Organizzazione aziendale Lezione 17 – I diritti di proprietà, l’incentivazione e il controllo – Cap. 9 Lettura integrativa: Milgrom P., Roberts J. (1992) Economia, organizzazione e management, Cap. 9 Ing. Marco Greco [email protected]Tel.0776.299.3641
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Lezione 17 e il controllo Cap. 9 · Organizzazione aziendale Lezione 17 –I diritti di proprietà, l’incentivazione e il controllo –Cap. 9 Lettura integrativa: Milgrom P., Roberts
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Organizzazione aziendaleLezione 17 – I diritti di proprietà, l’incentivazione
e il controllo – Cap. 9Lettura integrativa: Milgrom P., Roberts J. (1992) Economia, organizzazione e management, Cap. 9
• Martedì 25 novembre – Intervento Maria Chiara Invidia
• Mercoledì 26 novembre – Visita in P&G
• Lunedì 1 dicembre – Standard BPMN e Adonis
• Martedì 2 dicembre – No Lezione
• Lunedì 8 dicembre – No Lezione
• Martedì 9 dicembre – Laboratorio Adonis
Marco Greco 22/11/2014
I diritti di proprietà
• In assenza di contratti completi chi ha diritti residuali di controllo(diritto di controllare ogni aspetto dell’asset che non sia stato esplicitamente contemplato nel contratto) non necessariamente in ugual misura alla spartizione dei profitti residuali (redditi derivanti dall’asset dopo aver saldato ogni altro debito previsto contrattualmente)
• Es. una società profittevole porta prestigio ai manager, che sul mercato del lavoro vengono quotati di più, attribuendosi una parte di redditi residuali.
• Es. Alcune società forniscono un bonus una-tantum ai dipendenti in caso di ottimi risultati, ripartendo una parte dei profitti residuali
Marco Greco 24/11/2014 3
Bruno Cucinelli
Marco Greco 22/11/2014
Brunello Cucinelli è il titolare dell’omonima azienda italiana,
eccellenza nazionale nel mondo del cachemire. La notizia di
oggi, tuttavia, non è legata alla straordinaria qualità dei suoi
prodotti, quanto il fatto che il manager abbia deciso di ripartire il
proprio utile aziendale con tutti i suoi dipendenti.
“Questo vuole essere un dono di famiglia” – ha precisato
Cucinelli a chi gli domandava le ragioni di questo gesto di forte
significato, in un contesto di enorme criticità quale quello attuale
– “qualcosa che va al di là dell’azienda che è quotata in Borsa,
abbiamo voluto dare un premio a chi è cresciuto insieme a noi e
l’abbiamo comunicato ai dipendenti”
Ma quale sarà il “premio” che ogni dipendente riceverà in busta
paga? Il bonus si aggira intorno ai 6 mila euro a testa, per una
cifra che farà sicuramente piacere a tutti i 783 stipendiati della
• GM acquista componenti da Fisher Body, con la quale ha concordato una
quantità di forniture annuali
• In un anno particolare c’è un boom di vendite GM ha bisogno di più
componenti rispetto a quanto concordato
• GM non può costringere FB ad avviare una nuova linea di produzione,
perché FB ha i diritti di controllo residuali suoi propri asset
• Così GM potrebbe dover acquistare i componenti altrove e/o ad un prezzo
maggiore
• Se GM e FB fossero integrate il problema sarebbe aggirato
Marco Greco 24/11/2014 5
I diritti di proprietà
• Abbinando controllo e rendimento residuali si incentiva chi prende le decisioni a farlo bene, perché ne trarrà ogni beneficio
• Es. chi noleggia un’auto ne esercita il controllo residuale per un certo periodo, senza essere il percettore dei rendimenti residuali
• In ogni caso, potrebbe non essere desiderabile o fattibile che una sola persona si sobbarchi l’onere e il rischio della proprietà e della decisione
Marco Greco 24/11/2014 6
I diritti di proprietà
• Quando esiste una separazione tra diritti di controllo e di
proprietà residuali si pone il problema dell’efficienza, e di
adeguati sistemi incentivanti.
Marco Greco 24/11/2014 7
Dal principio dell’efficienza al teorema di
Coase
Principio di efficienza:
– se le persone possono
• contrattare senza costi
• attuare efficacemente le loro decisioni
• farle rispettare
– allora i risultati dell’attività economica tenderanno ad essere
efficienti
Marco Greco 24/11/2014 15
Il Teorema di Coase
• Teorema di Coase: – se le parti giungono ad un accordo efficiente
– se le loro preferenze non presentano effetti ricchezza
– allora le attività sulle quali si accordano non dipendono dal potere contrattuale o dalla dotazione inziale delle parti quando ebbe inizio la contrattazione.
– Gli altri fattori possono unicamente influenzare le modalità di ripartizione dei costi e dei benefici.
• Nella realtà normalmente esistono costi di transazione e i diritti di proprietà potrebbero non essere assegnati univocamente
Marco Greco 24/11/2014 16
Gli effetti di ricchezza
• Effetti della ricchezza di un decisore sulle sue scelte
• «Assenza di effetti di ricchezza»
– Date 2 alternative y1 e y2, esiste una compensazione monetaria che le rende
equivalenti, (esiste un importo C(y1,y2) tale che l’agente è indifferente tra lo
scegliere y1+C(y1,y2) oppure y2). Possibile se gli individui valutano benefici e
costi in termini di trasferimenti monetari.
– L’importo della compensazione C(y1,y2) non dipende dalla ricchezza dell’agente.
– L’agente ha sufficienti risorse per sostenere l’importo della compensazione
C(y1,y2), ossia possiede denaro in quantità tale da compensare qualunque
riduzione di ricchezza necessaria per potersi spostare dall’opzione a minor
gradimento a quella preferita.
Marco Greco 15/10/2013 17
Il Teorema di Coase
• Se i diritti di proprietà non sono certi, effettivi e trasferibili, non si riesce a raggiungere l’efficienza economica.
– Se i diritti di proprietà non sono certi, allora i proprietari non investono somme di denaro con il rischio di perdere tutto
– Se nessuno risulta essere proprietario effettivo, allora non ha incentivi a preservarne il valore
– La trasferibilità permette che i beni passino di proprietario in proprietario fino ad arrivare nelle mani di chi è in grado di accrescerne al meglio il valore
Marco Greco 24/11/2014 18
Il Teorema di Coase
• Es. lago sfruttabile da un impianto industriale e da uno
stabilimento balneare
• Assegnando la proprietà all’impianto industriale, questi
ultimi troveranno conveniente non proteggerlo
dall’inquinamento, con un beneficio Bi,
• Esso andrà confrontato con il costo opportunità
dell’inquinamento ps=Bs che i proprietari dello stabilimento
sarebbero disposti a pagare per farne un uso ricreativo
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Il Teorema di Coase
• Se ps>Bi i proprietari dell’azienda troveranno
conveniente rinunciare all’inquinamento e cedere il diritto
di proprietà
• Se esistessero costi di transazione, potrebbe non essere
conveniente trasferire la proprietà al soggetto che
saprebbe valorizzare meglio il bene
• Talvolta non è comunque possibile assegnare il diritto di
proprietà
Marco Greco 24/11/2014 20
The Commons
• Inghilterra del XVI secolo, l’area verde al centro del villaggio, comune a tutti
• I “commons” di oggi?
– Aria, acqua, risorse naturali
• Conseguenze:
– Benefici privati
– Costi (esternalità) comuni
Vd. Hardin 1968
Marco Greco 24/11/2014 21
Caratteristiche critiche
• Accesso agevole a quasi tutti
• E’ impossibile o indesiderabile razionalizzare l’uso.
• L’intensità d’uso in ogni periodo riduce le possibilità di
utilizzazione in futuro.
Marco Greco 24/11/2014 22
Esempio
• Risorsa comune di dimensione y>0
• Due soggetti proprietari, due periodi
• Quantità consumate nel primo periodo:
c1 + c2 ≤ y
• Funzione di utilità Ui = ln ci
• Nel secondo periodo la risorsa rimanente
(y - c1 - c2) viene divisa in parti uguali.
• Ciascuno riceve una utilità complessiva pari a:
Ui = ln 𝑐𝑖 + ln𝑦 − 𝑐1 − 𝑐2
2Marco Greco 24/11/2014 23
Esempio
• Il soggetto i controlla soltanto la propria quantità
consumata ci
• Egli quindi stabilisce il proprio livello ottimale
massimizzando l’utilità
• Ne segue che 𝑐1 =𝑦−𝑐2
2è la migliore scelta di c1 dato c2
• 𝑅𝑖(𝑐𝑗) =𝑦−𝑐𝑗
2è la curva di reazione del giocatore i-esimo
• Le due curve di reazione si incontrano in y/3
Marco Greco 24/11/2014 24
Marco Greco 24/11/2014 25
Soluzione cooperativa
max𝑐1,𝑐2
ln 𝑐1 + ln 𝑐2 + 2 ∗ ln𝑦 − 𝑐1 − 𝑐2
2
Da cui c1 = c2 = y/4
Nella soluzione cooperativa ottimale del problema, viene
sfruttato solo un mezzo della risorsa nel primo periodo.
Meno di quanto sfruttato con l’equilibrio di Nash (due
terzi) in cui quindi si ha un sovrasfruttamento della
risorsa.
Marco Greco 24/11/2014 26
Il caso con N comproprietari
max𝑐𝑖
ln 𝑐𝑖 + ln𝑦 − 𝑐𝑖 + 𝑁 − 1 𝑐
𝑁
Dalle condizioni del primo ordine si ha 1
𝑐𝑖=
1
𝑦− 𝑐𝑖+(𝑁−1) 𝑐
Poiché tutti consumano la stessa quantità c, per simmetria si
avrà 𝑐𝑖 =𝑦
𝑁+1per un consumo totale nel periodo pari a
𝑵
𝑵+𝟏𝒚
Nella soluzione cooperativa 𝑐𝑖 =𝑦
2𝑁e consumo totale nel primo
periodo y/2
Marco Greco 24/11/2014 27
La tragedia delle risorse comuni
• Le risorse comuni sono spesso sovrasfruttate
• Utilizzazione non ottimale
• Il problema è aggravato dall’aumentare degli utenti
• Un’adeguata assegnazione di diritti di proprietà (ove
possibile) può risolvere il problema
– L’efficienza richiede anche che essi siano trasferibili
• Altri rimedi: tariffazione; restrizioni all’uso.
Marco Greco 24/11/2014 28
Proprietà
• Composizione del capitale di rischio dell’organizzazione
• Da non confondersi con “struttura di capitale” che include
anche il capitale di debito
Marco Greco 24/11/2014 29
Controllo
• Per controllo si intende un’influenza determinante sugli
indirizzi strategici e sulle scelte necessarie per attuarli.
Due tipologie di strutture proprietarie:
• – il modello societario aperto, a proprietà diffusa (public
company) con separazione tra proprietà e controllo;
• – il modello proprietario chiuso, proprietari e governanti
coincidono e l’organo di governo è stabile e coeso.
Marco Greco 24/11/2014 30
Conflitto proprietà/controllo
Proprietari
non
controllanti
Public
company
ManagerAzionisti
Modello
chiuso
Az. maggioranza
Az. minoranza
Marco Greco 24/11/2014 31
Controllo assoluto: esercizio della maggioranza dei diritti di voto.
Controllo familiare: la maggioranza dei diritti di voto è nelle mani di molteplici soggetti appartenenti alla stessa famiglia, che partecipano congiuntamente al controllo delegandolo ad uno dei componenti.
Controllo di coalizione: controllo esercitato congiuntamente da molteplici proprietari – nessuno dei quali dispone della maggioranza dei diritti di voto – legati da espliciti patti parasociali.
Modelli di controllo
Marco Greco 24/11/2014 32
Modelli di controllo
Controllo a supervisione finanziaria: la separazione tra proprietà e controllo deriva dalla
supervisione finanziaria effettuata da uno o più investitori istituzionali.
Controllo di gruppo: tale modalità si manifesta quando una holding controlla un insieme di
imprese disposte lungo la catena piramidale societaria composta da imprese tra loro
partecipate.
Proprietà statale: proprietà totalmente, o per la maggioranza, nelle mani dello Stato ed il
controllo viene esercitato dai manager dell’azienda pubblica. Allo Stato rimane la
supervisione per tutelare gli interessi patrimoniali della proprietà.
Public company: proprietà molto frazionata; è il modello nel quale la separazione tra proprietà
e controllo raggiunge la massima espressione. L’efficienza è necessaria per evitare takeover
ostili (forbice tra il valore corrente e quello potenziale).
Marco Greco 24/11/2014 33
La struttura di controllo piramidale
– Es. A detiene il 51% di B e il 20% di E …
Marco Greco 24/11/2014
Società Partecipata
A B C D E
Partecipante A 100% 51% 20%
B 51%
C 51%
D 51%
E
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La struttura piramidale
Marco Greco 24/11/2014
• A possiede indirettamente
0.51*0.51=26.01% di C
• A possiede indirettamente
0.51*0.51*0.51=13.27% di D
• A possiede indirettamente
0.51*0.51*0.51*0.51=6.77% di E
• Nel complesso ha 26.77% di E,
ma di fatto la controlla
A
B
C
D
E
51%
51%
51%
51%
20%
35
Marco Greco 24/11/2014
Tronchetti Provera & c. Sapa53%
GPI55.1%
Camfin29.6%
Pirelli & C.100%
Pirelli & c. Luxembrug27.7
Pirelli Spa50.4%
Olimpia28.7%
Olivetti54.9%
Telecom
Altri azionisti con patto parasociale30.2
8.2%
Società
quotata
Capitalizzaz
ione in M€373.97
2’829.38
35’725.43
Il gruppo aziendale
• Un insieme di imprese giuridicamente indipendenti collegate da legami azionari reciproci che permettono ad un unico azionista esterno o a una coalizione di esercitare il controllo su tutto il gruppo
• In alcuni casi (gruppo gerarchico) esiste una holding che detiene le partecipazioni delle società del gruppo
• In altri casi (gruppo associativo) ogni società è contemporaneamente partecipante e partecipata
• Come nella struttura piramidale, il gruppo permette di sfruttare la leva societaria: il soggetto al vertice controlla molte più attività di quelle che potrebbe controllare se le stesse appartenessero ad una sola impresa.
Marco Greco 24/11/2014 37
Il gruppo aziendale
• Il gruppo permette di limitare la responsabilità del vertice,
che sarebbero invece complete in caso di struttura
divisionale
• Agevola le relazioni strategiche con le altre imprese
Marco Greco 24/11/2014 38
Il mercato per il controllo delle imprese e
delle risorse manageriali
• Se una società ha performance al di sotto delle sue
possibilità (manager fallisce nel massimizzare utilità degli
azionisti), è più probabile che qualcuno ne cerchi di
acquisire il controllo (takeover ostile)
• Quando questo accade, il più delle volte il management
viene rimosso
• Naturalmente questo va a detrimento dell’appetibilità del
manager per nuovi incarichi
Marco Greco 24/11/2014 39
Organizzazione aziendaleLezione 15– Ingegneria dei processi