Top Banner
Universit` a degli Studi di Milano Le voci dei vervet Sandro Zucchi 2012-2013 S. Zucchi: Le voci dei vervet 1 Vervet Esamineremo ora il sistema di segnalazione usato dai vervet (Chlorocebus pygerythrus), una specie di cercopitechi presenti nella savana africana (Africa Orientale) che vivono in gruppo. S. Zucchi: Le voci dei vervet 2 Richiami di allarme I I vervet emettono tre tipi di richiami di allarme quando sono in gruppo e incontrano un predatore (a dispetto del fatto che il vervet che emette il richiamo ` e pi` u a rischio di essere avvistato dal predatore). I Questi segnali sono stati descritti in Struhsaker (1967), Seyfarth, Cheney e Marler (1980) e Cheney e Seyfarth (1990). S. Zucchi: Le voci dei vervet 3 C’` e un leopardo! I Se una scimmia vervet vede un leopardo, fa un forte latrato. I Le altre scimmie che lo sentono corrono sugli alberi dove il leopardo non le pu` o prendere (il leopardo pu` o salire sugli alberi, ma non sui rami pi` u sottili, che invece sopportano il peso dei vervet). S. Zucchi: Le voci dei vervet 4
13

Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Feb 25, 2019

Download

Documents

ngongoc
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Universita degli Studi di Milano

Le voci dei vervet

Sandro Zucchi

2012-2013

S. Zucchi: Le voci dei vervet 1

VervetEsamineremo ora il sistema di segnalazione usato dai vervet(Chlorocebus pygerythrus), una specie di cercopitechi presenti nellasavana africana (Africa Orientale) che vivono in gruppo.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 2

Richiami di allarme

I I vervet emettono tre tipi di richiami di allarme quando sonoin gruppo e incontrano un predatore (a dispetto del fatto cheil vervet che emette il richiamo e piu a rischio di essereavvistato dal predatore).

I Questi segnali sono stati descritti in Struhsaker (1967),Seyfarth, Cheney e Marler (1980) e Cheney e Seyfarth (1990).

S. Zucchi: Le voci dei vervet 3

C’e un leopardo!I Se una scimmia vervet vede un leopardo, fa un forte latrato.I Le altre scimmie che lo sentono corrono sugli alberi dove il

leopardo non le puo prendere (il leopardo puo salire suglialberi, ma non sui rami piu sottili, che invece sopportano ilpeso dei vervet).

S. Zucchi: Le voci dei vervet 4

Page 2: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

C’e un aquila!I Se una scimmia vervet vede un’aquila, da dei colpi di tosse.I Le altre scimmie che sentono il richiamo guardano in aria e

corrono tra i cespugli dove l’aquila non le puo vedere.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 5

C’e un serpente!I Se una scimmia vervet vede un serpente, fa “chit-chit”.I Le altre scimmie che sentono questo richiamo si sollevano su

due zampe e guardano il terreno circostante.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 6

Risposta al segnale o alla vista del predatore?

I Seyfarth, Cheney and Marler (1980), attraverso degliesperimenti in cui facevano ascoltare ai vervet i loro richiamiregistrati, hanno stabilito che le risposte dei vervet(arrampicarsi sugli alberi, correre tra gli arbusti, guardare ilterreno circostante) avvenivano anche in assenza delpredatore.

I Questo vuol dire che i vervet rispondono effettivamente alrichiamo e non alla vista del predatore.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 7

Richiami e grugniti dei piccoli

I I piccoli dei vervet emettono di rado dei richiami di allarme,mentre emettono piu frequentemente dei grugniti.

I Seyfarth e Cheney (1986) sono riusciti a registrare sia deirichiami di allarme che dei grugniti emessi dai piccoli vervet edagli adulti.

I Hanno scoperto che i grugniti dei vervet differiscono neipiccoli e negli adulti: nei piccoli durano piu a lungo, hanno unmaggior numero di unita acustiche per grugnito, e pauseinterne piu lunghe.

I I richiami d’allarme dei piccoli dei vervet, invece, sono giaacusticamente simili ai richiami degli adulti.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 8

Page 3: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Gli errori dei piccoliproduzione

I I piccoli dei vervet, quando iniziano a lanciare richiami di allarme,fanno degli errori. Seyfarth e Cheney (1986) riportano che a voltelanciano dei richiami quando avvistano individui che appartengono aspecie innocue come facoceri, falchetti o piccioni.

I Tuttavia, ci sono degli errori che i piccoli dei vervet non fanno mai.I Per esempio, quando lanciano il richiamo del leopardo, lo fanno solo

in presenza di mammiferi terrestri di grandi dimensioni. Nonemettono mai questo richiamo quando avvistano degli uccelli o deiserpenti.

I Quando lanciano il richiamo dell’aquila, lo fanno solo in presenza diuccelli o di oggetti che volano nell’aria (come una foglia che cade).Non emettono mai questo richiamo quando avvistano dei mammiferiterrestri o dei serpenti.

I E il richiamo d’allarme per i serpenti viene lanciato solo in presenzadi serpenti o di oggetti che assomigliano a serpenti.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 9

Quello che i piccoli sanno giaI Queste osservazioni suggeriscono che, quando i piccoli dei vervet

imparano a produrre i richiami di allarme, non partono da zero.I Sono invece gia predisposti dalla nascita ad usare un certo repertorio

di richiami vocali come segnali di allarme. E sono predisposti dallanascita ad associare un certo richiamo vocale ai mammiferi terrestri digrandi dimensioni, un altro richiamo vocale agli animali che volano,un altro richiamo vocale agli animali con una forma simile a quella diserpenti.

I Come esattamente queste informazioni siano codificate nella mentedei vervet fin dalla nascita non lo sappiamo, ma il fatto che i vervetnon facciano certi errori suggerisce che queste informazioni siano inqualche modo parte del loro patrimonio genetico.

I Quello che i piccoli dei vervet devono imparare dall’esperienza emettere a punto questi richiami, cioe emettere il richiamo d’allarmeper il leopardo quando avvistano un leopardo, e non quando avvistanoun facocero; emettere il richiamo d’allarme per l’aquila quandoavvistano un’aquila, e non quando avvistano un piccione, ecc.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 10

Gli errori dei piccoliComprensione

I Abbiamo visto cosa accade quando i piccoli dei vervet inizianoa produrre i richiami

I Cosa accade quando i piccoli dei vervet reagiscono airichiami? Commettono errori?

I La risposta e sı.

I Vediamo che tipo di errori commettono.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 11

I test

I Cheney e Seyfarth (1986) hanno condotto una serie diesperimenti in cui i piccoli vervet con le loro madri sentivanodelle registrazioni di richiami di allarme per il leopardo, perl’aquila e per il serpente.

I Gli esperimenti sono iniziati quando i piccoli avevano tre mesie sono proseguiti fino a quando i piccoli ne avevano sette.

I Tutti i piccoli erano a non piu di cinque metri di distanza dallamadre quando sentivano le registrazioni, senza pero essere incontatto con la madre.

I I test sono stati condotti a un mese di distanza l’uno dall’altro.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 12

Page 4: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Gli errori nel reagire

Da questi test e risultato che:

I all’eta di 3-4 mesi, la maggior parte dei piccoli correva verso lamadre quando sentiva il richiamo;

I tra i 4 e i 6 mesi, la reazione di correre verso la madre eradiventata meno frequente, e una percentuale piu alta dipiccoli mostrava lo stesso comportamento degli adulti;tuttavia, molti piccoli sceglievano una reazione sbagliata, cheli metteva in pericolo: se quando c’e un aquila si corre su unalbero, si e piu in pericolo;

I oltre i 6 mesi, le corse verso la madre erano rare e lapercentuale di reazioni sbagliate diminuiva.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 13

Rappresentazione grafica degli errori nel reagire

S. Zucchi: Le voci dei vervet 14

Conclusione

I Questi dati suggeriscono che, mentre la capacita di produrrerichiami di allarme e in larga parte innata nei vervet, lacapacita di reagire correttamente ai richiami di allarme eappresa attraverso l’esperienza.

I Infatti, come abbiamo appena visto, i vervet di 3 mesi chesentono un segnale di allarme hanno di rado le stesse reazionidegli adulti (corrono invece verso la madre) e, fino a sei mesi,commettono errori nel reagire che potrebbero esporlimaggiormente al pericolo di essere catturati dal predatore.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 15

Una questione di metodo

I In questa discussione della capacita di produrre richiami diallarme e della capacita di reagire ai richiami, avete incontratoun criterio che viene usato spesso per determinare se una certacapacita e innata oppure no: la tendenza a commettere errori.

I Supponiamo che un soggetto, nel corso del suo sviluppo, noncommetta mai, nell’esercitare certe capacita, certi errori chepure sarebbe naturale commettere se si apprendessero questecapacita con l’esperienza. Dobbiamo chiederci allora perchequesto accade.

I Una risposta plausibile e che il soggetto non commette maiquegli errori perche le conoscenze che gli permettono dievitarli non vengono apprese attraverso l’esperienza, ma sonoparte del suo patrimonio innato.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 16

Page 5: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Innatismo in linguistica

I Un ragionamento simile viene usato da molti linguisti chestudiano le lingue naturali umane per sostenere che parte delleconoscenze che sono necessarie per parlare e comprendere unalingua non sono apprese, ma innate.

I Vediamo un esempio proposto da N. Chomsky che illustral’assenza di certi errori nell’apprendimento delle lingue naturaliumane.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 17

Un principio naturale

Considerate l’enunciato:

John ate an apple (“John mangio una mela”).

Supponiamo che il bambino sia arrivato al punto in cui lo capisce.Immaginate ora che senta

John ate (“John mangio”).

Supponiamo che il bambino capisca che questo vuol dire che Johnha mangiato qualcosa. Bene, c’e una sorta di principio che enaturale [dedurre da questi dati]: se l’oggetto [del verbo] e assente,allora viene interpretato come “qualcosa” [o “qualcuno”].

N. Chomsky, da Silent children, new language.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 18

Un errore naturale che i bambini non fannoFacciamo ora un passo ulteriore. Si consideri l’enunciato:

John is too stubborn to talk to Bill (“John e troppo ostinato perparlare a Bill”)

Questo vuol dire che John e cosı ostinato che non parlera a Bill.Tralasciate l’ultima parola, “Bill”, cosı come prima avete tralasciato laparola “mela”:

John is too stubborn to talk to

Bene, secondo il principio che abbiamo appena usato, questo dovrebbesignificare che John e cosı ostinato che non parlera a qualcuno, unsignificato che e perfettamente ragionevole. Ma l’enunciato non vuol direquesto. Vuol dire che John e cosı ostinato che non accadra che qualcunogli parli. Dunque, invertiamo l’interpretazione. Il bambino puo passare lapropria vita senza aver mai sentito dell’evidenza rilevante per questeinterpretazioni, eppure esse gli sono chiare istantaneamente.N. Chomsky, da Silent children, new language.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 19

Lo scopo dell’esempioI La conclusione di Chomsky sulla base dell’esempio precedente e che certi

aspetti della grammatica delle lingue naturali umane sono innati.I L’argomentazione si basa sull’osservazione che i bambini non compiono

errori nell’interpretare enunciati come (1), in particolare non interpretanomai questo enunciato come se volesse dire che John e cosı ostinato chenon parlera a qualcuno:

(1) John is too stubborn to talk to

I Questo errore sarebbe assai naturale se il bambino deducesse la regola perinterpretare enunciati in cui l’oggetto del verbo e assente in base ad altrienunciati che ha sentito, come quelli in (2)-(3):

(2) John ate an apple

(3) John ate.

I Il fatto che il bambino non faccia errori di questo genere suggerisce che laregola per interpretare enunciati come (1) non sia appresa attraversol’esperienza.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 20

Page 6: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Richiami come parole?

I Torniamo ora ai richiami d’allarme dei vervet.

I Seyfarth, Cheney e Marler (1980) hanno suggerito che irichiami d’allarme dei vervet siano come le parole delle linguenaturali umane.

I In particolare, questi autori hanno proposto che il richiamod’allarme per il leopardo abbia un significato simile a quellodella parola “leopardo”, il richiamo d’allarme per l’aquila unsignificato simile a quello della parola “aquila” e il richiamod’allarme per il serpente un significato simile a quello dellaparola “serpente”.

I I richiami dei vervet sono davvero assimilabili a parole dellelingue naturali umane?

S. Zucchi: Le voci dei vervet 21

Tre tipi di segni

I Prima di rispondere alla domanda precedente, esaminiamo unadistinzione introdotta dal filosofo C. S. Peirce (1839-1914).

I Peirce distingueva tre tipi di segni:

• icone,• indici,• simboli.

I Vediamo in cosa consiste questa distinzione.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 22

Indici

I Secondo Peirce,

• un indice “e un segno che si riferisce all’Oggetto che denota invirtu del suo essere realmente determinato da quell’Oggetto”.Collected Papers, 2.248

I Un esempio che fa Peirce per spiegare cos’e un indice equesto: “Una banderuola e un indice della direzione delvento. . . ” Collected Papers, 2.286

S. Zucchi: Le voci dei vervet 23

Icone

I Secondo Peirce,

• un’icona e “un segno che si riferisce all’Oggetto che denotasolamente in virtu di caratteristiche sue proprie. . . Una cosaqualsiasi . . . e un’Icona di qualcosa nella misura in cui e similea quella cosa ed e usata come segno per essa.” Peirce,Collected Papers, 2.247.

I Ecco alcuni esempi di Peirce per spiegare cosa sono le icone:

• “Ogni dipinto . . . e essenzialmente una rappresentazione diquesto tipo. E tali sono anche tutti i diagrammi.” CollectedPapers, 2.279.

• “In tutte le scritture primitive, come nei geroglifici egiziani, cisono delle icone. . . gli ideogrammi” Collected Papers, 2.280.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 24

Page 7: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Simboli

I Infine, secondo Peirce

• un simbolo “e un segno che e tale solamente o principalmenteperche e usato e inteso come tale.” Collected Papers, 2.307

I Cioe, un simbolo e un segno che sta per un’entita in quantoesiste una pratica regolare di usare il segno per riferirsi aquell’entita.

I “Tutte le parole, le frasi, i libri e gli altri segni convenzionalisono simboli.” Collected Papers, 2.292

S. Zucchi: Le voci dei vervet 25

Una precisazione opportuna

I Si noti che, parlando delle icone, Peirce dice inizialmente cheun’icona sta per un oggetto solo in virtu di caratteristiche sueproprie. Piu avanti, tuttavia, Peirce precisa la definizionedicendo: l’icona denota un oggetto in quanto e simile ad essoed e usata come segno per esso.

I Questa precisazione di Peirce e opportuna, in quanto non eaffatto chiaro che gli esempi di icone che fa Peirce denotinoun oggetto semplicemente in virtu della loro somiglianza aquell’oggetto.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 26

Diagrammi

I Un diagramma somiglia alla cosa per cui sta, ma solo in virtudel fatto che esiste una pratica regolare di associare certielementi del diagramma a certi oggetti.

I Si pensi al diagramma di una macchina: sappiamo cherappresenta la macchina perche esiste una convenzione per cuile linee rappresentano i fili, i quadrati rappresentano altrecomponenti, ecc.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 27

Dipinti

I Un dipinto non sta per qualcosa semplicemente perche glisomiglia. Il ritratto del papa puo assomigliare alla zia Matildepur continuando a essere un ritratto del papa e non della ziaMatilde.

I In generale, anche se la somiglianza puo giocare un ruolo, none l’unico elemento a determinare cosa rappresenta un dipinto:e necessario considerare elementi quali le circostanze diproduzione e le intenzioni di colui che lo ha prodotto.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 28

Page 8: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Geroglifici

I I geroglifici egiziani non denotano qualcosa solo in virtu delfatto che somigliano a quella cosa.

I Il segno seguente non si riferisce alla mucca perche assomigliaalla mucca, o comunque non solo per quello, ma anche percheera usato dagli antichi egizi per riferirsi alla mucca.

I (Per inciso, questo segno non era usato da solo per riferirsialla mucca, ma in congiunzione con altri segni con valorefonetico).

S. Zucchi: Le voci dei vervet 29

Tornando al punto

I Torniamo ora alla questione della relazione tra i richiamid’allarme dei vervet e le parole del linguaggio umano.

I E ragionevole sostenere che i richiami d’allarme dei vervetsono simili a parole?

S. Zucchi: Le voci dei vervet 30

Tratti in comune tra richiami d’allarme e parole

I I richiami d’allarme dei vervet hanno alcuni tratti in comunecon le parole.

I Vediamo quali sono.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 31

Tratti in comune tra richiami d’allarme e parolemancanza di iconicita

I Le parole delle lingue naturali umane generalmente non sonoiconiche.

I Ci sono alcune parole delle lingue naturali umane che somiglianoall’oggetto a cui si riferiscono: “miao” si riferisce, e somiglia, almiagolio del gatto, “bau” si riferisce, e somiglia, all’abbaiare delcane, ecc. Ma si tratta di una piccola percentuale di parole. Eanche per queste si puo sostenere che, in ultima analisi, non ela somiglianza con l’oggetto a determinare la loro denotazione,ma le convenzioni dell’italiano (in inglese, non si usa ‘bau’ ma‘woof’ per riferirsi al suono che fa il cane quando abbaia).

I I richiami d’allarme dei vervet, cosı come le parole delle lingueumane, non sono iconici, cioe non riguardano il leopardo,l’aquila o il serpente perche somigliano per qualche aspetto alleopardo, all’aquila o al serpente.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 32

Page 9: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Tratti in comune tra richiami d’allarme e paroleriferimento a oggetti assenti

I Solitamente, il vervet che emette il richiamo d’allarme haavvistato il predatore che corrisponde al richiamo.

I Ma i vervet che sentono il richiamo sembrano essere in gradodi identificare il predatore che corrisponde al richiamo anchese il predatore non e visibile dal loro punto di osservazione.

I In modo analogo, nelle lingue naturali umane l’ascoltatore e ingrado di determinare il riferimento di una parola anche sel’oggetto non e presente percettivamente.

I Un ascoltatore che sente la parola “leopardo”, se conoscel’italiano, e in grado di determinare a quale animale la parolasi riferisce anche se non sta vedendo un leopardo.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 33

Tratti in comune tra richiami d’allarme e parolerelazione tra suono e oggetto

I Come abbiamo visto, la relazione tra suono e oggetto perquanto riguarda i segnali di allarme dei vervet e in parteappresa.

I Ad esempio, il fatto che il grido d’allarme per il leopardoriguardi il leopardo e non il facocero e qualcosa che i piccolidei vervet devono apprendere.

I Nelle lingue naturali umane, il fatto che la parola “leopardo”si riferisca al leopardo e non al facocero e qualcosa che icuccioli d’uomo devono apprendere.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 34

Differenze tra richiami di allarme e parole

I E chiaro, tuttavia, che, mentre i richiami d’allarme dei vervetcondividono alcuni tratti con le parole delle lingue naturali,differiscono anche dalle parole in alcuni aspetti fondamentali.

I Vediamo quali.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 35

Differenze tra richiami di allarme e parolerelazione tra suono e oggetto

I Il fatto che il richiamo d’allarme per il leopardo riguardi illeopardo e non il facocero e qualcosa che i piccoli dei vervetdevono apprendere.

I Ma il fatto che il richiamo d’allarme per il leopardo riguardi illeopardo e non l’aquila non e qualcosa che i piccoli dei vervetdevono apprendere. Come abbiamo visto, pare che i piccoli deivervet siano predisposti dalla nascita ad associare questosegnale a un mammifero terrestre e non a un uccello.

I Non e cosı per la parola “leopardo” dell’italiano: in questocaso la relazione tra la sequenza di suoni che costituisce laparola e il suo riferimento e interamente appresa.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 36

Page 10: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Differenze tra richiami di allarme e parolefunzione dei richiami

I Inoltre, come ammettono anche Cheney e Seyfarth (2005), sei segnali di allarme dei vervet fossero davvero come le parole“leopardo”, “aquila” e “serpente”, dovremmo aspettarci chepossano essere usati anche con una funzione diversa da quelladi segnali di allarme. Ma questo non accade.

I Hauser elabora cosı questo punto:

“se grido ‘aquila’, potrebbe darsi che abbia vistoun’aquila, o che mi aspetti di vederne una, o chevoglia mangiarne una.

I I richiami dei vervet, invece, funzionano esclusivamente comerichiami d’allarme. Da questo punto di vista, sono diversi daparole.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 37

Richiami con contenuto proposizionale?

I I richiami dei vervet, dal punto di vista dell’informazione chetrasmettono, sono piu simili a frasi, che a parole, delle linguenaturali umane.

I L’informazione trasmessa dal richiamo d’allarme per illeopardo puo essere descritta approssimativamente da frasicome “c’e un leopardo!” o “ho avvistato un leopardo!” o“correte sugli alberi!”.

I Questa e la ragione per cui Cheney e Seyfarth (2005)sostengono che i richiami dei vervet esprimono proposizioni,esprimono cioe il tipo di significato che hanno le frasi dellelingue naturali umane.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 38

Richiami intenzionali o riflessi istintivi?

I Come abbiamo visto, un modo in cui i sistemi di segnali deglianimali possono differire dalle lingue naturali degli esseriumani ha a che fare con la ragione per cui vengono emessi.

I Tipicamente, l’uso del linguaggio da parte degli esseri umani ecaratterizzato dall’intenzione di comunicare qualcosa. Peralcuni animali, ad esempio i betta splendens, l’emissione deisegnali potrebbe avvenire invece senza un’intenzionecomunicativa.

I I richiami di allarme dei vervet sono riflessi involontaririgidamente determinati dall’istinto oppure i vervet cheproducono i richiami intendono comunicare un’informazioneagli altri vervet?

S. Zucchi: Le voci dei vervet 39

Alcuni fatti

Per cercare di rispondere alla domanda precedente, consideriamoalcuni fatti relativi ai richiami d’allarme dei vervet.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 40

Page 11: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Assenza di pubblico e presenza di parentela

I Cheney and Seyfarth (1990) riportano che i vervet produconodei richiami d’allarme molto di rado se sono soli.

I Inoltre, riportano che e piu probabile che i vervet producanodei richiami d’allarme in presenza di vervet parenti che inpresenza di vervet con cui non hanno legami di parentela.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 41

Richiami secondari

I Come abbiamo visto, i piccoli dei vervet a volte emettono deirichiami d’allarme a sproposito.

I Per esempio, emettono il richiamo dell’aquila quandoavvistano un piccione.

I Quando questo accade, gli adulti guardano in aria, ma moltodi rado producono anche loro il richiamo.

I Invece, quando un piccolo produce il richiamo d’allarme perl’aquila in presenza di un’aquila, gli adulti guardano in aria eproducono anche loro il richiamo.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 42

Vervet inaffidabili

I Cheney e Seyfarth descrivono infine il caso di un maschiovervet di basso rango, Kitui, che dava dei falsi segnali diallarme per il leopardo quando un nuovo maschio tentava dientrare nel gruppo.

I L’occorrenza di questi falsi segnali di allarme era molto bassa(4 su 264 casi di incontri con un altro gruppo).

I Attraverso esperimenti sui vervet in cattivita, Cheney eSeyfarth hanno osservato inoltre che, se un individuo daripetutamente dei falsi segnali di allarme, dopo un po’ chequesto accade gli altri vervet ignorano quei segnali provenientida quell’individuo.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 43

Conclusione

I Questi fatti indicano che i richiami d’allarme dei vervet nonsono riflessi involontari rigidamente determinati dall’istinto.

I Essi suggeriscono infatti che i vervet, in qualche misura,controllino la produzione di questi richiami e possano sceglierese emetterli oppure non emetterli secondo i casi.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 44

Page 12: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

Perche i vervet producono i richiami?

I Ok, i richiami dei vervet non sono riflessi involontaririgidamente determinati dall’istinto.

I Questo pero non ci dice ancora perche i vervet producono irichiami.

I Ci sono almeno due possibilita.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 45

Due possibilitaI Una possibilita e che i vervet producano i richiami allo scopo

di far sapere agli altri vervet che un certo predatore e statoavvistato. Vale a dire, il vervet che produce un richiamod’allarme sta cercando di modificare lo stato mentale deivervet che lo ascoltano per indurli ad agire in un certo modo.

I Questa possibilita equivale ad attribuire ai vervet il possesso diuna teoria della mente. Gli esseri umani possiedono una teoriadella mente e, tipicamente, usano il linguaggio per far saperecerte cose agli altri.

I L’altra possibilita e che il vervet che produce un richiamo stiasemplicemente cercando di indurre gli altri vervet ad agire inun certo modo sfruttando un’associazione che si e stabilita trai richiami e le risposte. Questo non richiede che i vervetabbiano una teoria della mente e non richiede che i vervetemettano i segnali per comunicare informazioni.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 46

La tesi di Cheney e Seyfarth

I Cheney e Seyfarth (2005) affermano che “a differenza degliesseri umani, i primati non umani non produconovocalizzazioni in base alla loro percezione del fatto che unaltro individuo ignora certe informazioni e ne ha bisogno.”

I Secondo, questa tesi, dunque, lo scopo dei vervet quandoemettono i richiami non e quello di far sapere qualcosa aglialtri vervet.

I Per vedere perche Cheney e Seyfarth sostengono questa tesiriguardo ai richiami dei vervet, dobbiamo tornare brevementea considerare i richiami secondari emessi dai vervet adulti.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 47

Ancora sui richiami secondari

I Abbiamo visto che, quando un piccolo vervet produce un richiamod’allarme per l’aquila in presenza di un piccione, gli adultiguardano in aria, ma molto di rado producono dei richiami diallarme anche loro.

I Invece, se il piccolo produce un richiamo d’allarme per l’aquila inpresenza di un’aquila, gli adulti guardano in aria e producono essistessi il richiamo.

I L’emissione dei richiami secondari da parte dei vervet adulti aiutai piccoli a mettere punto la produzione dei segnali.

I Tuttavia, i vervet non si limitano ad emettere i richiami secondariquando un piccolo produce il richiamo corretto, ma emettono irichiami secondari anche quando un adulto produce il richiamo.

I Inoltre, gli adulti producono dei richiami secondari nella stessaproporzione sia in risposta al richiamo di un piccolo che inrisposta al richiamo di un adulto.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 48

Page 13: Le voci dei vervet - filosofia.unimi.it · corrono tra i cespugli dove l’aquila non le pu o vedere. S. Zucchi: Le voci dei vervet 5 C’ e un serpente! I Se una scimmia vervet vede

L’argomento di Cheney e Seyfarth

I Secondo Cheney e Seyfarth (1986, 2003), i dati relativi airichiami secondari indicano che gli adulti non emettono irichiami secondari in risposta ai richiami dei piccoli allo scopo difar sapere ai piccoli che stanno usando il richiamocorrettamente.

I Il ragionamento di Cheney e Seyfarth e il seguente:

• Se i richiami secondari degli adulti in risposta ai richiami deipiccoli avessero lo scopo di dare una conferma ai piccoli,dovrebbero avere una frequenza maggiore dei richiami secondariin risposta ai richiami degli adulti, in quanto gli adulti sanno giausare i richiami e non hanno bisogno di conferme.

• Invece, come abbiamo visto, la frequenza dei richiami secondarie la stessa sia che il richiamo primario provenga da un piccolo siache provenga da un adulto.

• Dunque, i richiami secondari degli adulti in risposta ai richiamidei piccoli non hanno lo scopo di far sapere ai piccoli che stannousando il richiamo correttamente.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 49

Commenti all’argomento di Cheney e SeyfarthI In primo luogo, l’argomento di Cheney e Seyfarth stabilisce al piu

che i richiami secondari dei vervet adulti non hanno lo scopo di farsapere qualcosa agli altri vervet.

I L’argomento non mostra nulla riguardo alla funzione comunicativa omeno dei richiami primari dei vervet.

I In secondo luogo, anche ammettendo che i richiami secondari degliadulti in risposta ai richiami dei piccoli non abbiano lo scopo di farsapere ai piccoli che stanno usando il richiamo correttamente,questo non esclude che i richiami secondari possano avere un’altrafunzione comunicativa.

I Per esempio, gli adulti potrebbero emettere i richiami secondari perpropagare l’informazione che c’e un predatore, ovvero per assicurarsiche tutti i vervet nei dintorni abbiano udito il richiamo e dunquesappiano che un predatore e nei paraggi.

I In questo caso, potremmo aspettarci che la frequenza dei richiamisecondari fosse la stessa in risposta ai richiami degli adulti e deipiccoli, in quanto la funzione del richiamo secondario sarebbe lastessa in entrambi i casi.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 50

Riassumendo

I Abbiamo descritto come funzionano i richiami d’allarme deivervet.

I Abbiamo esaminato alcune ragioni per ritenere che la capacitadi produrre questi richiami in modo appropriato siaparzialmente innata, mentre la capacita di reagirecorrettamente ai richiami sia appresa.

I Abbiamo discusso se questi richiami siano simili a paroleoppure no.

I Abbiamo visto che esistono delle ragioni per ritenere che laproduzione dei richiami non sia un riflesso istintivoinvolontario.

I E una questione aperta, tuttavia, se, producendo questirichiami, i vervet abbiano una reale intenzione comunicativa.

S. Zucchi: Le voci dei vervet 51