
11
10
8-9
6-7 5
____________
Conoscenza degli eventi storici
e capacità di
sviluppare la
traccia
esaustiva puntuale
pertinente
discreta
essenziale
parziale
poco pertinente e
incompleta non pertinente
10 9
8
7
6
5
4
3
15 13-14
12
11
10
8-9
6-7
5
___________
Capacità di rielaborazione
delle proprie
conoscenze
critica personale
buona
discreta
essenziale
parziale
approssimativa inadeguata
10 9
8
7
6
5
4 3
15 13-14
12
11
10
8-9
6-7 5
___________
Tot.____/4
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RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA DELLA PROVA: TEMA DI ORDINE GENERALE – TIPOLOGIA D Indicatori Descrittori Voti in 10” Punti in 15” Valutazione
Finale Capacità di esprimersi in
modo corretto e
coeso (rispetto
della
morfosintassi e
della proprietà
lessicale )
eccellente rigorosa
appropriata
corretta
non empre
accurata
imprecisa
scorretta
gravemente
scorretta
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Capacità di formulare una
tesi e/o di
sviluppare le
proprie
argomentazioni
eccellente efficace
puntuale
discreta
essenziale
parziale
carente inadeguata
10 9
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Capacità di sviluppare la
traccia
esaustiva puntuale
pertinente
discreta
essenziale
parziale
poco pertinente
e incompleta non pertinente
10 9
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4
3
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12
11
10
8-9
6-7
5
Capacità di
rielaborazione
delle proprie
conoscenze
critica
personale
buona
discreta
essenziale
parziale
approssimativa inadeguata
10
9
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Tot._____/4
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RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: MATEMATICA Sezione A: problema
INDICATORI LIVELLO DESCRITTORI Punti
Problemi
P1 P2
Comprendere
Analizzare la situazione problematica, identificare i dati, interpretarli e formalizzarli in linguaggio matematico.
L1 Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone
individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni e utilizza i codici matematici in maniera insufficiente
e/o con gravi errori.
0-4
L2 Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati
tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni, nello stabilire i collegamenti e/o nell’utilizzare i codici matematici.
5-9
L3 Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste riconoscendo
ed ignorando gli eventuali distrattori; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.
10-15
L4 Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste, ignorando gli eventuali distrattori; utilizza i codici
matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.
16-18
Individuare
Mettere in campo strategie risolutive attraverso una modellizzazione del problema e individuare la strategia più adatta.
L1 Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare modelli standard pertinenti. Non si coglie alcuno spunto creativo
nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.
0-4
L2 IIndividua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà i modelli noti. Dimostra una scarsa creatività
nell'impostare le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.
5-10
L3 Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed i possibili modelli trattati in classe e li utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni
anche se con qualche incertezza.
11-16
L4 Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore i modelli noti e ne propone di nuovi. Dimostra originalità e creatività nell'impostare le varie fasi di lavoro.
Individua con cura e precisione le procedure ottimali e non standard .
17-21
Sviluppare il processo risolutivo Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.
L1 Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di
utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il contesto del problema.
0-4
L2 Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure
e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il contesto del problema.
5-10
L3 Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o
teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il
contesto del problema.
11-16
L4 Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo,
chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la
soluzione è ragionevole e coerente con il contesto del problema.
17-21
Argomentare Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.
L1 Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.
0-3
L2 Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico
per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
4-7
L3 Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa).
Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.
8-11
L4 Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima padronanza
nell’utilizzo del linguaggio scientifico.
12-15
Tot
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