Logica informale Cri/cal Thinking Diale4ca
Logica informale Cri/cal Thinking
Diale4ca
deduzione e induzione
la differenza fondamentale tra argomen/ dedu4vi e indu4vi sta nella forza della relazione tra
premesse e conclusione
un argomento dedu4vo è quello in cui:
un argomento dedu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalla premesse con necessità assoluta
un argomento dedu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalla premesse con necessità assoluta
-‐ questa necessità non è ques/one di grado
un argomento dedu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalla premesse con necessità assoluta
-‐ questa necessità non è ques/one di grado -‐ non dipende da nessun’altra cosa possa verificarsi
un argomento indu4vo è quello in cui:
un argomento indu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalle premesse solo con un certo grado di probabilità/plausibilità
un argomento indu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalle premesse solo con un certo grado di probabilità/plausibilità
-‐ questa probabilità/plausibilità è ques/one di grado
un argomento indu4vo è quello in cui: -‐ la conclusione segue dalle premesse solo con un certo grado di probabilità/plausibilità
-‐ questa probabilità/plausibilità è ques/one di grado
-‐ dipende da quant’altro possa verificarsi
In Cina i turis/ non hanno quasi mai contraGo la malaria Gianni è in Cina come turista Gianni non contrarrà la malaria
In Cina i turis/ non hanno quasi mai contraGo la malaria Gianni è in Cina come turista Gianni non contrarrà la malaria Circa la metà dei turis/ in Cina contraggono la malaria Gianni è in Cina come turista Gianni non contrarrà la malaria
Pochi russi parlano bene l’italiano. Segei è russo. Sergei non parla bene l’italiano.
Mol/ ga4 si trovano bene in appartamento. I ga4 sono generalmente affeGuosi e amano essere accarezza/. Questo gaGo diventerà un buon animale domes/co.
la forza di un’asserzione
la forza di un’asserzione è direGamente proporzionale alla quan/tà di informazione che trasmeGe: più l’asserzione dice, più è forte, indipendentemente dal suo effe4vo
valore di verità.
in biblioteca ci sono esaGemente 656.347 volumi. in biblioteca ci sono più di mezzo milione di volumi.
in biblioteca ci sono esaGemente 656.347 volumi.
un’asserzione forte risulta vera solo in circostanze molto specifiche, poiché la sua verità richiede che il mondo debba essere
esaGamente in un certo modo.
in biblioteca ci sono esaGemente 656.347 volumi
in biblioteca ci sono esaGemente 656.347 volumi.
quest’asserzione è molto forte; infa4 basta aver sbagliato il conteggio di un solo volume perché l’asserzione risul/ falsa
un’asserzione debole, invece, è vera in un’ampia varietà di circostanze possibili; non dice nulla di specifico e quindi richiede poco per essere vera.
in biblioteca ci sono più di mezzo milione di
volumi.
in biblioteca ci sono più di mezzo milione di
volumi. questa asserzione è assai meno specifica della precedente e risulta vera in un numero molto ampio (potenzialmente infinito) di casi: non importa il numero esaGo di volumi che si trovano in biblioteca, purché sia superiore a mezzo milione.
a) Da qualche parte sta succedendo qualcosa. b) Esiste qualcosa. c) Gli Hobbit sono creature umanoindi, quasi mai più alte di un metro, can facce rubicande e dita dei piedi lanose, che abitano in tane sulle colline di una terra chiamata la Contea. d) La casa di Elena è la terza casa a sinistra dopo la svolta da via Verdi a via Larga. e) Qualunque organismo aGualmente in vita ha ereditato il suo materiale gene/co da un organismo vissuto in passato. f) Non è vero che in questo preciso momento la popolazione di Trento è di 110.142 abitan/.
la negazione di un’asserzione forte è debole, e la negazione di un’asserzione
debole è forte
esiste qualcosa
esiste qualcosa debole
non esiste nulla
non esiste nulla forte
la forza di un’asserzione è inversamente proporzionale alla sua probabilità di essere vera.
la forza di un’asserzione è inversamente proporzionale alla sua probabilità di essere vera. questo significa che più forte è l’asserzione, meno probabilità avrà di essere vera; più debole è, più probabilità avrà di essere vera.
forza delle proposizioni
plausibilità indu4va di un’argomentazione
l’importanza logica della nozione di forza risiede nel nesso che la lega alla nozione di plausibilità indu4va di un’argomentazione
l’importanza logica della nozione di forza risiede nel nesso che la lega alla nozione di plausibilità indu4va di un’argomentazione La regola generale è che la plausibilità indu4va di un’argomentazione tende a variare in modo proporzionale alla forza delle premesse e inversamente alla forza della conclusione.
qual è l’effeGo del numero n sull’argomentazione seguente?
abbiamo osservato almeno n margherite e hanno tuGe il centro giallo. se osserviamo un’altra margherita, avrà il centro giallo.
supponiamo che l’altezza media di un uomo adulto in Italia sia 1,70 m. Vogliamo usare questo dato come premessa per trarre una conclusione riguardante l’altezza di Rossi, un italiano adulto che non abbiamo ancora incontrato. SoGo sono riportate tre diverse possibili conclusioni. Quale di esse rende l’argomentazione più forte? a) Rossi è alto esaGamente 1,70 m. b) Rossi è alto 1,70 m, con un’approssimazione di 30 cm. c) Rossi è alto 1,70 m, con un’approssimazione di 3 cm.
esercizio indebolire un argomento
Nel cricket, i più veloci lanciatori del mondo lanciano a velocità di oltre novanta miglia all’ora Quando il lanciatore lancia la palla è a meno di ven/ metri dal ba4tore, il che significa che il ba4tore ha meno di mezzo secondo per reagire alla palla e scegliere come colpirla. Secondo gli scienzia/ questo è impossibile: non c’è abbastanza tempo perché abbiano luogo i necessari processi di pensiero e reazioni muscolari. E tuGavia è proprio quel che capita. Il che mostra come la scienza troppo spesso non riesca a spiegare le cose.
(1) [Nel cricket, i più veloci lanciatori del mondo lanciano a velocità di oltre novanta miglia all’ora]. (2) Quando il lanciatore lancia la palla è a meno di ven/ metri dal ba4tore, il che significa che (3) [il ba4tore ha meno di mezzo secondo per reagire alla palla e scegliere come colpirla]. (4) [Secondo gli scienzia/ questo è impossibile: non c’è abbastanza tempo perché abbiano luogo i necessari processi di pensiero e reazioni muscolari]. (5) [E tuGavia è proprio quel che capita. Il che mostra come la scienza troppo spesso non riesca a spiegare le cose].
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A) per poter reagire a un lancio a questa velocità, la risposta del ba4tore è diventata un riflesso condizionato piuGosto che una decisione consapevole. B) la velocità dei lanci può essere stabilita solo con telecamere ad alta tecnologia. C) i giocatori di tennis spesso devono ritornare dei servizi che vanno più veloci di cento miglia all’ora su distanze simili. D) c’è ancora molto che la scienza deve scoprire sul modo in cui la mente funziona e agisce sul corpo. E) i ba4tori sono spesso troppo len/ nel reagire a lanci veloci e di conseguenza si fanno male.
A) per poter reagire a un lancio a questa velocità, la risposta del ba4tore è diventata un riflesso condizionato piuGosto che una decisione consapevole.
A) per poter reagire a un lancio a questa velocità, la risposta del ba4tore è diventata un riflesso condizionato piuGosto che una decisione consapevole.
questa informazione supplementare rende 5 molto più debole, se non insostenibile, in quanto colpisce 4 offrendo una spiegazione alterna/va in termini scien/fici. Infa4 4 sos/ene semplicemente che non è possibile spiegare 3 in termini di pensiero e reazioni muscolari, ma questa non è l’unica spiegazione scien/fica disponibile per spigare il fenomeno.
B) la velocità dei lanci può essere stabilita solo con telecamere ad alta tecnologia.
B) la velocità dei lanci può essere stabilita solo con telecamere ad alta tecnologia. non indebolisce la conclusione, ma al massimo aggiunge informazioni riguardo la modalità per generare i da/ in 1 e 3.
C) i giocatori di tennis spesso devono ritornare dei servizi che vanno più veloci di cento miglia all’ora su distanze simili.
C) i giocatori di tennis spesso devono ritornare dei servizi che vanno più veloci di cento miglia all’ora su distanze simili. non indebolisce affaGo la conclusione, in quanto non offre una spiegazione alterna/va a 4 del fenomeno. Fornisce solo un caso analogo.
D) c’è ancora molto che la scienza deve scoprire sul modo in cui la mente funziona e agisce sul corpo.
D) c’è ancora molto che la scienza deve scoprire sul modo in cui la mente funziona e agisce sul corpo. questa affermazione non solo non indebolisce la conclusione, ma la rafforza.
E) i ba4tori sono spesso troppo len/ nel reagire a lanci veloci e di conseguenza si fanno male.
E) i ba4tori sono spesso troppo len/ nel reagire a lanci veloci e di conseguenza si fanno male. questa proposizione non indebolisce l’argomento e non è per/nente, poiché il faGo che alcuni ba4tori non riescano a colpire la palla non ha alcun effeGo su 4.
strategia
-‐ indebolire/falsificare una delle sue premesse
e/o
-‐ indebolire/falsificare la conclusione
individuare la proposizione più debole e cercare di introdurre evidenza contraria in merito alle proprietà che sono oggeGo dell’inferenza.
In questo caso si indebolisce una delle premesse, quella più aGaccabile e meno fondata, cioè 4, e si fornisce evidenza alterna/va alla sua spiegazione in termini scien/fici (mediante la nozione di riflesso condizionato).
esercizio assunzioni
I risulta/ degli esami scolas/ci in Inghilterra quest’anno rafforzano la tendenza a un aumento delle promozioni. Non ci sono tuGavia altre prove di miglioramento nelle capacità dei diploma/, quali potrebbero essere i da/ provenien/ dai datori di lavoro o dalle università. Se ne può ragionevolmente concludere, quindi, che gli insegnan/ stanno semplicemente addestrando meglio di prima i loro studen/ a fare gli esami.
((1) [I risulta/ degli esami scolas/ci in Inghilterra quest’anno rafforzano la tendenza a un aumento delle promozioni]. (2) [Non ci sono tuGavia altre prove di miglioramento nelle capacità dei diploma/, quali potrebbero essere i da/ provenien/ dai datori di lavoro o dalle università]. Se ne può ragionevolmente concludere, quindi, che (3) [gli insegnan/ stanno semplicemente addestrando meglio di prima i loro studen/ a fare gli esami].
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A) i risulta/ degli esami scolas/ci sono buona prova delle capacità degli studen/. B) il livello di difficoltà degli esami non è diminuito. C) le aspeGa/ve dei datori di lavoro sui diploma/ non sono realis/che. D) gli insegnan/ in anni preceden/ non avevano cercato di addestrare i loro studen/ agli esami. E) le capacità degli studen/ variano di anno in anno.
A) i risulta/ degli esami scolas/ci sono buona prova delle capacità degli studen/.
A) I risulta/ degli esami scolas/ci sono buona prova delle capacità degli studen/. questa assunzione è ovviamente implicita, ma non è quella essenziale per concludere 3, poiché non ha per oggeGo l’aumento delle promozioni.
B) il livello di difficoltà degli esami non è diminuito.
B) il livello di difficoltà degli esami non è diminuito.
questa è la risposta giusta, poiché afferma che un'altra variabile in grado di influenzare il numero delle promozioni non è mutata. Ovviamente questa non è l’unica risposta possibile, in quanto 3 dovrebbe essere una disgiunzione: p. es. potrei ipo/zzare che le commissione giudicatrici sono meno severe, e quindi un’altra assunzione implicita è che le commissioni non siano diventate meno severe.
C) le aspeGa/ve dei datori di lavoro sui diploma/ non sono realis/che.
C) le aspeGa/ve dei datori di lavoro sui diploma/ non sono realis/che. questa risposta non è per/nente, in quanto non ha come oggeGo una variabile in grado di influenzare l’aumento o la diminuzione delle promozioni, ma meGe in discussione una evidenza portata a sostegno di 2 (i datori di lavoro).
D) gli insegnan/ in anni preceden/ non avevano cercato di addestrare i loro studen/ agli esami.
D) gli insegnan/ in anni preceden/ non avevano cercato di addestrare i loro studen/ agli esami. questa non è una assunzione implicita, ma una possibile conclusione, in realtà una riformulazione della conclusione 3.
E) le capacità degli studen/ variano di anno in anno.
E) le capacità degli studen/ variano di anno in anno. questa è non una possibile assunzione, ma una possibile conclusione da 1 che viene tuGavia indebolita da 2.
strategia
la domanda richiede di individuare l’assunzione implicita, ossia quella premessa che, se esplicitata, rende la proposizione espressa dalla conclusione più forte o sostenibile.
l’esercizio afferma (1) che il numero delle promozioni (p) agli esami è aumentato, e quindi segnala quale è la la proprietà oggeGo dell’inferenza (p=numero delle promozioni), e segnala inoltre quale è la direzione del suo cambiamento (aumento, +).
l’esercizio afferma inoltre (2) che una variabile in grado di influenzare (p) nella stessa direzione (ossia la capacità degli studen/), è in realtà considerabile come nulla in base ad alcune evidenze (datori di lavoro e università).
formalmente la conclusione che si può trarre da 1 e 2 può avere solo la struGura di una disgiunzione, ossia “se ne può ragionevolmente concludere, quindi, che gli insegnan/ stanno semplicemente addestrando meglio di prima i loro studen/ a fare gli esami, oppure che il livello degli esami è diminuito, oppure che le commissioni giudicatrici sono meno severe, etc. …”.
la conclusione 3 afferma che un’altra variabile in grado di influenzare (p), la preparazione ai test, deve essere variata nella stessa direzione (aumento, miglioramento).
per concludere 3 è necessario dunque porre le altre variabile come costan/ (o nulle).
l’assunzione implicita fa proprio questo in merito ad una variabile in grado di influenzare l’esito dell’esame, ma ne possono esistere anche altre (es. severità delle commissioni giudicatrici).