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LEZIONE 1 LEZIONE 1 LEZIONE 1 LEZIONE 1 INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA AGENTI INFETTIVI AGENTI INFETTIVI AGENTI INFETTIVI AGENTI INFETTIVI INFEZIONI NOSOCOMIALI INFEZIONI NOSOCOMIALI INFEZIONI NOSOCOMIALI INFEZIONI NOSOCOMIALI Anno accademico 2018/19 Dr. Anacleto Romano
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Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Nov 13, 2021

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Page 1: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

LEZIONE 1LEZIONE 1LEZIONE 1LEZIONE 1

INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA INFEZIONE E MALATTIA

AGENTI INFETTIVIAGENTI INFETTIVIAGENTI INFETTIVIAGENTI INFETTIVI

INFEZIONI NOSOCOMIALIINFEZIONI NOSOCOMIALIINFEZIONI NOSOCOMIALIINFEZIONI NOSOCOMIALI

Anno accademico 2018/19

Dr. Anacleto Romano

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DEFINIZIONE

Le Malattie Infettive

comprendono tutte le infezioni comprendono tutte le infezioni

provocate da organismi viventi

Page 3: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Infezione : definizione

� Si definisce infezione una reazione

patologica dell’organismo alla patologica dell’organismo alla

penetrazione alla moltiplicazione di

microrganismi ( batteri, virus,

miceti, protozoi, metazoi )

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INFEZIONE E MALATTIA INFETTIVA

� L’infezione comporta rapporti più o meno nocivi per l’ospite e vantaggiosi per il parassita

La malattia è l’insieme delle manifastazioni � La malattia è l’insieme delle manifastazioni anatomo-patologiche , biochimiche, metaboliche, immunologiche e fisiopatologiche di tale interazione.

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Colonizzazione

L’infezione va distinta dalla "colonizzazione", definita come

la moltiplicazione a livello locale di microrganismi senza apparenti reazioni tessutali o sintomi clinici.

Page 6: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Contaminazione

Occasionale presenza di un

microrganismo sulla cute o sulle microrganismo sulla cute o sulle

mucose dell'uomo o dell'animale.

Il contaminante non si moltiplica e

sopravvive per breve tempo

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Variabili relative al

microrganismo

� Patogenicità ( simbionti, commensali, parassiti ).

� Virulenza

� Invasività� Invasività

� Carica Infettante

� Tossigenesi

Page 8: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Variabili relative al

macrorganismo

� Soggetto adulto sano e normale

� Soggetto con difetti di difesa aspecifici ed

immunologici

Page 9: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

AGENTI ETIOLOGICI DI M.I.

� Virus

� Clamidie

� Rickettsie

� Batteri� Batteri

� Micoplasmi

� Miceti o funghi

� Protozoi

� Elminti o vermi

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Batteri o Schizomiceti

� Sono microrganismi procarioti

� Da 0.4 a 1.5 micron

Si classificano in base alla Forma cellulare : Si classificano in base alla Forma cellulare :

� Cocchi

� Bacilli

� Vibrioni o spirilli

Page 11: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Vibrioni o Spirilli

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Classificazione dei Batteri

� Si classificano in base a come si aggregano in:

� Diplococchi ( disposti a due a due )

� Streptococchi ( disposti a catene )

� Staphilococchi ( sferici )

Page 13: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Diplococchi

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Streptococchi

Page 15: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Staphilococchi

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Batteri : struttue obbligate e

facolatative

Strutture obbligate :

� Parete cellulare

� Membrana citoplasmatica

� Citoplasma� Citoplasma

� Equivalente nucleare ( DNA immerso nel citoplasma )

Strutture facoltative :

� Capsula

� Flagelli e ciglia, pili, fimbrie

� Spore

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Struttura dei Batteri

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Spora batterica

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Definizione di Virus

I virus sono organizzazioni

biologiche con strutturazione sub-biologiche con strutturazione sub-

cellulare e dimensioni dell’ordine di

nanometri visibili solo al

microscopio elettronico

Page 20: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

I VIRUS sono costituiti da

� Core che contiene Ac nucleioco( DNA o RNA )

� Capsula ( core + capsula costituiscono il

nucleocapside )nucleocapside )

� Pericapside ( Facoltativo

� Il NUCLOCAPSIDE PUO’ AVERE STRUTTURA

ICOSAEDRICA O ELICOIDALE O COMPLESSA.

Page 21: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce
Page 22: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

virus

� Organismi a biotropismo obbligato

� Si coltivano su culture cellulari� Si coltivano su culture cellulari

� Alcuni hanno effetto citopatico

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Ciclo replicativo di HCV

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Miceti

Eucarioti, aerobi, riproduzione sessuata ed

asessuata.

Parete ricca di chitina aderente alla membrana Parete ricca di chitina aderente alla membrana

Citoplasmatica.

Tallo : mic. Superiori, muffe, lieviti

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DEFINIZIONE

Per infezione acquisita in Ospedale si definisceun’infezione contratta durante il ricovero in ospedale, chenon era manifesta clinicamente né in incubazione almomento dell’ammissione, ma che compare durante odopo il ricovero e da questo è determinata.

Le infezioni acquisite in ospedale comprendono anche leinfezioni che il personale ospedaliero può contrarrenell’assistenza ai malati.

Circolare Ministero Sanità n°52/1985

Page 26: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

• Simpson evidenziò una correlazione

diretta tra la mortalità

per infezione, dopo amputazione degli

arti, e la grandezza

dell’ospedale, condizione associata al

sovraffollamento, che

favoriva la trasmissione delle infezioni

da paziente a paziente.

CENNI STORICI 1800

Semmelweiss dimostrò che le donne che non

partorivano in ospedale avevano un rischio di

sepsi puerperale ed una mortalità molto più

bassa rispetto a quelle che partorivano in

ospedale. L’infezione era dovuta a patogeni

trasmessi dai medici e dagli studenti che,

prima di assistere le partorienti, effettuavano

riscontri autoptici.

Tale evento era prevenibile lavando le

mani con cloruro di calcio.

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DEFINIZIONE DI INFEZIONE OSPEDALIERA

NATIONAL NOSOCOMIAL INFECTIONS SURVEILLANCE SYSTEM(NNIS 88)

Una condizione localizzata o sistemica risultanteda una reazione avversa alla presenza di un agenteinfettivo o di sue tossine che rientra nei seguenticriteri: �si presenta in un paziente ricoverato nell’ambito �si presenta in un paziente ricoverato nell’ambito della rete di sorveglianza� non vi è evidenza di infezione e di una sua incubazione al momento dell’ammissione a meno che non sia correlata ad un precedente ricovero�deve rientrare nei criteri specifici che definiscono i siti di infezione.

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DEFINIZIONE DI INFEZIONE OSPEDALIERA

Con il termine I.O. sia scientificamente che

operativamente oggi si intende un operativamente oggi si intende un campo più vasto che include tutte

le infezioni riconducibili a momenti assistenziali, anche non

strettamente ospedalieri

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Dimensioni del fenomeno

�Ogni anno si verificano in Italia 450.000-700.000

infezioni (incidenza 5-8%)

�I decessi si stima siano tra 4500-7000�I decessi si stima siano tra 4500-7000

�Tasso d’infezione ospedaliere del 6,8%

Se si assume che il 30% siano prevenibili

• ogni anno sono potenzialmente prevenibili 135.000-

210.000 infezioni e 1350-2100 decessi

L’ aumento della spesa sanitaria è di 500 milioni di

euro.

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Soggetti esposti al rischio di infezione

� Malati ricoverati

� Pazienti del D.H.

� Staff sanitario

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Sono particolarmente a rischio i pazienti immunodepressi e quelli delle T.I.

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I visitatori rappresentano una fonte di contagio

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Modalità di trasmissione

Serbatoio di microrganismi è l’uomo (pz infetti/colonizzati e/o portatori) e l’ambiente .

Un veicolo di importanza determinante è costituito dalle MANI degli operatori sanitari, sulle quali colonizzano un MANI degli operatori sanitari, sulle quali colonizzano un numero e una varietà non indifferente di potenziali patogeni.

L’importanza di tale veicolo è sottolineato dal fatto che le misure di controllo più efficaci della maggior parte delle I.O.si basano sul lavaggio frequente delle mani.

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L’ambiente inanimato è un serbatoiodi germi patogeni

Recovery of MRSA, VRE, C.diff CNS and GNR

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I patogeni sono ubiquitari

X rappresenta una coltura positiva all’enterococco

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LAVA SEMPRE LE MANI PER DIFENDERE TE E GLI

ALTRI DALLE INFEZIONI

Page 38: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

ClassificazioneENDOGENE

l’infezione è sostenuta da un agente già da

tempo presente nell’organismo del soggetto in causa, in veste di

ospite abituale non patogeno, ma che ha acquistato patogenicità e

virulenza in seguito a una grave compromissione delle difese

dell’organismo;

La contaminazione esogena

tramite le mani delledell’organismo;

ESOGENE

L’ infezione in cui il germe arriva al pz trasmesso

da un altro pz o dall’ambiente secondo due principali modalità:

• Contatto diretto , in cui il pz viene a diretto contatto con la fonte di

infezione ( ad es. goccioline di saliva);

• Contatto indiretto , in cui il m.o. è trasportato dalla fonte di

infezione all’ospite recettivo da un veicolo animato o inanimato (endoscopi -

strumenti chirurgici )

tramite le mani delle

persone è la più frequente ed è

responsabile della maggior parte

delle infezioni ospedaliere.

Page 39: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Le mani vanno lavate

� Prima di una procedura invasiva

� Prima di somministrare la terapia a p.

immunocompromessi

� Prima e dopo aver toccato ferite� Prima e dopo aver toccato ferite

� Dopo contatto con secrezioni o fluidi corporei

� Dopo aver toccato superfici contaminate

� Dopo contatto con p. con infezioni da MDR

� Al passaggio da un paziente all’altro

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Germi resistenti agli antibiotici

� L’uso reiterato di antibiotici in ambiente

chiuso come quello ospedaliero comporta

una pressione selettiva a favore dei ceppi

batterici resistenti facilitandone l’emergenzabatterici resistenti facilitandone l’emergenza

� Le specie resistenti sono principalmente il

risultato di comportamenti terapeutici

scorretti

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MAGGIORI PROBLEMI DI RESISTENZA

� MRSA

� S. Pneumoniae resistente alla Penicillina

� Enterococchi resistenti Vancomicina e

TeicoplaninaTeicoplanina

� Enterobatteri produttori di ESBL

� GRAM + e GRAM – resistenti ai Chinoloni

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1928

Penicillina

S. AureusS.Aureus Penicillino

resistenteS. Aureus Meticillino

Resistente

1950

Meticillina

1940 1960

Anni 80

Evoluzione della resistenza in S. Aureus

Anni 80

Vancomicina

VRE 1990

VISA 1997

VRSA 1999

Page 43: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

HA-MRSA vs CA-MRSA

HA - MRSA CA - MRSA

Prima segnalazione 1970 1990

Infezioni Tutti i tipi Primariamente cute e Infezioni Tutti i tipi Primariamente cute e

tessuti molli

Resistenza Beta Lattamine SCC mec I -III SCC mec IV

Altre molecole Resistenza multipla Spesso non

multiresistente

Fattri di virulenza diversi Leucocidina Panton-

valentine ( + + + )

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• Infezioni del tratto urinario (42%)• Infezioni di ferite chirurgiche (24%)• Infezioni del tratto respiratorio (11%)

INFEZIONI OSPEDALIERE

LE PIU’ COMUNI INFEZIONI OSPEDALIERE

• Infezioni del tratto respiratorio (11%)• Batteriemia (5%)• altre (18%).

Page 45: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Infezioni ospedaliere

• Il più comune fattore

favorente è

rappresentato dal

posizionamento di uncatetere vescicale acatetere vescicale apermanenza checonsente ai

microrganismi di

superare le barriere

fisiologiche.

Page 46: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Alcuni patogeni urinari, quali

Pseudomonas e Proteus,

hanno la capacità di produrre una

matrice extracellulare di glicocalice

batterico (biofilm) che consente loro di batterico (biofilm) che consente loro di

aderire alla superficie plastica del

catetere.

Page 47: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Stadi della formazione del biofilm della Pseudomonas aeruginosa

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Fisiopatologia della candidiasi invasiva:Colonizzazione e traslocazione

MED2MED_AF014.07.12.2010B

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Fattori di rischio : candidiasi invasiva

Quando sono presenti due o più di questi fattori di rischio,

la probabilità di infezione aumenta in modo esponenziale1

Fattori di rischio per candidemia in pazienti ospedalizzati1

� Antibioticoterapia ad ampio spettro* Nutrizione parenterale totale (TPN)*

� Corticosteroidi adrenergici Neutropenia (< 500/mm3)

� Età Chirurgia (gastrointestinale)*

� Chemioterapia* Ventilazione meccanica

� Neoplasie maligne Insufficienza renale/emodialisi*

� Precedente colonizzazione* Malnutrizione

� Soppressione dell’acido gastrico Permanenza in ospedale o in T.I.

� Cateteri a permanenza*

� Catetere venoso centrale

� Trasduttore di pressione

� Severità della patologia di base (APACHE II SCORE)

Dati da molteplici lavori riassunti in Pfaller 20071 - * Fattori di rischio indipendenti - Adattata da Pfaller 20071

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THE CANDIDA SCORE

Fattori di rischio Score

Colonizzazione multifocale 1

Chirurgia addominale 1

Nutrizione parenterale totale 1

Segni clinici di sepsi severa 2Segni clinici di sepsi severa 2

Candida score > 2.5 ( sensibilità 815, specificità 74% ) comporta un rischio relativo = 7.75 di presenza di infezione fungina e permette di selezionare i pazienti che possono trarre beneficio dalla terapia precoce antifungina

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Candidiasi invasive: Epidemiologia

� La candida attualmente è la 3° causa più frequente di infezione del

torrente ematico nelle UIT ( US; 1995-2002 )

MED2MED_AF014.07.12.2010B1- Wisplinghoff H. et al. Nosocomial Bloodstream Infections in US Hospitals: Analysis of 24,179 Cases from a Prospective Nationwide Surveillance Study. Clin Infect Dis. 2004;39:309-317.

Page 52: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Candidiasi invasive: Epidemiologia La candidemia è associata a un tasso elevato di mortalità1

Tasso di mortalità : 5 patogeni più frequenti in US ( 1995-

2005 )

MED2MED_AF014.07.12.2010B1- Wisplinghoff H. et al. Nosocomial Bloodstream Infections in US Hospitals: Analysis of 24,179 Cases from a Prospective Nationwide Surveillance Study. Clin Infect Dis. 2004;39:309-317.

Page 53: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Diagnosi di Candidemia e

Candidiasi Invasiva � Emocoltura è considerata il gold standard

� Il beta-d-glucano ( BDG ) è un marcatore

aspecifico di IFI

� Mannano è un biomarker di Candida� Mannano è un biomarker di Candida

� La combinazione di Mannano, Anti-mannano,

ha una sensibilità dell’83% ed una specificità

dell’86% nella CI

Page 54: Lezione 1 [modalit compatibilit ]) - Infermieristica Lecce

Inizio terapia e Mortalità %

di m

ort

alità

ospedaliera

Ritardo in ore nell’inizio della terapia antifungina

% d

i m

ort

alità

ospedaliera

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INFEZIONI OSPEDALIERE - SEPSI

� Comprende tutte le infezioni del sangue

� Incidenza (5-10%)

� Batteriemia : l’ agente infettante invade il

circolo e si moltiplica nel sanguecircolo e si moltiplica nel sangue

� Pseudobatteriemia : l’agente infettante

invade il circolo ma non si moltiplica nel

sangue

� Contaminazione di CV ( 8 – 12 % ) dei casi

� Mortalità tra 20 – 50%

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Il Gruppo Operativo

� L’attuazione dei programmi di controllo

pianificati dal CIO è assegnata ad un ristrettopianificati dal CIO è assegnata ad un ristretto

Gruppo Operativo, organo esecutivo, costituito

da “esperti”, con distinte responsabilità

gestionali, che riceve dall’autorità competente

(Direzione aziendale) l’assegnazione di compiti

e risorse.

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Grazie per

l’attenzione!