Elia Ricci Elia Ricci UOA Vulnologia UOA Vulnologia Casa di Cura San Luca Casa di Cura San Luca LESIONI CUTANEE LESIONI CUTANEE CRONICHE CRONICHE COSTI SOCIALI, COSTI COSTI SOCIALI, COSTI SANITARI E POSSIBILITÀ SANITARI E POSSIBILITÀ DI CONTENIMENTO DI CONTENIMENTO
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Elia RicciElia RicciUOA VulnologiaUOA Vulnologia
Casa di Cura San LucaCasa di Cura San Luca
LESIONI CUTANEE LESIONI CUTANEE CRONICHECRONICHE
COSTI SOCIALI, COSTI COSTI SOCIALI, COSTI SANITARI E POSSIBILITÀ SANITARI E POSSIBILITÀ
DI CONTENIMENTODI CONTENIMENTO
LE PIAGHE NEGATELE PIAGHE NEGATECHARCOT: medico francese 1700 le piaghe vengono CHARCOT: medico francese 1700 le piaghe vengono definite come patologia degradante di cui non definite come patologia degradante di cui non bisogna occuparsi, vengono demandate al cerusicobisogna occuparsi, vengono demandate al cerusicoNIGHTINGALE: infermiera, le piaghe sono la NIGHTINGALE: infermiera, le piaghe sono la vergogna dell’infermierevergogna dell’infermiereSTORIA: lebbra, vaiolo, peste malattie STORIA: lebbra, vaiolo, peste malattie caratterizzate da ulcere per cui si viene allontanati caratterizzate da ulcere per cui si viene allontanati dalla vita socialedalla vita sociale“PIAGA SOCIALE”“PIAGA SOCIALE”“LE SETTE PIAGHE D’EGITTO”“LE SETTE PIAGHE D’EGITTO”“QUELLA PERSONA È UNA PIAGA”“QUELLA PERSONA È UNA PIAGA”
10 ottobre 200410 ottobre 2004
OLISMOOLISMOTEORIA SECONDO CUI L’ORGANISMO È QUALCOSA DI TEORIA SECONDO CUI L’ORGANISMO È QUALCOSA DI
PIÙ CHE LA SOMMA DELLE PARTI COSTITUENTIPIÙ CHE LA SOMMA DELLE PARTI COSTITUENTI
PovertàLinguaggioAtteggiamentoSfiduciaInvaliditàCronicità…………..Patologia di confronto
PSICHEPSICHEBACH: la cute rappresenta il confine tra il BACH: la cute rappresenta il confine tra il soggetto e il mondo esternosoggetto e il mondo esternoAlterazioni dello schema corporeo e delle Alterazioni dello schema corporeo e delle relazioni con il mondo esternorelazioni con il mondo esternoPerdita della stimaPerdita della stimaDepressioneDepressioneEstrema espressione di un disagio “ulcera Estrema espressione di un disagio “ulcera factitiafactitia””
CRONICITÀCRONICITÀIl cronico è un diffidente soprattutto in fase Il cronico è un diffidente soprattutto in fase inizialeinizialeIl dropIl drop--out è determinato dalla perdita del out è determinato dalla perdita del rapporto di fiducia terapeuta/paziente, rapporto di fiducia terapeuta/paziente, solitamente per mancata risoluzione di un solitamente per mancata risoluzione di un problema, nella maggior parte dei casi il problema, nella maggior parte dei casi il doloredoloreAttenzione all’ambito familiareAttenzione all’ambito familiare
PAZIENTI CON LdDPAZIENTI CON LdDANZIANI NEL 75%DEI CASIANZIANI NEL 75%DEI CASIPERMANGONO IN STRUTTURE SINO AL PERMANGONO IN STRUTTURE SINO AL DECESSO NEL 32% DEI CASIDECESSO NEL 32% DEI CASICOSTRINGONO AD ALLONTANARSI DAL COSTRINGONO AD ALLONTANARSI DAL LAVORO UN FAMILIARE NEL 17% DEI CASILAVORO UN FAMILIARE NEL 17% DEI CASIRICORRONO AL RICOVERO PER RICORRONO AL RICOVERO PER COMPLICANZE LEGATE AL DECUBITO NEL COMPLICANZE LEGATE AL DECUBITO NEL 12% DEI CASI ALL’ANNO12% DEI CASI ALL’ANNOTEMPO MEDIO DI RICOVERO ITALIANO 32 GGTEMPO MEDIO DI RICOVERO ITALIANO 32 GGASSENZA DI DATI SU QUANTO DURA IL ASSENZA DI DATI SU QUANTO DURA IL TRATTAMENTOTRATTAMENTO
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIAParte dell’igiene che studia il ritmo con cui siParte dell’igiene che studia il ritmo con cui simanifestano le malattie e le condizioni che manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo. favoriscono od ostacolano il loro sviluppo.
Costituisce la base per una razionale profilassiCostituisce la base per una razionale profilassi
28.094 pazienti 28.094 pazienti studiatistudiati2.208 con LdD2.208 con LdDIndice di prevalenza 9,02%Indice di prevalenza 9,02%223 differenti 223 differenti DRGsDRGs sui 492 teoricamente sui 492 teoricamente possibili, avevano almeno una LdD (45% possibili, avevano almeno una LdD (45% delle cause di ricovero)delle cause di ricovero)
LO STUDIO DELLA REGIONE LO STUDIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA -- 20022002
LO STUDIO DEL FRIULI V.G. LO STUDIO DEL FRIULI V.G. (1999)(1999)
Prevalenza negli Prevalenza negli OSPEDALIOSPEDALI 7,3% 7,3% (506 pazienti su un totale di 6955)(506 pazienti su un totale di 6955)Prevalenza nelle Prevalenza nelle RSARSA -- 17,9% (164 su 17,9% (164 su 915)915)Prevalenza in Prevalenza in ADIADI 20,7%20,7%
COSTO DEL DECUBITOCOSTO DEL DECUBITOSTATO VALUTA 1994 1997
UK Sterline 4-800 milioni 6-700 milioni Francia Franchi 780 milioni 2,8 miliardi Germania Marchi 2,2 miliardi 2,6 miliardi Spagna Pesetas 17,2 miliardi ------ Svezia Euro 200 milioni ------ USA Dollaro ------ > 1 miliardo Italia Lire 1630 miliardi 100 miliardi
(ricoveri)
ULCERE VARICOSEULCERE VARICOSECOSTI DELLE ULCERE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE (COSTI DELLE ULCERE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE (GjGjööresres 1988)1988)
StatoStato ValutaValuta 19741974 19851985
SveziaSvezia US DollariUS Dollari 9 milioni9 milioni 25 milioni25 milioni
COSTI DELLE ULCERE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE (COSTI DELLE ULCERE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE (AccardiAccardi2001)2001)
StatoStato ValutaValuta 19941994 19971997
InghilterraInghilterra SterlineSterline 400400--800 milioni800 milioni 600600--700 milioni700 milioni
SpagnaSpagna PesetasPesetas 17.240 milioni17.240 milioni ----------
SveziaSvezia Lire ItalianeLire Italiane 400 miliardi400 miliardi ------------
Stati UnitiStati Uniti US DollariUS Dollari ------------------ > 1 miliardo> 1 miliardo
ItaliaItalia Lire ItalianeLire Italiane 1.638 miliardi 1.638 miliardi (induttivo)(induttivo)
100 miliardi (per i soli 100 miliardi (per i soli ricoveri)ricoveri)
COSTICOSTIPiede diabetico USA = 23% delle giornate Piede diabetico USA = 23% delle giornate di ricoverodi ricoveroUSA = 5% della spesa sanitaria globaleUSA = 5% della spesa sanitaria globaleItalia = aumento costo di degenza per Italia = aumento costo di degenza per decubito circa 4000 euro (1987)decubito circa 4000 euro (1987)Aumenti di mortalità e morbilità da 4 a sei Aumenti di mortalità e morbilità da 4 a sei voltevolte
PREVENZIONE PREVENZIONE ((XakellisXakellis et al. 1995)et al. 1995)
costo totale della costo totale della prevenzione 132.114prevenzione 132.114(per 539 soggetti)(per 539 soggetti)costo medio per costo medio per soggetto 245soggetto 245++422 $422 $costo totale per costo totale per giorno 2,98 giorno 2,98 ++ 5,35,3
componente componente preventiva più preventiva più costosa, la rotazione costosa, la rotazione 99.567 $ in totale99.567 $ in totalecosto rotazione per costo rotazione per soggetto 772soggetto 772++309 309 costo medio costo medio giornaliero 8,83 giornaliero 8,83 ++1,661,66
RIPARTIZIONE DEI COSTIRIPARTIZIONE DEI COSTI
Costi diretti:Costi diretti:-- farmacifarmaci-- tempo assistenzialetempo assistenziale-- consulenzeconsulenze-- DiagnosticiDiagnostici-- costi di trasferimentocosti di trasferimento-- materiali di consumomateriali di consumo-- ausili e presidiausili e presidi
Costi indiretti:Costi indiretti:-- giorni di lavoro perdutigiorni di lavoro perduti(anche dai (anche dai famfam.).)-- visite, ricoveri e visite, ricoveri e complicanze dirette della complicanze dirette della lesionelesione-- smaltimento rifiutismaltimento rifiuti-- contenziosi medicocontenziosi medico--legalilegali
RIPARTIZIONE DEI COSTIRIPARTIZIONE DEI COSTI
Costi diretti:Costi diretti:
-- farmacifarmaci 5%5%-- tempo assistenzialetempo assistenziale 65%65%-- consulenzeconsulenze 10%10%-- accertamenti Diagnosticiaccertamenti Diagnostici 5%5%-- costi di trasferimentocosti di trasferimento 5%5%-- materiali di consumo materiali di consumo 5%5%-- ausili e presidiausili e presidi 5%5%
EMILIA ROMAGNA 2002EMILIA ROMAGNA 2002
Il gruppo con LdD aveva una Il gruppo con LdD aveva una lunghezza della degenza maggiore lunghezza della degenza maggiore del gruppo senza del gruppo senza Il gruppo con LdD era più vecchio Il gruppo con LdD era più vecchio La Braden era molto più bassa nel La Braden era molto più bassa nel gruppo con LdD gruppo con LdD
STUDIO VULNERASTUDIO VULNERAIndagine su un campione di popolazione Indagine su un campione di popolazione in assistenza ADIin assistenza ADI130 pazienti130 pazienti65 con decubiti65 con decubiti65 indenni65 indenni134 lesioni da decubito (1134 lesioni da decubito (1--6)6)Età media 81,2Età media 81,2
EVOLUZIONEEVOLUZIONE
0
5
10
15
20
25
30
35
%
A TERMINEDECEDUTIDROP OUTRICOVERATIDIMESSI
ASSISTENZA DOMICILIAREASSISTENZA DOMICILIARE
ASL 2 (1999)ASL 2 (1999)–– 30% PAZIENTI IN CARICO30% PAZIENTI IN CARICO–– 45% TEMPO LAVORATIVO45% TEMPO LAVORATIVO
ASL 7 (2004)ASL 7 (2004)–– 36.5% PAZIENTI IN CARICO LCC36.5% PAZIENTI IN CARICO LCC–– 14.4% PAZIENTI IN CARICO PER LdD14.4% PAZIENTI IN CARICO PER LdD–– 50% E OLTRE DEL TEMPO LAVORATIVO50% E OLTRE DEL TEMPO LAVORATIVO
PAZIENTI DOMICILIARIPAZIENTI DOMICILIARIVerosimilmente si tratta del 30Verosimilmente si tratta del 30--40% della 40% della spesa sostenuta per le cure domiciliarispesa sostenuta per le cure domiciliariVoce di spesa seconda solo alle cure per Voce di spesa seconda solo alle cure per pazienti neoplastici terminalipazienti neoplastici terminaliScarsità attuale di centri e/o unità di Scarsità attuale di centri e/o unità di riferimento per affrontare il problema, riferimento per affrontare il problema, sistema dimostratosi vincente in USA, UK e sistema dimostratosi vincente in USA, UK e nord Europanord EuropaDifficoltà nell’autonomizzare i pazienti e nel Difficoltà nell’autonomizzare i pazienti e nel fornire i presidi idoneifornire i presidi idonei
CONCLUSIONICONCLUSIONIPATOLOGIA AD ALTISSIMO COSTO DI PATOLOGIA AD ALTISSIMO COSTO DI TIPO CRONICO CHE VIENE TIPO CRONICO CHE VIENE AFFRONTATA COME PER TIPOLOGIA AFFRONTATA COME PER TIPOLOGIA ACUTAACUTAASSENZA DI AREE DI RIFERIMENTO ASSENZA DI AREE DI RIFERIMENTO SPECIALISTICHE OMOGENEAMENTE SPECIALISTICHE OMOGENEAMENTE DISTRIBUITE SUL TERRITORIODISTRIBUITE SUL TERRITORIO
CONCLUSIONICONCLUSIONIASSENZA DI CRITERI DI FORNITURA ASSENZA DI CRITERI DI FORNITURA DEI MATERIALI AI PAZIENTI IN GRADO DEI MATERIALI AI PAZIENTI IN GRADO DI AUTOMEDICARSIDI AUTOMEDICARSISCARSO IMPIEGO DI MEDICAZIONI SCARSO IMPIEGO DI MEDICAZIONI AVANZATE E AD ALTA TECNOLOGIAAVANZATE E AD ALTA TECNOLOGIAMATERIA NON INSEGNATA ALLE MATERIA NON INSEGNATA ALLE UNIVERSITÀUNIVERSITÀ