Top Banner
Le pistole della Wermacht Dal punto di vista di un ingegnere le armi da fuoco sono un campo di studio e di ricerca molto interessante. A prescindere dalle considerazioni eƟche sull’uso che ne fa’ (sono nate per ammazzare persone, inuƟle cercare altre moƟvazioni) le pistole sono un campo in cui l’ingegno umano ha speso più energie per realizzare oggeƫ letali che racchiudano in poco peso ed ingombro soluzioni tecniche semplici ma geniali. Da quando, abbandonate dopo quaƩro secoli l’avancarica e l’accensione a pietra o luminello, l’avvento di inneschi a fulminato e le polveri infumi hanno permesso di realizzare cartucce preconfezionate, le pistole hanno conosciuto in un secolo uno sviluppo impressionante. Oggi possiamo dire che siamo allo stato dell’arte, ossia nascono sempre nuove pistole ma i modelli a cui si ispirano e di cui sfruƩano i meccanismi con nuovi materiali e forme sono modelli che risalgono allo scorso Millennio. Cosi’ la Colt conƟnua a riproporre la sua 45 progeƩata da John Moses Browning (classe 1855) che oramai ha 110 anni di vita, la Browning HP è ancora il capolavoro dello stesso progeƫsta e la BereƩa 92 è una reinterpretazione della Walter P38… ma di questo parleremo in seguito. La Wermacht ha sempre cercato nei bandi di concorso per le pistole con sui armare i suoi eserciƟ il meglio. Sulla eccellenza delle armi tedesche c’è poco da discutere. Da quando i francesi sono staƟ sul punto di baƩerli solo per la superiorità dei loo fucili Chassepot 1866 nella guerra Franco-Prussiana del 1870 migliori dei loro Dreyse 1841 soƩo tuƫ i punƟ di vista (sƟamo parlando dei primi fucili a retrocarica a oƩuratore scorrevole della storia) hanno imparato l a lezione e dopo un solo anno hanno adoƩato il Mauser 1871 che con il successivo modello GW98 arriverà fino alla Seconda Guerra Mondiale. Ma non siamo qui a parlare di fucili… bensì di pistole. Quando tuƩo il mondo era ancora alla pistola a tamburo , alla fine dell’oƩocento, i tedeschi sviluppvano già modelli automaƟci a caricatore che erano anni luce avanƟ. Per cinquanta anni, atraverso a tre diverse armi da fianco, i tedeschi hanno avuto leƩeralmente “per le mani” il meglio della industria armiera mondiale. Mauser C96, Luger P08 e Walter P38… tre modelli, tre pistole, tre miƟ. Guardate le tre pistole qui sopra affiancate, vi dico cosa fa’ impazzire un ingegnere: ogni arma ha una sola vite QUELLA CHE FISSA LE GUANCETTE DEL CALCIO! TuƩo il resto sta’ assieme solo grazie a un gioco di incastri di precisione! Non c’è nessuna altra vite, le armi si smontano senza bisogno di aƩrezzi, bisogna stare aƩenƟ nel rimontarle ma è solo quesƟone di praƟca. Questa è pura libidine per un ingegnere, un sapiente gioco meccanico, quasi un rompicapo, ma che funziona con affidabilità, robustezza, precisione e (mi si permeƩa l’aggeƫvo) BELLEZZA assoluta! Forse la P38 denuncia la modernità del suo progeƩo che la vuole efficente ed economica ma meno bella delle sue sorelle, un aƩrezzo da usare più che un oggeƩo da guardare. Le vedremo in deƩtaglio una per una ma senza pedanterie tecniche… per questo ci sono migliaia di siƟ che sapranno dirvi tuƩo di loro. Non farò una analisi tecnica approfondita ne’ vi annoierò con la descrizioe del loro funzionamento se non per sommi capi. Sarà una semplice chiacchierata dove vi racconterò qualcosa per ognuna di loro che spero vi possa interessare!
7

Le Pistole della Whermacht

Aug 08, 2015

Download

Documents

Sandro Degiani

Analisi superficiale e discorsiva del Trio Tedesco formato dalla Mauser C96, la Luger P08 e la Walter P38. Notizie e curiosità
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Le Pistole della Whermacht

Le pistole della Wermacht

Dal punto di vista di un ingegnere le armi da fuoco sono un campo di studio e di ricerca molto interessante. A prescindere dalle considerazioni e che sull’uso che ne fa’ (sono nate per ammazzare persone, inu le cercare altre mo vazioni) le pistole sono un campo in cui l ’ingegno umano ha speso più energie per realizzare ogge letali che racchiudano in poco peso ed ingombro soluzioni tecniche semplici ma geniali. Da quando, abbandonate dopo qua ro secoli l’avancarica e l’accensione a pietra o luminello, l’avvento di inneschi a fulminato e le polveri infumi hanno permesso di realizzare cartucce preconfezionate, le pistole hanno conosciuto in un secolo uno sviluppo impressionante. Oggi possiamo dire che siamo allo stato dell’ar te, ossia nascono sempre nuove pistole ma i modelli a cui si ispirano e di cui sfru ano i meccanismi con nuovi materiali e forme sono modelli che risalgono allo scorso Millennio. Cosi’ la Colt con nua a riproporre la sua 45 proge ata da John Moses Browning (classe 1855) che oramai ha 110 anni di vita, la Browning HP è ancora il capolavoro dello stesso proge sta e la Bere a 92 è una reinterpretazione della Walter P38… ma di questo parleremo in seguito. La Wermacht ha sempre cercato nei bandi di concorso per le pistole con sui armare i suoi eserci il meglio. Sulla eccellenza delle armi tedesche c’è poco da discutere. Da quando i francesi sono sta sul punto di ba erli solo per la superiorità dei loo fucili Chassepot 1866 nella guerra Franco-Prussiana del 1870 migliori dei loro Dreyse 1841 so o tu i pun di vista (s amo parlando dei primi fucili a retrocarica a o uratore scorrevole della storia) hanno imparato la lezione e dopo un solo anno hanno ado ato il Mauser 1871 che con il successivo modello GW98 arriverà fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Ma non siamo qui a parlare di fucili… bensì di pistole. Quando tu o il mondo era ancora alla pistola a tamburo , alla fine dell’o ocento, i tedeschi sviluppvano già modelli automa ci a caricatore che erano anni luce avan . Per cinquanta anni, atraverso a tre diverse armi da fianco, i tedeschi hanno avuto le eralmente “per le mani” i l meglio della industria armiera mondiale.

Mauser C96, Luger P08 e Walter P38… tre modelli, tre pistole, tre mi . Guardate le tre pistole qui sopra affiancate, vi dico cosa fa’ impazzire un ingegnere: ogni arma ha un a sola vite QUELLA CHE FISSA LE GUANCETTE DEL CALCIO! Tu o il resto sta’ assieme solo grazie a un gioco di incastri di precisione! Non c’è nessuna altra vite, le armi si smontano senza bisogno di a rezzi, bisogna stare a en nel rimontarle ma è solo ques one di pra ca. Questa è pura libidine per un ingegnere, un sapiente gioco meccanico, quasi un rompicapo, ma che funziona con affidabilità, robustezza, precisione e (mi si perme a l’agge vo) BELLEZZA assoluta! Forse la P38 denuncia la modernità del suo proge o che la vuole efficente ed economica ma meno bella delle sue sorelle, un a rezzo da usare più che un ogge o da guardare.

Le vedremo in de taglio una per una ma senza pedanterie tecniche… per questo ci sono migliaia di si che sapranno dirvi tu o di loro. Non farò una analisi tecnica approfondita ne’ vi annoierò con la descrizioe del loro funzionamento se non per sommi capi. Sarà una semplice chiacchierata dove vi racconterò qualcosa per ognuna di loro che spero vi possa interessare!

Page 2: Le Pistole della Whermacht

Queste pistole sono dei Mi , mi così inossidabili ced entra nell’immaginario colle vo che, per esempio, la Mauser c96 è diventata con poche modifiche che la lasciano riconoscibilissima l’arma di Han Solo in “Guerre Stellari”. La P38 è l’arma di Lupin III, i celebre cartone giaponese e quella che, con canna prolungata, 007 impugna nella prime

locandine (non nel film però. .troppo ingombrante e sformerebbe la giacca del taight.

Della Luger è forse superfluo parlarne… ogge o ambi ssimo di collezionismo e pistola inimitabile nella linea e nella meccanica, nessuno ha mai prodo o un’arma così se non gli svizzeri che però la considerarono sempre troppo cara .

La Mauser C96

Delle tre è l’unica che non è mai diventata vera e propria “Arma di Ordinanza”. Nata in calibro 7,63 Mauser con una potente, leggera e veloce pall ola appositamente proge ata, la Mauser C96 era quasi un fucile da pugno., la lunga canna e il caricatore anteriore al pon cello del grille o sono infa ispirazione tra a

da un fucile. Anche il caricatore non amovibile e caricaribile solo dall’alto mediante una lastrina con i proie li era di ispirazione tra a da un fucile ed era forse il par colare meno gradevole dell’arma, ma eravamo nel 1800! La pallo ola 7,63 Mauser è stata fino all’avvento del 357 magnum la più potente cartuccia per pistola con oltre 50 Kgm di energia e dotata di un potere di penetrazione eleva ssimo p(erforava a 150 metri 12 tavole di abete spesse un cen metro e distanziate di 10 cm.) Forse troppo perforante per essere letale come un proie le lento e pesante che fa’ danni e non a raversa il corpo del bersaglio. Questo però ne rendeva possibile l’uso, accoppiata con il calciolo in

legno che faceva da fondina e grazie all’alzo preso dal fucile Mauser tarato fino a 1000 m (!!!!!) co me una carabine a in grado di colpire un bersaglio a 300 metri! Niente male per una nistola! Pistola carissima, cura ssima nella finitura superficiale, realizzata con teutonica robustezza, la canna e l’intero castello sono un pezzo unico di acciaio forgiato e lavorato alla fresa per arrivare al pezzo finito. Pra camente si perde in truciolo quasi tre volte il peso del pezzo finito!!! La sua diffusione nonostante l’eveato prezzo fù enorme nel mondo civile perché era la prima pistol a automa ca

Page 3: Le Pistole della Whermacht

commercializzata e prodo a in serie e venne usata come arma personale anche nel mondo militare (allora mol ufficiali si comperavano personalmente l’arma da fianco) ed usata in molte guerre di fine ed inzio secolo. Per citare un esempio Wiston Churchill deve la vita ad una Mauser C96 che aveva acquistato a Londra e portato con se’ durante il periodo trascorso nell'esercito inglese come ufficiale di cavalleria. Churchill non poteva usare la sciabola perché aveva la spalla che si slogava con facilità e teneva con se’ come arma una Mauser.. Come racconta lui stesso nelle sue memorie durante la ba aglia di Omdurman contro i dervisci del Mahdi , la Mauser grazie ai suoi 10 colpi nel caricatore invece de i sei di una pistola a tamburo gli permise di uccidere a

meno di un metro da lui il se mo derviscio che lo a accava . La prima commessa militare di una certa importanza, fu quella di 5000 pezzi per la Regia Marina italiana nel 1899, presso la quale l'arma era denominata Pistola Automa ca Mod. 1899 po "Regia Marina". Uno dei mo vi principali era certo l'aspe o esteriore, che a raeva mol ssimo nonostante il nomignolo 'Broomhandle' ('Manico di scopa'), o 'coscia di pollo' affibbiato a tali armi per via del calcio. Erano una preda bellica molto ambita, tanto che tra i ro ami dell'aereo di

Francesco Baracca, asso dell'aviazione italiana, fu ritrovata una C96, che Baracca aveva tolto all'equipaggio austriaco di un aereo da ricognizione abba uto nel marzo del 1917. Sembra che esse dessero a chi le portava un senso di grande importanza e pres gio.

Mod. 1916 Rote Neun o Red 9

Durante la prima guerra mondiale, l'Esercito imperiale tedesco assegnò alla Mauser un contra o per 150.000 pistole C96 camerate per il calibro 9mm Parabellum, per compensare la lentezza della produzione della Luger P08 d'ordinanza. Questa variante è

stato chiamato il Rote Neun o, in inglese Red 9 (Nove Rosso in italiano) a causa un gran numero "9" impresso a caldo e dipinto in rosso sulle guance e del calcio, al fine di evitare errori di caricamento con la cartuccia da 7,63 mm. Dei 150.000 pezzi commissiona , solo circa 137.000 furono consegna prima della fine della guerra.

M30 per la Lu waffe

Il governo tedesco acquistò 7.800 pistole della versione commerciale M30 per l'u lizzo da parte della Lu waffe. Queste armi portano i punzoni di acce azione della Wehrmacht.

Dopo la guerra, quest'arma con nuò ad a rarre mol clien civili, milita , paramilitari. In Spagna e Cina nacquero dei cloni (la Bolo Cinese e la Astra spagnola ma venne prodo a anche in Persia) che offrivano anche versioni a fuoco

Page 4: Le Pistole della Whermacht

automa co con cariicatori da 20 colpi. Modello 712 SchnellFeuer

Quando la Mauser si ritrovò mol ssimi 'cloni' sul mercato rispose con lun nuovo modello, la Mauser Modello 712, che perme eva il fuoco automa co in condizioni di elevata sicurezza rispe o alle copie realizzate da altri Paesi. Il caricatore adesso si infilava dal diso o e poteva contenere fino a 20 colpi. Un sele ore perme eva di selezionare il colpo singolo o la

raffica con nua. Il peso rido o dell’o uratore e la potenza della pallo ola la portavano a oltre 800 colpi al minuto e svuotavano il caricatore in poco più di un secondo mentre la pistola diventava difficilmente controllabile. Una di queste armi uccise Alessandro I di Jugoslavia.

Nella Seconda Guerra Mondiale era ancora al fianco di mol ufficiali anziani che la esibivano come un trofeo di famiglia e usata anche perché la pallo ola 7,63 Mauser era iden ca alla Tokarev 7,62 delle pistole russe.

La Luger P08

Nata da un idea geniale ed una bru ssima pistola… la Brochard del 1896. Brocherd mise a punto il meccanismo del ginocchiello che Georg Luger avrebbe usato nella sua immortale creatura., ma non ebbe successo perché la pistola era bru ssima , sbilanciata, ingombrante e anche molto delicata nel funzionamento. Nel 1899 Luger ci riprovò da solo e disegno la “Luger parabellum” operando una sintesi meccanica ed una razionalizzazione geniale. L’arma divenne nel 1908 arma di ordinanza con la sigla di P08.

Unica rappresentante (per tacere della nonna Brochard) delle pistole ad u lizzare uno o uratore a snodo (o ginocchiello), o uratore preso pari pari dalla mitragliatrice Maxim che a sua volta si ispirava al meccanismo del Winchester 64 a leva. Sembra un meccanismo arcano e invece funziona ed anche bene! L’o uratore è composto da tre pezzi, incerniera tra di loro con perni. I perni sono allinea in modo che so o la forza di rinculo si comportano come un pezzo solido ed arretrino assieme. A un certo punto della loro corsa trovano un piano inclinato (nel caso della Luger l’ale a sul castello posteriore) e l l’allineamento viene disturbato sollevando il perno centrale. Questo

Page 5: Le Pistole della Whermacht

so o la spinta si piega verso l’alto (come un ginocchio) e lascia arretrare ancora l’o uratore caricando nel contempo la mola che poi riarma la pistola. Nel ritorno camera la nuova cartuccia e ricomposto l’allineamento l’o uratore è di nuovo chiuso! La scelta di inclinare il calcio per porgere le pallo ole in asse con la canna, oltra a facilitare l’inserimento è anche molto confortevole nella impugnatura anche se la pistola forza il polso nella posizione di sparo .

La Luger Venne impiegata per la prima volta dall'esercito svizzero nel 1900 con un munizionamento da 7,65 mm Parabellum e con il nome di Ordinanzpistole 00. Le Luger svizzere hanno la canna so le e più lunga, la sicura dorsale e negli anni hanno cambiato diverse soluzioni di impugnatura e zigrinatura del ginocchio. Nel 1902 apparve un nuovo modello in calibro 9 mm Parabellum che fu ado ato dalla marina tedesca nel 1904. Nel 1908 infine la Luger fu ado ata dall'esercito imperiale tedesco presso il quale prestò servizio sino al 1938 come pistola d'ordinanza e fino alla fine della seconda guerra mondiale. Di quest'arma esistono almeno 35 versioni principali. Oltre che dalla DWM, le P08 furono prodo e dalla Simson, dalla Krieghoff, dall'arsenale di Erfurt e dalla Mauser; le P08 svizzere furono prodo e dalla Waffenfabrik di Berna. Furono costruite almeno altre 400 000

Luger fino al 1943, quindi anche dopo l’adozione della P38 nel 1938 come arma di ordinanaza, perché la Luger era preferita dagli ufficiali per il pres gio che conferiva. La Finlandia ado ò nel 1923 una versione della P08 in calibro 7,65. Per ironia della sorte, anche Israele, al momento della sua formazione, dove e u lizzare le P08. L'Olanda ordinò alla Vickers inglese una versione della P08 tedesca,. l Portogallo ado ò in successione due modelli della Luger, il Parabellum M908 e il Parabellum M/4'.

Luger 1899 Parabellum

Luger Svizzera - Ul ma serie con sicura dorsale e impugnatura dri a.

Luger P08

Page 6: Le Pistole della Whermacht

Luger Ar lllery con canna da 200 mm

Luger Ar lllery con Trommelmagazin e calciolo - Impiegata sopra u o dagli equipaggi degli U-boote perché poco ingombrante, smontabile e più efficiente di un fucile con i suoi 30 colpi

La Walter P38 La Walther P38 nasce nel 1938 come sviluppo della AP (Armee Pistole) e HP (Heeres Pistole). L'anno stesso la pistola venne ado ata dall'esercito tedesco col nome di P38 (da "Pistole 1938", distribuita però solo dal 1940) e dal 1939

divenne anche la pistola d'ordinanza dell'esercito svedese con la sigla M39. Venne anche proposta sul mercato civile, dalla Walther, come modello "P.38" (con il "punto" tra le era e numero per aggirare il divieto di vendita di armi con denoninazione militare). Laa P38 nasce dalla esigenza di fornire all’esercito un’ arma da fianco in grandi numeri, economica e robusta, affidabile e d efficiente. La Luger aveva il “dife o” di essere un arma costosa, producibile solo da industrie specializza ssime ed a rezzate, richiedeva molte lavorazioni dal pieno con spreco di materiale.

Page 7: Le Pistole della Whermacht

La Walter proge ò una pistola moderna, sempre in calibro 9 Parabellum come la Luger, forse non altre anto bella ed affascinante, ma con mol pregi e miglioramen . Tanto per iniziare era una pistola a doppia azione, ossia il cane veniva armato la prima volta premendo il grille o (poi lo armava dire amente il carrello nella sua corsa di riarmo). Questo perme eva di portare l’arma con il colpo in canna in piena sicurezza, grazie anche al percussore inerziale ed averla sempre pronta al fuoco. Mentre la Luger doveva essere armata o si doveva rischiare di girare con il colpo in canna e il percussore armato cosa non igienica! Questo si pagava con una corsa del grille o un po’ lunga. La canna era totalmente scoperta e quindi l’estrazione del bossolo era sicura senza pericolo di inceppamen . La chiusura era a blocche o oscillante con due tenoni , robusta ed affidabile, L’impugnatura dri a facilitava la mira.

Tu e queste cose si trovano prese pari pari nella Bere a 92 e le due armi affiancate denunciano la parfentela anche nelle forme con la Bere a che si dis ngue solo per avere ill carrello che si prolunga ai fianchi della canna (ma sopra la canna è scoperta come nella P38). La posizione quasi iden ca della sicura, delle leve di blocco carrello e di smontaggio sono le più eviden tes moni che l’oraganizzazione meccanica è iden ca.

La Walter si è dimostrata più longeva della Luger che dal 1940 non viene più prodo a se non in rarissimi esemplari da collezione da armieri specializza ssimi. Dopo la guerra rimase al fianco dell’Esercito tedesco e della polizia nella versione con fusto in alluminio più leggera e venne ado ata anche in Francia dalla Gendarmerie e prodo a dalla Mahurin. Malgrado l’anzianità del proge o è tu ’oggi una o ma arma e d è stata prodo a dalla Walter fino alla fine degli anni 90 chiudendo la produzione con il modello celebra vo dei 50 anni di servizio.