Top Banner
8

Le acque superficiali

Jun 21, 2015

Download

Documents

Ricerca di scienze di Laura Manca, studentessa del Liceo Classico d'Adda
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Le acque superficiali
Page 2: Le acque superficiali

Le acque superficiali possono scorrere per ruscellamento o per scorrimento incanalato. Solo nel secondo caso però si può parlare di veri e propri corsi d’acqua.Il ruscellamento è infatti lo scorrimento delle acque sulla superficie del terreno, sia esso nudo (con conseguente e probabile effetto erosivo) o coperto da prati e/o boschi; questo si verifica quando la quantità d’acqua caduta attraverso le precipitazioni è maggiore di quella che il terreno è in grado di assorbire. Si parla invece di scorrimento incanalato quando le acque incidono e occupano un solco delimitato da due rive chiamato alveo.I corsi d’acqua possono essere alimentati dalle precipitazioni, dallo scioglimento di neve e ghiacciai oppure dalle acque sotterranee. Essi possono confluire in un altro fiume (si parla in questo caso di affluenti) e creare così una rete idrica, sfociare in un lago, in un mare o in un oceano, attraverso una foce; possono essere assorbiti dal terreno.

Page 3: Le acque superficiali

IL BACINO IDROGRAFICO: è la porzione di territorio che drena l’acqua verso il corso d’acqua considerato. Bacini idrografici adiacenti sono separati dalle LINEE SPARTIACQUE.IL PROFILO LONGITUDINALE: è l’andamento della quota dell’alveo di un corso d’acqua lungo tutto il suo percorso, dalla sorgente al fiume.LA PORTATA: data una sezione perpendicolare alla direzione della corrente di un corso d’acqua, è la quantità d’acqua che vi passa attraverso in un determinato tempo. Varia nel corso dell’anno, tra portate di magra e di piena, superando possibili periodi di secca e di esondazione.IL REGIME: è la variazione della portata d’acqua durante il corso dell’anno. Può essere fluviale (portata non molto varia e mai ridotta a zero) o torrentizio (portata molto varia con periodi di secca).LA VELOCITA’: distanza (percorsa da una particella o porzione di acqua) : tempo (impiegato per percorrerla). E’ massima al centro e in superficie, in aumento da monte, dove il corso scorre più impetuoso con la presenza di gole, rapide e cascate, verso valle, dove le acque sono più calme e più abbondanti. IL CARICO: è l’insieme dei materiali trasportati dalla corrente. Si divide in carico di sospensione (particelle piccole in superficie), di fondo (frammenti sul fondo detti clasti) e disciolto (insieme degli ioni disciolti nell’acqua).

Page 4: Le acque superficiali

Si definisce torrente un corso d’acqua caratterizzato da una portata molto irregolare e periodi di secca durante l’anno. Al contrario, un fiume non presenta periodi di secca ed è caratterizzato da una portata meno varia rispetto a un torrente, nonostante questi ultimi rappresentino molto spesso la parte iniziale a monte di alcuni fiumi.

I corsi d’acqua possono avere un andamento rettilineo (specialmente nelle zone montane) o sinuoso (molto diffuso). Quando il corso principale si divide in diversi rami, separati da piccole isole di sabbia e/o ghiaia, si è alla presenza di una morfologia detta “a canali intrecciati”; sono dette invece “meandri” quelle anse formate e con il tempo modificate dal fiume per erosione (che si sviluppa nella parte esterna dove la corrente è più rapida) e rideposizione (che avviene all’interno a causa del flusso più lento).

Page 5: Le acque superficiali

FOCE A DELTA: l’ultimo tratto del fiume si divide in più canali, poiché l’apporto di sedimenti fluviali è superiore a quanto il lago o il mare riescano a smaltire.FOCE A ESTUARIO: il fiume si getta direttamente nel lago o nel mare attraverso un unico “braccio”, poiché le correnti non permettono ai detriti di depositarsi.

Page 6: Le acque superficiali

AZIONE EROSIVA: asportazione di materiale da un dato territorio, con conseguente modificazione di quest’ultimo (formazione di valli a V).AZIONE DI TRASPORTO: avviene durante tutto il corso del fiume, relativamente alla forza della corrente. Possono essere trasportati materiali grossolani (massi, sassi e ghiaia grossa), fini (sabbia e ghiaietta, limo e argilla) o solubili. AZIONE DI DEPOSITO: rilascio in un determinato territorio dei materiali trasportati dal corso d’acqua (depositi alluvionali). Sono la causa, unitamente alle esondazioni, della formazione delle pianure e dei fondivalle alluvionali e delle valli alpine. Accumuli di materiali ai lati di una valle, situata in una pianura o in una valle maggiore, sono chiamati conoidi di deiezione.

Page 7: Le acque superficiali

I laghi sono masse d’acqua che hanno riempito depressioni naturali di origini diverse; sono strutture geologiche di breve durata, destinate a riempirsi in modi e tempi diversi, in base alla loro estensione, profondità e all’apporto di detriti che si depositano sui fondali. I laghi sono alimentati dai loro immissari (alcuni dei quali diventeranno poi emissari), dalle precipitazioni, dalle sorgenti e dalle acque sotterranee; essendo grandi serbatoi di calore, mitigano il clima.

Page 8: Le acque superficiali

LAGHI DI ESCAVAZIONE GLACIALE: formati da enormi masse di ghiaccio che hanno percorso e scavato le loro valli durante i periodi delle glaciazioni. LAGHI DI CIRCO: di forma circolare, si formano nelle zone di alimentazione di antichi ghiacciai. LAGHI MORENICI: masse d’acqua accumulate nei territori a monte delle cerchie moreniche, dopo il ritiro dei ghiacciai. LAGHI CARSICI: si formano nelle regioni calcaree e soggette a fenomeni carsici, generando bacini piuttosto ridotti, di breve durata e dal fondo impermeabilizzato da depositi argillosi.LAGHI DI ORIGINE MARINA: bacini di acqua salata o salmastra. Porzioni di mare costiero separato dal mare aperto da cordoni di sedimenti rocciosi (laghi costieri o di sbarramento) o da vaste porzioni di territorio sollevate da forze tettoniche. LAGHI TETTONICI: depressioni formate da grandi spaccature della crosta terrestre, facilmente riempite da acque dolci.LAGHI VULCANICI: riempiono crateri e caldere di vulcani (soprattutto) spenti e hanno perciò una forma rotondeggiante.LAGHI DI SBARRAMENTO: formati, a monte, da dighe naturali dovute a frane che ostacolano il percorso fluviale. LAGHI ARTIFICIALI: creati dall’uomo per mezzo di dighe allo scopo di soddisfare diverse necessità umane.