LEGIONELLA e LEGIONELLOSI dall’ambiente all’uomo Legionellosi: controllo e prevenzione della legionellosi Rimini, 9 maggio 2016 Maria Teresa Montagna Centro di Riferimento per la Legionellosi in Puglia - Osservatorio Epidemiologico Regionale Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Università degli Studi di Bari“Aldo Moro”
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LEGIONELLA e LEGIONELLOSI
dall’ambiente all’uomo
Legionellosi: controllo e prevenzione della legionellosiRimini, 9 maggio 2016
Maria Teresa Montagna
Centro di Riferimento per la Legionellosi in Puglia - Osservatorio Epidemiologico Regionale
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Università degli Studi di Bari“Aldo Moro”
LEGIONELLOSI
Infezione acuta causata da batteri appartenenti al genere Legionella, con
diversi tipi di decorso clinico, a seconda delle condizioni dell’ospite, della
virulenza del ceppo e della carica infettante.
Mod. da Mandel GL et al: Principles and Practices of Infectious Diseases
Luglio 1976
182 polmoniti 29 decessi
1° caso di legionellosi Philadelphia
La storia
Epidemia Lago di Garda 10 casi
Epidemia Lido di Savio
(Ravenna)
23 casi
Trasmissione per inalazione di aerosol contaminato
LEGIONELLA
Fiumi
Laghi
Stagni
Raccolte d’acqua superficiali di
qualsiasi entità
Suolo umido
In natura ...
La concentrazione nell’ambiente è di solito bassa
TEMPERATURA
LEGIONELLA…
… può sopravvivere a basse T per lunghi periodi per poiproliferare quando la temperatura raggiunge condizioni ottimali
• Legionella è acido tollerante e sopporta l’esposizione a pH = 2 per brevi periodi• Sono state isolate Legionelle in sorgenti ambientali con pH = 2.7-8.3 (Anand et al., 1983; Sheehan,
Henson & Ferris, 2005)• Per supportare la crescita batterica in terreni di coltura, il pH svolge un ruolo critico (pH 6.9)
pH
Temperatura (°C) Salinità Sopravvivenza
4-20 < 3% aumento
30; 37 > 1,5% riduzione
30; 37 0.1% -0.5% Effetto protettivo
di NaCl
- Reti idriche cittadine, soprattutto di grandi strutture
con sistemi centralizzati di distribuzione dell’acqua
calda (es. ospedali, case di riposo, alberghi, centri
sportivi e termali), bagni turchi, saune, ecc.
- Torri di raffreddamento;
- Vasche idromassaggio;
- Piscine e cisterne con acqua stagnante;
Ambiente artificiale
Gli impianti idrici agiscono da amplificatori e disseminatori
Medical Journal of Australia 2004; 180:566-572
Riuniti odontoiatrici
Presenza di nutrienti provenienti dall’acqua e dai materiali
dell’impianto
Calcare e corrosione, manutenzione inadeguata
Stagnazione o scarso flusso dell’acqua
Bracci morti negli impianti idrici e nei serbatoi
Temperatura, pH
Fattori favorenti la colonizzazione degli impianti
Legionella si moltiplica
all’interno di protozoi che
forniscono il nutrimento e
offrono protezione dalle
condizioni ambientali
sfavorevoli (ad es. presenza
di disinfettanti)
Acanthamoeba
Fattori favorenti la colonizzazione degli impianti
RESIDUI ALIMENTI
GLICOCALICE
SALI
Fattori favorenti la colonizzazione degli impianti
Biofilm
• Si forma negli impianti idrici sottoposti a scarsa manutenzione
• Favorisce lo sviluppo di batteri anche esigenti
• Protegge i microrganismi dall’azione dei biocidi ed eventuali mezzi di bonifica
H2O
Rete idrica…
Batteri in transito Adesione primaria Ammassi dovuti
alla moltiplicazione
Biofilm
1 2 3
Distacco
4
- Ospedali, case di riposo, centri termali, ......
... ... apparecchiature per inalazioni, ossigenoterapia,
respirazione assistita
Ambiente sanitario
Impianti per aerosol
Impianti termali
Riuniti odontoiatrici
Uno sguardo all’Epidemiologia …
LEGIONELLA
CASI DI LEGIONELLOSI IN ITALIA 1997 - 2014 Rota C. et al. ISS, 2015
DEFINIZIONE DI CASO DI MALATTIA ASSOCIATA A VIAGGIO
Il paziente deve aver trascorso almeno una notte al di fuori
della propria abitazione (nel paese di residenza o all’estero)
nei dieci giorni precedenti l’inizio della malattia.
CLUSTER
DUE O PIÙ PAZIENTI CHE HANNO SOGGIORNATO NELLA STESSA
STRUTTURA NEI 10 GG PRECEDENTI L’INSORGENZA DELLA
MALATTIA E NELL’ARCO DI 2 ANNI
La struttura coinvolta, qualora non provveda alla bonifica della rete
contaminata e alla trasmissione dei risultati (efficacia del trattamento)
entro 60 gg, viene inserita nel sito di un Sistema di Sorveglianza
Europeo (ELDsnet, sede a Stoccolma), accessibile a tutti. Questo
comporta l’esclusione della struttura dai circuiti turistici con
conseguente danno di immagine sia per la struttura sia per la Regione
interessata
Cosa accade in caso di cluster?
Le Autorità Sanitarie Locali, in caso di cluster o di caso singolo, dopo
l’indagine epidemiologica, disattivano immediatamente sino all’esito degli
accertamenti analitici tutte le attrezzature non essenziali, come piscine,
idromassaggio e torri di raffreddamento.
DGR 6 maggio 2015, n. 920. BU Regione Puglia n.79 del 9 giugno 2015
DGR 6 maggio 2015, n. 920. BU Regione Puglia n.79 del 9 giugno 2015
Tra le Regioni del Sud, la Puglia notifica più casi
di legionellosi, soprattutto nelle strutture turistico-ricettive…
Laboratorio di Riferimento Regionale per la legionellosi in Puglia, 2015
90% comunitari
disomogeneità nelle procedure di campionamento
difformità nelle procedure per la bonifica
scarsa esperienza nella gestione del rischio Legionella
comportamenti differenti nei processi valutazione e
riduzione del rischio
Sono emerse alcune criticità
NORMATIVA REGIONALE
DGR n. 2261/2012
Sistema regionale di sorveglianza e controllo della legionellosi
Obiettivo
Contenere il rischio e ridurre il numero di casi di legionellosiagendo prioritariamente sulle situazioni più critiche
Livello organizzativo centrale
Nucleo di Riferimento Regionale
Livello organizzativo periferico
Nucleo Operativo Territoriale (NOT)
in stretta collaborazione con A.R.P.A. Puglia e con l’OER
Strategie: 5 linee di intervento
1. Sorveglianza clinica e ambientale secondo un monitoraggio stabilito per
scala di priorità
2. Standardizzazione dei campionamenti e condivisione di un protocollo
operativo per le prestazioni laboratoristiche
3. Correttezza dei flussi informativi
4. Attività di formazione, informazione e comunicazione del rischio
5. Promozione di una attività diagnostica accurata
(DGR n. 2261/2012)
Criterio di priorità individuato
Strutture turistico-ricettive con carattere di stagionalità in quanto
più a rischio di contaminazione da Legionella per ridotto uso
dell’impianto idrico e conseguente ristagno di acqua
Sistema regionale di controllo e sorveglianza della
legionellosi nelle Strutture turistico-ricettive
(DGR n. 2261/2012)
Distribuzione di un questionario riportante informazioni sulla
tipologia della struttura, periodo di attività, presenza di saune,
idromassaggi, piscine, periodicità degli interventi di bonifica ......
Valutazione dei risultati
Campionamenti programmati sulla rete idrica
turistico-ricettiva, incrementando i prelievi da
800 a 2000
Sono stati organizzati
Corsi di formazione
Nuove strategie di sensibilizzazioneSomministrare il questionario agli operatori turistici
in sede di verifica da parte delle ASL
CONTENUTI DEL CORSO
Aspetti generali e medico legali
Aspetti sanzionatori
Gestione degli impianti idrici e aeraulici
DESTINATARI: i “formatori”
Figure coinvolte:
medici, biologi, tecnici della prevenzione
Nel frattempo ... ...
Elaborazione di indirizzi operativi
regionali per le strutture sanitarie
Sorveglianza attiva tra strutture sanitarie,
socio-sanitarie e stabilimenti termali…
L’adempimento delle normeper la prevenzione ed ilcontrollo della legionellosi,mentre da un lato noncostituisce obbligo per iresponsabili delle strutturealberghiere e collettive,dall’altro non li esime dalleripercussioni medico-legali edi immagine che nederivano.