UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di Beni Culturali Archeologici e Storico-Artistici TESI DI LAUREA Le armille nella Cultura di Golasecca, area occidentale. Tipi, cronologia, utilizzo e contesti di rinvenimento. Relatore: Prof. Alessandro Mandolesi Candidata: Clarissa Cavezzale Mat. 714607 Anno Accademico 2011-2012
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Le armille nella Cultura di Golasecca, area occidentale. Tipi, cronologia, utilizzo e contesti di rinvenimento.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
Corso di Beni Culturali Archeologici e Storico-Artistici
TESI DI LAUREA
Le armille nella Cultura di Golasecca,
area occidentale.
Tipi, cronologia, utilizzo e contesti di rinvenimento.
Relatore: Prof. Alessandro Mandolesi
Candidata: Clarissa Cavezzale
Mat. 714607
Anno Accademico 2011-2012
Ringrazio il Dott. Francesco Rubat Borel, Archeologo del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali-Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo
Antichità Egizie per la pazienza, l’aiuto e il tempo che mi ha dedicato nel realizzare
questo lavoro.
2
INDICE
INTRODUZIONE: LA CULTURA DI GOLASECCA p. 4
1. LE ARMILLE: DEFINIZIONI, LUOGHI DI
RINVENIMENTO E CRONOLOGIA p. 13
2. SCHEDE p. 22
Armille a capi aperti p. 23
Amille in filo di bronzo p. 57
Armille a capi sovrapposti p. 66
Armille a nastro p. 87
Armille in ferro p.139
Armille in lignite p.140
Armille in pietra p.141
3. CARTA DEI LUOGHI p. 143
4. ELENCO DELLE LOCALITA‘ p. 144
CONCLUSIONI p. 148
BIBLIOGRAFIA p. 151
3
INTRODUZIONE: LA CULTURA DI GOLASECCA
La cultura di Golasecca1 è una facies della prima età del Ferro che si è formata in un
ampio territorio dell’Italia settentrionale, fra Piemonte orientale2, Lombardia
settentrionale, Canton Ticino e Val Mesolcina.
Viene così chiamata perché le prime tombe che hanno permesso di identificare
questa cultura provengono da Golasecca, un piccolo centro nella provincia di Varese.
Questa civiltà affonda le sue radici nel XII sec. a. C., alla fine dell’età del Bronzo.
E’ infatti più chiaro, grazie agli studi di De Marinis, che vi è una stretta correlazione
fra la cultura Protogolasecchiana della fine dell’età del Bronzo e la cultura di
Golasecca.
La cultura Protogolasecchiana, erede della tradizione di Canegrate, si articola in tre
diversi orizzonti cronologici:
PG I: Ascona I (XII sec. A.C.), inquadrabile cronologicamente grazie alla fibula ad
arco di violino rialzato e alle urne biconico lenticolari;
PG II: Ascona II (XI sec. A.C.), inquadrabile cronologicamente grazie alla fibula ad
arco semplice della foggia più antica, dalle urne biconiche e dalle scodelle carenate;
PG III: Cà Morta-Malpensa (X sec A. C.), inquadrabile cronologicamente grazie alla
fibula ad arco semplice decorato a tortiglione nella parte sopra la staffa o ad arco
leggermente ingrossato.
Per questo periodo la documentazione è nota principalmente dalle necropoli e da
qualche ripostiglio.
4
1 DE MARINIS, 2007.
2 Per quanto riguarda l’area piemontese, questa è divisa in tre partizioni territoriali, ben definite a partire dall’ Età del Ferro. A sud del Po la Liguria interna, è delimitata in base al corso del Tanaro e dei suoi affluenti a sinistra e i valichi alpini verso la costa. La cultura di Golasecca invece si sviluppa nel territorio delle province di Verbania Vercelli e Novara.Per le province di Torino e Biella, si parla di un areale Taurino-Salasso, definito dalla presenza dell’inumazione, presente a Biella solo dal VII-VI sec. a. C. Dal Protogolasecca fino al G IC, l’area del Biellese era molto vicina alla cultura Golasecchiana.Vedi GAMBARI, 1998.
Gli abitati sono pochi3 e sono rappresentati da piccole comunità di villaggio, con una
distribuzione della ricchezza uniforme e organizzati in una gerarchia articolata.
Le necropoli che hanno restituito maggiore documentazione, e che quindi
permettono di identificare le principali caratteristiche di questo periodo formativo,
sono essenzialmente quattro: Ascona, Como, Malpensa e Morano Po.4
Per quanto riguarda le tombe di tipo Ascona, per gli oggetti di ornamento, nelle
tombe femminili si trovano fibule, bracciali o armille a capi aperti, perle di vetro,
anelli, orecchini a doppio filo di bronzo; le tombe maschili invece contengono
spilloni.
Il rito funerario in uso nel Bronzo finale, comune alla successiva cultura
Golasecchiana è il rito crematorio: il defunto viene bruciato su una pira funeraria
mentre indossa gli oggetti di ornamento caratteristici del suo ruolo; successivamente
vengono raccolti i suoi resti e deposti in un’urna fittile di forma biconica. Questa è
inserita in una tomba a pozzetto o in nuda terra e può essere sotto tumulo e spesso
circondata da recinti quadrangolari o circolare di ciottoli.
L’urna è accompagnata da eventuali oggetti di corredo come un bicchiere accessorio
che nel Protogolasecca e poi nella cultura di Golasecca contiene dei liquidi5.
I corredi funerari sono molto modesti6 ed omogenei fra loro.
All’interno della tomba la ceramica ha forme standardizzate: si ha quasi sempre un
vaso biconico, una ciotola-coperchio e quello che permette di comprendere la
differenza cronologica è l’evoluzione di queste forme.
Una decorazione tipica del Protogolasecca fino al GIC (700 a. C.) è la decorazione a
falsa-cordicella7.
5
3 Gli abitati meglio conosciuti sono quelli della bassa pianura come Vidolasco, Miradolo, Badia Pavese. Vedi DE MARINIS, 2001.
4 DE MARINIS, 2001.
5 A Pombia è stato possibile analizzare i resti di una bevanda fermentata che si è poi rivelata molto simile a quella che noi consideriamo birra. Per approfondire: GAMBARI, 2001.
6 DE MARINIS, 2004.
7 Questo tipo di decorazione è fatta sulla ceramica ancora fresca. Dopo aver plasmato la forma,viene presa una verga di rame ritorta e la si appoggia sulla ceramica con una lieve pressione. Vengono così lasciate piccole tacchette una vicino all’altra che ricordano il filo di una corda.
La differenza fra una tomba di sesso maschile o femminile è data dalla diversa
tipologia degli oggetti relativi all’abbigliamento: in una tomba femminile si
trovavano fibule ad arco semplice o ingrossato, fusaiole e rocchetto.
Per gli uomini era comune uno spillone o una fibula ad arco serpeggiante, raramente
qualche arma. Le armi all’interno delle tombe sono inizialmente cuspidi di lancia in
bronzo, con lama fiammata o foliata. Più raro il ritrovamento di spade8 che
intendevano sottolineare il ruolo sociale di un particolare signore-capo9.
Un altro carattere che inizia a delinearsi alla fine dell’età del Bronzo, e che sarà
molto importante anche nei secoli successivi, è l’apertura ai contatti e agli scambi
con il mondo transalpino nord occidentale da una parte e dall’altra con la penisola
italiana e con quella che poi sarà l’Etruria.
Gli oggetti che nel Protogolasecca arrivano dall’Europa transalpina sono le perle
d’ambra tipo Allumiere che sono state ritrovate sia nei territori facenti parte della
cultura del Protogolasecca, sia in altri punti della penisola, come in Veneto e in Italia
centrale.
Verso il X sec.a.C. l’area che ha una maggiore concentrazione demografica è quella
attorno a Como.
A partire dal IX sec. a.C. gli abitati della bassa pianura vengono abbandonati per
concentrarsi sull’alta pianura e nella fascia sub-alpina. Questo abbandono è dovuto
ad un cambiamento di carattere climatico: vi è infatti un passaggio da un clima Sub-
boreale a uno Sub-atlantico con la conseguenza di una maggiore piovosità e
l’espansione dei ghiacciai alpini dovuta ad un abbassamento della temperatura estiva.
Un clima più umido, in una zona con vari corsi d’acqua senza argini sicuri, ha
portato fenomeni di alluvionamento ed impaludamento che hanno spinto gli uomini a
cercare aree più asciutte e vivibili.
6
8 Di tombe contententi una spada nel corredo in questo periodo se ne conoscono solo tre.T.292 Cà Morta, una nella necropoli di Moncucco e una terza nella cava Ballerini, più recente delle
altre due.
9 DE MARINIS, 2004.
E’ proprio intorno al IX-VIII sec a.C. che i centri di Ameno, Golasecca, Castelletto
Ticino e Sesto Calende cominciano ad essere attivi sulle sponde del fiume Ticino,
mentre nei dintorni di Como vi è un incremento della concentrazione demografica.
L’estensione delle necropoli di Castelletto Ticino mostra la particolarità di questo
centro e di quelli vicini: le numerose persone che vivono sulle sponde del Ticino, non
basano la loro sussistenza sull’agricoltura e sull’allevamento, ma dipendono
fortemente dai rifornimenti esterni di generi alimentari10.
La loro economia è basata soprattutto sulle attività connesse al commercio fluviale e
all’artigianato. Il Ticino, il maggiore degli affluenti del Po, nasce dal Lago Maggiore
che regolarizza il flusso delle acque del fiume e permette così una buona viabilità11.
I centri protourbani golasecchiani, non a caso, iniziano a crescere in modo
direttamente proporzionale all’intensificarsi degli scambi12 fra Etruschi e Celti
d’Oltralpe intorno all’VIII-VII sec. a.C13.
L’importanza della cultura di Golasecca risiede nel fatto di aver svolto la funzione di
tramite tra il mondo Mediterraneo e quello dell’Europa centro occidentale.
Infatti, dall’Europa nord-occidentale arrivavano materie prime come lo stagno,
indispensabile per la produzione del bronzo e richiesto da tutto il mondo
mediterraneo.
Greci ed Etruschi riescono ad ottenere lo stagno in alcuni periodi attraverso il
corridoio del Rodano e la colonia Focese di Marsiglia, in altri periodi solo grazie ai
passi Alpini controllati dalla cultura Golasecchiana.
Nella seconda metà dell’VIII14 sec. a.C. cominciano a comparire tombe di spicco,
caratterizzate da un corredo ricco, composto anche da oggetti frutto di scambi
culturali fra popoli limitrofi. E’ in questo periodo che i contatti con il mondo
mediterraneo iniziano a farsi sempre più intensi.
7
10 GAMBARI, 1998.
11 DE MARINIS, 2004.
12 PEARCE M., 1994.
13 DE MARINIS, 2007.
14 DE MARINIS, 2004.
L’adozione del seppellimento del carro in area golasecchiana15 avviene, come mostra
la Tomba del Carrettino a Como16, grazie alla mediazione di Bologna. Questa tomba,
seguendo la tendenza iniziata nell’VIII sec. a.C. con la Tomba della vigna di Mezzo e
la Tomba della spada di Moncucco, evidenzia l’acquisizione da parte del ceto
“aristocratico” di modelli culturali ed ideologici tipici del mondo halstattiano ed
etrusco.
Queste tombe, grazie ai loro ricchi corredi e ai loro oggetti di valore17, rispecchiano
le caratteristiche dell’VIII sec. a.C. cioè un’accentuata tendenza verso stabili
differenziazioni socio-economiche nata grazie ad un processo di stratificazione
sociale.
Nel VII sec. a. C. le aree Golasecchiane iniziano ad avere influssi culturali esterni
differenti.
A Como è sempre più avvertibile un’influenza paleoveneta più che etrusca: qui sono
comuni situle che invece non sono attestate nei ritrovamenti dell’area Golasecchiana
e di Castelletto Ticino.
Una differenza fra l’area occidentale e orientale è quella della scelta diversa dell’urna
come cinerario.
Nell’area di Castelletto Ticino-Sesto Calende-Golasecca18 è attestato principalmente
l’uso di cinerari biconici19.
Per quanto riguarda l’area Comasca, vengono utilizzate le situle in deposizioni
femminili, mentre le biconiche in quelle maschili 20.
Continua comunque ad essere presente sopra l’urna un coperchio e all’interno
dell’urna un bicchiere accessorio.
8
15 EMILIOZZI, 1998.
16 Databile al GIB.
17 All’interno della Tomba del Carrettino vi erano numerosi beni di prestigio ed oggetti “esotici” di derivazione etrusco-tirrenica come un’anfora proveniente da Veio e due patere baccellate provenienti da Vetulonia; in più anche alcuni morsi equini di tipo tracio-cimmerico e manufatti felsinei come un’ascia tipo San Francesco e una tazza in bronzo.
18 LORRE, CICOLANI, 2009.
19 Vi sono però anche attestazioni di alcune situle usate come cinerari ad esempio a Castelletto Ticino, in una tomba di VIII sec. a. C. nella Strada del Maneggio, dove è stato ritrovato un esemplare di situla. Vedi CERRI, SQUARZANTI, 2011
20 A causa di una più elevata influenza atestina, rispetto a quella etrusca.
Sempre nel VII sec. a.C, nell’area della cultura di Golasecca i corredi femminili sono
sempre meno complessi e ricchi rispetto a quelli maschili.
A Como questa differenza non è percepibile, infatti iniziano ad esser deposti nelle
tombe femminili oggetti che denotano un certo lusso come le fibule con lunghe
catenelle, pendagli a doppia spirale, pendagli con corallo grezzo, perle e tubetti in
pasta vitrea o ambra, entrambi importati21.
Per quanto riguarda le deposizioni maschili, Como condivide con Este il venir meno
della connotazione guerriera nelle tombe maschili di grado elevato, a differenza
invece di quanto accade nell’area occidentale, almeno fino al VI sec.a. C.
La floridezza determinata dai traffici porta ad un generale arricchimento economico
dell’area e, in alcuni casi, ad una concentrazione eccezionale di alcuni beni nella
mani di pochi; esempi di questa affermazione sono le tombe di due guerrieri di Sesto
Calende22, datate fine VII-inizio VI sec. a. C. dove sono stati ritrovati i resti di un
carro e finimenti equini.
La somiglianza dei corredi fra le due tombe di Sesto Calende porta a ritenere che il
divario cronologico fra le due tombe sia di una sola generazione. Si hanno di fronte
probabilmente due tombe appartenenti ad una stessa dinastia, forse un padre ed un
figlio, che hanno governato sul territorio di Sesto Calende-Golasecca-Castelletto
Ticino con un’autorità di tipo principesco.
Dal VI sec. a. C. si ha una intensificazione dei rapporti fra Italia ed Europa
centroccidentale23, grazie soprattutto ai contatti fra i due versanti alpini e al ruolo
della cultura di Golasecca di “ponte” fra queste due aree24. Sono stati ritrovati a Nord
delle Alpi numerosi oggetti frutto di questi scambi; l’oggetto più spettacolare è la
kline deposta in una tomba principesca, (Baden-Wüttemberg, Germania). La tecnica
utilizzata è tipica degli artigiani Golasecchiani: è chiaro infatti che oltre a beni
materiali, a partire dal VI sec. a.C., mercanti e artigiani golasecchiani sono presenti
9
21 L’ambra era un materiale importato dalla zona Baltica, per approfondire vedi DE MARINIS, 2007.
22 Per le tombe di guerriero di Sesto Calende: DE MARINIS,1973.
23 RUBAT BOREL, 2011.
24 RUBAT BOREL, 2011.
nell’area halstattiana occidentale per importare e produrre sul posto manufatti come
vasellame bronzo e oggetti d’abbigliamento.
Sempre nel VI sec.a. C. la ceramica migliora molto nella qualità: inizia ad esser
prodotta al tornio lento con un impasto più depurato e fini ingobbiature che mostrano
un effetto levigato, quasi lucente.
Una tecnica che nasce in questo periodo è la copertura del vaso con delle lamelline
metalliche sulla superficie25. A Como inizia ad essere utilizzata dal VI sec. a.C,
mentre nell’area di Golasecca si hanno ceramiche decorate con questa tecnica già dal
primo periodo, ma la sua maggiore diffusione si ha nel VI sec. a.C.
Durante il GIIB, alcune forme ceramiche mostrano la decorazione a stampiglia che
copre tutta la superficie del vaso. I motivi principali sono spirali, scudetti, Z,
svastica, uccelli acquatici stilizzati e a S.
Nel GIIIA questa decorazione continua ma cambiano i motivi decorativi dello
stampo; ora sono sempre isolati o a coppie, al massimo tre vicini. I motivi figurativi
si trasformano diventando più complessi: cavalli, cavalieri, volatili diventano
frequenti.
A Como si sviluppano doppieri26 e vasi a tre coppe a destinazione rituale nei corredi
funerari femminili più ricchi.
A partire da V sec. a.C., nel GIIIA, all’interno del territorio Golasecchiano vi sono
importanti cambiamenti.
L’abitato viene abbandonato improvvisamente fra il GIIB e GIIIA.
Como diventa così il maggiore centro dell’area della cultura di Golasecca; tutta la
zona a sud di Bergamo, il Lodigiano, la Lomellina e intorno a Bellinzona appaiono
ora densamente abitate.27
Poco dopo la metà del VI sec. a.C. nuovi centri etruschi vengono fondati a nord del
Po. Nascono in questo periodo i centri di Forcello di Bagnolo S. Vito e Spina.
10
25 DE MARINIS, 2007.
26 DE MARINIS, 2004.
27 DE MARINIS, 1981.
Attraverso i porti adriatici e attraverso Bologna arrivano a Bagnolo San Vito i
prodotti greci e dell’Etruria interna che potevano poi continuare il loro viaggio lungo
il Mincio fino a Como.
Poco dopo, nel V sec. a.C. vi è anche la fondazione di Milano, città che diventerà da
lì a poco capoluogo degli Insubri. In stretta connessione con Milano è la
rivitalizazione da parte degli Etruschi di Genova: questo emporio è da ricollegare alla
numerose vie che gli Etruschi in questo periodo hanno aperto per raggiungere la
pianura padana e i valichi alpini.
L’abitato protostorico di Como raggiunge il suo massimo sviluppo nel VI-V sec. a.C.
grazie ai rapporti fra Etruria Padana e Celti d’Oltralpe.
Questi scambi28 commerciali hanno portato grandi ricchezze e notevoli cambiamenti
culturali, riscontrabili anche nei dati archeologici29.
La ceramica è ora modellata al tornio veloce ed imita fogge tipiche del mondo
etrusco, come le ciotole a profilo continuo arrotolato dipinte a campitura piena, le
brocche a becco rialzato e i mortai con alto labbro ingrossato verso l’esterno a fascia
oppure a mandorla. Compaiono servizi di lusso per il consumo del vino, costituiti da
vasellame bronzeo importato dall’Etruria.
Tra le importazioni compare la ceramica attica, dalle tombe provengono kylikes a
figure rosse o a vernice nera, kantharoi del tipo St. Valentin, skyphoi a civetta,
lekandies a figure rosse.
L’aumento della ricchezza è sottolineato anche dalla presenza di materiali preziosi
come oro, argento e corallo, presenti ad esempio in grande quantità in un servizio da
toilette rinvenuto nel 1842 alla Ca’ Morta.
I manufatti di importazione etrusca o greca, specialmente il vasellame bronzeo,
vengono avviati verso i passi alpini, ma i Golasecchiani vi aggiungono anche loro
manufatti di minor pregio: sono state ritrovate ciste a cordoni del tipo ticinese o
situle renano-ticinesi.
11
28 GAMBARI, 2004.
29 PEARCE M., 1994.
Questa rete di traffici comprende anche notevoli quantità di materie prime che
dall’Europa nord occidentale raggiungevano la penisola italiana: lo stagno dalla
Cornovaglia e l’ambra dal Baltico sono i due esempi principali30.
L’Italia, in particolare l’Etruria, manda in Grecia notevoli quantità di cereali e di
carne salata, in cambio riceve vino, olio, corallo ed incenso. Del vino che arrivava a
Bagnolo S. Vito, una parte continuava il suo viaggio, in contenitori più adeguati al
trasporto via terra, fino ai territori d’Oltralpe.
A partire dal 450 a.C., ha inizio la fase La Tène, nell’area medio-renana e della
Champagne. Questa cultura si espande rapidamente raggiungendo tutto il mondo
celtico. La cultura di Golasecca continua a fare da tramite ed alcuni gruppi di
guerrieri e artigiani iniziano a muoversi vero l’Italia, soggiornandovi per periodi più
o meno lunghi presso Etruschi, Veneti e Golasecchiani. Fra il 400 e il 380 a. C. la
cultura di Golasecca scompare e si parlerà dal 380 a. C. di La Tenè Padano per
quanto riguarda l’area nord occidentale dell’Italia. Infatti nel 388 a .C. le precedenti
infiltrazioni galliche diventano una vera e propria invasione, portando così alla fine
dell’Etruria Padana e quindi, di conseguenza, anche alla fine dei vari traffici
commerciali tra mondo mediterraneo, Etruria padana, Como e Celti d’Oltralpe.
1230 DE MARINIS, 2007.
LE ARMILLE: DEFINIZIONI E LUOGHI DI RINVENIMENTO
L’armilla è il nome latino del “bracciale” e deriva da armus, braccio.
Nell’antica Roma le armillae erano prerogativa prevalentemente femminile ma
potevano essere indossate anche dagli uomini.
Nella cultura di Golasecca, l’armilla era indossata sia dagli uomini che dalle donne
quasi sicuramente fin dalla tenera età, come dimostrano rinvenimenti di tombe di
bambini con armille all’interno31.
Il contesto di ritrovamento di questa classe di oggetti è di tipo quasi esclusivamente
funerario; infatti i ripostigli nell’età del Ferro sono pochissimi perchè sono un
fenomeno tipico dell’Età del Bronzo.
La facies golasecchiana utilizza il rito crematorio e il defunto che veniva bruciato
indossava i suoi vestiti e gli ornamenti utilizzati anche in vita. A dimostrazione di ciò
si hanno numerosi esemplari deformati dal calore del rogo funebre e altri dove il
fuoco ha permesso ad una parte di frammento di osso del defunto di “fondersi” con il
metallo dell’armilla.
Le armille vengono recuperate insieme ai resti del defunto, e non è possibile avere
una collocazione certa del punto del braccio in cui l’armilla veniva indossata.
Si pensa che la maggior parte dei bracciali venissero infilati nell’avambraccio e
quindi, guardando il diametro sarebbe possibile riuscire a fare una stima e ipotizzare
l’appartenenza ad un individuo di età adulta o di giovane età.
Le armille riportate in questo catalogo, arrivano dai siti dell’area occidentale di
Golasecca ma si è deciso di inserire anche quelle provenienti da centri del Piemonte
e della Valle d’Aosta.
Le armille possono essere suddivise in tipologie differenti in base alle loro
caratteristiche.
13
31 Come ad esempio l’armilla appartenente ad un infante fra gli 0-6 anni ritrovata a Castelletto Ticino, via del Maneggio, Tomba 17/01. vedi CERRI e SQUARZANTI, 2011, p. 115.
Renato Peroni 32aveva dieci tipi di armille in area golasecchiana e le aveva collegate
alla cronologia data dalle fibule.
Peroni aveva all’interno della sua tipologia, gli elementi più caratteristici; elementi
che terrò in considerazione nella mia tipologia, come il gancio tipo Valtravaglia o
l’armilla con le estremità sferoidali, ma che suddividerò ancora distinguendo gli
esemplari in base al corpo, alla sezione ai capi.
Un’altra tipologia elaborata è quella della Roncoroni33, che ha diviso le armille
catalogate in un primo gruppo comprendente armille a capi aperti e sovrapposti34,
ulteriormente suddivise in sezione piano-convessa e biconvessa e a capi arrotondati e
rastremati.
Un altro tipo è costituito da armille a sezione circolare ed estremità modellate con
due lievi costolature. L’ultimo tipo del primo gruppo, ha sezione circolare ed
estremità profilate a due globetti preceduti da un fascio di linee incisi o da sottili
costolature. A parte considera alcune armille che hanno caratteristiche proprie. In un
gruppo successivo poi ancora quelle a nastro con bordi assottigliati e in un unico
gruppo tutti i rimanenti bracciali del tipo a filo di bronzo.
Per quanto riguarda il catalogo qui presentato, le armille si dividono in :
- Armille a capi aperti, cioè con le terminazioni del bracciale che non si toccano fra
di loro;
- Armille a capi sovrapposti, con le terminazioni che si sovrappongono;
- Armille avvolte a spirale ovvero il corpo dell’armilla viene più volte arrotolato
mantenendo però lo stesso diametro di circonferenza.
- di forma perfettamente circolare, ad anellone.
14
32 PERONI et alii, 1975.
33 RONCORONI, 2005.
34 Secondo la Roncoroni la suddivisione fra armille a capi aperti e a capi sovrapposti è marginale, in quanto la forma originale potrebbe essere stata intenzionalmente deformata per motivi di carattere rituale o determinata dalla moda. A parer mio invece è comunque importante suddividere le due tipologie, cercando, quando è possibile di dare tutte le informazioni possibili.
Il corpo dell’armilla può essere:
- in verga o a corpo massiccio, cioè completamente pieno;
- cavo, cioè vuoto all’interno;
- in filo, in doppio filo o in filo ripiegato, che al contrario del doppio filo, è un filo
singolo che presenta ad uno dei capi un occhiello35;
- a nastro, cioè formato da una lamina, piastra molto sottile in metallo.
Il corpo è solitamente la parte dell’armilla più estesa ed è quella che può presentare
alcune decorazioni, come ad esempio trattini incisi, costolature etc.
Un’altra caratteristica distintiva riguarda la sezione che è un taglio perpendicolare
effettuato sul corpo dell’armilla.
Vi sono sezioni diverse, da quelle più semplici a quelle invece più complesse.
Quelle riportate in questa raccolta sono:
- sezione circolare;
- sezione lenticolare, a forma di lente;
- sezione biconvessa, entrambi i profili sono convessi;
- sezione piano-convessa o a “D”, una sola parte è convessa, mentre l’altra è piana;
- sezione triangolare;
- sezione rettangolare;
- sezione poligonale, presenta più di 4 lati di misure differenti;
- sezione a croce;
- sezione profilata, presenta alcune scanalature ed è molto complessa.
Le terminazioni sono appunto i “capi” dell’armilla. Anche questi possono avere
decorazioni differenti che contribuiscono a definire la tipologia del bracciale:
- estremità semplici, cioè senza particolarità che differenziano i capi dal corpo;
- estremità tronche, dove è possibile vedere chiaramente la sezione del corpo
dell’armilla;
15
35 Peroni aveva diviso invece in due tipologie diverse le armille in filo di bronzo avvolto a spirale e armille in doppio filo di bronzo.
- estremità rastremate, cioè la misura dell’altezza dei capi è minore rispetto alla parte
centrale del corpo dell’armilla;
- estremità ingrossate, dove la misura dell’altezza dei capi è maggiore rispetto alla
parte centrale del corpo dell’armilla;
- estremità con terminazione a globetto, cioè un piccolo pomello che solitamente
presenta lo stesso diametro della sezione del corpo. A volte può essere doppio e
preceduto da una o più costolature;
- estremità con terminazione a pomello, di forma circolare e di misura maggiore
rispetto al corpo dell’armilla;
- estremità a tamponi, cioè i capi terminano con piccoli dischetti piatti, solitamente
di forma circolare o ellissoidale;
- estremità a riccio, cioè quando il corpo dell’armilla termina avvolgendosi e creando
una spirale che ha scopo decorativo;
- Chiusura tipo Valtravaglia36, formata da un foro rettangolare ad un capo, mentre
nell’altro vi è un gancio che termina ad occhiello.
Basandomi sulle armille presenti in questo catalogo, si tenterà di osservare lo
sviluppo cronologico di ogni tipo.
Le armille a capi semplici con corpo massiccio e sezione circolare, sono presenti fra
il GIIAB e il GIIIA. I principali ritrovamenti si hanno nella zona della provincia di
Varese e della provincia di Novara, un esemplare proviene invece da Miradolo (PV).
Per quanto riguarda il tipo con la sezione lenticolare, un’armilla proveniente da
Castelletto Ticino, località Dorbiè mostra un cronologia più antica: dal GIC-IIA
Esemplari appartenenti a questa tipologia si ritrovano fino al GIIIA nella provincia di
Pavia e di Milano.
16
36 Chiamata così dal nome del luogo da dove proviene il maggior numero di queste armille, oggi Castelveccana (VA)Peroni, aveva individuato un Tipo Valtravaglia, basato appunto sulla particolare chiusura a gancio. Vedi PERONI et alii, 1975.
La sezione biconvessa è attestata, nell’area presa in esame, solo dal GIIAB, mentre
per quanto riguarda la sezione a “D”, si trova un esemplare appartenente al VI sec.
a.C.37
La sezione triangolare ha diversi esemplari. Una datazione sicura è quella data da
Giaretti, Rubat Borel e Venturino Gambari, che attribuiscono a due esemplari di
armilla a Valdieri (CN), una datazione fra la seconda metà del VI e l’ inizio del V sec.
a. C.38
Per quanto riguardano gli esemplari nel volume di Pauli39, provenienti da San
Bernardino di Briona, una possibile datazione al GIIB non è da escludere. Un’armilla
con le stesse caratteristiche e con una decorazione comune al GIIB, proveniente da
Galliasco (VA).40
La sezione rettangolare41 è diffusa nell’area della provincia di Novara, sia a Briona
che a Pombia e copre l’arco cronologico del GIIAB fino al GIIB pieno.
La sezione poligonale è presente nelle armille di Crissolo (CN), datate VII-VI sec.
a.C. Stessa datazione si può attribuire quindi a due esemplari provenienti da Ameno.
Mentre un esemplare da Briona (NO), è riferibile al GIIB, grazie anche alla
decorazione simile ad altri esemplari del GIIB42.
Per le armille a capi aperti con estremità ingrossate e tronche e sezione a croce non
ho trovato confronti: gli unici due esemplari appartengono alla zona di Varese, presso
Castello Valtravaglia43, oggi Castelveccana. Entrambi sono datati GIIB.
Per l’armilla a capi aperti con estremità modanate non ho trovato nelle aree indagate
altri esemplari e quindi non posso stabilire attualmente una cronologia44.
17
37 Esemplare n. 18. Vedi GIARETTI et alii, 2008
38 GIARETTI et alii, 2008.
39 PAULI, 1971.
40 DE MARINIS, 2008.
41 Questo tipo di armilla in verga di bronzo a sezione rettangolare e a capi aperti era già stata individuata da Peroni.
42 Guarda gli esemplari n. 9, 16, 23, 39, 63, 64.
43 SARONIO,1970
44 RONCORONI, 2005.
Le armille a capi aperti a sezione circolare, ma con alle estremità un tampone,
appartengono tutte alla necropoli di Valdieri e sono datate alla metà del VI sec. a.C.45
Un esemplare con la sezione rettangolare ritrovato ad Ameno (NO) non possiamo
datarlo con certezza, ma la necropoli B, in cui è stato rinvenuto, è stata utilizzata dal
GIC al GIIAB.
Per quanto riguarda la sezione poligonale, tutte le armille presenti con tampone
appartengono alla necropoli di Crissolo e si datano VII- VI sec. a.C.46
Per quanto riguarda le armille ad estremità ingrossate e sezione a D non ho potuto
individuare una cronologia precisa, ma un esemplare appartiene alla necropoli B di
Ameno, necropoli datata fra il GIC e il GIIAB.
Per quanto riguarda la sezione romboidale, un solo esemplare arriva da Castel
Valtravaglia, la cronologia va dal IC al GIIAB47.
Le armille a capi aperti ed ingrossati, terminanti a pomello, con una decorazione con
uno o due fasci di trattini incisi alle estremità e linee parallele incise
longitudinalmente sono presenti lungo tutta l’asse del Ticino48. Presentano sezioni
differenti fra loro. Questa tipologia è stata approfondita dallo studio della Paltineri49.
Il tipo presenta elementi di variabilità in base al numero e all’andamento dei trattini
incisi alle estremità e alle linee incisi longitudinali. Il campo di variabilità è stretto e
riguarda soprattutto lo spessore del corpo dell’armilla.
La Paltineri divide così il tipo in tre varianti: la Variante A presenta più di due fasci di
trattini incisi; la variante B ha fasci di trattini disposti sul nastro; la variante C ha
trattini obliqui continui su tutto il nastro.
Questa serie di armille è detta tipo Chiavari50, poichè nella necropoli ligure ha
restituito il numero maggiore di esemplari. Per quanto riguarda Chiavari, gli
18
45 GIARETTI, 2008.
46 GAMBARI, VENTURINO GAMBARI, 1994.
47 SARONIO,1970.
48 San Bernardino di Briona, CastelValtravaglia, Golasecca, Castelletto Ticino, Bellinzago, Garlasco, San Martino Siccomario.
49 PALTINERI, 2010.
50 PALTINERI, 2010.
esemplari sono presenti durante tutto il suo sviluppo. Per i ritrovamenti in area
Padana invece, la Paltineri assegna una datazione vicina al VI sec. a. C.
In questo catalogo, le armille raccolte appartengono in numero maggiore alla
variante A51e due sono gli esemplari della variante B52, non si è ritrovata nessuna
decorazione a trattini obliqui alla C.
Tre esemplari invece al tipo con uno/due fasci di trattini53.
Le armille a capi aperti con terminazione a riccio sono di difficile interpretazione.
Pearce54 segue l’ipotesi di Arslan che le data al VI sec. a.C. Secondo Pearce l’ipotesi
è confermata dal confronto con un oggetto simile proveniente da Castelletto Ticino
(NO).
Le armille in filo bronzo sono il tipo che si riscontra maggiormente anche se per la
maggior parte dei casi in piccoli frammenti.
E’ un tipo che, come spiega anche la Ronconi55è attestato durante tutto il periodo
della cultura di Golasecca. In questo catalogo l’attestazione più antica appartiene al
GIA2, dove vi sono alcuni frammenti di filo ritrovati a Castelletto Ticino56 (NO).
Come scrive Malnati,57le armille in filo di bronzo hanno un’utilizzazione
cronologicamente molto ampia, ma si diffondono in modo particolare nel VII sec.
a.C.
Un’altra tipo di armilla che avrà largo uso durante tutto il Golasecca è quello a capi
sovrapposti, sia semplici che rastremati. La decorazione dove presente consiste in
trattini paralleli incisi.
19
51 Esemplari: 65; 67; 68; 72; 73; 74.
52 Esemplari: 63; 64.
53 Esemplari: 66; 69; 71.
54 PEARCE, 1992
55 RONCORONI, 2005.
56 Esemplari: 241; 247; 248.
57 GAMBARI, MALNATI 1980.
All’interno del catalogo infatti si hanno esemplari apparentemente simili con
datazioni che vanno dal GIA258 al GIIIA59.
Per i capi sovrapposti con terminazione a globetto anche qui gli esemplari sono
numerosi e sparsi in tutto il territorio Golasecchiano e sono datati dal GIIB al GIIIA.
Per quanto riguarda invece un’armilla ad anello di forma circolare, a sezione
triangolare, in questo catalogo gli unici due esemplari qui riportati sono datati GIA e
sono a Sesto Calende (VA).
L’ultima serie qui affrontata è quella delle armille a nastro. Gli esemplari di
Castelletto Ticino60 sono datati GIC, ma tre armille ritrovate a Montaldo Dora, quindi
fuori dall’area golasecchiana, hanno una datazione più tarda, di V sec. a.C. E’ quindi
possibile che l’uso del nastro sia di uso comune durante tutta l’età del ferro e non
solo in area Golasecchiana ma in tutta l’Italia nord occidentale.
Per quanto riguarda un’altra serie a nastro sono le armille con chiusura tipo
Valtravaglia. Il numero maggiore di esemplari si ritrova appunto nella località di
Valtravaglia, datate GIC fino al GIIAB. Alcuni esemplari ritrovati a Castelletto
Ticino si datano al GIIA.
In appendice, vi sono alcune armille in materiale diverso dal bronzo.
Per quanto riguarda gli esemplari in ferro, i frammenti sono tre, uno datato GIC, gli
altri due invece GIIIA.
Purtroppo il ferro è un materiale che si conserva poco facilmente, ma lo stacco
cronologico così evidente mostra come sia un materiale abbastanza usato in tutti i
periodi.
20
58 Esemplare: 129.
59 Esemplare: 116.
60 Esemplari 153-154.
L’armilla in lignite, esemplare rinvenuto a Sesto Calende, è datata GIIB61.
La forma è vicina ai due esemplari in bronzo datati GIA ma di bronzo62.
Le armille in pietra qui catalogate, non appartengono all’area golasecchiana ma alla
zona di Torino e alla Val D’Aosta. Sono datate al X sec. a.C. I confronti più vicini
appartengono all’area transalpina63.
21
61 DE MARINIS, 2009
62 Esemplari n. 6 e 7.
63 MOLLO MEZZENA, 1994.
SCHEDE
22
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE CIRCOLARE
1. Armilla a capi aperti a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,5 cm, spessore 5 mm.
Cronologia: GIIIA.
Luogo: tomba a Miradolo (PV).
Rinvenimento: corredo funerario.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 133, tav. LXXIV
2. Armilla a capi aperti semplici, a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,2 cm ca.
Cronologia:. G IIB (525-480 a.C.)
Luogo: Golasecca (VA), località Galliasco,
Tomba 25.08.1964
Rinvenimento: corredo funerario.
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 51, fig. 11.
3. Armilla a capi leggermente sovrapposti. Bronzo.
Vi è appeso un pendaglio in corallo.
Dimensioni: diametro 4 cm ca.
Cronologia: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Rinvenimento: corredo funerario.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26.
Le seguenti quattro armille provengono da diverse matrici e sono decorate solo
sul lato a fronte. Dalla sezione e dalla sintassi figurativa si pensa che dovevano
essere indossate in serie.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, pp. 76-77.
23
4. Armilla a capi aperti a sezione circolare,
decorata da sottili linee trasversali. Verga di
bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,2 cm ca.
esterno 5 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 16/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 76, fig. 81
5. Armilla a capi aperti a sezione circolare, decorata da sottili linee trasversali.
Verga di bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,3 cm ca.,
diametro esterno 5,2 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba
16/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 76, fig. 81
6. Armilla a capi aperti a sezione circolare,
decorata da sottili linee trasversali. Verga di
bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,2 cm ca., diametro
esterno 5,2 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 16/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 76, fig. 81
24
7. Armilla a capi aperti a sezione circolare,
decorata da sottili linee trasversali. Verga di
bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,3 cm ca.,
diametro esterno 5,2 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 16/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 76, fig. 81
8. Armilla a capi aperti semplici in grossa verga a sezione circolare, decorata
con una serie continua di fitte incisioni a V che
determinano così una superficie leggermente
costolata . Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,1 cm interno 5,5 cm.
Cronologia: Vicina ad esemplari del G IIAB
(560-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Bracciale privo di contesto. Oggetto proveniente probabilmente da
Somma Lombardo (VA), acquistato da A. Bertrand.
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 47, fig. 9.
9. Armilla in verga massiccia, di forma circolare a
sezione circolare; all’esterno è decorata da leggere
linee incise (cerchietti correnti attorno al cordone
nel senso dello spessore). Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,8 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli F, Tomba 77.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 139, fig. 10.
25
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE LENTICOLARE
10.Armilla a capi aperti, con sezione lenticolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4 cm ca.
Cronologia: fra GIC e GIIA.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Dorbiè Superiore,
Tomba 29.
Bibliografia: RUFFI, 1998, p. 29, tav. VI.
11.Armilla a capi aperti a sezione lenticolare,
decorata esternamente con fascia di costolature
trasversali. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm ca., spessore 0,9
cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari del G II B.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Osservazioni: presenta alcuni frammenti ossei saldati.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p.49, fig. 247.
12.Armilla a capi aperti in verga a sezione lenticolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,2 cm, esterno 4,9, spessore 6
mm.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Casteggio (PV), ritrovata in una tomba.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 134, tav. LXVII
26
13.Frammento di armilla a sezione lenticolare, decorata sulla superficie esterna
da incisioni trasversali. Bronzo. Deformata.
Dimensioni: diametro 4,6 cm ca., spessore 0,6 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p.79, fig. 249.
14.Frammento di armilla a capi aperti in verga
sezione lenticolare decorata con gruppi di linee incise.
Dimensioni: diametro 4,5 cm ca.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI).
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 152, tav. 8.
27
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE BICONVESSA
15.Armilla in verga massiccia a sezione biconvessa, capi troncati semplici
accostati.
Tipo Crissolo, Varietà B. Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,6/6,3 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
Bibliografia: Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
16.Armilla a capi aperti ed arrotondati, decorata
da gruppi di trattini verticali incisi. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 5,3 cm ca.,
diametro esterno 6,5 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba
10/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 67, fig. 66.
17.Armil la a capi aper t i a sezione
biconvessa. Verga di bronzo.
Dimensioni: diametro interno 5,4 cm ca.,
diametro esterno 6,2 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba
14/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 71, fig. 72.
28
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE A “D”
18.Armilla in verga massiccia a sezione piano-convessa, uno dei capi troncato
semplice. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6 cm ca.
Cronologia: VI secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 7/1994.
Bibliografia: Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 110, fig. 74.
29
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE TRIANGOLARE
19.Armilla in filo a capi aperti e sezione triangolare.
Bronzo.
Dimensione: diametro 6 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Briona (NO), frazione di San Bernardino di
Briona, Tumulo XXXI, Tomba 1.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 40
20.Armilla in filo a capi aperti e sezione triangolare.
Bronzo.
Dimensione: diametro 5,2 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Briona (NO), frazione di San Bernardino di Briona, Tumulo XXXI,
Tomba 1.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 40
21. Frammenti di armilla in verga massiccia
ripiegata a sezione triangolareconvessa irregolare,
con estremità
troncate semplici. Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,2, spessore 0.9 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera, Tomba 3/1994.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
30
22.Tre Frammenti di verga massiccia a sezione triangolare-convessa a base
piana, ripiegata, estremità troncate semplici.
Superfici grezze, irregolari. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8 cm ca. e spessore 0,5 x
0,8 cm.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
23.Armilla a capi aperti semplici in grossa verga,
decorata con una serie continua di fitte incisioni a V
che determinano così una superficie leggermente
costolata . Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,8 cm ca., interno 5,2 cm ca.
Cronologia:. G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Golasecca (VA), località Galliasco, Tomba 25.08.1964
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 51, fig. 11.
31
ARMILLE A CAPI APERTI SEMPLICI, CORPO MASSICCIO E
SEZIONE RETTANGOLARE
24.Armilla a capi aperti a sezione rettangolare. Bronzo.
lungo il corpo da lunghe linee, che seguono il senso
dello spessore appena prima delle terminazioni.
Bronzo.
Dimensione: diametro 6,9 cm ca.
Cronologia: VI sec. a.C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggetti sporadici provenienti dalle colline di Briona (NO), frazione di
San Bernardino di Briona.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157 tav. 42.
70.Sette frammenti di almeno due armille apparentemente a capi aperti ed
ingrossati, a sezione rettangolare. Bronzo.
Dimensioni: n.d.
Cronologia: GIIA
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba P del 1877.
Osservazioni: immagine non disponibile.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p. 50 tav. XVI
52
ARMILLE A CAPI APERTI CON ESTREMITA’ INGROSSATE,
TERMINANTI A POMELLO, SEZIONE POLIGONALE
71.Armilla a capi aperti in verga massiccia con estemità sferoidali; sezione
poligonale, decorata lungo il corpo da lunghe linee, che seguono il senso dello
spessore appena prima delle terminazioni. Bronzo.
Dimensione: diametro 7 cm ca.
Cronologia: vicina alle armille Tipo Chiavari,
di VI sec. a.C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Bellinzago (NO)
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 42.
53
ARMILLE A CAPI APERTI CON ESTREMITA’ INGROSSATE,
TERMINANTI A POMELLO, SEZIONE PROFILATA
72. Armilla in filo a capi aperti con estremità presentano due capocchie a
sezione esagonale arrotondata con terminazione emisferica. Corpo a sezione
romboidale decorato con due solcature
longitudinali trasversali. Bronzo.
Dimensione: diametro 8,1 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XIV.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 124, tav. IV.
73.Armilla in verga a capi aperti di forma ellittica.
Corpo a sezione romboidale decorato con due
solcature longitudinali trasversali. Bronzo.
Dimensione: diametro 7,6 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XIV.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 124, tav. IV.
74.Armilla in verga a capi aperti di forma ellittica.
Corpo a sezione romboidale decorato con due
solcature longitudinali trasversali. Bronzo.
Dimensione: 7,4 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XIV.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 124, tav. IV.54
ARMILLE A CAPI APERTI CON ESTREMITA’ GLOBULARI A FORMA DI
CIPOLLA, SEZIONE BICONVESSA
75.Armilla a capi aperti, di forma ellittica a sezione biconvessa che tende ad
aumentare in altezza fino al
punto opposto allo spazio tra i
due capi, con terminazioni
globulari pieni con forma a
cipolla. Un’estremità pare essere
stata tagliata dopo la fusione.
Una fascia di due costolature
incise separa i capi dal nastro
dell’armilla. Segue sui capi una
fascia costituita da quattro
metope tracciata da tre linee
incise e campite da due X incise.
Il nastro è decorato invece con
due l inee incise parallele
orizzontali.
Dimensioni: diametro 8,5 cm
sull’asse maggiore, 7,8 cm
sull’asse minore, altezza massima
del corpo è 3 cm, il diametro dei capi è 2,9 cm.
Cronologia: Fine VII/inizio VI sec a. C. in relazione al confronto con alcuni
esemplari alsaziani e provenzali. Questo tipo di ornamento è comunque vicino
agli esemplari tipo Chiavari con terminazione a pomo.
Rinvenimento: ritrovamento isolato.
Luogo: Cortazzone (AT), rinvenimento occasionale.
Bibliografia: GAMBARI et alii, 2012, p.184, fig. 30.
55
ARMILLE A CAPI APERTI IN VERGA DI BRONZO, CON
TERMINAZIONI A RICCIO
76.Armilla in verga a sezione circolare con capi aperti arrotondati a riccio.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 6,8 cm, esterno 7,4,
spessore 3 mm.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Casteggio (PV), località Coppa Vecchia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 136, tav. LXVIII
77.Armilla in verga a sezione circolare con capi aperti
arrotolati a riccio. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 6,3 cm, esterno 7,1,
spessore 4mm.
Cronologia: GIIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Garlasco (PV), località Dossi della Madonna
delle Bozzole.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 136 tav. LXVIII
78.Frammento di armilla in verga con capi aperti a a sezione
circolare.
Dimensione: Lunghezza 6,3 cm, spessore 3 mm.
Cronologia: GIIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Provenienza ignota.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 136 tav. LXVIII
56
ARMILLE IN FILO DI BRONZO AVVOLTO A SPIRALE
79.Armilla in doppio filo avvolto a spirale con sezione circolare avvolto su tre
giri. Un’estremità è ripiegata a occhiello, l’altra
estremità attorcigliata. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 5 cm ca.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio,
Tomba 20/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 121, fig. 12
80.Armilla in doppio filo avvolto a spirale con sezione
circolare; i capi sono ripiegati a formare un occhiello e
si presentano ritorti per un lungo tratto e decorati con
incisioni a tortiglione.
Dimensioni: diametro interno 4,4 cm ca.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba 20/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 121 fig. 13.
81.Armilla a doppio filo avvolto a spirale su se stesso
con un’estremità ripiegata ad asola e l’altra estremità
con fili attorcigliati. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,6 cm.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio,
Tomba 14/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 108, fig. 76.
57
82.Armilla a doppio filo avvolto a spirale con sezione circolare; le due
estremità sono una ripiegata a occhiello e l’altra a fili attorcigliati. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno bracciale 3,9 cm. Diametro interno anellini 1,4
cm ca.
Cronologia: G IB
(750-675 A.C.)
R i n v e n i m e n t o :
corredo funerario.
Luogo: Castelletto
Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba
16/01
Nel bracciale sono inseriti undici anelli: quattro a sezione circolare, uno a
sezione binconvessa, due a sezione triangolae a lati convessi e due a sezione
piano convessa.
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 113, fig. 80.
83.Armilla a doppio filo avvolto a spirale con sezione circolare; un’estremità,
frammentaria è ripiegata a occhiello. Bronzo.
D i m e n s i o n i :
diametro interno
bracciale 3,9 cm,
diametro interno
anellini 1,4 cm ca.
Nel bracciale sono
i n s e r i t i c i n q u e
anelli a sezione
c i r c o l a r e .
Dovevano essere in totale nove; restano infatti quattro anelli mutili di cui uno a
sezione biconvessa i rimanenti a nastro.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
58
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba 16/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 113 fig. 80.
84.Armilla in filo avvolto a spirale, con un’estremità ripiegata a formare un
occhiello su cui è infilato un anello in bronzo a
sezione circolare, corpo a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro bracciale 7,3 cm ca.,
spessore 0,25 cm ca., diametro anello 2,6 cm ca.
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra
durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 254.
59
ARMILLE IN FILO RIPIEGATO PER FORMARE AI CAPI UN
OCCHIELLO
85.Armilla a doppio filo ripiegato su se stesso con sezione circolare ed
estremità ripiegata a occhiello l’altra a doppio filo
ritorta. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm.
Cronologia: G IB (750-465 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio,
Tomba 4/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 91, fig. 52.
86.Armilla in doppio filo avvolto a spirale con un’estremità ripiegata a formare
un occhiello, in prossimità del quale i due fili sono ritorti per 2,7 cm ca.,
sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro bracciale 6 cm ca.,
spessore 0,15 cm ca.
Cronologia: Simile ad esemplari del GIB, ma è un
tipo che si riscontra durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80 fig. 257.
87.Armilla in filo avvolto a spirale con
un’estremità ripiegata a formare un
occhiello, sezione circolare.Bronzo.
Dimensioni: diametro bracciale 7,6 cm ca.,
spessore 0,25 cm ca.
Cronologia: non n.d., ma è un tipo che si
riscontra durante tutto il Golasecca.60
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80 fig. 256.
88.Armilla in filo con sezione circolare a più giri
con uno dei capi terminanti ad asola. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 5,6 cm ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba Y del
1885
Bibliografia: GAMBARI ,MALNATI, 1980, p. 35, tav. IX.
89.Frammento di doppio filo di armilla a sezione
circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm ca.,spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 260.
90.Quattro frammenti di doppio filo di una armilla
a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 2,2 cm ca., 4cm ca., 4,1 cm
ca., 5,4 cm ca.; spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra
durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005. p. 80 fig. 259.
61
91.Frammento di armilla a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 5,5 cm ca., spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1975-1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 262.
92.Frammento di armilla a doppio filo
ripiegato su se stesso a formare un
occhiello, filo con sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 8,6 cm ca.
Cronologia: GIB (750-465 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba 4/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 91, fig. 52.
93.Frammento di doppio filo pertinente ad un’armilla con estremità ad
occhiello.
Dimensioni: lunghezza 0,8 cm ca.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Legnano (MI), Tomba L 213.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 157, tav 12.
62
94.Frammento di armilla a sezione circolare.
Decorata da piccole linee oblique. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 4 cm ca., spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante tutto
il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p.81, fig. 268.
95.Frammento di armilla a doppio filo. I fili su un capo sono avvolti su se
stessi. Bronzo.
Dimensione: Lunghezza 7 cm ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Mulini di Mezzo, Tomba
del marzo 1966.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 401, fig.9.
63
ARMILLE IN FILO DI BRONZO A CAPI SOVRAPPOSTI
96.Armilla in filo con sezione circolare a più giri.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,4 cm ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba Y del 1885
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p. 34, tav. IX.
97.Armilla formata da due grossi anelli a capi sovrapposti in filo a sezione
circolare, tenuti insieme da un anello di bronzo
a sezione biconvessa. Bronzo.
Dimensioni: diametro bracciale 6,9 cm ca.,
spessore 0,25 cm ca., diametro anello 2,8 cm
ca.
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra
durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 255.
98.Armilla in filo con sezione circolare a più giri.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 6 cm ca.
Cronologia: Ga IC (700 -600 a. C)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba Y del 1885
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p. 35, tav. IX.
64
99.Armilla in filo a capi sovrapposti con sezione
circolare a due giri. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,2 cm ca.
Cronologia: G IC
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba Y del 1885
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p. 35, tav. IX.
100.Armilla in filo, lacunosa ad una estremità. Probabilmente a capi
sovrapposti, a sezione irregolarmente circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,6 cm ca., diametro
esterno 5 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
65
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI A SEZIONE CIRCOLARE
101.Frammento di armilla probabilmente a capi sovrapposti e rastremati a
sezione circolare. Probabilmente concatenata alle armille n. dalla 122 alla 127.
Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 5,2 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca,
Tomba ottobre 1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46, tav. XIV
102.Armilla in spesso filo avvolto per quasi due giri.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,6 cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari di Castelletto Ticino,
databili alla metà VI sec. a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 34 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 146, tav. 20.
103.Armilla a capi leggermente sovrapposti. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,4 cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari di Castelletto Ticino,
databili alla metà VI sec. a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26.
66
104.Armilla a capi sovrapposti, in realtà deformata rispetto alla sua forma
originaria e si tratta probabilmente di un’armilla a capi aperti ripiegata più
volte64.
Dimensioni: diametro attuale 4,2 cm ca.
Cronologia: G II (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Golasecca (VA), località Galliasco, Tomba 25.08.1964
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 51, fig. 11.
105.Armilla a capi sovrapposti a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,1 cm ca., diametro
esterno 4,6 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
106.Armilla a capi sovrapposti a sezione piano
convessa. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,1 cm ca., spessore 0,2- 0,4 cm
ca.
Cronologia: VI-V sec a. C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 78, fig. 239.
67
64 Secondo un rito di frammentazione o deformazione degli oggetti molto comune nelle tombe a cremazione. Sono state ritrovate infatti all’interno della stessa deposizione altre armille a capi aperti.
107.Armilla a capi sovrapposti in verga a capi troncati,
sezione circolare. Inornata. Bronzo.
Dimensione: diametro 6,2 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Briona (NO), frazione di San Bernardino di
Briona, Tumulo IV, Tomba 1.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 156, tav. 34
108.Armilla a capi sovrapposti in verga a sezione circolare.
Deformata. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,9 cm, esterno 5,4 cm,
spessore 3 mm.
Cronologia: GIIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Casteggio (PV), ritrovata in una tomba.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 134. tav. LXVII
68
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI A SEZIONE BICONVESSA
109.Armilla a capi sovrapposti a sezione biconvessa; decorata con piccole
costolature. Bronzo.
Dimensione: diametro 6 cm ca.
Cronologia: dal GIIB al IIIA.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Bellinzago (NO).
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 42
69
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI A SEZIONE
RETTANGOLARE
110.Armilla a capi leggermente sovrapposti. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4 cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari di Castelletto Ticino,
databili alla metà VI sec. a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26.
111.Armil la a capi sovrappost i con sezione
quadrangolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5 cm ca.
Cronologia: G IC- IIA. (700-575 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Dorbiè
Superiore, Tomba 35
Bibliografia: RUFFI, 1998, p. 34, tav. VIII.
112.Armilla a capi sovrapposti a sezione irregolarmente rettangolare. Capi
decorati con una linea incisa. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4 cm ca., diametro
esterno 4,4 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
70
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON ESTREMITA’
RASTREMATE, SEZIONE CIRCOLARE
113.Armilla a capi sovrapposti ad estremità rastremate e a sezione circolare.
Verga di bronzo.
Dimensioni: diametro interno 3,2 cm ca. diametro
esterno 4,1 cm ca.
Cronologia: G II AB
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 4/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 59, fig. 51.
114.Armilla a capi sovrapposti ad estremità rastremate e a sezione circolare.
Verga di bronzo.
Dimensioni: diametro interno 3,8 cm ca., diametro
esterno 4 cm ca.
Cronologia: G II AB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 4/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 59, fig. 51.
115.Armilla a capi sovrapposti rastremati , sezione
biconvessa. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,4 cm ca., spessore
0,2-0,3-0,4 cm ca.
Cronologia: VI-V sec a. C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 78 fig. 237.
71
116.Armilla a capi sovrapposti rastremati
a sezione circolare, con pendaglio a
secchiello a fondo arrotondato. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 7,4 cm,
esterno 9 cm.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Provenienza ignota, conservata a
Pavia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 152, tav. LXXVI
117.Armilla a capi sovrapposti in verga,
formata da un cordone a sezione
biconvessa, con estremità rastremate.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,8 cm.
Cronologia: G IIA (600-575 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Asilo,
Seconda tomba di guerriero.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p.175, fig.13.
118.Armilla a capi sovrapposti con estremità rastremate, sezione circolare.
Inornata. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6 cm ca.
Cronologia: VI sec. a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via Sivo, Tomba
sconvolta e violata in antico.
Osservazioni: sono presenti all’interno del corredo
altri due esemplari di armilla simile a questa.
Bibliografia: GAMBARI, 1984, p. 263, tav. LXXXIV
72
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON ESTREMITA’
RASTREMATE, SEZIONE LENTICOLARE
119.Armilla a capi sovrapposti rastremati ,
sezione biconvessa schicciata. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,1 cm ca., spessore 0,3-0,6
cm ca.
Cronologia: VI-V sec a. C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 78, fig. 236
73
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON ESTREMITA’
RASTREMATE, SEZIONE TRIANGOLARE.
120.Armilla a capi sovrapposti a sezione
triangolare. Manca un’estremità. Bronzo.
Dimensioni: 8,4 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XLII.
Osservazioni: frammenti di anello di lamina
bronzea piegata a V, diamentro 2,8 cm ca.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 122, fig. 13.
121.Frammenti di armilla a capi sovrapposti a sezione triangolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8,2 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XLII.
Osservazioni: anello di lamina bronzea piegata incompleto.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 122, fig. 13.
74
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON ESTREMITA’
RASTREMATE, SEZIONE RETTANGOLARE
122.Armilla a capi sovrapposti e rastremati a sezione rettangolare, concatenata
alla successiva. Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 4,8 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
123.Armilla a capi sovrapposti e rastremati a sezione rettangolare. Concatenata
alla precedente e alla successiva. Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 5,2 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
124.Armilla a capi sovrapposti e rastremati a sezione rettangolare. Concatenata
alla precedente e alla successiva. Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 6 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
125.Armilla a capi sovrapposti e rastremati a sezione rettangolare. Concatenata
alla precedente e alla successiva. Bronzo.
75
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 6,2 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
126.Armilla a capi sovrapposti e rastremati a sezione rettangolare. Concatenata
alla precedente e alla successiva. Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 5,2 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
127.Frammento di armilla probabilmente a capi sovrapposti e rastremati a
sezione rettangolare. Probabilmente concatenata alla precedente e alla
successiva. Bronzo.
Dimensioni: diametro che varia intorno ai 5,4 cm ca.
Cronologia: metà VI sec.a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località Motto della Forca, Tomba ottobre
1887.
Bibliografia: GAMBARI, MALNATI, 1980, p.46 tav. XIV
Osservazioni: in tutto sono state ritrovate 40 armille intere e frammentarie. Ne
sono state presentate solo 7. Il numero elevato di armille ritrovate, eccezionale
e senza confronti fino ad ora in altre tombe golasecchiane, sottolinea
l’ostentazione della ricchezza da parte del defunto.
76
128.Armilla a capi sovrapposti. Bronzo.
Dimensioni: diametro 565 cm ca., interno 4,2 cm ca.
Cronologia: G IC.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Montico, Tomba.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 419, fig. 6.
129.Armilla a capi sovrapposti rastremati, con
rettangolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro esterno 4,266 cm ca.,
diametro interno 3,8 cm ca.
Cronologia: G IC (825-750 A.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba 8/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 100, fig. 62.
77
65 La misura del diametro dell’armilla di soli 5 cm e grazie al ritrovamento dei denti che mostrano una mancata usura delle cuspidi e della superficie masticatoria, si può ipotizzare che l’individuo era un giovane.DE MARINIS, 200966 Le ossa rinvenute nell’urna mostrano che il defunto era un bambino o bambina fra gli 0-6 anni, dato confermato dal diametro piccolo dell’armilla.
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON TERMINAZIONE A
GLOBETTO, SEZIONE CIRCOLARE
130.Armilla a capi sovrapposti e desinenti a doppio globetto preceduto da un
manicotto di sette fitte costolature. La terminazione di uno dei due capi è
assente. Sezione circolare. Bronzo.
L’armilla è stata intenzionalmente incurvata
così da essere deformata.
Dimensioni: diametro originario 7,3 cm.
Cronologia: Vicina ad esemplari del G IIB
(525-480 a.C.) fino al IIIA.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: oggetto proveniente da una tomba a cremazione da Golasecca (VA),
acquistato da G. De Mortillet.
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 47, fig. 9.
131.Armilla di grosso filo a capi aperti sovrapposti. Il corpo è a sezione
circolare. le estremità sono formate da un collarino
cilindrico, seguito da un parallelepipedo ad angoli
smussati e da un globetto. Bronzo.
Dimensione: 7,4 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XIV.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 124, tav. IV.
132.Armilla a capi sovrapposti in filo sottile, i capi
terminano con un piccolo tampone; sezione circolare.
Bronzo.
Dimensione: diametro 4,8 cm ca.
Cronologia: esemplari simili sono del GIIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
78
Luogo: oggetti sporadici provenienti dalle colline di Briona (NO), frazione di
San Bernardino di Briona.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 41
133.Armilla a capi sovrapposti in filo sottile, i capi
terminano con un piccolo tampone; sezione circolare.
Bronzo.
Dimensione: diametro 5 cm ca.
Cronologia: GIIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggetti sporadici provenienti dalle colline di Briona (NO), frazione di
San Bernardino di Briona.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 157, tav. 41
134.Armilla a capi sovrapposti in sottile filo e
terminazione a doppio globetto, sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,4 cm ca.
Coronologia: G II B (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), loc. Bosco del Monte, Tomba AA del 1874.
Bibliografia: DE MARINIS, 1998, p. 290.
135.Armilla a capi sovrapposti a doppio globetto,
sezione circolare. Inornata. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,8 cm ca.
Coronologia: VI sec. a. C.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via Sivo, Tomba
sconvolta e violata in antico.
79
Osservazioni: sono presenti all’interno del corredo altri cinque esemplari di
armilla simile a questa.
Bibliografia: GAMBARI, 1984, p. 263, tav. LXXXIV
136.Armilla a capi sovrapposti in verga a sezione
circolare, con terminali a piccolo globetto. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 5,3 cm ca., diametro
esterno 6 cm, spessore 4 mm.
Cronologia: GIIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Casteggio (PV), tomba n.d.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 134 tav. LXVII.
137.Armilla a capi sovrapposti con alle estremità
due piccoli globetti preceduti da sei costolature,
sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,3 cm ca., spessore 0,3 cm
ca.
Cronologia: GIIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 242.
138.Armilla a capi sovrapposti con alle estremità a globetto precedute da sei
costolature, sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,3 cm ca., spessore 0,3 cm ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 243.
80
139.Armilla a capi sovrapposti con alle estremità un globetto preceduto da sei
costolature, sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,2 cm ca., spessore 0,3 cm
ca.
Cronologia: G IIAB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 244.
140.Armilla a capi sovrapposti, vi è un tondino di bronzo di sezione circolare
che si assottiglia verso i capi. I capi sono decorati
con tre o quattro piccole costolature, seguite da un
doppio globetto. Bronzo.
Nel bracciale sono infilati due anellini in bronzo, il
maggiore a sezione di cerchio, il minore a sezione
quasi rettangolare.
Dimensioni: diametro 4,467 cm, spessore 0,3 cm.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Golasecca (VA), località Galliasco, Tomba 3/b.
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 24, fig. 3.
81
67 In base alla piccola dimensione dell’urna e al diametro del bracciale, si ipotizza che l’individuo sia un bambino.
141.Armilla a capi aperti formata da un cordone di bronzo a sezione circolare
con le terminazioni a grosso globetto fornito di un’appendice a globetto di
minori dimensioni e preceduto da un
manicotto di quattro costolature
serrate.
Dimensioni: diametro originario 8,6
cm.
Cronologia: Vicina ad esemplari del
G IIB (525-480 a.C.) fino al IIIA
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: oggetto proveniente da una tomba a cremazione da Somma Lombardo
(VA), acquistato da A. Bertrand.
Osservazioni: attualmente reca infilati due anellini in bronzo a sezione
lenticolare, con una patina verde chiaro e alcune incrostazioni di ferro.
L’armilla è stata intenzionalmente deformata, spingendo in fuori uno dei lati.
Bibliografia: DE MARINIS, 2008, p. 47, fig. 9.
142.Armilla a capi aperti con terminazione a globetto
preceduto da alcune costolature. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,2 cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari del GIIAB.
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26
143.Due frammenti non combacianti di un’ armilla a capi sovrapposti in verga
di bronzo con estremità a globetto profilato, sezione circolare e tratto decorato
da linee incise parallele. Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,3 cm.
Cronologia: GIIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI), Campo
Garavoglia, Tombe scoperte il 10-13/10 1908.82
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 152, tav. 7.
144.Frammento di armilla in verga a sezione circolare con capi a doppio
globetto preceduto da tre costolature. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 2,2 cm ca.
Cronologia: G IIA (600-575 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), necropoli di Via Sculati, Tomba 14/1983.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 423, fig. 10.
145.Frammento di un’estremità di armilla a sezione circolare, termina con un
bottoncino sagomato. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 3,1 cm ca.
Cronologia: GIIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 103, fig. 3.
146.Frammenti68 di un’armilla, a capi ingrossati, con capo desinente a due
globetti preceduti da tre profilature, sezione
circolare.
Dimensioni: lunghezza 6,9 cm ca., spessore 0,6 cm
ca.
Cronologia: G II B
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 246.
83
68 Secondo la Roncoroni questo frammento potrebbe essere connesso con l’esemplare 225 di questo catalogo.
ARMILLE A CAPI SOVRAPPOSTI CON ESTREMITA’
PROFILATE
147.Armilla a capi sovrapposti in verga di bronzo a sezione ovale con estremità
profilate a lievi costolature. Bronzo.
Dimensioni: diametro di 4,3 cm.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI).
Osservazioni: nel bracciale sono infilati tre anelli in
bronzo a sezione biconvessa.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 152, tav 7.
148.Frammento di armilla a sezione circolare con due lievi costolature alle
estremità. Bronzo. Nel bracciale vi è infilato un
pendaglio a secchiello a parete diritta e fondo
arrotondato. Bronzo.
Dimensioni: 2,4 cm ca.
Cronologia: vicino ad esemplari del G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Miradolo (PV), Collina di San Colombano.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 187, tav. 64.
149.Armilla a capi sovrapposti, uno dei capi termina con due profilature,
sezione piano circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,9 cm ca., spessore 0,3-
0,4 cm ca.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento
del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 78 fig. 240.
84
150.Armilla con pendaglio a secchiello a
terminazione profilata. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 7,1 cm, esterno 7,9
cm
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Provenienza ignota, conservata a Pavia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 152 tav. LXXVI
85
ARMILLE A CAPI CHIUSI, DI FORMA CIRCOLARE, SEZIONE
TRIANGOLARE
151.Armilla ad anello a sezione triangolare
piena. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8 cm ca.
Cronologia: G IA (900-750 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Balzaretti,
Tomba 1/1956.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 389, fig. 5.
152.Frammento di armilla ad anello a sezione triangolare piena decorata da
alcune linee. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,6 cm ca.
Cronologia: G IA (900-750 a. C.)
Rinvenimento: corredo funerario.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Balzaretti,
Tomba 1/1956
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 389, fig. 5.
86
ARMILLE A NASTRO A CAPI APERTI
153.Armilla a nastro a capi aperti arrotondati,
sezione piatta a bordi assottigliati. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,8 cm ca., spessore 0,15 cm
ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 252.
154.Armilla a nastro a capi aperti arrotondati,
sezione piatta a bordi assottigliati. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,6 cm ca., spessore nastro
1,3 cm ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del
1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 253.
155.Armilla a nastro decorata con 11 cerchi concentrici impressi. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno massimo alto 10 cm e 9,5 cm.
Diametro interno minimo 6,8 cm e 6,5 cm. Peso: gr 75
Cronologia: V sec. a. C.
Rinvenimento: rinvenimento occasionale.
Luogo: Montalto Dora (TO).
Bibliografia: DAUDRY, RUBAT BOREL, 2008, p. 24, fig. 19
87
156.Armilla a nastro decorata con 10 cerchi concentrici impressi. Bronzo
Dimensioni: diametro interno massimo alto 9,1 cm e 8,5 cm, diametro interno
minimo 6,5 cm e 6 cm. Peso: gr 50
Cronologia: V sec. a. C.
Rinvenimento: rinvenimento occasionale.
Luogo: Montalto Dora (TO).
Bibliografia: DAUDRY, RUBAT BOREL, 2008, p. 24, fig. 19
157.Armilla a nastro decorata con 9 cerchi concentrici impressi. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno massimo alto 7,7 cm e 7,2 cm, diametro interno
minimo 6 cm e 5,5 cm. Peso: gr 41
Cronologia: V sec. a. C.
Rinvenimento: rinvenimento occasionale.
Luogo: Montalto Dora (TO).
Le tre armille sono interessanti perchè dovevano ornare lo stesso braccio in tre
punti differenti. Viene così spiegata la grandezza diversa ed una decorazione
simile ma solo ridimensionata in ogni bracciale.
Bibliografia: DAUDRY, RUBAT BOREL, 2008, p. 24 fig. 19
88
ARMILLE A NASTRO A CAPI APERTI, CON TERMINAZIONE
AVVOLTA A SPIRALE
158.Due Frammenti di armilla a nastro; uno dei due frammenti deformato dal
calore dell’esplosione del fuoco
presenta un’estremità avvolta su
se stessa a spirale. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza frammenti
4,269 cm ca. e 3,5 cm ca.
Cronolgia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba 30a/02
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 139, fig. 99.
89
69 L’analisi delle ossa mostrano che il defunto doveva essere un bambino o bambina di circa 6 anni di età, dato confermato anche dal diametro dell’armilla.
ARMILLE A NASTRO A POLSINO
159.Armilla a nastro a polsino a capi
aperti arrotolati, con lamina a dieci
costolature orizzontali parallele, con le
due costolature di margine a spigolo
vivo; la superficie decorata a fasci di
tratti incisi obliqui. Bronzo.
Dimensioni: spessore della lamina
medio 0,12 cm, spessore massimo
sulle costolature 0,39 cm ca.
Cronologia: seconda metà X-IX secolo
a.C.
Dimensioni: Peso g 76,2.
Rinvenimento: ripostiglio.
Luogo: Chiusa di Pesio (CN), Monte Canavero, Ripostiglio.
Bibliografia: RUBAT BOREL, 2009, p.66, fig. 48.
160.Armilla a nastro a polsino a capi aperti arrotolati, con lamina a dieci
costolature orizzontali parallele, con le due costolature di margine a spigolo
vivo; la superficie decorata a fasci di tratti incisi obliqui. Bronzo.
Osservazioni: manca un’estremità, l’altra è
frammentaria.
Dimensioni: spessore della lamina medio
0 ,12 cm, spessore mass imo sul le
costolature 0,39 cm ca.
Peso g 37,3.
Cronologia: seconda metà X-IX secolo
a.C..
Rinvenimento: ripostiglio.
Luogo: Chiusa di Pesio (CN), Monte
90
Canavero, Ripostiglio.
Bibliografia: RUBAT BOREL, 2009, p.66 fig. 48.
161.Armilla a nastro a polsino a capi aperti arrotolati, con lamina a dieci
costolature orizzontali parallele, con le due costolature di margine a spigolo
vivo; decorazione a tacche incise sulla carena delle costolature. Bronzo.
Osservazioni: tre lacune sono presenti
sul pezzo prima della decorazione (i
tratti incisi della decorazione si
arrestano prima delle lacune, segno che
queste erano precedenti).
Dimensioni: spessore della lamina
medio 0,12 cm, spessore massimo sulle
costolature 0,39 cm ca.
Peso g 58,6.
Cronologia: seconda metà X-IX secolo a.C..
Rinvenimento: ripostiglio.
Luogo: Chiusa di Pesio (CN), Monte Canavero, Ripostiglio.
Bibliografia: RUBAT BOREL, 2009, p.66 fig. 48.
162.Armilla a nastro a polsino a capi aperti arrotolati, con lamina a dieci
costolature orizzontali parallele, con le due costolature di margine a spigolo
vivo; inornata. Bronzo.
Osservazioni: quasi integra; manca un
risvolto di un capo e di un tratto di
margine.
Dimensioni: spessore della lamina
medio 0,12 cm, spessore massimo
sulle costolature 0,39 cm ca.
Peso g 65,7.
Cronologia: seconda metà X-IX secolo a.C..
Rinvenimento: ripostiglio.
91
Luogo: Chiusa di Pesio (CN), Monte Canavero, Ripostiglio.
Bibliografia: RUBAT BOREL, 2009, p.66 fig. 48.
163.Due frammenti in connessione di un’ armilla a nastro a polsino a capi
aperti arrotolati, con lamina a dieci costolature orizzontali parallele, con le due
costolature di margine a spigolo vivo; inornata. Bronzo.
Dimensioni: spessore della lamina
medio 0,12 cm, spessore massimo
sulle costolature 0,39 cm ca.
Peso g 53,2.
Cronologia: seconda metà X-IX secolo
a.C..
Rinvenimento: ripostiglio.
Luogo: Chiusa di Pesio (CN), Monte Canavero, Ripostiglio.
Bibliografia: RUBAT BOREL, 2009, p.66 fig. 48.
92
ARMILLE A NASTRO AVVOLTA A SPIRALE
164.Quattro frammenti (non tutti in connessione fra loro) di
un’armilla a capi appuntiti a nastro liscio; il nastro è avvolto
a spirale per un giro e mezzo. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,7 cm ca. larghezza 0,4 cm ca.
Cronologia: G IIA (600-575 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXII
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 134, tav. VII- VIII
93
ARMILLE IN LAMINA:
ESEMPLARI DIFFERENTI FRA LORO
165.Frammento di armilla in lamina di forma circolare, assente metà armilla.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 6 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 47 del
1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 148, tav. 25.
166.Frammento di armilla in lamina. Deformata. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 4,5 cm ca
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 47 del 1876.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 148, tav. 25
167.Frammento di estremità di un’armilla a capi ravvicinati in lamina. Il nastro
di larga lamina bombata. Un capo termina con due costolature e una
scalanatura trasversale. Nessuna decorazione sul corpo. Bronzo.
Dimensioni: diametro probabile 6,8 cm ca. larghezza del nastro 2,2
cm ca.
Cronologia: G IC/II AB (700-525a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località
Bricchit, Tomba XXXVII
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 114, fig. 9.
94
168.Frammento di un’estremità di un’armilla di lamina bombata ottenuta
battendo dall’interno la lamina dandone così la forma triangolare. La
decorazione a bulino è un fascio di tre linee longitudinali
affiancato da triplici linee trasversali e, per l’estremità,
tre linee semiovali incisi. Bronzo.
Dimensione: Lunghezza 3,4 cm ca.
Cronologia: G IC/II AB (700-525a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 117, fig. 9.
169.Due frammenti di armilla a capi ravvicinati di lamina
bombata. Il nastro di larga lamina bombata, sagomata per
l’estremità girata a tubetto. Decorazione incisa poco
profondamente a bulino a doppio zig zag contrapposto di
gruppi di linee oblique. Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,3 cm ca. larghezza del nastro 2 cm
ca.
Cronologia: G IC/II AB (700-525a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 114, fig. 9.
95
ARMILLE A NASTRO CON CHIUSURA TIPO
VALTRAVAGLIA
170.Armilla a nastro cordonato con un foro rettangolare ad un’estremità e
assottigliato e rovesciato in gancio nell’altra
estremità. Il nastro è decorato con sei profonde
solcature longitudinali. Tipo Valtravaglia.
Bronzo.
Dimensioni: diametro massimo 6,2 cm ca.,
larghezza del nastro 1,8 cm ca.
Cronologia: un’armilla simile, proveniente
sempre da Castelletto Ticino, è datata G IIA.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 46 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 148, tav. 23
171.Armilla a nastro con chiusura ad
incastro, decorata con sei costolature
longitudinali. Tipo Valtravaglia.
Dimensioni: diametro 6 cm ca.
Cronologia: GIIA,inizio VI sec. a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), località
Dorbiè Superiore, Tomba 28.
Bibliografia: RUFFI, 1998, p. 27, tav. VII.
96
172.Armilla a nastro cordonato con un foro
rettangolare ad un’estremità e assottigliato e
rovesciato in gancio nell’altra estremità. Il nastro
è decorato con cinque profonde solcature
longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro massimo 8,2 cm ca.,
largheza del nastro 1,8 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 98, fig. 1.
173.Armilla a nastro cordonato con un foro rettangolare ad un’estremità e
rastremato e rovesciato in gancio nell’altra
estremità. Il nastro è decorato con cinque
profonde solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6 cm ca., larghezza del
nastro 1,1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVII.
Osservazioni: frammenti (due) di un anello pendente di lamina di bronzo
piegata a V. Diametro 2,7 cm.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 102, fig. 3.
97
174.Armilla a nastro cordonato con un foro
rettangolare ad un’estremità e rastremato e
rovesciato in gancio nell’altra estremità. Il nastro è
decorato con cinque profonde solcature
longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro 7,5 cm ca., larghezza del
nastro 1,3 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 103, fig. 3.
175.Quattro frammenti di un’armilla a nastro cordonato con un foro
rettangolare ad un’estremità e assottigliato e
rovesciato in gancio nell’altra estremità. Il
nastro è decorato con cinque profonde
solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro probabile 8 cm ca.,
larghezza del nastro 1,6 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal
GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia
ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba XXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 99, fig. 1.
98
176.Armilla a nastro cordonato con un foro rettangolare
ad un’estremità e rastremato e rovesciato in gancio
nell’altra estremità. Il nastro è decorato con cinque
profonde solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,1 cm ca., larghezza del nastro 1,3
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
177.Armilla a nastro cordonato con un foro rettangolare
ad un’estremità e rastremato e rovesciato in gancio
nell’altra estremità. Il nastro è decorato con cinque
profonde solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,3 cm ca., larghezza del nastro 1,4
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
178.Tre frammenti di armilla a nastro cordonato, una delle estremità è
arrotondata e con un foro rettangolare, assottigliato
e girato a gancio per l’altra. Il nastro è decorato da
cinque scalanature. Bronzo.
Dimensioni: diametro probabile 7,5 cm ca.
larghezza del nastro 1,3 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
99
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII
Osservazioni: manca un piccolo frammento; l’armilla è deformata dal rogo.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 114, fig. 9.
179.Armilla a nastro cordonato una delle estremità è arrotondata e con un foro
rettagolare, assottigliato e girato a gancio per
l’altra. Il nastro è decorato da cinque scalanature.
Bronzo.
Dimensione: diametro 4,5 cm ca. larghezza del
nastro 1,1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII
Osservazioni: frammenti di un anello pendente di lamina di bronzo piegata a V.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 116, fig. 9.
180.Armilla a nastro cordonato con un foro rettangolare
ad un’estremità e assottigliato e rovesciato in gancio
nell’altra estremità. Il nastro è decorato con cinque
profonde solcature longitudinali. Tipo Valtravaglia.
Bronzo.
Dimensioni: diametro massimo 8,2 cm ca., larghezza del
nastro 1,8 cm ca.
Cronologia: nella necropoli di Castello Valtravaglia, sono datate dal GIC al
GIIAB, a Castelletto Ticino (NO), esemplari simili sono datati GIIA.
L’oggetto è stato ritrovato in una necropoli utilizzata dal GIC al GIIAB.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 11.100
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 133, tav. 4
181.Due frammenti di armilla a nastro cordonato;
mancano il gancio e l’estremità forata. Il nastro è
decorato con cinque solchi longitudinali e un’estremità
rastremata.
Dimensioni: diametro massimo 6,7 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XLI
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 120, fig. 12.
182.Armilla a nastro cordonato con ad un’estremità un
gancio e nell’altra un foro. Bronzo.
Il gancio è staccato dall’armilla.
Dimensioni: diametro 6,6 cm ca., minimo 5 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
località Bricchit, Tomba XLI
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 121, fig. 12.
183.Due frammenti di armilla a nastro cordonato, manca un’estremità, l’altra
termina con un foto rettangolare. Il nastro è decorato
con sei solchi longitudinali . Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,8 cm ca., larghezza del nastro
1,4 cm.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
101
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 114, fig. 9.
184.Tre frammenti di armilla a nastro cordonato con
un foro rettangolare ad un’estremità e rastremato e
rovesciato in gancio nell’altra estremità. Il nastro è
decorato con cinque profonde solcature longitudinali.
Bronzo.
Dimensioni: diametro probabile 7 cm ca., larghezza del nastro 1 cm.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 102, fig. 3.
185.Due frammenti di un’armilla a nastro cordonato. Manca una parte
dell’estremità a gancio. Il nastro è decorato con cinque scalanature
longitudinali rastremato per una delle estremità,
con angoli arrotondati e forata dall’altra.
Bronzo.
Dimensione: diametro 7,5 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVIII.
Osservazioni: anello pendente di lamina di bronzo piegata a V, spezzato,
contorto. diametro 3 cm.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 105, fig. 4.
102
186.Tre frammenti di armilla a nastro cordonato. Manca l’estremità uncinata,
mentre l’altra con angoli arrotondati reca un foro rettangolare. Il nastro è
decorato con sei solchi longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: 6,8 cm ca., larghezza del nastro
1,3 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal
GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), Tomba XXVII.
Osservzioni: sono presenti pochi frammenti di un anello di lamina in bronzo
piegata a V.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 105, fig. 4.
187.Frammento di armilla a nastro cordonato, con
un’estremità forata. Il nastro è decorato con cinque solchi
longitudinali. Bronzo.
Dimensione: diametro probabile 5,4 cm ca. larghezza
nastro 1 cm.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XL
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 120, fig. 12.
188.Frammento di armilla a nastro cordonato, una delle estremità è arrotondata
e con un foro rettagolare, assottigliato e girato a gancio per
l’altra. Il nastro è decorato da cinque scalanature. Bronzo.
Dimensione: lunghezza 4,5 cm ca. larghezza del nastro 1,1
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
103
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 116, fig. 9.
189.Sette frammenti di un’armilla a nastro
cordonato con cinque scalanature. Due
frammenti riportano il foro rettangolare per
l’aggancio. Bronzo.
Dimensioni: larghezza 1,4-1,5 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/
II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 130, tav. VI.
190.Tre frammenti di armilla a nastro cordonato rastremato in un’estremità e
arrotondato per l’altra che reca un foro rettangolare. Il nastro è decorato da
cinque solchi longitudinali. Bronzo. Manca più della metà dell’armilla.
Dimensioni: diametro probabile 7 cm, larghezza
del nastro 1,3 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXVIII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 105, fig. 4.
104
191.Due frammenti di un armilla a nastro cordonato . Uno dei frammenti
presenta un’estremità rastremata rovesciata a gancio. Il
nastro è decorato da due solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 5 cm ca e 3,2 cm ca. larghezza del
nastro 0,8 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
192.Frammento di armilla che presenta ad un estremo rastremato. E’ assente il
gancio.
Dimensioni: lunghezza 4,2 cm ca., larghezza del nastro 1,4
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
193.Cinque frammenti di due armille a nastro cordonato con i resti di un foro
rettangolare ad un’estremità e due frammenti con due capi assottigliati e
rovesciati in gancio per formare
un occhiello. Il nastro è decorato
con sette profonde solcature
longitudinali. Tipo Valtravaglia.
Bronzo.
Dimensioni: larghezza della lamina: 1,4 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal G IC-IIA. (700-575 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
105
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 3.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 132, tav. 2
194.Quattro frammenti di un’ armilla a nastro cordonato con i resti di un foro
rettangolare ad un’estremità e l’altro capo assottigliato e rovesciato in gancio
per formare un occhiello. Il nastro è decorato con cinque profonde solcature
longitudinali. Tipo Valtravaglia.
Bronzo.
Dimensioni: larghezza della
lamina: 1 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal G IC-IIA. (700-575 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 6.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 132, tav. 2
195.Frammento di Armilla a nastro cordonato.
Sono assenti le due estremità. Il nastro è decorato con
cinque profonde solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 7,2 cm ca., larghezza del nastro
1,6 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
196. Due frammenti di armilla a nastro cordonato. Il
nastro è decorato con cinque profonde solcature
longitudinali. Deformata. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 6,6 cm ca., larghezza del
nastro 1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)106
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
197.Frammento di armilla a nastro cordonato.
Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 6,5 cm, larghezza del nastro
0,7 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 99, fig. 1.
198. Quattro frammenti di armilla a nastro cordonato
decorato con tre scalanature. Bronzo. I frammenti sono
rotti e deformati.
Dimensioni: larghezza 0,8-1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
località Bricchit, Tomba XXII
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 134, tav. VII- VIII.
199.Frammento di armilla a nastro cordonato come supra. Il nastro è decorato
con cinque soldi longitudinali.
Dimensioni: Lunghezza 2 cm ca. larghezza del nastro 1,1 cm
ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
107
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 114, fig. 9.
200.Frammento di armilla a nastro cordonato. Bronzo.
Il nastro è decorato da cinque scalanature. Bronzo.
Dimensione: lunghezza 3,3 cm ca. larghezza del nastro 1,5
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 116, fig. 9.
201.Tre frammenti di una probabile armilla a nastro cordonato con chiusura
Tipo Valtravaglia. Il nastro è decorato con cinque profonde
solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 2,7 cm ca., 2,6 cm ca. 2,2 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal GIC al GII AB (700-525
a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 43.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 135, tav. 8.
202.Tre frammenti di una probabile armilla a nastro cordonato con chiusura
Tipo Valtravaglia. Il nastro è decorato con cinque profonde
solcature longitudinali. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 0,8 cm ca., 0,8 cm ca. 2,4 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal GIC al GII AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 43.
108
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 135, tav. 8
203.Frammento di armilla a nastro cordonato con quattro scalanature. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 0,9 cm ca., larghezza 1 cm ca.
Cronologia: post 750 a.C.- ante 480 a. C.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggetti sporadici da Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA).
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 141, tav. IX-X.
204. Frammento di armilla a nastro cordonato decorato con cinque scalanature.
Bronzo.
Dimensione: lunghezza 3 cm ca. larghezza 1,4 cm.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525
a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XIX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 126, tav. V.
205.Frammento di armilla a nastro cordonato decorata con quattro scalanature.
Bronzo. Ossidato.
Dimensione: lunghezza 1,35 cm.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 130, tav. VI.
206.Due Frammenti di armilla a nastro cordonato decorato
con cinque scalanature. Sono deformati. Bronzo.
Dimensione: lunghezza 4,4 cm e 4,8 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
109
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Rocca di Caldè,
Tomba 6.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 113, tav. II
110
ARMILLE A NASTRO CORDONATO A CAPI APERTI
207.Tre frammenti (due in connessione fra loro) di armilla a nastro cordonato
capi aperti e arrotondati, a nastro decorato con tre
scalanature. E’ presente una delle estremità assottigliate
che al contrario del corpo presentano due scalanature .
Bronzo.
Dimensioni: diametro probabile 5,3 cm ca., larghezza del
nastro 0,95 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXII.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 134, tav. VII- VIII.
111
ARMILLE A NASTRO CORDONATO A CAPI SOVRAPPOSTI
208.Frammento di armilla di nastro cordonato a capi
sovrapposti. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8 cm ca., larghezza del nastro
0,7/1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
Tomba XXV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 100, fig. 2.
209.Quattro frammenti di armilla a nastro a capi
sovrapposti. Mancano le estremità. Il nastro è decorato
con due solchi longitudinali, ristretto e privo di
decorazione al centro. Bronzo.
Dimensione: diametro 6 cm ca. larghezza del nastro 0,6
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia, ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XL.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 120, fig. 12.
210.Frammento di armilla a nastro cordonato a
capi sovrapposti. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6 cm ca., larghezza del
nastro 1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
112
Luogo: Castello Valtravaglia, ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
211.Quattro frammenti di armilla a capi sovrapposti. Sono
presenti le estremità. Bronzo.
Dimensione: diametro 6 cm ca. larghezza del nastro 0,5 cm
ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XL
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 120, fig. 12.
113
FRAMMENTI DI ARMILLE A NASTRO CORDONATO
212.Frammento di armilla a nastro cordonato. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,6 cm ca., larghezza del nastro
1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
località Bricchit, Tomba XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
213.Frammento di armilla di nastro cordonato. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm ca., larghezza del nastro
0,7/1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia, ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 100, fig. 2.
214.Armilla a nastro cordonato con tre
scalanature.
Dimensioni:diametro 8,5 cm ca. larghezza 0,7
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/
II AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggett i sporadici da Castello
Valtravaglia ora Castelveccana (VA).
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 141, tav. IX-X.
114
215.Frammenti di un’armilla a nastro cordonato
decorato con tre scalanature.
Dimensione: diametro 6,2 cm ca. larghezza 0,7 cm
ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XIX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 126, tav. V.
216.Frammento di armilla di nastro cordonato. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 3,6 cm, larghezza del nastro 0,7/1
cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia, ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 100, fig. 2.
217.Frammenti di un’armilla a nastro cordonato
decorato con tre scalanature.
Dimensione: diametro 6 cm ca. larghezza 0,7 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XIX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 126, tav. V.
115
218.Tre frammenti di armilla a nastro cordonato.
Deformati. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 6,2 cm ca., 4,6 cm ca., 3,9 cm
ca., larghezza del nastro 1 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
località Bricchit, Tomba XXXIV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 110, fig. 8.
219.Frammento di armilla a nastro cordonato.
Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 8 cm, larghezza del
nastro 0,7 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 100, fig. 2.
220.Frammento di armilla a nastro cordonato con tre scalanature. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 8 cm ca. larghezza 0,7 cm
ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II
AB (700-525 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggetti sporadici da Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA).
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 141, tav. IX-X.
116
221.Frammenti di un’armilla a nastro cordonato decorato con
tre scalanature.
Dimensione: lunghezza 5,2 cm ca. larghezza 0,7 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XIX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 126, tav. V.
222.Sei frammenti di armilla a nastro cordonato decorato con
tre scalanature. Una delle estremità è assottigliata e stondata.
Un frammento presenta una rastremazione. Bronzo.
Dimensioni: 0,8-0,9 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località
Bricchit, Tomba XXII
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 134, tav. VII- VIII.
223. Frammento di armilla a nastro cordonato a tre scalanature. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 4,6 cm ca. larghezza 0,9 cm ca.
Cronologia: esemplari simili si datano dal GIC/II AB
(700-525 a.C.).
Rinvenimento: n.d.
Luogo: oggetti sporadici da Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA),
frazione di Orile.
Osservazioni: scaldato dal calore del rogo.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 139, tav. IX.
117
224. Frammento di armilla a nastro cordonato decorato a due scalanature.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 1,7 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), frazione Rocca di Caldè,
Tomba VI.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 113, tav. II.
118
FRAMMENTI NON DETERMINABILI
225.Frammento70 di armilla a sezione quasi
circolare. Mancano i capi. Bronzo.
Dimensioni: diametro 9,2 cm ca., spessore 0,8
cm ca.
Cronologia: G II B (525-480 a.C.)
Luogo: Golasecca (VA).
Rinvenimento: n.d.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 245.
226.Frammento di verga massiccia a sezione
rettangolare irregolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm ca. e spessore 0,7 cm.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti semplici
troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
227.Frammento di verga massiccia a sezione rettangolare irregolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8 cm ca., spessore 0,5 e 0,7
cm.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
11970 Secondo la Roncoroni, questo frammento potrebbe essere connesso con il n. 146 di questo catalogo.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti semplici
troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
228.Frammento di verga massiccia a sezione rettangolare irregolare; un capo è
troncato. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,5 cm ca. e spessore 0,7 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi
aperti semplici troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
229.Frammento di verga massiccia a sezione
rettangolare irregolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,4 cm ca. e spessore 0,7 cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera, Tomba
3/1994.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti semplici
troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
120
230.Frammento di verga massiccia a sezione rettangolare irregolare; in un capo
si conserva una delle estremità troncate della verga. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,4 cm ca. e spessore 0,7 cm.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera, Tomba 3/1994.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti
semplici troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
231.Tre Frammenti di verga massiccia a sezione rettangolare irregolare,
ripiegati. Due di questi probabilmente
appartenenti allo stessa armilla. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 3 cm ca., 6 cm ca. e 1
cm ca.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera, Tomba 3/1994.
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti semplici
troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
232.Frammento di verga massiccia a sezione
rettangolare irregolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,6 cm ca.,5,3 cm ca. e spessore
0,4/0,7 cm.
Cronologia: seconda metà VI - inizi V secolo a.C.
Luogo: Valdieri (CN), Via Guardia alla Frontiera,
Tomba 3/1994.
Rinvenimento: corredo tombale.
121
Osservazioni: probabilmente appartenente al tipo a capi aperti semplici
troncati, corpo massiccio e sezione rettangolare.
Bibliografia: GIARETTI et alii, 2008, p. 104, fig. 66.
233.Cinque Frammenti di armilla a spessore decrescente, con sezione
biconvessa, decorata con gruppi di linee parallele incise.
Verga di bronzo. Passata dal rogo.
Dimensioni: lunghezza 1,2 cm ca., 4 cm ca., 3 cm ca., 2 cm ca., 2,2 cm ca.
Cronologia: G II AB (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 3/1995.
Osservazioni: probabilmente appartenenti ad armille a capi aperti con estremità
sferoidali.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 55, fig. 49.
234.Frammento di armilla. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 4 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26
122
235.Frammento di armilla a sezione lenticolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 4 cm ca., spessore 0,2 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 251.
236.Tre frammenti appartenenti ad un’armilla di piccole dimensioni con corpo
massiccio a sezione angolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza: 3,6 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal GIC al GIIAB
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 9.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 132, tav. 3
237.Frammento di armilla con corpo massiccio a
sezione angolare(?). Bronzo.
Dimensioni: diametro esterno 6,8 cm ca., interno: 5,6.
Cronologia: necropoli utilizzata dal GIC al GIIAB
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B, Tomba 9.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 132, tav. 3
238.Frammento di armilla con corpo massiccio a sezione quadrangolare.
Bronzo. Decorata sul lato esterno da piccole coste.
Dimensioni: lunghezza: 4,6 cm ca.
Cronologia: necropoli utilizzata dal GIC al GIIAB
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Ameno (NO), frazione di Lortallo, Necropoli B,
Tomba 9.
Bibliografia: PAULI, 1971, p. 132, tav. 3
123
239.Frammento di armilla con sezione ovale. Capi
mancanti. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 6 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 45 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 148, tav. 24
240.Frammento di armilla a doppio filo. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 7,6 cm ca.
Cronologia: G IC (700 -600 a. C)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Mulini di Mezzo,
Tomba del marzo 1966.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 401, fig. 9.
241.Due frammenti di filare di armilla a sezione piano
convessa. Bronzo.
Deformati dal calore del rogo.
Dimensioni: diametro 3,271 cm ca.
Cronologia: G IA2 (825-750 A.C.)
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba
17/01
Osservazioni: T. di bambina/o fra 0-6 anni.
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 115, fig. 82.
124
71 L’analisi delle ossa mostra che il defunto doveva essere un bambino o una bambina dagli 0-6 anni, come dimostra anche il diametro dell’armilla.
242.Tre frammenti di filare
di una probabile armilla a
sez ione c i rco la re . Un
frammento di filo è doppio.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 6
cm ca., 4 cm ca., 3 cm ca.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba 16/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 113, fig. 80.
243.Tre frammenti di filare di armilla
a sezione circolare e sub circolare.
Bronzo.
Dimensioni: 5,8 cm ca., 5,6cm ca.,
2,8 cm ca.
Cronologia: G IB (750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via
del Maneggio, Tomba 20/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 121.
244.Frammento di filare
di armilla con sezione
circolare. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza
12,4 cm ca.
C r o n o l o g i a : G I B
(750-465 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba 4/01
125
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 91, fig. 52.
245.Frammento di filare di armilla a
sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 2,6 cm ca.
Cronologia: G IB (750-465 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba 4/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 91, fig. 52.
246.Frammenti di filari
d i un’armi l la con
s ez ione c i r co l a r e .
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza
frai 3,4 cm ca e 0,8 cm
ca.
C r o n o l o g i a : G I B
(750-675 A.C.)
Rinvenimento: corredo
tombale.
Luogo: Castel let to
Ticino (NO), Via del
Maneggio, Tomba 15/01
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 109, fig. 79.
126
247.Tre frammenti di filare di armilla a
sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: Lunghezza 1,2cm ca., 3 cm ca.,
2 cm ca.
Cronologia: G IA (900-750 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via del Maneggio, Tomba 32b/02
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 145, fig. 125.
248.Due frammenti di filare di armilla a sezione
circolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 3 cm ca., 2 cm ca.
Cronologia: G IA (900-750 A.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Via Repubblica,
Tomba 06/02.
Bibliografia: CERRI, SQUARZANTI, 2011, p. 201, fig. 182.
249.Frammento di filo di armilla a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,4; spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 258.
127
250.Frammento di filo di armilla a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2; spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 258.
251.Frammento di filo di armilla a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro5,8; spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 258.
252.Frammento di filo di armilla a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,15 cm ca.,spessore 0,2 cm ca.
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 260.
253.Frammento di filare di armilla a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,2 cm ca., spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
128
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p 80, fig. 261.
254.Undici frammenti appartenenti ad almeno tre armille a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza varia, spessore 0,15 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 263.
255.Frammenti di armille a
sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: spessore 0,2
cm
Cronologia: n.d., ma è un
tipo che si riscontra durante
tutto il Golasecca.
129
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p.80, fig. 264.
256.Frammenti di armille a sezione circolare.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza varia, dai 2,2, cm ca., a 6
cm ca.,spessore 0,2 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra
durante tutto il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 80, fig. 265.
257.Frammenti di armille a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 2,8 e 3 cm ca.,spessore 0,15-0,3 cm
Cronologia: n.d., ma è un tipo che si riscontra durante tutto
il Golasecca.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Golasecca (VA).
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 81, fig. 267.
258.Armilla di forma circolare in filo di bronzo a sezione circolare. Mancano i
capi. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,2 cm ca spessore 0,4 cm ca.
Cronologia: simili agli esemplari di Castello
Valtravaglia datati dal GIC al IIAB.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 18 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 142, tav. 5.
130
259.Frammenti di tre armille a fili, di cui
due con a capo due profilature, sezione
circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 4,3 cm ca., spessore
0,2-0,3 cm ca.
Cronologia: GIIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 241.
260.Frammento di armilla. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 4 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 51 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 150, tav. 26.
261.Frammento di armilla in filo di bronzo a sezione circolare.
Dimensioni: Lunghezza 4 cm.
Cronologia: IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Monticello, Tomba 9/1993.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 44, fig. 32.
262.Dodici frammenti di armilla in verga a sezione circolare ed ovale, alcuni
contorti e deformati, altri corrosi. Bronzo.
Dimensioni:
Cronologia: GIIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI).
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 152, tav. 8.
131
263.Sette frammenti di un’armilla in filo a capi
sovrapposti a sezione circolare, le estremità sono
rastremate.
Dimensioni: Lunghezza dei frammenti 14 cm, 2
cm, 7,3 cm, 4,6 cm, 3,6 cm 3,5 cm.
Cronologia: G IC/II AB (700-525a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), Tomba
XXVIII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 105, fig. 4.
132
264.Nove frammenti ricurvi e uno contorto
armilla a capi sovrapposti di filo a sezione
circolare.
Dimensione: da 8 cm a 2,7 cm ca.
Cronologia: G IC/II AB (700-525a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana
(VA), località Bricchit, Tomba XXVII.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 103, fig. 3.
265.Armilla lacunosa alle due estremità a sezione
circolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 3,6 cm ca., diametro
esterno 4,2 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
266.Due frammenti di un armilla a sezione circolare. Verga di bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4 cm ca., diametro
esterno 4,2 cm ca.
Cronologia: G IIIA1- IIIA2. (500-350 a. C.)
Rinvenimento: area sacra.
Luogo: Pombia (NO),
località Quara, Brandopferplatz.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 91.
133
267.Frammenti di circa tre
armille a sezione
variabile lenticolare e
quadrangolare.
Verga di bronzo.
Dimensioni: lunghezza 6
cm, 6 cm, 3,6 cm, 2,9 cm,
3,6 cm, 4 cm, 4,2 cm, 3,9
cm, 3,4 cm, 4,1 cm, 4,6
cm.
Crono log ia : G I IAB
(560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo
tombale.
Luogo: Pombia (NO),
località Quara, Tomba 16/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 77, fig. 82.
268.Frammento di armilla a sezione rettangolare.
Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 5 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
134
269.Due frammenti a sezione rettangolare di un’armilla. Su un tratto del pezzo
più lungo sono presenti delle piccole abrasioni ravvicinate causate da un altro
pezzo metallico.
Dimensioni: lunghezza 1,6 cm ca., 3,2 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 5/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 60, fig. 55.
270.Frammento di armilla di verga sottile ripiegata e deformata; sezione
circolare, mancano i capi. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,2 cm ca spessore 0,4 cm ca.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), Tomba 18 del 1876.
Bibliografia: PAULI L., 1971, p. 142, tav. 5
271.Frammenti di armilla avvolta a sezione circolare ed
estremità a punta stondata. Bronzo
Dimensioni: da 5 cm ca. a 3 cm ca.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Legnano (MI), Tomba L 309.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 160, tav. 41.
272.Frammento di armilla in verga a sezione circolare. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 3,1 cm ca.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Legnano (MI), Tomba L 315.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 166, tav. 10.
135
273.Frammento di armilla a sezione circolare. Verga di bronzo.
Dimensioni: lunghezza 4,2 cm ca.
Cronologia: G IIB (525-480 a.C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, materiali metallici dalla terra smossa.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 49, fig. 35.
274.Frammento di armilla a sezione circolare. Verga di bronzo.
Dimensioni: lunghezza 3,2 cm ca.
Cronologia: G II B (560-525 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Pombia (NO), località Quara, Tomba 3/1995.
Bibliografia: GAMBARI, 2001, p. 55, fig. 49.
275.Frammento di armilla a sezione biconvessa
schiacciata, decorato esternamente con ampie
fasce trasversali alternate e bande lisce. Bronzo.
Dimensioni: diametro 5,5 cm ca., spessore 0,6 cm
ca.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Castelletto Ticino (NO), rinvenimento del 1877.
Bibliografia: RONCORONI, 2005, p. 79, fig. 248.
276.Armilla in verga a sezione rettangolare;
mancano i capi. Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 7,3, esterno 8,1,
spessore 6 mm.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
136
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Casteggio (PV), ritrovata in una tomba n.d.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 134 tav. LXVII.
277.Frammento di filare di armilla in verga a sezione ovale.
Bronzo.
Dimensioni: diametro interno 4,4 cm, esterno 5,2 cm, spessore
7 mm.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.)
Luogo: Casteggio (PV), ritrovata in una tomba ignota.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 134 tav. LXVII.
278.Frammento di filare di armilla a sezione
semicircolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 8 cm.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Provenienza ignota, conservata a Pavia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 158, tav. LXXVIII
279.Frammento di filare di armilla a sezione semicircolare. Bronzo.
Dimensioni: diametro 6,9 cm.
Cronologia: n.d.
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Provenienza ignota, conservata a Pavia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 158 tav. LXXVIII
137
280.Due frammenti di armilla a capi aperti con verga a sezione circolare. E’
conservato uno dei terminali, decorato.
Dimensioni: lunghezza 6 cm ca., 5 cm ca., spessore 0,4
cm ca.
Cronologia: G IIIA 1. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: n.d.
Luogo: Provenienza ignota, conservata a Pavia.
Bibliografia: PEARCE, 1992, p. 152 tav. LXXVI
281.Tre frammenti di armilla a nastro piatto decorata da due linee incise
orizzontali presso i bordi e da due linee a zig zag al centro del
campo. Bronzo.
Dimensione: lunghezza 3 cm ca. larghezza 0,7 cm.
Cronologia: G IIA (600-575 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XIX.
Bibliografia: SARONIO,1970, p. 126, tav. V.
282.Frammento di armilla a nastro. Bronzo.
Dimensioni: lunghezza 7 cm ca., larghezza del nastro
0,5 cm ca.
Cronologia: la tomba ha al suo interno armille che si
datano fra GIC e GIIAB.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castello Valtravaglia ora Castelveccana (VA), località Bricchit, Tomba
XXV.
Bibliografia: BATCHVAROVA, 1967-68, p. 100, fig. 2.
138
ARMILLE IN FERRO
283.Armilla a capi sovrapposti di verga sezione
triangolare con estremità a punta. Ferro. Nel
bracciale vi è infilato un pendaglio con largo
foro passante ricavato da un osso (forse la
vertebra di un pesce). Nella vicinanza
dell’armilla è stato ritrovato un ulteriore
pendaglio di osso da attribuire probabilmente a
questa armilla.
Dimensioni: diametro 8,2-8,5 cm.
Cronologia: G IIIA (500-400 a. C.).
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI), Tomba identificata al ponte
di Cuggiono, scoperta il 3/10 1908.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 152, tav. 9.
284.Frammento di armilla in verga. Ferro.
Dimensioni: lunghezza 4,6 cm ca.
Cronologia: G IIIA. (500-400 a. C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Castelletto di Cuggiono (MI), Tomba identificata al
ponte di Cuggiono, scoperta il 3/10 1908.
Bibliografia: DE MARINIS, 1981. p. 153, tav. 9.
285.Due frammenti pertinenti ad un armilla con sezione
circolare. Ferro.
Dimensioni: diametro 6 cm ca.
Cronologia: GIC.
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Montico, Tomba.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 419, fig. 6.
139
ARMILLE IN LIGNITE
286.Armilla di forma perfettamente circolare, con
sezione semi-ellittica. Legno fossile, lignite.
Dimensioni: diametro di 8,5 cm e apertura interna
di 5,5 cm.
Cronologia: G IIB, (525-480 a.C.)
Rinvenimento: corredo tombale.
Luogo: Sesto Calende (VA), località Mulini
Bellaria, Tomba 4 detta Tomba del tripode.
Bibliografia: DE MARINIS, 2009, p. 442, fig. 14.
140
ARMILLE IN PIETRA
287.Frammento di armilla di forma perfettamente
circolare con sezione bassa a forma di “D”. Pietra